Principi comuni Clausole campione

Principi comuni. 2.1 L’affidamento e l’esecuzione di lavori, servizi e forniture secondo le procedure semplificate di cui all’art. 36 d.lgs. 50/2016, ivi compreso l’affidamento diretto, avvengono nel rispetto dei principi enunciati dall’art. 30, comma 1, d.lgs. 50/2016 e, in particolare nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività, correttezza, libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, pubblicità, nonché del principio di rotazione.
Principi comuni. 1. Il rapporto di lavoro a tempo indeterminato costituisce lo strumento privilegiato per assicurare la continua disponibilità delle professionalità e competenze necessarie alle Fondazioni.
Principi comuni. 3. Affidamenti di importo inferiore a 1.000 euro
Principi comuni. L’affidamento dei lavori e delle forniture di beni e servizi, secondo le procedure semplificate di cui all’art. 36 del D. Lgs 50/2016 e ss. mm. ii., ivi compreso l’affidamento diretto, devono avvenire nel rispetto di alcuni principi fondamentali richiamati dagli artt. 30, 34 e 42 del D.Lgs 50/2016 ed esplicitati nelle Linee Guida ANAC:
Principi comuni. Ai sensi dell'art. 72, commi 1 e 3, del X.X. 00 marzo 1942 n. 267 (legge fallimentare), come modificato dal d. lgs. 9 gennaio 2006 n. 5, in caso di fallimento del promittente venditore l'esecuzione del contratto preliminare rimane sospesa fino a quando il curatore, con l'autorizzazione del comitato dei creditori, dichiara di subentrare nel contratto in luogo del fallito, assumendo tutti i relativi obblighi, ovvero di sciogliersi dal medesimo. Sono peraltro previsti alcuni rimedi a favore del promissario acquirente (per cui bisogna distinguere, come di seguito illustrato, a seconda che il preliminare abbia ad oggetto un immobile da costruire, ovvero altro immobile). Tutti i rimedi - di seguito illustrati - sono però subordinati a condizione che il contratto preliminare abbia data certa (in caso contrario non è neanche opponibile al fallimento); secondo una possibile interpretazione, la mancanza di trascrizione del contratto preliminare potrebbe rendere in ogni caso inopponibile lo stesso al fallimento, ai sensi dell'art. 45 della legge fallimentare. Se il preliminare è trascritto, sussiste inoltre a favore del promissario acquirente il privilegio previsto dall'art. 0000-xxx xxx xxxxxx xxxxxx (xxx sopra illustrato). E' quindi estremamente importante, quando il promittente venditore sia imprenditore, la trascrizione del contratto preliminare (da non confondersi con la registrazione, come sopra chiarito). E' anche importante sapere che la legge fallimentare attribuisce al curatore del fallimento l'azione revocatoria, con la quale rendere inefficaci gli atti di vendita compiuti dal fallito nel periodo anteriore alla dichiarazione di fallimento (entro sei mesi o un anno prima, a seconda dei casi); la revocatoria è però esclusa relativamente alle vendite a giusto prezzo d'immobili ad uso abitativo, destinati a costituire l'abitazione principale dell'acquirente o di suoi parenti e affini entro il terzo grado (art. 67, comma 3, lett. c), della legge fallimentare).
Principi comuni. 1. L’affidamento e l’esecuzione degli Appalti da parte di LRH, ai sensi del presente Regolamento, avviene in conformità ai principi del Trattato UE, garantendo la qualità delle prestazioni nel rispetto dei principi economicità, efficacia, tempestività, correttezza, libera concorrenza, non discriminazione e parità di trattamento, trasparenza e pubblicità, proporzionalità, rotazione, nonché i principi del Codice Etico del Gruppo Lario Reti.
Principi comuni. CAPO I -
Principi comuni. La lettura in chiave dinamica, orientata cioè verso gli scenari che si intravedono nel prossimo futuro, delle tematiche connesse al termine CSR evidenzia una tendenza piuttosto netta e non più eludibile. Tale tendenza sintetizzata da Xxxxxxx e da Xxxxxx dal punto di vista strategico e da Xxxxxx da quello più filosofico è costituita dalla capacità di generare valore per l’impresa (Business) attraverso la risoluzione di problematiche sociali. La materialità, dunque, della nuova strategia di CSR delle imprese consiste nel saper trasformare in un prodotto o un servizio scalabile, cioè riproducibile in n contesti diversi, la soluzione di un problema reale sociale o ambientale, in grado di determinare impatti positivi sulle persone. Tale esito ha come prerequisito l’accettazione del principio della collaborazione, cioè della capacità di costruire relazioni con istituzioni e organizzazioni della società in grado di intercettare le problematiche più rilevanti. Un esempio di questa tendenza può essere identificato a livello comunitario nel meccanismo degli appalti pre-competitivi che configurano una collaborazione stretta tra istituzioni e imprese nello sviluppo di innovazioni nell’interesse della collettività. L’aspetto caratteristico di questo nuovo modo di intendere il core subject della CSR è la collocazione dello Stakeholder Engagement, che necessariamente si trasforma da coinvolgimento-informativo rispetto alla comunicazione di esiti e risultati (per lo più “positivi”) dell’attività d’impresa, a partecipazione degli stakeholder fin dalle fasi di progettazione dei prodotti e dei servizi. In altre parole, da momento di consultazione in fase di output, lo stakeholder engagement diventa momento strategico in fase di input. Di conseguenza, la possibilità di definire modalità concrete di Accountability (responsabilità di rendere conto) si traduce nella capacità di rappresentare in maniera completa, credibile e confrontabile la performance complessiva dell’azienda.
Principi comuni. Sia nel caso di nuova fornitura che in quello di ripetizione di contratti in scadenza, ove la materia coinvolga più unità richiedenti: l’UOC Provveditorato procederà alla ricognizione della eventuale necessità coinvolgendo le UU.OO. potenzialmente interessate, notiziando di tale azione la Direzione Strategica; la redazione della documentazione regolante l'acquisizione del bene o del servizio potrà essere demandata ad apposita commissione multidisciplinare, nominata dalla Direzione Strategica.
Principi comuni. I Destinatari svolgono le loro funzioni con diligenza, consapevolezza e senso di responsabilità, impegnandosi a perseguire gli obiettivi aziendali nel pieno rispetto delle previsioni del Codice Etico e di Comportamento.