Riuso Clausole campione

Riuso. Il riuso applicativo è un prerequisito per lo sviluppo e l’evoluzione del software. Il fornitore è tenuto a realizzare il software a regola d’arte ivi compreso il rispetto delle caratteristiche base per il riuso identificate principalmente in: • modularità, • interoperabilità, • modificabilità, • conformità a standard di codifica (comprensibilità e leggibilità), • conformità a standard di progettazione (uso di formati aperti, ecc.), • adattabilità (a diversi contesti tecnologici e di utilizzo), ecc. applicando gli standard e le linee guida esistenti, la normativa CAD e le linee guida AgID. Secondo le indicazioni della disciplina rilevante in materia si richiede sia sempre consegnato tutto il materiale prodotto per la realizzazione del sistema incluse tutte le documentazioni e le specifiche tecniche, affinché possa essere garantita la gestione autonoma e indipendente dal fornitore di qualunque parte sviluppata nonché del sistema complessivo. Per quanto riguarda gli aggiornamenti della piattaforma BABEL pubblicata su catalogo nazionale (xxxxx://xxxxxxxxxx.xxxxxx.xx/xx/xxxxxxxx/xxx_xx‐azienda‐usl‐di‐bologna‐babel ) il fornitore dovrà attenersi a quanto previsto da AGID nelle “Linee guida su acquisizione e riuso di software per le pubbliche amministrazioni (2019)” e dovrà essere effettuato almeno un rilascio annuale completo della release aggiornata BABEL sul repository nazionale ed uno al momento della conclusione del contratto.
Riuso. Il riuso applicativo è un prerequisito per lo sviluppo e l’evoluzione del software. Pertanto, nella fase di definizione e, successivamente, di analisi degli interventi di sviluppo del software o di altri applicativi collegati, il Fornitore deve verificare l’eventuale presenza di componenti già rilasciate che, opportunamente modificate e/o integrate, possano contribuire alla realizzazione delle funzionalità richieste. La proprietà delle soluzioni informatiche oggetto del contratto è del Comune di Trieste, ad eccezione della piattaforma xxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx che è di proprietà della Fondazione CRTrieste a cui compete ogni diritto di sfruttamento economico sulla stessa.
Riuso. Il riuso applicativo è un prerequisito per lo sviluppo e l’evoluzione del software. Pertanto, nella fase di definizione e, successivamente, di analisi degli interventi di sviluppo software, l’aggiudicatario deve verificare l’eventuale presenza di componenti già rilasciate che, opportunamente modificate e/o integrate, possano contribuire alla realizzazione delle funzionalità richieste.
Riuso. Ai sensi dell’art. 69 del Codice dell’Amministrazione Digitale (Decreto Legislativo 30 dicembre 2010, n. 235), i programmi appositamente sviluppati per conto e a spese dell'amministrazione saranno facilmente portabili su altre piattaforme e conformi alla definizione e regolamentazione effettuata da DigitPA. Nel contratto di acquisizione stipulato con l’aggiudicatario saranno definite le condizioni per la eventuale fornitura, su richiesta di altre amministrazioni, di servizi che consentano il riuso dei programmi o dei singoli moduli sviluppati nell’ambito della fornitura.
Riuso. La soluzione proposta con il presente Piano di Xxxxxx intende mirare, nella logica che sottende le attività di collaborazione tra Pubbliche Amministrazioni, ad una fortissima integrazione con gli strumenti SINRAD e STRIMS già realizzati nell’ambito dell’accordo di collaborazione stipulato nel 2018 al fine di garantire il riuso di soluzioni con la conseguente riduzione dei costi. L’attività progettuale dovrà tenere sempre nella dovuta considerazione la possibilità di riutilizzare dove possibile, anche solo parzialmente, i moduli software già sviluppati per ISIN, eventualmente intervenendo opportunamente al fine di favorirne l’integrazione con i nuovi moduli software che saranno sviluppati nel corso del progetto. Inoltre, Unioncamere metterà a disposizione del progetto tutte le soluzioni modulari necessarie, cosiddette “Tool Box”, già realizzate per finalità specifiche in altri progetti. In questo modo il sistema ISIN beneficerà dell’utilizzo delle funzionalità esportabili dai moduli esistenti, e messi a disposizione del progetto in formato binario eseguibile, con il conseguente risparmio di risorse che sarebbero necessarie per la realizzazione ex-novo di tali componenti/servizi, che per quanto necessari, sono considerati come oggetti ausiliari (es. i moduli per l’utilizzo applicativo di invio/ricezione di mail e PEC, il supporto alle operazioni con firme digitali, le procedure per il monitoraggio ed il logging degli eventi, i sistemi per la compliance con gli obblighi GDPR, ecc.).
Riuso. Al fine di favorire il riuso dei programmi informatici si richiede che questi siano facilmente portabili su altre piattaforme. L’Affidatario si impegna ad erogare, su richiesta di Cestec S.p.A., servizi che consentano il riuso delle applicazioni.
Riuso. Ai sensi dell’art. 69 del Codice dell’Amministrazione Digitale (Decreto Legislativo 30 dicembre 2010, n. 235), i programmi appositamente sviluppati per conto e a spese dell'Amministrazione saranno facilmente portabili su altre installazioni SAP e conformi alla definizione e regolamentazione effettuata da DigitPA.
Riuso. Il “kit del riuso” rappresenta un pacchetto di strumenti e procedure che consentono il trasferimento delle soluzioni tra Amministrazioni. Tutte le azioni previste in questa attività devono essere svolte nel rispetto delle linee guida definite nell’ ALLEGATO E – LINEE GUIDA PER LA CREAZIONE DEL KIT DEL RIUSO dell’avviso di finanziamento di questo progetto riportato integralmente come Allegato 1 al presente capitolato. Il fornitore dovrà predisporre tutti i documenti e le attività necessarie affinché il pacchetto oggetto dell’appalto sia reso disponibile in riuso per le amministrazioni e dovrà supportare le fasi che compongono tale processo.