Common use of Contesto di riferimento Clause in Contracts

Contesto di riferimento. Lazio Innova è presente sul territorio attraverso una rete diffusa di Spazi Attivi che mirano ad offrire a cittadini, imprese e territori luoghi di costruzione attiva e di confronto per attuare le opportunità offerte dall'innovazione aperta in relazione agli elementi che condizionano la competitività del sistema Lazio. In particolare, in una visione d’insieme, nell’ambito dell’impianto complessivo di Spazio Attivo ed in relazione ai target individuati, si opererà verso: - Startup, per fornire orientamento strategico ed assistenza alla creazione e sviluppo di nuove imprese – soprattutto innovative – supportandole, attraverso servizi mirati (incluse facilities) nelle fasi di avvio e di consolidamento. - Imprese, per favorire il networking e la collaborazione, in chiave open innovation, fra le imprese del territorio con tutti gli attori dello sviluppo e, in particolare, con le startup, attraverso azioni di animazione territoriale. - Cittadini e Xxxxxxxxxx, per lo scouting di talenti ed intelligenze creative, per diffondere la cultura dell’innovazione e stimolare una mentalità partecipativa ed innovativa, in particolare fra i giovani e le donne, quali motori dello sviluppo del territorio; per informare i cittadini sulle opportunità europee, promuovere lo scambio di esperienze e facilitare l’accesso ai servizi per il lavoro e la formazione. - Enti locali, per dialogare con gli enti pubblici e facilitare l’accesso alle opportunità europee, promuovendo l’integrazione di opportunità e competenze per lo sviluppo economico del “sistema Lazio”. In tale ambito nel 2015 ha preso avvio il Progetto FabLab diffuso della Regione Lazio, che oggi può contare su 8 sedi attive (Viterbo, Rieti, Bracciano, Roma, Ferentino, Latina, Zagarolo, Colleferro), e che ha consentito di sviluppare un considerevole numero di iniziative e di coinvolgere e formare 32.000 mila persone attraverso più di 1.000 Workshop, 675 Tutorial, oltre 440 Incontri di orientamento con le scuole con 7.700 studenti coinvolti, 18.000 ore di prenotazione macchina, oltre 1.000 nuovi progetti avviati. La localizzazione dei FabLab nelle sedi degli Spazi Attivi ha rappresentato un elemento vincente per ottenere i risultati indicati, e per traguardarne di nuovi. L’essere presenti lungo un percorso ideale fatto di spazi di prima accoglienza, di orientamento, di informazione e formazione, di ideazione e progettazione, di sviluppo e prototipazione rapida, ma anche, in conseguenza dell’avvenuta fusione di BIC Lazio in Lazio Innova, di servizi avanzati (ricerca, innovazione, internazionalizzazione, finanza agevolata e venture capital, …) per lo sviluppo d’impresa e di reti d’impresa, per il rispetto dell’ambiente e dei suoi valori culturali, ha consentito di realizzare nei diversi ambiti territoriali un vero e proprio Hub dell’Open e Social Innovation, dove il costante esercizio e sviluppo della collaborazione e condivisione tra competenze e esperienze diverse, ha alimentato quella comunità globale in cui avviene un più alto e proficuo scambio di conoscenza. Spazio Attivo: luogo di co-progettazione, punto d’incontro e di snodo delle opportunità di sviluppo economico, del lavoro autonomo, della creatività, dell’innovazione. In sintesi un laboratorio diffuso di design avanzato, e di fabbricazione digitale, nel quale svolgere attività di formazione avanzata, di ricerca e sviluppo, di ideazione e progettazione, di prototipazione, ma anche luoghi nei quali inventare nuovi processi produttivi, nuovi modelli di business, creare nuove imprese basate su tecnologie e metodologie maker, dove apprendere, approfondire e cogliere le opportunità. La rete dei FabLab regionali in questi anni ha svolto un importante ruolo di promozione della cultura della progettazione e prototipazione digitale, in particolar modo rivolgendosi all’utenza giovanile.

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Samples: www.lazioinnova.it

Contesto di riferimento. Lazio Innova Nei paragrafi seguenti sono descritti i diversi progetti che compongono il contesto di riferimento dell’intervento di realizzazione della RTR-R. Tale descrizione si rende necessaria allo scopo di delineare le necessità di connettività dei soggetti coinvolti nel piano di realizzazione della RTR-R, ovvero le reti di ricerca regionali e nazionali, e poter valutare la possibilità di utilizzo e mutazione dell’infrastruttura di rete tra progetti distinti, ma tali da condividere esigenze di connettività comuni. E’ infatti auspicabile, ai fini della configurazione del nodo regionale della rete della ricerca e dell’evoluzione dei progetti di ricerca attualmente in corso, considerare le possibili sinergie con i progetti di ricerca regionali (in particolare, CyberSar) e nazionali (in particolare, GARR) e raccogliere in un piano unico di intervento le azioni progettuali che si rendono necessarie per il soddisfacimento delle esigenze di connettività complessive che si stanno manifestando nell’ambito degli stessi progetti di ricerca. A livello regionale, il principale progetto di ricerca in fase di attuazione è presente sul territorio attraverso il progetto CyberSar, finalizzato alla realizzazione in Sardegna di una rete diffusa di Spazi Attivi poli di calcolo ad alte prestazioni, orientata alla ricerca ed applicata nei settori scientifici delle scienze naturali, dell’ingegneria e dell’informatica. Il progetto fa capo al Consorzio CosmoLab, di cui fanno parte l’Università degli Studi di Cagliari (UNICA), l’Università degli Studi di Sassari (UNISS), l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), il Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna scarl (CRS4) e il Nice srl (NICE). Il progetto CyberSar ha come obiettivo principale quello di realizzare l’interconnessione tra le principali reti di ricerca regionali (reti universitarie, INFN, INAF, ecc.). A tale scopo, il progetto ha previsto il collegamento in fibra ottica spenta dei principali poli di ricerca regionali con la realizzazione di una architettura di tipo grid. Ciascun polo dovrebbe contenere delle risorse dedicate per il calcolo, acquisizione, archiviazione, gestione e visualizzazione dati. Tali risorse dovranno essere organizzate come cluster di macchine e configurate a seconda del tipo di servizio a loro richiesto. I cluster dovranno possedere risorse di calcolo e trasmissive tali da poter effettuare applicazioni avanzate quali, per esempio, telepresenza 3D o trasmissioni in tempo reale dei segnali dei radiotelescopi. Alcune di queste applicazioni possono richiedere capacità di banda trasmissiva dell'ordine dei 50 Gbps, con la conseguente necessità di disporre di connessioni punto-punto ad altissima velocità tra i siti interessati. Per soddisfare tali esigenze, il progetto richiede capacità trasmissive fino all'ordine di almeno 80 Gbps, col vincolo di poter assegnare dinamicamente le lambda disponibili ai diversi siti a seconda dei requisiti, anche temporanei, delle specifiche applicazioni (per esempio, nel caso di cluster distribuiti tra più sedi). Per questo motivo, è stata prevista l’acquisizione di una infrastruttura trasmissiva di rete costituita da tratte di fibra ottica spenta con il controllo completo degli apparati, tale da consentire la gestione dinamica delle risorse tramite configurazione di VLAN usando il protocollo SNMP. Le fibre ottiche dedicate garantiranno connessione a larghissima banda tra i nodi - con collegamenti multipli di 10Gbps - e permetteranno di svolgere attività di ricerca e sperimentazione secondo il paradigma Bandwidth Unlimited Computing. Per le attività e le collaborazioni previste nell'ambito del progetto, è anche di interesse la connessione alla rete di CyberSar di altre strutture di ricerca di Cagliari, come ad esempio l’Azienda Ospedaliera Brotzu, con connessione che mirano potrà avvalersi dell’impiego delle fibre della MAN di Cagliari a disposizione della Regione Autonoma della Sardegna (da estendere allo scopo). Il progetto ha inoltre previsto la connessione diretta ad offrire a cittadini, imprese alta velocità alla rete GARR. Tale connessione risulta fondamentale in quanto il GARR costituisce il collegamento primario e territori luoghi privilegiato con tutte le reti europee della ricerca ed è di costruzione attiva e di confronto fondamentale importanza per attuare le opportunità offerte dall'innovazione aperta in relazione agli elementi che condizionano la competitività del sistema Laziocollaborazione su scala europea nel contesto della ricerca. In particolare, in una visione d’insiemetramite la rete GARR, nell’ambito dell’impianto complessivo sarà possibile realizzare un sistema di Spazio Attivo ed in relazione ai target individuatirisorse distribuite tra tutto il sud Italia, si opererà verso: - Startup, per fornire orientamento strategico ed assistenza alla creazione e sviluppo di nuove imprese – soprattutto innovative – supportandole, attraverso servizi mirati (incluse facilities) nelle fasi di avvio e di consolidamento. - Imprese, per favorire il networking e la collaborazione, in chiave open innovation, fra le imprese del territorio con tutti gli attori dello sviluppo e, in particolare, con le startup, attraverso azioni di animazione territoriale. - Cittadini e Xxxxxxxxxx, per lo scouting di talenti ed intelligenze creative, per diffondere la cultura dell’innovazione e stimolare una mentalità partecipativa ed innovativa, in particolare fra tale da collegare i giovani e le donne, quali motori dello sviluppo del territorio; per informare i cittadini sulle opportunità europee, promuovere lo scambio di esperienze e facilitare l’accesso ai servizi per il lavoro e la formazione. - Enti locali, per dialogare con gli enti pubblici e facilitare l’accesso alle opportunità europee, promuovendo l’integrazione di opportunità e competenze per lo sviluppo economico del “sistema Lazio”. In tale ambito nel 2015 ha preso avvio il Progetto FabLab diffuso della Regione Lazio, che oggi può contare su 8 sedi attive (Viterbo, Rieti, Bracciano, Roma, Ferentino, Latina, Zagarolo, Colleferro), e che ha consentito di sviluppare un considerevole numero di iniziative e di coinvolgere e formare 32.000 mila persone attraverso più di 1.000 Workshop, 675 Tutorial, oltre 440 Incontri di orientamento con le scuole con 7.700 studenti coinvolti, 18.000 ore di prenotazione macchina, oltre 1.000 nuovi progetti avviati. La localizzazione dei FabLab nelle sedi degli Spazi Attivi ha rappresentato un elemento vincente per ottenere i risultati indicati, e per traguardarne di nuovi. L’essere presenti lungo un percorso ideale fatto di spazi di prima accoglienza, di orientamento, di informazione e formazione, di ideazione e progettazione, di sviluppo e prototipazione rapida, ma anche, in conseguenza dell’avvenuta fusione di BIC Lazio in Lazio Innova, di servizi avanzati (ricerca, innovazione, internazionalizzazione, finanza agevolata e venture capital, …) per lo sviluppo d’impresa e di reti d’impresa, per il rispetto dell’ambiente e dei suoi valori culturali, ha consentito di realizzare nei diversi ambiti territoriali un vero e proprio Hub dell’Open e Social Innovation, dove il costante esercizio e sviluppo della collaborazione e condivisione tra competenze e esperienze diverse, ha alimentato quella comunità globale in cui avviene un più alto e proficuo scambio di conoscenza. Spazio Attivo: luogo di co-progettazione, punto d’incontro e di snodo delle opportunità di sviluppo economico, del lavoro autonomo, della creatività, dell’innovazione. In sintesi un laboratorio diffuso di design avanzato, e di fabbricazione digitale, nel quale svolgere attività di formazione avanzata, poli di ricerca CyberSar con i siti dei progetti analoghi del PON ex avviso 1575-2004 (Pi2S2 in Sicilia, Scope e sviluppo, Cresco in Campania) e con utilizzo di ideazione e progettazione, di prototipazione, ma anche luoghi nei quali inventare nuovi processi produttivi, nuovi modelli di business, creare nuove imprese basate su tecnologie e metodologie maker, dove apprendere, approfondire e cogliere le opportunitàconnessioni a 10Gbps. La rete dei FabLab regionali in questi anni ha svolto un importante ruolo CyberSar sarà inoltre integrata nell'infrastruttura di promozione della cultura della progettazione e prototipazione digitale, in particolar modo rivolgendosi all’utenza giovanilegrid nazionale ed internazionale attraverso la rete GRID-IT dell'INFN ed EGEE.

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Samples: www.area.sardegna.it

Contesto di riferimento. Lazio Innova è presente sul territorio attraverso una rete diffusa Le Camere di Spazi Attivi che mirano ad offrire Commercio svolgono un ruolo decisivo per l’attuazione dei processi di digitalizzazione a cittadinilivello nazionale: non solo gestiscono le applicazioni necessarie per l’invio delle pratiche online e per la successiva gestione di back office, imprese e territori luoghi di costruzione attiva e di confronto per attuare le opportunità offerte dall'innovazione aperta in relazione agli elementi che condizionano la competitività ma si occupano anche del sistema Lazio. In particolare, in una visione d’insieme, nell’ambito dell’impianto complessivo di Spazio Attivo ed in relazione ai target individuati, si opererà verso: - Startup, per fornire orientamento strategico ed assistenza alla creazione e sviluppo di nuove imprese – soprattutto innovative – supportandole, attraverso servizi mirati (incluse facilities) nelle fasi di avvio e di consolidamento. - Imprese, per favorire il networking e la collaborazione, in chiave open innovation, fra le rilascio alle imprese del territorio con degli strumenti abilitanti per la digitalizzazione degli adempimenti, quali i certificati di CNS e di Firma digitale e i relativi dispositivi. Ai sensi della normativa italiana, la CNS (Carta Nazionale dei Servizi) è lo strumento per l'accesso ai servizi erogati in rete dalle Pubbliche Amministrazioni, mentre il certificato di Firma digitale consente la sottoscrizione dei documenti e delle pratiche, sostituendo la firma olografa per tutti gli attori dello sviluppo eeffetti di legge. Nel corso degli anni, in particolaredal 2004 ad oggi, con le startup, attraverso azioni la CNS e la firma digitale hanno permesso alle imprese la produzione e la trasmissione di animazione territoriale. - Cittadini e Xxxxxxxxxx, per lo scouting di talenti ed intelligenze creative, per diffondere la cultura dell’innovazione e stimolare una mentalità partecipativa ed innovativa, in particolare fra i giovani e le donne, quali motori dello sviluppo del territorio; per informare i cittadini sulle opportunità europee, promuovere lo scambio di esperienze e facilitare l’accesso documenti informatici al Registro Imprese nonché l’adesione ai servizi per più innovativi quali il lavoro SUAP, l’accesso via web ai fascicoli giudiziari di competenza, i pagamenti online e la formazioneFatturazione Elettronica. - Enti locali, A livello territoriale la diffusione degli strumenti di CNS e Firma è stata facilitata dai percorsi di formazione per dialogare con gli enti pubblici e facilitare l’accesso alle opportunità europee, promuovendo l’integrazione di opportunità e competenze per lo sviluppo economico del “sistema Lazio”le imprese o i loro intermediari che le Camere attuano in modo costante nel tempo. In tale ambito questo contesto l’obbiettivo della fornitura è quello di dotarsi di token di autenticazione basati su certificati digitali CNS e firma digitale innovativi per migliorare l’esperienza utente e permettere l’uso in mobilità attraverso smartphone e tablet. Per il dettaglio sulle condizioni generali e gli aspetti contrattuali, atti a disciplinare il rapporto con l’appaltatore, vale quanto specificato nel 2015 ha preso avvio il Progetto FabLab diffuso della Regione Lazio, che oggi può contare su 8 sedi attive (Viterbo, Rieti, Bracciano, Roma, Ferentino, Latina, Zagarolo, Colleferro), Disciplinare di Gara e che ha consentito nello Schema di sviluppare un considerevole numero di iniziative e di coinvolgere e formare 32.000 mila persone attraverso più di 1.000 Workshop, 675 Tutorial, oltre 440 Incontri di orientamento con le scuole con 7.700 studenti coinvolti, 18.000 ore di prenotazione macchina, oltre 1.000 nuovi progetti avviati. La localizzazione dei FabLab nelle sedi degli Spazi Attivi ha rappresentato un elemento vincente per ottenere i risultati indicati, e per traguardarne di nuovi. L’essere presenti lungo un percorso ideale fatto di spazi di prima accoglienza, di orientamento, di informazione e formazione, di ideazione e progettazione, di sviluppo e prototipazione rapida, ma anche, in conseguenza dell’avvenuta fusione di BIC Lazio in Lazio Innova, di servizi avanzati (ricerca, innovazione, internazionalizzazione, finanza agevolata e venture capital, …) per lo sviluppo d’impresa e di reti d’impresa, per il rispetto dell’ambiente e dei suoi valori culturali, ha consentito di realizzare nei diversi ambiti territoriali un vero e proprio Hub dell’Open e Social Innovation, dove il costante esercizio e sviluppo della collaborazione e condivisione tra competenze e esperienze diverse, ha alimentato quella comunità globale in cui avviene un più alto e proficuo scambio di conoscenza. Spazio Attivo: luogo di co-progettazione, punto d’incontro e di snodo delle opportunità di sviluppo economico, del lavoro autonomo, della creatività, dell’innovazione. In sintesi un laboratorio diffuso di design avanzato, e di fabbricazione digitale, nel quale svolgere attività di formazione avanzata, di ricerca e sviluppo, di ideazione e progettazione, di prototipazione, ma anche luoghi nei quali inventare nuovi processi produttivi, nuovi modelli di business, creare nuove imprese basate su tecnologie e metodologie maker, dove apprendere, approfondire e cogliere le opportunità. La rete dei FabLab regionali in questi anni ha svolto un importante ruolo di promozione della cultura della progettazione e prototipazione digitale, in particolar modo rivolgendosi all’utenza giovanileContratto.

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Samples: intranet.infocamere.it

Contesto di riferimento. Lazio Innova 3.1 La rete geografica “ICRete” La rete di trasmissione dati è presente il fattore determinante di tutto il processo di archiviazione e distribuzione delle informazioni contenute negli archivi camerali, e in primo luogo nel Registro delle Imprese. ICRete è il sistema trasmissivo utilizzato da InfoCamere per dare esecuzione all’articolo 4 del proprio statuto consortile (... approntare, organizzare e gestire nell'interesse e per conto delle Camere di Commercio e con criteri di economicità gestionale, un sistema informatico nazionale, anche ai sensi dell’art. 8 della legge 29 dicembre 1993 n. 580 e dell’art. 24 del D.P.R. 7 dicembre 1995, n. 581, in grado di trattare e distribuire in tempo reale, anche a soggetti terzi, atti, documenti e informazioni che la legge dispone siano oggetto di pubblicità legale o di pubblicità notizia o che comunque scaturiscano da registri, albi, ruoli, elenchi e repertori tenuti dalle Camere di commercio …). InfoCamere garantisce l’operatività delle Camere di Commercio attraverso un Data Center evoluto, basato su ambienti open, che adotta le migliori tecnologie oggi presenti sul territorio attraverso mercato in ambito di virtualizzazione, di sistemi hardware, di sistemi storage, di sistemi di controllo, di software. L’architettura della rete è stata realizzata da InfoCamere per rispondere all’esigenza di archiviazione e ricerca dei dati su scala nazionale, mediante la costituzione di un archivio centrale che consente di effettuare in modo efficiente e tempestivo la consultazione da qualsiasi punto del territorio. Attualmente i servizi forniti dal sistema informatico nazionale sono erogati da un insieme di server ospitati presso le sedi dei Data Center InfoCamere di Padova e Milano. Presso il centro di produzione di Padova, un sistema di monitoraggio controlla istante per istante l'efficienza del servizio, rileva il verificarsi di inconvenienti tramite opportuni strumenti diagnostici, attiva i necessari interventi specialistici e fornisce un supporto operativo on line. Per questo motivo InfoCamere ha costituito una rete diffusa di Spazi Attivi che mirano ad offrire a cittadininazionale, imprese e territori luoghi di costruzione attiva e di confronto per attuare le opportunità offerte dall'innovazione aperta in relazione agli elementi che condizionano la competitività del sistema Lazio. In particolare, in una visione d’insieme, nell’ambito dell’impianto complessivo di Spazio Attivo ed in relazione ai target individuati, si opererà verso: - Startup, per fornire orientamento strategico ed assistenza alla creazione e sviluppo di nuove imprese – soprattutto innovative – supportandole, attraverso servizi mirati (incluse facilities) nelle fasi di avvio e di consolidamento. - Imprese, per favorire il networking e la collaborazione, in chiave open innovation, fra le imprese del territorio con tutti gli attori dello sviluppo e, in particolare, con le startup, attraverso azioni di animazione territoriale. - Cittadini e Xxxxxxxxxx, per lo scouting di talenti ed intelligenze creative, per diffondere la cultura dell’innovazione e stimolare una mentalità partecipativa ed innovativa, in particolare fra i giovani e le donne, quali motori dello sviluppo del territorio; per informare i cittadini sulle opportunità europee, promuovere lo scambio di esperienze e facilitare l’accesso ai servizi per il lavoro e la formazione. - Enti locali, per dialogare con gli enti pubblici e facilitare l’accesso alle opportunità europee, promuovendo l’integrazione di opportunità e competenze per lo sviluppo economico del “sistema Lazio”. In tale ambito nel 2015 ha preso avvio il Progetto FabLab diffuso della Regione Laziodenominata ICRete, che oggi può contare si basa su 8 sedi attive (Viterbo, Rieti, Bracciano, Roma, Ferentino, Latina, Zagarolo, Colleferro), e che ha consentito due distinte infrastrutture di sviluppare un considerevole numero di iniziative e di coinvolgere e formare 32.000 mila persone attraverso più di 1.000 Workshop, 675 Tutorial, oltre 440 Incontri di orientamento con le scuole con 7.700 studenti coinvolti, 18.000 ore di prenotazione macchina, oltre 1.000 nuovi progetti avviati. La localizzazione dei FabLab nelle sedi degli Spazi Attivi ha rappresentato un elemento vincente per ottenere i risultati indicati, e per traguardarne di nuovi. L’essere presenti lungo un percorso ideale fatto di spazi di prima accoglienza, di orientamento, di informazione e formazione, di ideazione e progettazione, di sviluppo e prototipazione rapida, ma anche, rete in conseguenza dell’avvenuta fusione di BIC Lazio in Lazio Innova, di servizi avanzati (ricerca, innovazione, internazionalizzazione, finanza agevolata e venture capital, …) per lo sviluppo d’impresa e di reti d’impresa, per il rispetto dell’ambiente e dei suoi valori culturali, ha consentito di realizzare nei diversi ambiti territoriali un vero e proprio Hub dell’Open e Social Innovation, dove il costante esercizio e sviluppo della collaborazione e condivisione tra competenze e esperienze diverse, ha alimentato quella comunità globale in cui avviene un più alto e proficuo scambio di conoscenza. Spazio Attivo: luogo di co-progettazione, punto d’incontro e di snodo delle opportunità di sviluppo economico, del lavoro autonomo, della creatività, dell’innovazione. In sintesi un laboratorio diffuso di design avanzato, e di fabbricazione digitale, nel quale svolgere attività di formazione avanzata, di ricerca e sviluppo, di ideazione e progettazione, di prototipazione, ma anche luoghi nei quali inventare nuovi processi produttivi, nuovi modelli di business, creare nuove imprese basate su tecnologie e metodologie maker, dove apprendere, approfondire e cogliere le opportunità. La rete dei FabLab regionali in questi anni ha svolto un importante ruolo di promozione della cultura della progettazione e prototipazione digitale, in particolar modo rivolgendosi all’utenza giovaniletecnologia MPLS.

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Samples: intranet.infocamere.it

Contesto di riferimento. Lazio Innova Le Province, sulla base della Legge n. 56/2014, esercitano, quali enti con funzioni di area vasta, un ruolo importante nella pianificazione territoriale provinciale di coordinamento e nell’assistenza agli enti locali, con una funzione specifica in materia di tutela e valorizzazione dell’ambiente, di gestione dell’edilizia scolastica e del proprio patrimonio di impianti sportivi (palestre, piscine, campi sportivi, spazi polifunzionali), nonché di programmazione della rete scolastica, spesso declinata in iniziative e progetti con il sistema dell’istruzione scolastica superiore. Il patrimonio infrastrutturale delle Province, le loro competenze specifiche unite alla loro esperienza in attività di coinvolgimento del tessuto sociale ed economico del territorio, finalizzate alla promozione di una programmazione condivisa con gli Enti Locali e le Associazioni di giovani e tutto il partenariato socioeconomico volta a facilitare la partecipazione giovanile, rappresentano la cornice all’interno della quale si inserisce la presente proposta. Per inquadrare correttamente le finalità della proposta si deve tenere conto che in questo anno dell’emergenza pandemica sono rimasti a casa oltre 8 milioni e mezzo di bambini e ragazzi che prima frequentavano i diversi gradi d’istruzione. I più penalizzati, ovunque, sono gli adolescenti e giovani poveri, per i quali la scuola, è presente sul territorio attraverso una rete diffusa la principale leva di Spazi Attivi che mirano ad offrire a cittadiniriscatto economico, imprese sociale, culturale. Le scuole – specialmente nelle periferie, nei quartieri poveri e territori luoghi nelle zone interne – sono i primi garanti dell’articolo 3 della Costituzione perché promuovono lo sviluppo di costruzione attiva conoscenze condivise attivando la prossimità e la cooperazione, la legalità e il presidio delle regole, l’inclusione di ragazzi/e stranieri e con bisogni speciali. Sono aumentate, le disuguaglianze tra scuole, tra classi, tra ragazzi/e. La scuola “digitale” ha amplificato l’esclusione in istruzione e educazione1. Ancor più di prima, le condizioni socioeconomiche delle famiglie influenzano la capacità dei ragazzi/e di confronto per attuare le opportunità offerte dall'innovazione aperta in relazione agli elementi che condizionano la competitività del sistema Lazioimparare e sentirsi parte di una comunità. In particolarequesta fase di emergenza sanitaria, i ragazzi/e hanno vissuto in modi diversi la chiusura delle scuole. Non tutti hanno avuto la stessa chance di collegarsi a Internet per le lezioni a distanza, là dove gli insegnanti sono riusciti ad attivarle. Molte scuole, soprattutto quelle con minori mezzi e strumenti a disposizione-in particolare quelle ubicate nei contesti più periferici-, non sono state in grado di dare vita alle lezioni online. Tutto è stato affidato alle capacità e alla creatività dei singoli docenti di far fronte all’emergenza. La socializzazione è un fattore educativo importantissimo, in una visione d’insiemequanto i giovani crescono nella condivisione e nella conoscenza con e degli altri, nell’ambito dell’impianto complessivo questo diritto adesso è stato in questi mesi di Spazio Attivo ed emergenza sanitaria messo duramente alla prova. Il Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile in relazione ai target individuatiItalia2 evidenzia, inoltre, come la povertà educativa si opererà verso: - Startupsia aggravata non solo per quanto riguarda il livello di istruzione, per fornire orientamento strategico ed assistenza alla creazione e sviluppo di nuove imprese – soprattutto innovative – supportandole, attraverso servizi mirati (incluse facilities) nelle fasi di avvio formazione e di consolidamento. - Imprese, per favorire il networking e la collaborazione, in chiave open innovation, fra le imprese del territorio con tutti gli attori dello sviluppo e, in particolare, con le startup, attraverso azioni di animazione territoriale. - Cittadini e Xxxxxxxxxx, per lo scouting di talenti ed intelligenze creative, per diffondere la cultura dell’innovazione e stimolare una mentalità partecipativa ed innovativa, in particolare fra i giovani e le donne, quali motori dello sviluppo del territorio; per informare i cittadini sulle opportunità europee, promuovere lo scambio di esperienze e facilitare l’accesso ai servizi per il lavoro e la formazione. - Enti locali, per dialogare con gli enti pubblici e facilitare l’accesso alle opportunità europee, promuovendo l’integrazione di opportunità e competenze per lo sviluppo economico del “sistema Lazio”. In tale ambito nel 2015 ha preso avvio il Progetto FabLab diffuso della Regione Lazio, che oggi può contare su 8 sedi attive (Viterbo, Rieti, Bracciano, Roma, Ferentino, Latina, Zagarolo, Colleferro), e che ha consentito di sviluppare un considerevole numero di iniziative e di coinvolgere e formare 32.000 mila persone attraverso più di 1.000 Workshop, 675 Tutorial, oltre 440 Incontri di orientamento con le scuole con 7.700 studenti coinvolti, 18.000 ore di prenotazione macchina, oltre 1.000 nuovi progetti avviati. La localizzazione dei FabLab nelle sedi degli Spazi Attivi ha rappresentato un elemento vincente per ottenere i risultati indicati, e per traguardarne di nuovi. L’essere presenti lungo un percorso ideale fatto di spazi di prima accoglienza, di orientamento, di informazione e formazione, di ideazione e progettazione, di sviluppo e prototipazione rapida, ma anche, in conseguenza dell’avvenuta fusione di BIC Lazio in Lazio Innova, di servizi avanzati (ricerca, innovazione, internazionalizzazione, finanza agevolata e venture capital, …) per lo sviluppo d’impresa e di reti d’impresa, per il rispetto dell’ambiente e dei suoi valori culturali, ha consentito di realizzare nei diversi ambiti territoriali un vero e proprio Hub dell’Open e Social Innovation, dove il costante esercizio e sviluppo della collaborazione e condivisione tra competenze e esperienze diverse, ha alimentato quella comunità globale in cui avviene un più alto e proficuo scambio di conoscenza. Spazio Attivo: luogo di co-progettazione, punto d’incontro e di snodo delle opportunità di sviluppo economico, del lavoro autonomo, della creatività, dell’innovazione. In sintesi un laboratorio diffuso di design avanzato, e di fabbricazione digitale, nel quale svolgere attività di formazione avanzata, di ricerca e sviluppo, di ideazione e progettazione, di prototipazioneacquisite dai giovani, ma anche luoghi nei quali inventare nuovi processi produttivinel decisivo campo delle reti sociali, nuovi modelli con il peggioramento dei livelli di businesspartecipazione civica, creare nuove imprese basate su tecnologie politica e metodologie maker, dove apprendere, approfondire e cogliere le opportunitàsociale dei giovanissimi. La rete dei FabLab regionali condizione di povertà di un minore è multidimensionale, frutto del contesto economico, sanitario, familiare e abitativo, della disponibilità o meno di spazi accessibili e/o di occasioni di socialità e gioco, dell’assenza di servizi di cura e tutela dell'infanzia e dell’adolescenza. Essa non è solo legata alle cattive condizioni economiche, ma è povertà di relazioni, isolamento, cattiva alimentazione e scarsa cura della salute, carenza di servizi, di opportunità educative e di apprendimento non formale, che operino in questi anni integrazione con i percorsi educativi formali della scuola. La povertà educativa influisce sul livello di inclusione sociale, il cui indice nel 2017 ha svolto registrato un importante ruolo di promozione della cultura della progettazione e prototipazione digitale, in particolar modo rivolgendosi all’utenza giovanilepeggioramento per quanto riguarda l’Italia ed è retrocesso dal 18° al 21° posto su scala xxxxxxxx0.

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Samples: Accordo Tra

Contesto di riferimento. Lazio Innova è Le Province, sulla base della Legge n. 56/2014, esercitano, quali enti con funzioni di area vasta, un ruolo importante nella pianificazione territoriale provinciale di coordinamento e nell’assistenza agli enti locali, con una funzione specifica in materia di tutela e valorizzazione dell’ambiente, di gestione dell’edilizia scolastica e del proprio patrimonio di impianti sportivi (palestre, piscine, campi sportivi, spazi polifunzionali), nonché di programmazione della rete scolastica, spesso declinata in iniziative e progetti con il sistema dell’istruzione scolastica superiore. Il patrimonio infrastrutturale delle Province, le loro competenze specifiche unite alla loro esperienza in attività di coinvolgimento del tessuto sociale ed economico del territorio, finalizzate alla promozione di una programmazione condivisa con gli Enti Locali e le Associazioni di giovani e tutto il partenariato socioeconomico volta a facilitare la partecipazione giovanile, rappresentano la cornice all’interno della quale si inserisce la presente sul territorio attraverso una rete diffusa proposta. Per inquadrare correttamente le finalità della proposta si deve tenere conto che in questo anno dell’emergenza pandemica sono rimasti a casa oltre 8 milioni e mezzo di Spazi Attivi ragazzi che mirano ad offrire a cittadini, imprese prima frequentavano i diversi gradi d’istruzione e territori luoghi di costruzione attiva e di confronto per attuare le opportunità offerte dall'innovazione aperta in relazione agli elementi oltre 10 milioni i giovani che condizionano la competitività del sistema Lazionon hanno praticato sport. In particolarequesta fase di emergenza sanitaria, i ragazzi/e hanno vissuto, seppur in modi diversi una vera e propria chiusura relazionale che ha inciso in maniera acuta sul benessere del giovane stesso. La pandemia da COVID-19 si è caratterizzate e ancora oggi si profila come un fenomeno che crea, nella mente dei giovani, delle organizzazioni e delle comunità i seguenti fenomeni: clima di incertezza diffusa; compromissione della capacità immaginativa sul futuro; impossibilità ad utilizzare le strategie relazionali consuete; necessità di creare nuove metodologie di aiuto psicosociale; aumento esponenziale del bisogno di contenimento emotivo. Per contrastare tale fenomeno in un primo momento tutto è stato affidato alle capacità e alla creatività dei singoli di far fronte all’emergenza. I ragazzi sono stati lasciati spesso da soli ad affrontare tali problematiche emergenti, anche in un contesto dove è stato interrotto ogni tipo di socializzazione. Non possiamo dimenticare che la socializzazione è un fattore educativo importantissimo, in una visione d’insieme, nell’ambito dell’impianto complessivo di Spazio Attivo ed in relazione ai target individuati, si opererà versoquanto i giovani crescono nella condivisione e nella conoscenza con e degli altri: - Startup, per fornire orientamento strategico ed assistenza alla creazione e sviluppo di nuove imprese – soprattutto innovative – supportandole, attraverso servizi mirati (incluse facilities) nelle fasi di avvio e di consolidamento. - Imprese, per favorire il networking e la collaborazionequesto diritto è stato, in chiave open innovationquesti mesi di emergenza sanitaria, fra le imprese del territorio con tutti gli attori dello sviluppo e, in particolare, con le startup, attraverso azioni di animazione territorialemesso duramente alla prova. - Cittadini e Xxxxxxxxxx, per Parimenti lo scouting di talenti ed intelligenze creative, per diffondere la cultura dell’innovazione e stimolare una mentalità partecipativa ed innovativa, in particolare fra i giovani e le donne, quali motori dello sviluppo del territorio; per informare i cittadini sulle opportunità europee, promuovere lo scambio di esperienze e facilitare l’accesso ai servizi per il lavoro e la formazione. - Enti locali, per dialogare con gli enti pubblici e facilitare l’accesso alle opportunità europee, promuovendo l’integrazione di opportunità e competenze per lo sviluppo economico del “sistema Lazio”. In tale ambito nel 2015 ha preso avvio il Progetto FabLab diffuso della Regione Laziosport, che oggi può contare su 8 sedi attive (Viterboperaltro rappresenta uno degli strumenti maggiormente incisivi nel favorire forme concrete di emancipazione e socializzazione ha subito fortissime limitazioni. L’emergenza sanitaria ha, Rietiinfatti, Bracciano, Roma, Ferentino, Latina, Zagarolo, Colleferro), esautorato il ruolo dello sport in tutte le sue forme vincolando a gravi segnali di malessere sociale e che ha consentito psicofisico i giovani. La pandemia di sviluppare un considerevole numero di iniziative e di coinvolgere e formare 32.000 mila persone attraverso più di 1.000 Workshop, 675 TutorialCOVID-19 sta avendo conseguenze disastrose per l'intero settore sportivo a tutti i livelli, oltre 440 Incontri di orientamento con che per le scuole con 7.700 studenti coinvoltiorganizzazioni e i club sportivi, 18.000 ore di prenotazione macchinale leghe, oltre 1.000 nuovi progetti avviati. La localizzazione dei FabLab nelle sedi degli Spazi Attivi ha rappresentato un elemento vincente per ottenere le palestre e i risultati indicati, e per traguardarne di nuovi. L’essere presenti lungo un percorso ideale fatto di spazi di prima accoglienza, di orientamento, di informazione e formazione, di ideazione e progettazione, di sviluppo e prototipazione rapida, ma anche, in conseguenza dell’avvenuta fusione di BIC Lazio in Lazio Innova, di servizi avanzati (ricerca, innovazione, internazionalizzazione, finanza agevolata e venture capital, …) per lo sviluppo d’impresa e di reti d’impresa, per il rispetto dell’ambiente e dei suoi valori culturali, ha consentito di realizzare nei diversi ambiti territoriali un vero e proprio Hub dell’Open e Social Innovation, dove il costante esercizio e sviluppo della collaborazione e condivisione tra competenze e esperienze diverse, ha alimentato quella comunità globale in cui avviene un più alto e proficuo scambio di conoscenza. Spazio Attivo: luogo di co-progettazione, punto d’incontro e di snodo delle opportunità di sviluppo economico, del lavoro autonomo, della creatività, dell’innovazione. In sintesi un laboratorio diffuso di design avanzato, e di fabbricazione digitale, nel quale svolgere attività di formazione avanzata, di ricerca e sviluppo, di ideazione e progettazione, di prototipazione, ma anche luoghi nei quali inventare nuovi processi produttivi, nuovi modelli di business, creare nuove imprese basate su tecnologie e metodologie maker, dove apprendere, approfondire e cogliere le opportunità. La rete dei FabLab regionali in questi anni ha svolto un importante ruolo di promozione della cultura della progettazione e prototipazione digitalecentri fitness, in particolar modo rivolgendosi all’utenza giovanilefra i giovani nell’espletazione dell’attività sportiva come strumento d’inclusione e di benessere sociale e psicofisico.1 Le conseguenze della pandemia mostrano che il disagio giovanile deve essere affrontato in modo multidisciplinare con interventi che non diano attenzione al solo individuo, ma alla comunità, intesa come luogo in cui si sviluppa un percorso di salute. Le aree del benessere psico-fisico-emozionale sono quelle in cui maggiormente si è chiamati a rispondere. Il benessere multidimensionale dei ragazzi e delle ragazze è un fattore fondamentale per contrastare gli effetti negativi della pandemia, prestando particolare attenzione ai soggetti in condizioni di fragilità socio-economica e ai giovani con disabilità; pertanto, anche in un’ottica di ripresa e sostegno all’economia, è opportuno approfondire utili modalità per incentivare le iscrizioni a corsi di attività sportiva, culturale e ricreativa, favorendo i momenti di socializzazione e di aggregazione tra pari età.

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