Quadro normativo di riferimento Clausole campione

Quadro normativo di riferimento. Il Collegio, con riferimento alle funzioni e alle caratteristiche del controllo concomitante, ricavabili dal combinato disposto degli artt. 11 co. 2 L. 15/2009 e 22 D.L. n. 76/2020 cit. richiama l’analitica e costante ricostruzione articolata nelle pregresse deliberazioni (cfr., ex multis, delibb. nn. 1 e 2 del 2022 del CCC). Alle stesse, dunque, può rinviarsi per relationem per immanenti motivi di sintesi espositiva, salvo osservare che la finalità propulsivo- acceleratoria del controllo concomitante - ampiamente declinata e valorizzata, per il passato, dal Collegio – attinge rinnovata vigoria negli indirizzi della “Programmazione dei controlli e delle analisi della Corte dei conti per il 2023” (X. xxxxx, SS.RR in sede di controllo, del. n. 43/SSRRCO/INPR/2022) che individua una delle comuni radici delle funzioni di controllo intestate alla Corte dei conti nel fatto che esse “… a) assolvano all’impegnativo compito di rappresentare uno stimolo e un supporto per un miglioramento delle capacità gestionali e per un sollecito passaggio dalla fase di definizione alla fase di concreta, efficiente e rapida realizzazione degli interventi, siano essi progetti di riforma, investimenti infrastrutturali o immateriali previsti nel PNRR o in altro Piano o Programma nazionale e/o regionale…”. Il progetto ha come obiettivi quelli di: a) razionalizzare gli interventi finalizzati all’attrattività e alla promozione turistica nel territorio nazionale, sostenendo gli operatori del settore nel percorso di attenuazione degli effetti della crisi e per il rilancio produttivo ed occupazionale, in sinergia con le misure previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (art. 1, comma 366, L. di Bilancio 2022); b) realizzare gli investimenti finalizzati a incrementare l’attrattività turistica del Paese, anche in relazione all’organizzazione di manifestazioni ed eventi, compresi quelli sportivi, connotati da spiccato rilievo turistico, garantendo positive ricadute sociali, economiche ed occupazionali sui territori e per le categorie interessate (art. 1, comma 368, L. di Bilancio 2022). Con decreto interministeriale n. 3462 del 9 marzo 2022 sono state delineate le disposizioni applicative per l’attuazione1, il riparto e l’assegnazione2 delle risorse del FUNT. In attuazione dell’art. 4 del decreto sopracitato è stato adottato l’Atto di programmazione del Fondo di parte corrente n. 8915 del 5 maggio 2023, che ha individuato le finalità3 e gli obiettivi della programmazione4. L’Atto di...
Quadro normativo di riferimento. I servizi e le forniture riguardanti l’Agenzia Spaziale Italiana devono eseguirsi sotto l’osservanza, nell’ordine, di: Principi di cui all’art. 4 del D.lgs. n. 50/2016 e s.m.i. (di seguito Codice dei Contratti pubblici);
Quadro normativo di riferimento. La procedura di affidamento oggetto di questo capitolato si inquadra nel seguente ambito normativo: • regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio del 20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR); • il Programma di sviluppo rurale della Regione Sardegna per il periodo di programmazione 2007/2013, approvato con decisione della Commissione Europea C(2007) 5949 del 28 novembre 2007 e in particolare il Capitolo 16 - Assistenza tecnica del PSR 2007/2013 (Misura 511), per la cui attuazione è prevista una disponibilità finanziaria complessiva per il periodo 2007/2013 pari a euro 12.528.409, di cui euro 5.512.500 (pari al 44%) in quota FEASR; • il decreto dell’Assessore dell’agricoltura e riforma agro pastorale n. 3213/DecA/115 del 23 dicembre 2008, recante “Disposizioni per l’attuazione delle Misura 511 del PSR 2007/2013”; • il Xxxxx xx xxxxxxxxxxxxx xxx XXX 0000/0000 xxxxx Xxxxxxxx; • la legge regionale 7 agosto 2007, n. 5 recante “Procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, forniture e servizi, in attuazione della direttiva comunitaria n. 2004/18/CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la disciplina delle fasi del ciclo dell’appalto”; • il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE” e successive modificazioni e integrazioni; • il D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207, recante "Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE»; • il decreto legislativo 198/2006 Codice delle pari opportunità tra uomini e donne; • la delibera della Giunta Regionale n. 13/17 del 24 marzo 2009 riguardante "Comunicazione istituzionale della Regione Autonoma della Sardegna: direttive applicative sull'utilizzo dello stemma della Regione" e relativo allegato - Manuale d'uso "Linee guida per l'utilizzo degli elementi di identità visiva istituzionale della Regione Autonoma della Sardegna"; • le disposizioni contenute nel presente Capitolato.
Quadro normativo di riferimento. I rapporti contrattuali derivanti dall’aggiudicazione della gara sono regolati da:
Quadro normativo di riferimento. Partendo dal dato normativo, in tema di cauzioni, l’art. 75 del Codice stabilisce per gli appalti di lavori, servizi e forniture l’obbligo di corredare l'offerta di una cauzione, detta cauzione provvisoria, in misura pari al 2% dell’importo indicato nel bando di gara o nella lettera d’invito, il cui scopo è quello di garantire la serietà e l’affidabilità dell’offerta stessa. La norma in commento consente al partecipante di prestare a garanzia dell’offerta, a sua scelta, garanzie reali e/o personali. La cauzione provvisoria può essere costituita, infatti, in contanti ovvero in titoli del debito pubblico garantiti dallo Stato oppure sotto forma di fideiussione. Quest’ultima può essere bancaria o assicurativa o rilasciata da intermediari finanziari purché questi siano iscritti nell'albo di cui all'articolo 106 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di rilascio di garanzie e che sono sottoposti a revisione contabile da parte di una società di revisione iscritta nell'albo previsto dall'articolo 161 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 581. L’art. 113 del Codice disciplina invece la cauzione definitiva il cui scopo è garantire la corretta esecuzione dell’appalto, imponendo all’esecutore del contratto la costituzione di una garanzia fideiussoria pari al 10% dell’importo contrattuale con cui il fideiussore si impegna a risarcire la stazione appaltante del mancato o inesatto adempimento del contraente (art. 113 comma 5). L’ammontare di questa cauzione deve essere pari al 10% dell’importo del contratto, ma può variare, nel caso vi sia un ribasso d’asta superiore al 10%, in base ad un particolare tipo di calcolo che consente di quantificare l’importo della cauzione alle condizioni di aggiudicazione, imponendo all’aggiudicatario che ha formulato un ingente ribasso d’asta la presentazione di garanzie direttamente proporzionate allo sconto praticato in sede di offerta. La garanzia deve necessariamente essere prestata sotto forma di fideiussione e “deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all'eccezione di cui all'articolo 1957, comma 2, del codice civile, nonché l'operatività della garanzia medesima entro quindici giorni, a semplice richiesta scritta della stazione appaltante”. A sua volta, l’art. 113 richiama espressamente l’art. 75, comma 3, il quale estende l’ambito dei soggetti che possono prestare la cauzione, oltre ch...
Quadro normativo di riferimento. Art. 118 della Costituzione che prevede che “Stato Regioni. Città Metropolitane, province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”: - Legge 7 agosto 1990 n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” che in particolare all’art. 11 prevede gli “Accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento”; - Art. 1, comma 51 della Legge 328/2000, “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” dove si prevede che “alla gestione e all’offerta dei servizi provvedono soggetti pubblici nonché, in qualità di soggetti attivi nella progettazione e nella realizzazione concertata degli interventi, organismi non lucrativi di utilità sociale, organismi della cooperazione, organizzazioni di volontariato, associazioni ed enti di promozione sociale, fondazioni, enti di patronato e altri soggetti privati. Il sistema integrato di interventi e servizi sociali ha tra gli scopi anche la promozione della solidarietà sociale, con la valorizzazione delle iniziative delle persone, dei nuclei familiari, delle forme di auto-aiuto e di reciprocità e della solidarietà organizzata”; - Art 6, comma 2 lett. a) della Legge n. 328/2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” che attribuisce ai Comuni l’attività di programmazione, progettazione e realizzazione del sistema locale dei servizi sociali in rete e dà indicazione di realizzare gli interventi di carattere innovativo attraverso la concertazione delle risorse umane e finanziarie locali, con il coinvolgimento di soggetti di cui all’Art.1, comma 5; - Art. 14 (Terzo settore, volontariato e altri soggetti senza scopo di lucro) della LR 6/2006 “Sistema integrato di interventi e servizi per la promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza sociale”, dove si prevede la partecipazione attiva del terzo settore; - Artt. 55 e 56 del D. Lgs. 117/2017 Codice del Terzo Settore; - Artt. 72 e 73 del D. Lgs. 117/2017 Codice del Terzo Settore; - Art. 164 comma 3 del Codice dei Contratti, che prevede che i servizi non economici di interesse generale non sono soggetti al Codice medesimo. - Atto di indirizzo del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali adottato con D.M. n. 93 del 7 agosto 2020, (registrato dalla Corte dei Conti in data 1 settembre 2020, al n.1806...
Quadro normativo di riferimento. L'attività industriale svolta dal Gruppo Actelios è regolata da numerosi provvedimen- ti normativi comunitari e nazionali di settore, tra i quali si ricordano come più rile- vanti: - Direttiva comunitaria 2000/76/CE del 4 dicembre 2000 che detta regole per l’incenerimento ed il coincenerimento dei rifiuti pericolosi e non pericolosi, fissando i limiti di emissione in atmosfera degli impianti tecnologici e abrogando, a partire dal 28 dicembre 2005, le disposizioni attualmente vigenti, frammentate in una serie di provvedimenti normativi tra i quali le Direttive 89/369/CEE e 89/429/CEE sull’incenerimento dei rifiuti urbani e la Direttiva 94/67/CE relativa all’incenerimento dei rifiuti pericolosi (provvedimenti questi ultimi recepiti in Italia dal D.M. 19 novembre 1997, n. 503 e dal D.M. 25 febbraio 2000 n. 124); - Decreto Legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 (c.d. "Decreto Ronchi") “Attuazione del- le direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio”, che traccia a livello nazionale il quadro nor- mativo di riferimento in materia di gestione dei rifiuti e che in particolare prevede scadenze temporali (già oggetto di proroghe) entro le quali devono essere attuati pre- cisi obiettivi a tutela dell'ambiente, introducendo tra l'altro la previsione che dal 1° gennaio 1999 gli impianti di incenerimento possono essere autorizzati solo nel caso in cui garantiscano il recupero energetico con una quota minima di trasformazione del potere calorifico dei rifiuti in energia utile; per tali tipologie di impianti vengono altresì indicate le procedure autorizzative necessarie alla realizzazione ed alla gestio- ne; - D.M. 11 novembre 1999 (c.d. "Decreto Bersani"), in attuazione dell'art. 11 del D.Lgs. 16 marzo 1999 n. 79 emanato ai fini dell'attuazione delle norme in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili, che impone alla nuova produzione di e- nergia da fonti fossili tradizionali la dotazione di una percentuale, crescente nel tem- po, di energia rinnovabile, di fatto imponendo la realizzazione dei relativi impianti; - Protocollo di Kyoto e successive ratifiche che obbligano i Paesi a più elevato svi- luppo, a ridurre le emissioni di “gas serra” secondo un programma stabilito di otti- mizzazione energetica e massiccio ricorso alle fonti di energia rinnovabile ; - Legge 9/10 del 1991 e CIP 6 del 1992, che consentono la realizzazione di nuovi impianti di produzione nel settore elettrico ad ...
Quadro normativo di riferimento. I rapporti contrattuali derivanti dall’aggiudicazione della gara sono regolati da: a) Il D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i.;
Quadro normativo di riferimento. Il quadro dei riferimenti normativi essenziali ai fini dell’esecuzione del Programma e della presente procedura comprende: Regolamento (UE) n. 1144/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014, relativo ad azioni di informazione e di promozione riguardanti i prodotti agricoli realizzate nel mercato interno e nei paesi terzi e che abroga il regolamento (CE) n. 3/2008 del Consiglio; Regolamento delegato (UE) 2015/1829 della Commissione, del 23 aprile 2015, che integra il regolamento (UE) n. 1144/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo ad azioni di informazione e di promozione riguardanti i prodotti agricoli realizzate nel mercato interno e nei paesi terzi; Regolamento di esecuzione (UE) 2015/1831 della Commissione, del 7 ottobre 2015, recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1144/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ad azioni di informazione e di promozione riguardanti i prodotti agricoli realizzate nel mercato interno e nei paesi terzi; Orientamenti sulla procedura di gara di cui alla nota della Commissione europea DDG1.B5/MJ/DBD (2016)321077 del 7 luglio 2016; Invito a presentare proposte 2020 - Programmi semplici – Sovvenzioni per azioni di informazione e di promozione riguardanti i prodotti agricoli realizzate nel mercato interno e nei paesi terzi in conformità al regolamento (UE) n. 1144/2014 (2020/C 12/07); Decreto del Direttore Generale del Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca, Direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell'ippica PQAI V del Ministero delle politiche agricoli, alimentari e forestali (DG PQAI - PQAI 05 - Prot. Uscita N.0014513 del 01/03/2019).
Quadro normativo di riferimento. I servizi e le forniture riguardanti l’Agenzia Spaziale Italiana devono eseguirsi sotto l’osservanza, nell’ordine, di: pubblici); Italiana; hanno prevalenza i documenti più recenti; hanno prevalenza i documenti più recenti.