Definizione di Normativa di Riferimento

Normativa di Riferimento la normativa italiana di carattere primario e secondario concernente il settore dei servizi e delle attività di investimento, della “offerta al pubblico di prodotti finanziari” e, comunque, quella riguardante il mercato finanziario, ossia, a titolo esemplificativo e non esaustivo, il d. lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (e successive modifiche ed integrazioni), il Regolamento Delegato UE 2017/565 della Commissione del 25 aprile 2016 che integra la Direttiva 2014/65/UE (Mifid2), Il Regolamento UE 600/2014, regolamento Consob n. 20307/2018 (e successive modificazioni ed integrazioni), regolamento Consob 20249/2017 (e successive modificazioni ed integrazioni), regolamento Consob n. 11971/1999 (e successive modifiche ed integrazioni), , nonché il d.lgs. 1° settembre 1993, n. 385 (e successive modificazioni ed integrazioni), le circolari di Banca d’Italia, la disciplina di carattere primario e secondario in materia di antiriciclaggio ed, in particolare, il d.lgs. 21 novembre 2007, n. 231 e successive modifiche e integrazioni. Con l’espressione “Normativa di Riferimento” si intende, inoltre, la normativa in tema di protezione dei dati personali di cui al d. lgs. 30 giugno 2003, n. 196 e successive modifiche e integrazioni ed il Regolamento UE 2016/679;
Normativa di Riferimento ha il significato attribuito a tale termine nel paragrafo 3.1;
Normativa di Riferimento. Decreto MLPS 20 marzo 2013; D.Lgs. N.150/2015, Decreto Direttoriale della Direzione Generale per le politiche attive ed i servizi per il lavoro e la formazione MPLS del 16 novembre 2016 prot. 39/367; Legge di Bilancio n.205 del 27 Dicembre 2017 Al fine di eliminare gli abusi di assunzioni di giovani con agevolazioni poi concretizzati in rapporti di lavoro di breve durata è stata definitivamente approvata la norma anti licenziamenti che dispone:  il datore di lavoro non potrà beneficiare di incentivi all’assunzione se ha effettuato licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ovvero licenziamenti collettivi, ai sensi della legge 23 luglio 1991, n. 22 nei sei mesi precedenti, nella stessa unità produttiva. La norma si riferisce anche a personale con mansioni differenti rispetto alla risorsa che l’azienda intende assumere beneficiando di una delle agevolazioni contributive strutturali previste dalla Legge di Bilancio 2018;  il licenziamento per giustificato motivo oggettivo del lavoratore assunto o di un lavoratore impiegato nella medesima unità produttiva e inquadrato con la medesima qualifica (quindi non categoria legale ma si intende l’insieme di conoscenze, abilità e competenze di una specifica figura professionale. Spetta ai contratti collettivi individuare (art. 2071 c.c.) le qualifiche presenti in una determinata azienda (ad es. operario specializzato, elettricista, capo contabile, ecc.)) del lavoratore assunto con l’esonero di cui al comma 1, effettuato nei sei mesi successivi alla predetta assunzione, comporta la revoca dell’esonero e il recupero del beneficio già fruito.

Examples of Normativa di Riferimento in a sentence

  • Per ogni altra indicazione in merito alla realizzazione dei progetti si rimanda alla Normativa di riferimento, salvo ulteriori aggiornamenti che verranno comunicate dall’Autorità di Gestione, alle “Disposizioni e istruzioni per l’attuazione delle iniziative cofinanziate dai Fondi Strutturali Europei 2014 – 2020” e ai manuali operativi presenti nel sistema informativo GPU – SIF.

  • Gli attestati devono prevedere i seguenti elementi minimi comuni: - Indicazione del soggetto organizzatore del corso; - Normativa di riferimento; - Dati anagrafici e profilo professionale del corsista; - Specifica della tipologia di corso seguito con indicazione del settore di riferimento e relativo monte ore frequentato (l'indicazione del settore di appartenenza è indispensabile ai fini del riconoscimento dei crediti); - Periodo di svolgimento del corso; - Firma del soggetto organizzatore del corso.

  • La manutenzione ordinaria è eseguibile secondo tre procedure, di cui le prime due applicabili nei casi in cui le attività tecniche vengano svolte dalla Struttura Territoriale, l’ultima di autorizzazione all’usuario: • lavori in economia • lavori in appalto • nulla osta all’esecuzione di lavori di manutenzione ordinaria Normativa di riferimento • X.X. x.

  • La Banca prima dell’acquisto o sottoscrizione dei prodotti da parte del Cliente provvede a consegnare allo stesso l’apposito modulo di acquisto o di sottoscrizione, il prospetto e/o gli altri documenti informativi, ove prescritti dalla Normativa di riferimento.

  • Normativa di riferimento: Direttiva 40/2003/CE recepita con Decreto Ministeriale del Ministro della Salute11/09/2003 e Decreto Ministeriale del Ministro della Salute 29/12/2003; Direttiva 54/2009/CE recepita con Decreto L.vo n°105/1992.


More Definitions of Normativa di Riferimento

Normativa di Riferimento. X.Xxx. 10-09-2003 n. 276 C.C. Artt. 1406-1655-1665- 1676-2112-2119-2127 Legge n. 196/1997 Legge n. 448/2001 art. 44 Legge 248/2006 D.I. 25/2/2008 n. 74 ▪ Il contratto di appalto nei servizi di pulizia: Il contratto collettivo dei servizi di pulizia per le imprese artigiane dedica all’appalto l’articolo 43 denominato “ cessazione d’appalto” comprendendo le informazioni necessarie sull’istituto, sindacali ed amministrative, mentre lascia alla norma generale la definizione puntuale della tipologia contrattuale. Tale articolo prevede una garanzia maggiore per gli addetti del settore rispetto ad altri, in considerazione della grande mobilità e della successione di appalti con i committenti. La prima discriminante è il numero di addetti riferite all’appalto, ovvero superiore o inferiore alle 5 unità a tempo pieno. Alla cessazione di un appalto, per una impresa che ha occupato più di 5 addetti, la stessa nei 15 gg precedenti alla data di cesszione, deve inviare una comunicazione alle strutture sindacali aziendali, se esistenti o a quelle territoriali competenti, allegando tutte le informazioni riferite agli addetti, agli orari. Questa procedura ha lo scopi di mantenere la massima stabilità occupazionale in funzione dello stesso appalto, rendendo obbligatoria una procedura di consultazione che deve concludersi con l’assorbimento delle maestranze adibite all’appalto specifico o al mantenimento del diritto di precedenza nelle future assunzioni della nuova azienda appaltatrice. Per le azienda che occupano 5 addetti o meno, la procedura è obbligatoria solo per la parte riferita all’invio della comunicazione alle organizzazioni sindacali, senza altri obblighi. Il mancato rispetto di tale obbligo rileva quale condotta antisindacale, sanzionabile. In caso di sospensione dal lavoro che comportino la conservazione del posto di lavoro, il rapporto continuerà alle dipendenze dell’impresa cessante e l’addetto verrà assunto dall’impresa subentrante nel momento in cui verrà meno la causa sospensiva. Per i contratti a termine in essere in capo alla azienda cessante la norma prevede che gli stessi saranno assunti dall’impresa subentrante fino alla scadenza del rapporto originario.
Normativa di Riferimento. D.Lgs 165/2001 art. 53.
Normativa di Riferimento. Legge regionale n°42/31.07.1998; D. Lgs. n .285/30.05.1992, D.P.R. n.753/1980 Regolamento Provinciale: Regolamento Provinciale sui procedimenti amministrativi (del. C.P. n. 83 del 01/07/2010) e ss.mm.ii Responsabile procedimento: Dott.ssa Xxxxx Xxxxxxx Istruttori del Procedimento e/o Personale coinvolto: Xxxxxxxx Xxxxxxxx Tempi del procedimento max (da normativa): 90 giorni .
Normativa di Riferimento. LR. 2/2003, DGR 1904/2011 Dimensione della qualità: organizzativa e gestionale Fattore della qualità: progettazione Indicatore progetti individuali e finalizzati alle singole esigenze standard Il 100% degli minori inseriti in strutture ha un programma individualizzato Dimensione della qualità: organizzativa e gestionale Fattore della qualità: verifica/valutazione Indicatore monitoraggio sui minori inseriti in strutture del territorio dal servizio Standard report quadrimestrale sui minori inseriti in strutture DESCRIZIONE AMBITO DI COMPETENZA MINORI DESCRIZIONE: progetti formativi o di ricerca sui temi della prevenzione del disagio giovanile che coinvolgono alunni, insegnati, genitori delle diverse scuole del territorio. Sono coinvolti gli istituti comprensivi a livello di Zona Sociale Codigoro IL SERVIZIO COMPRENDE: gruppo misto di operatori dei servizi e operatori scolastici; laboratori di promozione delle relazioni positive; formazione e autoformazione degli insegnanti; sostegno alla genitorialità; presenza programmata dell’assistente sociale a scuola CALENDARIO/ ORARIO (chiusura, apertura…) I progetti vengono effettati durante il periodo scolastico in una serie di incontri FINALITA': Generare una rete di esperienze significative, costruire azioni di rete in favore dei bambini e dei ragazzi in difficoltà; prevenzione del disagio giovanile, aumento del benessere sociale dei bambini e dei ragazzi coinvolti, aumento delle competenze educative degli insegnanti e dei genitori ACCESSO: CHI PUO' RICHIEDERLO: Insegnanti e personale scolastico COME RICHIEDERLO: Rivolgendosi allo Sportello Sociale del Comune o all’Asp CHI VALUTA LE RICHIESTE: Responsabile di Area Minori ORGANIZZAZIONE REFERENTE DELL’ASP Responsabile di Area Minori FIGURE PROFESSIONALI IMPEGNATE: Assistenti Sociali GESTIONE: Diretta NORMATIVA DI RIFERIMENTO: L. 285/97 e L.328/2000 e successive modificazioni e integrazioni
Normativa di Riferimento. L. 154/2001 e successive modificazioni ed integrazioni DESCRIZIONE AMBITO DI COMPETENZA MINORI DESCRIZIONE: E’ un intervento temporaneo d’aiuto e di sostegno ad un minore che proviene da una famiglia in difficoltà. Attraverso l’affidamento il bambino incontra una famiglia, che, accogliendolo presso di sé si impegna ad assicurargli un’adeguata risposta ai suoi bisogni educativi e affettivi. L’affido può avere una durata variabile e essere a tempo pieno o diurno in funzione delle esigenze del minore e/o delle prescrizioni dell’Autorità giudiziaria IL SERVIZIO COMPRENDE: Percorso formativo alle famiglie che si rendono disponibili, predisposizione del progetto di affido per il bambino in difficoltà, con la famiglia d'origine e quella affidataria, accompagnamento , sostegno psicologico ed educativo durante l’esperienza di affido. È prevista l’erogazione di un contributo alla famiglia affidataria per le spese sostenute per il minore in affido FINALITA': Si prefigge di garantire il minore la cui famiglia si trovi nella temporanea incapacità / impossibilità di prendersi cura di lui e di dare le cure e gli affetti necessari. L’affido a tempo pieno presuppone la possibilità di recupero della famiglia di origine del minore in modo da consentirgli il rientro a casa una volta risolta la situazione che ne provoca l’allontanamento. Nell’affido diurno il progetto presuppone l’accompagnamento e il supporto del minore all’interno della sua famiglia ACCESSO CHI PUO' RICHIEDERLO: Coppie (con o senza figli, sposate o non sposate) o singoli senza vincoli di età rispetto al minore affidato interessati a proporsi come famiglia affidataria
Normativa di Riferimento. Codice: Decreto Legislativo n. 50 del 18 aprile 2016 - Regolamento di Esecuzione: D.P.R. n. 207 del 5 ottobre 2010 (limitatamente alle disposizioni non immediatamente abrogate per effetto dell’art. 217, comma 1, lettera u), del decreto legislativo n. 50/2016) - Legge regionale n. 12 del 12 luglio 2011 nel testo vigente a seguito della legge regionale n. 8/ 2016 - D.P.R.S. n. 13 del 31 gennaio 0000 x x.x.x. (xxx limiti delle norme di esecuzione della disciplina vigente di cui alla predetta L.R. n. 12/2011).
Normativa di Riferimento. Decreto legislativo 23 maggio 2011, n. 79 – articolo 20, comma 1; Decreto