Common use of SOMMARIO Clause in Contracts

SOMMARIO. Le prove di produzione eseguite su pozzi a olio o a gas consentono di caratterizzare alcuni parametri chiave per la descrizione del comportamento fluido-dinamico di pozzo e di giacimento. Le prove di produzione di tipo convenzionale vengono eseguite erogando una o più portate costanti, registrate in superficie, e misurando la corrispondente evoluzione della pressione nel tempo a fondo pozzo. Durante la fase esplorativa e di delimitazione del giacimento, specialmente in ambienti off-shore, i fluidi prodotti durante la prova vengono generalmente bruciati in fiaccola. Nell’ottica di una maggiore tutela e sicurezza dell’ambiente, una delle alternative più promettenti è rappresentata dalle prove di iniezione che consistono nell’iniettare un fluido, liquido o gassoso, in giacimento e registrare la risposta dinamica del sistema. Tali prove consentono pertanto di evitare l’erogazione di fluidi in superficie e quindi l’emissione di gas esausti in atmosfera a seguito della combustione in fiaccola nonché qualsiasi rischio di sversamento nel caso di miscele di idrocarburi liquidi o di fuga nel caso di miscele di idrocarburi gassosi. Gli studi sinora condotti hanno riguardato sia gli aspetti teorici, soprattutto allo scopo di poter progettare e interpretare correttamente questo tipo di prove, sia l’analisi di alcune applicazioni reali ai fini di validare le potenzialità delle prove di iniezione come efficace alternativa alle prove di produzione tradizionali. Lo studio fa parte del programma di ricerca del polo SEADOG (Safety & Environmental Analysis Division for Oil & Gas), nato nell’ambito della collaborazione tra il Politecnico di Torino e la Divisione DGS del MISE sul tema della sicurezza off-shore.

Appears in 1 contract

Samples: conference.ing.unipi.it

SOMMARIO. Le prove Il sistema produttivo dell’area del Casentino è costit uito prevalentemente da piccole e medie aziende (PMA) in tutti i settori (dall’agricoltura, all’industria, ai servizi). Esso ha dimostrato una grande capacità di innovazione ed ha un buon livello di interazione con i mercati europei ed internazionali. Tuttavia, anche se la situazione ambientale è ragionevolmente intatta (in confronto con altre aree d’Italia), sono sorti dei problemi in relazione con il traffico veicolare e la sua congestione. I risultati di un’analisi SDL/SWOT estesa all’intera vallata hanno portato ad un’ipotesi centrale di lavoro: l’elaborazione di un “Piano di accessibilità sostenibile ” per il Casentino, piano integrato per accrescere l’accessibilità a beni, servizi, persone e luoghi per gli abitanti della valle, senza compromettere l’integrità (sociale, ambientale, economica) del territorio. Quasi 30 progetti locali (per es. Leader, Life, rete municipale, parco per l’energia eolica, metanodotto, produzione eseguite su pozzi a olio di lana e legno, infrastrutture stradali e ferroviarie) e piani (per es. sviluppo economico, aree rurali e agricole, servizi sociali e sanitari, piani regolatori, gestione dei rifiuti) sono stati analizzati, considerando il loro impatto sia sui sistemi territoriali che sulla logistica. In seguito sono state raccolte ed analizzate informazioni per quantificare una serie di 125 indicatori (relativi ai 32 aspetti dell’approccio SDL). In mancanza di dati appropriati sono state effettuate delle stime. I due metodi di analisi sono stati integrati e corretti diverse volte per costruire un Profilo Regionale, in cui le principali caratteristiche della valle del Casentino sono valutate in termini di punti di forza o a gas consentono di caratterizzare alcuni parametri debolezza, opportunità e rischi . I risultati dell’analisi sono stati utilizzati al fine di identificare soluzioni ipotetiche che favoriscano un miglioramento dell’attuale sistema logistico territoriale e tendano ad un approccio più sostenibile, grazie all’utilizzo di ciascuno dei 32 aspetti dell’approccio SDL. Queste ipotesi individuali sono state combinate secondo la metodologia SDL, con lo scopo di arrivare ad un insieme di opzioni innovative da sottoporre alla considerazione degli stakeholders locali (amministrazioni, cittadini, società civile ed aziende) per l’elaborazione di un “Piano di accessibilità sostenibile” per il Casentino. I risultati sono riassunti nel seguente Profilo Regionale in ordine di importanza, collegando ogni ipotesi alle altre. Emergono sei ipotesi principali in cui le leve della Dinamica agiscono sui fattori chiave del Potenziale Sociale per la descrizione del comportamento fluido-dinamico di pozzo e di giacimentodeterminare percorsi orientati verso l’SDL. Le prove brevi descrizioni delle ipotesi opzionali alternative sono ulteriormente spiegate nella Sezione 2, specificando i risultati attesi e le misure finanziarie ed organizzative necessarie. La Sezione 3 fornisce dettagli sull’analisi SDL/SWOT, gli indicatori principali e le principali ipotesi che si riferiscono specificamente ad ognuno dei 32 aspetti dell’SDL. Le ipotesi mirano ad impedire che i punti di produzione forza divengano punti di tipo convenzionale vengono eseguite erogando una o più portate costantidebolezza a causa dei rischi e, registrate al contrario, permettono di trasformare i punti deboli in superficie, e misurando la corrispondente evoluzione della pressione nel tempo a fondo pozzopunti di forza attraverso l’individuazione di opportunità. Durante la fase esplorativa e di delimitazione del giacimento, specialmente in ambienti off-shore, i fluidi prodotti durante la prova vengono generalmente bruciati in fiaccola. Nell’ottica di una maggiore tutela e sicurezza dell’ambiente, una delle alternative più promettenti è rappresentata dalle prove di iniezione che consistono nell’iniettare un fluido, liquido o gassoso, in giacimento e registrare la risposta dinamica del sistema. Tali prove consentono pertanto di evitare l’erogazione di fluidi in superficie e quindi l’emissione di gas esausti in atmosfera a seguito della combustione in fiaccola nonché qualsiasi rischio di sversamento nel caso di miscele di idrocarburi liquidi o di fuga nel caso di miscele di idrocarburi gassosi. Gli studi sinora condotti hanno riguardato sia gli aspetti teorici, soprattutto allo scopo di poter progettare e interpretare correttamente questo tipo di prove, sia l’analisi di alcune applicazioni reali ai fini di validare le potenzialità delle prove di iniezione come efficace alternativa alle prove di produzione tradizionali. Lo studio fa parte del programma di ricerca del polo SEADOG (Safety & Environmental Analysis Division for Oil & Gas), nato nell’ambito della collaborazione tra il Politecnico di Torino e la Divisione DGS del MISE sul tema della sicurezza off-shore.S W O T Strengths Weaknesses Opportunities Threats O 1 Ambiente ⚫⚫⚫⚫ ⚫⚫⚫ ⚫⚫⚫ ⚫⚫⚫⚫

Appears in 1 contract

Samples: www.srseuropa.eu

SOMMARIO. Le prove L’Unità sviluppa le attività di produzione eseguite su pozzi a olio o a gas consentono Data Science come competenza centrale di caratterizzare alcuni parametri chiave AI per FBK attraverso i modelli di machine learning e deep learning, realizzando opportunità ap- plicative in big data e analisi predittive focalizzate sugli obiettivi strategici della Fon- dazione. La ricerca in Data Science offre infatti soluzioni innovative per la descrizione del comportamento fluido-dinamico salute (es. medicina di pozzo precisione), qualità e produzione in industria e agricoltura, sicurezza ambientale e territoriale, sviluppo, reti sociali e infrastrutture pubbliche, permettendo di giacimentogenerare nuove idee che possono cambiare il mondo in modo responsabile e sostenibile e fornendo nuovi strumenti di conoscenza e decisione. Le prove La ricerca di produzione MPBA in Data Science è quindi un punto di tipo convenzionale vengono eseguite erogando una o più portate costantiinnesto delle tecnologie di AI nel mondo reale, registrate in superficiecon applicazioni interdisciplinari basate su dati complessi, mul- timodali e misurando la corrispondente evoluzione della pressione nel tempo a fondo pozzo. Durante la fase esplorativa e spesso incompleti, che richiedono lo sviluppo di delimitazione del giacimento, specialmente in ambienti off-shore, i fluidi prodotti durante la prova vengono generalmente bruciati in fiaccola. Nell’ottica architetture per AI che permettano ad esperti ed utenti di una maggiore tutela e sicurezza dell’ambiente, una delle alternative più promettenti è rappresentata dalle prove di iniezione che consistono nell’iniettare un fluido, liquido o gassoso, in giacimento e registrare la risposta dinamica del sistema. Tali prove consentono pertanto di evitare l’erogazione di fluidi in superficie e quindi l’emissione di gas esausti in atmosfera a seguito della combustione in fiaccola nonché qualsiasi rischio di sversamento nel caso di miscele di idrocarburi liquidi o di fuga nel caso di miscele di idrocarburi gassosi. Gli studi sinora condotti hanno riguardato sia gli aspetti teorici, soprattutto allo scopo di poter progettare interagire e interpretare correttamente questo tipo le funzioni di provedecisione da ottimizzare. L’interpretabilità dei modelli è infatti indispensabile per un impatto reale nella me- dicina di precisione, la manutenzione predittiva, la sicurezza territoriale, il rischio ambientale da cambiamento climatico per salute e agricoltura. Dal punto di vista tecnico, la sfida è invece essere in grado di scalare e distribuire in cloud i servizi di machine learning curando riproducibilità e privacy by design delle nuove applica- zioni di AI. Lo sviluppo teorico ed implementativo si è accompagnato ad azioni spe- cifiche nei domini di salute, agricoltura digitale (e più in generale industria 4.0), co- munità intelligenti e fisica delle alte energie, contribuendo in progetti nazionali e in- ternazionali e attivando azioni sul territorio trentino e nazionale. MPBA infine ha sostenuto l’impegno di FBK per la formazione di innovatori, specia- listi di data analytics e AI sia attraverso il sostegno alla Laurea Magistrale in Data Science con Università di Trento, sia l’analisi co-organizzando due progetti interdisciplinari per i giovani: l’edizione 2019 della Scuola WebValley ed il Laboratorio di alcune applicazioni reali ai fini di validare le potenzialità delle prove di iniezione come efficace alternativa alle prove di produzione tradizionali. Lo studio fa parte del programma di ricerca del polo SEADOG (Safety & Environmental Analysis Division for Oil & Gas), nato nell’ambito della collaborazione tra il Politecnico di Torino AI e la Divisione DGS del MISE sul tema della sicurezza off-shoreInno- vation Design con Artigianelli consolidato in un accordo trilaterale con UniTN.

Appears in 1 contract

Samples: trasparenza.fbk.eu

SOMMARIO. Le prove MNF è un’infrastruttura operativa nel campo delle micro e nanotecnologie e dei re- lativi materiali abilitanti che consente attività di produzione eseguite su pozzi ricerca, sviluppo e innovazione. MNF attua un modello operativo nel quale tutte queste attività si integrano in modo da garantire la massa critica per sostenerle, modello che si contrappone a olio o a gas consentono quello che spesso caratterizza il panorama italiano. Per questo, e con l’esperienza maturata, MNF si propone quale struttura in grado di caratterizzare alcuni parametri chiave per la descrizione del comportamento fluido-dinamico ospitare attività di pozzo R&D altrove difficili da condurre e e di giacimentoportare nuove tecnologie ad un più elevato TRL, dal “proof of con- cept” ad una versione fruibile per l’applicazione. Le prove Il team di produzione MNF conduce anche atti- vità di tipo convenzionale vengono eseguite erogando una o più portate costanti, registrate ricerca in superficie, e misurando la corrispondente evoluzione della pressione nel tempo proprio al fine sia di mettere a fondo pozzo. Durante la fase esplorativa e di delimitazione del giacimento, specialmente in ambienti off-shore, i fluidi prodotti durante la prova vengono generalmente bruciati in fiaccola. Nell’ottica di una maggiore tutela e sicurezza dell’ambiente, una disposizione delle alternative più promettenti è rappresentata dalle prove di iniezione che consistono nell’iniettare un fluido, liquido o gassoso, in giacimento e registrare la risposta dinamica del sistema. Tali prove consentono pertanto di evitare l’erogazione di fluidi in superficie e quindi l’emissione di gas esausti in atmosfera a seguito della combustione in fiaccola nonché qualsiasi rischio di sversamento nel caso di miscele di idrocarburi liquidi o di fuga nel caso di miscele di idrocarburi gassosi. Gli studi sinora condotti hanno riguardato sia gli aspetti teorici, soprattutto allo scopo di poter progettare e interpretare correttamente questo tipo di prove, sia l’analisi di alcune applicazioni reali ai fini di validare le potenzialità delle prove di iniezione come efficace alternativa alle prove di produzione tradizionali. Lo studio fa parte del programma Unità di ricerca del polo SEADOG (Safety & Environmental Analysis Division for Oil & Gas)CMM nuovi processi tecnologici in grado di contribuire all’eccellenza dei risultati del Centro, nato nell’ambito della collaborazione tra che di allargare il Politecnico di Torino know-how disponibile e la Divisione DGS rete di collaborazioni. È in questo quadro che si collocano gli obiettivi raggiunti nel 2019. Innanzitutto si è avuta una crescita della presenza di dottorandi che coprono soprattutto il settore della micro- meccanica (quello della sensoristica di radiazione è già molto ben presidiato con il lavoro condotto con l’Unità IRIS) e poi c’è stata la progressione relativa alle azioni di investimento sostenute da due finanziamenti specifici. La prima azione riguarda il bando FESR 2016 che nel corso del MISE sul tema 2019 ha visto chiudere i bandi di gara e instal- lare il grosso degli 8M€ disponibili; l’attuazione del programma ha richiesto la chiu- sura delle attività a metà luglio per poter consentire l’adeguamento dei laboratori (notare come il grande sforzo corale di MNF sia riuscito ad assicurare la chiusura della sicurezza off-shorequasi totalità degli impegni, sforzo proseguito per assicurare il supporto all’at- tuazione del potenziamento dell’infrastruttura). La seconda azione riguarda lo schema europeo IPCEI, che ha visto MNF collaborare al chiarimento di vari aspetti operativi di questo progetto (vinto a fine 2018). Qui la difficoltà da superare è stata la novità dello “strumento” approvato, trattandosi del primo caso europeo (quello centrato sulla micro e nanoelettronica). Il finanziamento IPCEI permetterà una nuova tornata di investimenti in attrezzature scientifiche e lo sviluppo dello staff, permet- tendo l’inserimento di personale di ricerca e tecnico con copertura totale dei costi. Pur essendo stato il 2019 un anno che ha assorbito molta energia sull’attuazione di programmi d’investimento, sono stati confermati numeri rilevanti sia come pubblica- zioni (44 nel 2019 contro 35 nel 2018) che come brevetti (4 depositi in Italia, 3 in Europa, 1 in USA).

Appears in 1 contract

Samples: trasparenza.fbk.eu

SOMMARIO. Le prove Ci si è inoltrati in una fase recessiva della quale non si conosce con certezza i tempi e la portata. Dipende da come andranno molte co- se, specie in ambito internazionale. Di seguito riassumiamo per ca- pitoli generali le condizioni nel quale ci siamo trovati prima e duran- te la discussione del contratto. Sulla necessità di produzione eseguite su pozzi nuove rego- le per il funzionamento dei mercati finanziari le Organiz- zazioni Sindacali si sono più volte espresse sulla necessità di un governo mondiale della finanza sulla base di un siste- ma di regole condivise; la distinzione tra banca com- merciale e banca d’investi-­‐ mento; la tassazione delle transazioni finanziarie; l’in-­‐ centivo fiscale alle banche commerciali che operano come leva di sviluppo delle economie di riferimento; gli Eurobond per finanziare lo sviluppo. Probabilmente se la Bce non fosse intervenuta a olio o dicembre con misure a gas consentono sostegno della liquidità delle banche, ora vedremmo una situazione ben peggiore: subito dopo i Cds sulle banche sono calati di caratterizzare alcuni parametri chiave per la descrizione del comportamento fluido-dinamico di pozzo e di giacimento20 punti, ma rimangono tutt’ora elevati. Le prove banche italiane fanno ricorso all’Eurosistema ora per circa 200 miliardi, che hanno la possibilità di produzione incrementarsi per altri 150 miliardi. Le banche italiane non sono l’origine della nostra instabili-­‐ tà ma risentono della negati- va percezione del rischio del Paese e dell’andamento dell’economia generale. Oltre alle economie avanzate che stentano oscillando tra momenti di tipo convenzionale vengono eseguite erogando una o maggiore crescita e momenti di rallentamento, anche le economie emergenti stanno risentendo della situa- zione. I tassi di crescita non sono più portate costanti, registrate elevati come in superficie, pas- sato specie in India e misurando la corrispondente evoluzione della pressione nel tempo a fondo pozzo. Durante la fase esplorativa e di delimitazione del giacimento, specialmente in ambienti off-shore, i fluidi prodotti durante la prova vengono generalmente bruciati in fiaccola. Nell’ottica di una maggiore tutela e sicurezza dell’ambiente, una delle alternative più promettenti è rappresentata dalle prove di iniezione che consistono nell’iniettare un fluido, liquido o gassoso, in giacimento e registrare la risposta dinamica del sistema. Tali prove consentono pertanto di evitare l’erogazione di fluidi in superficie e quindi l’emissione di gas esausti in atmosfera a seguito della combustione in fiaccola nonché qualsiasi rischio di sversamento nel caso di miscele di idrocarburi liquidi o di fuga nel caso di miscele di idrocarburi gassosi. Gli studi sinora condotti hanno riguardato sia gli aspetti teorici, soprattutto allo scopo di poter progettare e interpretare correttamente questo tipo di prove, sia l’analisi di alcune applicazioni reali ai fini di validare le potenzialità delle prove di iniezione come efficace alternativa alle prove di produzione tradizionali. Lo studio fa parte del programma di ricerca del polo SEADOG (Safety & Environmental Analysis Division for Oil & Gas), nato nell’ambito della collaborazione tra il Politecnico di Torino e la Divisione DGS del MISE sul tema della sicurezza off-shoreBrasile.

Appears in 1 contract

Samples: www.fisacpiemonte.net

SOMMARIO. Lungo il 2019 l’Unità ARES ha rafforzato la propria attività nei temi strategici e prio- ritari di idrogeno e pile a combustibile, oltre ad aver messo delle buone basi per l’ampliamento dell’attività sul solare termico e le batterie, quest’ultima attraverso la preparazione di una progettualità IPCEI. Le prove attività sono strutturate sia su progetti che su consulenze con aziende partner, confermando una attività di produzione eseguite medio lungo termine. Lungo il 2019 XXXX ha registrato una serie di successi, che confermano una copertura dell’autofinanziamento per i prossimi 3 anni e una focalizzazione sugli obiettivi strategici inclusi nel Piano Esecutivo pluriannuale 2018-2020. È confermato l’elevato rate di successo su pozzi proposte H2020, con 3 successi su 3 proposte nella call FCH JU 2019, e un aumento significativo nelle commesse di consulenza diretta con aziende, mantenendo un posizionamento scientifico e strategico a olio o livello inter- nazionale. ARES lega la propria attività a gas consentono quanto identificato all’interno del Piano Strategico 2018-27 e del Piano Esecutivo 2018-20. Nel primo, in una prospettiva di caratterizzare alcuni parametri medio-lungo termine, XXXX sostiene la tematica di sviluppo di dispositivi e metodi per la genera- zione, lo stoccaggio e la distribuzione a basso impatto ambientale di energia. Questo in ottica della sostenibilità energetica, di sistemi e soluzioni rispettose dell’ambiente e della qualità della vita, con soluzioni a minor impatto sulla salute e sui livelli di inquinamento ambientale. L’attività di XXXX si è concentrata e ancor più si svilupperà nel contesto delle tec- nologie per la flessibilità del sistema energetico con l’obiettivo di raggiungere gli obiettivi posti a livello Europeo e Internazionale nel contesto della decarbonizza- zione. In questo, i temi degli accumuli elettrici e del vettore idrogeno risultano priori- tari, collegati allo sviluppo delle reti energetiche (elettrica e gas). Allo stesso tempo XXXX si sta muovendo per estendere il potenziale di collaborazione con le aziende nel territorio dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico, in sinergia con altri partner territoriali quali Trentino Sviluppo e l’Università di Trento, in particolare nel contesto del Progetto Manifattura e in relazione allo sviluppo dei TESSLabs. XXXX si identi- fica come il partner chiave per affrontare temi di sviluppo altamente specifici nel con- testo dell’energia. In questo, ricadono le collaborazioni che legano XXXX a diverse Unitàdi ricerca di FBK, in primis FMPS e MNF per lo sviluppo e la descrizione del comportamento fluido-dinamico caratterizzazione di pozzo e di giacimento. Le prove di produzione di tipo convenzionale vengono eseguite erogando una o più portate costanti, registrate in superficiemateriali avanzati, e misurando con numerose realtà del CIT sullo sviluppo e introduzione nel contesto dei sistemi energetici di soluzioni e tecnologie legate all’AI (e.g. controlli avanzati, machine learning e nowcasting). Il punto di incrocio che XXXX riesce a dare, multidisciplinare con lo sguardo all’integrazione di sistema, è quasi un unicum nel panorama nazionale e catalizza sempre più la corrispondente evoluzione collaborazione diretta con l’indu- stria. Nel 2019 XXXX ha consolidato la propria azione nelle partnership strategiche con SOLIDpower, Green Energy Storage (GES) su celle a ossidi solidi e batterie a flusso, e con vari stakeholder sul tema dell’idrogeno: Alstom sul ferroviario a idrogeno, SNAM, per l’interesse alla flessibilità e alla decarbonizzazione delle reti gas, SAPIO sul posizionamento strategico dell’azienda nel settore idrogeno. Prosegue inoltre l’attività nell’ambito delle reti e microreti, consolidando attività progettuali in questo contesto specifico principalmente attraverso progetti finanziati (e.g. OSMOSE, STARDUST, SMART ALTITUDE, COMESTO, consulenza SNAM). Per altra parte, XXXX ha continuato a fornire supporto al territorio e all’industria nell’ottica del “solution provider”. La scelta dei temi della pressione ricerca è stata identificata per la loro presenza nelle strategie sia territoriali (Provincia di Trento e Smart Spe- cialization Energia), sia Nazionali (Piano Nazionale di Ricerca su Energia) che Eu- ropee (Horizon 2020 e piattaforme tecnologiche di sviluppo). A tutti i livelli menzio- nati, l’Unità XXXX partecipa con rappresentanza e ruoli di rilievo, confermando la presenza di L. Crema come CT leader del Fuel Cell and Hydrogen Joint Undertaking e alla partecipazione al Consiglio Direttivo di H2IT in qualità di Vicepresidente. ARES è nell’ETIP Batteries Europe e inserito nel tempo a fondo pozzogruppo di lavoro di due progetti IPCEI in fase di costruzione, su BATTERIE e IDROGENO. Durante la fase esplorativa e di delimitazione del giacimentoAd oggi ARES collabora con molti attori importanti nel contesto energetico quali SNAM, specialmente in ambienti off-shoreTERNA, i fluidi prodotti durante la prova vengono generalmente bruciati in fiaccola. Nell’ottica di una maggiore tutela e sicurezza dell’ambienteRTE, una delle alternative più promettenti è rappresentata dalle prove di iniezione che consistono nell’iniettare un fluidoEDF, liquido o gassosoENEL, ALSTOM, SHELL, ENGIE, ENEA, CEA, FRAUNHOFER, IMDEA ENERGY, DOLO- MITI ENERGIA, in giacimento e registrare la risposta dinamica del sistema. Tali prove consentono pertanto una rete estesa di evitare l’erogazione di fluidi in superficie e quindi l’emissione di gas esausti in atmosfera a seguito della combustione in fiaccola nonché qualsiasi rischio di sversamento nel caso di miscele di idrocarburi liquidi o di fuga nel caso di miscele di idrocarburi gassosi. Gli studi sinora condotti hanno riguardato sia gli aspetti teorici, soprattutto allo scopo di poter progettare e interpretare correttamente questo tipo di prove, sia l’analisi di alcune applicazioni reali ai fini di validare le potenzialità delle prove di iniezione come efficace alternativa alle prove di produzione tradizionali. Lo studio fa parte del programma collaborazioni di ricerca del polo SEADOG (Safety & Environmental Analysis Division for Oil & Gas), nato nell’ambito della collaborazione tra il Politecnico di Torino e la Divisione DGS del MISE sul tema della sicurezza off-shoreinnovazione.

Appears in 1 contract

Samples: trasparenza.fbk.eu