Modalità attuative Clausole campione

Modalità attuative. Sulla base delle Linee Guida di cui all’articolo 3 le Parti predispongono e diramano istruzioni operative per i propri Uffici al fine di garantire la massima collaborazione reciproca. Le Parti potranno altresì concordare modalità di semplificazione degli adempimenti previsti dal presente Accordo anche con ricorso a strumenti informatici e potranno altresì promuovere ulteriori attività e forme di collaborazione. Il presente Accordo ha una validità di anni cinque a decorrere dalla data della sottoscrizione e potrà essere rinnovato previa richiesta scritta di una delle parti ed adesione dell’altra, 30 giorni prima della scadenza, ovvero integrato o modificato di comune accordo prima della scadenza. In caso di firma digitale, il termine di durata decorre dalla data di trasmissione, tramite posta elettronica certificata, dell’originale dell’atto munito di firma digitale, ad opera della parte che per ultima ha apposto la sottoscrizione.
Modalità attuative. Prima della stipula il Ministero del bilancio e della programmazione economica procede, d’intesa con ciascuna Regione e Provincia autonoma, alla ricognizione degli interventi e delle risorse finanziarie disponibili sul bilancio dello Stato, delle amministrazioni regionali, degli Enti pubblici interessati all’intesa, nonché delle risorse comunitarie in settori in cui siano attivabili i fondi strutturali, e delle altre risorse pubbliche e private. In sede di prima applicazione tale ricognizione va conclusa in tempi compatibili con la stipula dell’intesa entro 12 mesi dalla pubblicazione della presente delibera. Ogni intesa deve specificare, con riferimento ad un arco temporale triennale:
Modalità attuative. 1. Per l’attuazione del presente Accordo, le Parti, fermo rimanendo il contesto di riferimento come riportato nelle premesse, rinviano alla stipula di specifici Accordi territoriali o all’ampliamento/revisione di accordi in essere, tra le singole Regioni e AgID, che definiscono il piano operativo degli interventi pubblici, in coerenza con gli obiettivi di cui all'articolo 2 e le peculiarità di ogni Regione, nel rispetto delle modalità di impiego delle risorse finanziare a disposizione;
Modalità attuative. Le Parti convengono che le finalità sopra elencate possono essere raggiunte attraverso lo svolgimento delle seguenti attività:
Modalità attuative. L’attività formativa interessata dal “Patto Formativo” potrà essere diretta ad accrescere le competenze a prescindere dal ruolo del richiedente purché risulti coerente con gli obiettivi generali di sviluppo delle competenze interne in relazione ai profili professionali previsti dal CCNL vigente. Possono accedere al “Patto Formativo Individuale” tutti i dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato che abbiamo superato il periodo di prova. Le Società potranno inoltre pubblicizzare e farsi fattivamente promotrici di corsi di particolare interesse fruibili nell’ambito del “Patto Formativo”.
Modalità attuative. 8.1 Lotto 1 – Modalità attuative
Modalità attuative. Le Regioni forniscono, nell’ambito della direttiva di cui al comma 3 dell’art. 10 del presente CCNL e secondo quanto previsto dall’art. 2 del presente CCNL, le linee guida circa le modalità di attuazione dei progetti e programmi di cui al comma medesimo, individuando possibili macro-obiettivi coerenti con il piano sanitario regionale e prevedendo, in via generale, indicatori e parametri idonei ad accertare l’effettivo miglioramento delle prestazioni e dei servizi erogati ed il raggiungimento dei risultati quali - quantitativi prefissati. Nell’ambito dei suddetti macro-obiettivi, i progetti aziendali individuano prioritariamente: - gli obiettivi da conseguire; - i processi nei quali si articola l’azione; - le risorse umane, tecniche e strumentali necessarie, individuando, altresì, le competenze e le professionalità coinvolte; - gli indicatori ed i parametri adeguati ai citati obiettivi ai fini della verifica dei relativi risultati raggiunti.
Modalità attuative. In questa sezione del Piano, si sintetizzano le scelte organizzative operate per promuovere il ricorso al lavoro agile e le condizioni per la sua realizzazione. Si tratta di condizioni amministrative, relative ai principali adempimenti richiesti per l’attivazione del lavoro agile (regolamento, accordo individuale); condizioni gestionali, con riferimento agli strumenti e ai sistemi operativi che possono essere adeguati e/o implementati per favorire un’efficace adozione del lavoro agile. La normativa vigente, ai sensi di quanto previsto dal Decreto Legge n. 56 del 30.04.2021, prevede che almeno il 15% dei dipendenti assegnati allo svolgimento di attività che possono essere rese a distanza possa avvalersi della modalità di prestazione lavorativa agile. L’Amministrazione si impegna a garantire le percentuali più elevate possibili di lavoro agile, compatibili con le potenzialità organizzative, con la qualità e l’effettività dei servizi erogati, nonché con le condizioni di salute dei soggetti “fragili”, poiché il lavoro agile nelle Aziende di Parma persegue i seguenti obiettivi: ▪ sperimentare ed introdurre nuove soluzioni organizzative che favoriscano lo sviluppo di una cultura gestionale orientata al lavoro per obiettivi e risultati; ▪ rafforzare le pari opportunità e le misure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro; ▪ promuovere la mobilità sostenibile tramite la riduzione degli spostamenti casa-lavoro-casa; ▪ razionalizzare spazi e dotazioni tecnologiche, da un lato ripensando la distribuzione dei collaboratori e l’uso dei locali, dall’altro assegnando dotazioni portatili senza duplicazioni. Occorre sottolineare che non tutti i dipendenti che lavorano in Azienda svolgono attività che, anche a rotazione, possono essere svolte in modalità agile. Per l’attivazione di uno smart working devono, infatti, sussistere i requisiti minimi di seguito indicati: ▪ è possibile delocalizzare, almeno in parte, le attività assegnate al dipendente, senza che sia necessaria la costante presenza fisica nella sede di lavoro; ▪ è possibile utilizzare strumentazioni tecnologiche idonee allo svolgimento della prestazione lavorativa al di fuori della sede di lavoro; ▪ è possibile organizzare l'esecuzione della prestazione lavorativa nel rispetto degli obiettivi prefissati ed in piena autonomia; ▪ è possibile monitorare e valutare i risultati delle attività assegnate al dipendente, che opera in condizioni di autonomia, rispetto agli obiettivi programmati; ▪ l’attività in modal...
Modalità attuative. Il presente Accordo disciplina le attività contenute nel progetto operativo trasmesso dal Dipartimento di Studi Umanistici (Prot. n. 0037474 del 13/07/2022 - III/7 - Delibera Consiglio di Dipartimento n. 655/2022) e approvato nella seduta del Senato Accademico del 28 luglio 2022. Al fine di individuare i cittadini destinatari delle attività ivi previste, il Dipartimento di Studi Umanistici provvederà all’acquisizione diretta dei dati necessari presso i Comuni assegnatari delle risorse di cui alla all’art 3 comma 1 lett. a) della L.R. n. 32/2021 e/o presso gli Ambiti territoriali sociali, di cui alla L.R. 19/2006, cui quei Comuni afferiscono. Per garantire il coordinamento e la corretta esecuzione delle disposizioni contenute nel presente Accordo sono individuati i seguenti Responsabili: - il Responsabile per la Regione è la dott.ssa Xxxxxxxx Xxxxxxx, Dirigente del Servizio Inclusione sociale attiva, accessibilità dei servizi e contrasto alle povertà e Asp; - il Responsabile per il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Foggia è il xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx nella sua qualità di docente di Informatica nel Settore Scientifico Disciplinare INF/01. Ciascuna Parte ha facoltà di sostituire i propri Responsabili dell’Accordo, mediante comunicazione scritta da inviare all’altra Parte.
Modalità attuative. La formazione è parte integrante del percorso del CdR e deve essere realizzata all’interno della durata del CdR. In particolare, la formazione deve avviarsi all’interno dei 6 mesi di durata del CdR: nel caso in cui la conclusione del corso ecceda il termine di scadenza del CdR, lo stesso si intende automaticamente prorogato fino alla conclusione del corso e delle ore residue previste per il completamento del percorso di accompagnamento così come definito nel piano personalizzato. Ad avvio del percorso il soggetto attuatore deve inviare l’apposita comunicazione (Allegato B7) e richiedere la vidimazione dei registri. In caso di indisponibilità dei docenti comunicati in fase di presentazione del percorso, il soggetto attuatore dovrà richiedere una preventiva autorizzazione alla Regione Lazio, allegando il CV del nuovo docente: si specifica che l’autorizzazione potrà essere concessa solo a parità di fascia tra il docente sostituito ed il nuovo docente e che abbia le stesse competenze. In ogni caso, la richiesta di variazione dovrà essere considerata come evento episodico e di natura eccezionale: la ricorrenza di tale casistica eccezionale su diversi corsi promossi dallo stesso soggetto può comportare la programmazione di audit in ordine alla verifica dell’efficacia delle procedure gestionali nonché di altri elementi afferenti all’accreditamento. In ogni caso, la richiesta di autorizzazione di variazione ha natura preventiva e, pertanto, variazioni non richieste o non autorizzate prima dell’erogazione delle ore assegnate al docente comportano il mancato riconoscimento delle relative ore. L’attività formativa dovrà essere gestita per tramite delle funzionalità di SIGEM relative alla gestione dell’aula. In particolare, ad avvio di attività dovrà essere alimentato il calendario didattico con i relativi moduli previsti nel percorso approvato. Lo svolgimento del corso dovrà essere quotidianamente attestato attraverso: • Firma dei registri cartacei; • Alimentazione del registro on-line su SIGEM.