Conduttori di protezione Clausole campione

Conduttori di protezione. Devono essere protette contro le tensioni di contatto tutte le masse dell’impianto elettrico e degli apparecchi utilizzatori che sono normalmente isolate ma che per cause accidentali potrebbero trovarsi sotto tensione I collegamenti a terra delle parti metalliche sopra indicate saranno normalmente eseguiti in rame, in corda o barra, isolati o nudi, di sezione adeguata rispetto all’energia passante in caso di guasto a terra come riportato sulla CEI 64/8 n°543.1. In particolare il conduttore di protezione deve avere: la stessa sezione dei conduttori di fase per sezioni del conduttore di fase inferiore a 16 mm2 sezione pari a 16 mm2 nel caso in cui la sezione di fase sia compresa fra 16 e 35 mm2 sezione pari alla metà di quella di fase per sezioni superiori ai 35 mm2. Qualora la conduttura di protezione non faccia parte della conduttura di alimentazione allora, se è prevista una protezione meccanica, la sezione non dovrà essere inferiore a 2.5 mm2, altrimenti non inferiore a 4 mm2. Il connettore principale sarà collegato almeno in un altro punto (diametralmente opposto al quadro generale) alla rete di dispersione e dovrà esserne curata particolarmente la continuità elettrica. Nelle cassette di derivazione o dove il conduttore di protezione presenta un andamento a rimbalzo deve essere impiegato un unico morsetto o capocorda a pressione (sono esclusi i morsetti con serraggio a vite) che raggruppi tutti i conduttori derivati.
Conduttori di protezione. Le sezioni dei conduttori di protezione non devono essere inferiori ai seguenti valori: Sezione dei conduttori di fase dell’impianto S [mm2] Sezione minima del corrispondente conduttore di protezione Sp [mm2] Tali valori sono utilizzabili solo in caso in cui il materiale dei conduttori di fase e di protezione sia lo stesso (in caso contrario, riferirsi alla norma CEI 64-8 Art. 543). La sezione di ogni conduttore di protezione che non faccia parte della conduttura di alimentazione, non deve essere, in ogni caso, inferiore a: - 2,5 mm2 se è prevista una protezione meccanica; - 4 mm2 se non è prevista una protezione meccanica. Possono essere utilizzati come conduttori di protezione, gli involucri o strutture metalliche dei quadri, i rivestimenti metallici (comprese le guaine di alcune condutture), i tubi protettivi, i canali metallici, le masse estranee, se rispondenti alle specifiche indicate nella norma CEI 64-8 Art. 543.2. Le connessioni dei conduttori di protezione devono essere accessibili per ispezioni e per prove, ad eccezione delle giunzioni di tipo miscelato o incapsulato. Sui conduttori di protezione non devono essere inseriti apparecchi di interruzione, ma possono esserlo dispositivi apribili mediante attrezzo ai fini delle prove.
Conduttori di protezione. Il conduttore di protezione parte del collettore di terra collega in ogni impianto e deve essere collegato a tutte le prese a spina (destinate ad alimentare utilizzatori per i quali è prevista la protezione contro i contatti indiretti mediante messa a terra). Può anche essere collegato direttamente alle masse di tutti gli apparecchi da proteggere, compresi gli apparecchi di illuminazione con parti metalliche comunque accessibili. È vietato l'impiego di conduttori di protezione non protetti meccanicamente con sezione inferiore a 4 mm2. Nei sistemi TT (cioè nei sistemi in cui le masse sono collegate ad un impianto di terra elettricamente indipendente da quello del collegamento a terra del sistema elettrico), il conduttore di neutro non può essere utilizzato come conduttore di protezione. La sezione dei conduttori di terra e di protezione, cioè dei conduttori che collegano all'impianto di terra le parti da proteggere contro i contatti indiretti, non deve essere inferiore a quella indicata nella tabella 35.2, tratta dalle norme CEI 64-8. 36.8.1.3.5 Il conduttore equipotenziale ha lo scopo di assicurare l'equipotenzialità fra le masse e/o le masse estranee ovvero le parti conduttrici non facenti parte dell'impianto elettrico e suscettibili di introdurre il potenziale di terra (norma CEI 64-8/5). L'appaltatore deve curare il coordinamento per la realizzazione dei collegamenti equipotenziali, richiesti per tubazioni metalliche o per altre masse estranee all'impianto elettrico che fanno parte della costruzione. È opportuno che vengano assegnate le competenze di esecuzione. Si raccomanda una particolare cura nella valutazione dei problemi d'interferenza tra i vari impianti tecnologici interrati ai fini della limitazione delle correnti vaganti, potenziali cause di fenomeni corrosivi. Si raccomanda, infine, la misurazione della resistività del terreno.
Conduttori di protezione. Il conduttore di protezione parte del collettore di terra, collega in ogni impianto e deve essere collegato a tutte le prese a spina (destinate ad alimentare utilizzatori per i quali è prevista la protezione contro i contatti indiretti mediante messa a terra). Può anche essere collegato direttamente alle masse di tutti gli apparecchi da proteggere, compresi gli apparecchi di illuminazione con parti metalliche comunque accessibili. È vietato l’impiego di conduttori di protezione non protetti meccanicamente con sezione inferiore a 4 mm². Nei sistemi TT (cioè nei sistemi in cui le masse sono collegate ad un impianto di terra elettricamente indipendente da quello del collegamento a terra del sistema elettrico), il conduttore di neutro non può essere utilizzato come conduttore di protezione. La sezione dei conduttori di terra e di protezione, cioè dei conduttori che collegano all’impianto di terra le parti da proteggere contro i contatti indiretti, non deve essere inferiore a quella indicata nella tabella 83.2, tratta dalle norme CEI 64-8. Sezione del conduttore di fase che alimenta la macchina o l’apparecchio [mm2] Conduttore di protezione appartenente allo stesso cavo o infilato nello stesso tubo del conduttore di fase [mm2] Conduttore di protezione non appartenente allo stesso cavo e non infilato nello stesso tubo del conduttore di fase [mm2] minore o uguale a 16 uguale a 35 16 16 maggiore di 35 metà della sezione del conduttore di fase; nei cavi multipolari, la sezione specificata dalle rispettive norme metà della sezione del conduttore di fase; nei cavi multipolari, la sezione specificata dalle rispettive norme Il conduttore equipotenziale ha lo scopo di assicurare l’equipotenzialità fra le masse e/o le masse estranee, ovvero le parti conduttrici non facenti parte dell’impianto elettrico e suscettibili di introdurre il potenziale di terra (norma CEI 64-8/5). L’appaltatore deve curare il coordinamento per la realizzazione dei collegamenti equipotenziali, richiesti per tubazioni metalliche o per altre masse estranee all’impianto elettrico che fanno parte della costruzione. È opportuno che vengano assegnate le competenze di esecuzione. Si raccomanda una particolare cura nella valutazione dei problemi d’interferenza tra i vari impianti tecnologici interrati ai fini della limitazione delle correnti vaganti, potenziali cause di fenomeni corrosivi. Si raccomanda, infine, la misurazione della resistività del terreno.
Conduttori di protezione. I conduttori di protezione collegheranno i collettori di terra dei quadri elettrici con tutti i punti luce, i punti presa e gli allacciamenti di forza motrice costituenti l’impianto elettrico. L’eventuale corrente di guasto a terra in un circuito, provocherà l’intervento della protezione differenziale installata, a monte dello stesso, sul quadro elettrico con interruzione automatica dell’alimentazione. La sezione dei conduttori di protezione sarà scelta in accordo alle norme CEI 64-8.
Conduttori di protezione. È il conduttore che collega il o i collettori (o nodo) principale di terra alle masse, e generalmente sarà costituito da cavo del tipo N07V-K. Deve essere posta la massima cura alla sezione ed ai collegamenti di questi conduttori che la loro funzione ed estensione costituiscono, in genere, la parte più importante dell'impianto di terra. I conduttori di protezione devono essere ispezionabili e affidabili nel tempo, protetti contro qualsiasi danneggiamento meccanico, corrosione, etc., che ne alteri le caratteristiche; non devono avere inseriti dispositivi di interruzione salvo che sul collettore (o nodo) principale di terra per effettuare le misure.
Conduttori di protezione. Il conduttore di protezione (PE) collega le masse delle utenze elettriche al nodo principale di terra. il conduttore di protezione può far parte degli stessi cavi di alimentazione o essere esterno ad essi, con lo stesso percorso o con percorso diverso. Le sezioni minime saranno non inferiori alla sezione del conduttore di fase, per sezioni fino a 16 mm2, con un minimo di 6 mm2 se i conduttori di protezione sono esterni ai cavi o tubi; se i conduttori di fase sono di sezione tra i 16 e i 35 mm2 saranno utilizzati conduttori di protezione di sezione 16 mm2; se i conduttori sono di sezione superiore ai 35 mm2 i conduttori di protezione avranno sezione ridotta alla metà di questi.
Conduttori di protezione. Le sezioni dei conduttori di protezione dovranno essere pari alle sezioni dei conduttori di fase; per sezioni superiori a 16 mm² la sezione potrà essere pari alla metà del conduttore di fase con un minimo di 16 mm² e comunque in grado di soddisfare le condizioni stabilite dalle norme CEI 64.8.
Conduttori di protezione. Sbarra di terra in rame solidamente imbullonata alla struttura metallica (avente sezione idonea) disposta longitudinalmente al quadro, predisposta con fori diametro come per gli esistenti.
Conduttori di protezione. Distribuzione del conduttore di protezione dal quadro e dai quadri di zona ai singoli utilizzatori o apparecchi per i quali è prevista una protezione contro le tensioni di contatto mediante collegamento a terra. La sezione sarà corrispondente a quella del massimo conduttore di fase presente nella conduttura Collegamento all'impianto di protezione degli impianti idrosanitario, riscaldamento e condizionamento, in modo da realizzare l’equipotenzialità di tutte le tubazioni metalliche accessibili, in quanto masse estranee entranti nell’ambiente, come la tubazione di adduzione di gas (quando presente). Dovranno essere collegati equipotenzialmente anche tutti gli elementi metallici definibili come massa estranea, e cioè suscettibile ad introdurre o ad assumere potenziali elettrici diversi da zero, e questo sulla base del loro isolamento o meno rispetto a terra (punto di riferimento).