Common use of FONDI CONTRATTUALI Clause in Contracts

FONDI CONTRATTUALI. I mancati rinnovi contrattuali nazionali, il contestuale blocco della contrattazione decentrata a seguito di provvedimenti normativi, i reiterati interventi ex-post degli organi ispettivi, hanno prodotto una situazione di forte rigidità sia per quanto riguarda la determinazione sia per quanto riguarda l’utilizzo delle risorse dedicate alla contrattazione di secondo livello. Per questi motivi riteniamo che il nuovo contratto debba individuare, in tutti e tre i comparti, i criteri di ripartizione e finalizzazione delle risorse dei fondi alle varie forme di salario accessorio, nell’ambito delle quali poter svolgere liberamente la contrattazione integrativa. Si deve dare luogo quindi ad una semplificazione delle regole per la costituzione dei fondi e alla possibilità di procedere alla loro integrazione con nuove risorse da investire nella contrattazione integrativa per coniugare la valorizzazione dell’incremento dei servizi con il riconoscimento individuale degli operatori, il miglioramento della performance e della sua misurabilità in termini di più efficace risposte agli utenti. Per questo si deve superare l’imposizione legislativa dei tetti al finanziamento del salario ac- cessorio, allentando i vincoli normativi e sancendo un sistema di partecipazione del sindacato a tutti i livelli nella definizione degli atti di organizzazione e gestione. l Individuare una modalità di costituzione dinamica del fondo che eviti la cristallizzazione ad un determinato momento storico, definendo i margini di autonomia del negoziato l Prevedere la semplificazione della tecnica di costituzione del fondo attraverso il consoli- damento delle risorse storicizzate e delle modalità di utilizzo delle risorse, in modo tale che non possano più accadere i casi noti di ispezioni ministeriali che limitano l'autonomia ne- goziale, che stanno creando serissime difficoltà ai lavoratori in numerosi enti locali l Affrontare il tema dei risparmi di gestione, che purtroppo continuano a non trovare appli- cazione concreta negli Enti e dei proventi derivanti da Leggi Speciali. Previsione, quindi, di un piano triennale per l’ottimizzazione e la riorganizzazione delle Amministrazioni assicu- rando le debite certificazioni e contestualmente il permanere del risparmio che annual- mente dovrà riversarsi sulla parte variabile del fondo, con la previsione per la quale una quota dei risparmi derivanti dai processi di riorganizzazione, ristrutturazione e innovazione possa essere destinata, secondo criteri definiti dalla contrattazione integrativa, al personale direttamente coinvolto e alla stessa contrattazione decentrata, idea già prevista dall’art.15 del CCNL del 1/4/99.(Dividendo aziendale) e integrata con le opportunità dell’articolo 16 del DLgs 98/2011 l Chiarire le modalità di destinazione delle risorse ex art. 208 C.S. anche attraverso la defini- zione di meccanismi uniformi e di quelle derivanti da Leggi Speciali: riconducibili a specifiche aree professionali destinatarie di leggi speciali o di particolari finanziamenti di derivazione locale, regionale, nazionale e comunitaria (lavori pubblici e progettazione urbanistica, tributi locali e nazionali, proventi codice della strada, potenziamento attività educativa, culturale ed assistenziale derivante da leggi regionali e/o cofinanziate dalle U.E.) l Rimuovere gli ostacoli legati alla costituzione del Fondo, implica anche la necessità di muo- versi nella direzione di procedere alla semplificazione, riorganizzazione e ridefinizione del sistema indennitario e più in generale del sistema retributivo accessorio l Riscrivere l'istituto dell'indennità di disagio garantendo l'autonomia della contrattazione integrativa nella definizione degli importi economici l Realizzare la completa attuazione della normativa dei festivi nell'ambito dei servizi in tur- nazione l Prevedere la possibilità, a fronte di determinate condizioni, della permeabilità dei fondi, fra dirigenza e comparto

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Samples: Proposte Per I Rinnovi Contrattuali Dei Comparti Sanità, Funzioni Centrali E Funzioni Locali

FONDI CONTRATTUALI. I mancati rinnovi contrattuali nazionali, il contestuale blocco della contrattazione decentrata a seguito Vanno stabilite modalità di provvedimenti normativi, i reiterati interventi ex-post degli organi ispettivi, hanno prodotto una situazione di forte rigidità sia per quanto riguarda la determinazione sia per quanto riguarda l’utilizzo migliore utilizzo e garanzia delle risorse dedicate tendendo ad una sem- plificazione nella costituzione, nel computo e nelle modalità della loro utilizzazione. Vanno individuate opportune nuove disposizioni riguardanti in particolare: ⮚ revisione del sistema dei fondi finalizzata alla contrattazione creazione di secondo livello. Per questi motivi riteniamo che il nuovo contratto debba individuareun fondo unico, ferme restando le finalizzazioni di spesa ed in tutti particolare quelle collegate alle condizioni di lavoro e tre i comparti, i criteri al disagio; ⮚ la definizione delle procedure di ripartizione e finalizzazione “scorporo” ed individuazione delle risorse dei fondi alle varie forme che de- vono accompagnare la ridefinizione delle aree dirigenziali con particolare riferimen- to della nuova articolazione dell’ex area III^ (SPTA) e alla definizione del fondo nell’area oggetto di salario accessorio, nell’ambito delle quali poter svolgere liberamente la contrattazione integrativa. Si deve dare luogo quindi ad una semplificazione delle regole questa direttiva; ⮚ l’armonizzazione necessaria per la costituzione corretta modalità di finanziamento degli istituti contrattuali legati alla gestione dei fondi e alla possibilità di procedere alla loro integrazione con nuove risorse da investire nella contrattazione integrativa per coniugare la valorizzazione dell’incremento dei servizi necessaria trasposizione nel nuovo assetto contrattuale; ⮚ semplificazione delle voci finanziabili con il riconoscimento individuale fondo degli operatori, il miglioramento incarichi nel nuovo assetto retributivo (parte fissa e differenza sui minimi) in coerenza con quanto delineato re- lativamente alla definizione diretta e semplice della performance e della sua misurabilità in termini di più efficace risposte agli utentiretribuzione degli incarichi. Per questo si deve superare l’imposizione legislativa dei tetti al finanziamento del salario ac- cessorio, allentando i vincoli normativi e sancendo un sistema di partecipazione del sindacato a tutti i livelli nella definizione degli atti di organizzazione e gestione. l Individuare una modalità di costituzione dinamica del fondo che eviti la cristallizzazione ad un determinato momento storico, definendo i margini di autonomia del negoziato l Prevedere la semplificazione della tecnica di costituzione del fondo attraverso il consoli- damento ⮚ quantificazione annuale delle risorse storicizzate per la retribuzione di risultato partendo da ba- se zero e costruzione in base ad indicatori connessi alla condizione economica del- la azienda e alla capacità di definire obiettivi e adottare efficienti sistemi di valuta- zione. Si conferma inoltre la necessità, peraltro condivisa dal Ministero dell’Economia e delle Fi- nanze con nota del 05/08/2016, di semplificazione nella costituzione dei fondi, nel compu- to e nelle modalità di utilizzo delle risorserelative risorse confermando altresì che tale semplifica- zione non può che avvenire con le risorse destinate ai fondi medesimi non prevedendo quindi impiego di risorse aggiuntive. Il Comitato di Xxxxxxx ritiene che all’interno di una rinnovata e riaffermata politica di conte- nimento della spesa coniugata ad un investimento nella risorsa principale del Settore che è rappresentata dal patrimonio delle professionalità, vada puntualmente verificata l’opzione prevista dall’art. 6 della Legge n. 111/2011 che recita così: E’ pertanto uno strumento legislativo in modo tale che non possano più accadere i casi noti grado di ispezioni ministeriali che limitano l'autonomia ne- goziale, che stanno creando serissime difficoltà ai lavoratori in numerosi enti locali l Affrontare il tema incentivare la partecipazione attiva dei risparmi di gestione, che purtroppo continuano a non trovare appli- cazione concreta negli Enti professionisti e dei proventi derivanti da Leggi Speciali. Previsione, quindi, di un piano triennale per l’ottimizzazione e la riorganizzazione delle Amministrazioni assicu- rando le debite certificazioni e contestualmente il permanere del risparmio che annual- mente dovrà riversarsi sulla parte variabile del fondodegli operatori, con la previsione per la quale una quota dei risparmi derivanti dai deri- vanti da processi di riorganizzazioneristrutturazione, ristrutturazione riorganizzazione e innovazione possa essere destinatadestina- ta, secondo criteri definiti dalla contrattazione integrativa, al personale direttamente coinvolto coin- volto e alla stessa contrattazione decentrata, idea forza già prevista dall’art.15 dall’ art. 38, comma 4, lettera b) del CCNL Sanità 1998/2001 e l’art. 30, comma 2, lettera b) del 1/4/99.(Dividendo aziendale) CCNL Sanità 2002/2005 e integrata con relativamente al personale medico e degli altri profili dirigenziali l’art. 9 - Coordinamento Regionale CCNL 2002 – 2005 biennio economico 2002 – 2003 Area III e IV e precisamente al comma 1. dell’art. 9 lettere D. F e G. e l’art. 55, comma 1 lettera d, comma 2 del CCNL 8 giugno 2000, che disciplinano la possibilità di incremento dei salari individuali ed indirettamente dei fondi del salario accessorio, in presenza di processi di ra- zionalizzazione della spesa. Questa previsione non fa altro che confermare le opportunità dell’articolo 16 del DLgs 98/2011 l Chiarire le modalità di destinazione delle risorse ex disposizioni tutt’ora vigenti e che trovano origine nell’art. 38 per il comparto e nell’analogo art. 208 C.S. anche attraverso 52 dell’area della dirigenza medica-veterinaria del CCNL 1998/2001 e non comporta costi aggiuntivi. In questa logica e all’interno di un nuovo modello di relazioni sindacali che si è descritto nella presente Xxxxxxxxx va potenziato l’ambito contrattuale che favorisca: ⮚ il raggiungimento degli obiettivi di produttività ed efficienza delle Aziende Sanitarie tale da potenziare il margine della produttività medesima; ⮚ lo sviluppo della partecipazione e la defini- zione condivisione al processo di meccanismi uniformi aziendalizzazione in grado di determinare nei distretti, negli ospedali, nei dipartimenti strutturali e di quelle derivanti preven- zione e nelle funzioni direzionali, azioni volte a rendere più adeguato ed appropriato l’intervento di tutela della salute individuale e collettiva; ⮚ l’individuazione “delle migliori pratiche” che contribuiscano al coinvolgimento ed alla responsabilizzazione delle parti sociali come condizione per favorire e concretizzare istituti partecipativi e, parimenti, aumentare la produttività coinvolgendo i lavoratori nei risultati economici aziendali attraverso l’erogazione economica del contro valore del maggior impegno profuso, che si qualifichi come vero e proprio “dividendo aziendale” da Leggi Speciali: riconducibili a specifiche aree professionali destinatarie di leggi speciali o di particolari finanziamenti di derivazione locale, regionale, nazionale ripartire tra Azienda e comunitaria (lavori pubblici “risorsa umana e progettazione urbanistica, tributi locali e nazionali, proventi codice della strada, potenziamento attività educativa, culturale ed assistenziale derivante da leggi regionali e/o cofinanziate dalle U.E.) l Rimuovere gli ostacoli legati alla costituzione del Fondo, implica anche la necessità di muo- versi nella direzione di procedere alla semplificazione, riorganizzazione e ridefinizione del sistema indennitario e più in generale del sistema retributivo accessorio l Riscrivere l'istituto dell'indennità di disagio garantendo l'autonomia professionale”. Lo sviluppo della contrattazione integrativa nella definizione di secondo livello dovrà apprezzare il fatto che a figure professionali sempre più specializzate, autonome e responsabilizzate, sia necessario corrispondere un conseguentemente adeguamento delle retribuzioni tendendo ad un sistema retributivo, che sappia individuare un giusto riconoscimento a capacità e competenze, che sappia valorizzare il merito favorendo la crescita professionale di chi vuole fare di più. Ne consegue l’indispensabilità di costruire un sistema che consideri le modifiche dell’organizzazione del lavoro e l’evoluzione delle professionalità come patrimonio di valorizzazione del lavoro e di tutti i professionisti, ciascuno con la sua professionalità, ruolo e responsabilità, con un connotato meritocratico che sia supportato da un modello di valutazione oggettiva, trasparente e permanente che preveda forme di un qualche coinvolgimento degli importi economici l Realizzare la completa attuazione della normativa dei festivi nell'ambito dei servizi in tur- nazione l Prevedere la possibilità, a fronte di determinate condizioni, della permeabilità dei fondi, fra dirigenza e compartoutenti.

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Samples: Atto Di Indirizzo

FONDI CONTRATTUALI. I mancati rinnovi contrattuali nazionali, il contestuale blocco della contrattazione decentrata a seguito Vanno definite modalità di provvedimenti normativi, i reiterati interventi ex-post degli organi ispettivi, hanno prodotto una situazione di forte rigidità sia per quanto riguarda la determinazione sia per quanto riguarda l’utilizzo riconversione delle risorse dedicate alla contrattazione tendendo ad una semplificazione complessiva del percorso di secondo livellocostituzione, di computo e di utilizzazione delle medesime. Per questi motivi riteniamo che il nuovo contratto debba individuare, in tutti Il riordino e tre i comparti, i criteri di ripartizione e finalizzazione delle risorse la raziona- lizzazione dei fondi alle varie forme per il salario accessorio dovranno realizzarsi, nel rispetto del limite complessi- vo previsto dall’articolo 23, comma 2 del d.lgs. 75/2017, attraverso l’individuazione dello stock di risorse certe e stabili dei fondi e la contestuale semplificazione dei flussi annuali di risorse ad essi destinate che potranno essere alimentati dalle risorse della retribuzione individuale di anzianità del personale cessato dal servizio. Vanno individuate opportune nuove disposizioni riguardanti in particolare:  la revisione del sistema che porti ad una graduale armonizzazione con gli altri Settori Pub- blici, nel rispetto del limite di cui all’art. 23, comma 2, del D.lgs n.75/2017, con la costitu- zione di un fondo unico del salario accessorio, nell’ambito fermo restando le finalizzazioni di spesa ed in particolare quelle collegate alle condizioni di lavoro e al disagio che vanno comunque ga- rantite in settore come quello della Sanità che opera con continuità assicurando il servizio 365 giorni/anno e 24ore/giorno;  vanno stabilite modalità di riconversione delle quali poter svolgere liberamente la contrattazione integrativa. Si deve dare luogo quindi risorse tendendo ad una semplificazione sia nella costruzione e sia nella loro utilizzazione;  revisione del sistema di finanziamento della progressioni orizzontali e il suo rapporto, nel comparto sanità con il finanziamento delle regole posizioni organizzative corrispondenti ai singoli modelli organizzativi formalmente adottati dalle Aziende;  riconsiderazione delle risorse destinate alle condizioni disagio alla luce delle modifiche in- tervenute nel sistema;  quantificazione annuale delle risorse per la costituzione retribuzione di produttività con indicatori con- nessi alla condizione generale della azienda definendo obiettivi e adottando efficienti sistemi di valutazione. Xxxxx restando quanto posto al primo punto appare necessaria un’armonizzazione sul territorio na- zionale delle modalità di finanziamento degli istituti contrattuali legati alla gestione dei fondi e alla possibilità loro necessaria trasposizione nel nuovo assetto contrattuale. Si conferma inoltre la necessità di procedere alla loro integrazione con nuove risorse da investire semplificazione nella contrattazione integrativa per coniugare la valorizzazione dell’incremento costituzione dei servizi con il riconoscimento individuale degli operatorifondi, il miglioramento della performance nel computo e della sua misurabilità in termini di più efficace risposte agli utenti. Per questo si deve superare l’imposizione legislativa dei tetti al finanziamento del salario ac- cessorio, allentando i vincoli normativi e sancendo un sistema di partecipazione del sindacato a tutti i livelli nella definizione degli atti di organizzazione e gestione. l Individuare una modalità di costituzione dinamica del fondo che eviti la cristallizzazione ad un determinato momento storico, definendo i margini di autonomia del negoziato l Prevedere la semplificazione della tecnica di costituzione del fondo attraverso il consoli- damento delle risorse storicizzate e delle nelle modalità di utilizzo delle risorserelative risorse confermando altresì che tale semplificazione non può che avvenire ad invarianza finanziaria. Il Comitato di Settore Regioni-Sanità ritiene che all’interno di una rinnovata e riaffermata politica di contenimento della spesa coniugata ad un investimento nella risorsa principale del Settore che è rappresentata dal patrimonio delle professionalità, in modo tale che non possano più accadere i casi noti di ispezioni ministeriali che limitano l'autonomia ne- gozialevada puntualmente verificata - come già rappre- sentato alla pag. 11 - l’opzione prevista dall’art. 16 del decreto legge n. 98/2011 convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 111/2011, che stanno creando serissime difficoltà ai lavoratori rappresenta uno strumento legislativo in numerosi enti locali l Affrontare il tema grado di in- centivare la partecipazione attiva dei risparmi di gestione, che purtroppo continuano a non trovare appli- cazione concreta negli Enti professionisti e dei proventi derivanti da Leggi Speciali. Previsione, quindi, di un piano triennale per l’ottimizzazione e la riorganizzazione delle Amministrazioni assicu- rando le debite certificazioni e contestualmente il permanere del risparmio che annual- mente dovrà riversarsi sulla parte variabile del fondo, con la previsione per la quale una quota dei risparmi derivanti dai processi di riorganizzazione, ristrutturazione e innovazione possa essere destinata, secondo criteri definiti dalla contrattazione integrativa, al personale direttamente coinvolto e alla stessa contrattazione decentrata, idea già prevista dall’art.15 del CCNL del 1/4/99.(Dividendo aziendale) e integrata con le opportunità dell’articolo 16 del DLgs 98/2011 l Chiarire le modalità di destinazione delle risorse ex art. 208 C.S. anche attraverso la defini- zione di meccanismi uniformi e di quelle derivanti da Leggi Speciali: riconducibili a specifiche aree professionali destinatarie di leggi speciali o di particolari finanziamenti di derivazione locale, regionale, nazionale e comunitaria (lavori pubblici e progettazione urbanistica, tributi locali e nazionali, proventi codice della strada, potenziamento attività educativa, culturale ed assistenziale derivante da leggi regionali e/o cofinanziate dalle U.E.) l Rimuovere gli ostacoli legati alla costituzione del Fondo, implica anche la necessità di muo- versi nella direzione di procedere alla semplificazione, riorganizzazione e ridefinizione del sistema indennitario e più in generale del sistema retributivo accessorio l Riscrivere l'istituto dell'indennità di disagio garantendo l'autonomia della contrattazione integrativa nella definizione degli importi economici l Realizzare la completa attuazione della normativa dei festivi nell'ambito dei servizi in tur- nazione l Prevedere la possibilità, a fronte di determinate condizioni, della permeabilità dei fondi, fra dirigenza e compartooperatori.

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Samples: Atto Di Indirizzo

FONDI CONTRATTUALI. I mancati rinnovi contrattuali nazionali, il contestuale blocco della contrattazione decentrata a seguito di provvedimenti normativi, i reiterati interventi ex-post degli organi ispettivi, hanno prodotto una situazione di forte rigidità sia per quanto riguarda la determinazione sia per quanto riguarda l’utilizzo delle risorse dedicate alla contrattazione di secondo livello. Per questi motivi riteniamo che il nuovo contratto debba individuare, in tutti e tre i comparti, i criteri di ripartizione e finalizzazione delle risorse dei fondi alle varie forme di salario accessorio, nell’ambito delle quali poter svolgere liberamente la contrattazione integrativa. Si deve dare luogo quindi ad a una semplificazione delle regole per la costituzione dei fondi e alla possibilità di procedere alla loro integrazione con nuove risorse da investire nella contrattazione integrativa per coniugare la valorizzazione dell’incremento dei servizi con il riconoscimento individuale in- dividuale degli operatori, il miglioramento della performance e della sua misurabilità in termini di più efficace efficaci risposte agli utenti. Per questo si deve è necessario superare l’imposizione legislativa dei tetti al finanziamento del salario ac- cessorioaccessorio, allentando i vincoli normativi e sancendo un sistema di partecipazione del sindacato a tutti i livelli nella definizione degli atti di organizzazione e gestione. l Individuare una modalità di costituzione dinamica del fondo che eviti la cristallizzazione ad un determinato momento storico, definendo i margini di autonomia del negoziato l Prevedere la semplificazione della tecnica di costituzione del fondo attraverso il consoli- damento recupero delle risorse storicizzate contrattuali destinate alla retribuzione di lavoro straordinario, delle pronte disponibilità ecc.. effettuate oltre i limiti contrattuali previsti e delle modalità finalizzate a compen- sare la carenza di utilizzo delle risorseuna adeguata programmazione del fabbisogno di personale e dell’orga- nizzazione del lavoro. Queste risorse devono essere recuperate attraverso un piano di rientro contrattato con le organizzazioni sindacali, in modo tale che non possano più accadere caso diverso si rende necessario pre- vedere: l la maggiorazione economica superiore per le prestazioni effettuate dai lavoratori oltre i casi noti li- miti contrattuali previsti l il finanziamento di ispezioni ministeriali che limitano l'autonomia ne- gozialetali prestazioni con le risorse del bilancio, che stanno creando serissime difficoltà ai lavoratori in numerosi enti locali superando l’improprio utilizzo dei fondi contrattuali aziendali l Affrontare il tema dei risparmi l’individuazione di gestione, che purtroppo continuano a non trovare appli- cazione concreta negli Enti e dei proventi derivanti da Leggi Speciali. Previsione, quindi, di un piano triennale per l’ottimizzazione e la riorganizzazione delle Amministrazioni assicu- rando le debite certificazioni e contestualmente il permanere del risparmio che annual- mente dovrà riversarsi sulla parte variabile del fondo, con la previsione per la quale una quota dei risparmi derivanti dai processi di riorganizzazione, ristrutturazione e innovazione possa essere destinata, secondo criteri definiti dalla contrattazione integrativaapposite sanzioni nei confronti della direzioni inadempienti, al fine di sol- lecitare un’adeguata programmazione del fabbisogno di personale direttamente coinvolto e alla stessa contrattazione decentratadell’organizzazione del lavoro l il giusto riconoscimento economico delle attività svolte in particolari articolazioni orarie notturne e festive, idea già prevista dall’art.15 del CCNL del 1/4/99.(Dividendo aziendale) e integrata con le opportunità dell’articolo 16 del DLgs 98/2011 l Chiarire le modalità in particolari situazioni di destinazione delle risorse ex art. 208 C.S. anche attraverso la defini- zione di meccanismi uniformi e di quelle derivanti da Leggi Speciali: riconducibili a specifiche aree professionali destinatarie di leggi speciali o di particolari finanziamenti di derivazione locale, regionale, nazionale e comunitaria (lavori pubblici e progettazione urbanistica, tributi locali e nazionali, proventi codice della strada, potenziamento attività educativa, culturale ed assistenziale derivante da leggi regionali disagio professionale e/o cofinanziate dalle U.E.) l Rimuovere gli ostacoli legati alla costituzione del Fondolavorativo, implica anche la per su- perare ingiuste discriminazioni fra lavoratori e per rispondere in modo adeguato a necessità di muo- versi nella direzione di procedere alla semplificazione, riorganizzazione e ridefinizione del sistema indennitario e più in generale del sistema retributivo accessorio l Riscrivere l'istituto dell'indennità di disagio garantendo l'autonomia della contrattazione integrativa nella definizione degli importi economici l Realizzare la completa attuazione della normativa dei festivi nell'ambito organizzative tipiche dei servizi in tur- nazione l Prevedere la possibilità, a fronte di determinate condizioni, della permeabilità dei fondi, fra dirigenza e compartosocio sanitari rivolti ai cittadini.

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Samples: Proposte Per I Rinnovi Contrattuali Dei Comparti Sanità, Funzioni Centrali E Funzioni Locali

FONDI CONTRATTUALI. I mancati rinnovi contrattuali nazionali, il contestuale blocco della contrattazione decentrata a seguito Il contratto collettivo nazionale di provvedimenti normativi, i reiterati interventi ex-post degli organi ispettivi, hanno prodotto una situazione lavoro definirà le modalità di forte rigidità sia per quanto riguarda la determinazione sia per quanto riguarda l’utilizzo riconversione delle risorse dedicate alla contrattazione tenden- do ad una semplificazione complessiva del percorso di secondo livellocostituzione, di computo e di utilizzazione delle medesime. Per questi motivi riteniamo che il nuovo contratto debba individuare, in tutti Il riordino e tre i comparti, i criteri di ripartizione e finalizzazione delle risorse la razionalizzazione dei fondi alle varie forme per il salario accessorio dovranno rea- lizzarsi, nel rispetto del limite complessivo previsto dall’art 23, comma 2 del D.Lgs 75/2017, attra- verso l’individuazione dello stock di risorse certe e stabili dei fondi e la contestuale semplificazione dei flussi annuali di risorse ad essi destinate che potranno essere alimentati dalle risorse della retri- buzione individuale di anzianità del personale cessato dal servizio. Vanno individuate opportune nuove disposizioni riguardanti in particolare: ➢ una revisione del sistema che porti ad una graduale armonizzazione con gli altri comparti della Pubblica Amministrazione, nel rispetto del limite di cui all’art. 23 del D.lgs n.75/2017, con la costituzione di un fondo unico del salario accessorio, fermo restando le finalizzazioni di spesa; ➢ nell’ambito delle quali poter svolgere liberamente citate finalizzazioni di spesa particolare attenzione va posta a quelle voci della retribuzione che valorizzano le condizioni di lavoro e al disagio che vanno considerate una priorità assoluta da garantire in un settore come quello della Sanità che opera con conti- nuità assicurando il servizio 365 giorni/anno e 24ore/giorno e che presenta un costante in- vecchiamento della risorsa umana impiegata e, quindi, un particolare aggravio di impegno; ➢ la contrattazione integrativa. Si deve dare luogo quindi ad una semplificazione definizione delle regole procedure di “scorporo” e corretta individuazione, nel rispetto dei fondi storici assegnati, delle risorse che devono accompagnare la ridefinizione delle aree dirigen- ziali con particolare riferimento della nuova articolazione dell’ex area III^ (SPTA) e alla de- finizione del fondo nell’area oggetto di questa direttiva; ➢ l’armonizzazione necessaria per la costituzione corretta modalità di finanziamento degli istituti contrat- tuali legati alla gestione dei fondi e alla possibilità loro necessaria trasposizione nel nuovo assetto con- trattuale; ➢ la semplificazione delle voci finanziabili con il fondo degli incarichi nel nuovo assetto retri- butivo (parte fissa, differenza sui minimi, minima unificata e quota variabile) in coerenza con quanto delineato relativamente alla definizione della retribuzione degli incarichi. ➢ quantificazione annuale delle risorse per la retribuzione di procedere risultato con indicatori connessi alla condizione generale della azienda definendo obiettivi e adottando efficienti sistemi di valutazione. Xxxxx restando quanto posto al primo punto appare necessaria un’armonizzazione sul territorio na- zionale delle modalità di finanziamento degli istituti contrattuali legati alla gestione dei fondi e alla loro integrazione con nuove risorse da investire necessaria trasposizione nel nuovo assetto contrattuale. Si conferma l’ipotesi di operare per una semplificazione nella contrattazione integrativa per coniugare la valorizzazione dell’incremento costituzione dei servizi con il riconoscimento individuale degli operatorifondi, il miglioramento della performance nel computo e della sua misurabilità in termini di più efficace risposte agli utenti. Per questo si deve superare l’imposizione legislativa dei tetti al finanziamento del salario ac- cessorio, allentando i vincoli normativi e sancendo un sistema di partecipazione del sindacato a tutti i livelli nella definizione degli atti di organizzazione e gestione. l Individuare una modalità di costituzione dinamica del fondo che eviti la cristallizzazione ad un determinato momento storico, definendo i margini di autonomia del negoziato l Prevedere la semplificazione della tecnica di costituzione del fondo attraverso il consoli- damento delle risorse storicizzate e delle nelle modalità di utilizzo delle risorserelative risorse confermando altresì che tale semplificazione non può che avvenire ad invarianza finanziaria. Il Comitato di Settore Regioni-Sanità ritiene che all’interno di una rinnovata e riaffermata politica di contenimento della spesa coniugata ad un investimento nella risorsa principale del Settore che è rappresentata dal patrimonio delle professionalità, vada puntualmente verificata l’opzione prevista dall’art. 6 della Legge n.111/2011che rappresenta uno strumento legislativo in modo tale che non possano più accadere i casi noti grado di ispezioni ministeriali che limitano l'autonomia ne- goziale, che stanno creando serissime difficoltà ai lavoratori in numerosi enti locali l Affrontare il tema incentivare la partecipazione attiva dei risparmi di gestione, che purtroppo continuano a non trovare appli- cazione concreta negli Enti professionisti e dei proventi derivanti da Leggi Speciali. Previsione, quindi, di un piano triennale per l’ottimizzazione e la riorganizzazione delle Amministrazioni assicu- rando le debite certificazioni e contestualmente il permanere del risparmio che annual- mente dovrà riversarsi sulla parte variabile del fondo, con la previsione per la quale una quota dei risparmi derivanti dai processi di riorganizzazione, ristrutturazione e innovazione possa essere destinata, secondo criteri definiti dalla contrattazione integrativa, al personale direttamente coinvolto e alla stessa contrattazione decentrata, idea già prevista dall’art.15 del CCNL del 1/4/99.(Dividendo aziendale) e integrata con le opportunità dell’articolo 16 del DLgs 98/2011 l Chiarire le modalità di destinazione delle risorse ex art. 208 C.S. anche attraverso la defini- zione di meccanismi uniformi e di quelle derivanti da Leggi Speciali: riconducibili a specifiche aree professionali destinatarie di leggi speciali o di particolari finanziamenti di derivazione locale, regionale, nazionale e comunitaria (lavori pubblici e progettazione urbanistica, tributi locali e nazionali, proventi codice della strada, potenziamento attività educativa, culturale ed assistenziale derivante da leggi regionali e/o cofinanziate dalle U.E.) l Rimuovere gli ostacoli legati alla costituzione del Fondo, implica anche la necessità di muo- versi nella direzione di procedere alla semplificazione, riorganizzazione e ridefinizione del sistema indennitario e più in generale del sistema retributivo accessorio l Riscrivere l'istituto dell'indennità di disagio garantendo l'autonomia della contrattazione integrativa nella definizione degli importi economici l Realizzare la completa attuazione della normativa dei festivi nell'ambito dei servizi in tur- nazione l Prevedere la possibilità, a fronte di determinate condizioni, della permeabilità dei fondi, fra dirigenza e compartooperatori.

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Samples: Atto Di Indirizzo

FONDI CONTRATTUALI. I mancati rinnovi contrattuali nazionali, il contestuale blocco della contrattazione decentrata a seguito di provvedimenti normativi, i reiterati interventi ex-post degli organi ispettivi, hanno prodotto una situazione di forte rigidità sia per Per quanto riguarda la determinazione sia per quanto riguarda l’utilizzo delle risorse dedicate alla contrattazione di secondo livello. Per questi motivi riteniamo che il nuovo contratto debba individuarei fondi, in tutti e tre i comparti, i criteri di ripartizione e finalizzazione delle risorse dei fondi alle varie forme di salario accessorio, nell’ambito delle quali poter svolgere liberamente la contrattazione integrativa. Si si deve dare luogo quindi procedere ad una semplificazione delle regole per la loro costituzione dei fondi e alla prevedendo la possibilità di procedere alla loro integrazione con nuove risorse da investire nella contrattazione integrativa integrativa, per coniugare la valorizzazione dell’incremento del- l’incremento dei servizi con il riconoscimento individuale degli operatori, il miglioramento della performance e della sua misurabilità in termini di più efficace efficaci risposte agli utenti. Per questo si deve superare l’imposizione legislativa dei tetti al finanziamento del salario ac- cessorioIn sanità, allentando i vincoli normativi e sancendo un sistema di partecipazione del sindacato a tutti i livelli nella definizione degli atti di organizzazione e gestione. l Individuare una modalità di costituzione dinamica del fondo che eviti la cristallizzazione ad un determinato momento storicoin particolare, definendo i margini di autonomia del negoziato l Prevedere la semplificazione della tecnica di costituzione del fondo attraverso è necessario prevedere il consoli- damento recupero delle risorse storicizzate contrattuali destinate alla retribuzione di lavoro straordinario, delle pronte disponibilità ecc. effettuate oltre i limiti contrattuali previsti e delle modalità finalizzate a compensare la carenza di utilizzo delle risorse, in modo tale che non possano più accadere i casi noti una adeguata programmazione del fabbisogno di ispezioni ministeriali che limitano l'autonomia ne- goziale, che stanno creando serissime difficoltà ai lavoratori in numerosi enti locali l Affrontare il tema dei risparmi di gestione, che purtroppo continuano a non trovare appli- cazione concreta negli Enti personale e dei proventi derivanti da Leggi Specialidell’organizzazione del lavoro. Previsione, quindi, di Queste risorse devono essere recuperate attraverso un piano triennale per l’ottimizzazione e la riorganizzazione delle Amministrazioni assicu- rando le debite certificazioni e contestualmente il permanere del risparmio che annual- mente dovrà riversarsi sulla parte variabile del fondo, con la previsione per la quale una quota dei risparmi derivanti dai processi di riorganizzazione, ristrutturazione e innovazione possa essere destinata, secondo criteri definiti dalla contrattazione integrativa, al personale direttamente coinvolto e alla stessa contrattazione decentrata, idea già prevista dall’art.15 del CCNL del 1/4/99.(Dividendo aziendale) e integrata rientro contrattato con le opportunità dell’articolo 16 organizzazioni sindacali, oppure, diversamente, si rende necessario prevedere: l una maggiorazione economica superiore per le prestazioni effettuate dai lavoratori oltre i limiti contrattuali previsti, l il finanziamento di tali prestazioni con le risorse del DLgs 98/2011 bilancio, superando l’improprio utilizzo dei fondi contrattuali aziendali, l Chiarire le modalità sanzioni nei confronti della direzioni inadempienti, per sollecitare un’adeguata pro- grammazione del fabbisogno di destinazione personale e dell’organizzazione del lavoro, l il giusto riconoscimento economico delle risorse ex art. 208 C.S. anche attraverso la defini- zione attività svolte in particolari articolazioni ora- rie notturne e festive, e in particolari situazioni di meccanismi uniformi e di quelle derivanti da Leggi Speciali: riconducibili a specifiche aree professionali destinatarie di leggi speciali o di particolari finanziamenti di derivazione locale, regionale, nazionale e comunitaria (lavori pubblici e progettazione urbanistica, tributi locali e nazionali, proventi codice della strada, potenziamento attività educativa, culturale ed assistenziale derivante da leggi regionali disagio professionale e/o cofinanziate dalle U.E.) l Rimuovere gli ostacoli legati alla costituzione del Fondo, implica anche la necessità di muo- versi nella direzione di procedere alla semplificazione, riorganizzazione lavora- tivo Se il contratto dev’essere strumento utile ad agire politiche organizzative finalizzate al miglioramento della produzione quantitativa e ridefinizione del sistema indennitario e più in generale del sistema retributivo accessorio l Riscrivere l'istituto dell'indennità di disagio garantendo l'autonomia della contrattazione integrativa nella definizione degli importi economici l Realizzare la completa attuazione della normativa dei festivi nell'ambito qualitativa dei servizi alle cittadine e ai cittadini, è fondamentale che i sistemi di valutazione si concentrino soprattutto su questa dimensione, fotografando in tur- nazione l Prevedere modo oggettivo e non arbitrario o mutevole come e quanto le performance dei gruppi di lavoro siano capaci di raggiungere obiettivi prefissati, chiari e verificabili che vadano in quella direzione. Performance che andranno valutate in funzione degli obiettivi e delle risorse assegnate, delle eventuali carenze di organico, dei contesti organizzativi e territoriali nei quali sono collocati, eliminando inutili previsioni precostituite a livello centrale, ed incentivando com- parazioni fra le strutture che siano ponderate in funzione degli elementi già citati. Pensiamo quindi ad un sistema che colleghi al raggiungimento degli obiettivi di struttura la possibilitàparte di salario accessorio legato alla produttività, a fronte individuando al tempo stesso nella con- tinuità della valutazione positiva delle prestazioni del singolo un prerequisito per l’accesso ai percorsi di determinate condizioni, della permeabilità dei fondi, fra dirigenza e compartocarriera.

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