Tutor aziendale Clausole campione

Tutor aziendale. 1. All'apprendista, durante la durata del piano formativo individuale deve essere garantita la presenza di un tutor aziendale.
Tutor aziendale. All’apprendista, nel corso del contratto di apprendistato, dovrà essere garantita la presenza di un tutor aziendale. Il predetto tutor avrà il compito di affiancare l’apprendista durante il periodo di appren- distato, di trasmettere all’apprendista le competenze necessarie all’esercizio delle attività lavorative, garantendo l’integrazione tra l’eventuale formazione esterna e l’apprendimento sul luogo di lavoro. Nelle strutture con oltre 15 dipendenti il datore di lavoro delegherà tale funzione ad un soggetto interno con qualifica professionale pari o superiore a quella che l’apprendista do- vrà conseguire. Nelle strutture fino a 15 dipendenti la funzione di tutor potrà essere svolta direttamente dal datore di lavoro per l’intero programma formativo. Al termine del rapporto di apprendistato professionalizzante, come anche in caso di riso- luzione anticipata, il tutor dovrà valutare le competenze acquisite dall’apprendista ai fini dell’attestazione dell’avvenuta formazione da parte dell’Ente datore di lavoro.
Tutor aziendale a. Il tutor aziendale per l’apprendistato ha il compito di seguire l’apprendista durante il periodo di apprendistato, di trasmettere le competenze necessarie all’esercizio delle attività lavorative e di favorire l’integrazione tra le iniziative formative di carattere trasversale e la formazione sul luogo di lavoro.
Tutor aziendale. Il tutor aziendale ha il compito di: - partecipare attivamente alla definizione del piano formativo individuale dell’apprendista - facilitare l’apprendista nelle fasi di apprendimento e presidiare l’andamento del processo di apprendimento nelle sue diverse fasi (nella formazione formale e non formale) - facilitare la realizzazione di momenti di verifica dell’apprendimento e di valutazione finale delle competenze - assicurare la congruenza dell’attività svolta in azienda rispetto agli obiettivi formativi identificati nel piano formativo individuale - facilitare l’inserimento dell’apprendista all’interno del contesto organizzativo aziendale - al raggiungimento dei primi 24 mesi di durata dell’apprendistato, su richiesta del lavoratore, effettuare una verifica sullo stato di avanzamento del progetto. Il tutor designato dall’impresa partecipa all’attività formativa realizzata direttamente dall’OBC o ad altra attività formativa realizzata anche a livello aziendale, che sia comunque coerente con le linee guida in materia dell’OBC. In attesa della definizione entro il 2006 da parte dell’OBC di quanto di sua competenza, in via transitoria, il tutor potrà essere il datore di lavoro o un lavoratore con inquadramento superiore rispetto a quello di destinazione dell’apprendista.
Tutor aziendale. 4) Il tutor aziendale, quale figura di riferimento dell’apprendista, deve essere inserito nell’organizzazione dell’impresa ed essere in possesso di adeguata professionalità.
Tutor aziendale. All'avvio dell'attività formativa, dovrà essere individuato un tutor interno che avrà il compito di affiancare l'apprendista durante il periodo di apprendistato, di trasmettere all'apprendista le competenze necessarie all'esercizio delle attività lavorative, garantendo l'integrazione tra l'eventuale formazione esterna all'azienda e l'apprendimento sul luogo di lavoro. Qualora il tutor dell'apprendista sia un lavoratore dipendente abilitato a svolgere la mansione di Autista Xxxxxxxxxxxx, questo si intende già in possesso delle necessarie competenze professionali. Nelle organizzazioni che occupano fino a 15 dipendenti può essere svolto direttamente da un soggetto aderente all'organizzazione stessa in possesso delle necessarie competenze professionali. Al termine del rapporto di apprendistato professionalizzante, come anche in caso di risoluzione anticipata, il tutor dovrà valutare le competenze acquisite dall'apprendista ai fini dell'attestazione dell'avvenuta formazione da parte del datore di lavoro.
Tutor aziendale. Il tutor aziendale ha il compito di: • partecipare attivamente alla definizione del piano formativo individuale dell’apprendista; • facilitare l’apprendista nelle fasi di apprendimento e presidiare l’andamento del processo di apprendimento nelle sue diverse fasi; • facilitare la realizzazione di momenti di verifica dell’approfondimento e di valutazione finale delle competenze; • assicurare la congruenza dell’attività svolta in azienda rispetto agli obiettivi formativi identificati nel piano formativo individuale; • facilitare l’inserimento dell’apprendista all’interno del contesto organizzativo aziendale; • al raggiungimento della metà della durata dell’apprendistato, su richiesta del lavoratore, effettuare una verifica sullo stato di avanzamento del progetto; • provvedere alle attività di registrazione/documentazione delle attività di formazione effettuate dall’apprendista. Il tutor designato dall’impresa partecipa all’attività formativa realizzata direttamente dalle Parti o ad altra attività formativa realizzata anche a livello aziendale, che sia comunque coerente con le linee guida in materia definite dalle Parti. Le Parti definiranno linee guida per la formazione sia interna sia esterna all’impresa e in particolare si curerà la predisposizione di moduli formativi della durata di 8 ore per i tutor aziendali mirati a trasferire competenze inerenti il contesto normativo di riferimento e la metodologia (capacità relazionali/ coaching). Tali corsi potranno essere differenziati in relazione alla tipologia di apprendistato e alle caratteristiche dei lavoratori da seguire. Un tutor formato attraverso il corso specifico predisposto dalle Parti potrà trasferire le competenze acquisite ad altro tutor in ambito aziendale. In attesa della definizione delle linee guida, in via transitoria, il tutor potrà essere il datore di lavoro o un lavoratore con inquadramento superiore rispetto a quello di destinazione dell’apprendista.
Tutor aziendale. Il tutore aziendale è un un lavoratore qualificato e/o specializzato designato dall’impresa, che opera nello stesso contesto in cui l'apprendista è stato inserito. È nominato dal datore di lavoro e ha il compito di supportare il giovane nell'apprendimento in azienda per tutta la durata del periodo di apprendistato. Per essere tutor aziendale è necessario:  Avere almeno 3 anni di anzianità (requisito che però non si applica nel caso in cui non siano presenti in azienda lavoratori in possesso di tale caratteristica);  possedere un livello di inquadramento pari o superiore a quello che avrà l'apprendista alla fine dell'apprendistato;  svolgere attività lavorative coerenti con quelle dell'apprendista. Nelle aziende con meno di 15 dipendenti, questo ruolo può essere ricoperto dal datore di lavoro stesso, da un socio o da un familiare coadiuvante. Ciascun tutor può affiancare non più di 5 apprendisti, ferme restando, per le imprese artigiane, le limitazioni numeriche poste dalla legge-quadro di settore.  affiancare l’apprendista durante il periodo di apprendistato;  trasmettere le competenze necessarie all’esercizio delle attività lavorative;  favorire l’integrazione tra le iniziative di formazione esterna all’azienda e la formazione sul luogo di lavoro;  collaborare con la struttura di formazione esterna all’azienda allo scopo di valorizzare il percorso di apprendimento;  esprimere le proprie valutazioni sulle competenze acquisite dall’apprendista ai fini dell’attestazione da parte del datore di lavoro.
Tutor aziendale. Nome e Cognome Cod. Fisc. Anni di esperienza Posizione in azienda TITOLARE SOCIO FAMILIARE COADIUVANTE DIPENDENTELivello di inquadramento e mansioni Recapito telefonico e-mail Corso per Tutor Aziendale Titolo del corso Anno In Italia Ore All’estero Ente organizzatore Attestato NO  SI Azienda:
Tutor aziendale. All’avvio dell’attività formativa, dovrà essere individuato un tutor interno che avrà il compito di affiancare l’apprendista durante il periodo di apprendistato, di trasmettere all’apprendista le competenze necessarie all’esercizio delle attività lavorative, garantendo l’integrazione tra l’eventuale formazione esterna alla Struttura e l’apprendimento sul luogo di lavoro. Al termine del rapporto di apprendistato professionalizzante, come anche in caso di risoluzione anticipata, il tutor dovrà valutare le competenze acquisite dall’apprendista ai fini dell’attestazione dell’avvenuta formazione da parte del datore di lavoro.