Contesto di riferimento Clausole campione

Contesto di riferimento. 2.1 Il percorso di Regione Campania nella realizzazione e adozione del Sistema Informativo Amministrativo Contabile (SIAC) per gli enti pubblici del SSR Come previsto nel DGRC n. 125/2012, ed in particolare nell’approvato documento programmatico, la Regione Campania ha attivato diverse iniziative per avviare una profonda innovazione dei Sistemi Informativi regionali applicati alla Sanità con l’obiettivo di supportare il processo di crescita del SSR verso più elevati standard qualitativi e promuovere l’adozione di più efficienti modelli organizzativi, nonché favorire l’innovazione di processo e di prodotto. In tale contesto, con DGRC n. 3 del 18/01/2013, la Giunta Regionale della Campania ha assicurato, in via programmatica, un primo finanziamento per lo sviluppo e l’adeguamento del Sistema Informativo Amministrativo Contabile (SIAC) per gli enti del SSR, a supporto della Gestione Sanitaria Accentrata (GSA), e dell’integrazione con i sistemi delle aziende sanitarie regionali, con lo scopo di monitorare costantemente non solo i dati amministrativo contabili ma anche i dati gestionali connessi all’attuazione dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza). Nell’ambito di tale progettualità la prima fase di attività ha riguardato l’acquisizione di: (i) un sistema ERP centralizzato, basato su SAP, adottato inizialmente in via sperimentale da Xx.Xx.Xx., dalle ASL Napoli 1 Centro e Caserta, dall’Azienda Ospedaliera (AO) Cardarelli e dalla Azienda Ospedaliero Universitaria (AOU) Vanvitelli; (ii) una piattaforma per la gestione degli ordini Xx.Xx.Xx. per le Aziende del SSR, (iii) nonché dei servizi necessari all’implementazione e l’avvio in produzione del sistema, dell’assistenza e delle sue manutenzioni post avvio in esercizio. Successivamente, nell’ambito delle azioni previste dall’Accordo di programma sottoscritto tra il Ministero della Salute, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, e la Regione Campania (prot. MEF – RGS – 20700 del 19/03/2015), finalizzato alla realizzazione di un investimento per l’attuazione dell’art. 79, comma 1-sexies, lettera c), della legge 133/08 e dell’art. 2, comma 70, della legge 191/09, con il Decreto Dirigenziale n. 116 del 1/6/2016, la Direzione Generale per la Tutela della Salute ha finanziato un secondo intervento, tuttora in corso, che ha coinvolto tutte le aziende sanitarie e ospedaliere campane relativamente ai seguenti principali ambiti e servizi:
Contesto di riferimento. La Regione Siciliana riconosce il cinema e l’audiovisivo quale mezzo fondamentale di espressione artistica, formazione culturale, comunicazione e rilevante strumento di crescita sociale ed economica, promuovendone lo sviluppo e le attività connesse. Pertanto, nell'ambito delle competenze ad essa attribuite, la Regione Siciliana persegue, tra l’altro, l’obiettivo di incentivare la produzione di opere cinematografiche e audiovisive, al fine di rafforzare e qualificare le imprese locali, attrarre le produzioni nazionali e internazionali, favorire la crescita professionale degli operatori regionali del settore, diffondere la conoscenza dei contesti storici, artistici, culturali e paesaggistico-ambientali dell'Isola, anche ai fini della promozione turistica. In tale contesto, con il presente avviso pubblico l’Assessorato regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo - Dipartimento regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo (di seguito indicato anche come “Amministrazione” o “Amministrazione concedente”) intende concedere contributi a fondo perduto per la realizzazione nel territorio regionale dei prodotti audiovisivi rientranti nella classificazione di cui al successivo art. 4., mediante lo strumento degli aiuti alle imprese previsti dall’art. 54 (“Regimi di aiuti a favore delle opere audiovisive”) del Regolamento UE n. 651/2014 e s.m.i. (Regolamento Generale di Esenzione per categoria), che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (di seguito indicato anche come TFUE). Le suddette agevolazioni verranno concesse nell’ambito degli interventi del Patto per lo Sviluppo della Regione Siciliana (Patto per il Sud), a valere sulle risorse FSC 2014-2020 destinate agli “Interventi per il rafforzamento della filiera dell’audiovisivo e dello Spettacolo dal vivo (III Atto Integrativo dell’APQ Programma Sensi Contemporanei - Lo sviluppo dell’industria audiovisiva nel Mezzogiorno”), secondo la rimodulazione approvata dalla Giunta Regionale n. 596 del 17/12/2020 ed, in particolare: ⮚ LINEA DI INTERVENTO B.1 - Valorizzazione attraverso il sostegno allo sviluppo e alle produzioni di lungometraggio; ⮚ LINEA DI INTERVENTO B.2 - Valorizzazione attraverso il sostegno allo sviluppo e alle produzioni di documentario.
Contesto di riferimento. Le Province, sulla base della Legge n. 56/2014, esercitano, quali enti con funzioni di area vasta, un ruolo importante nella pianificazione territoriale provinciale di coordinamento e nell’assistenza agli enti locali, con una funzione specifica in materia di tutela e valorizzazione dell’ambiente, di gestione dell’edilizia scolastica e del proprio patrimonio di impianti sportivi (palestre, piscine, campi sportivi, spazi polifunzionali), nonché di programmazione della rete scolastica, spesso declinata in iniziative e progetti con il sistema dell’istruzione scolastica superiore. Il patrimonio infrastrutturale delle Province, le loro competenze specifiche unite alla loro esperienza in attività di coinvolgimento del tessuto sociale ed economico del territorio, finalizzate alla promozione di una programmazione condivisa con gli Enti Locali e le Associazioni di giovani e tutto il partenariato socioeconomico volta a facilitare la partecipazione giovanile, rappresentano la cornice all’interno della quale si inserisce la presente proposta. Per inquadrare correttamente le finalità della proposta si deve tenere conto che in questo anno dell’emergenza pandemica sono rimasti a casa oltre 8 milioni e mezzo di ragazzi che prima frequentavano i diversi gradi d’istruzione e oltre 10 milioni i giovani che non hanno praticato sport. In questa fase di emergenza sanitaria, i ragazzi/e hanno vissuto, seppur in modi diversi una vera e propria chiusura relazionale che ha inciso in maniera acuta sul benessere del giovane stesso. La pandemia da COVID-19 si è caratterizzate e ancora oggi si profila come un fenomeno che crea, nella mente dei giovani, delle organizzazioni e delle comunità i seguenti fenomeni: clima di incertezza diffusa; compromissione della capacità immaginativa sul futuro; impossibilità ad utilizzare le strategie relazionali consuete; necessità di creare nuove metodologie di aiuto psicosociale; aumento esponenziale del bisogno di contenimento emotivo. Per contrastare tale fenomeno in un primo momento tutto è stato affidato alle capacità e alla creatività dei singoli di far fronte all’emergenza. I ragazzi sono stati lasciati spesso da soli ad affrontare tali problematiche emergenti, anche in un contesto dove è stato interrotto ogni tipo di socializzazione. Non possiamo dimenticare che la socializzazione è un fattore educativo importantissimo, in quanto i giovani crescono nella condivisione e nella conoscenza con e degli altri: questo diritto è stato, in questi mesi di...
Contesto di riferimento. La gestione del verde urbano include una molteplice varietà di attività avente come finalità la manutenzione e cura del verde pubblico cittadino esistente, inclusi parchi, giardini e altri spazi aperti nonché la creazione di nuove aree che possano contribuire a ridurre l'inquinamento e a migliorare la qualità dell'aria e ottimizzare la qualità della vita dei cittadini che mediante l'utilizzo di spazi verdi pubblici creano comunità. Il Comune di Finale Ligure negli ultimi anni ha dovuto affrontare numerose problematiche inerenti il verde urbano. In conseguenza dell'ultimazione del censimento del proprio patrimonio arboreo nell'anno 2016 ed a seguito dei cambiamenti climatici degli ultimi anni, ha dovuto attuare nuove dinamiche gestionali e il servizio di manutenzione del verde quali, a titolo esemplificativo: - approvazione del regolamento del verde che rappresenta la base per una corretta gestione sostenibile del verde urbano assieme al censimento del verde; - monitoraggio costante delle alberature mediante affidamenti a ditte esterne specializzate con rilascio di schede VTA e VPA; - utilizzo, con ottimi risultati, di nuove tecniche per la salvaguardia del proprio patrimonio palmicolo, di cui il genere “Phoenix” è il più rappresentato; - affidamenti a ditte esterne di interventi di manutenzione ordinaria e/o pronto intervento Quanto sopra ha contribuito a variare il paesaggio urbano cittadino dando avvio ad una serie di interventi mirati quali abbattimento di molteplici alberature, purtroppo inserite in classe di propensione al cedimento D-estremo ( fattore di sicurezza ormai esaurito con prospettive future compromesse ) a seguito dei monitoraggi esperiti , ma anche di rigenerazione degli spazi verdi pubblici su un territorio che vanta circa 60.000 mq di verde urbano e con 3058 esemplari arborei e/o palmicoli . Il Comune di Finale Ligure gestisce, tramite le proprie maestranze comunali, le aree verdi pubbliche cittadine procedendo ad eseguire sfalci, potature, abbattimenti, ripiantumazioni, ripristino impianti di irrigazione e quant'altro necessario al decoro delle suddette aree. Il patrimonio verde comunale, stante anche la vastità del territorio, è consistente ed eterogeneo essendo presenti specie diverse con particolari esigenze manutentive. La progressiva riduzione del personale in organico (a causa del mancato ricambio generazionale a seguito dei rigidi vincoli per l'assunzione di nuove unità posti dalle regole di contenimento della spesa pubblica), i...
Contesto di riferimento. Negli ultimi 10 anni il Legislatore ha diretto la propria attenzione alla digitalizzazione dei rapporti tra cittadini/imprese e Pubblica Amministrazione, dando vita ad un insieme di norme che sviluppano il progetto della Pubblica Amministrazione Digitale. La prima importante azione riformatrice in tale direzione è stata l’emanazione del D.lgs. 82/2005 e s.m.i. - cosiddetto Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) - che ha individuato le strategie organizzative e tecnologiche per accrescere la digitalizzazione della P.A. italiana, dettando per la prima volta alle Amministrazioni obblighi, responsabilità e scadenze per l’attuazione degli specifici interventi in materia di innovazione. La riforma digitale si propone il perseguimento dei seguenti obiettivi: ▪ offrire ai cittadini servizi innovativi e di qualità, monitorandone il livello di soddisfazione; ▪ dare pieno valore giuridico alla transazioni digitali tra cittadini e Pubblica Amministrazione; ▪ permettere la tracciabilità dello stato di una pratica in tempo reale e la consegna/ricezione telematica della documentazione, con la conseguente eliminazione delle code agli sportelli e della consegna di documentazione già in possesso della P.A.; ▪ rendere trasparente e facilmente fruibile il rapporto tra cittadini e imprese con le PP.AA., fornendo agli utenti un alto grado di informazioni sui servizi resi dall’Amministrazione e le modalità per accedervi; ▪ rendere disponibili, ai cittadini e alle altre Amministrazioni, i dati raccolti, prodotti e gestiti da una Amministrazione, permettendo la loro valorizzazione; ▪ creare una Amministrazione pienamente interoperabile e cooperativa, in cui i servizi sviluppati da una Amministrazione sono ottimizzati dalla cooperazione con i servizi di altre Amministrazioni. Il CAD individua le seguenti azioni (con relativi obblighi, responsabilità e scadenze) che ogni Amministrazione deve intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi sopra declinati: ▪ obbligo di dotarsi degli strumenti necessari alla gestione dei procedimenti amministrativi attraverso le tecnologie dell’innovazione, raccogliendo tutti i dati e i documenti facenti capo a un medesimo procedimento in un “fascicolo informatico” che dovrà essere facilmente accessibile dal cittadino; ▪ identificazione informatica univoca e sicura del cittadino/impresa che accede a servizi on-line della Pubblica Amministrazione; ▪ accettazione di istanze e dichiarazioni presentate per via telematica alle Pubbliche Amministraz...
Contesto di riferimento la Piattaforma Notifiche
Contesto di riferimento. Il programma South East Europe è un programma di Cooperazione Territoriale, parte della Politica di sviluppo regionale europea che promuove la cooperazione tra le regioni d'Europa Sud-Orientale per accrescere l'innovazione, l'accessibilità, per migliorare l'ambiente e la competitività e l'attrattività delle regioni e delle città.
Contesto di riferimento. 2.1. Mission di PagoPA
Contesto di riferimento. 1.1. Le direttive dell’Istituto
Contesto di riferimento. 1. La grave situazione emergenziale che il Paese sta affrontando e lo scenario epidemico che si prospetta per il periodo autunno-invernale, caratterizzato da una trasmissibilità sostenuta e diffusa di SARS-CoV-2, rendono quanto mai necessario assicurare che la risposta dell’assistenza territoriale sia realizzata in tutte le sue potenzialità per contribuire a mantenere sotto controllo la trasmissione del virus.