Modalità organizzative Clausole campione

Modalità organizzative. (Composizione della struttura organizzativa e gestionale del partenariato con particolare cura nella descrizione dei canali di informazione e comunicazione con tutti i soggetti coinvolti che consentano di conoscere in modo aggiornato e completo l’andamento del Progetto e quindi di intervenire tempestivamente laddove vi siano problematiche).
Modalità organizzative. L'organizzazione del lavoro si fonda sui principi del governo clinico (governance clinico- assistenziale), in base ai quali le organizzazioni sanitarie devono impegnarsi per il miglioramento continuo della qualità dei servizi e per il raggiungimento di standard assistenziali elevati. Le strutture residenziali e semiresidenziali terapeutiche di NPIA, pertanto, nell'ambito delle direttive regionali e aziendali, operano sulla base di linee guida clinico-assistenziali, validate dalla comunità scientifica nazionale e internazionale. Il progetto di intervento deve essere individualizzato e l’équipe multidisciplinare, cardine dell’intervento, deve coinvolgere come partner attivo il minore, la sua famiglia e il territorio di riferimento, favorendo l’integrazione delle componenti sanitarie, riabilitative e socioassistenziali e definendo chiaramente gli obiettivi e le modalità di valutazione degli esiti per il minore e per la famiglia. La partecipazione attiva della famiglia e degli utenti al percorso terapeutico rappresenta un aspetto cruciale della presa in carico; ne consegue pertanto che l’assenso al trattamento da parte del minore e il consenso da parte dei suoi familiari è atto preliminare e indispensabile, che prosegue poi nel percorso successivo. Ciascuna struttura adotta un proprio documento organizzativo in cui, nel rispetto degli elementi generali descritti nel presente documento e sulla base degli indirizzi e delle indicazioni regionali in materia di accreditamento, definisce le proprie caratteristiche, le tipologie di utenza (specificando fascia di età, tipologie di disturbi e patologie affrontate), l’organico e le funzioni degli operatori, le procedure e i criteri di ammissione/trattamento/conclusione, le procedure di gestione del rischio clinico, delle urgenze comportamentali evitabili e delle emergenze, le modalità di relazione con i minorenni e le famiglie, i piani di formazione e aggiornamento del personale. In tutte le strutture terapeutiche di NPIA, semiresidenziali e soprattutto residenziali, deve essere presente un registro delle richieste d’accesso ricevute da parte dei servizi di NPIA che evidenzi se sono state accolte o no, in quali tempi e per quali motivazioni, e che tenga nota, inoltre, delle conclusioni e delle interruzioni dei percorsi. Deve essere definito e documentato un Regolamento interno, coerente con gli obiettivi terapeutici e riabilitativi propri della struttura, del quale deve essere fornita copia ed informazione agli utenti, ...
Modalità organizzative. Prima dell’avvio del servizio di cui al presente Capitolato, il Responsabile dell’Ufficio di Piano predisporrà d’intesa con l’aggiudicatario il piano di servizio, nel quale confluiranno tutte le prestazioni indicate nel presente Capitolato, nella proposta progettuale, nonché quelle aggiuntive dettagliatamente proposte in sede di varianti migliorative. La ditta appaltatrice è tenuta a comunicare, prima dell’inizio dell’affidamento del servizio, il suo domicilio per tutti gli effetti giuridici ed amministrativi. All’Ambito Territoriale, tramite il Responsabile dell’Ufficio di Piano, compete l’individuazione degli obiettivi, la direzione generale del servizio, il coordinamento complessivo e la verifica circa il corretto svolgimento dello stesso ed il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Modalità organizzative. <A41 – Illustrare le modalità organizzative adottate, secondo quanto richiesto dal capitolato>
Modalità organizzative. Il Polo territoriale per le Famiglie, in quanto attività flessibile e articolata, richiede specifici momenti di coordinamento e monitoraggio di tutte le diverse fasi di realizzazione. A tale scopo è costituito un apposito Gruppo di coordinamento, composto, dal coordinatore del Polo, dagli assistenti sociali referenti dei CSS territorialmente competenti e da un referente del Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza. Al Gruppo di Coordinamento potranno partecipare, in specifici momenti di programmazione e organizzazione, referenti dei servizi sociosanitari territoriali e di altri enti del territorio impegnati nello specifico settore di intervento, nell’ottica della costruzione di un efficace lavoro di rete. Compiti del gruppo sono: • definire e sviluppare le fasi operative e le modalità di funzionamento del Polo, mediante la elaborazione della Programmazione operativa, come di seguito descritto; • concordare l'adozione di specifici strumenti e metodologie di lavoro; • individuare e coinvolgere operativamente altri soggetti del territorio; • proporre tutte le iniziative interne ed esterne utili allo sviluppo delle attività in oggetto; • verificare e monitorare costantemente le diverse fasi di realizzazione e produrre, periodicamente, report circa lo stato di attuazione dell’iniziativa. Il Gruppo di coordinamento attiva un modello di intervento e coinvolgimento delle famiglie, attraverso la creazione di spazi di incontro per un confronto sulle attività proposte, in termini di condivisione degli obiettivi e valutazione dei risultati. I Poli territoriali in convenzione con il Comune di Napoli si impegnano ad adottare gli indirizzi metodologici e gli strumenti di lavoro che l’amministrazione adotterà mediante l’approvazione di specifici atti di indirizzo e orientamenti metodologici. A questi atti di indirizzo si rimanda per tutto quanto concerne la definizione delle fasi di lavoro, degli approcci e delle metodologie di lavoro e per ogni altro aspetto inerente l’organizzazione e il funzionamento delle attività del Polo.
Modalità organizzative. 1. È costituito un gruppo tecnico di coordinamento a cui partecipano i designati delle Parti, incluso il Soggetto Coordinatore, allo scopo di facilitare il raccordo tra i soggetti contraenti e assicurare la migliore attuazione di quanto previsto dal presente Accordo, nonché supportare il Soggetto Coordinatore ed i Curatori Artistici nella realizzazione del progetto Milano Music week 2021. Il gruppo si riunisce con cadenza regolare direttamente concordata tra i componenti.
Modalità organizzative. Nell’organizzazione dei turni e degli orari di lavoro si tengono in considerazione le eventuali richieste dei lavoratori motivate da effettive esigenze personali o familiari; le richieste sono accolte se non determinano disfunzioni di servizio e aggravi personali o familiari per gli altri lavoratori. Ai vari turni di servizio e reparti sarà assegnato prioritariamente il personale in base alla disponibilità individuale e alle specifiche competenze. Su preventiva richiesta scritta degli interessati, motivata da esigenze personali o familiari, è possibile lo scambio giornaliero del turno di lavoro. In caso di effettive e reali esigenze di servizio (assenza di colleghi, ecc.), sarà possibile modificare, per il tempo strettamente necessario, il turno di servizio dei lavoratori, con preventiva motivazione scritta. La durata dell’orario di servizio prestato è accertata mediante orologio marcatempo. Per motivi di sicurezza e organizzazione del servizio, eventuali variazioni degli orari o eventuali presenze di personale all’interno dell’Istituto in orari non previsti e nei giorni di chiusura e sospensione delle lezioni, dovranno essere motivate e comunicate per poter essere autorizzate. Per esigenze di servizio, (Consigli di classe, corsi di sostegno, allineamento o attività pomeridiane ecc.) possono avvenire spostamenti di classi nelle varie sedi dell’Istituto. In questo caso, gli eventuali turni di lavoro straordinario richiesti saranno comunicati dalla coordinatrice del personale scolastico, previo accordo con la Dsga. Con la presente si forniscono disposizioni relative alla disciplina delle assenze, a cui i destinatari della presente sono invitati ad attenersi scrupolosamente. Le norme che disciplinano le assenze per malattia dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni derivano dal combinato disposto del CCNL del 29/11/07 e del D.L. 112 del 26/06/2008, convertito nella Legge n.133 del 6 agosto 2008 e come modificato dai relativi articoli del D.L.vo 27 ottobre 2009 n. 150, nonché dal combinato del D.M. 18 dicembre 2009 n. 206 e delle apposi-te circolari esplicative richiamate nella recente Circolare della Funzione Pubblica del 19 luglio 2010 n. 8, relativa alle “Assenze dal servizio per malattia dei pubblici dipendenti”.
Modalità organizzative. Le parti, di ciascun caso da sottoporre a “second opinion” inviano reciprocamente vetrini colorati con Ematossilina-Eosina ed eventuali sezioni colorate con colorazioni immunoistochimiche e/o sezioni non colorate ed allestite su vetrini per immunoistochimica per eventuali ulteriori colorazioni. Contestualmente, viene inviata la copia del referto in originale. Il confezionamento ed il trasporto dei campioni viene effettuato nel rispetto delle disposizioni vigenti, come previsto dall’accordo internazionale ADR sul trasporto di merci pericolose. I costi relativi al trasporto dei campioni è a carico della parte inviante, secondo le modalità già in uso presso le strutture interessate. Ciascuna UOC accetta il caso ricevuto secondo il proprio sistema informatico come consulenza istopatologica ed è tenuta a formulare un referto anatomo-patologico che, una volta validato, viene condiviso ai fini della cosiddetta “second opinion”. Il tempo medio di attesa previsto per questa attività è di 15 giorni. Le attività in convenzione vengono espletate durante il normale orario di servizio, con utilizzo di strutture, attrezzature e tutti quei mezzi messi a disposizione dall’Azienda nella quale si eseguono le prestazioni e secondo le indicazioni del Direttore della struttura di appartenenza. Considerata la sostanziale equipollenza di impegno da parte dei Sanitari dell’AV3 e dell’AO, le attività vengono espletate senza risorse aggiuntive o ulteriori costi. Non sono previsti né compensi, né rimborsi; le prestazioni sono considerate a reciproca compensazione. Si stima che il carico di lavoro aggiuntivo per ogni singola Struttura interessa possa essere di 10/15 casi mensili. La responsabilità legale di ogni consulenza resta in capo al Centro che l’ha resa al Centro proponente. L’AV3 e l’AOU s’impegnano reciprocamente affinché, per il periodo preventivamente concordato, le attività programmate siano rese con continuità. Le Aziende s’impegnano, anche, a dare immediata comunicazione delle eventuali interruzioni che, per giustificato motivo, dovessero intervenire nello svolgimento delle attività ed a comunicare alla tempestivamente ogni evento che possa incidere sull'attività di cui al presente accordo. I Dirigenti Medici coinvolti, per quanto di propria competenza, sono responsabili del regolare espletamento delle attività e garantiscono il rispetto dei diritti, la dignità e degli Utenti attraverso l’impego di modalità tecnicamente corrette e rispettando le specifiche normative di s...
Modalità organizzative. Le attività richieste dovranno essere svolte nelle 12 o nelle 24 ore per 7 giorni la settimana. Le turnazioni verranno definite mensilmente dai coordinatori sanitari/infermieristici dell’Unità Assistenziale/Servizio di ogni Azienda Sanitaria e potranno subire variazioni estemporanee. L’orario di lavoro sarà definito sulla base delle necessità, come da CCNL del comparto Sanità. Il personale dovrà garantire la presenza secondo la turnistica in uso presso le strutture sanitarie delle Aziende Sanitarie partecipanti al presente accordo quadro; le stesse aziende garantiranno che il suddetto personale fruisca di adeguati periodi di riposo tra i turni, in ottemperanza alle normative contrattuali e comunitarie vigenti. Per quanto riguarda l’attività, potrà essere richiesta l’effettuazione di ore di lavoro aggiuntivo al debito orario. E’ facoltà, sempre delle suddette Aziende, richiedere un impegno in pronta disponibilità con riferimento alle giornate feriali e festive, come da piano aziendale.
Modalità organizzative. Sono previste le fasi organizzative di seguito descritte: • Individuazione dei destinatari La richiesta di accesso al servizio di assistenza domiciliare viene effettuata dal diretto interessato, dal tutore o da uno dei componenti della rete informale del cittadino ed è rivolta ad uno qualsiasi dei nodi della rete formale territoriale che effettuano la proposta d'accesso e la inviano alla PUAT per le opportune competenze, indicando se si tratta di un bisogno sociale semplice o se si richiede anche una valutazione socio-sanitaria integrata • Predisposizione piano d'intervento La PUAT, nel caso di bisogno semplice di tipo sociale predispone l'incontro di equipe tra i professionisti di parte sociale (coordinatore sociale e assistente sociale referente del caso e supporta la stessa nella definizione del piano di intervento e nella elaborazione degli strumenti di valutazione e presa in carico Nel caso di bisogno complesso la PUAT provvede all'organizzazione della prima valutazione del bisogno da parte dell’UVI quale equipe multi-professionale. Quest'ultima redige il progetto di assistenza domiciliare che tiene conto delle esigenze dell'utente. In entrambi i casi il progetto personalizzato viene autorizzato dal Coordinatore sociale territorialmente competente ed inviato per il tramite della PUAT, unitamente al piano esecutivo, all'affidatario che provvede all'erogazione del servizio. La PUAT ha poi il compito di calcolare l'eventuale quota di compartecipazione dell'utente e di raccogliere la firma dello stesso per l'adesione al piano di assistenza • Attuazione dell'intervento Le prestazioni a domicilio dovranno essere eseguite nelle ore diurne e/o pomeridiane di tutti i giorni, sempre sulla base di quanto indicato nel progetto personalizzato. L'equipe operativa territoriale, costituita da tutti gli operatori del pubblico e del privato che provvedono all’attuazione del progetto personalizzato, darà attuazione al piano esecutivo di assistenza domiciliare in cui è descritto in maniera puntuale il trattamento del caso, ovvero azioni specifiche, tipologia delle prestazioni e figure professionali impegnate nonché quantità, modalità, frequenza e durata di ogni tipologia di intervento/prestazione, necessari al raggiungimento degli esiti desiderati. La prestazione di servizio resa dagli operatori dev’essere di norma espletata dalle ore 07.00 alle ore 20.00 dei giorni feriali. L’Equipe Operativa è un team “rappresentativo” della complessità del bisogno dell’assistito ed è ...