Common use of PREMESSA Clause in Contracts

PREMESSA. La Provincia di Salerno ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:

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Samples: Accordo Quadro Area N. 1 Interventi Di Sostituzione, Manutenzione Installazione Di Barriere Di Sicurezza, Accordo Quadro Area N. 2 Interventi Di Sostituzione, Manutenzione Installazione Di Barriere Di Sicurezza

PREMESSA. La Provincia cultura svolge oggi un ruolo di Salerno ai sensi dell’artprimaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. 1 comma 85 lettera b) Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del D. Lgspatrimonio culturale. 56/2014 esercita funzioni nel campo At- traverso lo strumento della “gestione delle strade provinciali e regolazione sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della circolazione stradale ad esse inerente”cultura. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e Manuale di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’artlegislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Kmministrazioni, di cui circa 2.100 km concerto con i privati, si sono poste la finalità di strade provinciali e circa 440 km perseguire in regime di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine partenariato una migliore fruizione di poter gestire in maniera più efficiente be- ni culturali, ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavoriallo stesso tempo la realizzazione, il codice restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadrobeni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali.

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Samples: Contratto Di Sponsorizzazione E Accordi Di Collaborazione. Restauro, Rifunzionamento E Gestione Dei Beni Culturali, Università Di Pisa

PREMESSA. Il presente documento costituisce il Progetto dei Fabbisogni per i servizi richiesti dall’Amministrazione ASL RIETI, esso riporta la proposta tecnico ed economica da implementare presso l’Amministrazione sulla base delle richieste contenute nel Piano dei Fabbisogni secondo le modalità tecniche ed i listini previsti nel Contratto Quadro. Il patrimonio informativo delle Pubbliche Amministrazioni, inteso come dati, informazioni e atti, risiede nei documenti lavorati e gestiti quotidianamente, fino a qualche anno fa solo e prettamente in forma cartacea. La Provincia valorizzazione di Salerno ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) questo patrimonio informativo, possibile solo attraverso la digitalizzazione delle informazioni presenti nei documenti cartecei, è la sfida che si è posta negli ultimi anni la pubblica amministrazione, sempre più orientata alla necessità di essere trasparente, al servizio delle esigenze del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali cittadino e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale al rendere tale patrimonio aperto e accessibile attraverso la creazione di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada"canali telematici che consentano, Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Kmin maniera agevole, di cui circa 2.100 km accedere alle informazioni di strade provinciali proprio riguardo e circa 440 km interesse. Gli archivi ed i centri di strade regionali documentazione dell’ASL di Rieti sono formati in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani)prevalenza da documentazione amministrativa e da Cartelle Cliniche afferenti al Poliambulatorio di Poggio Mirteto, Casa della Salute di Xxxxxxxx Xxxxxx, P.O di Rieti, ex OPP ASL Rieti blocco 6 e blocco 7 ed al poliambulatorio di viale Matteucci. Al fine Il presente intervento ha lo scopo di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività informatizzare, classificare e rendere correttamente fruibile la documentazione prodotta dalla Direzione Generale e dalle varie strutture dell’ASL. L’obbiettivo ultimo dell’Amministrazione è quindi evitare situazioni di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilitodisordine e confusione mediante il riordino, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentivela classificazione, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione l’informatizzazione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) lo scarto del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:patrimonio documentale presente.

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Samples: www.asl.rieti.it

PREMESSA. La Provincia tematica dell’applicazione degli strumenti di Salerno ADR al sistema bancario è sempre stata assai dibattuta. Fin dall’emanazione del d.lgs. 385/93, infatti, fu istituito un sistema extragiudiziale di soluzione delle controversie tra banca e cliente che inizia con un semplice reclamo del cliente presso gli uffici della banca e termina con il coinvolgimento dell’Ombudsman - Giurì bancario, un giudice alternativo, le cui decisioni sono vincolanti per l’intermediario e il cliente, cui possono rivolgersi i clienti per risolvere gratuitamente le controversie con le banche e gli intermediari finanziari. Il sistema composto articolato in reclamo e Ombudsman, che si articola fondamentalmente in due fasi, è sempre stato aperto ai sensi dell’artconsumatori e, a partire dal 2006, è stato esteso anche a imprese, commercianti, professionisti, artigiani e società. 1 comma 85 lettera bNel febbraio 2007, poi, è nato il c.d. Conciliatore Bancario Finanziario, su iniziativa dei primi dieci gruppi bancari con il coordinamento dell’Associazione Bancaria Italiana. Il Conciliatore Bancario è un’associazione che mette a disposizione della clientela bancaria una serie di servizi finalizzati alla più rapida soluzione delle controversie sorte con gli intermediari, accomunati dall’estraneità all’autorità giudiziaria ordinaria. Esso raggruppa il previgente sistema costituito dal reclamo e dal ricorso al Giurì bancario e, in più, aggiunge gli ulteriori servizi di conciliazione e arbitrato. Venendo all’anno in corso, il panorama ADR in materia bancaria e finanziaria si è ampliato ulteriormente con l’istituzione, da parte della Banca d’Italia, dell’Arbitro Bancario Finanziario. Esso è un organismo di risoluzione delle controversie tra clienti, banche e altri intermediari finanziari di tipo stragiudiziale con l’obiettivo di offrire un’alternativa più semplice, rapido ed economica rispetto alla giurisdizione ordinaria. Non bisogna, tuttavia, cadere nel facile equivoco di considerare questo nuovo istituto un nuovo tipo di arbitrato, perché, nonostante il nome deponga in tal senso, la struttura dell’ABF, il procedimento e la decisione non sono assimilabili a quelli dell’arbitrato vero e proprio, che, in materia bancaria e finanziaria, è un diverso servizio offerto dal Conciliatore Bancario. Questa intensa proliferazione di organismi ADR in ambito bancario e finanziario trova principalmente la sua ragione nella volontà legislativa, in quelle fondamenta del sistema normativo bancario italiano che sono il d.lgs. 385/1993 (TUB) del D. Lgse successive modifiche, nel cui art. 56/2014 esercita funzioni nel campo 128- bis si legge che le banche e gli altri intermediari creditizi devono aderire ai sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie con la clientela. Le banche e gli intermediari sono quindi tenuti ad aderire agli organismi ADR creati e gestiti appositamente a favore della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”clientela, esponendosi, in caso contrario, ai controlli degli organismi di vigilanza. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e Naturalmente, l’istituzione di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Kmtutti questi strumenti stragiudiziali, di cui circa 2.100 km alcuni gratuiti come il reclamo, l’Ombudsman e l'ABF, non dipende esclusivamente dall’obbligo di strade provinciali adesione imposto dalla legge in quanto anche gli intermediari possono avere interesse a risolvere le questioni con la clientela in tempi rapidi e circa 440 km “senza formalità”, attraverso il contatto diretto con il cliente che si sente insoddisfatto o danneggiato. In ogni caso, quale che sia la vera ragione, la conformazione del sistema bancario stragiudiziale dimostra come l’ADR abbia un’infinità possibilità di strade regionali espansione in gestione qualunque settore economico, senza con conseguenti problematiche diversificate sia ciò, nulla togliere al libero accesso alla giurisdizione ordinaria. L’arbitrato disciplinato dal Regolamento Consob si distingue dall’arbitrato c.d. "ad hoc" (cioè avviato ed organizzato esclusivamente per tipologia iniziativa delle parti) per essere "amministrato" da un organismo – La Camera – caratterizzato da indipendenza ed autonomia funzionale. Le fondamentali funzioni della Camera nell’ambito dell’arbitrato "amministrato" – che per localizzazione rappresenta una struttura diffusa da tempo in sede nazionale e internazionale e ora disciplinata nei principi dall’art. 832 c.p.c. – sono non soltanto quella di assistenza e segreteria al procedimento, ma anche e principalmente, quella di organizzazione dei giudizi arbitrali e, conseguentemente, di verifica della regolarità dello svolgimento delle procedure medesime ad opera della Camera. L’arbitrato in questione è disciplinato dal D. lgs. n. 179/2007 e dal Regolamento Consob n. 16763 del 29 dicembre 2008; esso richiede che le parti – investitori o intermediari – richiamino espressamente nella convenzione di arbitrato le norme del D. lgs. 179/2007 e del Regolamento Consob o comunque facciano rinvio all’arbitrato amministrato dalla Camera ovvero facciano concorde richiesta scritta di tale arbitrato, ex art. 810, comma 1 c.p.c., anche nelle ipotesi della inesistenza di una convenzione arbitrale (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbaniart. 17 Regolamento). Al fine L’arbitrato "amministrato" ha natura rituale, è disciplinato dalle disposizioni di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace cui al Regolamento Consob e dagli artt. 806 e seguenti c.p.c.. Gli arbitri decidono secondo le attività norme di manutenzione straordinaria della rete stradale diritto e le funzioni attribuite al Presidente del Tribunale dagli artt. 810, 811, 815 c.p.c. (nomina degli arbitri, loro sostituzione e loro ricusazione) sono svolte dalla Camera (artt. 18 e 23 Regolamento). Possono essere iscritti nell'elenco degli arbitri i soggetti appartenenti alle categorie di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area cui all'articolo 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadrocomma 3, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione che ne facciano domanda e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento rientrino in una delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segueseguenti categorie professionali:

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Samples: www.odcec.mi.it

PREMESSA. La Provincia Il Consorzio di Salerno ai sensi dell’artSviluppo Economico Locale del Ponte Rosso - Tagliamento gestisce la Zona Industriale del Ponte Rosso e la Zona Artigianale 'Ex Eridania' in Comune di San Xxxx al Tagliamento e la Zona Industriale Nord in Comune di Spilimbergo, fornendo e sviluppando servizi a favore delle aziende ivi insediate. Il Consorzio ha, tra gli altri, lo scopo di promuovere lo sviluppo socio-economico delle Zone Industriali e Artigianali di competenza nonché delle ulteriori aree produttive eventualmente 1 comma 85 lettera b) del D. Lgsconvenzionate prioritariamente nel settore dell’industria e dell’artigianato, favorendo e promuovendo le condizioni atte a far sorgere nuove attività ed iniziative produttive, economiche ed imprenditoriali e fornendo servizi connessi alle attività degli agglomerati industriali e delle aree economiche di competenza. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione A tal fine, nell’ambito degli agglomerati industriali e delle strade provinciali zone di competenza, oltre a promuovere le condizioni di sistemazione e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale attrezzamento delle opere di urbanizzazione per l’impianto e la costruzione di stabilimenti e di gestore attrezzature industriali e artigianali, gestisce servizi rivolti alle imprese e collabora con la Regione nell’attuazione delle strade regionali misure per l’attrattività imprenditoriale individuate dalle leggi di settore ed in particolare dalla Legge Regionale 3/2015 e s.m.i. Nello specifico, svolge anche funzioni di promozione di servizi riguardanti la ricerca tecnologica, la progettazione, la sperimentazione, l’acquisizione di conoscenze e la prestazione di assistenza tecnica, organizzativa e di mercato connessa al progresso e al rinnovamento tecnologico, nonché la consulenza e l’assistenza alla diversificazione di idonee gamme di prodotti e delle loro prospettive di mercato. A dimostrazione di ciò, all’interno dello Zona Industriale del Ponte Rosso è assoggettato già presente un centro di formazione nato da un progetto del 2005 ”Ricercare per innovare nella meccanica”, co-finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia (L.R. 11/2003 – art. 13 Azioni di trasferimento tecnologico e diffusione dell’innovazione), volto a quanto previsto dall’artsviluppare una Scuola di Ricerca per la meccanica di precisione, finalizzata alla formazione di ricercatori e tecnici specializzati in tecnologia meccanica, nei processi produttivi e nella prototipazione. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, L’attività didattica di tale articolo, centro prevede una forte interazione tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale formazione e di competenza ricerca, favorendo un apprendimento diretto sui macchinari ad alta tecnologia, secondo i principi dell’apprendimento attraverso l’esperienza (learning by doing), per supportare le imprese nell’evoluzione verso modelli organizzativi e produttivi snelli. La missione di tale modello formativo è stato stabilitocontribuire all’aumento di produttività del territorio, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula mediante una formazione scientifica e rigorosa di un accordo quadro con elevato numero di imprenditori, manager, dipendenti e studenti e promuovere la ricerca sul Lean, rendendo il Nord-Est un unico operatore economico centro di attrazione per area relativamente alle tutto il territorio nazionale. L’attività svolta si è inoltre evoluta introducendo ulteriori moduli formativi e consulenziali quali: Lean Office (ovvero l’applicazione dei concetti Lean nell’ambito ufficio, in particolare sia per le aziende del settore manifatturiero ma anche per le aziende di servizi bancari e assicurativi e per la pubblica amministrazione), Tear Down (scomposizione) dei prodotti per il miglioramento della progettazione dello stesso, Digital Model Factory. 2 Naturale sbocco di tale evoluzione è il concetto di “Fabbrica 4.0”, avviando la digitalizzazione della fabbrica modello (device innovativi come sensoristica, stampanti 3D, tracciabilità dei pezzi, strumenti di manutenzione predittiva e performance board interattiva consentono, in parallelo alla produzione, la raccolta e l’elaborazione automatica di dati real time che vengono in questo modo utilizzati per l’aggiornamento delle performance, per il decision making e per tracciare l’andamento della produzione rispetto ai target operativi e strategici fissati) ma sempre mantenendo un approccio formativo esperienziale. Avendo poi, nel periodo di attività dell’offerta formativa, riscontrato un continuo e crescente interesse delle aziende verso il sito in oggetto, si è palesata la necessità e l’opportunità di aumentare e diversificare l’offerta formativa e quindi l’esigenza di programmare un intervento di ampliamento per ospitare un centro formativo che trasferisca conoscenze e competenze nell’ambito dell’ottimizzazione dei processi e dell’evoluzione delle modalità produttive in ottica 4.0. Il Consorzio di Sviluppo Economico Locale del Ponte Rosso - Tagliamento ha quindi promosso un progetto di ampliamento dell'edificio di proprietà consortile per attività di sostituzioneformazione di Lean Management, manutenzione con lo scopo di promuovere nuove metodologie e installazione tecnologie, relative soprattutto alla trasformazione digitale, e con l’ambizione di barriere diventare un centro di sicurezzariferimento regionale e nazionale nel trasferimento di competenze dalla ricerca a tutti i settori interessati dalla trasformazione digitale, con l’obiettivo di costruire uno stabilimento 4.0 dotato di attrezzature evolute e standard tecnologici innovativi. Ciò al fine Questo si è concretizzato nel progetto definitivo-esecutivo dell’ampliamento dell'edificio di avereproprietà consortile per attività di formazione di Lean Management, a fronte approvato dal Consorzio di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali Sviluppo Economico Locale del Ponte Rosso - Tagliamento con Delibera del Consiglio di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:Amministrazione consortile in data 12.11.2018.

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Samples: www.ponterosso.it

PREMESSA. La Provincia di Salerno ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo L‘introduzione nell’ordinamento italiano della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti responsabilità amministrativa degli enti proprietari ha indotto tutti i soggetti cui questa nuova responsabilità si applica a porre una sempre maggiore attenzione agli aspetti organizzativi delle straderispettive strutture. Gli Organi Sociali e il management di Crédit Agricole Leasing Italia (CALIT), tale articoloanche sotto il coordinamento delle Funzioni delegate dalla Capogruppo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Kmhanno da sempre dedicato massima cura nella definizione e nell’aggiornamento della struttura organizzativa, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avereassicurare efficienza, efficacia e trasparenza nella gestione delle attività e nell’attribuzione delle correlative responsabilità, sia con lo scopo di ridurre al minimo disfunzioni, malfunzionamenti ed irregolarità (tra i quali si annoverano anche comportamenti illeciti o comunque non in linea con quanto indicato dalla Società). Il contesto organizzativo e di controllo di CALIT è costituito dall’insieme delle strutture della Società e delle procedure che ne regolano il funzionamento; si tratta, dunque, di un sistema articolato che viene definito e verificato internamente anche al fine di rispettare le previsioni normative cui la Società si attiene nell’esercizio delle attività previste dall’oggetto sociale (leasing finanziario e operativo). Crédit Agricole Leasing Italia, società appartenente al Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, è anche sottoposta alla vigilanza ispettiva e regolamentare di Banca d’Italia e degli uffici e unità istituiti presso la stessa (ad esempio, l'Unità di Informazione Finanziaria - UIF) nonché alla vigilanza di authority quali l’IVASS ed il Garante Privacy. Va poi tenuto presente, per quanto attiene al sistema dei controlli interni, che le norme specifiche primarie e regolamentari, nonché le linee guida organizzative del Gruppo di appartenenza, dettano precise indicazioni anche con riferimento alla struttura aziendale preposta al controllo interno. Oltre a fronte quanto detto, è importante sottolineare che CALIT è da sempre attenta ai profili etici e comportamentali di risorse limitateesponenti aziendali, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie Dipendenti e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamentoCollaboratori esterni. In merito alle modalità tale ottica, CALIT recepisce i principi deontologici del Gruppo di realizzazione appartenenza, espressi nel Codice Etico e nel Codice di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) Comportamento del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia nonché nella Carta Etica del Gruppo Crédit Agricole.

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PREMESSA. La Provincia Unical S.p.A. fornisce il cantiere di Salerno ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) calcestruzzo con autobetoniere, autobetonpompe e pompe proprie e/o per mezzo di appaltatori del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale servizio di trasporto e di gestore pompaggio. La Unical S.p.A. considera la sicurezza del lavoro un valore irrinunciabile e prioritario; la politica Aziendale pone la tutela dell’integrità fisica e della salute dei lavoratori come obiettivo prioritario. Ai fini di tale obiettivo la società ha predisposto ed attuate le misure necessarie per la sicurezza e la salute dei lavoratori nel rispetto della normativa vigente. Nelle more delle strade regionali considerazioni sopra espresse e nell’ottica della cooperazione ai fini dell’individuazione dei rischi e per l’applicazione delle misure di prevenzione e protezione, così come previsto dal D.Lgs. 81/2008, la scrivente intende fornire notizie utili all’individuazione degli eventuali rischi che possono essere indotti al cantiere del Cliente dalla presenza saltuaria e non continuativa delle autobetoniere che trasportano a piè d’opera il calcestruzzo da richiesta per l’esecuzione delle opere. La tipologia di rapporto giuridico esistente tra Unical S.p.A. ed il cantiere / cliente è assoggettato riconducibile non già al contratto di appalto o di prestazione d’opera ma, invece, al contratto di VENDITA; il fornitore di calcestruzzo Unical S.p.A. non è pertanto qualificabile né come appaltatore, né come subappaltatore, né come impresa esecutrice dei lavori. In ogni caso, a quanto previsto dall’artprescindere dalla natura giuridica del rapporto tra il cliente / cantiere ed il fornitore / Unical S.p.A. è indubbio che la consegna del prodotto sul cantiere sia un’operazione delicata e meritevole della massima attenzione; è per questa ragione che il fornitore Unical S.p.A. si fa carico di informare il cliente dei rischi collegati alla propria attività, direttamente od indirettamente svolta, presso il cantiere. 14 del "Nuovo codice della strada"Il Servizio Centrale di Prevenzione e Protezione dell’Azienda ha elaborato infatti, Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle stradeper tutti i casi di fornitura in cantiere, un documento informativo sui rischi. Stralcio di tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza documento è stato stabilitoconsegnato agli appaltatori del servizio di trasporto del calcestruzzo che, controfirmandolo, lo hanno fatto proprio diventando così parte integrante del loro Documento di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della ProvinciaValutazione dei rischi D.Lgs. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro81/2008. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) di quanto previsto dal X.Xxx. 81/2008 Titolo IV, rimaniamo in attesa delle informazioni sui rischi della fase del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:lavoro in corso, che vorrete fornirci prima del nostro accesso in cantiere, debitamente compilato, nonché della “scheda informazioni richieste all’impresa esecutrice” allegata al presente documento.

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Samples: www.unicalcestruzzi.it

PREMESSA. Le ripetute esondazioni dei corsi d’acqua nei territori dell’area metropolitana milanese hanno portato a sviluppare, a partire dagli anni ’50 del secolo scorso, una serie di azioni per la messa in sicurezza del territorio a difesa della popolazione e delle infrastrutture. Il sistema di difesa idraulica messo in atto, risultato di molteplici interventi promossi e finanziati nel tempo sia dallo Stato che dalla Regione e dagli enti locali, a seguito dell’estesa urbanizzazione che ha interessato negli decenni successivi il territorio della città e quello a monte della stessa si è mostrato ancora insufficiente, con pesanti ricadute sia economiche che sociali (interruzione di servizi essenziali con blocco di strade e linee metropolitane, disagi alla popolazione, gravi danni ad immobili e attività produttive). La necessità di sviluppare soluzioni efficaci attraverso un approccio unitario di intervento ha portato alla sottoscrizione, nel 1999, dell’Accordo di Programma per la salvaguardia idraulica della città di Milano tra Regione Lombardia, Provincia di Salerno ai sensi dell’artMilano, Comune di Milano, Autorità di Bacino per il fiume Po e Ministero LL.PP. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs- Magistrato per il Po (ora AIPo). 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti Tale Accordo ha consentito una proficua sinergia degli enti proprietari coinvolti, sia nella realizzazione di importanti interventi (lavori sul CSNO, Deviatore Olona e Lambro meridionale, opere per la laminazione delle stradepiene del fiume Olona), tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione sia nella gestione e manutenzione delle opere idrauliche principali a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta difesa di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali Milano e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provinciadel suo hinterland. Per l’esecuzione affrontare con rinnovata consapevolezza le numerose criticità ancora in atto, i medesimi soggetti, anche a seguito delle trasformazioni territoriali nel frattempo intervenute e del quadro delle conoscenze aggiornato, nel 2009 hanno optato per la chiusura dell’Accordo del 1999 e per la proposizione del nuovo “Accordo di Programma per la salvaguardia idraulica e la riqualificazione dei lavori corsi d’acqua dell’area metropolitana milanese”, volto ad affrontare le complesse problematiche non solo della sicurezza idraulica, ma anche della riqualificazione dei corsi d’acqua dell’area metropolitana milanese in un’ottica di bacino idrografico. A 10 anni dalla sottoscrizione di tale Accordo di Programma, nonostante molto sia stato fatto, la situazione dell’area metropolitana milanese, che nel frattempo è stato stabilito confluita nell’Area a Rischio Potenziale Significativo - APSFR Milano nel PGRA, richiede complessi interventi di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadromitigazione del rischio con effetti alla scala di bacino idrografico o di ampi settori del reticolo idrografico principale, prevedendo l’attivazione per attuare i quali è ancora necessario il coordinamento delle politiche di due distinte procedure più soggetti istituzionali. Gli ingenti investimenti disponibili e da reperire, la necessità di appalto finalizzate ognuna coordinamento tra più soggetti, l’esistenza di più misure di diversa tipologia da applicare su più corpi idrici tra loro interconnessi e la gestione coordinata di quanto sin qui realizzato, hanno portato alla stipula definizione di un accordo quadro nuovo Accordo tra Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano, Autorità di Bacino distrettuale per il fiume Po, Agenzia interregionale per il fiume Po, ai quali si sono aggiunti il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi e il Consorzio di bonifica Muzza Bassa Lodigiana. L’Accordo è finalizzato a favorire la collaborazione e il coordinamento degli enti coinvolti, sia nella programmazione e realizzazione di importanti interventi, sia nella gestione e manutenzione delle opere idrauliche principali a difesa dell’area metropolitana milanese, integrando gli obiettivi di difesa idraulica con un unico operatore economico per area relativamente alle attività quelli di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:riqualificazione ambientale.

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Samples: Convenzione Per Lo Svolgimento Delle Attività Di Manutenzione E Gestione Delle Opere Idrauliche A

PREMESSA. La Provincia È sensazione comune, da parte di Salerno ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni quanti sono impegnati in attività di ricerca o di progettazione nel campo della del consolidamento con materiali compositi fibrorinforzati, che l‟Italia stia assumendo una posizione particolare in ambito internazionale, sia per il valore dei contributi di conoscenza forniti, sia per la presenza di un patrimonio edilizio particolarmente vario ed importante. Ne fanno parte, infatti, costruzioni di rilevante importanza storica ed architettonica, oltre che realizzazioni più re- centi di muratura, di c.a., di c.a.p. e di acciaio. La maggior parte di queste ultime ha superato ab- bondantemente i trent‟anni di vita, per cui molte di esse necessitano di interventi più o meno urgenti di riabilitazione strutturale. Sono a tutti ben note le fondamentali iniziative in campo internazionale per individuare linee guida che rispondano alle esigenze delineate. Si ricordano le istruzioni giapponesi (JSCE - 1997), quelle americane (ACI 440 - 2000) ed infine quelle europee (FIP-CEB - 2001). Ad esse va aggiunto, per completezza, il documento di studio approvato dal CNR nel gennaio „99 dal titolo gestione Impiego delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerentearmature non metalliche nel c.a.”. Inoltre quale ente proprietario Tutti i documenti suddetti si riferiscono ad organismi strutturali con ossatura di conglomerato ce- mentizio armato. L‟interesse scientifico verso le applicazioni innovative degli FRP per la riabilitazione strutturale, da un lato, e la peculiarità del patrimonio edilizio italiano, ampiamente variegato, dall'altro, hanno atti- rato negli ultimi anni l‟interesse di numerosi ricercatori operanti nei settori della rete stradale provinciale Meccanica delle Strutture, delle Costruzioni, della Riabilitazione Strutturale e dell'Ingegneria Sismica. Essi hanno dato vita ad una serie di programmi scientifici che hanno meritato il finanziamento dei più impor- tanti enti di ricerca italiani ed in particolare del MIUR e del CNR. In coda al paragrafo è riportato un elenco di rilevanti programmi di ricerca sull‟argomento, finanziati negli ultimi cinque anni, ai quali hanno partecipato la maggior parte degli autori del presente documento, sia in qualità di coor- dinatori nazionali che di coordinatori locali di singole unità di ricerca. Un contributo significativo agli argomenti consegnati nel documento è stato reso possibile proprio grazie al supporto economico dei suddetti finanziamenti, cui si dà ampio riconoscimento. Appare evidente come la redazione di un documento italiano di Istruzioni per la progettazione, l‟esecuzione ed il controllo di interventi di consolidamento statico mediante l‟utilizzo di compositi fibrorinforzati (FRP), non fosse più rinviabile: soprattutto, quella di un documento di respiro ampio utilizzabile per le diverse tipologie presenti nel patrimonio edilizio nazionale, dalle costruzioni di c.a. e di gestore c.a.p. a quelle murarie, dalle costruzioni di legno a quelle metalliche. Il CNR, per il tramite della propria Commissione incaricata di formulare pareri in materia di Nor- mativa tecnica relativa alle costruzioni, ha avvertito tempestivamente tale esigenza e si è adoperata per soddisfarla. A tal fine essa ha promosso nel mondo accademico ed industriale una specifica ini- ziativa attraverso l‟azione catalizzatrice di un gruppo di docenti di Scienza e di Tecnica delle strade regionali co- struzioni, da tempo impegnati in ricerche sugli FRP, tra i quali alcuni componenti della stessa Commissione. I docenti sono: Xxxxx Xxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxx Xx Xxxxxxx, Xxxx Xxxxxx, Xxxxxxx Xxx, Xxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxx Xx Xxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxx, Xxxxxxx Xxxxx, Xxxxxx Xxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxx, Xxxx Xxxxx, Xxxxx Xxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxx. All‟iniziativa hanno aderito quasi tutti i docenti e ricercatori italiani impegnati in questo settore e- mergente e promettente delle costruzioni, i responsabili tecnici delle maggiori ditte produttrici e in- stallatrici di rinforzi di materiale composito, nonché rappresentanti di enti e di società che utilizzano i materiali fibrorinforzati per il consolidamento di manufatti e opere d'arte. I loro nominativi e le relative affiliazioni sono riportati in coda al testo. A partire dal 15 gennaio 2004, essi sono stati impegnati nella redazione di un documento rispon- dente ai requisiti sopra delineati ed articolato nelle seguenti parti: - Materiali - Concetti basilari del rinforzo con FRP e problematiche speciali - Rinforzo di strutture di c.a. e di c.a.p. - Rinforzo di strutture murarie - Rinforzo di strutture metalliche - Rinforzo di strutture di legno - Nuove costruzioni con l‟impiego di FRP. Il documento è assoggettato a quanto previsto dall’artstato inoltre concepito con un intento informativo ed esplicativo, indispensabile per la diffusione, in ambito professionale, delle conoscenze meccaniche e tecnologiche basilari per l‟utilizzo dei nuovi materiali. 14 del Dopo sei mesi di intensa ed appassionata attività di lavoro, sono pronte per la pubblicazione le pri- me quattro parti; la pubblicazione delle rimanenti altre è invece prevista entro il prossimo anno 2005. -1998-2000: Ricerca PRIN dal titolo: "Nuovo codice della stradaI materiali compositi nelle costruzioni civili", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 Coordinatore Nazionale: Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx; - Poteri 2000-2002: Ricerca PRIN dal titolo: "Rinforzo strutturale del costruito con materiali compositi: individuazione di linee guida progettuali per l'affidabilità e compiti degli enti proprietari la durabilità", Coordinatore Nazionale: Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx; - 2002-2004: Ricerca PRIN dal titolo: "Rinforzo attivi e passivi con l‟utilizzo di materiali compositi nel costruito e per l‟innovazione tecnologica nelle costruzioni civili", Coordinatore Nazionale: Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx; - 2002-2003: Ricerca PRIN dal titolo: "L‟impiego dei compositi nel rinforzo sismico di strutture in cemento armato", Coordinatore Nazionale: Xxxx. X. Xxxxxxxx; - 2003-2005: Ricerca PRIN dal titolo: "L‟impiego di materiali con microstruttura per l‟innovazione tecnologica delle stradestrutture civili", tale articoloCoordinatore Nazionale: Xxxx. Xxxxxx Xxxxxx; - 2003-2005: Ricerca PRIN dal titolo: "Comportamento e criteri di progetto nell‟adeguamento con compositi di strutture in c.a.", tra l’altro prevede cheCoordinatore Nazionale: In relazione a tali funzioni Xxxx. Xxxxxxx Xxxxx; - 2003-2005: Ricerca dal titolo "Modellazione di materiali innovativi per la rete stradale assegnata alla Provincia consta salvaguardia struttura- le", (Coordinatore: Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx), nell‟ambito del Progetto Strategico MIUR (legge 449/97) dal titolo "Diagnosi e salvaguardia di circa 2.500,00 Kmmanufatti architettonici con particolare riferimento agli effetti derivanti da eventi sismici ed altre calamità naturali", Coordinatore Nazionale: Xxxx. Xxxxxx Xxxxxx; - 2003-2005: Ricerca dal titolo "Effetti delle proprietà reologiche dei materiali compositi negli in- terventi strutturali per l‟ingegneria civile" (Coordinatore: Xxxx. Xxxxx Xxxxxx) nell‟ambito del Pro- getto Strategico MIUR (legge 449/97) dal titolo "Materiali compositi per applicazioni strutturali di cui circa 2.100 km rilevante interesse industriale", Coordinatore Nazionale: Prof. Sesto Viticoli; - 2003-2005 Ricerca dal titolo "Strutture in materiale composito" (Coordinatore: xxxx. Xxxxxx Xx- xxxx) nell‟ambito del Progetto Strategico MIUR (legge 449/97) dal titolo "Materiali compositi per applicazione strutturali di strade provinciali e circa 440 km rilevante interesse industriale", Coordinatore nazionale prof. Sesto Vitico- li; - 2003: Centro di strade regionali in gestione Eccellenza su "Compositi strutturali per applicazioni innovative nell‟ingegneria civile", con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani)sede presso l‟Università di Napoli, Responsabile: Xxxx. Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:Xxxxxxx Xxxxxxx.

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PREMESSA. La Provincia scuola è una comunità di Salerno dialogo, di ricerca, di esperienza culturale e sociale, informata ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo valori democratici della “gestione Costituzione Italiana ed al rispetto tra le persone e fonda il suo progetto educativo sulla qualità delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale relazioni insegnante-studente, garantisce libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di gestore delle strade regionali è assoggettato religione, e ripudia ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Il presente regolamento disegna un modello di disciplina ispirato alle finalità educative proprie della scuola, quindi non solo diretto a quanto previsto dall’art. 14 contrastare i comportamenti scorretti, affinché non si ripetano, ma anche attento al recupero, al rafforzamento del "Nuovo codice della strada"senso di responsabilità personale, Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri alla legalità e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta riaffermare il dovere di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione vigilanza e di affidamento corresponsabilità dei lavorigenitori e dei docenti. Il presente Regolamento assume gli indirizzi promossi dallo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria (DPR n.249/98 e modifiche apportate dal DPR n.235 del 21 novembre 2007), individua i comportamenti che configurano infrazioni disciplinari, stabilisce le relative sanzioni, individua gli organi competenti per la irrogazione ed il codice dei contratti prevede la possibilità relativo procedimento. Lo Statuto degli studenti della scuola secondaria (DPR 24/6/1998 n.249) costituisce parte integrante del presente Regolamento. Il Regolamento tiene altresì conto della direttiva n.16/2007 del 15 marzo 2007 in materia di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari e della Legge 71/2017 recante “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:fenomeno del cyberbullismo”

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Samples: Regolamento Per Le Riunioni Degli Organi Collegiali on Line

PREMESSA. La Provincia Le funzioni amministrative in materia di Salerno ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le beni culturali sono tradizionalmente ripartite fra attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia tutela ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzionevalorizzazione. La nozione di valorizzazione accolta dal d.lgs. 22 gennaio 2004, manutenzione n. 42, “Codice dei beni culturali e installazione del paesaggio”1, si caratterizza per la finalità di barriere promozione e per il sostegno alla conoscenza, fruizione e conservazione del patrimonio culturale, sotto il profilo del miglioramento delle condizioni di sicurezzautilizzazione e fruizione2. Ciò Il concetto di valorizzazione in senso stretto fa riferimento, dunque, a tutte quelle iniziative dirette a migliorare le modalità di attuazione dei servizi inerenti alla ordinaria attività di utilizzazione e fruizione dei beni culturali, al fine di avereconseguire un sempre più elevato grado di conoscenza e conservazione dei beni culturali. La valorizzazione è stata effettivamente posta al centro della disciplina codicistica e si presenta, al pari della tutela, come una funzione fondamentale e una finalità generale che deve indirizzare l’azione dei pubblici poteri nel settore dei beni culturali, discostandosi, peraltro, dalla stessa in quanto la tutela è “diretta principalmente ad impedire che il bene possa degradarsi nella sua struttura fisica e quindi nel suo contenuto culturale”, mentre la valorizzazione “è diretta soprattutto alla fruizione del bene culturale, sicchè anche il miglioramento dello stato di conservazione attiene a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento quest’ultima nei luoghi in cui avviene la fruizione ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento modi di questa”3. Assume particolare importanza, altresì, sul piano degli obiettivi assegnati alla valorizzazione, la realizzazione delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede condizioni per la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) migliore fruizione del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:bene.

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PREMESSA. La Provincia Le Organizzazioni Sindacali Provinciali degli Inquilini, riunite in attuazione del decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ritengono necessario esprimere la più profonda preoccupazione per il grave stato in cui versa il mercato delle locazioni nella città di Salerno Roma a causa, soprattutto, della grande sproporzione esistente tra la domanda (sempre presente) e l’offerta di alloggi, sia pubblici che privati (sempre più difficilmente reperibile). Le 00.XX. convengono che tale situazione è stata determinata da una serie di cause collegate tra loro, quali, ad esempio: il progressivo depauperamento dell’offerta in alloggi sia della E.R.P. che degli enti previdenziali pubblici, privati e privatizzati, oggetto in maniera, apparentemente, inarrestabile, di cartolarizzazioni, dismissioni, alienazioni; una incidenza fiscale pesante sul bene casa, formata da tributi statali e locali, che penalizza fortemente le rendite da affitto, anche nelle aree a forte tensione abitativa come Roma; la perdurante assenza di qualsiasi programma di costruzione di immobili, da destinare soltanto alla locazione, individuando, a tal fine, sia le aree utilizzabili da piano regolatore che quelle recuperabili, reperendo i finanziamenti corrispondenti e necessari; la divaricazione presente tra un mercato delle locazioni, sostanzialmente incontrollabile, e i redditi delle famiglie, soprattutto del ceto medio, contenuti al di sotto dei livelli di inflazione programmata; etc. etc.. Appare evidente come il ruolo dei sindacati di categoria, chiamati istituzionalmente, dalla legge 431/98, a definire le modalità con le quali determinare i canoni di locazione, ai sensi dell’art. 1 2 comma 85 lettera b3 della citata legge, in assenza di interventi diretti a modificare la situazione esistente, attraverso programmi di gestione della emergenza abitativa, contestuali a programmi di costruzione, recupero e reperimento di immobili per la locazione, onde riequilibrare (almeno parzialmente) del D. Lgsla sproporzione tra domanda ed offerta, non possa che essere un ruolo, decisamente, minimale rispetto alla capacità d’incidenza sul mercato immobiliare di Roma, in misura corrispondente alle necessità ed alle attese, dei cittadini romani. 56/2014 esercita funzioni Le XX.XX. degli inquilini hanno, comunque, convenuto di assolvere in pieno al loro compito di rinnovare la convenzione territoriale per la città di Roma, assumendosi, senza incertezze, la responsabilità di ricercare (e trovare) gli equilibri praticabili in un contesto così estremamente complesso e difficoltoso, da non consentire positive aspettative per nessuna delle parti sindacali. Con altrettanta convinzione e fermezza, rivendicano, a pieno titolo, che, almeno, altrettanto senso di responsabilità mostrino le istituzioni ad ogni livello territoriale, nel campo della porre in essere, senza ulteriori, ingiustificabili, indugi, ciascuno per il proprio settore d’intervento, gli strumenti fiscali (IRPEG, IRPEF,ICI) e programmatici in grado di dare prospettive reali alle migliaia di famiglie romane alla affannosa (in alcuni casi, disperata) ricerca di una abitazione dignitosa, ad un canone corretto e, innanzitutto, gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerentepossibile”. Inoltre quale ente proprietario XXXX XXXXXXXXX SICET SUNIA UNIAT UNIONE INQUILINI Accordo per il territorio del comune di Roma in attuazione della rete stradale provinciale legge 9 dicembre 1998, n° 431 e del decreto 30 dicembre 2002 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di gestore concerto con il Ministero dell’Economia e delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:Finanze

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PREMESSA. La Provincia Città di Salerno ai sensi dell’artMoncalieri fa parte della Città Metropolitana di Torino, e si sviluppa a sud del Comune di Torino. 1 comma 85 lettera b) Si estende per una superficie territoriale di 47,53 Kmq e al 31/8/2016 ospitava 57.512 abitanti, per una densità abitativa di 1.210,01 ab/km2, indice di una elevata antropizzazione. Confina con i comuni di Cambiano, Carignano, La loggia, Nichelino, Pecetto Torinese, Trofarello, Villastellone e Vinovo. Le frazioni e borgate sono molto numerose. Le principali frazioni sono Barauda, Bauducchi, Revigliasco, Tagliaferro, Tetti Piatti, Tetti Rolle. Altri insediamenti sono ormai completamente saldati al tessuto cittadino, come ad esempio Borgo Aje, Borgo Mercato e Borgo Navile. L'area su cui si sviluppa la Città di Moncalieri si localizza su di un territorio caratterizzato da colline, pianure e una fitta rete idrica che sono il fulcro di molti punti di interesse naturalistico presenti. La Città attenta alla richiesta e alle tendenze dell’uso degli spazi pubblici in continua evoluzione, richiede una particolare attenzione nello studio e nella progettazione della manutenzione del D. Lgsverde, soddisfacendo le diverse esigenze secondo i requisiti della sicurezza, della valorizzazione e del mantenimento del proprio patrimonio, della sostenibilità economica e ambientale, in armonia con gli standard qualitativi europei. 56/2014 esercita funzioni nel campo Il Comune di Moncalieri vanta un totale di 475.000 mq di arre verdi territoriali e 104.000 mq di aree verdi pertinenziali agli edifici pubblici per un totale di 579.000 mq. Le aree verdi pertinenziali sono suddivise in categorie specifiche a seconda delle destinazioni d’uso e della “gestione tipologia delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale attrezzature ludiche e di gestore arredo urbano presenti al loro interno (vedi elenco allegato). All'interno di queste aree insistono 5.807 esemplari arborei, svariati m lineari di siepi e cespugli arbustivi. La Città di Moncalieri ha il compito istituzionale di effettuare il servizio di manutenzione ordinaria in tutte le aree verdi di propria competenza secondo criteri più funzionali e più consoni alle nuove esigenze dell’utenza e a quelle di una manutenzione ordinaria più efficace. Il Settore Gestione Infrastrutture, provvede all’esecuzione delle strade regionali è assoggettato attività di manutenzione rivolte a quanto previsto dall’artgarantire la fruizione in sicurezza delle aree verdi di propria competenza. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta considerazioni tecniche sui livelli di circa 2.500,00 Kmservizio a cui adeguare, nelle stagioni di cui circa 2.100 km maggior fruizione, il complesso delle aree verdi comunali, ed a considerazioni in merito all’allocazione di strade provinciali risorse umane e circa 440 km strumentali affidate al Settore Gestione Infrastrutture, si è ritenuto di strade regionali in avvalersi, per le stagioni 2020/2023, della modalità di gestione con conseguenti problematiche diversificate sia dei servizi del tipo “a misura” che prevede il noleggio da appaltatori esterni degli automezzi e delle attrezzature ritenute necessarie per tipologia che mantenere a livelli di efficienza, fruibilità e sicurezza tutto il patrimonio verde della Città, per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani)un periodo complessivo di quattro anni. Al fine Allo scopo di poter gestire in maniera garantire una più efficiente rapida ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza esecuzione del servizio, si è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato altresì stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadrosuddividere il territorio, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzioneavente peculiarità e caratteristiche eterogenee, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, in 3 lotti da assegnare a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:operatori differenti.

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PREMESSA. La Provincia Gli inventari forestali sono tra i più importanti strumenti conoscitivi per le decisioni di Salerno politica forestale e ambientale sia a livello regionale, che nazionale, che internazionale in quanto registrano lo stato delle risorse forestali in un determinato luogo e le sue variazioni nel tempo. A questo scopo gli inventari debbono essere periodicamente aggiornati per costituire una importante rete di monitoraggio permanente in grado di fornire risultati con validità statistica. Storicamente gli inventari forestali sono nati per la stima dell’entità e del valore delle risorse legnose di un Paese, ma attualmente ricoprono una valenza diversa poiché sono utili strumenti di conoscenza di molteplici servizi ecosistemici forniti dai soprassuoli forestali anche in una ottica di lotta ai sensi dell’artcambiamenti climatici. 1 comma 85 lettera bInfatti, la conoscenza di variabili forestali strutturali è di fondamentale importanza anche per la conservazione della flora della fauna, inoltre i sistemi forestali ricoprono un ruolo fondamentale nello stoccaggio del carbonio in quanto fissano l’anidride carbonica contribuendo al riequilibrio del ciclo del carbonio, fortemente alterato dalle attività umane, e la trasformano in una risorsa straordinaria: il legno. Per questo a livello regionale è fondamentale costituire una rete di monitoraggio inventariale che sia in grado di fornire informazioni differenti sui sistemi forestali concentrandosi sulla stima di variabili forestali quali: il volume legnoso, la biomassa e la struttura delle formazioni forestali. Le informazioni sulla foresta vengono raccolte generalmente a scale differenti e per molteplici scopi. In genere, gli inventari forestali si basano su un disegno campionario che individua delle aree a terra che devono essere misurate e sulla base delle quali vengono eseguite le stima aggregate delle variabili di interesse a scale differenti (e.g. provincia, regione, nazione) a seconda della costruzione del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale disegno campionario (ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbanies.Tomppo et al.2010; Xxxxxx et al.2011; Xxxxxxx et al.2014). Al fine Queste statistiche sono utili nel contesto di poter gestire monitoraggio delle funzioni dei sistemi forestali sia a livello regionale, nazionale ed internazionali. Infatti, gli IF consentono di effettuare valutazioni sulla sostenibilità e strumenti utili alla pianificazione strategica territoriale. Storicamente, gli IF si sono concentrati sulle risorse legnose, oggi, invece gli IF forniscono informazioni su diversi importanti servizi ecosistemici (vedere Xxxxxx e Malmaeus 2016; Mononen et al.2016), come la fornitura di materiale all'industria, la bioenergia, la biodiversità e i cambiamenti nello stoccaggio di carbonio (vedere ad esempio Chirici et al.2012; Xxxxxxx et al.2012). Negli ultimi dieci anni, gli IF tradizionali, si sono modificati in maniera moltissimi paesi, passando dalla produzione di statistiche aggregate alla produzione di mappe delle risorse forestali costruite utilizzando modelli che legano i dati a terra con i dati da telerilevamento come immagini satellitari, scansioni Laser Scanner Aeree, o dati tridimensionali fotogrammetrici. Questi nuovi inventari forniscono stime sullo stato delle risorse forestali attraverso due possibili approcci: stima basata sul disegno, stima assistita da modello. In entrambi i casi l’utilizzo di variabili predittive ausiliarie derivanti da dati di telerilevamento consente di aumentare la precisione di stima rispetto agli IF tradizionali riducendo anche il numero di acquisizione di aree campionarie a terra. Sono diversi i metodi che possono essere utilizzati per produrre mappe delle variabili della foresta integrando osservazioni campionarie (plot) e dati telerilevati (Corona et al., 2014). Tali metodi si basano sul presupposto che sia possibile costruire un modello della relazione tra le variabili forestali da prevedere (provvigione legnosa e biomassa) e le variabili predittive disponibili per l'intera area forestale (dati satellitari, dati LiDAR, variabili cartografiche). Questi metodi includono sia tecniche parametriche (ovvero regressione lineare multipla, regressione ponderata geograficamente) che non parametriche (ovvero k-NN, RandomForests, reti neurali, ecc.) (Xxxxxxx et al., 2016; Xxxxxxxxx et al., 2014; Xxxxxxx et al. al., 2016; Xxxxx et al., 2017) e sono già stati testati in diversi tipi di foreste e regioni (Chirici et al., 2016). Tutti questi metodi sono stati ampiamente applicati con l’utilizzo di variabili predittive telerilevate basate su dati 3D (LiDAR, radar o fotogrammetria) (ad es. XxXxxxxxx et al., 2010a, b; Xxxxxx, 0000; Xxxxxxx et al., 2017; Xxxx-Xxxxxx e Xxxxxxxxxx, 2012; Xxxxxxx et al. al., 2017; Waser et al., 2017, 2015; Xxxx e Xxxxxxx, 2012; Xxxxxxx e Xxxx, 2015; Breidenbach e Xxxxxx, 2012; Xxxxx et al., 2014) o immagini multispettrali acquisite da aereo o da piattaforme satellitari (ad esempio Xxxxxxxxx et al., 2014; Xxxxxxxxx-Xxxxx et al., 2018; Matasci et al., 2018; Xxxxx et al., 2002). Tutti questi approcci sono già diventati operativi in molti paesi europei (Xxxxxx et al., 2018), mentre nelle aree mediterranee le esperienze sono ancora limitate (Chirici et al., 2020). Tuttavia, l’approccio inventariale di tipo nuovo è fondamentale nelle aree mediterranee, come la Regione Puglia dove si riscontra una crescente necessità conoscenza del patrimonio foreste che risulta essere più efficiente ed efficace vulnerabili agli scenari di cambiamento climatico e ai disturbi naturali e antropici come gli incendi boschivi e l'espansione urbana (FAO, 2013; Scarascia -Mugnozza et al., 2000). Per questo l’istituzione di un inventario regionale forestale della Regione Puglia (IRFP) è fondamentale per le attività di manutenzione straordinaria controllo e pianificazione nell'ambito della rete stradale programmazione forestale regionale. Infatti, si riscontra la necessità di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula disporre di un accordo quadro moderno strumento di tutela e valorizzazione delle superfici, del paesaggio e dell'economia forestale, in conformità anche con un i contenuti del Testo unico operatore economico per area relativamente alle attività in materia di sostituzioneforeste e filiere forestali (D.L. 3 aprile 2018, manutenzione n. 34). La disponibilità di informazioni dettagliate a livello locale sullo stato e installazione sulle caratteristiche del patrimonio forestale è di barriere di sicurezza. Ciò primaria importanza al fine di averenon solo della conoscenza del territorio, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie ma soprattutto come base informativa e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo propositiva per una gestione sostenibile delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:naturali.

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PREMESSA. La Provincia Regione Sardegna, in linea con altre iniziative a livello comunitario e nazionale, intende realizzare una rete wireless per favorire l’accesso a Internet mediante dispositivi mobili e portatili. In particolare con la delibera n. 56/29 del 29 dicembre 2009 la giunta regionale ha adottato le direttive per l’attuazione dell’intervento, denominato SurfInSardinia, di Salerno realizzazione sul territorio di aree adibite alla connettività wireless (hotspot) nei porti, aeroporti e comuni a vocazione turistica. L’intervento ricade nell’ambito del POR XXXX 0000-0000 Asse I “Società dell’informazione” obiettivo operativo 1.1.1 linea di attività 1.1.1 c. Realizzazione di hotspot nei Comuni a vocazione turistica. L’intervento si inserisce in un contesto caratterizzato da una pluralità di azioni volte a garantire il completamento dell’infrastrutturazione in banda larga nel territorio regionale, favorendo la creazione e la disponibilità di accesso ai sensi dell’artservizi internet con tecnologia in fibra ottica, wireless o satellitare, nonché a realizzare sul territorio dei centri pubblici di accesso. 1 comma 85 lettera b) del D. LgsLe infrastrutture costituiscono, infatti, elemento fondante per lo sviluppo economico, culturale e turistico e per la piena realizzazione della società dell’informazione. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale Negli anni la Regione ha, inoltre, realizzato numerosi portali tematici, veicolo per l’erogazione di servizi on line, raccoglitori di preziose informazioni e di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’artcontenuti digitali di pregio, interconnessi tra loro e integrati nel portale istituzionale. 14 Pertanto, la Regione Sardegna intende operare al fine di: potenziare i sistemi informativi e telematici; promuovere la diffusione dei servizi online ed aumentarne l’offerta, con erogazione multicanale; aumentare l’efficacia di comunicazione dei portali istituzionali, con possibilità di accesso ai servizi informativi connessi alla mobilità, al turismo e alla valorizzazione del "Nuovo codice della strada"patrimonio culturale e ambientale, Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri erogati on line e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni fruibili attraverso l’uso di dispositivi portatili e postazioni dedicate; operare in sinergia con altri interventi analoghi per finalità; stimolare la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione domanda con conseguenti problematiche diversificate sia riflessi positivi sull’offerta di esercizi commerciali anche connessa all’uso delle nuove tecnologie per tipologia che per la promozione. All’interno del contesto di riferimento sopra delineato. l’intervento SurfInSardinia è volto a consentire l’accesso tramite tecnologia wireless a Internet e ai servizi on line erogati dalla pubblica amministrazione, tramite la creazione di una rete di centri di accesso, “hotspot”, diffusa sul territorio regionale. La localizzazione (zone montane – zone costiere – zone degli hotspot risponde all’esigenza di rafforzare l’attrattività del territorio, aumentando l’efficacia di comunicazione dei portali istituzionali, con forti agglomerati urbani)possibilità di accesso ai servizi informativi connessi alla mobilità, al turismo e alla valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale, erogati on line e fruibili attraverso l’uso di dispositivi portatili e postazioni dedicate. Al fine Ai fini enunciati, oltre a porti ed aereoporti, l’individuazione delle sedi di poter gestire localizzazione degli hotspot avverrà in maniera più efficiente ed efficace ragione dell’affluenza turistica e previa valutazione delle candidature dei comuni a vocazione turistica. Il presente appalto ha come oggetto le forniture e i servizi necessari all’allestimento delle aree dedicate ad ospitare gli hotspot e relativi servizi di interconnessione. Sono comprese le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale installazione e manutenzione, la realizzazione del sistema di competenza è stato stabilito, gestione e controllo degli apparati e le attività di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia affiancamento (training on the job) per il subentro nella conduzione del sistema da parte dell’Amministrazione regionale. L’impossibilità di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito definire con precisione il numero totale degli hotspot che dovranno essere realizzati e le relative sedi di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula installazione ha determinato la scelta di un accordo quadro meccanismo di acquisizione basato, almeno per gli apparati non centralizzati, su prezzi unitari da esprimersi sull’elenco prezzi a base di gara. Ai fini dell’esecuzione del contratto l’aggiudicatario dovrà porre in essere tutti gli adempimenti normativamente previsti ai fini dell’attivazione degli hotspot e dell’erogazione dei servizi di interconnessione in modalità wireless, nonché per la autenticazione degli utenti e il tracciamento degli accessi. Gli apparati forniti dovranno, inoltre, rispettare gli standard comunitari di riferimento dettagliati nel seguito. Si rinvia alla lettura del cronoprogramma per l’articolazione dell’intervento in fasi, specificandosi fin d’ora che oltre alla fase di avvio, sono state individuate due ulteriori e distinte fasi di realizzazione. Afine di garantire la massima fruibilità del servizio, l’accesso ad internet sarà limitato unicamente in termini di tempo di collegamento e quantità di dati scaricati, senza differenziazioni o priorità di accesso connesse alla tipologia di servizi richiesti. L’accesso avverrà tramite un portale d’accesso che consentirà la navigazione, senza necessità di registrazione, all’interno dei portali istituzionali e tematici dell’Amministrazione regionale e dei soggetti ospitanti l’hotspot. L’accesso a seguito di autenticazione permetterà la libera navigazione su Internet, fatte salve le limitazioni esplicitate nel seguito. Il servizio si rivolge principalmente a tutti i turisti e business traveller in transito sul territorio sardo. Nella formulazione dell’offerta ed ai fini del suo corretto dimensionamento, il concorrente dovrà considerare la presenza di differenti tipologie di utenti e di differenti scenari di utilizzo, che incidono sia sul tempo di collegamento che sul tipo di servizio richiesto in ragione del tipo di navigazione. Si chiarisce ulteriormente che il servizio di connettività a internet dovrà essere fruibile da tutti i dispositivi equipaggiati con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze interfaccia wireless in standard IEEE802.11 b/g ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:browser HTML.

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Samples: Disciplinare Tecnico Approvato Con Determinazione N. 37/aa.gg. Del 10.02.2010

PREMESSA. La Provincia Il patrimonio archeologico, storico-artistico e monumentale veneto ha potenzialità notevolissime anche perché strettamente connesso con una ricca e variegata realtà ambientale e paesaggistica. Con il Lazio e la Toscana, il Veneto è la regione, che, in Italia, conserva il maggior numero di Salerno ai sensi dell’arttestimonianze culturali, diffuse uniformemente sul territorio con una densità spesso eccezionale e senza soluzione di continuità dall’antichità al Novecento, e che ha espresso artisti di fama assoluta come Xxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxxx. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale Nel Veneto operano anche Istituzioni culturali, nazionali ed internazionali, di prima grandezza: musei statali e di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’artenti locali importanti e luoghi di cultura teatrale, operistica e musicale noti nel mondo. 14 La consapevolezza di tale patrimonio di eccellenza può diventare uno degli elementi forti di una nuova identità condivisa del "Nuovo codice “Terzo Veneto”, che affonda le proprie radici in una tradizione che fu protagonista per secoli della strada"cultura nazionale e internazionale. E’ un nesso che va ribadito perché il Veneto di oggi può ritrovare le matrici antiche di quel ruolo di guida culturale, Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle stradecome valore aggiunto di una capacità produttiva frutto, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Kmoggi come allora, di cui circa 2.100 km creatività, determinazione e capacità progettuale. La consistente concentrazione dei beni comporta la necessità di strade provinciali definire le scelte di intervento regionali secondo principi e circa 440 km criteri informatori di strade regionali politica e di attività culturali già esplicitati nel testo dell’APQ per la Tutela e la Valorizzazione di Risorse Culturali e Paesaggistiche sottoscritto lo scorso anno. Si tratta di una serie di intenti che configurano una stretta collaborazione tra i diversi Enti pubblici operanti sul territorio, in gestione grado anche di consentire una valutazione congiunta della compatibilità delle iniziative proposte con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone il rispetto del contesto storico e paesaggistico. A tal fine indispensabili sono il confronto ed il raccordo preventivi tra la programmazione degli interventi nazionale e quella regionale, in modo da integrare le esigenze di conoscenza e di salvaguardia del patrimonio culturale con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività quelle della valorizzazione, sviluppandone appieno mediante la crescita delle opere di manutenzione straordinaria e di restauro conservativo, le potenzialità economiche. Questo significa da un lato cogliere le crescenti opportunità di investimenti e lavoro nel terzo settore, dall’altro tarare ogni progetto economico, industriale, viabilistico, residenziale, commerciale di vasta portata sulla irrinunciabile esigenza di tutela del patrimonio che si è sedimentato in specifici scenari naturali e paesaggistici., incentivando innanzitutto i requisiti di qualità nella realizzazione degli interventi. Nel Veneto questo obiettivo strategico assume poi una rilevanza primaria se rapportato all’economia turistica e al peso che il turismo ha nel sistema economico regionale. L’azione regionale mira a valorizzare il bene culturale come fattore di ricchezza, capace cioè di produrre crescita economica diretta, con l’utilizzo ottimale del suo valore in forme di gestione che vedano musei, siti archeologici, chiese e abbazie, ville e palazzi, biblioteche e archivi, attività culturali e spettacolo e quant’altro assumere il ruolo di imprese culturali, capaci di rapportarsi e sostenersi tra loro in sistemi articolati di offerta dei servizi culturali. L’impegno della rete stradale Regione è diretto al ripensamento dei modelli tradizionali d’investimento e al sostegno di competenza nuove politiche di sviluppo coerenti con la storia e i valori dell’identità veneta. Di seguito sono illustrati l’inquadramento storico ed il contesto, l’obiettivo e la descrizione delle opere previste in ogni intervento attivato con questo Accordo di Programma Quadro. Portogruaro, capoluogo del Veneto Orientale, si trova circa a metà strada fra Venezia e Trieste, all’estremità est della Regione del Veneto, in un territorio caratterizzato da una sua omogeneità geografica e storica. Il Comune ha una superficie di 102.31 kmq. e una popolazione di circa 25.000 abitanti. L’Amministrazione Comunale da molto tempo si è stato stabilitoimpegnata per poter offrire alla città una struttura idonea per le tante attività culturali (cinema, teatro, danza, musica, attività convegnistica, attività legate all’università, ecc.), che in questi anni si sono sviluppate e rafforzate e che non trovano spazi sufficienti e adeguati. Attualmente, infatti, l’unica struttura con capienza di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentivepubblico, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula idonea ad ospitare spettacoli di un accordo quadro certo respiro, è costituita da una sala di proprietà privata adibita a cinema, con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione zona palcoscenico e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione retropalco obsolete e di affidamento dei lavoridimensioni del tutto insufficienti per accogliere un concerto o una rappresentazione teatrale. L’assenza di spazi adeguati per le diverse iniziative culturali ha così finito con il determinare in alcuni casi la perdita di eventi, che oramai vantavano una tradizione decennale. E’ il codice dei contratti prevede caso della stagione teatrale portogruarese, che da alcuni anni non trova più una sua programmazione. Nonostante queste evidenti difficoltà logistiche, da diverso tempo la possibilità città continua ad essere sede di utilizzo dell’accodo quadroun evento culturale, che nel corso delle edizioni, ha acquistato risonanza extra nazionale. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:L’Estate Musicale di Portogruaro, giunta ormai alla XXIII edizione, si articola in Corsi internazionali di perfezionamento e nel Festival di Musica da Camera. Il settore didattico offre ai giovani diplomati diversi corsi (lezioni individuali, laboratori di musica d’insieme, seminari d’interpretazione), mentre il festival, parallelamente, dà ai partecipanti l’occasione per suonare in pubblico. Attualmente il numero degli eventi ed il livello degli artisti invitati ad esibirsi hanno conferito alla rassegna le dimensioni di una vera stagione concertistica.

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PREMESSA. La Provincia Il contratto di Salerno rete trova espresso riconoscimento legislativo nell’art. 3, D.L. n. 5/2009, ai sensi dell’artdel quale “con il contratto di rete più imprenditori perseguono lo scopo di accrescere, individualmente e collettiva- mente, la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato e a tal fine si obbligano, sulla base di un programma comune di rete, a collaborare in forme e in ambiti predeterminati attinenti all’esercizio delle proprie imprese ovvero a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica ovvero ancora ad esercitare in comune una o più attività rientranti nell’oggetto della propria impresa” (comma 4-ter, parte prima). 1 L’accordo in questione può avere soltanto lo scopo di assumere tra le imprese firmatarie delle obbligazioni ed impegni reciproci, si parla in questo caso di rete-contratto, oppure può costituire un ente giuridico autonomo rispetto al quale si è di fronte alla figura più avanzata e complessa della rete-soggetto. Su questa distinzione si tornerà più avanti, dopo avere chiarito alcuni concetti fondamentali. In proposito, il predetto art. 3, comma 85 lettera b) 4-ter, seconda parte, prosegue prevedendo che “il contratto può anche prevedere l’istituzione di un fondo patrimoniale comune e la nomina di un or- gano comune incaricato di gestire, in nome e per conto dei partecipanti, l’esecuzione del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerentecontratto o di singole parti o fasi dello stesso”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e Quindi, tanto il fondo comune, quanto la presenza di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provinciaorgano comune sono facoltativi. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadroespressa previsione del comma 4-ter, prevedendo l’attivazione di due distinte n. 3, lett. e), l’organo comune agisce in rappresentanza della rete, quando essa acquista soggettività giuridica e, in assenza della soggettività, degli imprenditori, anche individuali, partecipanti al contratto salvo che sia diversamente disposto nello stesso, in particolare nelle procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula programmazione negoziata con le pubbliche amministrazioni. Ai sensi del comma 4-ter, terza parte, ”il contratto di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività rete che prevede l’organo comune e il fondo patrimo- niale non è dotato di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede soggettività giuridica”; vi è però la possibilità di utilizzo dell’accodo quadroconseguire la soggettività giuridica ai sensi del comma 4-quater, secondo cui ”se è prevista la costituzione del fondo comune, la re- te può iscriversi nella sezione ordinaria del registro delle imprese nella cui circoscrizione è stabilita la sua sede; con l’iscrizione nella sezione ordinaria del registro delle imprese nella cui circoscrizione è stabilita la sua sede la rete acquista soggettività giuridica”. Ai Tuttavia, per ottenere la soggettività giuridica, ”il contratto deve essere stipulato per atto pubblico o per scrittura privata autenticata, ovvero per atto firmato digitalmente a norma dell’articolo 25 del de- creto legislativo 7 marzo 2005, n. 82”; quindi non è sufficiente la sottoscrizione dell’atto per scrittura priva- ta ma vi deve essere quanto meno l’autentica di firma. La rete dotata di soggettività giuridica diviene un nuovo soggetto di diritto (“rete-soggetto”) e un autonomo centro di imputazione di interessi e rapporti giuridici. Nondimeno, il concetto di sogget- tività giuridica, che ad esempio appartiene anche alle società di persone, non va confuso con quel- lo di personalità giuridica, proprio, tipicamente, delle società di capitali, che comporta altresì la schermatura della responsabilità personale dei soci. Come pure confermato dall’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 20/E/2013, la rete-soggetto – quella cioè che è dotata di organo comune e di fondo patrimoniale e che ha altresì deciso di iscriversi nella sezio- ne ordinaria del Registro delle imprese – acquista rilevanza anche dal punto di vista tributario, con tutti gli obblighi che ne conseguono ai fini delle II.DD. e IVA se la rete svolge attività commerciale. Deve pure rammentarsi che nel caso di rete-soggetto, quella ripetiamo dotata di soggettività giuridica, en- tro due mesi dalla chiusura dell’esercizio annuale l’organo comune redige una situazione patrimoniale, osservando, in quanto compatibili, le disposizioni relative al bilancio di esercizio della società per azioni, e la deposita presso l’ufficio del Registro delle imprese del luogo ove ha sede (comma 4-ter, n. 3). Tornando al fondo comune, la sua previsione ed esistenza può risultare utilissima anche se la rete non acquistasse la soggettività giuridica, laddove l’art. 3, comma 4-ter, n. 2, D.L. n. 5/2009, prevede che ”in ogni caso, per le obbligazioni contratte dall’organo comune in relazione al programma di rete, i terzi pos- sono far valere i loro diritti esclusivamente sul fondo comune”. La prima parte del comma 4-ter n. 2 che precisa come ”al fondo patrimoniale comune si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di cui agli articoli 2614 e 2615“ del codice civile. Il richiamato art. 2615 c.c. dispone che ”per le obbligazioni assunte in nome del consorzio dalle persone che ne hanno la rappresentanza, i terzi possono far valere i loro diritti esclusivamente sul fondo” mentre la responsabilità delle singole imprese emerge, ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:comma 2, ”per le obbliga- zioni assunte dagli organi... per conto dei singoli consorziati rispondono questi ultimi solidalmente col fon- do”.

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Samples: Contratto Di Rete

PREMESSA. La Provincia di Salerno ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) E’ del tutto evidente che, negli anni trascorsi dall’approvazione del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni n. 29/93 e dall’emanazione del D. Lgs. n° 165/2001, la pubblica amministrazione ha completamente metabolizzato i dettami innovativi in esso contenuti ed ora deve realizzare il principio di massima valorizzazione delle risorse umane, indispensabile nella sfida verso l’efficienza, l’efficacia e l’economicità del sistema sanitario pubblico. Nel perseguire questo obiettivo, che si allarga al più vasto concetto di “sostenibilità” del Servizio Pubblico nel campo della nostro paese, un ruolo assolutamente determinante spetta alla capacità che il Sistema Sanitario Nazionale avrà di favorire lo sviluppo di valide gestione delle strade provinciali relazioni sindacali” a livello locale. Non c’è alcun dubbio che, con questo contratto del comparto sanità, da quando sono state istituite le Aziende USL oggi ASP, sono stati individuati nei Direttori Generali - i nuovi soggetti forti e regolazione della circolazione stradale dotati di forti spazi d’autonomia gestionale - ogni azienda sanitaria dovrà attrezzarsi puntualmente per dar seguito ad esse inerente”alcune importanti innovazioni. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada"Non si tratta, Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Kmperciò, di cui circa 2.100 km pensare ad una sorta di strade provinciali “cogestione” fra aziende e circa 440 km XX.XX., sarebbe inaccettabile, ma di strade regionali riuscire a sviluppare un rapporto centrato sulla trasparenza. D’altro canto, le scelte strategiche di una Azienda Sanitaria Provinciale come quella di Caltanissetta, in gestione piena coerenza con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione la programmazione regionale (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbaniPSR) e locale (PSA), dovranno essere portate avanti e concretizzate, a livello di servizi resi all’utenza, impiegando al meglio tutte le risorse disponibili (ed il personale rappresenta la risorsa determinante). Al fine In tale direzione serve assolutamente un “contratto collettivo integrativo” di poter gestire livello locale-aziendale in maniera più efficiente ed efficace cui possano convergere, attraverso l’opportuna informazione, la concertazione e la consultazione, le attività visioni reciproche dei due soggetti, nel rispetto del ruolo gestionale autonomo dell’amministrazione, ma anche degli interessi legittimi dei dipendenti, adeguatamente rappresentati dalle RSU aziendali e dalle XX.XX. di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:categoria.

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Samples: Contratto Decentrato Comparto Sanita’ Quadriennio Normativo 2006 – 2009

PREMESSA. La Provincia Il presente capitolato ha per oggetto l’affidamento della fornitura annuale di Salerno ai materiale protesico, di sintesi e dispositivi medici per l’attività della U.O.C. Ortopedia e Traumatologia dell’Xxxxxxxx Xxx Xxxxxxx xx Xxxxxx xxxxx XXX Xxxxx suddivisa in n. 67 lotti. I quantitativi richiesti per ciascun lotto indicati nell’Allegato A “Elenco prodotti in gara” al Disciplinare di gara sono da considerarsi meramente presuntivi e calcolati su dati storici delle attività dell’A.S.L. Rieti sopra individuata e su fabbisogni presuntivi futuri. Le caratteristiche tecniche minime dei dispositivi oggetto della procedura sono elencate dettagliatamente nell’allegato A Elenco Prodotti in Gara al Disciplinare di gara. Il presente Capitolato descrive, inoltre, i servizi connessi alla fornitura dei dispositivi medici di cui all’oggetto che si intendono prestati dall’Aggiudicatario unitamente alla fornitura medesima pertanto l’A.S.L. Rieti non corrisponderà all’Appaltatore alcun ulteriore prezzo. Nel caso in cui la descrizione dei dispositivi oggetto dei Lotti identifichi un prodotto riconducibile in modo univoco ad un’Azienda produttrice, costituirà offerta valida ogni altro prodotto che presenti caratteristiche analoghe a quelle richieste ed equivalenza nell’uso. Se espressamente richiesto dall’A.S.L. Rieti, l’Aggiudicatario di ciascun Xxxxx dovrà erogare, per tutta la durata della fornitura, una sessione formativa di non meno di 2 ore entro 30 giorni consecutivi dalla sottoscrizione del relativo contratto, volte a garantire il corretto utilizzo del dispositivo acquistato da parte del personale sanitario. L’Aggiudicatario si impegna, comunque, ad erogare ulteriori sessioni formative nel corso di tutta la durata contrattuale. Ai sensi dell’art. 1 54, comma 85 lettera b4 lett, a) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo D.Lgs n. 50/2016, l’aggiudicazione della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e presente procedura, è stabilita in favore di gestore delle strade regionali è assoggettato più operatori economici con i quali verrà stipulato un Accordo Quadro secondo la seguente tabella: Percentuale massima di esecuzione dell’appalto per Fornitore Aggiudicatario Lotto n. I Classificato II Classificato III Classificato IV Classificato 100% 30% 30% 30% La scelta degli OE avverrà in base all’appropriatezza terapeutica-assistenziale, sicché sono consentiti affidamenti distribuiti anche in contemporanea a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezzatutti gli OE aggiudicatari dell’AQ. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede rinviene la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come seguesua giustificazione:

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Samples: www.asl.rieti.it

PREMESSA. La Provincia Città Metropolitana di Salerno ai sensi dell’artMilano ha sviluppato una rete Geografica Provinciale a Larga Banda con lo scopo di dotarsi di una propria rete di telecomunicazione a tecnologia innovativa destinata alla realizzazione di una rete unitaria di tutta la Pa locale. 1 comma 85 lettera bIl progetto di infrastrutturazione è stato avviato a partire dal 2005 attraverso la realizzazione di un’infrastruttura a larga banda per collegare le varie sedi dell’ente (progetto Nautilus) arrivando a realizzare 250 chilometri di rete in fibra ottica, estesa a gran parte del D. Lgsterritorio metropolitano, posata mediante l’utilizzo di condotte del sottosuolo e collettori fognari grazie anche all’utilizzo di due brevetti realizzati per tale scopo. 56/2014 esercita Il 22 dicembre 2014 la conferenza metropolitana dei sindaci ha approvato, con deliberazione n.2/2014 repertorio generale, lo Statuto della Città metropolitana di Milano. All’art.3 dello Statuto è indicato che l’Ente persegue, tra gli altri, come obiettivo “la felicità e il benessere della popolazione, la cura e lo sviluppo strategico del territorio metropolitano, anche attraverso l'integrazione dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione”, e all’articolo 33 elenca tra le funzioni nel campo della fondamentali dell’Ente la gestione delle strade provinciali promozione e regolazione della circolazione stradale ad esse inerentecoordinamento dei sistemi d’informatizzazione e di digitalizzazione in ambito metropolitano”. Inoltre quale ente proprietario Nel Piano Strategico triennale del territorio metropolitano (2016 – 2018) della Città metropolitana di Milano, approvato in via definitiva con deliberazione del Consiglio metropolitano Rep. Gen. 27/2016, in atti n. 94317/1.19/2016/7, è stata prevista, nell’ambito del progetto “Nautilus”, l’estensione della infrastruttura in fibra ottica diretta al completamento della dorsale telematica (WAN – Wide Area Network). Tale documento riporta a più riprese l’importanza della rete stradale provinciale infrastrutturale per le telecomunicazioni riportando tra l’altro negli indirizzi e negli obiettivi progettuali: “Promuovere lo sviluppo delle reti di gestore comunicazione e delle strade regionali è assoggettato infrastrutture digitali adeguate a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti supportare i processi di digitalizzazione degli enti proprietari delle strade, tale articolo, pubblici e fornire supporto all’insediamento di aziende “ITC consumer”. Tale sviluppo sarà realizzato in parte direttamente dalla Città metropolitana di Milano ed in parte con gli accordi di collaborazione in essere tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni l'Ente e la rete stradale assegnata società pubblica CAP Holding SpA. Con riferimento alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale parte di competenza diretta dell'Amministrazione lo strumento giuridico che risulta più appropriato per la sua natura flessibile, fra quelli previsti dall'attuale disciplina in materia di affidamenti di appalti pubblici, è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula quello dato dalla conclusione di un accordo quadro con un unico solo operatore economico, di cui all'art. 54, comma 3 del D.lgs. 50/2016. La stipula dell’Accordo Quadro, non costituendo fonte di immediata obbligazione tra l’Amministrazione e l’Aggiudicatario, consente sia di avere nel periodo di sua validità la disponibilità di un esecutore qualificato ed al contempo di poter procedere ad una realizzazione degli interventi in modo dinamico. L'affidamento dei singoli appalti da realizzare avverrà attraverso la stipula di singoli contratti attuativi, con l'operatore economico che ha sottoscritto l'Accordo Quadro. Con Determinazione Dirigenziale n. 4127/2018 del 8.6.2018 avente ad oggetto “Approvazione del quadro economico e dello schema relativo al Contratto Attuativo del valore di Euro 1.662.800,00 0(I.V.A. e oneri della sicurezza compresi) a favore dell’Impresa SIRTI S.p.A. aggiudicataria dell’Accordo Quadro per l’affidamento dei lavori di posa in opera di cavidotti e fibra ottica e relativa fornitura per l’estensione della infrastruttura telematica metropolitana, Cig padre 6920413976 Cig derivato 749762972D” è stato approvato il quadro economico per area relativamente alle attività un un valore complessivo al netto di sostituzioneI.V.A. di € 1.490.909,09 comprensivo di: fornitura di cavidotti e fibra ottica, manutenzione esecuzione di lavori di scavo e installazione di barriere posa in opera, fornitura di sicurezzaapparati attivi switch. Ciò La determinazione ha altresì approvato lo schema di contratto attuativo. L’intervento originario estende la rete al fine dir collegare oltre 40 nuovi siti (sedi comunali e centri scolastici di averecompetenza della Città Metropolitana) con una estensione della rete a banda larga di circa 55 Km. Per la posa saranno utilizzate prioritariamente infrastrutture esistenti, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie quali condotti per l'illuminazione pubblica e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo della rete fognaria in modo da ottimizzare l'utilizzo delle risorse assegnate dal finanziamentodisponibili. L'individuazione dei siti da collegare sarà effettuata sulla base delle richieste di manifestazione d'interesse già avanzate dai Comuni e dagli Istituti scolastici, della loro prossimità alla dorsale in fibra già posata e della disponibilità di idonei cavidotti in cui posare la fibra ottica (rete fognaria e/o di illuminazione) in modo da poter raggiungere il maggior numero possibile di siti. In merito alle modalità fase attuativa si è riscontrato, per quanto concerne l’interconnessione degli Istituti scolastici di, Abbiategrasso Magenta Gorgonzola e Melzo, che gli stessi sono risultati più remoti rispetto alla dorsale in fibra ottica esistente. Per il raggiungimento di realizzazione tali Istituti , nel seguito di perizie tecniche si è riscontrata la mancanza di un’infrastruttura di rete (cavidotti illuminazione pubblica o di altro genere, compreso i collettori fognari che non risultano, per peculiarità tecniche di dimensioni e datazione del manufatto non risultano idoneo ad ospitare il cavo in fibra otica,) per tanto risulta necessario eseguire interventi di affidamento i genio civile , che comportano, pur utilizzando tecniche di minor impatto ambientali (nano trincea) un maggiore oneri di costo a seguito della distanza dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:singoli Istituti dalla dorsale in FO già esistente.

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Samples: Accordo Quadro Per L’affidamento Di Lavori Di Posa in Opera Di Cavidotti E Fibra Ottica E Relativa Fornitura Per L’estensione Della Infrastruttura Telematica Metropolitana

PREMESSA. La Provincia Regione Autonoma della Sardegna punta sulle Tecnologie della Società dell’Informazione per promuovere pari opportunità di Salerno sviluppo economico, sociale, culturale e tecnologico per tutte le aree del territorio regionale. Una particolare attenzione è riservata alle aree emarginate per dislocazione e dimensione geografica, oltre che per scarsa capacità produttiva. Si punta a favorire l’integrazione tra i vari enti locali che operano a livello regionale: Province, Comuni, Comunità Montane, soggetti esterni alla Pubblica Amministrazione. La Regione riveste un ruolo centrale di coordinamento, attraverso la realizzazione di un’infrastruttura tecnologica adatta alle esigenze della Pubblica Amministrazione. La Società dell’informazione rappresenta una grande opportunità per la Regione Autonoma della Sardegna, perché diventare cittadini della Società dell’informazione non significa solo accedere ai sensi dell’artservizi di una Pubblica Amministrazione più efficiente, in grado di soddisfare le esigenze degli utenti, ma significa poter partecipare in modo nuovo alla vita delle istituzioni politiche. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della Condizione indispensabile perché la società dell’informazione possa crescere è che ci siano gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerentecittadini qualificati”. Inoltre quale ente proprietario Ciò significa incentivare l’alfabetizzazione informatica in modo capillare e in tutte le fasce d’età e rendere accessibili nozioni, prodotti, servizi delle Tecnologie della rete stradale provinciale Società dell’Informazione che riducano gli squilibri esistenti tra aree e individui. I nuovi orientamenti strategici regionali hanno come obbiettivo principale quello di gestore far diventare la Sardegna un modello di eccellenza nazionale in materia di nuove tecnologie dell’informazione e delle strade regionali comunicazioni applicate alla Pubblica Amministrazione. Nel corso degli ultimi anni l’Amministrazione Giudiziaria ha cercato di individuare le soluzioni organizzative e tecnologiche per migliorare l’efficienza del sistema giudiziario. È indispensabile restituire al sistema giudiziario nella sua interezza il ruolo di strumento al servizio dei cittadini e della democrazia, raggiungibile attraverso una visione strategica ed un intervento di riforma complessivo che sia in grado di arginare la frammentazione in cui è assoggettato a quanto previsto dall’artcostretto il sistema giudiziario. 14 del "Nuovo codice della strada"È necessario migliorare la capacità di gestione degli uffici, Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia ridurne i costi, sia per accrescere l’efficacia e la trasparenza della loro azione e corrispondere meglio alle esigenze dei cittadini e delle imprese in materia di amministrazione della giustizia. A supporto di tutto ciò non può essere trascurato il contributo che le tecnologie digitali possono offrire in termini di efficienza dell’azione giudiziaria per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani)i consistenti risparmi che il processo di dematerializzazione e razionalizzazione è in grado di porre in essere. Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere Nell’ambito delle iniziative relative alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavoridigitalizzazione dell’Amministrazione Pubblica, il codice dei contratti prevede contesto normativo, tecnologico ed organizzativo dell’Amministrazione della Giustizia richiede la possibilità realizzazione di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:progetti finalizzati al perseguimento di obiettivi di efficienza ed efficacia dell’azione giudiziaria ed amministrativa correlata.

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Samples: Accordo Di Programma Quadro in Materia Di Societa’ Dell’informazione

PREMESSA. La Provincia L’ Ente Foreste della Sardegna intende dare attuazione alla realizzazione della infrastruttura tecnologica su sistemi in propria dotazione, sottesa alla gestione di Salerno una serie di procedure critiche connesse ad ambienti eterogenei. In questo quadro l’ obiettivo della presente procedura è l’ acquisizione di una adeguata soluzione alla Gestione Documentale, alla Gestione Giuridica del Personale, alla Gestione Concessioni beni e Pascoli e alla Gestione di Richieste di Xxxxx. Il sistema in oggetto verrà di seguito denominato Document Management System (DMS) dell’ Ente Foreste della Sardegna. Il presente capitolato illustra dunque le specifiche necessarie ai sensi dell’artconcorrenti per permettere la presentazione delle soluzioni da fornire. 1 comma 85 lettera Il concorrente, pertanto, dovrà descrivere le modalità e le caratteristiche della soluzione proposta capace di supportare la gestione delle procedure e dei servizi richiesti. Con riferimento alla normativa vigente si ricorda che: Nel sistema giuridico italiano, nel giugno 2002, con il documento ufficiale dal Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie intitolato “Linee guida del Governo per lo sviluppo della Società dell’Informazione nella legislatura” è stata introdotta la definizione nominale di “open source”, in particolare, al capitolo 1.2 si riporta la seguente considerazione: “Si diffonderanno gli standard aperti e i software open source, cioè i software liberi, la cui proprietà non sia di un singolo fornitore ma governati da una licenza d’uso che ne garantisce la possibilità di libero utilizzo, scambio, studio e modificabilità.”. In data 19 dicembre 2003 il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie ha emanato una Direttiva “Sviluppo ed utilizzazione dei programmi informatici da parte delle pubbliche amministrazioni.” il cui contenuto è stato, poi, posto a fondamento di alcune disposizioni contenute nel Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 “Codice dell'amministrazione digitale”. In tale Direttiva il Ministro per l’Innovazione espressamente prevedeva, all’art.3 che “1. Le pubbliche amministrazioni, nel rispetto della legge 7 agosto 1990, n. 241 e del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39, acquisiscono programmi informatici a seguito di una valutazione comparativa tra le diverse soluzioni disponibili sul mercato. 2. In particolare, valutano la rispondenza alle proprie esigenze di ciascuna delle seguenti soluzioni tecniche: a) sviluppo di programmi informatici ad hoc, sulla scorta dei requisiti indicati dalla stessa amministrazione committente; b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione riuso di programmi informatici sviluppati ad hoc per altre amministrazioni; c) acquisizione di programmi informatici di tipo proprietario mediante ricorso a licenza d'uso; d) acquisizione di programmi informatici a codice sorgente aperto; e) acquisizione mediante combinazione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerentemodalità' di cui alle lettere precedenti.”. Inoltre quale ente proprietario All’art. 4 la Direttiva prevede, inoltre, che “Le pubbliche amministrazioni, nella predisposizione o nell'acquisizione dei programmi informatici, privilegiano le soluzioni che presentino le seguenti caratteristiche: a) soluzioni informatiche che, basandosi su formati dei dati e interfacce aperte e standard, assicurino l'interoperabilità e la cooperazione applicativa tra i diversi sistemi informatici della rete stradale provinciale pubblica amministrazione, salvo che ricorrano peculiari ed eccezionali esigenze di sicurezza e segreto; b) soluzioni informatiche che, in assenza di gestore specifiche ragioni contrarie, rendano i sistemi informatici non dipendenti da un unico fornitore o da un'unica tecnologia proprietaria; la dipendenza è' valutata tenendo conto dell'intera soluzione; c) soluzioni informatiche che, con il preventivo assenso del C.N.I.P.A. ed in assenza di specifiche ragioni contrarie, garantiscano la disponibilità del codice sorgente per ispezione e tracciabilità da parte delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’artpubbliche amministrazioni, ferma la non modificabilità' del codice, fatti salvi i diritti di proprietà intellettuale del fornitore e fermo l'obbligo dell'amministrazione di garantire segretezza o riservatezza; d) programmi informatici che esportino dati e documenti in più formati, di cui almeno uno di tipo aperto.”. 14 del "Nuovo codice della strada", Il Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri dicembre 2010 n.235 entrato in vigore il 25/01/2011 non fa che rinforzare tale disciplina privilegiando le soluzioni siano open source che chiuse che consentano all’Amministrazione un risparmio ed una efficienza superiore. Con riferimento all’oggetto del servizio richiesto, il concorrente dovrà mettere in evidenza l’ aspetto “documentale” in ogni procedura proposta, essendo questo l’ obiettivo che l’ EFS vuole perseguire. Si tratta quindi di fornire e compiti degli enti proprietari mettere in sevizio non tanto una mera piattaforma RDBMS che permetta la gestione dei dati e delle stradefunzionalità relative ad ogni procedura richiesta, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta ma soprattutto una adeguata piattaforma documentale che permetta una efficiente gestione dei documenti correlati. Attualmente l’ EFS dispone di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani)una proprio sistema informativo distribuito sul territorio. Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza Più precisamente l’ Ente è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula dotato di un accordo quadro CED CENTRALE dislocato nella sede di Cagliari dove sono collocati le seguenti procedure: Gestione delle paghe: procedura Zucchetti con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezzaDataBase MS-SQL 2008 64bit Gestione presenze: procedura Zucchetti con Database MS-SQL 2008 64bit Gestione contabile : procedura Civilia con Database Oracle Rel . Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento10.2 Gestione del protocollo : procedura CSE con Database Lotus Domino Rel. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento 8.x Gestione dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadroBackUp: procedura Legato Networker Rel. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:6.2

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Samples: www.sardegnaforeste.it

PREMESSA. La Provincia Il presente testo rinnova l'Accordo di Salerno ai sensi dell’artprogramma per l'inclusione scolastica nella provincia di Pistoia, scaduto a marzo 2018, adeguandolo allo sviluppo della normativa nel frattempo intervenuta. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo Con questo Accordo le istituzioni coinvolte nella formazione, nell'assistenza e nella tutela della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia salute si sono coordinate per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò promuovere azioni condivise al fine di averepermettere un'effettiva inclusione scolastica e un'efficace occasione di formazione delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti con disabilità, in modo da garantire la piena realizzazione di un loro progetto di vita autonomo, in relazione anche alla vita al di fuori dalla scuola. La dizione “delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti” riprende fedelmente quella del D.Lgs n. 66 del 13.4.2017; per non appesantire il testo che segue sono stati utilizzati singolarmente i diversi termini a fronte seconda dell’ordine scolastico di risorse limitatecompetenza o genericamente a seconda dei casi. Gli impegni e le decisioni contenuti in questo Accordo si applicano a partire dall'asilo nido fino al termine della scuola media superiore, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede con la possibilità di utilizzo dell’accodo quadrostabilire utili collegamenti, ai fini dell'inserimento, con i percorsi universitari e lavorativi. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iiiIl presente Accordo di programma rappresenta un importante momento di riflessione e di revisione che ha coinvolto tutti i soggetti firmatari e che ha permesso di stabilire linee di accoglienza e di intervento rispettose delle specificità delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti con disabilità. L'Accordo impegna le istituzioni e le associazioni aderenti e tutta la comunità ad adottare e ricercare percorsi condivisi, ai quali ciascuno partecipa nell'ambito della propria competenza e nel rispetto della normativa vigente, ma sempre con lo scopo di valorizzare le capacità e soddisfare i bisogni della persona. L'inclusione scolastica e sociale è infatti un processo complesso che si realizza solo se tutte le realtà (famiglia, scuola, autonomie locali, associazionismo, privato sociale) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:che interagiscono con la persona con disabilità, collaborano in modo responsabile e condiviso.

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PREMESSA. Il Comune di Urgnano deve concorrere, per legge, alla gestione dei rifiuti urbani e assimilati (provenienti da attività non domestica ma assimilati per qualità e quantità a quelli di provenienza domestica); nella gestione sono comprese le fasi di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti1. La Provincia gestione dei rifiuti urbani è definita dalla normativa2 come servizio; attraverso tale servizio è possibile desumere quanto e come la Pubblica Amministrazione sia in grado di Salerno soddisfare le attese del cittadino in termini di “qualità della vita” e, grazie alla sempre più diffusa ed elevata attenzione ai sensi dell’artvalori dell’ambiente, esso assume via via maggiore importanza. 1 Secondo la normativa statale è vietato smaltire i rifiuti urbani non pericolosi in regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti, fatti salvi eventuali accordi regionali o internazionali, qualora gli aspetti territoriali e l'opportunità tecnico economica di raggiungere livelli ottimali di utenza servita lo richiedano. In conformità all’articolo 198 del D.Lgs. 152/2006 il Comune effettua la gestione dei rifiuti urbani e assimilati in regime di privativa, nelle forme di cui all’articolo 113 comma 85 lettera b) 5 del D. LgsD.Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”267/2000. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e di gestore delle strade regionali è assoggettato a Secondo quanto previsto dall’artdal D.lgs. 14 del "Nuovo codice della strada"n. 50/2016 e delle norme speciali vigenti in materia, Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle stradeil Comune di Urgnano indice una gara a evidenza pubblica, tale articoloche sarà aggiudicata mediante procedura aperta in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avereottenere, ove possibile, una superiore economicità nella gestione del servizio di gestione integrata dei rifiuti, dovuta a fronte di risorse limitateun congruo ribasso sul costo globale del servizio, uno strumento che definisce le condizioni generali conseguente anche alla durata del periodo di affidamento relativamente e a un’elevata qualità dei servizi erogati all’utenza. E’ pertanto di basilare importanza per i concorrenti interessati a partecipare alla gara, non solo la perfetta conoscenza dello stato dei luoghi3, dello stato di fatto attuale del servizio (inteso come modalità di svolgimento del servizio), delle specifiche e delle modalità minime alle tipologie quali l’Impresa appaltatrice dovrà attenersi per l'esecuzione dei vari servizi, indicati nelle prescrizioni tecniche e modalità di intervento ed ai prezzi unitarie effettuazione dei servizi e consenta un più rapido soddisfacimento negli allegati al presente Capitolato, ma anche delle esigenze ed un più efficiente consumo misure che il Comune ha già stabilito per assicurare la tutela igienico-sanitaria in tutte le fasi della gestione dei rifiuti urbani, compreso il conferimento degli stessi al servizio da parte dell’utenza, al fine di assicurare una distinta gestione delle risorse assegnate dal finanziamentodiverse frazioni di rifiuti e promuoverne la riduzione e il recupero, le modalità di raccolta differenziata nonché assimilazione dei rifiuti speciali agli urbani. In merito alle modalità particolare nell’articolo 1.8 sono delineate le “linee guida” che i concorrenti dovranno assumere come base di realizzazione e riferimento nella stesura dei loro progetti migliorativi: si tratta di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:scelte dalle quali

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PREMESSA. Il Decreto legislativo 18 agosto 2014 n 142 disegna il modello di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati (MSNA) definendo un percorso che si sviluppa tra prima e seconda accoglienza. La Provincia norma richiama il principio del superiore interesse del minore e la necessità assicurare condizioni di Salerno ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e di gestore delle strade regionali è assoggettato vita adeguate alla minore età, con riguardo alla protezione, al benessere ed allo sviluppo anche sociale, conformemente a quanto previsto dall’artdall'articolo 3 della Convenzione sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989, ratificata dalla legge 27 maggio 1991, n. 176. 14 del "Nuovo codice E’ competenza dei Comuni predisporre le misure di accoglienza dei minori e in essa, anche se in forme non esclusive, dei MSNA per accedere ai contributi disposti dal Ministero dell'Interno a valere sul Fondo nazionale per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (articolo 1, comma 181, della strada"legge 23 dicembre 2014, Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani190). Al fine A fronte delle risorse messe a disposizione dal citato fondo, il Ministero ha definito un contributo pro-die di poter gestire € 45 per ogni minore accolto e, pertanto, si rende necessario individuare linee di indirizzo e requisiti minimi per garantire servizi di accoglienza in maniera più efficiente grado di coniugare qualità ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provinciaappropriatezza degli interventi e disponibilità finanziarie. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avereQuesto documento si pone, a fronte tale scopo, come prima sperimentazione condivisa da porre in verifica periodicamente e comunque dopo un anno di risorse limitatefunzionamento. Sono fatte salve le esperienze e le sperimentazioni in atto sui territori. Resta inteso che l’accoglienza dei MSNA deve essere realizzata, uno strumento come per tutti i minori, mettendo in campo tutti gli strumenti e gli interventi necessari per rispondere ai bisogni rilevati e per assicurare percorsi di sostegno e accompagnamento all’autonomia. Tra gli interventi possibili, in relazione alle caratteristiche ed esigenze dei minori, si può prevedere l’accoglienza in strutture a diverse intensità assistenziali o in affidamento familiare. La scelta dell’intervento più appropriato è influenzata dal profilo del singolo minore, (età, caratteristiche, percorso migratorio ecc…) e dalle eventuali informazioni provenienti dal centro di prima accoglienza. Le presenti linee di indirizzo si rivolgono a minori ultrasedicenni che definisce non presentino profili di vulnerabilità ( vittime di tratta, disagi psicofisici etc) . I riferimenti normativi per le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie strutture per minori sono la L. 328/2000 e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione il DM 308/2000 e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:normativa regionale vigente.

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Samples: Accordo Sui Requisiti Minimi Per La Seconda Accoglienza Dei Minori Stranieri Non Accompagnati

PREMESSA. Il complesso monumentale composto da Villa Reale e Parco di Monza è un sistema vasto, complesso e articolato che è già stato oggetto nei decenni scorsi di importanti azioni regionali per la sua manutenzione e valorizzazione. La Provincia comune volontà di Salerno ai sensi dell’artuna sua gestione unitaria e valorizzazione organica è alla base anche della costituzione nel 2009 del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza. 1 comma 85 lettera bL’avvio di un programma di interventi per la riqualificazione e valorizzazione nel medio lungo periodo dell’intero compendio è però un’azione complessa e impegnativa, sia in termini di risorse finanziarie sia di scelte strategiche, che difficilmente può essere risolta e definita in modo efficace in un unico passaggio tramite un disegno predefinito. Appare più opportuno procedere per successivi step di affinamento dei programmi e delle indicazioni progettuali, partendo dalle oggettive prioritarie e urgenti esigenze di messa in sicurezza e di contenimento dei rischi di compromissione del patrimonio botanico e architettonico nonché di presidio e dotazione di servizi propri di un parco pubblico, per poi procedere ad una migliore precisazione degli stessi sulla base della definizione e condivisione di strategie organiche di valorizzazione sostenibile a medio lungo termine. Il Masterplan è lo strumento che deve definire le strategie, i progetti e le azioni volte alla valorizzazione sostenibile del compendio immobiliare Villa Reale e Parco di Monza. La sostenibilità deve far convivere i tre aspetti: - ambientale (conservazione del patrimonio naturalistico, paesistico e culturale) - storico-culturale (promozione culturale e valorizzazione del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “patrimonio storico- artistico) - economico (individuazione di modalità di gestione delle strade provinciali strutture che ne garantiscano la sostenibilità economica, ivi comprese tutte le iniziative funzionali alla fruizione sociale) Il lavoro può innanzitutto partire dall’assunzione degli studi e regolazione degli scenari di riqualificazione elaborati in attuazione della circolazione stradale ad esse inerente”l.r. Inoltre quale ente proprietario 40/95 e del correlato Programma Organico Triennale e successivamente nell’ambito dell’Accordo di Programma per il “recupero e valorizzazione della rete stradale provinciale Villa Reale di Monza e dei giardini di pertinenza” (approvato con DPGR n. 11053 del 12 giugno 2002) e/o sviluppati in anni più recenti dagli enti proprietari e dal Consorzio Villa Reale e Parco di Monza. Scenari e studi che divengono gli elementi base del costituendo quadro di riferimento del Masterplan in quanto restituiscono un ricco quadro di conoscenze e di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’artindirizzi generali che, debitamente aggiornato e integrato, potrà guidare una definizione più puntuale di obiettivi e strategie in un’ottica di preservazione dei valori storico-culturali e ambientali dell’intero compendio, ma anche di valorizzazione dello stesso in un’ottica di sostenibilità ambientale, storico-culturale ed economica. 14 Il quadro di riferimento aggiornato e integrato diverrà componente attività del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri Masterplan e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni strumento operativo per la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente sua attuazione ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provinciagestione. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula I suddetti scenari e studi costituiscono inoltre un utile e consolidato riferimento per una prima impostazione di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività programma investimenti volto all’ avvio degli imprescindibili interventi di sostituzione, manutenzione messa in sicurezza e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie recupero del patrimonio storico-architettonico e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione paesaggistico- ambientale del Parco e di affidamento miglioramento del suo funzionamento, tenendo anche conto delle connessioni funzionali con la Villa Reale e i gli annessi Giardini. L’art. 17 delle NTA del Parco della Valle del Lambro fornisce inoltre le coordinate normative generali per il Parco di Monza (inteso come compendio Villa e Parco di Monza) evidenziando i principali ambiti delle azioni di tutela e riqualificazione ambientale: - conservazione e manutenzione del patrimonio botanico - recupero del patrimonio edilizio - riqualificazione del sistema di irrigazione La riqualificazione ambientale è, inoltre, affiancata nella norma al miglioramento delle condizioni di fruibilità pubblica. Il tema del recupero dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità manufatti è correlato a quello delle strategie di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:promozione e all’offerta di fruizione.

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PREMESSA. La Provincia di Salerno ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula Il presente capitolato rappresenta il risultato di un accordo quadro con progetto di educazione alimentare, ambientale e sulla ruralità denominato “Satu po Imparai” promosso dall’Agenzia LAORE della Regione Sardegna dall’anno scolastico 2009/2010 nel territorio della provincia del medio Campidano. L’esperienza positiva delle comunità xxxxxx x xxxxx xxxxxx xxx Xxxxx Xxxxxxxxx ha portato l’Agenzia Laore ad intraprendere un unico operatore economico per area relativamente alle attività lavoro di sostituzione, manutenzione e installazione trasmissione di barriere di sicurezza. Ciò una cultura del “fare rete” nel territorio al fine di avereconsolidare azioni concrete sulla ristorazione scolastica e l'educazione alimentare, a fronte anche nella provincia del Sud Sardegna dove si è costituito un tavolo sulle mense scolastiche che ha elaborato un capitolato d’appalto tipo per la ristorazione scolastica, già adottato da qualche Comune. Il tavolo di risorse limitatelavoro, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie iniziato nell’anno 2016 e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavoriportato avanti nell’anno 2017, sull’azione “mense scolastiche” dell’area della Provincia del Sud Sardegna, ha visto coinvolti l’agenzia LAORE Sardegna, il codice Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione della ASL di Carbonia-Iglesias, Comuni, scuole, organizzazioni di categoria dei contratti prevede produttori agricoli, fattorie didattiche, gestori di servizi di mense scolastiche che operano nel territorio. Il capitolato d’appalto tipo, che raccoglie le esperienze più innovative poste in essere a livello regionale e nazionale, ed in particolare quella positiva maturata nel Medio campidano con l’azione tavolo mense del progetto “satu po imparai”, nel pieno rispetto delle leggi vigenti, rappresenta un supporto per i comuni del territorio nell’appalto del servizio di ristorazione scolastica puntando sulla qualità e non sul prezzo. L’obiettivo centrale è quello di formare dei consumatori consapevoli, capaci di riconoscere non solo le qualità organolettiche, salutistiche e nutrizionali dei prodotti agroalimentari tipici del territorio, ma anche attenti agli aspetti culturali, etici, sociali e ambientali e quindi di sostenibilità che accompagnano la possibilità loro produzione e tutto il loro ciclo di utilizzo dell’accodo quadrovita. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) Il Comune di Teulada ha partecipato attivamente agli incontri del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come seguetavolo al fine di condividere i seguenti obiettivi e perseguirli nel prossimo appalto del servizio di ristorazione scolastica:

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PREMESSA. La Provincia Nel mese di Salerno novembre 2019, si è verificato uno smottamento di terreno a monte del costone retrostante gli uffici amministrativi e i servizi della società PTC Porto Turistico di Capri, in località Marina Grande, che interessa il fondo contraddistinto catastalmente come particella 435 del foglio 2 del Comune di Capri, di proprietà di privati. L’evento ha causato pericolo alla incolumità pubblica e privata, che permane ancora oggi, pertanto è necessario operare con urgenza, anche in ragione dell’Ordinanza Sindacale n. 9 del 26/02/2020, emessa ai sensi dell’artfini dell’eliminazione del pericolo. 1 Considerata la costanza di pericolo e l’impossibilità del Porto di Capri di attendere al proprio scopo societario, inerente anche un servizio di interesse pubblico, si verificano le condizioni che legittimano l’applicazione della procedura di affidamento regolata dall’art. 63 comma 85 lettera b2 c) del D. LgsCodice dei Contratti Pubblici. 56/2014 esercita funzioni Si ritiene opportuno evidenziare, che essendo chiamata ad operare, su richiesta e per conto dei proprietari del fondo su cui si è verificato lo smottamento, la PTC S.p.A. non aveva alcuna possibilità di prevenire l’evento che ha comportato pericolo alla pubblica incolumità, e quindi si è potuta attivare per eseguire la messa in sicurezza solo dopo che questa era stata pregiudicata dall’evento ed in surroga dei proprietari, su loro richiesta e per specifico accordo. La PTC S.p.A. è una società di diritto privato, il cui Socio unico è il Comune di Capri, che ha deciso (mediante puntuale delibera del CdA), già dal 2017, di adottare le procedure relative all’obbligo di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni, dandosi un regolamento per gli acquisti, che prevede precise disposizioni per l’ applicazione del D.lgs. 50/2016. Le opere da eseguire saranno unicamente finalizzate a conseguire la sicurezza pubblica e privata dei luoghi, nei tempi compatibili ad ottenere il più veloce ripristino della piena operatività del Porto Turistico, e saranno realizzate nell’ambito dell’area individuata catastalmente nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”mappale 435 del foglio 2 del Comune di Capri. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e Le stesse saranno definite anche in linea con le indicazioni dell’ANAC, che fissano il limite di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada"importo di tali opere in duecentomila euro, Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta senza mai superare le soglie di circa 2.500,00 Kmrilevanza comunitaria, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani)all’art. Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza 35 del D.Lgs50/2016. Lo scrivente è stato stabilitoincaricato di redigere la perizia e tutti gli allegati tecnici necessari ad esperire la gara, di procedere alla suddivisione con delibera del CdA della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentivePTC S.p.A. del 24 febbraio 2020, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, ratificata dall’Assemblea il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:12 marzo u.s..

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Samples: Lavori Di Messa in Sicurezza Della Frana Verificatasi a Capri Sul Mappale 435 Del Foglio 2 Da Affidare Con Procedura Di Somma Urgenza Ai Sensi Del d.lgs 50/2016 Art. 63 Comma 2 C)

PREMESSA. La Provincia Il Protocollo di Salerno ai sensi dell’artAccoglienza per gli alunni con bisogni educativi speciali (BES), nasce dall’esigenza di definire ed adottare pratiche condivise finalizzate ad ncludere gli alunni con Bisogni Educativi Speciali; insieme ad altri documenti, quali il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) e il Piano Annuale per l’Inclusione (PAI oggi PI), permette di incrementare e valorizzare la competenza gestionale e organizzativa dell'Istituzione Scolastica, in riferimento ad attività necessarie per la buona riuscita di un percorso inclusivo capace di assicurare a tutti il diritto allo studio e il successo scolastico e formativo. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo In tale prospettiva, è necessario da parte della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale scuola non solo un impegno forte di conoscenza e di gestore valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e familiare degli alunni con Xxxxxxx Educativi Speciali ma anche e soprattutto un impegno di sviluppo della loro formazione attraverso la realizzazione di un'organizzazione educativa e didattica personalizzata, sia negli obiettivi sia nei percorsi formativi che nelle strategie didattiche. Il Protocollo di Accoglienza, integrativo e correttivo del in accordo con le recenti novità introdotte dal X.Xxx. 96/19, D.Lgs. 66/17, in linea con quanto esplicitato dal Direttiva Interministeriale n.182 del 29/12/2020, contiene le azioni e le buone pratiche già messe in essere e/o adottate dall'Istituzione Scolastica, così come gli strumenti operativi per attuare le indicazioni normative in materia di inclusione, definendo compiti e ruoli delle strade regionali è assoggettato figure operanti nella Scuola. Tutto ciò a quanto previsto dall’artgaranzia di un'azione efficace, non sporadica ma generalizzata, non affidata alla volontà del singolo ma standardizzata, ed infine verificabile e migliorabile. 14 del "Nuovo codice della strada"Con tale documento la scuola si impegna, Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di averequindi, a fronte mettere in atto tutte le procedure e le azioni finalizzate a promuovere un’efficace formazione di risorse limitatetali alunni attraverso l’adozione di strategie didattiche che esplicitino una progettazione didattica ed educativa personalizzata, uno strumento sia negli obiettivi che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:nei percorsi formativi.

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PREMESSA. Il quartiere Lorenteggio si trova nella zona Sud Ovest della città di Milano, nasce negli anni del dopoguerra fra il 1938 e il 1944 come quartiere IFACP e diventa il simbolo dell’accoglienza e della solidarietà. A partire dagli anni ‘80 la progressiva scomparsa delle attività industriali insieme con il depotenziamento del ruolo dei centri di aggregazione e alla concentrazione dei ceti sociali con basso reddito nei quartieri periferici della città hanno contribuito a creare in questo ambito una forte situazione di isolamento sociale e disagio abitativo. Fra gli interventi di edilizia popolare, che hanno come obiettivo il massimo risparmio, quello del Lorenteggio è stato uno dei maggiori esempi a Milano e come accade spesso in contesti densamente popolati è facile comprendere la varietà di etnie che attualmente si trovino ad abitare questo spazio cittadino. La Provincia diversità dei gruppi di Salerno popolazione ed il fattore multietnico che caratterizzano il quartiere sono però considerati dall’Amministrazione non con accezione negativa, bensì come potenzialità di sviluppo sociale. Il quartiere è formato da sei comparti interni che si uniscono a comporre un quadrilatero delimitato da Via Lorenteggio a Nord, dalle Vie Odazio e Inganni a Est ed Ovest e da Via Giambellino a Sud. Sul lato Est del quadrilatero sorge il lotto che ospiterà la Nuova Biblioteca oggetto del Concorso di progettazione. L’Amministrazione comunale ritiene che l’intervento di realizzazione di una Nuova Biblioteca pubblica intesa non solo come spazio per la lettura, lo studio e il prestito di libri bensì come luogo di promozione della cultura nel senso più ampio del termine, di aggregazione, coesione e inclusione sociale, insieme alla riqualificazione del verde pubblico, sia un’azione strategicamente rilevante ai sensi dell’artfini dell’intero programma di riqualificazione del quartiere di cui al vigente Accordo di Programma per l’attuazione del Progetto Di Sviluppo Urbano Sostenibile del quartiere Lorenteggio, sottoscritto il 03/05/2016. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e Per meglio comprendere il progetto complessivo di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolorigenerazione urbana intrapreso dall’Amministrazione si rimanda alla lettura dei principali elaborati allegati al presente documento preliminare, tra l’altro prevede checui: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta Masterplan-Programma di circa 2.500,00 KmSviluppo Urbano e Sostenibile, Quartiere Lorenteggio e La Nuova Biblioteca rionale del quartiere Lorenteggio Giambellino - Linee di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:indirizzo funzionali.

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Samples: www.bibliotecalorenteggio.concorrimi.it

PREMESSA. Il contratto di associazione in partecipazione e` regolato dal Titolo VII del Li- bro V del Codice civile. Con tale contratto si realizza una collaborazione tra due o piu` persone per il conseguimento di un risultato comune e l’apporto ha quindi carattere strumentale per lo svolgimento dell’attivita` dalla quale il risultato ricercato ha origine. Il contratto di associazione in partecipazione produce obblighi per entrambe le parti posto che l’un contraente (associante) attribuisce all’altro (associa- to) una quota degli utili derivanti dalla gestione dell’impresa o da un singolo affare. L’apporto dell’associato puo` essere di qualunque natura ma, condizione ne- cessaria, e` che esso abbia carattere strumentale per l’esercizio dell’impresa o dell’affare. Non determinandosi, con cio`, ne´ la costituzione di un nuovo soggetto ne´ tantomeno un patrimonio autonomo. Il contenuto dell’apporto puo`, pertanto, consistere in una somma di denaro, nel conferimento in proprieta` o in godimento di beni mobili o immobili, in una prestazione lavorativa, in una causa mista di lavoro e capitale. Ai fini dell’analisi che ci si propone, interessa esclusivamente l’apporto di lavoro da parte dell’associato. La Provincia forma La stipulazione del contratto di Salerno associazione in partecipazione non e` sogget- ta a forme particolari e l’atto scritto non e` dunque necessario, potendosi ben prevedere anche l’accordo tacito fra le parti. E` pero`, sotto il profilo pra- tico, indubitabile che l’atto scritto rappresenta un fatto probatorio e sostan- ziale a fronte di qualunque contenzioso. Va, a tal proposito, ricordato che ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs1350 c.c. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e «Devono farsi per atto pubblico o per scrittura privata, sotto pena di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come seguenullita`»:

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Samples: Contratti Di Lavoro

PREMESSA. La Provincia Autonoma di Salerno Trento intende perseguire una politica di valorizzazione e di sostegno delle diverse funzioni che la famiglia assolve nella società, nell’ambito di una strategia complessiva capace di innovare realmente le politiche familiari e di creare i presupposti per realizzare un territorio sensibile e amico della famiglia. La Legge provinciale 2 marzo 2011, n. 1 recante “Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità” istituisce al Capo IV il “Distretto per la famiglia”, “…inteso quale circuito economico e culturale, a base locale, all’interno del quale attori diversi per ambiti di attività e finalità operano con l’obiettivo di promuovere e valorizzare la famiglia con figli…”. Obiettivi primari di questa politica sono l’individuazione e lo sviluppo di un modello di responsabilità territoriale coerente con le indicazioni della politica europea e nazionale e al contempo capace di dare valore e significato ai sensi dell’artpunti di forza del sistema Trentino. 1 comma 85 lettera b) Si vuole rafforzare il rapporto tra politiche familiari e politiche di sviluppo economico, evidenziando che le politiche familiari non sono politiche improduttive, ma sono “investimenti sociali” strategici, che sostengono lo sviluppo del D. Lgssistema economico locale, creando una rete di servizi tra le diverse realtà presenti sul territorio. 56/2014 esercita funzioni Considerato che ai fini della promozione della conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di cura della famiglia, si sono rivelati particolarmente utili quegli strumenti che consentono di rendere i datori di lavoro più attenti alle esigenze familiari dei dipendenti, come dimostrato dai risultati dell’attuazione delle politiche di conciliazione attivate nel campo della “tempo sia a livello nazionale che a livello locale. Considerato inoltre che le Organizzazioni Proponenti del presente accordo si distinguono per aver ufficialmente avviato l’iter di certificazione o per aver già conseguito il Certificato Family Audit, quale strumento manageriale che promuove un cambiamento culturale e organizzativo all’interno delle organizzazioni che consente alle stesse di adottare delle politiche di gestione delle strade provinciali risorse umane orientate al benessere dei propri dipendenti e regolazione delle loro famiglie, nonché per la volontà di creare una rete per poter dare vita ad un progetto di condivisione di alta qualità dei servizi sul tema della circolazione stradale ad esse inerente”conciliazione famiglia lavoro e sul tema del benessere della vita lavorativa. Inoltre quale ente proprietario La Legge provinciale 13 dicembre 1999, n.6 recante “Interventi della rete stradale provinciale Provincia per il sostegno dell'economia e di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’artdella nuova imprenditorialità locale, femminile e giovanile. 14 del "Nuovo codice della strada"Aiuti per i servizi alle imprese, Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri alle reti d'impresa, all'innovazione e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni all'internazionalizzazione” vede all’articolo 24 undecies la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione promozione da parte della Provincia di Salerno misure volte alla conciliazione famiglia lavoro anche attraverso la concessione di aiuti alle imprese per la realizzazione di iniziative o progetti di servizi innovativi diretti all’istituzione, al mantenimento e alla diffusione di servizi di prossimità interaziendale previsti dall’art. 12 della legge provinciale sul benessere familiare. Inoltre la stessa Legge provinciale 13 dicembre 1999, n.6 con l’articolo 24 quater decies prevede che la Provincia possa riconoscere e promuovere l’aggregazione delle imprese in due aree manutentivedistretti, Area finalizzati a sviluppare una progettualità strategica volta a rafforzare la competitività, l’innovazione, l’internazionalizzazione e la crescita del tessuto economico, anche sul piano occupazionale, attraverso lo sviluppo di interazioni rivolte alla condivisione di risorse e conoscenze. La citata Legge provinciale 2 marzo 2011, n. 1 – parte nord prevede all’articolo 12, per ottimizzare la conciliazione tra famiglia e lavoro, il ruolo della Provincia ed Area 2come promotrice della messa a disposizione, da parte sud dei datori di lavoro nei confronti dei propri dipendenti o delle persone che comunque prestano servizio a favore degli stessi, di servizi di prossimità o di facilitazioni logistiche per l’acquisizione di questi servizi da soggetti terzi. Inoltre la stessa Legge provinciale 2 marzo 2011, n. 1 prevede all’articolo 32 la promozione da parte della Provincia, all’interno delle tematiche della formazione, ricerca e innovazione, di percorsi di formazione sulle politiche familiari strutturali orientate al benessere e alla natalità, favorendo, dove richiesto, il trasferimento in altri territori delle competenze relative alle politiche familiari implementate a livello locale. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito Con deliberazione n. 2082 data 24 novembre 2016 la Giunta provinciale ha approvato le Linee guida dello standard Family Audit finalizzate a promuovere il benessere familiare attraverso la realizzazione concreta e partecipata delle misure di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadroconciliazione famiglia e lavoro all'interno delle organizzazioni pubbliche e private. Lo standard Family Audit, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzioneall’interno del Distretto, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, rappresenta uno strumento per la certificazione, su base volontaria, dei percorsi programmati ed attuati dalle organizzazioni pubbliche e private per andare incontro alle esigenze di conciliazione dei propri dipendenti; il Family Audit è uno standard registrato il cui marchio, depositato presso la Camera di Commercio di Trento, appartiene alla Provincia Autonoma di Trento e rappresenta un modello originale sviluppato localmente a partire da analoghe esperienze europee. Preso atto che definisce il Family Audit costituisce uno strumento di management per la certificazione, su base volontaria, dei percorsi programmati ed attuati dalle organizzazioni pubbliche e private per andare incontro alle esigenze di conciliazione dei propri dipendenti. Preso atto che le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segueseguenti Organizzazioni Proponenti:

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Samples: Accordo Volontario Per Favorire Lo Sviluppo Del

PREMESSA. Milano è una delle maggiori capitali commerciali europee, senz’altro la capitale del commercio in Italia. Il suo apparato terziario, ampio, diversificato, dinamico, ricco di segmenti di pregio, esprime da decenni un sistema commerciale in cui gli interessi e i capitali mafiosi puntano a inserirsi con decisione. La Provincia storia del commercio milanese certifica in effetti una spiccata tendenza di Salerno ai sensi dell’arttali interessi e capitali a inserirsi in particolare nel settore dell’ortofrutta all’ingrosso, nel settore del divertimento notturno e, più recentemente, nei settori della ristorazione e della ricezione alberghiera. 1 comma 85 lettera bQuesto Comitato si è già occupato di tali presenze nella sua prima Relazione semestrale (Capitolo V: Ortomercato), sulla scia dei lavori della Commissione Smuraglia del ’91-’92 e della Commissione dalla Chiesa del ’95-‘97 . A questo Comitato sono stati inoltre offerti importanti elementi di riscontro in proposito (specie sugli investimenti in ristorazione e alberghi) nel corso della audizione del D. LgsXxxx. 56/2014 esercita funzioni Xxxxxxx Xxxxxx, direttore del Centro Transcrime della Università Cattolica. La presenza di capitali mafiosi nel campo della “gestione delle strade provinciali settore del commercio, in particolar modo nei pubblici esercizi, è un fenomeno complesso, pervasivo e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”invisibile allo stesso tempo. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale Bar e ristoranti svolgono una funzione strategica non solo a fini di riciclaggio del capitale illecito, ma anche a fini di controllo del territorio e di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’artfunzione logistica per le riunioni del gruppo criminale o per nascondere la merce trafficata. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula Si tratta di un accordo quadro con un unico operatore economico problema che mette a rischio il sano sviluppo del settore e della libera concorrenza e per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere questo non deve essere ridotto a una questione di sicurezza. Ciò Infatti, essendo un problema che penalizza l’imprenditoria sana, rappresenta una questione di portata più ampia che, come tale, deve interessare la comunità economica nel suo complesso. A fronte di una notevole quantità di atti giudiziari relativi a inchieste che hanno portato al sequestro di numerosi beni (immobili e aziende), spesso ben sintetizzati in cronache giornalistiche, mancano delle analisi approfondite su come il settore del commercio venga sottoposto alla penetrazione di capitali provenienti dalle attività illecite della criminalità organizzata. Occorre pertanto colmare questa lacuna di conoscenza, analizzando non solo le fonti giudiziarie, ma anche ricostruendo le trasformazioni del settore al fine di avereindividuarne le principali vulnerabilità. Nel corso degli ultimi anni la crisi economica ha portato a una contrazione dei consumi, aumentando la fragilità del comparto. Secondo gli operatori del settore consultati, la liberalizzazione e la semplificazione non hanno comportato i benefici sperati: se da un lato hanno movimentato la situazione, facilitando la nascita di nuove imprese, dall’altro hanno portato anche alla loro chiusura. Inoltre si è assistito a una tendenziale dequalificazione del mercato. Va inoltre sottolineato che la sofferenza del comparto del commercio è aggravata dalla difficoltà di accesso al credito. Parallelamente alla crisi del settore, si è registrato sul versante della criminalità organizzata un crescente interesse a inserirsi nel sistema economico. Secondo i principali studi sul tema, l’inserimento è avvenuto in diversi modi, come ad esempio tramite l’acquisto di attività imprenditoriali mediante prestanome o il loro rilevamento occulto a seguito di vessazioni del titolare sottoposto a debiti usurai.2 L’analisi delle confische e degli atti giudiziari sembra indicare che la tendenza degli investimenti della criminalità mafiosa nel settore del commercio sia quella di investire i propri capitali avviando o acquistando tante piccole attività (soprattutto nel settore dei pubblici esercizi) piuttosto che grosse realtà imprenditoriali. Tra i vantaggi di questa strategia vi sono la maggiore facilità di mimetizzazione e la minore necessità di competenze tecniche e capacità manageriali (come il movimento terra nel settore edilizio). Non vi è alcun dubbio che la difesa del settore commerciale passa attraverso la valorizzazione dell’imprenditoria pulita e l’eliminazione di quella alimentata da capitali illeciti. Chi compra esercizi commerciali per motivi di riciclaggio o chi gestisce un bar per controllare il territorio e gestire i propri affari criminali, per evitare controlli delle forze dell’ordine oppure perché si è concluso lo scopo contingente della sua attività economica, tende a rivendere la società o a cambiare investimento. La presenza dell’imprenditoria mafiosa nel settore del commercio, non orientata, al contrario dell’imprenditoria pulita, a fronte portare un servizio al consumatore e al territorio, né prevalentemente al profitto, comporta l’inevitabile dequalificazione generale del mercato. L’attuale amministrazione del Comune di risorse limitateMilano ha posto grande attenzione a preservare gli esercizi di vicinato in quanto riconosciuti come strumento fondamentale per la vivibilità e la sicurezza dei quartieri, uno strumento che definisce le condizioni generali come dimostra la speciale sezione delle Norme Tecniche di affidamento relativamente alle tipologie Attuazione del PGT. La promozione di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un una cultura economica antimafiosa può senz’altro favorire ancor di più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:la

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Samples: www.stampoantimafioso.it

PREMESSA. La Provincia Consip S.p.A., nell’ambito della attuazione del programma di Salerno ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo razionalizzazione della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale spesa pubblica, intende stipulare un Accordo Quadro con più operatori economici per la fornitura di sistemi telefonici, dei servizi connessi e di gestore delle strade regionali è assoggettato servizi e componenti opzionali. La conclusione di un Accordo Quadro, mettendo a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice fattor comune esigenze condivise da più Amministrazioni, realizza economie di scala grazie all’aggregazione della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione domanda con conseguenti problematiche diversificate benefici sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine il mercato di poter gestire fornitura, in maniera termini di più efficiente ed efficace programmazione della produzione, sia per le attività Amministrazioni appaltanti in termini economici e di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte semplificazione delle procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula acquisto. L’espletamento delle procedure dell’Accordo Quadro (AQ) avverrà mediante un Sistema telematico messo a disposizione dalla Consip S.p.A.. L’AQ individua più soluzioni per la messa in esercizio di un accordo quadro con un unico operatore economico reti telefoniche private – intese sia come realizzazioni ex‐ novo sia come integrazioni del parco pre‐installato ‐ in grado di offrire immediati vantaggi funzionali e prestazionali per area relativamente l’utenza interna ed esterna alle attività Amministrazioni che siano aperte a future evoluzioni tanto nell’infrastruttura quanto nei servizi. Il presente Capitolato Tecnico contiene pertanto le specifiche tecniche relative a: - sistemi telefonici, terminali telefonici e apparati correlati; - servizi di sostituzioneinstallazione, prima configurazione e avviamento, manutenzione e installazione gestione. Per il significato dei termini utilizzati nel presente documento valgono le definizioni adottate e specificate negli altri documenti della procedura. Inoltre, valgono le ulteriori definizioni di barriere seguito indicate. I termini, le espressioni e le abbreviazioni seguenti, evidenziati nel testo in grassetto corsivo, assumono nel presente documento il significato indicato di sicurezza. Ciò al fine seguito: Aggiudicatario AQ le imprese, i raggruppamenti temporanei di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento imprese o i consorzi che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento risultano Aggiudicatari dell’Accordo Quadro; risultano affidatari dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:singoli Appalti;

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Samples: www.comune.roma.it

PREMESSA. La Provincia di Salerno ai sensi Le Linee Guida triennali, predisposte in attuazione dell’art. 3 comma 1 comma 85 lettera b) della legge regionale 1° ottobre 2014, n. 26 “Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive, dell’impiantistica sportiva e dell’esercizio delle professioni sportive inerenti la montagna” definiscono i perimetri di azione per la promozione e l’attuazione degli interventi in materia di sport e attività motorie, impiantistica sportiva e professioni degli sport della montagna. Le Linee Guida, a partire dalle caratteristiche attuali dello sport in Lombardia, dai risultati ottenuti nel precedente periodo di programmazione e dal quadro normativo, definiscono gli obiettivi, le priorità di intervento e le modalità generali di attuazione per una efficace politica per lo sport, da realizzarsi in attuazione della normativa regionale di settore e del D. LgsProgramma Regionale di Sviluppo della XI Legislatura. 56/2014 esercita funzioni nel campo Il presente documento da un lato ripropone l’impostazione complessiva adottata nella precedente programmazione, dall’altro lato deve necessariamente tenere conto sia dell’impatto avuto della pandemia da COVID-19 sul mondo sportivo lombardo che delle prospettive aperte dai Giochi Olimpici e Paralimpici gestione delle strade provinciali Milano – Cortina” 2026, ovvero dell’impegno di Regione Lombardia di condividere con i territori lombardi, in una visione globale e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale macroregionale, le opere infrastrutturali Milano – Cortina 2026 e di gestore realizzare le opere individuate nei tempi previsti per la manifestazione. Lo stesso documento inoltre non può prescindere dal nuovo orientamento comunitario e nazionale verso il New Green Deal Europeo dal quale discendono i nuovi obiettivi FARO della Programmazione UE 2021/2027 ed i nuovi orientamenti dati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Viene pertanto confermata l’articolazione sui cinque Assi di intervento, con accenti di maggiore attenzione e valorizzazione di: - pratica sportiva femminile; - attività motoria degli over 65 anni; - garanzia della più ampia partecipazione delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 persone disabili alla pratica motoria e sportiva; - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera un'impiantistica sportiva più efficiente sostenibile ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:accessibile.

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Samples: anci.lombardia.it

PREMESSA. Il presente Capitolato Speciale d’Appalto regolamenta il contratto di servizio tra l’Impresa Aggiudicataria (di seguito I.A.) ed il Comune di Levanto. La Provincia sottoscrizione del capitolato e dei suoi allegati da parte dell’I.A. equivale a dichiarazione di Salerno ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) perfetta conoscenza delle leggi e disposizioni nazionali e regionali in materia di rifiuti, del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “regolamento sulla gestione dei rifiuti urbani del territorio del Comune di Levanto, nonché delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale altre leggi in materia di appalti di servizi e di gestore opere pubbliche, in quanto applicabili. In particolare l’I.A., all’atto della firma del contratto dichiara, a norma degli articoli 1341 e 1342 del C.C. l’accettazione delle strade regionali è assoggettato clausole, tutte, contenute nelle suddette disposizioni di legge, nei regolamenti e nel presente Capitolato. Il presente Capitolato Speciale d’appalto della gara indetta dal Comune di Levanto, stabilisce i requisiti minimi obbligatori per l’esecuzione del servizio di raccolta “porta a quanto porta” nel territorio del Comune di Levanto. Su tali requisiti non sono ammesse varianti metodologiche rispetto al sistema domiciliare “porta a porta” di raccolta previsto dall’artnel territorio comunale coerentemente con i requisiti minimi indicati nel presente Capitolato. 14 Le Imprese potranno quindi proporre varianti rispetto a: - eventuali variazioni all’organizzazione logistica del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 servizio (esempio giorni ed orari di raccolta); - Poteri servizi aggiuntivi di raccolta differenziata volti a diversificare ulteriormente i flussi di rifiuti; - incremento di frequenze delle varie raccolte; - sistemi di controllo e compiti degli enti proprietari interazione con l’Amministrazione comunale; - tipologia delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani)attrezzature. Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza Il presente Capitolato è stato stabilitoredatto in base ai dati riguardanti le caratteristiche socio- demografiche, urbanistiche, morfologiche e produttive del Comune di procedere Levanto integrati da dati reperiti presso banche dati ISTAT, ISPRA, regionali o comunali. Tutti i dati riportati nel presente documento e negli altri documenti di gara, pur se sufficientemente analitici, devono essere considerati dalle Imprese partecipanti come puramente indicativi e non esimono le Imprese stesse dalla verifica e dall’approfondimento sul campo preliminarmente alla suddivisione stesura dell’Offerta economica. Pertanto non potranno essere richieste integrazioni contrattuali o maggiori costi a carico del Comune e/o degli utenti per errate valutazioni dell’I.A. rispetto alla dimensione ed alle caratteristiche del territorio da servire. Rimane a carico delle Imprese concorrenti provvedere ad una verifica delle modalità operative della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:attuale.

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Samples: ww2.gazzettaamministrativa.it

PREMESSA. La Provincia mobilità dei giovani per l’apprendimento è promossa ed incoraggiata sia a livello nazionale che europeo. La Commissione Europea nel “Libro verde - Promuovere la mobilità dei giovani per l’apprendimento”, pubblicato nel 2009, individua nella mobilità transazionale studentesca un mezzo con cui i giovani possono acquisire nuove conoscenze e competenze (mobilità per l'apprendimento) e incrementare il proprio sviluppo personale. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con propria Nota (Prot. 843/13), riconosce il valore della mobilità studentesca individuale, “considerato il significativo valore educativo delle esperienze compiute all’estero”, e fornisce le Linee di Salerno ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della indirizzo sulla mobilità studentesca internazionale individuale, sollecitando gestione delle strade provinciali le istituzioni scolastiche sono invitate a facilitare tali esperienze […]” ribadendo altresì che dette esperienze non vengano considerate e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente“computate come periodi di assenza dalla frequenza scolastica”. Inoltre quale ente proprietario A livello ordinamentale, nelle Indicazioni Nazionali dei Licei, le esperienze di studio e formazione all’estero degli studenti vengono considerate parte integrante dei percorsi di formazione e istruzione, sia da parte dello studente e della rete stradale provinciale sua famiglia, sia da parte del Consiglio di Classe e dell’Istituto scolastico di provenienza e di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’artfrequenza nel periodo di studio all’estero. 14 In tale ottica, le esperienze di studio o formazione compiute all’estero dagli alunni italiani appartenenti al sistema di istruzione e formazione, per periodi non superiori ad un anno scolastico e da concludersi prima dell’inizio del "Nuovo codice nuovo anno scolastico, sono valide per la riammissione nell’istituto di provenienza e sono valutate ai fini degli scrutini, sulla base della strada"loro coerenza con gli obiettivi didattici previsti dalle Indicazioni Nazionali dei Licei (art. 192, Decreto Legislativo 30 aprile 1992 c. 3 D.Lgs.vo 297/1994 e nota MIUR prot. n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani2787/2011). Al fine L’IIS Alessandrini-Mainardi riconosce la valenza di poter gestire un periodo di studi all’estero come importante esperienza di formazione interculturale, nella quale vengono messe in maniera campo risorse cognitive, affettive e relazionali in grado di promuovere apprendimenti e sviluppare competenze trasversali, oltre a quelle più efficiente specifiche legate alle discipline. Gli studenti in mobilità internazionale frequentano le lezioni, inseriti nelle classi del paese ospitante, seguendo un percorso personalizzato, in sintonia con le richieste personali ed efficace il loro corso di studi e, al termine dell’esperienza, una volta tornati nel paese d’origine potranno essere facilitati nella scelta della loro carriera futura, universitaria e non. L’obiettivo degli studenti in mobilità internazionale è quello di conoscere culture diverse dalla propria, usando una lingua diversa dalla propria, condividendo abitudini e stili di vita, in un processo continuo di reciprocità, non solo con gli altri studenti, ma anche con il personale scolastico e con le attività famiglie con cui vengono a contatto; con il tempo sviluppano competenze di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilitoalto profilo che li rendono più sensibili alle tematiche universali e imparano ad interagire con consapevolezza riguardo alla propria identità culturale, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provinciaapprezzando il valore dell’altro e potenziando la propria personale coscienza critica. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadroquanto sopra premesso, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avereagevolare la progettazione condivisa di un piano di apprendimento basato sulla centralità degli studenti e delle studentesse, a fronte è fondamentale definire e formalizzare un protocollo che definisca una linea di risorse limitatecomportamento unitaria alla quale i diversi attori coinvolti (studenti, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamentofamiglie, scuola) possano fare riferimento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavoriNello specifico, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come seguerisultano utili:

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Samples: Comunicazione Di Conferma Di Partecipazione

PREMESSA. Al fine di razionalizzare le procedure di affidamento di incarichi professionali, la cui pluralità di affidamenti, e la conseguente pluralità di soggetti diversi con i quali interagire, determinano una gestione estremamente difficoltosa sia dal punto di vista delle risorse necessarie per verificare l’operato dei professionisti esterni sia sotto il profilo di ottenere un livello omogeneo e soddisfacente delle prestazioni affidate all’esterno, il Comune di Ancona, ha deciso di selezionare più operatori economici (uno per ogni lotto) cui affidare quei servizi di ingegneria e architettura necessari per la realizzazione di nuove edificazioni, interventi di restauro e riuso, interventi di ristrutturazione e/o ammodernamento, interventi di adeguamento normativo, interventi di miglioramento sismico relativi sia ad interi edifici che a limitate porzioni degli stessi e connesse alla gestione del proprio Patrimonio Immobiliare. La Provincia scelta volge anche al perseguimento degli obiettivi di Salerno finanza pubblica, riducendo notevolmente il numero di procedure di affidamento e le spese ad esse connesse, ottimizzando le attività del personale concentrandole su quelle a maggior valore aggiunto ed infine rendendo possibile un’adeguata programmazione della spesa e il perseguimento di una finalità di risparmio. Il presente Capitolato Speciale d’Appalto si riferisce alla procedura per l’affidamento di un Accordo Quadro con unico Contraente per lo svolgimento di Servizi di ingegneria e Architettura: Lotto 5 – Verifica della Progettazione e attività accessori La presente gara è indetta dal Comune di Ancona mediante procedura negoziata telematica senza previa pubblicazione del bando di gara in applicazione dell’art. 2 comma 4 del D.L. 76 del 16 luglio 2020 converito in L. n. 120 del 11 settembre 2020, integrato con il D.L. 77 del 31 maggio 2021 convertito in L. 108/2021 con aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo ai sensi dell’art. 1 95, comma 85 lettera b) 3, del medesimo D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo 50/2016. Il presente capitolato speciale d’appalto disciplina gli incarichi professionali di natura tecnica, relativi alle prestazioni di servizi di ingegneria e architettura per Verifica della “gestione delle strade provinciali Progettazione ai sensi dell’art. 26 del Codice dei Contratti e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e di gestore delle strade regionali è assoggettato altre prestazioni accessorie, in conformità a quanto previsto dall’artdal Codice dei Contratti e successive modificazioni ed integrazioni, nonché dal D.P.R. 207/2010 per quanto ancora applicabile e successivi Decreti Attuativi del Codice, dal D. Lgs. 14 del "Nuovo codice della strada"81/2008, Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri dalle norme e compiti degli enti proprietari delle straderegolamenti tutti disciplinanti le specifiche prestazioni, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali dall’Accordo Quadro e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:presente Capitolato Speciale d’Appalto.

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Samples: Accordo Quadro Quadriennale in Piu’ Lotti Con Unico Operatore Per Lotto Per Servizi Di Ingegneria E Architettura E Servizi Complementari E Accessori

PREMESSA. La Provincia L’adozione di Salerno principi etici costituisce un elemento essenziale del sistema di controllo preventivo interno, nell’ambito del più generale onere fissato dall’art. 6 del Decreto per dotare un ente di un Modello idoneo alla minimizzazione del rischio di commettere Reati. Abbanoa, anche in qualità di gestore affidatario diretto del servizio idrico Integrato nell’Ambito Territoriale Ottimale Sardegna, si prefigge di creare valore per i Clienti, per il proprio personale e per tutti gli interlocutori attraverso l’adozione di comportamenti sempre conformi ai sensi dell’artprincipi di legalità, trasparenza, correttezza, lealtà ed efficienza. 1 comma 85 lettera b) In questo senso, adotta il presente Xxxxxx ed avvia un cammino verso l’implementazione del D. LgsModello. 56/2014 esercita funzioni L’osservanza del Codice è di importanza fondamentale per il buon funzionamento, l’affidabilità e la reputazione di Abbanoa, tanto più per evitare qualsiasi coinvolgimento della stessa nell’eventuale realizzazione di condotte penalmente rilevanti da parte Dipendenti dei Destinatari. Il presente documento nasce infatti dall’esigenza di ribadire, oltre al basilare rispetto delle normative, l’importanza di una gestione etica delle attività che consenta la realizzazione della mission aziendale e la necessaria tutela ai cittadini ed utenti. Tutti coloro che lavorano in Abbanoa, senza distinzioni ed eccezioni, si impegnano ad osservare e a far osservare i principi sanciti nel campo della Codice nell’ambito delle proprie mansioni e responsabilità. In nessun modo la convinzione di agire nell’interesse e/o a vantaggio di Abbanoa può giustificare l’adozione di condotte in contrasto con i suddetti principi o norme etiche di seguito esposte nonché con le esistenti procedure che disciplinano tutte le attività aziendali. Il presente Codice aderisce, inoltre, ai principi del gestione delle strade provinciali Codice di comportamento dei dipendenti pubblici” di cui al D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62, definito dal Governo “al fine di assicurare, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e regolazione della circolazione stradale ad esse inerenteservizio esclusivo alla cura dell’interesse pubblico”. Inoltre quale ente proprietario i destinatari di tale documento, devono seguire i principi previsti e disciplinati dal piano di prevenzione della rete stradale provinciale e di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:corruzione.

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Samples: www.abbanoa.it

PREMESSA. La Provincia Il contratto ristorativo e gli altri contratti dell’area ristorativa quali il banqueting, il catering e il contratto di Salerno ai sensi dell’artbar, sono ampiamente diffusi nella realtà commerciale. 1 comma 85 lettera b) Questi contratti, importati dall’ordinamento statunitense, si sono diffusi in Europa a partire dagli anni Sessanta del D. LgsNovecento. 56/2014 esercita funzioni nel campo Nell’articolo si analizzerà il contratto di ristorazione, cercando di accertarne la natura giuridica e si approfondiranno i rapporti contrattuali che sorgono a seguito della stipu- lazione del contratto stesso. Si affronterà il tema della responsabilità dell’imprenditore ristorativo con particolare riguardo alla tutela del cliente-consumatore, alla luce del d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, meglio conosciuto come Codice del consumo. L’attività ristorativa è l’attività diretta alla produzione del servizio di ristorazione che consiste, come indicato dalla legge 25 agosto 1991, n. 287, art. 5, nella gestione delle strade provinciali som- ministrazione di pasti e regolazione della circolazione stradale ad esse inerentedi bevande, comprese quelle aventi un contenuto alcoolico superiore al 21 per cento del volume, e di latte (svolto dai ristoranti, trattorie, tavole calde, pizzerie, birrerie ed esercizi similari)”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale Il contratto di ristorazione e gli altri contratti afferenti all’area ristorativa sono nati per rispondere alle esigen- ze dei privati operatori economici. In linea generale per poter comprendere come possa funzionare uno schema contrattuale è necessario assumere, come affermato da- gli studiosi, un punto di gestore delle strade regionali “vista dinamico e non statico”1: gli operatori economici variano lo schema tipico per meglio adattarlo alle nuove esigenze e interessi che emergono nella realtà economica e nei traffici commer- ciali. L’autonomia privata, come è assoggettato a quanto previsto dall’artnoto ammessa e ri- conosciuta nel nostro ordinamento (art. 14 del "Nuovo codice della strada"1322 c.c.), Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta consente di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò adattare o creare nuovi schemi al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie perseguire specifici interessi e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamentointenti. In merito alle modalità tali casi lo scopo pratico o la causa del contratto assume aspetti diversi in base alla ricchezza e alla variabilità dei fini perseguiti dai privati. Sorgono dunque nuovi schemi che non corrispondono ai tipi legali, ma che possiamo definire “tipi sociali” che assumono – quasi sempre negli ultimi anni – la denominazione straniera di realizzazione origine (per esempio banqueting) e ciò “a riprova del fatto che la tipicità sociale non incontra barriere territoriali”2. Il contratto di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità ristorazione è un contratto giudicato meritevole di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:tutela nel nostro ordinamento3.

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Samples: www.rizzolieducation.it

PREMESSA. La Provincia di Salerno ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e di gestore delle strade regionali Presso le strutture scolastiche è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Kmpresente personale docente impegnato in attività didattiche, di laboratorio e sportive, e non docente, per lo più impiegato in ufficio con utilizzo dei videoterminali e, con contatto diretto con l'utenza esterna, e personale impiegato nelle attività ordinarie di assistenza e pulizia. Presso le strutture destinate a scuole, sedi di attività sociale gli orari di attività sono in genere nelle ore del mattino e/o primo pomeriggio. Non verranno destinati, data la particolarità dell’appalto in argomento, locali appositi per lo svolgimento dell’attività da parte della ditta aggiudicataria ma saranno utilizzati gli ambienti scolastici nei quali verranno ricavati spazi per lo svolgimento del servizio di cui circa 2.100 km al presente documento. Il servizio verrà quindi svolto nell’ambito dei locali scolastici con utilizzo ove necessario anche delle aree esterne di strade provinciali pertinenza dell’edificio scolastico e circa 440 km secondo l’organizzazione delle attività che fanno capo al Dirigente scolastico. L’appalto ha per oggetto il servizio di strade regionali assistenza specialistica per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni disabili residenti nei Comuni Aidomaggiore, Abbasanta, Bosa, Ghilarza, Norbello, Paulilatino, Santu Lussurgiu, Sedilo, Soddi e frequentanti le scuole del territorio del PLUS Ghilarza-Bosa, finalizzato a favorirne l’inserimento e l’integrazione in gestione ambito scolastico. Scopo del servizio è offrire agli alunni disabili, un servizio di assistenza socio- educativa che miri alla socializzazione con conseguenti problematiche diversificate sia l’ambiente scolastico, allo stimolo individuale, alla conquista dell’autonomia personale e all’integrazione in tutte le diverse attività scolastiche. Gli interventi da attuarsi a favore degli alunni, devono essere preventivamente concordati nelle modalità con i Dirigenti del Comune e della Scuola, in quanto si collocano nell’ambito di progetti educativi individualizzati che definiscono per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone ogni alunno finalità ed obiettivi. Il compito educativo-assistenziale del servizio implica una programmazione ed un’interazione con forti agglomerati urbani)le istituzioni scolastiche, i docenti, la classe e la famiglia. Al fine Le azioni possono essere: azione a) assistenza educativa all'alunno durante lo svolgimento delle attività scolastiche di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere tipo formativo da svolgersi nelle aule dedicate alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:didattica;

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PREMESSA. La Provincia Le Parti firmatarie del presente Contratto Collettivo Nazionale di Salerno Lavoro, di seguito nominato anche CCNL, intendono promuovere ogni utile iniziativa per favorire processi di semplificazione della rappresentanza con l‟obiettivo di garantire una maggiore capacità di rappresentare gli interessi reali delle imprese e dei lavoratori. A tal fine, in particolare, le Parti datoriali hanno convenuto di attivare azioni ed interventi delle rispettive organizzazioni nell‟ottica di una maggiore efficacia nel rispondere alle reali esigenze del mondo del lavoro e di tutti gli attori che ne fanno parte. Questo, a livello operativo, ha portato alla nascita di una sede permanente di confronto fra le organizzazioni F.AGR.I., A.I.C., Sistema Industria Lazio, Sistema Industria Campania, Api Calabria, Sicilia Impresa - IMPRENDITORI & IMPRESE, e ASSO.TEC. F.AGR.I. che, condividendo questa impostazione, hanno dato vita al “Forum delle organizzazioni di rappresentanza delle imprese e degli imprenditori Italiani” in sigla “FOR.ITALY” con compiti di analisi, studio e proposta di iniziative di sostegno al sistema imprenditoriale. Le organizzazioni aderenti al contratto di rete FOR.ITALY e FAMAR ritenendo di fondamentale importanza ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) fini di una contrattazione nazionale di categoria efficace e capace di rispondere concretamente alle esigenze del mondo imprenditoriale e dei lavoratori rappresentati, hanno sottoscritto i seguenti accordi interconfederali rispettivamente in materia di modello di relazioni industriali e salute e sicurezza ex D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni n. 81/2008 e s.m.i. La cornice data da tali accordi e intese, insieme alla costituzione dell‟Organismo Paritetico in materia di salute e sicurezza OPAN rappresenta il punto di riferimento per il presente contratto per dare risposte efficaci alle problematiche dei lavoratori e delle imprese. In questo quadro i predetti accordi e intese vengono integralmente recepiti nel campo presente CCNL costituendone parte integrante e sostanziale. Il presente CCNL è disciplinato secondo i principi civilistici in materia contrattuale e nell‟ambito degli assetti contrattuali previsti dall‟Accordo Quadro di riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio 2009. Il CCNL è di durata triennale tanto per la parte economica che normativa ed avrà la funzione di garantire la certezza dei trattamenti economici e normativi comuni per tutti i lavoratori del settore ovunque impiegati sul territorio nazionale e per la dinamica degli effetti economici si individuerà un indicatore della “gestione crescita dei prezzi al consumo assumendo per il triennio – in sostituzione del tasso di inflazione programmata l‟indice previsionale costruito sulla base dell‟IPCA. In questo contesto il presente CCNL deve essere considerato un complesso unitario ed inscindibile. Esso, infatti, affronta le problematiche del lavoro nelle sue diverse espressioni sia quello classico del lavoro dipendente, sia quello ormai consolidato del lavoro autonomo nonché dell‟apporto lavorativo dei datori di lavoro e dei suoi collaboratori anche famigliari. In tal senso le parti stipulanti il presente CCNL ribadiscono l‟importanza di una contrattazione articolata su due livelli:  il I° livello nazionale e di categoria  il II° livello alternativamente aziendale, territoriale, di rete, di filiera o di altra natura quale strumento necessario per rinforzare il sistema delle strade provinciali relazioni industriali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”per ridurre quella notevole conflittualità che ha determinato storicamente una costante difficoltà nei rinnovi contrattuali generando situazioni di difficoltà e incertezza sia per le aziende che per i lavoratori. Inoltre è impegno comune delle Parti sostenere l‟aggregazione tra imprese anche attraverso l‟introduzione nella contrattazione di II° livello di ogni utile strumento teso a favorire la costituzione di reti di impresa e forme associate di impresa sia in ambito territoriale che in termini di filiera produttiva. In linea con gli indirizzi provenienti dall‟Unione Europea e anche di concerto con le istituzioni, le Parti intendono sostenere gli interventi tesi a:  Migliorare la qualità dei servizi attraverso la liberalizzazione dei mercati;  Garantire la riduzione del costo del lavoro a favore delle aree deboli e del Mezzogiorno;  Sviluppare le aree a forte vocazione industriale;  Sperimentare nuovi modelli condivisi di politiche attive nel mercato del lavoro;  Potenziare la cultura d‟impresa unitamente alla diffusione della cultura della responsabilità sociale dell‟impresa. Le parti, con la presente regolazione contrattuale, riconoscono che, di norma, il rapporto lavorativo si affianca al rapporto sociale, e pertanto ribadiscono l‟importanza per le imprese di definire ulteriori strumenti di regolazione del rapporto fra i soci imprenditori. Attraverso il rapporto associativo, i soci concorrono in maniera diretta e secondo le norme statutarie e del regolamento interno alla gestione dell‟impresa, anche alla luce degli articoli 45 e 46 della Costituzione. Pertanto per i lavoratori che siano anche soci dell‟impresa, le norme del presente contratto sono integrate da quelle dei regolamenti interni o dei patti sociali adottati fra i soci stessi. Le Parti, pertanto, con il presente CCNL si impegnano ad offrire una regolazione anche alle prestazioni dei soci coimprenditori che instaurino con l'azienda un rapporto di lavoro, in forma subordinata o autonoma o in qualsiasi altra forma, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata non occasionale, con cui contribuiscono comunque al raggiungimento degli scopi sociali. In modo particolare negli ultimi anni l‟aumento più che proporzionale del lavoro autonomo, spinto dall‟emergere delle cosiddette professioni non regolamentate, ha reso non sempre praticabili strumenti di regolazione di questi rapporti, facendo emergere nuovi problemi legati al rischio di contenziosi e nuove prospettive di tutela. La negoziazione, in tale prospettiva, rappresenta una prima concreta risposta a queste nuove problematiche, oltre che un deterrente alla concorrenza sleale fra datori di lavoro nell‟ottica di offrire alcune tutele minimali compatibili con la natura della prestazione svolta ed il contesto all‟interno della quale ente proprietario viene essa viene resa. Pertanto la platea dei destinatari della rete stradale provinciale presente normativa contrattuale è composita riguardando oltre i lavoratori dipendenti anche:  I collaboratori coordinati e continuativi  I lavoratori autonomi tout court. Tale regolazione appare ancora più indispensabile a maggior ragione dopo le restrizioni alla stipula di collaborazioni operata dalla legge n. 92/2012, prima, e dalla legge n. 183/2014, dopo, oltre all‟incremento significativo del numero dei prestatori d‟opera. In tale ambito, un campo di sicuro interesse sia per le imprese che per i lavoratori autonomi - soci e non soci - è rappresentato dall‟accesso dei contraenti alla bilateralità in tutte le sue declinazioni (procedure di certificazione, strumenti di conciliazione, salute e sicurezza sul lavoro) ed in particolare con riguardo al tema del welfare contrattuale ed al sostegno al reddito. Per quanto attiene i settori di riferimento, questo è risultato fondamentale in questi anni nel dare un contributo per la creazione di ricchezza nazionale e per l‟incremento dell‟occupazione. Proprio per questo, ai fini della ripresa di tali settori regolamentati dal presente CCNL si rendono indispensabili adeguate politiche incentrate sulla competitività rivolte sia al sistema paese in generale che al sistema delle imprese. Le Parti firmatarie il presente CCNL a fronte della situazione di difficoltà che sta attraversando il Paese, animate da senso di responsabilità, hanno convenuto, con il presente CCNL, sull‟obiettivo di promuovere strumenti e misure utili ad affrontare e superare la congiuntura sfavorevole in atto. A tal proposito le parti ribadiscono la volontà di promuovere ogni utile iniziativa, anche congiuntamente, nei confronti delle istituzioni pubbliche finalizzate alla ricerca di soluzioni da perseguire mediante politiche settoriali e di gestore sistema in modo tale da consolidare il ruolo dei settori rappresentati quale fattore di primaria importanza del sistema produttivo nazionale, al quale destinare risorse congrue all‟apporto che il settore stesso dedica al paese in termini di creazione di ricchezza e di posti di lavoro. L‟adozione di tali politiche passa necessariamente attraverso la costituzione di tavoli di concertazione ai vari livelli incentrati sulle materie che attengono ai rapporti tra le imprese e i lavoratori oltre che le politiche di sviluppo del settore di riferimento. In particolare le parti chiedono al Governo e alle altre istituzioni competenti di concentrare la loro attenzione sui seguenti temi di primaria importanza per il mondo delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice imprese e dei lavoratori:  Riqualificazione degli ammortizzatori sociali ed integrazione con il sistema della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani)bilateralità. Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula dotare il settore di un accordo quadro con un unico operatore economico adeguato sistema di protezione sociale, le parti richiedono che la disciplina degli ammortizzatori sociali riconosca pari dignità ed adeguate tutele alle diverse forme di lavoro previste dalla contrattazione oltre che dalla legislazione vigente. Nello specifico le parti richiedono che si realizzi una copertura effettiva del rischio di disoccupazione relativa a tutte le forme di impiego e a tutti i casi di disoccupazione non derivante da dimissioni, collegando le forme di integrazione del reddito a politiche attive del lavoro e alla partecipazione a percorsi formativi. Tali misure sarebbero funzionali ai fini del riconoscimento della indennità di disoccupazione anche nei casi in cui, in costanza di rapporto di lavoro, la prestazione lavorativa si svolga solo in alcuni periodi. Le parti, nel riconoscere il ruolo di primaria importanza che il sistema della bilateralità riveste sia per area relativamente alle attività il mondo delle imprese che dei lavoratori, richiedono concordemente che, in caso di sostituzionesospensione del rapporto di lavoro, manutenzione le misure di sostegno al reddito restino assicurate anche nei casi in cui il sistema della bilateralità non disponga di tutte le risorse necessarie per assicurare la relativa integrazione.  Enti bilaterali. Rilevato che il ruolo degli strumenti bilaterali è di fondamentale importanza ai fini della creazione e installazione del consolidamento dell‟occupazione nel settore, le parti congiuntamente richiedono l‟adozione di barriere una norma di sicurezza. Ciò interpretazione autentica al fine di averechiarire che ai versamenti effettuati dalle aziende e dai lavoratori in favore di tali organismi si applica un regime tributario agevolato che tenga conto della finalità di tali versamenti. Per le stesse considerazioni di cui sopra, le parti congiuntamente richiedono la modifica della vigente normativa al fine di escludere dalla retribuzione imponibile ai fini fiscali e contributivi la contribuzione versata sia dalle imprese che dai lavoratori agli enti bilaterali.  Semplificazione amministrativa. Le procedure relative alla trasparenza del mercato del lavoro e alla normalizzazione delle condizioni di concorrenza tra le imprese richiedono necessariamente l‟adozione da parte del Ministero del Lavoro di provvedimenti che consentano alle imprese dei settori di adempiere agli obblighi amministrativi di ogni natura concernenti i rapporti di lavoro in forma semplificata eliminando i vincoli ingiustificati e riducendo i costi amministrativi che frenano la capacità di sviluppo del sistema.  Decontribuzione e detassazione. Le parti nel considerare la straordinaria importanza che entrambi gli strumenti rivestono soprattutto in un momento di crisi economica come quello attuale, richiedono che vengano destinate maggiori risorse per fare scattare in via strutturale una fiscalità premiale attraverso gli istituti della decontribuzione / detassazione.  Corrette relazioni industriali. Le parti stipulanti convengono sulla necessità di contrastare fenomeni di dumping contrattuale e a fronte tal fine convengono che qualsiasi riduzione di risorse limitateoneri o qualsiasi trattamento di miglior favore che una delle parti stipulanti il presente contratto dovesse concedere posteriormente alla stipula del presente contratto ad una qualsiasi altra organizzazione, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente è automaticamente esteso anche alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, parti stipulanti il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:presente CCNL.

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Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro Per Gli Addetti Delle Imprese Del

PREMESSA. La Provincia corretta alimentazione di Salerno ai sensi dell’artun bambino è fondamentale non solo per l’ottimale sviluppo psicofisico, ma anche per la sua salute futura, in quanto le abitudini alimentari apprese nell'infanzia spesso durano tutta la vita. 1 comma 85 lettera b) del D. LgsÈ importante, quindi, favorire l'adozione di sani comportamenti alimentari in età precoce, quando il bambino è più recettivo. 56/2014 esercita funzioni La famiglia in questo ha un ruolo fondamentale, ma anche l’asilo nido rappresenta un momento importante nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”percorso educativo. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e E' indubbio, infatti, che mangiare in un contesto sociale più ampio di gestore delle strade regionali quello familiare è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada"un'esperienza che favorisce il consumo, Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Kmo almeno l’assaggio, di cui circa 2.100 km di strade provinciali cibi che altrimenti non verrebbero accettati (cibi nuovi e circa 440 km di strade regionali in gestione a volte accettati con conseguenti problematiche diversificate sia difficoltà, ma importanti per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbanila salute, come il pesce e le verdure). Al fine La refezione al nido assume quindi particolare significato per migliorare progressivamente le scelte alimentari del bambino e offrire un orientamento per le famiglie. La presente tabella dietetica viene proposta per garantire ai bambini degli asili nido un’alimentazione sana, attraverso l’equilibrio dei principi nutritivi e la promozione di poter gestire in maniera alimenti protettivi. La tabella è stata formulata secondo le indicazioni dei LARN (Livelli di Assunzione Raccomandati di Energia e Nutrienti per la Popolazione Italiana)1 e delle Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana dell’Istituto Nazionale della Nutrizione2. Tra le indicazioni delle Linee Guida troviamo un invito a: I menù proposti si ispirano al modello della dieta mediterranea, per cui viene valorizzato il consumo di cereali, legumi, verdura, frutta, pesce ed olio di oliva, integrato con le giuste quantità di carne, uova e formaggi. La tabella prevede menù stagionali, più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilitoalcuni menù alternativi, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentiveassicurando un'ampia variabilità alimentare, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico considerata elemento fondamentale per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:una sana alimentazione.

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PREMESSA. La Provincia Il presente c.c.n.l., nell'assumere come proprio lo spirito del "Protocollo sulla politica dei redditi e dell'occupazione, sugli assetti contrattuali, sulle politiche del lavoro e sul sostegno al sistema produttivo" del 23 luglio 1993, ne realizza, per quanto di Salerno ai sensi dell’artcompetenza del c.c.n.l., le finalità e gli indirizzi in materia di relazioni sindacali. 1 comma 85 lettera b) A tal fine le parti concordano di regolare l'assetto della contrattazione collettiva secondo i termini e le procedure specificamente indicati dal presente contratto. Le parti, inoltre, s'impegnano ad intervenire perchè le relazioni sindacali si sviluppino secondo le regole fissate. Le parti s'impegnano ad intervenire congiuntamente per l'emanazione di un apposito provvedimento legislativo che applichi il particolare trattamento contributivo-previdenziale, così come previsto per le erogazioni della contrattazione aziendale dal Protocollo 23 luglio 1993. Le parti, nel rispetto della piena autonomia imprenditoriale e ferme restando le rispettive distinte responsabilità delle organizzazioni Imprenditoriali e delle XX.XX., consapevoli dell'importanza del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione ruolo delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale relazioni sindacali, convengono di realizzare un sistema di relazioni sindacali e di gestore informazioni coerente con le esigenze delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’artaziende e dei lavoratori del settore e funzionale all'individuazione e all'esaltazione degli aspetti innovativi espressi nelle diverse tipologie settoriali ed aziendali anche con riferimento ai riflessi sull'organizzazione del lavoro. 14 A tal fine, le organizzazioni firmatarie esprimono l'intenzione di favorire corretti e proficui rapporti, attraverso l'approfondimento delle conoscenze dei problemi del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri settore e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula pratica realizzazione di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività più avanzato sistema di sostituzionerelazioni sindacali e di strumenti di gestione degli accordi, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò anche al fine di averegarantire il rispetto delle intese e, quindi, prevenire l'eventuale conflittualità tra le parti. Tale funzione è svolta anche attraverso la raccolta e lo studio di dati e informazioni utili a fronte conoscere preventivamente le occasioni di risorse limitatesviluppo, uno strumento che definisce realizzare le condizioni generali per favorirlo, individuare eventuali punti di affidamento relativamente alle tipologie debolezza per verificarne le possibilità di intervento superamento. Le parti, tenuto conto delle imminenti scadenze a livello comunitario, concordano sull'esigenza di partecipare attivamente allo sviluppo del dialogo sociale, affinchè vengano analizzati ed approfonditi i percorsi di armonizzazione delle normative legislative e della contrattazione collettiva in tema di rapporto di lavoro negli Stati membri. Le parti, infine, convengono di elaborare interventi congiunti nei confronti degli organi governativi interessati al fine di realizzare un quadro di riferimento economico ed istituzionale funzionale allo sviluppo delle imprese e in particolare per porre in essere condizioni normative omogenee rispetto agli altri settori. Le parti si danno atto che, per la coerenza complessiva del nuovo sistema di relazioni sindacali, non potranno essere ripetute le materie previste ai prezzi unitarie vari livelli di contrattazione e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle non potranno richiedersi altre materie oltre quelle previste per ciascun livello rispettando le procedure e le modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:confronto previste nei vari capitoli.

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PREMESSA. La Provincia Il presente Contratto Collettivo Integrativo del C.C.N.L. trova attuazione in una fase evolutiva della riforma dell’edilizia residenziale pubblica. Infatti, sono state ridefinite le competenze dei Soggetti Gestori, con la legge regionale di Salerno ai sensi dell’artriforma 77/98, ma resta da attuare un’ulteriore fase di revisione della legge regionale 96/96 riguardante le politiche dei canoni di affitto, delle vendite e dei requisiti di assegnazione per gli alloggi . 1 comma 85 lettera b) del D. LgsIl compimento della riforma è decisivo per una spa come Casalp, che deve rispettare il pareggio nella chiusura dei bilanci, con entrate amministrate e con spese correnti a valori di mercato. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione Il comparto delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e di gestore delle strade regionali è assoggettato aziende Erp sorte con la legge regionale 77/98 si attende che altri nodi siano sciolti a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada"livello normativo regionale, Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia lo snellimento delle procedure che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone quanto concerne i limiti dei massimali di costo negli appalti pubblici, mentre a livello nazionale è atteso un rilancio complessivo dell’edilizia sociale nel quadro di una rinnovata attenzione alle politiche abitative che deve coinvolgere tutte le istituzioni dal Governo, alla Regione, ai singoli Comuni. Nel contesto richiamato Casalp ha intrapreso, con forti agglomerati urbani)forza, la strada della modernizzazione dell’azienda e delle sue procedure, con il concorso decisivo di tutti i lavoratori che vi operano. Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza Il percorso dell’innovazione è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla avviato nel 2005 con la stipula di un accordo quadro Protocollo d’intesa per lo sviluppo delle relazioni sindacali e, nel giugno 2007, l’azienda ha conseguito la Certificazione di Qualità Iso 9001; un risultato che riconosce l’impegno del personale e dell’Azienda nel suo complesso. Il contratto integrativo aziendale, che si richiama ai principi ispiratori del Protocollo per lo sviluppo delle relazioni Sindacali firmato il 20 gennaio 2005, disciplina, nella maniera più articolata e compiuta possibili, i rapporti tra la Società ed i suoi lavoratori. Con la stesura congiunta di questo documento, la Direzione aziendale e le Organizzazioni sindacali, vogliono consolidare il percorso che punta alla valorizzazione delle professionalità interne esistenti, già avviata con un unico operatore economico l’introduzione della categoria dei Quadri. La formazione, già oggetto di uno specifico protocollo d’Intesa del 06 aprile 2005 rimane il volano decisivo per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione la crescita professionale e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, assicura a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, tutto il codice dei contratti prevede personale la possibilità di utilizzo dell’accodo quadrosviluppo della propria carriera all’interno di Casalp. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iiiIl contratto integrativo risponde anche ad un deficit di comunicazione che Casalp sta cercando di colmare. Già, con la Carta dei Servizi (ancora in attesa di una ratifica ufficiale da parte del LODE, ndr) ed il Bilancio sociale, sono stati introdotti strumenti che fondono gli obiettivi aziendali con il senso di partecipazione, di motivazione e responsabilizzazione dei dipendenti tutti. La comunicazione interna si propone di migliorare il senso di appartenenza aziendale. Le risorse economiche messe in campo dall’azienda, nel confronto con le Organizzazioni sindacali, sono definite dal contratto integrativo e supportano: il salario incentivante da erogare sulla base di un piano annuale degli obiettivi, la formazione, l’assicurazione per il personale tecnico impegnato nelle nuove costruzioni e nei cantieri di manutenzione straordinaria. Il comune obiettivo di un miglior servizio all’utenza ha permesso di delineare l’innovativo progetto per la Reperibilità, da formulare ed attuare nel 2008, nonché la modifica dell’orario di lavoro, conseguente ad una proposta sottoscritta da tutti i dipendenti di Casalp. Il nuovo orario pone al centro dei rapporti con l’Utenza il ruolo dell’Urp, allargandone i tempi di ricevimento del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:pubblico, e contemporaneamente favorisce il lavoro di back-office che, nella riduzione dei tempi di apertura al pubblico, troverà la possibilità di ridurre i tempi d’attesa nel rispondere alle istanze presentate dagli Utenti.

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Samples: Contratto Integrativo Aziendale

PREMESSA. La Provincia Il Comune di Salerno ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) Città Sant’Angelo detiene il 100% del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo capitale della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e società F.C.CSA s.r.l., che gestisce, mediante affidamento in house, il servizio di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di averetrasporto scolastico, a fronte di risorse limitateun corrispettivo annuale, uno previsto per contratto, pari ad € 433.799,96 oltre IVA. Alla società è altresì riconosciuto il diritto ad incassare direttamente la contribuzione prevista a carico dell’utenza ed annualmente stabilita con specifica deliberazione di giunta comunale: nel 2019, ultimo anno senza sospensioni del servizio causa COVID e senza conseguenti rimborsi parziali delle quote versate, i ricavi si attestavano ad € 74.682,01. Nel 2020, i ricavi da utenza privata si attestavano ad € 44.491,18. Nel 2021, i ricavi da utenza privata ammontavano ad € 56.304,78. Nel 2020 e nel 2021, conseguentemente alle sospensioni del servizio causa COVID, la percorrenza chilometrica media annua era inferiore a 126.000,00. La società F.C. CSA s.r.l., però, non raggiungendo più il fatturato minimo previsto dalla legge, in particolare dall’articolo 20 del Testo Unico in materia di Società Partecipate, con deliberazione di consiglio comunale n. 49 del 20 dicembre 2021, veniva fatta oggetto di razionalizzazione, mediante ricorso allo strumento che definisce le della fusione per incorporazione con altra società partecipata dell’ente (AMBIENTE S.p.A), anch’essa caratterizzata per la sussistenza in capo all’ente di poteri di “controllo analogo”: il relativo procedimento veniva solo avviato e mancano ancora diversi passaggi per la sua definizione (es. predisposizione del progetto di fusione e sua approvazione con deliberazione di consiglio comunale). È intenzione dell’ente, prima di proseguire e concludere il procedimento di fusione, avere contezza, in maniera concreta e oggettiva, se il ricorso al mercato, in regime di massima concorrenza, possa assicurare condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo economiche migliori rispetto alla gestione con società in house, nell’ambito dell’ottimale impiego delle risorse assegnate dal finanziamentopubbliche, così come richiesto dall’articolo 192 del Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50. In merito alle modalità Come chiarito da ANAC (con delibera 29 novembre 2017, n. 1234, rif. AG 17/17/AP), dalla Corte dei Conti (sezione controllo di realizzazione legittimità atti del Governo e di affidamento dei lavoridelle Amministrazioni dello Stato, deliberazione 21 marzo 2018, n. SCCLEG/2/2018/PREV), dalla giurisprudenza amministrativa (TAR Toscana, sezione I, 10 giugno 2019, n. 844) e dalla dottrina (X. Xxxxxxx in l’affidamento in house su xxx.xxxxxxxxx-xxxxxxxxxxxxxx.xx , R. De Nictolis, il nuovo codice dei contratti prevede pubblici, in Urbanistica e appalti 2016, n. 5 sulla motivazione dell’affidamento in house), la possibilità natura di utilizzo dell’accodo quadrosocietà in house non è sufficiente per considerare legittimo il singolo affidamento, dovendosi svolgere una verifica in concreto sulle condizioni di affidamento. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) Nello stesso senso la delibera della Corte dei Conti Abruzzo, sezione regionale di controllo, n. 281/2021, in base alla quale la valutazione in ordine alla scelta del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito modello societario in house va condotta non solo con riferimento al raggiungimento della soglia di fatturato prevista dalla norma, bensì in relazione alla dimostrazione che lo strumento societario, sia il più adeguato ad assicurare, considerando anche i relativi costi di struttura societari, l’ottimale impiego delle risorse pubbliche. Alla luce di quanto sopra esposto, la presente gara, strutturata non come segue:una semplice indagine di mercato, bensì come una vera procedura ad evidenza pubblica improntata alla massima trasparenza e concorrenza, costituisce strumento serio, oggettivo e concreto, per fornire i dati sulla convenienza o meno della gestione mediante società in house. Se l’offerta che verrà rimessa come proposta di aggiudicazione sarà migliorativa, dal punto di vista economico e tecnico, rispetto agli attuali costi e livelli di efficienza, si procederà all’aggiudicazione e conseguente stipula dei contratti, nonché alla revoca della deliberazione di autorizzazione alla fusione per incorporazione. Se, viceversa, la proposta di aggiudicazione non riguarderà un’offerta migliorativa rispetto alla situazione attuale, sotto il profilo tecnico ed economico, non si procederà all’aggiudicazione e si proseguirà il procedimento di fusione per incorporazione verso la sua conclusione. Nei confronti della ditta che avrà presentato comunque la migliore offerta tra i partecipanti, proposta come aggiudicataria, verrà riconosciuto, come rimborso spese, una somma forfettaria di € 500,00, oltre ovviamente all’esonero dell’obbligo di rimborso alla stazione appaltante delle spese di pubblicazione/pubblicità del bando. Oggetto di comparazione saranno non solamente le condizioni tecniche ed economiche della gestione in house rispetto a quelle della gestione mediante ricorso al mercato, bensì anche i vantaggi economici conseguibili con il ricorso al mercato per la vendita delle quote rispetto ai costi anche indiretti di un’operazione di fusione per incorporazione. Sulla legittimità di un arresto procedimentale dopo la trasmissione della proposta di aggiudicazione, la giurisprudenza si esprimeva in senso favorevole: la proposta di aggiudicazione è un atto endoprocedimentale, che fa sorgere in capo all’interessato solo una mera aspettativa alla definizione positiva del procedimento stesso, avendo per sua natura un’efficacia destinata ad essere superata all’esito dell’aggiudicazione definitiva (Consiglio di Stato, sezione V, 25 settembre 2019, n. 6432); persino dopo l’aggiudicazione definitiva e prima della stipula del contratto, la revoca è sempre possibile, salvo un particolare e più aggravato onere motivazionale, in considerazione del legittimo affidamento dell’aggiudicatario (TAR Lazio, Roma, sezione II-ter, 14 settembre 2016, n. 9729 – Consiglio di Stato, sezione III, 29 novembre 2016, n. 5026). Qualora non si proceda all’accettazione della proposta di aggiudicazione, stante la finalità conoscitiva e solo eventualmente anche dispositiva/costitutiva della procedura, avendo la stazione appaltante, preventivamente, fin dall’inizio, messo a conoscenza l’operatore economico dell’eventualità di non aggiudicazione definitiva, nel rispetto dei principi di correttezza, lealtà e diligenza, non ricorrerà alcuna violazione della buona fede del contraente nelle trattative e del suo affidamento/aspettativa/fiducia verso la formazione del contratto: non potrà invocarsi, di conseguenza, l’esistenza dei presupposti per l’esercizio dell’azione di responsabilità precontrattuale ex art. 1337 del codice civile.

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Samples: comune.cittasantangelo.pe.it

PREMESSA. La Provincia Il progetto coinvolge tre territori comunali della Venezia Orientale. Si tratta dei Comuni di Salerno ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale Ceggia e di gestore Meolo, mentre, il presente studio, inserisce nel progetto anche il Comune di Teglio Veneto integrando finalità e contenuti del progetto 54.4 del DpA dell’IPA. L’obiettivo è quello del recupero degli ex siti militari presenti nei tre comuni attraverso inserimento di un polo di ricerca per le nuove tecnologie applicate all'agricoltura, l’individuazione di fattorie sociali atte al reintegro di persone disagiate, la creazione di spazio per la ricerca, fattorie didattiche, locali per vitto e servizi. I siti sono le ex basi missilistiche di Ceggia e Meolo e nella caserma Castor di Teglio Veneto. Si tratta di un progetto ambizioso che congiunga sviluppo dell’economia agricola con ricerca e innovazione, attenzione alle tematiche sociali ed offerta turistica alternativa. Da qui la necessità di avere un centro di ricerca che unisca tutti i soggetti che possano avere interesse ad avere prodotti agricoli competitivi sui mercati. Vi è inoltre la necessità di avere tecnologia che permetta di adeguare la produzione alle nuove richieste, dispositivi che consentano il trattamento, la raccolta, la gestione dei prodotti con metodi efficienti ed innovativi che garantiscano la qualità e che abbattano i costi. Da questo la necessità di dotare le aziende di know how e tecnologia che attualmente pochi possiedono o che possono permettersi di affrontare come rischio di impresa dal punto di vista di investimento in ricerca e sviluppo. Un centro di ricerca, può consentire di avere risultati migliori per quanto riguarda ricerche su prodotti agroalimentari, su nuove tecniche di coltivazione, su nuove tecnologie e dispositivi che potranno essere sviluppati per il trattamento, la cura o il confezionamento dei prodotti. Un’analisi del territorio del Veneto Orientale porta ad evidenziare immediatamente la caratteristica prettamente agricola della zona, dove almeno il 50% del suolo è coltivato. Vi sono vaste zone a vigneto caratterizzate da prodotti di qualità con un distretto nella zona tra San Donà di Piave e Portogruaro che può vantare di avere una produzione biologica che sicuramente va mantenuta e valorizzata, sia in termini di produzione sia in termini di marketing. In questo territorio buona parte delle strade regionali è assoggettato aree rurali sono state occupate progressivamente dalle monoculture. A partire da questo dato, la creazione di isole di biodiversità nelle quale sviluppare progetti orientati a quanto previsto dall’artprodotti agricoli meno commerciali ha l’obiettivo di produrre ricadute positive sull’economia locale, sull’occupazione ma anche sulla valorizzazione dell’ambiente e la ricomposizione del paesaggio rurale. 14 del "Nuovo codice soggetti socialmente deboli e svantaggiati. Si tratta della strada"creazione di servizi e attività in grado di promuove inclusione, Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle stradeeducazione, tale articoloterapia, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la riabilitazione anche attraverso forme diversificate di inserimento lavorativo per le persone svantaggiate. Il terzo aspetto riguarda il turismo. I tre siti messi in rete stradale assegnata alla Provincia consta possono diventare meta di circa 2.500,00 Kmvisitatori, che oltre ai cittadini residenti, possono essere anche turisti interessati all’agricoltura, di cui circa 2.100 km qualità, all’enogastronomia, alla natura e in genere ad un modo alternativo di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, fruire il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) territorio del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:veneto orientale.

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PREMESSA. La Provincia situazione di Salerno ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) grave crisi economica ed occupazionale in cui versa il sistema produttivo di alcune aree del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “nostro Paese, in particolare del Mezzogiorno, cui sono collegati anche fenomeni di irregolarità che riguardano l'applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro per i lavoratori dipendenti, impone una svolta nella gestione delle strade provinciali relazioni sindacali nel territorio per agevolare una nuova fase di sviluppo e regolazione salvaguardia dei livelli occupazionali. L'attuale delicata fase della circolazione stradale ad esse inerente”crescita e dell'azione di sviluppo che, ai diversi livelli interessa numerose aree del Paese, richiede oggi una nuova attenzione e un forte impegno delle parti sociali. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale In particolare, lo sviluppo del Mezzogiorno necessita di un supplemento di iniziative che le parti sociali stesse possono svolgere anche attraverso l'avvio di azioni che agevolino la crescita nell'ambito delle regole da parte di tutto il sistema economico dei settori di interesse delle parti ed attraverso il rilancio di un sistema di relazioni sindacali capace di svilupparsi nell'ottica delle difficoltà esistenti e dei problemi da risolvere. Le parti ritengono di gestore rilevante interesse generale e compito delle strade regionali parti stipulanti, per contribuire a superare situazioni anomale, promuovere nei modi e nei tempi adeguati una più generalizzata applicazione in particolari aree del Paese del contratto collettivo nazionale di lavoro per le aziende di panificazione. Il presente accordo recepisce ed è assoggettato conforme a quanto previsto dall’art. 14 5 del "Nuovo codice D.L. 1/10/96 n. 510 convertito con modificazioni dalla legge 28/11/96 n. 608, dall’art. 23 della strada"legge 196/97, Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri dall’art. 75 della legge 448/98, e compiti degli enti proprietari delle stradesuccessive modifiche. TUTTO CIO’ PREMESSO, tale articoloLE PARTI CONCORDANO QUANTO SEGUE: • Le Associazioni imprenditoriali e le XX.XX. aderenti rispettivamente alla Federpanificatori e alla Flai-Cgil, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 KmFat-Cisl, Uila-Uil potranno realizzare accordi nei territori di cui circa 2.100 km all’art. 92 , par. 3, let. a), del Trattato istitutivo della Comunità europea per le aziende della panificazione, finalizzati a realizzare gradualmente il riallineamento retributivo rispetto ai trattamenti economici previsti dal vigente CCNL sottoscritto dalla Federpanificatori e dalla Flai-Cgil, Fat-Cisl, Uila-Uil. • Possono accedere all’accordo provinciale tutte le aziende della panificazione che, alla data di strade entrata in vigore degli accordi provinciali, siano nelle condizioni di mancata applicazione dell’attuale CCNL con particolare riferimento agli aspetti retributivi e contributivi. Le aziende interessate possono avvalersene, attraverso espressa comunicazione all’Associazione provinciale aderente alla Federpanificatori ed alle Organizzazioni sindacali stipulanti. • Gli accordi provinciali di riallineamento retributivo, diventeranno operativi attraverso la sottoscrizione da parte delle imprese di verbali di recepimento con le stesse parti che hanno stipulato l’accordo provinciale. Con la sottoscrizione del predetto verbale le imprese si impegnano all’applicazione integrale del vigente CCNL per i dipendenti da aziende di panificazione e circa 440 km suoi successivi rinnovi ed integrazioni. • Il verbale di strade regionali recepimento, che dovrà essere sottoscritto dalle imprese che intendono aderire, farà parte integrante dell’accordo provinciale • La sottoscrizione del verbale di recepimento avverrà dopo un esame congiunto tra le parti, previa consultazione dei lavoratori interessati in gestione con conseguenti problematiche diversificate quel momento in forza all’azienda ed adesione degli stessi che ne danno espressa delega alle XX.XX. firmatarie del presente accordo. • Gli accordi provinciali intervengono per modulare la parte salariale (percentuali e durate) del CCNL di riferimento, le altre disposizioni contrattuali entreranno invece in vigore immediatamente all’atto dell’adesione, da parte delle singole aziende, all’accordo provinciale di riallineamento. • Le parti concordano che la percentuale minima da cui avviare il riallineamento retributivo sia pari al 60% del trattamento retributivo previsto dal CCNL per tipologia che le aziende di panificazione, composto da paga base nazionale, contingenza, EDR. • Le articolazioni degli aumenti retributivi saranno definite nell’accordo provinciale. • A decorrere dal giorno successivo alla scadenza del contratto di riallineamento provinciale, saranno applicati integralmente (100%) i trattamenti retributivi previsti dal vigente CCNL per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani)le aziende di panificazione stipulato tra Federpanificatori e Flai-Cgil, Fat-Cisl, Uila-Uil. Al fine Le percentuali sopra indicate saranno applicate al trattamento retributivo, composto da paga base nazionale, contingenza, EDR. • Gli accordi provinciali ed i relativi verbali di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace recepimento aziendali dovranno essere depositati presso le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilitosedi provinciali competenti dell’INPS e dell’UPLMO entro 30 giorni dalla stipula ai sensi dell’art. 5, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area comma 2, parte sud della ProvinciaL. 608/96 e successive modifiche ed inviati in copia all’Osservatorio nazionale che svolgerà azione di monitoraggio rispetto alla diffusione dei verbali di recepimento. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito • Nel caso di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadroassunzioni durante il periodo di riallineamento, prevedendo l’attivazione accertata l’adesione del lavoratore stesso, ai lavoratori interessati verrà applicato l’accordo alla fascia retributiva in vigore alla data di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezzaassunzione. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:ALLEGATO n. 1

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Samples: Contratto Nazionale Di Lavoro

PREMESSA. La Provincia Con la DGR n. 63-13648 del 22/03/2010 la Regione Piemonte ha approvato il Piano Regionale dei Servizi di Salerno ai sensi dell’artbassa soglia e di riduzione del danno e nel contempo ha definito le linee strategiche orien- tate al potenziamento dei suddetti servizi all’interno della rete regionale delle AA.SS.SS.LL. Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12/01/2017 sono stati definiti e aggiornati i livelli essenziali di assistenza (LEA) di cui all’art. 1 comma 85 lettera b) 7 del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 dicembre 1992, n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade502. In particolare all’art. 28 relativo all’assistenza sociosanitaria alle persone con dipen- denze patologiche, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilitointrodotto al punto k) gli interventi di riduzione del danno. Quest’ASL intende procedere all’individuazione di un soggetto economico per la gestione del servi- zio di riduzione del danno “a bassa soglia” denominato DROP – IN rivolto a quella popolazione di consumatori di sostanze psicoattive illegali o legali o di altri oggetti potenzialmente additivi (dipen- denze sine substantia), laddove dall’uso siano o non siano ancora derivati disturbi significativi per la salute globalmente intesa, nell’ottica di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia attenuare il processo di Salerno in due aree manutentiveproblematizzazione somatica, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2psico- logica, parte sud della Provinciafamiliare, sociale e normativa, e favorire l’invio precoce ai servizi di cura per le Dipendenze (SER.D) Il soggetto individuato dovrà gestire il servizio, così come previsto dalla normativa nazionale e re- gionale, per erogare le prestazioni specificate nel presente capitolato. Per l’esecuzione Servizi “a bassa soglia” si intendono Servizi di facile accesso, sburocratizzati, ispirati ai principi della sanità pubblica e della riduzione del danno, dove l’obiettivo primario è quello di riduzione dei lavori danni conseguenti al consumo o ai comportamenti additivi e il miglioramento delle condizioni di vita. I Servizi a bassa soglia sono luoghi dove è stato stabilito possibile confrontarsi e mettersi in discussione, utilizzando dinamiche informali e libere da patti terapeutici. Il lavoro delle équipe è diretto a promuovere auto- nomia e partecipazione delle persone direttamente interessate, e tutte le diverse esperienze e compe- tenze vengono rivalutate: vi si sviluppa un rapporto quanto più possibile orizzontale e paritario. La dimensione temporale della bassa soglia è “breve”, nel senso che i frequentatori presentano pro- getti di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadrovita che puntano su obiettivi concreti, prevedendo l’attivazione circoscritti e possibilmente fruibili subito. Gli utenti che frequentano i Servizi di due distinte procedure bassa soglia tendono a raggiungere beni concreti e questa mo- tivazione è sufficiente a legittimarne l’accesso, non viene infatti richiesta una motivazione più com- plessa e consapevole. Il rapporto è dunque prevalentemente diretto, transitorio e/o intermittente. A differenza di appalto finalizzate ognuna quanto accade nei Servizi formali, l’operatore non si aspetta una richiesta ma propone e stimola una relazione che funga da area intermedia, non invasiva, alla stipula quale la persona può fare riferimento, per esempio nel momento del bisogno, in un processo di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:cambiamento ecc..

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PREMESSA. La Provincia L’Asse 1 “Agenda Digitale” del Pon Metro è per la Città Metropolitana di Salerno ai sensi dell’artReggio Calabria l’occasione di trasformazione essenziale per perseguire gli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea ed Italiana sul territorio di competenza. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e Gli interventi individuati all’interno dell’asse sono fondamentali per avviare definitivamente il processo di gestore delle strade regionali è assoggettato digitalizzazione che si realizzerà in piena sinergia con altri interventi programmati o in essere sia a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione livello nazionale che a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò livello regionale / locale al fine di averemettere a sistema obiettivi, processi e risultati. In questo contesto gli interventi qui proposti per la Città di Reggio Calabria per colmare il divario di innovazione si orientano sugli aspetti che riguardano più direttamente lo Smart Tourism: In particolare, il progetto si pone come obiettivo il potenziamento dell'offerta turistica ai fini di una sua più efficace proposizione sul mercato italiano ed estero attraverso Il Sistema Informativo Turistico Integrato. Gli obiettivi sono stati individuati nell’ambito del Piano di Informatizzazione Comunale (adottato con Delibera di G.C. n° 210/2015) riferendosi ad un panorama tecnologico internazionale nel rispetto delle strategie elaborate a livello europeo con la definizione dell’Agenda Digitale Europea e a livello nazionale con Agenda Digitale Italiana. I Progetti da realizzare non hanno come unico obiettivo la mera dematerializzazione, ma hanno il fine di sfruttare la digitalizzazione per aumentare l’efficienza dei servizi pubblici e la valorizzazione di specifiche risorse locali, promuovere condizioni di crescita economica e occupazionale attraverso la creazione di infrastrutture e piattaforme per la fruizione dei servizi pubblici e l’individuazione di interventi mirati allo sviluppo delle competenze digitali. Con tali azioni, il Comune di Reggio Calabria intende inoltre attuare, sfruttando la leva dell’innovazione tecnologica, una completa riorganizzazione strutturale ed una reingegnerizzazione gestionale dell'Ente perseguendo gli obiettivi di maggiore efficienza, trasparenza, semplificazione e partecipazione tramite la revisione dei procedimenti amministrativi, dei documenti, della modulistica, delle modalità di accesso e di presentazione delle istanze, in conformità alle prescrizioni tecnologiche ed alla normativa vigente. In coerenza con la Strategia per la Crescita Digitale adottata dal Governo nazionale, le azioni sono volte alla creazione e all’offerta di servizi, attraverso un mix di strumenti: azioni infrastrutturali trasversali, piattaforme abilitanti volte, tra le altre cose, a fronte di risorse limitatedigitalizzare i processi e integrare i servizi pubblici focalizzandosi su specifici settori (tra cui anagrafe, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavoriturismo, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:scuola, territorio).

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PREMESSA. La Il quadrante nord-ovest di Milano è interessato da importanti trasformazioni di scala urbana e territoriale, all’interno delle quali è prevista la localizzazione di funzioni pubbliche di rilievo e interesse generale, l’attuazione di importanti scelte infrastrutturali e lo sviluppo di obiettivi strategici di disegno della città e di riqualificazione del sistema ambientale e territoriale. In questo contesto di rilevanza strategica, si inserisce l’area fieristica del Polo Urbano, anch’essa interessata da un processo di riqualificazione che si è avviato con il potenziamento della funzione congressuale attraverso la realizzazione del Nuovo Centro Congressi, il quale si configura tra i più grandi d’Europa. L’Amministrazione comunale che, con Fondazione Fiera e gli altri Enti Territoriali, ha accompagnato le varie fasi di sviluppo del sistema fieristico, a partire dall’A.d.P. del 1994, si è posta l’obiettivo di individuare un percorso urbanistico e procedurale per dare a quest’ambito d’intervento un assetto definitivo, in relazione sia alle aree di riqualificazione adiacenti che al quadro complessivo delle trasformazioni. L’Area fieristica costituisce infatti un importante tassello di completamento nello scenario delle trasformazioni in corso e future, non ultima l’evento Expo 2015, che consentirà di potenziare il ruolo internazionale della città. Per dare un assetto complessivo definitivo alle aree del Polo Urbano introducendo, oltre alla funzione congressuale, altre funzioni compatibili e di interesse generale collegate sia alle nuove esigenze della Fiera che agli interventi adiacenti e ai bisogni della città, si rende necessario modificare la disciplina urbanistica delle aree, ridefinire gli impegni previsti all’interno dell'Accordo di Programma vigente e dei Protocolli d'Intesa tra Comune di Milano e Fondazione Fiera in data 2003 e 2008 nonché revisionare l’assetto complessivo delle previsioni, in particolare per quanto riguarda il sistema della mobilità e della sosta riferito appunto ad una realtà funzionale ed infrastrutturale oggi in via di modificazione. A tal fine il Comune di Milano, con deliberazione di Giunta Comunale del 30 dicembre 2008 , ha ritenuto opportuno avviare il percorso di approvazione di un nuovo Atto Integrativo e su richiesta del Sindaco di Milano del 6 marzo 2009, Regione Lombardia, con delibera di Giunta Regionale del 9 novembre 2009, ha promosso l’Atto Integrativo all’Accordo di Programma 1994, con effetti di Variante degli strumenti urbanistici vigenti del Comune di Milano e degli impegni dei soggetti nel Polo Urbano. E’ stata pertanto avviata la procedura per l'approvazione della presente Variante urbanistica e contestualmente quella relativa alla Valutazione Ambientale Strategica per la verifica degli effetti indotti nell’ambito urbano interessato dalle modificazioni proposte, con particolare riferimento al sistema della mobilità, dell'accessibilità trasportistica e della sosta. Il processo di riqualificazione complessiva del quadrante nord-ovest di Milano, in cui si è storicamente insediato il quartiere fieristico, ha avuto inizio, come già detto, con l'Accordo di Programma del 1994 sottoscritto da Regione Lombardia, Provincia di Salerno ai sensi dell’artMilano, Fondazione Fiera Milano, Comune di Rho, Comune di Pero e Comune di Milano, e prevedeva la riorganizzazione del sistema fieristico lombardo, della viabilità e del sistema dei parcheggi. 1 comma 85 lettera b) Con l'A.d.P. del D. Lgs’94 si definiscono infatti due poli fieristici integrati che assumono caratteristiche diverse: il polo esterno alla città, in località Rho-Pero, destinato a manifestazioni cosiddette pesanti e il Polo Urbano, destinato a manifestazioni più compatibili con il suo contesto. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione Nel 2000, in coerenza con l’A.d.P. ’94, viene sottoscritto l’Accordo di Programma Portello promosso dal Comune di Milano, che rappresenta un passo ulteriore per il processo di riqualificazione complessiva di questa parte di città oltre che per la riqualificazione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e ex aree industriali anche per la previsione di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Kmparcheggi pubblici, di cui circa 2.100 km parte destinati all’utenza Fiera, e per la riorganizzazione del sistema viabilistico. Nell’ambito del P.I.I. Portello viene data attuazione alla bretella di strade provinciali e circa 440 km via Gattamelata, che raccoglierà il traffico proveniente dal sistema autostradale, contribuendo allo smistamento dei flussi di strade regionali ingresso in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia città che costituiscono una criticità per tipologia l’intero quadrante urbano. La riduzione delle funzioni espositive del polo urbano, in seguito all’attivazione di quello esterno, ha dato luogo alla dismissione di una parte rilevante del quartiere fieristico corrispondente al recinto storico della Fiera, che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilitodisciplinato da una specifica Variante urbanistica approvata nel 2003. La Variante prevede una modifica del perimetro relativo all’’Area fieristica del Polo Urbano’, che passa da 130.000 mq. a 189.000 mq. circa, comprendendo i nuovi padiglioni del Portello e alcuni padiglioni adiacenti compreso il nuovo centro congressi MICO. Conferma invece, sia il mantenimento delle attività fieristiche e dei servizi connessi e compatibili con tale funzione prevalente, che i parametri urbanistici previsti dall’Accordo di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:Programma ’94.

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Samples: Atto Integrativo All’accordo Di Programma Per La Qualificazione E Lo Sviluppo Del Sistema Fieristico Lombardo

PREMESSA. La Provincia presenza sul proprio territorio di Salerno ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni un consistente patrimonio artistico, architettonico e archeologico ha portato l’Italia in una posizione di rilievo nel campo delle tecnologie innovative per la conservazione e il restauro dei beni culturali. Da un lato si è sviluppato un sistema economico e produttivo costituito prevalentemente da professionisti (chimici, geologi-petrografi, biologi, fisici, archeologi, archeometri, architetti, ecc.) e da piccole e medie imprese che operano nei diversi ambiti collegati alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio architettonico e storico-artistico: dalla diagnostica, alla progettazione di interventi di restauro, alla digitalizzazione di documenti, alle tecniche di fruizione museale. Parallelamente, è in crescita lo sviluppo di un settore produttivo legato ai beni architettonici all’interno di imprese di medio-grandi dimensioni che operano nei settori dei materiali e delle tecnologie per l’edilizia. Dall’altro lato diverse Università hanno attivato corsi di laurea e Laboratori in Diagnostica per i beni culturali e in Scienze per la conservazione, con l’obiettivo di formare degli esperti riconosciuti a livello internazionale come “Conservation Scientist”, figura che sta acquisendo grande importanza non solo nell’ambito della “gestione ricerca, ma anche della valorizzazione del patrimonio culturale. In questo contesto, la città di Venezia vanta un patrimonio storico, artistico, architettonico e archeologico di immenso valore, diffuso su tutto il territorio urbano e lagunare, divenuto richiamo per milioni di turisti ogni anno e grande risorsa economica locale e nazionale. La numerosità dei siti d’interesse culturale, la rete di musei e collezioni, la particolarità dell’ambiente lagunare e l’entità dei flussi turistici propongono quotidianamente il tema della conservazione di questo patrimonio e della sua valorizzazione. Il Patto per lo sviluppo della città di Venezia recepisce questa esigenza e indica tra le linee di intervento anche la valorizzazione del patrimonio culturale attraverso il sostegno alla ricerca di base nel settore e alle tecnologie per la conservazione e il restauro, sotto la regia del Comune di Venezia, in collaborazione con le università, e con il supporto degli enti culturali e delle strade provinciali realtà produttive della città. Le tematiche relative alla conservazione dei beni culturali sono da tempo parte centrale dell’azione di Ca’ Foscari, nella ricerca, nella formazione così come nei rapporti con la rete di enti e regolazione aziende sul territorio. Analogamente l’Università IUAV di Venezia sin dalla sua costituzione sviluppa e promuove temi di ricerca ed attività nell’ambito della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale conservazione e del restauro architettonico e archeologico, abbinando capacità progettuale, di documentazione-rilievo e di gestore delle strade regionali è assoggettato caratterizzazione scientifica dei materiali del costruito storico mediante l’attività di laboratori istituiti ad hoc. Queste premesse sono alla base della proposta di istituzione del “Centro di ricerca per lo sviluppo di nuove tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali veneziani”, occasione unica per mettere a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada"sistema e condividere le esperienze maturate in questo ambito nelle Università Ca' Foscari e IUAV di Venezia con le istituzioni preposte alla salvaguardia e alla valorizzazione dei beni culturali (Soprintendenze, Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle stradeComune, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbaniMusei). Al fine L’effetto moltiplicatore generato da tale condivisione costituirà un esempio unico e virtuoso a livello nazionale e internazionale, contribuendo attivamente alla salvaguardia del patrimonio culturale veneziano e favorendo nuova occupazione e formazione di poter gestire qualità per i professionisti e gli operatori in maniera più efficiente ed efficace questo ambito, grazie allo scambio di know-how con le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:aziende presenti sul territorio.

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Samples: Patto Per Lo Sviluppo Della Citta' Di Venezia

PREMESSA. La Provincia contrattazione di Salerno secondo livello per le Banche di Credito Cooperativo e la Federazione Regionale è prevista per effetto di specifica normazione del Contratto Nazionale del 27 Settembre 2005. Le Organizzazioni Sindacali Fabi – Fiba/Cisl – Fisac Cgil, le sole da sempre impegnate nell’importante settore del Credito Cooperativo in regione, hanno predisposto in questi mesi il lavoro di stesura della piattaforma che ha coinvolto ai sensi dell’artvari livelli tutte le strutture sindacali del settore. 1 comma 85 lettera b) La presente piattaforma tiene conto del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e di gestore delle strade regionali è assoggettato determinante contributo che ciascun lavoratore del settore ha apportato per il conseguimento del miglior risultato, anche in riferimento a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta dal Contratto Collettivo Nazionale di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula Lavoro vigente; tiene conto anche di un accordo positivo quadro economico, sindacale e sociale di riferimento all’interno del quale essa intende utilmente collocarsi. L’elaborazione di questo documento vuole evidenziare una forte caratterizzazione e una decisa impronta cooperativa, che dovrà rafforzare ulteriormente il primario e fondante elemento valoriale del Movimento. Di particolare rilievo risultano, a questo proposito, le richieste presentate in tema di regolamentazione del mercato del lavoro; esse intendono corrispondere con efficacia alla necessità di evitare che la flessibilità del lavoro, pur necessaria in un unico operatore economico per area relativamente contesto di globalizzazione dei mercati, si trasformi, nei fatti, in precariato e disagio sociale. Con la stessa logica la piattaforma pone l’accento sulla necessità di un più attento contemperamento delle esigenze dell’organizzazione aziendale con quelle di vita e della famiglia. Occorre prestare attenzione alle attività specificità di sostituzionenatura organizzativa del settore prevedendo opportuni completamenti alla normativa nazionale, manutenzione in particolare riguardo ai contributi che le prestazioni lavorative delle Aree Professionali e installazione dei Quadri Direttivi arrecano alle Aziende. Sottolineiamo da un lato che il costo medio del lavoro del settore è inferiore rispetto a quello del restante sistema bancario; dall’altro che è assolutamente necessario riconoscere sul piano salariale gli incrementi di barriere di sicurezza. Ciò produttività ottenuti nel sistema al fine di avere, a fronte conseguire una effettiva salvaguardia del potere di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento acquisto delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:retribuzioni.

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Samples: Contratto Di Secondo Livello

PREMESSA. La Provincia Nel xxxxx xxxxx xxxxxx xxxx, xx Xxxxxxx Xxxxxxxx ha varato diversi interventi finalizzati a favorire l’occupazione giovanile e il reinserimento professionale di Salerno ai sensi dell’artdisoccupati anche di lunga durata, impegnando cospicue risorse europee, nazionali e regionali, allo scopo di favorire l’occupabilità di chi aspirava ad accedere o a reinserirsi nel mercato del lavoro, nonché di rafforzare le prospettive occupazionali di chi risultava titolare di precarie condizioni lavorative. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire Tali interventi non paiono aver inciso in maniera significativa su un complessivo quadro socio - economico che presenta ancora diffusi elementi di debolezza, anche in ragione di permanenti criticità congiunturali di livello internazionale e nazionale. L’avviso si inserisce nella programmazione avviata dalla Regione Sardegna con la DGR 36/57 del 12.09.2019 “TVB Sardegna LavORO” che intraprende un percorso di sistematizzazione, concentrazione e specializzazione degli interventi, per poter consentire una più efficiente ed efficace le attività agevole programmazione da parte dei datori di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze lavoro interessati ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamentoagevole accesso alle medesime misure da parte dei singoli cittadini. In merito alle modalità Con il Programma T.V.B. (Tirocini – Voucher – Bonus) la Regione Sardegna intende favorire la ripresa del mondo del lavoro attraverso una strategia integrata, fondata su un’articolata serie di realizzazione e di affidamento dei lavoristrumenti quali il tirocinio, il codice sostegno alla formazione mirata e l’incentivo occupazionale per le imprese. Si vogliono creare le condizioni per l’inserimento nel mondo del lavoro di giovani, disoccupati e inoccupati, operando sui diversi fronti: sul fronte dell’offerta, attraverso percorsi di qualificazione degli aspiranti lavoratori coerenti col fabbisogno delle aziende; sul fronte della domanda, incentivando nuovi inserimenti e trasformazioni dei contratti prevede la possibilità rapporti attraverso una riduzione dei costi del lavoro che gravano sulle imprese. Nell’ambito del Programma T.V.B., con il presente Xxxxxx, si intendono sostenere le imprese, attraverso l’erogazione di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:un incentivo monetario in regime di aiuto, che assumano giovani under 35, disoccupati over 35, donne over 35 e disabili.

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Samples: www.sardegnalavoro.it

PREMESSA. La Provincia Regione per finalità di Salerno ai programmazione e controllo e le Aziende Sanitarie, compresa la Gestione Sanitaria Accentrata (GSA) per finalità gestionali operative, hanno evidenziato la necessità di poter disporre di un sistema unitario per la Gestione informatizzata dell’Area Amministrativa Contabile (in seguito anche solo GAAC), escluso l’ambito Risorse Umane, delle Aziende Sanitarie della Regione Xxxxxx Xxxxxxx, in linea con l’aggiornamento normativo e gli standard che le nuove tecnologie raccomandano. Il sistema dovrà garantire le necessarie autonomie aziendali e, al tempo stesso, consentire la realizzazione di sinergie gestionali, a livello sovra aziendale, assicurando, a livello regionale, i necessari strumenti di controllo e programmazione. Inoltre, il sistema dovrà garantire la gestione dei processi amministrativi-contabili e supportare le Aziende nelle attività finalizzate alla certificabilità dei bilanci delle Aziende Sanitarie, compresa la Gestione Sanitaria Accentrata (GSA), così come previsto dal Percorso Attuativo della Certificabilità (PAC) approvato dalla Regione Xxxxxx Xxxxxxx con DGR 865/2013 e ss.mm.ii. Ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) 22 del D. LgsD.Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della 118/2011 le Regioni che esercitano la scelta di gestire direttamente una quota del finanziamento del proprio servizio sanitario individuano nella propria struttura organizzativa uno specifico centro di responsabilità, denominato gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerenteGestione Sanitaria Accentrata - GSA. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e , deputato all’implementazione ed alla tenuta di gestore delle strade regionali è assoggettato una contabilità di tipo economico- patrimoniale atta a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada"rilevare, Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente sistematica e continuativa, i rapporti economici, patrimoniali e finanziari intercorrenti fra la singola regione e lo Stato, le altre regioni, le aziende sanitarie, gli altri enti pubblici ed efficace i terzi vari, inerenti le attività operazioni finanziate con risorse destinate ai rispettivi servizi sanitari regionali. A tale fine la Regione Xxxxxx-Romagna con deliberazione della Giunta regionale n. 900/2012 ha individuato, in seno alla Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali e per l’Integrazione uno specifico centro di manutenzione straordinaria responsabilità nell’ambito del Servizio “Programmazione Economico- Finanziaria” ora “Amministrazione del Servizio Sanitario Regionale, Sociale e Socio-Sanitario” per lo svolgimento della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:funzione denominata “Gestione Sanitaria Accentrata”(GSA).

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Samples: intercenter.regione.emilia-romagna.it

PREMESSA. Il Comune di Cervarese Santa Croce lascia in capo alla ditta appaltante le funzioni di gestione e organizzazione del servizio di raccolta rifiuti con il sistema porta a porta, trasporto dei rifiuti urbani differenziati e indifferenziati, compresi quelli assimilati, ed altri servizi di igiene pubblica, gestione del centro di raccolta, servizio di spazzamento e la riscossione della tariffa. I servizi attinenti la gestione dei rifiuti devono essere erogati secondo le finalità e criteri previsti da dagli artt. 178, 181, 181 bis del Dlgs. 152/2006 e s.m.i. nell’ottica: ➢ Del miglior servizio erogabile ➢ Della massima riduzione dei costi ➢ Della minor produzione di rifiuti ➢ Dell’avvio a recupero della maggior parte dei rifiuti ➢ Della formazione culturale collettiva del rispetto dell’ambiente. L’erogazione del servizio pubblico deve essere ispirata al principio di uguaglianza dei diritti degli utenti. Le regole riguardanti i rapporti tra gli utenti e servizi pubblici e l’accesso ai servizi pubblici devono essere uguali per tutti.. Nessuna distinzione nell’erogazione del servizio puo essere compiuta per motivi riguardanti razza, lingua, religione ed opinioni politiche. Va garantita la parità di trattamento, a parità di condizioni del servizio prestato, sia tra le diverse aree geografiche d’utenza anche quando le stesse non siano agevolmente raggiungibili, sia fra le diverse categorie o fasce d’utenti. L’ eguaglianza va intesa come divieto di ogni ingiustificata discriminazione. L’erogazione dei servizi pubblici, nell’ambito delle modalità stabilite dalla normativa regolatrice di settore, deve essere continua, regolare e senza interruzione, i casi di funzionamento irregolare o di interruzione del servizio devono essere espressamente regolati dalla normativa del settore. In tali casi la ditta appaltante deve adottare misure volte ad arrecare agli utenti il minor disagio possibile. In caso di attivazione o di potenziamento di servizi od attività non previsti dal bando che possono determinare aumenti delle tariffe applicate agli utenti, fatte salve le attività che hanno carattere di urgenza e inderogabilità, è necessario il preventivo assenso da parte del Comune. La Provincia ditta appaltante provvederà a stipulare con i Consorzi di Salerno ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, Filiera di cui circa 2.100 km all’art. 223 comma I del D.Lgs 152/2006 e s.m.i, gli accordi per gli eventuali contributi derivanti dal conferimento delle frazioni riciclabili ed a stipulare contratti od ottenere accreditamenti presso le principali piattaforrne di strade provinciali conferimento e circa 440 km recupero organizzate a livello nazionale o regionale in modo da percepire i contributi eventualmente spettanti. Il seguenti servizi devono essere svolti secondo i principi di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione equità e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:trasparenza.

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Samples: www.retenus.it

PREMESSA. La Provincia Il legislatore conferma, con il Decreto legislativo n. 219/2016, il ruolo delle Camere di Salerno ai sensi dell’artcommercio quali Enti regolatori degli interessi concorrenti di imprese e consumatori, prevedendo nell’ambito della regolazione del mercato la tutela del consumatore (art. 1 comma 85 2, lettera bc) e la promozione dei rapporti economici equilibrati e corretti tra gli operatori del D. Lgsmercato. 56/2014 esercita funzioni Si consolida la competenza in materia della regolazione del mercato relativa alla redazione di contratti tipo concordati fra organizzazioni imprenditoriali ed associazioni dei consumatori. Si tratta di un’attribuzione decisamente di rilievo per un mercato efficiente ed equilibrato: la stesura di disposizioni negoziali standardizzate, condivise e applicate dalle parti, rappresenta uno strumento in grado di prevenire la conflittualità mediante pattuizioni eque, scoraggiando le pratiche commerciali ingannevoli o scorrette, a vantaggio dei consumatori ma anche della imprese che operano nel campo rispetto delle regole. Nel 2019 la Camera di commercio di Milano Monza Xxxxxxx Xxxx ha rivolto la propria attenzione, su suggerimento di Rescasa Lombardia, verso il fenomeno della “gestione delle strade provinciali locazione di immobili da parte degli stessi proprietari, per periodi molto brevi a scopi turistici. Infatti il soggetto che gode dell’immobile per un periodo di pochi giorni, massimo 30, è prettamente il viaggiatore/turista. Questa tipologia di fruizione dell’immobile ha visto un rapido sviluppo grazie agli strumenti telematici e regolazione a nuovi operatori economici che si sono imposti sul mercato, agevolando l’incontro della circolazione stradale ad esse inerente”domanda con l’offerta in modo rapido, veloce e semplice. Inoltre quale ente proprietario Nonostante ciò il fenomeno è reso più complesso da un intreccio normativo articolato dovuto alla specificità della rete stradale provinciale e materia turistica di gestore delle strade regionali è assoggettato competenza regionale, ma al tempo stesso sovrapposta da norme di carattere civilistico, fiscali ed amministrative che rendono tortuoso il percorso per coloro che vogliono svolgere tale iniziativa nell’alveo della legalità. Queste difficoltà sono state palesate all’Ente camerale da più parti, affinché si attivasse per facilitare coloro che a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice vario titolo vogliono svolgere, nel pieno rispetto della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle stradelegalità, tale articoloattività. Il beneficio derivante dalla sottoscrizione dello schema contrattuale proposto sarà quella di ridurre le possibili controversie con risparmio di costi di assistenza specialistica e giudiziali. La formulazione del presente contratto tipo è stata concordata tra le Associazioni di Categoria maggiormente rappresentative e le Associazioni dei Consumatori, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta con il coordinamento della Camera di circa 2.500,00 Kmcommercio di Milano Monza Xxxxxxx Xxxx, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avereindividuare uno schema standardizzato formulato secondo principi di legalità ed equilibrio e volto ad accrescere la competitività e la qualificazione del sistema ricettivo lombardo attraverso la tutela degli standards qualitativi ed il contrasto a prassi concorrenziali scorrette ed ingannevoli. Il testo proposto intende disciplinare i rapporti tra privati, che locano il loro immobile o parte di esso per un breve periodo a fronte scopo turistico. Esso vuole essere il primo tassello di risorse limitateun progetto più complesso che vedrà il suo prosieguo con un successivo contratto ove saranno presenti “due e più parti” che operano, uno strumento anche professionalmente nel mercato della locazione breve a scopo turistico. Al presente contratto si accompagnano le Linee Guida che definisce le condizioni generali hanno lo scopo di affidamento relativamente esplicitare alle tipologie parti alcuni aspetti tecnici e dare loro dei suggerimenti per personalizzare il testo dell’accordo in base a specifiche necessità. tra [indicare nome, cognome, indirizzo di intervento ed residenza/domicilio e codice fiscale del locatore – C.I.R., numero di polizza ai prezzi unitarie sensi della L.R. Lombardia n. 27/2015], (“HOST” o “LOCATORE”), come da documento identificativo allegato e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità [indicare nome, cognome, indirizzo di realizzazione residenza/domicilio abituale e codice fiscale, se esistente, del conduttore], (“GUEST” o “CONDUTTORE”) il quale elegge domicilio presso l’ALLOGGIO (di affidamento dei lavori, seguito identificato) esclusivamente durante il codice dei contratti prevede la possibilità periodo di utilizzo dell’accodo quadrodell’ALLOGGIO - e senza trasferirvi la residenza - ai fini e per gli effetti – inclusa la notifica degli atti – della locazione di cui al presente ACCORDO (di seguito, congiuntamente all’eventuale Regolamento di Utilizzo di cui infra, “ACCORDO”). Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii(congiuntamente, le “PARTI”) premesso che - l’HOST è titolare di diritti idonei a concedere in locazione l’unità immobiliare ammobiliata • sita in • composta da x. xxxx, più ; eventuale porzione esclusa • censita in catasto • certificazione energetica n. del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come classe energetica (“ALLOGGIO”) - il GUEST ha preso visione o delle immagini relative all’ALLOGGIO ricevute via mail o dell’ALLOGGIO direttamente e lo ritiene idoneo per le proprie esigenze e finalità, delegando inoltre, se di nazionalità non italiana, l’HOST alla richiesta del proprio codice fiscale qualora necessario od opportuno ciò premesso, le PARTI concordano quanto segue:: • dal giorno ore (“CHECK IN”)

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Samples: Contratto Tipo E Linee Guida

PREMESSA. Il sostegno allo sviluppo di un polo per il Lifestyle Tech a Lugano è coerente con le Linee di sviluppo 2018-2028, in particolare con le aree di intervento “Lugano città polo tra Nord e Sud delle Alpi” e “Lugano polo di innovazione digitale”. L’Esecutivo è consapevole del ruolo sempre più importante che i centri urbani sono chiamati a svolgere per facilitare e accompagnare la realizzazione di reti di scambi economici con benefici su tutto il territorio. Lugano non sfugge a questa dinamica, che si inserisce anche nelle alternative di sviluppo e attrattività del polo a seguito della perdita di velocità della piazza finanziaria . La Provincia richiesta di Salerno impegno oggetto del presente messaggio mira a sostenere il trasferimento e lo sviluppo del Centro di Competenza Lifestyle Tech, attualmente con sede operativa a Manno, a Lugano. Il Centro è parte integrante del Parco Ticinese di Switzerland Innovation (Switzerland Innovation Park Ticino, SIP-Ticino). Switzerland Innovation Park è un’iniziativa federale che ha lo scopo di rafforzare nel mondo il posizionamento della Svizzera come il Paese dell’innovazione, al fine di attirare aziende dall'estero per un loro insediamento sul nostro territorio. Attualmente in Svizzera ci sono 6 parchi dell’innovazione SIP. SIP-Ticino è associato al Parco di Zurigo e fa leva sulle collaborazioni economiche e scientifiche esistenti (Creater Zurich Area, USI, SUPSI), sfruttando la sua posizione strategica sull’asse nord-sud rappresentando anche un punto d’accesso all’enorme potenziale del nord Italia. Il concetto di un Parco dell’Innovazione, basato su Centri di Competenza, crea una sorta di centro di sviluppo all’esterno delle aziende ma costruito attorno a obiettivi comuni, condivisi tra imprese attive negli stessi settori. Le aziende possono portare i loro contributi e così partecipare congiuntamente ai sensi dell’artrisultati. 1 comma 85 lettera bL’obiettivo è quello di creare un’interfaccia con il sapere delle università ticinesi USI e SUPSI per facilitare e promuovere processi di trasferimento tecnologico che possano corrispondere alle esigenze delle aziende. SIP-Ticino è oggi composto da tre centri: lo Swiss Drone Base Camp con sede presso l’aeroporto di Lodrino, un futuro centro legato al tema delle scienze della vita previsto a Bellinzona e il Centro di competenza Lifestyle Tech, che vuole essere mantenuto a Lugano. Nel mese di ottobre 2022 il Consiglio di Stato ha deciso di stanziare CHF 1'000'000.- a favore del Centro di Competenza Lifestyle Tech con il modello chiamato “matching- funds”, in cui pubblico e privato sostengono congiuntamente imprese innovative. Il Centro ha già raccolto importanti finanziamenti da parte delle aziende associate e ha instaurato una stretta collaborazione con gli istituti accademici della regione. Questa iniziativa permette di collocare saldamente sul territorio di Lugano un centro di competenza che forma l’ossatura del SIP-Ticino. L’ubicazione scelta nel pieno centro di Lugano nello stabile dell’allora BSI in Via Peri restituisce inoltre slancio ad un complesso di prestigio, ma vuoto oramai da diversi anni. Infatti, il portale della galleria situato tra gli stabili ex-BSI, avrà il doppio ruolo di fermata e di unione del terminale Lugano Centro alla fermata sotterranea della Stazione FFS, costituendo così anche una nuova porta d’accesso alla Città. Con il termine inglese “Lifestyle Tech” si definiscono soluzioni innovative nei settori alimentare, moda, cosmetica, design e turismo che utilizzano tecnologie di riferimento quali l’e-commerce, la blockchain, la prototipazione e stampa 3D, l’intelligenza artificiale, i grandi dati, l’internet delle cose e più in generale le tecnologie di informazione e comunicazione. Il settore è in forte crescita, stimolato da massicci investimenti nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) e trasformazione digitale i quali hanno raggiunto 1.2 trilioni nel 2022 in Europa secondo la Worldwide ICT Spending Guide. La medesima fonte prevede un’ulteriore crescita del D. Lgs5% su base annuale con quasi un terzo degli investimenti prospettati concentrati proprio nei settori consumers – lifestyle. 56/2014 esercita funzioni La pandemia non ha fatto che accelerare la tendenza alla crescita, come dimostrano anche investimenti e assunzioni di personale in ambito digitale e ICT da parte di gruppi attivi nella nostra regione come Guess, Microsoft, Zegna, VF, Zucchetti, Acer, Accenture, Board International, Bally, ecc. nel corso degli ultimi 3 anni. Questo settore, che combina innovazione e creatività, ben si sposa con il nostro contesto. Infatti, la Svizzera oltre ad occupare regolarmente le primissime posizioni delle classifiche dei paesi più innovativi al mondo, offre valide condizioni quadro per chi vuole fare impresa, mentre l’Italia è leader mondiale della creatività e patria di grandi marchi di valore internazionale. In questo ambito specifico, il Ticino e la sua capitale economica, Lugano, possiedono un vantaggio geografico e culturale rispetto al resto della Svizzera. Non sorprende quindi che proprio nella nostra regione negli scorsi anni si siano sviluppate iniziative quali ad esempio la “Fashion Innovation Week”, lanciata nel 2016 e diventata in pochi anni appuntamento fisso nel calendario europeo del settore, con oltre mille partecipanti da tutta Europa, così come l’arrivo e l’espansione nella nostra regione di aziende che si dedicano proprio all’applicazione di tecnologie innovative ad ambiti come la moda, l’alimentare o il design. A titolo di esempio si possono citare aziende come Hyphen Digital, Jakala Martech, Accenture o Antares Vision che supportano brand globali del lusso e del retail nel loro percorso di trasformazione digitale dei processi e degli strumenti di produzione e distribuzione del contenuto di brand e di prodotto, oppure Xxxxxx Climate Network che si focalizza sullo sviluppo di soluzioni sostenibili per il mondo della moda e del lusso, un aspetto sempre più importante, x Xxxxxxxxxxxx con servizi di cloud oppure laPASSIONE che propone un approccio innovativo all’abbigliamento per ciclisti. Il mondo accademico offre percorsi formativi specifici dedicati al settore. SUPSI organizza un “Master in Fashion Innovation” (MFI) oramai alla sua quinta edizione, mentre USI, in partenariato con l’Università di Parigi - Sorbona, propone dal 2018 un master in “Digital Fashion Communication”. L’offerta formativa specializzata dei nostri atenei conferma l’importanza del settore e il bisogno delle aziende di personale formato. Il Municipio e i servizi cittadini seguono da vicino l’evoluzione del settore, sostenendo già dal 2018 attività volte a dare visibilità a Lugano in questo ambito dal forte potenziale di crescita, come ad esempio la sopracitata “Fashion Innovation Week” (dal 2022 rinominata “Lifestlyle Innovation Day”) o il concorso per aziende mature e start-up “Fashion Innovation Award”, oppure partecipando ad eventi promozionali sia in Svizzera che all’estero, volte a presentare il polo Lifestyle Tech di Lugano. La prossima edizione del Lifestyle Innovation Day si svolgerà al LAC il 13 marzo. Nel 2019 - con il sostegno della Città- è stata fondata, l’Associazione Lifestyle Tech Competence Center (LTCC). Ai membri fondatori USI, SUPSI, Accenture, Bally, Guess, Microsoft, Hyphen, Dagorà SA e Loomish si sono in seguito aggiunti Barilla, Lavazza, UBS, Xxxxxx.xxx e Antares Vision. Grazie ad un folto programma di attività e alla capacità di fare rete e coinvolgere vari portatori di interesse, l’Associazione LTCC, con sede operativa a Manno, ha contribuito ad accrescere ulteriormente la visibilità della Città quale polo per il settore lifestyle tech tramite la creazione del Centro di Competenza Lifestyle Tech e ha accelerato il lancio di nuove iniziative tra le quali menzioniamo il piano di “open innovation” finanziato da Microsoft, la creazione di nuovi posti di lavoro da parte del gruppo Accenture (circa 100 collaboratori), oltre al sostegno di UBS per finanziare giornate di incontro tra investitori e imprenditori e sostenere progetti di ricerca con partner accademici e universitari sui temi tecnologia e sostenibilità. L’Associazione LTCC si è inoltre dedicata alla creazione e messa a disposizione di un laboratorio di ricerca per la produzione di contenuti innovativi (3D, VirtualShowroom, Meta-video NFT, 360° and automatic tagging) presso la sede attuale all’interno del Dagorà Lifestyle Innovation Hub di Manno (Stabile Xxxxxxxx 0, xxx Xxxxxxxxx, Xxxxx). Un altro momento importante è stato il riconoscimento formale avvenuto il 6 settembre 2022 del Centro di Competenza Lifestyle Tech all’interno dello Switzerland Innovation Park – Ticino, la cui missione e campo di attività sono descritte sopra. Questo riconoscimento, avvenuto al termine di un rigoroso percorso di verifica, è ulteriore prova dell’importanza del settore lifestyle tech e della bontà delle attività promosse dall’Associazione LTCC in questi anni. SIP-Ticino sarà situato nel futuro “distretto dell’innovazione”, che troverà spazio sul sedime delle ex-Officine FFS di Bellinzona su un’area di 120’000 mq. Di questi, ca. 25'000 mq sono previsti per il Parco dell’Innovazione. Sin dall’inizio i promotori del SIP hanno sottolineato l’importanza di concentrare tutti i centri di competenza, oltre alla sede operativa, nel medesimo luogo. A pochi passi dalla futura sede centrale del Parco dell’Innovazione, e quindi considerato ancora un’estensione della sede principale, son previsti i laboratori del Centro di Competenza Scienze della Vita. A questo principio non sottostanno i centri di competenza che necessitano di strutture particolari. Questo vale ad esempio per il Centro di Competenza nell’ambito dei droni che necessita di strutture aeroportuali, presente nel caso specifico a Lodrino. Per quanto riguarda invece il settore scienze della vita, per il quale in passato era stato elaborato un progetto per un polo di ricerca bio-medica in centro a Lugano (stabile Mizar), voluto oltre che dalla Città, dall’Ente Ospedaliero Cantonale e dal Cardiocentro, è confermata la concentrazione a Bellinzona. Nel corso della conferenza stampa del 6 dicembre 2022, il presidente di Fondazione Agire Sig. Xxxx Xxxxxxx ha inoltre affermato che alla luce del prospettato trasferimento del Centro di competenza a Lugano, anche SIP-TI opterebbe per spostare la propria sede operativa attualmente a Manno presso il Tecnopolo Fondazione AGIRE a Lugano, in uffici adiacenti al Centro di competenza, come soluzione intermedia, in attesa che siano pronti gli spazi ufficiali dedicati al quartier generale all’interno del futuro Nuovo Quartiere Officine di Bellinzona. Alla luce del solido percorso svolto dalla sua creazione nel 2019, il 5 settembre 2022, la Città ha a sua volta aderito all’Associazione LTCC con la nomina di un proprio rappresentante in seno al consiglio direttivo nella persona dell’Onorevole Xxxxxxx Xxxxxxxx. Si è trattato di un passo logico dopo aver seguito con grande attenzione il settore sin dagli esordi nel 2017 e sostenuto diverse attività condotte dalla stessa Associazione. Il Centro di competenza, oggi parte integrante di SIP-TI, vuole agevolare la produzione e la diffusione di soluzioni pratiche per le sfide fondamentali dei marchi e dei rivenditori del settore lifestyle. Grazie all’insieme di aziende e partner di ricerca, il Centro riunisce competenze di livello mondiale per aiutare a soddisfare le esigenze delle aziende nel campo della “gestione delle strade provinciali dell’innovazione per i settori moda e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”design, industria alimentare, viaggi e sport, salute e cosmetica e automotive. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale Il Centro di competenza attrae in Ticino numerosi investitori e manager nazionali e internazionali. Si riporta di gestore delle strade regionali è assoggettato seguito a quanto previsto dall’arttitolo esemplificativo, un estratto di un seminario tenutosi a Manno nel mese di giugno 2022, con lo scopo di definire tra associati e futuri associati le possibili aree di investimento in progetti di ricerca. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale Il Centro di competenza è stato stabilitodotato di laboratori, aule di procedere alla suddivisione formazione, spazio eventi e di sale riunioni in cui partner di ricerca, startup e aziende affermate cooperano per fornire le migliori soluzioni innovative, creare e condividere competenze. Di seguito un’immagine del primo “Content Innovation Lab”, uno spazio di formazione durante una lezione tenuta dal responsabile digitalizzazione della rete Stradale in gestione della Provincia nota marca “Timberland” e di Salerno in due aree manutentiveuno spazio co-working. I partner e i clienti del Centro possono usufruire di personale qualificato, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2servizi e infrastrutture per affrontare ricerche di mercato, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzionericerca e sviluppo applicata con le università, manutenzione processi di open innovation e installazione tech scouting internazionale, produzione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, contenuti 3D e accesso a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie hardware e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamentosoftware dedicati presso i laboratori. In merito alle modalità sintesi il Centro di realizzazione e competenza conta oggi: • Un organico di affidamento dei lavori12 persone, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:tra le quali: o Direttrice (assunta nel 2020);

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Samples: Convenzione

PREMESSA. La Provincia L’Azienda “Santobono – Pausilipon” con il presente Regolamento intende riconoscere il valore e la funzione sociale degli Enti del Terzo Settore, dell'associazionismo, dell'attività di Salerno volontariato e della cultura e pratica del dono quali espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo. Il principio di sussidiarietà orizzontale che concerne i rapporti tra i cittadini - e loro formazioni - e leAmministrazioni pubbliche, ex art. 118 della Costituzione,rinforza e ribadisce l’importanza dell’azione del volontariato, affermando sostanzialmente che il perseguimento dell’interesse generale non è di esclusiva competenza delle istituzioni pubbliche, ma riguarda anche l’azione dei cittadini, singoli e associati, rispetto ai sensi dell’artquali le diverse istituzioni debbono creare le condizioni necessarie per permetterne lo sviluppo autonomo. 1 comma 85 lettera b) Riconoscendo il valore e la funzione sociale svolta dagli Enti del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale Xxxxx Xxxxxxx, si intende, dunque, disciplinare i rapporti e, ove possibile, forme di collaborazione innovative e di gestore delle strade regionali è assoggettato a progettualità partecipata, in un’ottica di sussidiarietà, scambio e confronto di esperienze con tutti i soggetti del mondo del volontariato, che pongono al centro del proprio operare il prendersi cura dei piccoli pazienti e dei loro familiari, assicurando il rispetto della dignità e dei diritti di ciascuna persona. Il rapporto con il Volontariato, nelle sue diverse forme, hasempre assunto un ruolo fondamentale all’interno dell’Azienda,si intende, pertanto, rafforzare il profondo legame già da tempo esistente, nella consapevolezza che la partecipazione dei cittadini, in forma diretta o associata, concorre alla realizzazione del diritto alla salute, secondo i principi di equità, appropriatezza e qualità. Il presente Regolamento, sulla base di quanto previsto dall’artdal D.Lgs. 14 3 luglio 2017, n. 117 “Codice del "Nuovo codice della strada"Terzo Settore”,disciplina gli interventi solidaristici a favore dell’Azienda ed i rapporti tra l’A.O.R.N. “Santobono-Pausilipon” (di seguito Azienda) e gli Enti del Terzo Settore che svolgono funzioni di servizio e/o di attività gratuita all’interno delle strutture dell’Azienda stessa o in collaborazione con essa, Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò configurabili come volontariato,al fine di averevalorizzarne il ruolo ed il valore sociale e favorirne l’apporto negli specifici ambiti di attività. Il presente Regolamento non si estende, invece, a fronte quelle organizzazioni non lucrative o di risorse limitateutilità sociale o senza scopo di lucro con finalità solidaristiche che, uno strumento che definisce le condizioni generali pur avendo al loro interno forme di affidamento relativamente alle tipologie volontariato, instaurino rapporti e convenzioni con l’Azienda prevedendo, in misura totale o prevalente, attività e prestazioni di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavorinatura professionale, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito o assimilabili a queste ultime, quindi non configurabili come segue:volontariato.

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Samples: www2.santobonopausilipon.it

PREMESSA. La Provincia locazione finanziaria è un contratto di Salerno ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, natura finanziaria riconducibile tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale concessione di competenza è stato stabilitofinanziamento che la legge (art. 106 del D.lgs. 385/1993-Testo Unico Bancario) riserva alle banche e agli intermediari finanziari iscritti nell’Albo Unico tenuto dalla Banca d’Italia; ciò fa delle società di leasing dei soggetti molto particolari ai quali si applicano non solo le disposizioni del Codice dei Contratti Pubblici ma anche, e soprattutto, la normativa primaria e secondaria che regola il settore bancario e finanziario (Testo Unico Bancario, Istruzioni di Vigilanza, d.lgs. 231/2007 in materia di Antiriciclaggio, Istruzioni in materia di Usura, disposizioni di trasparenza etc.). Ciò comporta alcune importanti limitazioni poste all’operato delle società di leasing che, ad esempio, in virtù del principio di esclusività sancito dal TUB, possono assumere solo ed esclusivamente rischi di natura finanziaria, per cui devono necessariamente poter ribaltare su terzi i rischi di natura diversa o essere manlevate da opportune coperture assicurative. LA LOCAZIONE FINANZIARIA NEL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Il Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (nuovo Codice dei Contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di procedere alla suddivisione seguito Codice) contiene alcuni articoli che dettano – seppur in modo non esaustivo – la disciplina della rete Stradale locazione finanziaria nei contratti pubblici. Una prima definizione rilevante viene data dall’art. 3, in gestione della Provincia cui la locazione finanziaria di Salerno in due aree manutentiveopere pubbliche o di pubblica utilità è il contratto avente ad oggetto la prestazione di servizi finanziari e l'esecuzione di lavori. La locazione finanziaria rientra a pieno titolo tra i contratti di partenariato pubblico privato a cui, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2peraltro, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò si applicano i contenuti delle decisioni Eurostat relative al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice trattamento contabile dei contratti sottoscritti dalla Pubblica Amministrazione e all’impatto degli stessi sul bilancio e sul debito pubblico. L’art. 187 del Codice prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadroricorrere al contratto di locazione finanziaria per la realizzazione, l’acquisizione e il completamento di opere pubbliche; lo stesso contratto costituisce appalto pubblico di lavori, salvo che questi ultimi abbiano un carattere meramente accessorio rispetto all'oggetto principale del contratto medesimo”. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iiiIl secondo comma rimette al bando di gara “la determinazione dei requisiti soggettivi, funzionali, economici, tecnico-realizzativi ed organizzativi di partecipazione, le caratteristiche tecniche ed estetiche dell’opera, i costi, i tempi e le garanzie dell’operazione, nonché i parametri di valutazione tecnica ed economico-finanziaria dell’offerta economicamente più vantaggiosa”. Il terzo comma del medesimo articolo stabilisce che l'offerente può essere anche una associazione temporanea costituita dal soggetto finanziatore e dal soggetto realizzatore, responsabili, ciascuno, in relazione alla specifica obbligazione assunta, ovvero un contraente generale. In caso di fallimento, inadempimento o sopravvenienza di qualsiasi causa impeditiva all'adempimento dell'obbligazione da parte di uno dei due soggetti costituenti l'associazione temporanea di imprese, l'altro può sostituirlo, con l'assenso del committente, con altro soggetto avente medesimi requisiti e caratteristiche. Il Codice prevede inoltre la possibilità dei soggetti privati di presentare proposte relative alla realizzazione di opere pubbliche non inserite negli strumenti di programmazione predisposti dalle PP.AA. anche attraverso la locazione finanziaria in luogo della concessione di lavori pubblici. La partecipazione del finanziatore sin dalle prime fasi rappresenta la maggiore garanzia sulla “bancabilità” del futuro bando di gara. Quanto alla rilevanza off-bilance delle operazioni di PPP, con particolare riferimento al leasing pubblico, si suggerisce di introdurre un inciso teso a chiarire definitivamente che le previsioni concernenti le modalità di contabilizzazione da parte degli enti locali del leasing immobiliare in costruendo alla stregua di un leasing finanziario (e quindi, sempre, come on-balance) attiene alle operazioni di leasing pubblico privo dei requisiti di classificazione come PPP. Viceversa, laddove sussista l’allocazione del Dlgs rischio secondo le previsioni del d.lgs. 50/2016 l’accordo quadro viene definito e le indicazioni Eurostat, al pari degli altri strumenti di PPP, anche il leasing pubblico potrà essere classificato come segue:off- balance e, quindi, contabilizzato come leasing operativo.

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Samples: Documento Di Consultazione

PREMESSA. La Provincia di Salerno Frosinone, in attuazione di specifiche funzioni attribuite dalla Regione Lazio e del presente avviso pubblico, intende attivare un dispositivo che consente alle imprese operanti nel territorio di assolvere all'obbligo formativo implicito nel contratto di "Apprendistato professionalizzante". Questa ulteriore offerta formativa, oltre che ampliare il ventaglio delle opportunità già rese disponibili per il territorio, consolida ancor di più la strategia provinciale tesa a garantire ai sensi dell’artcittadini l'assolvimento dei propri diritti. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale Lo strumento predisposto dalla Regione Lazio consentirà, in breve ed in maniera sistematica, di creare le condizioni ottimali, sia per le imprese che per i loro dipendenti, per avviare un’esperienza lavorativa in apprendistato e di gestore fruire, delle strade regionali è assoggettato opportunità formative presenti nel Catalogo regionale dell’offerta formativa per l’apprendistato professionalizzante, da un lato, e delle risorse pubbliche destinate a quanto previsto dall’artsostenere la formazione, dall’altro, attraverso la procedura on line, denominata S.App.Portal, istituita dalla Regione. 14 del La Provincia di Frosinone intende promuovere l'adesione al presente Avviso Pubblico, attraverso un'ampia opera di sensibilizzazione rivolta alle organizzazioni sindacali e datoriali affinché contribuiscano, in maniera significativa e concreta, ad un'attività partecipata, per la condivisione delle scelte strategiche e per la loro diffusione sul territorio. Il presente Avviso contiene le procedure da attivare per il completamento della concessione di contributi economici finalizzati all'attuazione di attività formative esterne a favore degli "Nuovo codice della stradaapprendisti", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti da realizzarsi per il tramite degli enti proprietari delle stradedi formazione già inseriti nel Catalogo Regionale dell'offerta formativa, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, in esecuzione del Piano di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamentoD.G.R. n. 969 del 29/11//2007. In merito linea con le direttive regionali il presente Avviso riguarda il completamento dell' erogazione formativa relativa ai Moduli B E C (competenze settoriali e competenze professionalizzanti), interventi attivabili attraverso l'utilizzazione della procedura regionale S.App.PortaI. ed è realizzato secondo modalità "a sportello", ovvero assegnando contributi economici alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavoriimprese, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:fino alla concorrenza dell'importo complessivamente stanziato.

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Samples: www.provincia.fr.it

PREMESSA. La Le OO.PP. e le XX.XX firmatarie del presente Contratto Integrativo Provinciale di Lavoro unico delle Imprese edili da valere nella Provincia di Salerno Ferrara attribuiscono notevole importanza ai sensi dell’artrinnovi contrattuali nel settore delle costruzioni, perché inserendosi in un quadro settoriale ancora pesantemente segnato dalla crisi consente alle parti sociali stesse di affrontare univocamente la difficile situazione. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo Le parti sociali, confermano la validità degli accordi nazionali e si impegnano in tempi rapidi ad adeguare le specifiche norme della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e di gestore delle strade regionali è assoggettato contrattazione territoriale a quanto previsto dall’arteventualmente sancito nei CCNL. 14 Il rinnovo del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari Contratto Integrativo Provinciale di Lavoro unico delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Imprese edili da valere nella Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò Ferrara intende valorizzare il secondo livello contrattuale al fine di renderlo esigibile all’intera platea dei lavoratori edili che operano nella provincia di Ferrara. Occorre in questa fase, non fermarsi solo all’aspetto salariale, che é pure importante, ma questo quadro richiede alle Parti Sociali più incisività e costanza per promuovere politiche attive per un rilancio qualitativo del comparto edile, che solo attraverso accordi tra le parti si potranno avere. In un quadro dove indistintamente la crisi ha duramente colpito lavoratori ed imprese, a fronte una buona riuscita della contrattazione territoriale diventa strumento fondamentale per la tenuta della coesione sociale . Bisogna pertanto, attivare politiche anticicliche tra Federazioni Sindacali di risorse limitatesettore, Associazioni Imprenditoriali e Pubbliche Istituzioni per sostenere il settore ma soprattutto per rilanciare e sostenere lo sviluppo ed il completamento delle opere e delle infrastrutture pubbliche nel nostro territorio. Il Contratto Integrativo Provinciale di Lavoro unico delle Imprese edili da valere nella Provincia di Ferrara deve essere uno strumento quadro, utile ad intervenire oltre che definisce su questioni salariali e norme contrattuali anche su linee guida sulle quali sviluppare relazioni tra le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie parti e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, consolidare le politiche concertative per il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:settore.

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Samples: Contratto Integrativo Provinciale Di Lavoro Unico Imprese Edili Ferrara

PREMESSA. La Provincia autonoma di Salerno Trento ha approvato in data 10 luglio 2009 il Libro Bianco sulle politiche familiari e per la natalità, documento tramite il quale si intende perseguire una politica di valorizzazione e di sostegno delle diverse funzioni che la famiglia assolve nella società, nell’ambito di una strategia complessiva capace di innovare realmente le politiche familiari e di realizzare un territorio sensibile e amico della famiglia. La legge provinciale 2 marzo 2011, n.1 recante “Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità” ribadisce il concetto di “Distretto per la famiglia”, “…inteso quale circuito economico e culturale, a base locale, all’interno del quale attori diversi per ambiti di attività e finalità operano con l’obiettivo di promuovere e valorizzare la famiglia con figli…”. Il Trentino si vuole pertanto qualificare sempre più come territorio accogliente e attrattivo per le famiglie e per i soggetti che interagiscano con esse, capace di offrire servizi e opportunità rispondenti alle aspettative delle famiglie residenti e non, un territorio all’interno del quale attori diversi per ambiti di attività e mission perseguono l’obiettivo comune di accrescere il benessere familiare. La famiglia che vive con consapevolezza la propria dimensione diventa protagonista del contesto sociale in cui vive, in quanto può esercitare le proprie fondamentali funzioni, creando in forma diretta benessere familiare e in forma indiretta coesione e capitale sociale. Obiettivo primario di questa politica è l’individuazione e lo sviluppo di un modello di responsabilità territoriale coerente con le indicazioni della politica europea e nazionale e al contempo capace di dare valore e significato ai sensi dell’artpunti di forza del sistema trentino. 1 comma 85 lettera b) Si vuole rafforzare il rapporto tra politiche familiari e politiche di sviluppo economico, evidenziando che le politiche familiari sono “investimenti sociali” strategici e creano benessere dei singoli e della comunità nella misura in cui concorrono a prevenire situazioni di disagio, a costruire reti tra le diverse realtà presenti sul territorio e a generare coesione e sicurezza sociale. La legge provinciale n. 1/2011 stabilisce, all’articolo 34, che per la realizzazione del D. Lgssistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità possono essere utilizzati come strumenti di raccordo e di coordinamento organizzativo gli Accordi volontari di area o di obiettivo. 56/2014 esercita funzioni nel campo della La Provincia autonoma di Trento, secondo quanto disposto dalla sopra citata legge provinciale, promuove l'adozione da parte di tutte le organizzazioni pubbliche e private di modalità di gestione delle strade provinciali risorse umane” attente ai bisogni di conciliazione famiglia e regolazione della circolazione stradale lavoro. Alle organizzazioni che adottano tali modalità gestionali, risultanti ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e esempio dalla certificazione Family Audit, possono essere riconosciuti sistemi di gestore delle strade regionali è assoggettato a premialità consistenti nella concessione di una maggiorazione di contributi o, secondo quanto previsto dall’artdalla legge provinciale 9 marzo 2016 n. 2 in materia di appalti, nell'attribuzione di punteggi aggiuntivi nell'ambito dell'offerta economicamente più vantaggiosa. 14 Con il combinato disposto dalle due leggi provinciali, la n. 1 del "Nuovo codice 2011 e la n. 2 del 2016 Comunità e Comuni nei propri atti amministrativi in tema di appalti possono introdurre strumenti di premialità che consistono nella concessione di una maggiorazione di contributi e in punteggi aggiuntivi per quelle Organizzazioni certificate Family Audit che si impegnano ad applicare misure che favoriscano la conciliazione dei tempi della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione vita lavorativa con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria i tempi della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamentovita familiare. In merito questo quadro appare evidente come le politiche rivolte alle modalità famiglie diventano direttamente collegate ai lavoratori e alle aziende in cui questi operano. Le tematiche della conciliazione vita lavoro ben si collegano al benessere lavorativo e alla maggiore produttività che ne può derivare. La Legge di realizzazione Stabilità 2016 e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede i collegati Decreto sulla Produttività del 25 marzo 2016 e Circolare dell'Agenzia delle Entrate del 15 giugno 2016 introducono nel contesto legislativo nazionale e provinciale la possibilità di utilizzo dell’accodo quadroun articolato sviluppo delle tematiche relative alla conciliazione tra le esigenze di produttività e innovazione organizzativa delle aziende, di benessere e conciliazione dei lavoratori e di welfare territoriale del sistema trentino. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) Queste opportunità sono state ampliate a livello nazionale con la Legge di Bilancio statale per il 2017 e, a livello locale, ulteriormente promosse attraverso incentivi fiscali (Legge di Stabilità provinciale per il 2017). In questa triangolazione è possibile quindi immaginare un accordo tra le rappresentanze dei diversi attori del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segueterritorio. Si evidenzia che alcune organizzazioni coinvolte nel presente accordo stanno adottando da alcuni anni a questa parte lo standard Family Audit. In particolare l’Associazione Artigiani e piccole Imprese della provincia di Trento-Confartigianato, la Federazione Trentina della Cooperazione e la Provincia autonoma di Trento, dopo aver conseguito il certificato Family Audit Executive, hanno mantenuto per un altro triennio le proprie misure di conciliazione vita e lavoro, esprimendo al contempo la volontà di proseguire questo percorso con l’ottica di consolidare cultura e prassi sensibili ai temi del benessere lavorativo e delle performance aziendali. Anche tsm- Trentino School of Management, dopo aver conseguito il certificato Family Audit Executive, è impegnata a mantenere, e a sviluppare ulteriormente, il proprio Piano aziendale di conciliazione vita e lavoro. Si rileva inoltre che Confindustria Trento e Uil del Trentino per la Camera Sindacale Regionale CSR, il Centro Servizi UIL del Trentino e per l'ENFAP Ente di formazione professionale della UIL, aderendo alla sperimentazione nazionale promossa dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, hanno pure compiuto un percorso significativo di coinvolgimento dei lavoratori e di realizzazione di misure attente ai bisogni di conciliazione con conseguente acquisizione della certificazione Family Audit. Tutto ciò considerato, le seguenti organizzazioni proponenti:

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Samples: Accordo Volontario Per Favorire Lo Sviluppo Delle Politiche Di Conciliazione Vita E Lavoro Nella Provincia Autonoma Di Trento

PREMESSA. La Provincia Il presente c.c.n.l., nell'assumere come proprio lo spirito del "Protocollo sulla politica dei redditi e dell'occupazione, sugli assetti contrattuali, sulle politiche del lavoro e sul sostegno al sistema produttivo" del 23 luglio 1993, ne realizza, per quanto di Salerno ai sensi dell’artcompetenza del c.c.n.l., le finalità e gli indirizzi in materia di relazioni sindacali. 1 comma 85 lettera b) A tal fine le parti concordano di regolare l'assetto della contrattazione collettiva secondo i termini e le procedure specificamente indicati dal presente contratto. Le parti, inoltre, s'impegnano ad intervenire perché le relazioni sindacali si sviluppino secondo le regole fissate. Le parti s'impegnano ad intervenire congiuntamente per l'emanazione di un apposito provvedimento legislativo che applichi il particolare trattamento contributivo-previdenziale, così come previsto per le erogazioni della contrattazione aziendale dal Protocollo 23 luglio 1993. Le parti, nel rispetto della piena autonomia imprenditoriale e ferme restando le rispettive distinte responsabilità delle organizzazioni Imprenditoriali e delle XX.XX., consapevoli dell'importanza del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione ruolo delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale relazioni sindacali, convengono di realizzare un sistema di relazioni sindacali e di gestore informazioni coerente con le esigenze delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’artaziende e dei lavoratori del settore e funzionale all'individuazione e all'esaltazione degli aspetti innovativi espressi nelle diverse tipologie settoriali ed aziendali anche con riferimento ai riflessi sull'organizzazione del lavoro. 14 A tal fine, le organizzazioni firmatarie esprimono l'intenzione di favorire corretti e proficui rapporti, attraverso l'approfondimento delle conoscenze dei problemi del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri settore e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula pratica realizzazione di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività più avanzato sistema di sostituzionerelazioni sindacali e di strumenti di gestione degli accordi, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò anche al fine di averegarantire il rispetto delle intese e, quindi, prevenire l'eventuale conflittualità tra le parti. Tale funzione è svolta anche attraverso la raccolta e lo studio di dati e informazioni utili a fronte conoscere preventivamente le occasioni di risorse limitatesviluppo, uno strumento che definisce realizzare le condizioni generali per favorirlo, individuare eventuali punti di affidamento relativamente alle tipologie debolezza per verificarne le possibilità di intervento superamento. Le parti, tenuto conto delle imminenti scadenze a livello comunitario, concordano sull'esigenza di partecipare attivamente allo sviluppo del dialogo sociale, affinché vengano analizzati ed approfonditi i percorsi di armonizzazione delle normative legislative e della contrattazione collettiva in tema di rapporto di lavoro negli Stati membri. Le parti, infine, convengono di elaborare interventi congiunti nei confronti degli organi governativi interessati al fine di realizzare un quadro di riferimento economico ed istituzionale funzionale allo sviluppo delle imprese e in particolare per porre in essere condizioni normative omogenee rispetto agli altri settori. Le parti si danno atto che, per la coerenza complessiva del nuovo sistema di relazioni sindacali, non potranno essere ripetute le materie previste ai prezzi unitarie vari livelli di contrattazione e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle non potranno richiedersi altre materie oltre quelle previste per ciascun livello rispettando le procedure e le modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:confronto previste nei vari capitoli.

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Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro

PREMESSA. La Provincia DIA sta sostenendo con sempre maggior impegno l’azione di Salerno ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) contrasto internazionale alle mafie, non solo sul piano operativo, ma anche attraverso una più energica opera di sensibilizzazione degli omologhi stranieri finalizzata a dare nuova e rafforzata consapevolezza del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo fenomeno transnazionale della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale criminalità organizzata e di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’artquella di tipo mafioso. 14 del "Nuovo codice della strada"In tale contesto, Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilitoritenuto necessario perfezionare, nel corso del Semestre italiano di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitatePresidenza Europea 2014, uno strumento che definisce integrasse a livello operativo gli strumenti di cooperazione di polizia già esistenti. Al riguardo, il Consiglio GAI1 in data 4 dicembre 2014, su iniziativa italiana ha approvato l’istituzione della Rete Operativa Antimafia @ON. La Rete @ON, in collaborazione con Europol, rende possibile l’impiego sul posto di investigatori specializzati2 delle Forze di Polizia aderenti al Network, per il contrasto delle organizzazioni criminali “gravi” e mafia-style presenti nell’Unione Europea e non, favorendo lo scambio di buone prassi ed il necessario rapporto fiduciario. I gruppi criminali attenzionati sono principalmente italiani, di etnia albanese, euroasiatici, bande di motociclisti, ma anche quelli emergenti (mafie nigeriane, cinesi, turche, ecc.) che pongono un serio rischio per la sicurezza e l’economia dell’UE. La Rete @ON ed il suo progetto di finanziamento europeo denominato ONNET, si basano su un network di Paesi e su un “Core Group” (Italia, Francia, Germania, Spagna, Belgio e Paesi Bassi) che funge da cabina di regia per la selezione delle investigazioni da supportare. Lo scambio di informazioni avviene tramite il canale protetto SIENA ed una volta stabiliti i casi da supportare dal Core Group, le condizioni generali comunicazioni vengono condivise esclusivamente con le Forze di affidamento relativamente alle tipologie polizia coinvolte ed Europol per il supporto di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamentoanalisi. In merito alle modalità particolare la Rete si propone di: - rafforzare la cooperazione e la comunicazione tra le forze di realizzazione polizia nel contrasto dei gruppi criminali di maggiore livello e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come seguemafia style attraverso:

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Samples: direzioneinvestigativaantimafia.interno.gov.it

PREMESSA. La Provincia Assicoop Romagna S.p.A. e la Rappresentanza Sindacale Aziendale, nel sottoscrivere il presente CONTRATTO INTEGRATIVO AZIENDALE in ottemperanza di Salerno ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’artdal CCNL, riaffermano la reciproca volontà di consolidare e sviluppare i rapporti di collaborazione, partecipazione e ricerca del consenso che da sempre caratterizza le relazioni fra Assicoop Romagna ed i propri dipendenti. 14 Le parti, in questo contesto, convengono che la partecipazione al Capitale Sociale di Assicoop Romagna S.p.A. di Società appartenenti al Gruppo Unipol e delle principali Organizzazioni di rappresentanza del "Nuovo codice della strada"mondo del lavoro, Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri unitamente ad una organizzazione aziendale pensata per meglio valorizzare la centralità del cliente, sono aspetti di rilevante importanza che hanno concorso a caratterizzare positivamente l’immagine e compiti degli enti proprietari l’operare di Assicoop Romagna S.p.A. nel suo territorio di competenza. Le parti convengono altresì che stante l’integrazione ormai totale del mercato assicurativo con quello finanziario, la scelta di dare risposte, in modo sempre più mirato, alle esigenze dei propri assicurati, non solo in campo assicurativo ma anche in quello bancario e del risparmio gestito, rappresenta per Assicoop Romagna S.p.A. una straordinaria opportunità per valorizzare sia la qualità del servizio e la fidelizzazione del cliente, sia la esperienza e la professionalità dei propri dipendenti. A tale proposito, per affrontare le nuove sfide del mercato, le parti condividono sulla necessità di operare in concerto per accelerare i necessari processi di evoluzione culturale e professionale dei lavoratori unitamente al miglioramento delle stradeefficienza nella gestione dei processi, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali ricercando e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:definendo assieme i necessari adeguamenti

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Samples: www.fisac-cgil.it

PREMESSA. La Provincia Nell’ambito del POR FSE 2014/2020 e del POR FESR 2014/2020 della Regione Autonoma della Sardegna, la Società Finanziaria Regione Sardegna (SFIRS S.p.A.) - soggetto gestore del Fondo di Salerno Social Impact Investing (Fondo SII) costituito con DGR n. 6/13 del 2/02/2016 - di seguito “stazione appaltante” o “Amministrazione aggiudicatrice”, ha indetto una procedura aperta ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) 60 del D. LgsD.Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada"n. 50/2016, Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna finalizzata alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico contratto per area relativamente alle attività l’affidamento del Servizio di sostituzionevalutazione indipendente dell’impatto sociale generato dalle singole iniziative finanziate nell’ambito del Fondo SII. Tale procedura sarà aggiudicata secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo ai sensi dell’art. 95, manutenzione comma 2, del D.Lgs 18 aprile 2016 n. 50. Il Fondo di Social Impact Investing è uno strumento finanziario innovativo finalizzato all’effettiva realizzazione di impatti sociali positivi. Il Fondo intende sostenere progetti pilota afferenti a specifiche “questioni sociali”1, individuate dall’Amministrazione regionale (anche tramite indagine esplorativa presso le imprese potenzialmente interessate), che dovranno rivolgersi principalmente ai soggetti in condizioni di svantaggio, al margine della società e installazione di barriere di sicurezza. Ciò del mercato del lavoro, al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamentogarantirne l’inserimento o il reinserimento lavorativo. In merito alle modalità una logica di realizzazione compartecipazione finanziaria tra soggetti pubblici e di affidamento dei lavoriprivati, il codice dei contratti prevede Fondo SII opera con risorse pubbliche - provenienti dal PO FSE 2014/2020 e dal PO FESR 2014/2020 della Regione Autonoma della Sardegna - e con risorse private messe a disposizione da co- investitori interessati a partecipare finanziariamente ad iniziative ad alto contenuto sociale, ottenendo un ritorno economico variabile e strettamente legato agli impatti sociali raggiunti. I soggetti ammissibili al sostegno del Fondo sono principalmente le imprese che, in qualità di attori dell’economia sociale, implementano servizi e programmi di interesse per la possibilità comunità e il cui principale obiettivo non è generare utili per i propri soci o azionisti, ma esercitare un “impatto sociale”. Esse agiscono erogando beni e servizi per il mercato e utilizzano gli utili principalmente a fini sociali. I progetti pilota finanziabili sono quelli potenzialmente in grado di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:produrre effetti tangibili nell’ambito dell’inclusione lavorativa, della disoccupazione e della bonifica/riqualificazione ambientale.

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Samples: www.sfirs.it

PREMESSA. La Provincia Il Fondo Pensione Aperto CNP è finalizzato all’erogazione di Salerno trattamenti pensionistici complementari del sistema previdenziale obbligatorio, ai sensi dell’artdel d.lgs. 5 dicembre 2005, n. 252. Il Fondo è stato istituito da CNP Vita Assicurazione S.p.a., impresa di assicurazione iscritta all’albo tenuto dalla COVIP con il n. 115. CNP Vita Assicurazione S.p.A. esercita l’attività di gestione del Fondo dal 31/12/2019 (di seguito “la Società”). Il Fondo Pensione Aperto CNP è rivolto a tutti coloro che intendono realizzare un piano di previdenza complementare. Possono aderire i soggetti destinatari delle Forme pensionistiche complementari, come individuati dall’art. 2 comma 1 comma 85 lettera b) del D. LgsDlgs 252/2005. 56/2014 esercita funzioni nel campo La partecipazione non è legata ad una determinata occupazione o all’esercizio di una libera professione. L’adesione al Fondo è consentita in forma individuale ed in forma collettiva. L’adesione su base collettiva è disposta riguardo ai soggetti nei cui confronti trovano applicazione contratti, regolamenti di enti o aziende, accordi collettivi aziendali o fra soli lavoratori, che prevedono l’adesione al Fondo. Il Fondo Pensione Aperto CNP è una forma pensionistica operante in regime di contribuzione definita: l’entità della prestazione pensionistica è determinata in funzione della contribuzione effettuata e dei relativi rendimenti. Il Fondo Pensione Aperto CNP è costituito in forma di patrimonio separato e autonomo nell’ambito della Società. Il presente Documento ha lo scopo di definire il processo di attuazione della politica di investimento che la Società intende attuare per ottenere, dall’impiego delle risorse gestite afferenti al Fondo Pensione Aperto CNP, l’obiettivo finale di perseguire combinazioni rischio-rendimento efficienti nell’arco temporale, coerenti con i bisogni previdenziali degli aderenti e con le prestazioni da erogare. Esso è sottoposto a revisione periodica ogni tre anni. I fattori considerati ai fini dell’eventuale modifica sono riportati in apposita deliberazione. Il Documento è trasmesso, in sede di prima definizione e, in seguito, in occasione di ogni sua modificazione: – agli organi di controllo della forma pensionistica e al responsabile della stessa; – ai soggetti incaricati della gestione finanziaria e alla banca depositaria; – alla COVIP, entro venti giorni dalla sua formalizzazione. Il Documento non costituisce documentazione contrattuale e di conseguenza alcuna azione, lamentela o richiesta potrà essere formulata sulla base delle informazioni in esso contenute, se non riportate nella Nota Informativa che, oltre al Regolamento, rappresenta l’unico documento contrattuale che lega l’aderente a CNP Vita Assicurazione S.p.A. in relazione al Fondo Pensione Aperto CNP. Il Documento è a disposizione degli aderenti che ne facciano richiesta per iscritto, a mezzo posta elettronica o posta ordinaria, ai seguenti indirizzi: PEC: xxxxxxx_xxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xx Xxx Xxxxxxxxxxx, 00 - 00000 Xxxxxx Il Fondo Pensione Aperto CNP ha l’obiettivo, in particolare, di consentire agli aderenti di disporre, all’atto del pensionamento, di prestazioni pensionistiche complementari del sistema obbligatorio. A tal fine, esso provvede alla raccolta dei contributi, alla gestione delle strade provinciali risorse nell’esclusivo interesse degli aderenti e regolazione all’erogazione delle prestazioni secondo quanto disposto dalla normativa in materia di previdenza complementare. L’obiettivo finale della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale politica d’investimento del Fondo è di massimizzare le risorse destinate alle prestazioni fornendo agli aderenti opzioni d’investimento diversificate in funzione di diverse aspettative di rendimento e di gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada"tolleranza ai rischi finanziari, Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri perseguendo combinazioni di rischio-rendimento efficienti in termini di rapporto tra rendimenti e compiti degli enti proprietari delle stradevolatilità dei risultati, tale articolo, tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di circa 2.500,00 Km, di cui circa 2.100 km di strade provinciali e circa 440 km di strade regionali in gestione con conseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). Al fine di poter gestire in maniera più efficiente ed efficace le attività di manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato stabilito, di procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di Salerno in due aree manutentive, Area 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, parte sud della Provincia. Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:qualsiasi arco temporale considerato.

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Samples: www.gruppocnp.it