Common use of VISTI Clause in Contracts

VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.;

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VISTI. la Costituzione della Repubblica italiana; - la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, adottata dall’Assemblea delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata e resa esecutiva dall’Italia con legge 27 maggio 1991, n. 176; - la Convenzione relativa allo status di rifugiato, adottata a Ginevra il 28 luglio 1951, e ratificata dall’Italia con legge 24 Luglio 1954, n. 722; - La legge 7 aprile 2017, n. 47, Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati; - La legge 4 maggio 1983, n. 184, Diritto del minore ad una famiglia; - Il Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 262, Codice Civile; - Il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero; - il D.P.R. 31 agosto 1999, n. 394, Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero; - il Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 76, Definizione delle norme generali sul diritto- dovere all’istruzione e alla formazione; - il Decreto Legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione; - la Legge 27 dicembre 2006, n. 296, Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato; - il Decreto del Ministero della Pubblica Istruzione 22 agosto 2007, n. 139, Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione, ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296; - I Commenti Generali del Comitato delle Nazioni Unite per i diritti dell’infanzia e dell’Adolescenza; - la Convenzione sui privilegi e le immunità delle Nazioni Unite, approvata dall’Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite il 13 febbraio 1946, di cui la Repubblica Italiana è parte; - lo Statuto dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Risoluzione n. 428 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 14 Dicembre 1950; - L’Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana da una parte e le Nazioni Unite e l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, firmato il 2 aprile 1952 e messo in esecuzione con legge n.1271 del 15 dicembre 1954 (UEG.U. n.19 del 25 gennaio 1955); - Le Raccomandazioni CM/Rec(2019)4 adottate dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa in data 24 aprile 2019, “Supporting young refugees in transition to adulthood”; - La strategia triennale su Reinsediamento e Canali complementari dell’UNHCR del giugno 2019 (The Three-Year Strategy (2019-2021) 2020/972 on Resettlement and Complementary Pathways); - Il nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo della Commissione Europea del 23 settembre 2020, che raccomanda la necessità di rafforzare ulteriormente la tutela dei diritti e degli interessi dei minori e la necessità di implementare nuovi percorsi complementari per l’ingresso regolare e sicuro e la protezione dei rifugiati e delle persone che necessitano di protezione internazionale, quali programmi di studio e lavoro; - La raccomandazione della Commissione del 2 luglio 23 settembre 2020 sui percorsi legali per la protezione nell’Unione Europea: promuovere il reinsediamento, le ammissioni umanitarie e altri canali complementari; - La comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al comitato delle regioni, Piano d'azione per l'integrazione e l'inclusione 2021-2027, del 24 novembre 2020, che modifica incoraggia gli Stati membri ad aumentare il regolamento numero di minori migranti e di minori provenienti da un contesto migratorio che partecipa a programmi di istruzione e formazione, garantendo al tempo stesso che tali programmi siano attrezzati per fornire sostegno a bambini culturalmente e linguisticamente diversificati; - che ai minorenni sono riconosciuti dalla Costituzione italiana, dal diritto internazionale (UEa partire dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e dalla normativa comunitaria e nazionale, una serie di diritti fondamentali, tra cui il diritto alla protezione e il regolamento (UE) n. 651/2014 diritto all’istruzione, nell’ambito di un quadro di principi generali tra cui il principio del superiore interesse del minore e di non discriminazione; - che i minori non accompagnati rifugiati sono tra i soggetti più vulnerabili, in quanto minorenni costretti da guerre e da persecuzioni a lasciare il proprio Paese d’origine, nel quale non possono fare ritorno, e si trovano privi di assistenza e rappresentanza da parte dei genitori o di altri adulti per loro legalmente responsabili; - che tali minori sono fortemente penalizzati nella possibilità di frequentare la scuola primaria, la scuola secondaria e la formazione professionale; - che i soggetti firmatari del presente protocollo sono impegnati nella protezione e nella promozione dei diritti dei minori stranieri non accompagnati e dei neomaggiorenni; - che appare necessario rafforzare ulteriormente il sistema dei canali di ingresso regolari e sicuri quale strumento di protezione per i rifugiati che non possono tornare nel loro Paese di origine; - che i percorsi di ingresso complementari appaiono essere uno strumento necessario di protezione, tesi da un lato ad ampliare gli spazi di asilo e protezione e dall’altro, in un’ottica di solidarietà internazionale, ad aiutare i Paesi di primo asilo, che accolgono ad oggi nel mondo il maggior numero di rifugiati e richiedenti asilo; - che in Niger vi sono più di 500.000 rifugiati, richiedenti asilo e sfollati interni e che, trovandosi tale Paese all’ultimo posto nella classifica mondiale degli Stati per Indice di Xxxxxxxx Xxxxx, le possibilità di tutelare i diritti di queste persone, incluso il diritto all’istruzione per i minori non accompagnati rifugiati, sono oggettivamente molto limitate; - che, oltre a tale elevato numero di rifugiati e richiedenti asilo per i quali il Niger è Paese di primo asilo, il Governo nigerino ha dimostrato un forte senso di responsabilità nella protezione dei rifugiati, dando disponibilità ad accogliere temporaneamente persone bisognose di protezione internazionale e rifugiati particolarmente vulnerabili evacuati dalla Libia al fine di facilitare le procedure di resettlement, firmando nel 2017 un Memorandum of Understanding con UNHCR, rinnovato nel 2019; - che lo sviluppo della persona include un’attenzione all’intero processo di crescita, che si svolge anche dopo il compimento della maggiore età; - che il presente protocollo è redatto in conformità con quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESEprevisto dalla L. 241/1990, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione art. 1 comma 1 bis con riferimento agli atti della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.pubblica amministrazione;

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VISTI. gli artt. 33 e 34 della Costituzione relativamente al diritto allo studio; - il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, con il quale è stato emanato il Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della suddetta legge n. 59/1997 che, tra l'altro, finalizza l'autonomia organizzativa alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell'efficienza e dell'efficacia del servizio scolastico, all'integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all'introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale; - il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante il “Codice dell'amministrazione digitale” e s.m.; - il documento della Commissione Europea 26 agosto 2010, concernente l'Agenda Digitale Europea, avente come principale obiettivo il raggiungimento di vantaggi socioeconomici sostenibili grazie ad un mercato digitale unico; - la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, che individua, tra le priorità di intervento, il miglioramento dell'offerta formativa attraverso l'innovazione digitale; - il Regolamento generale sulla Protezione dei dati - Regolamento (UE) 2020/972 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016; - la direttiva del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca del 21 marzo 2016, n. 170, che disciplina le modalità di accreditamento, di qualificazione e di riconoscimento dei corsi dei soggetti che offrono formazione per lo sviluppo delle competenze del personale del comparto scuola, assicurando la qualità delle iniziative formative; - la Comunicazione della Commissione Europea “Europa 2020: una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” del 2 luglio 3 marzo 2010 che, attraverso l'iniziativa Agenda Digitale Europea, promuove il ruolo chiave delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ITC) per raggiungere gli obiettivi che l'Europa si è prefissata per il 2020, finalizzati a migliorare le prestazioni dell'Unione Europea nei campi dell'istruzione, della ricerca/innovazione e della società digitale; - l'atto di indirizzo del Ministro dell'Istruzione del 7 febbraio 2020, concernente l'individuazione delle priorità politiche del MI per l'anno 2020; - le risoluzioni, gli atti e le raccomandazioni dell'Unione europea in materia di istruzione, formazione e lavoro; - il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n. 13, recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”; - il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 febbraio 2020 e s.m.i. riguardante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19” pubblicato in gazzetta ufficiale n. 47 del 25 febbraio 2020; - l'art. 1 comma 1 lett. g) del precitato DPCM 4 marzo 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 prevede, per quanto riguarda tutta la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESEdurata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale l'attivazione da parte dei dirigenti scolastici di modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato studenti con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.iidisabilità.;

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VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 n.1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, che abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio; · la Decisione C(2014) 8021 final del 29 ottobre 2014, con cui la Commissione europea ha approvato l’Accordo di Partenariato con l’Italia (di cui alla delibera CIPE n. 18/2014); · il Decreto del Presidente della Commissione Repubblica n. 22 del 2 5.02.2018 contenente il Regolamento recante i criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020; · il Regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 luglio 2020 2018 che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica il regolamento i regolamenti (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento 1296/2013, (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE1301/2013, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento 1303/2013, (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C , (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012; · il Reg. (UE) 2020/460 del Parlamento europeo e del Consiglio: modifica dei Reg. (UE) n.1301/2013, (UE) n.1303/2013 e (UE) n.508/2014 per quanto riguarda misure specifiche volte a mobilitare gli investimenti nei sistemi sanitari degli Stati membri e in altri settori delle loro economie in risposta all’epidemia di esecuzione C COVID-19 (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna Iniziativa di investimento in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere risposta al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.coronavirus);

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Samples: moliseineuropa.regione.molise.it, moliseineuropa.regione.molise.it

VISTI. la legge 28 marzo 1991, n. 113, concernente iniziative per la diffusione della cultura scientifica, così come modificata dalla legge 10 gennaio 2000, n. 6; - la legge 15 marzo 1997, n. 59 e s.m.i, contenente delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa, che ha previsto le modalità e le condizioni per il conferimento dell’autonomia scolastica alle scuole statali di ogni ordine e grado; - il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, con il quale è stato emanato il Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’articolo 21 della suddetta legge n. 59/1997 che, tra l’altro, finalizza l’autonomia organizzativa alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico, all’integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all’introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale; - il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante il "Codice dell'amministrazione digitale" e s.m.i; - il decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89, concernente la revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione; - i decreti del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, nn. 87, 88 e 89, concernenti rispettivamente il riordino degli istituti professionali, tecnici e dei licei, ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; - la Comunicazione della Commissione Europea “Europa 2020: una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” del 3 marzo 2010 che, attraverso l’iniziativa Agenda Digitale Europea, promuove il ruolo chiave delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ITC) per raggiungere gli obiettivi che l'Europa si è prefissata per il 2020, finalizzati a migliorare le prestazioni dell’Unione Europea nei campi dell’istruzione, della ricerca/innovazione e della società digitale; - il documento della Commissione Europea 26 agosto 2010, concernente l’Agenda Digitale Europea, avente come principale obiettivo il raggiungimento di vantaggi socioeconomici sostenibili grazie ad un mercato digitale unico; - la legge 13 luglio 2015, n. 107 (di seguito, legge n. 107/2015), recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, che individua tra le priorità di intervento il miglioramento dell’offerta formativa attraverso l’innovazione digitale; - l’articolo 1, comma 56, della suddetta legge n. 107/2015, che, al fine di sviluppare e migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale, prevede l’adozione da parte del MIUR del Piano nazionale per la scuola digitale (di seguito, PNSD), in sinergia con la programmazione europea e nazionale, nonché con il progetto strategico nazionale per la banda ultra larga; - l’articolo 1, comma 57, della citata legge n. 107/2015, che prevede la promozione da parte delle scuole, all’interno dei piani triennali dell’offerta formativa e in collaborazione con il MIUR, di azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel PNSD; - l’articolo 1, comma 58, della citata legge n. 107/2015, che individua, tra gli obiettivi del PNSD, la realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, il potenziamento di strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche, la formazione digitale dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento, l’apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti, la formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione, nonché il potenziamento delle infrastrutture di rete; - il decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca 27 ottobre 2015, n. 851 (di seguito decreton.851/2015), con cui è stato adottato il PNSD, quale strumento programmatico che intende favorire il processo di digitalizzazione delle scuole, nonché diffondere le politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio; - la direttiva del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 21 marzo 2016, n. 170 (in seguito, Direttiva n. 170/2016), che disciplina le modalità di accreditamento, di qualificazione e di riconoscimento dei corsi dei soggetti che offrono formazione per lo sviluppo delle competenze del personale del comparto scuola, assicurando la qualità delle iniziative formative; - il Regolamento generale sulla Protezione dei dati – Regolamento (UE) 2020/972 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016; - la comunicazione della Commissione europea al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 201210 giugno 2016, n. 234 381 Final, dal titolo Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione Una nuova agenda per le competenze per l'Europa – Lavorare insieme per promuovere il capitale umano, l’occupabilità e all'attuazione la competitività”; - il decreto legislativo 30 giugno 2003 n.196 recante il “Codice in materia di protezione dei dati personali” integrato con le modifiche introdotte dal decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, recante “Disposizioni per l’adeguamento della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento nazionale alle disposizioni del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) 2016/679”; - l’atto di indirizzo del Ministro dell’Istruzione del 7 febbraio 2020, concernente l’individuazione delle priorità politiche del MIper l'anno 2020; - l’art.33 e 34 della Costituzione relativamente al diritto allo studio; - il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 1303/2013 6, recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”; - il decreto del presidente del consiglio dei ministri del 25 febbraio 2020 e s.m.i. riguardante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19” pubblicato in gazzetta ufficiale n. 47 del 25 febbraio 2020; - l’avviso del Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali prot. n. 170 del 28 febbraio 2020 con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE quale, per il sostegno raggiungimento delle finalità previste dal D.P.C.M. del 1 marzo 2020, si invitano tutti gli operatori di mercato, che intendono sostenere, a titolo gratuito e dichiarando il possesso di specifici requisiti, iniziative di didattica a distanza per le istituzioni scolastiche interessate a manifestare la propria disponibilità attraverso la piattaforma Protocolli in rete; - l’art. 1 comma 1 lett. g) del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo precitato DPCM 4 marzo 2020 che prevede, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, l’attivazione da parte dei dirigenti scolastici di modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; - la manifestazione di disponibilità resa dall' Associazione Scuola Oltre attraverso la richiesta trasmessa tramite l’applicativo Investimenti Protocolli in rete” prot. 303 del 10 marzo 2020, nella quale vengono indicati i servizi che si intendono mettere a favore della crescita e dell’occupazione” per disposizione delle scuole interessate; - la Regione Sardegna dichiarazione resa dall' Associazione Scuola Oltre prot. 371 del 16 marzo 2020 di possedere i requisiti indicati nel suddetto avviso in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.relazione all’offerta proposta;

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VISTI. la legge 28 marzo 1991, n. 113, concernente iniziative per la diffusione della cultura scientifica, così come modificata dalla legge 10 gennaio 2000, n. 6; - la legge 15 marzo 1997, n. 59 e s.m.i,contenente delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa, che ha previsto le modalità e le condizioni per il conferimento dell’autonomia scolastica alle scuole statali di ogni ordine e grado; - il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, con il quale è stato emanato il Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’articolo 21 della suddetta legge n. 59/1997 che, tra l’altro, finalizza l’autonomia organizzativa alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico, all’integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all’introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale; - il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante il "Codice dell'amministrazione digitale" e s.m.i; - il decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89, concernente la revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione; - i decreti del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, nn. 87, 88 e 89, concernenti rispettivamente il riordino degli istituti professionali, tecnici e dei licei, ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; - la Comunicazione della Commissione Europea “Europa 2020: una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” del 3 marzo 2010 che, attraverso l’iniziativa Agenda Digitale Europea, promuove il ruolo chiave delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ITC) per raggiungere gli obiettivi che l'Europa si è prefissata per il 2020, finalizzati a migliorare le prestazioni dell’Unione Europea nei campi dell’istruzione, della ricerca/innovazione e della società digitale; - il documento della Commissione Europea 26 agosto 2010, concernente l’Agenda Digitale Europea, avente come principale obiettivo il raggiungimento di vantaggi socioeconomici sostenibili grazie ad un mercato digitale unico; - la legge 13 luglio 2015, n. 107 (di seguito, legge n. 107/2015), recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, che individua tra le priorità di intervento il miglioramento dell’offerta formativa attraverso l’innovazione digitale; - l’articolo 1, comma 56, della suddetta legge n. 107/2015, che, al fine di sviluppare e migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale, prevede l’adozione da parte del MIUR del Piano nazionale per la scuola digitale (di seguito, PNSD), in sinergia con la programmazione europea e nazionale, nonché con il progetto strategico nazionale per la banda ultra larga; - l’articolo 1, comma 57, della citata legge n. 107/2015, che prevede la promozione da parte delle scuole, all’interno dei piani triennali dell’offerta formativa e in collaborazione con il MIUR,di azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel PNSD; - l’articolo 1, comma 58, della citata legge n. 107/2015, che individua, tra gli obiettivi del PNSD, la realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, il potenziamento di strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche, la formazione digitale dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento, l’apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti, la formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione, nonché il potenziamento delle infrastrutture di rete; - il decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca 27 ottobre 2015, n. 851 (di seguito decreton.851/2015), con cui è stato adottato il PNSD, quale strumento programmatico che intende favorire il processo di digitalizzazione delle scuole, nonché diffondere le politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio; - la direttiva del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 21 marzo 2016, n. 170 (in seguito, Direttiva n. 170/2016), che disciplina le modalità di accreditamento, di qualificazione e di riconoscimento dei corsi dei soggetti che offrono formazione per lo sviluppo delle competenze del personale del comparto scuola, assicurando la qualità delle iniziative formative; - il Regolamento generale sulla Protezione dei dati – Regolamento (UE) 2020/972 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016; - la comunicazione della Commissione europea al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 201210 giugno 2016, n. 234 381 Final, dal titolo Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione Una nuova agenda per le competenze per l'Europa – Lavorare insieme per promuovere il capitale umano, l’occupabilità e all'attuazione la competitività”; - il decreto legislativo 30 giugno 2003 n.196 recante il “Codice in materia di protezione dei dati personali” integrato con le modifiche introdotte dal decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, recante “Disposizioni per l’adeguamento della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento nazionale alle disposizioni del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) 2016/679”; - l’atto di indirizzo del Ministro dell’Istruzione del 7 febbraio 2020, concernente l’individuazione delle priorità politiche del MI per l'anno 2020; - l’art.33 e 34 della Costituzione relativamente al diritto allo studio; - il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 1303/2013 6, recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”; - il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 febbraio 2020 e s.m.i. riguardante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19” pubblicato in gazzetta ufficiale n. 47 del 25 febbraio 2020; - l’avviso del Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali prot. n. 170 del 28 febbraio 2020 con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE quale, per il sostegno raggiungimento delle finalità previste dal D.P.C.M. del 1 marzo 2020, si invitano tutti gli operatori di mercato, che intendono sostenere, a titolo gratuito e dichiarando il possesso di specifici requisiti, iniziative di didattica a distanza per le istituzioni scolastiche interessate a manifestare la propria disponibilità attraverso la piattaforma Protocolli in rete; - l’art. 1 comma 1 lett. g) del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo D.P.C.M.4 marzo 2020 che prevede, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, l’attivazione da parte dei dirigenti scolastici di modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; - la manifestazione di disponibilità resa dalla società JA ITALIA Italia attraverso la richiesta trasmessa tramite l’applicativo Investimenti Protocolli in rete”, nella quale vengono indicati i servizi che si intendono mettere a favore della crescita e dell’occupazione” per disposizione delle scuole interessate; - la Regione Sardegna dichiarazione resa dalla società JA ITALIA di possedere i requisiti indicati nel suddetto avviso in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.relazione all’offerta proposta;

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VISTI. la legge 28 marzo 1991, n. 113, concernente iniziative per la diffusione della cultura scientifica, così come modificata dalla legge 10 gennaio 2000, n. 6; - la legge 15 marzo 1997, n. 59 e s.m.i, contenente delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa, che ha previsto le modalità e le condizioni per il conferimento dell’autonomia scolastica alle scuole statali di ogni ordine e grado; - il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, con il quale è stato emanato il Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’articolo 21 della suddetta legge n. 59/1997 che, tra l’altro, finalizza l’autonomia organizzativa alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico, all’integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all’introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale; - il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante il "Codice dell'amministrazione digitale" e s.m.i; - il decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89, concernente la revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione; - i decreti del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, nn. 87, 88 e 89, concernenti rispettivamente il riordino degli istituti professionali, tecnici e dei licei, ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; - la Comunicazione della Commissione Europea “Europa 2020: una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” del 3 marzo 2010 che, attraverso l’iniziativa Agenda Digitale Europea, promuove il ruolo chiave delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ITC) per raggiungere gli obiettivi che l'Europa si è prefissata per il 2020, finalizzati a migliorare le prestazioni dell’Unione Europea nei campi dell’istruzione, della ricerca/innovazione e della società digitale; - il documento della Commissione Europea 26 agosto 2010, concernente l’Agenda Digitale Europea, avente come principale obiettivo il raggiungimento di vantaggi socioeconomici sostenibili grazie ad un mercato digitale unico; - la legge 13 luglio 2015, n. 107 (di seguito, legge n. 107/2015), recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, che individua tra le priorità di intervento il miglioramento dell’offerta formativa attraverso l’innovazione digitale; - l’articolo 1, comma 56, della suddetta legge n. 107/2015, che, al fine di sviluppare e migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale, prevede l’adozione da parte del MIUR del Piano nazionale per la scuola digitale (di seguito, PNSD), in sinergia con la programmazione europea e nazionale, nonché con il progetto strategico nazionale per la banda ultra larga; - l’articolo 1, comma 57, della citata legge n. 107/2015, che prevede la promozione da parte delle scuole, all’interno dei piani triennali dell’offerta formativa e in collaborazione con il MIUR, di azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel PNSD; - l’articolo 1, comma 58, della citata legge n. 107/2015, che individua, tra gli obiettivi del PNSD, la realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, il potenziamento di strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche, la formazione digitale dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento, l’apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti, la formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione, nonché il potenziamento delle infrastrutture di rete; - il decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca 27 ottobre 2015, n. 851 (di seguito decreton.851/2015), con cui è stato adottato il PNSD, quale strumento programmatico che intende favorire il processo di digitalizzazione delle scuole, nonché diffondere le politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio; - la direttiva del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 21 marzo 2016, n. 170 (in seguito, Direttiva n. 170/2016), che disciplina le modalità di accreditamento, di qualificazione e di riconoscimento dei corsi dei soggetti che offrono formazione per lo sviluppo delle competenze del personale del comparto scuola, assicurando la qualità delle iniziative formative; - il Regolamento generale sulla Protezione dei dati – Regolamento (UE) 2020/972 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016; - la comunicazione della Commissione europea al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 201210 giugno 2016, n. 234 381 Final, dal titolo Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione Una nuova agenda per le competenze per l'Europa – Lavorare insieme per promuovere il capitale umano, l’occupabilità e all'attuazione la competitività”; - il decreto legislativo 30 giugno 2003 n.196 recante il “Codice in materia di protezione dei dati personali” integrato con le modifiche introdotte dal decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, recante “Disposizioni per l’adeguamento della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento nazionale alle disposizioni del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) 2016/679”; - l’atto di indirizzo del Ministro dell’Istruzione del 7 febbraio 2020, concernente l’individuazione delle priorità politiche del MI per l'anno 2020; - l’art.33 e 34 della Costituzione relativamente al diritto allo studio; - il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 1303/2013 6, recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”; - il decreto del presidente del consiglio dei ministri del 25 febbraio 2020 e s.m.i. riguardante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19” pubblicato in gazzetta ufficiale n. 47 del 25 febbraio 2020; - l’avviso del Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali prot. n. 170 del 28 febbraio 2020 con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE quale, per il sostegno raggiungimento delle finalità previste dal D.P.C.M. del 1 marzo 2020, si invitano tutti gli operatori di mercato, che intendono sostenere, a titolo gratuito e dichiarando il possesso di specifici requisiti, iniziative di didattica a distanza per le istituzioni scolastiche interessate a manifestare la propria disponibilità attraverso la piattaforma Protocolli in rete; - l’art. 1 comma 1 lett. g) del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo precitato DPCM 4 marzo 2020 che prevede, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, l’attivazione da parte dei dirigenti scolastici di modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; - la manifestazione di disponibilità resa dalla società Delisa attraverso la richiesta trasmessa tramite l’applicativo Investimenti Protocolli in rete” prot. n.376 del 16 marzo 2020, nella quale vengono indicati i servizi che si intendono mettere a favore della crescita e dell’occupazione” per disposizione delle scuole interessate; - la Regione Sardegna dichiarazione resa dalla società Delisa prot. n.385 del 16 marzo 2020 di possedere i requisiti indicati nel suddetto avviso in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.relazione all’offerta proposta;

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VISTI. il Regolamento vigente Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 "Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali"; • il decreto del Sindaco 30 dicembre 2016 n. 102 a mezzo del quale sono stati nominati i titolari delle aree delle posizioni organizzative ai sensi degli articoli 8 e seguenti del nuovo ordinamento professionale del 31 marzo 1999; • la deliberazione di Consiglio comunale n. 8 del 15 marzo 2017 di approvazione del Documento Unico di Programmazione (UED.U.P.) 2020/972 della Commissione per il triennio 2017-2018-2019; • la deliberazione di Consiglio comunale n. 18 del 2 luglio 2020 che modifica 22 marzo 2017 di approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2017-2018-2019 e le successive deliberazioni di variazione; • la deliberazione di Giunta comunale n. 26 del 22 marzo 2017 di approvazione piano esecutivo di gestione per l’esercizio finanziario 2017-2018-2019 e le successive deliberazioni di variazione; • il vigente regolamento (UE) di contabilità approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga 51 del 14 dicembre 2016 e il vigente regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga sull'ordinamento degli uffici e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 dei servizi approvato con Deliberazione G.R. 9/15 deliberazione di Giunta comunale n. 17 del 5/03/202028 marzo 2011 e le successive deliberazioni di variazione; la Deliberazione • il “Piano di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2017 - 2019”, approvato con deliberazione di Giunta Regionale comunale n. 12/21 10 del 27/03/2015 avente ad oggetto 27 gennaio 2017; • il POR FSE 2014-2020 e istituzione Codice di comportamento dei dipendenti pubblici”, approvato con Decreto del Comitato Presidente della Repubblica 16 aprile 2013 n. 62 nonché il “Codice di Sorveglianza”; la Deliberazione della comportamento del personale comunale” integrativo approvato con deliberazione di Giunta Regionale comunale n. 47/14 122 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.30 dicembre 2013;

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Samples: Contratto Preliminare Di Permuta Immobiliare

VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 d.lgs. 50/2016 e ss.mm.ii.; • la Legge regionale 13 maggio 1996, n.8 e ss.mm.ii.; • la Legge regionale 4 settembre 2001, n. 19 e ss.mm.ii.; • il Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi del Consiglio Regionale della Calabria, approvato con deliberazione dell’Xxxxxxx xx Xxxxxxxxxx x. 00 del 18 aprile 2001 e da ultimo modificato con deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 20 del 26 giugno 2020; • la Legge regionale 6 aprile 2011 n. 11 recante “Istituzione del Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Calabria e norme per la pubblicazione degli atti” ed in particolare gli articoli 5 e 9; • la deliberazione del Consiglio Regionale n. 190 del 4 maggio 2017, modificato ed integrato con deliberazione del Consiglio regionale n.342 del 28 settembre 2018, di approvazione del nuovo Regolamento di Amministrazione e Contabilità del Consiglio regionale della Calabria; • la Deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 71 del 24 novembre 2017 di approvazione della nuova struttura organizzativa del Consiglio regionale della Calabria, modificata dalla deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 14 del 26 giugno 2020; • la Deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 26 del 7 luglio 2020, con la quale è stato conferito allo scrivente l’incarico di dirigente del Settore Provveditorato, Economato e Xxxxxxxxx; • la deliberazione del Consiglio regionale n. 100 del 29 dicembre 2020, con la quale è stato approvato il bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2021-2023;

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VISTI. il Regolamento D.Lgs 14 settembre 2015, n. 151; • il D.Lgs 14 settembre 2015, n. 150; • il D.Lgs. n. 196 del 30 giugno 2003, che approva il "Codice in materia di protezione dei dati • personali"; • la Legge n. 136 del 13 Agosto 2010 “ Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia” e ss.mm.ii; • il D.Lgs n. 50 del 18 aprile 2016, in attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture. (UE16G00062) 2020/972 (GU Serie Generale n.91 del 19-4-2016 Suppl. Ordinario n. 10); • la Legge regionale 5 aprile 2016, n. 6 “Prime misure per la razionalizzazione della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga spesa e il regolamento (UE) n. 651/2014 rilancio dell’economia campana – Legge collegata alla legge regionale di stabilità per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinentil’anno 2016”; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012Regionale n.14 del 26 maggio 2016; • il DD n. 9 del 29 gennaio 2016; • il DD n. 30 del 18 febbraio 2016; • la nota della Direzione Generale per l’Ambiente e l’Ecosistema prot. 0453307 del 04/07/2016; • la D.G.R. n. 354 del 06/07/2016 il D.D. n°242 del 11/07/2016 con il quale è stato approvato l’avviso pubblico per la costituzione di un elenco degli Organismi autorizzati alla erogazione di percorsi formativi (“percorsi formativi finalizzati alla riqualificazione professionale per il personale dei consorzi di bacino della Regione Campania” ) avviso pubblico D.D. 242 del 11/07/2016 finanziato nell’ambito degli interventi regionali a favore di personale dipendente del Settore dei servizi delle “pubblic utilities” e “dell’area comune”, n. 234 quale intervento a supporto per il personale dei Consorzi di bacino della Regione Campania; La legge regionale n.14 del 26/5/2016 denominata “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione di attuazione della disciplina europea e all'attuazione nazionale in materia di rifiuti” disegna un modello di corretta gestione dei rifiuti assumendo come riferimento delle proprie azioni “la gerarchia delle priorità stabilite dalle direttive dell’Unione Europea e dalla legislazione ; L’art. 42 - comma 1 della normativa citata legge che definisce i servizi che dovranno essere affidati nonché, inserisce apposita clausola sociale “volta a garantire l’utilizzo del personale già impegnato nel ciclo integrato dei rifiuti”; L’art.44 – comma 1, della citata legge, in particolare, che dispone l’“obbligo al soggetto affidatario di utilizzare le unità di personale dei Consorzi di Bacino della Regione Campania e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina società da essi partecipate, stabilendo, altresì che , fino al completo reimpiego delle unità di personale dei Consorzi di Bacino, è vietato procedere a nuove assunzioni per il funzionamento lo svolgimento del Registro nazionale degli aiuti servizio di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.iigestione dei rifiuti.;

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Samples: Atto Di Impegno

VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 D.lgs. n. 118/2011, recante “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e de- gli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinentilegge 5 maggio 2009, n.42”; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012Regionale n. 2 del 30/04/2020 – Legge di stabilità regionale 2020; • la Legge Regionale n. 3 del 30/04/2020 –Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2020 – 2022; • la DGR n. 59 del 29/04/2020 – Documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2020–2022 (artt.11 e 39, c.10, d.lgs. 23/6/2011, n.118); • la DGR n. 60 del 29/04/2020 – Bilancio finanziario gestionale della Regione Calabria per gli anni 2020– 2022 (art. 39, c. 10, d.lgs. 23/06/2011, n. 234 “Norme generali 118) • • vi è la regolarità contributiva dell’Ente sulla partecipazione dell'Italia base del DURC prot. n. INAIL_23801552 del 15/11/2020, con scadenza 15/03/2021, assunto agli atti; • il trasferimento della somma di cui trattasi non è soggetto alla formazione e all'attuazione verifica di cui all’art.48 bis del D.P.R. 602/1973, in conformità alle disposizioni di cui all’art. 1 comma 1 lettera a) del Decreto Legge del 20 ottobre 2020 n. 129, pubblicato sulla S.G. della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; Gazzetta ufficiale n.260 del20/10/2020, che proroga al 31 dicembre 2020 il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti periodo di Statosospensione previsto dall’art. 68, ai sensi dell’articolo 52D.L n.18/2020 convertito, comma 6con modificazioni, della Legge dalla legge 24 dicembre 2012aprile 2020, n. 234 27, e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione all’articolo 152,comma 1, del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europeadecreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con Decisione C (2014) modificazioni, dalla legge 17luglio 2020, n. 10096 elaborato 77; • l’Università degli studi di Torino, in coerenza merito alla tracciabilità dei flussi finanziari ha comunicato con il Regolamento (UE) nota acquisita al prot. SIAR n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; 358816 del 04/11/2020, in atti, gli estremi del conto di contabilità speciale su cui accreditare la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni somma da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.restituire;

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VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 D.lgs. 50/2016 e ss.mm.ii.; - il D.Lgs. n. 165/2001 e ss.mm.ii.; - la legge regionale 13 maggio 1996, n.8 e ss.mm.ii.; - la legge regionale 4 settembre 2001, n. 19 e s.m.ii.; - la Deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 67 del 18 aprile 2001 di approvazione del Regolamento sull’ordinamento degli Uffici e dei Servizi del Consiglio Regionale della Calabria, modificata dalle deliberazioni dell’Xxxxxxx xx Xxxxxxxxxx x. 00 del 19 febbraio 2002, n. 57 del 22 ottobre 2019 e n. 20 del 26 giugno 2020; - la legge regionale 6 aprile 2011 n. 11 recante “Istituzione del Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Calabria e norme per la pubblicazione degli atti”, ed in particolare gli art. 5 e 9; - la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 190 del 4 maggio 2017, di approvazione del nuovo Regolamento di Amministrazione e Contabilità del Consiglio Regionale della Calabria, così come modificata con la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 342 del 28 settembre 2018; - la Deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 71 del 24 novembre 2017, con la quale è stata approvata la nuova struttura organizzativa del Consiglio regionale, così come modificata con la Deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 14 del 26 giugno 2020; - la Deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 19 del 29 dicembre 2021, con cui è stato conferito allo scrivente l’incarico di dirigente ad interim del Settore Provveditorato, Economato e Xxxxxxxxx; - la Deliberazione del Consiglio regionale n. 11 del 23 dicembre 2021, con cui è stato approvato il bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2022-2024; - la nota doc. int. n. 956 del 16/02/2022, con la quale l’Avv. Xxxxxxx Xxxxxxxxx ha comunicato la propria assenza dal servizio per un periodo di tempo non ancora precisato; - la nota del Direttore Generale doc. int. n. 5070 del 17/02/2022, con il quale viene disposta, per il periodo di assenza dell’Avv. Xxxxxxx Xxxxxxxxx, la sostituzione dello stesso con il Dirigente dell’Area Gestione, Avv. Xxxxxx Xxxxxxxxx;

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VISTI. gli articoli 4 e 5 della L.R. n. 7/97; - gli articoli 4 e 16 e 17 del D. Lgs. 165/01 e succ. modificazioni; - la D.G.R. n. 3261 del 28.07.1998; - la DGR n. 1974 del 07.12.2020 con la quale è stata adottata la Macrostruttura del Modello Ambidestro per l'Innovazione della macchina Amministrativa regionale denominato "MAIA 2.0" ed ha approvato, in attuazione del Modello organizzativo denominato "MAIA 2.0", l'Atto di Alta Organizzazione che disciplina il Regolamento (UE) 2020/972 sistema organizzativo della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga Presidenza e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinentidella Giunta Regionale; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012- l’articolo 32 della legge 18 giugno 2009, n. 234 69, che prevede l’obbligo di sostituire la pubblicazione tradizionale all’Albo ufficiale con la pubblicazione di documenti digitali sui siti informatici; - il GDPR (Regolamento UE 2016/679) Norme generali sulla partecipazione dell'Italia Codice in materia di protezione dei dati personali” relativo alla formazione protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali che ha modificato il D.lgs 196/03; - gli artt. 20 e all'attuazione della normativa 21 del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), di cui al X.X.xx n. 82/2005, e s.m.i.; - la D.G.R. n. 1576 del 30.09.2021 di conferimento degli incarichi di direzione delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti Sezioni di Stato, Dipartimento ai sensi dell’articolo 52dell’art. 22, comma 6co. 2, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 Decreto del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione Presidente della Giunta Regionale 22 gennaio 2021, n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto 22 con cui è stato conferito l’incarico di direzione della Sezione Istruzione e Università; - la legge n. 241/1990 POR FSE 2014-2020 Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e istituzione del Comitato di Sorveglianzadiritto di accesso ai documenti amministrativi”; - il Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 in materia di trasparenza della pubblica amministrazione, come modificato dal Decreto Legislativo 25 maggio 2016, n. 97 riguardante la Deliberazione revisione e la semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della Giunta Regionale corruzione, pubblicità e trasparenza nella pubblica amministrazione; - la D.G.R. del 15.09.2021, n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto 1466 recante l’approvazione della Strategia regionale per la parità di genere, denominata Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitariaAgenda di Genere”; i Criteri - la D.G.R. del 07.03.2022, n. 302 recante Valutazione di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato Impatto di Sorveglianza del 09/06/2015 Genere. Sistema di gestione e ss.mm.iidi monitoraggio.;

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VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 2021/241 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza; Regolamento Delegato UE 2021/2106 della Commissione del 2 28 settembre 2021, che integra il Regolamento UE 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, stabilendo gli indicatori comuni e gli elementi dettagliati del quadro di valutazione della ripresa e della resilienza; il Regolamento (UE) 2020/2093 del Consiglio del 17 dicembre 2020 che stabilisce il Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) per il periodo 2021-2027; il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) approvato con Decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021 e notificata all’Italia dal Segretariato generale del Consiglio con nota LT161/21, del 14 luglio 2021; in particolare, la Missione 5 “Inclusione e coesione”, Componente 1 "Politiche per il Lavoro”, Investimento1.4 “Sistema duale” del PNRR; il Regolamento delegato (UE) 2021/702 del 10 dicembre 2020, recante modifica del Regolamento delegato (UE) 2015/2195 che integra il Regolamento (UE) n. 1304 /2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo sociale europeo, per quanto riguarda la definizione di tabelle standard di costi unitari e di importi forfettari per il rimborso da parte della Commissione agli Stati membri delle spese sostenute”; il Regolamento (UE) 2020/2221 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 dicembre 2020 che modifica il Regolamento (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda le risorse aggiuntive e le modalità di attuazione per fornire assistenza allo scopo di promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia (REACT-EU); il Regolamento (UE) 2020/2094 del Consiglio del 14 dicembre 2020 che istituisce uno strumento dell’Unione europea per la ripresa, a sostegno alla ripresa dell’economia dopo la crisi COVID-19; il Regolamento (UE) 2020/852 del 18 giugno 2020, e, in particolare, l’art. 17, che definisce gli obiettivi ambientali, tra cui il principio di non arrecare un danno significativo (DNSH,“ Do no significant harm”) e la Comunicazione della Commissione UE 2021/C58/01 “Orientamenti tecnici sull’applicazione del principio «non arrecare un danno significativo » a norma del regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza”; l'Allegato alla decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021, parte integrante della stessa, che fissa quale obiettivo da raggiungere nell’ambito della Missione M5, componente C1 - tipologia “Investimento”, intervento 1.4 Sistema duale, al 31 dicembre 2025, “la partecipazione al sistema duale e l’ottenimento della relativa certificazione nel quinquennio 2021-2025 per almeno 135.000 persone in più rispetto allo scenario di riferimento”, che consta di 39.000 persone; il Regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021 recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti; il Regolamento (UE) 2021/1057 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021 che istituisce il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) e che abroga il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga 1296/2013; il “Recovery and Resilience Facility - Operational Arrangements between European Commission and Italy” - Ares (0000)0000000 - 22/12/2021 - (Operational Arrangements); il Regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e il regolamento del Consiglio del 18 luglio 2018 che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’ Unione, che modifica i Regolamenti (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223 /2014, (UE) n. 283/2014 e la sua proroga decisione n. 541/2014/UE e gli adeguamenti pertinentiabroga il Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012; gli esiti il Regolamento (UE) 2016/679 del Comitato Economico Parlamento europeo e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESEConsiglio, 19.6.2019-20.6.2019del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46 /CE (General Data Protection Regulation - GDPR); il Regolamento n. 240/2014 della Commissione recante un Codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo; la Legge Raccomandazione del Consiglio del 24 dicembre 2012Novembre 2020 relativa a “Istruzione e Formazione Professionale - IFP”; la Raccomandazione del Consiglio del 30 Ottobre 2020 relativa a “un ponte verso il lavoro, che rafforza la garanzia per i giovani”; la Raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2018 (2018/C 189/01) relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente pubblicata in Gazzetta ufficiale dell'Unione europea il 4 giugno 2018; la Raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2017 sul quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (European Qualifications Framework - VISTI EQF), che abroga la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008, sulla costituzione del quadro europeo delle qualifiche per l’ apprendimento permanente (2017/C 189/03); la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 giugno 2009, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla 2009/C155/02, sull'istituzione di un sistema europeo di crediti per l'istruzione e la formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Statoprofessionale (ECVET), ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012pubblicata nella G.U.U.E. 8 luglio 2009, n. 234 e successive modifiche e integrazioniC 155; la Decisione di esecuzione della Commissione C(2022) 6166 final del 29.10.2014 25.8.2022 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della programma "PR Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE FSE+ 2021-2027" per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “sociale europeo Plus nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore dell'occupazione e della crescita e dell’occupazione” crescita" per la Regione regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020Italia. CCI 2021IT05SFPR013; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto Nota XXXXXX 00-0000 POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato Guida alle opzioni semplificate in materia di Sorveglianzacosti (OSC)”; la Deliberazione Legge 3 marzo 2009, n. 18, Ratifica ed esecuzione della Giunta Regionale Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, con Protocollo opzionale, fatta a New York il 13 dicembre 2006 e istituzione dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità; la Legge 30 dicembre 2021, n. 47/14 234, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’ anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”pubblicata nella GU Serie Generale n.310 del 29/09/2015 avente ad oggetto 31 dicembre 2021; la Legge 30 dicembre 2020, n. 178, recante Prima programmazione Bilancio di previsione dello Stato per l’ anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023” e, in particolare, le disposizioni di cui all’art. 1, commi da 1037 a 1050, concernenti l’ istituzione del POR FSE 2014Fondo di rotazione recante le risorse finanziarie per l’attuazione dell’ iniziativa della Commissione europea «Next generation EU» e, in particolare, del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza- PNRR, pubblicata sul Supplemento ordinario n. 46/L alla Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 322 del 30 dicembre 2020; il Decreto-2020 nell’ambito legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, recante “Misure urgenti per il rafforzamento della programmazione unitariacapacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l'efficienza della giustizia”; i Criteri il Decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito con modificazioni dalla Legge 29 luglio 2021, n. 108, recante “Governance del Piano nazionale di selezione ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle operazioni da ammettere strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure”; il Decreto-Legge 6 maggio 2021, n. 59 convertito con modificazioni dalla Legge 1° luglio 2021, n.101, recante “Misure urgenti relative al cofinanziamento Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti”; il Decreto-legge 121/2021 - convertito con modificazioni dalla Legge 9 novembre 2021, n. 156 (in G.U. 09/11/2021, n. 267); il Decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, coordinato con la legge di conversione 29 giugno 2022, n. 79 recante “Ulteriori misure urgenti per l'attuazione del FSE 2014 /2020Xxxxx xxxxxxxxx xx xxxxxxx x xxxxxxxxxx (XXXX)” (XX Serie Generale n.150 del 29-06-2022); la Legge 13 luglio 2015, approvati dal Comitato n. 107, Riforma del sistema nazionale di Sorveglianza istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti, pubblicata nella Gazz. Uff. 15 luglio 2015, n. 162; la Legge 8 ottobre 2010, n. 170, “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”, pubblicata nella Gazz. Uff. del 09/06/2015 18 ottobre 2010, n. 244 e ss.mm.iis.m.i.;; la Legge 6 agosto 2008, n. 133, di conversione del D.L. 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria in particolare con riferimento all' art. 64, comma 4-bis: “«L'obbligo di istruzione si assolve anche nei percorsi di istruzione e formazione professionale di cui al Capo III del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e, sino alla completa messa a regime delle disposizioni ivi contenute, anche nei percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale di cui al comma 624 del presente articolo”, pubblicata nella Gazz. Uff. 21 agosto 2008, n. 195, S.O. e s.m.i.; la Legge 27 dicembre 2006, n. 296 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)”, commi 622 e 624, innalzamento dell’obbligo di istruzione a dieci anni e assolvimento in via sperimentale anche nei percorsi di istruzione e formazione, pubblicata nella Gazz. Uff. 27 dicembre 2006, n. 299, S.O. e s.m.i.; la Legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione” e s.m.i., in particolare, l’articolo 11, co.2-bis, ai sensi del quale “Gli atti amministrativi anche di natura regolamentare adottati dalle Amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che dispongono il finanziamento pubblico o autorizzano l’esecuzione di progetti di investimento pubblico, sono nulli in assenza dei corrispondenti codici di cui al co.1 che costituiscono elemento essenziale dell'atto stesso; la Legge 28 marzo 2003, n. 53, “Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale”, pubblicata nella Gazz. Uff. 2 aprile 2003, n. 77 e s.m.i.; il Decreto Legislativo del 13 aprile 2017, n. 61 recante “Revisione dei percorsi dell'istruzione professionale nel rispetto dell'articolo 117 della Costituzione, nonché

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VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, recante “Ordinamento della Commissione Presidenza del 2 Consiglio dei Ministri, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59” e successive modificazioni; − il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni ed integrazioni; − il decreto legge 16 maggio 2008, n. 85, convertito con modificazione dalla legge 14 luglio 2020 2008, n. 121, che modifica ha, tra l’altro, attribuito al Presidente del Consiglio dei Ministri le funzioni di indirizzo e coordinamento in materia di politiche giovanili; − il regolamento (UE) d.P.C.M 22 novembre 2010 concernente la disciplina dell’autonomia finanziaria e contabile della Presidenza del Consiglio dei Ministri; − il d.P.C.M 19 dicembre 2018 di approvazione del bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’anno 2019; − il d.P.C.M 1° ottobre 2012, recante “Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio di Ministri” pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 288 in data 11 dicembre 2012, come novellato dal d.P.C.M. 22 febbraio 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 234 67 in data 20 marzo 2019; − il d.P.C.M. 6 agosto 2018, registrato alla Corte dei conti in data 13 agosto 2018 n. 1676, con il quale alla Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxx è stato conferito l’incarico di Capo del Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale, oggi Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale; − il d.P.C.M. 17 ottobre 2017, registrato alla Corte dei conti il 7 dicembre 2017, al n. 2347, con il quale, a decorrere dal 17 ottobre 2017, al Cons. Xxxxxx Xxxxxxxx è stato conferito l’incarico di Coordinatore dell’Ufficio per le politiche giovanili; − l’articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni ed integrazioni prevede che Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europeale amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52− l’articolo 8, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012legge 5 giugno 2003, n. 234 131, prevede che, in sede di Conferenza Unificata, il Governo può promuovere la stipula di intese dirette a favorire il raggiungimento di posizioni unitarie ed il conseguimento di obiettivi comuni; − il decreto 21 marzo 2019 a firma del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega in materia di pari opportunità e successive modifiche politiche giovanili e integrazioni; la Decisione servizio civile universale, registrato dalla Corte dei conti in data XXXX, al n. XXXX, che, in attuazione dell’Intesa, ha provveduto al riparto del “Fondo per le politiche giovanili per l’anno 2019”, assegnando alle Regioni ed alle Province Autonome risorse per un ammontare complessivo di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.euro 9.703.598,00;

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Samples: Accordo Di Collaborazione

VISTI. il Regolamento (UECE) 2020/972 n. 1081/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo Sociale Europeo e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1784/1999; - il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell' Il luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999; - il Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione dell'8 dicembre 2006, che stabilisce modalità di applicazione del 2 luglio 2020 regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; - il Quadro Strategico Nazionale per la Politica Regionale di Sviluppo 2007-2013, approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2007)3329 del 13/07/2007; - la Decisione della Commissione Europea C (2007) 6711 del 17/12/2007 che approva il Programma Operativo Regionale Calabria FSE 2007-2013; - il Regolamento (CE) n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il regolamento (UECE) n. 1407/2013 1083/2006 per quanto riguarda alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria; - il Regolamento (CE) n. 396 del 6 maggio 2009 che modifica il Regolamento (CE) n. 1081/2006 relativo al Fondo sociale europeo per estenderei tipi di costi ammissibili a un contributo del FSE; - il Regolamento (DE) n. 539/20 l O del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 giugno 20 lO che modifica il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda la sua proroga semplificazione di taluni requisiti e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinentitalune disposizioni relative alla gestione fmanziaria; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; - la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 882 del 27/03/2015 24/12/07 con la quale si è preso atto dell'approvazione, da parte della Commissione Europea, con Decisione n. C(2007) 6711 del 17/12/07, del Programma Operativo Regionale Calabria FSE 2007-2013; - il Vademecum della spesa FSE per il periodo di programmazione 2007-2013; - il Regolamento regionale n. 8 del 10/06/2009 riguardante: Modifiche ed integrazioni al Regolamento avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato "Modalità di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione selezione degli esperti individuali per le attività di assistenza tecnica del POR Calabria FESR 2007/2013, del POR Calabria FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri 2007/2013 e del PAR Calabria FAS 200712013" e successive modifiche ed integrazioni di selezione delle operazioni da ammettere cui al cofinanziamento Regolamento regionale n. 9 del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii7/06/2010.;

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Samples: Contratto

VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 1303 approvato dal Parlamento Europeo e con il Consiglio del 17 dicembre 2013 risultano sancite le disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definite le disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio; - il Regolamento (UE) n. 1304/20131304 il Parlamento Europeo e il Consiglio del 17 dicembre 2013 risulta disciplinato il Fondo sociale europeo abrogando il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio; - il Regolamento n. 240/2014 del 7 gennaio 2014 la Commissione Europea ha sancito un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo; - la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 europea n. C(2015)5085/F1 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo 20 luglio 2015 con cui è stato approvato il Programma Operativo "POR Sardegna FSE Campania FSE" per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” dell'occupazione" per la Regione Sardegna Campania in Italia CCI2014IT05SFOP021CCI 2014IT05SFOP020; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; - la Deliberazione della di Giunta Regionale n. 12/21 388 del 27/03/2015 avente ad oggetto 2 settembre 2015 di Presa d’atto dell'approvazione della Commissione europea del Programma Operativo Fondo Sociale Europeo (PO FSE) Campania 2014/2020”; - la Deliberazione di Giunta Regionale n. 446 del 6 ottobre 2015 con cui è stato istituito il Comitato di Sorveglianza del POR Campania FSE 2014-2020; - la Deliberazione di Giunta Regionale n. 719 del 16 dicembre 2015 con cui è intervenuta la presa d’atto del documento “Metodologia e criteri di selezione delle operazioni”, approvato nella seduta del Comitato di Sorveglianza del POR Campania FSE 2014-2020 e istituzione del 25 novembre 2015; - la Deliberazione n. 61 del 15 febbraio 2016 la Giunta Regionale di presa atto dell’approvazione da parte del Comitato di Sorveglianza”Sorveglianza della Strategia di Comunicazione del POR Campania FSE 2014-2020; - la Deliberazione n. 191 del 3 maggio 2016 con cui la Giunta Regionale ha istituito i capitoli di spesa nel bilancio gestionale 2016-2018, in applicazione delle disposizioni introdotte dal D.Lgs. n. 118/2011 ed è stata attribuita la responsabilità gestionale di detti capitoli alla competenza della U.O.D. 02 “Gestione Finanziaria del POR FSE Campania” della Direzione Generale 51.01 “Programmazione Economica e Turismo; - la Deliberazione di Giunta Regionale n. 47/14 334 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione 6 luglio 2016 con cui è stato approvato il Sistema di Gestione e Controllo del POR Campania FSE 2014-2020 nell’ambito 2020, successivamente modificato con DGR n. 742/2016; - il Manuale delle procedure di gestione, le Linee guida per i beneficiari ed il manuale dei controlli di primo livello approvati dall’Autorità di Gestione con Decreto Dirigenziale n. 148 del 29 dicembre 2016; - il D. Lgs n. 196 del 30 giugno 2003 e ss.mm.ii. che approva il "Codice in materia di protezione dei dati personali"; - la normativa nazionale in materia di ammissibilità della programmazione unitariaspesa; - l’art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 che stabilisce che le Amministrazioni Pubbliche possono concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dalla medesima legge; - il D.lgs 18 aprile 2016, n. 50 “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”; i Criteri - il parere favorevole reso dall’Avvocatura Regionale con nota prot.-n. 189179 del 15/03/2017 relativo ad analogo schema di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.Accordo;

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Samples: fse.regione.campania.it

VISTI. il Regolamento regolamento (UE) 2020/972 2020/2094 del Consiglio del 14 dicembre 2020, che istituisce uno strumento dell’Unione europea per la ripresa, a sostegno della ripresa dell’economia dopo la crisi COVID-19; − il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza; − il Piano nazionale di ripresa e resilienza, approvato con decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021, notificata all’Italia dal Segretariato generale del Consiglio con nota LT161/21 del 14 luglio 2021; − l’allegato riveduto della Decisione di esecuzione del Consiglio relativa all’approvazione della valutazione del PNRR dell’Italia, trasmesso dal Segretariato generale del Consiglio, recante traguardi/obiettivi, indicatori e calendari in relazione a misure e investimenti del medesimo PNRR; − in particolare, la misura M2C2 - Investimento 5.4 “Supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica”, previsto nell’ambito della Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile” del predetto Piano, che prevede l’istituzione di un fondo denominato “Green Transition Fund” al fine di incoraggiare e stimolare la crescita di un ecosistema di innovazione, con particolare focus sui settori della transizione verde, tramite investimenti di venture capital diretti e indiretti; − il decreto del Ministro dello sviluppo economico (MiSE), di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze (MEF) e con il Ministro per il Sud del 27 giugno 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 176 del 29 luglio 2019, recante “Definizione delle modalità di investimento del Ministero dello sviluppo economico attraverso il Fondo di sostegno al venture capital”; − la direttiva 2011/61/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’8 giugno 2011 sui gestori di fondi di investimento alternativi, che modifica le direttive 2003/41/CE e 2009/65/CE e i regolamenti (CE) n. 1060/2009 e (UE) n. 1095/2010; − il regolamento delegato (UE) n. 231/2013 della Commissione del 2 luglio 2020 19 dicembre 2012 che modifica integra la direttiva 2011/61/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda deroghe, condizioni generali di esercizio, depositari, leva finanziaria, trasparenza e sorveglianza; − il decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 “Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria” e s.m.i. (TUF); − il regolamento delegato (UE) 2019/820 della Commissione del 4 febbraio 2019 che integra il regolamento (UE) n. 1407/2013 345/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la sua proroga e i conflitti di interesse in materia di fondi europei per il venture capital; − il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga della Banca d’Italia di attuazione degli articoli 4-undecies e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 526, comma 61, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.iilett.;

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Samples: Accordo Finanziario

VISTI. il Il Regolamento (UE, Euratom) 2020/972 della Commissione 2018/1046 del 2 luglio 2020 Parlamento Europeo e del Consiglio del 18/07/2018 che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti966/2012; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e con del Consiglio del 17/12/2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, che abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio; • il Regolamento (UE) n. 1304/20131304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio; la • il POR Puglia FESR−FSE 2014−2020 (CCI 2014IT16M2OP002), approvato con Decisione di esecuzione C(2015) 5854 del 13 agosto 2015 dei competenti Servizi della Commissione C (2018)6273 Europea, così come da ultimo modificata con Decisione C(2021) 9942 del 21 settembre 2018 che modifica 22/12/2021; • da ultimo, la decisione Deliberazione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi Giunta regionale n. 118 del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo 15/02/2022 di presa d’atto della Decisione C(2021) 9942 del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo 22/12/2021; • la Deliberazione n. 582 del 26/04/2016 con cui la Giunta Regionale ha preso atto del documento recante Investimenti a favore della crescita Metodologia e dell’occupazione” criteri per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020Programma Operativo FESR−FSE 2014−2020” approvato, approvati ai sensi dell’art. 110 (2) lett. a) del Reg. (UE) n. 1303/2013, dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 POR Puglia 2014−2020, così come modificata con Deliberazione di Giunta regionale n. 977 del 20/06/2017; • la Determinazione Dirigenziale della Sezione Programmazione Unitaria n. 39 del 21/06/2017 e ss.mm.ii.;, con la quale è stato adottato, ai sensi degli artt. 72, 73 e 74 del Reg. (UE) n. 1303/2013, il documento descrittivo del Sistema di Gestione e Controllo (Xx.Xx.Xx.) del POR Puglia FESR−FSE 2014− 2020 e i relativi allegati; • la Deliberazione n. 1034 del 02/07/2020 con la quale la Giunta regionale ha approvato la proposta di Programma Operativo Complementare (POC) Puglia 2014−2020, altresì confermando la stessa articolazione organizzativa del POR, come disciplinata dal D.P.G.R. n. 483/2017 e ss.mm.ii, nonché le stesse responsabilità di azione come definite nella D.G.R. n. 833/2016, successivamente modificata dalla D.G.R. n. 1794/2021, in considerazione del fatto che il Programma è speculare rispetto al POR, avendo mantenuto la medesima struttura di assi e azioni e il medesimo sistema di gestione e controllo; • la Delibera n. 47 del 28/07/2020 con cui il CIPE ha approvato il Programma Operativo Complementare 2014/2020 della Regione Puglia; • il D.P.R. del 5 febbraio 2018, n. 22 − Regolamento recante i criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020; • il Vademecum delle spese ammissibili al P.O. FSE 2014/2020, Coordinamento delle Regioni − Regione Toscana − Prot. 0934.18. coord del 28.05.18; • la Guida alle opzioni semplificate in materia di costi (OSC): finanziamenti a tasso forfettario, tabelle standard di costi unitari, somme forfettarie di cui alla Comunicazione della Commissione (2021/C 200/01).

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Samples: burp.regione.puglia.it

VISTI. la legge 28 marzo 1991, n. 113, concernente iniziative per la diffusione della cultura scientifica, così come modificata dalla legge 10 gennaio 2000, n. 6; - la legge 15 marzo 1997, n. 59 e s.m.i, contenente delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa, che ha previsto le modalità e le condizioni per il conferimento dell’autonomia scolastica alle scuole statali di ogni ordine e grado; - il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, con il quale è stato emanato il Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’articolo 21 della suddetta legge n. 59/1997 che, tra l’altro, finalizza l’autonomia organizzativa alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico, all’integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all’introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale; - il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante il "Codice dell'amministrazione digitale" e s.m.i; - il decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89, concernente la revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione; - i decreti del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, nn. 87, 88 e 89, concernenti rispettivamente il riordino degli istituti professionali, tecnici e dei licei, ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; - la Comunicazione della Commissione Europea “Europa 2020: una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” del 3 marzo 2010 che, attraverso l’iniziativa Agenda Digitale Europea, promuove il ruolo chiave delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ITC) per raggiungere gli obiettivi che l'Europa si è prefissata per il 2020, finalizzati a migliorare le prestazioni dell’Unione Europea nei campi dell’istruzione, della ricerca/innovazione e della società digitale; - il documento della Commissione Europea 26 agosto 2010, concernente l’Agenda Digitale Europea, avente come principale obiettivo il raggiungimento di vantaggi socioeconomici sostenibili grazie ad un mercato digitale unico; - la legge 13 luglio 2015, n. 107 (di seguito, legge n. 107/2015), recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, che individua tra le priorità di intervento il miglioramento dell’offerta formativa attraverso l’innovazione digitale; - l’articolo 1, comma 56, della suddetta legge n. 107/2015, che, al fine di sviluppare e migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale, prevede l’adozione da parte del MIUR del Piano nazionale per la scuola digitale (di seguito, PNSD), in sinergia con la programmazione europea e nazionale, nonché con il progetto strategico nazionale per la banda ultra larga; - l’articolo 1, comma 57, della citata legge n. 107/2015, che prevede la promozione da parte delle scuole, all’interno dei piani triennali dell’offerta formativa e in collaborazione con il MIUR,di azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel PNSD; - l’articolo 1, comma 58, della citata legge n. 107/2015, che individua, tra gli obiettivi del PNSD, la realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, il potenziamento di strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche, la formazione digitale dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento, l’apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti, la formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione, nonché il potenziamento delle infrastrutture di rete; - il decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca 27 ottobre 2015, n. 851 (di seguito decreto n.851/2015), con cui è stato adottato il PNSD, quale strumento programmatico che intende favorire il processo di digitalizzazione delle scuole, nonché diffondere le politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio; - la direttiva del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 21 marzo 2016, n. 170 (in seguito, Direttiva n. 170/2016), che disciplina le modalità di accreditamento, di qualificazione e di riconoscimento dei corsi dei soggetti che offrono formazione per lo sviluppo delle competenze del personale del comparto scuola, assicurando la qualità delle iniziative formative; - il Regolamento generale sulla Protezione dei dati – Regolamento (UE) 2020/972 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016; - la comunicazione della Commissione europea al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 201210 giugno 2016, n. 234 381 Final, dal titolo Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione Una nuova agenda per le competenze per l'Europa – Lavorare insieme per promuovere il capitale umano, l’occupabilità e all'attuazione la competitività”; - il decreto legislativo 30 giugno 2003 n.196 recante il “Codice in materia di protezione dei dati personali” integrato con le modifiche introdotte dal decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, recante “Disposizioni per l’adeguamento della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento nazionale alle disposizioni del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) 2016/679”; - l’atto di indirizzo del Ministro dell’Istruzione del 7 febbraio 2020, concernente l’individuazione delle priorità politiche del MI per l'anno 2020; - l’art.33 e 34 della Costituzione relativamente al diritto allo studio; - il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 1303/2013 6, recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”; - il decreto del presidente del consiglio dei ministri del 25 febbraio 2020 e s.m.i. riguardante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19” pubblicato in gazzetta ufficiale n. 47 del 25 febbraio 2020; - il decreto del presidente del consiglio dei ministri del 1 marzo 2020 riguardante "Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19" pubblicato in gazzetta ufficiale n. 52 del 1 marzo 2020; - il decreto del presidente del consiglio dei ministri del 4 marzo 2020 riguardante " Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale." pubblicato in gazzetta ufficiale n. 55 del 4 marzo 2020; - l’avviso del Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali prot. n. 170 del 28 febbraio 2020 con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE quale, per il sostegno raggiungimento delle finalità previste dal D.P.C.M. del 1 marzo 2020, si invitano tutti gli operatori di mercato, che intendono sostenere, a titolo gratuito e dichiarando il possesso di specifici requisiti, iniziative di didattica a distanza per le istituzioni scolastiche interessate a manifestare la propria disponibilità attraverso la piattaforma Protocolli in rete; - l’art. 1 comma 1 lett. g) del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo precitato D.P.C.M. 4 marzo 2020 che prevede, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, l’attivazione da parte dei dirigenti scolastici di modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; - il protocollo d'intesa tra il MIUR e Gariwo del 22/03/2018 riguardante Investimenti a favore Diffusione della crescita conoscenza dei Giusti e dell’occupazione” per della Memoria del bene”. - la Regione Sardegna dichiarazione prot. n. 1173 del 17/06/2020 resa da Gariwo di possedere i requisiti indicati nel suddetto avviso in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.relazione all’offerta proposta;

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VISTI. l’articolo n. 8 comma 2 del citato DPR 254 /2005 che attribuisce al Segretario Generale, sulla base del Budget direzionale approvato dalla Giunta camerale, l’assegnazione ai dirigenti della competenza in ordine all’utilizzo delle risorse; - gli artt. 9 e 13 del citato DPR 254/2005 in tema di Bilancio di Previsione e gestione del budget direzionale; - il vigente Regolamento (UE) 2020/972 di organizzazione degli uffici e dei servizi; - la determinazione del Commissario Straordinario n. 4/2021 inerente l’approvazione del Piano Triennale della Commissione Performance 2021-2023 ed il successivo aggiornamento approvato con determinazione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) Commissario Straordinario n. 1407/2013 per quanto riguarda 76/2021; - la sua proroga e il regolamento (UE) deliberazione di Giunta camerale n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti 3 del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 29.1.2018 Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa Riposizionamento delle attività camerali e delle politiche dell'Unione europearisorse umane – decisioni conseguenti”; il Decreto 31 maggio 2017 - la deliberazione del Consiglio camerale n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale 10/2019 di approvazione degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 indirizzi generali e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo pluriennale 2020-2024; - la determinazione del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale Commissario Straordinario n. 12/21 del 27/03/2015 125/2021 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 Relazione Previsionale e istituzione Programmatica per l'esercizio 2022 - approvazione” - la determinazione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale Commissario Straordinario n. 47/14 del 29/09/2015 89/2022 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitariaRelazione Previsionale e Programmatica per l'esercizio 2022: aggiornamento”; - la determinazione del Commissario Straordinario con i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020poteri della Giunta camerale n. 147/2021 avente ad oggetto: “Programmazione economico-patrimoniale e finanziaria. Bilancio Preventivo Economico 2022 e Budget Economico 2022” (art. 6, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.7, 8 DPR 254/2005;

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VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 la legge n. 328 del 8 novembre 2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”; • la legge regionale 26/2001 “Diritto allo studio e all'apprendimento per tutta la vita. Abrogazione della Commissione L.R. 25 maggio 1999 n. 10”; • la legge regionale dell’Xxxxxx-Romagna del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 201212 marzo 2003, n. 234 2 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione per la promozione della cittadinanza sociale e all'attuazione della normativa per la realizzazione del sistema integrato di interventi e delle politiche dell'Unione europeaservizi sociali”; • la legge regionale 12/2003 “Norme per l’uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno per tutto l’arco della vita, attraverso il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale anche in integrazione tra loro”; • la legge Regionale dell’Xxxxxx-Romagna 19/2016 Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” Servizi educativi per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 prima infanzia. Abrogazione della L.R. n. 1 del 5/03/2020; 10/1/2000” e relativi documenti attuativi, quali la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 1564 del 27/03/2015 avente ad oggetto 16/10/2017 POR FSE 2014-2020 Direttiva in materia di requisiti strutturali e istituzione del Comitato organizzativi dei servizi educativi per la prima infanzia e relative norme procedurali. Disciplina dei servizi ricreativi e delle iniziative di Sorveglianza”; conciliazione in attuazione della L. R. 19/2016” e la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto 704/2019 Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito Accreditamento dei nidi d’infanzia in attuazione della programmazione unitariaL.R. n. 19/2016”; i Criteri • la delibera del Consiglio dell’Unione Terre d’Argine n. 15 del 27/09/2021 “Approvazione del Patto per la Scuola del territorio dell’Unione Terre d’Argine- anni scolastici 2021/2022- 2022/2023-2023/2024-2024/2025”; • la delibera del Consiglio dell’Unione Terre d’Argine n. 15 del 18/07/2018 “Approvazione del Piano di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento Zona per la Salute e il Benessere Sociale del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato distretto di Sorveglianza Carpi 2018-2020” e le successive delibere di approvazione dei Piani attuativi annuali; • la delibera di Giunta dell’Unione Terre d’Argine n. 14 del 09/06/2015 06/02/2019 “Approvazione dell’Accordo Interistituzionale per l’accoglienza di bambini con disabilità multiple e ss.mm.ii.complesse nei servizi 0-6 anni dell’Unione Terre d’Argine”;

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Samples: Accordo Di Programma Distrettuale

VISTI. l’articolo 15, comma 1, della Legge del 7 agosto 1990, n. 241, recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” il Regolamento (UE) 2020/972 quale prevede che “Anche al di fuori delle ipotesi previste dall'articolo 14, le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune.”; la Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio dell'Unione europea del 7 marzo 2002 n. 2002/22/CE, come modificata dalla direttiva del 25 novembre 2009 n. 2009/136/CE, e in particolare l'art. 26 secondo il quale gli Stati membri provvedono affinché le chiamate al numero di emergenza unico europeo ricevano adeguata risposta e siano trattate nel modo più consono alla struttura nazionale dei servizi di soccorso; • la Decisione 2007/698/CE del 29/1 0/2007 recante modifica della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 decisione 20071116/CE per quanto riguarda l'introduzione di altri numeri riservati che iniziano con «116»; • la sua proroga Direttiva 2009/136/CE del 2511112009 recante modifica della direttiva 2002/22/CE relativa al servizio universale e il ai diritti degli utenti in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica, della direttiva 2002/ 58/CE relativa al trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche e del regolamento (UECE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali 2006/2004 sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell'esecuzione della normativa a tutela dei consumatori; • l’Accordo tra il Governo, le Regioni e delle politiche dell'Unione europeale Province autonome di Trento e di Bolzano sul documento recante “Linee di indirizzo sui criteri e le modalità di attivazione del numero europeo armonizzato a valenza sociale 116/117. Repertorio Atti n: 221/CSR del 24/11/2016; il Decreto 31 maggio 2017 • l’articolo 16 della Legge Regionale lombarda del 30 dicembre 2009 n. 115 33, così come sostituito dall'art. 11, comma 1, lett. d) della l.r. 10 dicembre 0000, x. 00 ,xx quale stabilisce che, rispettivamente al comma 3 e al comma 7: Regolamento recante l’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza della Regione Lombardia “… garantisce altresì l'operatività del servizio numero unico emergenza (NUE) 112 sul territorio lombardo … In riferimento all’attività NUE 112 svolta dall’Agenzia, qualora si rendesse necessario, la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di StatoGiunta regionale può deliberarne l’afferenza diretta alla direzione generale della Presidenza della Giunta stessa.” e che “ In relazione al NUE 112, ai sensi dell’articolo 52la Giunta regionale, oltre ad assegnare annualmente uno specifico finanziamento secondo quanto previsto dal comma 6, definisce le modalità di collaborazione dell’Agenzia con altre amministrazioni pubbliche per l’implementazione e lo sviluppo del servizio sul territorio nazionale”; • la lettera a) dell’articolo 8 della legge n. 124 del 4 agosto 2015 relativa alla riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, la quale prevede l’istituzione del Numero Unico Europeo 112 su tutto il territorio nazionale con centrali operative da realizzare in ambito regionale, secondo le modalità definite con i Protocolli d'Intesa adottati ai sensi dell'articolo 75-bis del Codice delle comunicazioni elettroniche; • l’articolo 20 della legge della Xxxxxxx Xxxxxxxx 00 settembre 2020, n. 24 “Riforma del sistema sanitario regionale e riorganizzazione sistematica delle norme in materia. Abrogazione della legge regionale n. 10 del 2006, della legge regionale n. 23 del 2014 e della legge regionale n. 17 del 2016 e di ulteriori norme di settore” che dispone che “AREUS rientra tra gli enti del Servizio sanitario regionale e, nell'ambito dei LEA, garantisce su tutto il territorio regionale lo svolgimento e il coordinamento intraregionale delle funzioni a rete relative all'indirizzo, al coordinamento e al monitoraggio dell'attività di emergenza-urgenza extra-ospedaliera, il coordinamento delle attività trasfusionali dei flussi di scambio e compensazione di sangue, emocomponenti ed emoderivati, il coordinamento logistico delle attività di prelievo e di trapianto di organi e tessuti, il coordinamento dei trasporti sanitari e sanitari semplici disciplinati dalla Regione anche finalizzati al rientro nel territorio regionale per il completamento delle cure”; • l’art. 11 della Legge Regione Lombardia n. 22/2019 che istituisce l’Agenzia regionale emergenza – urgenza; • la DGR XI/4078/2020 di Regione Lombardia di attuazione del succitato art. 11 di costituzione dell’Agenzia regionale emergenza e urgenza e di nomina del direttore generale; • la richiesta del Commissario Straordinario di AREUS del 22.01.2021 Protocollo n°761 al fine di proseguire la collaborazione con AREU per le attività di interesse comune che non sono state ancora avviate quale l’attivazione del NUE 112 e per le ulteriori competenze assegnate alla stessa dalla Legge regionale n. 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii2020.;

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Samples: Convenzione Tra Areu Lombardia E Areus Sardegna Per Le Attivita’ Di Interesse Comune

VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e con del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20.12.2013 che reca disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio; − il Regolamento (UE) n. 1304/20131304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio; la Decisione − il Regolamento (UE) n 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno sviluppo regionale e a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “disposizioni specifiche concernenti l'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” dell'occupazione" e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006 − il Regolamento (UE - EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020; − la Regione Sardegna Decisione C (2014) 8021 del 29 ottobre 2014 con la quale la Commissione europea ha adottato l'Accordo di Partenariato con l'Italia (di cui alla delibera CIPE n. 18/2014) ed in Italia CCI2014IT05SFOP021particolare l'allegato II "Elementi salienti della proposta di XXXX.XX. 2014-2020"; − la Decisione C (1343) del 23 febbraio 2015 con la quale la Commissione Europea ha adottato il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE Operativo Nazionale Governance e Capacità Amministrativa 2014-2020 e istituzione la Decisione C(2015) 1343 del Comitato 10 novembre 2016 di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione approvazione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.successive modifiche;

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Samples: trasparenza.agid.gov.it

VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga N. 516/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014 che istituisce il Fondo Asilo Migrazione e Integrazione; - il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga N. 514/2014 del Parlamento Europeo e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria Consiglio del CESE16 aprile 2014 recante, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012tra l’altro, n. 234 “Norme disposizioni generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il sul funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di StatoFondo Asilo, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 Migrazione e successive modifiche e integrazioniIntegrazione; la Decisione di esecuzione - il regolamento (UE) N. 1042/2014 della Commissione del 29.10.2014 25 luglio 2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con integra il Regolamento (UE) n. 1303/2013 514/2014 per quanto riguarda la designazione e con le responsabilità di gestione e di controllo delle autorità responsabili; - il Regolamento (UE) n. 1304/2013801/2014 della Commissione del 24 luglio 2014 che stabilisce il calendario e le altre condizioni di attuazione relative al meccanismo di assegnazione delle risorse per il programma di reinsediamento dell’Unione Europea nell’ambito del Fondo Migrazione e Integrazione; la Decisione - i regolamenti (UE) n. 1048 e n. 1049, che definiscono le misure di informazione e pubblicità indirizzate al pubblico e le misure di informazione destinate ai beneficiari nonché le loro caratteristiche tecniche ai sensi del regolamento (UE) n. 514/2014; - il regolamento di esecuzione (UE) n. 840/2015 della Commissione del 29 maggio 2015 sui controlli effettuati dalle autorità responsabili ai sensi del Regolamento (UE) n. 514/2014; - il programma Nazionale FAMI, approvato dalla Commissione con Decisione C (2018)6273 2017) n. 5587 del 21 settembre 2018 che modifica 14.08.2017; - la decisione Legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme sul procedimento amministrativo” e s.m.i.; - il D. Lgs. 30giugno 2003, n. 196 “Codice di esecuzione C protezione dei dati personali” e s.m.i.; - la Legge 13 agosto 2010, n. 136 “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al governo in materia di normativa antimafia”; - il paragrafo 5 (2014)10096 che approva determinati elementi Co-progettazione) della Delibera n. 32 adottata dall’Anac il 20 gennaio 2016, recante le Linee Guida per l’affidamento di servizi ad enti del programma operativo POR Sardegna FSE per terzo settore e alle cooperative sociali; - il sostegno a titolo D. Lgs. 25 luglio 1998, n. 286 (Testo Unico in materia di immigrazione); - il Decreto del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394 (Regolamento di attuazione del T.U. in materia di immigrazione); - la L.R. 14.09.1999, n. 77 e ss.mm.ii; - la normativa nazionale e regionale riferita alla L.190/2012 e al PTPCT (anticorruzione); - la normativa riferita al D. Lgs. n.33/2013 sulla trasparenza; - la L.R. 24.01.2022, n. 2 Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” Disposizioni finanziarie per la redazione del Bilancio di previsione finanziario 2022 - 2024 della Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale Abruzzo (Legge di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianzastabilità regionale 2022)”; - la Deliberazione della Giunta Regionale L.R. 24.01.2022 n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto 3 Prima programmazione del POR FSE 2014Bilancio di previsione finanziario 2022-2020 nell’ambito della programmazione unitaria2024; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.;

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VISTI. la L.R. n. 6 dell'11 aprile 2016 che attribuisce al Soccorso alpino e speleologico della Sardegna un contributo per le attività di soccorso sanitario da espletare nel territorio montano, nell'ambiente ipogeo e nelle zone impervie del territorio regionale; l’accordo ai sensi dell’art. 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, recante “Linee guida per l’organizzazione dei servizi di soccorso sanitario con elicottero” – Repertorio n. 2200 del 3 febbraio 2005, esito della Conferenza Stato-Regioni del 03.02.2005; il Regolamento (UE) 2020/972 965/2012 della Commissione del 2 luglio 2020 5 ottobre 2012, 3^ Edizione dicembre 2015 con correlate decisioni EASA (AMC&GM e CS-FTL.1), che modifica il stabilisce i requisiti tecnici e le procedure amministrative per quanto riguarda le operazioni di volo ai sensi del regolamento (CE) 216/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio; i Regolamenti (UE) N. 71/2014 e 379/2014 recanti modifiche del regolamento (UE) n. 1407/2013 965/2012 della Commissione, che stabilisce i requisiti tecnici e le procedure amministrative per quanto riguarda la sua proroga e il le operazioni di volo ai sensi del regolamento (UECE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti216/2008; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 1321/2014 della Commissione Europea del 26 novembre 2014 sul mantenimento della navigabilità di aeromobili e con il di prodotti aeronautici, parti e pertinenze, nonché sull'approvazione delle imprese e del personale autorizzato a tali mansioni (riformulazione del Regolamento (UECE) n 2042/2003, e successivi Regolamenti che lo hanno modificato, che sono di conseguenza abrogati); il D.lgs. 3 luglio 2017 n. 1304/2013117 “Codice del terzo settore”, ed in particolare l’art.17, comma 7; la Decisione deliberazione della Giunta regionale n. 23/6 del 29 maggio 2012 che istituisce un servizio di esecuzione elisoccorso attivo con copertura dell'intero territorio regionale durante tutto l'arco dell'anno, mediante affidamento a privati ai sensi del decreto legislativo n. 163 del 2006 e successive modifiche e integrazioni (Codice dei Contratti Pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE); la deliberazione ATS n. 490 del 27.06.2017 con la quale si è autorizzato a contrarre, a mezzo procedura aperta di rilievo europeo, in modalità telematica, per l’affidamento ed esercizio del servizio di elisoccorso a supporto del Sistema di emergenza – Urgenza della Commissione C (2018)6273 Regione Sardegna; la determinazione del 21 settembre 2018 che modifica Direttore del Servizio Provveditorato ed Amministrazione Patrimoniale dell’ASSL di Olbia n. 1632/2018 con la decisione quale sono state approvate le operazioni della gara di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi cui sopra ed è stata disposta l’aggiudicazione del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti servizio in argomento a favore dell’offerente Airgreen S.R.L. per un periodo di anni 8; l’Art.4 della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma LR 23 del 17/11/2014: istituzione dell’Azienda Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020Emergenza-Urgenza della Sardegna (AREUS), cui compete lo svolgimento dei compiti relativi all’emergenza- urgenza, ivi compreso il servizio di elisoccorso; la Deliberazione La deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 n.67/9 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 16.12.2016 con la quale sono state definite le modalità operative per la gestione da parte di Areus del servizio di elisoccorso, che ha preso avvio il 1.07.2018; è responsabilità di AREUS il soccorso sanitario e istituzione gli interventi di soccorso sanitario, i quali, se effettuati in Ambiente ostile, possono necessitare del supporto tecnico con componenti sanitarie che le strutture territoriali del CNSAS sono in grado di assicurare, come previsto dalla normativa sopra richiamata; il SASS, quale struttura operativa regionale del CNSAS, è il soggetto di riferimento esclusivo per l’attuazione del soccorso sanitario in Ambiente ostile; il SASS è presente ed opera su tutto il territorio regionale dal 1975 provvedendo alla vigilanza e prevenzione degli infortuni nell’esercizio delle attività alpinistiche, escursionistiche, speleologiche ed all’organizzazione di idonee iniziative tecniche e logistiche per il soccorso degli infortunati o dei pericolanti ed il recupero dei caduti per qualsiasi causa, effettuando da sempre missioni di soccorso in ambiente montano, impervio o ipogeo in collaborazione con le Centrali Operative 118 di Cagliari e Sassari, ivi comprese le attività di elisoccorso in collaborazione ed in forza di apposite convenzioni con i principali reparti volo statali presenti sull’isola; il SASS opera attraverso le Delegazioni di Zona e, in particolare, la XXIX Delegazione Alpina organizzata in 5 Stazioni e l’VIII Delegazione di Soccorso Speleologico organizzata in 4 stazioni, entrambe con competenza su tutto il territorio regionale; il SASS si avvale di 6 Basi Operative dislocate sul territorio, che hanno in dotazione mezzi ed attrezzature idonee a svolgere il soccorso negli ambiti di competenza e che garantiscono una copertura territoriale capillare con la presenza di Operatori e Tecnici CNSAS, formati e certificati secondo quanto previsto dalla suddetta Legge 74/01 e dai Piani formativi ivi richiamati; il SASS ha già operato in collaborazione con l’ASL 8 di Cagliari, per conto del Comitato di Sorveglianza”gestione del 118 di Cagliari, nell’attivazione del Servizio estivo di elisoccorso nell’area Sud Sardegna negli anni 2000, 2001, 2005 e 2009 nell’ambito del Sistema dell’Emergenza Sanitaria 118; il SASS ha collaborato con le Centrali operative del 118 di Cagliari e Sassari curando la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 formazione sulla “Sicurezza negli Ambienti impervi” destinato ai medici del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020118, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.applicando quanto indicato dalla LN 74/2001;

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Samples: Convenzione Per Le Attività Di Soccorso in Ambiente Montano, Impervio, Ipogeo E Ostile E Per Le Attività Di Elisoccorso in Coordinamento Con Il Sistema Regionale Di Emergenza Urgenza Sanitaria

VISTI. il Regolamento Documento Unico di Programmazione relativo al triennio 2021-2023 e in particolare la sezione operativa (UESEO) 2020/972 2021/2023, parte prima Programmi Triennali declinati in Obiettivi Operativi Annuali-Triennali che prevede – tra gli altri – la “Realizzazione di grandi eventi (quali la celebrazione dei 1600 anni di Venezia), Salone Nautico, fiere in Arsenale, congressi al Lido”; • la deliberazione n. 96 del 18 dicembre 2020 e successive modifiche ed integrazioni, con cui sono stati approvati il Bilancio di Previsione pluriennale per gli esercizi finanziari 2021-2023 e relativi allegati, e il Documento Unico di Programmazione (D.U.P.) per il triennio 2021-2023; • la deliberazione di Giunta Comunale n. 39 del 18/02/2021 che ha approvato il Piano della Commissione Performance 2021-23 e il Piano Esecutivo di Gestione 2020-2022 che assegna, ai sensi dell'art. 169 del 2 luglio D. Lgs. 267 del 18 agosto 2000, le risorse ai Dirigenti dei servizi; • la deliberazione n. 30 del 28/01/2019 di Giunta Comunale che ha approvato il PEG 2019/2021, che assegna, ai sensi dell'art. 169 del D.Lgs. 267/00, le risorse ai Dirigenti dei servizi, e il Piano della Performance 2019-2021 che individua, ai sensi dell'art. 10 del d.lgs. 150/2009, gli indirizzi e gli obiettivi strategici e operativi, nonché gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale e i relativi indicatori, successivamente modificati con Deliberazione di Giunta comunale n. 296/2019; • la Deliberazione di Giunta Comunale n. 62 del 16 marzo 2021 con cui è stato approvato il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (PTPCT) 2021 – 2023; • la Deliberazione di Giunta Comunale n. 72 del 5 marzo 2019 che ha individuato Xx.Xx Spa, quale soggetto cui spetta la programmazione, l'organizzazione, realizzazione e gestione del Salone Nautico di Venezia presso l’Arsenale per gli anni 2019, 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 e 2021 in nome proprio e per conto del Comune di Venezia. • la sostituzione, per quanto riguarda l’Area Tematica 4. TURISMO, CULTURA E VALORIZZAZIONE RISORSE NATURALI, Tema prioritario 4.1 Sviluppo del Turismo dell’intervento (NO20128) denominato “3.3.9 - Cultura e Turismo. Attività pluriennale di comunicazione a livello internazionale delle iniziative assunte ed eventi per la gestione dei flussi turistici, nonché per una migliore conoscenza della destinazione Venezia e la sua proroga Laguna” di importo Euro 3.162.350,00 con i seguenti interventi: Organizzazione eventi, pubblicità trasferta: Salone Nautico 2021 e servizi per 1.750.000,00 € NO20117 Acquisto moduli galleggianti per Salone Nautico 1.244.400,00 € NO20118 Riallocazione delle torrette elettriche e riallacciamento dell’impianto elettrico 167.950,00 € • di individuare, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa di riferimento sia interna che europea, nonché ai sensi dell’art. 4 comma 2 del Patto dove le modalità attuative ivi indicate consentono all’Amministrazione Comunale di avvalersi dei propri Enti e le Società in house, AVM S.p.A. e Xx.Xx. S.p.A. società che corrispondono pienamente a tutti i requisiti per un affidamento in house, quali soggetti attuatori egli interventi finanziati dal suddetto Patto per un importo complessivo di Euro 3.162.350,00, come di seguito specificato: Organizzazione eventi, pubblicità trasferta: Salone Nautico 2021 e servizi per 1.750.000,00 € NO20117 Acquisto moduli galleggianti per Salone Nautico 1.244.400,00 € NO20118 Riallocazione delle torrette elettriche e riallacciamento dell’impianto elettrico 167.950,00 € • AVM S.p.a dal 2013 è diventata società di controllo del Gruppo (AVM Holding) che attua le politiche della mobilità del Comune di Venezia, in materia di servizi di trasporto, mobilità, marketing territoriale e promozione culturale e turistica della Città, anche attraverso il coordinamento operativo della controllata Xx.Xx. SpA; • risulta tuttavia necessario che lo svolgimento delle sopracitate attività sia regolamentato da una specifica convenzione che contenga la disciplina di aspetti specifici, quali i requisiti e le modalità di svolgimento delle attività, gli obblighi specifici di AVM S.P.A. e di Xx.Xx. S.p.A. in relazione alle norme che regolano l'attuazione del Patto, la definizione dei rapporti economici fra Comune e società affidataria; • nel caso di attività già avviate da AVM S.p.A. e Xx.Xx. S.p.A. su richiesta dell'Amministrazione, ammissibili dal Patto secondo quanto previsto dalla Circolare 1/2017 del Ministro per la Coesione Territoriale e il regolamento Mezzogiorno (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga spese a decorrere dal 01/01/2014), vanno rendicontate da parte di AVM S.p.A. e gli adeguamenti pertinentiXx.Xx. S.p.A. all'Amministrazione al fine dell'ottenimento da parte di quest'ultima, del rimborso delle predette spese nell'ambito del Patto; gli esiti del Comitato Economico • A.V.M. e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESEXx.Xx. S.p.A., 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012al fine di ottenere il rimborso, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 devono rendicontare tutte le spese sostenute nella realizzazione dell’intervento previsto dalla Commissione Europeapresente convenzione, con Decisione C (la presentazione di correlate relazioni sulle attività svolte, nel rispetto del cronoprogramma finanziario comunicato all’Amministrazione Comunale. Le spese sostenute a decorrere dal 1 gennaio 2014) , sono da ritenersi ammissibili esclusivamente qualora queste ricadano nelle casistiche previste alla lett. D.3 di cui alla suddetta Circolare n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 1/2017 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” Ministro per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021Coesione Territoriale e il Mezzogiorno; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 di Giunta Comunale n. …..… del 5/03/2020; la Deliberazione … è stato approvato lo schema della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.iipresente convenzione.;

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VISTI. i contenuti della pre-intesa di accordo di interpretazione autentica al CCDI 2019/2021 relativo al personale del Comparto Funzioni Locali CCNL 21/05/2018 del Comune di Livorno relativamente alla clausola contrattuale punto 7.13, (riferimento decisione Giunta Comunale n. 200 del 25/08/2020) siglata dalle delegazioni trattanti in data 28/08/2020 e trasmessa al Collegio dei Revisori dei Conti dal Presidente della delegazione di parte pubblica, nonché dirigente del Settore “Indirizzo Organizzazione e Controllo”, in data 13 ottobre u.s.; – i contenuti delle Relazioni illustrativa e tecnico finanziaria di corredo all'ipotesi di accordo di interpretazione autentica al CCDI 2019/2021, previsti dal citato art. 40 D.lgs. n. 165/2001 e dall'art. 8, c.6 del CCNL 21/05/2018 e trasmessi con i testi dell'accordo (preintesa siglata in data 25/08/2020) di cui al punto precedente con nota prot n. 109672 del 13 ottobre u.s.; – le previsioni di tale disposto normativo secondo cui tale documentazione deve essere certificata dai Revisori ai fini della loro piena efficacia ed esecutività e dunque in via preventiva rispetto alla definitiva sottoscrizione dell'accordo di interpretazione autentica; – la determinazione dirigenziale del Dirigente del Settore Indirizzo Organizzazione e Controllo n. 5045 del 25/08/2020, già certificata favorevolmente da questo collegio in data 02/09/2020, con cui si è richiamato anche l'adeguamento delle previsioni in merito alla costituzione del fondo 2019 di cui al precedente provvedimento n. 8347/2019, anch'esso già certificato favorevolmente, al fine di rendere compatibili le sue previsioni con quelle della pre-intesa di interpretazione autentica in oggetto; – le risorse per il Regolamento (UE) 2020/972 trattamento accessorio del personale dipendente soggette a contrattazione decentrata ed alla pre-intesa di che trattasi coincidono con quanto riportato nella determina di aggiornamento della Commissione costituzione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti fondo 2019, ex. art. 67 del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012CCNL 21/05/2018, n. 234 “Norme generali 5045/2020 sopra citata (vedasi tabelle allegate n. 0-00-00-00-00); – il Collegio dei Revisori dei Conti ex. art. 40-bis del D.lgs. 165/2001 deve effettuare per tali ambiti un controllo sulla partecipazione dell'Italia alla formazione compatibilità dei costi della contrattazione rispetto ai vincoli di bilancio e all'attuazione con i vincoli derivanti dalle norme di legge, con particolare riferimento alle disposizioni inderogabili che incidono sulla misura della normativa corresponsione dei trattamenti accessori; – che la pre-intesa di accordo di interpretazione autentica al CCDI 2019/2021 e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina le Relazioni di corredo richiamate in premessa sono stati correttamente redatti, tenendo a riferimento le poste di bilancio ed i limiti posti dalle norme di legge e contrattuali al Fondo per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti trattamento accessorio ed al suo impiego, così anche come rilevabile dalla determina n. 5045/2020 sopra citata, già favorevolmente certificata in data 02/09/2020, questo Collegio, preso atto di Stato, quanto riportato in premessa; ai sensi dell’articolo 52e per gli effetti di cui all'art. 239 Tuel, comma 6all'art. 40 bis del D.Lgs. n. 165/2001 e all'art. 8 c.6 del CCNL Funzioni Locali triennio 2016-2018 del 21/05/2018, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato parere favorevole su quanto in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna oggetto in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.;merito a:

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VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e con del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo alle disposizioni comuni ai fondi SIE, e successive integrazioni e modificazioni; − il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 1304/2013 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi Parlamento Europeo e del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore e relativi Regolamenti di esecuzione; − il Regolamento (UE) n. 1407/2013 della crescita Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e dell’occupazione” per 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis» − il Decreto del Presidente della Repubblica del 5 febbraio 2018 n. 22; − la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021Legge 7 agosto 1990 n. 241; Comune di Venezia Data: 24/10/2019, PG/2019/0538283 − il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020 (di seguito anche “PON Metro” o “Programma”), adottato con decisione della Commissione Europea C(2015) 4998 del 14 luglio 2015, che individua l’Agenzia per la Coesione Territoriale quale Autorità di Gestione ai sensi dell’articolo 123 del Regolamento (UE) n. 1303/2013, prevedendo altresì, ai sensi dello stesso articolo 123, la delega delle funzioni di Organismo Intermedio alle Autorità Urbane indicate dal Programma; − la convenzione tra l’Agenzia per la Coesione Territoriale e istituzione il Comune di Venezia per la delega delle funzioni di Organismo Intermedio nell’ambito del Comitato PON Metro; − il Manuale delle Procedure dell’Autorità di SorveglianzaGestione del PON Metro (di seguito anche “MOP) e relativi allegati; − il Piano Operativo che individua le operazioni (progetti) da realizzare nell'ambito del PON Metro per mezzo della dotazione finanziaria di spettanza del Comune di Venezia; − le determine dirigenziali del responsabile dell’Organismo Intermedio DD. n. che approvano la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri procedura di selezione delle operazioni da ammettere identificate con il codice locale di progetto VE3.3.1b mediante avviso pubblico e conferiscono al cofinanziamento (indicare il ruolo) del FSE 2014 /2020Comune il mandato di responsabile della selezione e degli atti conseguenti; − la determina dirigenziale DD. n. 2261/2019 di approvazione dell’avviso pubblico; − l’avviso pubblico “Bando pubblico “Welfare di comunità” per la selezione di progetti, approvati servizi, attività di animazione in aree degradate” – PON Città Metropolitane 2014-2020, Codice identificativo della Misura assegnato dal Comitato Registro Nazionale degli Aiuti ; − Vista la valutazione della Commissione nominata con …………. Comune di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.iiVenezia Data: 24/10/2019, PG/2019/0538283 − Vista la determinazione di approvazione della graduatoria ….;

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VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e con del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo alle disposizioni comuni ai fondi SIE, e successive integrazioni e modificazioni; – il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 1304/2013 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi Parlamento Europeo e del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore e relativi Regolamenti di esecuzione; – il Regolamento (UE) n. 1407/2013 della crescita Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e dell’occupazione” per 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis»; – il Decreto del Presidente della Repubblica del 5 febbraio 2018 n. 22; – la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021Legge 7 agosto 1990 n. 241; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020 (di seguito anche “PON Metro” o “Programma”), adottato con decisione della Commissione Europea C(2015) 4998 del 14 luglio 2015, che individua l’Agenzia per la Coesione Territoriale quale Autorità di Gestione ai sensi dell’articolo 123 del Regolamento (UE) n. 1303/2013, prevedendo altresì, ai sensi dello stesso articolo 123, la delega delle funzioni di Organismo Intermedio alle Autorità Urbane indicate dal Programma; – la convenzione rep. 18861/2016 tra l’Agenzia per la Coesione Territoriale e istituzione il Comune di Venezia per la delega delle funzioni di Organismo Intermedio nell’ambito del Comitato PON Metro; – il Manuale delle Procedure dell’Autorità di SorveglianzaGestione del PON Metro (di seguito anche “MOP) e relativi allegati; – il Piano Operativo che individua le operazioni (progetti) da realizzare nell'ambito del PON Metro per mezzo della dotazione finanziaria di spettanza del Comune di Venezia; – la Deliberazione della Giunta Regionale determina dirigenziale DD. n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto _/ di approvazione dell’avviso pubblico; – l’avviso pubblico Prima programmazione del POR FSE Bando pubblico “Innovazione di comunità” per l’avvio di imprese sociali in aree degradate – PON Città Metropolitane 2014-2020 nell’ambito 2020, Codice identificativo della programmazione unitaria”Misura assegnato dal Registro Nazionale degli Aiuti , pubblicato in data su sito dell’Amministrazione Comunale e sui quotidiani locali nei giorni ; i Criteri – la valutazione della Commissione nominata dal Presidente (incaricato con disposizione PG del ) della Commissione Giudicatrice con PG _ del ; – la determinazione di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento approvazione della graduatoria DD del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza ; – L’intervenuta registrazione dell’aiuto individuale oggetto del 09/06/2015 e ss.mm.ii.;presente provvedimento a favore dell’Impresa sul Registro Nazionale Aiuti in data /__/2021 con conseguente attribuzione del codice COR

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VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione n. 1303/2013 del 2 Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio; • il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio; • Regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 luglio 2020 2018 che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012; • l’art. 125 del suddetto Regolamento (UE) n. 1303/2013 e, in particolare il punto 3 lettera c) il quale prevede che l’Autorità di Gestione provvede affinché sia fornito al beneficiario un documento contenente le condizioni per il sostegno relative a ciascuna operazione, compresi i requisiti specifici concernenti i prodotti o servizi da fornire nell'ambito dell'operazione, il piano finanziario e il termine per l'esecuzione, nonché la successiva lettera d) per la quale l’Autorità di Xxxxxxxx si accerta che il Beneficiario abbia la capacità amministrativa, finanziaria e operativa per soddisfare le condizioni di cui alla predetta lettera c) prima dell'approvazione dell'operazione e, il punto 4 lettera b) secondo il quale i beneficiari devono assicurare un sistema di contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per tutte le transazioni relative a un’operazione; • l’Allegato XII del suddetto regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda 1303/2013, che prevede al punto 2.2 la sua proroga responsabilità dei beneficiari in materia di informazioni e comunicazione sul sostegno fornito dai fondi; • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 651/2014 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina le modalità dettagliate per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 informazione e successive modifiche di comunicazione per le operazioni e integrazioniil sistema di registrazione e memorizzazione dei dati; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 29 ottobre 2014, che approva determinati elementi dell'Accordo di partenariato con l'Italia - CCI 2014IT16M8PA001; • la Decisione di esecuzione della Commissione del 8 febbraio 2018 che modifica la decisione di esecuzione C(2014) 8021 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001l'Italia; il Programma Operativo FSE Nazionale (PON) “Inclusione”, approvato con Decisione della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il Commissione C (2014) 10130 del 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea2014, riprogrammato con successiva Decisione C (2017) n. 8881 del 15 dicembre 2017, con Decisione C (20142018) n. 10096 elaborato 8586 del 6 dicembre 2018, con Decisione C (2019) n.5237 del 11 luglio 2019, con Decisione C(2020) n. 1848 del 19 marzo 2020 e da ultimo con Decisione C (2020) n. 8043 del 17 novembre 2020, a titolarità del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale; • gli Assi 1 e 2 del PON “Inclusione” che prevedono azioni finalizzate a supportare la sperimentazione nei territori di una misura nazionale di contrasto alla povertà assoluta, basata sull’integrazione di un sostegno economico (sostenuto con fondi nazionali) con servizi di accompagnamento e misure di attivazione di tipo condizionale rivolti sia ai soggetti che percepiscono il trattamento finanziario che ad altre persone in coerenza povertà, individuate sulla base delle condizioni economiche dichiarate o per le quali i servizi sociali abbiano accertato una condizione di indigenza, indipendentemente dagli specifici requisiti di accesso al reddito di cittadinanza, che possono beneficiare dei medesimi servizi di accompagnamento ed attivazione socio-lavorativa , e che le risorse siano assegnate tramite avvisi “non competitivi”, definiti dalla Autorità di Gestione in collaborazione con le Amministrazioni regionali, rivolti alle Amministrazioni territoriali di Ambito per la presentazione di proposte progettuali di interventi rivolti ai destinatari sopra citati e al rafforzamento dei servizi loro dedicati, coerenti con gli indirizzi nazionali; • il Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” e s.m.i.; • il D.P.C.M. 14 febbraio 2014, n. 121, recante il “Regolamento di organizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, a norma dell'articolo 2, comma 10-ter, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, modificato dall'articolo 2, comma 7, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, come modificato dall'articolo 1, comma 6, del decreto-legge 30 dicembre 2013, n. 150”; • il D. Lgs 15 settembre 2017, n. 147 - Disposizioni per l'introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà; • il D.L. 4/2019, convertito con modificazione nella Legge 26 del 28 marzo 2019, che ha istituito il reddito di cittadinanza che amplia la platea dei destinatari degli interventi di contrasto alla povertà e la differenzia in base alla condizione socio-occupazionale e di distanza dal mercato del lavoro. La norma specifica che le medesime misure previste dagli artt. 5, 6 e 7 del decreto legislativo 147/2017 vengano utilizzate anche per la definizione dei Patti per l’inclusione previsti nei confronti dei beneficiari del Reddito di cittadinanza indirizzati ai servizi per il contrasto alla povertà dei Comuni, che si coordinano a livello di Ambiti territoriali. • l’Avviso pubblico n. 3/2016, adottato dalla Direzione Generale per l’inclusione e le politiche sociali con Decreto Direttoriale del 03 agosto 2016, per la presentazione di progetti da finanziare a valere sul Fondo Sociale Europeo, programmazione 2014-2020, PON “Inclusione”, proposte di intervento per l’attuazione del Sostegno per l’Inclusione Attiva e relativi avvisi di rettifica, di cui ai Decreti Direttoriali n. 274 e n. 359 del 2016, sulla base delle sopravvenute articolazioni degli Enti capofila da parte delle Regioni; • l’Avviso pubblico n. 1/2019 - PaIS adottato dalla Direzione Generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale con Decreto Direttoriale del ……….. per la presentazione di progetti finalizzati all’attuazione dei Patti per l’Inclusione Sociale (PAIS) da finanziare a valere sul Fondo Sociale Europeo, programmazione 2014-2020, Programma Operativo Nazionale (PON) “Inclusione”; • la Legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme sul procedimento amministrativo” e s.m.i.; • il Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 “Codice dei contratti pubblici” e s.m.i.; • la Circolare 7 dicembre 2010, n. 40 “Costi ammissibili per Enti in house nell'ambito del FSE 2007-2013”; • il D.P.R. 5 febbraio 2018, n. 22 “Regolamento recante i criteri sull'ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020; • la Circolare n. 2 del 2 febbraio 2009, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, GU n. 117 del 22 maggio 2009, relativa a “Tipologia dei soggetti promotori, ammissibilità delle spese e massimali di costo per le attività rendicontate a costi reali cofinanziate dal Fondo sociale europeo 2007-2013 nell’ambito dei Programmi Operativi Nazionali (P.O.N)”; • il XX.XX.XX. Sistema di Gestione e Controllo del PON Inclusione; • il Manuale delle procedure dell’Autorità di Gestione e dell’Organismo Intermedio; • il Manuale per i Beneficiari del PON Inclusione 2014/2020; • le Linee Guida per le azioni di comunicazione contenenti le indicazioni operative per le azioni di informazione e pubblicità degli interventi finanziati con il PON Inclusione 2014-2020; • il Documento FAQ Avviso 3/2016; • Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice di protezione dei dati personali” e s.m.i. integrato con le modifiche introdotte dal D.Lgs. n. 101 del 10 agosto 2018 recante “Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) n. 1303/2013 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con il Regolamento riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.regolamento generale sulla protezione dei dati);

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VISTI. il Decreto legislativo 4 giugno 2003 n. 127, di riordino del CNR pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 6 giugno 2003 n. 129; - il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga di organizzazione e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti Consiglio Nazionale delle Ricerche, approvato con provvedimento del Presidente n. 14 del 12 Marzo 2019, prot. AMMCNT-CNR n. 0012030 del 18/02/2019; - il Regolamento di Statoamministrazione, ai sensi dell’articolo 52contabilità e finanza del Consiglio Nazionale delle Ricerche, comma 6Decreto del Presidente del CNR del 4 maggio 2005 prot. 0025034, della Legge 24 dicembre 2012Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 124 del 30 maggio 2005 (Suppl. Ordinario n. 101); - lo statuto del Consiglio Nazionale delle Ricerche, emanato con provvedimento del Presidente n. 234 93, prot. AMMCNT-CNR n. 0051080 del 19 luglio 2018 e successive modifiche modificazioni e integrazioni; - la Decisione convenzione istitutiva stipulata tra il vecchio Dipartimento di esecuzione della Commissione Progettazione Molecolare e l’Università di Trieste in data 13/11/2007 Reg.Segr.DPM/985 e rinnovata in data 24/03/2011 prot. 0000531; - la conferma del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo responsabile dell’Unità di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001Ricerca dell’Istituto di Chimica dei Composti Organometallici presso il Dipartimento di Scienze Chimiche dell’Università di Trieste prot. CNR 0001974 del 9/11/2011; - la deliberazione del Consiglio di Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell’Università dd. 08.9.2020; - la Convenzione Quadro tra il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) CNR e l’Università degli Studi di Trieste rinnovata in data 22 marzo 2019; - la deliberazione del Consiglio di amministrazione dell’Università degli Studi di Trieste del 30.10.2020; - la deliberazione del Consiglio di Istituto di Chimica dei Composti Organometallici in data 02.09.2020; - la delibera n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione 22 del Consiglio di esecuzione della Commissione C (2018)6273 Amministrazione del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi Consiglio Nazionale delle Ricerche del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.23/03/2021;

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Samples: Convenzione Per La Costituzione Di Una Unità Di Ricerca Dell’istituto Di Chimica Dei Composti Organometallici Afferente Al Dipartimento Scienze Chimiche E Tecnologie Dei Materiali Del Consiglio Nazionale Delle Ricerche Presso Il Dipartimento Di Scienze Chimiche E Farmaceutiche

VISTI. il Regolamento (UECE) 2020/972 n. 1083/2006 del Consiglio dell'11 luglio 2006, recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999 e ss.mm.ii;  il Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione, dell'8 dicembre 2006, che stabilisce modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e del Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e ss.mm.ii;  il Regolamento (CE) n. 1081/2006 relativo al Fondo sociale europeo e recante abrogazione del il Regolamento (CE) n. 1784/1999 e s.m.i;  il Regolamento (CE) della Commissione del 2 6 Agosto 2008 n. 800/2008;  il Regolamento (CE) della Commissione del 15 Dicembre 2006 n. 1998/2006;  il Regolamento (CE) del Consiglio Europeo del 22 Marzo 1999 n. 659/1999;  il Regolamento (CE) del Consiglio Europeo del 22 luglio 2020 che 2013 n. 734/2013 di modifica il regolamento del Reg. (UECE) n. 1407/2013 659/1999;  il Quadro Strategico Nazionale italiano (di seguito: “QSN”) per quanto riguarda la sua proroga politica regionale di sviluppo 2007 – 2013, di cui alla decisione della Commissione del 13 luglio 2007, C (2007) 3329 def.;  il POR “Competitività regionale ed occupazione” FSE 2007-2013 della Regione Lazio, adottato con decisione della Commissione C(2007) 5769 del 21/11/2007;  l’Atto di indirizzo e di direttiva in ordine al sistema di governance per l’attuazione del Programma Operativo del FSE, Obiettivo Competitività regionale e occupazione 2007-2013 (di seguito “Atto di indirizzo”), approvato con DGR 1029 del 21/12/2007;  il regolamento Piano Esecutivo Triennale 2008 – 2010 (UEdi seguito: PET) n. 651/2014 per quanto riguarda approvato con DGR 213/2008;  la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge legge 24 dicembre 2012giugno 1997, n. 234 196 concernente “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europeain materia di promozione dell’occupazione”; il Decreto 31 maggio 2017  la legge n. 115 “Regolamento recante 845 del 21.12.1978, legge quadro in materia di formazione professionale;  lo Statuto della Regione Lazio;  la disciplina legge regionale 15 febbraio 1992, n. 23 e successive modificazioni, relativa all’ordinamento della formazione professionale;  la legge regionale 25 luglio 1996 n. 29. Disposizioni regionali per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 sostegno all’occupazione e successive modifiche e ed integrazioni; la Decisione legge regionale 7 luglio 1998 n. 38. Organizzazione delle funzioni regionali e locali in materia di esecuzione politiche attive del lavoro”;  la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 “ Disciplina del sistema organizzativo della Commissione Giunta e del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale” e successive modificazioni;  la legge regionale 18 giugno 2008, n. 7 “Nuove disposizioni in materia di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001diritto agli studi universitari”; il Programma Operativo FSE  la legge regionale 29 aprile 2013, n. 2 “Legge finanziaria regionale per l’esercizio 2013” (art. 11, legge regionale 20 novembre 2001, n. 25);  la legge regionale 29 aprile 2013, n. 3 “Bilancio di previsione della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con Lazio per l'esercizio finanziario 2013 e Bilancio pluriennale 2013-2015”;  il Regolamento (UE) del 6 settembre 2002, n. 1303/2013 1 “Regolamento di organizzazione degli Uffici e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013dei Servizi della Giunta regionale” — e successive modificazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale regionale n. 12/21 269 del 27/03/2015 avente ad oggetto “1 giugno 2012 recante modalità e termini per la gestione e la rendicontazione degli interventi finanziati dalla Regione, con o senza il concorso nazionale e/o comunitario;  la circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 41 del 15/12/2003, concernente la tipologia dei soggetti promotori, ammissibilità delle spese e massimali di costo per le attività cofinanziate dal FSE;  la crisi economica che investe da tempo il mercato del lavoro regionale ha particolarmente colpito i giovani e, in particolare, coloro i quali stanno frequentando un percorso universitario, o lo hanno terminato, e non garantisce alcuna prospettiva di reale possibilità di ingresso nel mondo del lavoro;  di contro, la programmazione del POR Lazio Ob 0 0000-0000 si trova nella fase terminale del processo di attuazione delle attività finanziabili con il Fondo Sociale Europeo richiedendo quindi grande attenzione per la destinazione delle risorse in questo momento disponibili;  l’Amministrazione regionale considera di alta priorità indirizzare l’intervento del FSE verso la crescita delle risorse umane e, in particolare, degli studenti universitari o laureati, che costituiscono un patrimonio in crescita e uno strumento indispensabile per i processi di rilancio dell’economia regionale in particolare nei settori dell’industria culturale, dello spettacolo e dell’audiovisivo;  occorre realizzare un piano di interventi, attraverso la costituzione di scuole tematiche permanenti sul territorio laziale, che si inserisce anche in un processo di sperimentazione di nuovi modelli nell’ottica di dare spunti e strumenti anche alla nuova programmazione FSE 2014-2020 2020.  La costituzione di una scuola delle Arti, della Canzone e istituzione del Comitato Teatro costituisce un’opportunità in grado di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.;rispondere alle esigenze sul territorio in termini di:

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VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione n.1303/2013 del 2 luglio 2020 Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, che modifica abroga il regolamento Regolamento (UECE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti1083/2006 del Consiglio; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con · il Regolamento (UE) n. 1303/2013 1301/2013 del Parlamento europeo e con del Consiglio, del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) che abroga il Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Consiglio; · il Regolamento (UE) n. 1304/20131304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo (FSE) che abroga il Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Consiglio; · il Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) che abroga il Regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio; · la Decisione C(2014) 8021 final del 29 ottobre 2014, con cui la Commissione europea ha approvato l’Accordo di esecuzione Partenariato con l’Italia (di cui alla delibera CIPE n. 18/2014); · il Decreto del Presidente della Commissione C Repubblica n. 22 del 5.02.2018 contenente il Regolamento recante i criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (2018)6273 SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020; · il Regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del 21 settembre Parlamento europeo e del Consiglio del 18 luglio 2018 che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012; · Reg. (UE) 2020/460 del Parlamento europeo e del Consiglio: modifica dei Reg. (UE) n.1301/2013, (UE) n.1303/2013 e (UE) n.508/2014 per quanto riguarda misure specifiche volte a mobilitare gli investimenti nei sistemi sanitari degli Stati membri e in altri settori delle loro economie in risposta all’epidemia di esecuzione C COVID-19 (2014)10096 Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus); · il Reg. (UE) n. 558 del 23/04/2020 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE modifica i regolamenti (UE) n. 1301/2013, e n. 1303/2013 per quanto riguarda misure specifiche volte a fornire flessibilità eccezionale nell’impiego dei fondi strutturali e di investimento europei in risposta all’epidemia di COVID-19; · il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 “Misure urgenti in materia di salute, sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”, c.d. decreto Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato Rilancio”, convertito con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.n.77;

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VISTI. l’art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e sue successive modifiche ed integrazioni, che regolamenta la possibilità per le pubbliche amministrazioni di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune; - il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica Xxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxxxxxxx 00 dicembre 2000, n. 445 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa”; - il regolamento (UE) Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga 163 “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori,servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/17/CE” e ss.mm.ii.; - il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinentiDM 24 ottobre 2007 “Documento unico di regolarità contributiva”; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; - la Legge regionale 24 dicembre 2012maggio 2004, n. 234 11 Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione Sviluppo regionale della normativa e delle politiche dell'Unione europeasocietà dell’informazione”; il Decreto 31 - la deliberazione dell’Assemblea legislativa 2 maggio 2017 2011, n. 115 “Regolamento recante la disciplina 52 di approvazione delle Linee guida per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti “Piano telematico dell’Xxxxxx-Romagna 2011-2013: un nuovo paradigma di Stato, innovazione” ai sensi dell’articolo 52, comma 6, 6 della Legge 24 dicembre 2012, legge regionale n. 234 e successive modifiche e integrazioni11 del 2004; - la Decisione deliberazione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 778/07 “Programma operativo 2007 al piano telematico dell’Xxxxxx-Romagna 2007-2009” relativa all’istituzione del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”Polo Archivistico Regionale; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014Regione Xxxxxx-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri Romagna e la Provincia di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020Bologna, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.;denominate anche Parti

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VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 la comunicazione della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica Europea relativa a un “Quadro strategico dell'UE in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2014-2020”; - il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 234 229 "Norme per la razionalizzazione del Servizio sanitario nazionale, a norma dell'articolo 1 della legge 30 novembre 1998, n. 419" ed in particolare gli artt. 7-ter e 7-quater”; - decreto legislativo 23 aprile 2004, n. 124 "Razionalizzazione delle funzioni ispettive in materia di previdenza sociale e di lavoro, a norma dell'articolo 8 della legge 14 febbraio 2003, n. 30"; - il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 s.m.i. Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e all'attuazione della normativa sicurezza nei luoghi di lavoro”; - il decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 149, istitutivo della Agenzia unica per le ispezioni del lavoro denominata “Ispettorato nazionale del lavoro”, che integra i servizi ispettivi del Ministero del lavoro e delle politiche dell'Unione europeasociali, dell'INPS e dell'INAIL; - il decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150 “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 10 dicembre 0000, x. 000”, xx particolare l’art. 14; - il decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27 “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19 (decreto Cura Italia)”; - il Decreto 31 decreto legge 25 marzo 2020, n. 19, “Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19”; - il decreto legge 16 maggio 2017 2020, n. 115 33, “Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19”; - il decreto del Presidente della Repubblica 14 settembre 2011, n. 177 “Regolamento recante norme per la disciplina qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti, a norma dell’articolo 6, comma 8, lettera g), d.lgs. n. 81/2018”; - il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 17 dicembre 2007 “Esecuzione dell'accordo del 1 agosto 2007, recante il “Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro”; - il funzionamento decreto del Registro nazionale degli aiuti Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 dicembre 2007, rubricato "Coordinamento delle attività di Statoprevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro", emanato in attuazione dell'articolo 4, comma 1 della Legge 3 agosto 2007 n. 123; - il decreto Presidente Consiglio dei Ministri 12 gennaio 2017 “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all'articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502”, ed in particolare l’Allegato 1 “Prevenzione collettiva e sanità pubblica”; - il decreto Presidente Consiglio dei Ministri 17 maggio 2020: “Disposizioni attuative del decreto- legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19”; - la deliberazione della Giunta regionale 27 marzo 2009, n. 178 "Istituzione del Comitato regionale di coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro ai sensi dell’articolo 52, comma 6, del D.P.C.M. 21 dicembre 2007" s.m.i.; - il piano nazionale della Legge 24 dicembre 2012, prevenzione 2014-2020 adottato con Intesa in Conferenza Stato-Regioni (rep. Atti n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione 156 del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 13 novembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento successivo accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano (UE) rep. Atti n. 1304/201356 del 25 marzo 2015); la Decisione di esecuzione - il piano regionale della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE prevenzione 2014-2020 della Regione Lazio, di cui al Decreto del Commissario ad Acta n. U00309 del 6 luglio 2015 come modificato e istituzione integrato dal DCA n. U00593 del Comitato 16 dicembre 2015; - il protocollo d’intesa INAIL Lazio e Regione Lazio in materia di Sorveglianzasalute e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’1 agosto 2019; - l’Accordo Interconfederale 12 dicembre 2018 tra Confindustria-Cgil, Cisl, Uil “Salute e Sicurezza – Attuazione del Patto per la Fabbrica. - Il “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” sottoscritto dalle Parti sociali il 14 marzo 2020; la Deliberazione - Integrazione del 24 aprile 2020 al “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della Giunta Regionale n. 47/14 diffusione del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri virus Covid-19 negli ambienti di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.iilavoro” sottoscritto il 14 marzo 2020.;

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VISTI. la L.R. n. 6 dell'11 aprile 2016 che attribuisce al Soccorso alpino e speleologico della Sardegna un contributo per le attività di soccorso sanitario da espletare nel territorio montano, nell'ambiente ipogeo e nelle zone impervie del territorio regionale; l’accordo ai sensi dell’art. 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, recante “Linee guida per l’organizzazione dei servizi di soccorso sanitario con elicottero” – Repertorio n. 2200 del 3 febbraio 2005, esito della Conferenza Stato-Regioni del 03.02.2005; il Regolamento (UE) 2020/972 965/2012 della Commissione del 2 luglio 2020 5 ottobre 2012, 3^ Edizione dicembre 2015 con correlate decisioni EASA (AMC&GM e CS-FTL.1), che modifica il stabilisce i requisiti tecnici e le procedure amministrative per quanto riguarda le operazioni di volo ai sensi del regolamento (CE) 216/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio; i Regolamenti (UE) N. 71/2014 e 379/2014 recanti modifiche del regolamento (UE) n. 1407/2013 965/2012 della Commissione, che stabilisce i requisiti tecnici e le procedure amministrative per quanto riguarda la sua proroga e il le operazioni di volo ai sensi del regolamento (UECE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti216/2008; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 1321/2014 della Commissione Europea del 26 novembre 2014 sul mantenimento della navigabilità di aeromobili e con il di prodotti aeronautici, parti e pertinenze, nonché sull'approvazione delle imprese e del personale autorizzato a tali mansioni (riformulazione del Regolamento (UECE) n 2042/2003, e successivi Regolamenti che lo hanno modificato, che sono di conseguenza abrogati); il D.lgs. 3 luglio 2017 n. 1304/2013117 “Codice del terzo settore”, ed in particolare l’art.17, comma 7; la Decisione deliberazione della Giunta regionale n. 23/6 del 29 maggio 2012 che istituisce un servizio di esecuzione elisoccorso attivo con copertura dell'intero territorio regionale durante tutto l'arco dell'anno, mediante affidamento a privati ai sensi del decreto legislativo n. 163 del 2006 e successive modifiche e integrazioni (Codice dei Contratti Pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE); la deliberazione ATS n. 490 del 27.06.2017 con la quale si è autorizzato a contrarre, a mezzo procedura aperta di rilievo europeo, in modalità telematica, per l’affidamento ed esercizio del servizio di elisoccorso a supporto del Sistema di emergenza – Urgenza della Commissione C Regione Sardegna; la determinazione del Direttore del Servizio Provveditorato ed Amministrazione Patrimoniale dell’ASSL di Olbia n. 1632/2018 con la quale sono state approvate le operazioni della gara di cui sopra ed è stata disposta l’aggiudicazione del servizio in argomento a favore dell’offerente Airgreen S.R.L. per un periodo di anni 8; l’Art.4 della LR 23 del 17/11/2014: istituzione dell’Azienda Regionale di Emergenza-Urgenza della Sardegna (2018)6273 AREUS), cui compete lo svolgimento dei compiti relativi all’emergenza- urgenza, ivi compreso il servizio di elisoccorso; è responsabilità di AREUS il soccorso sanitario e gli interventi di soccorso sanitario, i quali, se effettuati in Ambiente ostile, possono necessitare del 21 settembre 2018 supporto tecnico con componenti sanitarie che modifica la decisione le strutture territoriali del CNSAS sono in grado di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi assicurare, come previsto dalla normativa sopra richiamata; il SASS, quale struttura operativa regionale del programma operativo POR Sardegna FSE CNSAS, è il soggetto di riferimento esclusivo per l’attuazione del soccorso sanitario in Ambiente ostile; il SASS è presente ed opera su tutto il territorio regionale dal 1975 provvedendo alla vigilanza e prevenzione degli infortuni nell’esercizio delle attività alpinistiche, escursionistiche, speleologiche ed all’organizzazione di idonee iniziative tecniche e logistiche per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita soccorso degli infortunati o dei pericolanti ed il recupero dei caduti per qualsiasi causa, effettuando da sempre missioni di soccorso in ambiente montano, impervio o ipogeo in collaborazione con le Centrali Operative 118 di Cagliari e dell’occupazione” per la Regione Sardegna Sassari, ivi comprese le attività di elisoccorso in Italia CCI2014IT05SFOP021collaborazione ed in forza di apposite convenzioni con i principali reparti volo statali presenti sull’isola; il Programma Regionale SASS opera attraverso le Delegazioni di Sviluppo 2020 approvato Zona e, in particolare, la XXIX Delegazione Alpina organizzata in 5 Stazioni e l’VIII Delegazione di Soccorso Speleologico organizzata in 4 stazioni, entrambe con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020competenza su tutto il territorio regionale; il SASS si avvale di 6 Basi Operative dislocate sul territorio, che hanno in dotazione mezzi ed attrezzature idonee a svolgere il soccorso negli ambiti di competenza e che garantiscono una copertura territoriale capillare con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 presenza di Operatori e istituzione Tecnici CNSAS, formati e certificati secondo quanto previsto dalla suddetta Legge 74/01 e dai Piani formativi ivi richiamati; il SASS ha già operato in collaborazione con l’ASL 8 di Cagliari, per conto del Comitato di Sorveglianza”gestione del 118 di Cagliari, nell’attivazione del Servizio estivo di elisoccorso nell’area Sud Sardegna negli anni 2000, 2001, 2005 e 2009 nell’ambito del Sistema dell’Emergenza Sanitaria 118; il SASS ha collaborato con le Centrali operative del 118 di Cagliari e Sassari curando la Deliberazione formazione sulla “Sicurezza negli Ambienti impervi” destinato ai medici del 118, applicando quanto indicato dalla LN 74/2001; il CNSAS, ai sensi della Giunta Regionale Circolare Ministro dei Trasporti D.G.A.C. del 8 novembre 1994, n. 47/14 41/6821/M.3E e successive modificazioni – Disposizioni nazionali in materia di navigazione aerea per le operazioni di Elisoccorso in montagna (SAR – Search and Rescue – Ricerca e Salvataggio), è soggetto di riferimento esclusivo per le società esercenti i servizi di elisoccorso in riferimento alla figura del 29/09/2015 avente ad oggetto Tecnico di elisoccorso come componente dell’equipaggio di missione e soccorso; il Regolamento Tecnico ENAC Prima programmazione Norme operative per il servizio medico di emergenza con elicotteri” ed. 3 del POR FSE 201420/02/2007 (Regolamento HEMS) riconosce tra il personale certificato il Tecnico di Elisoccorso del CNSAS ai sensi della LN 74/2001; con la sentenza CNSAS-2020 nell’ambito ENAC del 14.11.2012 che dispone l’annullamento, in parte qua, della programmazione unitaria”; i Criteri circolare ENAC OPV-18° - serie Operazioni di selezione delle volo - Operazioni HEMS del 9 ottobre 2008 è di fatto venuta meno la contraddittorietà rispetto alla figura dell’operatore di equipaggio abilitato alle operazioni HEMS con uso di verricello o comunque da ammettere svolgersi in ambiente ostile riconoscendo al cofinanziamento Tecnico di Elisoccorso del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza CNSAS la peculiarità del 09/06/2015 e ss.mm.ii.ruolo;

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Samples: Convenzione Per Le Attività Di Soccorso in Ambiente Montano, Impervio, Ipogeo Ed Ostile E Per Le Attività Di Elisoccorso in Coordinamento Con Il Sistema Regionale Di Emergenza Urgenza Sanitaria

VISTI. ● la legge 7 agosto 1990, n. 241, ed in particolare l’art. 15 che disciplina lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune tra amministrazioni; ● l’art. 5, comma 6 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 recante “Codice dei contratti pubblici”; ● il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) decreto legge 14 dicembre 2018, n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE135, 19.6.2019-20.6.2019; convertito con la Legge 24 dicembre 201211 febbraio 2019, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato12, ed in particolare l’art. 8, comma 1-ter, ai sensi dell’articolo 52del quale A decorrere dal 1° gennaio 2020, comma 6al fine di garantire l'attuazione degli obiettivi dell'Agenda digitale italiana, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato anche in coerenza con l'Agenda ● il Regolamento (UE) decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 giugno 2019, registrato alla Corte dei conti in data 29 luglio 2019, Reg.ne-Succ. n. 1303/2013 1580, che istituisce il Dipartimento per la trasformazione digitale quale struttura di supporto del Presidente del Consiglio dei ministri per la promozione e il coordinamento delle azioni di Governo finalizzate alla definizione di una strategia unitaria in materia di trasformazione digitale e di modernizzazione del Paese, assicurando il coordinamento e l’esecuzione dei programmi di trasformazione digitale; ● il decreto del Segretario generale 24 luglio 2019, recante l’organizzazione interna del Dipartimento per la trasformazione digitale; ● il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 novembre 2019, con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione quale è stato conferito all’Xxx. Xxxx Xxxxxx l’incarico di esecuzione della Commissione C (2018)6273 Capo del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” Dipartimento per la Regione Sardegna trasformazione digitale a decorrere dal 1° gennaio 2020; ● la procura notarile del 23.12.2019 depositata al Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. di CREMONA il 24 dicembre 2019 n. prot. 25908 dal Notaio Xxxxxxx Xxxxxx con la quale è stato conferito al Xxxx. Xxxxxxx Xxxxx la nomina e le deleghe di Procuratore Speciale di Consorzio Informatica e Territorio Spa; ● il nuovo statuto del Consorzio Informatica e Territorio Spa, registrato e depositato alla CCIAA di Cremona il 23 novembre 2020 nr. prot.21368 ed in Italia CCI2014IT05SFOP021; particolare l’articolo 3 (Oggetto sociale) commi 6 e 7, che rispettivamente dispongono: ○ “6. In ogni caso, lo svolgimento delle attività dirette al perseguimento dell'oggetto sociale, dovrà essere svolto nel rispetto delle leggi vigenti in materia di società partecipate da enti ○ “7. In ogni caso, il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione fatturato della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020Società dovrà derivare, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.;in misura superiore all’80% (ottanta

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Samples: Accordo Di Cooperazione Istituzionale a Titolo Gratuito

VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione n.1303/2013 del 2 luglio 2020 Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che modifica abroga il regolamento Regolamento (UECE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti1083/2006 del Consiglio; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con · il Regolamento (UE) n. 1303/2013 1301/2013 del Parlamento europeo e con del Consiglio, del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e che abroga il Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Consiglio; · il Regolamento (UE) n. 1304/20131304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo (FSE) e che abroga il Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Consiglio; · il Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il Regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio; · la Decisione C(2014) 8021 final del 29 ottobre 2014, con cui la Commissione europea ha approvato l’Accordo di esecuzione Partenariato con l’Italia (di cui alla delibera CIPE n. 18/2014); · il Decreto del Presidente della Commissione C Repubblica n. 22 del 5.02.2018 contenente il Regolamento recante i criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (2018)6273 SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020; · il Regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del 21 settembre Parlamento europeo e del Consiglio del 18 luglio 2018 che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012; · il Reg. (UE) 2020/460 del Parlamento europeo e del Consiglio: modifica dei Reg. (UE) n.1301/2013, (UE) n.1303/2013 e (UE) n.508/2014 per quanto riguarda misure specifiche volte a mobilitare gli investimenti nei sistemi sanitari degli Stati membri e in altri settori delle loro economie in risposta all’epidemia di esecuzione C COVID-19 (2014)10096 Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus); · il Reg. (UE) 2020/558 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2020 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE modifica i regolamenti (UE) n. 1301/2013 e (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda misure specifiche volte a fornire flessibilità eccezionale nell'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei in risposta all'epidemia di COVID-19; · il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 “Misure urgenti in materia di salute, sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”, c.d. decreto Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato Rilancio”, convertito con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.n.77;

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Samples: moliseineuropa.regione.molise.it

VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinentiatti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; VISTI: ­ il Decreto 31 maggio 2017 Legislativo 18 aprile 2016 n° 50 (Codice Appalti); ­ l’art. 147 bis del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 115 “Regolamento recante 267; ­ l’art. 183 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267; ­ gli articoli 2229 e seguenti del Codice Civile; ­ l’art. 3 della Legge 13 agosto 2010 n. 136 (tracciabilità flussi finanziari), come modificato dalla Legge 17 dicembre 2010 n. 217; ❖ di ATTRIBUIRE alla Società di Ingegneria LCF Laboratorio Città di Ferrara Engineering s.r.l.– con sede in via Xxxxx Xxxxxxxxxxx 3 – 00000 Xxxxxxx ­ Codice Fiscale e Partita IVA 01663340386 (legale rappresentante e direttore tecnico: Arch. Xxxxxxx Xxxxxxxxx nato il 19.06.61 a Genk – Belgio ­ iscritto all’Albo Professionale degli Architetti della Provincia di Ferrara al n. 158 ­ CF SPLDNL61H19Z103W – direttore tecnico Xxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx nato a San Xxxxxxxx Xxxxxxxxx–BO il 04.08.1967 – iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ferrara al n. 1148 ­ CF BRTGNN67M04G467B) l’incarico riguardante la disciplina progettazione esecutiva, la redazione del progetto di prevenzione incendi, la direzione lavori, il coordinamento sicurezza in fase di progettazione ed in fase di esecuzione, la redazione della relazione energetica, relativamente ai Lavori per la nuova costruzione sede per servizi e rimessa barche per canottaggio presso la Darsena S. Paolo, per l'importo complessivo di Euro 68.325,09 + INARCASSA 4% + I.V.A. 22% = Euro 86.690,89, suddivisi come dalla tabella sottoriportata: PRESTAZIONE REDAZIONE PROGETTO DI PREVENZIONE INCENDI (art. 3 DM 151/2011) REDAZIONE RELAZ ENERGETICA (art. 8 c.2 All a DG RER 967/2015) PROGETTAZIONE ESECUTIVA euro + CNPAIA 4% + IVA 22% 3.528,48 + CNPAIA 4% 4.476,94 + IVA 22% 1.764,24 + CNPAIA 4% 2.238,47 + IVA 22% 17.610,02 + CNPAIA 4% 22.343,60 + IVA 22% COORDINAMENTO SICUREZZA PROGETTAZIONE 5.880,78 + CNPAIA 4% + IVA 22% 7.461,53 DIREZIONE LAVORI 24.839,62 + CNPAIA 4% + IVA 22% 31.516,51 COORDINAMENTO SICUREZZA ESECUZIONE 14.701,95 + CNPAIA 4% + IVA 22% 18.653,84 ❖ di PRECISARE che il funzionamento professionista in possesso del Registro nazionale degli aiuti titolo per l’espletamento delle funzioni di Statocoordinatore per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione è l’Xxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx ed il professionista incaricato della integrazione tra le prestazioni specialistiche è l’Arch. Xxxxxxx Xxxxxxxxx; ❖ di DARE ATTO che l’aggiudicazione definitiva a favore della suddetta Società è efficace, ai sensi dell’articolo 52dell’art. 32 comma 7 del Decreto Legislativo n. 50/16, in quanto sono stati verificati positivamente i requisiti di ordine generale dichiarati in sede di offerta, di cui all’art. 80 del Codice Appalti, e i requisiti di natura tecnica­professionale; ❖ di APPROVARE l’allegato contratto disciplinare di incarico, parte integrante del presente atto, regolante l’espletamento dell’incarico in questione; ❖ di ASSUMERE impegno giuridico della spesa di Euro 28.783,52 + INARCASSA 4% + I.V.A. 22% = Euro 36.520,53, + Euro 30,00 per contributo ANAC, per un totale di Euro 36.550,53, relativa alle competenze per prestazioni della fase progettuale (progettazione esecutiva, coordinamento in fase di progettazione, redazione del progetto di redazione incendi e redazione della relazione energetica) con entrate patrimoniali accertate e riscosse nell’esercizio 2016 al cod. 40400.01.01300 – Alienazione terreni e fabbricati diversi – Servizio rilevante ai fini IVA – acc. n. 579/16 parte e al cod. 40400.02.0130501071 – Alienazione terreni N.A.C. – Acc. 312/16 parte. Il relativo impegno di spesa risulta assunto al codice 06012.02.0786009112 – Ampliamento e ristrutturazione servizi, costruzione rimessa per barche nella Darsena di S. Paolo – Imp. 5409/16 di Euro 49.063,99, imputato all’anno 2016. La spesa di che trattasi sarà imputata al quadro economico del relativo progetto a seguito di finanziamento dello stesso. ❖ di PRECISARE che la spesa di Euro 50.170,35 (I.V.A. e CNPAIA comprese) relativa alle competenze per la fase esecutiva (direzione lavori e coordinamento in fase di esecuzione), sarà finanziata contestualmente alla spesa progettuale complessiva, con imputazione al fondo spese tecniche del progetto esecutivo; ❖ di DARE ATTO che, ai sensi del comma 68 dell’art. 183 del D.Lgs. n. 267/2000 e s.m.i. – TUEL, il programma dei conseguenti pagamenti dell’impegno di spesa di cui al presente provvedimento è compatibile con i relativi stanziamenti di cassa del bilancio e con le regole di finanza pubblica in materia di “pareggio di bilancio”, introdotte dai commi 707 e seguenti dell’art. 1 della Legge 24 dicembre 2012n. 208/2015 (c.d. Legge di stabilità 2016); ❖ di DARE ATTO che il Responsabile del Procedimento è l’Xxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxx, n. 234 Dirigente del Servizio Edilizia; ❖ di DARE ATTO che con l’apposizione della firma digitale da parte del Dirigente Servizio Contabilità e successive modifiche e integrazioni; la Decisione Bilancio il presente provvedimento diviene esecutivo. Disciplinare di esecuzione incarico professionale per l’affidamento dei servizi di ingegneria ed architettura relativi alla progettazione definitiva ed esecutiva, allo svolgimento della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo funzione di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” coordinatore per la Regione Sardegna sicurezza in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale fase di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; progettazione, alla direzione dei lavori e al coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione. Con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.;presente scrittura privata:

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Samples: Disciplinare Di Incarico Professionale Per L’affidamento Dei Servizi Di Ingegneria Ed Architettura Relativi Alla Progettazione Definitiva Ed Esecutiva, Allo Svolgimento Della Funzione Di Coordinatore Per La Sicurezza in Fase Di Progettazione, Alla Direzione Dei Lavori E Al Coordinamento Della Sicurezza in Fase Di Esecuzione

VISTI. − la deliberazione del CDA del 16/03/2021, avente per oggetto l’approvazione dell’Avviso pubblico per l’acquisizione ai sensi dell’art. 36, comma 2, lett. b, del D.lgs. n. 50/2016 e ai sensi dell’art. 1 comma 2 lett. a) del D.L. 76/2020 convertito in L. 120/2020, del servizio di valutazione ex ante dei piani formativi di n. 3 Contratti applicativi “Avvisi Fondo di Rotazione – Programmazione 2021” da attuarsi mediante Accordo-Quadro ex art. 54, comma 3, del D.lgs. 50/2016” e la determina a contrarre del 16/02/2021 del RUP, di approvazione degli atti della presente procedura; − i Regolamenti del Fondo, reperibili nell’apposita Sezione “Fondo Trasparente”, ed in particolare quelli sui principi del procedimento amministrativo e dell’acquisizione di beni e servizi nonché il Regolamento (UE) 2020/972 Generale di organizzazione, gestione, rendicontazione e controllo di Xxx.Xxxx ai sensi della Commissione Circolare ANPAL n. 1 del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga 10 aprile 2018; − Il Codice Etico e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga Modello di organizzazione, gestione e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, controllo ai sensi dell’articolo 52del D.Lgs. 231/2001 del Fondo; Tanto premesso è indetta una procedura per l’affidamento ai sensi dell’art. 36, comma 62, della Legge 24 dicembre 2012lett. a), del d. lgs. n. 234 50/2016 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione ai sensi dell’art. 1 comma 2 lett. a) del D.L. 76/2020 convertito in L. 120/2020, del servizio di esecuzione della Commissione valutazione ex ante dei piani formativi di n. 3 Contratti applicativi “Avvisi Fondo di Rotazione – Programmazione Xxx.Xxxx 2021” (qui intesa come selezione di piani formativi secondo specifiche griglie di valutazione finalizzata alla concessione di un contributo) da attuarsi mediante Accordo-Quadro ex art. 54, comma 3, del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.;D.lgs. 50/2016. * * *

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VISTI. gli articoli 20 e 21 del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), di cui al D.L.gs n. 82/2005; - la L.R. n. 35 del 30.12.2020 “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2021 e bilancio pluriennale 2021-2023 della Regione Puglia - Legge di Stabilità regionale 2021”; - la L.R. n. 36 del 30.12.202 “Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2021 e bilancio pluriennale 2021-2023 della Regione Puglia”; - La D.G.R. n. 71 del 18.01.2021 “Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2021 e pluriennale 2021- 2023. Articolo 39, comma 10, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118. Documento tecnico di accompagnamento e Bilancio Finanziario Gestionale. Approvazione.”; - il Regolamento (UE) 2020/972 decreto del Ministro dello sviluppo economico 9 dicembre 2014 e successive modifiche ed integrazioni, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Commissione Repubblica italiana del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) 29 gennaio 2015, n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il 23, recante l’adeguamento alle nuove norme in materia di aiuti di Stato previste dal regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti della Commissione, del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria 17 giugno 2014, dello strumento dei contratti di sviluppo, di cui all’articolo 43 del CESE, 19.6.2019decreto-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012legge 25 giugno 2008, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”112; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato- in particolare, ai sensi dell’articolo 52l’articolo 4, comma 6, della Legge 24 del predetto decreto 9 dicembre 20122014 che prevede che specifici accordi di programma, sottoscritti dal Ministero e dalle Regioni, dagli enti pubblici, dalle imprese interessate, possono destinare una quota parte delle risorse disponibili per l’attuazione degli interventi previsti dallo stesso decreto 9 dicembre 2014, al finanziamento di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla competitività del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono; - l’articolo 43, comma 1, lettera b) del citato decreto-legge 25 giugno 2008, n. 234 112, che attribuisce all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia (di seguito “Agenzia”) le funzioni di gestione relative all’intervento di cui al medesimo articolo; - la circolare 25 maggio 2015, n. 39257 recante chiarimenti in merito alla concessione delle agevolazioni a valere sullo strumento dei contratti di sviluppo di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 9 dicembre 2014; - il decreto del Ministro dello sviluppo economico 9 giugno 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 23 luglio 2015, n. 169, recante modifiche e integrazioni in materia di contratti di sviluppo; - il decreto del Ministro dello sviluppo economico 8 novembre 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 21 dicembre 2016, n. 297, recante ulteriori modifiche e integrazioni al decreto 9 dicembre 2014; - la delibera CIPE 10 agosto 2016, n. 25, con la quale sono state individuate le aree tematiche di interesse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) 2014-2020 ed il relativo riparto delle risorse disponibili nell’ambito del predetto Fondo; - la delibera CIPE 1° dicembre 2016, n. 52 con la quale è stato approvato il Piano operativo imprese e competitività FSC 2014-2020; - il decreto del Ministro dello sviluppo economico 9 maggio 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 22 maggio 2017, n. 117, come modificato dal decreto del Ministro dello sviluppo economico 5 marzo 2018, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 22 marzo 2018, n. 68, con il quale è stata costituita una riserva a valere sulle risorse stanziate con le citate delibere CIPE per il finanziamento degli accordi di programma e degli accordi di sviluppo di cui all’articolo 4, comma 6 e all’articolo 9-bis del decreto 9 dicembre 2014 e successive modifiche e integrazioni; - la delibera CIPE 28 febbraio 2018, n. 14 con la quale è stata approvata la nuova versione del Piano operativo imprese e competitività FSC 2014-2020; - il decreto del Ministro dello sviluppo economico 12 dicembre 2018, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 28 dicembre 2018, n. 300, con il quale è stata incrementata la dotazione finanziaria della riserva costituita con i decreti sopracitati a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione assegnate ai contratti di sviluppo con la delibera CIPE 28 febbraio 2018, n. 14; - gli Orientamenti dell’Unione europea per gli aiuti di Stato nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali 2014 - 2020, approvati dalla Commissione europea con decisione 2014/C 204/01, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea C 204/01 del 1° luglio 2014; - la Decisione di esecuzione della C(2017) 3867 final del 9 giugno 2017, con la quale la Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 europea ha approvato il 17 regime di aiuti denominato “contratti di sviluppo agroindustriali”; - il decreto del Ministro dello sviluppo economico 2 agosto 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 12 ottobre 2017, n. 239, recante ulteriori modifiche ed integrazioni al decreto 9 dicembre 2014 dalla Commissione Europea2014; - in particolare, l’articolo 1, comma 1, lettera b), che ha introdotto l’articolo 19-bis concernente “Disposizioni specifiche per i progetti di investimento nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli”; - il decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87, convertito in legge, con Decisione C modificazioni, dall’articolo 1, comma 1, della legge 9 agosto 2018, n. 96, recante, all’articolo 5, disposizioni per il contrasto alla delocalizzazione delle imprese italiane o estere operanti sul territorio nazionale e che hanno ottenuto dallo Stato aiuti per investimenti produttivi e, all’articolo 6, disposizioni a tutela dell’occupazione nelle imprese beneficiarie di aiuti; - il documento “SMART PUGLIA 2020 - Strategia regionale di specializzazione intelligente” predisposto dalla Regione Puglia quale proposta di visione prospettica di un nuovo modello di sviluppo economico responsabile basato sul potenziamento progressivo e collettivo di capacità d’interconnessione e dialogo e un uso intelligente, inclusivo e sostenibile delle tecnologie. Il documento individua tre aree di innovazione prioritarie: la Manifattura Sostenibile (fabbrica intelligente, aerospazio, meccatronica), la Salute dell’Uomo e dell’Ambiente (benessere della persona, green e blu economy, agroalimentare e turismo) le Comunità Digitali, Creative e Inclusive (industria culturale e creativa, servizi, social innovation, design, innovazione non R&D); - la Delibera n. 1433 del 30 luglio 2019 con la quale la Regione Puglia destina prioritariamente le economie derivanti dal cofinanziamento Stato/regione della Misura 4.18 del P.O.R. Puglia 2000-2006 (già in possesso del Ministero dello Sviluppo Economico) in attuazione dell’Accordo di Programma Quadro del 31.07.2002, unitamente all’importo di € 5,5 milioni derivante dal Fondo di Sviluppo e Coesione 2014- 2020, al cofinanziamento di tutti gli incentivi alle imprese istituiti a livello nazionale che prevedono il cofinanziamento regionale, disciplinandone i criteri e le procedure; - la Delibera n. 1819 del 30 novembre 2020 con la quale la Regione Puglia stabilisce di cofinanziare proposte progettuali inerenti la trasformazione primaria e l’industria agroalimentare riguardanti i codici ATECO inclusi nei programmi FEASR, coerenti con i criteri adottati con la summenzionata DGR 1433/2019, a valere sulle risorse FSC PATTO PUGLIA 2014) n. 10096 elaborato in coerenza -2020, attribuendone la competenza al Dipartimento Sviluppo Economico ma allo stesso tempo prevedendo che tale cofinanziamento sia cofirmato con il Regolamento Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale ed Ambientale onde evitare possibilità di double funding degli investimenti; - la domanda del 31 dicembre 2019, con la quale la società Delizia S.p.A. ha presentato all’Agenzia una proposta di contratto di sviluppo industriale che prevede un progetto di investimento produttivo nell’ambito della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli (UEsettore della produzione dei derivati del latte) ed un progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, entrambi localizzati nel Comune di Noci (BA), nella Regione Puglia; - l’istanza presentata dalla suddetta società all’Agenzia in data 1° aprile 2020, come successivamente integrata in data 22 giugno 2020, finalizzata ad attivare le procedure per la sottoscrizione di un Accordo di programma ai sensi dell’articolo 4, comma 6, del decreto 9 dicembre 2014, per sostenere gli investimenti proposti con la sopracitata domanda; - la nota del 26 maggio 2020 acquisita al prot. MiSE n. 1303/2013 e 0153361, con il Regolamento (UE) n. 1304/2013la quale l’Agenzia ha trasmesso l’istanza ed i relativi allegati alla Regione Puglia; - la Decisione nota del 15 giugno 2020, con la quale l’Agenzia ha formulato alla società Delizia S.p.A. la richiesta di esecuzione della Commissione C (2018)6273 integrazioni con particolare riguardo agli occupati, alla perizia tecnica ed alle coperture finanziarie; - la nota del 21 22 giugno 2020, con la quale la società ha fornito riscontro alla suddetta richiesta ed ha rinunciato, così come rappresentato altresì in sede di negoziazione svoltasi in videoconferenza in data 30 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE 2020, a richiedere i contributi concedibili per il sostegno a titolo progetto di ricerca e sviluppo; - la nota del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per 6 luglio 2020 acquisita al prot. MiSE n. 0189483, con la quale la Regione Sardegna Puglia ha espresso parere positivo ad un eventuale cofinanziamento regionale; - la nota del 23 luglio 2020 acquisita al prot. MiSE n. 0206197, con la quale l’Agenzia ha trasmesso le valutazioni in Italia CCI2014IT05SFOP021merito alla coerenza della proposta con i requisiti previsti dalla normativa applicabile ai contratti di sviluppo, al fine di attivare la procedura negoziata di cui all’articolo 4, comma 6 del decreto 9 dicembre 2014; - il Programma Regionale programma di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 investimento industriale richiesto alle agevolazioni presentato dalla società Delizia S.p.A., costituito da un solo progetto di investimento produttivo nel settore della produzione dei derivati del 5/03/2020; la Deliberazione latte, è finalizzato all’ampliamento della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato capacità di Sorveglianza”; la Deliberazione una unità produttiva esistente localizzata nel territorio comunale di Noci (BA), alla Contrada Pizunzo Z.I., di proprietà della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.società;

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Samples: Accordo Di Programma

VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione n.1303/2013 del 2 luglio 2020 Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che modifica abroga il regolamento Regolamento (UECE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti1083/2006 del Consiglio; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con · il Regolamento (UE) n. 1303/2013 1301/2013 del Parlamento europeo e con del Consiglio, del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e che abroga il Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Consiglio; · il Regolamento (UE) n. 1304/20131304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo (FSE) e che abroga il Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Consiglio; la Decisione · il Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il Regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio; · il Decreto del Presidente della Repubblica n. 22 del 5.02.2018 Regolamento recante i criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di esecuzione della Commissione C investimento europei (2018)6273 SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020; · il REGOLAMENTO UE, Euratom) 2018/1046 del 21 settembre 18 luglio 2018 che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione di esecuzione C n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale UE, Euratom) n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.966/2012;

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Samples: moliseineuropa.regione.molise.it

VISTI. il Il Regolamento (UECE) 2020/972 della Commissione n. 1083/2006 del 2 luglio 2020 Consiglio del 11/07/2006, recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che modifica abroga il regolamento (UECE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga 1260/1999; • Il Regolamento (CE) n. 1828/2006 del 08/12/2006, che stabilisce modalità di applicazione del re- golamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e il sul Fondo di coesione e del regolamento (UECE) n. 651/2014 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo di sviluppo regiona- le; • La D.G.R. n. 26 del 11/01/2008, avente ad oggetto “PO XXXX 0000-0000. Approvazione piano finanziario per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europeaobiettivo operativo”; il Decreto 31 maggio 2017 • Il D.P.G.R. n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento 62 del Registro nazionale 07/03/2008, di designazione dei Responsabili degli aiuti di StatoObiettivi Operativi; • La D.G.R. n. 879 del 16/05/2008, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014Campania XXXX 0000-2020 e istituzione 0000 – Presa d'atto dei Criteri di selezione delle operazioni; • La D.G.R. n. 1715 del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 20/11/2009, avente ad oggetto “Prima programmazione POR FESR Campania 2007/2013. Appro- vazione Versione 1 del Manuale di attuazione del POR FSE 2014FESR Campania 2007-2020 nell’ambito della programmazione unitaria13”; i Criteri • La Legge Regionale n. 2 del 21/01/2010, avente ad oggetto “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Campania – Legge Finanziaria anno 2010”; • La Legge Regionale n. 3 del 21/01/2010, avente ad oggetto “Bilancio di selezione previsione della Regione Campania per l’anno 2010 e Bilancio Pluriennale 2010-2012”; • Xx X.X.X. x. 00 xxx 00/00/0000, avente ad oggetto “Approvazione Bilancio Gestionale 2010 ai sensi dell’art. 21 della L.R. 30 aprile 2002, n. 7”; • Xx X.X.X. x. 0000 xxx 00/00/0000; • La D.G.R. n. 111 del 12/02/2010; Per le motivazioni espresse in narrativa che qui si intendono integralmente richiamate: • Di procedere all’ indizione della gara con procedura aperta, ai sensi degli articoli 54 e 55 del D.Lgs. n.163 del 12/4/2006 e s.m.i., per la “Progettazione, implementazione e gestione delle operazioni da ammettere pro- cedure informatiche relative alla gestione e al cofinanziamento del FSE 2014 /2020monitoraggio degli aiuti alle imprese”; • Di procedere all’approvazione dei seguenti atti di gara, approvati dal Comitato che, allegati al presente atto, ne formano parte integrante e sostanziale: o Bando di Sorveglianza del 09/06/2015 gara (Allegato A); o Disciplinare Tecnico (Allegato B) e ss.mm.ii.Modulistica; o Capitolato Tecnico e appendice (Allegato C);

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Samples: Bando Di Gara

VISTI. il R.D 18 novembre 1923, n. 2440, concernente l’amministrazione del Patrimonio e la Contabilità Generale dello Stato ed il relativo regolamento approvato con X.X. 00 maggio 1924, n. 827 e ss.mm.ii; • la legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e ss.mm.ii.; • il Xxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxxxxxxx 0 marzo 1999, n. 275, concernente il Regolamento (recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche, ai sensi della legge 15 marzo 1997, n. 59; • la legge 15 marzo 1997 n. 59, concernente “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa"; • il Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze della Amministrazioni Pubbliche” e ss.mm.ii.; • il Decreto Legislativo 18 aprile 2016 n. 50 “Attuazione delle direttive 2014/23/UE) 2020/972 , 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della Commissione disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”e in particolare l’art. 36 c.2 lett.b. • il Decreto Legislativo 19 aprile 2017, n. 56, recante “disposizioni integrative e correttive del 2 Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50”; • il Decreto 28 agosto 2018, n. 129, avente ad oggetto “Regolamento recante istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'articolo 1, comma 143, della legge 13 luglio 2020 che modifica il regolamento 2015, n. 107”; • i seguenti Regolamenti (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga 1303/2013 recante disposizioni comuni sui Fondi strutturali e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESEdi investimento europei, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 1301/2013 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e con il Regolamento (UE) n. 1304/20131304/2013 relativo al Fondo Sociale Europeo; • il PON Programma Operativo Nazionale 2014IT05M2OP001 “Per la scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento” approvato con Decisione di esecuzione C(2014) n. 9952, del 17 dicembre 2014 della Commissione C (2018)6273 Europea; • l'Avviso pubblico prot. n. AOODGEFID/4878 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi 17/04/2020, emanato nell’ambito del programma operativo POR Sardegna FSE Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazionel’apprendimentoper la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 - Asse II - Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) - Obiettivo specifico – 10.8 – “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e istituzione del Comitato della formazione e adozione di Sorveglianzaapprocci didattici innovativi” - Azione 10.8.6 “Azioni per l’allestimento di centri scolastici digitali e per favorire l’attrattività e l’accessibilità anche nelle aree rurali ed interne”; la Deliberazione della Giunta Regionale nota MIUR prot.x. XXXXXXXXX/10448 del 05/05/2020 di formale autorizzazione del progetto e relativo impegno di spesa di questa istituzione Scolastica Codice identificativo progetto: 10.8.6A-FESRPON-LO-2020-266 - Titolo “LA MIA SCUOLA A CASA MIA – CLASSI TERZA E QUARTA ARENA PO”; • il decreto di iscrizione del finanziamento autorizzato nel Programma Annuale E.F. 2020 prot.n. 2005 dell’14/05/2020, nel quale è stato istituito l’aggregato A03/09 “Avviso 4878 -17/04/20 SMART CLASS FESR 10.8.6A FESRPON – LO- 2020- 266” per una spesa complessiva di € 12.909,38; • la Delibera del Consiglio d’Istituto n.4 del 20/12/2018, con la quale è stato approvato il PTOF per il triennio 2019/2022; • la Delibera del Consiglio d’Istituto n. 47/14 40 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione 29/11/2019, di approvazione del POR FSE Programma Annuale Esercizio finanziario 2020; • le Disposizioni ed istruzioni per l’attuazione delle iniziative cofinanziate dai Fondi Strutturali Europei 2014-2020 2020; • La propria Determina prot. N. 2931 del 24/06/2020, con la quale si dava avvio alla procedura per l’affidamento della fornitura di Chromebook nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri del PON scuola 2014/20 Avviso 4878 del 17/4/2020 – FESR Realizzazione di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento smart class per la scuola del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato primo ciclo. • La propria nota prot. N. 2903 del 23/06/2020 con la quale si chiedeva agli operatori economici di Sorveglianza far pervenire la propria manifestazione d’interesse alla partecipazione alla procedura negoziata entro le ore 16 del 09/06/2015 e ss.mm.ii.3/7/2020;

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VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 d.lgs. 50/2016 e ss.mm.ii.; • la Legge regionale 13 maggio 1996, n.8 e ss.mm.ii.; • la Legge regionale 4 settembre 2001, n. 19 e ss.mm.ii.; • il Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi del Consiglio Regionale della Calabria, approvato con deliberazione dell’Xxxxxxx xx Xxxxxxxxxx x. 00 del 18 aprile 2001 e da ultimo modificato con deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 20 del 26 giugno 2020; • la Legge regionale 6 aprile 2011 n. 11 recante “Istituzione del Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Calabria e norme per la pubblicazione degli atti” ed in particolare gli articoli 5 e 9; • la deliberazione del Consiglio Regionale n. 190 del 4 maggio 2017, modificato ed integrato con deliberazione del Consiglio regionale n.342 del 28 settembre 2018, di approvazione del nuovo Regolamento di Amministrazione e Contabilità del Consiglio regionale della Calabria; • la Deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 71 del 24 novembre 2017 di approvazione della nuova struttura organizzativa del Consiglio regionale della Calabria, modificata dalla deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 14 del 26 giugno 2020; • la Deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 26 del 7 luglio 2020, con la quale è stato conferito allo scrivente l’incarico di dirigente del Settore Provveditorato, Economato e Contratti; • la deliberazione del Consiglio regionale n. 100 del 29 dicembre 2020, con la quale è stato approvato il bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2021-2023;

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VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione 297 concernente le disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione relative alle scuole di ogni ordine e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”grado; - il Decreto 31 maggio 2017 del Presidente della Repubblica n. 115 “Regolamento recante la 567 del 10 ottobre 1996 e successive modificazioni che disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, le iniziative complementari e le attività integrative delle istituzioni scolastiche; - l’art. 21 della Legge n. 59 del 15 marzo 1997, che riconosce personalità giuridica a tutte le istituzioni scolastiche e ne stabilisce l’autonomia, quale garanzia di libertà di insegnamento e pluralismo culturale; - il Decreto del Presidente della Repubblica n. 249 del 24 dicembre 2012, n. 234 giugno 1998 e successive modifiche concernente lo Statuto delle studentesse e integrazionidegli studenti; la Decisione di esecuzione - il Decreto del Presidente della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione EuropeaRepubblica n. 275 dell’8 marzo 1999, con Decisione C (2014) il quale è stato emanato il regolamento recante norme in materia di autonomia didattica e organizzativa delle istituzioni scolastiche ai sensi dell’art. 21 della citata legge n. 10096 elaborato 59/97; - le conclusioni della Presidenza del Consiglio Europeo di Lisbona del 23 e 24 marzo 2000 sulla occupazione, le riforme economiche e la coesione sociale nel contesto di un’economia basata sulla conoscenza; - la Risoluzione del Consiglio dell’Unione europea del 15 luglio 2003 riguardante il capitale sociale e umano; - la legge n. 92/2019 sull’introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica; - il decreto-legge 9 gennaio 2020, n. 1, convertito, con modificazioni, con legge 5 marzo 2020, n. 12, recante “Disposizioni urgenti per l’istituzione del Ministero dell’istruzione e del Ministero dell’università e della ricerca” pubblicata in coerenza con GU Serie Generale n. 61 del 9 marzo 2020); - l’Atto di indirizzo concernente l’individuazione delle priorità politiche del Ministero dell’istruzione per l’anno 2020 del 7 febbraio 2020, prot. n. 2; - il Regolamento (UE) decreto del Ministro dell’Istruzione 15 aprile 2020, n. 1303/2013 195 concernente l’attribuzione di ulteriori obiettivi al Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013strumentali, dott.ssa Xxxxxxxx Xxxx; la Decisione - i documenti internazionali, le Raccomandazioni dell’UNESCO e le Direttive comunitarie, che costituiscono un quadro di esecuzione della Commissione C (2018)6273 riferimento generale entro cui collocare l’educazione alla cittadinanza, alla legalità, ai valori sedimentati nella storia dell’Umanità come elementi essenziali del 21 settembre 2018 che modifica la decisione contesto pedagogico e culturale di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.iiogni Paese.;

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VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 20127 agosto 1990, n. 234 241 Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e ss.mm.ii.; • D.Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture” e ss.mm.ii; • l’art. 24 comma 6 della Legge 448/2001; • l’art. 58 della Legge 388/2000; • l’art. 4 del D. Lgs. 165/2001; • Linee Guida ANAC n. 4 - recanti “Procedure per l’affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, indagini di mercato e formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europeagestione degli elenchi di operatori economici; il , approvate dal Consiglio dell’ANAC con Delibera n. 1097 del 26 ottobre 2016. Aggiornate al Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012Legislativo 19 aprile 2017, n. 234 56 con Delibera del Consiglio n. 206 del 1 marzo 2018; • D.Lgs. n. 82/2005 “Codice dell'Amministrazione Digitale” e ss.mm.ii.; • Deliberazioni di G.C. n. 1002 del 13/10/2011 e n. 738 del 04/10/2012, relative agli elenchi degli operatori economici che denunciano fenomeni di racket ex art. 629 c.p. e i delitti ex artt. 353 c.p., 353 bis c.p. e 513 c.p.; • Deliberazione di G.C. n. 499 del 31/0/2015 e successive modifiche Disposizioni del CUAG n. 1 del 30/06/2016 e integrazionin. 5 del 05/11/2016 relative all’Elenco Telematico degli Operatori Economici; • artt. 107, 151 comma 4, 183, 191 e 192 del T.U. delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267; • la Decisione nota del Servizio Autonomo Centro Unico per gli Acquisti e le Gare a firma del Coordinatore con PG/2012/64756, che esonera i Dirigenti responsabili della spesa dall’ottenimento del preventivo nulla osta del C.U.A.G. in caso di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001acquisti in adesione alle convenzioni CONSIP; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea• Regolamento dei Contratti, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 C.C. n. 64 del 5/03/202024/04/1992; • Deliberazione di G.C. n. 146 del 10/03/2016 “Linee Guida per la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 stipula dei contratti pubblici e istituzione del Comitato di Sorveglianzagli accordi con altre pubbliche amministrazioni”; • Xxxxxxxxxxxxx xx X. X. x. 0 del 11.01.2019 di approvazione del regolamento per l’erogazione degli incentivi per le funzioni tecniche di cui all’art. 113 del D.Lgs. n. 50/2016; • Disposizione Dirigenziale n. 2 del 07/02/2019 rep. n. DISP/2019/0001233 del 21/02/2019 con cui si è costituito il gruppo di lavoro per la realizzazione del progetto NA1.1.1.a; • Regolamento di Contabilità, approvato con Deliberazione C.C. n. 21 del 30/03/2006; • le Condizioni Generali della Giunta Regionale n. 47/14 summenzionata Convenzione “Licenze Software Multibrand – Lotto 2”. Per le motivazioni espresse nella parte narrativa del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020presente provvedimento, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.;che qui si intendono integralmente trascritte:

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VISTI. gli artt. 117, co.2, lett. h) e 118 della Costituzione; - il Regio Decreto 18 luglio 1931, n. 733 (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza); - la Legge 1 aprile 1981, n. 121, con successive modifiche e integrazioni (Nuovo ordinamento dell'Amministrazione della pubblica sicurezza); - la Legge 7 marzo 1986, n. 65 (Legge quadro sull’ordinamento della Polizia Municipale); - l’art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 (Accordi tra pubbliche amministrazioni); - il D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (Testo Unico Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali); - l’art.1, co.439 della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (conferimento al Ministro dell’Interno e, per sua delega, ai Prefetti la facoltà di promuovere forme di collaborazione con gli Enti locali per la realizzazione degli obiettivi del Patto e di programmi straordinari di incremento dei servizi di polizia e per la sicurezza dei cittadini); - il D.L. 23 maggio 2008 n. 92, convertito con L. 24 luglio 2008, n.125 (Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica); - il D.L. 20 febbraio 2017, n. 14, convertito con L. 18 aprile 2017, n. 48 (Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città; l’articolo 5 prevede la possibilità per il Prefetto ed il Sindaco di individuare, mediante appositi patti, interventi per la sicurezza urbana); - la Legge della Regione Toscana 19 febbraio 2020, n. 11 (Norme in materia di sicurezza integrata e Polizia locale); - il D. Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, recante “Codice in materia di protezione dei dati personali” così come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2018, n.101, recante “Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento UE 2016/679 del parlamento Europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (Regolamento generale sulla protezione dei dati)”; - il Regolamento UE 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 (UE) 2020/972 della Commissione Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dai personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE - Regolamento generale sulla protezione dei dati- RGPD); - il D.P.R. 15 gennaio 2018, n.15 (Regolamento a norma dell’articolo 57 del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia 196, recante l’individuazione delle modalità di attuazione dei principi del Codice in materia di protezione dei dati personali relativamente al trattamento dei dati effettuato, per le finalità di polizia, da organi, uffici e comandi di polizia); - il D. Lgs. 18 maggio 2018, n.51 (Attuazione della Direttiva UE 2016/680 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativa alla formazione protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali da parte delle autorità competenti a fini di prevenzione, indagine, accertamento e all'attuazione della normativa perseguimento di reati o esecuzione di sanzioni penali, nonché alla libera circolazione di tali dati e delle politiche dell'Unione europea”che abroga la decisione quadro 2008/977/GAI del Consiglio); - il Decreto 31 del Ministro dell’Interno del 24 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante 2012 (Delega ai Prefetti per la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti stipula di Stato, ai sensi convenzioni con Regioni ed Enti locali in applicazione dell’articolo 521, comma 6439, della Legge 24 dicembre n. 296/2006); - la Direttiva del Ministro dell’Interno del 30 aprile 2015 (Nuove linee strategiche per il controllo coordinato del territorio); - le Direttive del Ministero dell’Interno datate 6 agosto 2010, 2 marzo 2012, 29 novembre 2013 e 8 febbraio 2015 (in materia di videosorveglianza); - la Direttiva del Ministro dell’Interno datata 18 luglio 2017 (Attuazione dei nuovi strumenti di tutela della sicurezza urbana); - la Circolare del Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direzione Centrale per gli Affari Generali della Polizia di Stato n.1065 del 12 gennaio 2018 (Realizzazione dei sistemi di lettura targhe ed integrazione al Sistema di Controllo Nazionale Targhe e Transiti- S.C.N.T.T. - Linee di indirizzo); - la Circolare del Ministero dell’Interno – Gabinetto del 21 gennaio 2020 n. 234 3517 relativa all’Accordo quadro sottoscritto in data 9 gennaio 2020 dal Ministero dell’Interno con ANCI in materia di servizi di polizia stradale sulla viabilità dei centri urbani; - le Linee generali delle politiche pubbliche per la sicurezza integrata del 24 gennaio 2018, approvate in sede di Conferenza Unificata; - le Linee Guida per l’attuazione della sicurezza urbana, adottate in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali il 26 luglio 2018. il 12 febbraio 2021, acquisito l’avviso favorevole del Ministero dell’Interno, è stato sottoscritto tra Prefettura e successive modifiche Comune il Patto per la sicurezza urbana “Grosseto Sicura 2021”; in data 15 novembre 2018 tra Prefettura e integrazioni; Comune è stato sottoscritto il Protocollo d’intesa per la Decisione gestione del sistema comunale di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europeavideosorveglianza, con Decisione C (2014) validità biennale; che il Ministero dell’Interno, con nota n. 10096 elaborato in coerenza 26112 del 12 aprile, ha espresso il proprio favorevole avviso al rinnovo del presente Protocollo, con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.iile modifiche ed integrazioni apportate.;

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VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica D.lgs. 50/2016 e ss.mm.ii.; - il regolamento (UE) D.Lgs. n. 1407/2013 per quanto riguarda 165/2001 e ss.mm.ii.; - la sua proroga legge regionale 13 maggio 1996, n.8 e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda ss.mm.ii.; - la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012legge regionale 4 settembre 2001, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione 19 e all'attuazione s.m.ii.; - la Deliberazione dell’ Ufficio di Presidenza n. 67 del 18 aprile 2001 di approvazione del Regolamento sull’ordinamento degli Uffici e dei Servizi del Consiglio Regionale della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento Calabria, modificata dalle deliberazioni dell’ Xxxxxxx xx Xxxxxxxxxx x. 00 del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 201219 febbraio 2002, n. 234 57 del 22 ottobre 2019 e successive modifiche e integrazionin. 20 del 26 giugno 2020; - la Decisione di esecuzione della Commissione legge regionale 6 aprile 2011 n. 11 recante “Istituzione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Autonoma Calabria e norme per la pubblicazione degli atti”, ed in particolare gli art. 5 e 9; - la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 190 del 4 maggio 2017, di approvazione del nuovo Regolamento di Amministrazione e Contabilità del Consiglio Regionale della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione EuropeaCalabria, così come modificata con la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 342 del 28 settembre 2018; - la Deliberazione dell’ Ufficio di Presidenza n. 71 del 24 novembre 2017, con Decisione C (2014) la quale è stata approvata la nuova struttura organizzativa del Consiglio regionale, così come modificata con la Deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 10096 elaborato in coerenza 14 del 26 giugno 2020; - la nota del Direttore Generale doc. int. n. 5070 del 17 febbraio 2022, a mente della quale l’incarico di Dirigente del Settore Provveditorato Economato e Contratti è svolto dal dirigente dell’Area Gestione, Avv. Xxxxxx Xxxxxxxxx; - la deliberazione del Consiglio regionale n. 107 del 30 agosto 2022 con il Regolamento (UE) la quale sono stati approvati l’assestamento e alcune variazioni al bilancio di previsione 2022-2024 del Consiglio regionale; - la determinazione del Direttore generale n. 1303/2013 e 537 del 7 settembre 2022 con il Regolamento (UE) n. 1304/2013la quale è stata approvata la VII variazione al bilancio finanziario gestionale, per gli esercizi 2022-2024; la Decisione - deliberazione dell’ Ufficio di esecuzione della Commissione C (2018)6273 Presidenza n.59 del 21 settembre 2018 che modifica 2022 con la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi quale è stato approvato il terzo aggiornamento annuale del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita biennale degli acquisti di forniture e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021servizi 2021-2022; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; - la Deliberazione della Giunta Regionale del Consiglio regionale n. 12/21 11 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 201423 dicembre 2021, con cui è stato approvato il bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2022-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.2024;

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VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019decreto-20.6.2019; la Legge legge 24 dicembre 2012giugno 2014, n. 234 90, convertito, con modificazioni, dall’articolo 1, comma 1, della legge 11 agosto 2014, n. 114, recante Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione Misure urgenti per la semplificazione e all'attuazione della normativa la trasparenza amministrativa e delle politiche dell'Unione europeaper l’efficienza degli uffici giudiziari”, ed in particolare l’articolo 24-ter, concernente “Regole tecniche per l’attuazione dell’Agenda digitale italiana”; - il Decreto 31 maggio 2017 decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 115 179, recante Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti Modifiche ed integrazioni al Codice dell’amministrazione digitale, di Statocui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, ai sensi dell’articolo 521 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”, ed in particolare l’articolo 63, comma 61, della Legge 24 dicembre 2012che attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri la facoltà di nominare, per un periodo non superiore a tre anni, un Commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda digitale; - il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 settembre 2016, con il quale il xxxx. Xxxxx Xxxxxxxxxx è stato nominato, per due anni a decorrere dalla data del citato decreto, Commissario straordinario del Governo per l’attuazione dell’Agenda digitale; - il Decreto legislativo 4 giugno 2003 n. 127, recante "Riordino del Consiglio nazionale delle ricerche (C.N.R.)"; - il Regolamento di organizzazione e funzionamento del C.N.R., emanato con Decreto del Presidente del CNR n° 43 del 26/05/2015 prot. 36411 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n° 123 del 29/05/2015 ed entrato in vigore dal 01/06/2015; - il Regolamento di amministrazione, contabilità e finanza del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Decreto del Presidente del CNR del 4 Maggio 2005 prot. 0025034; - il Codice dell’amministrazione digitale (CAD) emanato con decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 234 82, e successive modifiche modificazioni e integrazioni; - l’Atto di indirizzo concernente la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato definizione delle priorità politiche da realizzarsi nell'anno 2015 con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001proiezione triennale 2015-2017, emanato con DM 23 settembre 2014; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” - le Linee guida nazionali per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021valorizzazione del patrimonio informativo pubblico per l’anno 2014, emanate dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID); il Programma Regionale di Sviluppo 2020 - l’Agenda nazionale per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico per l’anno 2014, adottata da AGID; - Lo Statuto del CNR approvato con Deliberazione G.R. 9/15 decreto n. 24 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 7 aprile 2015 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati in vigore dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.1 Maggio 2015;

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VISTI. la Costituzione Italiana, in particolare agli articoli 3, 30, 31, 32, 33, 34, 76, 87 e 117; • la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, in particolare agli articoli 21 e 26, • la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, New York del 13 dicembre 2006, ratificata con legge n. 18 del 3 marzo 2009; • la “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” del 5 febbraio 1992 n. 104 e successive modifiche ed integrazioni; • il Regolamento decreto Interministeriale 9 luglio 1992 applicativo dell’art. 13 della legge sopra ricordata, sui criteri di stipula degli accordi di programma; • il DPR 24 febbraio 1994, denominato “Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle Unità Sanitarie Locali in materia di portatori di handicap”; • la classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute (UEICF) 2020/972 dell'Organizzazione mondiale della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica sanità, approvata con risoluzione dell'Assemblea mondiale della sanità il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda 22 maggio 2001; • la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012legge 9 gennaio 2004, n. 234 4, recante: Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europeaDisposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici”; il Decreto 31 maggio 2017 DPCM n. 115 “185 del 23 febbraio 2006 "Regolamento recante la disciplina modalità e criteri per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti l'individuazione dell'alunno come soggetto in situazione di Statohandicap, ai sensi dell’articolo 52dell'art. 35, comma 67 della legge 27 dicembre 2006, n.289”; • le linee-guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità con Nota MIUR n. 4274 del 4 agosto 2009; • la legge regionale Xxxxxx Xxxxxxx n. 4 del 19 febbraio 2008, “Disciplina degli accertamenti della disabilità. Ulteriori misure di semplificazione ed altre disposizioni in materia sanitaria e sociale”; • la delibera di Giunta Regionale Xxxxxx Xxxxxxx n. 1/2010 “Percorso per l’accertamento di disabilità e certificazione per l’integrazione scolastica dei minorenni in Xxxxxx-Romagna”; • la delibera di Giunta Regionale Xxxxxx Xxxxxxx n. 1851/2012 “Modifiche ed integrazione alla D.G.R. 1/2010 “Percorso per l’accertamento di disabilità e certificazione per l’integrazione scolastica dei minorenni in Xxxxxx-Romagna”; • la delibera Giunta Regionale Xxxxxx Xxxxxxx n. 1832/2013 “Rettifica DGR 1851/2012”; • la legge 22 giugno 2016, n. 112, recante “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”; • il decreto legislativo del 13 aprile 2017, n. 66 “Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della Legge 24 dicembre 2012legge 13 luglio 2015, n. 234 107” e successive modifiche e ed integrazioni; • La Circolare Ministeriale 338 del 26/04/2018 relativa all’istituzione dei G.L.I.R.; • Il decreto Legislativo del 7 agosto 2019, n. 96 “Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, recante: «Norme per la Decisione promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107»” e tutte le relative circolari applicative ed attuative; • la delibera n. 27 del 18/07/2012 del Consiglio dell’Unione Terre d’Argine “Approvazione dell’Accordo di esecuzione della Commissione Programma Provinciale per l’integrazione scolastica di allievi con disabilità nelle scuole di ogni ordine e grado; • L’Accordo di programma provinciale per l’integrazione scolastica di allievi con disabilità pubblicato sul Bollettino Ufficiale Regione Xxxxxx-Romagna n. 215 del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo 16 ottobre 2012. • la delibera del Consiglio dell’Unione Terre d’Argine n. 28 del 30/10/2019, ad oggetto: “Approvazione dell'Accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 programma distrettuale per l'inclusione scolastica di alunni/e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione disabilità nelle scuole di esecuzione ogni ordine e grado per gli anni 2019-2021 e di tutti i relativi allegati e presa d'atto della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione proroga dell'Accordo Provinciale e di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianzatutti i relativi allegati”; la Deliberazione • le comunicazioni del Presidente della Giunta Regionale Provincia di Modena prot. n. 47/14 70837/2021 del 29/09/2015 avente ad oggetto 26/10/2021 e prot. n. 71167-2021 del 27-10-2021 di proroga degli Accordi di Programma Provinciali per l'integrazione scolastica di allievi con disabilità fino Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitariaalla completa emanazione ed operatività di tutti i decreti attuativi previsti dal D.Lgs. 66/2017, e successivo D.Lgs.96/2019”, “fatto salvo il suo necessario aggiornamento in caso di eventuale approvazione di provvedimenti che dovessero modificare anche parzialmente gli elementi fondamentali dell’Accordo stesso”; i Criteri • tutti gli atti deliberativi di selezione approvazione del presente Accordo distrettuale da parte delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020Istituzioni interessate (Unione Terre d’Argine; Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado dei Comuni di Campogalliano, approvati dal Comitato Carpi, Novi di Sorveglianza del 09/06/2015 Modena e ss.mm.ii.Soliera; ASL Distretto 1 di Carpi);

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Samples: Accordo Di Programma Distrettuale

VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, recante “Ordinamento della Commissione Presidenza del 2 Consiglio dei Ministri, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59” e successive modificazioni; − il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni ed integrazioni; − il decreto legge 16 maggio 2008, n. 85, convertito con modificazione dalla legge 14 luglio 2020 2008, n. 121, che modifica ha, tra l’altro, attribuito al Presidente del Consiglio dei Ministri le funzioni di indirizzo e coordinamento in materia di politiche giovanili; − il regolamento (UE) d.P.C.M 22 novembre 2010 concernente la disciplina dell’autonomia finanziaria e contabile della Presidenza del Consiglio dei Ministri; − il d.P.C.M 23 dicembre 2019 di approvazione del bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’anno 2020; − il d.P.C.M 1° ottobre 2012, recante “Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio di Ministri” pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 288 in data 11 dicembre 2012, come novellato dal d.P.C.M. 22 febbraio 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 234 67 in data 20 marzo 2019; − il d.P.C.M. 6 agosto 2018, registrato alla Corte dei conti in data 13 agosto 2018 n. 1676, con il quale alla Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxx è stato conferito l’incarico di Capo del Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale, oggi Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale; − il d.P.C.M. 17 ottobre 2017, registrato alla Corte dei conti il 7 dicembre 2017, al n. 2347, con il quale, a decorrere dal 17 ottobre 2017, al Cons. Xxxxxx Xxxxxxxx è stato conferito l’incarico di Coordinatore dell’Ufficio per le politiche giovanili; − l’articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni ed integrazioni prevede che Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europeale amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52− l’articolo 8, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012legge 5 giugno 2003, n. 234 131, prevede che, in sede di Conferenza Unificata, il Governo può promuovere la stipula di intese dirette a favorire il raggiungimento di posizioni unitarie ed il conseguimento di obiettivi comuni; − il decreto a firma del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega in materia di pari opportunità e successive modifiche politiche giovanili e integrazioni; la Decisione servizio civile universale, registrato dalla Corte dei conti in data XXXX, al n. XXXX, che, in attuazione dell’Intesa, ha provveduto al riparto del “Fondo per le politiche giovanili per l’anno 2020”, assegnando alle Regioni ed alle Province Autonome risorse per un ammontare complessivo di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.euro 8.725.127,00;

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Samples: Accordo Di Collaborazione

VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012D.Lgs 15 giugno 2015, n. 234 81 inerente la Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione Disciplina organica dei contratti di lavoro e all'attuazione revisione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183” ed in particolare gli art. 43, 44, 45; il Decreto - D.Lgs 14 settembre 2015, n. 150 art. 31 maggio 2017 n. 115 Regolamento recante la disciplina Disposizioni per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti riordino della normativa in materia di Statoservizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell’articolo 52dell'articolo 1, comma 63, della Legge 24 legge 10 dicembre 20122014, n. 234 183” - Accordo Conferenza Stato-Regioni 24 settembre 2015, n. 158 “Accordo sul progetto sperimentale recante: Azioni di accompagnamento, sviluppo e successive modifiche rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e integrazioniFormazione Professionale” che prevede, ai fini dell’implementazione in Italia di un sistema duale di formazione, che i percorsi formativi di Istruzione e Formazione Professionale attivati nel suo ambito: ✓ debbano svolgersi nel rispetto dei principi e dei livelli essenziali definiti dagli articoli da 15 a 22 del D.Lgs 226/2005; ✓ possano essere realizzati attraverso la Decisione modalità dell’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale di esecuzione cui al D.Lgs 81/2015; - Decreto Ministeriale 12 ottobre 2015, recante “Definizione degli standard formativi dell'apprendistato e criteri generali per la realizzazione dei percorsi di apprendistato, in attuazione dell'articolo 46, comma 1, del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81” - Raccomandazione del Consiglio Europeo 22 Aprile 2013 (2013/c 120/01) sulla “Xxxxxxxx Xxxxxxx“ e sugli altri strumenti per agevolare la transizione scuola lavoro - Programma Formazione ed innovazione per l’occupazione FIxO “Avviso pubblico per la concessone di contributi es art. 12, L. 241/1990 in favore dei centri di formazione professionale per la realizzazione di azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito della Commissione IeFP (Istruzione e Formazione Professionale)” pubblicato l’08 ottobre 2015 - Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca “Attività di alternanza scuola lavoro guida operativa per la scuola” (pubblicato il 12 ottobre 2015) - L.R. 5 ottobre 2015, n. 30 “Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Lombardia. Modifiche alle ll.rr. 19/2007 sul sistema di istruzione e formazione e 22/2006 sul mercato del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo lavoro” (BURL n. 41, suppl. del 09 Ottobre 2015) - Delibera R.L. 23 dicembre 2015, n. 4676 “Disciplina dei profili formativi del contratto di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 apprendistato” - Decreto R.L. 29 dicembre 2014 dalla Commissione Europea2015, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) 11914 “Avviso pubblico per la realizzazione di un’offerta formativa finalizzata all’acquisizione di una qualifica di istruzione e formazione professionale o di un diploma professionale rivolta ad apprendisti assunti ai sensi dell’art. 43 d.lgs. 85/2015” - Delibera R.L. 29 febbraio 2016, n. 1303/2013 4872 “Programmazione del sistema "dote scuola" per i servizi di istruzione e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione formazione professionale, approvazione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione un sistema di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE interventi per il sostegno a titolo rafforzamento del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita sistema duale e dell’occupazione” programmazione degli interventi di istruzione e formazione tecnica superiore (ifts) per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 l’anno scolastico e istituzione del Comitato di Sorveglianzaformativo 2016/2017; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.;

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Samples: Accordo Territoriale Sperimentale

VISTI. il Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea; • la Deliberazione del Consiglio regionale 21 dicembre 2013, n. 14 (Documento di economia e finanza regionale 2014-2016), approvata nel dicembre 2013 in coerenza con la mozione n. 31 del Consiglio Regionale del Lazio del novembre 2013 recante “Iniziative relative ai Fondi Strutturali Europei per i periodi di programmazione 2007-2013 e 2014-2020; • il Regolamento (UECE) 2020/972 della Commissione n. 396/2009 del 2 luglio 2020 Parlamento europeo e del Consiglio del 6/05/2009 che modifica il regolamento Regolamento (UECE) n. 1407/2013 1081/2006 relativo al Fondo sociale europeo per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinentiestendere i costi ammissibili a un contributo del FSE; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e con del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione, sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca, e disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio; • il Regolamento (UE) n. 1304/20131301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006; • il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo Sociale Europeo e che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio; • il Regolamento di Esecuzione (UE) N. 821/2014 della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati; • il Regolamento n. 1011/2014 della Commissione Europea, del 22 settembre 2014, recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi; • la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 Europea n. C(2014) 8021 del 21 settembre 2018 29.10.2014, che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva ha approvato determinati elementi dell’Accordo di partenariato con l’Italia; • la Direttiva del programma operativo POR Sardegna Presidente della Giunta regionale n. R00004 del 07/08/2013 inerente l’istituzione della “Cabina di Regia per l’attuazione delle politiche regionali ed europee (Coordinamento e Gestione dei Fondi Strutturali e delle altre risorse finanziarie ordinarie e/o aggiuntive)”, aggiornata e integrata dalla Direttiva del Presidente della Giunta regionale R00002 dell’8/04/2015; • la Deliberazione del Consiglio Regionale del 10 aprile 2014, n. 2 con cui sono state approvate le “Linee di indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo 2014- 2020”; • la Deliberazione n.479 del 17 luglio 2014 con cui la Giunta Regionale ha adottato le proposte di Programmi Operativi Regionali: FESR, FSE per il sostegno a titolo e PSR FEASR 2014-2020; • la Deliberazione n. 660 del 14 ottobre 2014 con cui la Giunta regionale ha designato l’Autorità di Audit, l’Autorità di Certificazione, l’Autorità di gestione del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e l’Autorità di gestione del Fondo Sociale Europeo (FSE) per il ciclo di programmazione 2014-2020; • la Decisione n° C(2014) 9799 del 12 dicembre 2014 con cui la Commissione Europea ha approvato il Programma Operativo Regione Lazio Fondo Sociale Europeo 2014-2020 nell’ambito dell’obiettivo dell’Obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”, contrassegnato con il n°CCI2014IT05SFOP005; • la Deliberazione di Giunta regionale n. 55 del 17 febbraio 2015 recante: “Presa d’atto del Programma Operativo della Regione Lazio FSE n°CCI2014IT05SFOP005- Programmazione 2014-2020, nell’ambito dell’Obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”; • la Deliberazione di Giunta regionale n. 83 del 13 marzo 2015 che ha istituito il Comitato di Sorveglianza del POR FSE; • la Deliberazione di Giunta Regionale n. 252 del 26 maggio 2015 concernente “Adozione della Strategia unitaria per le attività di comunicazione e informazione relative alla programmazione 2014-2020 dei Fondi SIE”; • la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021Determinazione dirigenziale G05336 30/04/2015 “Strategia regionale di sviluppo della programmazione del Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Approvazione del Piano di attuazione della governance del processo partenariale”; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta regionale n. 269 del 1 giugno 2012 recante modalità e termini per la gestione e la rendicontazione degli interventi finanziati dalla Regione, con o senza il concorso nazionale e/o comunitario; • la Determinazione Dirigenziale n. B06163 del 17 settembre 2012 "Direttiva Regionale per lo Svolgimento, la rendicontazione e il controllo delle attività cofinanziate con il Fondo Sociale Europeo e altri Fondi" e relativi Allegati A e B; • la metodologia e i criteri di selezione delle operazioni approvati dal Comitato di sorveglianza nella riunione del 27 maggio 2015; • la Determinazione Dirigenziale G05903 del 15/5/2015: POR FSE Lazio 2014-2020 – Recepimento e approvazione del logo del Programma Operativo regionale del Fondo Sociale Europeo – Programmazione 2014-2020 e del manuale di immagine coordinata; • la Determinazione Dirigenziale G10446 del 3/9/2015: Approvazione del logo Lazio Europa e delle Linee Guida per i beneficiari del FSE, Annullamento e sostituzione del Manuale di stile approvato con Determinazione n. 12/21 G05903 del 27/03/2015 15 maggio 2015; • il Decreto del Presidente n. T00091 del 17/04/2019 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione Modifica dei componenti della Giunta Regionale di cui ai Decreti del Presidente della Regione Lazio n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitariaT00092/2018, n. T00102/2018, n. T00103/2018, n. T00108/2018 e n. T00175/2018; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.;

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Samples: www.regione.lazio.it

VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica D.lgs. 50/2016 e ss.mm.ii.; - il regolamento (UE) D.Lgs. n. 1407/2013 per quanto riguarda 165/2001 e ss.mm.ii.; - la sua proroga legge regionale 13 maggio 1996, n.8 e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda ss.mm.ii.; - la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012legge regionale 4 settembre 2001, n. 234 19 e s.m.ii.; - la Deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 67 del 18 aprile 2001 di approvazione del Regolamento sull’ordinamento degli Uffici e dei Servizi del Consiglio Regionale della Calabria, modificata dalle deliberazioni dell’Xxxxxxx xx Xxxxxxxxxx x. 00 del 19 febbraio 2002, n. 57 del 22 ottobre 2019 e n. 20 del 26 giugno 2020; - la legge regionale 6 aprile 2011 n. 11 recante Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione Istituzione del Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Calabria e all'attuazione norme per la pubblicazione degli atti”, ed in particolare gli art. 5 e 9; - la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 190 del 4 maggio 2017, di approvazione del nuovo Regolamento di Amministrazione e Contabilità del Consiglio Regionale della normativa Calabria, così come modificata con la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 342 del 28 settembre 2018; - la Deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 71 del 24 novembre 2017, con la quale è stata approvata la nuova struttura organizzativa del Consiglio regionale, così come modificata con la Deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 14 del 26 giugno 2020; - la Deliberazione del Consiglio regionale n. 11 del 23 dicembre 2021, con cui è stato approvato il bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2022-2024; - la deliberazione del Consiglio regionale n. 107 del 30 agosto 2022 avente ad oggetto: “Bilancio di previsione 2022-2024 del Consiglio regionale della Calabria: assestamento e delle politiche dell'Unione europeavariazioni”; il Decreto 31 maggio 2017 - la determinazione del direttore Generale n. 115 “Regolamento recante 537 del 7 settembre 2022 con la disciplina quale è stata approvata la settima variazione al bilancio gestionale, per gli esercizi 2022-2024 per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti Consiglio regionale della Calabria; - la Deliberazione dell'Ufficio di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione Presidenza n° 64 del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea4 ottobre 2022, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 cui è stato conferito al Xxxx. Xxxxx Xxxxxx Latella, l’incarico di dirigente ad interim del Settore Provveditorato, Economato e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.Contratti;

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VISTI. il Decreto Legislativo del 19 novembre 1997, n. 422, “Conferimento alle Regioni ed agli Enti Locali di funzioni e compiti in materia di trasporto pubblico locale, a norma dell'articolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59”, e successive modifiche ed integrazioni; • la legge regionale 16 luglio 1998 n. 30 “Disposizioni in materia di trasporto pubblico locale” e successive modificazioni ed integrazioni; • la Deliberazione di Giunta Regionale del 20.12.1999, n. 5928, che ha approvato lo schema di Accordo di Programma (sottoscritto il 22/12/1999) tra l’allora Ministero dei Trasporti e della Navigazione e la Regione Lazio per il trasferimento a quest’ultima delle funzioni amministrative e di programmazione delle ferrovie allora in concessione; • D.P.C.M. 16 novembre 2000 “Individuazione e trasferimento alle Regioni delle risorse per l’esercizio delle funzioni e compiti conferiti ai sensi degli artt. 9 e 12 del D.Lgs. n.422/1997 in materia di trasporto pubblico locale” • il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UECE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga 1370/2007 del Parlamento Europeo e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinentidel Consiglio del 23 ottobre 2007; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UECE) n. 1303/2013 1371/2007 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2007; • la legge regionale del 25 maggio 2016 n. 6 “Disposizioni in materia di tutela dei consumatori e degli utenti”; • l’articolo 37 del Decreto Legge 6 giugno 2011, n. 201 convertito con il Regolamento modificazioni dalla legge 22 dicembre 2011, n. 000 x x.x.x., xxx xxxxxxxxxx x'Xxxxxxxx xx Xxxxxxxxxxx xxx Xxxxxxxxx (UEXXX); • la Deliberazioni dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti n. 49/2015, n. 16/2018 e n.120/2018, per quanto applicabili; • i Decreti ANSF (oggi ANSFISA) nn. 1, 2 e 3 del 2019; • la Regione Lazio è titolare delle funzioni e dei compiti di programmazione ed amministrazione inerenti i servizi di trasporto ferroviario di interesse regionale e locale; • con D.G.R. n. 1304/2013161 del 30/03/2021, la Giunta Regionale ha preso atto del servizio svolto da ATAC S.p.A., in regime di proroga del Contratto di servizio relativo al biennio 2017-2019, nelle more del perfezionamento del subentro delle società regionali in house COTRAL S.p.A. e ASTRAL S.p.A. in attuazione delle deliberazioni di Giunta regionale 479/2019, 689/2019, 288/2020 e 926/2020; la Decisione • con determinazione dirigenziale del 22 aprile 2021, n. G04530 è stato approvato tra l’altro, lo schema di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 Contratto di Servizio tra Regione Lazio ed A.T.A.C. S.p.A. che modifica la decisione disciplina l’affidamento dell’esercizio di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE servizi di trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale e locale sulle ferrovie Regionali Roma-Lido, Roma Viterbo e Roma-Giardinetti.” e i relativi allegati, per il sostegno biennio 2019 – 2021; • si rende necessario, a titolo seguito di intese intercorse per le vie brevi con Atac, apportare delle modifiche allo schema di contratto di servizio adottato con determinazione dirigenziale n. G04530, del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.22/04/2021;

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VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 decreto legislativo del 23 giugno 2011, n. 118, recante. “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) legge 05 maggio 2009, n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga 42” e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinentisuccessive modifiche ed integrazioni; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; - la Legge 24 dicembre 2012regionale 20 novembre 2001, n. 234 25, recante “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione in materia di programmazione, bilancio contabilità della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 Regione” e successive modifiche e integrazioni; - il regolamento regionale 9 novembre 2017, n. 26, recante: “Regolamento regionale di contabilità”; - la Decisione Legge regionale 28 dicembre 2018, n. 13, recante: “Legge di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo stabilità regionale 2019”; - la Legge regionale 28 dicembre 2018, n. 14, recante: “Bilancio di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE previsione finanziario della Regione Autonoma Lazio 2019-2021”; - la deliberazione della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 Giunta regionale 28 dicembre 2014 dalla Commissione Europea2018, n. 861, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021. Approvazione del “Documento tecnico di accompagnamento, ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese”; - la deliberazione della Giunta regionale 28 dicembre 2018, n. 862, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021. Approvazione del “Bilancio finanziario gestionale, ripartito in capitoli di entrata e di spesa”; - la deliberazione della Giunta regionale 5 febbraio 2018, n. 64, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021. Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell’articolo 3, comma 2, lettera c), della Legge regionale 28 dicembre 2018, n. 14 e dell’articolo 13, comma 5, del regolamento regionale 9 novembre 2017, n. 26; - l’articolo 30, comma 2, del r.r. n. 26/2017, in riferimento alla predisposizione del piano finanziario di attuazione della spesa; - la deliberazione della Giunta regionale 22 gennaio 2019, n. 16, concernente: “Applicazione delle disposizioni di cui agli articoli 10, comma 2, e 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2018-2020, ai sensi dell’articolo 28, comma 6, del regolamento regionale 9 novembre 2017. Aggiornamento del bilancio reticolare, ai sensi dell’articolo 29 del r.r. n. 26/2017”; - la circolare del Segretario Generale della Giunta regionale (prot n. 0131023 del 18/02/2019) e le altre, eventuali e successive, integrazioni, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato la quale sono fornite indicazioni in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 riferimento alla gestione del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014Bilancio regionale 2019-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.2021;

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VISTI. Il Dlgs.31 Maggio 2011 n.88, che denomina il Regolamento Fondo per le Aree sottoutilizzate (UEFAS) 2020/972 Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC); - La L. 30 Luglio 2010 n.122 art.7 commi 26 e 27 che attribuisce la gestione del FAS (ora FSC) al Presidente del Consiglio dei Ministri, con facoltà di avvalersi per tale gestione del Dipartimento per le Politiche della Commissione del 2 luglio 2020 Coesione istituito presso la stessa Xxxxxxxxxx, - Xx X. 00 ottobre 2013 n.125 che modifica ripartisce le funzioni relative alle politiche di coesione tra il regolamento (UE) n. 1407/2013 Dipartimento e l'Agenzia per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinentiCoesione territoriale; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 -La L. 27 dicembre 20122013, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione 147 - articolo 1, comma 6 che individua le risorse del Fondo per lo sviluppo e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina coesione per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti periodo di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE programmazione 2014-2020 destinandole a sostenere esclusivamente interventi per lo sviluppo, anche di natura ambientale, secondo la chiave di riparto 80% per le aree del Mezzogiorno e istituzione 20% aree Xxxxxx Xxxx; - Xx X. 00 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015) - articolo 1, comma 703 che detta ulteriori disposizioni per l'utilizzo delle risorse del Comitato Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) programmazione 2014/2020; - La L. n. 56 del 7 aprile 2014 «Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di Sorveglianzacomuni» - articolo 1, comma 2 - che definisce le Città Metropolitane quali “enti territoriali di area vasta” con le seguenti finalità istituzionali generali: “cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano; promozione e gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione di interesse della città metropolitana; cura delle relazioni istituzionali afferenti al proprio livello, ivi comprese quelle con le città e le aree metropolitane europee; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.;

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Samples: Accordo Di Collaborazione

VISTI. Il Regolamento (CE) 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di sviluppo regionale e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999; Il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il Regolamento (UECE) 2020/972 n. 1260/1999; Il Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione dell'8 dicembre 2006, che stabilisce modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e del Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale; Il Regolamento (CE) n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il Regolamento (CE) n.1083/2006 per quanto riguarda alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria; Il Regolamento (CE) n. 846/2009 della Commissione del 2 luglio 2020 1 settembre 2009 che modifica il Regolamento (CE) n. 1828/2006 che stabilisce le modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul fondo di coesione e del regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale; Il Regolamento (CE) n. 397/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 6 maggio 2009 che modifica il regolamento (CE) n. 1080/2006 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale per quanto riguarda l’ammissibilità degli investimenti a favore dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili nell’edilizia abitativa; Il Regolamento (UE) n. 1407/2013 539/2010 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 giugno 2010 che modifica il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda la sua proroga semplificazione di taluni requisiti e talune disposizioni relative alla gestione finanziaria ed al Regolamento (CE) 846/2009 del 1 settembre 2009 che modifica il regolamento (CE) n. 1828/2006 che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1083/2006 e del regolamento (CE) n. 1080/2006; Il Regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 17 giugno 2014 (Regolamento Generale di Esenzione per Categoria) che approva determinati elementi dell'accordo dichiara alcune categorie di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato, All. 1 per la definizione di micro, piccole e medie imprese; Il Regolamento (UE) n. 1303/2013 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti <<de minimis>>; La COM(2010) 642/3 della Commissione Europea “Conclusioni della Quinta relazione sulla coesione economica, sociale e territoriale: il futuro della politica di coesione”; La COM(2010) 2020 della Commissione Europea “EUROPA 2020 Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”; I negoziati in materia del Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) 2014/2020; Il documento “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei Fondi comunitari 2014-2020” elaborato dal Ministro per la Coesione territoriale, d’intesa con il i Ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; La COM(2011) 500 della Commissione Europea “A Budget for Europe 2020”; Il Documento di Orientamento Strategico della Programmazione Operativa 2014/2020 della Regione Calabria; Il Regolamento (UE) n. 1304/2013651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 (Regolamento Generale di Esenzione per Categoria) che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato, all. 1 per la definizione di micro, piccole e medie imprese; Gli artt. 3, 4, 5, 13 e 19 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali a norma dell’articolo 31 della legge 3 agosto 1999, n. 265” e xx.xx. ed ii.; Gli artt. 30, 33, 34 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali a norma dell’articolo 31 della legge 3 agosto 1999, n. 265” e xx.xx. ed ii.; L’art. 19 (“Funzioni fondamentali dei comuni e modalità di esercizio associato di funzioni e servizi comunali”) della LEGGE 7 agosto 2012, n. 135 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, recante disposizioni urgenti per la Decisione revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini.” e xx.xx. ed ii.; La Legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme sul procedimento amministrativo” e xx.xx. ed ii.; Lo Statuto Regione Calabria – L. regionale 19 ottobre 2004, n. 25 – artt. 2 (sussidiarietà delle funzioni), 42 (Regione e disciplina comunitaria), 46 (Rapporto con gli Enti Locali); Il Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123 “Disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese, a norma dell'articolo 4, comma 4, lettera c), della legge 15 marzo 1997, n. 59"; Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 196 del 3 ottobre 2008; Il Decreto del Presidente della Repubblica del 5 aprile 2012 n. 98, “Regolamento recante modifiche al Decreto del Presidente della Repubblica 3 ottobre 2008 n. 196 di esecuzione della Commissione C del Regolamento (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione CE) n. 1083/2006 concernente disposizioni generali sul Fondo Europeo di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita Europea e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale sul Fondo di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di SorveglianzaCoesione”; la Deliberazione della Giunta Regionale Il Xxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxxxxxxx 00 dicembre 2000, n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto 445 Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitariaTesto Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa”; Il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”; La Legge Regionale 24 novembre 2006 n. 15 “recante riordino territoriale ed incentivazione delle forme associative dei comuni”; La Deliberazione Giunta Regione Calabria n°224 del 18 giugno 2013; La Deliberazione Giunta Regione Calabria n° 335 del 09 giugno 2009; La Deliberazione Giunta Regione Calabria n°459 del 24 luglio 2009; La Deliberazione Giunta Regione Calabria n° 95 del 23 febbraio 2009; La Legge 13 agosto 2010, n. 136 “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia.”; Il Decreto Legislativo n° 196 del 30 giugno 2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”; L’Accordo di Programma siglato tra i Criteri 16 Comuni già aderenti al PIT 8 “Serre Cosentine”, in data 24/02/2015, presso la sede municipale del Comune di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.iiRende.;

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Samples: cosenza.etrasparenza.it

VISTI. il Il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione n. 1303/2013 del 2 luglio 2020 Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che modifica abroga il regolamento (UERegolamento(CE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga 1083/2006 del Consiglio e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga suoi regolamenti attuativi e gli adeguamenti pertinentidi esecuzione; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento(CE) n. 1081/2006 del Consiglio e suoi regolamenti attuativi e di esecuzione; • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 288/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014, recante modalità di applicazione del regolamento(UE) n. 1303/2013; • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 215/2014 della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del regolamento(UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e con del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali; • il Regolamento delegato (UE) n. 480/2014 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento(UE) n. 1303/2013; • il Regolamento (UE) n. 1304/2013651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato(Regolamento generale di esenzione per categoria); • il Regolamento delegato (UE) n. 1042/2014 della Commissione, del 25 luglio 2014, che integra il Regolamento(UE) n. 514/2014 per quanto riguarda la designazione e le responsabilità di gestione e di controllo delle autorità responsabili e lo status e gli obblighi delle autorità di audit; • i Regolamenti delegati (UE) n. 1048/2014 e 1049/2014 del 30 luglio 2014 della Commissione in tema di comunicazione, pubblicità e diffusione delle informazioni • il Regolamento delegato (UE) 2019/2170 della Commissione del 27 settembre 2019 recante modifica del regolamento delegato(UE) 2015/2195 che integra il regolamento(UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo sociale europeo per quanto riguarda la definizione di tabelle standard di costi unitari e di importi forfettari per il rimborso da parte della Commissione agli Stati membri delle spese sostenute; • il Regolamento delegato (UE) 2019/697 della Commissione del 14 febbraio 2019 recante modifica del regolamento delegato(UE) 2015/2195 che integra il regolamento(UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo sociale europeo per quanto riguarda la definizione di tabelle standard di costi unitari e di importi forfettari per il rimborso da parte della Commissione agli Stati membri delle spese sostenute • il Regolamento delegato (UE) 2019/379 della Commissione del 19 dicembre 2018 recante modifica del regolamento delegato(UE) 2015/2195 che integra il regolamento(UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo sociale europeo per quanto riguarda la definizione di tabelle standard di costi unitari e di importi forfettari per il rimborso da parte della Commissione agli Stati membri delle spese sostenute; • il Regolamento delegato (UE) 2018/1127 della Commissione del 28 maggio 2018 recante modifica del regolamento delegato(UE) 2015/2195 che integra il regolamento(UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo sociale europeo per quanto riguarda la definizione di tabelle standard di costi unitari e di importi forfettari per il rimborso da parte della Commissione agli Stati membri delle spese sostenute; • il Regolamento (UE/Euratom) n. 2018/1046 (cd. Regolamento Omnibus) che prevede che a tutte le operazioni per le quali il sostegno pubblico non sia superiore a 100.000 EURO si applica l'articolo 67, paragrafo 2 bis, del Regolamento (UE) 1303/2013 che prevede l’obbligo di adottare opzioni di semplificazione dei costi all’operazione nella sua integralità; • il Regolamento delegato (UE) 2017/2016 della Commissione del 29 agosto 2017 recante modifica del regolamento delegato(UE) 2015/2195 della Commissione che integra il regolamento(UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo sociale europeo, per quanto riguarda la definizione di tabelle standard di costi unitari e di importi forfettari per il rimborso da parte della Commissione agli Stati membri delle spese sostenute; • il Regolamento delegato (UE) n. 90/2017 della Commissione del 31 ottobre 2016, recante modifica del Regolamento delegato(UE) 2015/2195 che integra il Regolamento(UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo al Fondo Sociale Europeo, per quanto riguarda la definizione di tabelle standard di costi unitari e di importi forfettari per il rimborso da parte della Commissione agli Stati Membri delle spese sostenute; • il Regolamento (UE) n. 2020/2221 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 dicembre 2020 che modifica il regolamento(UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda le risorse aggiuntive e le modalità di attuazione per fornire assistenza allo scopo di: - promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali; - preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia, con particolare riguardo all’introduzione dell’art. 92 bis “Risorse REACT-EU”; - dell’art. 92 ter “Modalità di attuazione per le risorse REACT-EU” Risorse UE REACT Articolo 92b; - dell’allegato VII bis “Metodo di assegnazione delle risorse REACT-EU”; • la Decisione di esecuzione (UE) n. 2021/182 della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 12 febbraio 2021 che modifica stabilisce la decisione ripartizione per Stato membro delle risorse REACT-EU per l'anno 2021; • il Regolamento di esecuzione C (2014)10096 UE) n. 2021/435 della Commissione del 3 marzo 2021, che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE modificando il precedente Regolamento n. 288/2014 introduce delle novità relativamente ai modelli per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “i Programmi operativi nell'ambito dell'obiettivo Investimenti a in favore della crescita e dell’occupazione” dell'occupazione e dell'obiettivo di Cooperazione territoriale europea alla luce del nuovo obiettivo tematico “Promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell'economia”; • i Regolamenti di esecuzione (UE) nn. 2021/438 e 2021/439 della Commissione del 3 marzo 2021, che modificano, nel primo caso, il regolamento di esecuzione(UE) n. 184/2014 e, nel secondo caso, il regolamento di esecuzione(UE) n. 215/2014 per introdurre il nuovo obiettivo tematico connesso all'emergenza Coronavirus, rispettivamente, tra le categorie di intervento nel quadro dell'obiettivo Cooperazione territoriale europea e tra le categorie di intervento per il FESR, il FSE e il Fondo di Coesione nel quadro dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione; • la Nota 378 del 09.04.2021 Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, con cui viene condiviso con la Commissione Europea il percorso istruttorio relativo al REACT EU; • il Regolamento (UE, Euratom) n. 1046/2018 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica i regolamenti(UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012; • il Decreto del Presidente della Repubblica n. 568/88 del 29 dicembre 1988 e s.m.i. che regolamenta l’organizzazione e le procedure amministrative del Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie e s.m.i.; • il Xxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxxxxxxx x. 00 del 5 febbraio 2018 “Regolamento recante i criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali di investimento europei(SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020; • la Circolare n. 2 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 2 febbraio 2009, GU n. 117 del 22 maggio 2009, relativa a “Tipologia dei soggetti promotori, ammissibilità delle spese e massimali di costo per le attività rendicontate a costi reali cofinanziate dal Fondo sociale europeo 2007-2013 nell’ambito dei Programmi Operativi Nazionali(P.O.N)”; • l’Accordo di Partenariato relativo al ciclo di programmazione dei Fondi UE 2014-2020, adottato dalla Commissione europea con Decisione del 29 ottobre 2014, come modificato l’8 febbraio 2018; • il Programma Operativo Nazionale (PON) “Inclusione”, approvato con Decisione della Commissione C(2014) 10130 del 17 dicembre 2014, riprogrammato con successive Decisioni e da ultimo con Decisione C(2021) n. 6257 del 20 agosto 2021, a titolarità del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale per la Regione Sardegna lotta alla povertà e per la programmazione sociale; • l’Asse 6 del PON Inclusione, finanziato con risorse dell’iniziativa React EU, che prevede la realizzazione di interventi di contrasto alla povertà generata dalla crisi pandemica che coinvolge le persone svantaggiate e in Italia CCI2014IT05SFOP021marginalità estrema o senza dimora e, in particolare, servizi di “Pronto intervento sociale”, di “Accesso alla residenza anagrafica e di Fermo Posta” e di “Housing first e presso le Stazioni di posta”, al fine di contrastare gli effetti della pandemia da COVID-19; • il XX.XX.XX. Sistema di Gestione e Controllo del PON Inclusione nella Versione 6.0 del 12-102020; • il Manuale delle procedure dell’Autorità di Gestione e dell’Organismo Intermedio Versione v. 7.0 12/10/2020; • il Manuale per i Beneficiari PON Inclusione 2014/2020 - Versione 12/10/2020; • le Linee Guida per le azioni di comunicazione contenenti le indicazioni operative per le azioni di informazione e pubblicità degli interventi finanziati con il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE Operativo Nazionale (PON) Inclusione 2014-2020 versione maggio 2017; • la Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016), con particolare riferimento all’articolo 1, comma 386, il quale prevede l’istituzione presso il Ministero del Lavoro e istituzione delle Politiche Sociali di un fondo denominato «Fondo per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale»; • il Decreto 26 maggio 2016 del Comitato Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di Sorveglianzaconcerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, concernente l’avvio sull’intero territorio nazionale del Sostegno per l’Inclusione Attiva; • l’Avviso pubblico 1/2021 PrInS - Progetti Intervento Sociale, adottato dalla Direzione Generale per l’inclusione e le politiche sociali con Decreto Direttoriale e n. 467 del 23 dicembre 2021, per la presentazione di progetti da parte degli Ambiti Territoriali per la realizzazione di interventi di Pronto intervento sociale e interventi a favore delle persone in condizioni di povertà estrema o marginalità, da finanziare a valere sulle risorse dell’iniziativa React-EU; • la Legge 7 agosto 1990, n. 241 recante “Nuove norme sul procedimento amministrativo” e s.m.i; • il D. Lgs 30 marzo 2001 n. 165 recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” e s.m.i.; • il Decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30; • il Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice di protezione dei dati personali” e s.m.i. integrato con le modifiche introdotte dal D.Lgs.n. 101 del 10 agosto 2018 recante “Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento(UE) 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE(regolamento generale sulla protezione dei dati); • la Legge 13 agosto 2010, n. 136 recante “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia” e successivo X.Xxx. 159/2011; • la Legge 8 novembre 2000, n. 328 recante “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”- con particolare riferimento all’articolo 22, relativo alla “Definizione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” e all’articolo 5 “ruolo del terzo settore”; • il DPCM 30 marzo 2001 - Atto di indirizzo e coordinamento sui sistemi di affidamento dei servizi alla persona previsti dall'art. 5 della legge 8 novembre 2000, n. 328; • la Deliberazione della Giunta Regionale Delibera dell’Autorità Nazionale Anticorruzione n. 47/14 32 del 29/09/2015 avente ad oggetto 20 gennaio 2016 recante Prima programmazione Determinazione - Linee guida per l’affidamento di servizi a enti del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitariaterzo settore e alle cooperative sociali”; • la Legge 30 dicembre 2020, n. 178 Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023; • il Piano per gli interventi e i Criteri servizi sociali di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento contrasto alla povertà per il triennio 2021-2023, approvato dalla Rete della protezione e dell’inclusione sociale nella riunione del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.28 luglio 2021;

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VISTI. il Regolamento La Direttiva 2014/94/UE sulla realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi; - Il D.Lgs. 257/2016 per l’attuazione della Direttiva 2014/94/UE; - Il DM 12 maggio 2017 di recepimento della Direttiva ADR. - Il DM 23 ottobre 2018 recante la regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti di distribuzione di idrogeno per autotrazione. - Il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (UE) 2020/972 PNIEC). - La Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni “Il Green Deal europeo” dell’11 dicembre 2019 n. COM (2019) 640 final, ed in particolare il punto 2.1.2. - La Risoluzione del 2 Parlamento europeo del 10 luglio 2020 sulla revisione degli orientamenti per le infrastrutture energetiche transeuropee (2020/2549(RSP)). - La proposta di regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio sugli orientamenti per le infrastrutture energetiche transeuropee e che modifica abroga il regolamento (UE) n. 1407/2013 N. 347/2013 COM (2020) 824 definitivo. - La Risoluzione del Parlamento europeo del 19 maggio 2021 su una strategia europea per l'idrogeno (2020/2242/INI). Per quanto sopra premesso si impegnano ad individuare adeguate modalità di collaborazione per un’azione congiunta volta a promuovere l’utilizzo dell’idrogeno nell’area ligure nella consapevolezza che, oltre alla valenza ambientale, il suo sviluppo come fonte energetica e come combustibile per la trazione rappresenti un’opportunità di sviluppo per l’intero territorio. Ciascuno e tutti nel rispetto della competenza propria ed altrui, e nel pieno spirito della leale collaborazione istituzionale con il Governo nazionale, nonché per quanto riguarda attiene la sua proroga Regione nello spirito di leale cooperazione e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia nel rispetto della competenza regionale di compartecipazione alla formazione del diritto europeo, esprimono la comune volontà di proporre ed attuare azioni finalizzate alla riduzione delle barriere legali ed amministrative alla produzione, lo stoccaggio e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; la distribuzione di idrogeno. A tal fine pertanto sottoscrivono il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.;seguente PROTOCOLLO DI INTESA

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VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione -il Decreto Lgs n. 502 del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 30.12.1992 e successive modifiche e integrazioniintegrazioni recante “Riordino della disciplina in materia sanitaria”; la Decisione - il Decreto Lgs. n.196 del 30 giugno 2003 “Codice in materia di esecuzione protezione dei dati personali”, così come modificato con D. Lgs. 101/18; -la L.R. n. 40 del 24/02/2005 e successive modifiche ed integrazioni “Disciplina del Servizio Sanitario Regionale”, in particolare l’art.29 “Finanziamento della Commissione mobilità sanitaria” e l’art. 76 “Erogazione delle prestazioni da parte delle strutture private”; -la L.R. n.51 del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo 05/08/2009 e successive modifiche ed integrazioni “Norme in materia di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001qualità e sicurezza delle strutture sanitarie: procedure e requisiti autorizzativi di esercizio e sistemi di accreditamento”; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione -il Decreto Presidente della Giunta Regionale del 17 novembre 2016 n. 12/21 79/R “Regolamento di attuazione della legge regionale 5 agosto 2009 n.51 in materia di autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie; -il Regolamento Europeo 2016/679 (RGPD); - il D.P.C.M. del 27/03/2015 12 gennaio 2017 con il quale sono stati definiti i Livelli Essenziali di Assistenza di cui all’art. 1, comma 7, del D.Lgs 502/92; - la Delibera GRT del 15 maggio 2017, n.504 di recepimento del D.P.C.M. 12.01.2017; - la Deliberazione del Direttore Generale n.179 del 30 gennaio 2019 “Sistema Aziendale Privacy. Soggetti del trattamento dei dati: responsabili, referenti, incaricati, Ricognizione e ratifica degli schemi degli atti di nomina. Ulteriori determinazioni; - il Regolamento 16 settembre 2020, n. 90/R – “Autorizzazione e accreditamento delle Strutture sanitarie. Modifiche al regolamento di attuazione della legge regionale 5 agosto 2009, n. 51 , approvato con decreto del Presidente della Giunta regionale 17 novembre 2016, n. 79. Revoca DPGR n. 85/R dell' 11 agosto 2020”; - le Delibere del Consiglio dei Ministro del 31 gennaio 2020, del 29 luglio 2020, del 7 ottobre 2020, del 13 gennaio 2021, del 21 aprile 2021 e il Decreto Legge del 23 luglio 2021 n.105 con le quali è stato dichiarato e prorogato, in ultimo sino al 31 dicembre 2021, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virabili trasmissibili; - il Decreto Legge 17 marzo 2020, n.18, avente ad oggetto “POR FSE 2014Misure urgenti connesse all’emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali” con i quali considerata la straordinarietà e l’urgenza della situazione emergenziale, sono state introdotte misure di sostegno per interventi di tutela anche della salute e sicurezza e seguenti; - che con il Decreto Legge 25 maggio 2021, n.73 recante “ Misure urgenti connesse all’emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali” al Titolo III “Misure per la tutela della salute”, art. 26 “Disposizioni in materia di liste di attesa e utilizzo flessibile delle risorse” al fine di consentire un maggior recupero delle prestazioni di ricovero ospedaliero per acuti e delle prestazioni ambulatoriali non erogate dalle strutture pubbliche e private accreditate nel 2020 a causa dell’intervenuta emergenza epidemiologica conseguente alla diffusione del virus SARS-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere Cov-2, è stato stabilito che, le Regioni, esclusivamente fino al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.;31 dicembre 2021:

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Samples: Accordo Integrativo Tra L’azienda Usl Toscana Centro E La Fondazione Irccs Don Carlo Gnocchi Per L’erogazione Di Prestazioni Sanitarie Per Il Recupero Delle Liste Di Attesa Per Emergenza Covid 19 – Anno 2021

VISTI. la Legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale”; - il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale”; - la Legge regionale 11 novembre 2004, n. 1 “Nuovo Statuto della Regione Lazio”; - la Legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e in particolare l’articolo 15, che prevede la possibilità per le amministrazioni pubbliche di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune; - il Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, con cui è stato emanato il Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della Legge 15 marzo 1997, n. 59; - la Legge 13 luglio 2015, n. 107, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle predisposizioni legislative vigenti”; - la decisione della Giunta regionale del 5 novembre 2020, n. 61 “ATTO DI INDIRIZZO: #NEXTGENERATIONLAZIO. Priorità progettuali della Regione Lazio per la definizione del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR)”; - la Deliberazione del Consiglio regionale del 22 dicembre 2020, n. 13 con cui è stato approvato il documento “Un nuovo orizzonte di progresso socio-economico - Linee d’indirizzo per lo sviluppo sostenibile e la riduzione delle diseguaglianze: politiche pubbliche regionali ed europee 2021-2027”; - la Direttiva del Presidente della Regione Lazio del 19 febbraio 2021, n. R00001 “Istituzione della Cabina di Regia per l'attuazione delle politiche regionali ed europee 2021-2027"; - la Deliberazione di Giunta regionale del 9 novembre 2021, n. 755 “Governance operativa regionale per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale Complementare al PNRR (PNC)”, con la quale è stato adottato il modello di governance regionale; - la Deliberazione del Consiglio Regionale 22 dicembre 2021, n. 19 che approva il DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA REGIONALE 2022 - ANNI 2022-2024, composto da due sezioni, nell’ambito delle quali sono esposte “le linee programmatiche dell’azione di governo regionale per il periodo compreso nel bilancio di previsione 2022- 2024, necessarie per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo della Regione”; - la Deliberazione di Giunta regionale 30 dicembre 2021, n. 996 avente ad oggetto “Programmazione unitaria 2021-2027. Adozione delle proposte dei Programmi Regionali FSE+ e FESR” che approva, tra l’altro, le proposte dei Programmi Regionali 2021-2027 per il FSE+ 2021-2027 che individua tra gli obiettivi il “2.1.2.2 g) promuovere l'apprendimento permanente, in particolare le opportunità di miglioramento del livello delle competenze e di riqualificazione flessibili per tutti, tenendo conto delle competenze imprenditoriali e digitali, - il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 24 maggio 2001, attuativo dell’art. 1, comma 2, del predetto D. Lgs. n° 517/99, e contenente «Linee guida concernenti i protocolli di intesa da stipulare tra regioni e università per lo svolgimento delle attività assistenziali delle università nel quadro della programmazione nazionale e regionale ai sensi dell’art.1, comma 2, del D. Lgs. 21 dicembre 1999, n. 517. Intesa, ai sensi dell’art. 8 della legge 15 - la riforma del Titolo V della Costituzione, attuata dalla legge Costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 «Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione» e dalla legge 5 giugno 2003, n. 131 avente ad oggetto «Disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3», con cui sono state assegnate alle Regioni nuove e più ampie competenze di legislazione concorrente in materia di organizzazione sanitaria, formazione, ricerca e professioni. - il Decreto legislativo 18 maggio 2018, n. 65 “Attuazione della direttiva (UE) 2016/1148 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 luglio 2016, recante misure per un livello comune elevato di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi nell'Unione”; - il Regolamento (UE) 2020/972 2019/881 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 aprile 2019 relativo all’Enisa, l’Agenzia dell’Unione europea per la Cybersicurezza, e alla certificazione della Commissione del 2 luglio 2020 Cybersicurezza per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, che modifica abroga il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e 526/2013 («Regolamento sulla Cybersicurezza»); - il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012DPCM 30 luglio 2020, n. 234 131 Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione Regolamento in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, ai sensi dell'articolo 1, comma 2, del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 105, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n. 133”; - il Decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77 convertito con modificazioni dalla L. 29 luglio 2021, n. 108 “Governance del Piano nazionale di ripresa e all'attuazione resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure”; - il Decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, coordinato con la legge di conversione 6 agosto 2021, n. 113 “Misure urgenti per il rafforzamento della normativa capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e delle politiche dell'Unione europearesilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia”; il Decreto 31 maggio Decreto-legge 14 giugno 2021, n. 82, coordinato con la legge di conversione 4 agosto 2021, n. 109 «Disposizioni urgenti in materia di cybersicurezza, definizione dell'architettura nazionale di cybersicurezza e istituzione dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale»; - xxxxx Xxxxx 00 dicembre 2016, n. 232 “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina e bilancio pluriennale per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Statotriennio 2017-2019” e, ai sensi in particolare, dell’articolo 521, comma 6115, della Legge 24 dicembre 2012che prevede che “con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, sono definite le modalità di costituzione e le forme di finanziamento, nel limite di 20 milioni di euro per il 2017 e di 10 milioni di euro per il 2018, di centri di competenza ad alta specializzazione, nella forma del partenariato pubblico-privato, aventi lo scopo di promuovere e realizzare progetti di ricerca applicata, di trasferimento tecnologico e di formazione su tecnologie avanzate, nel quadro degli interventi connessi al Piano nazionale Industria 4.0.”; - del Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze 12 settembre 2017, n. 234 214, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 6 del 9 gennaio 2018 che: i. definisce le modalità di costituzione e successive modifiche e integrazioni; la Decisione le forme di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo finanziamento, nel limite di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione 20 milioni di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE euro per il sostegno a titolo 2017 e di 10 milioni di euro per il 2018, dei centri di competenza ad alta specializzazione; ii. declina il programma di attività e servizi dei centri di competenza ad alta specializzazione; - del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore Decreto della crescita e dell’occupazione” Direzione Generale per la Regione Sardegna Politica Industriale, la Competitività e le Piccole e Medie Imprese del Ministero dello Sviluppo Economico n. del 29 gennaio 2018, che promuove la costituzione e definisce le condizioni, i criteri e le modalità di finanziamento, nel limite di 20 milioni di euro per il 2017 e di 20 milioni di euro per il 2018, dei centri di competenza, nella forma del partenariato pubblico-privato; - che in Italia CCI2014IT05SFOP021data 10 aprile 2019 si costituisce, in forma di Associazione, Cyber 4.0, il Centro di Competenza nazionale ad alta specializzazione per la cybersecurity, che in linea con quanto previsto dall’art. 3 del Decreto della Direzione Generale per la Politica Industriale, la Competitività e le Piccole e Medie Imprese del Ministero dello Sviluppo Economico n. del 29 gennaio 2018, si occupa in materia di cybersecurity di: - realizzare un articolato programma di attività – comprendente servizi di orientamento e formazione alle imprese; - attuare progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale - finalizzato alla realizzazione, da parte delle imprese fruitrici, in particolare delle PMI, di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo e l’adozione di tecnologie avanzate in ambito Industria 4.0; - erogare nei confronti delle imprese (in particolare PMI) di servizi di orientamento per valutare il Programma Regionale loro livello di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020maturità digitale e tecnologico, nonché servizi di formazione per promuovere e diffondere le competenze in ambito Industria 4.0; - dotarsi di tutte le competenze e le necessarie strumentazioni per realizzare progetti di innovazione, di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in ambito Industria 4.0; - valorizzare la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato presenza sui territori di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri riferimento di selezione delle operazioni da ammettere iniziative, interventi e/o misure similari al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato fine di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.iigarantire un quadro di azioni coordinate.;

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VISTI. − la legge n.241/90 e ss.mm.ii.; il Regolamento (UE) 2020/972 D. Lgs.vo n. 82/2005; D. Lgs.vo n.150/2009; − il D.Lgs.vo 2 gennaio 2018 n. l "Codice della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinentiProtezione Civile; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 201210 agosto 2000, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla 246, recante il "Potenziamento del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco", che prevede l'immediata riassegnazione alle pertinenti unità previsionali di base degli introiti derivanti da convenzioni che il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco stipula con le regioni; − il D.P.C.M. 20 dicembre 2001, "Linee guida relative ai piani regionali per la programmazione delle attività di previsione e lotta attiva contro gli incendi boschivi "; − il D. Lgs.vo 8 marzo 2006 n.139, recante: "Riassetto delle disposizioni relative alle funzioni ed ai compiti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco a norma dell'art. 11 della legge 29 luglio 2003, n. 229", come modificato dal D. Lgs. n.97 del 29 maggio 2017; − la Legge 9 novembre 2001 n. 401, recante: "Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile"; − la Legge 27 dicembre 2006 n. 296, art. 1, comma 439; − la Deliberazione n. 247 adottata dalla Giunta Regionale il 07.06.2016; − il D. Lgs.vo 152/06, Parte IV, artt. 192, 196, 197, 198; − il D. Lgs.vo 177/2016; − Legge regionale 29 dicembre 2018 n. 60 "Disposizioni per la formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina del bilancio di previsione finanziario per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti triennio 2019-2021 della Regione Campania - Legge di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della stabilità regionale 2019"; − la Legge 24 regionale 29 dicembre 20122018, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione 61 "Bilancio di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; previsione finanziario per il Programma Operativo FSE triennio 2019- 2021 della Regione Autonoma Campania"; − la delibera di Giunta regionale n. 25 del 22/01/2019 recante "Approvazione Bilancio gestionale 2019- 2021 della Sardegna 2014/2020 Regione Campania — Indicazioni gestionali"; − il Comunicato del Presidente del Consiglio dei Ministri pubblicato sulla GURI — Serie Generale n. 81 del 05/04/2019; − la delibera di G.R. n. 222 del 20/05/2019 con la quale è stato approvato l'Accordo Quadro in materia, tra l'altro, di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi. L'anno duemiladiciannove, il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europeagiorno 1 del mese di luglio, con Decisione C presso la sede della Regione Campania -Direzione Generale per i Lavori Pubblici e la Protezione Civile in Napoli, Xxx Xx Xxxxxxx x. 00 xx Xxxxxxx Xxxxxxxx (2014codice fiscale 80011990639) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 di seguito denominata Regione, rappresentata dal Direttore Generale per i Lavori Pubblici e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” Protezione Civile, Arch. Xxxxxxx XXXXX, domiciliato per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; carica presso la Deliberazione sede della Giunta Regionale della Campania in Napoli, alla via S. Lucia n. 12/21 81, la Direzione Regionale Campania dei Vigili Del Fuoco, del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 Soccorso Pubblico e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; Difesa Civile (CF 95176360634) rappresentato dal Direttore Regionale, Xxx. Xxxxxxxx XXXXX, domiciliato per la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.;carica in Napoli alla Xxx Xxx Xxxx x. 00,

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Samples: Convenzione Tra

VISTI. Comunicazione della Commissione, del 3 marzo 2010 - “Europa 2020: Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”; - Documento “Position Paper” dei Servizi della Commissione sulla preparazione dell’Accordo di Partenariato e dei Programmi in ITALIA per il periodo 2014-2020 - Rif. Xxxx (0000) 0000000 – del 9 novembre 2012 che individua le principali sfide, le priorità di finanziamento e i possibili fattori di successo per la nuova programmazione 2014-2020; - Documento del Ministero dello Sviluppo economico - Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica del 27 dicembre 2012 – “Fondi comunitari, metodi e obiettivi per un uso efficace nel 2014-2020”; - Regolamento (UE) 2020/972 n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio; - Regolamento (UE) n.1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio. - Regolamento delegato (UE) n. 480/2014 della Commissione Commissione, del 2 luglio 2020 3 marzo 2014, che modifica integra il regolamento (UE) n.1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca; - Regolamento di esecuzione (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il 821/2014 della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 651/2014 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la sua proroga gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e gli adeguamenti pertinentidi comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati; gli esiti - Direttiva del Comitato Economico Presidente n. R00004 del 07/08/2013 avente ad oggetto l’istituzione della Cabina di Regia per l’attuazione delle politiche regionali ed europee (Coordinamento e Gestione dei Fondi Strutturali e delle altre risorse finanziarie ordinarie e/o aggiuntive); - Deliberazione del Consiglio Regionale 10 aprile 2014, n. 2 Linee di indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo 2014-2020; - Deliberazione n. 479 del 17 luglio 2014 con cui la Giunta Regionale ha adottato le proposte di Programmi Operativi Regionali: FESR, FSE e PSR FEASR 2014-2020; - Deliberazione n. 660 del 14 ottobre 2014 con cui la Giunta regionale ha designato l’Autorità di Audit, l’Autorità di Certificazione, l’Autorità di gestione del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e l’Autorità di gestione del Fondo Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina (FSE) per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti ciclo di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 programmazione 2014-2020; - Accordo di partenariato 2014-2020 per l’impiego dei Fondi strutturali e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di investimento europei adottato con decisione di esecuzione della Commissione C(2014) 8021 del 29.10.2014 29 ottobre 2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; - Decisione n. C(2014) 9799 del 12 dicembre 2014 con cui la Commissione Europea ha approvato il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Lazio Fondo Sociale Europeo 2014-2020 nell’ambito dell’obiettivo dell’Obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”, contrassegnato con il n. CCI2014IT05SFOP005; - Deliberazione di Giunta regionale n. 55 del 17 febbraio 2015, Presa d'atto del Programma Operativo della Regione Lazio FSE n°CCI2014IT05SFOP005- Programmazione 2014-2020 nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione". - Deliberazione del Consiglio Regionale 23 dicembre 2014, n. 4 Documento di Economia e Finanza regionale 2015. Anni 2015-2017. - Determinazione Dirigenziale n. B06163 del 17 settembre 2012 "Direttiva Regionale per lo svolgimento, la rendicontazione e il controllo delle attività cofinanziate con il Fondo Sociale Europeo e altri Fondi"; - Legge 24 giugno 1997, n. 196 “Norme in materia di promozione dell’occupazionee successive modifiche e integrazioni; - Decreto legislativo30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”; - Decreto legislativo19 dicembre 2002, n. 297 “Disposizioni modificative e correttive del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181, recante norme per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, in attuazione dell’art. 45, com. 1, lettera a) della legge 17 maggio 1999, n. 144” e s.m.i.; - Legge n. 68 del 1999 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”; - Decreto legislativo14 marzo 2013, n.33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”. - la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 Direttiva del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 Presidente N. R00004 del 27/03/2015 07 agosto 2013, aggiornata ed integrata dalla Direttiva R00002 del 08/04/2015, avente ad oggetto l’istituzione della Cabina di Regia per l'attuazione delle politiche regionali ed europee (Coordinamento e Gestione dei Fondi Strutturali e delle altre risorse finanziarie ordinarie e/o aggiuntive); - la Deliberazione di Giunta regionale n. 83 del 13 marzo 2015 che ha istituito il Comitato di Sorveglianza del POR FSE; - la Determinazione dirigenziale n. G 05336 del 30 aprile 2015 “Strategia regionale di sviluppo della programmazione del Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Approvazione del Piano di attuazione della governance del processo partenariale”; - la Determinazione dirigenziale G05903 15 maggio 2015 “POR FSE Lazio 2014-2020 – Recepimento e approvazione del logo del Programma Operativo regionale del Fondo Sociale Europeo – Programmazione 2014-2020 e del manuale di immagine coordinata”; - la deliberazione della Giunta regionale n. 252 del 26 maggio 2015 “Adozione della Strategia unitaria per le attività di comunicazione e informazione relative alla programmazione 2014- 2020 dei Fondi SIE”; - i Criteri di selezione approvati dal Comitato di sorveglianza del POR Lazio FSE 2014-2020 nella seduta del 27 maggio 2015; - il Piano di comunicazione del FSE approvato dal Comitato di sorveglianza del POR Lazio FSE 2014-2020 nella seduta del 27 maggio 2015; - la Determinazione dirigenziale G 07318 del 15 giugno 2015 con cui è stata individuata la Direzione regionale Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport quale Organismo Intermedio del Programma Operativo Xxxxxxxxx XXX 0000-0000 xxxxx Xxxxxxx Xxxxx; - la Convenzione sottoscritta in data 16 giugno 2015 tra l’Autorità di Gestione del POR Lazio FSE 2014-2020 e istituzione la Direzione regionale Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport quale Organismo Intermedio; - Legge dell’ 8 novembre 2000, n.328; - Legge regionale del Comitato di Sorveglianza”9 settembre 1996, n.38; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 - Legge regionale del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /202016 giugno 1980, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.iin.59.;

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VISTI. il decreto legislativo n. 267/2000 e s.m.i., con particolare riferimento agli articoli 107, 183 e 192; • l'art. 24 del vigente Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione di Contabilità del 2 luglio 2020 che modifica Comune di Napoli; • il regolamento (UE) decreto legislativo 10/08/2014 n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga 126 riportante “Disposizioni integrative e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti correttive del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 234 118, recante disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”; • l'art. 1, comma 450, della legge 27 dicembre 2006 n. 296 e ss.mm.ii.; • gli artt. 32, 36 e 80 del D. lgs. n. 50/2016; • il comma 502 dell'art. 1 della legge n. 208/2015 (Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa Legge di stabilità 2016”); • il Codice di Comportamento dei Dipendenti del Comune di Napoli ed il Patto di Integrità; • la nota PG/2016/849298 del 26/10/2016 a firma del Segretario Generale; • la legge n. 244/2007 (Legge Finanziaria 2008) che ha disposto l’obbligo di fatturazione elettronica nei rapporti economici con la Pubblica Amministrazione; • la legge n. 190/2014 (Legge di Stabilità 2015) che ha introdotto nuove disposizioni in materia di scissione dei pagamenti (cd. “split payment”); • il Decreto del Ministero dell'Economia e delle politiche dell'Unione europea”Finanze del 23/01/2015 con il quale è stata data attuazione alle disposizioni di cui alla legge n. 190/2014 suddetta; • le Linee Guida dell'ANAC n. 4 approvate con deliberazione del Consiglio dell'Autorità n. 1097 del 26/10/2016 Per i motivi esposti in narrativa che qui si intendono integralmente trascritti e confermati: • E' attestata l'indispensabilità – come da determinazione n. 34/2018 – dell'acquisto di una conta-verifica banconote, da assegnare ai competenti Uffici della Direzione della X Municipalità, ai fini dell'attuazione delle specifiche disposizioni in tema di riscossione e versamento degli importi corrisposti dagli utenti per l'emissione delle carte di identità elettroniche e per ridurre al minimo il Decreto 31 maggio 2017 rischio di acquisire banconote false nonché per facilitare le operazioni di conteggio degli importi, nell'ordine di diverse migliaia di Euro, da versare periodicamente in Tesoreria Comunale. • Procedere, pertanto, all'acquisizione del suddetto bene mediante affidamento diretto ai sensi dell'art. 36, comma 2, lett a), del D.lgs. n. 115 50/2016. • Dare atto che con l'allegata determinazione a contrarre n. 34 del 19/11/2018 (registrata all'indice generale n. 1809 del 27/11/2018 – vincolo n. 368/18), si è provveduto a prenotare, sul capitolo 248951 – codice di bilancio 01.01-2.02.01.07.999 – denominato Regolamento recante Acquisto hardware-conta verifica banconote X Municipalità” l'importo complessivo presunto di €. 270,00. • Dare atto, altresì, che la disciplina Società XXXXXXXX XXXXXXXX srl – estratta tramite l'applicativo “Gestione Elenco degli Operatori Economici idonei per l'affidamento di Lavori, Servizi e Forniture” del Comune di Napoli – si è resa disponibile ad effettuare, come da comunicazione pervenuta via mail, la fornitura di che trattasi accettando i tempi di pagamento del Comune di Napoli. • Incaricare, pertanto – ai sensi dell'art. 36, comma 2, lett. a), del decreto legislativo 18/04/2016 n. 50 – mediante affidamento diretto, la citata Società XXXXXXXX XXXXXXXX srl, con sede in Napoli alla Xxx X. Xxxx xxx Lombardi, 29/30 – partita IVA: 07579060638 – della fornitura di una una conta-verifica banconote automatica di cui alla scheda tecnica allegata per l'importo complessivo di €. 268,40 IVA inclusa al 22%. • Assumere impegno di spesa, nei limiti dell'importo prenotato, per il funzionamento medesimo importo di €. 268,40 – da registrare, ove nulla osti, a cura dei competenti Uffici Finanziari – sul suddetto capitolo 248951 – codice di bilancio 01.01-2.02.01.07.999 – denominato “Acquisto hardware-conta verifica banconote X Municipalità”. • E' attestato l'assolvimento dell'obbligo di accertamento preventivo sancito dal novellato comma 8 dell'art. 183 del Registro nazionale decreto legislativo n. 267/200 alla luce delle verifiche sul sistema Halley dalle quali risulta, alla data del presente atto, sul medesimo capitolo 248951, una disponibilità di cassa pari a €.500,00 come da stampa allegata. • Dare atto che l'indicatore di tempestività dei pagamenti dell'Amministrazione relativo al III trimestre 2018 – pubblicato nell'apposita sezione dell'Amministrazione Trasparente del sito Web del Comune di Napoli ed allegato al presente provvedimento – riporta il valore dei tempi medi di pagamento, quantificato in 314,79, che, trasmesso alla Società Xxxxxxxx Xxxxxxxx s.r.l., è stato da questa accettato. • Disporre la trasmissione del presente atto alla competente Direzione Centrale Servizi Finanziari-Ragioneria Generale, per la registrazione contabile, in presenza delle previste condizioni, all'indice generale e per i consequenziali adempimenti finalizzati al tempestivo pagamento. • Riservarsi di trasmettere, ai competenti Servizi Finanziari, la richiesta dei necessari stanziamenti per la copertura degli aiuti interessi moratori in caso di Statoritardati pagamenti. • Attestare, infine, che: • l'adozione del presente provvedimento avviene nel rispetto della regolarità e della correttezza amministrativa e contabile, ai sensi dell’articolo 52dell'art. 147 bis del D.Lgvo n. 267/2000 e s.m.i., nonché dell'art. 13, co. 1, lett b), e dell'art. 17 del vigente "Regolamento sul sistema dei controlli interni" del Comune di Napoli; • l'attività istruttoria è stata condotta -con il supporto del Funzionario Economico- Finanziario della Direzione- dal Titolare della P.O. Sig Xxxxxxx Xxxxxx, nominato ai sensi degli artt. 5 e 6 della Legge 241/90 Responsabile del Procedimento e che sottoscrive il presente atto unitamente al Direttore della Municipalità; • non sono state rinvenute, allo stato attuale, situazioni di conflitto di interesse, tali da impedirne l'adozione, né ai sensi dell'art. 6 bis della legge n. 241/1990, introdotto dalla legge n. 190/2013 (art. 1, comma 641), della Legge 24 dicembre 2012né ai sensi degli articoli 7 e 9 del Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici del Comune di Napoli, adottato con deliberazione di Giunta Comunale n. 254 del 24/04/2014, che integrano e specificano quelle contenute agli articoli 6 e 7 del Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici di cui al DPR 16/04/2013, n. 234 62. Gli allegati al presente provvedimento constano di n. 20 pagine siglate e successive modifiche numerate progressivamente. Il Titolare di P.O. Il Direttore (Sig. Xxxxxxx Xxxxxx) (Dott.ssa X.Xxxxxxxx) DIREZIONE X MUNICIPALITA’ BAGNOLI FUORIGROTTA Determinazione n. 47 del 07.12.2018 Ai sensi dell’art. 183, comma 7, del D. Lgs. n° 267 del 18/08/2000 e integrazioni; dell’art. 147 bis comma 1 del citato decreto come modificato ed integrato dal D.L. 174 del 10.10.2012 convertito in Legge 7.12.2012 n. 213, vista la Decisione di esecuzione regolarità contabile, si attesta la copertura finanziaria della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; spesa sulle seguenti classificazioni: Data Il RAGIONIERE GENERALE DIPARTIMENTO SEGRETERIA GENERALE SERVIZIO SEGRETERIA DELLA GIUNTA COMUNALE La presente determinazione è stata affissa all’Albo Pretorio, ai sensi dell’art. 10, comma 1, D. Lgs n. 267/2000, il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.;17.12.2018

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VISTI. gli articoli 25, 26 e 27 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1; VISTI - il Regolamento (UE) 2020/972 decreto legislativo del 23 giugno 2011, n. 118, recante: “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica legge 5 maggio 2009, n. 42” e successive modifiche; - la legge regionale 12 agosto 2020, n. 11, recante: “Legge di contabilità regionale”; - il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012regionale 9 novembre 2017, n. 234 26, recante: Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europeaRegolamento regionale di contabilità”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante - la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 legge regionale 30 dicembre 20122020, n. 234 e successive modifiche e integrazioni25, recante: “Legge di stabilità regionale 2021”; - la Decisione legge regionale 30 dicembre 2020, n. 26, recante: “Bilancio di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE previsione finanziario della Regione Autonoma Lazio 2021-2023”; - la deliberazione della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 Giunta regionale 30 dicembre 2014 2020, n. 1060, “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2021-2023. Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi, titoli e macroaggregati per le spese”; - la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2020, n. 1061, concernente “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2021-2023. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa ed assegnazione delle risorse finanziarie ai dirigenti titolari dei centri di responsabilità amministrativa”, come modificata dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione deliberazione della Giunta Regionale 11 maggio 2021 n. 12/21 247; - l’articolo 30, comma 2, del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione r.r. n. 26/2017, in riferimento alla predisposizione del Comitato piano finanziario di Sorveglianza”attuazione della spesa; - la Deliberazione deliberazione della Giunta Regionale regionale 26 gennaio 2021, n. 47/14 20, concernente “Disposizioni e indirizzi per la gestione del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione bilancio regionale 2021-2023 e approvazione del POR FSE 2014bilancio; - la circolare del Direttore Generale della Giunta regionale prot. n. 278021 del 30.03.2021 e le altre eventuali e successive integrazioni, con la quale sono fornite indicazioni e modalità operative per la gestione del bilancio regionale 2021-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.2023;

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Samples: Contratto Di Appalto

VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, recante “Ordinamento della Commissione Presidenza del 2 Consiglio dei Ministri, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59” e s.m.i.; − il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e s.m.i.; − il decreto legge 16 maggio 2008, n. 85, convertito con modificazione dalla legge 14 luglio 2008, n. 121, che ha, tra l’altro, attribuito al Presidente del Consiglio dei Ministri le funzioni di indirizzo e coordinamento in materia di politiche giovanili; − il d.P.C.M. 1° ottobre 2012, recante “Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio di Ministri”, e s.m.i.; − il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 28 maggio 2020, registrato dalla Corte dei conti in data 11 giugno 2020 con n. 1390, di modifica del d.P.C.M. 1° ottobre 2012, recante “Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri”, con riferimento al Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale; − il decreto del Ministro per le politiche giovanili e lo sport in data 9 luglio 2020, registrato dalla Corte dei conti in data 24 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 con n.1689, recante “Organizzazione interna del Dipartimento per quanto riguarda la sua proroga le politiche giovanili e il regolamento (UE) Servizio civile universale”; − il d.P.C.M. 22 novembre 2010, concernente la disciplina dell’autonomia finanziaria e contabile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e s.m.i.; − il d.P.C.M. 23 dicembre 2019 di approvazione del bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’anno 2020 e per il triennio 2020-2022; − il d.P.C.M. 8 ottobre 2019, registrato dalla Corte dei conti in data 25 ottobre 2019 con n. 651/2014 2026, con il quale al xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxxxxx è conferito l’incarico di Capo del Dipartimento per quanto riguarda la sua proroga le politiche giovanili e gli adeguamenti pertinentiil Servizio civile universale, nonché di titolare del Centro di responsabilità n. 16 “Politiche giovanili e Servizio civile universale”, del bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con i correlati poteri di spesa; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012− l’articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 234 241 e s.m.i. che prevede che Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europeale amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52− l’articolo 8, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012legge 5 giugno 2003, n. 234 131, che prevede che, in sede di Conferenza Unificata, il Governo può promuovere la stipula di intese dirette a favorire il raggiungimento di posizioni unitarie ed il conseguimento di obiettivi comuni; − il d.P.C.M. 26 settembre 2019, regolarmente registrato dalla Corte dei conti, concernente “Delega di funzioni al Ministro per le politiche giovanili e successive modifiche lo sport, on. xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxxx”, e integrazioniin particolare l’articolo 2 che attribuisce allo stesso le funzioni in materia di politiche giovanili e servizio civile universale; la Decisione di esecuzione della Commissione − il decreto del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione EuropeaMinistro per le politiche giovanili e lo sport in data 4 febbraio 2020, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo recante “Riparto delle risorse finanziarie del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita nazionale per le politiche giovanili per l’anno 2020”, registrato dalla Corte dei conti in data 19 marzo 2020, al n. 488 e, in particolare, l’art. 3, comma 1, che stabilisce in euro 8.725.127,00 la quota per l’anno 2020 del Fondo per le politiche giovanili, destinata agli interventi delle Regioni e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.Province Autonome;

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Samples: Accordo Di Collaborazione

VISTI. il Regolamento Decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6 Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 (UE) 2020/972 della Commissione Gazzetta Ufficiale – Edizione straordinaria - n. 45 del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti23.02.2020); gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 20125 marzo 2020, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione 13 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e all'attuazione della normativa gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 (Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n.61 del 09-03-2020); − il Decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9 Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e delle politiche dell'Unione europea”imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19 (Gazzetta Ufficiale n. 53 del 02.03.2020); il Decreto 31 maggio 2017 Decreto-legge 8 marzo 2020, n. 115 “Regolamento recante la disciplina 11 Misure Straordinarie ed urgenti per contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell’attività giudiziaria (Gazzetta Ufficiale n. 60 dell’8.03.2020); − il Decreto-legge 9 marzo 2020, n. 14 Disposizioni urgenti per il funzionamento potenziamento del Registro Servizio sanitario nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012in relazione all'emergenza COVID-19 (Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n.62 del 09-03- 2020); − il Decreto-legge 17 marzo 2020, n. 234 18 Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e successive modifiche di sostegno economico per famiglie, lavoratori e integrazioniimprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19 (Gazzetta Ufficiale – Serie Generale - n.70 del 17.03.2020) convertito con modificazioni dalla L. 24 aprile 2020, n. 27; - la Decisione di esecuzione della Commissione Delibera del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 Consiglio Dei Ministri del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 13 gennaio 2021 avente ad oggetto la POR FSE 2014proroga dello stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili” ha prolungato lo stato di emergenza al 30 aprile 2021. (21A00227) (GU Serie Generale n.15 del 20-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 201401-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.;2021)

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Samples: www.regione.sicilia.it

VISTI. la legge 28 marzo 1991, n. 113, concernente iniziative per la diffusione della cultura scientifica, così come modificata dalla legge 10 gennaio 2000, n. 6; - la legge 15 marzo 1997, n. 59 e s.m.i, contenente delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa, che ha previsto le modalità e le condizioni per il conferimento dell’autonomia scolastica alle scuole statali di ogni ordine e grado; - il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, con il quale è stato emanato il Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’articolo 21 della suddetta legge n. 59/1997 che, tra l’altro, finalizza l’autonomia organizzativa alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico, all’integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all’introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale; - il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante il "Codice dell'amministrazione digitale" e s.m.i; - il decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89, concernente la revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione; - i decreti del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, nn. 87, 88 e 89, concernenti rispettivamente il riordino degli istituti professionali, tecnici e dei licei, ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; - la Comunicazione della Commissione Europea “Europa 2020: una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” del 3 marzo 2010 che, attraverso l’iniziativa Agenda Digitale Europea, promuove il ruolo chiave delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ITC) per raggiungere gli obiettivi che l'Europa si è prefissata per il 2020, finalizzati a migliorare le prestazioni dell’Unione Europea nei campi dell’istruzione, della ricerca/innovazione e della società digitale; - il documento della Commissione Europea 26 agosto 2010, concernente l’Agenda Digitale Europea, avente come principale obiettivo il raggiungimento di vantaggi socioeconomici sostenibili grazie ad un mercato digitale unico; - la legge 13 luglio 2015, n. 107 (di seguito, legge n. 107/2015), recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, che individua tra le priorità di intervento il miglioramento dell’offerta formativa attraverso l’innovazione digitale; - l’articolo 1, comma 56, della suddetta legge n. 107/2015, che, al fine di sviluppare e migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale, prevede l’adozione da parte del MIUR del Piano nazionale per la scuola digitale (di seguito, PNSD), in sinergia con la programmazione europea e nazionale, nonché con il progetto strategico nazionale per la banda ultra larga; - l’articolo 1, comma 57, della citata legge n. 107/2015, che prevede la promozione da parte delle scuole, all’interno dei piani triennali dell’offerta formativa e in collaborazione con il MIUR, di azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel PNSD; - l’articolo 1, comma 58, della citata legge n. 107/2015, che individua, tra gli obiettivi del PNSD, la realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, il potenziamento di strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche, la formazione digitale dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento, l’apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti, la formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione, nonché il potenziamento delle infrastrutture di rete; - il decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca 27 ottobre 2015, n. 851 (di seguito decreton.851/2015), con cui è stato adottato il PNSD, quale strumento programmatico che intende favorire il processo di digitalizzazione delle scuole, nonché diffondere le politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio; - la direttiva del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 21 marzo 2016, n. 170 (in seguito, Direttiva n. 170/2016), che disciplina le modalità di accreditamento, di qualificazione e di riconoscimento dei corsi dei soggetti che offrono formazione per lo sviluppo delle competenze del personale del comparto scuola, assicurando la qualità delle iniziative formative; - il Regolamento generale sulla Protezione dei dati – Regolamento (UE) 2020/972 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016; - la comunicazione della Commissione europea al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 201210 giugno 2016, n. 234 381 Final, dal titolo Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione Una nuova agenda per le competenze per l'Europa – Lavorare insieme per promuovere il capitale umano, l’occupabilità e all'attuazione la competitività”; - il decreto legislativo 30 giugno 2003 n.196 recante il “Codice in materia di protezione dei dati personali” integrato con le modifiche introdotte dal decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, recante “Disposizioni per l’adeguamento della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento nazionale alle disposizioni del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) 2016/679”; - l’atto di indirizzo del Ministro dell’Istruzione del 7 febbraio 2020, concernente l’individuazione delle priorità politiche del MI per l'anno 2020; - l’art.33 e 34 della Costituzione relativamente al diritto allo studio; - il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 1303/2013 6, recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”; - il decreto del presidente del consiglio dei ministri del 25 febbraio 2020 e s.m.i. riguardante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19” pubblicato in gazzetta ufficiale n. 47 del 25 febbraio 2020; - l’avviso del Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali prot. n. 170 del 28 febbraio 2020 con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE quale, per il sostegno raggiungimento delle finalità previste dal D.P.C.M. del 1 marzo 2020, si invitano tutti gli operatori di mercato, che intendono sostenere, a titolo gratuito e dichiarando il possesso di specifici requisiti, iniziative di didattica a distanza per le istituzioni scolastiche interessate a manifestare la propria disponibilità attraverso la piattaforma Protocolli in rete; - l’art. 1 comma 1 lett. g) del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo precitato DPCM 4 marzo 2020 che prevede, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, l’attivazione da parte dei dirigenti scolastici di modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; - la manifestazione di disponibilità resa dalla società DIGIT srl attraverso la richiesta trasmessa tramite l’applicativo Investimenti Protocolli in rete” prot. n.190 del 2 marzo 2020, nella quale vengono indicati i servizi che si intendono mettere a favore della crescita e dell’occupazione” per disposizione delle scuole interessate; - la Regione Sardegna dichiarazione prot. n. 237 del 05.03.2020 resa dalla società DIGIT srl di possedere i requisiti indicati nel suddetto avviso in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.relazione all’offerta proposta;

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VISTI. l’articolo 15, comma 1, della Legge del 7 agosto 1990, n. 241, recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” il Regolamento (UE) 2020/972 quale prevede che “anche al di fuori delle ipotesi previste dall'articolo 14, le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune.”; • la Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio dell'Unione europea del 7 marzo 2002 n. 2002/22/CE, come modificata dalla direttiva del 25 novembre 2009 n. 2009/136/CE, e in particolare l'art. 26 secondo il quale gli Stati membri provvedono affinché le chiamate al numero di emergenza unico europeo ricevano adeguata risposta e siano trattate nel modo più consono alla struttura nazionale dei servizi di soccorso; • la Decisione 2007/698/CE del 29/10/2007 recante modifica della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 decisione 2007/116/CE per quanto riguarda l'introduzione di altri numeri riservati che iniziano con «116»; • la sua proroga Direttiva 2009/136/CE del 25/11/2009 recante modifica della direttiva 2002/22/CE relativa al servizio universale e il ai diritti degli utenti in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica, della direttiva 2002/58/CE relativa al trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche e del regolamento (UECE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali 2006/2004 sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell'esecuzione della normativa a tutela dei consumatori; • l’Accordo tra il Governo, le Regioni e delle politiche dell'Unione europeale Province autonome di Trento e di Bolzano sul documento recante “Linee di indirizzo sui criteri e le modalità di attivazione del numero europeo armonizzato a valenza sociale 116/117. Repertorio Atti n: 221/CSR del 24/11/2016; il Decreto 31 maggio 2017 • l’articolo 16 della Legge Regionale lombarda del 30 dicembre 2009 n. 115 33, così come sostituito dall'art. 11, comma 1, lett. d) della l.r. 10 dicembre 0000, x. 00 ,xx quale stabilisce che, rispettivamente al comma 3 e al comma 7: Regolamento recante l’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza della Regione Lombardia “ (omissis) garantisce altresì l'operatività del servizio numero unico emergenza (NUE) 112 sul territorio lombardo (omissis). In riferimento all’attività NUE 112 svolta dall’Agenzia, qualora si rendesse necessario, la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di StatoGiunta regionale può deliberarne l’afferenza diretta alla direzione generale della Presidenza della Giunta stessa” e “ in relazione al NUE 112, ai sensi dell’articolo 52la Giunta regionale, oltre ad assegnare annualmente uno specifico finanziamento secondo quanto previsto dal comma 6, definisce le modalità di collaborazione dell’Agenzia con altre amministrazioni pubbliche per l’implementazione e lo sviluppo del servizio sul territorio nazionale”; • la lettera a) dell’articolo 8 della legge n. 124 del 4 agosto 2015 relativa alla riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, la quale prevede l’istituzione del Numero Unico Europeo 112 su tutto il territorio nazionale con centrali operative da realizzare in ambito regionale, secondo le modalità definite con i Protocolli d'Intesa adottati ai sensi dell'articolo 75-bis del Codice delle comunicazioni elettroniche; • l’articolo 20 della legge della Xxxxxxx Xxxxxxxx 00 settembre 2020, n. 24 “Riforma del sistema sanitario regionale e riorganizzazione sistematica delle norme in materia. Abrogazione della legge regionale n. 10 del 2006, della legge regionale n. 23 del 2014 e della legge regionale n. 17 del 2016 e di ulteriori norme di settore” che dispone che “AREUS rientra tra gli enti del Servizio sanitario regionale e, nell'ambito dei LEA, garantisce su tutto il territorio regionale lo svolgimento e il coordinamento intraregionale delle funzioni a rete relative all'indirizzo, al coordinamento e al monitoraggio dell'attività di emergenza-urgenza extra-ospedaliera, il coordinamento delle attività trasfusionali dei flussi di scambio e compensazione di sangue, emocomponenti ed emoderivati, il coordinamento logistico delle attività di prelievo e di trapianto di organi e tessuti, il coordinamento dei trasporti sanitari e sanitari semplici disciplinati dalla Regione anche finalizzati al rientro nel territorio regionale per il completamento delle cure”; • l’art. 11 della Legge Regione Lombardia n. 22/2019 che istituisce l’Agenzia regionale emergenza – urgenza; • la DGR XI/4078/2020 di Regione Lombardia di attuazione del succitato art. 11 di costituzione dell’Agenzia regionale emergenza e urgenza e di nomina del direttore generale; • la richiesta del Commissario Straordinario di AREUS del 22.01.2021 Protocollo n°761 al fine di proseguire la collaborazione con AREU per le attività di interesse comune che non sono state ancora avviate quale l’attivazione del NUE 112 e per le ulteriori competenze assegnate alla stessa dalla Legge regionale n. 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii2020.;

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Samples: Convenzione Tra Areu Lombardia E Areus Sardegna Per Le Attivita’ Di Interesse Comune

VISTI. il l’art. 11 del D.M. 20 maggio 1992, n. 569 “Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione concernente norme di sicurezza antincendio per gli edifici storici ed artistici destinati a musei, gallerie, esposizioni e mostre”; • l’art. 10 del 2 D.P.R. 30 giugno 1995, n. 418 “Regolamento concernente norme di sicurezza antincendio per gli edifici di interesse storico-artistico destinati a biblioteche ed archivi”; • DM 10 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 Norme tecniche di prevenzione incendi per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti edifici sottoposti a tutela ai sensi del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione 42, aperti al pubblico, destinati a contenere musei, gallerie, esposizioni, mostre, biblioteche e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Statoarchivi, ai sensi dell’articolo 52dell’art. 15 del D.Lgs. 8 marzo 2006, n. 139”; • l’art. 4, comma 65, della Legge 24 dicembre 2012lett. h) e q) del D.Lgs. 19 settembre 1994, n. 234 626 “Attuazione delle direttive comunitarie 89/391 CEE, 89/654 CEE, 89/656 CEE, 90/269 CEE, 90/270 CEE, 90/679 CEE, riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro”, così come sostituito dal Capo III, art.18, comma 1 lett. t, e art.43, comma 1 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n.81 “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n.123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”; • il D.lgs 2 gennaio 2018 n. 1 “Codice della Protezione Civile” e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione legge regionale n. 45 del 25 giugno 2020 “Sistema regionale della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001protezione civile e disciplina delle relative attività” ed in particolare l’articolo 30 relativo alle disposizioni transitorie; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione Delibera della Giunta Regionale della Regione Toscana n. 12/21 839 del 27/03/2015 avente ad oggetto 13 ottobre 2014 POR FSE 2014-2020 Protocollo d’Intesa tra Regione Toscana, Direzione Regionale per i Beni Culturali e istituzione paesaggistici della Toscana e Comitato Operativo Regionale del Comitato di SorveglianzaVolontariato”; la Deliberazione Delibera della Giunta Regionale della Regione Toscana n. 47/14 1040 del 29/09/2015 avente ad oggetto 25 novembre 2014 Prima programmazione Approvazione piano operativo regionale di protezione civile” e le modifiche apportate con la Delibera della Giunta Regionale della Regione Toscana n. 1249 del POR FSE 201412 novembre 2018 “Revisione competenze strutture di vertice della Giunta regionale e disposizioni ai sensi dell’art. 4ter, comma 2 bis, della L.R. 1/2009” con cui vengono aggiornate le modalità di convocazione e la composizione dell’Unità di Crisi Regionale; • la DGRT n. 395 del 07-2020 nell’ambito 04-2015 concernente Approvazione aggiornamento delle disposizioni regionali in attuazione dell’art. 3 bis della programmazione unitariaLegge 225/1992 e della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27.02.2004 “Sistema di Allertamento Regionale e Centro Funzionale Regionale” con la quale la Giunta Regionale delibera di approvare le “Disposizioni in attuazione dell’art. 3 bis della Legge 225/1992 e della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27.02.2004 – Sistema di Allertamento Regionale e Centro Funzionale Regionale” (allegato A) ed il relativo allegato tecnico (all.1) in sostituzione delle disposizioni approvate con l’allegato A) della DGR n. 536/2013 e con l’allegato 1) della DGR n. 895/2013; • la Circolare n. 132 del 8 ottobre 2004 del Ministero per i Beni e le Attività Culturali “Piani di emergenza per la tutela del patrimonio culturale”; i Criteri • la Direttiva del 23 aprile 2015 del MiBACT - aggiornamento della Direttiva 12 dicembre 2013 - relativa alle “Procedure per la gestione delle attività di selezione messa in sicurezza e salvaguardia del patrimonio culturale in caso di emergenze derivanti da calamità naturali”(GU Serie generale n. 169 del 23-7-2015); • il protocollo d’intesa stipulato il 29 gennaio 2010 con la Direzione Regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino, l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale, il Comune e la Provincia di Firenze, la Regione Toscana e questa Prefettura; • il Protocollo di intesa del 27 luglio 2010 con il Presidente della Regione Toscana, il Presidente della Provincia di Firenze, il Sindaco del Comune di Firenze, il Rettore dell’Università degli Studi di Firenze, il Dirigente Regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, il Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale, il Presidente dell’Opera di S. Xxxxx del Fiore di Firenze, il Presidente dell’Opera Medicea Laurenziana, il Presidente dell’Opera di X. Xxxxx, il Presidente dell’Accademia Toscana di Scienze e Lettere “La Colombaria”, il Direttore della Fondazione di Casa Buonarroti, il Presidente della Comunità Ebraica, il Direttore della Fondazione Scienza e Tecnica, il Presidente della Fondazione Xxxxxxx Xxxxx Xxxxx, il Direttore della Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia, il direttore del gabinetto G. P. Viesseux, il Direttore dell’Istituto Museo di Storia della Scienza, il direttore dell’Opera Orfanotrofio del Bigallo e dell’Educatorio del Fuligno, il direttore di ETI-Teatro della Pergola, il Prefetto di Firenze; • il Protocollo d’Intesa firmato il 07 marzo 2016, di cui alla DGR 839/14, tra Regione Toscana, Segretariato regionale del Ministero dei Beni e delle operazioni Attività Culturali e del Turismo per la Toscana ed il Comitato Operativo Regionale del Volontariato (CORV) per la realizzazione di attività propedeutiche alla definizione degli scenari di rischio ed alla messa in sicurezza dei beni culturali in caso di emergenze derivanti da ammettere al cofinanziamento calamità naturali; • l’accordo quadro tra Regione Toscana e Direzione regionale dei Vigili del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza Fuoco del 09/06/2015 e ss.mm.ii9.1.2019.;

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VISTI. il Regolamento (UE) 2020/972 della Commissione del 2 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 per quanto riguarda la sua proroga e il regolamento (UE) n. 651/2014 per quanto riguarda la sua proroga e gli adeguamenti pertinenti; gli esiti del Comitato Economico e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESE, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”; il Decreto 31 maggio 2017 n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 513/2014 del Parlamento Europeo e con del Consiglio del 16 aprile 2014, che istituisce, nell’ambito del Fondo Sicurezza Interna, lo strumento di sostegno finanziario per la cooperazione di polizia, la prevenzione e la lotta alla criminalità e la gestione delle crisi e che abroga la Decisione 2007/125/GAI del Consiglio; – il Regolamento (UE) n. 1304/2013514/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014, recante disposizioni generali sul “Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione e sullo strumento di sostegno finanziario per la cooperazione di polizia, la prevenzione e la lotta alla criminalità e la gestione delle crisi”; – il Regolamento (UE) n. 515/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014, che istituisce, nell’ambito del Fondo Sicurezza Interna, lo strumento di sostegno finanziario per le frontiere esterne e i visti che abroga la Decisione n. 574/2007/CE; – il Regolamento (UE) n. 1042/2014 della Commissione del 25 luglio 2014, che integra il Regolamento (UE) n. 514/2014 per quanto riguarda la designazione e la responsabilità di gestione e di controllo delle Autorità Responsabili; – il Regolamento di esecuzione (UE) n. 800/2014 della Commissione del 24 luglio 2014 che definisce le procedure di rendicontazione e altre modalità pratiche relative al finanziamento del sostegno operativo nell’ambito dei programmi nazionali e nel quadro del regime di transito speciale, ai sensi del Regolamento (UE) n. 515/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce, nell’ambito del Fondo Sicurezza Interna, lo strumento di sostegno finanziario per le frontiere esterne e i visti; – il Regolamento di esecuzione (UE) n.840/2015 della Commissione del 29/05/2015 sui controlli effettuati dalle Autorità Responsabili, ai sensi del Regolamento (UE) n. 514/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio; – il Regolamento Delegato (UE) n. 1048/2014 della Commissione del 30 luglio 2014 che definisce le misure di informazione e pubblicità indirizzate al pubblico e le misure di informazione destinate ai beneficiari ai sensi del regolamento (UE) n. 514/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo “Asilo, Migrazione e Integrazione e sullo strumento di sostegno finanziario per la cooperazione di polizia, la prevenzione e la lotta alla criminalità e la gestione delle crisi”; – il Regolamento Delegato (UE) n. 1049/2014 della Commissione del 30 luglio 2014 che definisce le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e pubblicità ai sensi del Regolamento (UE) n. 514/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio; – Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati (GDPR) e che abroga la direttiva 95/46/CE ed il Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (di seguito “Codice della Privacy”); – la Decisione della Commissione n. C (2018)6273 2015) 5414 finale del 21 settembre 2018 5 agosto 2015 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per ha approvato il sostegno a titolo Programma Nazionale del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo Sicurezza Interna (ISF) 2014- 2020 per l’Italia, e le Decisioni di Esecuzione della Commissione Europea C(2017)6216 final del 18 settembre 2017, C(2017)7915 final del 1 dicembre 2017, C(2018)8362 final del 12 dicembre 2018, C(2019)8657 final del 25 novembre 2019 e C(2020)5620 final del 13 agosto 2020, recanti modifiche alla Decisione stessa; – il Codice di Comportamento dei dipendenti del Ministero dell’Interno, adottato, con D.M. dell’8 agosto 2016, ai sensi dell’art. 54 del D.Lgs. 30 marzo 2001 n. 165 recante Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale Norme generali sull’ordinamento di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianzalavoro alle dipendenze delle Amministrazioni pubbliche”; la Deliberazione – il Patto di Integrità, predisposto nel rispetto del disposto normativo di cui all’art. 1, comma 17, della Giunta Regionale legge 6 novembre 2012, n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto 190, di seguito (Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitariaPatto d’Integrità; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii).;

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VISTI. la legge 21 ottobre 2005, n. 219, recante “Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati”; • il Regolamento (UE) 2020/972 Decreto Legislativo 9 novembre 2007, n. 207, “Attuazione della Commissione del 2 luglio 2020 Direttiva 2005/61/CE che modifica il regolamento (UE) n. 1407/2013 applica la Direttiva 2002/98/CE per quanto riguarda la sua proroga prescrizione in tema di rintracciabilità del sangue e degli emocomponenti destinati a trasfusioni e la notifica di effetti indesiderati ed incidenti gravi”; • il regolamento Decreto Legislativo 9 novembre 2007, n. 208, “Attuazione della Direttiva 2005/62/CE che applica la Direttiva 2002/98/CE per quanto riguarda le norme e le specifiche comunitarie relative ad un sistema di qualità per i servizi trasfusionali”; • il Decreto legislativo 20 dicembre 2007, n. 261, “Revisione del D. L. 19/08/2005, n. 191, recante attuazione della direttiva 2002/98/CE che stabilisce norme di qualità e di sicurezza per la raccolta, il controllo, la lavorazione, la conservazione e la distribuzione del sangue umano e dei suoi componenti”; • il decreto del Ministro della salute 21 dicembre 2007, recante "lstituzione del sistema informativo dei servizi trasfusionali", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 16 gennaio 2008, n. 13; • l'Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome sul documento relativo a "Caratteristiche e funzioni delle Strutture regionali di coordinamento per le attività trasfusionali", repertorio Atti n. 206/CSR del 13 ottobre 2011, recepito con DPGR n. 81 del 18/6/2012; • l’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome sul documento concernente “Linee guida per l’accreditamento dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti”, repertorio Atti n.149/CSR del 25/07/2012, recepito con DPGR n. 67 del 29/05/2013; • il decreto del Ministro della Salute 2 novembre 2015, recante: "Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti"; • l’Accordo Stato/Regioni Rep. Atti n.61/CSR del 14/04/2016 sul documento recante "Revisione e aggiornamento dell’Accordo Stato-Regioni 20 marzo 2008 (Rep. Atti 115/CSR), relativo alla stipula di convenzioni tra Regioni, Province autonome e Associazioni e Federazioni di donatori di sangue”, recepito con DCA n. 34/2017; • il decreto legislativo 19 marzo 2018, n. 19 recante "Attuazione della direttiva (UE) n. 651/2014 2016/1214 della Commissione del 25 luglio 2016, recante modifica della direttiva 20051621CE per quanto riguarda le norme e le specifiche di qualità per i servizi trasfusionali "; • l'Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernente "Schema tipo di convenzione per la sua proroga cessazione e gli adeguamenti pertinentil'acquisizione programmata di emocomponenti ai fini della compensazione interregionale" sancito dalla Conferenza Stato Regioni il 13 dicembre 2018 (Rep. atti n. 226/CSR), recepito con DCA n. 51/2020; gli esiti • l’Accordo tra Governo, Regioni e Province Autonome di Trento e di Bolzano, Rep atti n. 29/CSR del Comitato Economico 25 marzo 2021, concernente “Aggiornamento e Sociale Europeo – 544A Sessione plenaria del CESErevisione dell’Accordo Stato- Regioni 16 dicembre 2010 (rep. atti n. 242/CSR) sui requisiti minimi organizzativi, 19.6.2019-20.6.2019; la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione strutturali e all'attuazione della normativa tecnologici delle attività sanitarie dei servizi trasfusionali e delle politiche dell'Unione europeaunità di raccolta e sul modello per le visite di verifica; il Decreto 31 maggio 2017 , recepito con DCA n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni; la Decisione di esecuzione della Commissione del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia CCI 2014IT16M8PA001; il Programma Operativo FSE della Regione Autonoma della Sardegna 2014/2020 approvato il 17 dicembre 2014 dalla Commissione Europea, con Decisione C (2014) n. 10096 elaborato in coerenza con il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con il Regolamento (UE) n. 1304/2013; la Decisione di esecuzione della Commissione C (2018)6273 del 21 settembre 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014)10096 che approva determinati elementi del programma operativo POR Sardegna FSE per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Sardegna in Italia CCI2014IT05SFOP021; il Programma Regionale di Sviluppo 2020 approvato con Deliberazione G.R. 9/15 del 5/03/2020; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 12/21 del 27/03/2015 avente ad oggetto “POR FSE 2014-2020 e istituzione del Comitato di Sorveglianza”; la Deliberazione della Giunta Regionale n. 47/14 del 29/09/2015 avente ad oggetto “Prima programmazione del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della programmazione unitaria”; i Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE 2014 /2020, approvati dal Comitato di Sorveglianza del 09/06/2015 e ss.mm.ii.58/2021;

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