Common use of PREMESSO CHE Clause in Contracts

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 75 è stata approvato il “Testo unico in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;

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PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 75 ARSIAL è stata approvato il “Testo unico in materia un Ente di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici diritto pubblico strumentale della Regione Lazio, istituito con legge regionale n. 2/1995 al fine di promuovere lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura laziale, nonché la multifunzionalità e la valorizzazione qualitativa, economica e sociale del sistema agricolo regionale ed in collaborazione con particolare l’attività di promozione, applicazione e diffusione delle innovazioni tecnologiche che siano necessarie ed idonee a migliorare l'efficienza economica delle imprese singole o associate; (art.2 comma 1 lett. a) e la tutela della diversità biologica delle specie animali e vegetali di interesse agrario (art. 2 comma 1 lett. i). • UNITUS è una Università pubblica che ha tra i suoi scopi fondamentali la ricerca scientifica e la diffusione delle conoscenze, fornendo il CAT suo contributo allo sviluppo economico, sociale, culturale e con il Consiglio civile del territorio. Ha una particolare vocazione per la ricerca in agricoltura campo agroalimentare, che rappresenta un riconosciuto punto di eccellenza dell’Ateneo, con competenze trasversali in diversi dipartimenti. • Il 30.12.2015 il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, (G.U. del 26.4.201, ha approvato il progetto ‘Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx per la ricerca e l’analisi dell’economia agraria – Centro l’innovazione nella filiera olivicola-olearia. Laboratorio dell'innovazione della filiera olivicola olearia (LIOO)’ a valere sul Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca, da svolgersi presso i locali dell’Istituto Strampelli in Rieti. • Con Decreto Direttoriale del 19.2.2020, registrato dal MEF il 26.3.10 e dalla Corte dei conti il 27.3.20, il MIUR ha formalmente approvato il progetto opportunamente rimodulato, a causa degli eventi sismici del 2016 che hanno colpito l’area di Rieti e l’Istituto Strampelli, rendendolo inagibile, definendo altresì la nuova sede del Laboratorio presso i locali del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della provincia di Rieti. • Con delibera della Giunta Regionale del 20.12.2019, la Regione Lazio ha stanziato la somma di 1.000.000 di euro per gli adeguamenti dei locali siti presso la Sede del Consorzio stesso, ai fini della realizzazione di LIOO (Laboratorio dell’Innovazione della filiera Olivicolo-olearia), manifestando, concretamente, interesse per gli obiettivi del Laboratorio e riponendo fiducia nella qualità delle attività e nella reputazione dei soggetti coinvolti. • Il 26.5.2020 il Consiglio di Amministrazione di UNITUS ha deliberato l’avvio delle attività del progetto dal 1.10.2020, nominando, nella medesima occasione, un Comitato Scientifico per la gestione delle attività, composto da docenti di UNITUS con specifica esperienza di ricerca Agricoltura nella filiera olivicola olearia, e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il un Responsabile Scientifico nella persona del xxxx. Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx. • Il progetto “Produzione sostenibile LIOO si pone come obiettivo la realizzazione di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromaticheuna infrastruttura di ricerca di eccellenza, con particolare riferimento la finalità prioritaria di sviluppare metodiche di ricerca innovative, raccordare l'innovazione nella filiera olivicola olearia, favorire il trasferimento tecnologico agli operatori del settore e comunicare, informare e trasmettere i valori dell’olio extra vergine di oliva italiano ai consumatori. Il Laboratorio di ricerca dovrà anche favorire lo sviluppo di idee innovative nell’ambito della filiera olivicola-olearia, anche attraverso la realizzazione di spin-off, favoriti dalla presenza della sede universitaria e dal relativo network di collaborazioni con enti, aziende e investitori istituzionali, stimolando il sistema delle imprese a utilizzare l’infrastruttura di ricerca. • ARSIAL e UNITUS intendono concludere un accordo di collaborazione, con ricadute di pubblico interesse, per la realizzazione di studi legati alla composizione valutazione produttiva e qualitativa delle varietà di olivo, locali e nazionali, alla loro valorizzazione agronomica ed economica, alla propagazione e alla tracciabilità genetica delle varietà di olivo e del relativo materiale vivaistico, dalla pianta al prodotto, mettendo in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsialsinergia le proprie diverse competenze istituzionali, le loro strutture, il CAT loro personale tecnico e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studioscientifico, la sperimentazione e la dimostrazione puntuale conoscenza del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali territorio della Regione Lazio e delle comunità locali di proprietari e di associazioni olivicole ed elaiotecniche per la produzione e commercializzazione dell’olio e del frutto da mensa. • L’Accordo richiama norme a carattere generale cui le parti dovranno fare riferimento in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estrattisede di stipula delle Convenzioni Operative, divulgarle agli operatori attuative del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’artpresente accordo. • L’art. 15 della legge Legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede stabilisce che le Amministrazioni pubbliche Pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, 3 della medesima legge; - l’art. • L’art. 5, comma 6, del D. LgsD.Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici contratti pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni Amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del codice dei contratti di cui al medesimo Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo l’Accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata finalizzate a garantire che i servizi pubblici, pubblici che le stesse sono tenute a svolgere, svolgere siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; . • Conformemente alle finalità ed agli obiettivi del “Piano Settoriale di Intervento per la tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario - Triennio 2018 – 2020, prorogato all’8 agosto 2022, il progetto presente Accordo si propone il perseguimento delle finalità più generali del predetto Piano, direttamente correlate con la tracciabilità genetica del materiale vivaistico delle varietà di ricercaolivo autoctone del Lazio, della loro valorizzazione agronomica e della valorizzazione commerciale delle loro produzioni, nell’interesse delle comunità di agricoltori interessati. • Il presente Accordo stabilisce che i risultati della ricerca non possono formare oggetto del presente Accordodi alcun diritto di uso esclusivo o prioritario, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidatené di alcun vincolo di segreto o riservatezza, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti devono essere di comune accordo resi pubblici tramite anche pubblicazioni a carattere divulgativo e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - scientifico. • Gli oneri finanziari che deriveranno dalle convenzioni operative non configurandosi quale costituiscono pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, corrispettivo ma rappresentano un contributo alle spese effettivamente sostenute da UNITUS nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità. • L’oggetto del presente Accordo rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate dal Legislatore statale e regionale alle già menzionate parti e le stesse soddisfano pubblici interessi in materia di difesa dalle avversità biotiche delle colture agrarie e agroforestali del Lazio, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università nonché della tutela della biodiversità agraria e dal DCTF;forestale e dei prodotti tipici e tradizionali regionali.

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PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018La recente riforma del lavoro ha inteso rendere il contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, anche a tutele crescenti, la forma comune di rapporto di lavoro. Tale quadro normativo produce un profondo mutamento nell’organizzazione del lavoro per tutti i settori produttivi e richiede di rivedere i rapporti differenti da quelli subordinati a tempo indeterminato anche nel settore della formazione professionale. Le associazioni nazionali degli Enti, impegnati in attività di formazione professionale in obbligo di istruzione, in percorsi di formazione continua e permanente, in percorsi di riqualificazione e aggiornamento del personale dipendente in situazioni di sospensione o di perdita del lavoro e nei servizi al lavoro, pur in una fase di profonda e perdurante crisi dei sistemi regionali di formazione professionale, hanno espresso la volontà di procedere alla stabilizzazione del personale con contratto di lavoro atipico non subordinato (lavoratori con partita IVA e con rapporti di lavoro di collaborazione coordinata continuativa anche a progetto) in ottemperanza alla novella introdotta dall’art. 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 75 è stata approvato il “Testo unico in materia 183 e dal Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81. Le XX.XX. Flc Cgil-Cisl Scuola e Uil Scuola e Snals Confsal, nell’intento di coltivazionesalvaguardare i livelli occupazionali, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento lavoro e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e qualità dei percorsi formativi, ritengono urgente negoziare un accordo relativo alla stabilizzazione dei lavoratori già in servizio presso gli Enti / istituzioni formative con contratti di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo collaborazione. Ai fini di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari raggiungere dati oggettivi sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori consistenza del settore, promuovere le parti, congiuntamente, si impegnano a favorire il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio monitoraggio dei dati sulla occupazione, sulle collaborazioni e gli esperti degli enti sui rapporti atipici. Pertanto nel rispetto di ricerca quanto previsto dal/dalla − Decreto legislativo n. 81 del 15 giugno 2015 e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste particolare dall’art. 112 comma 2, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;lettera

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Samples: Verbale Di Accordo, Verbale Di Accordo

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018la Regione Piemonte, la Regione Autonoma Valle d’Aosta, la Regione Lombardia, la Provincia Autonoma di Trento, la Provincia Autonoma di Bolzano, la Regione del Veneto, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e la Regione Marche si sono riunite nell’AINEVA al fine di: promuovere lo scambio di informazioni, notizie, dati concernenti la neve e le valanghe; favorire l’adozione di mezzi e strumenti di informazione uniformi, anche nel campo del trattamento elettronico dei dati; promuovere la sperimentazione di mezzi ed attrezzature nello specifico settore; curare e diffondere pubblicazioni sulle materie oggetto di studi; curare l’aggiornamento e la informazione dei tecnici del settore e in particolare organizzare e gestire i corsi tecnico-specialistici nell’ambito della neve e delle valanghe; - il CAI, ai sensi della Legge 26 gennaio 1963, n. 75 è stata approvato 91 e s.m.i. (Legge 776/85 e Legge 6/89), nell’ambito delle proprie finalità statutarie, provvede a favore sia dei propri Soci sia di altri, alla diffusione della frequentazione della montagna e all’organizzazione di idonee iniziative per la vigilanza e la prevenzione degli infortuni nell’esercizio delle attività alpinistiche, escursionistiche e speleologiche e demanda al Servizio Valanghe Italiano (SVI), sua Struttura Operativa, l’attività inerente la neve e le valanghe, e il “Testo unico perseguimento, in materia ambito nivo- valanghivo, degli obiettivi indicati dalla norma di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”legge; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano l’interesse generale di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare AINEVA e CAI rende auspicabile l’instaurarsi di una efficace collaborazione al fine di ottimizzare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica risorse disponibili nel campo della progettazioneprevenzione dei rischi da valanga nella pratica di attività in montagna; Con il presente accordo le parti si impegnano reciprocamente alla collaborazione finalizzata alla prevenzione dei rischi da valanghe nella pratica di attività in montagna attraverso la programmazione e la gestione di iniziative comuni nei settori dell’informazione, sintesidella pubblicistica e della formazione. In particolare, la collaborazione riguarda le seguenti tematiche: - organizzazione e gestione di progetti e campagne di informazione e prevenzione rivolte ai frequentatori della montagna invernale; - produzione e sviluppo diffusione di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti materiale didattico e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologicodivulgativo (depliant, audiovisivi, pubblicazioni); - Arsialrealizzazione e gestione di strumenti di formazione e addestramento attrezzati (campi ARTVA, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Propercorsi didattici ecc.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - momenti di coinvolgimento reciproco e attività congiunta nell’ambito delle rispettive attività formative AINEVA si rende disponibile a supportare i corsi di formazione, aggiornamento o seminari di studio in ambito CAI, rivolti a Sezioni, strutture operative e organi tecnici centrali del CAI, per le tematiche connesse alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF cheneve, avendo svolto ricerche alle valanghe o alla meteorologia o per altre iniziative specifiche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche della prevenzione, raccordandosi in ogni caso con lo SVI CAI nella relativa organizzazione e officinaligestione, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione eccezion fatta per gli ambiti delle piante aromaticheSezioni Nazionali (AGAI, CNSAS, CAAI), con particolare riferimento alla composizione modalità ed oneri da stabilirsi di volta in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Provolta.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;

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Samples: Accordo Di Collaborazione

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018La Federazione è proprietaria del Centro di Fecondazione Artificiale “Alpenseme”, n. 75 è stata approvato il “Testo unico ubicato a Toss di Ton in materia Val di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”Non (TN); - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni in tale centro sono svolti servizi di produzione e conservazione del materiale seminale bovino congelato, mettendo in atto le opportune cautele per evitare la trasmissione di prima trasformazione malattie infettive e di patologie su base ereditaria. La Federazione inoltre è coinvolta in attività di assistenza zooiatrica e di controllo delle piante officinali; patologie di natura infettiva e alimentare del patrimonio zootecnico. - ARSIALIZSVe svolge attività di accertamento, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) haprevenzione, tra i propri compiti istituzionalicontrollo e ricerca nell’ambito della sanità e del benessere animale, quello nonché di favorire ricerca scientifica sperimentale veterinaria per la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti lotta alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi patologie trasmesse per via genitale e per il miglioramento genetico, anche in virtù dell’evoluzione tecnologica del processo di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale produzione del Lazio; seme, considerato che molti patogeni possono essere trasmessi attraverso quest’ultimo. - Il CAT svolge attività l’art. 1, comma 6 del D.Lgs. n. 270/1993 consente agli Istituti Zooprofilattici Sperimentali di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar stipulare convenzioni o contratti di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari consulenza per la coltivazione in campo fornitura di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazioservizi e per l’erogazione di prestazioni ad enti, in collaborazione con il CAT associazioni, organizzazioni pubbliche e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTFprivate, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzadi disposizioni regionali, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore fatte salve le competenze delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima leggeunità sanitarie locali; - l’art. 5, comma 61 dell’Accordo Interregionale di disciplina dell’Istituto approvato con leggi della Xxxxxxx xxx Xxxxxx x. 0/0000, xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx Xxxxxx n. 9/2015, della Provincia Autonoma di Trento n. 5/2015 e della Provincia Autonoma di Bolzano n. 5/2015 stabilisce che “Fermo restando l’assolvimento dei propri compiti istituzionali, l’istituto può fornire prestazioni a terzi a titolo oneroso, stipulando convenzioni o contratti (….) per l'erogazione di prestazioni a enti, associazioni, organizzazioni pubbliche e private (…)”; - la Federazione, con nota prot. 15/2022 P/ff del D. Lgs21.3.2022, acquisita a protocollo IZSVe n. 2969 del 28.03.2022, ha richiesto all’Istituto di rinnovare la collaborazione in essere in scadenza il 15.04.2022, allo scopo di migliorare le garanzie sanitarie del patrimonio zootecnico e permettere il mantenimento dello stato sanitario degli animali. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata l’IZSVe è interessato a garantire che svolgere i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento richiesti dalla Federazione in conformità alle norme vigenti in materia di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale gestione dell'Istituto e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;all’ulteriore normativa applicabile.

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Samples: Contratto Di Servizi Per Prestazioni Semplici

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018la Sovrintendenza ha tra i suoi compiti istituzionali le attività concernenti la valorizzazione, la conservazione e la divulgazione del patrimonio culturale, archeologico e storico-artistico di Roma Capitale ad essa affidato; fra i compiti della Sovrintendenza Capitolina un ruolo importante ricopre la valorizzazione di eventi che promuovano la cultura nelle sue molteplici accezioni, sostenendo anche iniziative che concorrano al raggiungimento di tali obiettivi; con D.D. n. 75 771/2018 e Prot. n. RI/ 33626/2018 del 13 dicembre 2018 e successivamente con Convenzione prot. n. RI/317 dell’8/01/2019 è stata approvato autorizzata la mostra dal titolo Emancipazione e memorie. L’immagine femminile tra ‘800 e ‘900 successivamente intitolata Donne. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione che interessa tutti gli ambienti della Galleria d’Arte Moderna, con circa 100 opere appartenenti alla Sovrintendenza Capitolina tra dipinti, sculture fotografie e opere di grafica, di cui alcune mai presentate prima e/o non esibite da lungo tempo, e provenienti dalle collezioni d’arte contemporanea capitoline (GAM Galleria d’Arte Moderna, MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma). Le opere selezionate illustrano, attraverso le diverse sezioni tematiche del percorso espositivo l’immagine della donna attraverso il “Testo unico Novecento fino all’emancipazione e alle rivendicazioni femministe degli anni Settanta. In relazione all’apprezzamento di critica ricevuto dalla Mostra e dato il notevole successo di pubblico riscontrato, la Sovrintendenza in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione accordo con Zètema intende realizzare delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari attività collaterali al progetto espositivo per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire amplificarne ulteriormente la promozione e lo svolgimento di studila comunicazione e l’approfondimento delle tematiche affrontate; per quanto sopra descritto, ricerche e progettila Sovrintendenza, anche sperimentalioltre al catalogo, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta un articolato programma di eventi di “omaggi alle artiste” consistenti in piccole esposizioni delle collezioni capitoline, spettacoli, conferenze, letture e performance durante tutto il periodo dell’esposizione che vedrà l’attuazione di diversi strumenti di comunicazione e promozione quali l’edizione del catalogo della Mostra, per approfondire le tematiche affrontate è prevista la partecipazione di studiosi della materia; gli eventi saranno a cura della società Zètema Progetto Cultura s.r.l., - con la quale l’Amministrazione Capitolina ha sottoscritto il contratto di affidamento dei servizi approvato con Delibera n. 90 del 9/5/2017, che all’art. 10 prevede la possibilità di avvalersi di ulteriori prestazioni attraverso specifici affidamenti a Zètema nel rispetto della normativa sugli appalti; ai sensi dell'art. 32 del D.lgs 50/2016 e ss. mm e ii., le procedure di affidamento dei contratti pubblici hanno luogo nel rispetto degli atti di programmazione delle stazioni appaltanti previsti nel citato codice e dalle norme vigenti; la stazione appaltante può procedere ad affidamento diretto tramite determina a contrarre che contenga l'oggetto dell'affidamento, l'importo, il fornitore, le ragioni della scelta del fornitore, il possesso da parte sua dei requisiti di carattere generale, nonché il possesso dei requisiti tecnico-professionale; ai sensi dell'art. 192 comma 2 del D.lgs n. 50/2016 e ss. mm. e ii., si ritiene che il mancato ricorso al mercato e il conseguente affidamento a Zetema Progetto Cultura S.r.l. sia giustificato dall'efficienza, economicità e qualità dei servizi resi nonché dalla qualità, professionalità e rapidità grazie al Know how acquisito e dimostrato in numerose procedure selettive per eventi culturali, rassegne, performance svolte nel sistema musei ai sensi del contratto di servizio; l’affidamento di un servizio alla caratterizzazionesocietà Zètema Progetto Cultura S.r.l in virtù dell’esercizio, valutazione da parte dell’Amministrazione, della facoltà disciplinata dalla sopra richiamata norma contrattuale, concretizza la fattispecie prevista dal combinato disposto degli articoli 5 e valorizzazione 192 del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola localeDecreto legislativo 18 aprile 2016, n.50 e ss. mm. e ii. “Codice dei contratti pubblici” disciplinante il regime speciale degli affidamenti in house; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo in particolare nei confronti della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare società Zètema Progetto Cultura S.r.l. sussistono quindi le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione previste dal comma 1 dell’art.5 del succitato Decreto in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;quanto:

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Samples: sovraintendenzaroma.it

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 ✓ La Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale (d’ora in avanti solo il “Dipartimento”) e l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani – ANCI (d’ora in avanti solo “ANCI”) il 10 settembre 2015 hanno stipulato, in attuazione dell’art. 4, comma 2 del decreto del Ministro del lavoro e delle Politiche sociali pro-tempore del 30 settembre 2014 , dell’Intesa sancita in sede di Conferenza Unificata in data 07 maggio 20182015, come modificata in data 16 luglio 2015, e dell’articolo 4 del decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali pro-tempore del 31 luglio 2015, un accordo per disciplinare le modalità di programmazione, realizzazione, monitoraggio e valutazione delle iniziative da realizzare in favore dei Comuni. (d’ora in avanti “Accordo”); ✓ ai fini di cui sopra, l’ANCI ha avviato apposita procedura selettiva di cui all’“Avviso Pubblico Giovani RiGenerAzioni Creative per la presentazione di proposte progettuali di sviluppo della creatività giovanile per la rigenerazione urbana” (di seguito solo “Avviso”) pubblicato, in data 29 aprile 2016, sul sito web di ANCI (xxx.xxxx.xx); ✓ l’attuazione di tali iniziative progettuali viene cofinanziata mediante il “Fondo per le Politiche Giovanili” - istituito con legge n. 75 248 del 4 agosto 2006 – a valere – a valere sull’esercizio finanziario 2014; ✓ ai sensi del punto 8.1. dell’Avviso l’ammontare delle risorse destinate alla procedura è di € 2.393.680,00 (duemilionitrecentonovantaremilaseicentottanta/00) da ripartire tra i diversi progetti beneficiari del contributo; ✓ tale somma è destinata a finanziare iniziative progettuali promosse da partenariati aventi quale soggetto capofila un Comune partecipante al “Tavolo sulla rigenerazione creativa” dell’ANCI o un Comune coinvolto negli interventi del programma "Giovani, legalità, cittadinanza e partecipazione" attivato nell’ambito del PON Sicurezza 2007-2013, secondo due linee di intervento previste, in base alla dimensione demografica dei Comuni: - € 450.000,00 destinati a progetti presentati da Comuni che in base ai dati Istat (xxxx.xxxxx.xx) relativi all’anno 2015 abbiano popolazione residente fino ai 15.000 abitanti, - € 1.943.680,00 destinati a progetti presentati da Comuni che in base ai dati Istat (xxxx.xxxxx.xx) relativi all’anno 2015 abbiano popolazione residente uguale o superiore ai 15.001 abitanti; ✓ indipendentemente dal costo complessivo di ogni singolo progetto il contributo richiesto dai Comuni capofila, di cui al punto precedente, non può essere superiore ad € 150.000,00 (centocinquantamila/00) per i Comuni con popolazione fino ai 15.000 abitanti ed € 200.000,00 (duecentomila/00) per quelli con popolazione uguale o superiore ai € 15.001 abitanti). ✓ ai sensi del punto 8.5. dell’Avviso la quota di cofinanziamento locale assunta dal Comune capofila può comprendere finanziamenti provenienti anche dai partners del Progetto, ma, in ogni caso, non può derivare in alcun modo da contributi o finanziamenti erogati, anche a diverso titolo, dal Dipartimento in favore del soggetto proponente ovvero degli altri soggetti impegnati in qualità di partners del Progetto; ✓ la selezione delle domande e dei Progetti è stata approvato il “Testo unico in materia affidata ai sensi del punto 5.1 dell’Avviso ad un’apposita Commissione Tecnica costituita da tre componenti nominati da ANCI (di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”cui uno con funzione di Presidente); - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL✓ all’esito dei lavori svolti dalla citata Commissione, in conformità alla propria Legge istitutiva data è stata pubblicata sul sito web di ANCI (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; bxxx.xxxx.xx) la cooperazione graduatoria degli ammessi a finanziamento; ✓ ai sensi del punto 9.1 dell’Avviso l'erogazione del finanziamento a favore dei Comuni ammessi al contributo, è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica subordinata alla stipula di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;Convenzione con ANCI.

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Samples: Convenzione Per La Realizzazione

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 75 è stata approvato il “Testo unico Ministero della Cultura esercita le funzioni in materia di coltivazione, raccolta tutela e prima trasformazione delle piante officinali”conservazione del patrimonio culturale; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano Parco Archeologico di settore Pompei è un Istituto del MiC di rilevante interesse culturale, dotato di autonomia speciale; - l’Università ha competenze specifiche negli obiettivi previsti dalla convenzione svolgendo programmi e progetti di ricerca, finalizzati all’ampliamento delle conoscenze, alla formazione di nuove competenze, di promozione e valorizzazione dei risultati delle ricerche, dichiarando di svolgere sul mercato aperto meno del 20 per cento delle attività interessate dalla Cooperazione» (art. 5, co. 6°, d.lgs. n. 50 del 2016); - «i beni del patrimonio culturale di appartenenza pubblica sono destinati alla fruizione della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli collettività» (art. 2, co. 4°, Codice) e la valorizzazione del patrimonio culturale pubblico «comprende anche la promozione ed il sostegno degli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione conservazione del patrimonio» stesso (art. 6, co. 1°, Codice); - la fruizione del patrimonio culturale pubblico da parte della collettività è al contempo l’obiettivo e l’oggetto di una funzione pubblica e di prima trasformazione delle piante officinaliuna serie correlata di servizi (in particolare, per la conservazione e il restauro di tale patrimonio) cui sono chiamate - per Costituzione e per legge - le amministrazioni pubbliche e gli stessi centri da esse costituiti ex art. 29, co. 11°, Codice, secondo le proprie competenze; - ARSIALtra le iniziative previste figurano collaborazioni tra Musei, Soprintendenze e Università in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello relazione ad attività di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività formazione quali dottorati di ricerca e sperimentazione sull’individuazione master con il coinvolgimento degli studenti in esperienze pratiche all'interno delle migliori specie strutture del MiC; progetti di ricerca per la valorizzazione e cultivar la conservazione del patrimonio culturale e paesaggistico, attività di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura studio; - è volontà del Parco Archeologico di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato provvedere a una metodologia volta alla caratterizzazionemaggiore conoscenza, valutazione tutela e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola localepatrimonio dell’area archeologica di Pompei attraverso la promozione di ricerche tematiche e progettuali destinate ad avviare programmi di recupero monumentale ambientale e di corretta fruizione; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione il presente Accordo configura un modello organizzativo fra le parti finalizzato alla valorizzazione e sviluppo conservazione di composti beni culturali di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologicoappartenenza pubblica; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali tale modello organizzativo trova conferma anche nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema disciplina europea (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990direttiva UE 26 febbraio 2014, n. 24124) e nella conseguente disciplina italiana d'attuazione (d.lgs. 18 aprile 2016, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e n. 50), secondo cui le amministrazioni aggiudicatrici sono anche gli «organismi di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservanopubblico», in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’artsoddisfa i requisiti indicati (art. 11, commi 2 e 3, della medesima leggeco. 1°, lett. d, d.lgs. n. 50 del 2016); - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi in base all'indicata disciplina (europea e italiana) «un accordo concluso esclusivamente tra due o più amministrazioni aggiudicatrici non rientrano nell’ambito rientra nell'ambito di applicazione del Codice dei Contratti presente codice, quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni: a) l’accordo l'accordo stabilisce o realizza una cooperazione tra le Amministrazioni amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti, finalizzata a garantire che i servizi pubblici, pubblici che le stesse essi sono tenute tenuti a svolgere, svolgere siano prestati per il conseguimento nell'ottica di conseguire gli obiettivi comuniche essi hanno in comune; b) la l'attuazione di tale cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse da considerazioni inerenti all'interesse pubblico; c) le Amministrazioni amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti svolgono sul mercato aperto meno del 20% 20 per cento delle attività oggetto della interessate dalla cooperazione» (art. 5, co. 6°, d.lgs. n. 50 del 2016); - il progetto è interesse comune delle Istituzioni, pertanto, definire e mettere in atto forme integrate di ricercacollaborazione sul piano scientifico, oggetto del didattico, formativo e della valorizzazione, nel pieno rispetto della reciproca autonomia giuridica, gestionale didattica e statutaria; - le attività previste dal presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente Accordo sono da intendersi come deputate ad assicurare gli scambi di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni esperienze e di pubblico interessecollaborazioni professionali necessari al reciproco supporto ed alla migliore attuazione di principi generali di leale cooperazione istituzionale, di buon andamento dell'amministrazione pubblica e di economicità delle relative attività; - non configurandosi quale pagamento fra il Parco Archeologico di corrispettivo, comprensivo Pompei e l’Università La Sapienza di un margine Roma è già stata stilata una convenzione (rep.05 del 09.07.2019) per lo studio dei reperti tessili di guadagno, l’onere finanziario a carico pertinenza del PAP; L’imputazione della spesa al capitolo di ARSIAL derivante dal bilancio 2022 del Parco Archeologico di Pompei n.1.2.1.005 IMP. 190 - €6.000,00 Le premesse costituiscono parte integrante della presente Accordo, nell’ottica Convenzione che si attiva con il fine di ampliare la conoscenza del patrimonio archeologico del PAP in funzione di una reale condivisione di compiti promozione e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;valorizzazione dei beni archeologici in oggetto.

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Samples: Convenzione

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018, Che la Città metropolitana di Milano – ai sensi della Legge n. 75 è stata approvato il “Testo unico 23/96 - ha competenze in materia di coltivazionemanutenzione e gestione degli edifici in cui sono ubicate le 107 Istituzioni scolastiche del secondo ciclo e, raccolta in coerenza con gli indirizzi regionali, definisce annualmente il Piano provinciale dei servizi, espressione delle specifiche esigenze educative e prima trasformazione delle piante officinali”formative del territorio e della connotazione territoriale della domanda; • la Città metropolitana di Milano ha la proprietà del Parco Idroscalo ai sensi del D.M. n. 287 del 12 giugno 1928 e ne cura la gestione attraverso l’Istituzione Idroscalo di Milano, organismo strumentale costituito ai sensi dell’art. 114 T.U.E.L., con Deliberazione del Consiglio metropolitano n. 58 del 21.11.2018; • con Deliberazione del Consiglio Metropolitano Rep. n. 3/2020 è stato approvato il Piano Programma 2020-2022 dell’Istituzione Idroscalo di Milano, già adottato con Deliberazione n. 4/2020 del Consiglio di Amministrazione dell’Istituzione Idroscalo di Milano in data 4 marzo 2020 che individua tra gli obiettivi e le linee d’indirizzo: - garantire la valorizzazione e l’accessibilità del Parco, promuovendo la pratica sportiva, la realizzazione e la valorizzazione ambientale, l’intrattenimento e l’inclusione, per soddisfare i bisogni dei cittadini dell’area metropolitana e non solo; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano la destagionalizzazione come fattore indispensabile per implementare la frequentazione e la fruizione del parco Idroscalo, ampliando la gamma di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni servizi e attività proposte; • Idroscalo riconosce nelle dimensioni sportiva e sociale una fortissima identità, ospitando oltre due mila atleti ogni settimana, ventidue discipline sportive di produzione terra e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIALacqua sia all’aperto sia al chiuso: maneggio, vela, canoa e canottaggio, sci nautico, nuoto, rugby, per citarne solo alcune. Favorendo tanto la pratica agonistica (centro olimpico per gli sport in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) haacqua, tra sede di manifestazioni e campionati nazionali e internazionali), quanto quella amatoriale rivolta a tutti i propri compiti istituzionalicittadini e alle fasce d’età. • l’Istituto scolastico Torricelli, quello nell’ambito del proprio Piano dell’offerta formativa, ha avviato un corso di favorire la promozione e lo svolgimento Liceo scientifico sportivo, indirizzo di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e studio che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito si caratterizza per l'approfondimento delle scienze del farmaco motorie e sportive, degli insegnamenti di diritto ed economia dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale sport e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017una o più discipline sportive; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, 241/90 prevede che le Amministrazioni pubbliche possono possano sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune comune; Tutto ciò premesso e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;considerato,

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Samples: Accordo Di Collaborazione Tra La Citta’ Metropolitana Di Milano E L’istituto Di Istruzione Superiore Evangelista Torricelli Per L’anno Scolastico 2020 2021 Per Svolgere Attivita’ Didattica E Motoria Presso Il Parco Idroscalo

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018delibera Giunta Comunale n. 60 del 16 marzo 2010 il Comune di Pisa ha approvato uno studio di fattibilità finalizzato alla realizzazione di un collegamento rapido in sede protetta di trasporto pubblico urbano tra x.xx Xxxxxxxx E. e il polo ospedaliero di Cisanello. Questo collegamento, n. 75 insieme alla direttrice Stazione Centrale-Aeroporto Galilei e alla direttrice Stazione Xxxxxxxx-X.Xxxxxx-x.xx Miracoli, costituirà la struttura portante radiale della rete del trasporto pubblico urbano. La progettazione del tracciato in sede riservata per il trasporto pubblico sulla direttrice Centro- Cisanello è stata approvato sviluppata non solo per migliorare le prestazioni di questa modalità di trasporto, ma è stata altresì colta come l’occasione per riqualificare alcuni importanti spazi urbani (x.xx Guerrazzi e x.xx Toniolo) ed estendere la rete ciclo-pedonale. Questa ulteriore opzione modale a basso impatto ambientale, in una città con le caratteristiche geomorfologiche e planimetriche come Pisa, può infatti certamente rappresentare un efficace soluzione almeno per alcuni rilevanti segmenti della domanda potenziale in ambito prettamente urbano e concorrere quindi con la rete del trasporto pubblico a garantire una migliore sostenibilità ambientale del sistema della mobilità urbana. Il percorso ha una lunghezza di circa 3.600 m. e una sezione tipo di 8 m., la frequenza prevista delle corse è di 5 min. nelle fasce orarie di punta della domanda e 10 min. nelle fasce orarie di minore utenza. Il tempo di percorrenza tra i due capolinea è di 9 min., le fermate intermedie distribuite lungo il “Testo unico percorso sono 10. Il progetto prevede la realizzazione di importanti opere strutturali necessarie per disimpegnare il tracciato rispetto alla rete stradale interessata dal traffico veicolare privato e garantire al contempo un idoneo livello di interconnessione della rete stradale stessa. La realizzazione del tracciato in sede protetta implica diverse importanti ristrutturazioni di alcuni nodi della rete stradale che complessivamente miglioreranno il livello di servizio offerto rispetto allo stato attuale. Il costo complessivo stimato per la realizzazione dell’intero tracciato è di circa 27,6 mil€ tenuto conto che non è stata ancora scelta la tipologia del materiale rotabile (tram, bus, filobus, ecc.) più idoneo sotto il profilo costi/benefici per lo svolgimento del servizio. Con il presente affidamento PISAMO ed il Comune di Pisa intendono procedere a realizzare un’infrastruttura di trasporto efficiente che, legata al potenziamento della connessione tra Aeroporto e Stazione ferroviaria di Pisa Centrale (People Mover), completerà il quadro infrastrutturale di trasporto in grado di soddisfare domanda potenziale di trasporto per almeno un prossimo ventennio. Nell'elaborazione del progetto, dovranno essere osservate le norme, le leggi ed i regolamenti in vigore in materia di coltivazioneprogettazione per le attività e le categorie delle opere previste, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce nonché le prescrizioni tecniche, funzionali ed operative che deve saranno concordate con il referente di PISAMO. Dovrà essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIALassicurata, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studioparticolare, la sperimentazione congruità reciproca tra quanto oggetto del presente incarico e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito quanto esistente ovvero quanto già progettato e/o in corso di realizzazione da PISAMO o dal “Piano Comune di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali Pisa entro il periodo di espletamento dell’incarico. In particolare sono in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti fase di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto studio e/o di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati progettazione per il conseguimento completamento della rete primaria del trasporto pubblico la ristrutturazione del collegamento ferroviario Stazione Centrale-Aeroporto Galilei (people mover-SAT) e del collegamento Stazione Centrale- X.Xxxxxx-x.xx Miracoli e si avviano verso una fase conclusiva anche il masterplan dell’Ospedale di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - Cisanello ed il progetto di ricerca, oggetto riqualificazione del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente comparto della Stazione Ferroviaria di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;Pisa.

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Samples: Contratto Di Appalto Di Servizi Professionali

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018L'Istituzione scolastica sopra citata ha predisposto un Progetto di approfondimento lingua inglese in orario extrascolastico con docenti madrelingua, finalizzati anche alla Certificazione Trinity per chi lo richiede per gli alunni delle classi Seconde e Terze della Scuola Secondaria “Regina Margherita” e “Xxxxxx xx Xxxxx per l’anno scolastico 2016/2017. L'Istituzione scolastica summenzionata ha verificato di non potere rinvenire disponibilità (ovvero la specifica competenza necessaria) presso il personale scolastico; L’art. 40 del D.I. 01/02/2001 n. 75 è stata approvato il “Testo unico in materia 44 consente la stipulazione di coltivazionecontratti di prestazioni d’opera con esperti per particolari attività ed insegnamenti, raccolta per sperimentazioni didattiche ed ordinamentali, per l’ampliamento dell’offerta formativa e prima trasformazione delle piante officinali”per l’avvio dell’autonomia scolastica; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano E’ interesse dell’Istituto acquisire la collaborazione di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione personale con provata esperienza e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazionecomunicazione in lingua inglese; L’Esperta Xxxx Xxxxxxxx ha già svolto con risultati positivi, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le analoga attività; Rilevato che non sussistono condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - ostative alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal Piano di settore della filiera delle piante officinalide quo”, intendono continuare a studiare sia con riferimento alle risorse economiche che agli scopi Istituzionali perseguiti dalla Scuola; Considerato che sono state individuate le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile risorse finanziare, giusta allocazione delle piante officinali in pieno campo in differenti areali medesime nelle relative poste del Programma Annuale E.F. 2017 della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’artIstituzione scolastica. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede Preso atto che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto sarà finanziato interamente dai genitori degli alunni delle classi interessate della scuola secondaria “Regina Margherita” e “Xxxxxx xx Xxxxx” per l’importo lordo di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;€ 2.625,00 (duemilaseicentoventicinque/00).

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Samples: Contratto Di Prestazione D’opera Occasionale Per Le Attivita’ Previste Dal Pof

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018la Gea Service S.r.l. è affidataria delle operazioni di cernita, n. 75 è stata approvato il “Testo unico selezione meccanico/manuale e movimentazione meccanica di rifiuti nell’impianto di trattamento di rifiuti di Modena – Xxx Xxxxxx, 150 – gestito da Herambiente S.p.A.; in materia occasione di coltivazioneuno sciopero dei lavoratori di Gea Service S.r.l. impiegati nel suddetto impianto, proclamato dall’Organizzazione sindacale S.I. COBAS per l’11 luglio 2020, emergeva un disaccordo tra le parti circa l’individuazione del contingente di lavoratori da destinare all’effettuazione delle prestazioni indispensabili; in particolare, in data 10 luglio 2020, la Commissione segnalava l’inidoneità del Piano delle prestazioni indispensabili predisposto da Gea Service S.r.l. (in data 8 luglio 2020) utilizzando quale riferimento l’Accordo nazionale del 15 gennaio 2002 di regolamentazione dell’esercizio del diritto di sciopero per i lavoratori dipendenti dalle imprese di pulizia e servizi integrati/multiservizi e nel quale era individuato un contingente di personale da esonerare dallo sciopero ben eccedente i limiti individuati dall’art.13, co.1, lett. a), della legge n.146 del 1990; la Commissione, con nota del 26 novembre 2020, invitava Hera S.p.A.(società concessionaria del servizio di raccolta e prima trasformazione trasporto dei rifiuti urbani di Modena e principale cliente dell’impianto) e Herambiente S.p.A. (società che gestisce l’impianto di via Xxxxxx e titolare dell’Autorizzazione all’esercizio) a fornire a Gea Service S.r.l. le informazioni necessarie alla redazione del Piano dei servizi indispensabili da redigere nei termini e con le modalità di cui all’art.9 dell’Accordo nazionale del 1° marzo 2001, di regolamentazione dell’esercizio del diritto di sciopero per i lavoratori addetti ai servizi di igiene ambientale e/o servizi alla collettività; Hera S.p.A. e Herambiente S.p.A., in data 28 gennaio 2021, riscontravano parzialmente la richiesta della Commissione, precisando l’impossibilità o comunque la non utilizzabilità dei dati richiesti dalla Commissione ai fini dell’individuazione di un contingente di personale da destinare ai servizi indispensabili affermando che l’art.8, lett. d), dell’Accordo nazionale del 1° marzo 2001, prevedeva comunque, in caso di sciopero, la necessità di trattare tutti i rifiuti a qualunque titolo conferiti nell’impianto (100% della prestazione); la Gea Service S.r.l., in data 19 aprile 2021, trasmetteva un nuovo Piano dei servizi delle piante officinaliprestazioni indispensabili, ancora una volta redatto ai sensi dell’Accordo nazionale del 15 gennaio 2002 di regolamentazione dello sciopero presso le imprese di pulizia e servizi integrati/multiservizie, richiamando, altresì, quanto stabilito dal Capitolato speciale d’appalto che impegna l’impresa esercente (Gea Service S.r.l.) in caso di sciopero “a garantire la presenza di personale necessario per il mantenimento dei servizi essenziali, come definiti dalla Committente, individuando un contingente di personale da esonerare dallo sciopero eccedente i limiti individuati dall’art.13, co.1, lett. a), della legge n.146 del 1990; - Il Decreto stabilisce la Commissione, sentite le Organizzazioni datoriali e sindacali nazionali firmatarie dell’Accordo di settore, ai sensi dell’art. 13, co.1, lett. b) della legge n. 146 del 1990, in data 29 aprile 2021, adottava la delibera di interpretazione n.21/137 con riferimento all’art.8, co.1, lett. d) dell’Accordo nazionale del 1°marzo 2001, precisando che deve essere adottato interpretato in modo tale che, in caso di sciopero, il trasporto, lo svuotamento dei mezzi di raccolta e il trattamento negli impianti si riferisca ai soli rifiuti di cui alle lettere b), e c) dello stesso articolo, oltre a quelli eventualmente trasportati in modo promiscuo o da mezzi che, incidentalmente, si trovino ad operare nella giornata di sciopero, fermo restando il Herambiente S.p.A., in data 9 luglio 2021, ribadiva che la raccolta e il trasporto dei rifiuti vengono effettuati in maniera promiscua” e, in conseguenza, l’impossibilità di procedere ad un’ipotetica individuazione e suddivisione precisa dei rifiuti pertinenti alle lettere b) e c) dell’art.8 dell’Accordo nazionale del 1° marzo 2001; Gea Service S.r.l., in data 31 luglio 2021, sulla scorta di quanto comunicato da Herambiente S.p.A., trasmetteva un nuovo Piano delle prestazioni indispensabili facendo di settore nuovo riferimento all’Accordo nazionale del 15 gennaio 2002 (imprese di pulizia e servizi integrati/multiservizi) e prevedendo un contingente di personale da esonerare dallo sciopero ancora superiore al limite stabilito dall’art.13, co.1, lett. a), della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto legge n. 146 del 1990 e successive modificazioni, tra l’altro, modulandolo in base a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni durate degli scioperi del tutto incongrue rispetto a quanto stabilito dalla legge e dalla disciplina di produzione settore; la Commissione, con delibera n. 21/218 del 23 settembre 2021, notificata a mezzo PEC in data 27 settembre 2021, deliberava l’apertura del procedimento di valutazione del comportamento nei confronti di Herambiente S.p.A. e di prima trasformazione Gea Service S.r.l., ai sensi degli artt. 4, co. 4-quater, e 13, co. 1, lett. i), della legge n. 146 del 1990 e successive modificazioni, rilevando la mancata definizione del Piano delle piante officinali; - ARSIALprestazioni indispensabili, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) haviolazione dell’art.2, tra i propri compiti istituzionalico. 2, quello della legge n. 146 del 1990 e successive modificazioni, nonché dell’art.9 dell’Accordo nazionale del 1° marzo 2001; Herambiente S.p.A., in data 26 ottobre 2021, richiedeva di favorire la promozione e essere sentita dalla Commissione e, nel corso dell’audizione che si è svolta lo svolgimento di studiscorso 4 novembre 2021, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate ha depositato una memoria difensiva nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazioquale, in collaborazione con il CAT Xxxx S.p.A., azienda concessionaria del servizio di raccolta, trasporto e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura conferimento dei R.S.U. della Città di Modena, sono stati individuati i quantitativi medi di rifiuti giornalieri riconducibili alle prestazioni indispensabili di cui alle lett. b) e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità c) dell’art.8 del sistema (Procitato Accordo nazionale del 1° marzo 2001; Herambiente S.p.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTFA., sulla base delle informazioni fornite dal gestore del servizio di raccolta dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzarifiuti (Hera S.p.A.), al fine attraverso una complessa stima dei quantitativi di proseguire lo studiorifiuti raccolti su base giornaliera, la sperimentazione tenuto conto delle condizioni in cui è svolto il servizio e la dimostrazione utilizzando, altresì, i dati contenuti nell’anagrafe delle utenze TARI, ha potuto stabilire che i rifiuti prodotti riferibili alle prestazioni indispensabili -lett. b) e c), dell’art.8 dell’Accordo nazionale del settore 1° marzo 2001- costituiscono il 27-31% dei rifiuti complessivamente prodotti, dei quali il 25- 29% ha come destinazione l’impianto di Via Xxxxxx, corrispondenti a circa 60-70 t di rifiuti su base giornaliera; Herambiente S.p.A., tenuto conto delle piante aromatiche specifiche tecniche dell’impianto, ha ritenuto altresì di precisare che, per operare in sicurezza i quantitativi di rifiuti sopra determinati, sia necessario l’impiego di 11/13 unità di personale; Gea Service S.r.l. non si è avvalsa, invece, della facoltà di essere ascoltata; l’art. 13, co.1, lett. a), ultimo periodo, della legge n.146 del 1990, stabilisce che le prestazioni indispensabili, salvo casi particolari, devono essere contenute in misura non eccedente mediamente il 50 per cento delle prestazioni normalmente erogate e officinali così come stabilito dal “Piano riguardare quote strettamente necessarie di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare personale non superiori mediamente ad un nuovo progetto terzo del personale normalmente utilizzato per la piena erogazione del servizio nel tempo dello sciopero, tenuto conto delle condizioni tecniche e della sicurezza e tenendo, altresì, conto dell’utilizzabilità di ricerca denominatoservizi alternativi o forniti da imprese concorrenti; l’Accordo nazionale del 1° marzo 2001, “Produzione sostenibile valutato idoneo dalla Commissione di specie aromatiche garanzia con deliberazione n. 01/31 del 19 aprile 2001 e pubblicato sulla G.U. n. 184 del 9 agosto 2001, regolamenta l’esercizio del diritto di sciopero per i lavoratori addetti ai servizi di igiene ambientale e/o servizi alla collettività e, in pieno campo nel territorio lazialeparticolare: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”- l’art. 8 individua le prestazioni indispensabili per i servizi di igiene ambientale; - l’art. 15 9 stabilisce i criteri per l’individuazione dei lavoratori da inserire nel piano dei servizi delle prestazioni indispensabili informandoli al principio che le prestazioni indispensabili siano garantite attraverso il personale strettamente necessario alla loro completa effettuazione; - l’art.13 dispone che le prestazioni indispensabili ulteriori rispetto a quanto previsto dall’art.9 dell’Accordo, determinate dalle specificità e dalle esigenze del territorio, possono essere erogate alla stregua dei limiti previsti dall’art.13, co.1, lett. a), della legge 7 agosto 1990n.146 del 1990 e successive modificazioni; la Commissione, con verbale n. 716 del 22.03.2007, ha precisato che, ai fini della individuazione della disciplina applicabile in caso di sciopero, deve farsi riferimento non al contratto collettivo di lavoro applicato ai dipendenti quanto piuttosto al contenuto oggettivo dell’attività svolta in relazione al soddisfacimento degli interessi costituzionalmente tutelati; Herambiente S.p.A., soggetto gestore dell’impianto di trattamento dei rifiuti sito a Modena – via Xxxxxx, 150 –, ha affidato a Gea Service S.r.l. l’effettuazione delle operazioni di cernita e selezione dei rifiuti solidi urbani che sono parte integrante del servizio di igiene ambientale, ragion per cui, ai lavoratori impiegati deve applicarsi la disciplina dall’Accordo nazionale del 1° marzo 2001 di regolamentazione dell’esercizio del diritto di sciopero per i lavoratori addetti ai servizi di igiene ambientale e/o servizi alla collettività (G.U., Serie ordinaria, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di 184 del 9 agosto 2001); il Piano delle prestazioni indispensabili trasmesso da Gea Service S.r.l. il 31 luglio scorso non raggiungeva l’obiettivo del contemperamento tra l’esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune sciopero da parte dei lavoratori e che per tali accordi si osservano, la garanzia dei diritti della persona in quanto applicabiliredatto facendo riferimento a una disciplina di regolazione dello sciopero diversa rispetto a quella del servizio di igiene ambientale, le disposizioni previste dall’art. 11applicabile nel caso in esame, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che quantificava i servizi pubbliciessenziali limitandosi all’individuazione del contingente di lavoratori da esonerare dallo sciopero; Herambiente S.p.A., con la memoria del 2 novembre 2021, inviata anche a Gea Service S.r.l., ha definito in modo accurato tanto la quantità dei rifiuti, quanto la tipologia delle lavorazioni che debbono essere assicurate in caso di sciopero e che, pertanto, vi sono ora tutte le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per condizioni affinché Gea Service S.r.l. possa procedere alla redazione del Piano delle prestazioni indispensabili individuando le quote di personale da comandare in caso di sciopero e fermo restando il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno limite previsto dalla legge del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto terzo del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTFpersonale complessivamente impiegato nell’impianto;

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PREMESSO CHE. la Xxxxxxx Xxxxxx, xx xxxxx xxxxx X.X. 0 dicembre 2009, n. 32, Norme per l’accoglienza, la convivenza civile e l’integrazione degli immigrati in Puglia, assicura la programmazione, il monitoraggio e la valutazione degli interventi: • per l’accoglienza, la partecipazione alla vita delle comunità locali, l’integrazione sociale e l’integrazione nel mercato del lavoro degli immigrati; • per l’accoglienza e l’integrazione sociale dei richiedenti asilo, rifugiati, vittime di tratta, violenze e schiavitù e beneficiari di forme di protezione internazionale; • per la promozione ed il perseguimento di obiettivi di sviluppo e miglioramento delle condizioni di vita nei Paesi di origine dei flussi migratori; • per l’integrazione ed il coordinamento degli interventi rivolti agli immigrati e per la governance del sistema regionale degli attori pubblici e del privato-sociale attivi nel campo delle politiche migratorie; • a valere sulle risorse proprie dell’Amministrazione regionale, oltre quelle provenienti dai fondi europei relativi al POR Puglia 2015-2020. In data 27 maggio 2016 il Presidente della Giunta regionale ha sottoscritto il Protocollo sperimentale contro il c.d. Caporalato e lo sfruttamento in agricoltura Cura – Legalità – Uscita dal ghetto, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dal Ministero dell’Interno e dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Con Decreto legislativo 21 maggio provvedimento della Giunta regionale del 12 gennaio 2018, n. 75 6 è stata stato approvato il “Testo unico in materia di coltivazionePiano Triennale dell’Immigrazione 2016/2018 – Programmazione 2016/2020, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” così come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIALprevisto dalla L.R. n. 32/2009, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) hanel quale, tra i propri compiti istituzionalile altre, quello sono previste specifiche azioni volte alla sperimentazione di favorire la promozione e lo svolgimento modelli alternativi di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Proaccoglienza dei lavoratori migranti.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;

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PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo il PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) - Missione 1, componente 3- contempla la realizzazione del Tourism Digital Hub (d’ora innanzi anche solo TDH), una piattaforma di contenuti e servizi per far incontrare profittevolmente la domanda turistica verso l’Italia con la relativa offerta italiana, mettendo in relazione tra loro gli interessi della persona (turista), le destinazioni e l’offerta prima, durante e dopo l’esperienza turistica, creando valore aggiunto per tutti gli attori coinvolti. Il Piano nazionale di Promozione del Turismo 2021, approvato con decreto del Ministero del Turismo prot. n. 3667 del 21 dicembre 2021, individua tra gli obiettivi strategici, al paragrafo B2, la valorizzazione dei Destination Management System (DMS) e dei siti web delle Regioni/P.A. tramite l’adeguamento allo standard di interoperabilità definito nell’ambito del TDH ed in coerenza con le linee guida AgID, per rendere accessibile l’Hub xxx.Xxxxxx.xx quale piattaforma condivisa per tutto l’ecosistema turistico. Per realizzare il suindicato obiettivo è stata stanziata in favore delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano la somma di euro 3.700.000,00 a valere del fondo per la promozione del turismo in Italia di cui all’articolo 179, comma 1, del decreto-legge 19 maggio 20182020, n. 75 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77. Con decreto del Ministero del Turismo prot. n. 8007 del 22/06/2022 la suddetta somma di Euro 3.700.000 è stata approvato il “Testo unico ripartita in materia egual misura alle Regioni e alle Province Autonome di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione Trento e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIALBolzano, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo importo pari a euro 176.190,47 per ciascuna Amministrazione da utilizzare per progetti che dovranno garantire l’interoperabilità interna ed esterna dei sistemi delle Regioni e Province Autonome di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale Trento e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione Bolzano con il CAT Tourism Digital Hub, secondo il modello di interoperabilità e con le specifiche tecniche definiti dal Ministero del turismo (Standard TDH 2022). Con deliberazione n. 1344 del 13/10/2022 la Giunta ha approvato la variazione di Bilancio necessaria ad regolarizzare l’incasso della somma di euro 176.190,47 versata alla Regione Puglia dalla Direzione Generale della Valorizzazione Turistica del Ministero del Turismo per le finalità suindicate; il Consiglio Ministero del Turismo in data 28/09/2022 ha pubblicato, sul proprio sito istituzionale, la “Comunicazione per PP.AA. volta all’acquisizione di adesioni al TDH “Tourism Digital Hub”” finalizzate a: - poter fruire delle API (interfacce di programmazione di una applicazione) disponibili sull’Ecosistema TDH per il trasferimento o l’acquisizione di dati e contenuti, secondo le specifiche indicate nelle Linee Guida di Interoperabilità (TDH022) e relativi allegati. Attraverso le API sarà possibile sia condividere la ricerca propria offerta turistica (strutture ricettive; ristorative; punti d’interesse ecc.), sia fornire contributi editoriali finalizzati alla promozione del turismo in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzaItalia, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere alimentare l’ecosistema TDH e/o il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Prosito xxxxxx.xx.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia consentire lo scambio reciproco di procedimento amministrativo contenuti e di diritto dati, non solo forniti a mezzo API dagli Aderenti, ma anche eventualmente arricchiti con dati di accesso navigazione raccolti durante l’esperienza-utente sul portale italia. it nei casi e con le modalità consentite dal Reg. UE 679/2016 (GDPR). Successivamente, quindi, l’acquisizione da parte del TDH e/o del portale xxxxxx.xx di specifiche categorie di dati digitali aggregati, potrà essere resa disponibile e/o consultabile ai documenti amministrativi”relativi Aderenti mediante sistemi di reportistica messi a disposizione dal MiTur, prevede attuando una interoperabilità di ritorno che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi rappresenta un’opportunità per disciplinare lo svolgimento ciascuno dei soggetti Aderenti di accrescere il set informativo e ottimizzare la propria offerta turistica personalizzata; in collaborazione di attività base alla suddetta Comunicazione, l’Amministrazione che intende aderire al TDH deve presentare preliminarmente una manifestazione di interesse comune e che per tali accordi si osservanoin tal senso, in utilizzando l’apposito modello di adesione. Successivamente, a seguito delle verifiche, l’Amministrazione interessata sarà invitata a sottoscrivere un Accordo di Adesione, il cui schema è pubblicato sul sito istituzionale del Ministero del Turismo. L’adesione al TDH avrà durata di 24 mesi dalla data di sottoscrizione dell’Accordo di Adesione, senza possibilità di tacito rinnovo, secondo quanto applicabili, le disposizioni previste dall’artmeglio disciplinato nell’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito 10 dell’Accordo di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTFAdesione;

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PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 75 l’Azienda Regionale Emergenza Urgenza (AREU) è stata approvato il istituita dalla Regione Lombardia con L.R. n. 32 del 12 dicembre 2007 Istituzione dell’Azienda Regionale dell’Emergenza Urgenza, successivamente abrogata e sostituita dalla L.R. n. 33 del 30 dicembre 2009 "Testo unico delle leggi regionali in materia di coltivazionesanità" e, raccolta quindi, dalla L.R. n. 23 del 11 agosto 2015 “Evoluzione del sistema sociosanitario lombardo: modifiche al Titolo I e prima trasformazione delle piante officinalial Titolo II della L.R. n. 33 del 30 dicembre 2009”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato • l’AREU, ai sensi della L.R. n. 33/2009 e s.m.i., è chiamata a garantire sul territorio della Regione Lombardia, anche mediante la collaborazione con altri soggetti, le seguenti attività: ✓ l’indirizzo, il “Piano coordinamento e il monitoraggio dell’attività di settore della filiera emergenza-urgenza extraospedaliera (118); ✓ il coordinamento delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni attività trasfusionali dei flussi di produzione scambio e compensazione di sangue, emocomponenti ed emoderivati; ✓ il coordinamento logistico delle attività di prelievo e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIALtrapianto di organi e tessuti ✓ l’operatività del servizio numero unico emergenza (NUE) 112 sul territorio lombardo e, in conformità ottemperanza alla propria Legge istitutiva relativa direttiva europea; ✓ il coordinamento dei trasporti sanitari e sanitari semplici come disciplinati dalla Regione anche finalizzati al rientro nel territorio regionale per il completamento delle cure; ✓ l’attivazione, secondo le indicazioni regionali e in collaborazione con le ATS competenti, del numero unico armonico a valenza sociale per le cure mediche non urgenti (L.R. n.2/1990) ha116117). • la sopracitata Azienda è, tra i propri compiti istituzionaliinoltre, quello chiamata a svolgere le seguenti attività delegate: ✓ supporto tecnico-specialistico nei confronti della Giunta regionale; ✓ funzioni di favorire la referente tecnico regionale nei confronti dei referenti tecnici delle altre Regioni, pubbliche amministrazioni e nei confronti del Ministero della Salute; ✓ attività di coordinamento definita nei rapporti convenzionali con gli altri enti del servizio sanitario regionale, esercitando una funzione di indirizzo e monitoraggio; ✓ promozione e del coinvolgimento dei soggetti del terzo settore in attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale; • AREU ha il compito di coordinare in regione Lombardia lo svolgimento e il coordinamento intraregionale ed interregionale delle funzioni a rete relative all’indirizzo, al coordinamento e al monitoraggio dell’attività di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili emergenza ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Laziourgenza extraospedaliera; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, • l’ATS è stata istituita con la Legge Regionale n. 23/2015 allo scopo di favorire garantire il potenziamento governo della rete sanitaria e sociosanitaria nel proprio ambito territoriale, favorendo l’integrazione della rete di erogazione con la diffusione rete sociale del territorio; • con il soprarichiamato intervento legislativo è astato assegnato all’ATS il governo dell’assistenza primaria, che comprende il Servizio di Continuità Assistenziale; • la Regione Lombardia con D.G.R. n. 7771 del 18 gennaio 2018 “Determinazioni in merito alla gestione in capo ad AREU dei trasporti sanitari semplici – dializzati, dei trasporti sanitari e della coltivazione delle piante aromatiche Centrale Operativa Integrata (COI)” ha affidato ad AREU la graduale presa in carico del coordinamento dei Servizi, quale unico interlocutore regionale, di Continuità Assistenziale e officinali nella realtà produttiva di avvio dell’operatività del Numero Europeo a valenza sociale 116117; • la legge 15 gennaio 1992, n. 21 costituisce la Legge quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea; • il D.Lgs. n. 422 del 19 novembre 1997 "Conferimento alle regioni ed agli enti locali di funzioni e compiti in materia di trasporto pubblico locale, a norma dell'articolo 4, comma 4, della legge 15 xxxxx0000, n. 59" e ss.mm.ii. ha individuato il Trasporto Pubblico Locale (in breve TPL) tra le funzioni e i compiti che sono conferiti alle Regioni ed agli Enti Locali; • nel sopracitato provvedimento normativo, art. 6, vengono “delegati alle regioni i compiti di programmazione dei servizi di trasporto pubblico regionale e locale”; • la L. 24 marzo 2012, n.27 prevede l’introduzione, dopo nell’art.2 della legge 15 gennaio 1992, dell’3-bis: “E' consentito ai comuni di fornire indicazioni preliminari prevedere che i titolari di licenza per il servizio taxi possano svolgere servizi integrativi quali il taxi ad uso collettivo o mediante altre forme di organizzazione del servizio”; • con la coltivazione in campo Legge Regionale n. 6 del 4 aprile 2012 “Disciplina del settore dei trasporti”, Regione Lombardia ha avviato un percorso di tali specie negli ambiente pedoclimatici riassetto del settore del TPL improntato ai seguenti obiettivi: ✓ sviluppo di un servizio di trasporti integrato più rispondente alle esigenze di mobilità; ✓ miglioramento della qualità dei servizi; ✓ perseguimento della sostenibilità economica del sistema; ✓ miglioramento del governo del sistema del trasporto pubblico; • con deliberazione n. X/1602 della seduta del 04/04/2014 la Regione LazioLombardia ha approvato il Regolamento del bacino di traffico del sistema aeroportuale del servizio taxi, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio attuazione delle previsioni dell’art.28 della Legge regionale 4 aprile 2012, n. 6; • nell’ambito dell’art. 4 del soprarichiamato Regolamento è previsto che le autovetture in servizio taxi possono essere impiegate per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro l'espletamento dei servizi “sussidiari o integrativi dei servizi di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AAlinea”, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatichesecondo quanto previsto dal D.Lgs. n. 422/97, con particolare riferimento alla composizione le modalità previste da apposito provvedimento della Giunta regionale di concerto con gli Enti competenti; • la Legge regionale 4 aprile 2012, n. 6 contempla, all’art.28, comma 5, lettera f), la possibilità di previsione di eventuali servizi sperimentali per i taxi; • le Parti sono da sempre attente nell’attivazione di politiche e di strumenti finalizzati ad un efficientamento delle generali condizioni di assistenza rivolte ai cittadini che necessitano del Servizio di Trasporto Sanitario, in elementi utili quanto riconducibili alle fasce deboli; • l’Amministrazione Comunale si è fatta promotrice dell’iniziativa e principi attivi primo interlocutore nei confronti delle Centrali Radio Taxi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzaMilano, al fine di proseguire lo studioavviare sperimentalmente l’impiego del taxi per il servizio di trasporto dei Medici del Servizio di Continuità Assistenziale presso i domicili dei pazienti che necessitano del relativo servizio; • le Parti, hanno sviluppato, con la sperimentazione partecipazione e condivisione dei RadioTaxi, un progetto, da attivare in via sperimentale, per la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano durata di settore della filiera delle piante officinali”un anno, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio cittadino, finalizzato a efficientare e gli esperti degli enti razionalizzare il trasporto dei Medici del Servizio di ricerca Continuità Assistenziale presso i domicili dei pazienti che necessitano del relativo servizio; • le Parti stabiliscono che l’ulteriore rinnovo di un’ulteriore annualità del progetto sarà subordinato alla verifica dei risultati individuati nel primo semestre di sperimentazione; • Con deliberazione n. 1590 del 30.09.2019 la Giunta comunale di Milano ha approvato le linee di indirizzo per l’avvio di detta sperimentazione; • Con la determinazione dirigenziale del Direttore dell’Area Trasporti e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto Sosta del Comune di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità Milano n. 4205 del sistema (Pro.Arom2)”1.10.2019 è stato approvato lo schema della presente Convenzione; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;TUTTO CIÒ PREMESSO SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

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Samples: Convenzione Tra Areu, Ats Città Metropolitana Di Milano Ed Il Comune Di Milano Per La Gestione Integrata Dei Servizi Di Trasporto Del Personale Medico Afferente Al Servizio Di Continuità Assistenziale

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018L'ASSET è un organismo tecnico-operativo che opera a supporto della Regione e anche di altre pubbliche amministrazioni, ai fini della definizione e gestione delle politiche per la mobilità, la qualità urbana, le opere pubbliche, l'ecologia e il paesaggio, nonché ai fini della prevenzione e la salvaguardia del territorio dai rischi idrogeologici e sismici. Inoltre, all'Agenzia sono assegnati i compiti necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali di cui all’art. 2 comma 3 della legge regionale n. 41 del 2 novembre 2017, tra i quali i seguenti: - L’ARPA Puglia, è Organo Tecnico della Regione Puglia, istituito e disciplinato con Legge Regionale 22 gennaio 1999, n. 75 6, così come modificata dalla Legge Regionale 4 ottobre 2006, n. 27, di seguito denominata legge istitutiva; - L’ARPA Puglia è stata approvato il “Testo unico preposta all’esercizio di attività e compiti in materia di coltivazioneprevenzione e tutela ambientale, raccolta come individuate dall’art. 4 della legge istitutiva, ai fini della salvaguardia delle condizioni ambientali soprattutto in relazione alla tutela della salute dei cittadini e prima trasformazione delle piante officinali”della collettività; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano L’attività di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni ARPA Puglia è svolta nel rispetto dei principi di produzione complementarità ed integrazione del proprio concorso tecnico ai compiti istituzionali di direzione politica, di amministrazione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello gestione di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione LazioPuglia, in collaborazione con il CAT nonché degli obiettivi annuali e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AAtriennali della programmazione regionale e, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità a norma del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’artcomma 3 dell’art. 15 della L.R. 6/99, del controllo ambientale fissati dalla Giunta Regionale; - L’ARPA Puglia è dotata di personalità giuridica pubblica, nonché di autonomia tecnico-giuridica, amministrativa e contabile (art. 2 comma 1 L.R. 6/99), nei limiti del quadro di riferimento costituito dalla legge 7 agosto 1990istitutiva della stessa, dalla Legge Regionale 30 dicembre 1994 n. 38 (Norme sull'assetto programmatico, contabile, gestionale e di controllo delle Unità sanitarie locali in attuazione del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 241502 “Riordino della disciplina in materia sanitaria, “Nuove norme a norma dell'art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421, così come modificato dal decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517”. (GU 3a Serie Speciale - Regioni n.22 del 03-06-1995), dalla Legge Regionale 4 febbraio 1997 n. 7 (Norme in materia di procedimento amministrativo organizzazione dell' amministrazione regionale), dalla Legge Regionale 16 novembre 2001 n. 28 (Riforma dell'ordinamento regionale in materia di programmazione, bilancio, contabilità regionale e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’artcontrolli. 11, commi 2 e 3, della medesima legge(GU 3a Serie Speciale - Regioni n.30 del 27-07-2002); - l’art. 5L’ARPA Puglia opera su tutto il territorio della regione Puglia, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che ed è presente in ogni provincia con i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;suoi Dipartimenti Ambientali Provinciali (DAP).

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Samples: Accordo Di Cooperazione

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018 la Delibera GRT n° 1476 del 21.12.2018 “Approvazione schema di protocollo d’intesa tra Regione Toscana e Associazioni dei Centri di Riabilitazione extraospedaliera toscani: aggiornamento e differenziazione tariffe con riferimento a specifiche tipologie di setting e di utenti per gli anni 2019 – 2020 – 2021”, ha contestualmente aggiornato con decorrenza 01/01/2019 le tariffe per la remunerazione delle prestazioni di riabilitazione extraospedaliera;  il Piano Socio Sanitario Integrato Regionale 2018/2020 approvato con Delibera CRT n. 75 è stata approvato 73 del 09.10.2019 al Focus n.3 “Dedicato alla Salute Mentale”, in continuità con i precedenti Piani prevede “la garanzia di una risposta tempestiva ai bisogni degli utenti a partire dall’esordio, superando attraverso il Progetto Terapeutico Riabilitativo Individualizzato PTRI il paradigma della Testo unico in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinalistabilizzazione clinica””; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato  della scheda di fabbisogno predisposta dal Direttore del Dipartimento Medicina Fisica e Riabilitativa con la quale è stato chiesto il rinnovo della convenzione sottoscritta fra le parti e prorogata per l’annualità 2022 con delibera aziendale n. 53 del 19.01.2022 Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari Prosecuzione convenzioni per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento prestazioni riabilitative ex art. 26 L.833/78 dal 01.01.2022 al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)31.12.2022”; - l’art che l’Istituto è autorizzato al funzionamento con autorizzazione UNICA SUAP n.37 del 28.07.2020 rilasciata dal comune di Bagno a Ripoli;  l’Istituto è accreditato con Delibera GRT n. 5588 DEL 29/03/2022 ” L.r. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, n.51/2009: Rinnovo accreditamento istituzionale alla Società Blue Clinic srl Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e soggetto Gestore sotto la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;propria responsabilità dichiara che:

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Samples: www.uslcentro.toscana.it

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018che ai sensi dell’articolo 7 bis della L.R.T. 40/2005 avente per oggetto ‘Salute globale e lotta alle disuguaglianze’ la Regione Toscana, n. 75 è stata approvato il “Testo unico al fine di contrastare le disuguaglianze nell’ambito della salute e rendere più agevole l’accesso al servizio sanitario, promuove interventi sanitari in favore delle popolazioni più svantaggiate, anche a livello di cooperazione sanitaria internazionale, in coerenza con quanto previsto dal piano sanitario e sociale integrato regionale e dagli strumenti di programmazione regionale in materia di coltivazioneattività internazionali e di cooperazione sanitaria internazionale. Per tali tipologie di interventi la Regione Toscana si avvale del Centro Salute Globale, raccolta istituito presso l’Azienda Ospedaliera – Universitaria Xxxxx, con DGR n. 909 del 15 ottobre 2012, quale struttura di coordinamento a carattere regionale in materia di: salute globale, cooperazione sanitaria internazionale e prima trasformazione delle piante officinali”salute dei migranti; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano Centro Salute Globale partecipa allo sviluppo di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni attività informative e formative sulle proprie aree tematiche ed intende, attraverso la collaborazione con reti di produzione esperti in diverse discipline, stimolare il dibattito, la riflessione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica l'analisi nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti salute globale con specifico riferimento ad alcune aree di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e le quali quella della salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologicodei migranti; - ArsialAnlaDi è un'Associazione di volontariato ONLUS, allo scopo impegnata soprattutto in Eritrea, Cambogia, Kenya, Albania e Nepal che da anni collabora alla realizzazione di favorire il potenziamento progetti socio sanitari in Paesi in via di sviluppo, rivolgendo prioritariamente la sua azione verso bambini e nuove generazioni; - da più di 20 anni XxxxXx svolge la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e sua azione di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione solidarietà in Eritrea in campo sociale e più specificamente socio-sanitario, in accordo con il MOH di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, Asmara e in collaborazione con il CAT alcune delle più prestigiose istituzioni sanitarie delle Regioni Toscana, Xxxxxx- Romagna e Lombardia e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura altri Enti e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017Associazioni italiani; - è dimostrato, da esperienze maturate in altri paesi dell'U.E. che i sistemi sanitari che hanno avviato forme di collaborazione con i Paesi in via di sviluppo presentano strutture locali con migliori capacità innovative; convengono quanto segue: Le modalità per lo sviluppo delle attività di cooperazione tra i due Enti potranno comprendere: - realizzazione di progetti comuni di ricerca, secondo protocolli da definire; - trasferimento di conoscenze, per realizzare ricerche, consultazioni e programmi formativi, secondo rapporti di collaborazione tra Paesi. Gli ambiti di intervento principali saranno relativi all'implementazione delle attività di relazioni internazionali finalizzate alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF chedi attività di Cooperazione Internazionale in ambito sanitario e socio sanitario, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche formazione e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, scambio di buone prassi con particolare riferimento attenzione alle seguenti tematiche: • Area pediatrica: sviluppo e gestione di progetti in ambito organizzativo, clinico, assistenziale e socio sanitario • Salute Pubblica: con specifico orientamento ai programmi di prevenzione e promozione della salute con priorità a quelli in ambito materno infantile. L’Azienda Ospedaliero-Universitaria Xxxxx, attraverso i competenti uffici, e AnIaDi collaboreranno sul piano tecnico (analisi dei bisogni, valutazioni di fattibilità, stesura del progetto definitivo) alla composizione in elementi utili definizione e principi attivi studio di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTFfattibilità dei singoli progetti. L’Azienda Ospedaliero-Universitaria Xxxxx, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzaprogetti congiuntamente approvati, metterà a disposizione attraverso i suoi professionisti il proprio know-how per lo sviluppo di interventi e azioni volti al fine miglioramento dei servizi socio sanitari dei Paesi interessati. Tale accordo non comporta per L’Azienda Ospedaliero-Universitaria Xxxxx oneri finanziari. Pertanto i costi effettivi correlati a voci di proseguire lo studioviaggio, la sperimentazione assicurazioni, vitto, alloggio, trasporto materiali, saranno esaminati nell'ambito di ogni singolo progetto e la dimostrazione potranno avere copertura o da fondi di AnIaDi o da fondi esterni alle due amministrazioni. AnlaDi, sulla base dei progetti approvati, avrà cura che i professionisti italiani dispongano nei Paesi interessati del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e supporto adeguato per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento delle attività progettuali. L’Azienda Ospedaliero-Universitaria Xxxxx e AnIaDi si impegnano a rendere pubbliche le attività svolte in collaborazione cooperazione attraverso pubblicazioni, seminari e i media. L’Azienda Ospedaliero-Universitaria Xxxxx e AnIaDi attiveranno un sistema di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati verifiche annuali per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% monitoraggio delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante discendenti dal presente Accordo. Ciascun Ente ha individuato al proprio interno un referente responsabile dell'Accordo di cooperazione: - per L’Azienda Ospedaliero-Universitaria Xxxxx, nell’ottica la direttrice del Centro: Dott.ssa Xxxxx Xxxx Xxxxxx Xxxxxxx; - per AnIaDi, il Xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxxxxx XxxxXx. Il presente Accordo avrà la durata di una reale condivisione tre anni dalla data della stipula, fatto salvo in ogni caso il potere di compiti risoluzione e/o di recesso anticipato da parte di ciascun Ente che dovrà essere comunicato per iscritto con un preavviso di almeno 60 giorni. Per tutto quanto non espressamente previsto si rimanda a norme e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università disposizioni regolamentari vigenti in materia. Luogo e dal DCTF;data Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer Annulliamo la Distanza Onlus Direttore Generale Legale rappresentante

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Samples: Convenzione Tra L’azienda Ospedaliero – Universitaria Meyer E “Annulliamo La Distanza” Onlus Per La Collaborazione Nelle Attivita’ Del Centro Di Salute Globale

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018 L'art. 3, della Legge 28 febbraio 1987, n. 75 è stata approvato 56 rubricata “Norme sull'organizzazione del mercato del lavoro”, nel disciplinare la partecipazione dei Comuni agli oneri logistici e finanziari delle sezioni circoscrizionali e dei recapiti periodici e delle sezioni decentrate, prevede che i Comuni ove hanno sede gli ex Centri Servizi per il “Testo unico Lavoro sono tenuti a fornire i locali necessari per il loro funzionamento;  a far data dal 1° luglio 2016, per effetto della L.R. 17 maggio 2016 N. 9 art. 36, la Regione subentra nelle funzioni e nei compiti attribuiti alle Province dalla legge regionale 5 dicembre 2005, n. 20 (Norme in materia di coltivazionepromozione dell'occupazione, raccolta sicurezza e prima trasformazione qualità del lavoro. Disciplina dei servizi e delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato politiche per il “Piano di settore lavoro. Abrogazione della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIALlegge regionale 14 luglio 2003, n. 9, in conformità materia di lavoro e servizi all'impiego) per l’esercizio delle quali acquisisce il personale delle Province individuato dall’art. 37, le risorse finanziarie correlate, le risorse strumentali, compresi i beni mobili e immobili, i contratti in essere alla propria Legge istitutiva (data di entrata in vigore della legge, il contenzioso e i procedimenti in corso;  per l’esercizio delle funzioni dell’ex CSL l'Amministrazione Comunale ha stipulato a suo tempo un contratto di comodato d’uso gratuito con l’Amministrazione Provinciale;  si rende necessario, per effetto della L.R. n.2/1990) ha9/2016 sopra richiamata, stipulare un contratto di comodato d’uso gratuito tra i propri compiti istituzionalil’Amministrazione Comunale e l’Agenzia Sarda per le Politiche attive del Lavoro, quello in qualità di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici organismo tecnico della Regione Lazioper l’esercizio delle funzioni dei Centri per l’Impiego, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio già sedi di CSL;  per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AAeffetto dell’art. 36 comma 2, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici lett. d) della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzaL.R. N° 9/2016, al fine di proseguire lo studiotrasferimento dei beni mobili e immobili si applica l'articolo 1, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”comma 96, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 lettera b) della legge 7 agosto 1990aprile 2014, n. 24156 (Disposizioni sulle città metropolitane, “Nuove norme sulle province, sulle unioni e fusioni dei comuni);  si ritiene di dover concedere allo scopo all’ASPAL, Centro per l’Impiego di Siniscola sportello distaccato di Orosei, l’uso gratuito dell’immobile di proprietà dell'Amministrazione Comunale di Orosei già utilizzato quale sede del CSL di Siniscola sportello distaccato di Orosei sito in materia Orosei, Xxx Xxxxxxxxx x. 00, distinto in catasto al foglio n.34 mappale n. 933;  gli strumenti normativi impongono di procedimento amministrativo considerare i beni comunali, qualunque sia il loro regime giuridico, strumentali al raggiungimento degli obiettivi di contenimento della spesa e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra razionalizzazione del loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;uso.

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Samples: Contratto Di Comodato D’uso Gratuito Di Immobili Fra L’agenzia Sarda Per Le Politiche Attive Del Lavoro E Il Comune Di Orosei Da Destinare a Sede Del Centro Per l'Impiego Di Siniscola Sportello Distaccato Di Orosei

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018gli IFO-IRE quale Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico a rilevanza nazionale persegue, ai sensi dell'art. I del D.Lgs. n. 75 è stata approvato il “Testo unico 288/2003, finalità di ricerca prevalentemente clinica e traslazionale nel campo biomedico e in materia quello dell'organizzazione e gestione dei servizi sanitari, unitamente a prestazioni di coltivazione, raccolta ricovero e prima trasformazione delle piante officinali”cura di alta specialità; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato gli IFO-IRE presentano come obiettivo primario la ricerca clinica e traslazionale prevalentemente nel settore oncologico; - il nuovo Atto Aziendale degli IFO-IRE ha istituito la UOSD Sperimentazioni di Fase IV, nel Dipartimento di Clinica e Ricerca Oncologica, le cui attività di ricerca clinica attengono all’ambito di sviluppo degli studi Piano real life”, in particolare si concentrano soprattutto sulla valutazione di nuovi farmaci successivamente alla loro approvazione tramite studi di fase III registrativi. Gli obiettivi sono essenzialmente testare efficacia e tollerabilità in studi di real-life, preferibilmente multicentrici, retrospettivi e/o prospettici, strategie terapeutiche in sequenza, individuazione di nuovi biomarcatori predittivi/prognostici per i tumori solidi, o il consolidamento in pratica clinica di biomarcatori noti, nell’ambito di studi ancillari applicati a studi di fase IV. - CINBO si propone di promuovere e coordinare le ricerche e le altre attività scientifiche ed applicative nel campo della Bio-Oncologia tra le Università, altri Enti di ricerca e/o Industrie ed il loro accesso e la loro eventuale partecipazione alla gestione di laboratori esteri o internazionali nel settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinaliBio-Oncologia; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) haCINBO persegue, tra i propri compiti le principali finalità istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento la realizzazione di studiprogrammi operativi atti a favorire il trasferimento tecnologico, ricerche la nascita ed il collegamento di reti e progettilegami stabili e diffusi tra il mondo della ricerca e quello produttivo, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi l'attività di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo precompetitivo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazionedell'innovazione tecnologica, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e 1o sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti metodologie e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito piattaforme tecnologiche nel settore delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsialdella vita, allo scopo di favorire il potenziamento nonché la formazione, l'aggiornamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale cultura scientifica nei settori relativi alle proprie finalità; - gli IFO-IRE ed il CINBO presentano pertanto una serie di aree di formazione e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione ricerca in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Laziocomune; - è interesse delle Parti, in ragione delle rispettive finalità istituzionali, formalizzare e disciplinare un rapporto di collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTFscientifica;

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Samples: Accordo Di Collaborazione Scientifica Tra

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018ai sensi di quanto previsto dall’art. 2 della L.R. Toscana 7 aprile 2009 n. 19, il Difensore civico regionale assicura la tutela non giurisdizionale nei casi di cattiva amministrazione ed esercita le altre funzioni individuate dalla legge, concorrendo con le altre amministrazioni pubbliche, anche mediante la formulazione di proposte, al perseguimento di obiettivi di buon andamento, di imparzialità, di trasparenza e di equità. Il Difensore civico regionale assiste i soggetti che versano in condizioni di particolare disagio sociale, al fine di agevolare l’esercizio dei loro diritti nei rapporti con la pubblica amministrazione, con specifico richiamo ai procedimenti amministrativi cui sono interessati; • ai sensi di quanto previsto dall’art. 10 della L.R. Toscana 7 aprile 2009 n. 19, il Difensore civico regionale ricerca, per quanto possibile, una risoluzione consensuale delle questioni a lui sottoposte; • ai sensi di quanto previsto dall’art. 19 della L.R. Toscana 7 aprile 2009, n. 75 è stata approvato 19, il “Testo unico in materia di coltivazioneDifensore civico regionale promuove, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare d’intesa con gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT Enti locali interessati e con il Consiglio per delle autonomie locali, le iniziative utili a favorire lo sviluppo e la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro qualità della difesa civica locale; • ai sensi di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AAquanto previsto dall’art. 1, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF chesecondo comma, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studiodello Statuto, la sperimentazione Provincia di Siena “… ispira la propria organizzazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche attività ai principi di imparzialità, buon andamento, trasparenza e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)semplificazione”; - l’art• ai sensi di quanto previsto dall’art. 15 2, primo comma, lett. h, la Provincia di Siena “… perseguire l'efficienza e l'efficacia dei servizi erogati direttamente o coordinati dalla Provincia”; • le Parti, come sopra individuate hanno dunque un comune interesse ad attivare forme di collaborazione per garantire l’esercizio delle funzioni di tutela proprie della legge Difesa civica a beneficio di tutte le persone in riferimento alle attività di competenza e al territorio della Provincia di Siena; • la Legge 7 agosto 1990, n. 241, 241 e ss.mm.ii. recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” all’art. 15 stabilisce che “Anche al di fuori delle ipotesi previste dall’articolo 14, prevede che le Amministrazioni amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima leggecomune”; - l’art. 5, comma 6, del D. LgsD.Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – n.50/2016 (Codice dei Contratti Pubblici - contratti pubblici), prevede che gli accordi conclusi secondo cui “Un accordo concluso esclusivamente tra due o più amministrazioni aggiudicatrici non rientrano nell’ambito rientra nell'ambito di applicazione del Codice dei Contratti presente codice, quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni: a) l’accordo l'accordo stabilisce o realizza una cooperazione tra le Amministrazioni amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti, finalizzata a garantire che i servizi pubblici, pubblici che le stesse essi sono tenute tenuti a svolgere, svolgere siano prestati per il conseguimento nell'ottica di conseguire gli obiettivi comuniche essi hanno in comune; b) la l'attuazione di tale cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse da considerazioni inerenti all'interesse pubblico; c) le Amministrazioni amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti svolgono sul mercato aperto meno del 20% 20 per cento delle attività oggetto della interessate dalla cooperazione; - il progetto di ricerca” • la delibera ANAC n. 567 del 31 maggio 2017, oggetto recante indicazioni in ordine all’applicazione del presente Accordosuddetto art.5, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidatecomma 6, dal Legislatore statale e regionaledel D.Lgs. n. 50/2016. Le parti, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;tutto ciò premesso

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Samples: Accordo Di Collaborazione

PREMESSO CHE. Con Decreto sono tuttora vigenti regimi di salario convenzionale per il settore in alcune aree del paese; -l’articolo 4 della legge 142/01 ha previsto – limitatamente alla disciplina di cui al DPR 602/70- il superamento del corrispondente regime, seppure attraverso un percorso graduale attuato con il decreto legislativo 21 423/01 il percorso individuato per la disciplina di cui al D.P.R. 602/70 risulta un riferimento opportuno anche per i regimi dei salari convenzionali del settore concordano di insediare, entro il 30 giugno 2004, una Commissione di lavoro paritetica che abbia il compito di: Effettuare un esame congiunto della situazione esistente a livello nazionale e nei diversi territori; Xxxxxxxx ed elaborare eventuali ulteriori problematiche specifiche che l’evoluzione del settore viene proponendo; Elaborare, entro il 31 dicembre 2004, un documento nel quale siano proposte modalità ed articolazione,in un congruo numero di anni, di un percorso che, tenendo conto della specificità delle realtà territoriali, porti al graduale superamento dell’attuale sistema di salario convenzionale. Le parti si impegnano a presentare successivamente tali documenti congiuntamente elaborati al competente Ministero, per l’emanazione dei provvedimenti in merito. Letto confermato e sottoscritto Roma 26 maggio 2018, n. 75 2004 p.ANCST-LEGACOOP p.Funzione Pubblica-CGIL p.FEDERSOLIDARIETA’-CONFCOOPERATIVE p.FISASCAT-CISL p.AGCI-SOLIDARIETA’ p.F.P.S.-CISL p.UIL-FPL Il rinnovo e la gestione del CCNL 7/5/97 della cooperazione sociale si è stata approvato caratterizzato per l’attenzione e l’impegno espressi dalle parti per determinare condizioni reali per una estensione del livello di applicazione contrattuale nel settore e per la creazione di relazioni sindacali in tutto il “Testo unico territorio nazionale. Questo a fronte delle difficoltà incontrate nella gestione del precedente contratto e in considerazione del perdurare di difficoltà di mercato nel settore socio sanitario assistenziale ed educativo e di inserimento lavorativo caratterizzato da: una situazione di differenziazione territoriale determinata da un non omogeneo assetto normativo e previdenziale della realtà della cooperazione sociale; non adeguati comportamenti della committenza pubblica in materia di coltivazioneaffidamenti con il prevalente ricorso alle gare al massimo ribasso che ha ampliato aree di concorrenzialità sleale basata non sulla qualità ma sulla compressione dei costi del lavoro. Per intervenire positivamente su questi problemi le parti hanno individuato alcuni percorsi e livelli di intervento congiunti: un impegno e un insieme di azioni per determinare ai diversi livelli istituzionali provvedimenti e interventi migliorativi delle regole e dell’assetto del settore uno sviluppo più diffuso sul territorio di relazioni tra le parti, raccolta anche attraverso l’attivazione di strumenti congiunti per estendere la capacità di verifica e prima trasformazione intervento sulla situazione di applicazione del contratto e più in generale di mercato a livello regionale e sub-regionale; la definizione di programmi territoriali di graduale riallineamento dei trattamenti economici per le lavoratrici e i lavoratori a quelli previsti dal CCNL, prevedendo modalità di verifica e intervento delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce parti nazionali a fronte di difficoltà e problemi evidenziati. Le parti riaffermano che deve essere adottato il “Piano CCNL delle cooperative del settore socio-sanitario-assistenziale-educativo e di settore inserimento lavorativo costituisce base comune di confronto con le diverse Pubbliche Amministrazioni , ribadendo la necessità che nei soprarichiamati rapporti l’applicazione contrattuale sia un requisito specificatamente previsto e qualificante nonché di limitare l’accesso ai soprarichiamati rapporti alle sole realtà cooperative che ne garantiscono l’applicazione. La verifica e l’analisi dello stato di applicazione del contratto compiute dalle parti hanno evidenziato in generale una significativa espansione del livello di applicazione del contratto sul territorio nazionale, confermando l’utilità del percorso definito e dell’impegno attivato. La verifica puntuale delle diverse situazioni ha evidenziato però anche il perdurare in molte aree del paese, in particolare nel centro sud, di difficoltà a rendere effettivo il contratto anche in relazione alla non adeguata capacità delle parti di sviluppare relazioni, accordi territoriali e azioni congiunte in grado di incidere sulla situazione di mercato e sui comportanti della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto committenza. Questo non può che spingere le parti da un lato a individuare gli interventi prioritari per migliorare riconfermare l’importanza che si realizzino finalmente le condizioni di produzione una applicazione piena ed estesa del contratto nazionale in tutte le aree del paese quale aspetto essenziale per uno sviluppo qualificato del settore, dall’altra a individuare percorsi e modalità di relazioni tra le parti per rafforzare un’azione congiunta sugli obiettivi prefissati. Per quanto riguarda le relazioni tra le parti appare importante rilanciare e dare corpo più operativo agli strumenti degli Osservatori e degli Organismi bilaterali sia a livello nazionale che a livello territoriale, garantendo una continuità informativa e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIALmonitoraggio della situazione, in conformità valorizzando altresì gli strumenti bilaterali costituiti dalle Centrali cooperative e dalle Organizzazioni sindacali. Sul piano degli interventi territoriali appare essenziale una ulteriore verifica congiunta su come gli accordi di gradualità possono avere rappresentato e possano rappresentare un modo condiviso ed efficace per garantire percorsi certi e realmente percorribili di estensione della applicazione contrattuale. Al fine di assicurare alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990cooperazione sociale strumenti utili a garantirne prospettive di crescita e trasparenza le parti ribadiscono quanto contenuto nel verbale di accordo preliminare del CCNL 7/5/1997 sulla necessità di costituire ai diversi livelli ( nazionale, regionale, territoriale) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello strumenti bilaterali. Tali strumenti dovranno svolgere le seguenti funzioni: attivare iniziative e strumenti per ampliare il grado di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progettiapplicazione del contratto, anche sperimentaliutilizzando i dati forniti dagli appositi Osservatori valutare e gestire congiuntamente le esigenze specifiche di applicazione del presente contratto in materia di persone svantaggiate (sede esclusiva a livello territoriale/ regionale) in base a quanto previsto dall’art.2 del CCNL valutare esigenze relative ai bisogni formativi del settore e promuovere idonee iniziative a sostegno, volti alla diffusione anche valorizzando gli Enti bilaterali costituiti tra Centrali Cooperative e Confederazioni sindacali nell’ambito della formazione individuare percorsi finalizzati a forme di certificazione della corretta applicazione contrattuale da parte delle innovazioni dirette cooperative operanti nel settore per gli eventuali usi previsti dalle leggi e segnalare agli organismi competenti eventuali inadempienze collaborare ad incrementare processi attivare le iniziative formative per l’applicazione settoriale del Decreto legislativo 19/.9/.94 n.626 sulla sicurezza e successive integrazioni e/o modificazioni gestire le procedure per il raffreddamento delle controversie individuali e plurime su ricorso delle parti firmatarie ai sensi della lettera d) del Titolo VIII del Protocollo del 5/4/90 definito tra le Centrali cooperative e le Confederazioni sindacali relativamente al livello territoriale/regionale. In relazione ai problemi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale mercato e di fornire indicazioni preliminari per settore sopracitati le parti hanno attivato alcune iniziative tese a costruire un assetto più adeguato di regole e uno sviluppo qualificato del settore nella comune consapevolezza del ruolo rilevante che in tale ambito gioca e potrà ancora di più giocare la coltivazione in campo cooperazione sociale. Sul piano delle regole mentre si è raggiunto l’obiettivo della emanazione da parte del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità una tabella aggiornata dei costi del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, lavoro al fine di proseguire lo studio, una definizione certa della soglia minima nella determinazione delle basi d’asta e della congruità dei corrispettivi di committenza non si sono ancora determinati interventi da parte delle Istituzioni competenti per quanto riguarda tutta la sperimentazione materia di una regolamentazione adeguata degli affidamenti e dei criteri di assegnazione degli appalti con la dimostrazione forma della offerta più vantaggiosa e con riferimento alla qualità delle prestazioni e del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano vincolo del rispetto dei contratti di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare lavoro. Per quanto riguarda l’assetto previdenziale sono state poste le basi concrete a studiare livello di quasi tutte le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative realtà regionali interessate per il raggiungimento degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti obiettivi definiti nel protocollo di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme accordo in materia di procedimento amministrativo salario convenzionale e più vicina appare la possibilità di un intervento ministeriale in materia. Diverso e più complesso si presenta invece il percorso rispetto all’obiettivo posto dalle parti di un assetto previdenziale proprio della cooperazione sociale. Si tratta di un obiettivo da ricollocare sia in relazione alla evoluzione della normativa previdenziale che in relazione alla funzione di utilità generale svolta dalla cooperazione sociale, fermo restando la tutela dei diritti previdenziali delle lavoratrici e dei lavoratori del settore e individuando opportune forme di agevolazioni contributive e/o fiscali.. E’ convinzione delle parti che entrambi i terreni sopra evidenziati facciano ancora parte di quel percorso di impegni e interventi per la stabilizzazione e lo sviluppo qualificato del settore della cooperazione sociale, obiettivi ancora più indispensabile oggi in una fase nella quale si stanno mettendo con più concretezza e ampiezza le basi , a livello nazionale e locale, del sistema di servizi e prestazioni in campo socio – assistenziale – sanitario - educativo e di diritto politiche di accesso ai documenti amministrativi”inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Agli impegni sin qui assunti bisogna aggiungere una rinnovata considerazione verso la revisione annuale; tale strumento è infatti un ulteriore elemento a testimonianza del sistema di garanzie al cittadino che la cooperazione sociale offre. Di tale sistema la cooperazione sociale che fa riferimento alla L.381, prevede che con le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento oltre 4500 cooperative e gli oltre 100.000 addetti, è parte rilevante e qualificante anche in collaborazione rapporto ad un quadro di attività indirizzi e di interesse comune politiche nazionali e che per tali accordi si osservanoterritoriali di riforma dello Stato Sociale, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 parte già delineati e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito in parte in corso di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblicipredisposizione, che le stesse sono tenute a svolgereconfigurano e attivano un nuovo sistema di relazioni tra soggetti pubblici e soggetti del privato sociale basato su chiari livelli di responsabilità e sulla attivazione e integrazione di risorse pubbliche e private disponibili. In questa visione il tema della sussidiarietà si deve concretizzare in indirizzi, siano prestati per il conseguimento regole, presenze, interventi e progetti che sappiano porre in relazione bisogni e diritti dell’utenza, anche in termini di obiettivi comuni; b) partecipazione, efficienza e qualità nella organizzazione dei servizi e interventi, nuove opportunità occupazionali, valorizzazione, anche dal punto di vista del trattamento economico e normativo, delle lavoratrici e dei lavoratori del settore. Da questo punto di vista assumerà sempre maggiore rilievo la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo questione dell’esistenza di un margine sistema regolativo basato sul rispetto di guadagnostandard di qualità da parte dei soggetti produttori e organizzatori di servizi e prestazioni, l’onere finanziario sia in regime di convenzione che in regime di accreditamento , sia in vista di un ampliamento dell’area di servizi alle persone con un parziale o totale concorso, anche di tipo economico, dei cittadini utenti. Le parti riconoscono all’istituto dell’apprendistato anche ai fini dell’occupazione stabile un forte valore, e si impegnano, nell’ambito delle azioni paritetiche previste, a carico realizzare ed a presentare congiuntamente un progetto pilota, da finanziarsi tramite il Fondo Sociale Europeo e/o altre risorse nazionali all’uopo stanziate per la sperimentazione di ARSIAL derivante dal presente Accordonuovi modelli formativi dell’apprendistato. In questo quadro le parti, nell’ottica di una reale condivisione di compiti concordano sulla necessità che il Ministero del Lavoro e responsabilitàle Regioni si attivino per un’adeguata offerta formativa programmata e finanziata dalle pubbliche amministrazioni, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;si adopereranno in tal senso.

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Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro Per Le Lavoratrici E I Lavoratori Delle Cooperative Del Settore Socio Sanitario Assistenziale Educativo

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018in località X. Xxxxxxxxxx a Trento, in via della Malpensada, in prossimità dello studentato universitario X. Xxxxxxxxxx, è stata realizzata la nuova struttura “Sanbàpolis”, di proprietà di Opera Universitaria, comprendente, oltre agli spazi per attività sportive, un teatro con 240 posti a sedere, uno spazio con 140 postazioni mobili e 5 camerini per gli artisti, 4 sale polifunzionali utilizzabili per conferenze, corsi didattici o come sala prove, nonché una zona deposito collegata a mezzo montacarichi per lo stoccaggio di attrezzature e scenografie; lo spazio teatrale è dotato anche di schermo per proiezioni cinematografiche ed altri schermi che ne permettono l’utilizzo come sala conferenze con una capienza massima di 380 posti; - il Centro servizi culturali S. Chiara è un ente pubblico economico, istituito con la Legge Provinciale 18 novembre 1988, n. 75 è stata approvato il “Testo unico 37 (Istituzione del Centro servizi culturali S. Chiara), che promuove l'offerta culturale e la produzione di iniziative e spettacoli nelle strutture ad esso affidate dal Comune - complesso ex Santa Chiara comprendente Auditorium e Teatro Cuminetti - e dalla Provincia Autonoma di Trento - Teatro Sociale e Palazzo Festi; - la legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 (Norme in materia di coltivazionegoverno dell'autonomia del Trentino) qualifica il Centro quale ente strumentale della Provincia Autonoma di Trento (art . 33); - ai sensi dell’art. 21 della L.P. 3 ottobre 2007 n.15, raccolta la Provincia incentiva la collaborazione fra il Centro servizi culturali S. Chiara, gli enti locali e prima trasformazione gli altri soggetti pubblici e privati, operanti nel settore dello spettacolo, tendendo alla razionalizzazione delle piante officinalirisorse economiche e organizzative; - la L.P. 3 ottobre 2007 n.15, all’art. 22 comma 3 lettere b) e d) specifica che tra i compiti del Centro Servizi Culturali Santa Chiara rientrano la programmazione, la promozione e l’organizzazione dell’offerta culturale, teatrale, cinematografica e audio visuale su incarico degli enti pubblici e privati e, nell'ambito delle linee guida provinciali per le politiche culturali, avendo riguardo in particolare alla produzione, alla circuitazione degli eventi, alla mobilità e alla formazione del pubblico e perseguendo un'equilibrata distribuzione dell'offerta culturale nel territorio provinciale; - Opera Universitaria istituita con la Legge Provinciale 24 maggio 1991, n. 9 (Norme in materia di diritto allo studio nell'ambito dell'istruzione superiore) è anch’essa ente strumentale della Provincia Autonoma di Trento che, tra i suoi scopi istituzionali, ha l’erogazione, oltre che interventi volti a favorire la fruizione dei servizi già esistenti sul territorio, di servizi specifici di carattere culturale, editoriale, ricreativo, turistico e sportivo (art. 2 della l.p. 9/1991) a favore dei propri destinatari istituzionali; - come riportato nel Bilancio sociale dell’Ente da ultimo approvato “l’Opera intende perseguire strategie che siano in grado di garantire la migliore integrazione di tutti gli studenti nel tessuto urbano di Trento e di Rovereto (…) l’integrazione con il territorio non riguarda soltanto l’attenta gestione delle politiche abitative, ma anche, e soprattutto, la valorizzazione di risorse già esistenti sul territorio, mantenendo ed ampliando le collaborazioni già in essere con altri enti della Provincia in particolare per l’organizzazione di attività a carattere culturale. L’attenzione alla cultura è infatti un’altra variabile ritenuta strategica in quanto da un lato permette di creare indotto per il territorio, dall’altro consente di ampliare l’offerta formativa per gli studenti dell’Università trentina, affinché l’esperienza di studio non sia solo un momento di formazione per l’ingresso nel mondo del lavoro, ma di crescita della persona nella sua completezza. (…)” - la nota prot. PAT n. 628328/11143LV, accompagnatoria della licenza di agibilità rilasciata con determinazione del Dirigente del Servizio Polizia Amministrativa n. 1689 di data 18.11.2013, prevede che “per le manifestazioni di pubblico spettacolo, esclusi gli spettacoli teatrali e cinematografici, organizzati all’interno del teatro (a titolo di esempio, concerti musicali) è necessario che l’organizzatore (…) richieda il rilascio dell’autorizzazione ai sensi dell’art. 68 del TULPS”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare le premesse e gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinaliallegati formano parte integrante del presente accordo; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello determinazione del Direttore di favorire la promozione Opera n. di data e lo svolgimento del provvedimento del Centro n. di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblicidata , che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) hanno autorizzato la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto stipulazione del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale accordo; si conviene e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;si stipula quanto segue

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Samples: Accordo Di Collaborazione Per La Gestione Congiunta Dello Spazio Teatrale Presso Il Centro Polifunzionale Universitario Sanbàpolis

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018Il DI4A si caratterizza per il valore associato alla vastità delle competenze aggregate e per un forte carattere interdisciplinare finalizzato alla promozione e alla disseminazione della conoscenza negli ambiti della Sostenibilità, n. 75 è stata approvato il “Testo unico in materia Benessere, Salute, Sicurezza e Salubrità. Nell’ambito del Di4A operano ricercatori di coltivazionearea veterinaria con comprovata esperienza scientifica nell’ambito della gestione, raccolta patologia, parassitologia, recupero e prima trasformazione cura della fauna selvatica, immunologia, patologia e parassitologia degli organismi acquatici, e possiede una consolidata esperienza di ricerca che garantisce l’affidabilità scientifica delle piante officinali”proprie strutture; - Il Decreto stabilisce l’IZSVe è ente di diritto pubblico e costituisce struttura di eccellenza per l’intero sistema sanitario nazionale e possiede una consolidata esperienza di ricerca che deve essere adottato il “Piano garantisce l’affidabilità scientifica delle proprie strutture; rientrano tra i compiti istituzionali dell’IZSVe – tra l’altro – l’effettuazione di settore ricerche di base e finalizzate, per lo sviluppo delle conoscenze nell’igiene e sanità veterinaria, secondo programmi e anche mediante convenzioni con università e istituti di ricerca italiani e stranieri, nonché su richiesta della filiera Stato, delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione Regioni e delle Province autonome e di prima trasformazione enti pubblici e privati; -in particolare all’art. 3 lett (n) dell’Accordo per la Gestione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle piante officinali; - ARSIALVenezie tra la Regione del Veneto, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) hala Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, tra i propri compiti istituzionali, quello la Provincia Autonoma di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento Trento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e Provincia Autonoma di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici Bolzano (approvato con leggi della Regione Laziodel Veneto n. 5 del 18/03/2015, in collaborazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia n. 9 del 24/04/2015, della Provincia di Trento n. 5 del 10/03/2015 e della Provincia di Bolzano n. 5 del 19/05/2015) è prevista da parte dell’IZSVe l’effettuazione di ricerche di base e finalizzate, per lo sviluppo delle conoscenze nell’igiene e sanità veterinaria, secondo programmi e anche mediante convenzioni con università; il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzaDi4A, al fine di proseguire lo studiomigliorare il raggiungimento dei propri obiettivi, la sperimentazione intende sviluppare, indagini sulla epidemiologia, patogenesi, eziologia delle malattie della fauna selvatica e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano specie ittiche di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare interesse acquacolturale estese anche ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di altre tematiche emergenti che coinvolgano altre specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”animali; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, L n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, 241/1990 prevede che le Amministrazioni amministrazioni pubbliche possono possano sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima leggecomune; - l’artle Parti, nel rispetto delle rispettive finalità, intendono avviare una collaborazione al fine di sviluppare singole iniziative anche di tipo formativo, ovvero, progetti e programmi congiunti nell’ambito della ricerca scientifica e nello specifico degli interventi assistiti con animali. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione la collaborazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che Parti sarà svolta secondo i servizi pubblicicriteri di efficienza, che le stesse sono tenute a svolgereefficacia ed economicità dell’azione amministrativa e risponde ad un interesse comune, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il finalizzato al raggiungimento di obiettivi comuni istituzionali condivisi e alla promozione di pubblico interesseattività nei rispettivi campi di azione; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;Tutto quanto sopra esposto,

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Samples: Accordo Quadro Di Collaborazione Tra

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana “X. Xxxxxxxx” (IZSLT) ha stipulato a maggio 20182021 con il Ministero della Salute un Accordo di collaborazione per la realizzazione del Progetto denominato “Attività vs Regolamento (CE) 1107/2009 e Direttiva 91/414/CEE nuove autorizzazioni e mutuo riconoscimento di prodotti fitosanitari a base di sostanze attive chimiche” (linee di attività B1, B10, C2 – n. 75 è stata approvato il “Testo unico in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL4/2021), in conformità base alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e delibera n. 190 del 18 maggio 2021; il citato Accordo prevede che le spese sostenute dall’IZSLT per lo svolgimento delle attività sono rimborsabili nella misura massima di studi€ 273.500,00; secondo quanto stabilito dalla citata delibera 190/2021, ricerche costi e progettiricavi derivanti dal suddetto Accordo sono imputati sul codice IAS DOS 8MS121; in base a quanto previsto dall’art. 3, comma 3 del D.P.R. 290/2001, l’IZSLT, quale istituto convenzionato con l’autorità nazionale competente, può avvalersi anche sperimentalidi esperti esterni, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi qualora lo richiedano particolari esigenze tecnico-valutative e consultive; l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) Fatebenefratelli Sacco nel Polo Universitario di sviluppo agricolo sostenibili ed Milano (Azienda), per il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività tramite dell’UOC ICPS, si caratterizza come centro polivalente di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazionesanità pubblica in relazione soprattutto ai rischi associati all’esposizione a sostanze chimiche, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica con competenze avanzate nel campo della progettazionetossicologia, sintesidell’ecotossicologia, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze dell’impatto ambientale, della chimica ambientale; l’IZSLT intende avvalersi del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzasupporto tecnico consultivo dell’Azienda, al fine di proseguire garantire l’efficacia e l’efficienza dell’attività svolta nei confronti dell’Autorità competente, nonché per favorire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano scambio di settore conoscenze ed il reciproco sviluppo professionale dei due enti; l’Azienda ha interesse a collaborare con l’IZSLT per l’implementazione della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti propria attività di ricerca in tema di rischi da antiparassitari per l'uomo e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”l'ambiente; - l’artai sensi dell’art. 15 della legge 7 agosto 1990241/1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo l’IZSLT e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per l’Azienda intendono disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservanocomune, tramite uno specifico accordo; le attività da svolgersi in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; collaborazione riguardano in particolare: - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice l’armonizzazione dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito criteri di applicazione del Codice valutazione dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata dossier a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% supporto delle attività oggetto della cooperazioneautorizzazioni dei prodotti fitosanitari; - il progetto mutuo confronto su questioni di ricercaparticolare specificità, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesseinteresse comune, presenti nelle sezioni dei dossier in valutazione; - non configurandosi quale pagamento il confronto reciproco nella valutazione e commento di corrispettivonuove Linee Guida, comprensivo o modifiche di un margine Linee Guida, funzionali alla valutazione dei dossier di guadagnoprodotti fitosanitari; l’IZSLT e l’Azienda hanno concordato che il contributo massimo a rimborso delle spese sostenute dall’Azienda per lo svolgimento delle suddette attività sia pari a € 10.000,00, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordoda erogarsi previa richiesta da parte dell’Azienda con le seguenti modalità: - 70% all’avvio delle attività, nell’ottica previa comunicazione da parte dell’Azienda; - 30% alla scadenza dell’accordo, previa presentazione di una reale condivisione relazione tecnica sull’attività svolta; il rimborso delle spese sostenute dall’Azienda sarà imputato sul codice IAS DOS 8MS121, su cui gravano costi e ricavi inerenti l’attuazione dell’Accordo con il Ministero della Salute n. 4/2021; l’IZSLT e l’Azienda hanno concordato che l’accordo abbia durata annuale a decorrere dalla data di compiti sottoscrizione, con possibilità di proroga su richiesta di una delle Parti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTFfino a concorrenza della durata dell’Accordo con il Ministero della Salute n. 4/2021;

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Samples: www.izslt.it

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018Lazio Innova è, ai sensi dall’art. 24 della Legge Regionale n. 6/99, strumento di attuazione della programmazione economica regionale, agendo istituzionalmente per lo sviluppo ed il riequilibrio socio-economico e territoriale della Regione Lazio e per la piena occupazione ed utilizzazione delle risorse, come strumento operativo per la gestione delle iniziative nel settore dello sviluppo e sostegno alle Piccole e Medie Imprese (PMI); - con DGR 885 del 16.12.2014 è stato approvato l’Accordo di programma tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Lazio ai sensi dell’articolo 27, comma 8, del decreto-legge 22 giugno 2012 , n. 75 è stata approvato 83 recante “misure urgenti per la crescita del Paese” concernente il “Testo unico progetto di riconversione e riqualificazione industriale del Sistema del Lavoro di Rieti (Art. 1, co 3, lett. f) del DM 31.01.2013), ed il relativo Accordo di programma sottoscritto in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”data 17.12.2014; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il con la citata deliberazione 885/2014 la Regione Lazio ha stabilito di cofinanziare l’Accordo di Programma stesso attraverso la realizzazione dell’intervento denominato Piano promozione di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni programmi di produzione investimento e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione innovazione tecnologica finalizzata delle migliori specie MPMI ed alla creazione di Start-up” con uno stanziamento di Euro 5.000.000,00, che rientra nelle competenze della Direzione per lo Sviluppo Economico e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazionele Attività produttive, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola localecon il Supporto della società Sviluppo Lazio S.p.A. (oggi Lazio Innova S.p.A.); - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo con DGR 4 agosto 2015 n. 408 la Regione Lazio ha ritenuto di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina individuare le linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - guida necessarie alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche dell’intervento denominato “Promozione di programmi di investimento e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e innovazione tecnologica finalizzata delle MPMI ed alla creazione di Start-up” (di seguito “Linee Guida”) attraverso due linee di intervento, una delle quali denominata “Voucher per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto l’accesso alla garanzia” con una dotazione di ricerca denominatoEuro 500.000,00, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità cui Euro 469.500,00 disponibili per le imprese, ed Euro 30.500,00 per costi di gestione del sistema (Pro.Arom2)”fondo da riconoscere a Lazio Innova; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, secondo quanto indicato nelle Linee Guida del Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativiVoucher per l’accesso alla garanzia”, prevede i confidi interessati ad essere coinvolti nell’attuazione della misura devono sottoscrivere apposita convenzione con Lazio Innova, soggetto gestore della misura agevolativa; - sul B.U.R.L. n ….. del è stato pubblicato l’Avviso concernente “Voucher per l’accesso alla garanzia” (di seguito “Avviso”), che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione si allega al presente atto e ne forma parte integrante; - Confidi è interessato a sottoscrivere il presente atto (di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservanoseguito “Convenzione”) con Lazio Innova, in attuazione di quanto applicabiliprevisto nelle Linee Guida e nell’Avviso; tutto ciò premesso, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 Parti convengono e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;stipulano quanto segue:

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Samples: Convenzione

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 75 L’Azienda ospitante sarà l’Azienda Socio Sanitaria Locale (ASL) n.7 del Sulcis. - Che L'Agenzia Formativa Evolvere è stata approvato autorizzata dalla Regione Autonoma della Sardegna allo svolgimento di un corso di formazione per l’acquisizione della qualifica di “Operatore Socio Sanitario” in regime di autofinanziamento avente il seguente codice di accreditamento regionale: codice corso:50957/2019/EVOLVERE/OSS1000/Carbonia/01, affidato con DET. n.87 , nota protocollo n. 17/01 del 16/01/2020; - Che l’Ente ha necessità di avvalersi, per l’attività di tirocinio prevista dal programma didattico del corso, della collaborazione di Aziende Sanitarie per prestazioni che siano in possesso di conoscenze professionali ad alto contenuto scientifico o tecnologico; - Che lo stesso intervento formativo prevede la realizzazione di specifiche sessioni di tirocinio pratico da svolgersi presso I Presidi Ospedalieri d i C a r b o n i a - I g l e s i a s ; - Che l Presidi Ospedalieri d i C a r b o n i a - I g l e s i a s dispongono delle strutture sanitarie e personale idoneo professionalmente per garantire le azioni di tirocinio pratico agli aspiranti Operatori Socio Sanitari; - Che l’Azienda ospitante deve essere in regola con gli adempimenti previsti dal D.Lgs n.81/2008 e ss.mm.ii. Costituiscono oggetto della presente Convenzione le condizioni e le norme di regolamentazione del tirocinio teorico pratico sia di tipo conoscitivo che applicativo che sarà svolto dagli allievi iscritti al Corso autofinanziato per Testo unico Operatore Socio Sanitario” – 1 Edizione della Agenzia Formativa EVOLVERE per la realizzazione delle attività da svolgersi presso i PP.OO di Carbonia/Iglesias appartenenti all’Azienda ospitante, per un totale di n. 250 ore cadauno allievo OSS, dei n.21 allievi previsti. A tal fine, l’Ente predisporrà uno specifico programma, concordato con il Servizio delle Professioni Sanitarie Aziendale ovvero con il Tutor designato dallo stesso Servizio. Durante il periodo di tirocinio il Tutor Aziendale di cui all’art.1, in possesso di idonea competenza ed esperienza professionale per lo svolgimento delle attività formative, avrà il compito di: Gli allievi tirocinanti effettueranno, nelle giornate di presenza nella struttura ospitante, un orario di lavoro concordato da l’Ente con L’azienda ospitante, per un massimo di 40 ore settimanali e firmeranno quotidianamente il registro individuale di presenza vidimato dalla R.A.S. Il tirocinio pratico, che si configura come parte integrante del percorso formativo, non dovrà avere finalità produttive, salvo il tempo necessario per il raggiungimento degli obiettivi didattici e formativi e di acquisizione della conoscenza dei sistemi produttivi aziendali. I contenuti, i tempi, il calendario e le modalità di realizzazione del tirocinio sono definiti nel progetto formativo. I rapporti che l’”Azienda ospitante” intrattiene con il tirocinante, ai sensi della presente convenzione, non costituiscono rapporto di lavoro subordinato, ne precostituiscono promessa di assunzione; in ogni caso non deve configurarsi una situazione di subordinazione gerarchica del tirocinante nei confronti dell’”Azienda ospitante”. Per tale prestazione l’Ente corrisponderà all’Azienda ospitante, a titolo di rimborso, l’importo lordo comprensivo di IVA, corrispondente a € 1,20 (uno/20) all’ora ad allievo, per n.250 ore di tirocinio/cadauno (21 allievi) per complessivi €.6.300,00 (seimilatrecento/00). Sarà cura dell’Ente, al termine dell’attività formativa di che trattasi, predisporre, sulla base delle presenze debitamente “registrate” nell’ambito dello stesso tirocinio, il documento riepilogativo delle ore effettivamente svolte dagli allievi ed inviarlo via Pec all’Ufficio Formazione di Area per gli opportuni riscontri interni con il Tutor Aziendale e la conseguente emissione, da parte del competente Servizio Bilancio – ciclo attivo – della fattura elettronica. Quest’ultima completa, necessariamente, dei seguenti dati: “Tirocinio Sanitario- Corso Operatore Socio Sanitario codice corso:50957/2019/EVOLVERE/OSS1000/Carbonia/01, affidato con DET. n.87 , nota protocollo n. 17/01 del 16/01/2020 – ore previste per singolo allievo( 21) : n.250”. I compensi suindicati verranno corrisposti, da parte dell’Ente, compatibilmente con le erogazioni afferenti lo specifico progetto. L’Ente, in caso di infortunio, provvede a garantire al tirocinante la prevista copertura INAIL. In tal caso, l’Azienda ospitante dovrà informare immediatamente l’Agenzia formativa per gli opportuni adempimenti di competenza. Per quanto non garantito dalla copertura INAIL, l'Agenzia Formativa Evolvere attiverà un’apposita polizza di responsabilità civile che coprirà gli ulteriori rischi che possono derivare dalla partecipazione degli allievi alle attività di tirocinio. L’Ente si impegna a fornire a tutti gli allievi l’abbigliamento ed i DPI, adeguati all’attuale momento epidemiologico, per accedere alla sede del tirocinio e far sottoscrivere agli stessi una dichiarazione con la quale si impegnano a : - Seguire le indicazioni del tutor; - Rispettare le norme organizzative, di sicurezza e di igiene sul lavoro vigenti c/o la struttura; - Mantenere l’obbligo della segretezza su ciò di cui verranno a conoscenza durante lo svolgimento del Tirocinio Sanitario e che attiene l’organizzazione del lavoro della struttura. L’Azienda ospitante si impegna a: - Segnalare tempestivamente alla Agenzia Formativa Evolvere qualsiasi danno arrecato o incidente che possa accadere al tirocinante, incidenti o danni che possono accadere a dipendenti e/o cose della struttura aziendale ospitante derivati dalla permanenza nella stessa del tirocinante, nonché le eventuali assenze di questi ultimi. Xxxxx restando gli obblighi previsti dalle norme in materia anti Covid-19 disciplinanti l’accesso alle strutture sanitarie e previo accordi con il Tutor Aziendale e/o il referente del Servizio delle Professioni Sanitarie, l’Azienda ospitante potrà autorizzare il Direttore, il Coordinatore e il Tutor dell’Ente proponente ad accedere nella struttura presso la quale si realizza il tirocinio per il tempo necessario a verificarne il corretto svolgimento. Durante il periodo di presenza nell’Azienda ospitante, gli allievi tirocinanti saranno tenuti ad osservare le norme disciplinari previste, a rispettare rigorosamente la normativa ai sensi dell’art. 13 del Regolamento UE 2016/679, del D.L.gs.196/2003 nonché degli eventuali regolamenti ed altre disposizioni aziendali in materia di coltivazionetrattamento dei dati personali. Qualora il soggetto ospitante ravvisasse mancanze particolarmente gravi o comportamento scorretto da parte degli allievi, raccolta potrà chiedere alla Direzione del Corso l’esclusione degli stessi e/o interrompere il tirocinio. Gli allievi tirocinanti si impegnano ad osservare, anche una volta concluso il tirocinio, l’obbligo della riservatezza e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato del segreto professionale per le conoscenze acquisite. L’Azienda Socio Sanitaria n. 7 del Sulcis ospitante si impegna ad informare preventivamente i tirocinanti, attraverso il “Piano Servizio di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni Prevenzione e Protezione, sugli aspetti caratterizzanti il proprio piano di produzione sicurezza, specificamente in merito ai rischi esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIALemergenza adottate dalla struttura (quindi ad es.: rischi di contagio, piano di evacuazione, rischio biologico, rischi di movimentazione, ecc..). Durante l’intera durata del contratto tutti i dati relativi all’allievo saranno trattati esclusivamente per l’espletamento dell’incarico e saranno osservate in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello ogni caso le misure minime di favorire la promozione e lo svolgimento sicurezza di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento cui al settore agricolo e agroindustriale D.Lgs 81 del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla 9 aprile 2008. La realizzazione del predetto progetto tirocinio pratico non comporta per l’Azienda ospitante alcun onere finanziario, né obblighi di alcuna natura, salvo quelli assunti con la presente convenzione, direttamente ed esclusivamente riconducibili all’attività di formazione degli allievi. Le parti convengono espressamente che ogni articolo della presente scrittura ha collaborato inoltre il DCTF chevalore essenziale, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinaliper cui la nullità ed irregolarità eventuale di una sola delle clausole contenute, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione implica per volontà concorde delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studioparti, la sperimentazione inefficacia di ognuna delle altre, essendo espressamente pattuito e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche riconosciuto da ambo le parti che il presente contratto non sarebbe stato stipulato e officinali così come stabilito dal “Piano concluso se non nella previsione di settore della filiera delle piante officinali”integrale validità ed efficacia di tutte le clausole che precedono, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti nessuna esclusa. La presente convenzione è esente da ogni tipo di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’artimposta o tassa ai sensi dell’art. 15 5 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano21 dicembre 1978 n° 845. Per quanto non esplicitamente previsto nel presente contratto valgono, in quanto applicabili, le disposizioni norme previste dall’artnegli artt. 11, commi 2 1321 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione seguenti del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata Civile e, altresì, faranno riferimento alle vigenti disposizioni di legge in materia, nonché infine alla buona fede nella interpretazione del presente contratto. Per ogni controversia legale il foro competente sarà quello di Cagliari. In conformità al Regolamento 2016/679/UE, il “Soggetto Proponente” ed il “Soggetto Ospitante” assumono l’impegno a garantire trattare i dati personali che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento verranno fra di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% essi reciprocamente comunicati nel corso dello svolgimento delle attività oggetto della cooperazione; - presente per le sole finalità indicate nella stessa ed in modo strumentale all’espletamento della convenzione medesima, nonché per adempiere esclusivamente al disposto della normativa comunitaria e/o prescrizioni del Garante per la protezione dei dati personali ed, in ogni caso, con modalità tanto manuali quanto automatizzate rispettose dei principi di liceità e correttezza, in modo da tutelare comunque la riservatezza e i diritti degli interessati e nel rispetto di adeguate misure di sicurezza e protezione dei dati secondo le prescrizioni del Regolamento U.E. Il “Soggetto Ospitante” ed il progetto “Soggetto Promotore” si impegnano, qualora per l’esecuzione della convenzione occorra trattare, l’uno per conto dell’altro, dati personali di ricercaterzi, oggetto a farsi designare quale Responsabile del presente AccordoTrattamento a norma dell’art. 28 del Regolamento 2016/679/UE, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e con la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo sottoscrizione di un margine apposito atto, da allegarsi alla presente convenzione. Allo stesso modo, ove dalle dinamiche di guadagnoesecuzione della convenzione emerga una forma di contitolarità del trattamento di dati personali di terzi da parte del “Soggetto Promotore” e del “Soggetto Ospitante”, l’onere finanziario questi si impegnano a carico sottoscrivere a norma dell’art. 26 del Regolamento UE, l’apposito atto e a rispettare i conseguenti obblighi di ARSIAL derivante informativa verso gli interessati. Resta inteso che la violazione delle previsioni contenute nel presente articolo espone la parte inadempiente al risarcimento in favore dell’altra parte dei danni eventualmente cagionati. La presente convenzione, fin qui composta da 6 (sei) pagine, entra in vigore dalla data della sua sottoscrizione fino al completamento di tutte le attività riportate in premessa. La presente convenzione è redatta in forma digitale e sottoscritta mediante apposizione della firma digitale ai sensi dell’art.14 del Decreto L.vo 7 marzo 2005 n.82, ovvero ai sensi dell’art.15, comma 2 bis, della legge 241/1990 così come modificato dal presente AccordoD.L.179/2012 convertito in Legge 17 dicembre 0000 - x. 000. Letto, nell’ottica di una reale condivisione di compiti confermato e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;sottoscritto in ogni sua parte Per l’Azienda Socio Sanitaria Locale Per la Agenzia Formativa Evolvere n.7 del Sulcis SRL Il Direttore Generale Il Legale Rappresentante Dott.ssa Giuliana Campus Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxx

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Samples: Convenzione Per L’attuazione Del Tirocinio Sanitario Previsto Nel Corso Autofinanziato

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 75 ARSIAL è stata approvato il “Testo unico in materia un Ente di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici diritto pubblico strumentale della Regione Lazio, in collaborazione istituito con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, legge regionale n. 2/1995 al fine di proseguire promuovere lo studiosviluppo e l’innovazione dell’agricoltura laziale, nonché la sperimentazione multifunzionalità e la dimostrazione valorizzazione qualitativa, economica e sociale del settore sistema agricolo regionale ed in particolare la tutela della diversità biologica delle piante aromatiche specie animali e officinali così come stabilito vegetali di interesse agrario (art. 2 comma 1 lett. i); - il CNR è ente pubblico nazionale di ricerca con competenza scientifica generale, vigilato dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, dotato di personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia scientifica, finanziaria, organizzativa, patrimoniale e contabile in attuazione degli articoli 9 e 33 della Costituzione. In particolare all’Istituto di Bioscienze e Biorisorse sono attribuite le seguenti finalità: aumentare le conoscenze di biologia fondamentale, in particolare delle basi genetiche e dei meccanismi molecolari e genetici che regolano funzionamento, adattamento, riproduzione, evoluzione, e relazioni con l'ambiente dei sistemi biologici; salvaguardare e gestire in maniera sostenibile le biorisorse nei settori agrario, alimentare, ambientale e per la tutela della salute, in particolare sviluppando applicazioni per migliorare e valorizzare le produzioni agroalimentari e forestali e prevenire patologie. - con Deliberazione del Consiglio Regionale del 8 agosto 2018, n. 14 è stato approvato il “Piano Settoriale di settore della filiera Intervento per la tutela delle piante officinalirisorse genetiche autoctone di interesse agrario - Triennio 2018–2020”, intendono continuare che prevede, tra l’altro, come meglio declinato nel Piano Operativo Annuale (POA) 2018- 2019 (approvato con DGR n. 688 del 20 novembre 2018) la prosecuzione nel triennio dell’attività di censimento, caratterizzazione morfologica e genetica di varietà locali di olivo, a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile partire da n. 13 varietà, rinvenute dai tecnici dell’ARSIAL o segnalate all’ARSIAL dal territorio (agricoltori, enti, ecc.): (Frattese, Leoncino, Lorenziana, Montanese, Oliva Nerva, Oliva Pera, Ottobratica, Rabbiel, Riminino, Ritornella / Rioncella, Rotondella, Sermoneta, Vallecorsana) e delle piante officinali n. 6 varietà in pieno campo caratterizzazione (Fugge, Mezza Spagna, Olia Doce, Pallinara, Primutica e Procanica) nonchè l’attività di caratterizzazione (chimico-fisico e sensoriale) di olii ottenuti dalle varietà segnalate e in differenti areali della Regione Lazio corso di caratterizzazione e l’avvio delle analisi nutraceutiche delle n. 13 varietà di olivo tutelate e di n. 15 varietà in relazione alle caratteristiche produttive fase d’iscrizione al RVR: Carpellina del Piglio, Cellacchia, Ciera dei Colli, Fugge, Grecaina, Marina, Marroncina o Sugghiacciana, Mezza Spagna, Minutella, Olia Doce, Oliva dei Monti, Olivago, Olivella, Pallinara, Palmuta, Pianacce, Primutica, Procanica, Rappaiana, Romana, Roscetta Gagliarda, Rosciola Nostrana, Rotonda di Tivoli, Salvia , Salviana o Fecciara, Sbuciasacchi, Sirole, Vallanella; - il CNR-IBBR ha sviluppato specifici metodi di analisi che attraverso i polimorfismi di sequenza e qualitative degli oli essenziali estrattidi lunghezza del DNA caratterizzano ciascuna varietà di olivo. L’Istituto inoltre dispone di un repository di DNA di varietà e altre forme di olivo che conta oltre 3.000 campioni, divulgarle agli operatori del settore, promuovere di cui sono stati genotipizzati la gran parte con diverse tipologie di marcatori molecolari e raccolti in una banca dati gestita dallo stesso CNR-IBBR; - il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti CNR-IBBR ha partecipato a numerosi progetti di ricerca nell’ambito della tematica di sviluppo di metodi di analisi molecolare di oli e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile altri prodotti alimentari e di specie aromatiche caratterizzazione genetica delle risorse genetiche di olivo (lista progetti in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema All. 1) ed ha prodotto numerose pubblicazioni scientifiche in merito (Pro.Arom2lista pubblicazioni in All. 2); - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia le metodiche messe a punto dal CNR-IBBR possono essere utili ai fini del controllo delle varietà locali di procedimento amministrativo olivo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazionepossibili sinonimie; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordoaccordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidateapprovato con deliberazione del Consiglio di amministrazione di Arsial n.64 del 18/12/2010 prosegue le attività di Censimento e caratterizzazione genetica, condotte dall’ARSIAL in stretta collaborazione con il CNR-IBBR intraprese sin dal Legislatore statale 2010 e regionalefinalizzati alla tutela e alla valorizzazione delle risorse genetiche olivicole autoctone del Lazio. Tutto ciò premesso, alle le predette parti intendono concludere uno specifico Accordo di Collaborazione al fine di poter svolgere le attività descritte nel progetto “Recupero e la loro valorizzazione di varietà locali di olivo del Lazio”, elaborato in collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni tra ARSIAL e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;CNR-IBBR.

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Samples: Accordo Di Collaborazione

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018l’ordinanza della Sindaca n. 145 del 07.07.2020 si nominava Direttore della Direzione Tecnica del Municipio II il Dott. Xxx. Xxxxx Xxxxxxxxx; con Determinazione Dirigenziale n° Rep. CB/1991/2019 del 19/11/2019 prot. CB/153106/2019 si determinava di contrarre un accordo quadro per i lavori di manutenzione ordinaria e pronto intervento del verde scolastico ed urbano di proprietà o in uso a Roma Capitale ricadente nel Municipio Roma II, n. 75 è stata approvato per una durata di anni due dalla sottoscrizione del I contratto applicativo di Accordo Quadro per un importo a base d’asta di € 990.000,00 di cui € 920.000,00 per lavori soggetti a ribasso ed € 70.000,00 per costi della sicurezza non soggetti a ribasso; con il “Testo unico in materia medesimo provvedimento si nominava il Responsabile Unico del Procedimento il Funzionario P.I. Xxxxxxxx Xxxxx il gruppo di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesil’ufficio di Direzione Lavori, produzione e sviluppo si approvavano gli elaborati grafici, veniva indetta una gara d’appalto da esperire mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’artbando ai sensi dell’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art36 comma 2 lett. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, c) del D. Lgs. 18 aprile 2016 50/2016, si approvava lo schema della lettera di invito e si stabiliva che l’operatività sarebbe avvenuta successivamente con appositi contratti applicativi. In seguito al regolare svolgimento dell’intera procedura di gara risultava quale migliore offerta quella presentata dal Consorzio Stabile F2B e della propria consorziata la FABREN Costruzioni s.r.l., quindi con Determinazione Dirigenziale rep. n. 50 – Codice CB/221/2020 dell’11/02/2020 prot. CB/14878/2020 si approvava la proposta di aggiudicazione per l’appalto in oggetto, e con Determinazione Dirigenziale rep. n. CB 657 del 23/04/2020 prot. CB/33973/2020 si determinava l’acquisizione di efficacia della proposta di aggiudicazione. La stazione appaltante nella persona dell’xxx. Xxxxx Xxxxxxxxx, con Determinazione Dirigenziale CB/1294/2020, revocava la DD rep.n.221/2020 dell’11.02.2020 e la DD rep. n. 657/2020 del 23.04.2020 e revocava inoltre la nomina del precedente R.U.P. il F.P.I. Xxxxxxxx Xxxxx sostituendosi allo stesso e con Determinazione Dirigenziale rep. n. CB/1660/2020 del 18/11/2020 aggiudicava l’appalto per i lavori di manutenzione ordinaria e pronto intervento del verde scolastico ed urbano, di proprietà o in uso a Roma Capitale ricadente nel territorio del Municipio Roma II, per la durata di anni due all’Impresa D’Xxxxxxxx Xxxxxxx S.r.l. con sede legale in Xxx Xxxxx Xxxxxxx x.00- Xxxxxxxxxxx xx Xxxxx (Xxxx) 00060- P.I. 08938701003- seconda classificata nella graduatoria di gara. Con nota recepita da questo Municipio con prot. CB/74315/2020 dell’08/09/2020 l’Impresa D’Xxxxxxxx Xxxxxxx S.r.l. comunicava la propria disponibilità all’esecuzione dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito lavori oggetto dell’appalto con il ribasso proposto del 34,192%. In data 01/12/2020 veniva sottoscritto dalle parti il contratto di applicazione Accordo Quadro con prot. CB/106596/2020 e registrato al numero 7711 serie 3 Agenzia delle Entrate ufficio di Settebagni; con D.D. rep. n. CB/1826/2020 del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione 03.12.2020 si provvedeva all’impegno fondi all’approvazione dello schema di contratto e all’affidamento all’ Impresa D’Xxxxxxxx Xxxxxxx s.r.l. del I contratto applicativo successivamente sottoscritto tra le Amministrazioni finalizzata parti in data 16/12/2020 prot. CB/112498/2020 e registrato il 25/02/2021 al n°1443 serie 3 agenzia delle entrate di Roma Settebagni. Con D.D. rep CB/448/2021 del 26/03/2021 si liquidava il I SAL e conto finale del I contratto applicativo per un importo pari a garantire complessivi € 280 555.68, compresi di IVA. Con D.D. rep. n. CB/450/2021 del 26.03.2021 si provvedeva all’impegno fondi all’approvazione dello schema di contratto e all’affidamento all’ Impresa D’Xxxxxxxx Xxxxxxx s.r.l. del II contratto applicativo successivamente sottoscritto tra le parti in data 20.04.2021 prot. CB/44031/2021 e registrato il 30/04/2021 al n°3030 serie 3 agenzia delle entrate di Roma Settebagni. I lavori in oggetto relativi al II contratto applicativo venivano consegnati in data 22/04/2021 con verbale prot. CB/44747/2021 ed ultimati in data 27/09/2021 come da verbale di ultimazione lavori prot. CB/103301/2021. Gli atti contabili relativi al I sal e conto finale del II Contratto Applicativo, redatti e sottoscritti dal Direttore dei Lavori Arch. Xxxxxxxx Xxxxx, vistati dal Responsabile Unico del Procedimento e Direttore di Direzione tecnica Dott. Xxx. Xxxxx Xxxxxxxxx, accettati senza riserva alcuna dall’impresa esecutrice, sono allegati al presente provvedimento e ne costituiscono parte integrante e sostanziale. L’ammontare del I SAL e conto finale del II contratto applicativo è pari a netti € 240 306,51. Il certificato di pagamento redatto sulla base degli atti contabili e allegato agli atti, ammonta a netti € 240 306,51 oltre IVA di legge al 22% per € 52 867,43 per un totale di € 293 173,94. La relazione del Direttore dei Lavori a corredo dello stato finale ed il certificato di regolare esecuzione sono stati redatti rispettivamente in data 20/10/2021 prot. CB/112377/2021 e in data 12/11/2021 prot. CB/124915/2021. L’Impresa D’Xxxxxxxx Xxxxxxx X.x.x.- P.I.08938701003 ha emesso la fattura n° FPA 18/22 del 24/01/2022 prot CB/ 6803 DEL 24/01/2022 e registrata in J Roma al n. 9014 del 14/02/2022 per un importo di € 240.306,51 oltre IVA al 22% per € 52.867,43 per un totale di €293.173,94; L’Impresa D’Xxxxxxxx Xxxxxxx X.x.x.- P.I.08938701003 ha sottoscritto la Dichiarazione di tracciabilità dei flussi finanziari, comunicando gli estremi dei conti correnti dedicati ai pagamenti come prescritto dalla L.136/2010: Banca; UNICREDIT BANCA S.P.A.- Agenzia Castelnuovo di Porto IBAN: IT 49 T 02008 39011 000010627127 Il RUP Dott. Xxx. Xxxxx Xxxxxxxxx nominato con DD rep. CB/1294/2020 attesta: la regolarità del DURC dell’impresa D’Xxxxxxxx Xxxxxxx X.x.x.; la regolarità e la congruità della documentazione della spesa e della relativa fattura; la conformità della prestazione resa sia in termini di qualità che i servizi pubblicidi quantità rispetto a quanto previsto nel contratto ai sensi dell’art.102 del D.Lgs 50/2016. La Società D’Annunzio Xxxxxxx X.x.x. ha prodotto una dichiarazione ai sensi della normativa antimafia, che le stesse sono tenute a svolgerenei propri confronti non sussistono cause di divieto, siano prestati per di decadenza o di sospensione previste dall’art. 67 del X.X.xx n. 159/2011 e ss.mm.ii. Dichiara altresì la continuità e la permanenza di quanto attestato in fase di affidamento dell’Accordo Quadro. Vista l’ordinanza della Sindaca n. 145 del 07.07.2020 con la quale è stato nominato Direttore della Direzione Tecnica del Municipio II il conseguimento di obiettivi comuniDott. Xxx. Xxxxx Xxxxxxxxx; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto Ritenuto che l’istruttoria preordinata all’emanazione del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti atto consente di attestare la regolarità e la loro collaborazione consente correttezza di creare sinergie quest’ultimo ai sensi e per il raggiungimento gli effetti di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTFquanto dispone l’art.147 bis del D.Lgs 267/2000;

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Samples: www.comune.roma.it

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018La Legge 1 aprile 1999, n. 75 è stata approvato il “Testo unico 91" disposizioni in materia di coltivazionedonazione e trapianto di organi e tessuti, raccolta istituisce il CNT; il CNT in base all'art. 2 Legge 1 aprile 1999, n. 91 collabora con il Ministero della salute e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano con le associazioni di volontariato attive nel settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione della cultura della donazione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione sensibilizzazione del cittadino sulle tematiche del processo di donazione e trapianto di organi, cellule e tessuti; il Decreto del DG del Centro Nazionale Trapianti del 16 gennaio 2014, n. 186 dove vengono fissate le linee progettuali considerate attuative delle finalità istituzionali del Centro Nazionale Trapianti per l'anno 2014; l'associazione ANED (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianti onlus) è da anni impegnata nella promozione di stili di vita atti a prevenire l'insorgere di malattie nonché nella promozione di studi rivolti a pazienti dializzati e in campo attesa di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro trapianto di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il rene; •• Aned si sta facendo promotrice di un progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi dedicato al prelievo di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, organi a cuore fermo al fine di proseguire lo studio, valutare la sperimentazione fattibilità e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti l'implementazione dello stesso sul territorio italiano, Del apporto tecnico e gli esperti degli enti di ricerca scientifico che ANED può rendere al progetto; della Determinazione del direttore del Centro Nazionale Trapianti Prot. n. 2987 del 16.09.2014; Tutto ciò premesso e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabiliconsiderato, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito parti concordano quanto di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;seguito:

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Samples: Convenzione Per

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 75 è stata approvato il “Testo unico in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, 241 prevede che le Amministrazioni pubbliche Pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune comune; - l’ INAIL è un Ente Pubblico non economico la cui attività amministrativa è svolta secondo i fini determinati dalla legge ed è retta da criteri di economicità, di efficacia, di imparzialità, di pubblicità e di trasparenza e dalle altre disposizioni che per tali accordi si osservanodisciplinano i singoli procedimenti, in quanto applicabilinonché dai principi dell’ordinamento europeo, le disposizioni previste dall’artai sensi dell’art. 111, commi 2 e 3comma 1, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, legge n. 241 del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione7 agosto 1990 e s.m.i.; - il progetto decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. (artt.9-10) in materia di ricercasalute e sicurezza sul lavoro ha collocato l’INAIL nel sistema prevenzionale con compiti di informazione, oggetto formazione, assistenza, consulenza e promozione della cultura della prevenzione, in particolare nei confronti delle medie, piccole e micro imprese; - all’ INAIL è attribuito, altresì, ai sensi del presente Accordocitato art. 9 del decreto legislativo 9 aprile 2008, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidaten. 81 e s.m.i., dal Legislatore statale il compito di svolgere e regionalepromuovere programmi di studio e ricerca scientifica e programmi di interesse nazionale nel campo della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, alle predette parti della sicurezza sul lavoro e la loro collaborazione consente della promozione e tutela della salute negli ambienti di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni vita e di pubblico interesselavoro; - non configurandosi quale pagamento l’ INAIL persegue le finalità istituzionali privilegiando le sinergie con i diversi soggetti del sistema prevenzionale nazionale, le Istituzioni pubbliche e con i principali Organismi rappresentativi del mondo del lavoro, anche attraverso la stipula di corrispettivoconvenzioni e accordi di collaborazione con partner di comprovata competenza e qualificazione; - per la realizzazione delle attività di sviluppo delle funzioni di ricerca e prevenzione, comprensivo l’Istituto adotta iniziative in coerenza con gli indirizzi espressi dagli Organi dell’Istituto, declinati negli obiettivi di un margine programmazione strategica e gestionale; - l’ INAIL agisce, altresì, tenuto conto degli obiettivi trasversali come declinati nella Strategia europea in salute e sicurezza sul lavoro 2021-2027 ed in particolare per quanto relativo alla capacità di guadagnoanticipare e gestire la trasformazione del mondo del lavoro determinato dalle transizioni verde, l’onere finanziario a carico digitale e demografica; - l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (ANSFISA), istituita con il decreto-legge 28 settembre 2018 n. 109, convertito con modificazioni in legge del 16 novembre 2018, n. 130, recante “disposizioni urgenti per la città di ARSIAL derivante Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze”, così come modificata dal presente Accordodecreto-legge 10 settembre 2021, nell’ottica n. 121, convertito con modificazioni dalla legge 9 novembre 2021, n. 156, ha il compito di una reale condivisione promuovere e assicurare la vigilanza sulle condizioni di sicurezza del sistema ferroviario nazionale e delle infrastrutture stradali e autostradali; - ANSFISA, con riferimento al settore ferroviario, svolge i compiti e responsabilitàle funzioni, rappresenta un contributo anche di regolamentazione tecnica, per essa previsti dai decreti legislativi di attuazione della direttiva (UE) 2016/798 sulla sicurezza delle ferrovie e della direttiva (UE) 2016/797 relativa all’interoperabilità del sistema ferroviario dell'Unione europea; - l’Agenzia, con riferimento al settore stradale e autostradale, svolge numerosi compiti e funzioni, tra i quali la verifica dei corretti processi di manutenzione dei gestori, l’attività ispettiva di verifica a campione, il coordinamento delle ispezioni di sicurezza ex D.lgs. 35/2011, anche con riferimento alle spese effettivamente sostenute dall’Università aree interessate da cantieri stradali, oltre ad attività di studio, ricerca e dal DCTFsperimentazione in materia di sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali; - ANSFISA ha inoltre recentemente acquisito le competenze inerenti alle funzioni di vigilanza sui sistemi di trasporto rapido di massa esercitate dagli uffici speciali trasporti a impianti fissi (USTIF);

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Samples: Accordo Di Collaborazione

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018il Comune di Perugia, nella consapevolezza che le aree verdi comunali e gli arredi urbani appartengono alla collettività e che il loro mantenimento e cura rappresentano un’ attività di pubblico interesse, intende garantire poli- tiche di qualità dell’ ambiente urbano e di cura degli spazi pubblici; - l’ art. 43 della Legge n. 75 è stata 449/1997 consente a tutte le Pubbliche ammini- strazioni ( Sponsee) di stipulare contratti di sponsorizzazione con soggetti privati ed associazioni senza fini di lucro ( Sponsor) al fine di favorire l’ innovazione e realizzare maggiori economie, nonché una migliore qualità dei servizi così come affermato dall’ art. 119 del T.U.E.L.; - il D.Lgs. 19 aprile 2016, n.50 disciplina all’art. 19 i contratti di sponso- rizzazione di cui sia parte un’amministrazione pubblica; - il quadro normativo delineato dimostra come vi sia un favor del legislato- re in relazione all’utilizzo dei contratti di sponsorizzazione da parte delle pubbliche amministrazioni quale forma di recupero di risorse finanziarie; - che l’attività di sponsorizzazione deve tendere a favorire l’innovazione della organizzazione e a realizzare maggiori economie nonché una migliore qualità dei servizi, nel rispetto del perseguimento del pubblico interesse, dell’esclusione di conflitti di interesse tra attività pubblica e privata e del realizzo di risparmi di spesa; - che il Comune di Perugia ha approvato con atto C.C. n. 209 del 20.12.2010 il “Testo unico in materia di coltivazione, raccolta Regolamento per la disciplina delle sponsorizzazione dei lavori servizi e prima trasformazione delle piante officinaliforniture”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano con deliberazione di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari Giunta Comunale n. 75 del 22.02.2017 sono stati definiti i criteri per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette l’affidamento ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari Associazioni per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con gestione delle aree verdi e sono stati approvati il CAT e con il Consiglio progetto «FUTURO nel VERDE» ed i criteri per la ricerca in agricoltura gestione dei parchi e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatichearee verdi, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi la finalità di qualità degli oli essenziali; - Arsial, mettere a sistema il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzapatrimonio verde della città, al fine di proseguire migliorarne lo studio, la sperimentazione standard qualitativo e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche fruibilità da parte dei cittadini con progetti sostenibili, partecipati e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”innovativi; - l’art. 15 con delibera di G.C. n. 322 del 23.08.2017 è stato stabilito di procedere all’ avvio della legge 7 agosto 1990procedura di sponsorizzazione dando mandato al Dirigente dell’ Area Risorse Ambientali Smart City e Innovazione di procedere, n. 241con successivo atto dirigenziale, “Nuove norme in materia alla pubblicazione dell’avviso pubblico e rela- tivi allegati (elenco rotatorie, aiuole, fasce stradali, contratto di procedimento amministrativo sponsoriz- zazione - schema di proposta di sponsorizzazione - e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”provvedere alla conseguente assegnazione; - con determinazione dirigenziale dell’Area Risorse Ambientali, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune Smart City e che per tali accordi si osservanoInnovazione n del , in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 esecuzione della deliberazione di Giunta sopra richiamata sono stati approvati l’ avviso pubblico e 3, della medesima leggerelativi allegati; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito a seguito della pubblicazione dell’ avviso per la ricerca di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte sponsorizzazioni il soggetto ------------------- ha manifestato il proprio interesse presentando una proposta di sponsorizzazione per ; Tutto ciò premesso le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale Parti convengono e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;stipulano quanto segue.

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Samples: www.comune.perugia.it

PREMESSO CHE. Il Soggetto responsabile è destinatario di un contributo liberale fino ad un massimo di euro [335.000,00] assegnato da CON I BAMBINI nell’ambito del Bando per la realizzazione del Progetto Il costo complessivo del Progetto (di seguito “Budget”) ammonta ad un massimo di euro [388.474,43] di cui, euro [335.000,00] a titolo di contributo liberale e euro [53.474,43] a titolo cofinanziamento. Le quote di budget (ognuna delle quali suddivisa in un contributo liberale erogato da Con Decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 75 è stata approvato il “Testo unico i Bambini e in materia un cofinanziamento a carico dei singoli partner) sono distribuite tra i soggetti aderenti al partenariato di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il Progetto secondo quanto indicato nel “Piano dei costi” approvato da CON I BAMBINI. Il Soggetto valutatore, come indicato nel piano dei costi approvato, gestisce una quota di settore della filiera delle piante officinalibudget fino ad un massimo di euro [13.480,06], suddivisa in un contributo liberale di euro [13.480,06] e un contributo di cofinanziamento a proprio carico di euro [00,00]. Il Soggetto valutatore è tenuto a produrre un “report di valutazione di impatto ex postcome strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni relativo ai due anni successivi alla conclusione del Progetto (di seguito “Report”). La produzione e trasmissione di prima trasformazione tale Report deve avvenire entro due anni dalla conclusione formale del Progetto. Le modalità, le tempistiche e i contenuti del Report sono definiti nella proposta di progetto, approvata da CON I BAMBINI. Eventuali documenti allegati al presente accordo (di seguito “Accordo”) ne costituiranno parte integrante. TUTTO CIÒ PREMESSO, CONVENGONO E STIPULANO QUANTO SEGUE L’Accordo disciplina i rapporti tra Xxxxxxxx responsabile e Xxxxxxxx valutatore ai fini del riconoscimento della quota di contributo liberale a copertura delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni spese sostenute dal Soggetto valutatore per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento l’elaborazione e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità produzione del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’artReport. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in Per tutto quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante previsto dal presente Accordo, nell’ottica restano ferme le disposizioni previste dal Regolamento di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;Assegnazione che si intendono qui richiamate.

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Samples: www.unifg.it

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 75 è stata approvato il “Testo unico in materia l’A.S.L. 4 ha necessità di coltivazione, raccolta regolamentare l’organizzazione dei traporti di presidi sanitari e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare documentazione tra le condizioni di produzione varie strutture dislocate negli ambiti territoriali del Tigullio Occidentale e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, Tigullio Orientale al fine di proseguire lo studioottimizzare la qualità dei servizi, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano ed affidarli nel quadro di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare quanto previsto dalla convenzione regionale sottoscritta con le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento Associazioni rappresentate riguardo all’espletamento dei servizi ordinari; - tra le istituzioni competenti Associazioni di Volontariato operanti sul territorio di questa A.S.L. si sono rese disponibili ad effettuare turnazioni per garantire il fabbisogno richiesto i Comitati Locali concordando uno schema uniforme di atto ed il piano standard di lavoro; - l’intesa di cui infra tiene conto dei principi giuridici e gli esperti degli enti delle regolamentazioni di ricerca natura economica enunciate con delibera X.X. x. 000 xxx 0.0.0000 xxxxxxx: “Approvazione Accordo Quadro Regionale per la regolamentazione dei rapporti tra Aziende Sanitarie ed Ospedaliere e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto ANPAS, CIPAs e CRI e modifiche ed integrazioni alla direttiva vincolante di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)cui alla delibera G.R. n. 441/2007”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo ciò premesso e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune confermato quale parte integrante e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto sostanziale del presente Accordoatto, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidateL’Associazione si impegna ad effettuare il trasporto di presidi sanitari e documentazione nell’ambiti del Tigullio Occidentale/Orientale, dal Legislatore statale e regionalecon base di partenza dall’Ospedale di Lavagna. Per presidi sanitari si intendono i materiali strettamente legati all’attività sanitaria dei vari reparti e/o servizi dell’ASL ad esempio: provette, alle predette parti e la loro collaborazione consente sacche di creare sinergie per il raggiungimento sangue, farmaci, ferri chirurgici, et similia. La documentazione deve essere affidata in busta chiusa recante indicazione di obiettivi comuni e riservatezza. Il servizio di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;trasporto si articola su due turni giornalieri (dalle ore

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Samples: Convenzione Per Trasporto Di Presidi Sanitari E Documentazione Negli Ambiti Del Tigullio Occidentale E Del Tigullio Orientale

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018il CEFO, n. 75 è stata approvato ente senza fini di lucro, ha lo scopo di facilitare la realizzazione professionale attraverso la formazione e l’orientamento, fornendo un quadro, il “Testo unico più completo possibile, delle opportunità formative ed occupazionali esistenti in materia Italia e all’estero; dando indicazioni in merito alle difficoltà da superare per consentire di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge trovare l’offerta più adeguata alle proprie necessità. Quindi l’associazione prevede attività di ricerca informazione su politiche, programmi ed iniziative dell'UE, consulenza orientativa su concorsi, tirocini, borse di studio e sperimentazione sull’individuazione volontariato, attività di formazione per diplomati, laureandi, laureati e professionisti per lavorare nell’ambito delle migliori specie vacanze – studio in Italia e cultivar all’estero, giornate e corsi di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale approfondimento su diverse tematiche, laboratori, workshop, e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; convegni rivolti a target predefiniti - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione LazioCEFO intende realizzare, in collaborazione con la Facoltà, l’apertura di un Punto Locale Eurodesk, rete europea che opera nell’area dell’informazione specializzata sui programmi europei rivolti alla gioventù. Attraverso questo progetto si intende creare un gemellaggio “sinergico” tra l’Università e l’Eurodesk, a tutto vantaggio degli studenti. Ciò sarà fonte di molteplici benefici potendo offrire cultura e servizi a più ampio raggio; - che la Facoltà è disponibile a collaborare per l’attuazione di tali iniziative; Xxx xxx Xxxxxx Xxxxxxxxxxx, 9 – 00000 Xxxx T (+00) 00 00.000.000 F (+00) 00 00.00.000 xxx.xxxxxxxx.xxxxxxx0.xx Le premesse fanno parte integrante del presente accordo. Le Parti, nel rispetto dei reciproci fini istituzionali, si impegnano ad una collaborazione di carattere didattico/scientifico, di consulenza e sostegno nell’orientamento degli studenti. Il Centro Europeo Formazione e Orientamento (CEFO) svolgerà attività di orientamento informando sul sistema di studio e ricerca dei principali paesi europei e sui programmi rivolti agli studenti promossi dall’Unione Europea e dal Consiglio d’Europa; promuoverà borse di studio offerti dal CEFO stesso e da altri enti e fondazioni, affinché sia favorita una maggiore partecipazione ai bandi, da parte degli studenti in particolare della Facoltà di Economia; favorirà quindi l’accesso degli studenti alle opportunità di mobilità (studio, lavoro, formazione, volontariato, conoscenze, esperienze) offerte loro dai programmi comunitari). La Facoltà consentirà a personale del CEFO di espletare le attività di orientamento e di consulenza all’utenza universitaria, attraverso un desk che sarà collocato presso il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura Documentazione Europea della Biblioteca Generale “Barone”, in orari e Ambiente CREAperiodi stabiliti di comune accordo tra le parti, tali che non interferiscano con l’attività istituzionale di orientamento espletata in ambito interno alla Facoltà. La dott.ssa Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx è la referente del CEFO presso la Facoltà. Il CEFO si impegna a versare alla Facoltà una somma di € 1.500,00 (Euro millecinquecentomila/00) per l’anno accademico 2017-AA2018, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile in un unico versamento, a sostegno di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività iniziative e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF cheattività della Facoltà volte, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzatra l’altro, al fine potenziamento dell’orientamento, comprendendo anche l’acquisto di proseguire lo studioattrezzature e materiale di consumo, e di qualsiasi altra azione di supporto allo svolgimento dell’attività oggetto della presente convenzione; Il CEFO si farà carico della copertura assicurativa del proprio personale che sarà tenuto ad uniformarsi ai regolamenti disciplinari e alle norme di sicurezza in vigore presso la sperimentazione struttura ospitante. La Facoltà provvede al trattamento, alla diffusione ed alla comunicazione dei dati personali relativi al presente accordo nell’ambito del perseguimento dei propri fini istituzionali e la dimostrazione di quanto previsto dal proprio Regolamento emanato in attuazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal D.lgs. 196/2003 Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme Codice in materia di procedimento amministrativo protezione dei dati personali”. Il CEFO si impegna a trattare i dati personali provenienti dalla Sapienza, o comunque raccolti in conseguenza e nel corso dell’esecuzione del presente accordo, nel rispetto della normativa vigente, unicamente per le finalità connesse all’esecuzione del medesimo. I patti aggiunti al presente accordo, siano essi modificativi estintivi o costitutivi, siano essi anteriori, coevi o successivi alla sottoscrizione del presente accordo, debbono essere fatti, sotto pena di diritto nullità, per iscritto. Il presente accordo decorre dalla data di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione sottoscrizione e cesserà di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’artprodurre i suoi effetti il 31 dicembre 2018. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione Esso potrà essere rinnovato previo accordo scritto tra le Amministrazioni finalizzata parti. Ciascuna parte, ed in particolare l’Università per esigenze istituzionali o motivi di pubblica sicurezza, potrà recedere dal presente accordo con preavviso di almeno due mesi da comunicare all’altra parte con lettera raccomandata A/R. In caso di controversia nell’interpretazione o esecuzione della presente convenzione, la questione verrà in prima istanza definita in via amichevole. Qualora non fosse possibile, il foro competente sarà quello di Roma. Il presente accordo è soggetto a garantire che i servizi pubbliciregistrazione ai sensi dell’Art. 4 della tariffa parte seconda, che le stesse allegata al DPR. 131/1986. Le spese di registrazione saranno carico alla parte richiedente. Le spese per l’imposta di bollo sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal della società. Il presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti accordo è redatto in doppia copia e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;controfirmato dalle parti.

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Samples: Accordo Di Collaborazione Tra

PREMESSO CHE. Con Decreto l'articolo 1 del decreto legislativo 21 maggio 20189 gennaio 1999, n. 75 è stata approvato il “Testo unico 1, ha istituito una società per azioni denominata Sviluppo Italia Spa, con lo scopo di "promuovere attività produttive, attrarre investimenti, promuovere iniziative occupazionali e nuova imprenditorialità, sviluppare la domanda di innovazione, sviluppare sistemi locali d'impresa" e "dare supporto alle amministrazioni pubbliche, centrali e locali, per quanto attiene alla programmazione finanziaria, alla progettualità dello sviluppo, alla consulenza in materia di coltivazione, raccolta gestione degli incentivi nazionali e prima trasformazione delle piante officinali”comunitari"; - Il Decreto stabilisce l'articolo 1, comma 460, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, dispone che deve essere adottato il “Piano Sviluppo Italia assuma la denominazione di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari "Agenzia nazionale per migliorare le condizioni di produzione l'attrazione degli investimenti e di prima trasformazione delle piante officinalilo sviluppo d'impresa Spa"; - ARSIALla direttiva 27 marzo 2007, emanata dal Ministro dello Sviluppo economico ai sensi dell'articolo 1, comma 461, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, indica l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa Spa, "quale Ente strumentale dell'Amministrazione Centrale" (punto 2.1.1) volto a perseguire le priorità di "favorire l'attrazione di investimenti esteri di qualità elevata, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello grado di favorire la promozione dare un contributo allo sviluppo del sistema economico e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazioproduttivo nazionale; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento sviluppare l'innovazione e la diffusione competitività industriale e imprenditoriale nei settori produttivi e nei sistemi territoriali; promuovere la competitività e le potenzialità attrattive dei territori" - Nell’ambito della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e missione di fornire indicazioni preliminari gestione di incentivi per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità rafforzamento del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - imprenditoriale, Invitalia gestisce un insieme integrato di misure finalizzate alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche nascita e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromaticheallo sviluppo dell’imprenditorialità, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili alle imprese innovative e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsiala quelle promosse da giovani e donne, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal denominato Piano di settore della filiera delle piante officinaliSistema Invitalia Startup”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori nell’ambito del settore, promuovere il coordinamento quale rientrano tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;altri:

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PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018l’art. 8, legge 1 aprile 1999, n. 75 è stata approvato il “Testo unico 91 “ diposizioni in materia di coltivazione, raccolta prelievi e prima trasformazione delle piante officinali”di trapianti di organi e tessuti” istituisce presso l’ Istituto superiore di sanità il centro nazionale trapianti; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il l’art. 2, comma 308, lett. a) della L. 24 dicembre 2007, n. 244 Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari Disposizioni per la coltivazione formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (legge finanziaria 2008) in campo base al quale il Centro Nazionale Trapianti può stipulare accordi di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Laziocollaborazione e convenzioni con amministrazioni pubbliche, enti, istituti, associazioni e altre persone giuridiche pubbliche o private, nazionali, comunitarie o internazionali -il CNT sta procedendo, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio i centri regionali per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AAi trapianti della rete trapiantologica, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF cheprogetto, avendo svolto ricerche rientrante nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti programma di ricerca CCM 2012 del Ministero della Salute, intitolato “prevenzione della diffusione di infezioni sostenute da Microrganismi MultiResistenti (MDR) in ambito trapiantologico e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità analisi del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazionerischio; - il progetto ha quali finalità sia quella di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, porre in essere misure di controllo sullo stato di diffusione dei microorganismi MultiResistenti sia quella di raccogliere i dati utili al fine di stimare il rischio di trasmissione di tali microorganismi dal Legislatore statale donatore di organi al paziente trapiantato e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie il rischio per il raggiungimento paziente trapiantato di obiettivi comuni e di pubblico interesseacquisire una colonizzazione/infezione durante la degenza; - non configurandosi quale pagamento nell’evolversi del progetto si è reso necessario individuare, all’interno della rete trapiantologica, dei Centri Trapianto che per caratteristiche funzionali e strutturali consentissero una raccolta di corrispettivodati mirati al conseguimento degli obiettivi attesi; - - il Comitato Etico Indipendente dell’Azienda centro partecipante nella seduta del 25.06.2013 ha espresso parere favorevole all’effettuazione della sperimentazione, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTFapprovandone il relativo Protocollo contrassegnato con il n. reg. 73/2013;

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Samples: Convenzione Tra

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018L'art. 3 della Legge n. 56/1989 stabilisce che, n. 75 è stata approvato il “Testo unico in materia ai fini della formazione professionale all'esercizio dell’ attività psicoterapeutica, le scuole di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”psicoterapia riconosciute sono equiparate alle scuole di specializzazione universitarie; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano che, ai sensi degli articoli 2 e 8 del Regolamento n. 509/1998 , gli allievi delle scuole in psicoterapia sono tenuti ad effettuare un tirocinio, suddiviso in almeno cento (100) ore per ciascun anno di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni corso, presso strutture pubbliche o enti privati accreditati/convenzionati col S.S.N. (Servizio Sanitario Nazionale), nei quali l'allievo possa confrontare la specificità del proprio modello d i formazione con la domanda articolata dell'utenza ed acquisire esperienza di produzione diagnostica clinica e di prima trasformazione delle piante officinaliintervento in situazioni di emergenza; - ARSIAL-che l 'O.M. 10 dicembre 2004 e s.m.i prevedono che, nell 'atto di convenzione, debba risultare che il tirocinio è finalizzato alla formazione in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) hapsicoterapia secondo quanto previsto dall'art. 8 del Regolamento n. 509/1998 , tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT che nella struttura . ospitante si svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione psicoterapia, che sia dichiarato il periodo di validità della stessa ed il numero massimo di allievi dell 'Istituto promotore che può svolgervi annualmente il tirocinio con la supervisione di uno psicoterapeuta. LE PARTI CONVENGONO E STIPULANO QUANTO SEGUE ART. 1 “L’ASL n.3 di Nuoro” assicura all’interno dei propri Servizi l'espletamento delle migliori specie e cultivar attività di piante agrarie tirocinio idonee ad essere coltivate nella pianura ai fini della specializzazione in psicoterapia, secondo quanto previsto dall'art. 8 del Regolamento n. 509/98, con l’acquisizione di Rieti attraverso prove documentate esperienze pratico-applicative. Nell'Azienda ospitante si erogano servizi di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale psicoterapia e di fornire indicazioni preliminari diagnostica clinica e sono presenti psicoterapeuti che svolgono anche la funzione di Tutor per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Laziogli specializzandi, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base nei periodi che saranno concordati tra i Responsabili dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio Servizi e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Proorgani direttivi della struttura ospitante.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;

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Samples: Convenzione Di Tirocinio Di Formazione Ed Orientamento

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018la Giunta Regionale, con DGR n. 75 225 del 24/03/2014, ha dato avvio ad una procedura di raccolta progettuale mediante l’approvazione del documento “Definizione di azioni operative per la realizzazione del Sistema Integrato della Ciclopista dell’Arno- Sentiero della Bonifica”. Le disposizioni contenute nella deliberazione di cui sopra prevedevano quale fine ultimo l’individuazione di proposte progettuali candidate da Comuni, Unioni di Comuni e Province conseguentemente ad avviso pubblico e il finanziamento delle medesime. - in attuazione dell’avviso di cui sopra sono state presentate alla Regione n. 51 proposte progettuali per un valore economico complessivo indicativo di euro 63.200.000, che si sviluppano lungo l’intero territorio interessato dal Sistema Integrato Ciclopista dell’Arno – Sentiero della Bonifica; - il 10 giugno 2015 la Regione Toscana e le Province di Arezzo, Firenze e Pisa, l’unione dei comuni del Casentino e tutti i comuni che attestano sull’asta fluviale dell’Arno hanno sottoscritto l’accordo derivante dall’avviso sopra detto e denominato “Accordo sulla realizzazione del sistema integrato ciclovia dell’Arno-sentiero della bonifica”, che individuava 16 progetti prioritari rispetto ai 38 ritenuti ammissibili dalla procedura istruttoria e finanziati per complessivi 18.000.000,00 di Euro rinviando la possibilità di realizzare i restanti interventi mediante successivi accordi. La provincia di Firenze (oggi Città Metropolitana) risultò assegnataria di un finanziamento di € 715,359,00 per la realizzazione del tratto Signa – Montelupo fiorentino e di € 150.000,00 per la progettazione del tratto da Sieci a Il Girone compreso passerella sull'Arno fra Compiobbi e Vallina / da Vallina a confine Comune di Firenze/Albereta - l’Europa è coperta da una rete ciclabile di interconnessione tra i singoli stati denominata EuroVelo frutto di un progetto della European Cyclist’s Federation (ECF) che promuove e coordina la creazione e la gestione di una rete ciclabile europea che attraversa e unisce l'intero continente; - l’Italia e attraversata da 3 itinerari della rete europea di cui la n. 7 (ciclovia del Sole) percorrendo l’intero Paese da Nord a Sud, possiede la valenza evocativa di una grande xxxxxxxx nazionale. - la realizzazione della Ciclovia del Sole è stata coerentemente inserita negli strumenti di programmazione regionale e metropolitana integrando la sua previsione nel sistema delle reti ciclabili di interesse regionale e metropolitano; - a tale proposito con DGR n. 258 del 2 marzo 2020 la Giunta Regionale Toscana ha approvato il “Testo unico in materia di coltivazioneProtocollo d'Intesa per la progettazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale la realizzazione del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e tratto toscano della Ciclovia del Sole” che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, coinvolge tutti gli Enti interessati dal tracciato allo scopo di favorire attivare azioni sinergiche per la realizzazione del progetto denominato “Interventi relativi al Tronco 2 della Ciclovia del Sole, Tratto Verona Firenze” - fase di progettazione definitiva ed esecutiva che si estende dal Comune di Pistoia fino a Comune di Campi Bisenzio attestandosi in ultimo al sistema integrato della ciclovia dell’Arno. In particolare questo primo accordo ha lo scopo di sviluppare il potenziamento progetto definitivo-esecutivo seguendo le indicazioni di cui al progetto di fattibilità tecnico economica della Ciclovia del Sole percorso Verona - Firenze, consegnato dal soggetto capofila (città metropolitana di Bologna) al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti data 07/08/2019. - nell'ambito del tratto del territorio fiorentino il lotto funzionale prioritario Tronco 2 della Ciclovia del sole si innesta al sistema integrato ciclovia dell’Arno e quindi anche al “sistema ciclabile metropolitano” così come rappresentato all’interno degli strumenti di pianificazione della città metropolitana quali il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), il Piano Strategico Metropolitano (PSM) e il Piano Urbano per la diffusione Mobilità Sostenibile metropolitano (PUMS), strumenti che al loro interno si pongono obiettivi di: • interazione dinamica delle diverse modalità di trasporto per rispondere con soluzioni sostenibili – dal punto di vista ecologico, sociale ed economico – alle esigenze di un’utenza plurima e diversificata, da realizzarsi attraverso interventi volti a ridurre il peso della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale mobilità individuale a favore del trasporto pubblico, della mobilità ciclopedonale e di fornire indicazioni preliminari un’agevole combinazione fra le due. • Promozione dell'uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane sia per le attività turistiche e ricreative • sicurezza dei ciclisti e dei pedoni. - si rende, pertanto, quanto mai necessaria anche da parte della città metropolitana un’azione volta a implementare e concretizzare l’operazione progettuale in corso per le due vie ciclabili (ciclovia del Sole e ciclovia dell’Arno) in modo da contribuire alla realizzazione di alcune tratte d’interesse metropolitano per raggiungere territori non toccati originariamente dal sistema integrato ciclovia dell’Arno, allargando i benefici in termini di mobilità e turismo sostenibile, nonché contribuire al potenziamento dell’accessibilità integrata di alcune aree urbane in xxxxx xx xxxxxxxxxxxxxx. - xx xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxxxx in accordo con la Regione Toscana ha individuato nell’ambito del proprio territorio una prima importante tratta per il completamento del sistema ciclabile metropolitano che andrebbe ad ampliare il sistema integrato della ciclovia dell’Arno denominando la stessa “ciclovia Firenze - Rosano”, collegando aree comprese nei comuni di Bagno a Ripoli, Fiesole (che partecipa indirettamente considerato che la ciclovia non tocca il proprio territorio), Firenze, Pontassieve e Rignano sull’Arno così come meglio rappresentata nella planimetria allegata (allegato 1). - Il Comune di Bagno a Ripoli ha manifestato la disponibilità a sviluppare in tempi rapidi la redazione del progetto definitivo della “ciclovia Firenze – Rosano” creando così l’opportunità di finanziare il medesimo per la coltivazione realizzazione delle opere. - in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici ultimo risulta evidente il fatto che la Ciclopista sopra delineata rappresenta uno sviluppo strategico del “Sistema Integrato Ciclopista dell’Arno e Sentiero della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT Bonifica” individuato dal Piano Regionale Integrato delle Infrastrutture e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema della Mobilità (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività PRIIM) quale ciclovia di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;regionale nonché d’interesse metropolitano.

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PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018la Legge R.T. n. 40/05 afferma la “centralità e partecipazione del cittadino, n. 75 è stata approvato il “Testo unico in materia di coltivazione, raccolta quanto titolare del diritto alla salute e prima trasformazione delle piante officinalisoggetto attivo del percorso assistenziale”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato la sperimentazione delle S.d.S. come previsto dal Piano Sanitario Regionale 2002-2004 (di seguito PSR) e dal Piano Integrato Sociale Regionale 2002-2004 (di seguito PISR) si pone come obiettivo il “Piano rilancio della cultura dell’integrazione del sistema sanitario con quello socio-assistenziale, nonché il controllo dell’impiego delle risorse attraverso il governo della domanda e la promozione dell’appropriatezza dei consumi; i processi di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione crescita e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, modernizzazione della Pubblica Amministrazione necessitano sostegno alle soluzioni in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello grado di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità crescita complessiva del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromaticheautonomie, con particolare riferimento alla composizione specifica attenzione ai comuni di minori dimensioni e a quelli collocati in elementi utili territori decentrati o svantaggiati, per i quali l'innovazione presenta costi aggiuntivi spesso molto impegnativi; il conseguimento degli obiettivi che la Toscana ha stabilito attraverso il “Nuovo Patto per uno sviluppo qualificato e principi attivi maggiori e migliori lavori in Toscana”, sottoscritto il 30 Marzo 2004 tra i presidenti di qualità degli oli essenziali; - ArsialANCI, il CAT e il DCTFUNCEM ed URPT, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzanecessitano che le istituzioni pongano in essere un impegno comune, al fine di proseguire lo studioesercitare in maniera ottimale le proprie capacità di governance e di sussidiarietà, mettendo a disposizione del sistema delle autonomie le esperienze e competenze di eccellenza sviluppate in questi anni dalla Pubblica Amministrazione e per coordinare le proprie azioni in materia; ANCI Toscana, nel quadro di collegamento alla rete telematica regionale, di diffusione sempre più ampia dell’innovazione tecnologica all’interno dei Comuni e di messa in rete delle informazioni, sta promuovendo politiche di associazionismo e cooperazione tra i Comuni nella gestione di servizi e di funzioni che rappresentano elementi fondamentali per ottenere risparmi di gestione ed un innalzamento della capacità di risposta ai bisogni dei cittadini e delle imprese a sostegno dello sviluppo delle comunità locali; il presente documento è naturale conseguenza del protocollo d’intesa tra UNCEM Toscana e le S.d.S. delle zone montane della Toscana siglato in data 15 novembre 2005, che ha previsto la realizzazione di un progetto di coordinamento per realizzare un modello di cooperazione istituzionale in materia sociosanitaria; a tal fine i soggetti firmatari hanno impiegato risorse proprie durante l’esercizio 2006; UPI Toscana, in qualità di associazione di rappresentanza di tutte le Province toscane, assicura la collaborazione degli Osservatori Sociali Provinciali, laddove necessario, rispetto alle finalità espresse dal presente Protocollo d’intesa; l’integrazione di funzioni ed operatività al livello dei servizi territoriali e comunità locali si realizza, in coerenza con gli obiettivi regionali, attraverso la sperimentazione della S.D.S., organismo di integrazione e di corresponsabilità fra Aziende Sanitarie, Comuni, professionisti del territorio e risorse della società civile; il processo d’integrazione sociosanitaria è richiamato dalla Legge Regionale 24 febbraio 2005, n. 41 “Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale” nella quale, ad esempio, all’articolo 3 comma 2 punti a), b), c) l’integrazione fra servizi sociali e sanitari, l’integrazione con altre politiche a tutela dei diritti di cittadinanza sociale (ad esempio quelle abitative e dei trasporti) e la dimostrazione cooperazione tra differenti livelli istituzionali ed i soggetti pubblici e privati (inclusi quelli del settore terzo settore) rappresentano modi attraverso i quali realizzare il sistema integrato dei servizi; la definizione dei Piani Integrati di Salute, quali strumenti di programmazione e partecipazione alla definizione delle piante aromatiche politiche di salute territoriali da parte degli attori locali, trovano i riferimenti normativi nella deliberazione della Giunta Regionale n. 682 del 12/07/2004 “Linee Guida per la realizzazione dei Piani Integrati di Salute”, nella legge Regionale n. 40/2005. “Disciplina del servizio sanitario regionale”, nella legge Regionale n. 41/2005 “Sistema integrato di interventi e officinali così come stabilito dal servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale”, nella deliberazione del Consiglio Regionale n. 22 del 16 febbraio 2005 “Piano di settore sanitario regionale 2005-2007”; il principio della filiera delle piante officinalipartecipazione, assieme al fattore soddisfazione del cittadino, rappresenta uno dei punti centrali del Piano Sanitario Regionale della Regione Toscana per il 2005-2007 e, più in particolare, si ritiene che uno dei capisaldi dell’organizzazione del sistema regionale sia proprio la “comunicazione”, intendono continuare sia essa rivolta verso l’interno o verso l’esterno, in quanto attività strategica a studiare favore dello sviluppo condiviso della “rete” dei servizi, e del senso di appartenenza della cittadina/o al sistema sanitario; la L.R. 24 febbraio 2005, n. 41 definisce i principi di comunicazione sociale che devono essere garantiti all’interno di un sistema integrato in cui si sviluppa il principio della sussidiarietà fra i livelli istituzionali e i soggetti del terzo settore; le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali S.d.S. nelle zone montane presentano problematiche simili per l’esercizio della propria funzione istituzionale, dettate dalla particolare condizione geografica che talvolta ne determina oggettive condizioni di svantaggio per i cittadini, anche per l’esercizio dei loro diritti in pieno campo in differenti areali materia sanitaria e di cittadinanza sociale; il processo di predisposizione, formazione e approvazione del Piano Integrato di Salute (di seguito P.I.S.) tiene conto della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche programmazione e degli atti fondamentali di indirizzo regionali e comunali prevedendo appositi momenti di raccordo e si sviluppa attraverso forme di rapporto con gli altri enti pubblici interessati, nonché forme di concertazione e consultazione con le strutture produttive della sanità privata, l’integrazione istituzionale (enti locali) e qualitative degli oli essenziali estrattisociale (organizzazioni sindacali, divulgarle agli operatori del terzo settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti ASP-Aziende di Servizi alle Persone), nelle modalità stabilite dalla S.d.S. al momento della definizione degli indirizzi; i soggetti rappresentativi del Terzo Settore partecipano alla progettazione del PIS attraverso proprie specifiche proposte; la Carta dei Servizi, già introdotta in Italia con Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27/1/1994, è un importante strumento di autotutela del cittadino, di informazione sulle modalità di accesso e sulle caratteristiche del servizio nonché di garanzia sulla qualità dei servizi forniti, ed oggetto di specifica deliberazione di Giunta regionale n. 566 del 31 luglio 2006 che ne approva lo schema da adottare sul territorio regionale anche attraverso apposite attività di promozione; la Regione Toscana tramite specifico Piano di Indirizzo, approvato con delibera consiliare, ha dato avvio alla Rete telematica regionale quale contesto organizzativo finalizzato alla promozione della società dell’informazione e allo sviluppo economico e sociale del proprio territorio; la Regione Toscana ha attivato il programma “Una Toscana più efficiente e meno burocratica” (deliberazione della Giunta Regionale nr. 152 del 12/02/2001, successivamente integrata con deliberazione di Giunta Regionale nr. 1098 del 14/10/2002) che prevede specifici impegni sui temi dell'innovazione e modernizzazione della Pubblica Amministrazione; la Regione Toscana tramite la L.R. n. 1/2004 “Promozione dell'amministrazione elettronica e della società dell'informazione e della conoscenza nel sistema regionale. Disciplina della Rete telematica regionale Toscana" individua le modalità di amministrazione elettronica sia in termini di semplificazione, trasparenza e integrazione dei processi interni, che di efficienza dei servizi per i cittadini e le imprese; il miglioramento dell’efficienza della attività della Pubblica Amministrazione passa sia per l’informatizzazione dei processi che facilitano la relazione fra gli esperti degli enti di ricerca Enti Locali ed i vari soggetti, pubblici e privati, sia per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività i processi informativi e sulla sostenibilità la comunicazione istituzionale; la Regione prevede l’implementazione del sistema (Pro“XX.XX.XX.Arom2); - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme nato dal primo progetto italiano di e-Government in materia di procedimento amministrativo Politiche Sociali, per sostenere l’integrazione socio- sanitaria, la programmazione e la gestione dei servizi sociali territoriali; la finalità del progetto XX.XX.XX. è quella di diritto costruire uno spazio virtuale assistito per rendere più efficienti le politiche in campo sociosanitario nella Regione Toscana, attraverso la definizione di accesso strumenti per l’integrazione tra servizi ed una interfaccia per comunicare e fornire servizi ai documenti amministrativi”cittadini ed agli utenti; la realizzazione ed il potenziamento di una piattaforma digitale, prevede all’interno della quale consentire uno scambio informativo tra operatori di settore ed al contempo con cittadini ed utenti, è in linea con le indicazioni fornite dal legislatore sia a livello nazionale che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi regionale; la previsione di risposte di rete al fenomeno della violenza infrafamiliare – correlate alla strutturazione delle informazioni disponibili – viene effettuata attraverso la collaborazione fra i soggetti firmatari del presente protocollo e il Tavolo regionale istituzionale per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune contrastare ed eliminare la violenza sulle donne e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati sui bambini per il conseguimento di obiettivi comuni; b) quale è prevista la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo partecipazione di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTFreferente delle S.d.S.;

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PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018IZSVe è un noto istituto di ricerca in grado di fornire un supporto tecnico specialistico ai governi nazionali e regionali, n. 75 è stata approvato il “Testo unico alle organizzazioni internazionali in materia attività di coltivazione, raccolta ricerca veterinaria e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di sanità pubblica e fornisce i servizi necessari per soddisfare le esigenze del settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni agricolo /alimentare del sistema di elaborazione e di produzione e garantisce la tutela del consumatore nonché contribuisce alla prevenzione di prima trasformazione delle piante officinalimalattie animali transfrontaliere e malattie trasmissibili animale- uomo; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello IZSVe si occupa di favorire la promozione diagnosi e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca sulle malattie infettive del bestiame e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar zoonosi, di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi controllo di qualità degli oli essenziali; - Arsialalimenti di origine animale destinati al consumo umano, il CAT di controllo di alimenti per animali, di sorveglianza epidemiologica e il DCTFmonitoraggio, sulla base di pianificazione di programmi di salute degli animali, di formazione del personale dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo servizi veterinari e di diritto produzione di accesso biofarmaci; IZSVe ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’artsensi dell'art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 51, comma 6, del D. LgsDecreto Legislativo n. 270/1993, e dell'art. 18 aprile 2016 5, comma 1, dell'accordo sulla gestione del IZSVe eseguito tra la Regione del Veneto, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia Autonoma di Bolzano e Provincia Autonoma di Trento sulla gestione dell’Istituto, come approvato dalla legge regionale della Regione Veneto n. 50 – Codice 5/2015, è autorizzato a stipulare convenzioni o contratti per la fornitura di servizi e per l’erogazione di prestazioni a soggetti privati, aziende, enti, associazioni e organizzazioni pubbliche e private. L'Associazione, anche attraverso i propri rappresentanti si fa promotrice di importanti iniziative in diversi ambiti: formazione, rete di sistemi produttivi trentini, politica di sviluppo ecosostenibile del territorio, informatizzazione dell’offerta del settore agrituristico trentino, studi di settore ed altri ancora; l’Associazione ha richiesto l’instaurazione di un rapporto convenzionale con l’Istituto a favore dei Contratti Pubblici - propri Associati, prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito per l’esecuzione di applicazione attività di ricerca e consulenza avente ad oggetto le verifiche igienico sanitarie nelle Aziende Agrituristiche del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata Trentino, per il triennio 2018-2021; IZSVe è interessata a garantire che svolgere i servizi pubblicirichiesti dall’Associazione in conformità alle norme vigenti in materia di gestione dell'Istituto; In considerazione delle suesposte premesse, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto costituiscono parte integrante e sostanziale del presente AccordoContratto e in considerazione dei reciproci accordi di seguito indicati le Parti, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale singolarmente e regionale, alle predette parti tramite i loro rispettivi agenti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni rappresentanti convengono e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;stipulano quanto segue:

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Samples: Contratto Per Prestazioni Di Attività Di Ricerca E Sperimentazione Complessa

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018deliberazione n. 1731 del 13/11/2019 l’Azienda X.X.XX. 8 Berica prendeva atto della convenzione sottoscritta con la LILT Vicenza S.r.l. avente ad oggetto l’erogazione di complessive n. 5.600 mammografie nell’arco del triennio 2019-2021 per lo specifico programma di screening a favore di pazienti residenti nel territorio dell’Azienda X.X.XX. Per le attività previste dalla convenzione, n. 75 è stata approvato l’art. 4 prevedeva il “Testo unico in materia riconoscimento, da parte dell’Azienda X.X.XX. e a favore della LILT, di coltivazione, raccolta un corrispettivo omnicomprensivo per mammografia eseguita e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano relativa refertazione di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL€ 28,00 (ventotto/00). Tuttavia, in conformità seguito all’emergenza sanitaria da virus Covid-19, la LILT rappresentava, per le vie brevi, alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello Direzione Aziendale la necessità di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette pervenire ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale un adeguamento del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo corrispettivo riconosciuto ai sensi dell'art. 4 della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF vigente convenzione. La richiesta era motivata dal fatto che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti ai fini di evitare il sovraffollamento delle sale d'attesa e garantire i necessari interventi di sanificazione tra l'accesso di una paziente e l'altra, la stessa LILT aveva dovuto allungare gli slot di prenotazione dedicati a ciascun utente erogando, conseguentemente, meno prestazioni a parità di orario del personale impiegato. Con ritorno deliberativo n. 1043 del 22/07/2020, valutato l'interesse a che la LILT mantenesse comunque gli impegni sulla garanzia del volume di prestazioni da piante aromatiche e officinalierogare, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatichel’X.X.XX. approvava l’addendum contenente modifiche alla Convenzione per l’erogazione di prestazioni a supporto dello screening mammografico di 1^ livello per il triennio 2019-2021, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsialprevedendo tra le modifiche l’ adeguamento tariffario, da 28,00€ a 32,00€, per il periodo compreso tra il 1^ agosto 2020 e, salvo ulteriori proroghe dovute all'epidemia da COVID-19, sino al 31 dicembre 2020. Con nota prot. n. 115727 del 30/11/2020, il CAT Presidente della LILT chiedeva di prorogare l’addendum sopra citato fino alla scadenza della Convenzione fissata al 31/12/2021 in considerazione del perdurare dell’epidemia da Covid-19. Sulla richiesta, agli atti, sono stati acquisiti i parerei favorevoli della Direzione Sanitaria e il DCTFdella Direzione Medica Ospedaliera. Considerato, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzapertanto, necessario prorogare fino al fine 31/12/2021 l’addendum di proseguire lo studiomodifica della convenzione, la sperimentazione alla luce degli accordi intercorsi e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali specifica richiesta avanzata dalla LILT in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’artdata 30/11/2020. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabiliTanto premesso, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 Parti concordano e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;stipulano la

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Samples: Accordo Di Proroga Dell’addendum Alla Convenzione

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21  la Legge regionale 16 maggio 20182019, n. 75 è stata approvato il 17 Testo unico Legge per la cultura”, individua, all’art. 4, quale ambito di intervento di interesse e rilevanza regionale, tra le altre, le attività di spettacolo (teatrali, musicali, coreutiche e cinematografiche), prevedendo inoltre, all’art. 35, che la Giunta regionale promuova e sostenga le attività dello spettacolo dal vivo;  la citata LR n. 17/2019 prevede altresì che la Regione si doti di un programma triennale, strumento per la programmazione degli interventi in materia di coltivazionecultura, raccolta nonché di uno o più piani annuali che individuino interventi, criteri, modalità e prima trasformazione delle piante officinali”strumenti di attuazione di tali interventi; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano Consiglio Regionale, con propria deliberazione n. 17 del 22.02.2022, su proposta della Giunta regionale, ha approvato il primo Programma triennale della Cultura per il triennio 2022-2024. Tra le linee di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto intervento delineate da tale Programma risultano quelle a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni favore dell'attività di produzione e di prima trasformazione distribuzione dello spettacolo dal vivo, delle piante officinali; - ARSIALresidenze artistiche e delle imprese culturali e creative, nell'ottica dello sviluppo, dell'innovazione, della creatività, dell’attenzione ai giovani e del rafforzato dialogo con il pubblico;.  il successivo Piano annuale degli interventi per la cultura 2022, approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 719 del 14.06.2022, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) haLR n. 17/2019 e al citato Programma, tra i propri compiti istituzionalinell’ambito delle azioni prioritarie in materia di spettacolo, quello di favorire la promozione creatività e lo svolgimento di studiimpresa culturale, ricerche ha individuato l’azione “Promozione e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione sostegno delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca produzione e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie distribuzione dello spettacolo dal vivo professionistico” (4.3_C), e cultivar di piante agrarie idonee tra gli interventi che concorrono ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione attuarla “La promozione e sviluppo di composti attività di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti spettacolo dal vivo attraverso progetti strategici, anche pluriennali, realizzati prevalentemente in un’ottica di rete” (Intervento A).  per realizzare detto intervento in data è stato pubblicato, in attuazione della delibera di Giunta regionale n. del , uno specifico Avviso per l’anno in corso, volto al sostegno finanziario di progetti strategici anche triennali relativi alle discipline della musica, del teatro, della danza, del circo contemporaneo e promuove alla multidisciplinarietà, rivolto agli enti locali e coordina linee ad altri enti pubblici, nonché agli enti, associazioni, fondazioni, ecc.,. operanti nell’ambito delle attività di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze spettacolo dal vivo, con sede legale e/o operativa nel territorio regionale;  in esito al citato Avviso è stata individuata e ammessa a contributo regionale, con decreto del farmaco Direttore della Direzione Beni Attività Culturali e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni Sport n. del , per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studioimporto pari a complessivi Euro , la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito seguente progettualità triennale dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTFtitolo presentata da ;

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Samples: Accordo Di Collaborazione Triennale

PREMESSO CHE. Con Pugliapromozione, l’Agenzia regionale del Turismo (istituita con Decreto legislativo 21 maggio 2018del Presidente della Giunta della Regione Puglia n. 176 del 2011 – come previsto dalla Legge Regionale n.1 del 2011, n. 75 modificata dalla L.R. 18/2010), è stata approvato il “Testo unico lo strumento operativo delle politiche della Regione Puglia in materia di coltivazionepromozione dell’imma- gine unitaria della Regione e promozione turistica locale; ‐ L’art. 7 della Legge Regionale n. 1 del 2002, raccolta come novellato dalla L.R. 18/2010, alle lettere a), e) ed f) , (e prima trasformazione come ribadito dall’art. 2 del Regolamento n. 9/2011) nella definizione dei compiti dell’ARET, tra l’altro, stabilisce che l’ARET “promuove la conoscenza e l’attrattività del territorio, nelle sue componenti naturali, paesaggistiche e culturali, materiali e immateriali, valorizzandone le eccellenze”, “sviluppa e coordina gli interventi a fini turistici per la fruizione e la promozione integrata a livello territoriale del patrimonio cultu- rale, delle piante officinaliaree naturali protette e delle attività culturali, nel quadro delle vocazioni produttive dell’intero territorio regionale” e “attiva e coordina, anche in collaborazione con altri enti pubblici e privati, iniziative, manifestazioni ed eventi, nonché progetti di arte urbana, che si configurino quali attrattori per il turismo culturale e per la promozione delle eccellenze enogastronomiche e naturalistiche del territorio”; - Il Decreto ‐ Pugliapromozione, a norma del Regolamento Regionale n. 9 del 2011 “promuove e qualifica l’offerta turisti- ca dei sistemi territoriali della Puglia, favorendone la competitività sui mercati nazionali e internazionali e sostenendo la cooperazione tra pubblico e privato nell’ambito degli interventi di settore; promuove inoltre l’incontro fra l’offerta territoriale regionale e i mediatori dei flussi internazionali di turismo”, “promuove lo sviluppo del turismo sostenibile, slow, enogastronomico, culturale, giovanile, sociale e religioso, nonché di tutti i “turismi” attivi ed esperienziali, sostenendo la valorizzazione degli indotti connessi”, “sviluppa e coor- dina gli interventi a fini turistici per la fruizione e la promozione integrata a livello territoriale del patrimonio culturale, delle aree naturali protette e delle attività culturali, nel quadro delle vocazioni produttive dell’in- tero territorio regionale, “svolge ogni altra attività a essa affidata dalla normativa regionale, dagli indirizzi strategici e dagli strumenti programmatori della Regione Puglia, anche in riferimento a leggi nazionali e a programmi interregionali e comunitari”, “realizza progetti promozionali su incarico della Regione”, “provve- de ad attuare ogni altro compito assegnato dalla Regione”; ‐ Lo stesso Regolamento n. 9/2011, all’art. 3, comma 1, lettera a, stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) haPugliapromozione, tra i propri compiti istituzionalispecifici, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo “realizza progetti promozionali su incarico della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale Regione o su proposta degli Enti Locali e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo operatori privati, nonché progetti integrati di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Laziopromozione turistica, in collaborazione con il CAT valorizzazione e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro fruibilità di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo attività culturali e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”beni culturali e ambientali, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni nel rispetto delle procedure previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale dalla vigente normativa comu- nitaria nazionale e regionale, alle predette parti fornendo altresì ai soggetti pubblici e privati proponenti consulenza tecnica e amministrativa per la loro collaborazione consente predisposizione e realizzazione di creare sinergie per il raggiungimento programmi di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTFpromozione”;

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Samples: Disciplinare Di Gara

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 75 è stata approvato il “Testo unico in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della La legge 7 agosto 1990, n. 241241 e successive modificazioni e integrazioni, “Nuove che detta norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi, prevede che all’articolo 15, come integrato dall’articolo 21, comma 1, lettera t), della legge 11 febbraio 2005, n. 15, la possibilità per le Amministrazioni amministrazioni pubbliche possono sempre di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune comune. La materia dei contratti di sviluppo, come riformata dal decreto 14 febbraio 2014, è disciplinata dal decreto 9 dicembre 2014 che stabilisce le modalità ed i criteri per la concessione delle agevolazioni e che la realizzazione degli interventi di cui all’articolo 43 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 (attrazione degli investimenti e realizzazione di progetti di sviluppo di impresa rilevanti per tali accordi si osservanoil rafforzamento della struttura produttiva del Paese), in quanto applicabiliconformità alle disposizioni stabilite dal Regolamento GBER n. 651/2014, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati valide per il conseguimento periodo 2014 - 2020. ALCOA Inc. (Aluminum Company of America) è un'azienda statunitense, terza nel mondo come produttrice di obiettivi comuni; balluminio. Nel 1996 ha acquisito la società a partecipazione statale Alumix, gruppo EFIM, attiva nella produzione di materiali in alluminio, con sede direzionale a Milano, uno stabilimento per la produzione di laminati a Fusina (VE) e uno stabilimento per la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto produzione di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo alluminio primario a Portovesme (SU). Nell’ambito di un margine piano di guadagnoristrutturazione globale dell'azienda, l’onere finanziario nel corso del 2014, la società americana ha avviato la chiusura del sito per la produzione di alluminio primario di Portovesme (SU). SiderAlloys Italia S.p.A. è una media impresa di recente costituzione con sede a carico Portoscuso (SU), il cui capitale è detenuto dalla SiderAlloys Holding Italia S.r.l., riconducibile al gruppo industriale svizzero SiderAlloys, attivo nel trading di ARSIAL derivante metalli ferrosi e non. L’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa - INVITALIA (nel seguito Agenzia) nell’ambito delle proprie finalità istituzionali di intervento ai fini del rilancio delle aree di crisi industriale, ha ricevuto incarico dal presente AccordoMinistero dello sviluppo economico per individuare un investitore interessato all’acquisto ed al rilancio dell’impianto di produzione ex Alcoa nell’area industriale di Portovesme del Comune di Portoscuso (SU). In data 9 gennaio 2017 l’Agenzia e SiderAlloys hanno siglato un accordo volto ad abilitare SiderAlloys a svolgere la duediligence dello smelter di Portovesme (previa autorizzazione di Alcoa); In data 13 marzo 2017 SiderAlloys ha formulato un’offerta irrevocabile di acquisto, nell’ottica integrata in data 18 maggio 2017 che prevede l’acquisizione del sito ex Alcoa al costo di un euro. In tale contesto, con domanda del 12 ottobre 2017 la società SiderAlloys Italia S.p.A. ha presentato una reale condivisione proposta di compiti Contratto di sviluppo per l’attuazione di un programma di sviluppo industriale nel sito ex Alcoa, nell’area industriale di Portovesme del Comune di Portoscuso (SU). Contestualmente, la società ha presentato istanza di attivazione delle procedure per la sottoscrizione di apposito Accordo di Programma. Obiettivo del programma è la riattivazione ed il rilancio del complesso industriale ex Alcoa, per la produzione di alluminio primario. Il piano industriale prevede investimenti per circa 135 milioni di euro con l’assorbimento, a regime, di n. 376 ex dipendenti Alcoa e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;in 70 contractors nella configurazione operativa senza la fabbrica di anodi.

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Samples: Accordo Di Programma

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018la Regione Piemonte persegue l’intesse pubblico anche attraverso la protezione e la valorizzazione del sistema idrico piemontese, in quanto la risorsa acqua è un patrimonio comune essenziale per lo sviluppo sostenibile dell’ambiente e della società; la Regione Piemonte, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale, agisce secondo i principi di efficienza, efficacia e economicità per quanto riguarda il servizio idrico integrato, costituito dai servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione d’acqua per usi civili, nonché dei servizi di fognatura e depurazione delle acque reflue urbane; la Regione Piemonte, in attuazione dell’art. 44 del d. lgs. 152/2006, ha approvato con D.C.R. n. 75 è stata approvato 117- 10731 del 13 marzo 2007 il “Testo unico in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera Tutela delle piante officinali” come Acque (di seguito PTA), quale strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari di pianificazione necessario alla tutela delle risorse idriche, delle acque e degli ecosistemi acquatici per il miglioramento dell’ambiente; l’art. 42, c. 4 delle Norme del Piano stabilisce, tra l’altro, che “al fine di ridurre i consumi di acqua e di migliorare le condizioni di produzione sostenibilità ambientale dell'utilizzo delle risorse idriche a parità di servizio reso e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIALqualità della vita, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) hala Regione può stipulare con gli enti locali, tra con gli EgATO, con i propri compiti istituzionaligestori del servizio idrico integrato, quello con i consorzi irrigui, nonché con altri grandi utilizzatori dell’acqua accordi di favorire la promozione programma nei quali sono stabiliti gli obiettivi, i tempi di attuazione e lo svolgimento le previsioni di studispesa dei progetti relativi al programma medesimo, ricerche nonché avviare con gli atenei e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività gli istituti scientifici programmi di ricerca e sperimentazione sull’individuazione sperimentazione”; l’art 35 delle migliori specie Norme del Piano Territoriale Regionale fa propri gli obiettivi del Piano di tutela delle acque da perseguire attraverso la protezione e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e la valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo sistema idrico piemontese nell’ambito del bacino di rilievo nazionale del fiume Po e nell’ottica dello sviluppo sostenibile della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione comunità. Tra gli indirizzi della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, pianificazione territoriale al fine di proseguire proteggere e preservare lo studiostato qualitativo e quantitativo dei corpi idrici si evidenzia l’obiettivo di garantire usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche, con priorità per quelle potabili (lettera c, art.35); la sperimentazione Regione Piemonte, con d.g.r. n. 28-7253 del 20 luglio 2018, ha adottato – ai sensi dell’art. 7, c. 2 della l.r. 56/1977 e ss.mm.ii. e dell’art. 121 del d.lgs. 152/2006 – il Progetto di Revisione del PTA, comprensivo anche dei documenti necessari per l’avvio del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS); la dimostrazione del settore delle piante aromatiche Xxxxxxx Xxxxxxxx x x’XxXXX x. 0 “Alessandrino” risultano da tempo impegnate in una serie di interventi strategici finalizzati allo sviluppo e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali messa in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità sicurezza del sistema (Pro.Arom2)”di approvvigionamento idropotabile, mediante progetti di riorganizzazione e potenziamento del sistema idrico, nonché azioni dirette alla riqualificazione, riconversione e sviluppo del territorio; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme detta progettualità valorizza le esperienze maturate in materia di procedimento amministrativo programmazione integrata, ove viene evidenziata l’importanza delle varie forme di partenariato locale tra i vari livelli di governo per la promozione di sistemi economici locali e di diritto area vasta, fondati sulle competenze radicate nel territorio, sulla tecnologia, sui servizi alle imprese e ai cittadini; in tale contesto, si ritiene di accesso ai documenti amministrativi”rilevanza strategica la pianificazione di infrastrutture di acquedotto, che mediante la realizzazione di opportuni interventi favorisca la transizione dal sistema di adduzione e distribuzione locale a quella di area vasta con la realizzazione di nuove captazioni e di un sistema multiplo reti ed impianti interconnessi; il Piano d’azione per la messa in sicurezza del sistema di approvvigionamento, predisposto dall’XxXXX 0 Xxxxxxxxxxxx prevede, per questo territorio, interventi funzionali per la realizzazione di nuove captazioni e di interconnessioni di reti idriche al fine di una migliore distribuzione sul territorio della risorsa idrica, per l’interconnessione e messa in sicurezza del sistema attuale di adduzione e distribuzione; il Piano d’azione risulta quale naturale prosieguo degli interventi individuati a seguito dell’emergenza idrica che ha interessato il territorio dell’ATO6 nel secondo semestre 2017; tale situazione ha comportato la dichiarazione dello stato di emergenza e la predisposizione di uno specifico “Piano degli interventi urgenti” che, per quanto riguarda il territorio dell’ATO6, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento interventi parzialmente finanziati con il “Fondo Nazionale delle emergenze; il Piano di azione si suddivide in collaborazione due livelli di attività interconnessione, il primo dei quali prevede la realizzazione di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima leggeun “anello di interconnessione primaria” mentre il secondo livello riguarda interventi di “interconnessione secondaria”; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito Gli interventi di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubbliciinterconnessione primaria, che le stesse sono tenute relativi al collegamento delle principali fonti di approvvigionamento presenti sul territorio a svolgereservizio dei maggiori centri urbani, siano prestati per il conseguimento sono di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;seguito elencati :

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Samples: www.ato6alessandrino.it

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018la gestione del sistema di allerta precoce antidroga rientra in modo diretto tra le finalità istituzionali del Dipartimento; il DPA - assegnatario delle funzioni attribuite alla PCM dall’art. 1, co. 4 del D.L. n. 75 85 del 2008 - è stata approvato la struttura della Presidenza del Consiglio dei Ministri competente, tra l’altro, alla “raccolta della documentazione sulle tossicodipendenze; alla definizione e all’aggiornamento delle metodologie per la rilevazione dell’elaborazione, la valutazione e il trasferimento all’esterno delle informazioni sulle tossicodipendenze”; nel DPA opera l’Osservatorio Permanente sulle droghe e sulle tossicodipendenze, istituito dall’art. 1 co. 7 del D.P.R. n. 309 del 1990, le cui competenze comprendono, tra l’altro, la raccolta periodica e sistematica di dati Testo unico sulle iniziative promosse ai diversi livelli istituzionali in materia di coltivazioneinformazione e prevenzione”, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”ai sensi dell’art. 1 co. 8 lett. d) del D.P.R. 309/1990; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AADPA, ha realizzato attività volte a affrontare in modo coordinato e organico, sia a livello nazionale che internazionale, il fenomeno droga al fine di ridurre la domanda e contrastare l'offerta anche di questo tipo di sostanze; in particolare, ai sensi dell’Accordo di collaborazione con la ULSS n. 20 di Verona in data 30 dicembre 2013 è stata monitorata, in xxx xxxxxxxxxxxx, xx xxxxxxxxxx xxx xxxxxxxxxx xxxxxxxx, rilevandosi molteplici nuove sostanze psicoattive, nell’ambito del progetto “NSP ALERT 2013” che ha avuto termine in data 12 febbraio 2016; l’I.S.S., tra le cui funzioni istituzionali, così come definite dall’art. 2 dello Statuto rientrano quelle oggetto dell’Accordo in esame, ha direttamente partecipato alle attività funzionali al sistema di allerta sopra menzionato, quale firmatario dell’Accordo di collaborazione relativo al progetto “Biotox – Alert”, concluso il 04.08.2015, valorizzando, promuovendo e finanziando strumenti e ambito bio-tossicologico, a sostegno, completamento e garanzia tecnico-scientifica del sistema stesso; il progetto affidato dal DPA all’I.R.C.C.S. - Fondazione Xxxxxxxxx Xxxxxxx Centro antiveleni di Pavia, ente collaborativo del menzionato sistema di allerta, teso a creare e consolidare un network dei servizi d’urgenza rappresentativi del Sistema Sanitario Nazionale al fine di rilevare l’incidenza e le cause di accesso per intossicazione da sostanze ha avuto termine in data 14.09.2014; in vista della conclusione della fase sperimentale del progetto Produzione sostenibile NSP Alert 2013”, il DPA ha ravvisato l'opportunità di specie aromatiche centralizzare le attività già in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività capo all'USSL n. 20 di Verona, in un centro di coordinamento operativo di rilievo nazionale. A tal fine, il DPA ha individuato ISS con sede a Roma che, così come previsto dal Regolamento organizzativo di cui al Decreto Ministero Salute 2 marzo 2016, svolge il ruolo di organo tecnico scientifico del Servizio Sanitario Nazionale ed ha come obiettivo principale l’individuazione degli strumenti e sulla sostenibilità degli istituti finalizzati alla promozione e alla tutela della salute pubblica nazionale, attraverso lo svolgimento ed il coordinamento nazionale ed internazionale delle attività di ricerca, sorveglianza, regolazione, prevenzione, comunicazione, consulenza e formazione e ispira la sua azione a quanto previsto dalla Carta europea dei ricercatori; l’ISS, con nota n. 4555 del 16 febbraio 2016, ha confermato l’interesse e la disponibilità, previa adeguata copertura finanziaria, all’espletamento delle funzioni e dei compiti operativi del sistema; nelle more del perfezionamento delle intese, il DPA, con nota n. 891 del 25 maggio 2016, ha richiesto all'ISS di garantire la funzionalità del sistema, attivando meccanismi informatici e tecnico- scientifici per acquisire, trattare e diffondere, in via temporanea, informazioni eventualmente provenienti dalla rete dell’allerta nazionale antidroga; con nota n. 15366 del 30 maggio 2016, l’ISS ha dato assicurazioni sugli avvenuti adempimenti necessari per la funzionalità del sistema (Pro.Arom)” approvato in modalità provvisoria; il DPA, dopo aver escluso di ricorrere alla gestione in house, valutata non idonea sotto il profi- lo dell'efficienza e dell'efficacia dell'azione amministrativa, e alla gestione diretta, ritenuta non idonea per mancanza di competenze interne specializzate, ha deciso di ricorrere all’accordo di coo- perazione con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - l’ISS, in quanto lo stesso è risultato l’unico atto a soddisfare, anche atto il profilo ine- rente le specializzazioni professionali necessarie all’espletamento delle attività di cui trattasi, le esi- genze connesse alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre Sistema Nazionale di Allerta. Più in particolare, per quanto concerne il DCTF cheprofilo della incidenza della spesa, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche si evidenziano gli elementi che seguono: • la maggiore e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatichepiù articolata complessità dei compiti affidati all’Istituto Superiore di Sanità, con particolare valenza estesa a tutto l’ambito nazionale e la qualità di centro operativo di rilievo nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità; • la circostanza che con lo stipulando accordo l’Istituto Superiore di Sanità assume in proprio l’onere della spesa di € 380.000,00 su una spesa complessiva di € 1.880.000,00, oneri che sta già sostenendo concretamente; • la infungibilità delle prestazioni dell’Istituto Superiore di Sanità quale organo di riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi na- zionale per la gestione del sistema di qualità degli oli essenziali; - Arsialallerta precoce che non consente la individuazione sul mercato libero di prezzi o, il CAT e il DCTFcomunque, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, criteri validi di comparazione. al fine di proseguire lo studioassicurare, senza soluzione di continuità, la sperimentazione prosecuzione e la dimostrazione l’ulteriore sviluppo delle attività in termini di raccolta e trattamento delle segnalazioni, gestione del settore network dei centri collaborativi, analisi delle piante aromatiche questioni epidemiologiche e officinali così come stabilito dal formazione degli addetti ai lavori, l’ISS ha elaborato il progetto esecutivo Piano Sistema Nazionale di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme Allerta Precoce in materia di procedimento amministrativo segnalazioni di sostanze psicoattive - S.N.A.P. – ISS”; l’ISS ha fornito ulteriori elementi, ritenuti necessari dal Dipartimento per il completo svolgimento delle proprie attività istruttorie in data 27 febbraio 2017 e 06 marzo 2017; il Dipartimento ha favorevolmente valutato la versione definitiva del progetto esecutivo nonché la congruità dei relativi costi in data 07 marzo 2017; le attività di diritto cui sopra soddisfano pienamente i criteri riportati nell’art. 5, co. 6 del D.Lgs. 50/2016, in quanto l’Accordo realizza una cooperazione tra Amministrazioni predisposta a garantire che il servizio pubblico da svolgere sia prestato nell’ottica di accesso ai documenti amministrativi”conseguire gli obiettivi che esse hanno in comune, prevede esclusivamente finalizzato all’interesse pubblico e, inoltre, l’istituto Superiore di Sanità individuato non svolge sul mercato aperto l’attività interessata dalla cooperazione. Ne consegue che, la materia de qua è esclusa dall’ambito di applicazione del Nuovo Codice degli Appalti; permanendo l'interesse pubblico a identificare e segnalare tempestivamente le nuove sostanze psicoattive che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi circolano sul territorio europeo e italiano, di talché risulta necessario disporre di adeguate capacità di identificazione laboratoristica delle nuove sostanze psicoattive, migliorare la capacità diagnostica del personale del sistema per intervenire quanto più presto possibile sui pazienti intossicati, semplificare i flussi documentali e favorire la diffusione a livello nazionale e internazionale delle informazioni, anche attraverso il sito del Dipartimento; ritenuto opportuno, data la complessità dei compiti da svolgere e delle procedure da impostare e sviluppare in modo articolato ed organico, pervenire alla definizione di un rapporto di collaborazione della durata di 36 mesi; per la definizione delle modalità di realizzazione dei comuni obiettivi e per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di delle attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabilicomune, le disposizioni previste dall’art. 11Parti intendono sottoscrivere il presente accordo per la realizzazione dell’allegato progetto esecutivo “SNAPP-ISS”, commi 2 il quale costituisce parte integrante e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;sostanziale dello stesso

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Samples: Accordo Di Collaborazione Interistituzionale Tra

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018l’Ente Parco, secondo quanto indicato dall’art. 3 del proprio statuto, persegue i fini di tutela, promozione, valorizzazione e di sviluppo sostenibile delle risorse naturali, ambientali, storiche e culturali dell’Xxxx Xxxxx Scrivia e dell’Alta Val Trebbia, nonché di sostegno alla ricerca scientifica, alla didattica e all’educazione ambientale; - l’Ente Parco favorisce lo sviluppo sociale ed economico delle popolazioni locali promuovendo, nel rispetto delle risorse ambientali e territoriali, iniziative ed attività agro-silvo-pastorali, turistiche, artigianali e commerciali; - l’Ente Parco persegue tali finalità promuovendo, fra l’altro, la conoscenza e la fruizione a scopi didattici, culturali, scientifici e ricreativi dei beni ambientali e culturali in forme compatibili con la loro tutela, onde contribuire a migliorare la qualità della vita delle comunità del Parco e a diffondere modelli di impiego del tempo libero improntati ad un equilibrato rapporto con l’ambiente e di sviluppo sostenibile; dalla sua istituzione l'Ente Parco ha operato per fornire costanti iniziative finalizzate ad avvicinare le nuove generazioni alla conoscenza del territorio, garantendo loro gli strumenti di valutazione e di apprendimento del complesso sistema delle risorse ambientali, sociali e culturali del territorio di sua pertinenza; - il Centro Esperienze del Parco dell’Antola opera dal 2000 per sviluppare azioni educative e didattiche a favore delle Istituzioni Scolastiche e della cittadinanza promuovendo un utilizzo del territorio in chiave divulgativa ed educativa, mettendo a disposizione le proprie risorse e strutture e operando attraverso una metodologia cooperativa e collaborativa; - il Centro Esperienze del Parco dell’Antola è stato riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente nel 2002 con il Programma In.F.E.A. (Informazione, Formazione, Educazione Ambientale) ed è formalmente inserito nel Sistema Ligure di Educazione Ambientale con DGR n.1864 del 7/7/2008 e DGR n. 75 2779 del 24/9/2010; - il Centro Esperienze ha elaborato nell’ambito delle attività didattiche rivolte alle Istituzioni Scolastiche una proposta denominata “In fattoria: mestiere contadino” finalizzata alla conoscenza e alla riscoperta del lavoro contadino, delle attività agro-pastorali e alla sensibilizzazione al consumo sostenibile; - l'Azienda Agricola Osteria del Sole è stata approvato individuata dal Centro Esperienze del Parco come luogo adatto per lo svolgimento dell'attività didattica denominata "In fattoria: mestiere contadino" di cui al catalogo per le seguenti motivazioni: - l'azienda è regolarmente iscritta all'albo degli Agriturismi della Regione Liguria ed ha regolare licenza per svolgere servizio di ristorazione e attività ricreative; - l'azienda è situata presso un caratteristico nucleo rurale in Xxx Xxxxxxxx entro i confini dell'Area Protetta del Parco ed è raggiungibile esclusivamente a piedi con un percorso di circa 20' che si presta a far conoscere e comprendere il contesto ambientale, naturale e storico-culturale in cui è inserita ed opera; - in Xxx Xxxxxxxx, a Senarega, è presente e visitabile il Museo etnologico (sez. la stalla) che ricostruisce la storia e la cultura contadina della valle attraverso immagini, testimonianze, strumenti ed oggetti fornendo pertanto un importante supporto didattico all'attività e un supporto logistico nell'organizzazione in caso di maltempo; - l’azienda alleva diverse specie di animali da cortile e da allevamento e mette in atto le tradizionali pratiche agricole e rurali locali (semina di patate e ortaggi, sfalcio, taglio della legna per il riscaldamento dei locali); - l’Azienda agricola Osteria del Sole si è resa disponibile a realizzare l’attività didattica Testo unico in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinaliIn fattoria: mestiere contadino”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano le parti ritengono di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari far risultare da apposito atto scritto le modalità di collaborazione e le tariffe concordate per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento dell’attività di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Laziocui sopra; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;LE PARTI CONVENGONO CHE

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Samples: Accordo Di Collaborazione Per L’organizzazione Di Attivita’ Ed Iniziative Presso L’azienda Agricola “Osteria Del Sole”

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018il Consorzio ASI, ente pubblico economico e strumentale ai sensi della L.R. n. 75 è stata approvato 38/2001, ha i compiti istituzionali della promozione industriale, della ricerca industriale e dell’innovazione rivolta ai comparti d’impresa industriali nonché alla promozione e creazione d’impresa e li svolge sulla base degli indirizzi del proprio Statuto e della propria programmazione e sotto il “Testo unico controllo e la vigilanza della Regione Calabria in tutto il territorio provinciale; - il Consorzio ASI, ai sensi del vigente quadro normativo e statutario, fornisce consulenza ed assistenza tecnica in materia di coltivazioneinformazione, raccolta programmazione, progettazione, promozione, formazione e prima trasformazione delle piante officinali”aggiornamento in materia di politica industriale nonché in materia di agevolazioni alle attività produttive alla ricerca industriale ed all’innovazione; - Il Decreto stabilisce il Consorzio ASI, in conformità con le proprie finalità istituzionali, supporta la Regione Calabria in alcune funzioni, sviluppando una propria programmazione e proprie linee di azione sinergiche e complementari a quelle della Regione così come previsto dagli artt. 12 e 14 della L.R. 38/2001 e come definite nella programmazione 2007 - 2013; - il Consorzio ASI, nei propri documenti programmatici ha previsto lo svolgimento di specifiche linee di attività per promuovere, diffondere e rafforzare, in ambito provinciale, l’innovazione ed il trasferimento tecnologico di natura industriale a favore delle imprese coinvolgendo, in modo cooperativo, il sistema della ricerca universitaria e gli altri enti e/o soggetti che deve essere adottato a vario titolo concorrono alle medesime finalità; - il Consorzio ASI è titolare del progetto “Reghion Sprintech” promosso dalla Regione Calabria in attuazione della Misura 3.16 Azione A. 2 del POR Calabria 2000 – 2006, finalizzato a facilitare le collaborazioni e le sinergie tra il sistema universitario e le imprese per favorire il trasferimento tecnologico. Nell’esecuzione del progetto Reghion Sprintech, ha inoltre elaborato un primo documento denominato “Quadro provinciale di orientamento strategico per la ricerca industriale e l’innovazione per le imprese ed il territorio”, approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 37/2008, che costituisce una piattaforma di riferimento per l’elaborazione di programmi settoriali di competenza delle Parti nonché degli enti Regione e Provincia e delle imprese. - il Consorzio ASI è incaricato, ai sensi della delibera della Giunta regionale 8 ottobre 2007 n. 653, di predisporre, unitamente agli altri Consorzi industriali, il Programma strategico “Competitività del sistema produttivo regionale” ed il “Piano di settore della filiera delle piante officinaliregionale per le infrastrutture produttivecome strumento programmatico strategico diretto secondo le indicazioni del POR FESR 2007 – 2013, oltre a individuare gli interventi prioritari definire e strutturare specifiche proposte programmatiche e progettuali per migliorare le condizioni di produzione la individuazione dei distretti industriali, tecnologici e di prima trasformazione delle piante officinalidei sistemi produttivi locali; - ARSIALche il Consorzio ASI in forza di tali compiti normativi e statutari ha già definito specifici accordi con: le strutture dipartimentali DIMET e MEC-MAT della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria per la ricerca applicata ai comparti industriali; con la SGR Quantica S.p.A., titolare del fondo Principia II di venture capital, per promuovere iniziative di nascita d’imprese innovative nella provincia di Reggio Calabria e con la società Innova BIC di Messina, soggetto partner della SGR Quantica, per il supporto comune ad iniziative di promozione di progetti industriali nella provincia di Reggio Calabria ed in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazioparticolare nell’Area dello Stretto; - Il CAT svolge l’Università degli Studi “Mediterranea”, ai sensi della vigente normativa e dello Statuto di Autonomia, ha avviato una propria programmazione strategica ed operativa centrata sulla finalizzazione delle attività di ricerca in funzione del fabbisogno di innovazione del sistema produttivo, rafforzata interazione con le imprese delle proprie strutture (Scuola Dottorato di Ricerca , Dipartimenti, ecc.), diffusione dei risultati della ricerca e sperimentazione sull’individuazione del trasferimento tecnologico a favore delle migliori specie imprese in modo organico e cultivar sistematico attraverso le proprie strutture dipartimentali e le proprie strutture di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale promozione e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute diffusione finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento promuovere e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di sviluppare attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordodi trasferimento tecnologico e di alta formazione, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la negli ambiti di loro collaborazione consente competenza sopra richiamati,di creare sinergie interesse per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesseterritorio provinciale; - non configurandosi quale pagamento l’Università degli Studi “Mediterranea” ha specifiche strutture quali il Centro Servizi di corrispettivoAteneo - I.L.O., comprensivo di un margine di guadagnolo sportello APRE, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di le strutture dipartimentali e laboratoristiche che svolgono compiti e responsabilitàfunzioni specifiche di trasferimento tecnologico e diffusione della conoscenza nonché partecipa ad organismi progettuali quali le società consortili che governano i due distretti tecnologici regionali, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;i Centri di competenza, i GIT, il Calpark.

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Samples: Accordo Quadro D’intesa in Materia Di Competitivita’ Del Sistema Produttivo Provinciale Per La Ricerca Industriale E L’innovazione

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018la Società Terreal Italia è presente in Italia con tre Unità Produttive: Valenza (AL) – Castiglion Fiorentino (AR) – Noale (VE) dove produce e commercializza prodotti in terracotta e più specificatamente tegole, n. 75 è stata approvato coppi ed accessori in laterizio per il “Testo unico tetto e mattoni faccia a vista - per il mercato delle costruzioni e in materia particolare quello dell’edilizia residenziale nei suoi diversi comparti costruttivi (coperture, rivestimenti, pavimentazioni, ecc.) • Nell’unità produttiva di coltivazioneNoale (VE) si producono mattoni faccia a vista. • A partire dagli ultimi mesi del 2007 l’industria italiana dei laterizi vive un periodo di particolare criticità per la forte e repentina crisi del mercato delle costruzioni, raccolta situazione aggravata dalla crisi mondiale che da ormai molti mesi sta producendo i suoi effetti negativi su gran parte dell’economia dei Paesi. Le vendite dei prodotti in laterizio hanno subito una riduzione con un andamento decrescente e prima trasformazione ponendo a confronto i dati dei trimestri 2007 e 2008 (dati Associazione Nazionale di Categoria Andil Assolaterizi) la situazione si rappresenta come nel grafico sottostante: 39,3 40,4 Le stime per il biennio 2009 - 2010, sempre secondo i dati Andil, prevedono una riduzione dell’assorbimento di materiale da parte del mercato italiano ben al di sotto del 50% dell’attuale capacità produttiva del settore. • La Società ha subito una correlata contrazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato proprie vendite e, di conseguenza, ha dovuto regolare la propria attività produttiva in maniera da non superare il “Piano livello degli stock di settore della filiera fine anno 2008 in quanto ormai al massimo ipotizzabile da una corretta gestione delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni scorte, anche sotto il profilo economico – finanziario. • L’attività del personale con la qualifica di Impiegati e Quadri, sia di produzione e che di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) gestione ha, tra i propri compiti istituzionalidi conseguenza, quello subito una riduzione coerente con quella generata dal calo delle vendite e dal conseguente calo dei volumi prodotti, creando quindi una situazione di favorire esubero di personale. • nel corso degli incontri con le OO.SS.LL., la promozione e lo svolgimento Terreal Italia s.r.l., a causa della suddetta situazione di studiparticolare difficoltà aziendale aveva annunciato, ricerche e progettiper l’Unità Produttiva di Noale, anche sperimentaliun’eccedenza di personale con conseguenti ripercussioni sul piano occupazionale; • nel corso dell’esame della situazione societaria, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi le OO.SS.LL. avevano invitato l’Azienda a rivedere tale decisione ed a valutare altri strumenti alternativi al licenziamento dei lavoratori dichiarati in esubero, come il Contratto Di Solidarietà (CDS) di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione tipo difensivo in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo luogo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzaannunciati licenziamenti, al fine di proseguire lo studiopermettere all’Azienda di affrontare l’attuale difficile situazione di mercato salvaguardando altresì, l’occupazione; il CDS tende a minimizzare l’impatto sociale dell’intervento aziendale sul personale, riducendo il sacrificio economico e distribuendolo su una platea più vasta di destinatari, oltre che garantire la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore funzionalità operativa della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune Società e che per tali accordi si osservano, è un utile ammortizzatore sociale al fine di porre rimedio ai problemi delle eccedenze del personale in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, esubero rispetto alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;effettive esigenze dell’impresa.

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Samples: Verbale Di Accordo

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018Nel rispetto di quanto previsto dal progetto di gara allegato al vigente contratto di servizio per la gestione integrata dei rifiuti urbani, nella zona ad alta densità abitativa del Comune di Perugia, caratterizzata dalla presenza di condomini medio grandi con poche pertinenze private, di numerose attività commerciali e di importanti funzioni amministrative, produttive e di servizio, è stato adottato, in passato, un modello di raccolta differenziata stradale, che essendo basato sull’utilizzo di contenitori liberamente accessibili a tutti, riduce considerevolmente il senso di responsabilità degli utenti circa la corretta raccolta differenziata, favorisce la cosidetta “migrazione dei rifiuti”, determina un peggioramento della frazione organica e impedisce l’attivazione della tariffazione puntuale. Al fine di superare le suddette criticità la GEST s.r.l., affidataria del servizio di igiene urbana, ha elaborato in accordo con l’Amministrazione Comunale un progetto di miglioramento del servizio di raccolta differenziata nell’area ad alta densità abitativa, prevedendo l’attivazione di un sistema porta a porta basato sull’utilizzo di modalità di raccolta mirate per le diverse tipologie di utenze sia domestiche che non domestiche, nonché sull’impiegno di attrezzature compatibili con sistemi di contabilizzazione degli svuotamenti, nell’ottica dell’applicazione della tariffazione puntuale sui rifiuti. La Giunta Comunale con delibera n. 75 è stata approvato il “Testo unico in materia 18 del 24.01.2018, immediatamente esecutiva, ha preso atto del suddetto progetto di coltivazionemiglioramento del servizio di raccolta differenziata riconoscendo che l’attivazione del nuovo sistema domiciliare, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto oltre a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione decoro urbano dell’area interessata, una volta a regime concorrerà in modo sostanziale a migliorare i livelli di raccolta differenziata in termini quantitativi e qualitativi, consentendo al Comune di Perugia il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata fissati dalla vigente normativa regionale. Il nuovo sistema prevede in particolare, per le utenze aggregate in condomini, la consegna di specifici contenitori condominiali di volumetria variabile sulla base delle dimensioni del condominio, dotati di serratura gravitazionale e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello codice RFID associato univocamente all’utenza aggregata. Il Comune di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento Perugia e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione LazioGESENU S.p.a., in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AAgestore operativo del servizio, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo sono inoltre impegnate nel costante aggiornamento dell’anagrafe integrata dei beni immobiliari posti sul territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzacomunale, al fine di proseguire semplificare i rapporti con i contribuenti e favorire lo studiosviluppo di un sistema integrato di conoscenze sul territorio. Nell’attuale contesto, la sperimentazione collaborazione tra Comune di Perugia, GESENU S.p.a. e Associazioni degli Amministratori di condominio risulta importante per ottenere una migliore qualità delle informazioni gestite dall’ente impositore ed una più ampia fruizione dei servizi connessi. Le attività di allineamento ed aggiornamento delle banche dati alla realtà immobiliare, integrate tra loro per un significativo miglioramento della qualità delle stesse, sono propedeutiche ad una corretta gestione territoriale e finalizzate al miglioramento dei livelli di qualità dei servizi erogati dall’Amministrazione Comunale e dalla GESENU S.p.a. La collaborazione consentirà di ottimizzare la quantità e la dimostrazione qualità delle informazioni gestite, con l’intento anche di assicurare correttezza, trasparenza ed uniformità di trattamento del settore delle piante aromatiche cittadino. La stessa collaborazione è tesa al conseguimento di una maggiore equità e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità razionalità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990fiscale, n. 241, “Nuove norme contribuendo alla cooperazione in materia di procedimento amministrativo contrasto all’evasione fiscale. La partecipazione dei cittadini ai processi di miglioramento della sostenibilità ambientale, poi, trova un fondamentale elemento di rappresentanza dell’utenza e interfaccia con la pubblica amministrazione nella figura dell’amministratore di diritto condominio ed in questa dinamica va riconosciuto e rafforzato il ruolo dell’amministratore quale leva per il cambiamento, motore di accesso ai documenti amministrativi”sviluppo della residenzialità, prevede che sintesi tra interessi pubblici e privati, portatore di un corpus di conoscenze giuridiche, tecniche, contabili, organizzative e relazionali. A seguito di quanto sopra, con delibera n. 94 del 21.03.2018, immediatamente esecutiva, la Giunta Comunale ha preso atto della necessità di instaurare, sin da subito, un proficuo e saldo rapporto di collaborazione con gli Amministratori di Condominio per lo sviluppo delle atività propedeutiche all’attivazione del nuovo sistema di raccolta differenziata domiciliare nell’area ad alta densità abitativa del Comune di Perugia. Con la stessa delibera n. 94/2018 la Giunta Comunale ha inoltre preso atto dell’opportunità di procedere alla stipula tra Comune di Perugia, GEST s.r.l., GESENU S.p.a. e le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento Associaizoni degli Amministratori di condominio, di un apposito protocollo d’intesa in collaborazione grado di attività definire gli ambiti operativi dei suddetti soggetti rispetto all’attivazione delle azioni migliorative previste dal nuovo sistema di interesse comune e che per tali accordi raccolta domiciliare. Con determinazione dirigenziale n. 58 del 26.03.2018 si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito è provveduto ad approvare apposito schema di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione protocollo d’intesa disciplinante tutti i rapporti insorgenti tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;in merito alla suddetta collaborazione.

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Samples: www.umbriaon.it

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 75 è stata approvato il “Testo unico in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e CNR promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche conoscenza nella società anche attraverso proprie iniziative editoriali e officinali nella realtà produttiva regionale sostiene nuove idee progettuali e nuovi settori emergenti attraverso iniziative di fornire indicazioni preliminari per eccellenza (art. 3 Statuto); - la coltivazione in campo SPR Reti e Sistemi Informativi, mediante l’adozione di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Laziometodologie semplificate, in collaborazione con il CAT standard e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura tecnologie aperte, realizza e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura gestisce le componenti applicative e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità infrastrutturali del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017informativo dell’Ente; - alla la SPR Reti e Sistemi Informativi cura la definizione, proposizione e realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF chedi progetti di innovazione tecnologica nei settori dell’ICT e dell’Information and Knowledge Management; - l’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromaticheassociazione professionale dei bibliotecari italiani, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili personalità giuridica UTG-Roma nr. 740/2010, gestisce dal 1997 il Metaopac Azalai Italiano (MAI), progettato e principi attivi realizzato insieme al Consorzio interuniversitario CILEA (attualmente CINECA) per l’interrogazione di qualità degli oli essenzialicataloghi online delle biblioteche italiane; - Arsialil MAI è il Metaopac a maggiore copertura nazionale – 383 OPAC collegati – in grado pertanto di garantire alla comunità un servizio integrativo e supplementare rispetto agli altri sistemi collettivi nazionali (ACNP e SBN); - le biblioteche del CNR, così come le biblioteche delle università e del mondo della ricerca, si avvalgono di specifici Metaopac, tra cui anche il CAT MAI, per l’erogazione di alcuni servizi all’utenza locale e remota; - in data 13/11/2014 AIB ha esplicitamente richiesto a CINECA, con nota n. 257/2014, la disponibilità dei codici e delle configurazioni per l’installazione del servizio MAI su nuovi server; - con nota AIB Prot. n. 161/2015 del 3 luglio 2015, l’AIB ha formalmente richiesto al CNR di valutare la possibilità di trasferire il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzaMAI – Metaopac AZALAI dai server del CINECA a quelli del CNR, al fine di proseguire lo studiogarantire il mantenimento in funzione del sistema; - sono state superate, con esito positivo, le verifiche circa la sperimentazione e la dimostrazione fattibilità del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità trasferimento del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, MAI dai server del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione CINECA a quelli del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTFCNR;

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Samples: www.cnr.it

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018IZSVe è un noto istituto di ricerca in grado di fornire un supporto tecnico specialistico ai governi nazionali e regionali, n. 75 è stata approvato il “Testo unico alle organizzazioni internazionali in materia attività di coltivazione, raccolta ricerca veterinaria e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di sanità pubblica e fornisce i servizi necessari per soddisfare le esigenze del settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni agricolo/alimentare del sistema di elaborazione e di produzione e garantisce la tutela del consumatore nonché contribuisce alla prevenzione di prima trasformazione delle piante officinalimalattie animali transfrontaliere e malattie trasmissibili animale-uomo; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello IZSVe si occupa di favorire la promozione diagnosi e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca sulle malattie infettive del bestiame e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar zoonosi, di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi controllo di qualità degli oli essenzialialimenti di origine animale destinati al consumo umano, di controllo di alimenti per animali, di sorveglianza epidemiologica e di monitoraggio, di pianificazione di programmi di salute degli animali, di formazione del personale dei servizi veterinari e di produzione di biofarmaci; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’artIZSVe ai sensi dell'art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 51, comma 6, del D. LgsDecreto Legislativo n. 270/1993, e dell'art. 18 aprile 2016 5, comma 1, dell'accordo sulla gestione del IZSVe eseguito tra la Regione del Veneto, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia Autonoma di Bolzano e Provincia Autonoma di Trento sulla gestione dell’Istituto, come approvato dalla legge regionale della Regione Veneto n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici 5/2015, è autorizzato a stipulare convenzioni o contratti per la fornitura di servizi e per l’erogazione di prestazioni a soggetti privati, aziende, enti, associazioni e organizzazioni pubbliche e private. - il Committente è un gruppo rinomato a livello internazionale, prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito la cui mission è la salute animale e contribuisce alla promozione di applicazione attività di sviluppo, produzione e commercializzazione di farmaci veterinari; - è interesse del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte Committente affidare all’Istituto il servizio avente ad oggetto l’attività descritta all’art. 2 del presente contratto e nei documenti richiamati; - IZSVe possiede le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata competenze necessarie per lo svolgimento del servizio richiesto ed è interessato a garantire che svolgere i servizi pubblicirichiesti dall’Impresa in conformità alle norme vigenti in materia di gestione dell'Istituto (nonché al D.Lgs. n. 26/2014 in caso di sperimentazione); IZSVe è in possesso dell’Autorizzazione del Ministero per lo svolgimento di questa tipologia di sperimentazione: Aut. N. 733/2020-PR. in considerazione delle suesposte premesse, del Progetto e di tutti gli allegati, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto costituiscono parte integrante e sostanziale del presente AccordoContratto e in considerazione dei reciproci accordi di seguito indicati, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidatele Parti, dal Legislatore statale singolarmente e regionaletramite i loro rispettivi agenti e rappresentanti, alle predette parti convengono e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;stipulano quanto segue:

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Samples: Contratto Per Prestazioni Di Attività Di Ricerca E Sperimentazione Complessa

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018in data 20/12/2018 è stato sottoscritto il Grant Agreement No. Home/2017/AMIF/AG/EMAS/0075 tra la Regione Xxxxxx Xxxxxxx e la Commissione Europea relativo al progetto “I.C.A.R.E.-Integration and Community Care for Asylum and Refugees in Emergency”, n. 75 coordinato dalla Regione Xxxxxx-Romagna, nel quale sono formalmente partner le Regioni Toscana, Lazio e Sicilia; - obiettivo generale del Progetto è la realizzazione, sul territorio nazionale, di percorsi integrati interdipartimentali e multidisciplinari specificamente dedicati e culturalmente orientati, finalizzati al miglioramento dell’accesso alle cure per i richiedenti e titolari di protezione internazionale nei servizi sanitari territoriali, ottimizzando la fase di accoglienza, garantire risposte appropriate, efficaci e adeguate ai bisogni di salute dei singoli titolari o richiedenti di protezione internazionale in situazione di vulnerabilità sanitaria, con una particolare attenzione rivolta ai percorsi dedicati alle donne e ai minori accompagnati e non; - la durata del Progetto, inizialmente prevista dal 10/01/2019 al 09/07/2020, è stata approvato il “Testo unico in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”prorogata al 10/10/2020; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto Budget complessivo assegnato alla Regione Toscana ammonta a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali€ 1.832.070,58; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire che ai sensi dell’articolo 7 bis della L.R.T. 40/2005 avente per oggetto ‘Salute globale e lotta alle disuguaglianze’ la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzaToscana, al fine di proseguire lo studiocontrastare le disuguaglianze nell’ambito della salute e rendere più agevole l’accesso al servizio sanitario, la sperimentazione promuove interventi sanitari in favore delle popolazioni più svantaggiate, anche a livello di cooperazione sanitaria internazionale, in coerenza con quanto previsto dal piano sanitario e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche sociale integrato regionale e officinali così come stabilito dal “Piano dagli strumenti di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme programmazione regionale in materia di procedimento amministrativo attività internazionali e di diritto cooperazione sanitaria internazionale. Per tali tipologie di accesso ai documenti amministrativi”interventi la Regione Toscana si avvale del Centro Salute Globale, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento istituito presso l’Azienda Ospedaliera – Universitaria Xxxxx, quale struttura di coordinamento a carattere regionale in collaborazione di attività di interesse comune materia di: salute globale, cooperazione sanitaria internazionale e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice salute dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazionemigranti; - il progetto CSI si occupa di Salute Globale, ossia degli effetti della globalizzazione sulla salute al di là delle problematiche individuali dei singoli Paesi, radicando il suo approccio teorico sui determinanti sociali della salute e i principi della Dichiarazione di Xxxx Xxx. A tale scopo il CSI utilizza un approccio trans-disciplinare e multi-metodologico avvalendosi del contributo sia delle scienze sociali e umane sia di quelle naturali e biomediche, con un rapporto privilegiato con l'antropologia medica. Tra gli specifici ambiti di interesse sono compresi: i determinanti sociali e le disuguaglianze in salute; le politiche sanitarie nazionali e internazionali; la salute dei migranti. - il CSI rappresenta un’esperienza unica nel panorama italiano poiché si caratterizza come centro interdisciplinare di ricerca, oggetto formazione e pratica in cui collaborano docenti, ricercatori, studenti di distinti ambiti disciplinari e poiché utilizza un innovativo approccio multidisciplinare e multimetodologico, attento alle ricadute pubbliche e sociali della ricerca scientifica. Il team del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale CSI vanta inoltre numerose collaborazioni con i servizi socio-sanitari ai quali ha fornito supporto e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a accompagnamento nella presa in carico di ARSIAL derivante dal presente Accordopersone migranti. - l’AOU Xxxxx attraverso il Centro di Salute Globale e sulla base della Convenzione con la Regione Toscana autorizzata con delibera n. 348 del 31/05/2019, nell’ottica di nell’ambito del Progetto I.C.A.R.E. intende promuovere una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;collaborazione con il CSI finalizzata:

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Samples: Accordo Di Collaborazione

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018l’Agenzia intende realizzare un progetto di divulgazione, n. 75 è stata approvato il “Testo unico nell’ambito delle attività in materia favore della tutela, valorizzazione e diffusione delle risorse genetiche agrarie della regione Sardegna, con lo scopo di coltivazionediffondere la conoscenza del valore ecologico, raccolta identitario ed economico dei prodotti orzo e prima trasformazione delle piante officinali”castagna e loro derivati; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il tali attività rientrano nell’OGO Piano di settore della filiera delle piante officinaliProgetti pilota biodiversitàcome strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL(DG.0000100/2018) dell’ODS denominato “Biodiversità agricola” (DG.0000013), in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 la determinazione del 09/06/2017; - D.G. dell'Agenzia LAORE Sardegna n. 32/2018 (ODR) relativa alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazioneprogrammazione 2018; - il progetto pilota comprende, tra le altre, due FASI specifiche dell’ATO 3 coordinato dal Xxxx. Xxxxxxx Xxxxx: - FASE n. 0000165/2018 ATO3: Birra agricola da biodiversità, con la quale si prevede di ricercaproseguire un progetto di valorizzazione della biodiversità agricola attraverso l’utilizzo di materie prime locali nella filiera corta della birra e realizzare attività formative sulle tecniche di produzione della birra, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni delle materie prime locali e di pubblico interessegiornate di degustazione guidate con abbinamenti ai prodotti locali; - non configurandosi FASE n. 0000166/2018 ATO3: Prodotti del castagno, con la quale pagamento si prevede di corrispettivorealizzare un progetto di valorizzazione delle produzioni ottenibili dalla farina di castagna: dolci, comprensivo birra, pasta, pane, liquori, prove di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti produzioni e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTFgiornate formative in laboratorio;

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Samples: www.sardegnaagricoltura.it

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018l’art.105 del DL 34/2020 , n. 75 è stata approvato al fine di sostenere le famiglie, ha previsto di destinare ai Comuni per il “Testo unico in materia 2020, una quota di coltivazionerisorse a valere sul Fondo per le politiche della famiglia, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Laziofinanziare iniziative, in collaborazione con enti pubblici e privati, volte a introdurre: “interventi per il CAT potenziamento dei centri estivi diurni, dei servizi socio educativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa destinati alle attività di bambini e bambine di età compresa fra i 3 e i 14 anni”, per i mesi da giugno a settembre 2020; Richiamato il Consiglio proprio Atto di Adesione del 9 giugno 2020 all’iniziativa e alla richiesta della Regione per l’uti - lizzo dei fondi stanziati dal Ministro per la ricerca Famiglia; Sono state emanate le Linee Guida per “la gestione in agricoltura sicurezza di opportunità organizzate di socialità e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura gio- co per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza COVID-19” del Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, aggiornate (All.8 DPCM 11 giugno 2020); Con l’Ordinanza contingibile e Ambiente CREA-AAurgente del 13.06.2020, n. 25, il Presidente della Regione ha, tra le altre cose, stabilito all’art.2, co.4, che "Riguardo ai servizi per l'infanzia e per l'adolescenza è consentita l'attività a decorrere dal 22 giugno 2020, previo decreto attuativo dell’Assessore regionale della Famiglia e delle poli - tiche sociali, d'intesa con l’Assessore regionale per la Salute, da emanarsi entro il 21 giugno 2020”; Con D.A. n.54 gab. del 19.06.2020 l’Assessore per la famiglia, le politiche sociali ed il lavoro, d’intesa con l’Assessore per la salute, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile decretato di specie aromatiche in pieno campo adottare nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra Siciliana le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme Linee Guida regio- nali in materia di procedimento amministrativo ripresa dei servizi educativi per l’infanzia e l’adolescenza” Visto il decreto ministeriale relativo al riparto delle somme destinate al finanziamento dei centri estivi con relativi allegati dai quale si evince la quota assegnata al Comune di diritto Palermo, trasmesso con nota della Re- gione Sicilia Prot. n. 19895 del 30/06/2020 Con DD n****del****è stato approvato l’avviso per consentire a tutte le associazioni e le organizzazioni di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi volontariato del territorio la presentazione delle istanza di avvio attività ludico-ricreative “Estate 2020” per disciplinare lo svolgimento in collaborazione l’accoglienza di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste minori a carico finanziamento previsto dall’art. 11105 DL 34 del 2020 ed è stata prevista una procedura on line appositamente creata sul sito istituzionale del Comune di Palermo, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito per la presentazione delle istanza acquisite secondo l’ordine cronologico di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTFpresentazione ;

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Samples: Convenzione Per Gestione Attività Ludico Ricreative “Estate 2020” Per a Minori Di Età Compresa Tra 3 E 14 Anni, a Valere Sul Fondo Per Le Politiche Della Famiglia

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 75 è stata approvato il “Testo unico in materia IZSVe si occupa di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione diagnosi e di prima trasformazione ricerca sulle malattie infettive del bestiame e delle piante officinali; - ARSIALzoonosi, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi controllo di qualità degli oli essenziali; - Arsialalimenti di origine animale destinati al consumo umano, il CAT di controllo di alimenti per animali, di sorveglianza epidemiologica e il DCTFmonitoraggio, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzadi pianificazione di programmi per la salute degli animali, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione formazione del personale in ambito veterinario e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti produzione di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”biofarmaci; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 51, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici 270/1993 consente agli Istituti Zooprofilattici Sperimentali di stipulare convenzioni o contratti di consulenza per la fornitura di servizi e per l’erogazione di prestazioni ad enti, associazioni, organizzazioni pubbliche e private, sulla base di disposizioni regionali, fatte salve le competenze delle unità sanitarie locali; - l’art. 5, comma 1, dell’Accordo tra la Regione Veneto, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Provincia Autonoma di Bolzano e la Provincia Autonoma di Trento sulla gestione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (Approvato con leggi della Regione del Veneto n. 5 del 18/3/2015, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia n. 9 del 24/4/2015, della Provincia di Trento n. 5 del 10/3/2015 e della Provincia di Bolzano n. 5 del 19/5/2015) prevede che gli accordi conclusi tra due “l’Istituto può stipulare convenzioni o più amministrazioni non rientrano nell’ambito contratti per la fornitura di applicazione servizi e per l’erogazione di prestazioni a soggetti privati, ad aziende, enti, associazioni, organizzazioni pubbliche e private”; - Haama è un produttore leader mondiale di prodotti tessili (produce e distribuisce una vasta gamma di componenti per l’abbigliamento, inclusi controfodere, fodere, prodotti per tasche e cinture, fili per cucire e molti altri) ed ha sviluppato numerose innovazioni tessili rivoluzionarie; KC, è un’impresa e un marchio specializzato per le tecnologie indossabili (pulsanti NFC, sistemi di riscaldamento, powerbank speciali, sistemi di illuminazione e accessori intelligenti) fondato dalla Sig.ra Xxxxx Xxxxx e dal Sig. Xxxxxxx Xxxxx ,che insieme gestiscono il gruppo Haama Europa; - le Imprese hanno chiesto ad IZSVe, in virtù delle competenze possedute, l’esecuzione di alcuni servizi relativi alla verifica della capacità di riduzione della crescita del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata coronavirus bovino dopo contatto con tessuti prodotti e forniti dalle ditte committenti, a garantire che favore delle stesse; - IZSVe è interessato a svolgere i servizi pubblicirichiesti dalle Imprese in conformità alle norme vigenti in materia di gestione dell'Istituto e all’ulteriore normativa applicabile; in considerazione delle suesposte premesse e dei reciproci accordi di seguito indicati, che le stesse sono tenute a svolgereParti, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricercaindividualmente e tramite i loro rispettivi agenti e rappresentanti, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale convengono e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;stipulano quanto segue:

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Samples: Contratto Di Servizi Per Prestazioni Semplici

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018la gestione del sistema di allerta precoce antidroga rientra in modo diretto tra le finalità istituzionali del Dipartimento; il DPA - assegnatario delle funzioni attribuite alla PCM dall’art. 1, co. 4 del D.L. n. 75 85 del 2008 - è stata approvato la struttura della Presidenza del Consiglio dei Ministri competente, tra l’altro, alla “raccolta della documentazione sulle tossicodipendenze; alla definizione e all’aggiornamento delle metodologie per la rilevazione dell’elaborazione, la valutazione e il trasferimento all’esterno delle informazioni sulle tossicodipendenze”; nel DPA opera l’Osservatorio Permanente sulle droghe e sulle tossicodipendenze, istituito dall’art. 1 co. 7 del D.P.R. n. 309 del 1990, le cui competenze comprendono, tra l’altro, la raccolta periodica e sistematica di dati Testo unico sulle iniziative promosse ai diversi livelli istituzionali in materia di coltivazioneinformazione e prevenzione”, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”ai sensi dell’art. 1 co. 8 lett. d) del D.P.R. 309/1990; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AADPA, ha realizzato attività volte a affrontare in modo coordinato e organico, sia a livello nazionale che internazionale, il fenomeno droga al fine di ridurre la domanda e contrastare l'offerta anche di questo tipo di sostanze; in particolare, ai sensi dell’Accordo di collaborazione con la ULSS n. 20 di Verona in data 30 dicembre 2013 è stata monitorata, in xxx xxxxxxxxxxxx, xx xxxxxxxxxx xxx xxxxxxxxxx xxxxxxxx, rilevandosi molteplici nuove sostanze psicoattive, nell’ambito del progetto “NSP ALERT 2013” che ha avuto termine in data 12 febbraio 2016; l’I.S.S., tra le cui funzioni istituzionali, così come definite dall’art. 2 dello Statuto rientrano quelle oggetto dell’Accordo in esame, ha direttamente partecipato alle attività funzionali al sistema di allerta sopra menzionato, quale firmatario dell’Accordo di collaborazione relativo al progetto “Biotox – Alert”, concluso il 04.08.2015, valorizzando, promuovendo e finanziando strumenti e ambito bio-tossicologico, a sostegno, completamento e garanzia tecnico-scientifica del sistema stesso; il progetto affidato dal DPA all’I.R.C.C.S. - Fondazione Xxxxxxxxx Xxxxxxx Centro antiveleni di Pavia, ente collaborativo del menzionato sistema di allerta, teso a creare e consolidare un network dei servizi d’urgenza rappresentativi del Sistema Sanitario Nazionale al fine di rilevare l’incidenza e le cause di accesso per intossicazione da sostanze ha avuto termine in data 14.09.2014; in vista della conclusione della fase sperimentale del progetto Produzione sostenibile NSP Alert 2013”, il DPA ha ravvisato l'opportunità di specie aromatiche centralizzare le attività già in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività capo all'USSL n. 20 di Verona, in un centro di coordinamento operativo di rilievo nazionale. A tal fine, il DPA ha individuato ISS con sede a Roma che, così come previsto dal Regolamento organizzativo di cui al Decreto Ministero Salute 2 marzo 2016, svolge il ruolo di organo tecnico scientifico del Servizio Sanitario Nazionale ed ha come obiettivo principale l’individuazione degli strumenti e sulla sostenibilità degli istituti finalizzati alla promozione e alla tutela della salute pubblica nazionale, attraverso lo svolgimento ed il coordinamento nazionale ed internazionale delle attività di ricerca, sorveglianza, regolazione, prevenzione, comunicazione, consulenza e formazione e ispira la sua azione a quanto previsto dalla Carta europea dei ricercatori; l’ISS, con nota n. 4555 del 16 febbraio 2016, ha confermato l’interesse e la disponibilità, previa adeguata copertura finanziaria, all’espletamento delle funzioni e dei compiti operativi del sistema; nelle more del perfezionamento delle intese, il DPA, con nota n. 891 del 25 maggio 2016, ha richiesto all'ISS di garantire la funzionalità del sistema, attivando meccanismi informatici e tecnico- scientifici per acquisire, trattare e diffondere, in via temporanea, informazioni eventualmente provenienti dalla rete dell’allerta nazionale antidroga; con nota n. 15366 del 30 maggio 2016, l’ISS ha dato assicurazioni sugli avvenuti adempimenti necessari per la funzionalità del sistema (Pro.Arom)” approvato in modalità provvisoria; il DPA, dopo aver escluso di ricorrere alla gestione in house, valutata non idonea sotto il profi- lo dell'efficienza e dell'efficacia dell'azione amministrativa, e alla gestione diretta, ritenuta non idonea per mancanza di competenze interne specializzate, ha deciso di ricorrere all’accordo di coo- perazione con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - l’ISS, in quanto lo stesso è risultato l’unico atto a soddisfare, anche atto il profilo ine- rente le specializzazioni professionali necessarie all’espletamento delle attività di cui trattasi, le esi- genze connesse alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre Sistema Nazionale di Allerta. Più in particolare, per quanto concerne il DCTF cheprofilo della incidenza della spesa, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche si evidenziano gli elementi che seguono:  la maggiore e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatichepiù articolata complessità dei compiti affidati all’Istituto Superiore di Sanità, con particolare valenza estesa a tutto l’ambito nazionale e la qualità di centro operativo di rilievo nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità;  la circostanza che con lo stipulando accordo l’Istituto Superiore di Sanità assume in proprio l’onere della spesa di € 380.000,00 su una spesa complessiva di € 1.880.000,00, oneri che sta già sostenendo concretamente;  la infungibilità delle prestazioni dell’Istituto Superiore di Sanità quale organo di riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi na- zionale per la gestione del sistema di qualità degli oli essenziali; - Arsialallerta precoce che non consente la individuazione sul mercato libero di prezzi o, il CAT e il DCTFcomunque, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, criteri validi di comparazione. al fine di proseguire lo studioassicurare, senza soluzione di continuità, la sperimentazione prosecuzione e la dimostrazione l’ulteriore sviluppo delle attività in termini di raccolta e trattamento delle segnalazioni, gestione del settore network dei centri collaborativi, analisi delle piante aromatiche questioni epidemiologiche e officinali così come stabilito dal formazione degli addetti ai lavori, l’ISS ha elaborato il progetto esecutivo Piano Sistema Nazionale di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme Allerta Precoce in materia di procedimento amministrativo segnalazioni di sostanze psicoattive - S.N.A.P. – ISS”; l’ISS ha fornito ulteriori elementi, ritenuti necessari dal Dipartimento per il completo svolgimento delle proprie attività istruttorie in data 27 febbraio 2017 e 06 marzo 2017; il Dipartimento ha favorevolmente valutato la versione definitiva del progetto esecutivo nonché la congruità dei relativi costi in data 07 marzo 2017; le attività di diritto cui sopra soddisfano pienamente i criteri riportati nell’art. 5, co. 6 del D.Lgs. 50/2016, in quanto l’Accordo realizza una cooperazione tra Amministrazioni predisposta a garantire che il servizio pubblico da svolgere sia prestato nell’ottica di accesso ai documenti amministrativi”conseguire gli obiettivi che esse hanno in comune, prevede esclusivamente finalizzato all’interesse pubblico e, inoltre, l’istituto Superiore di Sanità individuato non svolge sul mercato aperto l’attività interessata dalla cooperazione. Ne consegue che, la materia de qua è esclusa dall’ambito di applicazione del Nuovo Codice degli Appalti; permanendo l'interesse pubblico a identificare e segnalare tempestivamente le nuove sostanze psicoattive che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi circolano sul territorio europeo e italiano, di talché risulta necessario disporre di adeguate capacità di identificazione laboratoristica delle nuove sostanze psicoattive, migliorare la capacità diagnostica del personale del sistema per intervenire quanto più presto possibile sui pazienti intossicati, semplificare i flussi documentali e favorire la diffusione a livello nazionale e internazionale delle informazioni, anche attraverso il sito del Dipartimento; ritenuto opportuno, data la complessità dei compiti da svolgere e delle procedure da impostare e sviluppare in modo articolato ed organico, pervenire alla definizione di un rapporto di collaborazione della durata di 36 mesi; per la definizione delle modalità di realizzazione dei comuni obiettivi e per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di delle attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabilicomune, le disposizioni previste dall’art. 11Parti intendono sottoscrivere il presente accordo per la realizzazione dell’allegato progetto esecutivo “SNAPP-ISS”, commi 2 il quale costituisce parte integrante e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;sostanziale dello stesso

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Samples: Accordo Di Collaborazione Interistituzionale Tra

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 con Legge 26 maggio 20182004, n. 75 138, è stato istituito presso il Ministero della Salute il Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (CCM) che opera con modalità e in base a Programmi annuali, ritualmente approvati con Decreto del Ministero della Salute, per il tramite di successive convenzioni con vari Enti tra cui le Regioni e le strutture regionali oltre agli Istituti nazionali competenti in ambito sanitario; nell’ambito del programma di attività del CCM per l’anno 2021 del Ministero della Salute è stato approvato dal Comitato del CCM il Progetto dal titolo “Rafforzamento delle reti per la prevenzione delle malattie prevenibili da vaccino e la promozione delle vaccinazioni a seguito dell’emergenza pandemica COVID-19”, per il quale è stata approvato identificata la Regione del Veneto quale Ente Capofila, ammesso al finanziamento statale per un importo complessivo pari ad euro 600.000,00; il “Testo unico in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore Ministero della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIALSalute ha sottoscritto con la Regione del Veneto, in conformità qualità di Capofila del Progetto, apposito Accordo di Collaborazione, di cui alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) haD.G.R. n. 1543 dell’11 novembre 2021; l’Accordo di Collaborazione predetto risulta efficace dalla data di avvenuta registrazione del provvedimento di approvazione dell’Accordo medesimo, tra i propri compiti istituzionali, quello mentre le attività progettuali decorrono dalla data di favorire stipula dello stesso e dovranno concludersi entro 24 mesi dalla data di inizio attività; le attività per la realizzazione del Progetto “Rafforzamento delle reti per la prevenzione delle malattie prevenibili da vaccino e la promozione delle vaccinazioni a seguito dell’emergenza pandemica COVID-19” sono riportate in dettaglio nel Progetto Esecutivo (allegato al citato Accordo di Collaborazione); la presente convenzione disciplina, pertanto, i rapporti di collaborazione fra la Regione del Veneto - Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria, e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzal’Unità Operativa , al fine di proseguire lo studiodella buona conduzione del Progetto, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e anche per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica mezzo di una reale condivisione di compiti razionale e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università semplificata procedura per la raccolta dei dati scientifici e dal DCTFl’utilizzazione dei fondi statali assegnati;

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Samples: www.farmindustria.it

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018l’attività dell’Università di Bologna è istituzionalmente dedicata alla didattica, n. 75 è stata approvato il “Testo unico in materia alla formazione e alla ricerca nei campi di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”interesse della presente collaborazione; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera l'Ateneo indicherà i dipartimenti responsabili delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari singole attività in base alle competenze scientifiche necessarie per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione l'esecuzione delle piante officinalistesse; - ARSIALil Comune intende realizzare sia il restauro della statua del Nettuno, in conformità alla propria Legge istitutiva compreso l'impianto idraulico e l'impianto di illuminazione che il consolidamento delle strutture murarie (L.R. n.2/1990cunicoli) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed sottostanti il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per monumento. A tale scopo è stato nominato un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromaticheComitato scientifico, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi a capo il sindaco della città, i cui componenti sono espressione di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”alta competenza professionale; - l’art. n. 15 della legge n. 241 del 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, 1990 prevede che le Amministrazioni amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima leggecomune; - l’artle Parti, nell’ambito delle rispettive finalità istituzionali di ricerca e di formazione, hanno un reciproco interesse ad addivenire ad una collaborazione, finalizzata ad approfondire ricerche nel settore della diagnostica, dell’analisi e della conservazione del Patrimonio e pertanto intendono stipulare un accordo quadro (di seguito “Accordo“) per la definizione delle modalità di realizzazione dei comuni obiettivi sopra indicati e per disciplinare lo svolgimento in collaborazione delle relative attività; Finalità del presente Accordo è quella di instaurare un rapporto non episodico di collaborazione fra le Parti, nel quale le attività di ricerca dell'Università possano integrarsi e coordinarsi reciprocamente con le attività di coordinamento e controllo del Comune, anche mediante la stipula di convenzioni attuative tra i singoli Dipartimenti dell’Università e settori del Comune al fine di ottenere un quadro diagnostico esaustivo per la progettazione del restauro del monumento del Nettuno a Bologna. 5In particolare, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, elementi che le stesse Parti intendono approfondire sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;i seguenti:

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Samples: Accordo Quadro

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018l’art. 54-bis, comma 1, del Decreto-legge n. 75 è stata approvato 22 del 1 marzo 2021, istituisce il “Testo unico Ministero del Turismo, a cui sono attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di coltivazioneturismo, raccolta eccettuate quelle attribuite, dallo stesso decreto, ad altri ministeri o ad agenzie, e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il fatte salve in ogni caso le funzioni conferite dalla vigente legislazione alle regioni e agli enti locali. • con il Decreto stabilisce che deve essere del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 maggio 2021, n. 102 viene adottato il Regolamento organizzativo del Ministero del Turismo. • con Decisione del Consiglio dei Ministri ECOFIN UE del 13 luglio 2021 è stato approvato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nel quale ai progetti d’investimento in materia di turismo – Missione 1, Componente C3 Piano Turismo e cultura” – sono stati assegnati complessivamente 2 miliardi e 400 milioni di settore della filiera euro. I principali interventi finanziati sono il Tourism Digital Hub, il Fondo integrato per la competitività delle piante officinaliimprese turistiche, il progetto Caput Mundi – New generation EU per i grandi eventi turistici e la riforma dell’Ordinamento delle professioni delle guide turistiche. • Il Ministero del Turismo è titolare del sito internet xxxxxx.xx di cui ENIT cura la promozione. • In data 13 gennaio 2022 l’ENIT e il MiTur hanno stipulato la “Convenzione tra il Ministero del Turismo e l’ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo – Triennio 2022/2024come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) haavente ad oggetto, tra i propri compiti istituzionalil’altro, quello la ridefinizione ed attuazione - in piena collaborazione con le Regioni e le Province Autonome, nei tempi e nelle modalità definiti dal MiTur stesso, una nuova strategia di favorire la promozione e lo svolgimento di studipromozione, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente fortemente focalizzata sul digitale e che ha elaborato una metodologia volta contribuisca efficacemente alla caratterizzazionedefinizione dei contenuti del Tourism Digital Hub 2022 (di seguito anche solo “TDH”), valutazione previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazioneResilienza (PNRR). • In data 4 gennaio 2023 è stata pubblicata in Gazz. Uff. la L. 16 dicembre 2022, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione n. 204 “Conversione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatichelegge, con particolare riferimento alla composizione modificazioni, del decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, recante disposizioni urgenti in elementi utili e principi attivi materia di qualità degli oli essenziali; - Arsialriordino delle attribuzioni dei Ministeri”, il CAT cui art. 10-bis introduce un nuovo comma 1-bis nell’articolo 54-ter del D.lgs. n. 300/1999, il quale dispone che il Ministero del Turismo detiene la titolarità del portale “Xxxxxx.xx”, dei diritti connessi al dominio stesso e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzadella relativa piattaforma tecnologica, al fine di proseguire lo studiocoordinare e indirizzare strategicamente la strutturazione del portale medesimo e le attività di promozione delle politiche turistiche nazionali svolte per mezzo di esso. • Il MiTur ha avviato una progettualità articolata e complessa, finalizzata a far incontrare profittevolmente la sperimentazione domanda turistica verso l’Italia con la relativa offerta italiana, secondo gli obiettivi e le finalità di seguito meglio dettagliate; • il MiTur ha avviato la procedura di consultazione pubblica delle “Linee Guida sull’interoperabilità tecnica e la dimostrazione del settore gestione delle piante aromatiche API” (di seguito anche solo “Linee Guida TDH022”); integrarsi con Xxxxxx.xx; • il MiTur ha coinvolto, mediante differente procedura di adesione, le Regioni, le Provincie Autonome e officinali così come stabilito gli altri enti pubblici territoriali e le Pubbliche Amministrazioni Centrali, per la collaborazione e cooperazione al Tourism Digital Hub; • il MiTur, nell’esercizio delle proprie competenze istituzionali, non riveste in alcun caso il ruolo di operatore economico e opera esclusivamente per le finalità di pubblico interesse di propria competenza; • l’art. 43 della legge 27 dicembre 1997, nr. 449 espressamente consente alla Pubbliche Amministrazioni la stipula di accordi di collaborazione orientati all’interesse pubblico con il fine di innovare l’organizzazione amministrativa e conseguire maggiori economie, tra le quali possono rientrare anche le attività relative alla fornitura a titolo gratuito di contenuti redazionali e/o editoriali con finalità informativo e non commerciale per far incontrare profittevolmente la domanda turistica verso l’Italia con la relativa offerta italiana e, in generale, per la promozione delle opportunità offerte dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”TDH; • il MiTur intende, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settorequindi, promuovere forme di collaborazione e cooperazione con tutti i soggetti – sia pubblici che privati – interessati ai medesimi obiettivi e finalità; • il coordinamento tra MiTur intende stipulare accordi di collaborazione con soggetti privati relativi alla fornitura, anche a titolo non esclusivo, di contenuti redazionali e/o editoriali per il sito internet xxxxxx.xx e/o per il portale TDH, a titolo gratuito e senza oneri a carico del MiTur, aventi le istituzioni competenti sul territorio caratteristiche di cui al presente Avviso; • la presente procedura non determina condizioni di favore, priorità, esclusività e gli esperti degli enti vantaggio competitivo a beneficio di ricerca alcun soggetto, né opportunità di ricavo e/o profitto commerciale, essendo l’adesione all’iniziativa totalmente libera e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominatoaperta, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività rispetto dei requisiti esposti nel paragrafo dedicato e sulla sostenibilità finalizzata, prioritariamente, alla promozione del sistema turistico italiano nel suo complesso, senza finalità di lucro e/o per attività comunque di natura commerciale, nel rispetto delle scelte discrezionali di natura redazionale concorrenti al raggiungimento degli obiettivi promozionali preminenti. • Il trattamento dei dati raccolti nell’ambito della procedura di cui al presente Avviso è effettuato ai sensi della disciplina del Regolamento (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo UE) 2016/679 (G.D.P.R.) e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;s.m.i..

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Samples: www.ministeroturismo.gov.it

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 75 l’apprendistato nelle sue diverse tipologie è stata approvato il “Testo unico in materia ritenuto la modalità privilegiata di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”accesso qualificato al lavoro per i giovani; - Il Decreto stabilisce in base al “XV Rapporto di monitoraggio sull’apprendistato” realizzato da Xxxxx e pubblicato nel 2015, si evidenzia che deve essere adottato il “Piano le diverse forme di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari apprendistato disciplinate dal Testo Unico del 2011 e concepite per migliorare le condizioni dare una risposta differenziata ad un’ampia platea di produzione e di prima trasformazione delle piante officinaligiovani, non hanno trovato un’attuazione completa rimanendo del tutto marginali nel panorama dell’occupazione giovanile; - ARSIALnel corso degli ultimi anni, in conformità l’istituto dell’apprendistato ha conosciuto diversi interventi legislativi. Per ultimi, gli articoli da 41 a 47 del D.Lgs n. 81/2015 hanno ridefinito il Testo Unico del 2011 sull’Apprendistato confermandone la natura di “contratto a tempo indeterminato finalizzato alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) haformazione e all’occupazione”, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione ma al contempo modificandone ampiamente l’articolazione interna delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Laziotre tipologie contrattuali; - Il CAT svolge attività in modo particolare, sono state introdotte importanti novità in merito all’apprendistato per la qualifica, il diploma e la specializzazione professionale articolandolo in modo da coniugare in un sistema duale la formazione sul lavoro effettuata in azienda, con l’istruzione e formazione professionale svolta dalle istituzioni che operano nell’ambito dei sistemi regionali di ricerca istruzione e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie formazione. Questa tipologia di apprendistato è prevista non solo nel contesto di percorsi di istruzione e cultivar formazione professionale regionali e nei percorsi di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo istruzione statale con l’obiettivo di favorire il potenziamento conseguimento del diploma e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e l’acquisizione di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito competenze professionali spendibili ulteriori rispetto a quelle previste dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazionepiano formativo scolastico; - il progetto sistema duale può essere definito come il sistema nell’ambito del quale vengono rafforzati i contenuti di ricercaapplicazione pratica tramite i seguenti strumenti: ✓ apprendistato per la qualifica e il diploma professionale il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore; ✓ alternanza scuola lavoro ai sensi del D.Lgs 77/2005; ✓ impresa formativa simulata quale strumento propedeutico all’alternanza scuola-lavoro o all’apprendistato; - per quanto riguarda la provincia di Bergamo nel periodo compreso tra gennaio 2015 e maggio 2016 sono stati attivati n. 5.036 contratti di apprendistato di cui 119 di primo livello (art. 3 D.Lgs 167/2011 o 43 D.Lgs 81/2015) - le Parti identificano l’apprendistato di cui all’art. 43 D.Lgs 81/2015 quale strumento per promuovere la formazione e l’occupabilità dei giovani, oggetto per ridurre la dispersione scolastica e per favorire la transizione scuola-lavoro; - le Parti riconoscono, altresì, l’importanza di altri strumenti di avvicinamento dei giovani al mondo del presente Accordolavoro quali: ✓ i tirocini curriculari ed extra curriculari finalizzati ad agevolare le scelte professionali e l'occupabilità dei giovani nel passaggio dalla scuola al mondo del lavoro mediante un periodo di orientamento al lavoro e di formazione in contesto lavorativo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidateche non si configura come rapporto di lavoro; ✓ l’alternanza scuola-lavoro finalizzata a favorire l’alleanza tra mondo della scuola e del lavoro: la scuola diventa più aperta al territorio e l’azienda esercita un ruolo formativo primario verso i giovani, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti in un contesto che vede il concorso e la loro collaborazione consente di creare sinergie diversi attori alla realizzazione delle iniziative di alternanza scuola-lavoro (associazioni d’impresa, Camere di Commercio, enti pubblici e privati ecc.); - la regolamentazione dell’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, per il raggiungimento certificato di obiettivi comuni specializzazione tecnica superiore, è rimessa alle Regioni e alle province autonome di pubblico interesseTrento e Bolzano ai sensi dell’art. 43 del D.Lgs n. 81 del 2015; - non configurandosi quale pagamento la disciplina generale del contratto di corrispettivoapprendistato in art. 43 e del rapporto di lavoro tra azienda e apprendista sono rimessi ad appositi accordi interconfederali nazionali e/o regionali ovvero ai contratti collettivi di lavoro stipulati a livello nazionale e/o regionale da associazioni dei datori e prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, comprensivo secondo quanto definito nell’art. 42 comma 5 del D.Lgs 81/2015; - il 04/03/2016 è stato sottoscritto l’ “ACCORDO INTERCONFEDERALE REGIONALE PER L’APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA E PER IL DIPLOMA PROFESSIONALE” finalizzato a favorire il processo di implementazione della nuova disciplina dell’apprendistato all’interno delle imprese artigiane e nelle PMI del territorio regionale; - il 18/05/2016 Confindustria ha sottoscritto l’ “ACCORDO INTERCONFEDERALE APPRENDISTATO ARTT. 43 E 45 D.LGS. 81/2015” le Parti intendono sostenere e favorire il ricorso all’apprendistato ex art. 43 D.Lgs 81/2015 stipulando un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;ACCORDO TERRITORIALE SPERIMENTALE avente le seguenti caratteristiche:

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Samples: Accordo Territoriale Sperimentale

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018il Dipartimento Trasformazione Digitale è la struttura responsabile degli interventi di adeguamento tecnologico degli gli uffici dell’Amministrazione Capitolina, n. 75 a seguito della necessità di upgrade tecnologici, inaugurazioni di nuove sedi, traslochi in altri edifici, consolidamenti e riqualificazioni delle strutture, spostamenti del personale e, di conseguenza, del trasferimento, installazione e/o acquisizione di nuovi impianti (appara-ti TLC, telefonia mobile, utenze telematiche allarmi, connessioni a banda larga, punti LAN, etc.) e delle relative apparecchiature; il Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana (S.I.M.U.), ha tra le sue responsabilità, la gestione degli impianti di prevenzione allagamenti installati presso i sottovia e sottopassi di Roma Capitale; con note QN 12348/2015, QN 37935/2016 e QN 48942/2016, il S.I.M.U. ha richiesto allo scrivente Dipartimento di attivare un servizio di telefonia mobile necessario al collegamento di ogni singolo apparato degli impianti con una connessione telefonica; a tal fine, da ultimo con DD 382/2019, sono stati impegnati i fondi necessari alla ricarica di n.79 SIM, già di proprietà dell’Amministrazione, con la Società Vodafone Italia S.p.A.; il contratto attivato è di tipo carta prepagata a borsellino e la ricarica delle SIM scadrà il 8 ottobre 2019; con nota QN 183616/2019 il S.I.M.U. ha confermato la necessità di mantenere in essere il contratto di cui all’oggetto; le suddette SIM sono utilizzate su tutti gli apparati che compongono gli impianti, svolgendo funzioni di informazione, attivazione di segnalazioni di emergenza, monitoraggio dei siti; le stesse non necessitano di servizi dati e i consumi sono riferiti esclusivamente al momento in cui si verifica l’evento di emergenza e, pertanto, considerati saltuari; è stata verificata l’impossibilità di acquisire tale tipologia di servizio attraverso lo strumento della Convenzione messo a disposizione dalla Consip S.p.A., in quanto la Convenzione “Telefonia Mobile 7”, alla quale Roma Capitale ha aderito con DD 26/2019, prevede per le SIM prepagate, anche in mancanza di consumi, un costo mensile minimo per pacchetto superiore ad un euro per utenza, mentre per le utenze a consumo prevede l’applicazione della Tassa di Concessione Governativa di € 25,82 a bimestre; con deliberazione della Giunta Comunale n.342 del 22 ottobre 2008 è stato approvato il “Testo unico programma di ottimizzazione degli acquisti del Comune di Roma ai fini del contenimento della spesa pubblica, mediante l’utilizzo del Mercato Elettronico e dei sistemi e-procurement, di cui al D.P.R. n.101 del 4 aprile 2002; tale indirizzo è ribadito dall’ art. 7 comma 2 D.L. n. 52/2012, convertito in legge n.94/2012 che stabilisce che le Amministrazioni pubbliche, per gli acquisti di beni e servizi di importo inferiore alla soglia di rilievo comunitario (€ 40.000,00), sono tenute a fare ricorso al Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA); l’art. 37 comma 1 del D.lgs. 50/2016 stabilisce che le stazioni appaltanti, fermi restando gli obblighi di utilizzo di strumenti di acquisto e di negoziazione, anche telematici, previsti dalle vigenti disposizioni in materia di coltivazionecontenimento della spesa, raccolta possono procedere direttamente e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano autonomamente all’acquisizione di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto forniture e servizi di importo inferire a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione € 40.000,00 e di prima trasformazione lavori di importo inferiore a € 150.000,00, nonché attraverso l’effettuazione di ordini a valere su strumenti di acquisto xxxxx a disposizioni dalle centrali di committenza; da un’indagine sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA) risulta che la Società Vodafone Italia S.p.A. è presente con l’offerta ricaricabile a consumo denominata “Ram Mepa New”, che offre alle Amministrazioni la possibilità di usufruire delle piante officinaliprincipali caratteristiche della Rete Aziendale Mobile senza l'applicazione di costi fissi previsti per gli abbonamenti (Tassa di Concessione Governativa) e senza costi aggiuntivi di ricarica; - ARSIALa seguito delle analisi preliminari svolte dal Dipartimento Trasformazione Digitale, in conformità considerazione dell’importo stimato della spesa inferiore a € 40.000,00, è stato emesso l’Ordine diretto di Acquisto (OdA) sul MEPA n. 5107585/2019, con la Società Vodafone Italia S.p.A, relativo al Servizio di Telefonia Mobile Ricaricabile “Ram Mepa New” per la ricarica anticipata di n. 79 SIM prepagate ad uso del S.I.M.U. necessarie alla propria Legge istitutiva gestione degli impianti di prevenzione allagamenti installati presso i sottovia e sottopassi di Roma Capitale; dall’analisi dei consumi e degli importi residui, effettuata dal Dipartimento Trasformazione Digitale, è sufficiente ricaricare le 79 SIM al minimo consentito dal contratto, ovvero 5 euro per SIM (L.R. n.2/1990IVA 22% inclusa); l’importo complessivo da impegnare per la ricarica delle carte prepagate, che sarà effettuata in un'unica soluzione, è pari a € 395,00 (di cui € 323,77 + € 71,23 IVA al 22%); le modalità di erogazione e le specifiche tecnico-economiche sono esplicitate nell’Ordine diretto d’Acquisto, allegato e parte integrante del presente provvedimento; l'offerta presente sul catalogo M.E.P.A. si ritiene congrua rispettando i parametri di qualità e di prezzo del mercato; il codice identificativo della procedura (SMARTCIG) hacome da registrazione effettuata presso l’Autorità Nazionale Anticorruzione è il seguente: Z0429C8EB9; l’impresa è in regola con gli adempimenti contributivi risultanti dal DURC esibito in atti; non risultano annotazioni per l’impresa sul sito dell’ANAC; Consip, in qualità di gestore del MePA, effettua esclusivamente controlli, ai sensi dell'art. 71 del D.P.R. 445/2000, sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive rese in fase di abilitazione al MePA dalle società, procedendo a controlli "a campione" o controlli in caso di fondato motivo su quanto "auto-certificato" dalle imprese e comunque questa Amministrazione ha effettuato i controlli relativi all’art. 80 del X.X.xx. n. 50/2016 con esito positivo; con nota riservata GB 51154/2018, per quanto previsto dalle norme sull’anti pantouflage (art. 53 c. 16 ter, D. lgs.165/2001), il Dipartimento Organizzazione e Risorse Umane di Roma Capitale ha verificato la non corrispondenza tra i nominativi prodotti dalle Società Vodafone Italia S.p.A. ed i dipendenti di Roma Capitale, precedentemente trasmessi con nota riservata GU 9227/2018; con nota acquisita agli atti del protocollo dipartimentale, GU 9188/2018, la Soc. Vodafone Italia S.p.A., ha dichiarato - per quanto a conoscenza - che non sussistono relazioni di parentela o affinità, entro il secondo grado, tra i propri compiti istituzionalititolari, quello gli amministratori, i soci e i dipendenti di favorire Vodafone Italia S.p.A. ed i dirigenti e i dipendenti dell'amministrazione, ai sensi della Legge n. 190/2012, art.1, comma 9, lettera e); ai sensi dell’art. 5 comma 2 del Protocollo d’Azione di vigilanza collaborativa, sottoscritto tra Roma Capitale e l’Autorità Nazionale Anticorruzione in data 19 luglio 2017, “Roma Capitale si impegna ad avvalersi della clausola risolutiva espressa di cui all’art. 1456 c.c. ogni qualvolta nei confronti dell’imprenditore o dei componenti la promozione compagine sociale, o dei dirigenti dell’impresa con funzioni specifiche relative all’affidamento alla stipula e lo svolgimento all’esecuzione del contratto sia stata disposta misura cautelare o sia intervenuto rinvio a giudizio per taluno dei delitti di studi, ricerche cui agli artt. 317 c.p. 318 c.p. 319 c.p. 319 bis c.p. 319 ter c.p. 319 quater 320 c.p. 322 c.p. 322 bis c.p. Vista la dichiarazione sostitutiva resa dalla Società Vodafone Italia S.p.A. ai sensi del DPR 445/2000 e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto legge 136/2010 sulla Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base Tracciabilità dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinaliflussi finanziari”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali esibita in pieno campo atti; vista la Deliberazione G.C. n.342 del 22 ottobre 2008; visto il D.L. n.52/2012 art. 7 comma 2, convertito in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive legge n.94/2012; visti il D. Lgs. 50/2016 e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori s.m.i.; vista la direttiva di Giunta del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”20 gennaio 2015; - visto l’art. 15 della legge 7 agosto 199034, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e comma 3, della medesima leggedello Statuto approvato dall’Assemblea Capitolina con Deliberazione n. 8 del 7 marzo 2013; - vista la Deliberazione di G.C. n. 40/2015, novellata da ultimo con Xxxxxxxxxxxxx xx X. X. x. 00/0000; visto l’art. 5, comma 62 dell’Accordo di Vigilanza Collaborativa tra ANAC e Roma Capitale del 19.07.2017; viste la dichiarazione d’insussistenza di situazioni di conflitto di interessi del Direttore della Dire-zione Infrastrutture fisiche ICT, del D. LgsXxx. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - Xxxxxxx Xxxxxxxx, prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto responsabile del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTFprovvedimento nota GU12590/2019;

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PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018ARSIAL è un Ente di diritto pubblico strumentale della Regione Lazio, istituito con legge regionale n. 75 è stata approvato il “Testo unico 2/1995 e ss. mm. ed ii., al fine di promuovere lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura laziale, nonché la multifunzionalità e la valorizzazione qualitativa, economica e sociale del sistema agricolo regionale ed in materia particolare la tutela della diversità biologica delle specie animali e vegetali di coltivazioneinteresse agrario (art. 2, raccolta comma 1 lett. i) e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progettiindagini sistematici sui mercati agro‐alimentari in Italia e all'estero, anche sperimentaliin correlazione alle prospettive di mercato (art.2, volti comma 1, lett. d); ‐ ISMEA, Ente pubblico economico nazionale, sottoposto alla diffusione vigilanza del Ministero delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo Politiche Agricole Alimentari e agroindustriale Forestali, nell’ambito delle proprie finalità istituzionali e ai sensi dell’art.3, lett. a) e b), dello Statuto, adottato con DM del Lazio; - Il CAT 21/10/2016, svolge attività di ricerca rilevazione sistematica dei dati delle informazioni nei settori di competenza e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie analisi strutturali, congiunturali e cultivar previsionali riguardanti la produzione, i costi, i mercati e i consumi in Italia e nell'Unione europea, nonché l'elaborazione e la divulgazione di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura dati informativi, anche in collaborazione con le altre fonti ufficiali esistenti nell'ambito del SIAN e del SISTAN, di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione cui ISMEA fa parte in base al Decreto legislativo n. 322 del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco 1989 art. 2 lett. g) e dello studio Statuto; erogazione di servizi e di supporti informativi finalizzati alla trasparenza del mercato, all'integrazione delle relazioni tra alimenti filiere produttive e salute finalizzate a realizzare le condizioni alla stipula di accordi interprofessionali, nonché servizi per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsialla riduzione e il monitoraggio dei costi di produzione, allo scopo di favorire il potenziamento per la comunicazione, promozione e la diffusione della coltivazione commercializzazione delle piante aromatiche produzioni agricole, agroalimentari e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici ittiche; ‐ ARSIAL su mandato della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT supporta i produttori nell’iter di validazione dei “Prodotti Agroalimentari Tradizionali” secondo le previsioni del D.M. 350/1999 “Regolamento recante norme per l'individuazione dei prodotti tradizionali”; assiste le comunità locali, i consorzi di tutela e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro i produttori e/o i trasformatori nella predisposizione delle istanze di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile caratterizzazione di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità nuove produzioni o di revisione dei disciplinari attivi nell’ambito del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenzialiregolamentata quali DOP/IGP/STG di cui al Reg. UE 1151/2012 e attua la L.R. 15/2000 in materia di tutela delle risorse animali e vegetali di interesse agrario a rischio di erosione genetica; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - ‐ conformemente alle finalità della L.R. 15/2000, e relativi strumenti di attuazione, in materia di tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario, il progetto presente Accordo stabilisce che i risultati della ricerca non possono formare oggetto di ricercaalcun diritto di uso esclusivo o prioritario, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro né di alcun vincolo di segreto o riservatezza; ‐ gli eventuali oneri finanziari che deriveranno dalle previste convenzioni o accordi di collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale possono figurarsi quali pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, corrispettivo ma rappresentano un contributo alle spese effettivamente sostenute da ISMEA nell’ottica di una della reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF; ‐ il presente Accordo‐Quadro richiama norme a carattere generale cui le parti dovranno fare riferimento in sede di stipula di future convenzioni operative o accordi di collaborazione ed ulteriormente attuative. Per quanto non espressamente disposto da futuri Accordi o Convenzioni si riterranno applicabili gli articoli di cui al presente Accordo‐Quadro;

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Samples: Accordo Quadro

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018START 4.0 è un Centro di Competenza costituito con il compito di promuovere lo sviluppo tecnologico e digitale e la creazione di competenze specialistiche avanzate nel settore industriale, n. 75 è stata approvato con particolare riguardo alle piccole e medie imprese (PMI), nonché favorire il trasferimento di soluzioni tecnologiche e l’innovazione nei processi produttivi e/o nei prodotti e/o nei modelli di business derivanti dallo sviluppo, adozione e diffusione delle tecnologie in ambito Testo unico in materia di coltivazioneIndustria 4.0”, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di con applicazione nel settore della filiera sicurezza delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni infrastrutture strategiche e della loro progettazione ottimizzata. - Digital Innovation Hub Liguria è una associazione senza scopo di produzione lucro e, coerentemente con il piano nazionale Industria 4.0, si propone di aumentare il livello di conoscenza e consapevolezza delle imprese liguri circa la trasformazione digitale e di prima supportarle in tale processo. Fondata il 12 settembre 2017 dal Sistema delle imprese liguri aderenti a Confindustria, a livello nazionale fa parte della rete dei DIH promossi da Confindustria creata per sostenere i processi di trasformazione digitale e di innovazione delle piante officinali; imprese italiane, a livello europeo fa parte della rete dei DIH promossi dall'Unione Europea per orchestrare l'Ecosistema dell'innovazione territoriale. - ARSIALIIT è una Fondazione senza scopo di lucro il cui principale obiettivo è quello di promuovere l’eccellenza nella ricerca di base, nella ricerca applicata e promuovere l’impatto sull’industria italiana. Il programma scientifico di IIT è contraddistinto da una marcata multidisciplinarietà, con competenze trasversali in diversi ambiti, tra cui in particolar modo l’Artificial Intelligence e l’High Performance Computing (HPC). - Università degli Studi di Genova, ai sensi dello Statuto in vigore dal 4.7.2017, è una pubblica istituzione che, in conformità alla attuazione dei principi sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana, svolge la propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) haattività di formazione, tra i propri compiti istituzionaliricerca e terza missione nel rispetto dell’autonomia scientifica e didattica dei docenti, quello della libertà e della dignità di favorire la promozione quanti operano al suo interno. UniGe vanta competenze che nello specifico ben si applicano a partecipazioni attive nelle aree di cybersecurity, artificial intelligence, test before invest, skills and training e lo svolgimento di studicontribuzione in innovation ecosystems and networking, ricerche a identificazione, sviluppo e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività consolidamento dei rapporti con centri di ricerca e sperimentazione sull’individuazione innovazione sulle aree indicate, ad attività nell’ambito dell’European Green Deal 2019-2024, delle migliori specie comunità e cultivar mobilità intelligenti, pulite e sostenibili, al sostegno alle azioni di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura Innovation for Manfacturing SMEs e all’incubazione di Rieti attraverso prove istanze di confronto varietale innovazione a basso TRL. - Liguria Digitale, quale Società in house della Regione Liguria e prove di adattamento all’ambiente e che degli altri Enti pubblici Soci, ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo lo scopo di favorire perseguire il potenziamento miglioramento qualitativo nella gestione pubblica mediante la realizzazione e la messa a disposizione degli operatori pubblici di un sistema integrato di servizi informativi ed informatici e la diffusione di una cultura della coltivazione delle piante aromatiche informazione quale fonte di sviluppo sociale e officinali nella realtà produttiva regionale tecnologico. Liguria Digitale svolge inoltre compiti di supporto alla programmazione, assistenza tecnica e consulenza per lo sviluppo della società dell'informazione in Liguria e sulle soluzioni ICT per il sistema pubblico ligure, nonché di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo promozione dell'innovazione ICT sul territorio anche attraverso iniziative interregionali, nazionali ed europee attuate dalla Regione Liguria e dagli Enti soci. - L’accordo quadro di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Laziocollaborazione tra Digital Innovation Hub di Confindustria e Centri di Competenza ad alta specializzazione prevede un’azione comune, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro aperta all’inclusione di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzaaltri soggetti presenti sul territorio, al fine di proseguire lo studioessere designati dal Governo quali European Digital Innovaton Hub – EDIH e poter partecipare ai bandi che saranno aperti dal Digital Europe Programme. - Le Parti, che già da tempo intrattengono rapporti di proficua collaborazione istituzionale e scientifica, convengono sulla opportunità di sottoscrivere il presente Protocollo d’Intesa al fine di predisporre una proposta progettuale per la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal creazione di uno European Digital Innovation Hub, di seguito Piano di settore della filiera delle piante officinaliEDIH Liguria”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estrattial fine di candidare lo stesso al Digital Europe Programme dell’Unione Europea, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti come meglio precisato all’articolo 2 che segue. Le parti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in accordo stabiliscono quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;segue:

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Samples: unige.it

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018La Legge 11 Agosto 1991, n. 75 è stata approvato 226, che stabilisce i principi cui le Regioni e le Province Autonome devono attenersi nel disciplinare i rapporti tra le Istituzioni Pubbliche e le Organizzazioni di Volontariato, nonché i criteri cui devono uniformarsi le Amministrazioni Statali e gli Enti Locali nei medesimi rapporti, all’art. 1, “riconosce il “Testo unico in materia valore sociale e la funzione dell’attività di coltivazionevolontariato come espressione di partecipazione, raccolta solidarietà e prima trasformazione pluralismo, ne promuove lo sviluppo salvaguardandone l’autonomia e ne favorisce l’apporto originale per il conseguimento delle piante officinalifinalità di carattere sociale, civile e culturale dalle province autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali”; - Il Decreto stabilisce • La Legge 30 Dicembre 1992, n. 502, all’art. 14 comma 7, favorisce “la presenza e l’attività, all'interno delle strutture sanitarie, degli organismi di volontariato e di tutela dei diritti. A tal fine le unità sanitarie locali e le aziende ospedaliere stipulano con tali organismi, sulla base di quanto previsto dalla legge n. 266/91 e dalle leggi regionali attuative, senza oneri a carico del Fondo sanitario regionale, accordi o protocolli che deve essere adottato stabiliscano gli ambiti e le modalità della collaborazione, fermo restando il diritto alla riservatezza comunque garantito al cittadino e la non interferenza nelle scelte professionali degli operatori sanitari; le aziende e gli organismi di volontariato e di tutela dei diritti concordano programmi comuni per favorire l'adeguamento delle strutture e delle prestazioni sanitarie alle esigenze dei cittadini”; • La Legge Regionale 13 Settembre 1993, n. 39, Piano Disciplina delle attività di settore volontariato e modifiche alle Leggi Regionali 25 gennaio 1988, n. 4, e 17 gennaio 1989, n. 3” regola all’art. 13 le convenzioni tra le Istituzioni Pubbliche e le Organizzazioni di Volontariato”, all’art. 1 “tutela le relative organizzazioni come espressione della filiera delle piante officinalilibera partecipazione dei cittadinicome strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari e favorisce, all’art. 13, le convenzioni con i soggetti pubblici legittimati previste dall’articolo 7 della legge n. 266 del 1991; • L’A.T.S. Sardegna considera rilevante il ruolo svolto dalle Associazioni di Volontariato, ai fini del raggiungimento degli obiettivi di salute e nella definizione dei percorsi comuni per migliorare le condizioni l’Associazione e la qualità dei servizi resi ai cittadini; • Con nota prot. PG/2020/174425 del 29/07/2020, l’Associazione di produzione e volontariato XXXX XXXXXXXXX ODV, nella persona del suo Presidente, la Signora Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, presenta richiesta di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e rinnovo convenzione con l’ATS Sardegna per lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar volontariato presso l’ambulatorio di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura oncologia del ASSL di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni Lanusei per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione del servizio di attività psico-oncologia; • Si è accertata l’iscrizione dell’Associazione di interesse comune e che per tali accordi si osservanovolontariato nel registro regionale generale del Volontariato al n. 2768 (aggiornato al 3 febbraio 2020), in quanto applicabili, le disposizioni previste come previsto dall’art. 116 della L. 266/1991 e dall’art. 5 della L.R. n. 39/1993; • Previa verifica del possesso dei requisiti prescritti dalla normativa vigente, commi 2 e 3, si è accertata la non sussistenza di elementi ostativi alla stipula della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTFconvenzione richiesta;

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Samples: Convenzione Tra l'Azienda Per La Tutela Della Salute (Ats) E L’associazione Di Volontariato Iris Ogliastra Odv Per L’esercizio Di Attivita’ Di Volontariato Per Il Servizio Di Psico Oncologia

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018in data 27.07.2007, è stato sottoscritto tra l’Università e il Raggruppamento il Disciplinare di incarico professionale inerente la progettazione definitiva, esecutiva, direzione lavori, contabilità e misura, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, progettazione prevenzione incendi, progettazione per il risparmio energetico, nonché attività tecnico-amministrative connesse alla progettazione, per la realizzazione di un Campus universitario, nell’area della ex Caserma Xxxxxxx, in Novara, Via Xxxxxx Xxxxxxx n. 75 è stata approvato il “Testo unico in materia di coltivazione18, raccolta per un corrispettivo pari a Euro 1.429.668,94 oltre I.V.A. e prima trasformazione delle piante officinali”contributi previdenziali; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato in data 21.05.2009, è stato sottoscritto tra l’Università e il “Piano Raggruppamento l’Atto modificativo - integrativo inerente l’estensione dell’incarico professionale e la rideterminazione dell’importo di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni parcella di produzione e di prima trasformazione delle piante officinalicui alla scrittura privata sopra indicata; - ARSIALin data 04.02.2016, il Responsabile Unico del Procedimento, con lettera, prot. n. 1836, ha richiesto, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) havista della gara per l’esecuzione dei lavori, tra i propri compiti istituzionalila verifica ed eventuale aggiornamento del progetto esecutivo del Lotto 3, quello validato nel 2009, con adeguamento ai prezzi, alle normative vigenti e all’ammissibilità di favorire la promozione riserve di cui ai precedenti Lotti 1 e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio2; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsialdata 24/05/2016, il CAT Responsabile Unico del Procedimento ha proceduto alla verifica di ammissibilità dell’aggiornamento del progetto esecutivo del Lotto 3 e il DCTFha provveduto ad approvarne l’incremento di spesa, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzapari a € 1.062.230,72, al fine oltre IVA di proseguire lo studiolegge, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano che eleva l’importo contrattuale per lavori a € 5.190.294,79, compresa sicurezza cantiere, oltre IVA di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5per la stesura dell’aggiornamento della progettazione esecutiva, comma 6la sicurezza in esecuzione e la Direzione Lavori del Lotto 3, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito è necessario riconoscere al Raggruppamento un’integrazione alla parcella di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazionecui agli atti precedenti; - per l’aggiornamento della progettazione esecutiva, la sicurezza in esecuzione e la Direzione lavori del Lotto 3, è stato calcolato dal Responsabile del Procedimento un compenso pari a € 136.595,06 oltre IVA e contributi previdenziali; - che, con Xxxxxxxx n. 4/2016/12.1 del 27/05/2016, il progetto Consiglio di ricercaAmministrazione dell’Università ha approvato il nuovo quadro economico del Lotto 3 e l’importo complessivo della parcella per l’aggiornamento della progettazione esecutiva, oggetto la sicurezza in esecuzione e la Direzione Lavori del Lotto 3 da corrispondere al Raggruppamento, quantificato in € 136.595,06 oltre IVA e oneri previdenziali. Le premesse fanno parte integrante del presente Accordocontratto. L’Università, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidatecome sopra rappresentata, dal Legislatore statale conferisce al Raggruppamento, che, come sopra rappresentato, accetta, l’estensione dell’incarico professionale, di cui alle scritture private sottoscritte il 27 luglio 2007 e regionaleil 21 maggio 2009, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivorelativa all’aggiornamento delle opere del Lotto 3 e, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;in particolare:

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Samples: Atto Aggiuntivo

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018l’art. 118, n. 75 è stata approvato il comma 4 della Costituzione che prevede che Testo unico in materia di coltivazionelo Stato, raccolta le Regioni, le Città metropolitane, Province e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTFd’interesse generale, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzadel principio di sussidiarietà”, essendo essa una forma di partecipazione di esercizio della sovranità popolare; - l’art. 3 del Decreto Legislativo n. 267 del 18/08/2000 che, al fine di proseguire lo studiocomma 5, la sperimentazione sancisce che “i Comuni e la dimostrazione del settore le Province svolgono le loro funzioni anche attraverso le attività che possono essere adeguatamente esercitate dall’autonoma iniziativa dei cittadini e delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)loro formazioni sociali ”; - l’art. 15 43 (VOLONTARIATO E ASSOCIAZIONISMO) del vigente Statuto comunale che stabilisce che “Il Comune valorizza e promuove lo sviluppo di ogni forma associativa volontaria locale che persegua finalità riconosciute di interesse generale. Il Comune riconosce il volontariato come strumento di coinvolgimento della legge 7 agosto 1990popolazione in attività volte al miglioramento della qualità della vita personale, n. 241civile e sociale, “Nuove in particolare delle fasce in costante rischio di emarginazione, nonché per la tutela dell’ambiente. Il Comune istituisce l'Albo delle Associazioni operanti nel territorio comunale al fine di consentire una corretta politica di sviluppo delle forme associative per la partecipazione ed il loro coinvolgimento al servizio della collettività. Compatibilmente con le risorse finanziarie e nel rispetto di quanto stabilito dalla legge, il Comune può destinare specifici fondi per le finalità di cui al primo comma del presente articolo e dare contributi, anche sotto forma di agevolazioni, nel rispetto delle specifiche norme regolamentari. Con norma regolamentare vengono determinati i requisiti ed il procedimento per l'iscrizione all'Albo comunale, nonché le modalità per assicurare alle associazioni l'accesso alle strutture ed ai servizi comunali, oltreché ai finanziamenti erogati dal Comune. Il Comune può gestire servizi in materia collaborazione con le associazioni di procedimento amministrativo volontariato riconosciute ed inserite negli appositi albi regionali. Le modalità della collaborazione verranno stabilite in apposito regolamento”; • l’art. 2 riconosce il valore e la funzione sociale degli enti del Terzo Settore, dell’associazionismo, dell’attività di diritto volontariato e ne promuove lo sviluppo salvaguardandone la spontaneità e l’autonomia; • l’art. 5 individua le attività di accesso interesse generale oggetto del citato Decreto; • l’art. 56, ai documenti amministrativi”commi 1 e 2, prevede che le consente alle Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare di sottoscrivere, con organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale, convenzioni che abbiano come finalità lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservanogenerale, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per prevedendo il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% rimborso delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle sole spese effettivamente sostenute dall’Università e documentate, anche autocertificate, così come previsto dal DCTFcomma 4 dello stesso articolo e dall’art. 17, commi 3 e 4 del medesimo decreto legislativo; • l’art. 56, al comma 3, stabilisce che l’individuazione delle organizzazioni di volontariato con cui stipulare la convenzione deve avvenire nel rispetto dei principi di imparzialità, pubblicità, trasparenza, partecipazione e parità di trattamento, mediante procedure comparative riservate alle medesime e che le associazioni in questione devono essere in possesso di requisiti di moralità professionale, dimostrando adeguata attitudine, da valutarsi in relazione alle finalità perseguite, alla capacità tecnica e professionale;

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Samples: www.comune.montechiarugolo.pr.it

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018l’Agenzia Fo.Re.S.T.A.S., n. 75 di seguito chiamata Agenzia per brevità, nell’ambito delle attività selvicolturali e di valorizzazione del bosco, ha avviato (allora Ente Foreste della Sardegna) negli anni passati dei progetti mirati alla realizzazione di allevamenti a conduzione propria di apicoltura oltre alle concessioni di pascolo per arnie ad apicoltori privati; - nei modelli di gestione compatibili con la conservazione dell’ambiente, l’attività apistica rappresenta quella più rispondente alla funzione ecologica, sia nell’opera di impollinazione delle diverse specie vegetali che come indicatore ambientale (bio indicatori); - nel 2008 è stato avviato il “Progetto Miele” teso alla rivalutazione delle tradizioni e delle economie locali e al completamento delle possibili produzioni nei territori montani; - l’Agenzia intende incrementare l’attività apistica in tutto il territorio gestito attraverso l’adozione di un programma operativo; - l’attività apistica condotta dall’Agenzia nei propri territori, ancorché negli anni abbia ottenuto riconoscimenti di qualità per le produzioni mellifere, ha bisogno di essere riqualificata e sviluppata, per le sue potenzialità sia produttive che di studio e per il miglioramento genetico delle popolazioni, correlate alla specificità delle produzioni nell’ambiente forestale mediterraneo; - è stata approvato ravvisata l’opportunità di attivare un progetto per determinare la distribuzione e consistenza degli apiari legati alla gestione forestale, oltre alla necessità di attivare uno studio sui migliori ecotipi presenti negli apiari oltre alle popolazioni naturali che possano essere usati per il miglioramento genetico della razza; - si ritiene opportuno, nell’ambito dell’attuazione operativa del programma di sviluppo e studio per la riqualificazione dell’apicoltura nei compendi forestali dell’Agenzia, realizzare delle attività di carattere sperimentale promozionale e didattico, anche a supporto di tirocini e tesi sperimentali a favore di studenti dei vari corsi di laurea in Scienze agrarie e forestali offerti dal Dipartimento di Agraria di Sassari, da attuarsi in collaborazione tra Agenzia e Università degli Studi di Sassari, ai sensi dell’art. 15 della Legge 241/90; - l'Agenzia, istituita con Legge regionale 8/2016, ha come missione tra le altre, la valorizzazione delle filiere foresta-prodotti non legnosi e delle risorse silvo-pastorali; - ai sensi dell’art. 37 comma 1 lettere c) e d) della predetta Legge 8/2016, sono attribuite all’Agenzia Forestas, rispettivamente, le funzioni di Testo unico in materia valorizzazione produttiva, turistico ricreativa e culturale del patrimonio naturale […..]” e “promozione della ricerca scientifica, sperimentazione, innovazione tecnologica e della cultura nel settore forestale e sostegno delle attività di coltivazioneinformazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinalisensibilizzazione ed educazione ambientale […..]”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano l’Università degli Studi di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni Sassari – Dipartimento di produzione e Agraria – Sezione di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIALPatologia Vegetale ed Entomologia, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, ha tra i propri suoi compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e istituzionali lo svolgimento di studiattività didattica, ricerche divulgativa e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca nel settore dell’apidologia generale e sperimentazione sull’individuazione applicata, incluso lo studio dei mieli e degli altri prodotti dell’alveare, delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti risorse di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti apistico e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto miglioramento della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale gestione sanitaria e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;produttiva degli alveari.

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Samples: Accordo Di Collaborazione

PREMESSO CHE. Con Decreto l'articolo 1 del decreto legislativo 21 maggio 20189 gennaio 1999, n. 75 è stata approvato il “Testo unico 1, ha istituito una società per azioni denominata Sviluppo Italia Spa, con lo scopo di "promuovere attività produttive, attrarre investimenti, promuovere iniziative occupazionali e nuova imprenditorialità, sviluppare la domanda di innovazione, sviluppare sistemi locali d'impresa" e "dare supporto alle amministrazioni pubbliche, centrali e locali, per quanto attiene alla programmazione finanziaria, alla progettualità dello sviluppo, alla consulenza in materia di coltivazionegestione degli incentivi nazionali e comunitari"; l’articolo 1, raccolta comma 460, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, dispone che Sviluppo Italia assuma la denominazione di "Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e prima trasformazione delle piante officinali”lo sviluppo d'impresa Spa"; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano la direttiva 27 marzo 2007, emanata dal Ministro dello Sviluppo economico ai sensi dell'articolo 1, comma 461, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, indica l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa Spa, "quale Ente strumentale dell'Amministrazione Centrale" (punto 2.1.1) volto a perseguire le priorità di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni "favorire l'attrazione di produzione e investimenti esteri di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIALqualità elevata, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello grado di favorire la promozione dare un contributo allo sviluppo del sistema economico e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazioproduttivo nazionale; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento sviluppare l'innovazione e la diffusione competitività industriale e imprenditoriale nei settori produttivi e nei sistemi territoriali; promuovere la competitività e le potenzialità attrattive dei territori"; nell’ambito della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e missione di fornire indicazioni preliminari gestione di incentivi per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità rafforzamento del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - imprenditoriale, Invitalia gestisce un insieme integrato di misure finalizzate alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche nascita e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromaticheallo sviluppo dell’imprenditorialità, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili alle imprese innovative e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsiala quelle promosse da giovani e donne, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal denominato Piano di settore della filiera delle piante officinaliSistema Invitalia Startup”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori nell’ambito del settore, promuovere il coordinamento quale rientrano tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;altri:

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Samples: www.invitalia.it

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018il Dipartimento Tutela Ambientale ha come compito istituzionale la manutenzione del verde pubblico distinto in parchi, n. 75 è stata approvato il “Testo unico in materia di coltivazionegiardini, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione ville storiche e di prima trasformazione delle piante officinalitutte le specie arboree capillarmente distribuite sul territorio di Roma Capitale; - ARSIALcon Deliberazione del C.C. n. 108 del 24/25 giugno del 2004 è stato approvato l’accordo che, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, data 28.02.2005 è stato sottoscritto tra i propri compiti istituzionali, quello TAV S.p.a. e il Comune di favorire Roma per la promozione e lo svolgimento realizzazione di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi opere di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività mitigazione dell’impatto socio- ambientale della linea AV/AC nel Nodo di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - ArsialRoma, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione stabilire in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo via definitiva ed esaustiva gli interventi nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario comunale a carico di ARSIAL derivante dal presente AccordoTAV e l’impegno economico che complessivamente la TAV medesima si impegnava a sostenere; con nota prot.81728 del 12.11.2009, nell’ottica il Comune di Roma – Assessorato alle Politiche Ambientali e del Verde Urbano, facendo seguito ai precedenti incontri ed in linea con quanto rappresentato dall’Amministrazione comunale con nota prot. 6345 del 19.08.2007, formalizzava a RFI l’intenzione di attivare direttamente la realizzazione dell’intervento a verde nel Parco della Serenissima (opera n. 41), per la realizzazione del quale in Accordo erano stati stanziati complessivamente € 7.067.500,00 e di voler sviluppare la progettazione complessiva secondo propri criteri, chiedendo a RFI di mettere a disposizione gli importi previsti in Accordi per realizzare l’intervento e per la relativa progettazione; RFI S.p.a. trasferirà l’importo residuo di € 6.086.400,00 al Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale per la realizzazione diretta del Parco della Serenissima da parte di Roma Capitale, ottenuto detraendo importi già precedentemente impegnati, tra i quali € 131.000,00 per la “Prima Area Umida” all’interno del Parco della Serenissima. Tale area è caratterizzata da un percorso ad anello che permette di apprezzare sia la vegetazione naturale che le sorgenti e pozze d’acqua presenti. Si tratta infatti di una reale condivisione area umida di compiti pregevole qualità ambientale. Gli alberi dominanti sono quelli più comuni nelle aree umide quali il pioppo nero ed il salice bianco, mentre notevole è la presenza di erbacee sia acquatiche che igrofile (amanti dell’umidità); l’area di progetto, interna al Grande Raccordo Anulare, è localizzata nel quadrante nordest della città, nel IV Municipio, in una fascia di territorio compresa tra la linea ferroviaria di penetrazione alla città di Roma e responsabilitàl’autostrada A24. L’area, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università attualmente nella disponibilità di Roma Capitale, è destinata nel vigente PRG a verde pubblico; il progetto prevede di destinare a verde pubblico una superficie di 40 ettari, in cui valorizzare anche l’estesa necropoli romana (circa 2500 tombe) e dal DCTF;tratti di pavimentazione originale dell’antica via Collatina (circa 150 metri) emersi durante gli scavi di realizzazione della penetrazione urbana della TAV; il progetto prevede di attrezzare l’area mediante: la realizzazione di aree per le attrezzature sportive e di svago all’aperto la realizzazione di aree giochi per bambini con varie fasce di età d’uso la realizzazione di un’area per lo sgambamento dei cani l’installazione di arredo urbano la realizzazione di percorsi ciclopedonali e di una pista ciclabile la realizzazione di orti urbani la sistemazione del verde

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Samples: Dipartimento Tutela Ambientale

PREMESSO CHE. Con Decreto l'articolo 1 del decreto legislativo 21 maggio 20189 gennaio 1999, n. 75 è stata approvato il “Testo unico 1, ha istituito una società per azioni denominata Sviluppo Italia Spa, con lo scopo di "promuovere attività produttive, attrarre investimenti, promuovere iniziative occupazionali e nuova imprenditorialità, sviluppare la domanda di innovazione, sviluppare sistemi locali d'impresa" e "dare supporto alle amministrazioni pubbliche, centrali e locali, per quanto attiene alla programmazione finanziaria, alla progettualità dello sviluppo, alla consulenza in materia di coltivazione, raccolta gestione degli incentivi nazionali e prima trasformazione delle piante officinali”comunitari"; - Il Decreto stabilisce l’articolo 1, comma 460, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, dispone che deve essere adottato il “Piano Sviluppo Italia assuma la denominazione di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari "Agenzia nazionale per migliorare le condizioni di produzione l'attrazione degli investimenti e di prima trasformazione delle piante officinalilo sviluppo d'impresa Spa"; - ARSIALla direttiva 27 marzo 2007, emanata dal Ministro dello Sviluppo economico ai sensi dell'articolo 1, comma 461, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, indica l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa Spa, "quale Ente strumentale dell'Amministrazione Centrale" (punto 2.1.1) volto a perseguire le priorità di "favorire l'attrazione di investimenti esteri di qualità elevata, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello grado di favorire dare un contributo allo sviluppo del sistema economico e produttivo nazionale; sviluppare l'innovazione e la promozione competitività industriale e lo svolgimento di studi, ricerche imprenditoriale nei settori produttivi e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo nei sistemi territoriali; promuovere la competitività e agroindustriale del Laziole potenzialità attrattive dei territori"; - Il CAT svolge attività nell’ambito della missione di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar gestione di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni incentivi per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità rafforzamento del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - imprenditoriale, Invitalia gestisce un insieme integrato di misure finalizzate alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche nascita e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromaticheallo sviluppo dell’imprenditorialità, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili alle imprese innovative e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsiala quelle promosse da giovani e donne, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal denominato Piano di settore della filiera delle piante officinaliSistema Invitalia Startup”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori nell’ambito del settore, promuovere il coordinamento quale rientrano tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;altri:

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PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 75 è stata approvato il “Testo unico Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turismo esercita le funzioni in materia di coltivazione, raccolta tutela e prima trasformazione delle piante officinali”conservazione del patrimonio culturale; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano Parco Archeologico di settore Pompei è un Istituto del Mibact dotato di autonomia speciale e ha competenza territoriale sulla collina di Xxxxxx e sulle ville romane di Stabiae (Ville S. Marco e la cd. Villa Arianna); - le Università e loro articolazioni hanno competenze specifiche negli obbiettivi previsti dalla convenzione e svolgono programmi e progetti di ricerca, finalizzati all’ampliamento delle conoscenze, alla formazione di nuove competenze, di promozione e valorizzazione dei risultati delle ricerche, in particolare dichiarano di svolgere sul mercato aperto meno del 20 per cento delle attività interessate dalla Cooperazione» (art. 5, co. 6°, d.lgs. n. 50 del 2016); - i beni del patrimonio culturale di appartenenza pubblica sono destinati alla fruizione della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli collettività» (art. 2, co. 4°, Codice) e la valorizzazione del patrimonio culturale pubblico «comprende anche la promozione ed il sostegno degli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione conservazione del patrimonio» stesso (art. 6, co. 1°, Codice); - la fruizione del patrimonio culturale pubblico da parte della collettività è al contempo l’obiettivo e l’oggetto di una funzione pubblica e di prima trasformazione delle piante officinaliuna serie correlata di servizi (in particolare, per la conservazione e il restauro di tale patrimonio) cui sono chiamate - per Costituzione e per legge - le amministrazioni pubbliche e gli stessi centri da esse costituiti ex art. 29, co. 11°, Codice, secondo le proprie competenze; - ARSIALtra le iniziative previste figurano collaborazioni tra Musei, Soprintendenze e Università in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello relazione ad attività di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività formazione quali dottorati di ricerca e sperimentazione sull’individuazione master con il coinvolgimento degli studenti in esperienze pratiche all'interno delle migliori specie strutture del MiBAC; progetti di ricerca per la·valorizzazione e cultivar la conservazione del patrimonio culturale e paesaggistico, attività di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura studio; - è volontà del Parco Archeologico di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato provvedere a una metodologia volta alla caratterizzazionemaggiore conoscenza, valutazione tutela e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola localepatrimonio dell’antica STABIAE attraverso la promozione di ricerche tematiche e progettuali destinate ad avviare programmi di ricerca archeologica e recupero monumentale ambientale e di corretta fruizione; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione il presente Accordo configura un modello organizzativo fra le parti finalizzato alla valorizzazione e sviluppo conservazione di composti beni culturali di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologicoappartenenza pubblica; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali tale modello organizzativo trova conferma anche nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema disciplina europea (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990direttiva UE 26 febbraio 2014, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo 24) e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgsnella conseguente disciplina italiana d'attuazione (d.lgs. 18 aprile 2016 2016, n. 50), secondo cui le amministrazioni aggiudicatrici sono anche gli «organismi di diritto pubblico» in quanto soddisfa i requisiti indicati (art. 3, co. 1°, lett. d, d.lgs. n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici del 2016); - , prevede che gli accordi conclusi in base all'indicata disciplina (europea e italiana) «un accordo concluso esclusivamente tra due o più amministrazioni aggiudicatrici non rientrano nell’ambito rientra nell'ambito di applicazione del Codice dei Contratti presente codice, quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni: a) l’accordo l'accordo stabilisce o realizza una cooperazione tra le Amministrazioni amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti, finalizzata a garantire che i servizi pubblici, pubblici che le stesse essi sono tenute tenuti a svolgere, svolgere siano prestati per il conseguimento nell'ottica di conseguire gli obiettivi comuniche essi hanno in comune; b) la l'attuazione di tale cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse da considerazioni inerenti all'interesse pubblico; c) le Amministrazioni amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti svolgono sul mercato aperto meno del 20% 20 per cento delle attività oggetto della interessate dalla cooperazione» (art. 5, co. 6°, d.lgs. n. 50 del 2016); - il progetto è interesse comune delle Istituzioni, pertanto, definire e mettere in atto forme integrate di ricercacollaborazione sul piano scientifico, oggetto del didattico, formativo e della valorizzazione, nel pieno rispetto della reciproca autonomia giuridica, gestionale didattica e statutaria; - le attività previste dal presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente Accordo sono da intendersi come deputate ad assicurare gli scambi di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni esperienze e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento collaborazioni professionali necessari al reciproco supporto ed alla migliore attuazione di corrispettivoprincipi generali di leale cooperazione istituzionale, comprensivo di un margine buon andamento dell'amministrazione pubblica e di guadagnoeconomicità delle relative attività Le premesse costituiscono parte integrante della presente Convenzione che si attiva con il fine di ampliare la conoscenza del patrimonio archeologico dell’antica Stabiae e delle sue Ville, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica in funzione di una reale condivisione di compiti promozione e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;valorizzazione dei beni archeologici in oggetto.

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Samples: pompeiisites.org

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018ai sensi di quanto previsto dall’art. 2 della L.R. Toscana 7 aprile 2009 n. 19, il Difensore civico regionale assicura la tutela non giurisdizionale nei casi di cattiva amministrazione ed esercita le altre funzioni individuate dalla legge, concorrendo con le altre amministrazioni pubbliche, anche mediante la formulazione di proposte, al perseguimento di obiettivi di buon andamento, di imparzialità, di trasparenza e di equità. Il Difensore civico regionale assiste i soggetti che versano in condizioni di particolare disagio sociale, al fine di agevolare l’esercizio dei loro diritti nei rapporti con la pubblica amministrazione, con specifico richiamo ai procedimenti amministrativi cui sono interessati; • ai sensi di quanto previsto dall’art. 10 della L.R. Toscana 7 aprile 2009 n. 19, il Difensore civico regionale ricerca, per quanto possibile, una risoluzione consensuale delle questioni a lui sottoposte; • ai sensi di quanto previsto dall’art. 19 della L.R. Toscana 7 aprile 2009, n. 75 è stata approvato 19, il “Testo unico in materia di coltivazioneDifensore civico regionale promuove, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare d’intesa con gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT Enti locali interessati e con il Consiglio per delle autonomie locali, le iniziative utili a favorire lo sviluppo e la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro qualità della difesa civica locale; • ai sensi di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AAquanto previsto dall’art. 1, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF cheprimo comma, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsialdello Statuto, il CAT Comune di Ponsacco agisce “…secondo i principi fissati dalla Costituzione, dalle leggi e dal presente Statuto, che rappresenta i Comuni, la comunità e il DCTFterritorio che la integrano, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzane cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo”; • ai sensi di quanto previsto dall’art. 12, al fine di proseguire lo studioprimo comma, la sperimentazione Provincia “… rispetta le prerogative riconosciute ai Comuni e la dimostrazione del settore salvaguarda l'identità delle piante aromatiche comunità locali collaborando con queste per migliorare l'organizzazione e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)lo svolgimento dei servizi”; - l’art. 15 • le Parti, come sopra individuate hanno dunque un comune interesse ad attivare forme di collaborazione per garantire l’esercizio delle funzioni di tutela proprie della legge Difesa civica a beneficio dei cittadini del territorio del Comune di Ponsacco; • la Legge 7 agosto 1990, n. 241, 241 e ss.mm.ii. recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” all’art. 15 stabilisce che “Anche al di fuori delle ipotesi previste dall’articolo 14, prevede che le Amministrazioni amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima leggecomune”; - l’art. 5, comma 6, del D. LgsD.Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – n.50/2016 (Codice dei Contratti Pubblici - contratti pubblici), prevede che gli accordi conclusi secondo cui “Un accordo concluso esclusivamente tra due o più amministrazioni aggiudicatrici non rientrano nell’ambito rientra nell'ambito di applicazione del Codice dei Contratti presente codice, quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni: a) l’accordo l'accordo stabilisce o realizza una cooperazione tra le Amministrazioni amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti, finalizzata a garantire che i servizi pubblici, pubblici che le stesse essi sono tenute tenuti a svolgere, svolgere siano prestati per il conseguimento nell'ottica di conseguire gli obiettivi comuniche essi hanno in comune; b) la l'attuazione di tale cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse da considerazioni inerenti all'interesse pubblico; c) le Amministrazioni amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti svolgono sul mercato aperto meno del 20% 20 per cento delle attività oggetto della interessate dalla cooperazione; - il progetto di ricerca” • la delibera ANAC n. 567 del 31 maggio 2017, oggetto recante indicazioni in ordine all’applicazione del presente Accordosuddetto art.5, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidatecomma 6, dal Legislatore statale e regionaledel D.Lgs. n. 50/2016. Le parti, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;tutto ciò premesso

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Samples: Accordo Di Collaborazione

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018La società L'A.D.R. CONCILIAMO intende promuovere un diverso approccio al contenzioso, n. 75 è stata approvato il “Testo unico che si affianchi al canale giurisdizionale e che possa fornire uno strumento innovativo per tutte quelle controversie che necessitano di una rapida soluzione, in materia una sede professionale e garantita, sia attraverso le dinamiche della mediazione e della conciliazione, sia attraverso la formazione professionale di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”personale qualificato; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato a tale scopo ADR CONCILIAMO è Organismo iscritto con il “Piano n. 73 nel Registro degli Organismi di settore Conciliazione, istituito presso il Ministero della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione Giustizia ai sensi del D.lgs. 04 Marzo 2010 n.28 e di prima trasformazione delle piante officinaliD.M. n. 180/2010; - ARSIALL'A.D.R. CONCILIAMO è a disposizione dei professionisti, dei cittadini, delle imprese, delle associazioni e pubbliche amministrazioni per la risoluzione delle controversie in conformità tutte le materie di cui le parti possano liberamente disporre, nonché nelle materie previste dall’art.5 del e D.lgs. 04 Marzo 2010 n.28. - La mission che l’ADR CONCILIAMO intende perseguire è rappresentata dalla volontà di: • Eccellere nel sevizio di mediazione finalizzata alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) haconciliazione dando un contributo concreto nel settore giustizia; • Mettere a completa disposizione degli utenti del servizio di mediazione tutti gli strumenti più efficaci nella prevenzione dei conflitti; • Assistere le parti in lite ed i loro consulenti nella gestione e risoluzione definitiva del conflitto; • Lavorare con professionisti specificamente formati e motivati in tecniche di "A.D.R. – Alternative Dispute Resolution" per rispondere in concreto alle esigenze della nostra clientela; • Elevare i propri standard professionali per offrire un servizio competitivo e sempre più attento alle nuove esigenze degli utenti del servizio giustizia; • Promuovere la cultura del ricorso alle tecniche di A.D.R., quale migliore opportunità e strumento primario per la risoluzione dei conflitti. A tal fine i mediatori iscritti nella lista dell'Organismo sono tutti professionisti, che hanno già partecipato, con esito positivo, ad un intenso percorso formativo, acquisendo ed approfondendo alcune fondamentali tecniche di comunicazione e negoziazione, che si rivelano particolarmente efficaci nella procedura conciliativa. Per contraddistinguere tale attività ADR CONCILIAMO ha adottato, fin dalla sua costituzione, la denominazione “ADR CONCILIAMO” e creato una rete di contatti, tra i propri compiti istituzionaliimprese, quello clienti, collaboratori, operatori specializzati che operano con l’omonimo marchio ADR CONCILIAMO per il perseguimento della propria mission. ADR CONCILIAMO ha intenzione di favorire costruire una rete su tutto il territorio nazionale attraverso la promozione individuazione di sedi decentrate e lo svolgimento sportelli di studimediazione ai quali estendere, ricerche e progettimediante la formula contrattuale proposta, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili la propria esperienza ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento proprio know how e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione propria esperienza professionale; Più in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con particolare le finalità da perseguire attraverso il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti presente Accordo Quadro promosso da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;ADR CONCILIAMO sono:

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Samples: Accordo Quadro Per L’apertura Di Sportelli / Sede Distaccatedi Mediazione Ed Arbitrato

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018l’Università degli Studi di Torino intende creare, n. 75 è stata approvato valorizzare e disseminare conoscenza per generare opportunità di sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio favorendo dinamiche di interazione ed integrazione tra la ricerca universitaria e lo sviluppo delle imprese ed enti esterni; il D.M. 352/2022 ha previsto l’attribuzione, per l’a. a. 2022/2023, a valere sul PNRR, Missione 4, componente 2 Testo unico in materia Dalla Ricerca all’Impresa” - Investimento 3.3 “Introduzione dei Dottorati Innovativi che rispondono ai fabbisogni di coltivazioneinnovazione delle imprese e promuovono l’assunzione dei ricercatori dalle imprese”, raccolta di 5.000 borse di dottorato di durata triennale per la frequenza di percorsi per dottorati innovativi (di seguito anche corsi) accreditati ex D.M. 45/2013 XXXVII ciclo - Anno Accademico 2021/2022 e prima trasformazione da accreditare ex D.M. 226/2021 XXXVIII ciclo - Anno Accademico 2022/2023; l’art. 2 del D.M. 352/2022 prevede che nell’ambito del piano nazionale di ripresa resilienza (PNRR) Missione 4, componente 2 “Dalla Ricerca all’Impresa” - Investimento 3.3 “Introduzione dei Dottorati Innovativi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle piante officinaliimprese e promuovono l’assunzione dei ricercatori dalle imprese; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire si intende sostenere la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento rafforzamento dell’alta formazione e la diffusione della coltivazione specializzazione post laurea di livello dottorale. Nello specifico, la misura mira al potenziamento delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e competenze di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazioalto profilo, in collaborazione modo particolare nell’area delle Key Enabling Technologies, mediante l’istituzione di programmi di dottorato dedicati, con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT contributo e il DCTF, sulla base coinvolgimento delle imprese; l’art. 4 co. 2 del D.M. 352/2022 prevede che i soggetti attuatori individuano imprese partner dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzapercorsi di dottorato innovativi disponibili a cofinanziare al 50% le borse di dottorato cofinanziate dal sopracitato decreto, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti soddisfare i propri bisogni di ricerca e innovazione; l’art. 6 co. 4, lett. c) del D.M. 352/2022 prevede l’obbligo per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto i destinatari/beneficiari di borsa di effettuare i previsti di studio e ricerca (minimo 6 mesi, massimo 18 mesi) in impresa; l’art. 21 del Regolamento dell'Università di Torino per il funzionamento della Scuola di Dottorato e dei Dottorati di Ricerca stabilisce la possibilità per il dottorando di operare presso altre strutture idonee individuate dal Collegio, fermi restando i compiti e le responsabilità del/della supervisore designato/a; il corso di Dottorato di Ricerca in Scienze Biologiche e Biotecnologie Applicate, all’interno della Scuola di Dottorato di Ateneo, ciclo XXXVIII (a.a. 2022/2023), ha una durata di 3 anni; l’Ente è interessato allo svolgimento e allo sviluppo delle attività di ricerca denominatonei settori disciplinari per i quali è stato istituito il Dottorato di cui sopra, e in particolare nell’ambito della tematica dal titolo Produzione sostenibile di specie aromatiche Analisi delle interazioni piante-impollinatori in pieno campo nel territorio lazialeambiente alpino: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema dalla conoscenza alla conservazione” (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: ail cui referente scientifico è la Prof.ssa Xxxxxx Xxxxxxx) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata finanziata con dotazione a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono valere sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTFPNRR;

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Samples: Convenzione Tra Universita’ Degli Studi Di Torino E L’ente Parco Nazionale Gran Paradiso Per Lo Svolgimento Di Un Periodo Di Studio E Ricerca Previsto Dal Corso Di Dottorato Di Scienze Biologiche E Biotecnologie Applicate E Per Il Cofinanziamento Della Borsa Di Dottorato

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018Il Comune di Vicenza ha nel proprio patrimonio la Basilica Palladiana, n. 75 edificio simbolo della città progettato dall'architetto Xxxxxx Xxxxxxxx, inserita dall'Unesco nella lista dei beni patrimonio dell'umanità nel 1994. Nel 2014 è stata approvato diventata Monumento Nazionale e nel medesimo anno grazie al restauro della Basilica palladiana è stato assegnato a Vienna il “Testo unico in materia Premio dell'Unione Europea per il Patrimonio culturale - Concorso Europa Nostra 2014” per la conservazione del patrimonio culturale. Il Sindaco del Comune di coltivazioneVicenza Xxxxxxxxx Xxxxx, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il legale rappresentante protempore della Piano di settore della filiera delle piante officinaliFondazione Teatrocome strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari Xxxx. Xxxxxxx Xxxxx, il legale rappresentante protempore del “Cisa X. Xxxxxxxx” Xxxx Xxxxxxx, hanno sottoscritto la lettera d'intenti prot. 83702 del 30/5/19 per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità una collaborazione finalizzata alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede monumento palladiano attraverso una competenza specifica nel campo della progettazioneserie di mostre internazionali di elevato profilo scientifico e culturale legate al territorio, sintesiche viene allegata alla presente, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche qui espressamente richiamata, costituisce parte integrante e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto sostanziale del presente Accordo. Il Comune è socio fondatore del “Xxxx X. Xxxxxxxx” che nel corso della sua attività ha organizzato numerose mostre sia nella propria che in altre sedi, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidatecurandone gli aspetti scientifici e organizzativi e della “Fondazione Teatro che ha collaborato e collabora con l'Amministrazione comunale nella gestione degli eventi culturali ed espositivi cittadini. La terza iniziativa parte del progetto “Grandi Mostre in Basilica” è dedicata all’arte egizia con il coinvolgimento della Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino, quale prestigioso riferimento internazionale per tale ambito artistico. A tale proposito il direttore della Fondazione Xxxxxxxxx Xxxxx ha elaborato un progetto espositivo dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie titolo “ I creatori dell’Egitto Eterno” appositamente studiato per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivoSalone della Basilica Palladiana, comprensivo che comprende l’esposizione di un margine nucleo di guadagno, l’onere finanziario opere proveniente dalle collezioni della Fondazione arricchito dai prestiti richiesti a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;realtà museali internazionali. Si conviene quanto segue.

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Samples: Accordo Di Collaborazione

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 75 è stata approvato il “Testo unico in materia IZSVe si occupa di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione diagnosi e di prima trasformazione ricerca sulle malattie infettive del bestiame e delle piante officinali; - ARSIALzoonosi, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi controllo di qualità degli oli essenziali; - Arsialalimenti di origine animale destinati al consumo umano, il CAT di controllo di alimenti per animali, di sorveglianza epidemiologica e il DCTFmonitoraggio, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzadi pianificazione di programmi per la salute degli animali, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione formazione del personale in ambito veterinario e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti produzione di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”biofarmaci; - l’art. 15 della legge 7 agosto 19901 comma 6 del D. Lgs. n. 270/1993 consente agli Istituti Zooprofilattici Sperimentali di stipulare convenzioni o contratti di consulenza per la fornitura di servizi e per l’erogazione di prestazioni ad enti, n. 241associazioni, “Nuove norme in materia organizzazioni pubbliche e private, sulla base di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”disposizioni regionali, prevede che fatte salve le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima leggecompetenze delle unità sanitarie locali; - l’art. 55 comma 1 dell’Accordo tra la Regione Veneto, comma 6Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia Autonoma di Bolzano e Provincia Autonoma di Trento sulla gestione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (Approvato con leggi della Regione del D. Lgs. 18 aprile 2016 Veneto n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - 5 del 18/3/2015, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia n. 9 del 24/4/2015, della Provincia di Trento n. 5 del 10/3/2015 e della Provincia di Bolzano n. 5 del 19/5/2015) prevede che gli accordi conclusi tra due “l’Istituto può stipulare convenzioni o più amministrazioni non rientrano nell’ambito contratti per la fornitura di applicazione servizi e per l’erogazione di prestazioni a soggetti privati, ad aziende, enti, associazioni, organizzazioni pubbliche e private”; - l’Impresa richiede ad IZSVe l’esecuzione di alcuni servizi a favore della stessa, aventi ad oggetto l’esplorazione della dinamica dell’infezione da S. Infantis nell’allevamento di pollo da carne, in relazione alle dinamiche del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata microbiota intestinale degli animali, descritti nell’allegato A; - IZSVe è interessato a garantire che svolgere i servizi pubblicirichiesti dall’Impresa in conformità alle norme vigenti in materia di gestione dell'Istituto e all’ulteriore normativa applicabile. in considerazione delle suesposte premesse e dei reciproci accordi di seguito indicati, che le stesse sono tenute a svolgereParti, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricercaindividualmente e tramite i loro rispettivi agenti e rappresentanti, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale convengono e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;stipulano quanto segue:

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Samples: Contratto Di Servizi Per Prestazioni Semplici

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018ARSIAL è un Ente di diritto pubblico strumentale della Regione Lazio, istituito con legge regionale n. 75 è stata approvato il “Testo unico 2/1995 al fine di promuovere lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura laziale, nonché la multifunzionalità e la valorizzazione qualitativa, economica e sociale del sistema agricolo regionale ed in materia particolare la tutela della diversità biologica delle specie animali e vegetali di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinaliinteresse agrario (art. 2 comma 1 lett.i); - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva L.R. 1 marzo 2000, n. 15 “Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario”, gestisce il Registro Volontario Regionale (RVR), nel quale vengono iscritte le risorse genetiche autoctone del Lazio, a rischio di erosione, e la Rete di Conservazione e Sicurezza, alla quale aderiscono i detentori delle risorse genetiche tutelate; - l’Apis mellifera ligustica è stata iscritta al RVR, sentito il parere della Commissione Tecnico-scientifica di cui alla L.R. n.2/1990) ha15/2000, con atto del 19 luglio 2017, quale risorsa autoctona soggetta a rischio di erosione genetica - su proposta dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana “X. Xxxxxxxx” - e conseguentemente ARSIAL ha il compito di monitorarne lo stato di erosione genetica e di promuovere la sua conservazione in situ/on farm presso apicoltori ed in apiari sperimentali; - con Deliberazione del Consiglio Regionale del 8 agosto 2018, n. 14 è stato approvato il “Piano Settoriale di Intervento per la tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario - Triennio 2018–2020”, che prevede, tra i propri compiti l’altro, come meglio declinato nel Piano Operativo Annuale (POA) 2018-2019 (approvato con DGR n. 688 del 20 novembre 2018), l’avvio di uno studio sull’Apis mellifera ligustica finalizzato all’individuazione di eventuali popolazioni autoctone del Lazio di livello inferiore rispetto alla sottospecie ligustica, alla pianificazione delle strategie per la sua conservazione in situ/on farm ed in apiari sperimentali, all’impiego dell’inseminazione strumentale e allo studio delle possibilità di realizzare una banca del DNA; - l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana “X. Xxxxxxxx” è ente sanitario di diritto pubblico, dotato di personalità giuridica pubblica e di autonomia amministrativa gestionale e tecnica, opera nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale come strumento dello Stato e delle Regioni, per l’esercizio delle funzioni di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare; - l’IZSLT, in attuazione delle proprie finalità istituzionali, quello ha costituito il centro specialistico “Unità operativa di favorire apicoltura” che ha il compito di tutelare lo stato sanitario delle api e la promozione sicurezza alimentare attraverso la diagnosi delle malattie delle api, le analisi sui prodotti dell’alveare, il sostegno tecnico alle Istituzioni, le attività di ricerca, la collaborazione con altri Enti di ricerca, il supporto tecnico e lo svolgimento la formazione degli operatori, il monitoraggio della contaminazione ambientale attraverso l’impiego delle api e la protezione della biodiversità tramite la tutela dell’ape ligustica (Apis mellifera ligustica o ape italiana); l’Unità operativa di studi, ricerche apicoltura dispone di materiale biologico e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione dei risultati delle innovazioni dirette analisi morfometriche relativi sia all’ Apis mellifera ligustica sia ad incrementare processi altre api e detiene i campioni nazionali di sviluppo agricolo sostenibili ed riferimento utili per il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale confronto con i campioni che verranno raccolti su Apis mellifera ligustica del Lazio; - Il CAT svolge attività con Decreto Ministeriale 4 dicembre 2009, recante: «Disposizioni per l’anagrafe apistica nazionale», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – Serie generale – n. 93 del 22/04/2010, è stata istituita l’Anagrafe Apistica Nazionale gestita dall’IZSAM di Teramo; - ARSIAL e IZSLT intendono collaborare nella prosecuzione del progetto di ricerca di “Caratterizzazione genetica e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazionemorfologica dell’Apis mellifera ligustica del Lazio”, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT già avviato e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro l’Accordo di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile collaborazione di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzacui sopra, al fine di proseguire lo studiogarantire la tutela della razza Apis mellifera ligustica, la sperimentazione minacciata di erosione genetica per l’introduzione di api alloctone, attraverso l’approfondimento delle azioni messe in essere e la dimostrazione realizzazione di nuove azioni da attuare nell’anno 2022; - Arsial e l’IZSLT hanno stipulato un Accordo Quadro approvato con Xxxxxxxxxxxxx xxx Xxxxxxxxx xx Xxxxxxxxxxxxxxx X. 00/XX del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal 3/03/2022, REP n. 16 del 22.03.2022. Piano Per la ricerca scientifica finalizzata alla tutela della biodiversità autoctona di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee interesse agrario del Lazio di cui alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca L.R. 15/2000 e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto la tutela della sicurezza alimentare, della salvaguardia delle produzioni agricole e della biodiversità dall’impiego di ricerca denominatoOGM”; - Nell’ambito del suddetto Accordo Quadro, “Produzione sostenibile le Parti s’impegnano a collaborate nella tutela della biodiversità di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività interesse agrario attraverso la realizzazione di attività e sulla sostenibilità progetti che, coerentemente con quanto previsto dal Piano Settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario, e con i conseguenti Piani Annuali di cui alla LR 15/2000, perseguono finalità di caratterizzazione delle risorse genetiche animali autoctone del sistema (Pro.Arom2)”Lazio e delle relative produzioni per la loro valorizzazione; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - conformemente alle finalità ed agli obiettivi che “il Piano Settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario - Triennio 2018 – 2020” si propone (punti 1a e 1b; punto 2), ovvero il perseguimento di finalità più generali direttamente correlate con l’interesse dell’intera comunità, il presente accordo stabilisce che i risultati della ricerca non possono formare oggetto di alcun diritto di uso esclusivo o prioritario, né di alcun vincolo di segreto o riservatezza e di conseguenza il presente accordo non soddisfa la condizione di cui al comma 1, lettera a) dell’articolo 158 del Codice dei Contratti Pubblici, poiché i risultati delle ricerche da effettuare sono pubblici e non appartengono esclusivamente all'amministrazione aggiudicatrice affinché li usi nell'esercizio della sua attività, né la condizione di cui alla lettera b) per le ragioni esposte di seguito; - la prosecuzione del progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, Accordo di collaborazione rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e le stesse soddisfano pubblici interessi in materia di tutela e valorizzazione della biodiversità di interesse agrario del Lazio; - dalla relazione intermedia trasmessa dall’IZSLT e acquisita con Prot. Arsial n. 2039 del 21/02/2020 e in particolare dalla relazione finale trasmessa dall’IZSLT in data 26/01/2022 e acquisita con Prot. Arsial n. 4996 del 29/12/2021, elaborate sulla base del procedente Accordo di collaborazione, si possono evincere, in sintesi, i significativi risultati e riscontri di seguito riportati: • ricerca bibliografica su Apis mellifera ligustica, • attività di divulgazione e informazione agli apicoltori presso Arsial e nel corso di convegni, seminari e corsi organizzati sul territorio regionale; • studio della distribuzione degli apiari nella seguenti aree fitoclimatiche della regione Lazio: Mediterranea, Mediterranea di transizione, Temperata di transizione e Temperata; • coinvolgimento nel progetto di 37 apicoltori; • coinvolgimento di 3 Associazioni di apicoltori del Lazio (Gruppo Api Sparse, Arcadia, Arnia Onlus); • coinvolgimento di 4 Aree Naturali Protette (Parco Nazionale del Circeo, Parco Regionale della Riviera di Ulisse, Parco di Vejo, Riserva Naturale Statale Tenuta Presidenziale di Castel Porziano); • stipula di 3 protocolli di intesa fra le Associazioni di apicoltori e i suddetti Enti Parco; • campionamento di 128 alveari con rilievo morfometrico di api adulte, i cui risultati hanno evidenziato, su 43 famiglie analizzate, una rispondenza ≥ del 95% con Apis mellifera ligustica; • analisi genetica su 50 campioni prelevati in apiari dislocati nelle 4 fasce fitoclimatiche, che hanno evidenziato, in relazione alle 4 fasce fitoclimatiche, l’esistenza di 3 sottospecie evolutivamente divergenti dal punto di vista del DNAmt • allestimento di 4 apiari di tutela, di cui 3 nelle tre Aree Naturali Protette, sopra elencate e 1 presso l’Azienda Dimostrativa Sperimentale di Arsial, sita nel comune di Montopoli di Sabina (RI), con famiglie di api morfologicamente e geneticamente altamente rispondenti all’ Apis mellifera ligustica (≥95%), donate, su base volontaria, dagli apicoltori aderenti al progetto; • attività di ripopolare gli apiari di tutela con famiglie di api, caratterizzate morfologicamente e geneticamente come altamente rispondenti a Apis mellifera ligustica (≥95%); - grazie alle attività del progetto realizzate da Arsial e dall’IZSLT, è stato riscontrato un notevole interesse da parte delle associazioni tra le più attive di apicoltori e degli Enti Parco, sopra elencati, che hanno aderito e contribuito fattivamente all’attuazione del progetto e soprattutto all’allestimento e gestione degli apiari in situ tutelati dalla L.R. 15/2000, sottoscrivendo tra loro dei protocolli d’intesa per la loro gestione e il mantenimento dei suddetti apiari; - dal confronto fra Arsial, IZSLT, le associazioni di apicoltori aderenti e gli Enti Parco, è emersa l’assoluta necessità di proseguire e approfondire le attività del progetto al fine di dare continuità e concretezza alle azioni poste in essere volte a contrastare l’erosione genetica dell’Apis mellifera ligustica, tutt’oggi minacciata dall’introduzione sul territorio regionale di api alloctone; - che con nota Prot. Arsial n. 3331 del 6/05/2021 la Direzione Regionale Capitale Naturale, Parchi e Aree protette, ha manifestato il proprio interesse alla partecipazione del progetto attraverso il coinvolgimento e supporto dell’Area Valorizzazione Sostenibile del Patrimonio Ambientale, ai fini di una adeguata individuazione dei siti di conservazione della risorsa autoctona all’interno delle aree protette della Regione Lazio; - grazie alle azioni di divulgazione e informazioni sulle attività del progetto, sono pervenute 8 nuove adesioni di apicoltori alla Rete di conservazione e sicurezza di cui alla L.R. 15/2000, per i quali si renderà necessario acquisire le attestazioni di razza o verificare, con l’analisi morfologica e genetica, l’appartenenza alla razza ligustica; - che L’IZSLT con nota acquisita con Prot. Arsial n. 547 del 26/01/2022, allegata e parte integrante del presente atto, ha proposto la prosecuzione e una nuova progettualità delle attività di “Caratterizzazione genetica e morfologica dell’Apis mellifera ligustica nel Lazio”, formulando anche un preventivo dei costi per la prosecuzione del suddetto progetto per l’anno 2022, pari a € 39.2000,00; - Le Parti, hanno concordato la prosecuzione e nuova programmazione dell’attività di caratterizzazione genetica e morfologica dell’Apis mellifera ligustica nel Lazio, alla data del 31/12/2022, al fine di poter continuare efficacemente quanto iniziato per la tutelata dell’ape iscritta al RVR (di cui alla L.R. 15/2000), con l’obiettivo di programmare idonee strategie di tutela e conservazione in situ ed ex situ della suddetta risorsa, attraverso la realizzazione della attività indicate al successivo Art. 2 del presente Accordo; - la collaborazione oggetto del presente Accordo consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; interesse ed è pertanto aperta al contributo di altre istituzioni pubbliche che condividendone le finalità chiedano di aderirvi. L’eventuale adesione sarà formalizzata con la stipula di un atto integrativo al presente Accordo. - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;da IZSLT; tutto ciò premesso le parti convengono quanto segue:

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Samples: Accordo Di Collaborazione

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018La connettività in banda ultralarga è un indirizzo programmatico della comunità europea, n. 75 è stata approvato con obiettivi sfidanti per il “Testo unico 2020, in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che cui il 100% dei cittadini deve essere adottato servibile con almeno 30Mbps ed il “Piano 50% deve risultare servito con almeno 100Mbps. E’ obiettivo primario del Comune di settore della filiera delle piante officinali” San Xxxxxxxxx Xxx di Sambro dotare le aziende del territorio di soluzioni infrastrutturali capaci di garantire la connettività a banda larga in risposta a fabbisogni attuali e futuri. La Regione Xxxxxx-Romagna, con la delibera DGR 1907/2010, ha identificato le aree in divario digitale infrastrutturale come strumento programmatico strategico diretto zone ricomprese nel territorio regionale nelle quali la cittadinanza e/o le aziende, come singole o in forme aggregative, evidenzino difficoltà ad avere connettività a individuare gli interventi prioritari banda larga per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra proprie azioni o per i propri compiti istituzionaliservizi, quello secondo il criterio guida discriminante che all’utenza finale sia garantita la possibilità di favorire accedere a servizi analoghi allo stesso costo rilevabile nelle aree meglio servite. La Regione Xxxxxx-Romagna, nella medesima delibera ha incaricato Lepida di mettere a disposizione di operatori pubblici nazionali o locali, per fini di soluzione del digital divide, infrastrutture passive o servizi di connettività attivi. La Regione Xxxxxx-Romagna ha adottato la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed LR 14/2014 il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e cui articolo 11 lett. f) prevede che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzaRegione, al fine di proseguire lo studiopromuovere l’economia del territorio, anche con il concorso delle proprie società partecipate in-house, garantisca la sperimentazione disponibilità di reti di telecomunicazione e la dimostrazione servizi telematici sull’intero territorio regionale alle Aziende che operano in zone in digital divide rispetto agli obiettivi europei, qualora non ci siano operatori con offerte tecniche/economiche aventi caratteristiche analoghe a quelle di aree non a fallimento di mercato e l’assenza di banda ultralarga comporti assenza di competitività. La Regione Xxxxxx-Romagna all’articolo 15 denominato “Misure per il superamento del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinalidivario digitale negli insediamenti produttivi”, intendono continuare della citata legge regionale, al fine di realizzare infrastrutture a studiare banda ultralarga nelle zone di insediamento produttivo in divario digitale, definisce un modello di partnership pubblico privato. Lepida è operatore pubblico ai sensi del D.Lgs. n. 259/03, fornisce banda o trasporto ad operatori che effettuano azioni in aree in digital divide o a fallimento di mercato e si vincola, mediante la propria carta di servizi, a fornire connettività a Aziende che operano in zone in digital divide rispetto agli obiettivi europei solo qualora non ci siano operatori con offerte tecniche/economiche aventi caratteristiche analoghe a quelle di aree non a fallimento di mercato e l’assenza di banda ultralarga comporti assenza di competitività. Lepida è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione n. 21421. Le attività produttive mostrano necessità di servizi differenti rispetto alle utenze domestiche e tipicamente questo si sostanzia nella necessità di maggiore banda, maggiore simmetria di accesso, maggiore ridondanza e maggiore affidabilità. Le Aziende Xxxx.Xxx. srl con sede in Xxx Xxxxxxxxx Xxx xx Sambro in via Campana 9/11; C.F. 01508761200, in persona di Xxxxxx Xxxxxxxx, in qualità di Amministratore; Xxx. Xxx Xxxxxxxx Spa con sede in Xxx Xxxxxxxxx Xxx xx Sambro in via Campana 17/19; C.F. 02031070374, in persona di Xxxxxxxxx Xxxxxx, in qualità di Amministratore; Xxxxxxx Xxxxxx sas con sede in Xxx Xxxxxxxxx Xxx xx Sambro in via Campana 1; C.F. 01574691208, in persona di Xxxxxxx Xxxxxxxx in qualità di Amministratore; hanno richiesto al Comune azioni per avere a disposizione sistemi di comunicazione a banda ultralarga per poter sviluppare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estrattiproprie azioni imprenditoriali. Il Comune, divulgarle agli operatori del settoretramite Lepida, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede ha verificato che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune non vi sono e che per tali accordi si osservanonon sono programmate a breve, in quanto applicabilinell’area produttiva di interesse, le disposizioni previste dall’art, offerte di mercato con caratteristiche tecnico/economiche confrontabili nell’installazione e nei servizi a quelle di aree metropolitane meglio servite. 11Il Comune ha intenzione, commi 2 e 3nell’area produttiva di interesse, di fornire servizi tipici delle città intelligenti secondo lo sviluppo della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;Agenda Digitale.

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Samples: Verbale Di Deliberazione Della

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018Ai sensi e per gli effetti del DM n. 463/98, n. 75 è stata approvato il “Testo unico in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) l’INPS ha, tra i propri compiti scopi istituzionali, quello l’erogazione di favorire prestazioni sociali in favore dei dipendenti e dei pensionati pubblici e dei loro familiari. Tra le differenti modalità di intervento a supporto della disabilità e non autosufficienza è prevista l’assistenza domiciliare, da cui la promozione denominazione del progetto: Home Care Premium, ovvero un contributo “premio” finalizzato alla cura, a domicilio, delle perso- ne non autosufficienti. L’Home Care Premium 2019 prevede una forma di intervento “mista”, con il coinvol- gimento diretto, sinergico e lo svolgimento attivo della famiglia, di studisoggetti pubblici e delle risorse so- ciali del cosiddetto “Terzo settore”. Il programma si concretizza nell’erogazione da parte dell’Istituto di contributi econo- mici mensili, ricerche c.d prestazioni prevalenti, in favore di soggetti non autosufficienti, mag- giori d’età e progettiminori, che siano disabili e che si trovino in condizione di non autosuffi- cienza, per il rimborso di spese sostenute per l’assunzione di un assistente familiare. L’Istituto vuole assicurare altresì dei servizi di assistenza alla persona, c.d. prestazioni integrative. In particolare per tali ultimo servizi è stato individuato quale soggetto partner per la realizzazione del modello HCP 2019, l’ “Ambito Territoriale Sociale” (ATS) ai sensi dell’art. 8, comma 3, lettera a), della legge n. 328/2000 o come differentemente de- nominato o identificato dalla normativa regionale in materia ovvero, in caso di manca- ta convenzione degli ATS, nei termini del 27 Maggio 2019 l’Ente pubblico istituzional- mente competente alla gestione dei servizi socio assistenziali, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi in rappresentan- za di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e più Enti pubblici coinvolti. Con la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto sottoscrizione del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidatel’Istituto individua il soggetto territoriale pubblico con il quale gestire il modello assistenziale, relativamente alle prestazioni in- tegrative, previste dal Legislatore statale progetto in favore degli iscritti alla Gestione unitaria delle pre- stazioni creditizie e regionalesociali, alle predette parti dei pensionati della Gestione dipendenti pubblici e la dei loro collaborazione consente familiari, i quali, posizionati utilmente in graduatoria, sono risultati vincitori del benefi- cio HCP 2019 e sono residenti nel territorio di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di competenza del soggetto pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivostes- so. Tutto ciò premesso, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;le Parti convengono quanto segue:

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Samples: Accordo

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 75 è stata approvato il L’art. 5 della LR 06/2010 “Testo unico delle leggi regionali in materia di coltivazionecommercio e fiere” indica i Distretti del Commercio come entità innovative che definiscono ambiti e iniziative nelle quali i cittadini, raccolta le imprese e prima trasformazione le formazioni sociali liberamente aggregati sono in grado di fare del commercio il fattore di innovazione, integrazione e valorizzazione di tutte le risorse di cui dispone il territorio, per accrescere l’attrattività, rigenerare il tessuto urbano e sostenere la competitività delle piante officinali”sue polarità commerciali. Il punto 1 del paragrafo 2 dell’Allegato A della DGR VIII/10397 del 28 ottobre 2009 “Modalità per l’individuazione degli ambiti territoriali Distretti del commercio” distingue tra: Distretto urbano del commercio (DUC), il Distretto del commercio costituito sul territorio di un unico Comune; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato Distretto diffuso di rilevanza intercomunale (DiD): il “Piano Distretto del commercio costituito sul territorio di settore della filiera più Comuni. Che i Comuni con popolazione uguale o superiore a 15.000 abitanti, diversi dai capoluoghi di Provincia possono presentare richiesta singolarmente. L’attrattività e la competitività vengono supportate da una regia unitaria che, attraverso il partenariato pubblico- privato, i Comuni, le imprese ed anche altri attori interessati a livello locale, promuovono lo sviluppo delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni città e dei territori lombardi, grazie al perseguimento di produzione una visione strategica e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale investimento condivisa. Secondo quanto previsto dalla DGR VIII/10397 del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial28 ottobre 2009, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore Direttore Generale della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme Direzione competente in materia di procedimento amministrativo commercio, procede all’individuazione e alla modificazione degli ambiti territoriali dei Distretti del Commercio. La DGR VIII/10397 del 28 ottobre 2009 indica la documentazione da allegare alla domanda per l’individuazione dei Distretti del Commercio. Con DGR XI/1833 del 2 luglio 2019 si è ritenuto di diritto procedere ad una puntuale ricognizione dello stato dei Distretti del Commercio esistenti, finalizzata alla verifica della sussistenza dei requisiti richiesti ai sensi della DGR n. n.8/10397 del 28 ottobre 2009, ad un monitoraggio dell’attività svolta negli ultimi tre anni e alla costituzione dell’elenco dei Distretti del Commercio, tramite acquisizione di accesso idonea documentazione da presentare a cura del Capofila di ogni Distretto. Con DDUO n.10612 del 18 luglio 2019 sono fornite le indicazioni operative per la raccolta delle informazioni ai documenti amministrativifini della verifica di cui sopra. Il DDUO n.10612 del 18 luglio 2019 prevede che, in caso di istituzione di un nuovo Distretto o di modifica territoriale di un Distretto già esistente, dovrà essere attivata la procedura prevista dal paragrafo 4 (“Modalità di individuazione, modificazione e revoca degli ambiti, ) della DGR n.8/10397 del 28 ottobre 2009. Il DDUO n.10612 del 18 luglio 2019 prevede che I Distretti che non avranno dato riscontro nei tempi indicati (15 ottobre 2019) non potranno essere inseriti nell’elenco dei Distretti del Commercio della Lombardia, salvo che abbiano attivato la procedura di cui al paragrafo 4 della DGR 10397 del 28 ottobre 2009, con le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi modalità ivi previste, solo per disciplinare lo svolgimento in collaborazione i casi di attività nuova istituzione o modifica territoriale. Il Comune di interesse comune Melzo intende dunque attivare la procedura di individuazione e che istituzione di un nuovo Distretto, proponendosi come Distretto urbano del commercio. Il Comune di Melzo con propria delibera di Giunta n. 126 del 7 novembre 2019 ha: - approvato l’individuazione del Distretto e il Programma di Distretto per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima leggela parte di propria competenza; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito dato mandato al Sindaco di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per sottoscrivere il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;accordo.

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PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018✓ l’art.29 comma 3 del D.Lgs.50/2016 e s.m.i. (Codice dei Contratti o Codice) assegna alle Regioni ed alle Province autonome (di seguito Regioni) il compito di collaborare con gli organi dello Stato alla tutela della trasparenza e della legalità nel settore dei contratti pubblici ed un ruolo di supporto in ambito territoriale, n. 75 è stata approvato il alle stazioni appaltanti Testo unico nell’attuazione del Codice e nel monitoraggio delle fasi di programmazione, affidamento ed esecuzione dei contratti” con l’obiettivo di rendere più efficiente e qualificato l’intero sistema contratti pubblici; ✓ l’art. 213 del Codice definisce le competenze dell’Autorità in materia di coltivazionevigilanza e controllo sui contratti pubblici; ✓ nell’ambito dei poteri ad essa attribuiti ai sensi dell’art. 213, raccolta comma 1, del Codice, l’Autorità agisce anche al fine di prevenire e prima trasformazione delle piante officinali”contrastare illegalità e corruzione; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano ✓ ai sensi dell’art.213 comma 8 del Codice, l'Autorità gestisce la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari seguito BDNCP), nella quale confluiscono, oltre alle informazioni acquisite per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra competenza tramite i propri sistemi informatizzati, tutte le informazioni contenute nelle banche dati esistenti, anche a livello territoriale, onde garantire accessibilità unificata, trasparenza, pubblicità e tracciabilità delle procedure di gara e delle fasi a essa prodromiche e successive; ✓ ai sensi dell’art.213 comma 9 del Codice, la gestione della BDNCP è affidata all’Osservatorio dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture (di seguito Osservatorio), composto da una Sezione Centrale e da Sezioni Regionali aventi sede presso le Regioni e le Province Autonome: la Sezione Centrale si avvale delle Sezioni Regionali competenti per territorio per l’acquisizione delle informazioni necessarie allo svolgimento dei compiti istituzionali, quello sulla base di appositi accordi con le Regioni; ✓ per dare piena attuazione alle disposizioni del Codice dei contratti pubblici ed in particolare dell’art.29 comma 3 e garantire, tramite un sistema di strutture distribuito sull’intero territorio nazionale cui assegnare ed in grado di svolgere compiti e funzioni omogenee, l’efficienza dell'azione di supporto alle stazioni appaltanti e l'assolvimento, da parte delle stesse, degli oneri informativi e di pubblicità a loro carico, i Presidenti delle Regioni e Province Autonome hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa per l’istituzione della Rete degli Osservatori regionali dei Contratti che la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato in data 5 novembre 2020; • la necessità di favorire la promozione gli investimenti pubblici in un contesto normativo sempre più complesso, articolato e lo svolgimento mutevole comporta l’opportunità di studisupportare le stazioni appaltanti nell’attuazione delle procedure atte a portare a compimento gli investimenti stessi; • nel contesto articolato e complesso, ricerche sopra descritto, le Regioni e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione l’ANAC intendono promuovere un’azione sinergica volta a supportare gli operatori economici del settore e a pervenire ad una razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti a carico delle innovazioni dirette stazioni appaltanti; • le parti sono interessate ad incrementare processi avviare un rapporto di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo reciproca e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in continuativa collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studiopromuovere azione coordinate di intervento su temi di comune interesse e rispetto ai quali si ravvisa una convergenza e complementarietà, la sperimentazione e la dimostrazione del settore su diversi livelli, delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Prorispettive competenze.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;

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PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018● ETN Travel Vision di ETN School S.r.l. a S.U. è una agenzia di viaggi e Tour Operator on-line che si occupa della vendita di pacchetti turistici che abbiano ad oggetto servizi da fornire in territorio sia nazionale che internazionale, è disciplinata – fino alla sua abrogazione ai sensi dell’art. 3 D.Lgs. n. 75 è stata approvato 79 del 23/05/2011 – dalla L. 27/12/1977 n. 1084 di ratifica ed esecuzione della convenzione internazionale relativa al contratto di viaggio (CCV) firmata a Bruxelles il “Testo unico 23/04/1970 – in materia quanto applicabile – nonché dal codice del turismo (Art. 32-51) e sue successive modifiche e dalle disposizioni del Codice Civile in tema di coltivazione, raccolta trasporto e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservanomandato, in quanto applicabili. ● ETN Travel Vision di ETN School S.r.l. a S.U. è fornitore di servizi connessi con i viaggi per lo studio delle lingue al fine di assistere i clienti nell’operare una scelta informata tra i programmi di viaggio per lo studio delle lingue e creare le corrette attese con un conseguente innalzamento del livello di soddisfazione finale del cliente. ● ETN Travel Vision di ETN School S.r.l. a S.U. eroga altresì gli altri servizi connessi all’insegnamento delle lingue all’estero quali: alloggio, le disposizioni previste dall’artprogrammi ricreativi e tutti gli altri servizi di viaggio che concorrono alla costituzione dei programmi di studio delle lingue. 11● L’ITEPS “Xxxxx Xxxxxxxx” ha avuto finanziato un progetto di mobilità in alternanza scuola lavoro mediante i Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 - Avviso MIUR Prot. 3781.05-04-2017 - 10.6.6B-FSEPON-TO-2017-8, Progetto “APRENDER TRABAJANDO” - CUP F35B18000070006 - CIG Z6C2307592. ● L’ITEPS “Xxxxx Xxxxxxxx” in data 09/04/2018 ha eseguito una procedura pubblica per l’acquisizione di servizi: vitto e soggiorno, abbonamenti ai trasporti interni, individuazione tutor e imprese relativi al progetto FSE “Potenziamento dei Percorsi di alternanza scuola-lavoro” - 10.6.6B-FSEPON-TO-2017-8 Progetto “APRENDER TRABAJANDO”, CUP F35B18000070006 - CIG Z6C2307592 – mediante l’invio di una lettera di xxxxxx; ● ETN Travel Vision di ETN School s.r.l. a socio unico è risulta aggiudicataria, con determina dell’ITEPS “Xxxxx Xxxxxxxx” avente prot. n. 3828 del 03/05/2018, dei servizi richiesti per l’esecuzione del progetto 10.6.6B-FSEPON- TO-2017-8 “APRENDER TRABAJANDO” - CUP F35B18000070006 - CIG Z6C2307592, da svolgersi a Malaga (Spagna) dal 20/05/2018 al 16/06/2018; ● L’ITEPS “Xxxxx Xxxxxxxx” con il presente, incarica l’Agenzia dell’organizzazione ed effettuazione del viaggio di alternanza scuola lavoro, come da aggiudicazione, a cui ci si riporta integralmente. Fa parte del presente contratto l’autocertificazione rilasciata dall’Agenzia di viaggi relativa al possesso dei requisiti dell’Agenzia stessa e delle certificazioni richieste dalla C.M. 291/1992, art. 9, commi 2 7 e 310, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice per l’uso dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito mezzi di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;trasporto.

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PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018in data 04.02.2020 è stato stipulato tra l’Università degli Studi di Genova e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, l’accordo quadro avente ad oggetto la collaborazione reciproca in ambito di Interventi Assistiti con gli Animali per la realizzazione congiunta e coordinata di iniziative, attività scientifiche e programmi anche attraverso l’attivazione di progetti di ricerca, l’organizzazione di corsi di formazione, la promozione e l’attivazione di altre iniziative di interesse comune; - ex art. 3 del citato accordo, la collaborazione tra le Parti si sarebbe attuata tramite la stipula di apposite convenzioni attuative nel rispetto dello stesso accordo quadro e della normativa vigente; - le Parti intendono collaborare al Master Universitario di I livello in “Esperto in Terapia, attività ed educazione assistita con animali” – II edizione – a.a. 2019/2020 e determinare congiuntamente i compiti e le responsabilità reciproche per la migliore realizzazione dello stesso; - l’art. 3, del D.M. n. 75 è stata approvato il 270 del 22 ottobre 2004prevede al co. 9 che Testo unico in materia le Università possono attivare, disciplinando nei regolamenti didattici di coltivazioneateneo, raccolta corsi di perfezionamento scientifico e prima trasformazione delle piante officinalidi alta formazione permanente e ricorrente, successivi al conseguimento della laurea o della laurea magistrale, alla conclusione dei quali sono rilasciati master universitari di primo e secondo livello”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano Regolamento dei Corsi di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni Perfezionamento, di produzione aggiornamento professionale e di prima trasformazione delle piante officinaliformazione permanente e dei corsi per Master Universitari di primo e secondo livello dell’Università degli Studi di Genova emanato con D.R. n. 551 del 10.02.2015, il quale prevede l’istituzione di Master Universitari e Corsi di Perfezionamento, anche in collaborazione con enti pubblici e privati; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra l’IZSVe compatibilmente con i propri compiti istituzionali, quello promuove e provvede alla formazione scientifica e alla diffusione della cultura nei settori istituzionali; - l’IZSVE è altresì sede del Centro di favorire Referenza Nazionale per gli Interventi Assistiti con gli Animali (CRN IAA), istituito con Decreto del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali del 18.6.2009, che annovera tra i suoi obiettivi I) la promozione della ricerca per la standardizzazione di protocolli operativi per il controllo sanitario e comportamentale degli animali impiegati nei programmi di Interventi assistiti con gli animali (IAA); IV) l’organizzazione e gestione di percorsi formativi; V) la raccolta di dati e la diffusione di informazioni alla comunità scientifica internazionale in collaborazione con altre istituzioni scientifiche, Enti di Ricerca, Centri nazionali ed internazionali, Organizzazioni pubbliche e private, Regioni, Enti locali ed Università; - l’IZSVe dispone di competenze, per lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca formazione, aggiornamento, perfezionamento e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione specializzazione nelle materie del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”Master; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, L. n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, 241/90 prevede che le Amministrazioni amministrazioni pubbliche possono possano sempre concludere concludere, tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune; - gli accordi tra pubbliche amministrazioni, ai sensi dell’art. 15 della legge n. 241/1990, sono lo strumento per disciplinare lo svolgimento di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservanoed idonei a comporre, in quanto applicabiliun quadro unitario, le disposizioni previste dall’artgli interessi pubblici di cui ciascuna amministrazione è portatrice. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi Un accordo tra due o più amministrazioni non rientrano pubbliche rientra nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblicidell’art. 15 della legge n. 241/1990, che le stesse sono tenute a svolgereove regoli la realizzazione di interessi pubblici effettivamente comuni alle parti, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di con una reale condivisione divisione di compiti e responsabilità, rappresenta in assenza di remunerazione ad eccezione di movimenti finanziari configurabili solo come ristoro delle spese sostenute e senza interferire con gli interessi salvaguardati dalla normativa sugli appalti pubblici; - la collaborazione tra le Parti sarà svolta secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa e risponde ad un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università interesse comune, finalizzato al raggiungimento di obiettivi istituzionali condivisi e dal DCTF;alla promozione di attività nei rispettivi campi di azione. Con la presente scrittura privata redatta in duplice copia si conviene e si stipula quanto segue:

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Samples: Convenzione Attuativa Dell’accordo Quadro Unige – Izsve Per L’attuazione Del Master Universitario Di I Livello in “Esperto in Terapia, Attività Ed Educazione Assistita Con Animali” – Ii Edizione – A.a. 2019/2020

PREMESSO CHE. L’Inps Gestione Dipendenti Pubblici ha pubblicato il bando pubblico del progetto HOME CARE PREMIUM 201 per i dipendenti e pensionati pubblici, i loro coniugi, parenti e affini di primo grado non autosufficienti, valido per il periodo 1 luglio 2019 – 30 giugno 2022. Il progetto prevede un intervento misto, con coinvolgimento diretto, sinergico e attivo della famiglia, dell’Amministrazione pubblica, dell’Istituto e degli Organismi “terzo settore”. Il Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale ai sensi dell’art. 15 della Legge 241/1990 e ss.mm.ii., ha aderito con funzioni di sussidiarietà per i Municipi IV,V,VI,VII,IX,X,XI,XII,XIII,XIV,XV non aderenti all’Accordo INPS a Progetto Home Care Premium 2019 per l’erogazione delle prestazioni integrative previste dal progetto stesso; L’Inps e Roma Capitale – Dipartimento Politiche Sociali hanno sottoscritto l’Accordo prot. 44909 del 20/06/2019 per l’erogazione delle prestazioni integrative in favore dei vincitori del bando INPS HCP 2019 assegnati; Il Dipartimento Politiche Sociali con DD 1903 del 24/06/2019, rettificata con DD 1999 del 04/07/2019, ha approvato una Manifestazione di Interesse nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza, indirizzata agli Organismi o Raggruppamenti in forma associata (ATI) iscritti al Registro Unico Cittadino per i servizi di domiciliare Saish e Saisa, per la costituzione di un elenco di Organismi idonei per l’erogazione delle prestazioni integrative previste dal Progetto HCP 2019, per i territori non aderenti all'accordo con l'INPS e precisamenti per i Municipi IV,V,VIVII,IX,X,XI,XII,XIII,XIV,XV; Con Decreto legislativo 21 maggio 2018, Determinazione n. 75 è stata approvato 442 del 08/07/2019 l’INPS per il “Testo unico in materia periodo luglio – dicembre 2019 L'INPS ha impegnato la somma di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano € 1.201.200,00 a favore di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari Roma Capitale per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento l’avviamento e la diffusione realizzazione delle attività progettuali di cui all’Accordo INPS/Comune di Roma HCP 2019. Con DD2018 del 04/07/2019 di è proceduto all’accertamento in entrata della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari somma € 1.201.200,00 ; Il Dipartimento Politiche Sociali per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile HCP 2017 con DD 2059 del 12/06/2017 ha indetto una Manifestazione di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività Interesse indirizzata agli Organismi del Terzo Settore iscritti al RUC per l’erogazione delle prestazioni relative all’edizione del progetto HCP 2017 per i Xxxxxxxx XX, X, XX, XXX,XXX,XX, XXXX, XXX, XX; Con DD.n. 2388 del 07.08.2019 è stato approvato l'elenco dei Organismi ammessi alla fase successiva all'esito della manifestazione d'intesse approvata con le sopra citate Determinazioni Dirigenziali QE/1903 del 24.06.2019 e sulla sostenibilità determinazione dirigenziale di rettifica n. QE/1999 del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/20174.07.2019 ; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti acquisiti i progetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, ed esaminati i progetti tecnici al fine di proseguire individuare l'elenco ufficiale degli organismi che erogheranno le prestazioni integrative del Progetto HCP 2019, contestualmente è stato approvato il Disciplinare invito, il Capitolato Prestazionale e Tecnico e lo studio, schema di Convenzione; Con DD 2533 del 27/08/2019 è stata istituita una Commissione Tecnica per la sperimentazione e valutazione dell'idonietà dei progetti presentati dagli organismi ammessi alla fase successiva con la dimostrazione sopra citata Determinazione dirigenziale n.QE/2388 del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare 7.08.2019 Con DD 2569 del 03/09/2019 è stato approvato l’elenco degli Organismi idonei a studiare fornire le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle prestazioni integrative agli operatori utenti vincitori del settore, promuovere Bando HCP 2019; il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, HCP 2019 prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi prestazioni integrative non usufruite per disciplinare lo svolgimento in collaborazione motivi imputabili al beneficiario possano essere recuperate nel corso di attività tutta la durata del progetto, gli impegni terranno conto pertanto anche delle prestazioni non usufruite nel periodo precedente. Per questo motivo si procederà con una Determina Dirigenziale di interesse comune e che riduzione di impegno per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prestazioni non erogate Il progetto HCP 2019 prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire inoltre che i servizi pubblici, beneficiari che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta dispongono all'interno del proprio budget della quota parte spendibile in supporti possano usufruire solo ed esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del quota maturata al momento dell'acquisto. Anche in questo caso nel presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale attosi tiene conto della somma accumulata e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;fruita.

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PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018l’ordinanza della Sindaca n. 145 del 07.07.2020 si nominava Direttore della Direzione Tecnica del Municipio II il Dott. Xxx. Xxxxx Xxxxxxxxx; con Determinazione Dirigenziale n° Rep. CB/1991 del 19/11/2019 prot. CB/153106/2019 del 19/11/2019 si determinava di contrarre un accordo quadro per i lavori di manutenzione ordinaria e pronto intervento del verde scolastico ed urbano di proprietà o in uso a Roma Capitale ricadente nel Municipio Roma II, n. 75 è stata approvato per una durata di anni due dalla sottoscrizione del I contratto applicativo di Accordo Quadro per un importo a base d’asta di € 990.000,00 di cui € 920.000,00 per lavori soggetti a ribasso ed € 70.000,00 per costi della sicurezza non soggetti a ribasso; con il “Testo unico in materia medesimo provvedimento si nominava il Responsabile Unico del Procedimento il Funzionario P.I. Xxxxxxxx Xxxxx il gruppo di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesil’ufficio di Direzione Lavori, produzione e sviluppo si approvavano gli elaborati grafici, veniva indetta una gara d’appalto da esperire mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’artbando ai sensi dell’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art36 comma 2 let. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, c) del D. Lgs. 18 50/2016, si approvava lo schema della lettera di invito e si stabiliva che l’operatività sarebbe avvenuta successivamente con appositi contratti applicativi; in seguito al regolare svolgimento dell’intera procedura di gara risultava quale migliore offerta quella presentata dal Consorzio Stabile F2B e della propria consorziata la FABREN Costruzioni s.r.l., quindi con Determinazione Dirigenziale rep. n. CB/221/2020 dell’ 11/02/2020 prot. CB/14878/2020 si approvava la proposta di aggiudicazione per l’appalto in oggetto, e con Determinazione Dirigenziale rep. n. CB/657/2020 del 23/04/2020 prot. CB/33973/2020 si determinava l’acquisizione di efficacia della proposta di aggiudicazione; per mancanza del requisito fondamentale di cui al punto 15 della lettera d’invito, requisito richiesto quale condizione tassativa e imprescindibile per l’efficacia dell’aggiudicazione dell’appalto in oggetto in virtù della specificità delle lavorazioni che richiedono adeguate competenze tecniche in materia, la stazione appaltante nella persona dell’xxx. Xxxxx Xxxxxxxxx, con Determinazione Dirigenziale CB/1294/2020, revocava la DD rep.n.221/2020 dell’11.02.2020 e la DD rep. n. 657/2020 del 23.04.2020 e revocava inoltre la nomina del precedente R.U.P. il F.P.I. Xxxxxxxx Xxxxx sostituendosi allo stesso; con Determinazione Dirigenziale rep. n. CB/1660/2020 del 18/11/2020 si aggiudicava l’appalto per i lavori di manutenzione ordinaria e pronto intervento del verde scolastico ed urbano, di proprietà o in uso a Roma Capitale ricadente nel territorio del Municipio Roma II, per la durata di anni due all’Impresa D’Xxxxxxxx Xxxxxxx X.x.x. con sede legale in Xxx Xxxxx Xxxxxxx x.00- Xxxxxxxxxxx xx Xxxxx (Xxxx) 00060- P.I. 08938701003- seconda classificata nella graduatoria di gara e con il medesimo provvedimento si approvava lo schema di contratto di Accordo Quadro. Con nota recepita da questo Municipio con prot. CB/74315/2020 dell’08/09/2020 l’Impresa D’Xxxxxxxx Xxxxxxx S.r.l. comunicava la propria disponibilità all’esecuzione dei lavori oggetto dell’appalto con il ribasso proposto del 34,192% . in data 01/12/2020 veniva sottoscritto dalle parti il contratto di Accordo Quadro con prot. CB/106596/2020 e registrato al numero 7711 serie 3 Agenzia delle entrate ufficio di Settebagni. Con Determinazione Dirigenziale rep. CB/1826/2020 del 03/12/2020 sono stati impegnati i fondi per l’affidamento del I contratto applicativo di accordo quadro il quale veniva sottoscritto tra le parti in data 16/12/2020 prot. CB/112498/2020 e registrato il 25/02/2021 al n°1443 serie 3 agenzia delle entrate di Roma Settebagni. I lavori in oggetto venivano consegnati il giorno 15/12/2020 con verbale prot.CB/111910/2020 ed ultimati in data 31/12/2020 come da verbale di fine lavori prot. CB/116795/2020. Per garantire continuità agli interventi di manutenzione ordinaria delle aree a verde scolastiche ed urbane di pertinenza del Municipio II al fine di scongiurare disservizi che possono determinarne la non fruibilità parziale o completa, si rende necessario per affidare il II contratto applicativo impegnare le risorse necessarie a valere sul Bilancio 2021 per un importo complessivo di € 293 239,47 di cui € 67 899,66 destinati al diserbo secondo il seguente quadro economico: Lavori €223 535,01 22% € 49 177,70 € 272 712,71 Costi della sicurezza € 16 825,22 22% € 3.701,54 € 20 526,76 22% € 52 879,24 Suddiviso nei seguenti Centri di Responsabilità: Lavori € 152 459,01 22% € 33 540,98 € 185 999,99 Costi sicurezza non soggetti a ribasso € 11 475,42 22% € 2 524,59 € 14 000,01 TOTALE Lavori + costi sicurezza € 163 934,43 22% € 36 065,57 Lavori € 19 316,42 22% € 4 249,61 € 23 566,03 Costi sicurezza non soggetti a ribasso € 1 453,92 22% € 319,86 22% € 4 569,47 € 1 773,78 Lavori € 51 759,58 22% € 11 387,11 € 63 146,69 Costi sicurezza non soggetti a ribasso € 3 895,88 22% € 857,09 22% € 12 244,19 € 4752,97 Di impegnare le sopracitate risorse per un importo complessivo di € 293 239,47 come segue: C.d.R. BVP pos. fin. U1.03 02 99 009 art. 0MSV (cap. 1309356/600) - Fondi ordinari € 200 000,00 ; C.d.R. BVP pos. Fin U1 03 02 99 009 art. 5MSV (Cap. 1309356/1708) – Fondi ordinari € 25 339,81 C.d.R. BVP pos. Fin U1 03 02 99 009 art. 0 DIS (Cap. 1309356/13020) – Fondi vincolati € 67 899,66 (E405010100113A17 6GT); con il presente provvedimento si intende approvare lo schema del II contratto applicativo di Accordo Quadro per l’importo complessivo di € 293 239,47 a favore dell’operatore economico D’Xxxxxxxx Xxxxxxx X.x.x. con sede legale in Xxx Xxxxx Xxxxxxx x.00- Xxxxxxxxxxx xx Xxxxx (Xxxx) 00060- P.I. 08938701003 in modo conforme allo schema di Accordo Quadro predisposto e si intende continuare a dar corso all’operatività dell’appalto; L’Impresa D’Xxxxxxxx Xxxxxxx X.x.x.- P.I.08938701003 ha sottoscritto la Dichiarazione di tracciabilità dei flussi finanziari, comunicando gli estremi dei conti correnti dedicati ai pagamenti come prescritto dalla L.136/2010: Banca; UNICREDIT BANCA S.P.A.- Agenzia Castelnuovo di Porto IBAN: IT 49 T 02008 39011 000010627127 Le verifiche sulla B.D.N.A. (Banca dati Nazionale Antimafia) afferenti l’Impresa D’Xxxxxxxx Xxxxxxx X.x.x.- P.I.08938701003- hanno dato esito negativo come da nota xxxx.XX_RMUTG_ingresso_0156796_20200430, acquisita agli atti dal Municipio Roma XIV La società D’Xxxxxxxx Xxxxxxx X.x.x. ha prodotto l’Attestazione di idoneità del “Responsabile Tecnico per la costruzione e manutenzione del verde”ai sensi e per gli effetti dell’art.12 L.154/2016 come previsto dall’art. 15 della lettera d’invito. Il Dipartimento Organizzazione e Risorse Umane, con nota prot. GB/97901/2020 ha trasmesso le risultanze sull’attività di verifica relativa alle cause sul conflitto d’interessi e antipantouflage, richieste da questo Municipio con nota prot. CB/83857/2020 ,dalle quali non è emersa alcuna corrispondenza tra i nominativi indicati dall’ Impresa D’Xxxxxxxx Xxxxxxx X.x.x. e il personale attivo di Roma Capitale, l’ Impresa D’Xxxxxxxx Xxxxxxx X.x.x.- P.I.08938701003 ha costituito il deposito cauzionale definitivo per l’importo totale dell’accordo quadro, ai sensi del d. lgs 50/2016, con la polizza fideiussoria n. 820016.91.014836 rilasciata da BCC Assicurazioni S.p.A Agenzia Xxxxxxx s.p.a.- Milano in data 30/11/2020 , fino alla concorrenza di €130 720,72 . La fideiussione prestata con detta polizza, resta vincolata secondo le modalità indicate dall’art.93 comma 7 del D.Lgs. n. 50/2016. l’ Impresa D’Xxxxxxxx Xxxxxxx X.x.x.- P.I.08938701003 ha presentato polizza di assicurazione danni di esecuzione, responsabilità civile rischi diversi, rinnovata in data 24/07/2020 e valida fino al 24/07/2021 numero 282696695 rilasciata dalla compagnia Generali,agenzia 647/00 per responsabilità civile. Il RUP Xxx. Xxxxx Xxxxxxxxx attesta : l’acquisizione e la regolarità del DURC la congruità della spesa; che i lavori relativi al presente secondo contratto applicativo avranno una durata fino al 31.12.2021 o fino all’esaurimento dell’importo contrattuale. Tutto ciò considerato visto il D.Lgs. 12 aprile 2016 n.50 e ss.mm.ii.; visto il D.P.R. n.207/2010 per la parte ancora vigente, viste le Linee Guida ANAC di attuazione del D.Lgs.n.50/2016 e ss.mm.ii ; visto lo Statuto di Roma Capitale visto il CIG 8030424386; GARA 7535602 visto il DURC visto il TUEL visto il Mod. 45 e la tracciabilità dei flussi finanziari Vista l’ordinanza della sindaca n. 50 – Codice 145 del 07/07/2020 con cui è stato conferito l’incarico di Dirigente Tecnico del Municipio II all’Xxx.Xxxxx Xxxxxxxxx. Attestata la regolarità tecnico-amministrativa del provvedimento, per motivi di cui in narrativa Di richiamare ed approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente atto; di approvare il quadro economico relativo al II contratto applicativo di accordo quadro relativo a lavori di manutenzione ordinaria e pronto intervento del verde scolastico ed urbano, di proprietà o in uso a Roma Capitale ricadente nel territorio del Municipio Roma II, per la durata di anni due, come da seguente prospetto: Lavori €223 535,01 22% € 49 177,70 € 272 712,71 Costi della sicurezza € 16 825,22 22% € 3.701,54 € 20 526,76 TOTALE Lavori + costi sicurezza € 240 360,23 22% € 52 879,24 € 293 239,47 Suddiviso nei seguenti Centri di Responsabilità: Lavori € 152 459,01 22% € 33 540,98 € 185 999,99 Costi sicurezza non soggetti a ribasso € 11 475,42 22% € 2 524,59 € 14 000,01 TOTALE Lavori + costi sicurezza € 163 934,43 22% € 36 065,57 € 200 000,00 Lavori € 19 316,42 22% € 4 249,61 € 23 566,03 Costi sicurezza non soggetti a ribasso € 1 453,92 22% € 319,86 22% € 4 569,47 € 1 773,78 Lavori € 51 759,58 22% € 11 387,11 € 63 146,69 Costi sicurezza non soggetti a ribasso € 3 895,88 22% € 857,09 22% € 12 244,19 € 4752,97 di approvare lo schema del II contratto applicativo di accordo quadro per l’esecuzione di opere di manutenzione ordinaria e pronto intervento in oggetto; di affidare con la sottoscrizione del II contratto applicativo di accordo quadro i lavori in oggetto e l’importo complessivo massimo di € 293 239,47 (IVA inclusa) comprensivo di € 67 899,66 destinati al diserbo, all’operatore economico D’Xxxxxxxx Xxxxxxx X.x.x.- P.I.08938701003 con sede legale in Xxx Xxxxx Xxxxxxx x.00- Xxxxxxxxxxx xx Xxxxx (Xxxx) 00060- P.I. 08938701003 che ha offerto un ribasso d’asta del 34,192% ; di confermare l’Arch. Xxxxxxxx Xxxxx come Direttore dei Contratti Pubblici - , prevede che Lavori e Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione per l’appalto in oggetto coadiuvato dal Geom. Xxxxxxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx in qualità di Direttore Operativo e dal T.A. Xxxxxxxxx Xxxxxxx come collaboratore tecnico amministrativo; di pubblicare il presente atto sul sito istituzionale della stazione appaltante nella sezione Amministrazione trasparente ai sensi del D. Lgs. n. 33/2013 e ss.mm.ii ; di attestare la regolarità tecnica e la correttezza dell’azione amministrativa del presente atto ai sensi e per gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito effetti del disposto di applicazione cui all’art. n°147 bis del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire D. Lgs. n°267/2000; di stabilire che i servizi pubblicilavori avranno una durata fino al 31.12.2021 o fino ad esaurimento dei fondi disponibili. Si attesta l’avvenuto accertamento dell’insussistenza di situazioni di conflitto di interessi, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per in attuazione dell’art.6bis della legge 241/1990 e degli artt. 6 comma 2 e 7 del DPR 62/2013. La somma complessiva di € 293 239,47 grava il conseguimento di obiettivi comuniBilancio 2021 come segue: C.d.R. BVP pos. fin. U1.03 02 99 009 art. 0MSV (cap. 1309356/600) - Fondi ordinari € 200 000,00 ; bC.d.R. BVP pos. Fin U1 03 02 99 009 art. 5MSV (Cap. 1309356/1708) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico– Fondi ordinari € 25 339,81; cC.d.R. BVP pos. Fin U1 03 02 99 009 art. 0 DIS (Cap. 1309356/13020) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;– Fondi vincolati € 67 899,66 (E405010100113A17 6GT).

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PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018− Confindustria, n. 75 è stata approvato in attuazione di quanto previsto dal Piano Nazionale Industria 4.0 del 2016, ha costituito sul territorio una rete di Digital Innovation Hub (di seguito, “DIH”), che hanno l’obiettivo di stimolare la domanda d’innovazione del sistema produttivo e rappresentano per le imprese la “porta di accesso” all’ecosistema dell’innovazione digitale anche interagendo con i DIH europei; − i DIH svolgono azioni di sensibilizzazione sulle opportunità offerte dalle tecnologie digitali attraverso attività di formazione mirata, azioni di orientamento delle imprese verso i punti di eccellenza del sistema pubblico e privato e accompagnano le imprese nell’utilizzo di strumenti di valutazione della maturità digitale; − il Gruppo Tecnico sulle Testo unico in materia Reti di coltivazioneImpresa”, raccolta istituito dalla Presidenza di Confindustria e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano composto da imprenditori, rappresentanti del Sistema associativo ed esperti, si pone l’obiettivo di settore della filiera delle piante officinali” assicurare coordinamento e integrazione tra le diverse componenti associative allo scopo di promuove le reti d’impresa come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione d’innovazione collaborativa e di prima trasformazione crescita competitiva delle piante officinaliimprese, capace di accelerare il cambiamento verso una società industriale aperta, inclusiva, efficiente e sostenibile; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello − RetImpresa è l’Agenzia di favorire Confindustria per la promozione e lo svolgimento la diffusione delle aggregazioni e delle reti d’impresa nel sistema produttivo italiano, ponendosi quale sede di studicoordinamento e sviluppo al servizio degli Associati (associazioni territoriali e di categoria del Sistema Confindustria, ricerche contratti di rete, consorzi e progettialtre forme di aggregazione), in particolare, per le attività di rappresentanza presso le sedi istituzionali nazionali, europee e internazionali, di sensibilizzazione e formazione, di studio e analisi dei fenomeni aggregativi e di assistenza e supporto nella realizzazione di iniziative, eventi e progetti sui temi di interesse, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con Istituzioni, enti pubblici e privati, Università e altri partner qualificati; − il CAT “contratto di rete”, introdotto nell’ordinamento italiano dall’articolo 3, comma 4-ter e con il Consiglio per la ricerca ss., del decreto legge 10 febbraio 2009, n. 5 (convertito dalla Legge 9 aprile 2009, n. 33 e s.m.i.), rappresenta un innovativo modello di collaborazione tra imprese che consente, nel rispetto dell’autonomia e indipendenza di ciascuna impresa, di scambiare/condividere informazioni, know how, prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica, ovvero di esercitare in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici comune una o più attività rientranti nell’oggetto della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTFpropria impresa, sulla base di un programma comune e di obiettivi condivisi volti a incrementare la capacità produttiva, efficientare i processi e generare valore, accrescendo quindi innovatività e competitività di tutti i partecipanti; − la necessità di potenziare le specializzazioni e le filiere tecnologiche, di promuovere investimenti per ricerca e innovazione in tutte le imprese, di ogni dimensione e settore, in una logica sovra-distrettuale, di sostenere processi di valorizzazione e sviluppo delle tecnologie e competenze digitali, informatiche, di telecomunicazione e industria 4.0,di promuovere modelli di manifattura e servizi integrati rappresenta un tassello fondamentale nella strategia finalizzata a sostenere la competitività delle imprese e del Paese; − in tale quadro, è strategico valorizzare processi virtuosi di collaborazione stabile e organizzata tra le imprese e strumenti innovativi di aggregazione come il contratto di rete, che consente alle imprese, soprattutto PMI, di condividere costi e sostenere investimenti congiunti in R&I, di sperimentare attraverso le tecnologie abilitanti modelli organizzativi integrati ed efficienti tra aziende anche di diversa dimensione e area geografica, innalzando la qualità complessiva dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzaprocessi/prodotti/servizi, di promuovere l’integrazione tra filiere (e/o segmenti di filiere) e fra settori diversi, anche al fine della razionalizzazione delle catene di proseguire lo studioforniture e subforniture, la sperimentazione di potenziare le specializzazioni tecnologiche e il trasferimento delle conoscenze scambiando know how e sommando idee, capacità, capitali e volumi produttivi, così da accrescere gli asset di competitività e la dimostrazione capacità, quindi, di competere sui mercati di scala globale. − Confindustria supporta la Rete dei DIH, promuovendo progetti e iniziative volte a rafforzarne il ruolo e a valorizzare le best practice in stretto coordinamento e in collaborazione con l’Executive Team composto dai responsabili dei DIH; − il GT Reti di Confindustria e RetImpresa, ciascuno nell’ambito della propria mission istituzionale e alla luce delle indicazioni emerse nel corso delle Assise generali di Confindustria del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”febbraio 2018, intendono continuare supportare le iniziative e le misure volte a studiare valorizzare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile reti d’impresa come strumento di aggregazione della domanda di innovazione da parte delle piante officinali imprese, in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estrattiparticolare avvalendosi del network nazionale dei DIH, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento a partire dalle esperienze di DIH attivate nei singoli Territori; − le Parti ritengono necessaria avviare un’azione sinergica diretta a rafforzare le collaborazioni/integrazioni di filiera tra le istituzioni competenti sul territorio aziende, per intercettare e gli esperti degli enti valorizzare tutte le componenti di ricerca una catena del valore interconnessa a livello globale, incentivare il ricorso all’utilizzo delle tecnologie digitali e ai servizi offerti dalla Rete nazionale dei DIH, promuovendo la diffusione del contratto di rete quale strumento fondamentale per questo motivo intendono collaborare ad favorire l’aggregazione e l’inserimento delle PMI in processi di crescita sostenuti da R&I e dalla qualificazione di prodotti e processi; − le Parti condividono, pertanto, di definire un nuovo progetto programma di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi collaborazione per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di sviluppare attività di interesse comune informazione/sensibilizzazione, di assistenza e formazione specifica sui profili che possono essere coinvolti, valorizzati e tutelati con il contratto di rete e altre forme di aggregazione imprenditoriale, nonché per tali accordi si osservanopromuovere, ciascuna negli ambiti di competenza, strumenti e misure volti a diffondere e incentivare l’utilizzo in quanto applicabilirete di tecnologie abilitanti, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;dell’informazione/comunicazione.

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PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 Gli artt. 10 e 11 del D.Lgs. 27 maggio 20182005 n. 102 prevedono che le Organizzazioni di produttori e le Organizzazioni di imprese di trasformazione, n. 75 è stata approvato il “Testo unico in materia di coltivazionedistribuzione e commercializzazione possono sottoscrivere contratti quadro relativi ad uno o più prodotti agricoli aventi per oggetto la produzione, raccolta la trasformazione, la commercializzazione, la distribuzione dei prodotti, nonché i criteri e prima trasformazione delle piante officinali”le condizioni generali che le parti si impegnano a rispettare; - Il Decreto stabilisce quanto stabilito dal Contratto Quadro costituisce parte integrante dei singoli contratti di fornitura del pomodoro da industria sottoscritti dalle industrie associate ad ANICAV e dalle O.P. firmatarie del presente contratto fatto salvo quanto previsto dallo Statuto dell’OI Pomodoro da Industria Bacino Centro Sud Italia all’art. 5 comma 4 per i soci aventi forma giuridica di società cooperativa che deve essere adottato il “Piano operano in qualità di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinaliautotrasformatori; - ARSIALL'Organizzazione Interprofessionale “OI Pomodoro da Industria Bacino Centro Sud Italia, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) hadi seguito denominata OI, tra che associa la quasi totalità delle Organizzazioni di Produttori e delle imprese di trasformazione firmatarie del presente Contratto Quadro, ha definito le Regole Condivise per i propri compiti istituzionali, quello rapporti di favorire la promozione e filiera ed è il soggetto incaricato dalle parti per lo svolgimento di studialcune specifiche attività di coordinamento e controllo, ricerche esplicitamente di seguito previste. L’OI sottoscrive il presente Contratto Quadro per presa d’atto e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazioaccettazione degli impegni previsti; - Il CAT svolge attività Le parti firmatarie del presente Contratto dichiarano di ricerca attenersi ai principi della necessaria coerenza tra l’azione per la diffusione sul mercato di prodotti di qualità e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazionel’impegno per la sicurezza alimentare, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo il rispetto dell’ambiente, la garanzia della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti sicurezza e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsialsul lavoro, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base i diritti dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’artlavoratori. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le I seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;documenti

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Samples: Contratto Quadro D’area Bacino Centro Sud Italia Campagna 2020

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018Il Servizio Collocamento Mirato della Provincia di Lecco intende governare un processo di risorse già disponibili, n. 75 è stata approvato con l’obiettivo di consolidare il modello territoriale costituito grazie alla pregressa sperimentazione relativa a pratiche di Testo unico Disability Management”, la quale ha dimostrato di saper coniugare azioni di politica attiva in materia un’ottica di coltivazioneresponsabilità sociale delle Imprese coinvolte, raccolta attraverso l’attivazione di una Partnership con gli Operatori Accreditati ai Servizi al Lavoro iscritti al Catalogo Provinciale 2020, in rete con le Cooperative Sociali di tipo B, le Imprese (anche di medio-piccole dimensioni), le Strutture Socio-Sanitarie, le Organizzazioni Sindacali e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano le Associazioni di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione Volontariato e di prima trasformazione delle piante officinali; Promozione Sociale del territorio provinciale. - ARSIALIn data …………………………… il Servizio Collocamento Mirato della Provincia di Lecco ha pubblicato l’Avviso esplorativo per la raccolta di manifestazioni di interesse per l’attuazione dell’Azione di Sistema “Azione di Rete per il lavoro ambito disabilità – Mod. B”, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) haAccordo di Partenariato con la Provincia di Lecco – Servizio Collocamento Mirato, tra i propri compiti istituzionaliai sensi della sopra citata D.g.r. n. 2461/2019, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento rivolto agli Operatori Accreditati ai Servizi al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; Lavoro iscritti al Catalogo Provinciale 2020. - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti La manifestazione di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti costituisce la condizione necessaria affinchè il Servizio Collocamento Mirato possa consolidare il modello territoriale già costituito e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale stessa, mediante: • il coinvolgimento di non meno di quattro Aziende di medio-piccole dimensioni, di tre Cooperative Sociali di tipo B (una per ciascun ambito territoriale) e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo una o due Associazioni di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro almeno una o due Associazioni di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile Volontariato e/o di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017Promozione Sociale; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi • l’attuazione di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto finalizzato alla realizzazione di ricerca denominatopercorsi di inserimento lavorativo, “Produzione sostenibile selezionando i destinatari (almeno 22) tra i disabili iscritti, individuati dal Comitato Tecnico Provinciale (di specie aromatiche cui all’art. 8 della L. 68/99), profilati nelle fasce 3 e 4 (ai sensi della D.g.r. n. 1106/2013) e/o con particolari caratteristiche e difficoltà di inserimento nel ciclo lavorativo ordinario, che necessitano di un sostegno intenso nel percorso di inserimento in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; ambito lavorativo. - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede Fra gli Operatori Accreditati che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività hanno aderito alla manifestazione di interesse comune entro il termine fissato del …………………………., pubblicate sul portale Sintesi della Provincia di Lecco, saranno individuati quelli che hanno manifestato l’interesse a costituire una rete di partenariato con la Provincia di Lecco, mettendo a disposizione le proprie sedi operative presenti sul territorio provinciale. - Il presente Accordo di Partenariato regola i rapporti tra la Provincia di Lecco – Servizio Collocamento Mirato, al quale è assegnato il ruolo di coordinamento e che supervisione della rete, e gli Operatori Accreditati ai Servizi al Lavoro aderenti alla rete del territorio provinciale, per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito la realizzazione dell’Azione di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati Sistema “Azione di Rete per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) lavoro ambito disabilità – Mod. B” nonché gli impegni reciproci dei Soggetti e le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;relative responsabilità che ne derivano.

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Samples: Accordo Di Partenariato

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 75 la Regione Marche è stata approvato il istituzionalmente preposta ad indicare gli Testo unico in materia obiettivi generali della programmazione economico-sociale e territoriale e su questa base a ripartire le risorse destinate al finanziamento del programma di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinaliinvestimenti degli enti locali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione LazioProvince, in collaborazione con i Comuni e sulla base di programmi da esse proposti, promuovono e coordinano attività nonché realizzano opere di rilevante interesse provinciale sia nel settore economico, produttivo, commerciale e turistico, sia in quello sociale culturale e sportivo, cosi come previsto dall’art. 19, comma 2 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267; • i Comuni esercitano tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il CAT territorio comunale, precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, dell’assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, salvo quanto non sia espressamente attribuito ad altri soggetti dalla legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze, ai sensi dell’art.13, comma 1 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267; • i Comuni, per l’esercizio delle funzioni in ambiti territoriali adeguati, attuano forme di cooperazione con il Consiglio la Provincia, ai sensi dell’art. 13, comma 1 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267; • in ordine alle ragioni di prevalente interesse pubblico, gli interventi di realizzazione di una variante al tracciato di cui al presente Accordo fanno parte di un piano programmatico molto ampio che parte dal protocollo di intesa fra la Regione Marche, la Regione Abruzzo e la Regione Molise, sottoscritto in data 18.12.2009, per la ricerca in agricoltura realizzazione della Dorsale Marche-Abruzzo-Molise quale arteria di grande comunicazione atta a cogliere obiettivi fondamentali per lo sviluppo e l’analisi dell’economia agraria – Centro la competitività dei rispettivi territori regionali: da un lato, realizzare una viabilità alternativa a quella lineare della costa, oramai da tempo oppressa da sovraccarichi di ricerca Agricoltura traffico superiori ai limiti della sostenibilità e Ambiente CREA-AAdall’altro ridurre il progressivo ed inesorabile esodo dalle zone interne, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile la cui disparità dalle città costiere è accentuata dalla mancanza di specie aromatiche in pieno campo vie di comunicazione e di collegamento adeguate. • nel territorio lazialedella Provincia di Ancona, ricade l’itinerario stradale denominato “Collegamento Interno delle Tre Valli: indagini preliminari sulla produttività Musone – Esino – Misa” avente lo scopo di intensificare le relazioni tra diversi ambiti territoriali omogenei, quali le vallate dei fiumi sopra citati; • il collegamento suddetto, composto di tratti stradali esistenti e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)da adeguare, e da nuovi tronchi stradali da costruire ex novo, si sviluppa dal territorio comunale di Castelfidardo a quello di Ostra e, data la complessità dell’opera, è stato suddiviso in tre diversi tronchi: TRONCO A: dall’incrocio tra la S.P. n. 3 “Valmusoneapprovato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal S.S. n. 16 Piano Adriatica” (Comune di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee Castelfidardo) alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento località Case Nuove di Osimo per uno sviluppo di circa km 19 - Collegamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema la Xxxxxx xxxxx xxx Xxxxx x xx Xxxxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx (Pro.Arom2Xxxx xxxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx xx Xxxxxxxx)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;

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Samples: Proposta Di Accordo Di Programma

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018 L'art. 3, della Legge 28 febbraio 1987, n. 75 è stata approvato 56 rubricata “Norme sull'organizzazione del mercato del lavoro”, nel disciplinare la partecipazione dei Comuni agli oneri logistici e finanziari delle sezioni circoscrizionali e dei recapiti periodici e delle sezioni decentrate, prevede che i Comuni ove hanno sede gli ex Centri Servizi per il “Testo unico Lavoro sono tenuti a fornire i locali necessari per il loro funzionamento;  a far data dal 1° luglio 2016, per effetto della L.R. 17 maggio 2016 N. 9 art. 36, la Regione subentra nelle funzioni e nei compiti attribuiti alle Province dalla legge regionale 5 dicembre 2005, n. 20 (Norme in materia di coltivazionepromozione dell'occupazione, raccolta sicurezza e prima trasformazione qualità del lavoro. Disciplina dei servizi e delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato politiche per il “Piano di settore lavoro. Abrogazione della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIALlegge regionale 14 luglio 2003, n. 9, in conformità materia di lavoro e servizi all'impiego) per l’esercizio delle quali acquisisce il personale delle Province individuato dall’art. 37, le risorse finanziarie correlate, le risorse strumentali, compresi i beni mobili e immobili, i contratti in essere alla propria Legge istitutiva (data di entrata in vigore della legge, il contenzioso e i procedimenti in corso;  si rende necessario, per effetto della L.R. n.2/1990) ha9/2016 sopra richiamata, subentrare nel contratto in essere fra la l’Amministrazione comunale e i proprietari dei locali adibiti a Centro per l’impiego, ovvero, stipulare un nuovo contratto di comodato d’uso gratuito tra i propri compiti istituzionaliquest’ultimo e l’Agenzia Sarda per le Politiche attive del Lavoro, quello in qualità di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici organismo tecnico della Regione Lazioper l’esercizio delle funzioni dei Centri per l’Impiego, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio già sedi di CSL;  per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AAeffetto dell’art. 36 comma 2, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici lett. d) della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzaL.R. N° 9/2016, al fine di proseguire lo studiotrasferimento dei beni mobili e immobili si applica l'articolo 1, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”comma 96, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 lettera b) della legge 7 agosto 1990aprile 2014, n. 24156 (Disposizioni sulle città metropolitane, “Nuove norme sulle province, sulle unioni e fusioni dei comuni);  si ritiene di dover concedere allo scopo all’ASPAL, Centro per l’impiego di Siniscola l’uso gratuito dell’immobile di proprietà della ditta Porcheddu Bianca Xxxxx per mq. 200, sito in materia Siniscola, Xxx Xxxxx x. 00 distinto in catasto al foglio n 20, particella n. 1922, sub 1, giusto contratto n. 13 del 29/11/2016 e dell’immobile di procedimento amministrativo proprietà della ditta Xxxxxxx Xxxxxxxx per mq. 595, sito in Siniscola, Xxx Xxxxx x. 00/X distinto in catasto al foglio n 20 particella n 1922, sub 3, giusto contratto n. 36 del 01/04/2017, già utilizzati quale sede del CSL di Siniscola;  gli strumenti normativi impongono di considerare i beni comunali, qualunque sia il loro regime giuridico, strumentali al raggiungimento degli obiettivi di contenimento della spesa e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra razionalizzazione del loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;uso.

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Samples: Contratto Di Comodato D’uso Gratuito Di Immobili Fra L’agenzia Sarda Per Le Politiche Attive Del Lavoro E Il Comune Di Siniscola Da Destinare a Sede Del Centro Per l'Impiego Di Siniscola

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018il Comune di Terni, n. 75 è stata approvato per tramite dell’Assessorato alla Scuola e al Diritto allo Studio, ha tra i suoi obiettivi strategici quello di promuovere “Politiche educative e scolastiche volte a tutelare il diritto allo studio” (4.03 SVILUPPO UNIVERSITARIO, POLITICHE EDUCATIVE E SCOLASTICHE) e tra gli obiettivi operativi quello di Testo unico in materia di coltivazioneFavorire il dialogo fra i soggetti titolati all’azione educativa quali le famiglie, raccolta la scuola, l’Amministrazione comunale e prima trasformazione delle piante officinali”le istituzioni del territorio” (MISSIONE 04 – ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO); - Il Decreto stabilisce il Servizio Sistema Formativo Integrato della Direzione Istruzione – Cultura ha tra le proprie attività istituzionali quello dell’”implementazione di interventi pedagogico-didattici per favorire la cultura dell’accoglienza e dell’integrazione”, ciò anche attraverso al promozione di servizi rivolti alle famiglie e agli allievi che deve essere adottato il “Piano agevolino la frequenza, l’integrazione scolastica e servizi di settore sostegno e orientamento per la migliore riuscita della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinalirelazione famiglia – scuola; - ARSIALl’ I.O. IPSIA “X.XXXXXXX” C.P.I.A di Terni ha già attivato un percorso di collaborazione con l’AGE Umbria – Associazione Italiana Genitori al fine di promuovere, per tramite di uno sportello di ascolto, incontri di approfondimento su vari temi inerenti la genitorialità e lo sviluppo in età adolescenziale; - tali incontri di gruppo, rivolti ai genitori, condotti da psicologi ed esperti, hanno consentito lo sviluppo delle conoscenze e competenze in vari ambiti, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) haparticolare quello della comunicazione, tra i propri compiti istituzionaliche rappresenta un nodo centrale nella relazione genitori-figli, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazioin un'età complessa come quella adolescenziale; - Il CAT svolge attività lo sportello di ricerca ascolto, così come sperimentato ed attivato, si è focalizzato sul settore psicologico e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie sociale e cultivar in quello giuridico-legale, al fine di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale sostenere le famiglie e prove di adattamento all’ambiente i giovani nell’affrontare le complessità relazionali e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazionesituazionali, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola localecon risultati molto soddisfacenti; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Laziol’AGE Umbria, in collaborazione con l’ITT di Terni, intende proseguire e potenziare l’attività dello sportello di ascolto rivolto alle famiglie e agli studenti, ciò attraverso il CAT e con il Consiglio per proseguimento delle attività all’interno dell’Istituto scolastico citato, ma estendendo i servizi gratuiti a tutta la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro popolazione scolastica relativa alle scuole secondarie di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017secondo grado; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF chetale sportello, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti sempre curato da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori psicologi ed esperti del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio svolgerà a partire dall’anno scolastico 2019/20 incontri gratuiti focalizzati sulle esigenze e gli esperti i bisogni dei nuclei familiari e degli enti studenti, attraverso la promozione della salute con l’obiettivo della prevenzione del disagio, lo sviluppo nei ragazzi della capacità di ricerca risoluzione dei problemi e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto lo sviluppo del pensiero critico, nonché di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo orientamento scolastico e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”educazione civica, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di il potenziamento della resilienza, attività di interesse comune e che per tali accordi si osservanopeereducation, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni orientamento scolastico e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento educazione civica a favore dell’inclusione sociale e contro la dispersione scolastica, nonché attraverso assistenza a problematiche legate a situazioni di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTFdisagio familiare ed ambientale;

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Samples: Accordo Di Collaborazione Tra Comune Di Terni

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018Il Comune di Monterotondo (RM) è proprietario di un immobile sito in Xxx X. Xxxxxxxxx n. 7, costituito da n. 75 è stata approvato il “Testo unico in materia 4 piani fuori terra e un piano interrato, inizialmente destinato agli Uffici Pubblici ex USL ed attualmente individuato quale sede degli Uffici della Compagnia della Guardia di coltivazioneFinanza. L’immobile rientra tra quelli oggetto di finanziamento per l’esecuzione di lavori di efficientamento energetico di cui al POR FESR Lazio 2014-2020, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto Dossier LI-ES2-1110067, Intervento A0100E0371, da realizzarsi a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici cura della Regione Lazio. • Con Determinazione G02801 del 12.3.2019 l’Xxx Xxxxx Xxxxxxxx, Funzionario dell’Area Genio Civile Lazio Nord della Direzione Regionale Lavori Pubblici, Stazione Unica Appalti Risorse Idriche e Difesa del Suolo, è stato nominato Responsabile Unico del Procedimento dell’intervento avente ad oggetto l’esecuzione dei lavori di efficientamento energetico, in collaborazione sostituzione del Funzionario Xxxxxxx Xxxxxxxxx, precedentemente nominato con il CAT Determinazione G13549 del 5.10.2017. • Con Determinazione G03119 del 19.3.2019 l’incarico di progettazione di fattibilità tecnico economica, definitiva ed esecutiva e con il Consiglio per la ricerca di coordinamento della sicurezza in agricoltura fase di progettazione dell’intervento di “Efficientamento energetico A0100E0371 di cui al POR FESR Lazio 2014-2020, Call for proposal 2.0” è stato affidato all’Xxx. Xxxxxxx Xxxxx - C.F. MTTGTN64R05H501O, P. Iva 09994721000 - iscritto al n. 16279 dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma. • L’immobile in questione necessita di ulteriori opere interne di manutenzione, adeguamento funzionale e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura messa a norma, edili e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzaimpiantistiche, al fine di proseguire lo studiorenderlo fruibile per la destinazione d’uso ad uffici dell’istituenda Compagnia della Guardia di Finanza - valutata l’interazione e l’interconnessione, anche sotto il profilo progettuale, tra gli interventi di efficientamento energetico e di adeguamento funzionale del medesimo edificio, nonché la sperimentazione riduzione dei tempi tecnici e dei costi economici derivanti dalla contestuale realizzazione di entrambi gli interventi con contestuale minimizzazione delle interferenze in fase di esecuzione. • Con Determinazione G13492 del 9.10.2019 è stato affidato allo stesso progettista, Xxx. Xxxxxxx Xxxxx, l’incarico di progettazione di fattibilità tecnico economica, definitiva ed esecutiva e di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione dell’intervento di “Realizzazione di opere di manutenzione ed adeguamento funzionale dell’immobile di Xxx X. Xxxxxxxxx n. 7, a Monterotondo (RM), per la dimostrazione destinazione d’uso ad uffici della Compagnia della Guardia di Finanza”. • Con Determinazione G10782 del settore 6.5.2019, l’Xxx. Xxxxx Xxxxxxxx è stato nominato Responsabile Unico del Procedimento anche dell’intervento per la “Realizzazione di opere di manutenzione ed adeguamento funzionale dell’immobile di Xxx X. Xxxxxxxxx n. 7, in Monterotondo (RM), per la destinazione d’uso ad uffici della Compagnia della Guardia di Finanza”. • Il Progetto esecutivo dei “Lavori di efficientamento energetico e incremento dell'uso delle piante aromatiche energie rinnovabili e officinali così come stabilito dal “Piano dei lavori di settore ristrutturazione presso gli Uffici Pubblici Ex ASL sito in Xxx X. Xxxxxxxxx n. 7 nel Comune di Monterotondo (RM) da destinare a sede della filiera delle piante officinaliCompagnia Guardia di Finanza”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali redatto ai sensi dell’art. 23 del D. Lgs. n. 50/2016 dal progettista Xxx. Xxxxxxx Xxxxx, acquisito in pieno campo data 31.10.2020 al prot. n. 933244, tiene conto pertanto di quanto sopra rappresentato e contiene al suo interno sia gli elaborati relativi al “Progetto Complessivo” sia quelli distinti per i due interventi, depositati presso l’Ufficio del RUP Xxx. Xxxxx Xxxxxxxx. • Il Rapporto conclusivo di Verifica del progetto esecutivo, di cui all’art. 26 del D. Lgs. n. 50/2016, è stato redatto in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estrattidata 13.4.2021 ed è stato sottoscritto dal Responsabile Unico del Procedimento unitamente al progettista incaricato e, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti ai sensi di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste previsto dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 526, comma 68, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - 50/2016, prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito la progettazione è stata validata dal Responsabile Unico del Procedimento, come da verbale assunto al n. prot. n. 340151 del 15.4.2021. • Con Determinazione G04257 del 16.4.2021 e successiva Determinazione di applicazione rettifica G04441 del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici21.4.2021 è stato approvato il progetto complessivo esecutivo redatto dall’Xxx. Xxxxxxx Xxxxx, che le stesse sono tenute prevede un importo totale di lavori, Iva esclusa, pari ad € 840.985,75, di cui € 785.752,53 quale importo lavori soggetto a svolgereribasso d’asta ed € 55.233,22 per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso. • Con Determinazione a contrarre del è stato previsto che l’affidamento dei lavori in questione avvenga mediante procedura negoziata, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; cui all’art. 1, comma 2, lett. b) della Legge n. 120 dell’11.9.2020, come modificato dall’art. 51, comma 1, lett. a), sub 2.2 del Decreto Legge n. 77 del 31.5.2021, da aggiudicarsi con il criterio del minor prezzo, ai sensi dell’art. 1, comma 3, del Decreto Legge n. 76 del 16.7.2020. • con la cooperazione medesima Determinazione sono stati approvati i documenti e gli atti di gara e ne è retta esclusivamente dall’interesse pubblicostata disposta la pubblicazione sul profilo del committente nella pagina “Amministrazione Trasparente” sezione “Bandi di Gara e Contratti”, sul sito xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, sulla piattaforma di e-procurement regionale “Sistema Telematico Acquisti Regione Lazio” (STELLA), sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio; cnonché sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, su uno dei principali quotidiani a diffusione nazionale e su uno a maggiore diffusione locale. • Con apposito Avviso, secondo quanto previsto dall’art. 1, comma 2, lett. b) le Amministrazioni svolgono della Legge 11 settembre 2020, n. 120, è stata data comunicazione dell’avvio della procedura negoziata, assicurandone la pubblicazione sul mercato meno sito della Stazione Appaltante nella sezione “Amministrazione Trasparente”, sotto l’argomento “Bandi di Gara e Contratti” nel link relativo alla procedura, e sul sito del 20Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. • Con Determinazione n. _ del sono stati approvati gli esiti della procedura di gara ed è stata disposta l’aggiudicazione nei confronti dell’Impresa , C.F.: , P. Iva: , con sede legale in _ Via , che ha offerto il ribasso del % delle attività oggetto e pertanto per l’importo contrattuale di € comprensivo degli oneri della cooperazione; - il progetto sicurezza, oltre Iva. • Sono stati effettuati in capo al suddetto Operatore Economico i controlli per la verifica dei requisiti di ricercacui all’art. 80 del D. Lgs. n. 50/2016 con esito favorevole e non risultano presentanti nel termine di legge ricorsi avverso l’aggiudicazione definitiva, oggetto come da dichiarazione del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;RUP prot. n. del in atti.

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PREMESSO CHE. Con l’Istituto di Psicologia e Psicoterapia Cognitiva Post-Razionalista (IPRA) legalmente riconosciuta con decreto MIUR del 20.03.2002 • ai sensi dell’art. 3 della Legge 56/89, le Scuole di Psicoterapia riconosciute, sono equiparate alle Scuole di Specializzazione Universitarie; • ai sensi dell’Art. 8 comma 2 del D.M. n. 509 del 11.12.1998 gli specializzandi in psicoterapia sono tenuti ad effettuare un tirocinio clinico quadriennale presso strutture o servizi pubblici o privati accreditati; • il tirocinio clinico quadriennale, non costituisce rapporto di lavoro ai sensi dell’art. 18, comma 1, lettera d, della legge n. 196/1997. • L’art. 3 della Legge n. 56/1989 stabilisce che ai fini della formazione professionale all’esercizio dell’attività psicoterapeutica le scuole di psicoterapia riconosciute sono equiparate alle scuole di specializzazione universitaria; che, ai sensi degli articoli 2 e 8 del Regolamento n. 509/1998 gli allievi delle scuole in psicoterapia sono tenuti ad effettuare un tirocinio, suddiviso in almeno cento ore per ciascun anno di corso presso strutture pubbliche o enti accreditati/convenzionati con il S.S.N. (Servizio Sanitario Nazionale); e che l’O.M. 10 dicembre 2004 e s.m.i (circolare MIUR protocollo n. 2563 del 29.05.2008) prevedono che, nell’atto di convenzione, debba risultare che il tirocinio è finalizzato alla formazione in psicoterapia secondo quanto previsto dall’art.8 del Regolamento n. 509/1998, che nella struttura ospitante si svolge attività di psicoterapia, che sia dichiarato il periodo di validità della stessa ed il numero massimo di allievi dell’istituto promotore che può svolgervi annualmente il tirocinio con la supervisione di uno psicoterapeuta. • Ai sensi dell’art. 4.2 della D.G.R. 17/01/2018 n.7763 l’attivazione di tirocini curriculari è riservata alle istituzioni presso le quali risulta iscritto il tirocinante o a soggetti ad essa collegati in possesso dei requisiti previsti per l’attivazione dei tirocini. • Ai sensi del Decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 75 è stata approvato il n.6286 del 07/05/2018 Testo unico Indirizzi regionali in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinalitirocini – disposizioni attuative; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;

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Samples: Accordo Di Contitolarità

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 75 è stata approvato Il Parco Archeologico di Pompei ed il “Testo unico in materia Comune di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIALCastellammare hanno stipulato, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) hadata 15.10.2019, tra i propri compiti istituzionali, quello un accordo di favorire la promozione collaborazione volto a potenziare l'efficienza e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione l'efficacia delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione promozione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola localeComplesso del Quisi- sana con l’obiettivo di mettere in atto reciproche iniziative, nel pieno rispetto della propria autonomia giuridica, gestionale e statutaria; - Il DCTF possiede una Nel quadro di riorganizzazione del MIC, attuato con DPCM 171 del 29 agosto 2014, l’immobile del Quisisana risulta assegnato al Parco Archeologico di Pom- pei, rientrando nell’ambito di tutela e conservazione di competenza specifica nel campo dello stesso. - L’accordo di collaborazione del 15.10.2019, ha previsto, tra l’altro, la concessione in uso al Parco Archeologico di buona parte degli spazi della progettazione, sintesi, produzione Reggia di Quisisana per le attività istituzionali di tutela e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze valorizzazione del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologicoParco; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità L’art.9 del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzasuddetto Accordo, al fine di proseguire lo studiouna migliore gestione degli spazi comuni e nell’ottica di orientare le reciproche iniziative di fruizione e valorizzazione, ha previsto l’istituzione di un Organismo Tecnico Scientifico (OTS), presso la sperimentazione sede del Quisisana; - Con l’accordo di collaborazione n.7225 del 12.08.2020 le parti hanno definito le li- nee operative comuni nell’ambito delle reciproche iniziative indirizzate ad un con- diviso progetto scientifico di valorizzazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali fruizione dell’Immobile in questione. Con il suddetto accordo hanno proceduto, anche al fine della migliore gestione degli spazi, alla nomina di un Organismo Tecnico Scientifico (OTS), così come stabilito dal “Piano previsto dall’art.9 del relativo accordo di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare collaborazione. Tutto ciò premesso le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in parti stipulano quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;segue:

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Samples: pompeiisites.org

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018il territorio cittadino, n. 75 soprattutto nelle aree periferiche, è stata approvato il “Testo unico in materia da tempo interessato da frequenti episodi di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali”; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progettiroghi, anche sperimentalidi rifiuti, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che detto fenomeno ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola localeassunto rilevanza significativa; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzal’Amministrazione Comunale, al fine di proseguire assicurare un contrasto immediato e un’attività di prevenzione rispetto ai fenomeni descritti, oltre che costituire un deterrente per l’abbandono e lo studiosmaltimento irregolare dei rifiuti, la sperimentazione e la dimostrazione conseguire una riduzione delle emissioni maleodoranti provocate dalla combustione intenzionale dei rifiuti stessi, ha necessità di eseguire una serie di azioni coordinate e integrate volte a porre in essere una capillare attività di monitoraggio dei comportamenti dolosi; con Delibera di Giunta n.553 del settore delle piante aromatiche 16.11.2020, sono state approvate le linee di indirizzo per una collaborazione tra il Comune di Bari e officinali così come stabilito dal “Piano un’Associazione di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare volontariato e/o loro raggruppamento per le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive attività di prevenzione e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo contrasto nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività di Ceglie, Carbonara, Loseto (IV Municipio) e sulla sostenibilità nell'attiguo territorio di Japigia; con Determinazione Dirigenziale n.____ del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi _________ è stato approvato l’avviso pubblico per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di l’affidamento attività di interesse comune prevenzione, sorveglianza e che per tali accordi si osservanocontrasto agli incendi nel territorio di Ceglie, Carbonara, Loseto (IV Municipio) e nell’attiguo territorio di Japigia, al cui esito è risultata affidataria del servizio l’Associazione _________________; la suddetta Associazione affidataria risulta in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice possesso dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito requisiti di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTFpartecipazione richiesti;

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Samples: www.comune.bari.it

PREMESSO CHE. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018il Comune di Sanremo è l’ente preposto alla programmazione, n. 75 è stata approvato il “Testo unico in materia di coltivazione, raccolta alla gestione e prima trasformazione delle piante officinali”allo sviluppo del territorio urbano e dei suoi servizi; - Il Decreto stabilisce l’Università di Genova è l’ente accademico che deve essere adottato opera sul territorio ligure a livello di eccellenza nel campo della ricerca e della formazione; - l’Università partecipa alla promozione, organizzazione e realizzazione dei servizi culturali e formativi sul territorio regionale, nazionale e internazionale, anche sviluppando rapporti con istituzioni pubbliche e private, nonché con imprese italiane ed estere, nel campo della ricerca e della formazione, attraverso contratti, convenzioni, consorzi ed ogni altra forma utile; - il “Piano Comune, che ha assunto un ruolo sempre più pregnante riguardo allo sviluppo del territorio urbano e della promozione della città, ha la necessità di settore della filiera sviluppare progetti di opere pubbliche strategiche sul proprio territorio, attese da anni; - il Comune intende costituire un ufficio per la progettazione e la conseguente individuazione di bandi di finanziamento pubblico europei a sostegno delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione attività del Comune nonché attivare strumenti organizzativi e di prima trasformazione delle piante officinalicoordinamento e rapporti di collaborazione; - ARSIALil Comune, al fine di agevolare ed accrescere l’offerta culturale e formativa delle generazioni più giovani del territorio, e di favorirne le scelte professionali ed imprenditoriali in conformità linea con l’evoluzione economica attuale, intende realizzare attività di informazione, formazione e specializzazione nonché orientamento e sostegno alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) hacreazione di nuove imprese; - allo scopo di consolidare e facilitare il processo di trasformazione in città intelligente, tra i propri compiti istituzionali, quello il Comune di favorire Sanremo ritiene fondamentale la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetticollaborazione con l’Università, anche sperimentaliattraverso il coinvolgimento del mondo della ricerca, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi imprese, le istituzioni, il territorio e i cittadini. Visto il D.P.R. 11.07.1980 n. 382 recante “Riordinamento della docenza universitaria, relativa fascia di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo formazione nonché sperimentazione organizzativa e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge didattica” che, all’art. 66, prevede la possibilità di stipulare convenzioni fra l’Università e gli Enti pubblici e privati per svolgere attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar consulenza, purchè non osti lo svolgimento della loro funzione scientifica didattica; Visto lo Statuto ed i regolamenti dell’Università ; Visto lo Statuto del Comune di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e Sanremo che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo sancisce il principio della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - , prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi altri soggetti pubblici, che le stesse sono tenute a svolgere, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca, oggetto del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;

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Samples: Convenzione Quadro

PREMESSO CHE. Nell’ambito del programma “Horizon 2020” è stato ammesso a finanziamento il progetto SMART GROUND – “SMART data collection inteGRation platform to enhance availability and accessibility of data and infOrmation in the EU territory on secoNDary raw materials”, finalizzato a favorire il recupero delle risorse presenti nelle discariche, migliorando la disponibilità e l'accessibilità dei dati e delle informazioni sulle materie prime secondarie nell'Unione europea, attraverso l’integrazione dei dati provenienti da database esistenti e la creazione di una banca dati europea. Con Decreto legislativo 21 maggio 2018deliberazione n. 11-1892 del 27 luglio 2015 la Giunta Regionale ha stabilito la partecipazione della Regione al Progetto in qualità di partner, ha approvato la scheda progettuale di sintesi, ha individuato nel Direttore della Direzione regionale Ambiente, Governo e Tutela del Territorio, la figura responsabile del progetto, demandando allo stesso Direttore l’adozione e la sottoscrizione di tutti gli atti amministrativi e contrattuali necessari all’attuazione, realizzazione, rendicontazione e monitoraggio del progetto. Il progetto SMART GROUND, che vede coinvolti 14 soggetti partners (centri di ricerca, università, società private, pubbliche amministrazioni) di diversa nazionalità, ha la durata di 30 mesi a decorrere dal 1 ottobre 2015. Il soggetto capofila con funzioni di coordinamento è ENCO S.r.l. xxx Xxxxxxxxxxxx Xxxxxx 115, NAPOLI (Italia). Per garantire lo svolgimento di tali attività, il Settore Servizi Ambientali della Direzione Ambiente, Governo e Tutela del Territorio ed il Settore polizia mineraria, cave e miniere della Direzione Competitività del Sistema Regionale hanno la necessità di disporre della presenza di una persona dotata di specifica ed adeguata professionalità a supporto ed integrazione delle proprie risorse interne. la Regione Piemonte, codice fiscale 80087670016, di seguito denominata Regione, rappresentata, ai sensi dell’art. 17, della L.R. n. 23/2008 dal Direttore della Direzione regionale Ambiente, Governo e Tutela del Territorio xxxx. Xxxxxxx Xxxxx, nato a il e domiciliato, ai fini del presente contratto, presso la sede in Via Principe Xxxxxx, n. 75 è stata approvato 17 – Torino il “Testo unico xxxx. Xxxx Xxxxxxxxxx, nata/o a , il , residente a in via Codice Fiscale , di seguito chiamato collaboratore Le premesse costituiscono parte integrante del presente contratto. La Regione Piemonte, nell’ambito di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, personale e senza vincolo di subordinazione, conferisce al collaboratore, che liberamente accetta, un incarico di collaborazione per il supporto tecnico alle attività del Settore Servizi Ambientali della Direzione Ambiente, Governo e Tutela del Territorio e del Settore polizia mineraria, cave e miniere della Direzione Competitività del Sistema Regionale, in merito al progetto SMART GROUND. Le attività che il collaboratore dovrà svolgere per i Settori di cui all’articolo 2 saranno le seguenti: - gestione tecnica del progetto; - attività amministrative relative al progetto; - comunicazioni connesse all’attuazione del progetto ed alla diffusione dei risultati; - elaborazione dati e redazione di reports tecnici in lingua inglese; - partecipazione agli eventi istituzionali, tecnici e di divulgazione del progetto sia nazionali che internazionali, in lingua inglese. L’attività di collaborazione si svolgerà secondo un programma di lavoro concordato nelle sue linee generali, che sarà ulteriormente specificato nel corso della collaborazione a seconda delle necessità e delle priorità che verranno a determinarsi. Il collaboratore, che svolgerà il proprio incarico principalmente presso la sede della Direzione Ambiente, Governo e Tutela del Territorio ed, a seconda delle esigenze, presso la sede del Settore polizia mineraria, cave e miniere della Direzione Competitività del Sistema Regionale, senza vincolo di subordinazione e di orario, dovrà comunque operare in collaborazione ed in raccordo con il personale regionale e dovrà pertanto, a tal fine, organizzare tempi e modalità di svolgimento della propria attività. Nello svolgimento delle attività di cui all’art. 3 del presente contratto, il collaboratore si impegna ad operare secondo le direttive e le indicazioni del Direttore della Direzione Ambiente, Governo e Tutela del Territorio, al quale dovrà fare riferimento e fornire gli opportuni riscontri dell’attività svolta. La Regione Piemonte mette a disposizione le proprie competenze e le risorse organizzative e informatiche necessarie per lo svolgimento dell’incarico. La durata della collaborazione viene stabilita dalla data di firma del contratto fino al 31 marzo 2018. E’ facoltà dell’Amministrazione Regionale risolvere il contratto in caso di grave e immotivata inadempienza degli impegni contrattuali. E’ fatta comunque salva la possibilità, per entrambe le parti, di recedere dal contratto previo preavviso scritto, con lettera A/R, non inferiore a 30 giorni. A titolo di compenso la Regione Piemonte corrisponderà al collaboratore un compenso annuale lordo pari a 18.700,00 euro comprensivo di ogni onere comunque derivante e/o dipendente a carico del collaboratore. Tale compenso verrà liquidato in quote mensili posticipati di euro 2.200,00, previa presentazione di una notula per l’erogazione. Qualora esigenze connesse all’incarico conferito dovessero implicare per il collaboratore spostamenti o trasferte dal luogo abituale di svolgimento dell’incarico, le relative spese, ivi comprese quelle relative ad eventuali partecipazioni a congressi e convegni, saranno rimborsate, solo se preventivamente autorizzate, per un importo massimo di 3.000,00 euro. Il collaboratore si impegna alla migliore diligenza ed alla massima riservatezza nonché ad attenersi a quanto stabiliscono gli articoli 621 e 622 del Codice Penale in materia di coltivazionegaranzie a tutela del contenuto di documenti segreti e di segreto professionale. Il collaboratore, raccolta pertanto, si impegna ad utilizzare notizie, informazioni e prima trasformazione documenti esclusivamente a vantaggio della Regione Piemonte e a non dare, vendere, trasmettere, divulgare o in altro modo cedere le informazioni ad alcun terzo per qualsiasi motivo, senza preventivo consenso della Regione Piemonte. Dato il carattere strettamente riservato delle piante officinali”informazioni alle quali avrà accesso, il collaboratore è tenuto, nel trattare i dati di cui verrà a conoscenza, all’osservanza di quanto stabilito dal D.lgs 30 giugno 2003, n.196 (codice in materia di protezione dei dati personali). I risultati delle attività poste in essere nello svolgimento della collaborazione oggetto del presente contratto sono di proprietà della Regione Piemonte; - il collaboratore non potrà divulgarli e/o pubblicarli senza previa ed espressa autorizzazione della Regione, citando la stessa come promotrice del programma e proprietaria dei risultati. Il Decreto stabilisce collaboratore si impegna a non instaurare incarichi professionali o di consulenza che deve siano incompatibili con le attività oggetto del presente contratto e che determinino situazioni di contrasto di interessi o di concorrenza. Eventuali incarichi professionali o di consulenza devono comunque essere adottato preventivamente concordati con il Direttore della Direzione Ambiente, Governo e Tutela del Territorio. Il collaboratore sarà tenuto ad uniformarsi ai regolamenti disciplinari e di sicurezza in vigore nella sede di esecuzione delle attività attinenti al presente contratto, nel rispetto della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro di cui al D.lgs n. 81/2008, osservando in particolare gli obblighi di cui all’art. 20, nonché le disposizioni del responsabile del servizio di prevenzione e protezione. II collaboratore, con la sottoscrizione del presente contratto, dichiara di conoscere e di accettare gli obblighi di condotta definiti sia dal Codice di comportamento dei dipendenti di ruolo della Giunta della Regione Piemonte approvato con D.G.R. n. 1-602 del 24.11.2014 e successivamente modificato con D.G.R. n. n. 1-1717 del 13 luglio 2015, sia dal Piano triennale di settore prevenzione della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari corruzione 2016 – 2018, di cui alla D.G.R. n. 1-4209 del 21 novembre 2016. La violazione degli obblighi di condotta in essi definiti, nel rispetto dei principi di gradualità e proporzionalità, può comportare la risoluzione del rapporto di collaborazione. Copia dei Codice verrà altresì consegnata al xxxx. Xxxx Xxxxxxxxxx alla sottoscrizione del presente contratto. Le parti concordano di definire amichevolmente qualsiasi vertenza che possa nascere dalla interpretazione del presente contratto. Nel caso in cui non sia possibile raggiungere in questo modo l’accordo, per migliorare qualsiasi controversia relativa al presente contratto sarà competente il Foro di Torino. Il presente contratto verrà registrato in caso d’uso ai sensi dell’art. 10 della parte II della Tariffa allegata al D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131. Qualsiasi nuovo accordo interpretativo o modificativo dei patti previsti nel presente contratto avrà valore solo se redatto per iscritto. Per quanto non espressamente previsto dal presente atto si fa rinvio alle norme del Codice Civile. Letto, confermato e sottoscritto. Torino, lì Per l’Amministrazione Regionale Il collaboratore Ai sensi dell’art. 1342, II comma c.c. il collaboratore espressamente approva le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge attività di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente CREA-AA, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017; - alla realizzazione del predetto progetto ha collaborato inoltre il DCTF che, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione delle piante aromatiche, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili e principi attivi di qualità degli oli essenziali; - Arsial, il CAT e il DCTF, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienza, al fine di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e qualitative degli oli essenziali estratti, divulgarle cui agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio e gli esperti degli enti di ricerca e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto di ricerca denominato, “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge; - l’artartt. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei Contratti Pubblici - 7, prevede che gli accordi conclusi tra due o più amministrazioni non rientrano nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi pubblici8, che le stesse sono tenute a svolgere9, siano prestati per il conseguimento di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazione; - il progetto di ricerca10, oggetto 11, 12 e 13 del presente Accordo, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidate, dal Legislatore statale e regionale, alle predette parti e la loro collaborazione consente di creare sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;contratto.

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PREMESSO CHE. Con il CREA è il principale Ente di ricerca italiano dedicato all’agroalimentare, con personalità giuridica di diritto pubblico, vigilato dal MIPAAF, istituito con Decreto legislativo 21 maggio 2018Legislativo in data 29 ottobre 1999 n. 454 e riordinato dall’art. 1 comma 381 della citata legge 23 dicembre 2014 n. 190, n. 75 è stata approvato il “Testo unico in materia di coltivazioneavente competenza scientifica nel settore agricolo, raccolta ittico, forestale, nutrizionale e prima trasformazione delle piante officinali”socioeconomico nonché piena autonomia scientifica, statutaria, organizzativa, amministrativa e finanziaria; - Il Decreto stabilisce che deve essere adottato il “Piano di settore della filiera delle piante officinali” come strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare CREA persegue le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali; - ARSIAL, in conformità alla propria Legge istitutiva (L.R. n.2/1990) ha, tra i propri compiti istituzionali, quello di favorire la promozione e lo svolgimento di studi, ricerche e progetti, anche sperimentali, volti alla diffusione delle innovazioni dirette ad incrementare processi di sviluppo agricolo sostenibili ed il loro trasferimento al settore agricolo e agroindustriale del Lazio; - Il CAT svolge proprie finalità attraverso le attività svolte nei Centri di ricerca e sperimentazione sull’individuazione delle migliori specie e cultivar di piante agrarie idonee ad essere coltivate nella pianura di Rieti attraverso prove di confronto varietale e prove di adattamento all’ambiente in cui è articolato e che ha elaborato una metodologia volta alla caratterizzazione, valutazione e valorizzazione del materiale vegetale da introdurre nella realtà agricola locale; - Il DCTF possiede una competenza specifica nel campo della progettazione, sintesi, produzione e sviluppo di composti di interesse farmaceutico nei loro molteplici aspetti e promuove e coordina linee di ricerca interdisciplinari nell'ambito delle scienze del farmaco e dello studio delle relazioni tra alimenti e salute finalizzate a realizzare le condizioni per un effettivo trasferimento tecnologico; - Arsial, allo scopo di favorire in particolare il potenziamento e la diffusione della coltivazione delle piante aromatiche e officinali nella realtà produttiva regionale e di fornire indicazioni preliminari per la coltivazione in campo di tali specie negli ambiente pedoclimatici della Regione Lazio, in collaborazione con il CAT e con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – CREA Centro di ricerca Agricoltura Foreste e Ambiente CREA-AALegno svolge studi e ricerche per la gestione sostenibile delle foreste e dell’arboricoltura da legno, ha realizzato il progetto “Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività per la valorizzazione delle produzioni legnose e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom)” approvato con determina Arsial n.319 del 09/06/2017non legnose dei boschi e delle piantagioni forestali; - alla realizzazione del predetto progetto la Regione Autonoma della Sardegna ha collaborato inoltre individuato nell’Agenzia FoReSTAS lo strumento tecnico-operativo di ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico, formazione e gestione per conseguire il DCTF chemiglioramento, avendo svolto ricerche nel campo degli oli essenziali estratti da piante aromatiche l'ammodernamento, l'incremento e officinali, ha approfondito lo studio degli aspetti tecnici della trasformazione la maggiore efficienza delle piante aromatichepolitiche forestali e ambientali, con particolare riferimento alla composizione in elementi utili alle esigenze di innovazione e principi attivi di qualità degli oli essenzialivalorizzazione, anche economica e sociale, del patrimonio naturale e dei beni prodotti; - Arsialai sensi dell’art. 37 della L.R. del 27.04.2016 n° 8 l’Agenzia FoReSTAS annovera tra i suoi compiti istituzionali quello di svolgere attività di promozione della ricerca scientifica, il CAT sperimentazione, innovazione tecnologica e il DCTFdella cultura nel settore forestale e sostegno delle attività di informazione, sulla base dei risultati scientifici ottenuti nella precedente esperienzasensibilizzazione ed educazione ambientale e, al fine in particolare: 1) collaborazione a ricerche e studi mirati allo sviluppo di proseguire lo studio, la sperimentazione e la dimostrazione del settore delle piante aromatiche e officinali così come stabilito dal “Piano di settore della filiera delle piante officinali”, intendono continuare a studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della Regione Lazio in relazione alle caratteristiche attività produttive e qualitative degli oli essenziali estrattiricreative ecocompatibili, divulgarle agli operatori del settore, promuovere il coordinamento tra le istituzioni competenti sul territorio complementari e gli esperti degli enti connesse alla gestione forestale e alle attività di ricerca scientifica, di sperimentazione, di innovazione e per questo motivo intendono collaborare ad un nuovo progetto trasferimento tecnologico nei settori di ricerca denominatocompetenza; 2) promozione e divulgazione dei valori naturalistici, “Produzione sostenibile storici e culturali del patrimonio forestale regionale, nonché delle proprie attività istituzionali, anche attraverso attività di specie aromatiche educazione ambientale, in pieno campo raccordo con gli altri soggetti istituzionalmente competenti; 3) implementazione dei sistemi informativi tramite la gestione e l'aggiornamento dei dati ambientali di propria pertinenza, in raccordo con l'Assessorato regionale competente in materia di ambiente; 4) promozione di percorsi di innovazione tecnologica e sperimentazione in grado di favorire la competitività nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema (Pro.Arom2)”settore forestale; - l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede 241 stabilisce che le Amministrazioni amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima leggecomune; - l’art. 5, comma 6, del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 – Codice dei l’Autorità di Xxxxxxxxx sui Contratti Pubblici - (AVCP) con Determinazione n. 7 del 21/10/2010, prevede ha stabilito che gli accordi conclusi le forme di collaborazione (convenzioni e accordi) tra due o più pubbliche amministrazioni non rientrano nell’ambito sono escluse dal campo di applicazione del Codice dei Contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce una cooperazione tra le Amministrazioni finalizzata a garantire che i servizi delle direttive sugli appalti pubblici, unicamente nei casi in cui risultino soddisfatti i seguenti criteri: lo scopo del partenariato deve consistere nell’esecuzione di un servizio pubblico, attraverso una reale suddivisione dei compiti fra gli Enti sottoscrittori; l’accordo deve regolare la realizzazione di finalità istituzionali che le stesse sono tenute a svolgereabbiano come obiettivo un pubblico interesse comune alle Parti, siano prestati per senza limitare la libera concorrenza e il conseguimento libero mercato; gli unici movimenti finanziari ammessi fra i soggetti sottoscrittori dell’accordo possono essere i rimborsi delle spese eventualmente sostenute e non pagamenti di obiettivi comuni; b) la cooperazione è retta esclusivamente dall’interesse pubblico; c) le Amministrazioni svolgono sul mercato meno del 20% delle attività oggetto della cooperazionecorrispettivi; - il progetto parere reso dalla Seconda Sezione del Consiglio di ricercaStato, Adunanza di Sezione del 22.4.2015, n. 1178, secondo il quale” non sono soggetti alle direttive appalti e sono dunque legittimi, gli accordi tra pubbliche amministrazioni, anche se appartenenti ad ordinamenti autonomi e/o in rapporto di reciproca indipendenza, finalizzati alla cooperazione cd. non istituzionalizzata/orizzontale" purché il trasferimento di risorse resti "entro i ristretti limiti del riconoscimento di un corrispettivo forfettario a copertura delle spese vive sostenute"; - i soggetti in premessa sono organismi di diritto pubblico, cui la legge ha affidato il compito di soddisfare interessi pubblici in parte coincidenti riguardanti la ricerca e la sperimentazione nel settore forestale, attribuendo competenze in parte diverse per ampiezza e prospettiva, il cui esercizio congiunto permette di massimizzare i risultati della ricerca scientifica da svolgere oggetto del presente Accordo; - la creazione di sinergie tra amministrazioni su materie di interesse comune è una delle priorità per i soggetti in premessa perché permette di mettere a sistema informazioni, rientra appieno nelle pubbliche finalità affidatedati e conoscenze, dal Legislatore statale in un progetto unitario in cui gli sviluppi sono resi fruibili a ciascuno dei soggetti per i successivi interventi volti a soddisfare efficacemente gli interessi pubblici primari attribuiti dalla legge a ciascuna; - in base alle competenze scientifiche e regionale, alle predette parti tecniche maturate nel corso della sua attività il CREA FL rappresenta un interlocutore di rilievo per l’Agenzia FoReSTAS per lo studio e la loro ricerca applicata, finalizzata al supporto decisionale nelle problematiche inerenti la gestione forestale, vivaistica, naturalistica; - l’Agenzia FoReSTAS ed il CREA FL, attraverso la stipula di apposite convenzioni e la partecipazione congiunta a programmi di ricerca e innovazione, hanno maturato una collaborazione consente pluriennale sulle tematiche di interesse forestale quali la sughericoltura (es. progetto Tender Multifunzionalità delle foreste a quercia da sughero in Sardegna), la vivaistica (es. certificazione del materiale di propagazione forestale secondo la normativa 386/2003 e tutela della biodiversità), le biomasse forestali e le forme di governo del bosco quali il ceduo (es. LIFE Future for Coppice), ecc., dai quali discende una produzione scientifica e tecnica di rilievo ed un know –how consolidato e crescente; - l’Agenzia FoReSTAS ed il CREA, nell’ambito di iniziative nazionali (quali ad esempio la Rete Rurale Nazionale) e comunitarie (es. Horizon 2020) intendono continuare a confrontarsi sul tema della condivisione delle conoscenza, la divulgazione scientifica e tecnica, la chiusura del divario tra scienza e tecnica, la consultazione e partecipazione pubblica; - un’attiva e proficua collaborazione fra l’Agenzia FoReSTAS e il CREA può realizzare la mobilitazione di elevate competenze e creare sinergie scientifiche, tecniche e culturali in grado di produrre ricadute per lo sviluppo del sistema agricolo, forestale e silvo-pastorale della Sardegna; - le due Amministrazioni ritengono opportuno formalizzare, nel rispetto dei criteri e dei presupposti fissati dalla normativa vigente e dalla AVCP, un Accordo Quadro da cui discendano specifici protocolli su tematiche di comune interesse, che formalizzino e chiariscano il raggiungimento rispettivo ruolo; VERIFICATO CHE - tale accordo consentirà dei miglioramenti nei servizi all'utenza in termini di obiettivi comuni potenzialità del sistema di offerta di prestazioni e di pubblico interesse; - non configurandosi quale pagamento efficienza nella gestione dei processi delle due Amministrazioni contraenti, nonché la realizzazione di corrispettivo, comprensivo una rete di un margine di guadagno, l’onere finanziario a carico di ARSIAL derivante dal collaborazione. Si conviene e stipula quanto segue: Art.1 Tutto quanto in premessa è parte integrante del presente Accordo, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute dall’Università e dal DCTF;.

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Samples: Accordo Quadro Di Collaborazione