OBIETTIVI E FINALITÀ DEL SERVIZIO Clausole campione

OBIETTIVI E FINALITÀ DEL SERVIZIO. Il Comune di Pordenone ha partecipato nel 2011 al bando regionale PISUS (Piano integrato di sviluppo urbano sostenibile), per accedere a fondi europei destinati alla riqualificazione dei centri urbani, presentando il progetto “Pordenone in rete”. Il progetto è articolato in numerosi interventi, che riguardano opere, marketing e contributi alle imprese. Tutti perseguono l’obiettivo di contribuire alla competitività e l’attrattività del centro urbano di Pordenone. L’intervento “Pordenone, mondo. Web e social media per una città competitiva” persegue tale obiettivo generale, concentrandosi su web e social media. Con questo intervento si mira dunque a portare a un livello superiore la qualità della comunicazione cittadina attraverso internet e i social media. L’intervento “Pordenone, mondo” propone un ripensamento globale della presenza in rete di Pordenone, sulla base di una piattaforma organica e un piano editoriale coerente, partendo dall’istituzione all’interno dell’ente stesso di una struttura deputata alla gestione della comunicazione istituzionale (già attuata in occasione del riassetto organizzativo del 2012). L’obiettivo è prendersi cura della presenza di Pordenone di fronte al pubblico globale della rete. Non solo attuare un upgrade tecnologico al sito internet del Comune, ma contribuire attivamente a mettere in rete i nodi della cultura pordenonese, valorizzare la rete museale, mettere a sistema gli sforzi dell’associazionismo e attirare l’attenzione dei potenziali visitatori anche rilanciando le piazze e gli spazi urbani. Lo snodo progettuale cardine è, prima ancora che la progettazione di un sito, valorizzare le conoscenze, competenze e capacità delle persone. Far crescere dunque un centro di competenze in grado di elevare le pratiche dell’amministrazione comunale, di favorire la piena espressione di tutti gli attori della città (cittadini, associazioni, eventi, luoghi della cultura, istituzioni), di organizzare occasioni di confronto e crescita. Nella programmazione e attuazione di tutte le attività, il contraente dovrà adottare un metodo di lavoro basato su un processo fortemente iterativo, che preveda cicli di verifica e condivisione in tutte le fasi. Dovrà adottare soluzioni che garantiscano in ogni fase di avanzamento del lavoro la massima sinergia e lo scambio di informazioni tra tutti gli attori coinvolti anche con l’adozione di appositi strumenti di collaborazione, condivisione e coordinamento. Il contraente dovrà inoltre prevedere un sist...
OBIETTIVI E FINALITÀ DEL SERVIZIO. Le finalità della Comunità Alloggio per Anziani sono quelle indicate nella Legge Regionale del 23 dicembre 2005, n. 23 e più specificatamente nel suo “Regolamento di attuazione articolo 43 della legge regionale 23 dicembre 2005, n. 23. Organizzazione e funzionamento delle strutture sociali, istituti di partecipazione e concertazione”, approvato con X.X.Xxx. 22.07.2008, n. 4. La Comunità Alloggio si impegna in particolare ad assicurare alla persona condizioni di vita adeguate alla sua dignità, garantendo e favorendo: - il soddisfacimento delle esigenze primarie; - il mantenimento dell'autosufficienza psico-fisica o il recupero delle capacità residue, attraverso l’organizzazione di adeguati servizi di prevenzione e sostegno; - il soddisfacimento delle esigenze di relazione e socializzazione; - la promozione di relazioni interpersonali anche attraverso iniziative culturali che ne stimolino la creatività e la partecipazione; - la cura e la promozione delle relazioni con i familiari e la comunità circostante; - il coinvolgimento degli ospiti nella gestione della comunità. Il servizio di accoglienza per gli anziani deve essere parte integrante della Comunità, aperto al territorio, dinamico nella programmazione, partecipe delle iniziative sociali e culturali del paese, affinché gli ospiti non si sentano esclusi ed emarginati dal contesto sociale di appartenenza. L’impresa aggiudicataria si impegna a conseguire gli scopi sopra enunciati garantendo la necessaria assistenza, ed evitando ogni forma di disadattamento e di emarginazione.
OBIETTIVI E FINALITÀ DEL SERVIZIO. Il servizio prevede la realizzazione di un complesso sistema di interventi socio-educativi che, attraverso una progettazione individualizzata, garantiscano la realizzazione di piani di lavoro (P.E.I) volti alla conquista, allo sviluppo o al recupero di competenze relazionali e sociali adeguate, al recupero di abilità scolastiche indispensabili, alla predisposizione di progetti e attività che offrano occasioni ed esperienze di crescita positive. Le finalità che il Servizio Socio-Educativo Territoriale si prefigge, attraverso gli interventi di natura specialistica sono le seguenti: • PREVENZIONE di stati di disagio, emarginazione e/o disadattamento socio-ambientale; • SOSTEGNO psicologico, pedagogico e sociale alla famiglia nello svolgimento delle sue funzioni educative; • CONSOLIDAMENTO dei legami familiari e apertura del nucleo verso l’esterno, mediante l’apporto di tutte le risorse esistenti nel territorio (scuola, associazioni, attività ludico ricreative comunali, parrocchia, etc.); • SUPERAMENTO di condizioni di emarginazione e di manifestazioni di disagio attraverso la partecipazione ad attività educative, ricreative, sportive e di sostegno scolastico; • SVILUPPO delle attitudini manuali, delle abilità critiche e delle potenzialità creative ed espressive dei minori, favorendone l’espressione positiva ed autonoma; • PROMOZIONE di processi di socializzazione che favoriscano l’incontro, l’ascolto, la comunicazione e il confronto tra minori e tra essi e gli adulti, offrendo spazi per la realizzazione di azioni creative, propositive, costruttive; • INSERIMENTO sociale dei portatori di handicap con particolare attenzione per i soggetti lontani dal circuito scolastico; • POTENZIAMENTO della partecipazione attiva e responsabile degli utenti nelle varie fasi dell’intervento (progettazione, realizzazione, verifica); • RACCORDO tra servizi territoriali, scolastici e sanitari, giudiziari, della formazione professionale e del tempo libero per la realizzazione di progetti specifici mediante strategie operative concordate e condivise; • INTEGRAZIONE fra gli obiettivi e le azioni delle Istituzioni formali (scuola, famiglia, servizi sociali e sanitari) e le iniziative e le finalità delle organizzazioni informali (volontariato, associazionismo, aggregazioni spontanee), nell’ambito di un lavoro di rete che fornisca unicità e coerenza nell’intervento operativo e nell’azione educativa. Gli obiettivi specifici del servizio di sostegno socio-educativo, che si riferiscono al ...
OBIETTIVI E FINALITÀ DEL SERVIZIO. La Comunità Alloggio si caratterizza quale struttura residenziale a carattere comunitario di piccola dimensione, caratterizzata da bassa intensità assistenziale, bassa e media complessità organizzativa, a prevalente accoglienza alberghiera. Le finalità sono quelle indicate nella Legge Regionale del 23 dicembre 2005, n°23 e più specificatamente nel suo Regolamento di attuazione articolo 43 “Organizzazione e funzionamento delle strutture sociali, istituti di partecipazione e concertazione”. La Comunità Alloggio si impegna in particolare ad assicurare alla persona condizioni di vita adeguate alla sua dignità, garantendo e favorendo: - il soddisfacimento delle esigenze primarie; - il mantenimento dell'autosufficienza psico-fisica, il potenziamento delle capacità di autonomia personale o il recupero delle capacità residue, attraverso l’organizzazione di adeguati servizi di prevenzione e sostegno; - il soddisfacimento delle esigenze di relazione e socializzazione; - la promozione di relazioni interpersonali anche attraverso iniziative culturali che ne stimolino la creatività e la partecipazione; - la cura e la promozione delle relazioni con i familiari e la comunità circostante; - il coinvolgimento degli ospiti nella gestione della comunità. La gestione della struttura richiede standard qualitativi atti al mantenimento e recupero delle capacità-psico- fisiche e sociali potenziali residue della persona, valorizzandone al massimo l’autonomia e la promozione della persona soprattutto in riferimento all’alimentazione, alla mobilizzazione, all’igiene e alla socializzazione. L’attività deve garantire una normale vita di relazione e la possibilità di sviluppo culturale di ognuno con apposite e flessibili differenziazioni.

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  • Registrazione e regime fiscale Il presente accordo è soggetto ad imposta di bollo ai sensi dell’art. 2, parte I D.P.R. 26/10/1972 n. 642 e successive modificazioni ed è soggetta a registrazione solo in caso d’uso ai sensi dell’art.10 delle tariffe - parte 2°- del DPR 26/04/1986 n. 131.

  • Utenze Le VM sono configurate con modalità idonee a consentirne l’accesso unicamente a soggetti dotati di credenziali di autenticazione che ne consentono la loro univoca identificazione.

  • Trattamento economico di malattia Durante il periodo di malattia, previsto dall'articolo precedente, il lavoratore avrà diritto, alle normali scadenze dei periodi di paga:

  • Documento Unico di Regolarità contributiva (DURC) 1. La stipula del contratto, l’erogazione di qualunque pagamento a favore dell’appaltatore, la stipula di eventuali atti di sottomissione o di appendici contrattuali, sono subordinate all’acquisizione del DURC.

  • DOTAZIONI TECNICHE Ai fini della partecipazione alla presente procedura, ogni operatore economico deve dotarsi, a propria cura, spesa e responsabilitm della strumentazione tecnica ed informatica conforme a quella indicata nel presente disciplinare e nel documento Allegato 10 “Disciplinare Telematico e timing di gara - utilizzo della piattaforma”, che disciplina il funzionamento e l’utilizzo della Piattaforma. In ogni caso è indispensabile:

  • Licenza Il software, comprese tutte le relative funzionalità e servizi, e la documentazione, compreso qualsiasi materiale della confezione ("Documentazione"), che accompagnano il presente Contratto di licenza (collettivamente il "Software") sono di proprietà di Symantec o dei suoi licenziatari e sono protetti dalla legge sul copyright. Sebbene Symantec continui a detenere la proprietà del Software, l'accettazione del presente Contratto di licenza concede all'Utente alcuni diritti di utilizzo del Software durante il Periodo del servizio. Il “Periodo del servizio” inizierà dalla data di installazione iniziale del Software, indipendentemente dal numero di copie che l'Utente è autorizzato a utilizzare in accordo con la Sezione 1.A del presente Contratto di licenza, e durerà per il periodo stabilito nella Documentazione o nella documentazione della transazione pertinente effettuata con il distributore o rivenditore autorizzato presso il quale è stato ottenuto il Software. Il Software può disattivarsi automaticamente e diventare non operativo al termine del Periodo del servizio e l'Utente non avrà diritto a ricevere alcun aggiornamento dei contenuti o delle funzionalità del Software a meno che il Periodo del servizio non venga rinnovato. Gli abbonamenti per i rinnovi del Periodo del servizio saranno disponibili conformemente alla policy di supporto di Symantec situata all'indirizzo xxxx://xxx.xxxxxxxx.xxx/xx/xx/xxxxxx/xxxxxxx/xxxxxxxxx_xxxxxxx_xxxxxx.xxx. Il presente Contratto di licenza disciplina qualsiasi versione, revisione o miglioramento del Software reso disponibile all'Utente da Symantec. Ad eccezione di eventuali modifiche contemplate nella Documentazione e fatto salvo il diritto di risoluzione di Symantec per inadempimento dell'Utente secondo quanto stabilito nella Sezione 9, i diritti e gli obblighi dell'Utente ai sensi del presente Contratto di licenza riguardanti l'utilizzo del suddetto Software sono i seguenti. Durante il Periodo del servizio, è possibile:

  • Determinazione dell’indennizzo Fermo il massimale indicato all'art. 8, i costi di cui all’art. 1 sono indennizzabili nei limiti delle maggiori spese che la Stazione appaltante che abbia affidato l’incarico di progettazione deve sostenere per la realizzazione della medesima opera rispetto a quelli che avrebbe sostenuto qualora il progetto fosse risultato esente da errori od omissioni.

  • Dichiarazione di responsabilità I soggetti elencati al precedente Paragrafo 1.1 del Prospetto Informativo dichiarano, ciascuno per le parti di rispettiva competenza che, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, le informazioni contenute nel Prospetto Informativo sono, per quanto a propria conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso. Il Prospetto Informativo è conforme al modello depositato presso la Consob in data 5 giugno 2015 a seguito di comunicazione del provvedimento di approvazione con nota del 4 giugno 2015, protocollo n. 0045428/15.

  • PERSONALE DELL’APPALTATORE Il personale destinato ai lavori dovrà essere, per numero e qualità, adeguato all'importanza dei lavori da eseguire ed ai termini di consegna stabiliti o concordati con la Direzione dei Lavori anche in relazione a quanto indicato dal programma dei lavori integrato. Dovrà pertanto essere formato e informato in materia di approntamento di opere, di presidi di prevenzione e protezione e in materia di salute e igiene del lavoro. L'Appaltatore dovrà inoltre osservare le norme e le prescrizioni delle leggi e dei regolamenti vigenti sull'assunzione, tutela, protezione ed assistenza dei lavoratori impegnati sul cantiere, comunicando, prima della stipula del contratto, gli estremi della propria iscrizione agli Istituti previdenziali ed assicurativi. Tutti i dipendenti dell'Appaltatore sono tenuti ad osservare: - i regolamenti in vigore in cantiere; - le norme antinfortunistiche proprie del lavoro in esecuzione e quelle particolari vigenti in cantiere; - le indicazioni contenute nei Piani di Sicurezza e le indicazioni fornite dal Coordinatore per l'esecuzione. Tutti i dipendenti e/o collaboratori dell'Appaltatore devono essere formati, addestrati e informati alle mansioni disposte, in funzione della figura, e con riferimento alle attrezzature ed alle macchine di cui sono operatori, a cura ed onere dell'Appaltatore medesimo. L'inosservanza delle predette condizioni costituisce per l'Appaltatore responsabilità, sia in via penale che civile, dei danni che per effetto dell'inosservanza stessa dovessero derivare al personale, a terzi ed agli impianti di cantiere.

  • RICHIAMATI il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 recante il “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”, in particolare l’art. 19, comma 1, lett. l); - la Legge 13 agosto 2010, n. 136 recante il “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia”, in particolare l'art. 13; - l’art. 37, comma 4, del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50; - l’art. 1, commi 16 e 44, lett. c), della L. 7 aprile 2014, n. 56, il quale prevede che “D'intesa con i comuni interessati la città metropolitana può esercitare le funzioni di predisposizione dei documenti di gara, di stazione appaltante, di monitoraggio dei contratti di servizio e di organizzazione di concorsi e procedure selettive”; - il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 giugno 2011 “Stazione Unica Appaltante, in attuazione dell'articolo 13 della legge 13 agosto 2010, n. 136 – Piano straordinario contro le mafie”; - il D.M. 14 Marzo 2003 recante “Istituzione, ai sensi dell’art. 15, comma 5, del D.Lgs. 190/2002, del Comitato di coordinamento per l’Alta sorveglianza delle grandi opere”; - l’art. 9, comma 1, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, il quale prevede che nell'ambito dell'Anagrafe unica delle stazioni appaltanti, operante presso l'Autorità nazionale anticorruzione è istituito l'elenco dei soggetti aggregatori di cui fanno parte Consip S.p.A. e una centrale di committenza per ciascuna regione, qualora costituita ai sensi dell'art. 1, comma 455, della legge 27 dicembre 2006, n. 296; - l’art. 9, comma 2, del predetto decreto-legge, il quale prevede che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sono definiti i requisiti per l'iscrizione nell'elenco dei soggetti aggregatori di soggetti diversi da quelli di cui al comma 1 che svolgono attività di centrale di committenza, nonché i valori di spesa ritenuti significativi per le acquisizioni di beni e servizi con riferimento ad ambiti anche territoriali, da ritenersi ottimali ai fini dell'aggregazione e della centralizzazione della domanda; - l’art. 9, comma 2, terzo periodo, del decreto-legge di cui trattasi, il quale prevede che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri è istituito il Tavolo tecnico dei soggetti aggregatori, coordinato dal Ministro dell'economia e delle finanze, e ne sono stabiliti i compiti, le attività e le modalità operative; - l’art. 9, comma 3, del citato decreto-legge n. 66/2014, come da ultimo modificato dalla Legge 28/12/2015 n. 208 (Legge di Stabilità 2016), il quale stabilisce che con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, entro il 31 dicembre di ogni anno, sulla base di analisi del Tavolo dei soggetti aggregatori, sono individuate le categorie di beni e di servizi nonché le soglie al superamento delle quali, tra gli altri, le Amministrazioni statali, centrali e periferiche, le regioni, gli enti del servizio sanitario nazionale e gli enti locali di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 sono tenuti a ricorrere a Consip S.p.A. o altro soggetto aggregatore per lo svolgimento delle relative procedure di acquisizione; per le categorie di beni e servizi individuate dal d.p.c.m. di cui sopra l’ANAC non rilascia il codice identificativo di gara (CIG) alle stazioni appaltanti che, in violazione degli adempimenti previsti dal presente comma, non ricorrono a Consip S.p.A. o ad altro soggetto aggregatore; - l’art. 9, comma 2, del più volte citato decreto-legge n. 66/2014, come modificato dall’art. 1, comma 499 della L. 208/2015, ove si prevede ora che i soggetti possono stipulare, per gli ambiti territoriali di competenza, le convenzioni di cui all’articolo 26, comma 1, della legge 23 dicembre 1999, n. 488, e successive modificazioni e che, per le categorie merceologiche e le soglie individuate con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui al punto precedente, l’ambito territoriale di competenza dei soggetti aggregatori aventi natura di Città Metropolitana o di Provincia coincide con la regione di riferimento; - il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 novembre 2014 di attuazione dell’articolo 9 comma 2 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66 che individua i requisiti per l'iscrizione nell'elenco dei soggetti aggregatori, ai sensi dell'articolo 9, comma 2, secondo periodo, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66; - la deliberazione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione del 23 luglio 2015 con la quale l’Autorità stessa ha proceduto all’iscrizione nell’elenco dei 33 soggetti in possesso dei prescritti requisiti, tra i quali figura anche la Città Metropolitana di Genova, che aveva presentato apposita istanza in tal senso; - l'art. 23-ter, comma 3, legge n. 114 del 2014, come modificato dall'art. 1, comma 501, lettera b), della Legge 28 dicembre 2015, n. 208, ai sensi del quale i comuni possono procedere autonomamente per gli acquisti di beni, servizi e lavori di valore inferiore a 40.000 euro; - l’art. 1, comma 512, della citata legge n. 208/2015, in forza del quale al fine di garantire l’ottimizzazione e la razionalizzazione degli acquisti di beni e servizi informatici e di connettività, fermi restando gli obblighi di acquisizione centralizzata previsti per i beni e servizi dalla normativa vigente, le amministrazioni pubbliche e le società inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi dell’articolo 1 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, provvedono ai propri approvvigionamenti esclusivamente tramite Consip SpA o i soggetti aggregatori, ivi comprese le centrali di committenza regionali, per i beni e i servizi disponibili presso gli stessi soggetti; - l’art. 5, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 novembre 2014, recante norme in materia di istituzione del tavolo tecnico dei soggetti aggregatori, ove si dispone che “Ciascun soggetto aggregatore, entro il 15 ottobre di ogni anno, trasmette alla segreteria tecnica una programmazione di massima riferita all’anno successivo redatto sulla base di un modello condiviso dal Tavolo tecnico”; - il Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50 recante “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture” ed in particolare gli articoli 37-39; - la “Convenzione per la Stazione Unica Appaltante” sottoscritta in data 22 ottobre 2018 tra la Prefettura di Genova, la Prefettura di Imperia, la Prefettura di La Spezia, la Prefettura di Savona, Regione Liguria, Comune di Genova e Città Metropolitana di Genova, con particolare riferimento all’Art. 9 in merito alle convenzioni di servizio;