Analisi del rischio Clausole campione

Analisi del rischio. L’art. 1, comma 16, lettera b), l. 190/2012 individua nelle procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture una delle aree particolarmente esposte al rischio di corruzione. Fasi particolarmente delicate delle procedure di affidamento risultano, in particolare: - le attività svolte dal responsabile unico del procedimento (RUP) quando caratterizzate da un alto tasso di discrezionalità (predisposizione degli atti preliminari di gara, nell’ambito dei quali sono individuati i requisiti di capacità tecnica ed economica per la partecipazione alla gara; verifica delle offerte sospette di anomalia, individuazione del valore della gara, con il rischio di indebito frazionamento delle gare, suddivisioni in lotti); - le attività svolte dalle commissioni di gara soprattutto nelle ipotesi in cui il criterio di aggiudicazione sia quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Anche la fase successiva alla scelta del contraente, ovvero quella di esecuzione del contratto, presenta profili di particolare delicatezza, con riferimento, ad esempio, alle competenze attribuite dal direttore dell’esecuzione di concerto con il RUP del contratto in materia di applicazione delle penali, liquidazione delle fatture o rilevazione di inadempimenti che, se segnalati, comporterebbero la risoluzione del contratto e l’incameramento della cauzione definitiva. Per le strutture centrali, l’acquisizione di lavori, forniture e servizi rientra tra le competenze della Direzione amministrazione e finanza (DAMMF) in cui è incardinato l’Ufficio acquisti e contratti che presiede alle politiche di approvvigionamento attraverso: - le attività negoziali per le procedure di acquisizione di interesse nazionale; - le attività negoziali per l’acquisizione di beni, servizi e lavori per le strutture centrali; - la gestione amministrativa dei contratti di propria competenza e dei relativi strumenti di garanzia; - l’indirizzo, il coordinamento e il monitoraggio delle attività svolte a livello territoriale nello specifico settore degli approvvigionamenti non centralizzati o centralizzabili. Nelle Direzioni regionali/interregionali, la ‘funzione acquisti’ è attribuita alla competenza dell’Ufficio di supporto – Sezione “Acquisti”, che provvede alla gestione degli approvvigionamenti di interesse locale. Nella Direzione interprovinciale, tale funzione è attribuita all’Ufficio “Risorse” – Sezione “Acquisti, logistica e sicurezza”. Le competenze attribuite agli Uffici preposti alla ‘funzione acquisti’, a li...
Analisi del rischio. Nei procedimenti in esame sono stati individuati i seguenti fattori di rischio: - funzionario responsabile del procedimento e/o responsabile dell’adozione del provvedimento finale in posizione di conflitto di interessi; - titolarità della fase istruttoria e decisoria del procedimento in capo al medesimo soggetto; - eccessiva confidenzialità tra funzionari addetti al procedimento e soggetti richiedenti, dovuta alla mancanza di rotazione del personale nelle funzioni e/o alla mancata osservanza del Codice di comportamento; - mancato rispetto dell’ordine cronologico nella trattazione delle istanze senza plausibile giustificazione; - mancato rispetto degli obblighi di trasparenza e di informazione nei confronti dell’utenza; - inesistenza di protocolli procedurali e ordini di servizio; - mancato/scarso utilizzo delle procedure informatiche, ove previste; - mancato rispetto dei protocolli di sicurezza informatica; - mancata tracciabilità dei controlli effettuati nella fase istruttoria del procedimento; - mancata effettuazione di attività audit sui processi; - affidamento di posizioni di responsabilità decisionale a funzionari già destinatari di provvedimenti disciplinari per fattispecie rilevanti ai sensi della l. 190/2012.
Analisi del rischio. Per quanto riguarda questa tipologia di procedimenti, la fase dell’istruttoria appare delicata in funzione dei rilevanti interessi economici sottesi al conseguimento del beneficio. Pur non sussistendo un’ampia discrezionalità nella valutazione dei presupposti legittimanti l’erogazione dell’abbuono e del rimborso, l’istruttoria potrebbe costituire un momento di valutazione esposto all’ingerenza di indebite pressioni da parte del privato che voglia conseguire un illecito riconoscimento. Il funzionario che effettua l’istruttoria deve valutare con attenzione l’autenticità e la veridicità delle operazioni poste in essere dal richiedente, le quali debbono essere tutte suffragate da idonea documentazione.
Analisi del rischio. Come già rappresentato, la completa automazione dei processi più rilevanti ascrivibili a tale tipologia di procedimenti assicura la piena tracciabilità delle operazioni svolte dal personale dipendente. Pertanto, il rischio di corruzione in tale ambito risulta efficacemente presidiato. Non può sottacersi, tuttavia, che il procedimento di rimborso/sgravio, comporta un nuovo accertamento che, seppur procedimentalizzato dalle norme del CDU, presenta comunque limitati ambiti di discrezionalità difficilmente comprimibili.
Analisi del rischio. È possibile distinguere due tipologie di rischi connessi alle operazioni effettuate ai sensi dell’art. 38-quater d.P.R. 633/72:
Analisi del rischio. I principali rischi che connotano i procedimenti in argomento corrispondono ad abusi - o altri comportamenti antigiuridici - volti a favorire l’interesse di alcuni soggetti rispetto ad altri. Giacché le procedure sono finalizzate a selezionare personale mediante la valutazione comparativa dei candidati, le fasi da presidiare risultano le seguenti:
Analisi del rischio. La mancata, incompleta o errata registrazione sul “Mod. A4” di tutte le merci sequestrate/confiscate e abbandonate espone al rischio di indebite sottrazioni da parte dei dipendenti. L’attuale assenza di un registro informatizzato e i lunghi periodi di tempo di giacenza delle merci, costituiscono, senza dubbio, ulteriori fattori di rischio. Altre attività sensibili, potenzialmente suscettibili di comportamenti collusivi dei funzionari dell’Agenzia con soggetti terzi, sono rinvenibili nelle fasi conclusive del processo in oggetto, in occasione della vendita delle merci confiscate o abbandonate o della loro distruzione.
Analisi del rischio. La gestione e la custodia delle sostanze stupefacenti oggetto di sequestro meritano una specifica attenzione, dato che la natura estremamente “sensibile” di tale tipologia di reperti richiede l’adozione di puntuali misure di prevenzione. Occorre, infatti, considerare che nel corso dei controlli sulle merci, svolti anche con l’ausilio delle sofisticate apparecchiature scanner di cui l’Agenzia dispone, possono essere rinvenuti ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti (ne è un esempio una recente operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria - Direzione distrettuale antimafia (DDA) che, all’esito di una complessa attività di indagine, il 5 novembre 2020 ha portato a individuare all’interno di un container proveniente dal Cile ben 932 chili di cocaina di qualità purissima divisa in 800 panetti che, sul mercato della droga, avrebbe potuto fruttare un introito di circa 186 milioni di euro).
Analisi del rischio. Il livello di rischio è stato valutato tenendo conto dell’eventualità che l’evento rischioso possa realizzarsi (probabilità) e delle conseguenze che lo stesso produce sull’organizzazione (impatto).
Analisi del rischio. L’offerta dovrà contenere un’analisi del rischio che identifichi le fonti di rischio del progetto e ne quantifichi l’impatto sui costi e i tempi di riferimento del progetto. L’analisi dovrà basarsi sui principi dello standard ECSS. Specifica attenzione è richiesta all’operatore economico nell’identificazione dei rischi tecnico-programmatici per la specificità della fonte di finanziamento ed il soddisfacimento delle relative Xxxxxxxxx & Xxxxxx. L’offerta conterrà la definizione della Work Breakdown Structure (WBS) che sarà finalizzata al soddisfacimento delle esigenze di pianificazione e controllo di ciascuna attività da svolgere per la realizzazione degli elementi dell’albero delle attività. La struttura della WBS d’offerta dovrà essere conforme alla descrizione delle attività e ai requisiti descritti al par. 4.2 del Capitolato Tecnico e dell’intero Mission Requirement Document ad esso allegato. L’elemento di più basso livello della WBS è costituito dai pacchi di lavoro (WP, Work Package). La descrizione dei WP dovrà fornire le informazioni necessarie all’individuazione e alla definizione delle attività previste nel WP e tutti gli elementi utili alla migliore comprensione della quotazione risultante nell’offerta economica (capitolo successivo). Per ciascun WP, oltre gli elementi di individuazione (codice e titolo), si dovrà esplicitare: