Verifica e monitoraggio della qualità del servizio Clausole campione

Verifica e monitoraggio della qualità del servizio. Come si è detto, la qualità del servizio elettrico va messa in relazione sia agli aspetti tecnici, che a quelli commerciali. La qualità tecnica è strettamente legata allʼattività di distribuzione e viene misurata in base alla conti- nuità della fornitura, Gli indicatori misurati e con- trollati dallʼAeeg a questo proposito sono la durata media e il numero medio per cliente allʼanno delle interruzioni lunghe senza preavviso di responsabi- Valore della produzione (A) 490.235 494.528 493.501 494.345 0,8% Costi della produzione (B) 386.359 382.204 395.674 393.267 1,8% Valore - Costi della produzione (C=A-B) 103.876 112.325 97.826 101.079 -2,7% Proventi e oneri finanziari (D) -31.624 -31.358 -31.699 -28.152 -11,0% Rettifiche di valore di attività finanziarie (E) 0 0 0 0 0,0% Proventi e oneri straordinari (F) 3.850 -118 -1.084 -235 na Risultato prima delle imposte (G=C+D+E+F) 76.102 80.849 65.043 72.692 -4,5% Imposte (H) -608 -2419 28.316 27.574 na
Verifica e monitoraggio della qualità del servizio. LʼAutorità per lʼenergia pubblicava tutte le banche dati sui risultati dei monitoraggi della qualità com- merciale, della continuità e della sicurezza delle sin- gole imprese che operavano nella distribuzione di gas. Purtroppo di recente le uniche informazioni di- sponibili sono quelle aggregate sullʼandamento degli indicatori medi nazionali, mentre tutti i risultati singoli sono stati tolti dal sito. Pertanto, nella mancanza di comunicazioni specifi- che di Italgas o dellʼAmministrazione, ed essendo venuta a mancare la fonte ufficiale dellʼAutorità, non è possibile fornire informazioni sulle prestazioni in termini di qualità e sicurezza della distribuzione del gas a Roma nel periodo 2007/2011. Per quanto riguarda la qualità dei call center, si ri- manda al par. 5.2.5 per la trattazione estesa del- lʼargomento, riportando invece di seguito il dettaglio dei risultati di Eni (la controllante di Italgas) nel corso dei vari periodi di monitoraggio [Fig. 5.3.3]. Nel secondo semestre 2009, pur partendo da risultati inferiori alla media e mantenuti bassi in tutto il primo anno di rilevazione, Eni è passato in testa alla classi- fica di qualità dei call center. Tutti gli indicatori sono andati in costante miglioramento, ma quello che ha contribuito in modo determinante al risultato è stato il forte miglioramento della qualità. In seguito, alla fine del 2010, Eni è stato superato dai due venditori Enel, ma è rimasto sempre fra le prime tre aziende e ben al di sopra del risultato medio del campione. 450 400 350 300 250 200 150 100 Utile operativo Utile netto Investimenti 2007 2008 2009 2010 120 100 80 40 20 0 II sem 2008 I sem 2009 II sem 2009 I sem 2010 II sem 2010 I sem 2011
Verifica e monitoraggio della qualità del servizio. La qualità del servizio di illuminazione pubblica si riferisce sia alle caratteristiche tecnologiche del- lʼimpianto (telecontrollo, tipologia della luce, effi- cienza energetica), sia alla gestione dei guasti. In una certa misura, inoltre, le due cose sono interdi- pendenti, in quanto gli impianti telegestiti consen- tono una più tempestiva individuazione di eventuali guasti e quindi interventi più rapidi. Il contratto di servizio stabilisce quindi da un lato gli investimenti sullʼimpiantistica e dallʼaltro i tempi massimi di intervento. A Roma, la regolazione dei tempi per la riparazione dei guasti in seguito a segnalazione è piuttosto ar- ticolata. Per ogni tipologia di guasto (lampada sin- gola, tratto di 2-4 lampade, strada al buio o quartiere al buio) è infatti previsto un tempo medio di ripristino ammesso (TRMA) e un tempo massimo riferito al singolo intervento (Tmax). Se nellʼanno lo standard medio non viene rispettato, verrà corri- sposta una penale per ogni singolo intervento che supera il Tmax [Fig. 5.4.6]. Al di là della complessità del sistema, la Fig. 5.4.6 propone anche un confronto con gli standard pre- visti in altre grandi città italiane e con i contratti tipo Consip di I e di II livello. Risulta immediatamente 2006 2007 2008 2009 2010 400 Roma (inclusa energia) 300 200 100 0 2007 2008 2009 2010 2011

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  • Modalità della votazione Il luogo e il calendario di votazione saranno stabiliti dalla Commissione elettorale, previo accordo con la Direzione aziendale, in modo tale da permettere a tutti gli aventi diritto l'esercizio del voto, nel rispetto delle esigenze della produzione. Qualora l'ubicazione degli impianti e il numero dei votanti lo dovessero richiedere, potranno essere stabiliti più luoghi di votazione, evitando peraltro eccessivi frazionamenti anche per conservare, sotto ogni aspetto, la segretezza del voto. Nelle aziende con più unità produttive le votazioni avranno luogo di norma contestualmente. Luogo e calendario di votazione dovranno essere portate a conoscenza di tutti i lavoratori, mediante comunicazione nell'albo esistente presso le aziende, almeno giorni prima del giorno fissato per le votazioni.

  • PRINCIPALI CONDIZIONI ECONOMICHE QUANTO PUÒ COSTARE IL MUTUO

  • COSTI DELLA SICUREZZA 1. Le Amministrazioni Contraenti, ai sensi dell’art. 26 del D. Lgs. 81/2008, provvederanno, prima dell’emissione dell’Ordinativo di Fornitura, ad integrare il “Documento di valutazione dei rischi standard da interferenze” allegato ai documenti di gara, riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto. In tale sede le Amministrazioni Contraenti indicheranno i costi relativi alla sicurezza (anche nel caso in cui essi siano pari a zero).