Impianto elettrico Clausole campione

Impianto elettrico. L’impianto elettrico deve essere realizzato nel rispetto delle norme CEI e in conformità alla normativa nazionale vigente, secondo lo standard italiano (220 V – 50Hz). Le linee per gli interruttori, le prese, le plafoniere (IP65 da 36W) e gli apparecchi di comando devono scorrere in canaline o tubi di PVC ed essere collegate a un unico circuito di terra e devono essere protette da interruttori magnetotermici e differenziali. La potenza totale installata per il modulo container completo degli accessori deve essere tale da non superare 8kW, tenuto conto di eventuali fattori di utilizzazione e l’uso intensivo dei servizi. Nella progettazione e realizzazione dell’impianto elettrico si deve tenere conto delle necessità di messa a terra mettendo in atto i relativi accorgimenti e fornendo le apparecchiature ed attrezzature occorrenti. Il container deve essere dotato, esternamente, di morsetto di fissaggio del cavo di messa a terra che andrà indicato con apposita cartellonistica. Tutti gli elementi illuminanti e le altre apparecchiature elettriche installate devono essere per quanto possibile a basso consumo energetico.
Impianto elettrico. L'impianto elettrico dovrà essere a norma di tutte le leggi e disposizioni in vigore, quali legge 186/68, 46/90, 447/91, D.M. 37/2008, norme CEI, prescrizioni dei VV.F., dell'ENEL ecc.. Tutti i materiali impiegati devono essere conformi alle norme CEI, UNEL e dovranno avere il marchio di qualità. Al termine dei lavori l'Impresa installatrice e' tenuta a rilasciare al Committente la dichiarazione di "conformità'" che attesti la rispondenza dell'impianto alla normativa vigente.
Impianto elettrico. L’impianto elettrico dei veicoli dovrà essere alimentato da sorgenti di energia continua aventi tensione nominale Vn=24 Vcc per i dispositivi ausiliari; per gli autobus di tipologia 6: Vn=12Vcc. I circuiti ed i componenti devono essere identificati secondo la norma Cuna NC 569-10. All’interno dello sportello di ciascun vano dovrà essere applicata una tabella esplicativa con indicazione topografica dei componenti contenuti nel vano stesso. Le batterie di accumulatori devono essere del tipo "senza manutenzione", con Vn 12Vcc. Il generatore principale non deve svolgere, preferibilmente, la funzione di tendicinghia per altri complessivi (es. compressore condizionatore, secondo generatore). Il raffreddamento, anche forzato, deve essere realizzato mediante aria pulita prelevata dall'esterno e non dal vano motore. Devono essere dotati di un comando centrale di emergenza (CCE) a comando manuale, con dispositivo onnipolare ad azione diretta sui circuiti elettrici; il pulsante di comando deve essere di colore rosso opaco, su base gialla, protetto in modo tale che sia evitato l'azionamento involontario, dotato di targhetta esplicativa con istruzioni d'uso. Tale dispositivo deve essere conforme alle norme Cuna NC 571-20. Fra i circuiti protetti dal dispositivo non sono compresi: ▪ il comando esterno delle porte; ▪ le luci di posizione (targa compresa); ▪ luci interne vano passeggeri; ▪ la segnalazione di "veicolo fermo" (lampeggio intermittente e simultaneo di tutti gli indicatori di direzione); ▪ l'impianto di alimentazione delle convalidatrici di biglietti di bordo; ▪ l'impianto di illuminazione vano motore. Devono essere dotati di un dispositivo di interruzione telecomandato (TGC), posto immediatamente a valle del polo negativo delle batterie, con comando inserzione/disinserzione manuale azionabile da vano batterie, con auto-ritenuta meccanica ed idoneo ad aprire sotto carico.
Impianto elettrico. L’alimentazione elettrica necessaria per il cantiere sarà da attivare a cura dell’appaltatore attraverso contratto di fornitura da stipulare con l’ente fornitore, richiedendo la potenza necessaria al funzionamento delle macchine, delle attrezzature e degli impianti di cantiere individuando il punto di fornitura. Premesso che i quadri elettrici di cantiere dovranno essere di tipo ASC (CEI 17‐13), l’impresa appaltatrice, nel punto di consegna, provvederà a far installare da impresa abilitata o da un installatore qualificato a norma della legge n° 37/2008, il quadro generale di alimentazione delle utenze dove sono contenuti anche i dispositivi di protezione delle linee principali (interruttori magnetotermici e differenziali). Le linee principali porteranno ai quadri di distribuzione di cantiere contenenti le eventuali prese per l’alimentazione delle macchine, delle attrezzature e degli impianti presenti in cantiere e, ovviamente, i dispositivi di protezione contro le sovracorrenti e contro i contatti indiretti. La ditta installatrice o l’installatore qualificato rilasceranno all’impresa appaltatrice la dichiarazione di conformità dell’impianto ai sensi della legge n° 37/2008. Ai quadri di distribuzione resi operativi dall’impresa appaltatrice, si collegheranno anche le imprese subappaltatrici chiamate a svolgere parte dei lavori previsti nell’appalto. Ciascuna impresa subappaltatrice che intenderà collegarsi ai quadri di cantiere dovrà collegare agli stessi un suo “sotto‐quadro” (ASC) e prelevare energia elettrica direttamente da questo. Per le prolunghe di alimentazione saranno ammesse solo prese incorporate in avvolgicavo oppure prese mobili conformi alla norma CEI 23‐12; in ogni caso, per motivi di sicurezza, dovrà essere limitata al minimo l’utilizzo delle prolunghe. Si ricorda, inoltre, l’assoluto divieto di connessione agli apparecchi utilizzatori con altri sistemi diversi dalla presa a spina o dalle morsettiere con serraggio a vite (tipo antitranciamento). I quadri elettrici dovranno essere posizionati, se non del tipo “a parete”, con apposito supporto su un piano orizzontale e dovranno esser muniti, per consentirne lo spostamento, di punti di fissaggio o di presa. Le linee di alimentazione e distribuzione, anche se per i cantieri edili non sussiste l’obbligo del progetto dell’impianto elettrico, dovranno essere dimensionate con particolare attenzione alla caduta di tensione e alla portata nominale del cavo in riferimento al carico da alimentare. Inolt...
Impianto elettrico. ✓ Impianto elettrico a 12 V. di ultima generazione con teconologia BUS, realizzato secondo le norme vigenti, e opportunamente canalizzato in guaine, con cavi atossici e di adeguata sezione per supportare l’utenza alimentata in tutta sicurezza. Tutti i cavi devono essere marchiati con sigle alfanumeriche per facilitarne la rintracciabilità da un capo all’altro dell’impianto. Le unità di potenza o nodi devono trovarsi in zone facilmente accessibili; ogni utenza 220 V. deve essere protetta da interruttore magnetotermico riarmabile e differenziale salvavita. Il sistema di protezione degli impianti non deve prevedere fusibili ma sistemi elettronici di protezione che si ripristinano automaticamente all’eliminazione del guasto. ✓ L’impianto deve essere sezionato e diviso con almeno tre unità di potenza o nodi per garantire la continuità nell’alimentazione dei vari servizi anche in caso di guasto di uno dei nodi. ✓ Presa esterna lato conducente di tipo ermetico per il collegamento a rete esterna 220 V. per l’alimentazione del carica batterie (principale ed ausiliaria), munita di messa a terra e di protezione magneto termica differenziale di sicurezza e di un sistema inibitore di avviamento motore se la presa è collegata alla rete esterna a 220 V. ✓ Quattro prese di alimentazione 12 V. da 6 Ah. cadauna, applicate su apposito pannello in prossimità delle apparecchiature elettromedicali. Tutte le prese devono essere dotate di spia luminosa di presenza tensione. ✓ Una presa 12 V. da 16 Ah di tipo normalizzato CEI per l’alimentazione della incubatrice neonatale. ✓ Due prese di corrente 220 V.. ✓ Illuminazione vano sanitario realizzata in modo tale da non creare zone di ombra e che garantisca un livello di intensità luminosa minima di 400 lux. nell’area paziente con possibilità di abbassare il livello ad almeno 100 lux; il sistema di illuminazione deve comprendere anche una luce di cortesia che si aziona quando una delle porte del vano sanitario viene aperta. Il sistema di illuminazione deve comprendere anche quattro faretti alogeni orientabili, incassati nel plafone e dislocati nella parte anteriore e posteriore. Le lampade principali utilizzate per il sistema di illuminazione devono essere del tipo a luce fredda a basso consumo di energia: devono essere previste almeno 6 lampade per lato e non lampade uniche per evitare che il guasto di una non comprometta l’illuminazione. L’intensità di illuminazione deve essere certificata da apposito ente o tecnico abilitato e insc...
Impianto elettrico. Si presume che per lo specifico lavoro si utilizzeranno impianti elettrici alimentati da gruppi elettrogeni. Si ricorda, inoltre, l’assoluto divieto di connessione agli apparecchi utilizzatori con altri sistemi diversi dalla presa a spina o dalle morsettiere con serraggio a vite (tipo antitranciamento). Per le apparecchiature di tipo “trasportabile”, “mobile” o “portatile”, potranno essere utilizzati solo cavi con conduttore flessibile tipo H07RN-F o equivalente purché in grado di assicurare l’adeguata resistenza all’acqua e all’abrasione. Per le apparecchiature di tipo “fisso”, invece, è possibile utilizzare altre tipologie di cavi che non necessitano, visto l’uso, le stesse caratteristiche (H07V-K, H07V-R, ecc.). L’Impresa appaltatrice assicurerà l’utilizzo dell’impianto elettrico in conformità alle norme di legge e di buona tecnica vigenti; qualunque modifica significativa all’impianto dovrà essere autorizzata dal responsabile di cantiere dell’Impresa appaltatrice in quanto sarà necessaria l’emissione di una nuova dichiarazione di conformità, per la parte di impianto modificata/sostituita, da parte di soggetti abilitati. Il materiale e le attrezzature elettriche utilizzate dalle imprese esecutrici, così come detto precedentemente, dovranno essere conformi alla normativa vigente e alle norme CEI applicabili; nel caso in cui il CE verificasse l’utilizzo di materiale non conforme, vieterà immediatamente l’utilizzo delle attrezzature e dei materiali elettrici fino a che l’impresa inadempiente non abbia sanato la situazione pericolosa.
Impianto elettrico. 1. I cavi multipolari o unipolari di MT e di BT saranno valutati al metro lineare misurando l'effettivo sviluppo lineare in opera, aggiungendo 1 m per ogni quadro al quale essi sono attestati. Nei cavi unipolari o multipolari di MT e di BT sono comprese le incidenze per gli sfridi, i capi corda ed i marca cavi, esclusi i terminali dei cavi di MT.
Impianto elettrico. 3.1.1) Disposizioni Generali.
Impianto elettrico. 1. Requisiti: