Architettura Clausole campione

Architettura. E’ richiesta un’architettura ridondata e fault tolerance. S’intende, quindi, che siano ridondati anche le singole componenti hardware che compongono il sistema. Si richiede la messa in esercizio di due siti installati nella intranet dell’Amministrazione, entrambi a Roma. Il fornitore deve realizzare anche sistemi di backup e disaster recovery delle banche dati delle rassegne stampa, delle rassegne web e delle rassegne audio-video
Architettura. L’architettura utilizzata dal sistema di produzione è quella organizzata a livelli (layer), ed è quella predominante nello sviluppo di applicazioni server-side. In tale architettura i componenti sono organizzati in livelli separati, ciascuno dei quali svolge un compito ben definito: • presentation layer: è responsabile della visualizzazione della Graphical User Interface (GUI) e della gestione dell’input utente (passando le richieste al business logic layer); • business logic layer: contiene tutta la logica dell’applicazione ovvero i processi che l’applicazione può eseguire, recupera e salva dati interagendo con il persistence layer; • persistence layer: fornisce un’astrazione ad alto livello e object-oriented del database layer; • database layer: consiste di un relational database management system.
Architettura. 11. 385 L 0384: Direttiva 85/384/CEE del Consiglio del 10 giugno 1985 con- cernente il reciproco riconoscimento dei diplomi, certificati ed altri titoli del settore dell’architettura e comportante misure destinate ad agevolare l’esercizio effettivo del diritto di stabilimento e di libera prestazione di ser- vizi (GU L 223 del 21.8.1985, p. 15).
Architettura. Dal punto di vista architetturale in sintesi gli obiettivi della nuova infrastruttura IT oggetto dell’appalto sono in primis: • mettere a disposizione risorse di computing, di tipo server a lame; • mettere a disposizione risorse di storage, di tipo SAN, virtualizzate e federate; • interconnettere le risorse di computing con le risorse di storage, attraverso un network di tipo FC; • interconnettere tutte le risorse fra di loro e con il mondo esterno (backbone di Ateneo, SPC ed Internet), attraverso un network di tipo Ethernet, ai fini sia dell’erogazione dei servizi (network di produzione) sia della gestione delle singole risorse (network di management); • duplicare le risorse interconnesse, indicate nei punti precedenti, fra i due siti / data center, in maniera speculare (rif. §2.2); • interconnettere i due siti fra loro, attraverso una piattaforma DWDM (rif. §2.4). E inoltre: • strutturare il network di tipo Ethernet (all’interno dei data center) in maniera gerarchica e distribuita, in modo da semplificare la progettazione e la gestione nel tempo dei cablaggi e delle matrici di connessione, in particolare in vista di necessità future ad oggi non definite; • connettere e rendere interoperabile il nuovo network di tipo FC con l’esistente e analogo network già sviluppato dal Centro Infosapienza all’interno dell’infrastruttura attualmente in uso (rif. §2.4). Il progetto architetturale di riferimento schematizzato in Figura 6 intende rispondere a queste necessità. Va precisato che lo schema rappresentato descrive l’architettura all’interno di un singolo data center, da intendersi quindi poi replicata fra i due siti INFO0 e INFO2. Per una vista più ampia sul landscape complessivo si rimanda allo schema già presentato nella Figura 5 nel paragrafo 2.4. Come meglio illustrato nel paragrafo 4.2, il progetto prevede alla base la caratterizzazione dei singoli rack presenti nel data center, distinguendo in particolare fra gli altri: • i rack di computing, ossia destinati ad accogliere risorse di calcolo (sistemi server), sia oggetto della fornitura che loro espansioni future; • i rack di storage, ossia destinati ad accogliere i sistemi di archiviazione dati, sia oggetto della fornitura che loro espansioni future; • i rack destinati ad apparati legacy (di varia natura) o a future espansioni dell’infrastruttura; Con riferimento all’elenco di elementi oggetto della fornitura, codificati nel paragrafo 3.2, il progetto prevede che: • nei rack di computing vengano installat...
Architettura. Di seguito una possibile ipotesi di strutturazione dei contenuti del sito:
Architettura. L’architettura dovrà essere di tipo parallelo distribuito, ovvero tutti i moduli di potenza presenti si ripartiscono il carico (load sharing) in modo tale che nessuno dei moduli di potenza rimanga inattivo o in stand-by, assicurando così continuità totale all’alimentazione dei carichi anche in caso di guasto (previo opportuno dimensionamento ridondante); in caso di guasto ad un modulo di potenza, la percentuale di carico dei moduli ancora funzionanti aumenterà perciò secondo la regola: C = Cout n n (2-1) Cn −1 = Cn + Cn (n −1)
Architettura. L’Appaltatore dovrà rispettare i disegni forniti con il progetto in Appalto e verificare tutte le dimensioni riportate in essi. Dovrà inoltre verificare la corrispondenza tra i diversi documenti forniti dal Committente in fase di gara o nelle fasi successive. Sarà responsabilità dell’Appaltatore verificare che la realizzazione delle opere oggetto del presente Appalto sia conforme alle norme di fabbricazione, posa in opera e sicurezza. Si richiama all’attenzione dell’Appaltatore che i disegni e i dettagli forniti dal Committente devono essere considerati come rappresentativi degli aspetti estetici, delle finiture e delle caratteristiche funzionali e strutturali generali; sarà a carico della Appaltatore la definizione di complementi o messe a punto necessarie per garantire la durevolezza e le prestazioni funzionali delle opere, particolarmente in materia di stabilità e di facilità d’uso. L’Appaltatore sarà tenuto a preparare i disegni d’officina e di cantiere, e tutti i dettagli necessari con la maggiore cura possibile al fine di realizzare l'Opera finita e funzionante a perfetta regola d'arte, in conformità al progetto senza apprezzabili differenze tecniche e senza aumenti di costo. L’Appaltatore sarà ritenuto responsabile di ogni errore di esecuzione commesso durante la realizzazione delle opere.
Architettura. Il Sistema Radio sarà costituito da: • N° 4 Stazioni Radio Base (il numero delle stazioni Radio Base potrà essere esattamente definito solo nelle successive fasi progettuali, a seguito di adeguato studio di Radio- Copertura del tracciato tramviario) • N° 1 Radio Core installato nella sala apparati del PCC • N° 1 Dispatcher per la Postazione Operatore del Supervisore diLinea • N° 1 Dispatcher per la Postazione Operatore SCADA • N° 1 Dispatcher per la Postazione del Supervisore di Sala di Controllo • N° 1 Postazione per la gestione e la configurazione della rete TETRA (Network Management System) • Radio veicolari a bordo dei veicoli tramviari • Terminali portatili per le squadre di manutenzione Le interconnessioni tra le Stazioni Radio Base ed il Radio Core saranno realizzate tramite la rete di trasmissione in fibra ottica (fibre dedidate per ciascuna SRB). La fibra ottica garantisce, infatti, la larghezza di banda necessaria al flusso dati che interessa il link SRB-Nodo. Per quanto riguarda la copertura radio, allo stato attuale del progetto si assume che i siti che saranno individuati nelle successive fasi progettuali insieme insieme con l’Amministrazione per il posizionamento delle stazioni radio base, garantiscano un target di copertura soddisfacente lungo il tracciato della linea tramviaria, La localizzazione dei siti caratterizza direttamente il livello di copertura, l’architettura del sistema proposto e, in particolare, il numero di stazioni radio base. Qualora i siti individuati per le stazioni radio base non fossero adatti a garantire la copertura voluta, potrà essere necessario aumentare il numero di stazioni radio base rispetto a quello ipotizzato in questa fase.
Architettura. I dispositivi, ubicati al PCC, che costituiranno il sistema in questione sono i seguenti: • n°1 Centrale Oraria (Network Master Clock) • n°1 Antenna GPS Il sistema si baserà su un’architettura periferia-centro, dove: • il centro è costituito dagli apparati suddetti in grado di distribuire l’informazione oraria • la periferia è costituito dall’insieme dei dispositivi che necessitano di sincronizzazione La comunicazione tra centro e periferia sarà garantita dalla rete multiservizio Gigabit Ethernet, sulla quale viene implementato protocollo NTP con modalità di tipo client-server. La Centrale Oraria, ricevuto il segnale di sincronismo dall’antenna con riferimento temporale alla quale è collegata, distribuirà l’informazione oraria ai dispositivi che necessitano di sincronizzazione.
Architettura. Il sistema di trasiffazione sarà organizzato secondo un’architettura strutturata su 3 livelli: • Livello 1 – Vendita: Emettitrici self-service • Livello 2 – Obliterazione: Validatori di titoli di viaggio combinati cartaceo+contactless • Livello 3 – Controllo Centralizzato: Server e postazione operativa di Posto Centrale Il numero delle Emettitrici in fermata e delle obliteratrici a bordo dei veicoli dovrà essere definito nelle successive fasi progettuali, in base ai dati relativi ai flussi di passeggeri attesi alle fermate e a bordo, ed alle esigenze dell’Amministrazione.