Servizio di ristorazione Clausole campione

Servizio di ristorazione. E’ a disposizione dell’aggiudicatario, nella casa per ferie, una cucina interna e gli spazi di norma annessi che devono essere utilizzati come centro produzione ed elaborazione dei pasti giornalieri, inclusi i festivi, di prima colazione, pranzo e cena. Per l’espletamento di tale servizio l’Istituto mette a disposizione i locali in questione e li concede in comodato precario, ai sensi dell’art. 1803 e successivi del Codice Civile, con le relative attrezzature (piani cottura, forni, cappe aspiranti, frigoriferi e surgelatori, friggitrici, affettatrici, riscaldatori di alimenti, lavastoviglie, macchine per cucinare, ecc.) nell’attuale stato di manutenzione. Tutte le apparecchiature saranno utilizzate ai soli fini inerenti al presente appalto, con l’onere di assicurarne la buona conservazione e manutenzione, sostenendo quindi tutte le spese inerenti alla riparazione e adeguamento sia di quelli di propria proprietà che di quelli dell’Istituto, secondo le normative all’uopo vigenti. I macchinari inutilizzati dovranno essere stoccati ordinatamente in appositi locali. Per le apparecchiature di proprietà dell’Istituto inutilizzate, dovrà essere comunque garantita la perfetta conservazione. Qualora fosse necessario operarne la relativa dismissione, l’aggiudicatario dovrà preventivamente comunicarne all’Istituto la relativa necessità, per avviare le dovute procedure di legge. I lavori di allacciamento in rete e messa in funzione delle sopra citate attrezzature, saranno a carico della Ditta appaltatrice la quale dovrà trasmettere, all’ Istituto, copie conformi agli originali dei certificati di esecuzione a regola d’arte attinenti la realizzazione di impianti elettrici, idraulici, allacciamento gas, ecc., resisi necessari. La somministrazione di ogni singolo alimento avverrà secondo le modalità previste delle norme vigenti nel momento di esecuzione del servizio. Prima colazione, pranzo e cena saranno serviti negli spazi all’uopo dedicati all’interno delle case per ferie. Agli ospiti che ne faranno specifica richiesta dovrà essere garantita una alimentazione confacente al loro particolare regime dietetico. A titolo puramente indicativo dovranno essere forniti, senza ulteriori costi, pasti iposodici, per vegetariani e ospiti affetti da intolleranze alimentari e/o con particolari esigenze cliniche (es. diabetici, celiaci, ecc.). A tal fine, l’aggiudicatario dovrà disporre della consulenza di un dietista od un tecnologo alimentare e di un servizio assistenza in grado di f...
Servizio di ristorazione. Il concessionario può attivare presso l’Anfiteatro Romano un servizio di ristorazione nell’area verde indicata nella planimetria allegata per un ingombro massimo di 50 mq di cui al massimo 40 mq di somministrazione. Il concessionario dovrà presentare un progetto di allestimento temporaneo e stagionale dello stesso rispondente alle disposizioni urbanistiche, edilizie ed igienico-sanitarie vigenti ed ottenere tutte le autorizzazioni e licenze necessarie alla sua realizzazione e conduzione. Il servizio di ristorazione è svolto, presso l’Anfiteatro Romano, in conformità alle disposizioni igienico-sanitarie vigenti in materia di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande e comprende le seguenti attività: Preparazione, somministrazione e vendita al banco e al tavolo di prodotti alimentari e bevande destinati alla ristorazione Igienizzazione e pulizia dei locali, degli impianti, delle attrezzature e degli arredi Il servizio di ristorazione dell’Anfiteatro Romano può essere esercitato per un periodo massimo di 120 giorni e le giornate e gli orari di apertura sono definiti dal concessionario.
Servizio di ristorazione. L'appaltatore provvederà all’acquisto delle derrate alimentari, all'approntamento dei pasti e alla relativa distribuzione agli ospiti. L'Ente appaltante mette a disposizione della Ditta aggiudicataria, per l’approntamento dei pasti, i locali e le attrezzature nello stato di fatto presso il presidio. Tutte le spese per l'uso e la manutenzione dei locali e delle attrezzature saranno a carico della ditta aggiudicataria. In sede di offerta dovrà essere presentato uno schema di “menù settimanale” con le relative grammature, vistato da un dietologo e dall’A.S.L. AL. Resta inteso che tale menù potrà essere modificato per particolari esigenze (es. diete speciali) e dovrà essere confezionato a regola d'arte utilizzando prodotti di prima qualità. La Ditta aggiudicataria dovrà essere in grado di fornire, su richiesta, menù individuali agli ospiti. Oltre al rispetto dei criteri dietetico-nutrizionali, i menù e le tabelle dietetiche dovranno uniformarsi alle abitudini alimentari prevalenti nell’utenza. La ditta appaltatrice è altresì responsabile del rispetto della normativa relativa all’igiene degli alimenti, nell’approvvigionamento, preparazione, conservazione e somministrazione degli stessi, ed è tenuta alla redazione e al costante adeguamento del piano di autocontrollo e quant’altro previsto dalla vigente normativa. I pasti da somministrare dovranno essere tutti preparati con il sistema della cucina tradizionale. La giornata alimentare sarà così composta: - prima colazione del mattino: latte, caffè, the, pane, fette biscottate, biscotti, marmellate; - metà mattino: bevande calde o fredde; - pranzo: primo, secondo, contorno, pane frutta, dessert, acqua e/o vino; - merenda: bevande calde o fredde con fette biscottate e biscotti; - cena: primo, secondo, contorno, pane, frutta, dessert, acqua e/o vino; - sera: bevande calde o tisana La Ditta Aggiudicataria dovrà inoltre assicurare la propria disponibilità a fornire pasti da consumarsi presso la struttura in base alla disponibilità di posti per i parenti degli ospiti o per persone preventivamente autorizzate dal C.I.S.S.A.C.A., previo accordo sui costi. L’Impresa concorrente in sede di offerta progettuale, deve: - Dettagliare il sistema di acquisto delle derrate, il confezionamento e la somministrazione dei pasti in tutti i suoi aspetti elencando altresì tutte le attrezzature di cui intende dotarsi oltre a quelle fornite dall’Ente per la funzionale organizzazione del servizio. Non è ammessa stoviglieria monouso. - Prese...
Servizio di ristorazione. Il servizio di ristorazione, oltre a garantire una dieta equilibrata e adeguata, deve essere in grado di soddisfare anche i bisogni psicologici connessi all’alimentazione, garantendo il più possibile uno spazio/tempo curato che sappia bilanciare adeguatamente il bisogno di intimità e di compagnia dell’ospite. Entro i limiti imposti dallo stato di salute del singolo, il servizio di ristorazione deve garantire il seguente livello minimo di prestazioni: • colazione: latte o caffè o tè, biscotti o fette biscottate; • pranzo: un primo caldo su tre alternative, un secondo su tre alternative di cui almeno una calda, contorno di verdura su due alternative di cui una calda; frutta; vino o acqua minerale, pane a volontà, caffè; • merenda: tè con biscotti o fette biscottate; • cena: un primo caldo su tre alternative, un secondo caldo e in alternativa un secondo freddo, contorno di verdura su due alternative di cui una calda, frutta, vino o acqua minerale, pane a volontà; • dopo cena: camomilla o altra tisana; • disponibilità di bevande durante l’intero arco della giornata. In caso di necessità, su prescrizione del medico della R.S.A., devono essere predisposte diete individualizzate. I menù, esposti ai piani e nelle sale da pranzo, devono garantire un’adeguata varietà, considerare e rispettare il più possibile i gusti e le abitudini alimentari degli ospiti, tenere conto dei diversi momenti dell’anno sia in relazione all’avvicendarsi delle stagioni che delle principali ricorrenze, comprese quelle riferite ai singoli ospiti, e/o festività. Il vitto dovrà essere somministrato secondo le grammature previste dai menù predisposti in collaborazione con l’Asl territoriale. Le derrate alimentari devono rispettare le caratteristiche merceologiche di cui alle vigenti normative. La preparazione dei cibi deve avvenire nel rispetto delle norme igienico-sanitarie. Il Concessionario deve pertanto garantire il rispetto della normativa vigente in relazione al Piano di autocontrollo secondo i principi dell’HACCP. Il personale addetto alla ristorazione deve essere sottoposto a tutti gli accertamenti previsti per legge. Deve essere inoltre munito di apposita divisa. I locali adibiti a sale da pranzo devono essere predisposti in modo da garantire il massimo comfort e la maggior personalizzazione possibile. Il servizio di assistenza infermieristica e le attività riabilitative sono finalizzate a curare gli stati di patologia cronica nonché gli eventi morbosi ricorrenti, oltre che a prevenir...
Servizio di ristorazione. Il servizio di ristorazione è affidato ad una ditta di ristorazione con una solida esperienza nel settore che si avvale della collaborazione di dietologhe e dietiste. L’alimentazione degli ospiti varia giornalmente ed è organizzata con programmi dietetici stabiliti in accordo con la dietista. La Casa Protetta mette a disposizione una cucina interna per il porzionamento dei pasti. Sono inoltre previste diete personalizzate che rispondono alle più comuni patologie e problematiche tipiche della terza e quarta età. L’ospite può consultare il menù settimanale esposto in bacheca. E’ vietato introdurre alimenti non confezionati all’interno della struttura in relazione al D.Lgs. 155/97 (HCCP: sistema di analisi dei rischi e controllo dei punti critici sulla produzione/manipolazione alimentare).
Servizio di ristorazione. L’appaltatore deve prendere visione del manuale HACCP in uso presso l’Asilo Nido, ottemperarne i contenuti nell’esercizio delle proprie funzioni e ogni altro regolamento e precetto che verrà fornito dalla stazione appaltante in materia. Il servizio di ristorazione verrà erogato dall’impresa di ristorazione affidataria del servizio, con proprio personale, per conto della Città di Giaveno; in caso sorgesse la necessità di usufruire del servizio di ristorazione anche nell'ambito dei servizi gestiti in concessione dall'appaltatore, la disponibilità potrà essere concordata in un successivo momento direttamente con la stazione appaltante.
Servizio di ristorazione. 1. Il servizio di ristorazione è organizzato in modo da attuare una razionale diffusione delle strutture sul territorio, prevedendo una pluralità di forme di ristorazione; può essere gestito direttamente o mediante appalti o convenzioni. Esso è regolamentato in modo da consentire idonee forme di controllo anche da parte degli studenti.
Servizio di ristorazione. L’aggiudicatario dovrà provvedere al servizio di ristorazione (pasto di mezzogiorno e merenda pomeridiana) avvalendosi di ditte esterne e curandone il trasporto, la consegna e la somministrazione. L’impresa dovrà trasmettere al Consorzio le tabelle menù vistate dal competente servizio sanitario e dovrà rispettare la normativa vigente in materia.
Servizio di ristorazione. 11) Manutenzione ordinaria
Servizio di ristorazione. Il servizio ha per oggetto l’affidamento in gestione totale della ristorazione per gli ospiti della struttura. Può essere assicurato sia tramite la cucina interna della struttura, sia mediante preparazione e confezionamento in cucine esterne. Il servizio di ristorazione dovrà essere erogato anche ad eventuali visitatori o parenti degli ospiti presenti in struttura che ne facciano richiesta occasionale. La gestione del servizio di ristorazione dovrà essere comprensiva di : - organizzazione complessiva del servizio; - approvvigionamento delle derrate alimentari; - approvvigionamento delle bevande e quant’altro necessario; - preparazione dei carrelli; - sporzionamento dei pasti in sala da pranzo; - pulizia e riordino del pentolame, dei piatti, dei bicchieri, delle stoviglie/posateria e delle attrezzature; - pulizia e sanificazione della cucina, del magazzino, del locale lavaggio e degli impianti presenti; - progettazione, implementazione ed assunzione delle responsabilità connesse alla normativa HACCP. Tutti i pasti giornalieri dovranno essere dieteticamente equilibrati, sani, nutrienti e confezionati con derrate alimentari di ottima qualità, e rispettare le prescrizioni relative ai menù del competente servizio dell'azienda sanitaria territoriale. L’Impresa è tenuta a fornire a tale scopo apposita dichiarazione, secondo le norme vigenti.