Common use of Malattie e infortuni Clause in Contracts

Malattie e infortuni. Il fenomeno delle assenze per malattia si è incrementato del 22 per cento (78.654 casi contro i 64.449 del 2021), in relazione agli ulteriori episodi di contagio da coronavirus. Le giornate di lavoro perse nell’anno si attestano a 15,7 pro/capite (15,3 nel 2021, +2,9 per cento) corrispondenti a una perdita di capacità lavorativa di ca. 6.450 FTE e, in termini di costo, a un onere stimato dalla Società in circa 258,2 mln. Il tasso di assenteismo è del 5 per cento. Diminuiscono le risorse titolari dei benefici di cui alla legge 5 febbraio 1992, n. 10477 che passano da ca. 23.400 del 2021 a ca. 17.500. Le relative assenze dal servizio hanno determinato la perdita di 6 giorni di lavoro pro/capite annui (in linea con il 2021). Relativamente agli infortuni occorsi sui luoghi di lavoro, l’esercizio 2022 ha registrato un incremento del fenomeno, passando da 11.127 casi del 2021 a 26.223 (+135,7 per cento). I dati esposti includono 21.422 infortuni denunciati per contagio da Covid-19 (6.137 casi nel 2021), pari all’81,7 per cento del fenomeno. In aumento i relativi indici di frequenza (156 per cento) e gravità (2,2 per cento). Al netto della casistica riconducibile al Covid-19, gli incidenti del 2022 contano 4.801 casi (4.990 nel 2021, -3,8 per cento). Per neutralizzare gli effetti distorsivi prodotti dalla pandemia sull’andamento del fenomeno, la Società ha monitorato il numero degli infortuni attraverso l’applicazione di una media mobile triennale, con avanzamento annuale, utilizzando i dati degli infortuni, al netto del Covid-19, per un periodo complessivo di 5 anni (2018-2022). Tale criterio ha consentito di rilevare un trend di diminuzione del numero degli eventi della media del periodo 2020-2022, sia rispetto al triennio 2019-2021 (- 11,2 per cento), sia rispetto al triennio 2018-2020 (-10,1 per cento). Per quanto attiene agli ambiti di lavoro e alle causali degli incidenti, gli infortuni registrati nell’uso di motoveicoli (collisione con terzi, cadute senza collisione e posizionamento del mezzo) occupano circa il 27 per cento del fenomeno, mentre le cadute durante il percorso a piedi riguardano ca. l’11,4 per cento. Gli incidenti mortali registrati nel 2022 sono 8 (7 sul lavoro e 1 in itinere)78, mentre nel 2021 sono stati 10 (8 sul lavoro e 2 in itinere).

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Malattie e infortuni. Il fenomeno Prosegue il trend di crescita delle assenze per malattia si è incrementato del 22 per cento (78.654 casi contro personale dipendente della Società. Nel 2018 i 64.449 del 2021), in relazione agli ulteriori episodi giorni di contagio da coronavirus. Le giornate di lavoro perse nell’anno si attestano a 15,7 assenza pro/capite (15,3 nel 2021sono stati 12,37 a fronte degli 11,4 del trascorso esercizio, +2,9 con un aumento medio del 9 per cento) corrispondenti , pari a una circa 1 giorno in più di assenza pro/capite l’anno. Risulta invece in calo il numero dei dipendenti che si sono assentati per malattia (55.733 nel 2018 contro i 69.796 del 2017), che però hanno realizzato, cadauno, un maggior numero di giorni di assenza. La perdita di capacità lavorativa di ca. 6.450 annua ammonta a circa 5.800 FTE e, in termini di costo, con un costo improduttivo pari a un onere stimato dalla Società in circa 258,2 mln221 ml (209 ml nel 2017). Il relativo tasso di assenteismo è assenteismo37 per malattia si attesta al 4 per cento contro il 3 per cento del 5 2017. In aumento di circa il 7 per cento. Diminuiscono le risorse titolari dei cento anche i benefici di cui alla derivanti dalla legge 5 febbraio 1992, n. 10477 104/9238 che passano da ca. 23.400 del 2021 a ca. 17.500. Le relative assenze dal servizio hanno determinato la perdita di fanno registrare 6 giorni di lavoro assenza pro/capite annui (in linea con il 2021)a fronte dei precedenti 5,6. Relativamente agli infortuni occorsi Il fenomeno infortunistico sui luoghi di lavorolavoro registra, l’esercizio 2022 ha registrato un incremento del fenomenoinvece, una diminuzione dell’1,7 per cento passando da 11.127 dai 6.902 casi del 2021 a 26.223 2017 ai 6.784 del presente esercizio. Il relativo onere per 35 Delle 111 prescrizioni, 39 sono state impartite ai responsabili delle strutture immobiliari individuati sulla base dell’organizzazione aziendale e del sistema delle deleghe di funzione (+135,7 per centoart. 16 del d.lgs. n. 81 del 2008). I dati esposti includono 21.422 infortuni denunciati per contagio da Covid-19 (6.137 casi nel 2021), pari all’81,7 Il 23,4 per cento del fenomeno. In aumento i relativi indici delle prescrizioni di frequenza che trattasi continuano ad interessare, come per il 2017 (156 per cento) e gravità (2,2 per cento). Al netto della casistica riconducibile al Covid-19, gli incidenti del 2022 contano 4.801 casi (4.990 nel 2021, -3,8 per cento). Per neutralizzare gli effetti distorsivi prodotti dalla pandemia sull’andamento del fenomeno, la Società ha monitorato il numero degli infortuni attraverso l’applicazione di una media mobile triennale, con avanzamento annuale, utilizzando i dati degli infortuni, al netto del Covid-19, per un periodo complessivo di 5 anni (2018-2022). Tale criterio ha consentito di rilevare un trend di diminuzione del numero degli eventi della media del periodo 2020-2022, sia rispetto al triennio 2019-2021 (- 11,2 22,5 per cento), sia rispetto al triennio 2018-2020 (-10,1 per cento). Per quanto attiene agli ambiti di lavoro l’ambito dei locali e alle causali degli incidenti, gli infortuni registrati nell’uso di motoveicoli (collisione arredi aziendali mentre la regione più negligente risulta essere la Calabria con terzi, cadute senza collisione e posizionamento del mezzo) occupano circa il 27 per cento del fenomeno, mentre le cadute durante il percorso a piedi riguardano ca. l’11,4 per cento. Gli incidenti mortali registrati nel 2022 sono 8 (7 sul lavoro e 1 in itinere)78, mentre nel 2021 sono stati 10 (8 sul lavoro e 2 in itinere)25 ammende registrate nell’anno.

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Malattie e infortuni. Il fenomeno delle assenze per malattia si è incrementato del 22 ridotto dell’8,7 per cento (78.654 64.449 casi contro i 64.449 70.636 del 20212020), in relazione agli ulteriori episodi di contagio da coronavirus. Le giornate di lavoro perse nell’anno si attestano a 15,7 15,3 pro/capite (15,3 16,6 nel 20212020, +2,9 -7,8 per cento) corrispondenti a una perdita di capacità lavorativa di ca. 6.450 6.400 FTE e, in termini di costo, a un onere stimato dalla Società in circa 258,2 251,7 mln. Il tasso di assenteismo è del 5 4,9 per cento. Diminuiscono La pandemia ha fatto registrare 11.841 casi nel corso dell’anno (10.990 nel 2020) con 2,3 giorni pro/capite annui di lavoro persi, in linea con il 2020. Aumentano le risorse titolari dei benefici di cui alla legge 5 legge5 febbraio 1992, n. 10477 10472 che passano da ca. 23.400 22.500 del 2021 2020 a ca. 17.50023.400. Le relative assenze dal servizio hanno determinato la perdita di 6 giorni di lavoro pro/capite annui (in linea con il 2021)8,1 giorni nel 2020) per effetto di quanto disposto dai decreti73 “Cura Italia” e “Rilancio”. Relativamente agli infortuni occorsi sui luoghi di lavoroNell’ambito delle iniziative promosse a tutela della salute dei dipendenti, l’esercizio 2022 ha registrato un incremento del fenomeno, passando da 11.127 casi del 2021 a 26.223 (+135,7 per cento). I dati esposti includono 21.422 infortuni denunciati per contagio da Covid-19 (6.137 casi nel 2021), pari all’81,7 per cento del fenomeno. In aumento i relativi indici di frequenza (156 per cento) e gravità (2,2 per cento). Al netto della casistica riconducibile al Covid-19, gli incidenti del 2022 contano 4.801 casi (4.990 nel 2021, -3,8 per cento). Per neutralizzare gli effetti distorsivi prodotti dalla pandemia sull’andamento del fenomeno, la Società ha monitorato il numero degli infortuni attraverso l’applicazione di una media mobile triennale, con avanzamento annuale, utilizzando i dati degli infortuni, al netto del Covid-19, per un periodo complessivo di 5 anni (2018-2022). Tale criterio ha consentito di rilevare un trend di diminuzione del numero degli eventi della media del periodo 2020-2022, sia rispetto al triennio 2019-2021 (- 11,2 per cento), sia rispetto al triennio 2018-2020 (-10,1 per cento). Per quanto attiene agli ambiti di lavoro e alle causali degli incidenti, gli infortuni registrati nell’uso di motoveicoli (collisione con terzi, cadute senza collisione e posizionamento del mezzo) occupano circa il 27 per cento del fenomeno, mentre le cadute durante il percorso a piedi riguardano sono stati eseguiti ca. l’11,4 per cento. Gli incidenti mortali registrati nel 2022 sono 8 270mila tamponi gratuiti nei 57 presidi aperti su tutto il territorio nazionale, è stato attuato il programma di sorveglianza sanitaria (7 sul lavoro e 1 in itinere)78controlli, mentre nel 2021 sono stati 10 (8 sul lavoro e 2 in itinere).visite, sopralluoghi, valutazione

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Malattie e infortuni. Il fenomeno delle assenze dal lavoro per malattia si motivi di salute nel 2020 è incrementato cresciuto del 22 3,2 per cento (78.654 casi 70.636 contro i 64.449 le 68.443 del 20212019), in relazione agli ulteriori episodi anche per effetto della pandemia, compresa l’assenza per quarantena preventiva68, a cui sono riconducibili 10.990 casi (4.626 contagiati, di contagio da coronaviruscui 22 deceduti). Le Pertanto, le giornate di lavoro perse nell’anno sono in crescita e si attestano a 15,7 16,6 pro/capite (15,3 12,4 nel 20212019) di cui 2,1 fanno riferimento alla causale Covid-19. Il correlato costo 68 Disposta sulla base di provvedimenti delle autorità competenti (Sindaci, +2,9 Prefetti, ASL), ovvero su indicazione del medico curante (d.l. 17 marzo 2020, n. 18 cd. “Cura Italia”, convertito con l. 24 aprile 2020, n. 27). stimato dalla Società ammonta a 278,2 mln (223,6 mln nel 2019) per cento) corrispondenti a una la perdita di della capacità lavorativa di ca. 6.450 FTE ecomplessive 7.250 FTE, in termini di costo, a facendo registrare un onere stimato dalla Società in circa 258,2 mln. Il tasso di assenteismo è del 5 4,6 per centocento (4 punti nel 2019) che raggiunge 5,3 punti percentuali per effetto dell’emergenza sanitaria. Diminuiscono le In relazione, inoltre, alle circa 22.500 risorse titolari dei benefici della l. 104/92, si rileva una assenza dal lavoro di cui alla legge 5 febbraio 1992, n. 10477 che passano da ca. 23.400 del 2021 a ca. 17.500. Le relative assenze dal servizio hanno determinato la perdita di 6 8,1 giorni di lavoro pro/capite annui annui, in crescita del 28,6 per cento rispetto al 2019 (6,3 gg) principalmente per l’entrata in linea con vigore di due interventi governativi69 che hanno esteso la durata dei benefici. Anche l’assenza per congedo parentale70 ha inciso sulla gestione del fenomeno nella misura di 1 giorno di assenza pro/capite annuo. Si presenta, invece, in calo dell’1,5 per cento il 2021fenomeno infortunistico che registra l’apertura di 6.502 casi (6.599 nel 2019) per il presumibile effetto delle mutate condizioni di lavoro registrate nell’anno. La tipologia della caduta e/o movimento inopportuno ha registrato il maggior numero di eventi (1.549 incidenti), seguita dalla caduta da motomezzo aziendale (1.152 incidenti), che risulta essere la causale più frequente nel recapito, benché in diminuzione per effetto della ridotta circolazione stradale (17,7 per cento del totale contro il 48 per cento del 2019). Relativamente agli infortuni occorsi Si evidenziano inoltre 533 incidenti con mezzo aziendale e 477 per schiacciamento/contusione nella movimentazione dei carichi di corrispondenza. I casi di infortunio riconducibili all’infezione per Covid-19 contratta sui luoghi di lavoro, l’esercizio 2022 ha registrato un incremento del fenomeno, passando da 11.127 casi del 2021 lavoro ammontano a 26.223 2.042 (+135,7 per cento). I dati esposti includono 21.422 infortuni denunciati per contagio da Covid-19 (6.137 casi nel 2021), pari all’81,7 31,4 per cento del fenomenototale). In aumento i relativi indici Ulteriori 875 eventi attengono, invece, all’infortunio in xxxxxxx00. Secondo le previsioni contenute nel Piano industriale 2024 Sustain & Innovate una corretta gestione del fenomeno infortunistico consentirà, entro il 2024, una riduzione di circa 740 infortuni nell’ambito gestionale del recapito, grazie al miglioramento continuo dell’impiego dei mezzi di trasporto72 e delle attrezzature, e un calo dell’8 per cento dell’indice di frequenza (156 per cento) e gravità (2,2 per cento). Al netto della casistica riconducibile al Covid-19, gli incidenti del 2022 contano 4.801 casi (4.990 nel 2021, -3,8 per cento). Per neutralizzare gli effetti distorsivi prodotti dalla pandemia sull’andamento del fenomeno, la Società ha monitorato il numero degli infortuni attraverso l’applicazione di una media mobile triennale, con avanzamento annuale, utilizzando i dati degli infortuni, al netto del Covid-19, per un periodo complessivo di 5 anni (2018-2022). Tale criterio ha consentito di rilevare un trend di diminuzione del numero degli eventi della media del periodo 2020-2022, sia rispetto al triennio 2019-2021 (- 11,2 per cento), sia rispetto al triennio 2018-2020 (-10,1 per cento). Per quanto attiene agli ambiti di lavoro e alle causali degli incidenti, gli infortuni registrati nell’uso di motoveicoli (collisione con terzi, cadute senza collisione e posizionamento del mezzo) occupano circa il 27 per cento del fenomeno, mentre le cadute durante il percorso a piedi riguardano ca. l’11,4 per cento. Gli incidenti mortali registrati nel 2022 sono 8 (7 sul lavoro e 1 in itinere)78, mentre nel 2021 sono stati 10 (8 sul lavoro e 2 in itinere).

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