Common use of Modalità di attuazione Clause in Contracts

Modalità di attuazione. La Regione, prima della scadenza di cui all’art. 1, provvederà alla proroga delle assegnazioni già in essere presso gli Uffici giudiziari, previa richiesta degli assegnatari e rinnovo del consenso da parte dei dipendenti già assegnati per portare a termine i progetti in essere o realizzare nuove progettualità. Gli Uffici giudiziari, al fine di richiedere ulteriore personale, predisporranno nuovi progetti mirati meglio indicati al successivo articolo 4. I progetti dettaglieranno le varie fasi di gestione amministrativa, individuando particolari criticità relative alle procedure interessate e indicando, altresì, obiettivi specifici e tempistiche, nonché eventuali professionalità ritenute necessarie. I progetti saranno trasmessi alla Regione del Veneto, secondo le modalità previste nel protocollo stipulato il 3 novembre 2016, per il tramite della Corte d’Appello o della Procura Generale che provvederanno al coordinamento degli stessi. La Regione del Veneto, per dare attuazione a nuove richieste pervenute dagli Uffici giudiziari, provvederà alla pubblicazione di uno o più avvisi volti ad acquisire la disponibilità al distacco di altri dipendenti regionali. Gli avvisi di cui al capoverso precedente, considerando le peculiarità dei progetti presentati, potranno essere estesi al personale degli Enti strumentali della Regione del Veneto e, in genere, a tutti gli Enti pubblici del territorio regionale, richiedendo agli Enti stessi la pubblicazione sui relativi siti web. I dipendenti candidatisi all’assegnazione in questione saranno avviati a colloquio conoscitivo con il rappresentante dell’Ufficio giudiziario interessato, individuato dalla Corte d’Appello e dalla Procura Generale, al fine di verificare la compatibilità professionale degli stessi con le attività proposte. Sarà cura della Regione, inoltre, assicurare che il personale sia in possesso dei requisiti propri dei dipendenti dell’Amministrazione giudiziaria quali le qualità morali e di condotta previste dall’art. 35, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. I nominativi del personale selezionato saranno comunicati dalla Regione alla Corte di Appello ed alla Procura Generale, che provvederanno all’assegnazione presso gli Uffici di rispettiva competenza del proprio Distretto. La Regione svolgerà funzioni di raccordo tra gli Uffici giudiziari, gli Enti strumentali e gli altri Enti pubblici i cui dipendenti manifestino la disponibilità al distacco.

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Samples: ca-venezia.giustizia.it

Modalità di attuazione. La RegioneLe modalità di attuazione di questo obiettivo dipendono strettamente dallo sviluppo della riforma e da come troveranno realizzazione le case della comunità e le COT sul territorio. Difficile pertanto definire in sede di attuale programmazione azioni puntuali, prima se non per la parte di diretta competenza del sistema socio-assistenziale. - Rafforzamento del coordinamento nella comunicazione, informazione e orientamento sulle misure/interventi in sostegno all’assistenza (PUA – case della scadenza comunità) - Messa in rete degli sportelli assistenti famigliari con snodi della rete territoriale - Prosecuzione sperimentazione sulla domiciliarità - Sviluppo di cui all’art. 1, provvederà alla proroga delle assegnazioni già interventi in essere presso gli Uffici giudiziari, previa richiesta degli assegnatari sostegno ai care giver Indicatori di valutazione Indicatori di processo - Costituzione unità zonale non autosufficienza - Istituzione tavolo territoriale anziani - Iniziative promozionali dello sportello assistenti famigliari dell’ambito - Prosecuzione attuazione sperimentazione domiciliarità - Sviluppo progettualità in favore di azioni di supporto ai care giver Indicatori di output - Identificazione referente unità zonale - n. incontri – n. soggetti partecipanti tavolo anziani – almeno 3 incontri annui e rinnovo del consenso da parte dei dipendenti già assegnati per portare a termine i progetti in essere o realizzare nuove progettualità. Gli Uffici giudiziari, al fine 6 realtà partecipanti - n. di richiedere ulteriore personale, predisporranno nuovi progetti mirati meglio indicati al successivo articolo 4. I progetti dettaglieranno le varie fasi di gestione amministrativa, individuando particolari criticità relative alle procedure interessate e indicando, altresì, obiettivi specifici e tempistiche, nonché eventuali professionalità ritenute necessarie. I progetti saranno trasmessi alla Regione del Veneto, secondo le modalità previste nel protocollo stipulato il 3 novembre 2016, per il tramite della Corte d’Appello o della Procura Generale che provvederanno al coordinamento degli stessi. La Regione del Veneto, per dare attuazione a nuove richieste pervenute dagli Uffici giudiziari, provvederà alla pubblicazione di uno o più avvisi volti ad acquisire la disponibilità al distacco di altri dipendenti regionali. Gli avvisi di cui al capoverso precedente, considerando le peculiarità dei progetti presentati, potranno essere estesi al personale degli Enti strumentali della Regione del Veneto e, in genere, a tutti gli Enti pubblici realtà del territorio regionaleintercettate dallo sportello – almeno 5 - n. contributi erogati per sperimentazione domicliarità – almeno 10 - Progetto caregiver Indicatori di outcome - Incrementi n. di consulenze sportello badanti – almeno + 30% annuo - Incremento beneficiari sperimentazione - +30% - n. di caregiver supportati – almeno 10 Obiettivo Invecchiamento attivo e sviluppo di reti di prossimità Descrizione Intercettare i bisogni della popolazione anziana prima che si sviluppino necessità di assistenza continuativa, richiedendo agli Enti stessi la pubblicazione sui relativi siti webfavorendo l’invecchiamento attivo e il coinvolgimento della comunità nella promozione di azioni di prossimità e supporto leggero. I dipendenti candidatisi all’assegnazione in questione saranno avviati a colloquio conoscitivo con il rappresentante dell’Ufficio giudiziario interessato, individuato dalla Corte d’Appello e dalla Procura Generale, al fine di verificare la compatibilità professionale degli stessi con le attività proposte. Sarà cura della Regione, inoltre, assicurare che il personale sia in possesso dei requisiti propri dei dipendenti dell’Amministrazione giudiziaria quali le qualità morali e di condotta previste dall’art. 35, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. I nominativi del personale selezionato saranno comunicati dalla Regione alla Corte di Appello ed alla Procura Generale, che provvederanno all’assegnazione presso gli Uffici di rispettiva competenza del proprio Distretto. La Regione svolgerà funzioni di raccordo tra gli Uffici giudiziari, gli Enti strumentali e gli altri Enti pubblici i cui dipendenti manifestino la disponibilità al distaccoObiettivo non presente nella precedente programmazione.

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Samples: Accordo Di Programma

Modalità di attuazione. La Regione, prima della scadenza formazione viene effettuata in proprio avvalendosi diformatori dell’Ente a titolo volontario e delle risorse tecniche di cui all’artal punto 25. 1Questi saranno affiancati, provvederà in maniera sensibilmente inferiore, da Docenti Esterni ed Esperti, anche su base professionale, attraverso la realizzazione di Seminari di Studio e approfondimento. L’intervento formativo si sviluppa in più fasi, attraverso un continuo scambio tra esperienza e momenti didattici, nel corso di tutto il periodo in cui i volontari svolgono il Servizio Civile. Nella fase iniziale i Volontari ricevono per lo più informazioni e conoscenze necessarie per interpretare correttamente il ruolo richiesto, conoscere gli aspetti etici e giuridici del SC ed inserirsi rapidamente ed efficacemente nel nuovo ambiente lavorativo, adeguandosi alle regole formali ed informali, con particolare riguardo alla proroga cultura organizzativa delle assegnazioni già Pro Loco e dell’U.N.P.L.I. . Nelle fasi intermedie, il processo formativo si sofferma su aspetti relativi alla verifica della esperienza in essere presso corso, in cui i partecipanti svolgono un ruolo più attivo rispetto alla prima fase, sia in termini di una presa di coscienza e di rielaborazione delle informazioni acquisite, sia in termini propositivi circa eventuali correttivi da apportare alle modalità di realizzazione dell’attività. A prescindere dai momenti formativi “ufficiali”, nel corso dell’anno i volontari saranno seguiti costantemente nella formazione per gli Uffici giudiziariambiti dei beni culturali, previa richiesta dell’uso degli assegnatari strumenti informatici e rinnovo del consenso WEB, nella conoscenza della gestione amministrativa, nella realizzazione di reti di rapporti relazionali etc. Nella fase conclusiva è previsto un momento finale di verifica sul lavoro svolto, finalizzato a rilevare gli apprendimenti, il gradimento da parte dei dipendenti Volontari ed il livello di rispondenza alle aspettative iniziali. Avrà una durata di 42 ore, - ORDINARIE n. 30 ore - AGGIUNTIVE n. 12 ore Essa avverrà con l’apporto di formatori accreditati all’UNSC, in base alle loro conoscenze e specifiche competenze riguardo agli argomenti previsti. Per alcuni moduli formativi sono previsti, come già assegnati citato al box 30,interventi di Xxxxxxx affiancati sempre in aula dai formatori dell’UNPLI. La formazione generale sarà erogata entro il 180° giorno dall’avvio del progetto. All’inizio dei corsi sarà somministrato ai Volontari un Questionario di Ingresso; al termine del ciclo formativo verrà somministrato un test di autovalutazione (post-test formativo). La metodologia prevista mira essenzialmente al coinvolgimento diretto dei soggetti da formare. Saranno quindi utilizzati metodi non direttivi (suscitare motivazioni e automotivazioni) e con alto grado di interazione per portare a termine consentire la partecipazione condivisa sugli argomenti e sui contenuti della formazione. Nel pieno rispetto delle “linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile volontario”, la metodologia sarà, pertanto, attiva, anche se nella progettazione articolata delle singole lezioni si farà, laddove necessario, ricorso anche alla classica e tradizionale lezione frontale. Il formatore fornirà ai volontari le motivazioni necessarie ad attivare uno spirito di gruppo che consenta di recepire in pieno il senso di solidarietà e l’importanza della condivisione e della convivenza tra giovani, alla base della cultura del volontariato. In sintesi, la Formazione Generale sarà somministrata come riportato nella tabella sottostante: MONTE ORE DI FORMAZIONE GENERALE LEZIONI FRONTALI ore percentuale DINAMICHE DI GRUPPO ore percentuale FORMAZIONE A DISTANZA ore percentuale 42 13 30,9 % 17 40,5 % 12 28,6 % Tale formazione sarà erogata con l’utilizzo di diverse metodologie così previste: Momento di formazione d’aula tradizionale (max n. 25 unità per aula),prevede sia la trasmissione di contenuti didattici secondo funzioni e ruoli acquisiti e consolidati da docenti e discenti, sia momenti interattivi grazie allo spazio riservato al confronto e alla discussione tra i progetti in essere o realizzare nuove progettualità. Gli Uffici giudiziari, al fine di richiedere ulteriore personale, predisporranno nuovi progetti mirati meglio indicati al successivo articolo 4. I progetti dettaglieranno le varie fasi di gestione amministrativa, individuando particolari criticità relative alle procedure interessate e indicando, altresì, obiettivi specifici e tempistiche, nonché eventuali professionalità ritenute necessarie. I progetti saranno trasmessi alla Regione del Veneto, secondo le modalità previste nel protocollo stipulato il 3 novembre 2016partecipanti, per fare in modo che tale processo non si limiti a mera illustrazione di contenuti. I/le formatori/formatrici si avvarranno di esperti della materia trattata; i nominativi degli esperti saranno indicati nei registri della formazione a cui verranno allegati i curricula vitae che saranno resi disponibili per ogni richiesta dell’Ufficio Nazionale per il tramite della Corte d’Appello o della Procura Generale che provvederanno al coordinamento degli stessi. La Regione del Veneto, per dare attuazione a nuove richieste pervenute dagli Uffici giudiziari, provvederà alla pubblicazione di uno o più avvisi volti ad acquisire la disponibilità al distacco di altri dipendenti regionali. Gli avvisi di cui al capoverso precedente, considerando le peculiarità dei progetti presentati, potranno essere estesi al personale degli Enti strumentali della Regione del Veneto e, in genere, a tutti gli Enti pubblici del territorio regionale, richiedendo agli Enti stessi la pubblicazione sui relativi siti web. I dipendenti candidatisi all’assegnazione in questione saranno avviati a colloquio conoscitivo con il rappresentante dell’Ufficio giudiziario interessato, individuato dalla Corte d’Appello e dalla Procura Generale, al fine di verificare la compatibilità professionale degli stessi con le attività proposte. Sarà cura della Regione, inoltre, assicurare che il personale sia in possesso dei requisiti propri dei dipendenti dell’Amministrazione giudiziaria quali le qualità morali e di condotta previste dall’art. 35, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. I nominativi del personale selezionato saranno comunicati dalla Regione alla Corte di Appello ed alla Procura Generale, che provvederanno all’assegnazione presso gli Uffici di rispettiva competenza del proprio Distretto. La Regione svolgerà funzioni di raccordo tra gli Uffici giudiziari, gli Enti strumentali e gli altri Enti pubblici i cui dipendenti manifestino la disponibilità al distaccoServizio Civile.

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Samples: www.serviziocivileunpli.net

Modalità di attuazione. La RegioneIl presente Accordo verrà gestito per tramite dell’Ufficio di Piano Intercomunale, struttura attraverso cui i Comuni intendono perseguire il proprio obiettivo di gestione del processo di costruzione del PUG intercomunale. L’Ufficio di Piano sarà costituito nella prima fase di avvio delle attività, ai sensi dell’art. 55 della scadenza L.R. 24/2017, sarà dotato delle competenze professionali richieste per lo svolgimento delle funzioni di governo del territorio, tra cui all’art. 1quelle in campo pianificatorio, provvederà alla proroga delle assegnazioni già in essere presso gli paesaggistico, ambientale, giuridico ed economico- finanziario e sarà costituito nel rispetto della Delibera di Giunta Regionale n.1255 del 30/07/2018 recante “Definizione degli standard minimi degli Uffici giudiziari, previa richiesta degli assegnatari di Piano Il PUG sarà elaborato a partire dall’analisi e rinnovo del consenso da parte valutazione dei dipendenti già assegnati per portare quadri conoscitivi che i singoli comuni metteranno a termine i progetti in essere o realizzare nuove progettualità. Gli Uffici giudiziari, disposizione al fine di richiedere ulteriore personalecostituire un unico Quadro conoscitivo, predisporranno nuovi progetti mirati meglio indicati avente le caratteristiche indicate all’art. 22 della L.R. 24/2017, predisposto attraverso una metodologia unica unitamente alla Valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale (Valsat). A tal fine, nonostante la L.R. 24/2017 consenta ai Comuni dotati degli strumenti urbanistici predisposti ai sensi della L.R. 20/2000, di approvare la Variante generale di conformazione dei piani vigenti ai contenuti del PUG, senza la consultazione preliminare prevista all’art. 44 della citata Xxxxx, iI Comuni sottoscrittori il presente Accordo, si impegnano a prevedere comunque una fase preliminare alla formazione del piano, utile ad integrare e aggiornare i loro quadri conoscitivi, in primo luogo con il censimento degli edifici che presentano scarsa qualità edilizia e delle aree dismesse, non utilizzate o abbandonate e di quelle degradate. Tale lavoro sarà svolto con il coinvolgimento di ARPAE e degli altri soggetti competenti in materia ambientale. Si ritiene necessaria questa fase per condividere una lettura diagnostica dei dati dei quadri conoscitivi, utile assieme al successivo articolo 4documento di Valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale ad individuare le scelte strategie più efficaci e coerenti con le potenzialità e caratteristiche del territorio da pianificare. I progetti dettaglieranno In questa fase si attiveranno anche i processi partecipativi e di consultazione che accompagneranno il percorso di formazione del piano. La procedura per approvare la variante seguirà di seguito le varie fasi di gestione amministrativaformazione e di approvazione del Piano, individuando particolari criticità relative alle procedure interessate ai sensi rispettivamente degli artt. 45 e indicando46 della L.R. 24/2017, altresìusufruendo di termini temporali dimezzati, obiettivi specifici e tempistichecome previsto dal comma 2, nonché eventuali professionalità ritenute necessarieart. I progetti saranno trasmessi alla Regione del Veneto3 della Legge citata. Il PUG sarà approvato singolarmente da ciascun Comune sottoscrittore, secondo le modalità tempistiche previste nel protocollo stipulato dall’allegato A Cronoprogramma delle Attività, parte integrante del presente Accordo, In particolare i Comuni sottoscrittori si impegnano approvare il 3 novembre 2016PUG intercomunale, per entro la scadenza prevista dal Bando regionale approvato con la delibera di Giunta Regionale n.1706 del 23/11/2020 e cioè entro il tramite 31/12/2021, salva la facoltà, prevista dall’art 11. Variazioni di crono programmi e termini del bando stesso, di ottenere proroghe previa richiesta e approvazione della Corte d’Appello o stessa, da parte della Procura Generale che provvederanno al coordinamento degli stessiGiunta Regionale. La Regione In tal caso sarà ridefinito il crono programma e conseguentemente il programma finanziario. Nel caso in cui il contributo non venisse concesso, i Comuni si impegnano a ridefinire un crono programma e un crono programma finanziario finalizzato a concludere l’iter di approvazione del Veneto, per dare attuazione a nuove richieste pervenute dagli Uffici giudiziari, provvederà alla pubblicazione di uno o più avvisi volti ad acquisire la disponibilità al distacco di altri dipendenti regionali. Gli avvisi di cui al capoverso precedente, considerando le peculiarità dei progetti presentati, potranno essere estesi al personale degli Enti strumentali della Regione del Veneto e, in genere, a tutti gli Enti pubblici del territorio regionale, richiedendo agli Enti stessi la pubblicazione sui relativi siti web. I dipendenti candidatisi all’assegnazione in questione saranno avviati a colloquio conoscitivo con PUG intercomunale entro il rappresentante dell’Ufficio giudiziario interessato, individuato dalla Corte d’Appello e dalla Procura Generale, al fine di verificare la compatibilità professionale degli stessi con le attività proposte. Sarà cura della Regione, inoltre, assicurare che il personale sia in possesso dei requisiti propri dei dipendenti dell’Amministrazione giudiziaria quali le qualità morali e di condotta previste dall’art. 35, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. I nominativi del personale selezionato saranno comunicati dalla Regione alla Corte di Appello ed alla Procura Generale, che provvederanno all’assegnazione presso gli Uffici di rispettiva competenza del proprio Distretto. La Regione svolgerà funzioni di raccordo tra gli Uffici giudiziari, gli Enti strumentali e gli altri Enti pubblici i cui dipendenti manifestino la disponibilità al distacco.31/12/2022

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Samples: wwwold.unioneappennino.bo.it