Rischio operativo Clausole campione

Rischio operativo. Il Rischio Operativo è il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi, oppure da eventi esogeni; tale definizione ricomprende anche il rischio legale, sono invece esclusi i rischi strategici e di reputazione. La valutazione media del rischio operativo ha impatto “medio”. Si noti che, a seguito della vendita di Ergo Assicurazioni ad un nuovo azionista, la Compagnia è ora parte di un diverso gruppo assicurativo, con differenti politiche, processi e sistemi. Questo potrebbe cambiare in modo sostanziale le esposizioni della Compagnia ai rischi operativi. Il rischio operativo è individuato tramite il Framework Internal Control System (ICS) che permette l’identificazione mirata ed efficace, l’analisi e la valutazione, il controllo, il sistema di reporting e il monitoraggio dei rischi a livello di processo e a livello di entità. ICS Framework monitora i rischi operativi a livello di processo attraverso un self assessment effettuato dai Process Owner sui processi di business rilevanti, che sono stati raggruppati in Risk Control Assessment (RCA). I rischi e i relativi controlli di alto livello che si estendono in modo trasversale su più processi, su più segmenti di business o sull’intera Compagnia e sono indipendenti dai processi individuali sono gestiti attraverso Entity Level Control Assessment (ELCA). Inoltre, per i rischi che vengono ridotti attraverso controlli automatici e applicativi IT, il Framework permette di identificare, sistematizzare, monitorare e gestire i controlli generali di tipo IT presenti nell'organizzazione. Per ogni rischio significativo e per ogni debolezza individuati nel Framework ICS le misure adeguate sono state concordate con il Process Owner, al fine di migliorare i controlli e ridurre i rischi associati.
Rischio operativo. Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, sistemi ovvero causati da eventi esterni. L’Emittente è pertanto esposto a molteplici tipi di rischio operativo, compreso il rischio di frode da parte di dipendenti e soggetti esterni, il rischio di operazioni non autorizzate eseguite da dipendenti oppure il rischio di errori operativi, compresi quelli risultanti da vizi o malfunzionamenti dei sistemi informatici o di telecomunicazione. I sistemi e le metodologie di gestione del rischio operativo sono progettati per garantire che tali rischi connessi alle proprie attività siano tenuti adeguatamente sotto controllo. Qualunque inconveniente o difetto di tali sistemi potrebbe incidere negativamente sulla posizione finanziaria e sui risultati operativi dell’Emittente. Tali fattori, in particolar modo in periodi di crisi economico finanziaria, potrebbero condurre l’Emittente a subire perdite, incrementi dei costi di finanziamento, riduzioni del valore delle attività detenute, con un potenziale impatto negativo sulla liquidità dell’Emittente e sulla sua stessa solidità patrimoniale. Dal 2003 l’Emittente è dotato del modello organizzativo previsto dal D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231 (il “Modello”) al fine di creare regole idonee a prevenire l’adozione di comportamenti illeciti da parte di soggetti apicali, dirigenti o comunque dotati di poteri decisionali, dipendenti e fornitori e ha nominato un organismo di vigilanza preposto al controllo sul funzionamento, sull’osservanza e sul costante aggiornamento del modello organizzativo. Il Modello fa parte di una più ampia politica perseguita dal Gruppo finalizzata a promuovere la correttezza e trasparenza nella conduzione delle proprie attività e nei rapporti con i terzi. L’adozione e il costante aggiornamento dei modelli di organizzazione, gestione e controllo unitamente alla verifica della sua efficace applicazione affidata ad un organismo nominato in conformità alla normativa di riferimento, costituiscono esimente della responsabilità amministrativa e conseguentemente escludono l’applicabilità delle sanzioni previste nel D.Lgs. 231/2001. Tuttavia nel caso di commissione di un reato presupposto non è possibile aprioristicamente escludere l'applicazione di tali sanzioni limitatamente al caso in cui l'autorità giudiziaria competente dovesse accertare che il modello di organizzazione, gestione e controllo adottato non sia idoneo o no...
Rischio operativo. Garantire un'adeguata valutazione e mitigazione di tali rischi è un pilastro chiave delle funzioni di Risk Management, nonché il principale obiettivo del modello interno della Compagnia. Sulla base della normativa Solvency II, per rischio operativo si intende il rischio di perdita derivante da possibili inefficienze o malfunzionamenti legati a processi, organizzazione, sistemi informativi, risorse o eventi esterni. E’ stata definita una tassonomia di rischio comune a tutte le entità del Gruppo AXA che suddivide i rischi operativi in sette principali categorie (con alcuni esempi di seguito riportati): - frode interna (divulgazione di false informazioni); - frode esterna (pagamento di falsi sinistri, fornitori fittizi); - prassi occupazionali e sicurezza sul posto di lavoro (perdita di elementi chiave dello staff); - clienti, prodotti e pratiche commerciali (possibili non conformità con le normative); - danni ai beni (causati da eventi naturali, come incendio o alluvione, o intenzionali, come il vandalismo); - interruzioni dell’operatività e disfunzioni dei sistemi (blocco o indisponibilità dei sistemi informatici); - esecuzione e gestione dei processi operativi (errori manuali accidentali, inefficienze progettuali). All’interno di queste tipologie di eventi vengono analizzati e valutati nel corso dell’esercizio i rischi operativi, distinti per natura e tipologia, che possono verificarsi durante la gestione delle attività aziendali ed avere un possibile impatto economico negativo sulla Compagnia. Per ciascun rischio identificato viene effettuata un’analisi di scenario (scenario based approach) che, con il supporto dei referenti operativi direttamente coinvolti nel business aziendale, consente di stimare l’ammontare di capitale economico assorbito (quantità di capitale necessaria per evitare che la compagnia possa incorrere in problemi di solvibilità nel caso in cui il rischio si materializzi). I rischi più critici in termini di assorbimento di capitale economico vengono in seguito ulteriormente analizzati per valutare i piani di azione da porre in essere, od eventualmente già in atto, per la mitigazione degli stessi, come ad esempio miglioramenti di processo e/o implementazione di nuovi strumenti informatici. Il risk management ne valuta l’efficacia e ne monitora lo stato di avanzamento. A supporto dell’identificazione e della valutazione degli scenari di rischio, all'interno della Compagnia esiste un processo trimestrale di raccolta dei dati di perdita effe...
Rischio operativo. Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, sistemi ovvero causati da eventi esterni. Le società del Gruppo sono pertanto esposte a molteplici tipi di rischio operativo, compreso il rischio di frode da parte di dipendenti e soggetti esterni, il rischio di operazioni non autorizzate eseguite da dipendenti oppure il rischio di errori operativi, compresi quelli risultanti da vizi o malfunzionamenti dei sistemi informatici o di telecomunicazione. I sistemi e le metodologie di gestione del rischio operativo sono progettati per garantire che tali rischi connessi alle proprie attività siano tenuti adeguatamente sotto controllo. Qualunque inconveniente o difetto di tali sistemi potrebbe incidere negativamente sulla posizione finanziaria e sui risultati operativi del Gruppo. Tali fattori, in particolar modo in periodi di crisi economico-finanziaria, potrebbero condurre le società del Gruppo a subire perdite, incrementi dei costi di finanziamento, riduzioni del valore delle attività detenute, con un potenziale impatto negativo sulla liquidità del Gruppo e sulla sua stessa solidità patrimoniale.
Rischio operativo. Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, sistemi ovvero causati da eventi esterni. L’Emittente è pertanto esposto a molteplici tipi di rischio operativo, compreso il rischio di frode da parte di dipendenti e soggetti esterni oppure il rischio di errori operativi. Si fa presente a titolo informativo che la società Emittente adotta il modello di organizzazione, gestione e controllo composto da un Consiglio di Amministrazione, composto cinque Consiglieri, e da un Collegio Sindacale, composto da tre sindaci. L’Emittente ha, altresì, istituito un Comitato Investimenti, composto da quattro membri, a cui è affidato il compito di valutare le opportunità di investimento nel mercato dei crediti non performing, il pricing e le modalità di finanziamento. L’Emittente, essendo un Intermediario Finanziario vigilato da Banca d’Italia, in conformità alla normativa di riferimento, si è dotato di una struttura organizzativa e di una normativa interna secondo un approccio risk-based.
Rischio operativo. La formula Standard per il rischio operativo è basata su fattori (percentuale dei premi lordi sottoscritti o delle riserve tecniche) e non ha un approccio risk-based. Per i rischi operativi, il modello interno della Compagnia segue un approccio forward-looking ed è basato su scenari (Scenario-Based Approach o SBA). Esso si basa sull’identificazione e sulla valutazione dei rischi operativi considerati più critici di ciascuna entità oltre a considerare un set di scenari trasversali definiti dal Gruppo AXA.
Rischio operativo. Il Gruppo HVB è esposto al rischio operativo, ossia il rischio di perdite causate dal non corretto funzionamento di processi e sistemi, da errori umani e da eventi esterni. Questa definizione comprende anche i rischi legali ma non i rischi strategici né i rischi di immagine. Il Gruppo HVB dispone di una struttura di organizzazione del rischio operativo a livello di gruppo. L'identificazione, l'analisi e la gestione del rischio operativo sono di competenza delle rispettive divisioni di HVB o di ciascuna controllata del Gruppo HVB. Anche se il Gruppo HVB ha attuato processi attivi volti a limitare e mitigare il rischio operativo e gli effetti negativi correlati, non è possibile escludere che si verifichino eventi inattesi che sfuggono totalmente o parzialmente ai controlli del Gruppo HVB. Pertanto non può essere garantito che nonostante i processi adottati il Gruppo HVB non subisca in futuro perdite rilevanti causate da rischi operativi.
Rischio operativo. Per rischio operativo si intende il rischio di perdite derivanti da fattori interni, quali: • inefficienze di persone; • inefficienza e/o inadeguatezza di processi; • inefficienza e/o inadeguatezza di sistemi; da eventi esterni, quali: • la frode; • l’attività dei fornitori di attività esternalizzate; • catastrofi o altri eventi esterni.
Rischio operativo. Il rischio operativo è definito da Banca d’Italia come il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzione dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali ed i rischi legali mentre sono esclusi quelli strategici e di reputazione. I rischi operativi si differenziano dai rischi di credito e di mercato perché non vengono assunti dal Gruppo sulla base di scelte strategiche, ma sono insiti nella sua operatività ed ovunque presenti.
Rischio operativo. (art. 5 e Considerando 18 della Direttiva 23/2014) Rischio economico tout court Rischio di non riuscire a recuperare gli investimenti effettuati e/o i costi sostenuti per realizzare i lavori o gestire i servizi X ART. 1.8