Istruzione Clausole campione

Istruzione. Delle tre precondizioni allo sviluppo della strategia quella del sapere è certamente quella più proiettata al futuro. Il diritto e l'accessibilità fisica ed economica ad una educazione, istruzione e formazione di qualità, sostiene il radicamento della popolazione sul territorio, facilita la genitorialità, incentiva l'attrattività per famiglie giovani, stimola l'imprenditorialità e la voglia di valorizzare le risorse del territorio, attrae investimenti. E' quindi lo strumento principe per il contrasto al declino demografico. Nei piccoli centri abitati la scuola costituisce un presidio fondamentale di appartenenza, condivisione, acquisizione di senso civico, coesione sociale. Le scuole di montagna, con i loro piccoli numeri e l'accessibilità faticosa sono doppiamente penalizzate. Da un lato, l'offerta dei servizi è ovviamente limitata. A questo si aggiunge una maggiore eterogeneità nella qualità della formazione. Inoltre il costo unitario di erogazione del servizio è in queste aree inevitabilmente più alto che nelle aree centrali del paese. A questi limiti si somma il digital divide, che ancora persiste nelle comunità più isolate. Dall'altro lato, esse soffrono dell’assenza di un presidio continuativo di dirigenti scolastici - di elevato turn over dei docenti, di regole ministeriali di dimensionamento e autonomia degli istituti non funzionali ad una prospettiva di rilancio delle aree ad elevata dispersione antropica e a declino demografico, dell'incapacità del legislatore di comprendere basilari principi di equità verticale (casi diversi vanno trattati in modo diverso),di fare propri negli strumenti ordinari degli obiettivi di rilancio delle economico e demografico del paese. La strategia di VIRERE punta ad elevare qualità e quantità di servizi per tutti i livelli di sapere, ma soprattutto punta affrontare le problematiche che vivono le famiglie sia nella gestione dei figli soprattutto nella fase di infanzia (offerta di servizi nido, spazi gioco, ecc.) e durante l’età scolare (trasporto scolastico, mense, attività extrascolastiche, ecc.) consapevoli che sono queste le fasi che maggiormente richiedono un'attenzione ed una risposta locale. Per quanto riguarda la prima infanzia e l'infanzia la strategia dell'area punta ad inserirsi nella nuova prospettiva delineata dalla L.1/2007, cioè la continuità educativa 0 - 6, nella consapevolezza che il diritto all'educazione inizia alla nascita e si concretizza (in prospettiva) nell'universalità del servizio e nella sua...
Istruzione. Nell’area Strategia si può considerare raggiunto l’obiettivo di garantire pari opportunità nell’uso dei servizi per la prima infanzia, assicurando la massima diffusione degli interventi, nei limiti delle risorse disponibili. Si è strutturata una tipologia di offerta diversificata (nidi d'infanzia e servizi integrativi). Il sistema dei servizi è composto sia da servizi a titolarità pubblica che a titolarità privata, nidi privati. Tuttavia la compresenza di diversi soggetti erogatori deve essere governata, approntando strumenti di regolazione in grado di assicurare l’utente sulla qualità del servizio, qualsiasi sia il gestore, pertanto una prima criticità è garantire una pari opportunità e qualità dei servizi a tutti i cittadini.
Istruzione. L'istruzione o l'ordine, ivi incluso un Ordine di pagamento, che è dato dal Cliente o dall'Utente attraverso un Canale ING.
Istruzione. 5.1 Su richiesta della Posta, il fornitore delle prestazioni provvede a un’istruzione da concordare in termini di entità e destinatari.
Istruzione. Gli istituti Comprensivi sono 3 (I.C. Quattro Valli, I.C. di Cortemilia, I.C. di Spigno Monferrato) a cui si aggiunge l’unica scuola secondaria di II grado (I.I.S.S. Xxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxx). Il Comune di Mombarcaro è l’unico che grava su plessi esterni al territorio legati all’Istituto Comprensivo di Bossolasco Alta Langa. In tutto ci sono 12 scuole dell’infanzia, 14 scuole primarie, 7 scuole secondarie di I grado e 1 scuola secondaria di II grado. Il numero di alunni per classe è ridotto: oltre il 70% delle classi ha meno di 15 alunni nella primaria, valore che si attesta al 48,3% per la secondaria di I grado. Il 34% del totale delle classi della scuola primaria è pluriclasse. Il tasso di mobilità dei docenti è elevato nella scuola primaria e secondaria di I grado, in quest’ultima supera l’8% e si affianca al 78,6% di docenti a tempo determinato. Gli alunni stranieri sono in media il 15% e questo richiede la presenza di percorsi di supporto e integrazione. Le performance ai Test Invalsi sono positive con punteggi nella media per le scuole primarie e sopra la media per la secondaria di I grado, in particolar modo per le prove matematiche. In relazione alla fascia d’età 0-3 anni, su tutto il territorio sono attivi solamente 3 micronidi, 2 nell’astigiano e 1 nell’alessandrino. Sono presenti 3 strutture che potenzialmente potrebbero esserlo per le caratteristiche, ma attualmente sono inutilizzate. Presenza, a supporto dell’offerta formativa, di attrezzature carenti o inadeguate.
Istruzione. 1. Le Parti riconoscono il contributo cruciale dell'istruzione e della formazione allo sviluppo di risorse umane in grado di partecipare all'economia mondiale basata sulla conoscenza e riconoscono di avere un interesse comune a cooperare nel settore dell'istruzione e della formazione.
Istruzione. 1. Gli Stati Parti riconoscono il diritto delle persone con disabilità all’istruzio- ne. Allo scopo di realizzare questo diritto senza discriminazioni e su una base di eguaglianza di opportunità, gli Stati Parti faranno in modo che il sistema edu- cativo preveda la loro integrazione scolastica a tutti i livelli e offra, nel corso dell’intera vita, possibilità di istruzione finalizzate:
Istruzione. L'amministrazione aggiudicatrice acquista per conto di altre amministrazioni aggiudicatrici: no.
Istruzione. La scuola dell’infanzia, le scuole primarie e secondarie di I grado nei 19 Comuni delle aree interne sono assicurate grazie alla presenza dei seguenti 5 istituti:
Istruzione. Ciascuna istituzione scolastica dell’Area, al di là del numero degli alunni e del ciclo formativo di competenza, sente forte, oggi più del passato, la responsabilità di svolgere, a latere delle azioni didattiche, funzioni di coesione sociale. Essa è forse l’emergenza più sentita, in un momento di spopolamento dei comuni, di fuga dei cervelli e soprattutto di cultura globale. L’uso preponderante dei dispositivi mobili e l’affermarsi dirompente dei cosiddetti barbari della comunicazione globale hanno indebolito la capacità comunicativa e hanno fatto prevalere le solitudini emotive nonché il forte individualismo generazionale. E’ sempre più comune la tendenza all’estraneità rispetto al proprio ambiente di appartenenza con il grave rischio di non conoscerlo ed apprezzarlo nelle sue risorse e potenzialità. La dimensione virtuale coniugata al senso di estraneità al proprio contesto ha comportato un forte indebolimento del senso di appartenenza alla propria comunità. Ci si sente più cittadini del mondo, ma meno vicini al proprio ambiente e meno consapevoli delle proprie origini. Si riscontra frequentemente che i nativi digitali, seppure virtualmente, conoscono ed esplorano luoghi e realtà di altri confini, ma appaiono estranei e, a volte, lontani dal proprio ambiente di vita. Del loro contesto di appartenenza conoscono poco e molti sono gli elementi che sfuggono alla loro attenzione. La consapevolezza di sé e la costruzione della propria identità derivano in buona parte dal senso che ciascun individuo dà al proprio vissuto personale e sociale. Se i legami sono deboli, le coscienze sono inevitabilmente fragili. Fortemente percettibili sono, infatti, le fragilità emotive dei giovani di fronte alle difficoltà e dinanzi a situazioni di instabilità. Essi richiedono certezze e punti fermi, attraverso cui orientarsi; chiedono, anche se in modo indiretto, di essere ascoltati ed esprimono, non di rado, il bisogno di essere guidati in percorsi di autoconsapevolezza. Ascoltare ed ascoltarsi, raccontare e raccontarsi appaiono come bisogni primari delle nuove coscienze, che comunicano con i social network, ma conoscono poco il significato profondo del dialogo, quello che crea i ponti tra le persone e dà sostanza alle vere relazioni. Diviene cittadino attivo chi sa costruire il proprio progetto di vita in modo aderente alle capacità', vocazioni ed attitudini personali. La persona è capace di orientarsi in tutta la sua vita se durante il suo percorso formativo ha avuto l'opport...