Common use of Caratteristiche generali Clause in Contracts

Caratteristiche generali. Il rivelatore di fumo ottico analogico potrà essere codificato per l’identificazione mediante selettori rotanti. La camera ottica e l’elettronica di bordo dovranno essere in grado di operare una discriminazione tra fuochi reali ed allarmi intempestivi che possono essere causati da correnti d'aria, polvere, insetti, repentine variazioni di temperatura, corrosione, ecc. Il rivelatore ottico di fumo dovrà avere un design a basso profilo, e trasmetterà un segnale analogico in corrente direttamente proporzionale alla densità di fumo presente. Tutti i circuiti interni dovranno essere protetti contro le sovracorrenti e le interferenze elettromagnetiche. La risposta del rivelatore (attivazione) dovrà essere chiaramente visibile dall’esterno grazie alla spia rossa lampeggiante costituita da due diodi (LED), in grado di coprire un angolo di campo visivo di 360 gradi; il segnale luminoso diventerà fisso in caso di allarme. I due LED dovranno essere in grado di emettere segnali di tre colori diversi (rosso, verde e giallo) per permettere differenti segnalazioni. Ogni singolo rivelatore dovrà essere dotato di isolatore di corto circuito incorporato nel sensore. Il rivelatore avrà un circuito di uscita analogica in grado di controllare la trasmissione di segnali all’interno di un loop a due soli conduttori costantemente sorvegliati, che avverrà attraverso una comunicazione continua (interrogazione/risposta) tra sensori e centrale. Attraverso il sistema di comunicazione, basato sull’impiego di un protocollo digitale avanzato, il rivelatore trasmetterà alla centrale un valore analogico corrispondente alla propria sensibilità, che sarà confrontato con i dati residenti nel software del sistema per determinare quando si renda necessario un intervento di manutenzione. Il componente dovrà poter essere in grado di operare, nel rispetto delle prestazioni e delle funzioni richieste dal capitolato, all’interno del sistema di rivelazione incendi della Committenza, basato sull’impiego di centrali della Notifier, Gruppo Honeywell, serie AM8000 e seguenti. Il rivelatore dovrà essere corredato della certificazione di conformità alla Norma UNI EN 54-7:2018 “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio – Parte 7: Rivelatori di fumo – Rivelatori puntiformi di fumo funzionanti secondo il principio della diffusione della luce, della trasmissione della luce o della ionizzazione” ed alla Norma UNI EN 54-17:2006 “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio - Parte 17: Isolatori di corto circuito”. Il materiale dovrà essere consegnato, integro e perfettamente adatto alla sua installazione, messa in servizio ed attivazione, corredato delle documentazioni tecniche, delle certificazioni, dichiarazioni di prestazione (DoP), conformità al Regolamento CPR e dei documenti di trasporto, con le modalità e presso la destinazione che saranno indicate dalla Committenza nel Capitolato Speciale d’Appalto e relativi allegati. Specifiche tecniche: Tensione di funzionamento: 15 ÷ 32Vcc Corrente di riposo: 250 µA Corrente di allarme: 3,5 mA con LED attivo Temperatura di funzionamento: da - 30 °C a + 70 °C Umidità relativa (senza condensa): 10 ÷ 93% Diametro: 102 mm Altezza con base: 52 mm Peso: 97 g Costruzione: materiale autoestinguente ADEGUAMENTO IMPIANTI RIVELAZIONE INCENDI UNIVERSITA' DI TRIESTE LISTA FORNITURE

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Caratteristiche generali. Il rivelatore di fumo ottico analogico potrà essere codificato per l’identificazione mediante identificato, a mezzo di selettori rotanti. La , grazie ad una nuova camera ottica che modifica il posizionamento del fotodiodo emettitore e l’elettronica di bordo dovranno essere ricevitore ed il labirinto è in grado di operare una discriminazione tra fuochi reali ed allarmi intempestivi che possono essere causati da correnti d'aria, polvere, insetti, repentine variazioni di temperatura, corrosione, ecc. Il rivelatore ottico di fumo dovrà avere un design a basso profilo, e trasmetterà profilo trasmette un segnale di corrente analogico in corrente direttamente proporzionale alla densità di fumo presente. Tutti i circuiti interni dovranno essere sono protetti contro le sovracorrenti e le interferenze elettromagnetiche. La risposta del rivelatore (attivazione) dovrà essere è chiaramente visibile dall’esterno dall`esterno grazie alla spia luce rossa lampeggiante costituita emessa da due diodi (LEDled), in grado di coprire che coprono un angolo di campo visivo di 360 gradi; il segnale luminoso diventerà fisso questa luce diventa fissa in caso di allarme. I due LED dovranno essere in grado di emettere segnali di tre colori diversi led sono tricolori (rosso, verde e giallo) per permettere differenti segnalazioni. Ogni singolo rivelatore dovrà essere dotato Dotato di isolatore di corto circuito incorporato nel sensorecircuito. Il rivelatore avrà ha un circuito di uscita analogica in grado di controllare la trasmissione di segnali all’interno di un loop a due soli conduttori costantemente sorvegliati, che avverrà avviene attraverso una comunicazione continua (interrogazione/risposta) tra sensori e centrale. Attraverso il Grazie a questo sistema di comunicazione, basato sull’impiego di un comunicazione con protocollo digitale avanzato, il rivelatore trasmetterà trasmette alla centrale un valore analogico corrispondente alla propria sensibilità, che sarà viene confrontato con i dati residenti nel software del sistema per determinare quando si renda necessario necessita un intervento di manutenzione. Il componente dovrà poter essere in grado di operare, nel rispetto delle prestazioni e delle funzioni richieste dal capitolato, all’interno del sistema di rivelazione incendi della Committenza, basato sull’impiego di centrali della Notifier, Gruppo Honeywell, serie AM8000 e seguenti. Il rivelatore dovrà essere corredato della certificazione di conformità alla Norma UNI EN 54-7:2018 “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio – Parte 7: Rivelatori di fumo – Rivelatori puntiformi di fumo funzionanti secondo il principio della diffusione della luce, della trasmissione della luce o della ionizzazione” ed alla Norma UNI EN 54-17:2006 “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio - Parte 17: Isolatori di corto circuito”. Il materiale dovrà essere consegnato, integro e perfettamente adatto alla sua installazione, messa in servizio ed attivazione, corredato delle documentazioni tecniche, delle certificazioni, dichiarazioni di prestazione (DoP), conformità al Regolamento CPR e dei documenti di trasporto, con le modalità e presso la destinazione che saranno indicate dalla Committenza nel Capitolato Speciale d’Appalto e relativi allegati. Specifiche tecniche: Tensione di funzionamento: 15 ÷ funzionamento 15V - 32Vcc - Corrente di riposo: 250 µA riposo 250μA - Corrente di allarme: 3,5 mA allarme 3,5mA con LED led attivo - Temperatura di funzionamento: funzionamento da - 30 -30 °C a + 70 °C - Umidità relativa (senza condensa): ) 10 ÷ - 93% Diametro: - Diametro 102 mm - Altezza con base: base 52 mm Peso- Peso 97g - Costruzione materiale ignifugo Dispositivo da collegare a rivelatori istallati al di sopra dei controsoffitti. Il segnalatore sopra indicato avrà le seguenti fondamentali funzioni: 97 g CostruzioneSu consenso da parte del rilevatore d’incendio, si attiverà segnalando l’avvenuto intervento del rilevatore. Sarà costituito da: materiale autoestinguente ADEGUAMENTO IMPIANTI RIVELAZIONE INCENDI UNIVERSITA' DI TRIESTE LISTA FORNITURE- LED di segnalazione 1; - Frequenza 1 Hz; - Materiale ABS; - Dimensioni (HxLxP) circa 82x85x27 mm; con le seguenti caratteristiche elettriche: - Tensione di alimentazione 8…26 Vdc; - Assorbimento allarme 150 mA; - Grado di protezione IP54; Tale lampada di segnalazione viene utilizzata per segnalare l’avvenuto intervento del rilevatore installato all’interno di controsoffitti, sottopavimenti, canalizzazioni meccaniche, stanze di albergo o di degenza, ecc. Le basi il montaggio dei rivelatori potranno essere delle seguenti tipologie: Base standard per il montaggio di rivelatori completa di contatti per il collegamento elettrico sulla linea (loop) e predisposta per l’inserimento del rivelatore mediante pressione e rotazione sullo zoccolo. Base relè, costituita con la struttura base standard integrata di relè per il comando diretto di attuazioni varie dei componenti di sicurezza in campo, l’intervento del relè posto nello zoccolo avverrà per programmazione della centrale con logiche AND/OR di più rivelatori o pulsanti. Base isolatore, costituita con la struttura base standard integrata di modulo consente di isolare un tratto di linea (loop), in caso di cortocircuito.

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Caratteristiche generali. Il sistema sarà composto dai seguenti elementi, progettati e costruiti per integrarsi allo scopo di sorvegliare efficacemente le condotte d’aria: ! Alloggiamento del rivelatore di fumo, che sarà progettato in modo da ottimizzare il flusso d’aria attraverso il rivelatore, dovrà essere costituito da una custodia in materiale plastico, di robusta costruzione, costituita da una base opaca, che porta da un lato la basetta per l’innesto del rivelatore, e, dall’altro, un vano predisposto per i collegamenti elettrici, da realizzare mediante pressacavi. La parte inferiore, fissa, potrà essere installata sulla canalizzazione mediante viti o con altri metodi di equivalente efficacia e dovrà presentare un manicotto per l’innesto del tubo di campionamento. La parte superiore del contenitore dovrà essere realizzata in plastica trasparente ad alta resistenza meccanica, rimovibile per manutenzione, attraverso la quale si potrà accertare lo stato del rilevatore interno e della custodia; ! Tubo ad effetto Venturi, sagomato secondo un profilo alare, realizzato in alluminio, nel quale dall’utilizzo di doppi deflussi nei punti di separazione ottimali, dovrà consentire di rilevare il fumo anche a velocità molto basse dell’aria nel condotto; ! Rivelatore di fumo ottico analogico potrà essere analogico, codificato per l’identificazione mediante selettori rotanti. La camera ottica e l’elettronica di bordo dovranno essere in grado di operare una discriminazione tra fuochi reali ed allarmi intempestivi che possono essere causati da correnti d'aria, polvere, insetti, repentine variazioni di temperatura, corrosione, ecc. Per maggiori dettagli vedasi la descrizione specifica; ! Base di collegamento ad innesto, per rivelatore analogico identificato. Per maggiori dettagli vedasi la descrizione specifica. Il rivelatore ottico di fumo complesso, che dovrà avere un design a basso profilospecificatamente essere progettato per il convogliamento dei fumi nel rivelatore, e trasmetterà un segnale analogico in corrente direttamente proporzionale alla densità di fumo presente. Tutti i circuiti interni dovranno essere protetti contro le sovracorrenti e le interferenze elettromagnetiche. La risposta del rivelatore (attivazione) dovrà essere chiaramente visibile dall’esterno grazie alla spia rossa lampeggiante costituita da due diodi (LED), in grado di coprire un angolo di campo visivo di 360 gradi; il segnale luminoso diventerà fisso in caso di allarme. I due LED dovranno essere in grado di emettere segnali effettuare una rivelazione sicura degli incendi con velocità del flusso d’aria da 0,5 m/s a 20 m/s (da 100 ft/min a 4000 ft/min), a seconda della sensibilità del rilevatore di tre colori diversi (rosso, verde e giallo) per permettere differenti segnalazionifumo. Ogni singolo rivelatore dovrà essere dotato di isolatore di corto circuito incorporato nel sensore. Il rivelatore avrà un circuito di uscita analogica in grado di controllare la trasmissione di segnali all’interno di un loop a due soli conduttori costantemente sorvegliati, che avverrà attraverso una comunicazione continua (interrogazione/risposta) tra sensori e centrale. Attraverso il sistema di comunicazione, basato sull’impiego di un protocollo digitale avanzato, il rivelatore trasmetterà alla centrale un valore analogico corrispondente alla propria sensibilità, che sarà confrontato con i dati residenti nel software del sistema per determinare quando si renda necessario un intervento di manutenzione. Il componente dovrà poter essere in grado di operare, nel rispetto delle prestazioni e delle funzioni richieste dal capitolato, all’interno del sistema di rivelazione incendi della Committenza, basato sull’impiego di centrali della Notifier, Gruppo Honeywell, serie AM8000 e seguenti. Il rivelatore La custodia – convogliatore dovrà essere corredato della certificazione di conformità alla Norma UNI EN 54-7:2018 27:2015 “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio – Parte 727: Rivelatori di fumo – Rivelatori puntiformi di fumo funzionanti secondo il principio della diffusione della luce, della trasmissione della luce o della ionizzazione” ed alla Norma UNI EN 54-17:2006 “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio - Parte 17: Isolatori di corto circuitonelle condotte”. Il materiale dovrà essere consegnato, integro e perfettamente adatto alla sua installazione, messa in servizio ed attivazione, corredato delle documentazioni tecniche, delle certificazioni, dichiarazioni di prestazione (DoP), conformità al Regolamento CPR e dei documenti di trasporto, con le modalità e presso la destinazione che saranno indicate dalla Committenza nel Capitolato Speciale d’Appalto e relativi allegati. Specifiche tecniche: Tensione di funzionamento: 15 ÷ 32Vcc Corrente di riposo: 250 µA Corrente di allarme: 3,5 mA con LED attivo Temperatura di funzionamento: da - 30 20 °C a + 70 °C Umidità relativa (senza condensa): 10 0 ÷ 9395% DiametroVelocità dell’aria: 102 da 0,5 a 20 m/s Dimensioni: 37 x 12,7 x 6,36 mm Altezza con base: 52 / 19,7 x 22,9 x 6,35 mm Peso: 97 800 g Costruzionea - Camera di analisi da canale per rivelatore di fumo, conforme alle norme UNI EN54 parte 27, costruttore Notifier, gruppo Honeywell, modello DNRE-HT od equivalente compatibile con i A Riportare: materiale autoestinguente cad: 4.054,00 .................... ......................... ......................... ADEGUAMENTO IMPIANTI RIVELAZIONE INCENDI UNIVERSITA' DI TRIESTE LISTA FORNITURE

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Caratteristiche generali. Il rivelatore Come già scritto in premessa il progetto riguarda la realizzazione e la gestione di fumo ottico analogico potrà essere codificato per l’identificazione mediante selettori rotantiun impianto agrivoltaico della potenza di 25.141,76 kWp e la contestuale realizzazione di un sistema di accumulo di energia fotovoltaica di capacità pari a 12 x 2.752 kWh. La camera ottica e l’elettronica L’impianto agrivoltaico è suddiviso in scomparti collegati tra di bordo dovranno essere in grado di operare una discriminazione tra fuochi reali ed allarmi intempestivi che possono essere causati da correnti d'aria, polvere, insetti, repentine variazioni di temperatura, corrosione, eccloro a formare l’impianto denominato “GR_Scanu”. Il rivelatore ottico di fumo dovrà avere un design a basso profilo, e trasmetterà un segnale analogico in corrente direttamente proporzionale alla densità di fumo presente. Tutti i circuiti interni dovranno essere protetti contro le sovracorrenti e le interferenze elettromagnetiche. La risposta del rivelatore I moduli fotovoltaici saranno posati su delle strutture (attivazione) dovrà essere chiaramente visibile dall’esterno grazie alla spia rossa lampeggiante costituita da due diodi (LEDTracker), in grado acciaio zincato a caldo infisse nel terreno che saranno dotate di coprire motore alimentato a 24 V, così da permettere la rotazione delle stesse sull’asse Nord - SUD lungo la direzione EST-OVEST. La configurazione di accoppiamento dell’impianto fotovoltaico suddivisa per scomparti viene illustrata nella tavola con codice elaborato 08CS.02.01. Durante lo studio della soluzione progettuale scelta sono state valutate tre alternative e in particolare: - Alternativa 0: assenza di impianto fotovoltaico e proseguo delle normali attività agricole già in essere; - Alternativa 1: installazione di impianto fotovoltaico con una ottimizzazione della produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile utilizzando un angolo pitch di campo visivo 9 metri e una altezza dei pannelli di 360 gradi50 cm (punto più basso), pannelli in orizzontale h= 2,35 m; - Alternativa 2 (soluzione progettuale scelta): installazione di impianto fotovoltaico e ottimizzazione della componente agricola rispetto a quella da produzione fotovoltaica - pitch di 11,50 metri e altezza dei pannelli 80 cm (punto più basso), pannelli in orizzontale h=2,65 m. Con l’alternativa 1, anche sentito l’attuale conduttore delle terre, non si potrà nella realtà coltivare più il segnale luminoso diventerà fisso in caso terreno e quindi il progetto risulterà solo sulla carta un sistema agrivoltaico, questo perché le distanze tra un modulo e l’altro non permetterebbero di allarmefar circolare agevolmente i normali mezzi che vengono utilizzati per la conduzione del fondo. I due LED dovranno essere in grado Oltre a ciò, sarebbe notevolmente ridotto l’apporto di emettere segnali luce sotto i tracker con conseguenze molto impattanti per la produttività delle colture. Nello spirito di tre colori diversi (rosso, verde e giallo) per permettere differenti segnalazioni. Ogni singolo rivelatore dovrà essere dotato massimizzare la produzione da fonti rinnovabili ma allo stesso tempo di isolatore creare le condizioni affinché ci sia la continuità agricola del fondo si è deciso di corto circuito incorporato nel sensoreintraprendere l’alternativa progettuale n. 2. Il rivelatore avrà fatto di avere un circuito pitch più importante e un’altezza dei moduli in orizzontale da terra più alta (2,65 metri) implica una minore produzione di uscita analogica in grado energia elettrica (minore potenza installabile) e un maggiore utilizzo di controllare la trasmissione di segnali all’interno di un loop a due soli conduttori costantemente sorvegliati, che avverrà attraverso una comunicazione continua acciaio (interrogazione/risposta) tra sensori e centralecosti superiori). Attraverso il sistema di comunicazione, basato sull’impiego di un protocollo digitale avanzato, il rivelatore trasmetterà alla centrale un valore analogico corrispondente alla propria sensibilità, che sarà confrontato con i dati residenti nel software del sistema per determinare quando si renda necessario un intervento di manutenzione. Il componente dovrà poter essere in grado di operare, nel rispetto delle prestazioni e delle funzioni richieste dal capitolato, all’interno del sistema di rivelazione incendi della Committenza, basato sull’impiego di centrali della Notifier, Gruppo Honeywell, serie AM8000 e seguenti. Il rivelatore dovrà essere corredato della certificazione di conformità alla Norma UNI EN 54-7:2018 “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio – Parte 7: Rivelatori di fumo – Rivelatori puntiformi di fumo funzionanti secondo il principio della diffusione della luce, della trasmissione della luce o della ionizzazione” ed alla Norma UNI EN 54-17:2006 “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio - Parte 17: Isolatori di corto circuito”. Il materiale dovrà essere consegnato, integro e perfettamente adatto alla sua installazione, messa in servizio ed attivazione, corredato delle documentazioni tecniche, delle certificazioni, dichiarazioni di prestazione (DoP), conformità al Regolamento CPR e dei documenti di trasportoIn ogni caso, con uno sforzo, sia in termini economici che di minore produzione, si è deciso di intraprendere l’alternativa 2 che consentirà di coltivare il terreno alle stesse condizioni di oggi ma allo stesso tempo garantirà un contributo importante in termini di quota rinnovabile Di seguito, due immagini che confrontano le modalità e presso la destinazione che saranno indicate dalla Committenza nel Capitolato Speciale d’Appalto e relativi allegati. Specifiche tecniche: Tensione di funzionamento: 15 ÷ 32Vcc Corrente di riposo: 250 µA Corrente di allarme: 3,5 mA con LED attivo Temperatura di funzionamento: da - 30 °C a + 70 °C Umidità relativa (senza condensa): 10 ÷ 93% Diametro: 102 mm Altezza con base: 52 mm Peso: 97 g Costruzione: materiale autoestinguente ADEGUAMENTO IMPIANTI RIVELAZIONE INCENDI UNIVERSITA' DI TRIESTE LISTA FORNITUREdue alternative analizzate in precedenza.

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Caratteristiche generali. Il rivelatore Costruzione compatta per l’installazione entro contenitori di fumo ottico analogico potrà essere codificato altre apparecchiature, in robusto materiale isolante, dotato di predisposizioni per l’identificazione mediante selettori rotantiil fissaggio con viti o a scatto su guida codificata DIN. La camera ottica e l’elettronica di bordo dovranno essere in grado di operare una discriminazione tra fuochi reali ed allarmi intempestivi che possono essere causati da correnti d'aria, polvere, insetti, repentine variazioni di temperatura, corrosione, ecc. Il rivelatore ottico di fumo dovrà avere un design a basso profilo, e trasmetterà un segnale analogico in corrente direttamente proporzionale alla densità di fumo presente. Tutti i circuiti interni dovranno essere protetti contro le sovracorrenti e le interferenze elettromagnetiche. La risposta del rivelatore (attivazione) L’apparecchio dovrà essere chiaramente visibile dall’esterno grazie dotato di morsetti ad innesto, con serraggio a vite, adatti al collegamento di cavi di sezione fino a 2,5 mm², univocamente identificabili. Dispositivo controllato da microprocessore, adatto all’impiego in sistemi indirizzati, alimentato direttamente dal loop a due fili collegato alla spia rossa lampeggiante costituita da due diodi (LED)centrale, in grado di coprire fornire un circuito d'uscita per segnalatori ottico/acustici polarizzati o, in alternativa, un relè di forma C (contatti liberi da potenziale). Gli stati del modulo dovranno essere visualizzati da un unico LED a 3 colori, con ampio angolo di campo visivo di 360 gradi; il segnale luminoso diventerà fisso visibilità, con attivazione al ricevimento della comunicazione o, in caso di allarmealternativa, impostabile, senza segnalazione. I due LED dovranno essere in grado di emettere segnali di tre colori diversi (rosso, verde e giallo) per permettere differenti segnalazioni. Ogni singolo rivelatore dovrà essere Sarà dotato di isolatore dispositivo interno di isolamento dal loop di comunicazione e di circuito per il monitoraggio del corto circuito incorporato nel sensoredel loop e degli isolatori, escludibile. Il rivelatore avrà un circuito di uscita analogica in grado di controllare la trasmissione di segnali all’interno di un loop a due soli conduttori costantemente sorvegliati, che avverrà attraverso una comunicazione continua L'indirizzamento del modulo mediante commutatori rotativi decimali (interrogazione/risposta) tra sensori e centrale01-159). Attraverso il sistema di comunicazione, basato sull’impiego di un protocollo digitale avanzato, il rivelatore trasmetterà alla centrale un valore analogico corrispondente alla propria sensibilità, che sarà confrontato con i dati residenti nel software del sistema per determinare quando si renda necessario un intervento di manutenzioneL’apparecchio dovrà garantire un’elevata immunità dai disturbi elettromagnetici (EMI). Il componente dovrà poter essere in grado di operare, nel rispetto delle prestazioni e delle funzioni richieste dal capitolato, all’interno del sistema di rivelazione incendi della Committenza, basato sull’impiego di centrali della Notifier, Gruppo Honeywell, serie AM8000 e seguenti, utilizzando, nel caso specifico, adeguati moduli di interfacciamento. Il rivelatore L’apparecchiatura dovrà essere corredato corredata della certificazione di conformità alla Norma UNI EN 54-7:2018 3:2020 “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio – Parte 73: Rivelatori Dispositivi sonori di fumo – Rivelatori puntiformi di fumo funzionanti secondo il principio della diffusione della luce, della trasmissione della luce o della ionizzazione” ed alla Norma UNI EN 54-17:2006 “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio - Parte 17: Isolatori di corto circuitoallarme incendio”. Il materiale dovrà essere consegnato, integro e perfettamente adatto alla sua installazione, messa in servizio ed attivazione, corredato delle documentazioni tecniche, delle certificazioni, dichiarazioni di prestazione (DoP), conformità al Regolamento CPR e dei documenti di trasporto, con le modalità e presso la destinazione che saranno indicate dalla Committenza nel Capitolato Speciale d’Appalto e relativi allegati. Specifiche tecniche: Tensione di funzionamentocad: 15 ÷ 32Vcc Corrente di riposo: 250 µA Corrente di allarme: 3,5 mA con LED attivo Temperatura di funzionamento: da - 30 °C a + 70 °C Umidità relativa (senza condensa): 10 ÷ 93% Diametro: 102 mm Altezza con base: 52 mm Peso: 97 g Costruzione: materiale autoestinguente 846,00 .................... .................... ......................... ......................... ADEGUAMENTO IMPIANTI RIVELAZIONE INCENDI UNIVERSITA' DI TRIESTE LISTA FORNITURE

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