Common use of Oggetti conservati Clause in Contracts

Oggetti conservati. Il Sistema di conservazione, gestito da XX.XX, conserva diverse tipologie documentarie con i metadati ad esse associati e le loro aggregazioni documentali informatiche (aggregazioni), che includono i fascicoli informatici (fascicoli). Il sistema gestisce gli oggetti digitali sottoposti a conservazione distinti per ogni singolo soggetto produttore e anche per singola struttura, consentendo di definire configurazioni e parametrazioni ad hoc per ogni Soggetto Produttore, in base a quanto da questi indicato nelle Schede di Attivazione e di Configurazione all’atto dell’attivazione e alle successive variazioni. Per mantenere anche nel Sistema le informazioni relative alla struttura dell’Archivio e dei relativi vincoli archivistici, le unità documentarie possono essere versate corredate di un set di metadati di profilo archivistico che include gli elementi identificativi e descrittivi del fascicolo, con riferimento alla voce di classificazione, alla segnatura archivistica. I fascicoli possono essere versati nel sistema quando sono completi e dichiarati chiusi, descritti da un set di metadati che include obbligatoriamente, oltre alle informazioni di identificazione, classificazione e descrizione, anche il tempo di conservazione previsto. Nel caso delle serie, la chiusura può avvenire a cadenza annuale o comunque secondo una definizione temporale definita dal soggetto produttore. I documenti informatici, (unità documentarie) e i fascicoli delle amministrazioni pubbliche sono suddivisi secondo un piano di classificazione che identifica gruppi documentali omogenei per natura e/o funzione giuridica (Titolo, classe, sottoclasse), modalità di registrazione o di produzione. Le tipologie documentarie trattate da XX.XX assieme ai loro specifici metadati e articolazioni, sono dettagliatamente indicate all’interno della Descrizione del SERVIZIO, pubblicata sul sito di XX.XX (v. capitolo 1). L’unità documentaria rappresenta l'unità minima elementare di riferimento di cui è composto un Archivio, pertanto rappresenta il riferimento principale per la costruzione dei Pacchetti informativi secondo il modello OAIS. All’unità documentaria e agli elementi che la compongono sono associati set di metadati che la identificano e la descrivono. Coerentemente con quanto sopra riportato l’unità documentaria è pertanto logicamente strutturata su tre livelli: unità documentaria, documento, File. Il sistema di conservazione utilizza come formati di conservazione quelli elencati al punto 5 dell’Allegato 5 alle Regole tecniche e, inoltre, è in grado di gestire, su richiesta del soggetto produttore, anche formati non compresi nel suddetto elenco ma che il soggetto produttore utilizza nei propri sistemi e che ritiene di dover conservare. Tutti i formati gestiti sono elencati e descritti in un registro interno al sistema di conservazione “Registro dei Formati” in cui ogni formato è corredato da informazioni descrittive relative alla eventuale versione, e al mimetype. All’atto dell’attivazione del SERVIZIO, nelle Schede di Attivazione e di Configurazione, il produttore seleziona fra quelli resi disponibili da XX.XX i formati che il SERVIZIO accetterà , per ogni tipologia documentaria gestita. Il sistema identifica i formati al momento della ricezione del SIP mediante l’analisi dei magic number o del contenuto del file, in modo tale da consentire l’individuazione dello specifico mimetype. L’informazione sul formato è parte dei metadati dei componenti dell’unità documentaria e costituisce un elemento delle informazioni sulla rappresentazione. Di seguito, viene fornito un riepilogo dei formati al momento ammessi per la conservazione: PDF - PDF/A1 Adobe Systems xxxx://xxx.xxxx x.xxx/ .pdf application/pdf Si ISO 32000-1 (PDF); ISO 19005-1:2005 (vers. PDF 1.4); ISO 19005-2:2011 (vers. PDF 1.7) TIFF Aldus Corporation (acquisita Adobe) .tif image/tiff No ISO 12639 (TIFF/IT); ISO 12234 (TIFF/EP) JPG e JPEG 2000 Joint Photographic Experts Group .jpg, .jpeg, .jp2 (JPEG 2000) image/jpeg Si ISO/IEC 10918:1 (JPG); ISO/IEC 15444-1 (JPEG 2000) Office Open XML (OOXML) Microsoft .docx, .xlsx, .pptx MIME Si ISO/IEC DIS 29500:2008 ODF Open Document Format OASIS .ods, .odp, .odg, .odb application/vnd.o asis.opendocum ent.text Si ISO/IEC 26300:2006; UNI CEI ISO/IEC 26300 XML Extensible Markup Language W3C .xml application/xml text/xml Si TXT - .txt ASCII, UTF- 8,UNICODE Si ISO 646, RFC 3629, ISO/IEC 10646 PEC ed EMAIL - .eml MIME No RFC 2822/MIME

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Oggetti conservati. Il Gli oggetti di conservazione vengono aggregati, in ossequio alle regole condivise col Titolare o col suo RdC, in registri, i quali saranno associati da Credemtel: • alla classe documentale che definisce le regole di conservazione • al gruppo di conservazione utilizzato per definire la composizione dei PdA. L’elenco dettagliato di tali registri del singolo Titolare, delle relative classi documentali e metadati a loro associati e delle regole di loro validazione è definito nell’allegato B del presente manuale. L’elenco generale e la descrizione dei formati elettronici, delle classi documentali e le relative politiche di conservazione degli oggetti digitali gestiti dal SdC di Credemtel sono definiti nell’allegato C del presente manuale. Le modalità di valutazione periodica dello stato di obsolescenza dei formati elettronici previsti da Credemtel come idonei per la conservazione avviene, in conformità alla normativa di riferimento, con le modalità descritte nel documento denominato “Politiche attinenti al Sistema di conservazione, gestito da XX.XX, conserva diverse tipologie documentarie con i metadati ad esse associati e le loro aggregazioni documentali informatiche (aggregazioni), che includono i fascicoli informatici (fascicoli)conservazione di Credemtel Spa”. Il sistema gestisce gli oggetti digitali sottoposti a conservazione distinti per ogni singolo soggetto produttore e anche per singola struttura, consentendo di definire configurazioni e parametrazioni ad hoc per ogni Soggetto ProduttoreCredemtel, in base a quanto da questi indicato nelle Schede accordo con il Titolare, si riserva la facoltà di Attivazione e di Configurazione all’atto dell’attivazione e alle successive variazioni. Per mantenere anche nel Sistema le informazioni relative alla struttura dell’Archivio e dei relativi vincoli archivistici, le unità documentarie possono essere versate corredate di un set di metadati di profilo archivistico che include gli elementi identificativi e descrittivi del fascicolo, con riferimento alla voce di classificazione, alla segnatura archivistica. I fascicoli possono essere versati nel sistema quando sono completi e dichiarati chiusi, descritti da un set di metadati che include obbligatoriamente, oltre alle informazioni di identificazione, classificazione e descrizione, anche il tempo di conservazione previsto. Nel caso delle serie, la chiusura può avvenire a cadenza annuale o comunque secondo una definizione temporale definita dal soggetto produttore. I documenti informatici, accettare (unità documentarie) e i fascicoli delle amministrazioni pubbliche sono suddivisi secondo un piano di classificazione che identifica gruppi documentali omogenei per natura e/o funzione giuridica (Titolo, classe, sottoclasse), modalità di registrazione o di produzione. Le tipologie documentarie trattate da XX.XX assieme ai loro specifici metadati e articolazioni, sono dettagliatamente indicate all’interno della Descrizione del SERVIZIO, pubblicata sul sito di XX.XX (v. capitolo 1). L’unità documentaria rappresenta l'unità minima elementare di riferimento di cui è composto un Archivio, pertanto rappresenta il riferimento principale per la costruzione dei Pacchetti informativi secondo il modello OAIS. All’unità documentaria e agli elementi che la compongono sono associati set di metadati che la identificano e la descrivono. Coerentemente con quanto sopra riportato l’unità documentaria è pertanto logicamente strutturata su tre livelli: unità documentaria, documento, File. Il sistema di conservazione utilizza come formati di conservazione quelli elencati al punto 5 dell’Allegato 5 alle Regole tecniche e, inoltre, è in grado di gestire, su richiesta del soggetto produttoreTitolare, che ne accetta a suo rischio l’eventuale invalidità/inefficacia della conservazione) anche formati non compresi nel suddetto elenco ma previsti nell’allegato C del presente manuale che il soggetto produttore utilizza nei propri sistemi e che ritiene Produttore chieda comunque di dover conservare. Tutti i formati gestiti L’indicazione e le modalità di gestione di tali nuovi formati, al fine del loro recepimento ufficiale nel presente manuale, sono elencati e descritti preliminarmente formalizzate in un registro interno al sistema di conservazione “Registro dei Formati” in cui ogni formato è corredato da informazioni descrittive relative alla eventuale versione, apposito accordo integrativo tra Produttore e al mimetype. All’atto dell’attivazione del SERVIZIO, nelle Schede di Attivazione e di Configurazione, il produttore seleziona fra quelli resi disponibili da XX.XX i formati che il SERVIZIO accetterà , per ogni tipologia documentaria gestita. Il sistema identifica i formati al momento della ricezione del SIP mediante l’analisi dei magic number o del contenuto del file, in modo tale da consentire l’individuazione dello specifico mimetype. L’informazione sul formato è parte dei metadati dei componenti dell’unità documentaria e costituisce un elemento delle informazioni sulla rappresentazione. Di seguito, viene fornito un riepilogo dei formati al momento ammessi per la conservazione: PDF - PDF/A1 Adobe Systems xxxx://xxx.xxxx x.xxx/ .pdf application/pdf Si ISO 32000-1 (PDF); ISO 19005-1:2005 (vers. PDF 1.4); ISO 19005-2:2011 (vers. PDF 1.7) TIFF Aldus Corporation (acquisita Adobe) .tif image/tiff No ISO 12639 (TIFF/IT); ISO 12234 (TIFF/EP) JPG e JPEG 2000 Joint Photographic Experts Group .jpg, .jpeg, .jp2 (JPEG 2000) image/jpeg Si ISO/IEC 10918:1 (JPG); ISO/IEC 15444-1 (JPEG 2000) Office Open XML (OOXML) Microsoft .docx, .xlsx, .pptx MIME Si ISO/IEC DIS 29500:2008 ODF Open Document Format OASIS .ods, .odp, .odg, .odb application/vnd.o asis.opendocum ent.text Si ISO/IEC 26300:2006; UNI CEI ISO/IEC 26300 XML Extensible Markup Language W3C .xml application/xml text/xml Si TXT - .txt ASCII, UTF- 8,UNICODE Si ISO 646, RFC 3629, ISO/IEC 10646 PEC ed EMAIL - .eml MIME No RFC 2822/MIMECredemtel.

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Oggetti conservati. Il Sistema di conservazione, gestito da XX.XX, conserva diverse tipologie documentarie con i metadati ad esse associati e le loro aggregazioni documentali informatiche (aggregazioni), che includono i fascicoli informatici (fascicoli). Il sistema gestisce gli oggetti digitali sottoposti a conservazione distinti per ogni singolo soggetto produttore e anche per singola struttura, consentendo di definire configurazioni e parametrazioni ad hoc per ogni Soggetto Produttore, in base a quanto da questi indicato nelle Schede di Attivazione e di Configurazione all’atto dell’attivazione e alle successive variazioni. Per mantenere anche nel Sistema le informazioni relative alla struttura dell’Archivio e dei relativi vincoli archivistici, le unità documentarie possono essere versate corredate di un set di metadati di profilo archivistico che include gli elementi identificativi e descrittivi del fascicolo, con riferimento alla voce di classificazione, alla segnatura archivistica. I fascicoli possono essere versati nel sistema quando sono completi e dichiarati chiusi, descritti da un set di metadati che include obbligatoriamente, oltre alle informazioni di identificazione, classificazione e descrizione, anche il tempo di conservazione previsto. Nel caso delle serie, la chiusura può avvenire a cadenza annuale o comunque secondo una definizione temporale definita dal soggetto produttore. I documenti informatici, informatici (unità documentarie) ), e i fascicoli delle amministrazioni pubbliche sono suddivisi secondo un piano di classificazione classificazione, che identifica gruppi documentali omogenei per natura e/o funzione giuridica (Titolo, classe, sottoclasse), modalità di registrazione o di produzione. Le tipologie documentarie trattate da XX.XX assieme ai loro specifici metadati e articolazioni, sono dettagliatamente indicate all’interno della Descrizione del SERVIZIO, pubblicata sul sito di XX.XX (v. capitolo 1). L’unità documentaria rappresenta l'unità minima elementare di riferimento di cui è composto un Archivio, pertanto rappresenta il riferimento principale per la costruzione dei Pacchetti informativi secondo il modello OAIS. All’unità documentaria e agli elementi che la compongono sono associati set di metadati che la li identificano e la li descrivono. Coerentemente con quanto sopra riportato l’unità documentaria è pertanto logicamente strutturata su tre livelli: unità documentaria, documento, File. Il sistema di conservazione utilizza come formati di conservazione quelli elencati al punto 5 dell’Allegato 5 alle Regole tecniche e, inoltre, è in grado di gestire, su richiesta del soggetto produttore, anche formati non compresi nel suddetto elenco ma che il soggetto produttore utilizza nei propri sistemi e che ritiene di dover conservare. Tutti i formati gestiti sono elencati e descritti in un registro interno al sistema di conservazione “Registro dei Formati” in cui ogni formato è corredato da informazioni descrittive relative alla eventuale versione, e al mimetype. All’atto dell’attivazione del SERVIZIO, nelle Schede di Attivazione e di Configurazione, il produttore seleziona fra quelli resi disponibili da XX.XX i formati che il SERVIZIO accetterà , per ogni tipologia documentaria gestita. Il sistema identifica i formati al momento della ricezione del SIP mediante l’analisi dei magic number o del contenuto del file, in modo tale da consentire l’individuazione dello specifico mimetype. L’informazione sul formato è parte dei metadati dei componenti dell’unità documentaria e costituisce un elemento delle informazioni sulla rappresentazione. Di seguito, viene fornito un riepilogo dei formati al momento ammessi per la conservazione: PDF - PDF/A1 Adobe Systems xxxx://xxx.xxxx x.xxx/ .pdf application/pdf Si ISO 32000-1 (PDF); ISO 19005-1:2005 (vers. PDF 1.4); ISO 19005-2:2011 (vers. PDF 1.7) TIFF Aldus Corporation (acquisita Adobe) .tif image/tiff No ISO 12639 (TIFF/IT); ISO 12234 (TIFF/EP) JPG e JPEG 2000 Joint Photographic Experts Group .jpg, .jpeg, .jp2 (JPEG 2000) image/jpeg Si ISO/IEC 10918:1 (JPG); ISO/IEC 15444-1 (JPEG 2000) Office Open XML (OOXML) Microsoft .docx, .xlsx, .pptx MIME Si ISO/IEC DIS 29500:2008 ODF Open Document Format OASIS .ods, .odp, .odg, .odb application/vnd.o asis.opendocum ent.text vnd. oasis.opendocu ment.text Si ISO/IEC 26300:2006; UNI CEI ISO/IEC 26300 XML Extensible Markup Language W3C .xml application/xml text/xml Si TXT - .txt ASCII, UTF- 8,UNICODE Si ISO 646, RFC 3629, ISO/IEC 10646 PEC ed EMAIL - .eml MIME No RFC 2822/MIMEMIME Le caratteristiche che sono state considerate nella scelta sono (v. capitolo 2.1 per le definizioni):

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Oggetti conservati. Il Sistema di conservazione, gestito da XX.XX, conserva diverse tipologie documentarie con i metadati ad esse associati e le loro aggregazioni documentali informatiche (aggregazioni), che includono i fascicoli informatici (fascicoli). Il sistema gestisce gli oggetti digitali sottoposti a conservazione distinti per ogni singolo soggetto produttore e anche per singola struttura, consentendo di definire configurazioni e parametrazioni ad hoc per ogni Soggetto Produttore, in base a quanto da questi indicato nelle Schede di Attivazione e di Configurazione all’atto dell’attivazione e alle successive variazioni. Per mantenere anche nel Sistema le informazioni relative alla struttura dell’Archivio e dei relativi vincoli archivistici, le unità documentarie possono essere versate corredate di un set di metadati di profilo archivistico che include gli elementi identificativi e descrittivi del fascicolo, con riferimento alla voce di classificazione, alla segnatura archivistica. I fascicoli possono essere versati nel sistema quando sono completi e dichiarati chiusi, descritti da un set di metadati che include obbligatoriamente, oltre alle informazioni di identificazione, classificazione e descrizione, anche il tempo di conservazione previsto. Nel caso delle serie, la chiusura può avvenire a cadenza annuale o comunque secondo una definizione temporale definita dal soggetto produttore. I documenti informatici, (unità documentarie) e i fascicoli delle amministrazioni pubbliche sono suddivisi secondo un piano di classificazione che identifica gruppi documentali omogenei per natura e/o funzione giuridica (Titolo, classe, sottoclasse), modalità di registrazione o di produzione. Le tipologie documentarie trattate da XX.XX assieme ai loro specifici metadati e articolazioni, sono dettagliatamente indicate all’interno della Descrizione del SERVIZIO, pubblicata sul sito di XX.XX (v. capitolo 1). L’unità documentaria rappresenta l'unità minima elementare di riferimento di cui è composto un Archivio, pertanto rappresenta il riferimento principale per la costruzione dei Pacchetti informativi secondo il modello OAIS. All’unità documentaria e agli elementi che la compongono sono associati set di metadati che la identificano e la descrivono. Coerentemente con quanto sopra riportato l’unità documentaria è pertanto logicamente strutturata su tre livelli: unità documentaria, documento, File. Il sistema di conservazione utilizza come formati di conservazione quelli elencati al punto 5 dell’Allegato 5 alle Regole tecniche e, inoltre, è in grado di gestire, su richiesta del soggetto produttore, anche formati non compresi nel suddetto elenco ma che il soggetto produttore utilizza nei propri sistemi e che ritiene di dover conservare. Tutti i formati gestiti sono elencati e descritti in un registro interno al sistema di conservazione “Registro dei Formati” in cui ogni formato è corredato da informazioni descrittive relative alla eventuale versione, e al mimetype. All’atto dell’attivazione del SERVIZIO, nelle Schede di Attivazione e di Configurazione, il produttore seleziona fra quelli resi disponibili da XX.XX i formati che il SERVIZIO accetterà , per ogni tipologia documentaria gestita. Il sistema identifica i formati al momento della ricezione del SIP mediante l’analisi dei magic number o del contenuto del file, in modo tale da consentire l’individuazione dello specifico mimetype. L’informazione sul formato è parte dei metadati dei componenti dell’unità documentaria e costituisce un elemento delle informazioni sulla rappresentazione. Di seguito, viene fornito un riepilogo dei formati al momento ammessi per la conservazione: PDF - PDF/A1 Adobe Systems xxxx://xxx.xxxx x.xxx/ .pdf application/pdf Si ISO 32000-1 (PDF); ISO 19005-1:2005 (vers. PDF 1.4); ISO 19005-2:2011 (vers. PDF 1.7) TIFF Aldus Corporation (acquisita Adobe) .tif image/tiff No ISO 12639 (TIFF/IT); ISO 12234 (TIFF/EP) JPG e JPEG 2000 Joint Photographic Experts Group .jpg, .jpeg, .jp2 (JPEG 2000) image/jpeg Si ISO/IEC 10918:1 (JPG); ISO/IEC 15444-1 (JPEG 2000) Office Open XML (OOXML) Microsoft .docx, .xlsx, .pptx MIME Si ISO/IEC DIS 29500:2008 ODF Open Document Format OASIS .ods, .odp, .odg, .odb application/vnd.o asis.opendocum ent.text Si ISO/IEC 26300:2006; UNI CEI ISO/IEC 26300 XML Extensible Markup Language W3C .xml application/xml text/xml Si TXT - .txt ASCII, UTF- 8,UNICODE Si ISO 646, RFC 3629, ISO/IEC 10646 PEC ed EMAIL - .eml MIME No RFC 2822/MIMEMIME 1 , O 3 ' ) $ q V W D W R V YL O X S S D W R F R Q O ¶R E L H W W L YR . V S H F L I L F R G L U H Q G H U H HL7 Health Level 7 .pdf; .cda; .p7m; application/(.pdf; p7m; cda) SI HL7 Implementation Guide for CDA® Release 2 - ISO/HL7 10781:2015 DICOM ACR e NEMA .dcm image/dcm SI DICOM (ISO 12052:2006) Le caratteristiche che sono state considerate nella scelta sono (v. capitolo 2.1 per le definizioni):

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Oggetti conservati. Il Sistema di conservazione, gestito da XX.XX, conserva diverse tipologie documentarie con i metadati ad esse associati e le loro aggregazioni documentali informatiche (aggregazioni), che includono i fascicoli informatici (fascicoli)) e le serie informatiche. Il sistema gestisce gli oggetti digitali sottoposti a conservazione distinti per ogni singolo soggetto produttore e anche per singola struttura, consentendo di definire configurazioni e parametrazioni ad hoc per ogni Soggetto Produttore, in base a quanto da questi indicato nelle Schede di Attivazione e di Configurazione all’atto dell’attivazione e alle successive variazioni. Per mantenere anche nel Sistema le informazioni relative alla struttura dell’Archivio e dei relativi vincoli archivistici, le unità documentarie possono essere versate corredate di un set di metadati di profilo archivistico che include gli elementi identificativi e descrittivi del fascicolo, con riferimento alla voce di classificazione, alla segnatura archivistica. I fascicoli possono essere versati nel sistema quando sono completi e dichiarati chiusi, descritti da un set di metadati che include obbligatoriamente, oltre alle informazioni di identificazione, classificazione e descrizione, anche il tempo di conservazione previsto. Nel caso delle serie, la chiusura può avvenire a cadenza annuale o comunque secondo una definizione temporale definita dal soggetto produttore. I documenti informatici, (unità documentarie) e i fascicoli (unità archivistiche) delle amministrazioni pubbliche sono suddivisi secondo un piano di classificazione che identifica gruppi documentali omogenei per natura e/o funzione giuridica (Titolo, classe, sottoclasse), modalità di registrazione o di produzione. Le tipologie documentarie trattate da XX.XX assieme ai loro specifici metadati e articolazioni, sono dettagliatamente indicate all’interno della Descrizione del SERVIZIO, pubblicata sul sito di XX.XX (v. capitolo 1). L’unità documentaria rappresenta l'unità minima elementare di riferimento di cui è composto un Archivio; pertanto, pertanto rappresenta il riferimento principale per la costruzione dei Pacchetti informativi secondo il modello OAIS. All’unità documentaria e agli elementi che la compongono sono associati set di metadati che la identificano e la descrivono. Coerentemente con quanto sopra riportato l’unità documentaria è pertanto logicamente strutturata su tre livelli: unità documentaria, documento, File. Il sistema di conservazione utilizza come formati di conservazione quelli elencati al punto 5 dell’Allegato 5 alle Regole tecniche e, inoltre, è in grado di gestire, su richiesta del soggetto produttore, anche formati non compresi nel suddetto elenco ma che il soggetto produttore utilizza nei propri sistemi e che ritiene di dover conservare. Tutti i formati gestiti da XX.XX sono elencati e descritti in un registro interno al sistema di conservazione “Registro dei Formati” in cui ogni formato è corredato da informazioni descrittive relative alla eventuale versione, e al mimetype. All’atto dell’attivazione del SERVIZIO, nelle Schede di Attivazione e di Configurazione, il produttore seleziona fra quelli resi disponibili da XX.XX i formati che il SERVIZIO accetterà accetterà, per ogni tipologia documentaria gestita. Il sistema identifica i formati al momento della ricezione del SIP mediante l’analisi dei magic number o del contenuto del file, in modo tale da consentire l’individuazione dello specifico mimetype. L’informazione sul formato è parte dei metadati dei componenti dell’unità documentaria e costituisce un elemento delle informazioni sulla rappresentazione. Di seguito, viene fornito un riepilogo dei formati al momento ammessi per la conservazione: PDF - PDF/A1 Adobe Systems xxxx://xxx.xxxx x.xxx/ .pdf application/pdf Si ISO 32000-1 (PDF); ISO 19005-1:2005 (vers. PDF 1.4); ISO 19005-2:2011 (vers. PDF 1.7) TIFF Aldus Corporation (acquisita Adobe) .tif image/tiff No ISO 12639 (TIFF/IT); ISO 12234 (TIFF/EP) JPG e JPEG 2000 Joint Photographic Experts Group .jpg, .jpeg, .jp2 (JPEG 2000) image/jpeg Si ISO/IEC 10918:1 (JPG); ISO/IEC 15444-1 (JPEG 2000) Office Open XML (OOXML) Microsoft .docx, .xlsx, .pptx MIME application/vnd.o penxmlformats- officedocument.* Si ISO/IEC DIS 29500:2008 ODF Open Document Format OASIS .ods, .odp, .odg, .odb application/vnd.o asis.opendocum ent.text Si ISO/IEC 26300:2006; UNI CEI ISO/IEC 26300 XML Extensible Markup Language W3C .xml application/xml text/xml Si TXT - .txt ASCII, UTF- 8,UNICODE UTF-8, UNICODE Si ISO 646, RFC 3629, ISO/IEC 10646 PEC ed EMAIL - .eml MIME No RFC 2822/MIME10646

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Oggetti conservati. Il Sistema di conservazione, gestito da XX.XX, conserva diverse tipologie documentarie con i metadati ad esse associati e le loro aggregazioni documentali informatiche (aggregazioni), che includono i fascicoli informatici (fascicoli). Il sistema gestisce gli oggetti digitali sottoposti a conservazione distinti per ogni singolo soggetto produttore e anche per singola struttura, consentendo di definire configurazioni e parametrazioni ad hoc per ogni Soggetto Produttore, in base a quanto da questi indicato nelle Schede di Attivazione e di Configurazione all’atto dell’attivazione e alle successive variazioni. Per mantenere anche nel Sistema le informazioni relative alla struttura dell’Archivio e dei relativi vincoli archivistici, le unità documentarie possono essere versate corredate di un set di metadati di profilo archivistico che include gli elementi identificativi e descrittivi del fascicolo, con riferimento alla voce di classificazione, alla segnatura archivistica. I fascicoli possono essere versati nel sistema quando sono completi e dichiarati chiusi, descritti da un set di metadati che include obbligatoriamente, oltre alle informazioni di identificazione, classificazione e descrizione, anche il tempo di conservazione previsto. Nel caso delle serie, la chiusura può avvenire a cadenza annuale o comunque secondo una definizione temporale definita dal soggetto produttore. I documenti informatici, (unità documentarie) e i fascicoli delle amministrazioni pubbliche sono suddivisi secondo un piano di classificazione che identifica gruppi documentali omogenei per natura e/o funzione giuridica (Titolo, classe, sottoclasse), modalità di registrazione o di produzione. Le tipologie documentarie trattate da XX.XX assieme ai loro specifici metadati e articolazioni, sono dettagliatamente indicate all’interno della Descrizione del SERVIZIO, pubblicata sul sito di XX.XX (v. capitolo 1). L’unità documentaria rappresenta l'unità minima elementare di riferimento di cui è composto un Archivio, pertanto rappresenta il riferimento principale per la costruzione dei Pacchetti informativi secondo il modello OAIS. All’unità documentaria e agli elementi che la compongono sono associati set di metadati che la identificano e la descrivono. Coerentemente con quanto sopra riportato l’unità documentaria è pertanto logicamente strutturata su tre livelli: unità documentaria, documento, File. Il sistema di conservazione utilizza come formati di conservazione quelli elencati al punto 5 dell’Allegato 5 alle Regole tecniche e, inoltre, è in grado di gestire, su richiesta del soggetto produttore, anche formati non compresi nel suddetto elenco ma che il soggetto produttore utilizza nei propri sistemi e che ritiene di dover conservare. Tutti i formati gestiti sono elencati e descritti in un registro interno al sistema di conservazione “Registro dei Formati” in cui ogni formato è corredato da informazioni descrittive relative alla eventuale versione, e al mimetype. All’atto dell’attivazione del SERVIZIO, nelle Schede di Attivazione e di Configurazione, il produttore seleziona fra quelli resi disponibili da XX.XX i formati che il SERVIZIO accetterà , per ogni tipologia documentaria gestita. Il sistema identifica i formati al momento della ricezione del SIP mediante l’analisi dei magic number o del contenuto del file, in modo tale da consentire l’individuazione dello specifico mimetype. L’informazione sul formato è parte dei metadati dei componenti dell’unità documentaria e costituisce un elemento delle informazioni sulla rappresentazione. Di seguito, viene fornito un riepilogo dei formati al momento ammessi per la conservazione: PDF - PDF/A1 Adobe Systems xxxx://xxx.xxxx x.xxx/ .pdf application/pdf Si ISO 32000-1 (PDF); ISO 19005-1:2005 (vers. PDF 1.4); ISO 19005-2:2011 (vers. PDF 1.7) TIFF Aldus Corporation (acquisita Adobe) .tif image/tiff No ISO 12639 (TIFF/IT); ISO 12234 (TIFF/EP) JPG e JPEG 2000 Joint Photographic Experts Group .jpg, .jpeg, .jp2 (JPEG 2000) image/jpeg Si ISO/IEC 10918:1 (JPG); ISO/IEC 15444-1 (JPEG 2000) Office Open XML (OOXML) Microsoft .docx, .xlsx, .pptx MIME application/vnd.o penxmlformats- officedocument.* Si ISO/IEC DIS 29500:2008 ODF Open Document Format OASIS .ods, .odp, .odg, .odb application/vnd.o asis.opendocum ent.text Si ISO/IEC 26300:2006; UNI CEI ISO/IEC 26300 XML Extensible Markup Language W3C .xml application/xml text/xml Si TXT - .txt ASCII, UTF- 8,UNICODE Si ISO 646, RFC 3629, ISO/IEC 10646 PEC ed EMAIL - .eml MIME message/RFC82 2 No RFC 2822/MIMEMIME HL7 Health Level 7 .pdf; .cda; application/(.pdf; SI HL7 Implementation Guide for CDA® Release 2 -

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Oggetti conservati. Il Sistema di conservazione, gestito da XX.XX, conserva diverse tipologie documentarie con i metadati ad esse associati e le loro aggregazioni documentali informatiche (aggregazioni), che includono i fascicoli informatici (fascicoli). Il sistema gestisce gli oggetti digitali sottoposti a conservazione distinti per ogni singolo soggetto produttore e anche per singola struttura, consentendo di definire configurazioni e parametrazioni ad hoc per ogni Soggetto Produttore, in base a quanto da questi indicato nelle Schede di Attivazione e di Configurazione all’atto dell’attivazione e alle successive variazioni. Per mantenere anche nel Sistema le informazioni relative alla struttura dell’Archivio e dei relativi vincoli archivistici, le unità documentarie possono essere versate corredate di un set di metadati di profilo archivistico che include gli elementi identificativi e descrittivi del fascicolo, con riferimento alla voce di classificazione, alla segnatura archivistica. I fascicoli possono essere versati nel sistema quando sono completi e dichiarati chiusi, descritti da un set di metadati che include obbligatoriamente, oltre alle informazioni di identificazione, classificazione e descrizione, anche il tempo di conservazione previsto. Nel caso delle serie, la chiusura può avvenire a cadenza annuale o comunque secondo una definizione temporale definita dal soggetto produttore. I documenti informatici, informatici (unità documentarie) ), e i fascicoli delle amministrazioni pubbliche sono suddivisi secondo un piano di classificazione classificazione, che identifica gruppi documentali omogenei per natura e/o funzione giuridica (Titolo, classe, sottoclasse), modalità di registrazione o di produzione. Le tipologie documentarie trattate da XX.XX assieme ai loro specifici metadati e articolazioni, sono dettagliatamente indicate all’interno della Descrizione del SERVIZIO, pubblicata sul sito di XX.XX (v. capitolo 1). L’unità documentaria rappresenta l'unità minima elementare di riferimento di cui è composto un Archivio, pertanto rappresenta il riferimento principale per la costruzione dei Pacchetti informativi secondo il modello OAIS. All’unità documentaria e agli elementi che la compongono sono associati set di metadati che la li identificano e la li descrivono. Coerentemente con quanto sopra riportato l’unità documentaria è pertanto logicamente strutturata su tre livelli: unità documentaria, documento, File. Il sistema di conservazione utilizza come formati di conservazione quelli elencati al punto 5 dell’Allegato 5 alle Regole tecniche e, inoltre, è in grado di gestire, su richiesta del soggetto produttore, anche formati non compresi nel suddetto elenco ma che il soggetto produttore utilizza nei propri sistemi e che ritiene di dover conservare. Tutti i formati gestiti sono elencati e descritti in un registro interno al sistema di conservazione “Registro dei Formati” in cui ogni formato è corredato da informazioni descrittive relative alla eventuale versione, e al mimetype. All’atto dell’attivazione del SERVIZIO, nelle Schede di Attivazione e di Configurazione, il produttore seleziona fra quelli resi disponibili da XX.XX i formati che il SERVIZIO accetterà , per ogni tipologia documentaria gestita. Il sistema identifica i formati al momento della ricezione del SIP mediante l’analisi dei magic number o del contenuto del file, in modo tale da consentire l’individuazione dello specifico mimetype. L’informazione sul formato è parte dei metadati dei componenti dell’unità documentaria e costituisce un elemento delle informazioni sulla rappresentazione. Di seguito, viene fornito un riepilogo dei formati al momento ammessi per la conservazione: PDF - PDF/A1 Adobe Systems xxxx://xxx.xxxx x.xxx/ .pdf application/pdf Si ISO 32000-1 (PDF); ISO 19005-1:2005 (vers. PDF 1.4); ISO 19005-2:2011 (vers. PDF 1.7) TIFF Aldus Corporation (acquisita Adobe) .tif image/tiff No ISO 12639 (TIFF/IT); ISO 12234 (TIFF/EP) JPG e JPEG 2000 Joint Photographic Experts Group .jpg, .jpeg, .jp2 (JPEG 2000) image/jpeg Si ISO/IEC 10918:1 (JPG); ISO/IEC 15444-1 (JPEG 2000) Office Open XML (OOXML) Microsoft .docx, .xlsx, .pptx MIME Si ISO/IEC DIS 29500:2008 ODF Open Document Format OASIS .ods, .odp, .odg, .odb application/vnd.o asis.opendocum ent.text Si ISO/IEC 26300:2006; UNI CEI ISO/IEC 26300 XML Extensible Markup Language W3C .xml application/xml text/xml Si TXT - .txt ASCII, UTF- 8,UNICODE Si ISO 646, RFC 3629, ISO/IEC 10646 PEC ed EMAIL - .eml MIME No RFC 2822/MIMEMIME 1 , O 3 ' ) $ q V W D W R V YL O X S S D W R F R Q O ¶R E L H W W L YR . V S H F L I L F R G L U H Q G H U H

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Oggetti conservati. Il Sistema di conservazionesistema conserva documenti informatici, gestito da XX.XXin particolare documenti amministrativi informatici, conserva diverse tipologie documentarie con i metadati ad esse essi associati e le loro aggregazioni documentali informatiche (aggregazioni), che includono i fascicoli informatici (fascicoli). I documenti informatici e le loro aggregazioni di tipo fascicolo sono trattati nel sistema nella forma di unità documentarie e fascicolo, specificamente descritte nel documento, oggetti sottoposti a conservazione e sono inviati in conservazione sotto forma di pacchetti di versamento (SIP), che contengono anche i relativi metadati. Il sistema gestisce gli oggetti digitali sottoposti a conservazione distinti per ogni singolo soggetto produttore e anche per singola strutturastruttura (generalmente corrispondenti alle aree organizzative omogenee), consentendo di definire configurazioni e parametrazioni parametri adeguati ad hoc per ogni Soggetto Produttore, in soggetto produttore e definiti sulla base a quanto da questi indicato nelle Schede degli accordi stipulati all’atto della sottoscrizione del contratto di Attivazione e affidamento del servizio di Configurazione all’atto dell’attivazione e alle successive variazioniconservazione. Per mantenere anche nel Sistema sistema le informazioni relative alla struttura dell’Archivio dell’archivio e dei relativi vincoli archivistici, le unità documentarie possono essere versate corredate di un set di metadati di profilo archivistico che include gli elementi identificativi e descrittivi del fascicolo, con riferimento alla voce di classificazioneclassificazione e l’eventuale articolazione in sotto fascicoli. Inoltre è gestita la presenza di classificazioni, alla segnatura archivisticafascicoli e sotto fascicoli secondari e collegamenti tra le diverse unità archivistiche e documentarie presenti nel sistema. I Le serie ed i fascicoli possono essere versati nel sistema quando sono completi e dichiarati chiusi, descritti descritte da un set di metadati che include obbligatoriamente, oltre alle informazioni di identificazione, classificazione e descrizione, anche il tempo di conservazione previsto. Nel caso delle serie, serie la chiusura può avvenire a cadenza annuale o comunque secondo una definizione temporale definita dal soggetto produttore. I documenti informatici, informatici (unità documentarie) ), e i fascicoli delle amministrazioni pubbliche sono informatici, possono essere suddivisi secondo un piano di classificazione classificazione, che identifica gruppi documentali omogenei per natura e/o funzione giuridica (Titolotitolo, classe, sottoclasse), modalità di registrazione o di produzione. Le tipologie documentarie (suddivise in titoli, classi e sottoclassi) trattate da XX.XX assieme ai e i loro specifici metadati e articolazioni, sono dettagliatamente indicate all’interno della Descrizione nell’allegato di servizio concordato con ogni soggetto produttore e riportate nelle funzionalità di amministrazione del SERVIZIO, pubblicata sul sito di XX.XX (v. capitolo 1)sistema. L’unità documentaria rappresenta l'unità minima elementare di riferimento di cui è composto un Archivioarchivio, pertanto rappresenta il riferimento principale per la costruzione dei Pacchetti pacchetti informativi secondo il modello lo standard OAIS. Con rifermento a quanto indicato nello standard ISO 23081-2, l'unità documentaria, rappresenta la più piccola “unit of records” individuabile e gestibile come una entità singola gestita nel sistema, anche se al suo interno contiene elementi come ad esempio un messaggio di posta elettronica con i suoi allegati. All’unità documentaria e agli elementi che la compongono sono associati set di metadati che la li identificano e la li descrivono, secondo le logiche e le articolazioni esposte nelle specifiche tecniche descritte nel documento allegato al contratto di affidamento del servizio di conservazione. Coerentemente con quanto sopra riportato l’unità documentaria è pertanto logicamente strutturata su tre livelli: unità documentaria, documento, Filefile. Il sistema di conservazione utilizza come formati di conservazione quelli elencati al punto 5 dell’Allegato 5 2 alle Regole regole tecniche e, inoltre, è in grado di gestire, su richiesta del soggetto produttore, anche formati non compresi nel suddetto elenco elenco, ma che il soggetto produttore utilizza nei propri sistemi e che ritiene di dover conservare. Tutti i formati gestiti sono elencati e descritti in un registro interno al sistema di conservazione “Registro dei Formati” in cui ogni formato è corredato da informazioni descrittive relative alla eventuale versione, versione e al mimetypemime type. All’atto dell’attivazione del SERVIZIOCon ciascun soggetto produttore è concordato un elenco di formati ammessi, nelle Schede di Attivazione e di Configurazione, il produttore seleziona fra quelli resi disponibili da XX.XX che individua i formati che il SERVIZIO accetterà , sistema può accettare da ogni produttore e per ogni tipologia documentaria gestita. L’elenco dei formati ammessi è riportato (e gestito) nelle funzionalità “Amministrazione strutture versanti” del sistema ed è aggiornato continuamente in base alle esigenze del produttore. Le modalità con cui si procede a tale aggiornamento sono concordate con ciascun produttore e riportate nelle specifiche tecniche. Il sistema identifica i formati al momento della ricezione del SIP mediante l’analisi dei magic number o del contenuto del file, in modo tale da consentire l’individuazione dello specifico mimetypemime type. L’informazione sul formato è parte dei metadati dei componenti dell’unità documentaria e costituisce un elemento delle informazioni sulla rappresentazione. Di seguito, viene fornito un riepilogo dei formati al momento ammessi per la conservazione: , previsti nell’allegato 2 delle regole tecniche, DPCM 13 novembre 2014. PDF - PDF/A1 A Adobe Systems xxxx://xxx.xxxx x.xxx/ xxxx://xxx.xxxxx. com/ .pdf application/pdf p df Si ISO 32000-1 (PDF); ISO 19005-1:2005 (vers. PDF 1.4); ISO 19005-2:2011 (vers. PDF 1.7) TIFF Aldus Corporation (acquisita Adobe) .tif image/tiff No ISO 12639 (TIFF/IT); ISO 12234 (TIFF/EP) JPG e JPEG 2000 Joint Photographic Experts Group .jpg, .jpeg, .jp2 (JPEG 2000) image/jpeg Si ISO/IEC 10918:1 (JPG); ISO/IEC 15444-1 (JPEG 2000) Office Open XML (OOXML) Microsoft .docx, .xlsx, .pptx MIME Si ISO/IEC DIS 29500:2008 ODF Open Document Format OASIS .ods, .odp, .odg, .odb application/vnd.o asis.opendocum ent.text v nd.oasis.ope ndocument.t ext Si ISO/IEC 26300:2006; UNI CEI ISO/IEC 26300 XML Extensible Extensibl e Markup Language W3C .xml application/xml x ml text/xml Si TXT - .txt ASCII, UTF- 8,UNICODE Si ISO 646, RFC 3629, ISO/IEC 10646 PEC ed EMAIL - .eml MIME No RFC 2822/MIMEMIME Lo standard OAIS prevede che, ad ogni oggetto portato in conservazione, venga associato un insieme di informazioni (metadati) che ne permetta in futuro una facile reperibilità. In questo insieme di metadati troviamo le informazioni sulla rappresentazione (IR), classificabili in sintattiche (IRsi) e semantiche (IRse), il cui obiettivo è fornire tutte le informazioni necessarie per poter leggere ed interpretare la sequenza di bit dell’oggetto conservato. Inoltre, ad un sistema di conservazione che rispetti la normativa italiana, è richiesto il requisito di leggibilità degli oggetti dati, imposto dal comma 1 dell’art. 3 delle nuove regole tecniche, e dal comma 1 dell’art. 44 del Codice dell’amministrazione digitale. Risulta necessario affrontare tre tematiche importanti: • la prima riguarda “cosa” e “come” associare ad un oggetto conservato in merito alle informazioni sulla rappresentazione; • la seconda si riferisce al “come” rispettare il requisito di leggibilità; • la terza si riferisce a “cosa” e “come” fornire nel momento in cui quell’oggetto deve essere distribuito agli utenti. Per soddisfare questi requisiti, prima di versare un qualsiasi oggetto digitale nel sistema di conservazione è necessario che il responsabile del servizio di conservazione, in accordo con il soggetto produttore, proceda a conservare tutte le informazioni sulla rappresentazione necessarie alla consultazione di tale oggetto. Classifichiamo quindi le informazioni sulla rappresentazione in: • Strumenti per la leggibilità: tipicamente legati al formato dell’oggetto conservato. • Informazioni sulla rappresentazione sintattica: tipicamente legate al formato dell’oggetto conservato. • Informazioni sulla rappresentazione semantica: tipicamente legate alla descrizione archivistica dell’oggetto conservato. Sebbene, le informazioni sulla rappresentazione sintattica (tipo 2) possano essere considerate le basi su cui poggiare le successive conservazioni di oggetti di uno specifico formato, poiché sono le informazioni necessarie a produrre/creare gli strumenti che ne permettono la leggibilità (tipo 1), resta fondamentale fornire fin dal principio, insieme all’oggetto conservato, gli strumenti necessari per poterlo leggere. Concludendo, per soddisfare l’eventuale necessità di una disponibilità immediata dell’oggetto conservato, possiamo affermare che il sistema di conservazione deve avere almeno conservato gli strumenti per la leggibilità (visualizzatori) degli oggetti dati da conservare. Si ritiene per tanto necessaria la capacità del software di generare, per ogni soggetto produttore, un insieme di descrizioni archivistiche “speciali” che diano modo al responsabile della conservazione di conservare le tre tipologie di informazioni sulla rappresentazione. Nel sistema di conservazione distinguiamo tre descrizioni archivistiche speciali:

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Oggetti conservati. Il Sistema di conservazione, gestito da XX.XX, conserva diverse tipologie documentarie con i metadati ad esse associati e le loro aggregazioni documentali informatiche (aggregazioni), che includono i fascicoli informatici (fascicoli)) e le serie informatiche. Il sistema gestisce gli oggetti digitali sottoposti a conservazione distinti per ogni singolo soggetto produttore e anche per singola struttura, consentendo di definire configurazioni e parametrazioni ad hoc per ogni Soggetto Produttore, in base a quanto da questi indicato nelle Schede di Attivazione e di Configurazione all’atto dell’attivazione e alle successive variazioni. Per mantenere anche nel Sistema le informazioni relative alla struttura dell’Archivio e dei relativi vincoli archivistici, le unità documentarie possono essere versate corredate di un set di metadati di profilo archivistico che include gli elementi identificativi e descrittivi del fascicolo, con riferimento alla voce di classificazione, alla segnatura archivistica. I fascicoli possono essere versati nel sistema quando sono completi e dichiarati chiusi, descritti da un set di metadati che include obbligatoriamente, oltre alle informazioni di identificazione, classificazione e descrizione, anche il tempo di conservazione previsto. Nel caso delle serie, la chiusura può avvenire a cadenza annuale o comunque secondo una definizione temporale definita dal soggetto produttore. I documenti informatici, (unità documentarie) e i fascicoli (unità archivistiche) delle amministrazioni pubbliche sono suddivisi secondo un piano di classificazione che identifica gruppi documentali omogenei per natura e/o funzione giuridica (Titolo, classe, sottoclasse), modalità di registrazione o di produzione. Le tipologie documentarie trattate da XX.XX assieme ai loro specifici metadati e articolazioni, sono dettagliatamente indicate all’interno della Descrizione del SERVIZIO, pubblicata sul sito di XX.XX (v. capitolo 1). L’unità documentaria rappresenta l'unità minima elementare di riferimento di cui è composto un Archivio, pertanto rappresenta il riferimento principale per la costruzione dei Pacchetti informativi secondo il modello OAIS. All’unità documentaria e agli elementi che la compongono sono associati set di metadati che la identificano e la descrivono. Coerentemente con quanto sopra riportato l’unità documentaria è pertanto logicamente strutturata su tre livelli: unità documentaria, documento, File. Il sistema di conservazione utilizza come formati di conservazione quelli elencati al punto 5 dell’Allegato 5 alle Regole tecniche e, inoltre, è in grado di gestire, su richiesta del soggetto produttore, anche formati non compresi nel suddetto elenco ma che il soggetto produttore utilizza nei propri sistemi e che ritiene di dover conservare. Tutti i formati gestiti da XX.XX sono elencati e descritti in un registro interno al sistema di conservazione “Registro dei Formati” in cui ogni formato è corredato da informazioni descrittive relative alla eventuale versione, e al mimetype. All’atto dell’attivazione del SERVIZIO, nelle Schede di Attivazione e di Configurazione, il produttore seleziona fra quelli resi disponibili da XX.XX i formati che il SERVIZIO accetterà accetterà, per ogni tipologia documentaria gestita. Il sistema identifica i formati al momento della ricezione del SIP mediante l’analisi dei magic number o del contenuto del file, in modo tale da consentire l’individuazione dello specifico mimetype. L’informazione sul formato è parte dei metadati dei componenti dell’unità documentaria e costituisce un elemento delle informazioni sulla rappresentazione. Di seguito, viene fornito un riepilogo dei formati al momento ammessi per la conservazione: PDF - PDF/A1 Adobe Systems xxxx://xxx.xxxx x.xxx/ .pdf application/pdf Si ISO 32000-1 (PDF); ISO 19005-1:2005 (vers. PDF 1.4); ISO 19005-2:2011 (vers. PDF 1.7) TIFF Aldus Corporation (acquisita Adobe) .tif image/tiff No ISO 12639 (TIFF/IT); ISO 12234 (TIFF/EP) JPG e JPEG 2000 Joint Photographic Experts Group .jpg, .jpeg, .jp2 (JPEG 2000) image/jpeg Si ISO/IEC 10918:1 (JPG); ISO/IEC 15444-1 (JPEG 2000) Office Open XML (OOXML) Microsoft .docx, .xlsx, .pptx MIME application/vnd.o penxmlformats- officedocument.* Si ISO/IEC DIS 29500:2008 ODF Open Document Format OASIS .ods, .odp, .odg, .odb application/vnd.o asis.opendocum ent.text Si ISO/IEC 26300:2006; UNI CEI ISO/IEC 26300 XML Extensible Markup Language W3C .xml application/xml text/xml Si TXT - .txt ASCII, UTF- 8,UNICODE Si ISO 646, RFC 3629, ISO/IEC 10646 PEC ed EMAIL - .eml MIME No RFC 2822/MIME29500:2008

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