Misure di mitigazione Clausole campione

Misure di mitigazione. Ulteriore parametro che determina la classe di suscettibilità del ponte è la presenza o meno di sistemi di stabilizzazione, quali reti e gallerie paramassi, barriere per flussi detritici, interventi di drenaggio, strutture di sostegno, ecc., oltre che sistemi di monitoraggio, e il loro attuale stato di conservazione. Si distinguono pertanto i ponti stabilizzati, qualora le misure di mitigazione del rischio dette sopra siano effettivamente attuate, monitorati, nel caso di presenza di sistemi di monitoraggio atti a controllare l’insorgere di eventuali eventi franosi, e i ponti per cui le misure di stabilizzazione/monitoraggio risultano assenti. L’assenza di sistemi finalizzati alla mitigazione del rischio frane induce l’innalzamento della classe di suscettibilità e quindi della classe di attenzione, secondo il flusso logico mostrato in Figura 4.7.
Misure di mitigazione. Dagli esiti della Valutazione Ambientale Strategica del Programma di Azione del Contratto di Lago di Viverone non emerge la necessità di prevedere ex ante misure di mitigazione delle misure (strutturali e non) concertate. Il quadro delle azioni è complessivamente orientato ad uno sviluppo equilibrato e sostenibile del territorio interessato e pertanto ingloba al suo interno una proporzionata combinazione di scelte strategiche per una governance armoniosa. Con specifico riferimento alle misure del gruppo B, in fase di specificazione del Programma di Azione e di definizione puntuale delle singole iniziative che andranno ad implementarlo, potrà essere rilevata la necessità di mitigare alcuni disturbi temporanei e reversibili determinati ad una o più componenti ambientali mediante accorgimenti idonei che dovranno essere definiti in sede progettuale. Lo stesso ragionamento può essere esteso alle altre componenti dello sviluppo sostenibile (società ed economia). A titolo esemplificativo, si forniscono alcune indicazioni di massima in relazione ad alcune possibili situazioni di disturbo che potrebbero venirsi a determinare.
Misure di mitigazione. Gli elementi di salvaguardia ambientale sono stati integrati nell’Accordo sin dalla sua promozione che, come già illustrato, si pone tra i suoi obiettivi la definizione di un “tracciato (stradale) a minor impatto paesaggistico ambientale e, contestualmente, degli interventi ed opere di mitigazione, accompagnati però anche da azioni di salvaguardia e di tutela “paesaggistico-ambientale” nonché dalla condivisione di “indirizzi per il governo delle trasformazioni indotte sia in un’ottica di sostenibilità delle politiche insediative di rilievo sovracomunale, sia in un’ottica di valorizzazione ambientale e paesaggistica del contesto territoriale più ampio”. Tale attenzione ha portato innanzitutto all’elaborazione di un approfondimento in merito alle opere di mitigazione necessarie a garantire la sostenibilità del progetto infrastrutturale rispetto ad uno degli elementi di vulnerabilità ambientale emersi dal RA, ovvero la Rete Ecologica Provinciale. Tali opere dovranno essere integrate nel progetto della strada e dovranno essere realizzate contestualmente alla attuazione delle singole fasi funzionali dell’infrastruttura. L’analisi del corridoio ecologico nel suo complesso, della funzionalità del corso fluviale e dei varchi ha messo in evidenza la necessità, anche alla luce del disegno di Rete Ecologica Regionale, di potenziare la superficie del corridoio stesso, soprattutto, come si è visto, nel varco di Fornaci, composto da due rami, uno dei quali, non incluso nella REP, ma costituito da nuclei boscati e lembi di spazi aperti agricoli, costituisce di fatto un varco della rete ecologica provinciale. Salvaguardare e valorizzare la funzione di quest’ultimo elemento contribuirà a ridurre l’effetto barriera esercitato dalla struttura viaria considerata. Altre aree possono essere incluse nella rete, potenziando almeno in parte il corridoio fluviale, tra Bolladello e Peveranza. Gli interventi sul disegno della REP (vedasi la realizzazione di sottopassi faunistici lungo il tracciato stradale, gli interventi spondali lungo il Tenore per favorirne il guado da parte della fauna, l’ampliamento della luce del ponte in località Fornaci) sono azioni dell’Accordo che, oltre a mitigare gli impatti dell’infrastruttura ed a produrre potenziali effetti migliorativi sulla continuità ecologica in un ambito estremamente critico quale è quello di Fornaci, rappresentano, assieme con l’ampliamento del PLIS, forme di tutela dei valori (seppur residui) ecologici e, più in generale, ambien...
Misure di mitigazione. 1. Dal [1° gennaio 2025] sono vietati il rilascio e la combustione in torcia del metano dalle stazioni di drenaggio, fatta eccezione in caso di emergenza, malfunzionamento o se inevitabile e strettamente necessario a fini di manutenzione. In tali casi i gestori delle stazioni di drenaggio effettuano il rilascio solo se la combustione in torcia non è tecnicamente fattibile o rischia di mettere in pericolo la sicurezza delle operazioni o del personale. In tal caso, nell'ambito degli obblighi di comunicazione di cui all'articolo 23, i gestori delle stazioni di drenaggio dimostrano alle autorità competenti la necessità di optare per il rilascio anziché la combustione in torcia.
Misure di mitigazione. 1. Sulla base dell'inventario di cui all'articolo 25, gli Stati membri elaborano e attuano un piano di mitigazione delle emissioni di metano dalle miniere di carbone abbandonate. Il piano di mitigazione è presentato alle autorità competenti entro il … [36 mesi dalla data di entrata in vigore del presente regolamento] e include almeno gli elementi di cui all'allegato VII, parte 4.
Misure di mitigazione a) Per quanto riguarda gli aspetti morfologici, è opportuno limitare il più possibile, compatibilmente con gli obiettivi di difesa idraulica, l’uniformità geometrica e idrodinamica, cercando il più possibile di avvicinarsi ad una diversità morfologica naturale, o di mantenere la stessa ove già presente. In quest’ottica, è auspicabile il mantenimento, dove possibile, degli elementi morfologici già esistenti, quali riffle-pool, massi, e del substrato naturale dell’alveo. Sarà inoltre opportuno prevedere l’applicazione di idonei indici morfologici (IQMm, IDRAIM, IARI) per la valutazione della situazione pre e post intervento e valutare I possibili effetti sulla qualità del corpo idrico.

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  • Registrazione e regime fiscale Il presente accordo è soggetto ad imposta di bollo ai sensi dell’art. 2, parte I D.P.R. 26/10/1972 n. 642 e successive modificazioni ed è soggetta a registrazione solo in caso d’uso ai sensi dell’art.10 delle tariffe - parte 2°- del DPR 26/04/1986 n. 131.

  • Utenze Le VM sono configurate con modalità idonee a consentirne l’accesso unicamente a soggetti dotati di credenziali di autenticazione che ne consentono la loro univoca identificazione.

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  • Documento Unico di Regolarità contributiva (DURC) 1. La stipula del contratto, l’erogazione di qualunque pagamento a favore dell’appaltatore, la stipula di eventuali atti di sottomissione o di appendici contrattuali, sono subordinate all’acquisizione del DURC.

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  • PRESENTAZIONE DELL’OFFERTA Tutti gli Operatori economici aggiudicatari dell’AQ, dovranno presentare offerta per la presente Richiesta di offerta di AS. Tutti i documenti relativi alla presente procedura, fino all’aggiudicazione, dovranno essere inviati alla stazione appaltante, esclusivamente per via telematica attraverso il “Sistema”, in formato elettronico ed essere sottoscritti, a pena di esclusione, con firma digitale di cui all’art. 1, comma 1, lett. s), del D.Lgs. n. 82/2005 e ss.mm.ii.. L’offerta, redatta in lingua italiana, dovrà essere fatta pervenire dal concorrente alla Committente, attraverso il “Sistema”, entro e non oltre il termine perentorio delle ore 13:00 del giorno 05/10/2020, pena l’irricevibilità dell’offerta e, comunque, la non ammissione alla procedura. L’ora e la data esatta di ricezione delle offerte sono stabilite in base al tempo del “Sistema”. Il tempo del “Sistema” è il tempo ufficiale nel quale vengono compiute le azioni attraverso il “Sistema” medesimo e lo stesso è costantemente indicato a margine di ogni sua schermata. In particolare, il tempo del “Sistema” è sincronizzato sull’ora italiana riferita alla scala di tempo UTC (IEN), di cui al D.M. 30 novembre 1993, n. 591. L'accuratezza della misura del tempo è garantita dall’uso, su tutti i server, del protocollo NTP che tipicamente garantisce una precisione nella sincronizzazione dell'ordine di 1/2 millisecondi. Le scadenze temporali vengono sempre impostate a livello di secondi anche se a livello applicativo il controllo viene effettuato dal sistema con una sensibilità di un microsecondo (10^-6 secondi). Sul sito xxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xx, nell’apposita sezione relativa alla presente procedura, dovrà essere presentata l’offerta, secondo le modalità di seguito precisate, nel rispetto di quanto previsto nel Paragrafo 12 del Capitolato d’oneri dell’Accordo Quadro di riferimento, e nella quale dovranno essere predisposti ed inviati i documenti di cui al successivo Paragrafo 2 e segnatamente: