Titolarità del codice sorgente Clausole campione

Titolarità del codice sorgente. Tutto il software sviluppato specificatamente per conto di ATS (nel caso si rendessero necessarie funzionalità non native del software acquisito in licenza d’uso) e relativo alla presente fornitura, unitamente a tutte le successive modifiche evolutive che verranno introdotte dal fornitore nel corso del contratto, unitamente a tutta la documentazione tecnica e di esercizio prodotta, devono intendersi di proprietà intellettuale di ATS, che avrà facoltà di poter cedere in riuso tutto il software sviluppato e le previste personalizzazioni agli Enti Pubblici che lo dovessero richiedere. Le personalizzazioni potranno essere segnalate ad AgID attraverso il repository Developers Italia, anche nel caso di fornitura di prodotto commerciale in licenza d’uso. Nella messa in riuso del codice sorgente, sviluppato specificatamente per conto di ATS, devono essere indicate tutte le dipendenze dal software proprietario offerto eventualmente in licenza d’uso.
Titolarità del codice sorgente. Tutto il software sviluppato ad hoc per l’ATS e le personalizzazioni realizzate dall’aggiudicatario, unitamente a tutte le relative successive modifiche e a tutta la documentazione tecnica e di esercizio prodotta specificatamente per l’Amministrazione, dovranno intendersi di proprietà intellettuale delle stesse con la facoltà dell’Agenzia di poter cedere in riuso tali componenti funzionali ad altre amministrazioni pubbliche che ne dovessero fare richiesta. Nella messa in riuso del codice sorgente sviluppato specificatamente per conto dell’ATS dovranno essere indicate tutte le dipendenze dal software proprietario offerto eventualmente in licenza d’uso.
Titolarità del codice sorgente. Si ribadisce che tutto il software sviluppato specificatamente per conto di ATS (codice sorgente) e relativo al Contratto , unitamente a tutte le successive modifiche evolutive che verranno introdotte dall’aggiudicatario nel corso del contratto, unitamente a tutta la documentazione tecnica e di esercizio prodotta, dovranno intendersi di proprietà intellettuale di ATS, che avrà facoltà di poter cedere gratuitamente, in riuso, tutto il software sviluppato e le previste personalizzazioni alle pubbliche amministrazioni che lo dovessero richiedere. Lo stesso software e le personalizzazioni potranno essere segnalati ad AgID e ACN attraverso il repository Developers Italia.
Titolarità del codice sorgente. Si ribadisce che tutto il software sviluppato e relativo alla presente fornitura, unitamente a tutte le successive modifiche (correttive e/o evolutive e/o migliorative) che verranno introdotte dal Fornitore, unitamente a tutta la documentazione tecnica e di esercizio prodotta, dovranno intendersi di proprietà di ATS. ATS avrà la possibilità di cedere in riuso le eventuali personalizzazioni ad altri Enti Pubblici che lo dovessero richiedere. Le stesse personalizzazioni potranno essere segnalate ad AgID per essere rese disponibili in modalità open source sul repository Developers Italia.
Titolarità del codice sorgente. Si ribadisce che tutto il software sviluppato e le personalizzazioni previste nell’ambito della presente fornitura, unitamente a tutte le successive modifiche (correttive e/o evolutive e/o migliorative) che verranno introdotte dall’operatore economico, unitamente a tutta la documentazione tecnica e di esercizio prodotta, dovranno intendersi di proprietà del Ministero della Salute. È prevista la possibilità di cedere in riuso tutto il software sviluppato e le previste personalizzazioni agli Enti Pubblici che lo dovessero richiedere. Lo stesso software e le personalizzazioni potranno essere segnalati ad AgID attraverso il repository Developers Italia.
Titolarità del codice sorgente. Le clausole-tipo indicate disciplinano la titolarità e disponibilità materiale del codice sorgente del software. Il codice sorgente costituisce un valore per il Fornitore: egli potrebbe non essere disposto a cederlo al Committente oppure volerlo cedere solo a fronte di un adeguato corrispettivo, distinto da quello complessivo previsto per la attività di sviluppo. D’altro canto il Committente, a sua volta, può avere interesse a disporre del programma solo per uso interno, oppure anche per sfruttarlo economicamente cedendolo a terzi, o infine potrebbe voler mantenere l’esclusiva del software commissionato, per evitare che i suoi concorrenti possano acquisirlo. Le differenti formulazioni della clausola relativa al codice sorgente offrono diverse soluzioni pensate per adattarsi alle diverse situazioni che possono presentarsi: è opportuno esaminarle con attenzione e individuare, tra le diverse formulazioni, quella che in concreto risponde meglio agli interessi propri della controparte.