Produzione di energia Clausole campione

Produzione di energia. La produzione di energia nella Cartiera avviene grazie a: ◼ Una centrale di cogenerazione alimentata a gas naturale di rete; ◼ Un impianto di recupero energetico (IRE) che utilizza i residui derivanti dal processo produttivo dello stabilimento, classificati come rifiuti NON pericolosi con codici C.E.R. 03 03 07 “scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone” e C.E.R. 03 03 10 “scarti di fibre e fanghi contenenti fibre, riempitivi e prodotti di rivestimento generati nei processi di separazione meccanica”. Nello specifico, l’energia necessaria al funzionamento degli impianti sarà prodotta dai seguenti impianti: ⮚ N° 1 Gruppo turbogas modello Turbomach T250 basato sulla turbina a gas industriale Solar T250 e sull’alternatore sincrono a corrente alternata della potenza elettrica nominale di 21,35 MWe. ⮚ Sistema di recupero energetico dei “residui di produzione” con sistema di combustione con forno a griglia per la potenzialità di 39.480 t/anno di rifiuti, completo di caldaia a recupero per la produzione di 18,7 t/h di vapore saturo a 50 bar e 264 °C. ⮚ Caldaia a recupero con postcombustione (HBR) per la produzione di 109 t/h di vapore saturo a 50 bar surriscaldato a 440°C, con riserva in “fresh-air”. ⮚ Turbina a vapore a contropressione della potenza elettrica con resa di 10,31 MWe in condizioni di normale funzionamento. Il sistema costituito da impianto di cogenerazione di potenza termica pari a 107,41 MWt e di recupero energetico da rifiuti di potenza termica pari a 14,51 MWt, nella sua configurazione rinnovata, avrà una potenza termica nominale complessiva di 121,92 MWt e svilupperà una potenza elettrica complessiva pari a 31,66 MWe.
Produzione di energia. Nell’ottica della minimizzazione degli impatti ambientali derivanti dai consumi energetici, l’azienda intende avvalersi dell’ausilio delle migliori tecnologie disponibili sul mercato che sfruttano le energie rinnovabili per l’integrazione all’alimentazione energetica degli impianti e degli edifici che costituiranno il nuovo complesso IPPC. A tal fine è intenzione della Società posizionare dei pannelli fotovoltaici che permetteranno una produzione di energia eletttrica pari a 120 kVolt sulle coperture dei seguenti edifici: • Palazzina uffici; • Laboratorio analisi; • Edifico sud, destinato a contenere le linee di trattamento rifiuti. Verranno inoltre posizionati anche pannelli solari termici finalizzati alla produzione di acqua calda da utilizzare all’interno del trattamento di evaporazione presente nell’impianto. La tabella seguente riassumerà la produzione di energia elettrica: * Poiché l’impianto non è ancora operativo, allo stato di fatto non sono disponibili dati quantitativi relativi alla produzione di energia.
Produzione di energia. Ai fini della produzione di energia termica per il riscaldamento dei bagni di lavorazione vengono usate caldaie con generatori a fiamma indiretta alimentate a metano. Ogni caldaia è connessa ad un evaporatore (acqua demineralizzata proveniente da pozzo o da fiume) che utilizza olio diatermico. BONO1 OMP/4000/300/CH4 5.000.000 10.200 8 BONO3 OMP/5000/300/CH4 5.000.000 10.200 8 BONO2 OMP/5000/300/CH4 5.000.000 10.200 8 Di seguito relativamente al periodo 2009-2012 si riporta il dettaglio dei consumi di metano suddivisi per tipologia di utilizzo, come previsto nel PdM: Utilizzi metano Anno 2009 Anno 2010 Anno 2011 Anno 2012 (mc) Espressi come energia termica (kWh) (mc) Espressi come energia termica (kWh) (mc) Espressi come energia termica (kWh) (mc) Espressi come energia termica (kWh) Energia utilizzata per riscaldamento vasche ed aumento temperatura dei bagni 193.910 1.841.629 262.694 2.494.894 268.145 2.546.671 212.032 2.013.740 Energia utilizzata per asciugatura pezzi 55.403 526.181 75.055 712.822 76.613 727.620 60.580 575.349 Energia utilizzata per funzionamento dell’impianto e delle apparecchiature (pompe/compre ssore ecc.) 2.160.718 20.521.073 2.927.160 27.800.235 2.987.909 28.377.191 2.362.641 22.438.805 Energia utilizzata per processi di estrazione dei fumi 83.106 789.286 112.583 1.069.239 114.919 1.091.430 90.871 863.032 Energia utilizzata per riscaldamento ed illuminazione degli ambienti di lavoro 138.515 1.315.524 187.639 1.782.071 191.533 1.819.051 151.452 1.438.392 Energia utilizzata per l’impianto di depurazione 138.500 1.315.382 187.638 1.782.062 191.534 1.819.051 151.451 1.438.381 Intero complesso 2.770.152 26.309.075 3.752.769 35.641.323 3.830.653 36.381.014 3.029.027 28.767.699 Di seguito si riportano i dati di Consumo energia termica ed emissioni di gas serra.
Produzione di energia. La produzione di energia elettrica prodotta dell’impianto fotovoltaico nell’anno 2018 è riportata nella tabella che segue: Anno di costruzione 2011 Tipo di macchina Fotovoltaico Costruttore Isofoton Modello ISF 240 Potenza nominale di targa (kW) 99,84 Energia prodotta (kWh/anno) 88.096 Rendimento 89% Di seguito le caratteristiche tecniche dell’impianto. Si riporta, in estrema sintesi una descrizione strutturale dell’impianto di produzione di energia da fonte rinnovabile entrato in funzione nel 2011 e da allora rimasto invariato. I pannelli dell’impianto sono installati sulla copertura del capannone 3, disposti sulla falda esposta a sud‐ovest e ordinati su 4 file per un totale di 416 moduli collegati a 10 generatori ed occupanti una superficie complessiva di circa 690 mq. La potenza dell’intero impianto risulta pari a 99,84 kW e la produzione annua teoricamente attesa di energia dovrebbe attestarsi annualmente intorno ai 104.715 kWh ma nell’ultimo quinquennio ha fatto registrare una resa inferiore di oltre il 10%. L’energia elettrica prodotta viene immessa direttamente in rete secondo la modalità denominata “scambio sul posto”.
Produzione di energia. Nella centrale termica della U.O. Fenice di Suzzara, la produzione di calore per uso tecnologico e di riscaldamento, è continuativa durante l’intero corso dell’anno, se si escludono i giorni di fermo impianto nel mese di agosto e le fermate produttive dello stabilimento. Poiché lo stabilimento Iveco lavora su tre turni dal lunedì al venerdì, il carico richiesto dall’utenza per il riscaldamento è variabile nell’arco temporale della settimana; inoltre, l’assetto di funzionamento delle caldaie, dipende, anche, dalle condizioni climatiche e quindi varia nell’anno solare. Indicativamente, si può dividere l’anno in due macroperiodi di funzionamento, estivo ed invernale. La presenza di un generatore a bassa potenzialità (Viessmann), dedicato per l’uso tecnologico e da utilizzare durante il funzionamento al minimo carico, consente di ottimizzare il rendimento complessivo della centrale. Il calore generato, è inviato allo stabilimento produttivo Iveco sotto forma di acqua surriscaldata a 140 °C max per il soddisfacimento delle esigenze di riscaldamento e di utilizzo tecnologico. Nella stagione estiva si utilizza solamente la caldaia Viessmann, mentre nella stagione invernale, l’assetto prevede l’utilizzo delle due caldaie Ferroli oppure della Macchi. Il sabato e la domenica i generatori ad alta pressione vengono generalmente spenti, così come il generatore di media pressione dal pomeriggio del sabato fino al pomeriggio di domenica. L’energia termica prodotta, è totalmente ceduta allo stabilimento Iveco, poiché il consumo interno di Fenice può essere considerato trascurabile. Sono installati tre diversi misuratori di energia termica: uno per mandata riscaldamento (stabilimento ovest), uno per la mandata del tecnologico, ed uno per il riscaldamento della parte est dello stabilimento. Lo stabilimento Iveco, e quindi gli impianti di proprietà Fenice S.p.A. al suo interno, sono alimentati in continuo dall’ente fornitore con tensione di 130 kV; in ingresso allo stabilimento, la tensione viene ridotta a 15 kV in una sottostazione elettrica per mezzo di due trasformatori da 25 MVA e su ccessivamente distribuita alle cabine elettriche dislocate nel sito Iveco. Di seguito, si riporta la stima delle emissioni di gas serra (biossido di carbonio) ricavati sulla base del metodo di calcolo utilizzato per la trasmissione al Min. Ambiente, ai sensi della Dir. 87/2003/CE, utilizzando i dati di consumo dell’anno 2011. Combustibile Consumo 2011 (Sm3 x 1000) Pci (MJ/ Sm3) Fattore di Em...
Produzione di energia. L’impianto è dotato di un piccolo generatore diesel da 30kw per il servizio di emergenza (interruzione della fornitura di energia elettrica). È stato inoltre posato un impianto fotovoltaico su parte della copertura della struttura 6 la cui potenza di picco risulta pari a 19,6 kw. L’energia prodotta è utilizzata per auto-consumo.
Produzione di energia. Di seguito viene riportato uno schema del bilancio energetico dell'attività (cfr. figura 4): Il rendimento totale ed elettrico della centrale, riferiti alla produzione di energia dell’anno 2004 (cfr. tabella 4), risulta essere pari rispettivamente a 49,0% ed a 47,4%.
Produzione di energia. L’energia prodotta all’interno del complesso è di natura termica e viene utilizzata per il riscaldamento delle vasche di trattamento e dei locali di lavoro. All’interno del complesso sono presenti n. 3 generatori di calore. I generatori più significativi sono le caldaie da 633,7 e 523,2 kW (identificate con le sigle M6 ed M7), ubicate all’interno di appositi locali (centrale termica). Tali impianti producono vapore per riscaldare le vasche di trattamento. Il terzo generatore, rappresentato da una caldaia da 154,3 KW (identificata con la sigla M8), ubicata all’interno dell’insediamento, serve per produrre aria calda per il riscaldamento degli ambienti di lavoro. Le caratteristiche delle unità di produzione calore sono riportate nelle seguenti tabelle. Identificazione dell’attività 1 Costruttore SILE Modello PVM54 – GVS MAT TV 2914/87 Anno di costruzione 1988 Potenzialità 633,7 kW Tipo di macchina caldaia Tipo di generatore Bruciatore a metano Tipo d’impiego Produzione vapore acqueo per vapore per riscaldare le vasche di trattamento Fluido termovettore vapore Temperatura camera di combustione (°C) Rendimento % > 89 Sigla dell’emissione E6 Identificazione dell’attività 1 Costruttore XXXXX Modello EGD – GVS MAT 111629/VR Anno di costruzione 1981 Potenzialità 523,2 kW Tipo di macchina caldaia Tipo di generatore Bruciatore a metano Tipo d’impiego Produzione vapore acqueo per vapore per riscaldare le vasche di trattamento Fluido termovettore vapore Temperatura camera di combustione (°C) Rendimento % > 89 Sigla dell’emissione E7 Identificazione dell’attività 1 Costruttore XXXXXXX Modello PAROMAT Anno di costruzione 1984 Potenzialità 154,3 kW Tipo di macchina caldaia Tipo di generatore Bruciatore a metano Tipo d’impiego Riscaldamento ambienti di lavoro Fluido termovettore Aria calda Temperatura camera di combustione (°C) Rendimento % > 89 Sigla dell’emissione (rif. Alla planimetria) E8 I fabbisogni di energia complessivi del complesso IPPC sono riportati nella tabella che segue L’andamento del consumo totale annuo di energia (espresso in t.e.p.) è riportato nella tabella seguente: Energia elettrica 358,65 353,05 308,00 Metano 224,95 201,17 207,40
Produzione di energia. Presso l’installazione è presente un impianto fotovoltaico con potenza di picco pari a 497 KW. Nell’anno 2013 sono stati prodotti complessivamente 435.456 KW, utilizzatI dall’installazione per l’attività produttiva svolta.

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  • Liquidazione dei corrispettivi La contabilità del presente appalto è regolamentata, per quanto compatibile con la normativa vigente, secondo quanto previsto dal "regolamento di contabilità" di Roma Capitale ai sensi della deliberazione del Consiglio Comunale n. 4 del 25 gennaio 1996 e xx.xx. e ii. l pagamenti sono disposti nei termini sotto indicati previo accertamento da parte del D.E.C., confermato dal R.U.P., della prestazione effettuata, in termini di quantità e qualità, rispetto alle prescrizioni previste nel presente schema di contratto e nel capitolato speciale descrittivo e prestazionale. Il Municipio Roma II provvederà a liquidare mensilmente, dopo l'effettiva erogazione del servizio e dopo l’effettuazione delle verifiche previste dalla normativa vigente (tra cui il rilascio del documento unico di regolarità contributiva), conteggiato a misura in base alle ore effettivamente rese, il prezzo dovuto all'esecutore, a seguito di presentazione di regolare fattura. Per il pieno e perfetto adempimento degli obblighi tutti assunti con il presente schema di contratto, è versato il corrispettivo al contraente, al netto dell'IVA in conformità alle aliquote disposte dalla normativa vigente. Ai sensi dell'art. 17-ter del D.P.R. n. 633/1972, così come introdotto dall'art. 1, comma 629, lettera b) della Legge n.190/2014, laddove applicabile, l'imposta non verrà liquidata all'appaltatore ma verrà versata, con le modalità stabilite nel D.M. 23 gennaio 2015, direttamente all'Erario da Roma Capitale. Di tale adempimento verrà data annotazione in ciascuna relativa fattura, comunque da emanarsi e registrarsi rispettivamente ai sensi degli articoli 21, 21 bis e 23 del D.P.R. n. 633/1972. Nel caso di ritardato pagamento resta fermo quanto previsto dal D. Lgs. n. 231/2002 (Attuazione della direttiva 2000J35/CE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali) come modificato dal D. Lgs. n. 192/2012. Gli interessi moratori, ai sensi dell'art. 4 del D. Lgs. n. 231/2002 decorrono dal giorno successivo alla scadenza del termine previsto per il pagamento. È previsto l'obbligo di Roma Capitale di pagare entro trenta giorni dalla data di ricevimento della fattura o della richiesta di pagamento. Se la fattura o la richiesta di pagamento inviata non contiene la documentazione richiesta dall’Amministrazione a comprova della regolarità della prestazione necessaria alla liquidazione, il tempo di trenta giorni decorrerà dalla completa consegna della documentazione richiesta e validata dal RUP. Ai sensi dell'art. 30, comma 5 del Codice, in caso di inadempienza contributiva risultante dal documento unico di regolarità contributiva relativo a personale dipendente dell'affidatario impiegato nell'esecuzione del contratto, l'Amministrazione trattiene daI certificato di pagamento l'importo corrispondente all'inadempienza per il successivo versamento diretto agli enti previdenziali e assicurativi. Ai sensi dell'art. 30, comma 6 del Codice in caso di ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale dipendente dell'affidatario, il responsabile unico del procedimento invita per iscritto il soggetto inadempiente, ed in ogni caso l'affidatario, a provvedervi entro i successivi quindici giorni. Ove non sia stata contestata formalmente e motivatamente la fondatezza della richiesta entro il termine sopra assegnato, l'Amministrazione paga anche in corso d'opera direttamente ai lavoratori le retribuzioni arretrate, detraendo il relativo importo dalle somme dovute all'affidatario del contratto ovvero dalle somme dovute al subappaltatore inadempiente nel caso in cui sia previsto il pagamento diretto ai sensi dell'articolo 105 del Codice, previo accertamento dei crediti con le seguenti modalità: 1) mediante verifica della situazione debitoria insieme all’Affidatario del servizio che certificherà le proprie debenze nei riguardi dei dipendenti, se del caso coinvolgendo gli Uffici del Ministero del Lavoro; 2) mediante acquisizione di un titolo già formato ed esecutivo (come, ad esempio, un decreto ingiuntivo già emesso a favore dei lavoratori), ovvero, sempre attraverso il contraddittorio con le parti, attraverso l’intervento e l’ausilio dei competenti organi del Ministero del Lavoro. In ogni caso il Municipio interromperà il rapporto di lavoro con l’affidatario e provvederà ad affidare il servizio come previsto all’art.22 del presente Contratto. Eventuali atti di cessione di credito o procure all'incasso saranno regolati ai sensi della deliberazione del Consiglio Comunale n. 4 del 25 gennaio 1996 e xx.xx. e ii. Ai sensi dell'art. 106, comma 13 del Codice si applicano le disposizioni di cui alla legge 21 febbraio 1991, n. 52. Ove ricorra cessione di credito, l’Amministrazione provvede a dare immediata notizia a tutti i soggetti interessati e la cessione del credito non ha, in ogni caso, efficacia, se non per effetto di provvedimento formale d'adesione intervenuto nei termini di Legge. I pagamenti effettuati a favore dei cessionari e dei procuratori sono subordinati all'acquisizione, da parte dei competenti Uffici della Ragioneria Generale, del relativo certificato antimafia, previsto dalle norme di Legge. Nelle more dell'adozione del provvedimento, ove il cedente non richieda espressamente la sospensione dei pagamenti, gli stessi sono effettuati in favore dei beneficianti, senza tenere conto di cessioni non riconosciute. Le cessioni di crediti possono essere effettuate a banche o intermediari finanziari disciplinati dalle leggi in materia bancaria e creditizia, il cui oggetto sociale preveda l'esercizio dell'attività di acquisto di crediti di impresa. Ai sensi del predetto art. 106, comma 13 del Codice ai fini dell'opponibilità a Roma Capitale, le cessioni di crediti devono essere stipulate mediante atto pubblico o scrittura privata autenticata e devono essere notificate alle amministrazioni debitrici. Le cessioni di crediti da corrispettivo di appalto sono efficaci e opponibili alle stazioni appaltanti che sono amministrazioni pubbliche qualora queste non le rifiutino con comunicazione da notificarsi al cedente e al cessionario entro quarantacinque giorni dalla notifica della cessione. In ogni caso Roma Capitale cui è stata notificata la cessione può opporre al cessionario tutte le eccezioni opponibili al cedente in base al presente contratto con questo stipulato. E’ sempre consentito a Roma Capitale, anche per il presente contratto di appalto in corso, nella eventuale pendenza di procedura di concordato preventivo con continuità aziendale, provvedere ai pagamenti dovuti per le prestazioni eseguite dagli eventuali diversi soggetti che costituiscano l'affidatario, quali le mandanti, ovvero eseguite dai subappaltatori e dai cottimisti, secondo le determinazioni presso il Tribunale competente per l'ammissione alla predetta procedura.

  • Operazioni di gara 18.1.1. La prima seduta pubblica avrà luogo presso l’Ufficio Appalti e Contratti in Piazza Duomo – Palazzo dei Chierici – primo piano – CATANIA il giorno 5/04/2019 alle ore 10.00, e vi potranno partecipare i legali rappresentanti delle imprese interessate oppure persone munite di specifica delega, loro conferita da suddetti legali rappresentanti. Le operazioni di gara potranno essere aggiornate ad altra ora o ai giorni successivi. Qualora le operazioni di gara non fossero ultimate nel corso della seduta indicata sopra saranno riprese nella medesima sede alle ore e nei giorni resi noti attraverso il sito istituzionale. La Commissione procede all’esclusione dalla gara i concorrenti che non soddisfino le condizioni di partecipazione stabilite dal Codice, dal regolamento e dalle altre disposizioni di legge vigenti fermo restando il soccorso istruttorio di cui all’art. 83 comma 9 del Codice; All’esito delle operazioni di cui ai punti precedenti, la Commissione procederà a proclamare l'elenco dei concorrenti ammessi nonché ad indicare i concorrenti eventualmente esclusi esponendo le relative motivazioni. La Commissione ne darà comunicazione al RUP ai fini dell’eventuale escussione della cauzione provvisoria nei casi previsti ed alla segnalazione all’Autorità Anticorruzione ai fini dell’inserimento dei dati nel casellario informatico delle imprese e dell’eventuale applicazione delle norme sanzionatorie vigenti, nonché all’eventuale applicazione delle norme vigenti in materia di false dichiarazioni. Ai sensi dell’art. 97 comma 2 del Codice dei Contratti, la congruità delle offerte è valutata sulle offerte che presentano un ribasso pari o superiore ad una soglia di anomalia determinata mediante l’applicazione di uno dei 5 metodi previsti al medesimo articolo e sorteggiato dal sistema prima dell’apertura delle offerte economiche. Ai sensi dell’art. 97 comma 8 è prevista l'esclusione automatica delle offerte che presentano una percentuale di ribasso pari o superiore alla soglia di anomalia individuata ai sensi del comma 2. In ogni caso la facoltà di esclusione automatica non è esercitabile quando il numero delle offerte ammesse è inferiore a dieci. Si procederà all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida, sempre che sia ritenuta congrua e conveniente ai sensi dell’art. 97 comma 5 del Codice.

  • Contrattazione di secondo livello Le parti, con il presente rinnovo contrattuale, hanno condiviso un modello di contrattazione di secondo livello finalizzato a far crescere il settore anche nell'ambito del confronto e delle relazioni sindacali. La titolarità della contrattazione di secondo livello viene esercitata dalle strutture territoriali delle XX.XX. nazionali stipulanti il c.c.n.l. Le aziende sono assistite e rappresentate dalle Associazioni territorialmente competenti delle Organizzazioni datoriali stipulanti cui sono iscritte o conferiscono mandato. La contrattazione di secondo livello ha la funzione di negoziare erogazioni economiche variabili correlate a risultati conseguiti nella realizzazione di programmi concordati tra le parti. Tali programmi avranno come obiettivo incrementi di produttività, di qualità, di redditività, di efficacia, di innovazione, di efficienza organizzativa ed altri elementi rilevanti ai fini del miglioramento della competitività aziendale, nonché ai risultati legati all'andamento economico della singola impresa. Il premio di risultato deve avere caratteristiche tali da consentire l'applicazione dei particolari trattamenti contributivi e fiscali previsti dalla normativa di legge. La contrattazione di secondo livello si esercita per le materie delegate, in tutto o in parte, dal presente c.c.n.l., come tassativamente indicate nel presente comma o dalla legge; deve riguardare materie ed istituti che non siano già stati negoziati in altri livelli di contrattazione, secondo il principio del "ne bis in idem", salvo quanto espressamente previsto nel presente c.c.n.l.: - azioni a favore del personale femminile, in attuazione della raccomandazione CEE n. 635/1984 e della legge n. 125/1991, in coerenza con quanto convenuto in materia a livello nazionale; - azioni positive per la flessibilità di cui all'art. 9 della legge n. 53/2000; - accordi in materia di sviluppo della bilateralità, in coerenza ed entro il quadro convenuto in materia a livello nazionale; - differenti impegni formativi e specifiche modalità di svolgimento della formazione interna ed esterna degli apprendisti, ai sensi dell'art. 12 del presente c.c.n.l.; - monitoraggio del ricorso alle ore supplementari in coerenza con quanto previsto all'art. 33 del presente c.c.n.l.; - accordi specifici in materia di articolazione turni/orari anche per specifiche tipologie di appalto presenti sul territorio, nell'ottica di una migliore organizzazione del lavoro; - modalità esplicative di applicazione di regimi di flessibilità già previsti dal presente c.c.n.l. e/o definizione di nuovi meccanismi per tipologie particolari di appalto presenti nel territorio; - individuazione di soluzioni finalizzate ad un maggiore utilizzo della mobilità aziendale, anche al di fuori dell'ambito comunale; - individuazione di misure atte a migliorare le condizioni di lavoro anche al fine di contrastare eventuali forme anomale di assenteismo. Gli accordi di secondo livello hanno durata triennale.

  • Documentazione Di Gara Chiarimenti E Comunicazioni 3 2.1 Documenti di gara 3 2.2 Chiarimenti 4 2.3 Comunicazioni 4

  • SVOLGIMENTO OPERAZIONI DI GARA Le sedute pubbliche saranno effettuate attraverso il sistema SATER e ad esse potrà partecipare ogni ditta concorrente, collegandosi da remoto al sistema, tramite la piattaforma informatica, secondo le modalità esplicitate nelle linee guida per l’utilizzo della piattaforma SATER accessibili al seguente link: xxxx://xxxxxxxxxxx.xxxxxxx.xxxxxx-xxxxxxx.xx/xxxxxxx/xxxxxxxx-xxx-xxxxxxx/xxxxx La procedura si svolgerà in seduta pubblica, il giorno 08/11/2022 alle ore 10,00, presso la sede di A.C.E.R. Ravenna, in Xxxxx Xxxxxx x. 00 x Xxxxxxx. La presente vale quindi come convocazione a detta seduta. La seduta pubblica verrà espletata dal RUP, con la presenza di due testimoni scelti tra i dipendenti di A.C.E.R. Ravenna. Il RUP procederà alla valutazione amministrativa delle offerte pervenute secondo l’ordine cronologico di presentazione, quindi: - a verificare la data e l’ora delle offerte caricate dalle Imprese offerenti nonché la regolarità formale delle stesse. Le offerte pervenute oltre l’ora o il giorno fissati dal presente disciplinare di gara saranno dichiarate inammissibili dal RUP che ne darà conto nel Verbale di gara; - alla verifica della completezza e regolarità della documentazione amministrativa presentata dai concorrenti, alla luce delle prescrizioni previste dal presente disciplinare di gara; - all'ammissione, sulla base della documentazione amministrativa prodotta, dei concorrenti alla successiva fase di gara, oppure, ove ricorrano le cause previste, alla dovuta esclusione. Qualora venissero riscontrate carenze di qualsiasi elemento formale della documentazione amministrativa è facoltà del RUP non procedere alla sospensione della stessa ma ammettere con riserva gli operatori alla successiva fase della procedura, salvo attivare l’istituto del soccorso istruttorio di cui all’articolo 83 comma 9 e procedere all’esclusione degli stessi in caso di mancata regolarizzazione degli elementi essenziali carenti entro il termine perentorio assegnato. I concorrenti chiamati alla regolarizzazione verranno, ove possibile, previamente contattati telefonicamente, durante la stessa seduta di gara, dal RUP che anticiperà in questo modo l’irregolarità essenziale riscontrata, indicando al contempo i contenuti delle dichiarazioni da rendere, integrare o regolarizzare, ed i soggetti che vi devono provvedere. A tale comunicazione verbale seguirà formale comunicazione scritta via Pec, o in subordine via fax. Qualora i concorrenti contattati telefonicamente provvedano immediatamente all’inoltro formale della documentazione mancante il RUP darà conto dell’esito della procedura di regolarizzazione. Tale seduta pubblica, se necessario, sarà aggiornata ad altra ora o a giorni successivi, nella data e negli orari che saranno comunicati sul sistema SATER – Intercet-ER nella sezione dedicata alla presente procedura.

  • SVOLGIMENTO OPERAZIONI DI GARA: APERTURA DELLA BUSTA A – VERIFICA DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA La data di svolgimento della prima seduta pubblica sarà comunicata attraverso la piattaforma Telematica “TuttoGare”. I concorrenti potranno assistere a tutte le sedute pubbliche effettuando l’accesso alla piattaforma telematica “TuttoGare” collegandosi in remoto dal proprio terminale con le proprie credenziali. Le varie fasi della procedura saranno visualizzabili nel pieno rispetto della normativa privacy. Tale seduta pubblica, se necessario, sarà aggiornata ad altra ora o a giorni successivi, nel luogo, nella data e negli orari che saranno comunicati ai concorrenti a mezzo PEC almeno quattro giorni prima della data fissata. Parimenti le successive sedute pubbliche saranno comunicate ai concorrenti a mezzo pubblicazione sul sito del Dipartimento Politiche Sociali e a mezzo PEC, almeno quattro giorni prima della data fissata. Il sistema “TuttoGare” procederà, nella prima seduta pubblica, a verificare il tempestivo caricamento sulla piattaforma telematica, l’integrità dei plichi e dei relativi file contenuti nelle rispettive buste inviate dai concorrenti. Il Seggio di gara, nella prima seduta pubblica, una volta aperti i relativi file, procederà a controllare la completezza della documentazione amministrativa presentata. Successivamente il Seggio di gara limitatamente alle successive lettere a), b) e c), procederà a:

  • Aggiudicazione di appalto Un contratto d'appalto/lotto è stato aggiudicato: sì

  • CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE 3.1. Non è ammessa la partecipazione alla gara di concorrenti per i quali sussistano:

  • Luogo di esecuzione A partire dall’avvio dei servizi di architettura ed ingegneria, l’Aggiudicatario potrà operare presso la propria sede, mentre tutte le riunioni, siano esse richieste dall’Aggiudicatario stesso oppure indette dal Responsabile Unico del Procedimento, si terranno presso una sede della specifica Amministrazione Contraente, di volta in volta individuata da quest’ultima.

  • LIQUIDAZIONE DEI DANNI La liquidazione del danno ha luogo mediante accordo fra le Parti, ovvero – quando uno di queste lo richieda - mediante periti nominati rispettivamente dalla Società e dall’Assicurato: se i periti non possono accordarsi, ne eleggono un terzo e le decisioni sono prese a maggioranza di voti. Se una delle parti non procede alla nomina del proprio perito o se i periti non si accordano sulla nomina del terzo, la scelta sarà fatta - su richiesta della parte più diligente - dal Presidente del Tribunale nella cui giurisdizione il sinistro è accaduto. I periti decidono inappellabilmente senza alcuna formalità giudiziaria e la loro decisione impegna le parti, anche se il dissenziente l’abbia sottoscritta. Ciascuna delle parti sostiene la spesa del proprio perito; la spesa del terzo perito è a carico della Società e dell’Assicurato in parti uguali. Peraltro la Società ha il diritto di far eseguire le riparazioni occorrenti al ripristino del veicolo danneggiato in officina di sua fiducia: del pari ha diritto di sostituire il veicolo o le parti di esso che siano state danneggiate, in luogo di pagarne la relativa somma liquidata.