Common use of SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO Clause in Contracts

SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO. Il comma 5 dell’art. 4-bis del Decreto prescrive l’adozione, da parte dei fondi pensione, di un efficace sistema di controllo interno (di seguito anche “SCI”) che coinvolge strutture, soggetti e procedure di verifica dell’operatività (a tutti livelli del fondo pensione) con l’obiettivo di garantire l’efficienza del rispetto delle regole, la funzionalità del sistema gestionale e la diffusione di valori di corretta amministrazione e legalità nonché l’emersione delle eventuali anomalie e la rappresentazione di chi è in grado di attivare tempestivamente gli opportuni interventi correttivi. I soggetti rilevanti nell’ambito del SCI sono gli organi di governo e di controllo del Fondo, nel dettaglio, il Collegio Sindacale che rappresenta il vertice del sistema di vigilanza, il Consiglio di Amministrazione, quale organo di supervisione strategica, che si avvale dell’attività svolta dal Comitato Finanza al fine del monitoraggio di un efficace sistema di controllo e di gestione dei rischi; e il Direttore Generale cui spetta il compito di assicurare l’adozione di un sistema di controllo interno adeguato. A questi si aggiungono, le Funzioni Operative (o strutture di linea) e le Funzioni Fondamentali i cui rispettivi ruoli e compiti, anche in ambito di controllo interno, sono stati delineati nel precedente paragrafo. Con particolare riferimento alle Funzioni Fondamentali, che ricoprono un ruolo centrale nel sistema di controllo interno, si intende precisare che il Fondo non ha provveduto all’istituzione di una Funzione Attuariale, in quanto non copre direttamente i rischi biometrici né garantisce direttamente un determinato livello di prestazioni o un rendimento minimo degli investimenti. Il SCI è articolato su più livelli, cui corrispondono differenti livelli di responsabilità. Nello specifico:  controlli di primo livello (o controlli di linea): consistono nelle verifiche realizzate direttamente dalle “strutture di linea” ovvero da chi svolge operativamente una determinata attività oppure da chi ne ha la responsabilità di supervisione, generalmente nell’ambito della stessa unità organizzativa o funzione. Tali controlli mirano ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni e sono effettuati dalle strutture operative interne o esterne, oppure sono intrinseci nelle procedure informatiche esistenti (sia interne che esterne);  controlli di secondo livello: consistono nelle verifiche realizzate da funzioni distinte dalle strutture di linea con riporto funzionale diretto al Direttore Generale, ovvero la Funzione di Gestione del Rischio, con l’obiettivo di assicurare la corretta attuazione del processo di gestione dei rischi e la conformità dell’operatività del Fondo alle regole interne e alla normativa vigente (nazionale e internazionale).  controlli di terzo livello: consistono nelle verifiche realizzate, in via periodica o ad evento, da strutture indipendenti con riporto funzionale diretto al Consiglio di Amministrazione, con l’obiettivo di valutare la completezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia) e l’adeguatezza dei sistemi e delle procedure di controllo nonché individuare la presenza di violazioni delle procedure e della regolamentazione. Tale tipologia di controlli è affidata alla Funzione di Revisione interna. Il quadro degli attori del sistema di controllo interno è, infine, completato dalle ulteriori figure di controllo di cui si avvale il Fondo. Il Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), ai sensi delle disposizioni del D. Lgs. 81/2008, è incaricato del servizio di prevenzione e protezione dai rischi sui luoghi di lavoro e provvede, a tal proposito, all’elaborazione delle procedure di sicurezza e alle attività di informazione e formazione dei lavoratori in materia di sicurezza. Compete al RSPP la predisposizione del Documento sulla Valutazione del Rischio (DVR) contenente l’individuazione e la valutazione dei fattori di rischio, nonché l’individuazione delle misure necessarie a garantire la sicurezza degli ambienti di lavoro. L’Organismo di Vigilanza (ODV), ai sensi dell’Art. 6 del Decreto 231/2001 il Fondo si avvale di un Organismo di Vigilanza interno, il quale vigila costantemente sul funzionamento e sulla corretta applicazione del modello organizzativo.

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SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO. Il comma 5 dell’art. 4-bis del Decreto prescrive l’adozione, da parte dei fondi pensione, di un efficace sistema di controllo interno (di seguito anche “SCI”) che coinvolge strutturefunzioni, soggetti e procedure di verifica dell’operatività (a tutti livelli del fondo pensione) con l’obiettivo di garantire l’efficienza del rispetto delle regole, la funzionalità del sistema gestionale e la diffusione di valori di corretta amministrazione e legalità nonché l’emersione delle eventuali anomalie e la rappresentazione di chi è in grado di attivare tempestivamente gli opportuni interventi correttivi. I soggetti rilevanti nell’ambito del SCI sono gli organi di governo e di controllo del Fondo, nel dettaglio, il Collegio Sindacale dei Sindaci che rappresenta il vertice del sistema di vigilanzacontrollo, il Consiglio di Amministrazione, quale organo di supervisione strategica, che si avvale dell’attività svolta dal Comitato Finanza e Risk Management al fine del monitoraggio di un efficace sistema di controllo e di gestione dei rischi; e il Direttore Generale cui spetta il compito di assicurare l’adozione di un sistema di controllo interno adeguato. A questi si aggiungono, le Funzioni Operative (o strutture di linea) e le Funzioni Fondamentali i cui rispettivi ruoli e compiti, anche in ambito di controllo interno, sono stati delineati nel precedente paragrafo. Con particolare riferimento alle Funzioni Fondamentali, che ricoprono un ruolo centrale nel sistema di controllo interno, si intende precisare che il Fondo non ha provveduto all’istituzione di una Funzione Attuariale, in quanto non copre direttamente i rischi biometrici né garantisce direttamente un determinato livello di prestazioni o un rendimento minimo degli investimenti. Il SCI è articolato su più livelli, cui corrispondono differenti livelli di responsabilità. Nello specifico: controlli di primo livello (o controlli di linea): consistono nelle verifiche realizzate direttamente dalle “strutture di linea” ovvero da chi svolge operativamente una determinata attività oppure da chi ne ha la responsabilità di supervisione, generalmente nell’ambito della stessa unità organizzativa o funzione. Tali controlli mirano ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni e sono effettuati dalle strutture funzioni operative interne o esterne, oppure sono intrinseci nelle procedure informatiche esistenti (sia interne che esterne); controlli di secondo livello: consistono nelle verifiche realizzate da funzioni distinte dalle strutture di linea con riporto funzionale diretto al Direttore Generalelinea, ovvero la Funzione di Gestione del Rischiodei Rischi, la Funzione Affari Legali e Compliance, con l’obiettivo di assicurare la corretta attuazione del processo di gestione dei rischi e la conformità dell’operatività del Fondo alle regole interne e alla normativa vigente (nazionale e internazionale). controlli di terzo livello: consistono nelle verifiche realizzate, in via periodica o ad evento, da strutture funzioni indipendenti con riporto funzionale diretto al Consiglio di Amministrazione, con l’obiettivo di valutare la completezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia) e l’adeguatezza dei sistemi e delle procedure di controllo nonché individuare la presenza di violazioni delle procedure e della regolamentazione. Tale tipologia di controlli è affidata alla Funzione di Revisione interna. Al vertice del sistema di controllo v’è il Collegio dei Sindaci al quale spetta il compito di segnalare all’organo amministrativo le eventuali anomalie o debolezze dell’assetto organizzativo e del sistema di governo del fondo pensione, indicando e sollecitando l’adozione di idonee misure correttive, verificando successivamente che le carenze o anomalie segnalate siano state superate. Il quadro degli attori del sistema di controllo interno è, infine, completato dalle ulteriori seguenti figure di controllo di cui si avvale il Fondo. : Il Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)) è il soggetto, ai sensi in possesso delle disposizioni capacità e dei requisiti professionali di cui all'articolo 32 del D. Lgs. decreto legislativo 81/2008, è incaricato del designato dal datore di lavoro per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi sui luoghi ex art. 33 del ridetto decreto. Il Responsabile della Protezione dei Dati (RPD) è il soggetto, in possesso dei requisiti di lavoro e provvede, a tal proposito, all’elaborazione delle procedure di sicurezza e alle attività di informazione e formazione dei lavoratori in materia di sicurezzacui all’art. Compete al RSPP la predisposizione 39 del Documento sulla Valutazione del Rischio Regolamento UE 2016/679 (DVR) contenente l’individuazione e la valutazione dei fattori di rischio, nonché l’individuazione delle misure necessarie a garantire la sicurezza degli ambienti di lavoro. L’Organismo di Vigilanza (ODVGDPR), designato per sorvegliare l'osservanza del ridetto Regolamento. Al fine di consentire ai sensi dell’Art. 6 diversi soggetti coinvolti nel SCI di svolgere adeguatamente il ruolo loro affidato nell’ambito di tale sistema, e di garantire un’informativa tempestiva e completa, l’organizzazione del Decreto 231/2001 il Fondo si avvale fondo è strutturata in modo da agevolare lo scambio di un Organismo di Vigilanza interno, il quale vigila costantemente sul funzionamento e sulla corretta applicazione del modello organizzativoinformazioni tra le funzioni.

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SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO. Il comma 5 dell’art. 4-bis del Decreto prescrive l’adozione, da parte dei fondi pensione, di un efficace sistema di controllo interno (adottato dalla Società è un sistema integrato e coinvolge l’intera struttura organizzativa: tanto gli organi sociali quanto le funzioni aziendali sono chiamati a contribuire, in modo coordinato e interdipendente, al mantenimento del sistema. Come già riportato nel paragrafo B.1 della presente relazione, al Consiglio di seguito anche “SCI”) che coinvolge strutture, soggetti e procedure di verifica dell’operatività (a tutti livelli del fondo pensione) con l’obiettivo Amministrazione è assegnata la responsabilità ultima di garantire l’efficienza del rispetto delle regole, la funzionalità del sistema gestionale l’adeguatezza e la diffusione di valori di corretta amministrazione e legalità nonché l’emersione delle eventuali anomalie e la rappresentazione di chi è in grado di attivare tempestivamente gli opportuni interventi correttivi. I soggetti rilevanti nell’ambito del SCI sono gli organi di governo e di controllo del Fondo, nel dettaglio, il Collegio Sindacale che rappresenta il vertice l’efficacia del sistema di vigilanzacontrollo interno e gestione dei rischi; L’Alta Direzione, il ed in particolare l’Amministratore Delegato e Direttore Generale, è responsabile dell’attuazione, del mantenimento e del monitoraggio del sistema di controllo interno e gestione dei rischi, in conformità con le direttive dettate dal Consiglio di Amministrazione. Come in precedenza anticipato, quale organo di supervisione strategica, che si avvale dell’attività svolta dal Comitato Finanza al fine del monitoraggio di un efficace il sistema di controllo interno adottato dalla Società si caratterizza per la presenza delle c.d. tre linee di difesa, cui appartengono rispettivamente: • le funzioni operative, responsabili di effettuare i c.d. controlli di linea o di primo livello, ivi incluso il Financial Reporting Officer (che nella Società si identifica con il Responsabile Pianificazione Amministrazione e Controllo) che ha il compito di assicurare che, nell’ambito del primo livello organizzativo, il sistema di controlli garantisca che ogni significativo rischio di Financial Reporting sia identificato e controllato attraverso una verifica del funzionamento dei processi aziendali. Esso si focalizza sulle transazioni che contribuiscono alla formazione del bilancio e del bilancio consolidato di Gruppo, su base semestrale ed annuale e di ogni comunicazione al mercato di carattere finanziario; • le funzioni Attuariale, di Compliance e di Risk Management, a cui fanno capo i controlli c.d. di secondo livello; • la funzione Internal Audit, responsabile dei controlli c.d. di terzo livello. La Società ha adottato un modello organizzativo di accentramento delle funzioni di controllo (Internal Audit, Risk Management, Compliance e Attuariale) che sono collocate nell’ambito di Generali Italia S.p.A. e svolgono l’attività in outsourcing anche per conto di Genertel S.p.A. Per quanto attiene ai controlli di linea o di primo livello, ai responsabili delle singole unità organizzative è assegnato il compito di assicurare la corretta gestione dei rischi correlati alle attività svolte e di implementare adeguati presidi di controllo, nel rispetto dell’assetto organizzativo e degli indirizzi impartiti dall’Alta Direzione, ed in particolare dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale, per garantire l’attuazione delle “Direttive in materia di controlli interni e di gestione dei rischi; ” dettate dal Consiglio di Amministrazione della Compagnia. Gli specifici ruoli e responsabilità di ciascuna unità organizzativa sono definiti nell’ambito del sistema di deleghe e poteri, nonché nelle politiche interne approvate dal Consiglio di Amministrazione. I controlli di secondo livello rispondono all’esigenza di garantire il Direttore Generale monitoraggio continuo dei rischi più significativi per l’attività aziendale. Nell’ambito del sistema adottato dalla Società, la responsabilità di tali controlli è attribuita a funzioni aziendali prive di compiti operativi e dedicate in via esclusiva a garantire l’esistenza di un efficace presidio dei rischi. Queste funzioni sono rappresentate organizzativamente da: funzione Attuariale, funzione di Compliance e funzione di Risk Management. Al fine di garantire alle tre funzioni l’indipendenza e l’autonomia necessaria, esse riportano al Consiglio di Amministrazione ed operano in maniera coordinata evitando sovrapposizioni e garantendo, ognuna con la propria autonomia decisionale, la più efficace copertura dei principali rischi aziendali. I controlli di terzo livello sono affidati alla funzione di Internal Audit, a cui spetta il compito di assicurare l’adozione di un sistema di controllo interno adeguato. A questi si aggiungono, le Funzioni Operative (o strutture di linea) e le Funzioni Fondamentali i cui rispettivi ruoli e compiti, anche in ambito di controllo interno, sono stati delineati nel precedente paragrafo. Con particolare riferimento alle Funzioni Fondamentali, che ricoprono un ruolo centrale nel sistema di controllo interno, si intende precisare che il Fondo non ha provveduto all’istituzione di una Funzione Attuariale, in quanto non copre direttamente i rischi biometrici né garantisce direttamente un determinato livello di prestazioni o un rendimento minimo degli investimenti. Il SCI è articolato su più livelli, cui corrispondono differenti livelli di responsabilità. Nello specifico:  controlli di primo livello (o controlli di linea): consistono nelle verifiche realizzate direttamente dalle “strutture di linea” ovvero da chi svolge operativamente una determinata attività oppure da chi ne ha la responsabilità di supervisione, generalmente nell’ambito della stessa unità organizzativa o funzione. Tali controlli mirano ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni e sono effettuati dalle strutture operative interne o esterne, oppure sono intrinseci nelle procedure informatiche esistenti (sia interne che esterne);  controlli di secondo livello: consistono nelle verifiche realizzate da funzioni distinte dalle strutture di linea con riporto funzionale diretto al Direttore Generale, ovvero la Funzione di Gestione del Rischio, con l’obiettivo di assicurare la corretta attuazione del processo di gestione dei rischi monitoraggio e la conformità dell’operatività valutazione dell’efficacia e dell’efficienza del Fondo alle regole interne sistema dei controlli interni nel suo complesso. La funzione si caratterizza per una spiccata indipendenza dal business e alla normativa vigente (nazionale un elevato grado di autonomia: il Responsabile della funzione non dipende gerarchicamente da alcun responsabile di aree operative e internazionale).  controlli di terzo livello: consistono nelle verifiche realizzate, in via periodica o ad evento, da strutture indipendenti con riporto funzionale diretto risponde direttamente al Consiglio di Amministrazione, con l’obiettivo di valutare la completezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia) e l’adeguatezza dei sistemi e delle procedure di controllo nonché individuare la presenza di violazioni delle procedure e della regolamentazione. Tale tipologia di controlli è affidata alla Funzione di Revisione interna. Il quadro degli attori del sistema di controllo interno èruolo, infine, completato dalle ulteriori figure le responsabilità e la collocazione organizzativa delle funzioni di controllo di cui si avvale secondo e terzo livello sono definite da apposite politiche del Gruppo Generali. La Società ha definito un modello operativo di compliance, allineato con il Fondorisk management, che identifica i processi chiave sia per le funzioni operative che per la funzione di compliance. Il Responsabile Servizio modello operativo di Prevenzione e Protezione (RSPP), ai sensi delle disposizioni del D. Lgs. 81/2008, compliance è incaricato del servizio di prevenzione e protezione dai rischi sui luoghi di lavoro e provvede, a tal proposito, all’elaborazione delle procedure di sicurezza e alle attività di informazione e formazione dei lavoratori strutturato in materia di sicurezza. Compete al RSPP la predisposizione del Documento sulla Valutazione del Rischio (DVR) contenente l’individuazione e la valutazione dei fattori di rischio, nonché l’individuazione delle misure necessarie a garantire la sicurezza degli ambienti di lavoro. L’Organismo di Vigilanza (ODV), ai sensi dell’Art. 6 del Decreto 231/2001 il Fondo si avvale di un Organismo di Vigilanza interno, il quale vigila costantemente sul funzionamento e sulla corretta applicazione del modello organizzativo.cinque processi chiave che prevedono:

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SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO. Il comma 5 dell’artAXA Assicurazioni S.p.A. è impegnata nel settore della protezione finanziaria e nella gestione patrimoniale e, in quanto tale, è esposta a un'ampia varietà di rischi: rischi assicurativi, rischi di mercato finanziario e altri tipi di rischi. 4-bis Al fine di gestire tali rischi, la Compagnia così come tutto il Gruppo AXA ITAIA ha messo in atto un sistema completo di controlli interni finalizzato a garantire che i membri del Decreto prescrive l’adozioneManagement Committee siano informati sui rischi significativi in modo tempestivo e continuativo, da parte dei fondi pensionedispongano delle informazioni e degli strumenti necessari per analizzare e gestire in modo adeguato tali rischi e che i rendiconti finanziari e le altre informazioni verso il mercato siano tempestive e accurate. Pertanto, di un efficace sistema di controllo interno (quanto di seguito anche “SCI”) che coinvolge strutture, soggetti e procedure di verifica dell’operatività (a tutti livelli del fondo pensione) con l’obiettivo di garantire l’efficienza del rispetto delle regole, la funzionalità del descritto descrive il sistema gestionale e la diffusione di valori di corretta amministrazione e legalità nonché l’emersione delle eventuali anomalie e la rappresentazione di chi è in grado di attivare tempestivamente gli opportuni interventi correttivi. I soggetti rilevanti nell’ambito del SCI sono gli organi di governo e di controllo del Fondo, nel dettaglio, il Collegio Sindacale che rappresenta il vertice del sistema di vigilanza, il Consiglio di Amministrazione, quale organo di supervisione strategica, che si avvale dell’attività svolta dal Comitato Finanza al fine del monitoraggio di un efficace sistema di controllo dei controlli e di gestione dei rischi previsto per tutto il Gruppo AXA ITALIA e che, per l’effetto, è operativo per la Compagnia che ne è Capogruppo. Tali meccanismi e procedure comprendono principalmente: - le strutture di corporate Governance della Compagnia che sono concepite per garantire un'adeguata supervisione e gestione delle attività della Compagnia nonché una chiara assegnazione di ruoli e responsabilità ai livelli più elevati; - le strutture di gestione e i meccanismi di controllo volti a garantire che i membri del Management Committee abbiano una visione chiara dei principali rischi a cui la Compagnia deve far fronte e degli strumenti necessari per analizzare e gestire tali rischi; - il controllo interno sul reporting finanziario (ICOFR), concepito per offrire una ragionevole garanzia in merito all'affidabilità dei rapporti finanziari e alla preparazione del bilancio consolidato della Compagnia; - i controlli e le procedure di divulgazione intesi a garantire che il Direttore Generale cui spetta il compito di assicurare l’adozione di Top Management abbia le informazioni necessarie per prendere decisioni in maniera consapevole e tempestiva e che l’informativa della Compagnia sulle informazioni rilevanti (sia finanziarie che non finanziarie) rivolte ai mercati siano tempestive, accurate e complete. Questi meccanismi e procedure, presi congiuntamente, costituiscono un sistema ambiente di controllo interno adeguato. A questi si aggiungono, le Funzioni Operative (o strutture di linea) completo che la direzione ritiene appropriato e le Funzioni Fondamentali i cui rispettivi ruoli e compiti, anche in ambito di controllo interno, sono stati delineati nel precedente paragrafo. Con particolare riferimento alle Funzioni Fondamentali, che ricoprono un ruolo centrale nel sistema di controllo interno, si intende precisare che il Fondo non ha provveduto all’istituzione di una Funzione Attuariale, in quanto non copre direttamente i rischi biometrici né garantisce direttamente un determinato livello di prestazioni o un rendimento minimo degli investimenti. Il SCI è articolato su più livelli, cui corrispondono differenti livelli di responsabilità. Nello specifico:  controlli di primo livello (o controlli di linea): consistono nelle verifiche realizzate direttamente dalle “strutture di linea” ovvero da chi svolge operativamente una determinata attività oppure da chi ne ha la responsabilità di supervisione, generalmente nell’ambito della stessa unità organizzativa o funzione. Tali controlli mirano ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni e sono effettuati dalle strutture operative interne o esterne, oppure sono intrinseci nelle procedure informatiche esistenti (sia interne che esterne);  controlli di secondo livello: consistono nelle verifiche realizzate da funzioni distinte dalle strutture di linea con riporto funzionale diretto al Direttore Generale, ovvero la Funzione di Gestione del Rischio, con l’obiettivo di assicurare la corretta attuazione del processo di gestione dei rischi e la conformità dell’operatività del Fondo alle regole interne e alla normativa vigente (nazionale e internazionale).  controlli di terzo livello: consistono nelle verifiche realizzate, in via periodica o ad evento, da strutture indipendenti con riporto funzionale diretto al Consiglio di Amministrazione, con l’obiettivo di valutare la completezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia) e l’adeguatezza dei sistemi e delle procedure di controllo nonché individuare la presenza di violazioni delle procedure e della regolamentazione. Tale tipologia di controlli è affidata alla Funzione di Revisione interna. Il quadro degli attori del sistema di controllo interno è, infine, completato dalle ulteriori figure di controllo di cui si avvale il Fondo. Il Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), ai sensi delle disposizioni del D. Lgs. 81/2008, è incaricato del servizio di prevenzione e protezione dai rischi sui luoghi di lavoro e provvede, a tal proposito, all’elaborazione delle procedure di sicurezza e adeguato alle attività di informazione e formazione dei lavoratori in materia di sicurezza. Compete al RSPP la predisposizione del Documento sulla Valutazione del Rischio (DVR) contenente l’individuazione e la valutazione dei fattori di rischio, nonché l’individuazione delle misure necessarie a garantire la sicurezza degli ambienti di lavoro. L’Organismo di Vigilanza (ODV), ai sensi dell’Art. 6 del Decreto 231/2001 il Fondo si avvale di un Organismo di Vigilanza interno, il quale vigila costantemente sul funzionamento e sulla corretta applicazione del modello organizzativo.della Compagnia

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