Rischio di mercato Clausole campione

Rischio di mercato. È il rischio riferito all’investimento in strumenti finanziari connesso all’evoluzione del mercato in generale: prescinde dalle caratteristiche intrinseche del singolo strumento finanziario e dipende dalle variazioni delle condizioni del mercato.
Rischio di mercato. Il rischio di mercato è la probabilità di ottenere dalle operazioni di negoziazione in strumenti finanziari un rendimento diverso da quello atteso. In particolare rappresenta la perdita o il guadagno potenziale di una posizione o di un portafoglio di titoli, in un determinato orizzonte temporale, in seguito alle variazioni delle variabili di mercato (tassi di interesse, quotazioni azionarie, tassi di cambio, commodity...).
Rischio di mercato. Il rischio di mercato è il rischio di perdita o di cambiamenti avversi nella situazione finanziaria dovuti, direttamente o indirettamente, dalle fluttuazioni del livello e dalla volatilità dei prezzi di mercato di attività, passività e strumenti finanziari, comprese le loro correlazioni. Il Rischio di Mercato è legato alla composizione del portafoglio investimenti della Compagnia costituito da titoli obbligazionari (Interest e Spread Risk) e da una parte di investimenti azionari (Equity Risk). Il portafoglio di investimenti è composto da una vasta quota di strumenti a reddito fisso e da una quota minore di investimenti azionari e attività in valuta estera. Come conseguenza della composizione del portafoglio la Compagnia è esposta al rischio di tasso di interesse, rischio azionario, rischio di spread e rischio di cambio. Al 31 dicembre 2016 la valutazione dei rischi del rischio di mercato presenta un impatto “medio / basso" per i rischi azionari e in valuta, un impatto “basso” sul rischio di concentrazione e un impatto “medio” sul rischio di spread. I rischi al di sopra della soglia di rilevanza sono strettamente monitorati; attualmente non sono necessari ulteriori provvedimenti. Inoltre, è stata effettuata l'adeguatezza degli investimenti verificando i limiti degli investimenti in conformità con le disposizioni in materia di investimenti ai sensi del Regolamento IVASS n.24/2016. Tutti i controlli sono eseguiti in linea con il Framework di Risk Management. II rischio di Mercato è valutato mediante Standard Formula all’interno del modulo di rischio SCR Market. Data la composizione del portafoglio Investimenti al 31 Dicembre 2016 e la duration media del portafoglio obbligazionario, i risultati della valutazione del rischio di mercato riportano una maggiore esposizione verso lo Spread Risk (relativo ai bond) e il Currency Risk. Rispetto l’anno precedente si registra una riduzione sostanziale dell’Equity Risk, in linea con la politica di investimenti della società che mira ad ottimizzare il fabbisogno di capitale attraverso la riduzione delle esposizioni in titoli azionari e valuta estera, investendo quindi principalmente in titoli a tasso fisso o depositi. Considerando che, nel corso dell’esercizio 2016, la politica degli investimenti della Compagnia ha subito alcune modifiche rispetto al precedente esercizio, attualmente vi è una maggiore concentrazione degli investimenti in titoli di stato dovuta alla movimentazione dei loro investimenti da una componente pr...
Rischio di mercato. Non vi è alcuna garanzia che il valore di mercato delle Obbligazioni rimanga costante per tutta la durata delle Obbligazioni. Fermo restando il rimborso del 100% del capitale a scadenza, il valore di mercato delle Obbligazioni, durante la vita del titolo, potrebbe anche essere inferiore al prezzo di emissione.
Rischio di mercato. Il rischio di mercato è rappresentato dal rischio di variazione sfavorevole del valore di una posizione in strumenti finanziari, negoziata con la Clientela, a causa dell'andamento avverso di tassi di interesse, tassi di cambio, tasso di inflazione, volatilità, corsi azionari, spread creditizi, prezzi delle merci e merito creditizio dell’emittente. La Banca misura il rischio di mercato utilizzando logiche VaR (intervallo di confidenza 99% e holding period 1 giorno In particolare, il VaR, determinato secondo la metodologia della simulazione storica, è una misura statistica che indica la perdita potenziale di un investimento durante un lasso temporale predefinito. Il processo di determinazione del VaR prevede la stima dei rischi di uno strumento finanziario sulla base dei movimenti di mercato verificatisi nei periodi precedenti, dell’holding period pari a un giorno e dell’intervallo di confidenza del 99%.
Rischio di mercato. Il Gruppo è esposto al rischio che il valore di un’attività o passività finanziaria diminuisca a causa dell’andamento di fattori di mercato, quali corsi azionari, tassi di interesse, tassi di cambio e loro volatilità (rischio generico). Il rischio di mercato si manifesta sia relativamente al portafoglio di negoziazione (trading book), comprendente gli strumenti finanziari di negoziazione e gli strumenti derivati ad essi collegati, sia al portafoglio bancario, che comprende le attività e passività finanziarie diverse da quelle costituenti il trading book. Eventuali sviluppi negativi della situazione economica e dei mercati del Paesi dell’Europa periferica, possono avere ripercussioni negative sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati economici del Gruppo Banco Popolare. Le performance del Gruppo Banco Popolare sono influenzate dall’andamento e dalla fluttuazione dei tassi d’interesse in Europa, mercato nel quale il Gruppo Banco Popolare svolge prevalentemente la propria attività. In particolare, i risultati delle operazioni bancarie e di finanziamento dipendono dalla gestione dell’esposizione ai tassi d’interesse del Gruppo Banco Popolare stesso, vale a dire del rapporto esistente tra le variazioni dei tassi d’interesse dei mercati di riferimento e quelle del margine d’interesse. Un eventuale disallineamento tra gli interessi attivi maturati dal Gruppo e quelli passivi dovuti dallo stesso (in assenza di idonei strumenti di protezione a fronte di tale disallineamento), potrebbe avere effetti significativi sulla posizione finanziaria ed i risultati operativi del Gruppo. Per le evidenze quantitative (sensitivity analysis) degli effetti connessi alla fluttuazione dei tassi di interesse, si rinvia a pag. 327 della Relazione finanziaria annuale 2009 (inclusa mediante riferimento nel Prospetto). I risultati del Gruppo Banco Popolare dipendono in misura significativa dall’andamento dei mercati finanziari. In particolare, lo sfavorevole andamento dei mercati finanziari condiziona: (i) i flussi di collocamento dei prodotti di risparmio gestito ed amministrato con conseguenti impatti negativi sui livelli delle commissioni di collocamento percepite; (ii) le commissioni di gestione per via del minore valore degli attivi (effetto diretto) e per i riscatti eventualmente indotti dalle insoddisfacenti performance (effetto indiretto); (iii) l’operatività di Banca Aletti, con particolare riferimento all’attività di collocamento e di intermediazione di strume...
Rischio di mercato. Il valore di mercato delle Obbligazioni successivamente all’emissione subisce un’influenza di diversi fattori, la maggior parte dei quali al di fuori del controllo dell’Emittente (quali, a titolo esemplificativo, eventi economici, finanziari, normativi, politici, terroristici o di altra na- tura che influiscano sui mercati dei capitali in genere, la volatilità, l’andamento dei tassi di interesse, altri eventi anche di natura macroeconomica, durata residua delle Obbligazioni, ecc). Quale conseguenza di tali fattori, il ricavato dell’eventuale vendita delle Obbligazioni da parte degli investitori prima della scadenza potrebbe variare anche significativamente ri- spetto al Prezzo di Emissione o al valore nominale delle Obbligazioni. Le Obbligazioni possono deprezzarsi in caso di peggioramento della situazione finanziaria dell’Emittente ovvero in caso di deterioramento del merito creditizio dello stesso. Non si può quindi escludere che i corsi dei titoli sul mercato secondario possono essere influenzati da un diverso apprezzamento del rischio Emittente. Eventi quali l’approvazione del bilancio di esercizio o consolidato dell’Emittente, comu- nicati stampa o cambiamenti nelle condizioni generali del mercato possono incidere si- gnificativamente sul valore di mercato delle Obbligazioni. Inoltre, le ampie oscillazioni del mercato, nonché le generali condizioni economiche e politiche possono incidere negativa- mente sul valore di mercato delle Obbligazioni, indipendentemente dall’affidabilità credi- tizia dell’Emittente. Non è possibile prevedere se il regime fiscale applicabile agli interessi e agli altri proventi, ivi incluse eventuali plusvalenze, derivanti dalle Obbligazioni potrà subire eventuali modifi- che nel corso della vita delle Obbligazioni medesime né, pertanto, può essere escluso che in caso di modifiche i rendimenti netti attesi possano discostarsi, anche sensibilmente, da quelli che saranno effettivamente corrisposti alle varie date di pagamento. Saranno a carico degli Obbligazionisti ogni imposta e tassa, presente o futura che, ai sensi delle disposizioni di volta in volta applicabili, dovessero essere riferite alle Obbligazioni o alle quali le Obbligazioni vengano comunque ad essere soggette. Eventuali maggiori prelievi fiscali sui redditi o sulle plusvalenze relative alle Obbligazioni ri- spetto a quelle previste dalla vigente normativa fiscale applicabile, ad esito di sopravvenute modifiche legislative o regolamentari ovvero di sopravvenute pra...
Rischio di mercato. Gli strumenti/ prodotti finanziari vengono classificati dalla Banca, ai fini della misurazione del rischio di mercato tramite il VaR2, secondo le seguenti classi di rischio: Il VaR2 è una misura statistica (stima) del rischio degli investimenti finanziari adottato dalla Banca, sintetizza- to in un numero da 0 a 1000, applicabile ad ogni tipolo- gia di strumento finanziario ed a portafogli di strumenti. Il VaR2 misura il rischio di mercato, comprensivo della variazione dello spread di credito, ma non tiene conto né del rischio di insolvenza dell’emittente né del ri- schio di liquidità degli strumenti finanziari. Il VaR2 è calcolato sulla base di simulazioni storiche: si utilizza la serie storica biennale dei prezzi di mer- cato o dei fattori di rischio che determinano i prezzi degli strumenti finanziari, per stimare la perdita po- tenziale massima settimanale che uno strumento, o un portafoglio, nel 95% dei casi, può subire (ad es. un VaR2 16 rappresenta la perdita massima settima- nale stimata riferita ad un investimento di €1.000 ovverosia €16 ogni € 1.000 investiti). Il VaR2 viene ricalcolato ogni giorno, in relazione all’evoluzione dei mercati finanziari e del credito. In data 22 dicembre 2014, la Consob ha pubblicato la comunicazione n. 0097996/14 concernente la di- stribuzione di prodotti finanziari complessi ai clienti al dettaglio (di seguito la “Comunicazione”). La Co- municazione si colloca in linea di continuità con la normativa europea (MiFID) e con l’approccio seguito dall’European Securities and Markets Autority (ESMA) nel contesto delle due Opinion emanate nel 2014. La Comunicazione fornisce “gli elementi sistematici della nozione di complessità che si evincono dalla di- sciplina MiFID e dalle menzionate Opinion dell’ESMA”:
Rischio di mercato. Il Modello Interno, a differenza della Formula Standard, valuta il rischio derivante dalla volatilità implicita del tasso d’interesse, volatilità implicita del comparto azionario, spread dei titoli di stato e inflazione. Il rischio di concentrazione non è incluso nel Modulo di Mercato, come invece avviene nella Formula Standard, ma è considerato nel rischio di insolvenza. La correlazione e la conseguente diversificazione si applica a livello di risk factor di ogni singola classe di attivi e non a livello di sotto rischio, come invece previsto dalla Formula Standard.
Rischio di mercato. Rischio che dipende dall’appartenenza dello strumento finanziario a un determinato mercato e che è rappresentato dalla variabilità del prezzo dello strumento derivante dalla fluttuazione del mercato in cui lo strumento è negoziato.