Inquadramento normativo Clausole campione

Inquadramento normativo. Le principali previsioni normative e linee guida che governano la presente iniziativa sono: - D.lgs. 18 aprile 2016, n. 50 (“Codice dei contratti pubblici”) e s.m.i. e relativi provvedimenti attuativi; - D.lgs. 7 marzo 2005, n. 82 (“Codice dell’Amministrazione Digitale”) e s.m.i.; - Regolamento UE 2016/679 (“Regolamento generale sulla protezione dei dati” o GDPR “General Data Protection Regulation” ) e s.m.i. e relativa normativa nazionale applicabile; - Legge 9 gennaio 2004, n. 4 (“Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici”) e s.m.i.; - DPCM 14 aprile 2021, n. 81 “Regolamento in materia di notifiche degli incidenti aventi impatto su reti, sistemi informativi e servizi informatici di cui all'articolo 1, comma 2, lettera b), del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 105, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n. 133, e di misure volte a garantire elevati livelli di sicurezza”; - Carta dei principi tecnologici del procurement e relativi documenti ivi richiamati; - Linee guida emesse da XxXX (xxxxx://xxx.xxxx.xxx.xx/xx/xxxxx-xxxxx); - Guida tecnica AgID all’uso di metriche per il software applicativo sviluppato per conto delle pubbliche amministrazioni; - Standard della serie ISO 25000 SQuaRE (System and Software Quality Requirements and Evaluation); - CISQ standard to automate software measurement; - CWE/Sans Top 25 and Owasp Top 10 security weaknesses; - ISO 9241-210:2019 - Ergonomics of human-system interaction — Part 210: Human-centred design for interactive systems; - Standard ECMA 262; - le Recommendation del W3C relative a linguaggi, architetture, web services, formati e specifiche tecniche relative alla realizzazione di pagine, oggetti e applicazioni web interattive e disponibili su qualsiasi dispositivo (xxxxx://xxx.x0.xxx/xxxxxxxxx). Relativamente alle linee guida tecnologiche e standard, il precedente elenco cita i principali documenti di riferimento alla data. La continua evoluzione e la capacità di tradurre best practices in linee guida e/o standard e la crescente disponibilità di template, framework, codice standard, componenti riusabili, ecc., si tradurranno in aggiornamento di linee guida/standard esistenti e nella creazione di nuovi riferimenti tecnologici che necessariamente dovranno essere assunti dai fornitori quale nuova baseline tecnologica. Pertanto, il riferimento a linee guida e standard deve essere riferito al più recente livello di standardizzazione e linee guida disponi...
Inquadramento normativo. Eventuali differenze a sfavore della lavoratrice e del lavoratore su ferie, permessi e rol, potranno essere riconosciute ad personam; in alternativa, con accordo scritto tra datore di lavoro e lavoratore, le stesse potranno essere monetizzate.
Inquadramento normativo. 2. Regolamento per gli incentivi per funzioni tecniche
Inquadramento normativo. L’art. 113 del decreto legislativo n. 50 del 2016 (Codice dei Contratti Pubblici), rubricato “incentivi per funzioni tecniche”, riproducendo analoghe disposizioni previgenti, consente, previa adozione di un regolamento interno e stipula di un accordo di contrattazione decentrata, di erogare emolumenti economici accessori a favore del personale interno alle Pubbliche Amministrazioni per attività, tecniche e amministrative, nelle procedure di programmazione, aggiudicazione, esecuzione e collaudo (o verifica di conformità) degli appalti di lavori, servizi e forniture. L’art. 113 costituisce attuazione del criterio direttivo di delega (art. 1, lett. rr) legge n. 11/2016) per il quale il compenso incentivante da poter riconoscere a particolari categorie di dipendenti pubblici doveva riguardare determinate e specifiche attività di natura “tecnica”, non più legate alla fase propedeutica alla realizzazione di opere pubbliche, quali ad esempio la progettazione, quanto piuttosto a quelle della programmazione, predisposizione e controllo delle procedure di gara e dell’esecuzione del contratto. La norma si divide sostanzialmente in due parti: - il comma 1 stabilisce quali sono le specifiche voci di costo che gravano sul piano economico dell’intervento o sul bilancio della stazione appaltante; - i commi successivi stabiliscono principi e criteri per la modulazione e corresponsione dell’incentivo, che dovranno essere declinati in appositi regolamenti degli enti che costituiranno la base sulla quale la contrattazione integrativa si svolgerà per disciplinare la ripartizione della quota dell’80% del fondo. I suddetti principi prevedono dunque quanto segue: Nell’ambito degli stanziamenti previsti dal comma 1, per appalti di lavori, servizi e forniture, le amministrazioni considerano il fondo per le funzioni tecniche svolte dai propri dipendenti.
Inquadramento normativo. Xxx le disposizioni contenute nella Legge 180/2011 (“Norme per la tutela della libertà d’impresa. Statuto delle imprese”, che prevede che “la pubblica amministrazione e le autorità competenti provvedano a: …. B) semplificare l’accesso agli appalti delle aggregazioni fra micro, piccole e medie imprese privilegiando associazioni temporanee di imprese, forme consortili e reti di impresa”), sia la normativa specifica sul contratto di rete (art. 42, DL. 78/2010, convertito L. 122/2010), che definisce elementi ed obiettivi principali del contratto di rete, pur auspicando l’introduzione di una disciplina di favore per l’accesso delle reti d’impresa alle procedure di gara, non chiariscono le modalità attraverso le quali possa concretamente realizzarsi tale partecipazione, in considerazione delle regole dettate dal Dlgs. 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei Contratti pubblici-CCP). Si ritiene quindi quanto mai opportuno individuare il percorso più idoneo per consentire alle imprese aderenti ai contratti di rete di partecipare alle gare d’appalto. Con specifico riferimento al paragrafo 1.1 “I soggetti partecipanti” si sottolinea che il DL 78/2010, convertito nella L. 122/2010, stabilisce che “con il contratto di rete più imprenditori perseguono lo scopo di accrescere, …” e con riferimento alle forme pubblicitarie dispone che “Il contratto di rete è soggetto ad iscrizione nella sezione del registro delle imprese presso cui è iscritto ciascun partecipante”. Pertanto, a nostro avviso, due sono i requisiti che debbono sussistere affinché un soggetto possa essere parte di un contratto di rete: - il soggetto deve essere un imprenditore (ex art. 2082 cc., secondo il quale è imprenditore colui che esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione e dello scambio di beni e servizi); - la qualità di imprenditore deve risultare dall’iscrizione presso il Registro delle imprese, come si desume dal comma 4-quater del Dl. 78/2010, che prevede l’iscrizione del contratto di rete “nella sezione del registro delle imprese presso cui è iscritto ciascun partecipante”, facendo decorrere “l’efficacia del contratto da quando è stata eseguita l’ultima delle iscrizioni prescritte a carico di tutti coloro che ne sono stati sottoscrittori originari”. Per l’assenza dei suesposti requisiti, si esclude invece la qualità di imprenditore per i soggetti che svolgono attività libero professionali e per le pubbliche amministrazioni nelle attività svolte nelle loro fun...
Inquadramento normativo. La Valutazione d’Incidenza è una procedura di valutazione introdotta nell’ordinamento comunitario nel 1992 dalla Direttiva 92/43/CEE, nota anche come Direttiva “Habitat”, recepita a livello Nazionale dal Dpr 8/9/97, n. 357 e smi. In attuazione del D.P.R. 357/97 all’art. 5 la Regione Piemonte si è dotata inoltre di un Regolamento di attuazione attraverso D.P.G.R. 16 novembre 2001, n. 16/R che disciplina il procedimento di Valutazione di incidenza. Il D.lgs 152/2006 e smi stabilisce l’integrazione procedurale fra VAS e Valutazione d’Incidenza: l’art. 10 comma 3 recita che la “VAS e la VIA comprendono le procedure di valutazione d'incidenza di cui all'articolo 5 del decreto n. 357 del 1997; a tal fine, il rapporto ambientale, lo studio preliminare ambientale o lo studio di impatto ambientale contengono gli elementi di cui all'allegato G dello stesso decreto n. 357 del 1997 e la valutazione dell'autorità competente si estende alle finalità di conservazione proprie della valutazione d'incidenza oppure dovrà dare atto degli esiti della valutazione di incidenza. Le modalità di informazione del pubblico danno specifica evidenza della integrazione procedurale” Appare quindi chiaro che la Valutazione d’Incidenza deve essere considerata come parte integrante del più ampio processo di VAS, rispetto alla quale deve fornire un contributo valutativo specifico rispetto alla componente ambientale di SIC e ZPS.
Inquadramento normativo f) eventuali differenze a sfavore della lavoratrice e del lavoratore su ferie, permessi e ROL, potranno essere riconosciute "ad personam";
Inquadramento normativo. Le principali disposizioni che disciplinano il “Servizio di Consulenza in materia di investimenti" sono contenute nei seguenti provvedimenti: - Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, il Testo Unico della Finanza (di seguito il “TUF”), come successivamente modificato e integrato; - Regolamento Intermediari adottato dalla Consob con delibera n° 20307 del 15 febbraio 2018 (di seguito il “Regolamento Intermediari”); - Decreto Legislativo 21 novembre 2007 n. 231, come da ultimo modificato e integrato, dal D. Lgs. 25 maggio 2017 n. 90, che dà attuazione nell’ordinamento italiano alla Direttiva UE 2015/849 (c.d. IV Direttiva Anti-riciclaggio), relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo (di seguito, il “Decreto Antiriciclaggio”), e successivi provvedimenti attuativi forniti in materia dalle competenti Autorità.
Inquadramento normativo. 2.2.1. La contrattazione in rete è il crocevia di una serie di tematiche ad elevata dinamicità regolamentare.
Inquadramento normativo. Prima di arrivare all’attuale disciplina legislativa dei derivati, per comprenderne meglio la portata, è necessario soffermarsi molto brevemente sulla loro genesi in chiave storico/letteraria.