Servizio idrico integrato Clausole campione

Servizio idrico integrato. Nei Comuni ove il Gestore somministra, oltre al servizio di distribuzione idrica, anche quello di fognatura e depurazione, la somministrazione è unica secondo contratti di somministrazione integrata, alle condizioni tutte del presente Regolamento.
Servizio idrico integrato. 1. Acquedotto Lucano Spa, gestisce il Servizio Idrico Integrato, così come definito dal d. lgs. 152/2006, costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione, distribuzione, fognatura e depurazione, la commercializzazione dell’acqua sia per usi civili che per usi industriali e agricoli, la progettazione e gestione dei sistemi di reti di acquedotto e fognature, la realizzazione e la gestione delle opere ed impianti necessari alla gestione integrata delle risorse idriche, la ricerca e coltivazione delle falde idriche, la gestione e la realizzazione degli impianti di potabilizzazione depurazione e smaltimento, e l’organizzazione e la gestione dei servizi connessi all’intero ciclo delle acque.
Servizio idrico integrato. Il Gruppo fornisce servizi di acquedotto, gestione del reticolo fognario e depurazione delle acque nelle Province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza. Tali servizi nell’esercizio 2006 hanno generato ricavi per Euro 134,7 milioni, pari all’ 11% dei ricavi consolidati del Gruppo nel corso del medesimo esercizio. Nel corso dell’esercizio 2006 tali servizi hanno riguardato 109 dei 140 Comuni delle Province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza, fornendo il servizio di captazione e distribuzione a circa il 93% degli abitan-
Servizio idrico integrato. REGOLAMENTO Glossario
Servizio idrico integrato. La regolazione del settore coordinata dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (di seguito ARERA) ha raggiunto una fase di stabilità formale e funzionale che consente la valutazione degli effetti del sistema di regolazione della qualità tecnica. Questo impianto dal 2017 (Delibera ARERA 917/2017/R/idr) persegue obiettivi di miglioramento infrastrutturale e di qualità del servizio attraverso standard declinati secondo un meccanismo di premialità/penalità a beneficio/carico dei gestori. Gli esiti della prima applicazione del meccanismo incentivante (anni 2018/2019) confermano in generale l’efficacia del sistema con una buona parte delle gestioni che ha conseguito gli obiettivi preposti per l’adeguamento infrastrutturale: • riduzione delle perdite idriche, con incremento delle gestioni che hanno conseguito gli obiettivi (si evidenzia un tasso in crescita delle gestioni che, pur non avendo raggiunto il target previsto, hanno comunque registrato un miglioramento del macroindicatore M1); • incremento dei soggetti che hanno registrato un miglioramento nella qualità dell’acqua erogata (macroindicatore M3), sebbene i miglioramenti in questione non siano fra i più elevati; • ottimizzazione dello smaltimento dei fanghi in discarica, con i migliori risultati in termini di conseguimento degli obiettivi (macroindicatore M5); • sensibile miglioramento nella qualità dell’acqua depurata (macroindicatore M6), con tasso di gestioni che hanno conseguito gli obiettivi incrementato del 10% circa. Appaiono invece sempre insufficienti gli interventi per l’adeguatezza normativa degli scaricatori di piena (macroindicatore M4), ambito nel quale si registra un incremento delle gestioni non ammesse al meccanismo. Rispetto a quanto messo in atto nel primo ciclo di applicazione del meccanismo incentivante, l’Autorità ha introdotto una variazione stabilendo con Delibera 235/2020/R/idr che il livello qualitativo raggiunto cumulativamente al termine dell’anno 2021 costituirà elemento di valutazione ai fini dell’applicazione dei prossimi fattori premiali (o di penalizzazione) relativamente alle annualità 2020 e 2021. Si rileva inoltre che il secondo ciclo del meccanismo incentivante vedrà l’impiego anche del macroindicatore M2 (Interruzioni del servizio), finora utilizzato a soli fini di monitoraggio, per le valutazioni quantitative finalizzate alle attribuzioni di premi e penali. L’attribuzione dei premi generata dal livello di valutazione avanzato previsto dal meccanismo, c...
Servizio idrico integrato. 1. Il concessionario, utilizzando la banca dati degli utenti fornita dal Comune aggiornata con le ultime letture e con i relativi pagamenti, dovrà procedere come segue:
Servizio idrico integrato. 5.1.1 Evoluzione del quadro normativo, istituzionale e contrattuale
Servizio idrico integrato. A seguito della condivisione del documento dell’OTR con l’ente Acqua Novara e VCO, lo stesso ha provveduto a fornire i chiarimenti e le integrazioni richieste tramite redazione di apposito contributo comprensivo di: elenco di depuratori, scolmatori e stazioni di sollevamento gestiti dall’ente nella zona del Cusio. Tale contributo è parte integrante del RA come allegato allo stesso (“Contributo Acqua Novara e VCO”). L’ente ha inoltre dichiarato che l’attività di censimento delle infrastrutture fognarie/depurative risulta già in corso così come l’attività di aggiornamento dei sistemi informativi aziendali (GIS), al termine delle quali verrà trasmessa a Regione Piemonte la cartografia e la documentazione integrativa aggiornata.
Servizio idrico integrato. Art. 47 (Organizzazione territoriale e programmazione del servizio idrico integrato)
Servizio idrico integrato