Common use of RELAZIONI INDUSTRIALI Clause in Contracts

RELAZIONI INDUSTRIALI. L’UNIONALIMENTARI-CONFAPI e FAI-CISL – FLAI-CGIL – UILA-UIL, ferme restando l’autonomia delle parti, le rispettive distinte responsabilità, l’indipendenza di valutazione e di intervento, condividendo l’opportunità di consolidare concrete e costruttive relazioni industriali, convengono su un sistema di informazioni che consenta l’esame degli aspetti più significativi e della realtà evolutiva dei vari comparti delle p.m.i. del settore alimentare. Convengono altresì interventi ed i progetti di provvedimenti di supporto, che possano comunque incidere sul suo sviluppo produttivo ed occupazionale, da realizzare anche attraverso un confronto triangolare tra Governo e parti sociali. Alla luce di queste premesse si conviene di articolare il seguente sistema di relazioni: Il “Comitato di indirizzo”, con il fine di dare attuazione coerente agli obiettivi fissati dalle Parti e di assicurarne certezza e concretezza di gestione, prendendo le opportune decisioni in materia di concertazione delle politiche, monitoraggio e regolazione del sistema contrattuale, di finalizzazione, programmazione e pianificazione delle attività/iniziative di interesse delle p.m.i. del settore alimentare, delle articolazioni e delle risorse di competenza dell’Osservatorio nazionale di settore che si riunirà entro il 31 gennaio 2017 per la definizione delle attività di questa vigenza contrattuale. Il Comitato è composto in termini paritetici da 3 rappresentanti delle due Parti stipulanti il presente C.C.N.L.. Le Parti si impegnano a comunicarsi reciprocamente i nominativi almeno 15 giorni prima dell’incontro. Nel corso della prima riunione verranno definiti tempi, programmi e priorità nonché predisposto il regolamento attuativo dell’attività del Comitato. Questo Organismo avrà il compito di strutturare l’Osservatorio e di rendere lo strumento contrattuale più aderente alla realtà delle p.m.i. del settore alimentare ed in grado di più correttamente interpretare le esigenze dell’impresa e del lavoro, nell'ottica e nel convincimento di affermare e rafforzare il ruolo di centralità, certezza, capacità di governo del contratto collettivo nazionale. Il Comitato definirà inoltre le priorità con le quali qualificare il comparto agroalimentare, individuandone le linee di politica industriale anche attraverso proposte, da rappresentare ad Istituzioni, Amministrazioni ed Organizzazioni, relativamente a problematiche delle p.m.i. alimentari ed alle relative soluzioni, nonché la valorizzazione della ricerca, in particolare del ruolo e delle competenze dei centri sperimentali e l’individuazione di percorsi comuni con le Università. Il Comitato potrà istituire gruppi di lavoro, ad ognuno dei quali saranno demandati i seguenti compiti : - elaborazione di programmi finalizzati alla valorizzazione dei progetti di filiera integrata, dei distretti produttivi e dei marchi tipici, con particolare attenzione alla qualità delle produzioni e alla salubrità del prodotto; - ricerca di strumenti per accedere alle forme di finanziamento specificamente previste a livello comunitario, nazionale e regionale, al fine di promuovere una corretta informazione all’interno del sistema imprenditoriale, in particolare delle piccole e medie imprese, e di valutare l’utilizzazione di tali finanziamenti per gli eventuali progetti che si convenisse di definire sul piano settoriale; - indirizzo ed elaborazione di progetti di formazione continua per l’aggiornamento permanente delle competenze professionali e di massimizzazione del livello di impiegabilità delle risorse umane ; - individuazione di proposte ed azioni mirate alla sperimentazione di progetti ed esperienze di formazione professionale rivolti ad esigenze di riconversione professionale e di ricollocazione di lavoratori, nonché ad iniziative di nuova imprenditorialità; - elaborazione di proposte di progetti formativi che, nell’ambito della mobilità professionale, siano finalizzati all’arricchimento delle competenze dei lavoratori in coerenza con l’evoluzione tecnologica ed organizzativa dell’impresa. Per la realizzazione di quanto sopra il Comitato si attiverà per accedere ai finanziamenti del FAPI, anche finalizzati a consentirne il funzionamento. A tal proposito UNIONALIMENTARI-CONFAPI e FAI-CISL – FLAI-CGIL – UILA-UIL proporranno al FAPI l’emanazione di un apposito bando finalizzato al suddetto funzionamento. Il Comitato potrà inoltre prevedere : - forme di collaborazione con Xxxxxx/Università per la realizzazione di iniziative mirate al rafforzamento delle sinergie tra il mondo dell’Istruzione e quello dell’impresa su materie attinenti al mercato ed alle tecnologie di interesse per le imprese del settore; - l’effettuazione congiunta di iniziative seminariali di illustrazione dello stato del settore, delle dinamiche e delle possibili evoluzioni delle p.m.i.. Le Parti convengono che lo sviluppo sostenibile, inteso come integrazione equilibrata e dinamica delle dimensioni relative alla crescita economica, al rispetto dell'ambiente ed alla responsabilità sociale d'impresa, costituisca il modello cui ispirarsi per l'avvio di azioni in grado di perseguire evoluzioni positive. Intendono perseguire l’obiettivo della sostenibilità dello sviluppo, delle capacità produttive, dell’occupazione e di una adeguata strategia ambientale attivandosi nei confronti delle Istituzioni affinché siano poste in essere politiche economiche adeguate. Convengono, altresì, di adottare una metodologia partecipativa di rapporti, basata sulla trasparenza e completezza degli elementi di informazione, sulla corretta comunicazione e sulla promozione di un positivo clima aziendale. Viene quindi valutato come rilevante che tutti i soggetti interessati, imprese e lavoratori, realizzino comportamenti coerenti, sia nel diritto che nei doveri, per confermare la validità di percorsi condivisi in essere e di quelli futuri, relativamente ai temi: • salute e sicurezza del personale; • monitoraggio e reporting delle emissioni e dei residui di lavorazione; • impatto sulle comunità locali; • monitoraggio delle attività di rischio ad elevato impatto ambientale; • valorizzazione delle politiche industriali e di filiera; • orientamento verso le lavorazioni di qualità; • il rispetto della norme di legge e dei regolamenti applicabili allo svolgimento delle proprio ruolo nel pieno rispetto delle regole; • rispetto della normativa vigente in materia di fiscalità, in Italia e nei paesi esteri, promuovendo impegno nella lotta al fenomeno dell'evasione fiscale e delle norme antiriciclaggio; • rispetto del CCNL. Le Parti ritengono che la responsabilità sociale d'impresa vada intesa come qualificante valore aggiunto per l'impresa e per i suoi rapporti con i lavoratori, i clienti, i fornitori, il territorio e le Istituzioni. Le Parti, quindi, si danno atto che il percorso verso la responsabilità sociale d'impresa costituisce un miglioramento dell'osservanza degli obblighi di legge e di contratto, soprattutto quando esso sia attuato con effettività, trasparenza e verificabilità dei contenuti. Le Parti, inoltre, riconosco che in caso di avvio ovvero di adozione di misure specifiche in tema di responsabilità sociale verrà data specifica informativa alle Rsu ove presenti oppure alle Organizzazioni Sindacali Territoriali (a titolo esemplificato XX 0000). Le parti valutano positivamente il programma intrapreso da CONFAPI e CGIL, CISL e UIL a livello interconfederale, per rilanciare e implementare le politiche della bilateralità, che promette di investire molteplici ambiti operativi e di attivare concrete misure di sostegno ai bisogni dei lavoratori. Le parti convengono di sostenere tale programma e di recepirne i risultati positivi, incorporandoli nel presente ccnl.

Appears in 1 contract

Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro

RELAZIONI INDUSTRIALI. L’UNIONALIMENTARIIl CCNL del settore chimico-CONFAPI farmaceutico è noto per la centralità e FAI-CISL – FLAI-CGIL – UILA-UILl’importanza di relazioni industriali partecipative, ferme restando l’autonomia delle improntate a un dialogo continuo tra le parti, al confronto e alla ricerca di soluzioni condivise. L’ultimo rinnovo, oltre a ribadire questo spirito collaborativo, sottolinea la necessità di sviluppare le rispettive distinte responsabilitàcompetenze degli attori negoziali, l’indipendenza di valutazione migliora- re la conoscenza e l’applicazione del CCNL e di interventorealizzare la semplifica- zione e il miglioramento del testo del CCNL anche con l’utilizzo di strumenti digitali. Allo scopo di promuovere relazioni industriali più partecipative, condividendo l’opportunità di consolidare concrete svolgono un ruolo importante gli Osservatori, sia a livello nazionale (nell’ambito del quale, l’Osservatorio settoriale è stato recentemente arti- colato nelle sezioni su salute, sicurezza e costruttive relazioni industrialiambiente, convengono su un sistema di informazioni che consenta l’esame degli aspetti più significativi e della realtà evolutiva dei vari comparti delle p.m.i. del settore alimentare. Convengono altresì interventi ed i progetti di provvedimenti di supporto, che possano comunque incidere sul suo sviluppo produttivo ed occupazionale, da realizzare anche attraverso un confronto triangolare tra Governo e parti sociali. Alla luce di queste premesse si conviene di articolare il seguente sistema di relazioni: Il “Comitato di indirizzo”, con il fine di dare attuazione coerente agli obiettivi fissati dalle Parti e di assicurarne certezza e concretezza di gestione, prendendo le opportune decisioni in materia di concertazione delle politiche, monitoraggio e regolazione del sistema contrattuale, di finalizzazione, programmazione e pianificazione delle attività/iniziative di interesse delle p.m.i. del settore alimentare, delle articolazioni e delle risorse di competenza dell’Osservatorio nazionale di settore che si riunirà entro il 31 gennaio 2017 per la definizione delle attività di questa vigenza contrattuale. Il Comitato è composto in termini paritetici da 3 rappresentanti delle due Parti stipulanti il presente C.C.N.L.. Le Parti si impegnano a comunicarsi reciprocamente i nominativi almeno 15 giorni prima dell’incontro. Nel corso della prima riunione verranno definiti tempi, programmi e priorità nonché predisposto il regolamento attuativo dell’attività del Comitato. Questo Organismo avrà il compito di strutturare l’Osservatorio e di rendere lo strumento contrattuale più aderente alla realtà delle p.m.i. del settore alimentare ed in grado di più correttamente interpretare le esigenze dell’impresa e mercato del lavoro, nell'ottica ricerca e nel convincimento PMI ed è stato introdotto l’Osservatorio farmaceutico per la va- lutazione delle specificità del comparto) che aziendale. Rispetto a quest’ultima sede, il CCNL introduce all’articolo 46 l’obbligo, per le im- prese con almeno 50 dipendenti, di affermare e rafforzare il ruolo di centralità, certezza, capacità di governo del contratto collettivo nazionalecostituire un Osservatorio aziendale. Il Comitato definirà inoltre le priorità con le quali qualificare il comparto agroalimentare, individuandone le linee di politica industriale anche attraverso proposte, da rappresentare ad Istituzioni, Amministrazioni ed Organizzazioni, relativamente a problematiche delle p.m.i. alimentari ed alle relative soluzioni, nonché la valorizzazione della ricerca, in particolare del ruolo e delle competenze dei centri sperimentali e l’individuazione di percorsi comuni con le Università. Il Comitato potrà istituire gruppi di lavoro, ad ognuno dei quali saranno demandati i seguenti compiti : - elaborazione di programmi finalizzati alla valorizzazione dei progetti di filiera integrata, dei distretti produttivi e dei marchi tipici, con particolare attenzione alla qualità delle produzioni e alla salubrità del prodotto; - ricerca di strumenti per accedere alle forme di finanziamento specificamente previste a livello comunitario, nazionale e regionale, al fine di promuovere una corretta informazione all’interno del sistema imprenditoriale, in particolare delle piccole e medie imprese, e di valutare l’utilizzazione di tali finanziamenti per gli eventuali progetti che si convenisse di definire sul piano settoriale; - indirizzo ed elaborazione di progetti di formazione continua per l’aggiornamento permanente delle competenze professionali e di massimizzazione del livello di impiegabilità delle risorse umane ; - individuazione di proposte ed azioni mirate alla sperimentazione di progetti ed esperienze di formazione professionale rivolti ad esigenze di riconversione professionale e di ricollocazione di lavoratori, nonché ad iniziative di nuova imprenditorialità; - elaborazione di proposte di progetti formativi che, nell’ambito della mobilità professionale, siano finalizzati all’arricchimento delle competenze dei lavoratori in coerenza con l’evoluzione tecnologica ed organizzativa dell’impresa. Per la realizzazione di quanto sopra il Comitato si attiverà per accedere ai finanziamenti del FAPI, anche finalizzati a consentirne il funzionamento. A tal proposito UNIONALIMENTARI-CONFAPI e FAI-CISL – FLAI-CGIL – UILA-UIL proporranno al FAPI l’emanazione Si tratta di un apposito bando finalizzato al suddetto funzionamento. Il Comitato potrà inoltre prevedere : - forme organismo non negoziale, concepito come luogo di collaborazione con Xxxxxx/Università per la infor- mazione e consultazione tra le parti in merito all’andamento economico e occupazionale dell’impresa, ai cambiamenti organizzativi, agli effetti sulla forza lavoro dell’introduzione di nuove tecnologie e ristrutturazioni, alla realizzazione di iniziative mirate al rafforzamento delle sinergie tra per favorire la conciliazione dei tempi vita- lavoro, programmi di flessibilità organizzativa e formazione. Sempre agendo sull’articolo 46, si prevede che nelle imprese dove sia già stato costituito l’Osservatorio aziendale, sia possibile istituire anche il mondo dell’Istruzione e quello dell’impresa su materie attinenti al mercato ed alle tecnologie di interesse Comita- to per le imprese del settore; - l’effettuazione congiunta di iniziative seminariali di illustrazione dello stato del settore, delle dinamiche e delle possibili evoluzioni delle p.m.i.. Le Parti convengono che lo sviluppo sostenibile, inteso come integrazione equilibrata e dinamica delle dimensioni relative alla crescita economica, al rispetto dell'ambiente ed alla responsabilità sociale d'impresa, costituisca il modello cui ispirarsi per l'avvio di azioni in grado di perseguire evoluzioni positive. Intendono perseguire l’obiettivo della sostenibilità dello sviluppo, delle capacità produttive, dell’occupazione e di una adeguata strategia ambientale attivandosi nei confronti delle Istituzioni affinché siano poste in essere politiche economiche adeguate. Convengono, altresìscenario economico aziendale, di adottare una metodologia partecipativa di rapportinatura non negoziale e com- posto dai vertici dell’azienda, basata sulla trasparenza dalle organizzazioni sindacali stipulanti il CCNL e completezza degli elementi di informazione, sulla corretta comunicazione e sulla promozione di un positivo clima aziendale. Viene quindi valutato come rilevante che tutti i soggetti interessati, imprese e lavoratori, realizzino comportamenti coerenti, sia nel diritto che nei doveri, per confermare la validità di percorsi condivisi in essere e di quelli futuri, relativamente ai temi: • salute e sicurezza del personale; • monitoraggio e reporting delle emissioni e dei residui di lavorazione; • impatto sulle comunità locali; • monitoraggio delle attività di rischio ad elevato impatto ambientale; • valorizzazione delle politiche industriali e di filiera; • orientamento verso le lavorazioni di qualità; • il rispetto della norme di legge e dei regolamenti applicabili allo svolgimento delle proprio ruolo nel pieno rispetto delle regole; • rispetto della normativa vigente in materia di fiscalità, in Italia e nei paesi esteri, promuovendo impegno nella lotta al fenomeno dell'evasione fiscale e delle norme antiriciclaggio; • rispetto del CCNL. Le Parti ritengono che la responsabilità sociale d'impresa vada intesa come qualificante valore aggiunto per l'impresa e per i suoi rapporti con i lavoratori, i clienti, i fornitori, il territorio e le Istituzioni. Le Parti, quindi, si danno atto che il percorso verso la responsabilità sociale d'impresa costituisce un miglioramento dell'osservanza degli obblighi di legge e di contratto, soprattutto quando esso sia attuato con effettività, trasparenza e verificabilità dei contenuti. Le Parti, inoltre, riconosco che in caso di avvio ovvero di adozione di misure specifiche in tema di responsabilità sociale verrà data specifica informativa alle Rsu ove presenti oppure alle Organizzazioni Sindacali Territoriali (a titolo esemplificato XX 0000). Le parti valutano positivamente il programma intrapreso da CONFAPI e CGIL, CISL e UIL a livello interconfederale, per rilanciare e implementare le politiche della bilateralità, che promette di investire molteplici ambiti operativi e di attivare concrete misure di sostegno ai bisogni dalle rappresentanze dei lavoratori. Le parti convengono di sostenere tale programma Tra le possibili funzioni del Comitato vi sono l’analisi e di recepirne i la comprensione della strategia e degli obiet- tivi aziendali, la verifica della realizzazione delle scelte legate alle strategie dell’azienda e l’informazione sui risultati positivi, incorporandoli nel presente ccnldelle riunioni del Comitato aziendale europeo.

Appears in 1 contract

Samples: www.bollettinoadapt.it

RELAZIONI INDUSTRIALI. L’UNIONALIMENTARIIl costante confronto con le Organizzazioni sindacali è regolato, oltre che dalle previsioni di settore, anche dal Protocollo delle Relazioni Industriali, rinnovato nel corso del 2021, che rende possibile l’attuazione nel Gruppo Intesa Sanpaolo di uno specifico modello di relazioni sindacali. Il dialogo con le Organizzazioni sindacali sui progetti aziendali è teso a individuare soluzioni condivise rispetto alle differenti esigenze che si presentano all'attenzione delle Parti, anche in coerenza con la rappresentatività sindacale in Italia (il 77,3% del personale in servizio), in linea con quella nazionale di settore. Durante l’emergenza sanitaria da COVID-19, nel corso del biennio 2020-CONFAPI 2021, il confronto è avvenuto anche attraverso modalità a distanza. Nel 2021 sono stati sottoscritti 62 accordi mediante i quali si è continuato a dedicare attenzione all'impianto di welfare integrato e FAI-CISL – FLAI-CGIL – UILA-UILsi è proceduto, ferme restando l’autonomia con la sottoscrizione del Contratto Collettivo di Xxxxxxx Xxxxxxx, a definire i trattamenti di tutte le persone del nuovo Gruppo. Gli accordi raggiunti consentono di valorizzare e ampliare ulteriormente gli strumenti di welfare a beneficio delle partipersone di Intesa Sanpaolo e delle loro famiglie, di migliorare l'efficacia dell'organizzazione aziendale e di definire politiche del lavoro sostenibili e differenziate anche in fasi diverse della vita lavorativa, tali da creare coesione e solidarietà tra le diverse generazioni presenti nel Gruppo Intesa Sanpaolo. Le materie trattate riguardano i percorsi di sviluppo professionale, la conciliazione dei tempi di vita e lavoro, l’inclusione, la formazione, la previdenza complementare e l’assistenza sanitaria integrativa. La Banca del Tempo, il Lavoro Flessibile, le rispettive distinte responsabilitàdiverse iniziative previste per lo sviluppo di politiche e strumenti volti ad affrontare le problematiche legate al mondo della disabilità e a promuovere la cultura dell’attenzione all’inclusione, l’indipendenza sono alcuni tra gli esempi che caratterizzano e connotano l’indirizzo complessivo che il contratto collettivo di valutazione secondo livello continua da tempo a seguire. In tal senso è stata fondamentale anche l’attività del Comitato Welfare, Sicurezza e Sviluppo sostenibile costituito nell’ambito del Protocollo delle Relazioni Industriali. Si tratta di interventoun organismo bilaterale, condividendo l’opportunità di consolidare concrete composto da un’adeguata rappresentanza aziendale e costruttive relazioni industriali, convengono su un sistema di informazioni che consenta l’esame degli aspetti più significativi e della realtà evolutiva dei vari comparti delle p.m.i. del settore alimentare. Convengono altresì interventi ed i progetti di provvedimenti di supporto, che possano comunque incidere sul suo sviluppo produttivo ed occupazionale, da realizzare anche attraverso un confronto triangolare tra Governo e parti sociali. Alla luce di queste premesse si conviene di articolare il seguente sistema di relazioni: Il “Comitato di indirizzo”, con il fine di dare attuazione coerente agli obiettivi fissati dalle Parti e di assicurarne certezza e concretezza di gestione, prendendo le opportune decisioni in materia di concertazione delle politiche, monitoraggio e regolazione del sistema contrattualeOrganizzazioni sindacali, di finalizzazione, programmazione e pianificazione delle attività/iniziative di interesse delle p.m.i. del settore alimentare, delle articolazioni e delle risorse di competenza dell’Osservatorio nazionale di settore che si riunirà entro il 31 gennaio 2017 per la definizione delle attività di questa vigenza contrattuale. Il Comitato è composto volta in termini paritetici volta integrata da 3 rappresentanti delle due Parti stipulanti il presente C.C.N.L.. Le Parti si impegnano a comunicarsi reciprocamente i nominativi almeno 15 giorni prima dell’incontro. Nel corso della prima riunione verranno definiti tempi, programmi e priorità nonché predisposto il regolamento attuativo dell’attività del Comitato. Questo Organismo avrà il compito di strutturare l’Osservatorio e di rendere lo strumento contrattuale più aderente alla realtà delle p.m.i. del settore alimentare ed componenti tecniche in grado di più correttamente interpretare offrire competenze specifiche rispetto all’argomento trattato. Perdurando l’emergenza causata dal COVID-19 sono state confermate le esigenze dell’impresa misure a sostegno della famiglia e del lavoro, nell'ottica e della genitorialità già introdotte nel convincimento di affermare e rafforzare il ruolo di centralità, certezza, capacità di governo del contratto collettivo nazionale. Il Comitato definirà inoltre le priorità 2020 con le quali qualificare il comparto agroalimentare, individuandone le linee di politica industriale anche attraverso proposte, da rappresentare ad Istituzioni, Amministrazioni ed Organizzazioni, relativamente a problematiche delle p.m.i. alimentari ed alle relative soluzioni, nonché la valorizzazione della ricerca, in particolare del ruolo e delle competenze dei centri sperimentali e l’individuazione di percorsi comuni con le Università. Il Comitato potrà istituire gruppi di lavoro, ad ognuno dei quali saranno demandati i seguenti compiti : - elaborazione di programmi finalizzati alla valorizzazione dei progetti di filiera integrata, dei distretti produttivi e dei marchi tipici, con particolare attenzione alla qualità delle produzioni e alla salubrità del prodotto; - ricerca di strumenti per accedere alle forme di finanziamento specificamente previste a livello comunitario, nazionale e regionale, al fine di promuovere una corretta informazione all’interno del sistema imprenditoriale, in particolare delle piccole e medie imprese, e di valutare l’utilizzazione di tali finanziamenti per gli eventuali progetti che si convenisse di definire sul piano settoriale; - indirizzo ed elaborazione di progetti di formazione continua per l’aggiornamento permanente delle competenze professionali e di massimizzazione del livello di impiegabilità delle risorse umane ; - individuazione di proposte ed azioni mirate alla sperimentazione di progetti ed esperienze di formazione professionale rivolti ad esigenze di riconversione professionale e di ricollocazione di lavoratori, nonché ad iniziative di nuova imprenditorialità; - elaborazione di proposte di progetti formativi che, nell’ambito della mobilità professionale, siano finalizzati all’arricchimento delle competenze dei lavoratori in coerenza con l’evoluzione tecnologica ed organizzativa dell’impresa. Per la realizzazione di quanto sopra il Comitato si attiverà per accedere ai finanziamenti del FAPI, anche finalizzati a consentirne il funzionamento. A tal proposito UNIONALIMENTARI-CONFAPI e FAI-CISL – FLAI-CGIL – UILA-UIL proporranno al FAPI l’emanazione di un apposito bando finalizzato al suddetto funzionamento. Il Comitato potrà inoltre prevedere : - forme di collaborazione con Xxxxxx/Università per la realizzazione di iniziative mirate al rafforzamento delle sinergie tra il mondo dell’Istruzione e quello dell’impresa su materie attinenti al mercato ed alle tecnologie di interesse per le imprese del settore; - l’effettuazione congiunta di iniziative seminariali di illustrazione dello stato del settore, delle dinamiche e delle possibili evoluzioni delle p.m.i.. Le Parti convengono che lo sviluppo sostenibile, inteso come integrazione equilibrata e dinamica delle dimensioni relative alla crescita economica, al rispetto dell'ambiente ed alla responsabilità sociale d'impresa, costituisca il modello cui ispirarsi per l'avvio di azioni in grado di perseguire evoluzioni positive. Intendono perseguire l’obiettivo della sostenibilità dello sviluppo, delle capacità produttive, dell’occupazione e di una adeguata strategia ambientale attivandosi nei confronti delle Istituzioni affinché siano poste in essere politiche economiche adeguate. Convengono, altresì, di adottare una metodologia partecipativa di rapporti, basata sulla trasparenza e completezza degli elementi di informazione, sulla corretta comunicazione e sulla promozione di un positivo clima aziendale. Viene quindi valutato come rilevante che tutti i soggetti interessati, imprese e lavoratori, realizzino comportamenti coerenti, sia nel diritto che nei doveri, per confermare la validità di percorsi condivisi in essere e di quelli futuri, relativamente ai temi: • salute e sicurezza del personale; • monitoraggio e reporting delle emissioni e dei residui di lavorazione; • impatto sulle comunità locali; • monitoraggio delle attività di rischio ad elevato impatto ambientale; • valorizzazione delle politiche industriali e di filiera; • orientamento verso le lavorazioni di qualità; • il rispetto della norme di legge e dei regolamenti applicabili allo svolgimento delle proprio ruolo nel pieno rispetto delle regole; • rispetto della normativa vigente in materia di fiscalità, in Italia e nei paesi esteri, promuovendo impegno nella lotta al fenomeno dell'evasione fiscale e delle norme antiriciclaggio; • rispetto del CCNL. Le Parti ritengono che la responsabilità sociale d'impresa vada intesa come qualificante valore aggiunto per l'impresa e per i suoi rapporti con i lavoratori, i clienti, i fornitori, il territorio e le Istituzioni. Le Parti, quindi, si danno atto che il percorso verso la responsabilità sociale d'impresa costituisce un miglioramento dell'osservanza degli obblighi di legge e di contratto, soprattutto quando esso sia attuato con effettività, trasparenza e verificabilità dei contenuti. Le Parti, inoltre, riconosco che in caso di avvio ovvero di adozione di misure specifiche in tema di responsabilità sociale verrà data specifica informativa alle Rsu ove presenti oppure alle Organizzazioni Sindacali Territoriali (a titolo esemplificato XX 0000). Le parti valutano positivamente il programma intrapreso da CONFAPI e CGIL, CISL e UIL a livello interconfederale, per rilanciare e implementare le politiche della bilateralità, che promette di investire molteplici ambiti operativi e di attivare concrete misure di sostegno ai bisogni dei lavoratori. Le parti convengono di sostenere tale programma e di recepirne i risultati positivi, incorporandoli nel presente ccnluno specifico accordo sindacale.

Appears in 1 contract

Samples: group.intesasanpaolo.com

RELAZIONI INDUSTRIALI. L’UNIONALIMENTARI-CONFAPI Parte I PREMESSA Le Associazioni dell’Industria alimentare e FAI-CISL – CISL, FLAI-CGIL – CGIL, UILA-UILUIL firmatarie del CCNL, ferme restando l’autonomia rilevato che rientra negli obiettivi comuni la realizzazione di condizioni di sempre maggior efficienza e competitività delle parti, le rispettive distinte responsabilità, l’indipendenza di valutazione aziende del settore industriale alimentare e di intervento, condividendo l’opportunità di consolidare concrete e costruttive relazioni industriali, convengono su un sistema di informazioni che consenta l’esame degli aspetti più significativi valorizzazione del lavoro e della realtà evolutiva occupazione, confermano l’importanza di promuovere, a tal fine, un sempre maggior sviluppo di corrette relazioni industriali e la ricerca di comportamenti coerenti da parte dei vari comparti delle p.m.ipropri rappresentati. Ai fini di cui sopra si ribadisce l’importanza del settore alimentare. Convengono altresì interventi ed i progetti di provvedimenti di supporto, che possano comunque incidere sul suo sviluppo produttivo ed occupazionale, da realizzare anche attraverso un confronto triangolare tra Governo e parti socialiParti Sociali per una proficua gestione della politica economica del Paese che si fonda anche su una coerente politica dei redditi. Alla luce Le Parti concordano di queste premesse si conviene di articolare il seguente attivare un sistema di relazioni: Il “Comitato Relazioni industriali ispirato a criteri di indirizzo”, con il fine di dare attuazione coerente agli obiettivi fissati dalle Parti reciproco riconoscimento dei ruoli e di assicurarne certezza rispetto delle rispettive prerogative, ma anche caratterizzato dalla sistematicità dei rapporti sui temi di comune interesse e concretezza di gestionedall’esame delle relative tematiche e della loro evoluzione, prendendo le opportune decisioni in materia di concertazione delle politiche, monitoraggio e regolazione nella riconfermata condivisione dei principi informatori del sistema contrattuale, enunciati nell’art. 5 e nell’allegato 2) del CCNL, e del ruolo di finalizzazionecentralità del contratto quale strumento regolatore, programmazione di diritti e pianificazione delle attività/iniziative doveri reciproci, con norme definite e concretamente esigibili dalle Parti. Quanto sopra, nella consapevolezza che l’industria alimentare è un settore economico trainante dell’economia nazionale, qualificato e rappresentativo del made in Italy (stile e cultura) sui mercati internazionali, nel quale assumono importanza le politiche di interesse delle p.m.i. valorizzazione dei prodotti tipici e dei marchi, i rapporti con la distribuzione e la qualità del settore alimentare, delle articolazioni e delle risorse di competenza dell’Osservatorio nazionale di settore che si riunirà entro il 31 gennaio 2017 per la definizione delle attività di questa vigenza contrattualelavoro. Il Comitato è composto in termini paritetici da 3 rappresentanti delle due presente contratto prevede una serie articolata di strutture per operare nella direzione della modernizzazione e dello sviluppo della trasformazione alimentare. In tale ottica le Parti stipulanti il presente C.C.N.L.. Le Parti si impegnano a comunicarsi reciprocamente i nominativi almeno 15 giorni prima dell’incontro. Nel corso condividono l’importanza di avere una chiara visione del quadro macroeconomico e della prima riunione verranno definiti tempi, programmi e priorità nonché predisposto il regolamento attuativo dell’attività situazione competitiva del Comitato. Questo Organismo avrà il compito di strutturare l’Osservatorio Settore e di rendere lo strumento contrattuale più aderente alla realtà delle p.m.i. del settore alimentare ed in grado cercare di più correttamente interpretare le esigenze dell’impresa e del lavoro, nell'ottica e nel convincimento di affermare e rafforzare il ruolo di centralità, certezza, capacità di governo del contratto collettivo nazionale. Il Comitato definirà inoltre le priorità con le quali qualificare il comparto agroalimentare, individuandone determinare le linee di politica industriale agroindustriale. Ma ancora di più reputano utile monitorare le dinamiche interne del settore, anche attraverso propostecon riferimento alle concentrazioni e all’”outsourcing”, da rappresentare ad Istituzioni, Amministrazioni ed Organizzazioni, relativamente a problematiche delle p.m.i. alimentari ed alle relative soluzioni, nonché la valorizzazione della ricerca, in particolare del ruolo e delle competenze dei centri sperimentali e l’individuazione di percorsi comuni con le Università. Il Comitato potrà istituire gruppi di lavoro, ad ognuno dei quali saranno demandati i seguenti compiti : - elaborazione di programmi finalizzati alla valorizzazione dei progetti di filiera integrata, dei distretti produttivi e dei marchi tipici, con particolare attenzione alla qualità delle produzioni e alla salubrità del prodotto; - ricerca di strumenti per accedere alle forme di finanziamento specificamente previste a livello comunitario, nazionale e regionale, al fine di promuovere una corretta informazione all’interno lo sviluppo del sistema imprenditoriale, in particolare imprenditoriale e le iniziative a sostegno delle piccole e medie imprese, l’evoluzione dei sistemi distributivi e di valutare l’utilizzazione di tali finanziamenti per gli eventuali progetti che si convenisse di definire sul piano settoriale; - indirizzo ed elaborazione di progetti di formazione continua per l’aggiornamento permanente delle competenze professionali vendita, le tematiche della sicurezza del lavoro e di massimizzazione del livello di impiegabilità delle risorse umane ; - individuazione di proposte ed azioni mirate alla sperimentazione di progetti ed esperienze di formazione professionale rivolti ad esigenze di riconversione professionale della tutela dell’ambiente e di ricollocazione di lavoratori, nonché ad iniziative di nuova imprenditorialità; - elaborazione di proposte di progetti formativi che, nell’ambito il tema della mobilità professionale, siano finalizzati all’arricchimento delle competenze dei lavoratori in coerenza con l’evoluzione tecnologica ed organizzativa responsabilità sociale dell’impresa. Per la Sono strutture di realizzazione delle finalità di quanto cui sopra il Comitato si attiverà di indirizzo di cui all’art. 1 del presente CCNL, l’Osservatorio nazionale e le sue articolazioni, ivi compresa, in particolare, la Commissione paritetica per accedere ai finanziamenti del FAPIle pari opportunità, anche finalizzati a consentirne il funzionamento. A tal proposito UNIONALIMENTARI-CONFAPI sistema di informazione e FAI-CISL – FLAI-CGIL – UILA-UIL proporranno al FAPI l’emanazione di un apposito bando finalizzato al suddetto funzionamento. Il Comitato potrà inoltre prevedere : - forme di collaborazione con Xxxxxx/Università esame congiunto, l’Organismo Bilaterale Nazionale per la realizzazione di iniziative mirate al rafforzamento delle sinergie tra il mondo dell’Istruzione e quello dell’impresa su materie attinenti al mercato ed alle tecnologie di interesse per le imprese del settore; - l’effettuazione congiunta di iniziative seminariali di illustrazione dello stato del settore, delle dinamiche e delle possibili evoluzioni delle p.m.i.. Le Parti convengono che lo sviluppo sostenibile, inteso come integrazione equilibrata e dinamica delle dimensioni relative alla crescita economica, al rispetto dell'ambiente ed alla responsabilità sociale d'impresa, costituisca il modello cui ispirarsi per l'avvio di azioni Formazione nell’Industria Alimentare (in grado di perseguire evoluzioni positive. Intendono perseguire l’obiettivo della sostenibilità dello sviluppo, delle capacità produttive, dell’occupazione e di una adeguata strategia ambientale attivandosi nei confronti delle Istituzioni affinché siano poste in essere politiche economiche adeguate. Convengono, altresìforma abbreviata OBA), di adottare una metodologia partecipativa cui al successivo art. 1 quater, nonché le procedure per la composizione delle controversie. In tale ultimo caso al fine di rapportiindividuare criteri e indirizzi per la corretta gestione dello strumento contrattuale, basata sulla trasparenza e completezza degli elementi tramite la Commissione di informazione, sulla corretta comunicazione e sulla promozione di un positivo clima aziendalecui all’art. Viene quindi valutato come rilevante che tutti i soggetti interessati, imprese e lavoratori, realizzino comportamenti coerenti, sia nel diritto che nei doveri, per confermare la validità di percorsi condivisi in essere e di quelli futuri, relativamente ai temi: • salute e sicurezza del personale; • monitoraggio e reporting delle emissioni e dei residui di lavorazione; • impatto sulle comunità locali; • monitoraggio delle attività di rischio ad elevato impatto ambientale; • valorizzazione delle politiche industriali e di filiera; • orientamento verso le lavorazioni di qualità; • il rispetto della norme di legge e dei regolamenti applicabili allo svolgimento delle proprio ruolo nel pieno rispetto delle regole; • rispetto della normativa vigente in materia di fiscalità, in Italia e nei paesi esteri, promuovendo impegno nella lotta al fenomeno dell'evasione fiscale e delle norme antiriciclaggio; • rispetto del CCNL. Le Parti ritengono che la responsabilità sociale d'impresa vada intesa come qualificante valore aggiunto per l'impresa e per i suoi rapporti con i lavoratori, i clienti, i fornitori, il territorio e le Istituzioni. Le Parti, quindi, si danno atto che il percorso verso la responsabilità sociale d'impresa costituisce un miglioramento dell'osservanza degli obblighi di legge e di contratto, soprattutto quando esso sia attuato con effettività, trasparenza e verificabilità dei contenuti. Le Parti, inoltre, riconosco che in caso di avvio ovvero di adozione di misure specifiche in tema di responsabilità sociale verrà data specifica informativa alle Rsu ove presenti oppure alle Organizzazioni Sindacali Territoriali (a titolo esemplificato XX 0000). Le parti valutano positivamente il programma intrapreso da CONFAPI e CGIL, CISL e UIL a livello interconfederale, per rilanciare e implementare le politiche della bilateralità, che promette di investire molteplici ambiti operativi e di attivare concrete misure di sostegno ai bisogni dei lavoratori. Le parti convengono di sostenere tale programma e di recepirne i risultati positivi, incorporandoli nel presente ccnl79.

Appears in 1 contract

Samples: Verbale Di Accordo

RELAZIONI INDUSTRIALI. L’UNIONALIMENTARI-CONFAPI La totalità dei rapporti di lavoro dipendente è disciplinata dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del settore credito, integrata dalla normativa pattizia di secondo livello aziendalmente in atto, nonché – per un limitato numero di risorse che ricoprono funzioni di marcato rilievo strategico – da pattuizioni individuali. Nel Gruppo sono presenti cinque organizzazioni Sindacali, alle quali aderisce circa l’85% dei dipendenti. Nell’attuale quadro normativo, l’ambito di svolgimento delle relazioni sindacali a livello aziendale è principalmente determinato da disposizioni del CCNL e FAI-CISL – FLAI-CGIL – UILA-UILda normative di legge, ferme restando l’autonomia che individuano specifici momenti di confronto formale con le XX.XX. aziendali. In particolare, i periodi di preavviso per l’attuazione dei cambiamenti organizzativi sono disciplinati, oltre che da disposizioni legislative, da specifiche previsioni contenute nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del settore Credito, e tali tempistiche vengono da sempre puntualmente rispettate. Le relazioni sindacali nel Gruppo Carige sono state caratterizzate, anche nel corso del 2017, da un clima costruttivo espresso in un confronto aperto e dialettico sulle diverse tematiche, nel pieno rispetto dei diversi ruoli e punti di vista, con la consapevolezza delle partirispettive Parti che solo il contributo di ciascun soggetto coinvolto può assicurare soluzioni in grado di fronteggiare una realtà in forte evoluzione come quella attuale. Nel 2017, sono stati svolti 40 incontri, per un totale di circa 240 ore complessive. Nel corso dell’anno il confronto sindacale ha riguardato, in primo luogo, le rispettive distinte responsabilità, l’indipendenza di valutazione e di intervento, condividendo l’opportunità di consolidare concrete e costruttive relazioni industriali, convengono su un sistema di informazioni che consenta l’esame degli aspetti più significativi e della realtà evolutiva dei vari comparti delle p.m.i. ricadute sul personale derivanti dall’attuazione del settore alimentare. Convengono altresì interventi ed i progetti di provvedimenti di supporto, che possano comunque incidere sul suo sviluppo produttivo ed occupazionale, da realizzare anche attraverso un confronto triangolare tra Governo e parti sociali. Alla luce di queste premesse si conviene di articolare il seguente sistema di relazioni: Il “Comitato di indirizzoPiano Industriale del Gruppo Banca Carige 2017-2020 ”Transformation Program Carige”, con il fine particolare riguardo alla disciplina delle uscite dal servizio del personale con attivazione delle prestazioni straordinarie del Fondo di dare attuazione coerente Solidarietà di settore, con attenzione anche agli obiettivi fissati dalle Parti e inerenti riflessi di assicurarne certezza e concretezza carattere sociale. Nell’ambito di gestionetale confronto, prendendo si è inoltre riconfermata la valenza dell’utilizzo del part-time quale strumento di articolazione dell’attività lavorativa anche in un’ottica di conciliazione con le opportune decisioni esigenze della vita personale dei lavoratori. Sempre in tale contesto, sono stati concordati con le Organizzazioni Sindacali appositi momenti di confronto finalizzati a costituire, a livello di Gruppo, una specifica Commissione in materia di concertazione delle politiche, monitoraggio Politiche Commerciali e regolazione del sistema contrattuale, di finalizzazione, programmazione e pianificazione delle attività/iniziative di interesse delle p.m.i. del settore alimentare, delle articolazioni e delle risorse di competenza dell’Osservatorio nazionale di settore che si riunirà entro il 31 gennaio 2017 per la definizione delle attività di questa vigenza contrattuale. Il Comitato è composto in termini paritetici da 3 rappresentanti delle due Parti stipulanti il presente C.C.N.L.. Le Parti si impegnano a comunicarsi reciprocamente i nominativi almeno 15 giorni prima dell’incontro. Nel corso della prima riunione verranno definiti tempi, programmi e priorità nonché predisposto il regolamento attuativo dell’attività del Comitato. Questo Organismo avrà il compito di strutturare l’Osservatorio e di rendere lo strumento contrattuale più aderente alla realtà delle p.m.i. del settore alimentare ed in grado di più correttamente interpretare le esigenze dell’impresa e organizzazione del lavoro, nell'ottica e nel convincimento di affermare e rafforzare il ruolo di centralità, certezza, capacità di governo del contratto collettivo in conformità alle previsioni della normativa contrattuale nazionale. Il Comitato definirà inoltre Con le priorità Organizzazioni Sindacali è stata altresì raggiunta un’intesa, coerentemente con le quali qualificare il comparto agroalimentarela vigente normativa nazionale, individuandone le linee di politica industriale anche attraverso proposte, da rappresentare ad Istituzioni, Amministrazioni ed Organizzazioni, relativamente a problematiche delle p.m.i. alimentari ed alle relative soluzioni, nonché la valorizzazione della ricerca, in particolare del ruolo e delle competenze dei centri sperimentali e l’individuazione di percorsi comuni con le Università. Il Comitato potrà istituire gruppi di lavoro, ad ognuno dei quali saranno demandati i seguenti compiti : - elaborazione di programmi finalizzati alla valorizzazione dei progetti di filiera integrata, dei distretti produttivi e dei marchi tipici, con particolare attenzione alla qualità delle produzioni e alla salubrità del prodotto; - ricerca di strumenti per accedere alle forme di finanziamento specificamente previste a livello comunitario, nazionale e regionale, al fine di promuovere una corretta informazione all’interno del sistema imprenditoriale, in particolare delle piccole e medie imprese, e di valutare l’utilizzazione di tali finanziamenti per gli eventuali progetti che si convenisse di definire sul piano settoriale; - indirizzo ed elaborazione di progetti di formazione continua per l’aggiornamento permanente delle competenze professionali e di massimizzazione del livello di impiegabilità delle risorse umane ; - individuazione di proposte ed azioni mirate alla sperimentazione di progetti ed esperienze di formazione professionale rivolti ad esigenze di riconversione professionale e di ricollocazione di lavoratori, nonché ad iniziative di nuova imprenditorialità; - elaborazione di proposte di progetti formativi che, nell’ambito della mobilità professionale, siano finalizzati all’arricchimento delle competenze dei lavoratori in coerenza con l’evoluzione tecnologica ed organizzativa dell’impresa. Per la realizzazione di quanto sopra il Comitato si attiverà per accedere ai finanziamenti del FAPI, anche finalizzati a consentirne il funzionamento. A tal proposito UNIONALIMENTARI-CONFAPI e FAI-CISL – FLAI-CGIL – UILA-UIL proporranno al FAPI l’emanazione di un apposito bando finalizzato al suddetto funzionamento. Il Comitato potrà inoltre prevedere : - forme di collaborazione con Xxxxxx/Università per la realizzazione di iniziative mirate al rafforzamento delle sinergie tra il mondo dell’Istruzione e quello dell’impresa su materie attinenti al mercato ed alle tecnologie di interesse per le imprese del settore; - l’effettuazione congiunta di iniziative seminariali di illustrazione dello stato del settore, delle dinamiche e delle possibili evoluzioni delle p.m.i.. Le Parti convengono che lo sviluppo sostenibile, inteso come integrazione equilibrata e dinamica delle dimensioni relative alla crescita economica, al rispetto dell'ambiente ed alla responsabilità sociale d'impresa, costituisca il modello cui ispirarsi per l'avvio di azioni in grado di perseguire evoluzioni positive. Intendono perseguire l’obiettivo della sostenibilità dello sviluppo, delle capacità produttive, dell’occupazione e di una adeguata strategia ambientale attivandosi nei confronti delle Istituzioni affinché siano poste in essere politiche economiche adeguate. Convengono, altresì, di adottare una metodologia partecipativa di rapporti, basata sulla trasparenza e completezza degli elementi di informazione, sulla corretta comunicazione e sulla promozione di un positivo clima aziendale. Viene quindi valutato come rilevante che tutti i soggetti interessati, imprese e lavoratori, realizzino comportamenti coerenti, sia nel diritto che nei doveri, per confermare la validità di percorsi condivisi in essere e di quelli futuri, relativamente ai temi: • salute e sicurezza del personale; • monitoraggio e reporting delle emissioni e dei residui di lavorazione; • impatto sulle comunità locali; • monitoraggio delle attività di rischio ad elevato impatto ambientale; • valorizzazione delle politiche industriali e di filiera; • orientamento verso le lavorazioni di qualità; • il rispetto della norme di legge e dei regolamenti applicabili allo svolgimento delle proprio ruolo nel pieno rispetto delle regole; • rispetto della normativa vigente in materia di fiscalità, in Italia e nei paesi esteri, promuovendo impegno nella lotta al fenomeno dell'evasione fiscale e delle norme antiriciclaggio; • rispetto del CCNLRappresentanza dei Lavoratori per la Sicurezza. Le Parti ritengono che la responsabilità sociale d'impresa vada intesa come qualificante valore aggiunto per l'impresa e per i suoi rapporti con i lavoratori, i clienti, i fornitori, il territorio e le Istituzioni. Le Parti, quindi, si danno atto che il percorso verso la responsabilità sociale d'impresa costituisce un miglioramento dell'osservanza degli obblighi di legge e di contratto, soprattutto quando esso sia attuato con effettività, trasparenza e verificabilità dei contenuti. Le Parti, inoltre, riconosco che in caso di avvio ovvero di adozione di misure specifiche in Ulteriore tema di responsabilità sociale verrà data specifica informativa alle Rsu ove presenti oppure alle Organizzazioni Sindacali Territoriali (a titolo esemplificato XX 0000)confronto ha riguardato la tematica della formazione finanziata per il personale. Le parti valutano positivamente il programma intrapreso da CONFAPI e CGIL, CISL e UIL a livello interconfederale, Nel 2017 è stata effettuata una giornata di sciopero per rilanciare e implementare le politiche della bilateralità, che promette tematiche di investire molteplici ambiti operativi e di attivare concrete misure di sostegno ai bisogni dei lavoratori. Le parti convengono di sostenere tale programma e di recepirne i risultati positivi, incorporandoli nel presente ccnlorigine aziendale.

Appears in 1 contract

Samples: www.gruppocarige.it

RELAZIONI INDUSTRIALI. L’UNIONALIMENTARI-CONFAPI e FAI-CISL – FLAI-CGIL – UILA-UIL, ferme restando l’autonomia La qualità del lavoro è una delle parti, le rispettive distinte responsabilità, l’indipendenza condizioni imprescindibili per con- seguire una produzione di valutazione e di intervento, condividendo l’opportunità di consolidare concrete e costruttive relazioni industriali, convengono su un sistema di informazioni che consenta l’esame degli aspetti più significativi e della realtà evolutiva dei vari comparti delle p.m.i. del settore alimentare. Convengono altresì interventi ed i progetti di provvedimenti di supporto, che possano comunque incidere sul suo sviluppo produttivo ed occupazionale, da realizzare anche attraverso un confronto triangolare tra Governo e parti sociali. Alla luce di queste premesse si conviene di articolare il seguente sistema di relazioni: Il “Comitato di indirizzo”, con il fine di dare attuazione coerente agli obiettivi fissati dalle Parti e di assicurarne certezza e concretezza di gestione, prendendo le opportune decisioni in materia di concertazione delle politiche, monitoraggio e regolazione del sistema contrattuale, di finalizzazione, programmazione e pianificazione delle attività/iniziative di interesse delle p.m.i. del settore alimentare, delle articolazioni e delle risorse di competenza dell’Osservatorio nazionale di settore che si riunirà entro il 31 gennaio 2017 per la definizione delle attività di questa vigenza contrattuale. Il Comitato è composto in termini paritetici da 3 rappresentanti delle due Parti stipulanti il presente C.C.N.L.. Le Parti si impegnano a comunicarsi reciprocamente i nominativi almeno 15 giorni prima dell’incontro. Nel corso della prima riunione verranno definiti tempi, programmi e priorità nonché predisposto il regolamento attuativo dell’attività del Comitato. Questo Organismo avrà il compito di strutturare l’Osservatorio e di rendere lo strumento contrattuale più aderente alla realtà delle p.m.i. del settore alimentare ed qualità in grado di più correttamente interpretare competere su mercati globali. Infatti, nonostante il forte valore aggiunto del brand dei prodotti italiani, in generale, e del Made in Italy, in particolare, se non vengono messe in atto procedure di innovazione e di ricerca, accompagnate da previsioni contrattuali volte ad implementare e ad uniformare verso l’alto le esigenze dell’impresa tutele delle lavoratrici e dei lavoratori, si corre il rischio di incorrere in una involuzione delle produzioni, ledendo così la competitività delle imprese e favorendo, di conseguenza, l’incremento di prodotti a bassa qualità. In quest’ottica, Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil ritengono fondamentale rafforzare il sistema di relazioni industriali e il ruolo delle Parti Sociali come scelta strategica per far fronte alle nuove sfide e opportunità legate allo sviluppo di “Impresa 4.0” e della digitalizzazione dei pro- cessi. Si richiede, pertanto, l’avvio di un percorso sperimentale, a livello aziendale, volto ad incrementare, codificare e specificare le pratiche di coinvolgimento e partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori e delle loro rappresentanze, non solo all’organizzazione del lavoro, nell'ottica ma anche alle scelte strategiche delle imprese che hanno ricadute rilevanti sull’oc- cupazione e sulla sostenibilità economica, sociale ed ambientale dei siti produttivi, attraverso un processo d’informazione e confronto preventivo ed esauriente con la RSU e le XX.XX. Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil ribadiscono, poi, che l’attuale composi- zione del personale operante all’interno degli stabilimenti dell’industria alimentare sempre più assume le caratteristiche di una “comunità di sito”; composta sia da lavoratrici e lavoratori alle dirette dipendenze dell’azienda sia da dipendenti di ditte terze appartenenti ad altri settori produttivi e ad altre aree contrattuali, che svolgono attività di supporto alla produzione. Per questi motivi, si propone di definire una parte specifica del con- tratto nazionale che possa ricomprendere nel convincimento campo di affermare applicazione del CCNL industria alimentare tutti quei lavoratori che svolgono la loro attività in maniera continuativa all’interno del perimetro aziendale av- viando una fase sperimentale di accordi per concretizzare un processo di re-internalizzazione di alcune fasi lavorative, oggi esternalizzate. Fai-Cisl, Flai-Cgil e rafforzare Uila-Uil ritengono, comunque, importante indivi- duare una serie di diritti trasversali che devono essere attribuiti a tutto il ruolo personale afferente alla “comunità di centralità, certezza, capacità di governo del contratto collettivo nazionale. Il Comitato definirà inoltre le priorità con le quali qualificare il comparto agroalimentare, individuandone le linee di politica industriale anche attraverso proposte, da rappresentare ad Istituzioni, Amministrazioni ed Organizzazioni, relativamente a problematiche delle p.m.i. alimentari ed alle relative soluzioni, nonché la valorizzazione della ricercasito”, in particolare del ruolo particolare, quelli relativi alla formazione, alla disponibilità della mensa, alla salute e delle competenze dei centri sperimentali e l’individuazione di percorsi comuni con le Università. Il Comitato potrà istituire gruppi di lavorosicurezza, ad ognuno dei quali saranno demandati i seguenti compiti : - elaborazione di programmi finalizzati alla valorizzazione dei progetti di filiera integratarappresentanza sindacale, dei distretti produttivi e dei marchi tipici, con particolare attenzione alla qualità delle produzioni al welfare e alla salubrità del prodotto; - ricerca retribuzione di strumenti per accedere produt- tività, alle forme misure in favore della genitorialità e a quelle rivolte alla cura delle persone. Sempre nell’ottica di finanziamento specificamente previste a livello comunitario, nazionale e regionale, al fine di promuovere una corretta informazione all’interno del sistema imprenditoriale, in particolare delle piccole e medie imprese, e di valutare l’utilizzazione di tali finanziamenti per gli eventuali progetti che si convenisse di definire sul piano settoriale; - indirizzo ed elaborazione di progetti di formazione continua per l’aggiornamento permanente delle competenze professionali e di massimizzazione del livello di impiegabilità delle risorse umane ; - individuazione di proposte ed azioni mirate alla sperimentazione di progetti ed esperienze di formazione professionale rivolti ad esigenze di riconversione professionale e di ricollocazione di lavoratori, nonché ad iniziative di nuova imprenditorialità; - elaborazione di proposte di progetti formativi che, nell’ambito della mobilità professionale, siano finalizzati all’arricchimento delle competenze migliorare l’inclusione dei lavoratori presenti nel sito e dipendenti da aziende in coerenza con l’evoluzione tecnologica ed organizzativa dell’impresa. Per la realizzazione di quanto sopra il Comitato si attiverà per accedere ai finanziamenti del FAPIappalto, anche finalizzati a consentirne il funzionamento. A tal proposito UNIONALIMENTARI-CONFAPI e FAI-CISL – FLAI-CGIL – UILA-UIL proporranno al FAPI l’emanazione di un apposito bando finalizzato al suddetto funzionamento. Il Comitato potrà inoltre prevedere : - forme di collaborazione con Xxxxxx/Università per la realizzazione di iniziative mirate al rafforzamento delle sinergie tra il mondo dell’Istruzione e quello dell’impresa su materie attinenti al mercato ed alle tecnologie di interesse per le imprese del settore; - l’effettuazione congiunta di iniziative seminariali di illustrazione dello stato del settoreoccorre prevedere, delle dinamiche e delle possibili evoluzioni delle p.m.i.. Le Parti convengono che lo sviluppo sostenibile, inteso come integrazione equilibrata e dinamica delle dimensioni relative alla crescita economica, al rispetto dell'ambiente ed alla responsabilità sociale d'impresa, costituisca il modello cui ispirarsi per l'avvio di azioni in grado di perseguire evoluzioni positive. Intendono perseguire l’obiettivo della sostenibilità dello sviluppo, delle capacità produttive, dell’occupazione e di una adeguata strategia ambientale attivandosi nei confronti delle Istituzioni affinché siano poste in essere politiche economiche adeguate. Convengono, altresì, di adottare una metodologia partecipativa di rapporti, basata sulla trasparenza e completezza degli elementi di informazione, sulla corretta comunicazione e sulla promozione di un positivo clima aziendale. Viene quindi valutato come rilevante che tutti i soggetti interessati, imprese e lavoratori, realizzino comportamenti coerenti, sia nel diritto che nei doveri, per confermare la validità di percorsi condivisi in essere e di quelli futuri, relativamente ai temi: • salute e sicurezza del personale; • monitoraggio e reporting delle emissioni e dei residui di lavorazione; • impatto sulle comunità locali; • monitoraggio delle attività di rischio ad elevato impatto ambientale; • valorizzazione delle politiche industriali e di filiera; • orientamento verso le lavorazioni di qualità; • il rispetto della norme di legge e dei regolamenti applicabili allo svolgimento delle proprio ruolo nel pieno rispetto delle regole; • rispetto della normativa vigente in materia di fiscalità, in Italia e nei paesi esteri, promuovendo impegno nella lotta al fenomeno dell'evasione fiscale e delle norme antiriciclaggio; • rispetto del CCNL. Le Parti ritengono che la responsabilità sociale d'impresa vada intesa come qualificante valore aggiunto per l'impresa e per i suoi rapporti con i lavoratori, i clienti, i fornitori, il territorio e le Istituzioni. Le Parti, quindi, si danno atto che il percorso verso la responsabilità sociale d'impresa costituisce un miglioramento dell'osservanza degli obblighi di legge e di contratto, soprattutto quando esso sia attuato con effettività, trasparenza e verificabilità dei contenuti. Le Parti, inoltre, riconosco che in caso di avvio ovvero cambio di adozione di misure specifiche in tema di responsabilità sociale verrà data specifica informativa alle Rsu ove presenti oppure alle Organizzazioni Sindacali Territoriali (a titolo esemplificato XX 0000). Le parti valutano positivamente il programma intrapreso da CONFAPI appalto, la garanzia della continuità occupazionale e CGIL, CISL la definizione e UIL a livello interconfederale, per rilanciare e implementare le politiche applicazione della bilateralità, che promette di investire molteplici ambiti operativi e di attivare concrete misure di sostegno ai bisogni dei lavoratori. Le parti convengono di sostenere tale programma e di recepirne i risultati positivi, incorporandoli nel presente ccnlclausola sociale.

Appears in 1 contract

Samples: Verbale Di Assemblea Per La Consultazione

RELAZIONI INDUSTRIALI. L’UNIONALIMENTARI-CONFAPI Le parti stipulanti, intendendosi per tali da un lato le singole Associazioni datoriali e FAI-CISL – FLAI-CGIL – UILA-UILdall'altro le XX.XX., ferme restando l’autonomia convengono di promuovere un sistema di relazioni industriali fondato sul reciproco riconoscimento dei distinti ruoli e responsabilità, nel rispetto delle autonomie manageriali delle imprese e delle prerogative delle XX.XX. Convengono altresì che detto sistema sia caratterizzato da rapporti sui temi di comune interesse, per consentire la conoscenza comune delle linee di evoluzione del settore e delle relative conseguenze nelle diverse realtà aziendali; che permetta il concorso delle parti, le rispettive distinte responsabilitàciascuna nella sfera di propria responsabilità ed interesse, l’indipendenza per il raggiungimento delle condizioni di valutazione maggiore efficienza e competitività delle imprese ed il miglioramento della qualità del servizio, anche al fine di intervento, condividendo l’opportunità sostenere opportunità di consolidare concrete sviluppo occupazionale e costruttive relazioni industriali, convengono su un sistema di informazioni che consenta l’esame degli aspetti più significativi e della realtà evolutiva dei vari comparti valorizzazione delle p.m.irisorse umane. del settore alimentare. Convengono altresì interventi ed i progetti di provvedimenti di supporto, che possano comunque incidere sul suo sviluppo produttivo ed occupazionale, da realizzare anche attraverso un confronto triangolare tra Governo e parti sociali. Alla luce di queste premesse si conviene di articolare il seguente sistema di relazioni: Il “Comitato di indirizzo”, In armonia con il fine Protocollo Governo-parti sociali del 23 luglio 1993 e con il Patto sociale per lo sviluppo e l'occupazione del 22 dicembre 1998, le parti definiscono specifici strumenti relazionali, come di dare attuazione coerente agli obiettivi fissati dalle Parti e di assicurarne certezza e concretezza di gestioneseguito articolati: Di norma annualmente, prendendo le opportune decisioni in materia di concertazione su richiesta congiunta delle politiche, monitoraggio e regolazione del sistema contrattuale, di finalizzazione, programmazione e pianificazione delle attività/iniziative di interesse delle p.m.iXX.XX. del settore alimentare, delle articolazioni e delle risorse di competenza dell’Osservatorio nazionale di settore che si riunirà entro il 31 gennaio 2017 per la definizione delle attività di questa vigenza contrattuale. Il Comitato è composto in termini paritetici da 3 rappresentanti delle due Parti stipulanti il presente C.C.N.L.. Le Parti C.C.N.L., si impegnano terrà una specifica sessione informativa a comunicarsi reciprocamente i nominativi almeno 15 giorni prima dell’incontro. Nel corso della prima riunione verranno definiti tempicura delle Associazioni datoriali, programmi e priorità nonché predisposto sui temi di seguito evidenziati, il regolamento attuativo dell’attività cui monitoraggio è considerato di rilievo fondamentale per il settore in cui operano le aziende: - evoluzione del Comitato. Questo Organismo avrà il compito quadro normativo di strutturare l’Osservatorio e di rendere lo strumento contrattuale più aderente alla realtà delle p.m.i. riferimento del settore alimentare anche con riguardo alla legislazione comunitaria; - andamento del mercato nazionale ed in grado europeo di più correttamente interpretare le esigenze dell’impresa e del lavoro, nell'ottica e nel convincimento di affermare e rafforzare il ruolo di centralità, certezza, capacità di governo del contratto collettivo nazionale. Il Comitato definirà inoltre le priorità con le quali qualificare il comparto agroalimentare, individuandone le linee di politica industriale anche attraverso proposte, da rappresentare ad Istituzioni, Amministrazioni ed Organizzazioni, relativamente a problematiche delle p.m.i. alimentari ed alle relative soluzioni, nonché la valorizzazione della ricerca, in particolare del ruolo e delle competenze dei centri sperimentali e l’individuazione di percorsi comuni con le Università. Il Comitato potrà istituire gruppi di lavoro, ad ognuno dei quali saranno demandati i seguenti compiti : - elaborazione di programmi finalizzati alla valorizzazione dei progetti di filiera integrata, dei distretti produttivi riferimento e dei marchi tipiciprincipali indicatori economici del settore; - provvedimenti e orientamenti degli Organi istituzionali di regolazione e controllo del mercato e struttura dei sistemi tariffari; - andamento del mercato del lavoro nel settore, con particolare attenzione alla qualità delle produzioni all'occupazione giovanile ed eventuali iniziative mirate alle aree del sud e alla salubrità del prodottodi altre realtà di maggiore criticità occupazionale ed all'ingresso nel settore di lavoratori provenienti da Paesi extra-comunitari; - ricerca pari opportunità; - linee di strumenti per accedere sviluppo tecnologico del settore ed esigenze di formazione/riqualificazione professionale connesse alle forme innovazioni e trasformazioni tecnologiche conseguenti; - tematiche della salute, della sicurezza e della tutela dell'ambiente anche con riferimento ai rapporti con le istituzioni, anche comunitarie che costituiscono una sezione d'indagine specifica; - analisi dei riflessi dell'applicazione del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164 e della legge 5 gennaio 1994, n. 36 e successive modificazioni e/o integrazioni. Ferma restando l'autonomia di finanziamento specificamente previste ciascuna delle parti datoriali stipulanti il presente C.C.N.L., la sessione di informazione si svolgerà, di norma, in via collegiale con la partecipazione di tutte le Associazioni datoriali e Organizzazioni sindacali stipulanti del presente C.C.N.L. Le parti costituiscono un Osservatorio paritetico, senza funzioni negoziali, a livello comunitarionazionale che assume le tematiche di maggiore interesse reciproco (anche a livello regionale) tra quelle individuate nei commi precedenti. L'Osservatorio è composto da 12 componenti, nazionale di cui 6 in rappresentanza delle Associazioni datoriali e regionale6 in rappresentanza delle XX.XX. stipulanti. Lo stesso si riunisce di norma con periodicità semestrale, su richiesta di una delle parti. Le altre modalità di funzionamento dell'Osservatorio saranno stabilite tra le parti in occasione della prima riunione. Con periodicità di norma semestrale le singole aziende o gruppi che occupano più di 200 dipendenti al fine 31 dicembre dell'anno precedente effettueranno un incontro informativo con la R.S.U., assistita dalle strutture sindacali competenti stipulanti del presente contratto, sui seguenti temi: - indirizzi di promuovere una corretta informazione all’interno politica industriale e piani di investimento; - processi di decentramento più significativi, rappresentandone le eventuali conseguenze sull'organizzazione del lavoro e sull'occupazione; - andamento economico e produttivo dell'azienda; - andamento dell'occupazione, distinta per sesso, tipologia di contratto e inquadramento professionale nonché i programmi di nuove assunzioni; - situazione del personale maschile e femminile ai sensi dell'art. 9 della legge 10 aprile 1991, n. 125 in tema di pari opportunità; - evoluzione degli assetti tecnologici, dei processi organizzativi e del sistema imprenditoriale, in particolare delle piccole degli orari nonché eventuali necessità di trasferimenti collettivi di personale per l'avviamento di nuove strutture e medie imprese, e di valutare l’utilizzazione di tali finanziamenti per gli eventuali progetti che si convenisse di definire sul piano settorialeservizi; - indirizzo ed elaborazione di progetti significative ristrutturazioni dell'azienda ivi comprese cessioni e trasformazioni; - indirizzi in materia di formazione continua per l’aggiornamento permanente delle competenze professionali e professionale, incluse le notizie sull'attività eventualmente realizzata, anche con finalità di massimizzazione del livello di impiegabilità delle risorse umane riconversione professionale; - individuazione linee di proposte intervento in materia di ambiente, sicurezza ed azioni mirate alla sperimentazione di progetti ed esperienze di formazione professionale rivolti ad esigenze di riconversione professionale e di ricollocazione di lavoratori, nonché ad iniziative di nuova imprenditorialitàigiene del lavoro; - elaborazione orientamenti e azioni più significative rivolte al miglioramento dello standard di proposte qualità dei servizi anche con riferimento alle Carte dei servizi; - dati informativi riferiti alla natura ed alle caratteristiche dei lavori appaltati. In relazione alle caratteristiche dei temi indicati, alla R.S.U. e/o alle strutture territoriali può essere richiesto un impegno alla riservatezza sulle notizie e sui dati comunicati dall'impresa nell'ambito della sessione di progetti formativi che, nell’ambito della mobilità professionale, siano finalizzati all’arricchimento delle competenze dei lavoratori in coerenza con l’evoluzione tecnologica ed organizzativa dell’impresainformazione. Per la realizzazione i gruppi industriali - intendendosi per gruppo un complesso industriale di quanto sopra il Comitato si attiverà per accedere ai finanziamenti del FAPI, anche finalizzati a consentirne il funzionamento. A tal proposito UNIONALIMENTARI-CONFAPI e FAI-CISL – FLAI-CGIL – UILA-UIL proporranno al FAPI l’emanazione di un apposito bando finalizzato al suddetto funzionamento. Il Comitato potrà inoltre prevedere : - forme di collaborazione con Xxxxxx/Università per la realizzazione di iniziative mirate al rafforzamento delle sinergie tra il mondo dell’Istruzione e quello dell’impresa su materie attinenti al mercato ed alle tecnologie di interesse per le imprese del settore; - l’effettuazione congiunta di iniziative seminariali di illustrazione dello stato particolare importanza nell'ambito del settore, delle dinamiche e delle possibili evoluzioni delle p.m.i.. articolato in più unità produttive dislocate in più regioni, avente rilevante influenza nel settore in cui opera in quanto collegato alle esigenze di sviluppo dell'economia nazionale - l'informativa di cui sopra potrà essere in alternativa resa, con le medesime modalità, alle XX.XX. nazionali. Le Parti convengono singole aziende che lo sviluppo sostenibile, inteso come integrazione equilibrata e dinamica delle dimensioni relative alla crescita economica, occupano più di 15 dipendenti al rispetto dell'ambiente ed alla responsabilità sociale d'impresa, costituisca il modello cui ispirarsi per l'avvio di azioni in grado di perseguire evoluzioni positive. Intendono perseguire l’obiettivo della sostenibilità dello sviluppo, delle capacità produttive, dell’occupazione e di una adeguata strategia ambientale attivandosi nei confronti delle Istituzioni affinché siano poste in essere politiche economiche adeguate. Convengono, altresì31 dicembre dell'anno precedente effettueranno, di adottare una metodologia partecipativa di rapportinorma annualmente, basata sulla trasparenza e completezza degli elementi di informazioneun incontro informativo con la R.S.U., sulla corretta comunicazione e sulla promozione di un positivo clima aziendale. Viene quindi valutato come rilevante che tutti i soggetti interessati, imprese e lavoratori, realizzino comportamenti coerenti, sia nel diritto che nei doveri, per confermare la validità di percorsi condivisi in essere e di quelli futuri, relativamente ai temi: • salute e sicurezza assistita dalle strutture sindacali competenti stipulanti del personale; • monitoraggio e reporting delle emissioni e dei residui di lavorazione; • impatto sulle comunità locali; • monitoraggio delle attività di rischio ad elevato impatto ambientale; • valorizzazione delle politiche industriali e di filiera; • orientamento verso le lavorazioni di qualità; • il rispetto della norme di legge e dei regolamenti applicabili allo svolgimento delle proprio ruolo nel pieno rispetto delle regole; • rispetto della normativa vigente in materia di fiscalità, in Italia e nei paesi esteri, promuovendo impegno nella lotta al fenomeno dell'evasione fiscale e delle norme antiriciclaggio; • rispetto del CCNL. Le Parti ritengono che la responsabilità sociale d'impresa vada intesa come qualificante valore aggiunto per l'impresa e per i suoi rapporti con i lavoratori, i clienti, i fornitori, il territorio e le Istituzioni. Le Parti, quindi, si danno atto che il percorso verso la responsabilità sociale d'impresa costituisce un miglioramento dell'osservanza degli obblighi di legge e di presente contratto, soprattutto quando esso sia attuato sull'andamento economico/produttivo dell'azienda, sull'andamento occupazionale - anche con effettività, trasparenza e verificabilità dei contenuti. Le Parti, inoltre, riconosco che in caso di avvio ovvero di adozione di misure specifiche in tema di responsabilità sociale verrà data specifica informativa riferimento alle Rsu ove presenti oppure alle Organizzazioni Sindacali Territoriali (a titolo esemplificato XX 0000). Le parti valutano positivamente il programma intrapreso da CONFAPI e CGIL, CISL e UIL a livello interconfederale, pari opportunità - nonché su altri fatti rilevanti per rilanciare e implementare le politiche della bilateralità, che promette di investire molteplici ambiti operativi e di attivare concrete misure di sostegno ai bisogni dei lavoratori. Le parti convengono di sostenere tale programma e di recepirne i risultati positivi, incorporandoli nel presente ccnll'azienda stessa.

Appears in 1 contract

Samples: www.multiservizicaerite.it

RELAZIONI INDUSTRIALI. L’UNIONALIMENTARI-CONFAPI L’UNIONALIMENTARI‐CONFAPI e FAI-CISL FAI‐CISL FLAI-CGIL FLAI‐CGIL UILA-UILUILA‐UIL, ferme restando l’autonomia delle parti, le rispettive distinte responsabilità, l’indipendenza di valutazione e di intervento, condividendo l’opportunità di consolidare concrete e costruttive relazioni industriali, convengono su un sistema di informazioni che consenta l’esame degli aspetti più significativi e della realtà evolutiva dei vari comparti delle p.m.i. del settore alimentare. Convengono altresì alimentare nonché gli interventi ed i progetti di provvedimenti di supporto, che possano comunque incidere sul suo sviluppo produttivo ed occupazionale, da realizzare anche attraverso un confronto triangolare tra Governo e parti sociali. Alla luce di queste premesse si conviene di articolare il seguente sistema di relazioni: Il “Comitato di indirizzo”, con il fine di dare attuazione coerente agli obiettivi fissati dalle Parti e di assicurarne certezza e concretezza di gestione, prendendo le opportune decisioni in materia di concertazione delle politiche, monitoraggio e regolazione del sistema contrattuale, di finalizzazione, programmazione e pianificazione delle attività/iniziative di interesse delle p.m.i. del settore alimentare, delle articolazioni e delle risorse di competenza dell’Osservatorio nazionale di settore che si riunirà entro il 31 gennaio 2017 2014 per la definizione delle attività di questa vigenza contrattuale. Il Comitato è composto in termini paritetici da 3 rappresentanti delle due Parti stipulanti il presente C.C.N.L.. Le Parti si impegnano a comunicarsi reciprocamente i nominativi niminativi almeno 15 giorni prima dell’incontro. Nel corso della prima riunione verranno definiti tempi, programmi e priorità nonché predisposto il regolamento attuativo dell’attività del Comitato. Questo Organismo avrà il compito di strutturare l’Osservatorio e di rendere lo strumento contrattuale più aderente alla realtà delle p.m.i. del settore alimentare ed in grado di più correttamente interpretare le esigenze dell’impresa e del lavoro, nell'ottica nellʹottica e nel convincimento di affermare e rafforzare il ruolo di centralità, certezza, capacità di governo del contratto collettivo nazionale. Il Comitato definirà inoltre le priorità con le quali qualificare il comparto agroalimentare, individuandone le linee di politica industriale anche attraverso proposte, da rappresentare ad Istituzioni, Amministrazioni ed Organizzazioni, relativamente a problematiche delle p.m.i. alimentari ed alle relative soluzioni, soluzioni nonché la valorizzazione della ricerca, in particolare del ruolo e delle competenze dei centri sperimentali e l’individuazione di percorsi comuni con le Universitàl’Università. Il Comitato potrà istituire gruppi di lavoro, ad ognuno dei quali saranno demandati i seguenti compiti : - elaborazione di programmi finalizzati alla valorizzazione dei progetti di filiera integrata, dei distretti produttivi e dei marchi tipici, con particolare attenzione alla qualità delle produzioni e alla salubrità del prodotto; - ricerca di strumenti per accedere alle forme di finanziamento specificamente previste a livello comunitario, nazionale e regionale, al fine di promuovere una corretta informazione all’interno del sistema imprenditoriale, in particolare delle piccole e medie imprese, e di valutare l’utilizzazione di tali finanziamenti per gli eventuali progetti che si convenisse di definire sul piano settoriale; - indirizzo ed elaborazione di progetti di formazione continua per l’aggiornamento permanente delle competenze professionali e di massimizzazione del livello di impiegabilità delle risorse umane ; - individuazione di proposte ed azioni mirate alla sperimentazione di progetti ed esperienze di formazione professionale rivolti ad esigenze di riconversione professionale e di ricollocazione di lavoratori, nonché ad iniziative di nuova imprenditorialità; - elaborazione di proposte di progetti formativi che, nell’ambito della mobilità professionale, siano finalizzati all’arricchimento delle competenze dei lavoratori in coerenza con l’evoluzione tecnologica ed organizzativa dell’impresa. Per la realizzazione di quanto sopra il Comitato si attiverà per accedere ai finanziamenti del FAPI, anche finalizzati a consentirne il funzionamento. A tal proposito UNIONALIMENTARI-CONFAPI UNIONALIMENTARI‐CONFAPI e FAI-CISL FAI‐CISL FLAI-CGIL FLAI‐CGIL UILA-UIL UILA‐UIL proporranno al FAPI l’emanazione di un apposito bando finalizzato al suddetto funzionamento. Il Comitato potrà inoltre prevedere : - forme di collaborazione con Xxxxxx/Università per la realizzazione di iniziative mirate al rafforzamento delle sinergie tra il mondo dell’Istruzione e quello dell’impresa su materie attinenti al mercato ed alle tecnologie di interesse per le imprese del settore; - l’effettuazione congiunta di iniziative seminariali di illustrazione dello stato del settore, ,delle dinamiche e delle possibili evoluzioni delle p.m.i.. Le Parti convengono che lo sviluppo sostenibile, inteso come integrazione equilibrata e dinamica delle dimensioni relative alla crescita economica, al rispetto dell'ambiente ed alla responsabilità sociale d'impresa, costituisca il modello cui ispirarsi per l'avvio di azioni in grado di perseguire evoluzioni positive. Intendono perseguire l’obiettivo della sostenibilità dello sviluppo, delle capacità produttive, dell’occupazione e di una adeguata strategia ambientale attivandosi nei confronti delle Istituzioni affinché siano poste in essere politiche economiche adeguate. Convengono, altresì, di adottare una metodologia partecipativa di rapporti, basata sulla trasparenza e completezza degli elementi di informazione, sulla corretta comunicazione e sulla promozione di un positivo clima aziendale. Viene quindi valutato come rilevante che tutti i soggetti interessati, imprese e lavoratori, realizzino comportamenti coerenti, sia nel diritto che nei doveri, per confermare la validità di percorsi condivisi in essere e di quelli futuri, relativamente ai temi: • salute e sicurezza del personale; • monitoraggio e reporting delle emissioni e dei residui di lavorazione; • impatto sulle comunità locali; • monitoraggio delle attività di rischio ad elevato impatto ambientale; • valorizzazione delle politiche industriali e di filiera; • orientamento verso le lavorazioni di qualità; • il rispetto della norme di legge e dei regolamenti applicabili allo svolgimento delle proprio ruolo nel pieno rispetto delle regole; • rispetto della normativa vigente in materia di fiscalità, in Italia e nei paesi esteri, promuovendo impegno nella lotta al fenomeno dell'evasione fiscale e delle norme antiriciclaggio; • rispetto del CCNL. Le Parti ritengono che la responsabilità sociale d'impresa vada intesa come qualificante valore aggiunto per l'impresa e per i suoi rapporti con i lavoratori, i clienti, i fornitori, il territorio e le Istituzioni. Le Parti, quindi, si danno atto che il percorso verso la responsabilità sociale d'impresa costituisce un miglioramento dell'osservanza degli obblighi di legge e di contratto, soprattutto quando esso sia attuato con effettività, trasparenza e verificabilità dei contenuti. Le Parti, inoltre, riconosco che in caso di avvio ovvero di adozione di misure specifiche in tema di responsabilità sociale verrà data specifica informativa alle Rsu ove presenti oppure alle Organizzazioni Sindacali Territoriali (a titolo esemplificato XX 0000). Le parti valutano positivamente il programma intrapreso da CONFAPI e CGIL, CISL e UIL a livello interconfederale, per rilanciare e implementare le politiche della bilateralità, che promette di investire molteplici ambiti operativi e di attivare concrete misure di sostegno ai bisogni dei lavoratori. Le parti convengono di sostenere tale programma e di recepirne i risultati positivi, incorporandoli nel presente ccnl.

Appears in 1 contract

Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro

RELAZIONI INDUSTRIALI. L’UNIONALIMENTARI-/CONFAPI e FAI-/CISL - FLAI-/CGIL - UILA-/UIL, ferme restando l’autonomia delle parti, le rispettive distinte responsabilità, l’indipendenza di valutazione e di intervento, condividendo l’opportunità di consolidare concrete e costruttive instaurare nuove relazioni industriali, convengono su un sistema di informazioni che consenta l’esame degli aspetti più significativi e della realtà evolutiva dei vari comparti delle p.m.i. del settore alimentare. Convengono altresì alimentare nonché gli interventi ed i progetti di provvedimenti di supportosup- porto, che possano comunque incidere sul suo sviluppo produttivo ed occupazionale, da realizzare anche attraverso un confronto triangolare tra Governo e parti sociali. Alla luce di queste premesse si conviene di articolare il seguente sistema di relazioni: Al fine di pervenire ad una definitiva valorizzazione dell’Osservatorio nazionale di Settore, le Parti convengono quanto segue. Entro il 31.12.2004 verrà costituito il Gruppo ristretto di coordinamento dell’Osservatorio nazionale, che si riunirà per in- dividuare priorità di analisi istruttorie dell’Osservatorio stesso ed eventuali interventi delle Parti nei confronti di Istituzio- ni, Amministrazioni ed Organizzazioni in ordine alle problematiche di interesse del settore ed alle possibili soluzioni. Nella stessa occasione verrà predisposto un programma di lavoro con relative ipotesi operative. Le successive riunioni si susseguiranno con cadenza di norma semestrale. Tra le priorità del Gruppo ristretto, particolare rilevanza verrà data alle analisi sulle linee di politica agroindustriale, anche al fine di assumere posizioni concertate in tutte le occasioni di confronto con la Pubblica Amministrazione e le altre cate- gorie. Il “Comitato sistema di indirizzo”informazioni a livello nazionale si realizza tra UNIONALIMENTARI/CONFAPI e FAI/CISL -FLAI/CGIL - UILA /UIL attraverso un Osservatorio di settore che favorisca la conoscenza comune degli andamenti del settore, l’analisi delle problematiche e l’elaborazione di possibili posizioni o iniziative comuni su tematiche ritenute di reciproco interesse. Tutto ciò nel quadro di un auspicato sviluppo, ad ogni livello, delle relazioni industriali tra le parti ed al fine di dar loro maggior continuità ed un carattere partecipativo, ferme restando l’autonomia dell’attività imprenditoriale e le rispettive distinte responsabilità delle parti. Al fine dell’effettiva operatività dell’Osservatorio, al quale l’UNlONALlMENTARI/ CONFAPI fornirà il necessario supporto tecnico, le parti nomineranno, entro 2 mesi dalla data di stipula del presente C.C.N.L., un gruppo di lavoro, composto da 6 rappresentanti, di cui 3 nominati dall’UNIONALIMENTARI/CONFAPI e 3 nominati da FAI/CISL - FLAI/CGIL - UILA/UIL, che formulerà le proposte operative di funzionamento entro i successivi 4 mesi. Tale gruppo di lavoro avrà inoltre il compito di individuare le modalità di reperimento dei dati, la loro organizzazione e diffusione tra le parti nelle loro articolazioni, effettuando gli eventuali approfondimenti specifici anche con il ricorso a fonti esterne o a supporti esterni specializzati nonché di mettere in atto iniziative congiunte e di ricercare le necessarie coperture economiche per lo svolgimento di progetti che le richiedessero. L’Osservatorio è sede di raccolta di informazioni e di reciproco scambio e confronto sulle stesse in ordine ai seguenti argomenti, con riferimento anche alle piccole e medie imprese associate: - le iniziative a sostegno delle piccole e medie imprese alimentari; - le proposte normative e/o legislative da sottoporre agli Organi competenti per lo sviluppo ed il sostegno delle piccole e medie imprese alimentari; - le linee di politica agroindustriale per le p.m.i., anche al fine di dare attuazione coerente agli obiettivi fissati dalle Parti assumere posizioni concertate in tutte le occasioni di confronto con la Pubblica Amministrazione e di assicurarne certezza le altre categorie; - gli andamenti e concretezza di gestione, prendendo le opportune decisioni in materia di concertazione delle politiche, monitoraggio e regolazione del sistema contrattuale, di finalizzazione, programmazione e pianificazione delle attività/iniziative di interesse delle p.m.i. prospettive del settore alimentare, delle articolazioni la sua situazione competitiva e delle risorse gli andamenti congiunturali dei mercati, con particolare riferimento a quei comparti o settori che abbiano necessità di competenza dell’Osservatorio nazionale iniziative di settore che si riunirà entro il 31 gennaio 2017 per la definizione delle attività sostegno; - gli andamenti relativi alla presenza di questa vigenza contrattuale. Il Comitato è composto in termini paritetici da 3 rappresentanti delle due Parti stipulanti il presente C.C.N.L.. Le Parti si impegnano a comunicarsi reciprocamente i nominativi almeno 15 giorni prima dell’incontro. Nel corso della prima riunione verranno definiti tempiimprese alimentari nelle aree del Mezzogiorno, programmi e priorità nonché predisposto il regolamento attuativo dell’attività del Comitato. Questo Organismo avrà il compito di strutturare l’Osservatorio declino industriale o ritardo di sviluppo; - l’evoluzione dei sistemi distributivi e di rendere lo strumento contrattuale più aderente alla realtà delle p.m.i. vendita a livello nazionale ed europeo; - le prospettive relative agli investimenti e allo sviluppo tecnologico; - l’andamento dell’occupazione e della sua struttura, con particolare riferimento alle tipologie di rapporto, ivi compreso il lavoro interinale o di somministrazione ed i contratti a tempo determinato, all’occupazione femminile, agli effetti deri- vanti dai processi di ristrutturazione ed innovazione e all’occupazione dei lavoratori immigrati; - l’andamento dei fattori di produttività, di efficienza, di competitività, di costo del lavoro in rapporto con i Paesi concorrenti; - le problematiche poste dal recepimento in sede nazionale della legislazione comunitaria e della legislazione che riguardi la politica industriale e fiscale del settore alimentare ed in grado di più correttamente interpretare e il mondo delle piccole e medie imprese; - le esigenze dell’impresa e del lavoro, nell'ottica e nel convincimento di affermare e rafforzare il ruolo di centralità, certezza, capacità di governo del contratto collettivo nazionale. Il Comitato definirà inoltre le priorità con le quali qualificare il comparto agroalimentare, individuandone le linee di politica industriale anche attraverso proposte, da rappresentare ad Istituzioni, Amministrazioni ed Organizzazioni, relativamente a problematiche conseguenze derivanti dall’integrazione economica sul sistema delle p.m.i. alimentari in termini di competitività in- terna ed alle europea; - le tematiche della sicurezza del lavoro e della tutela dell’ambiente esterno nonché le problematiche eventualmente poste dal recepimento nella legislazione italiana delle direttive dell’U.E. in materia; - le tematiche relative soluzioni, nonché la valorizzazione della ricerca, in particolare del ruolo e delle competenze alla qualità dei centri sperimentali e l’individuazione di percorsi comuni con prodotti; - le Università. Il Comitato potrà istituire gruppi problematiche riguardanti le “barriere architettoniche” nei luoghi di lavoro, ad ognuno per favorirne il superamento, per analizzare le connesse esigenze impiantistiche e le difficoltà tecnico-organizzative, anche attivando idonee iniziative per accedere a fonti di finanziamento; - l’andamento a consuntivo della contrattazione aziendale e delle relazioni industriali; - l’andamento degli appalti, del decentramento produttivo e delle terziarizzazioni, con riferimento alle conseguenze ed implicazioni riguardanti l’occupazione e le condizioni di lavoro, nel comune intento della salvaguardia delle normative di tutela del lavoro; - i patti territoriali ed i contratti d’area, eventualmente stipulati, nonché le iniziative specifiche per la definizione di con- tratti di riallineamento in sede provinciale riguardanti le p.m.i. alimentari; - l’andamento delle adesioni al FONDAPI e le eventuali azioni da intraprendere per favorirne la capillare diffusione tra tutti i lavoratori; - valutazione e miglioramento della qualità dei quali saranno demandati i seguenti compiti sistemi formativi, ivi compresa la ricerca di strumenti per accedere ai fi- nanziamenti comunitari, nazionali, regionali e provinciali, in sintonia con l’Organismo Bilaterale Nazionale per la For- mazione (ENFEA) e con gli Organismi Bilaterali Territoriali. D’intesa con le rispettive Associazioni territoriali le Parti stipulanti potranno sperimentare: - elaborazione la costituzione di programmi finalizzati alla valorizzazione dei progetti Osservatori di filiera integrata, dei distretti produttivi e dei marchi tipicicarattere territoriale, con particolare attenzione riferimento alle implicazioni sull’occupazione dei processi di terziarizzazione e di decentramento produttivo; - la predisposizione di modelli organizzativi del lavoro e di orari di lavoro, che le aziende potranno adottare, qualora rite- xxxx funzionali alle proprie esigenze e specificità. Nell’ambito dell’Osservatorio, le parti valuteranno la possibilità di individuare norme di estensione degli attuali limiti di conservazione del posto di lavoro per malattia e del relativo trattamento economico, per i lavoratori affetti da patologie di particolare gravità, i cui costi siano compensati con una generale rimodulazione dell’attuale trattamento economico previsto per la carenza ed il comporto. Le parti valuteranno altresì l’opportunità di intervenire presso le rispettive Confederazioni perché favoriscano un Accordo Interconfederale in materia, ispirato al principio della mutualizzazione dei costi anche con l’utilizzo di strumenti assicurativi. Nell’ambito dell’Osservatorio saranno istituite: - alla promozione di azioni positive; - ad individuare eventuali ostacoli che non consentano una effettiva parità di opportunità uomo-donna nel lavoro; - a verificare ipotesi di schemi per la promozione di iniziative di azioni positive, nonché ad esaminare le problematiche relative al rispetto della dignità della persona in base alle disposizioni legislative in materia, al fine di una opportuna sensibilizzazione negli ambienti di lavoro anche relativamente alle “molestie sessuali”; - a studiare interventi idonei a facilitare il reinserimento delle lavoratrici dopo l’assenza per maternità, verificando le forme possibili per la salvaguardia della professionalità. La Commissione si occuperà inoltre del fenomeno del mobbing, con l’intento di pervenire ad una definizione di tale fenomeno alla luce della legislazione vigente ed alla elaborazione di proposte condivise in merito a possibili modifiche della legislazione medesima ed a conseguenti adeguamenti delle norme contrattuali. - la fattibilità giuridica dello svolgimento del periodo di prova in un livello inferiore a quello corrispondente alla specifica professionalità dichiarata, e non altrimenti documentata dal lavoratore, erogando la conseguente differenza economica solo in caso di superamento del periodo di prova. La Commissione è composta di 3 membri in rappresentanza dell’UNIONALIMENTARI/CONFAPI é di 3 membri in rappresentanza di FAI/CISL, FLAI/CGIL, UILA/UIL. Le parti potranno farsi assistere da esperti, che esprimeranno unicamente pareri tecnici consultivi. La Commissione si insedierà, su richiesta di una delle due parti, nel corso del secondo semestre del 2004, con l’obiettivo di completare i lavori entro la durata del presente C.C.N.L.. La Commissione potrà formulare indirizzi generali su cui operare per definire ipotesi di individuazione di aree professionali, con relativi nuovi parametri, articolate su più livelli. Prima della scadenza del contratto, riscontrandosene le condizioni, la Commissione fornirà alle parti stipulanti, con decisione comune, una proposta complessiva in materia. Le parti si reincontreranno per definire gli strumenti atti a garantire l’agibilità dell’Osservatorio. * una specifica Sezione competente in tema di ambiente e sicurezza alimentare, i cui compiti specifici riguarderanno le materie della qualità delle produzioni e sicurezza degli alimenti, rintracciabilità ed etichettatura dei prodotti. * una specifica Sezione “Formazione” dell’Osservatorio, alla salubrità del prodotto; quale sono attribuiti i seguenti compiti: - ricerca di strumenti per accedere alle forme di finanziamento specificamente previste a livello comunitario, nazionale e regionale, al fine di promuovere una corretta informazione all’interno del sistema imprenditoriale, in particolare delle piccole e medie imprese, e di valutare l’utilizzazione di tali finanziamenti per gli eventuali progetti che si convenisse di definire sul piano settoriale; - indirizzo ed elaborazione di progetti di formazione continua per l’aggiornamento permanente delle competenze professionali e di massimizzazione del livello di impiegabilità delle risorse umane umane; - individuazione di proposte ed azioni mirate alla sperimentazione di progetti ed esperienze di formazione professionale rivolti ad esigenze di riconversione professionale e di ricollocazione di lavoratori, nonché ad iniziative di nuova imprenditorialità; - elaborazione di proposte di progetti formativi che, nell’ambito della mobilità professionale, siano finalizzati all’arricchimento delle competenze dei lavoratori in coerenza con l’evoluzione tecnologica ed organizzativa dell’impresa. Per In quest’ambito, la realizzazione di quanto sopra il Comitato si attiverà per accedere ai finanziamenti del FAPI, anche finalizzati a consentirne il funzionamento. A tal proposito UNIONALIMENTARI-CONFAPI e FAI-CISL – FLAI-CGIL – UILA-UIL proporranno al FAPI l’emanazione di un apposito bando finalizzato al suddetto funzionamento. Il Comitato Sezione potrà inoltre prevedere : - forme di collaborazione con Xxxxxx/Università per la realizzazione di iniziative mirate al rafforzamento delle sinergie tra il mondo dell’Istruzione e quello dell’impresa su materie attinenti al mercato ed alle tecnologie di interesse per le imprese del settore. In tale sede verranno pertanto fornite le aggregazioni regionali dei dati di cui al precedente punto 1), che consentiranno alle parti di confrontarsi sugli interventi da sviluppare con la Regione in materia di: - programmi di formazione e riqualificazione professionale; - l’effettuazione congiunta andamento dell’occupazione femminile, con le relative possibili azioni positive, in linea con le raccomandazioni U.E.; - predisposizione di progetti di ricerca applicata nel settore in raccordo con l’Ente Regione; - piani di sviluppo regionale e raccordi all’indicazione della programmazione nazionale settoriale, con particolare riferimento alle politiche agricole regionali; - iniziative seminariali di illustrazione dello stato del supporto finalizzate a: - ricerca nel settore; - risparmio energetico; - tutela dell’ambiente anche mediante l’individuazione di aree destinate alla discarica dei rifiuti industriali. Le parti potranno altresì concordemente articolarsi in sezioni per approfondire tali tematiche, se ritenute specifiche per i vari comparti nei quali si articola il settore alimentare. In particolare, saranno esaminate le situazioni di crisi, ristrutturazioni aziendali, processi di innovazione tecnologica, che diano luogo a riduzione di organico, per la ricerca, nell’ambito delle dinamiche e delle rispettive competenze di possibili evoluzioni delle p.m.i.. Le Parti convengono soluzioni. Nel corso di tali incontri le aziende forniranno anche informazioni sui dati consuntivi, sia quantitativi che lo sviluppo sostenibile, inteso come integrazione equilibrata e dinamica delle dimensioni relative alla crescita economica, al rispetto dell'ambiente ed alla responsabilità sociale d'impresa, costituisca il modello cui ispirarsi per l'avvio di azioni in grado di perseguire evoluzioni positive. Intendono perseguire l’obiettivo della sostenibilità dello sviluppo, delle capacità produttivequalitativi, dell’occupazione e su quelli prevedibili dell’andamento occupazionale in rapporto con gli eventuali processi di una adeguata strategia ambientale attivandosi nei confronti ristrutturazione e riconversione aziendale, nonché all’utilizzazione delle Istituzioni affinché siano poste in essere politiche economiche adeguate. Convengono, altresì, di adottare una metodologia partecipativa di rapporti, basata sulla trasparenza e completezza degli elementi di informazione, sulla corretta comunicazione e sulla promozione di un positivo clima aziendale. Viene quindi valutato come rilevante che tutti i soggetti interessati, imprese e lavoratori, realizzino comportamenti coerenti, sia nel diritto che nei doveri, per confermare la validità di percorsi condivisi in essere e di quelli futuri, relativamente ai temi: • salute e sicurezza del personale; • monitoraggio e reporting delle emissioni e dei residui di lavorazione; • impatto sulle comunità locali; • monitoraggio delle attività di rischio ad elevato impatto ambientale; • valorizzazione delle politiche industriali e di filiera; • orientamento verso le lavorazioni di qualità; • il rispetto della norme di legge e dei regolamenti applicabili allo svolgimento delle proprio ruolo nel pieno rispetto delle regole; • rispetto della normativa vigente normative in materia di fiscalitàoccupazione femminile, in Italia e nei paesi esterigiovanile ed agevolata, promuovendo impegno nella lotta al fenomeno dell'evasione fiscale e delle norme antiriciclaggio; • rispetto del CCNL. Le Parti ritengono sui programmi di formazione professionale, che la responsabilità sociale d'impresa vada intesa come qualificante valore aggiunto per l'impresa e per i suoi rapporti vengano organizzati anche con i lavoratori, i clienti, i fornitori, il territorio e le Istituzioni. Le Parti, quindi, si danno atto che il percorso verso la responsabilità sociale d'impresa costituisce un miglioramento dell'osservanza degli obblighi concorso di legge e di contratto, soprattutto quando esso sia attuato con effettività, trasparenza e verificabilità dei contenuti. Le Parti, inoltre, riconosco che in caso di avvio ovvero di adozione di misure specifiche in tema di responsabilità sociale verrà data specifica informativa alle Rsu ove presenti oppure alle Organizzazioni Sindacali Territoriali (a titolo esemplificato XX 0000)Enti esterni. Le parti valutano positivamente il programma intrapreso da CONFAPI potranno confrontarsi sulle informazioni rese e CGILsulle relative conseguenze nel corso di incontri di approfondimento dalle stesse ritenute necessari. In presenza di significativi processi di ristrutturazione e/o innovazioni tecnologiche che comportino riduzione, CISL spostamenti, chiusure di reparti e UIL a livello interconfederaleunità produttive, le parti valuteranno, nel rispetto delle compatibilità economiche, prima della loro realizzazione, le opportunità offerte dal C.C.N.L. e dalla legislazione vigente per rilanciare e implementare le politiche della bilateralitàla ricerca di soluzioni alternative, che promette contengano o eliminino le conseguenze sui dipendenti. Nelle aziende non identificate come sopra, ove esistano le R.S.U. e su richiesta delle stesse, con l’eventuale assistenza delle rispettive Organizzazioni territoriali, le parti potranno scambiarsi le informazioni congiuntamente ritenute utili in caso di: - processi di investire molteplici ambiti operativi ristrutturazione, di riconversione e/o innovazioni tecnologiche, che comportino riduzione, spostamenti, chiusure di reparti e unita produttive, - definizione del premio per obiettivi di attivare concrete misure cui all’art. 54. L’Osservatorio nazionale di sostegno ai bisogni settore valuterà le opportune proposte per l’individuazione dei lavoratori. Le parti convengono di sostenere tale programma e di recepirne i risultati positivi, incorporandoli parametri utili per l’identificazione delle aziende che abbiano significative incidenze nel presente ccnlsettore.

Appears in 1 contract

Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro

RELAZIONI INDUSTRIALI. L’UNIONALIMENTARI-CONFAPI Nell’incontro semestrale di livello Aziendale del 9.10.2002 è stata approfondita la conoscenza dell’iniziativa relativa alla costituzione di Tenaris e FAI-CISL – FLAI-CGIL – UILA-UILdell’Offerta pubblica di scambio di azioni Tenaris in cambio di quelle Dalmine, ferme restando l’autonomia delle partiSiderca e Tamsa, attraverso una procedura complessa. In questo ambito, nel confermare reciprocamente gli accordi sottoscritti, si ritiene valida e avanzata la struttura dei SISTEMI DI INFORMAZIONE definita nell’accordo del 22.7.98 articolata nei tre livelli - Aziendale, Unità produttiva e Fabbrica - ciascuna con proprie tempistiche e propri contenuti, che intendiamo mantenere e consolidare. All’interno dell’incontro a livello Aziendale sarà inserita l’informativa sul quadro generale relativo alle altre aziende Tenaris, di cui la Dalmine s.p.a. è parte, con le rispettive distinte responsabilitàquali condivide ed è chiamata ad attuare un identico Codice di comportamento in cui, l’indipendenza tra l’altro, al punto 5.13 -“Ambiente di lavoro”- vengono definiti i criteri di equità nella valutazione e di interventonel trattamento del personale, condividendo l’opportunità di consolidare concrete e costruttive relazioni industrialinel rispetto, convengono su un sistema di informazioni che consenta l’esame quindi, degli aspetti più significativi e della realtà evolutiva dei vari comparti delle p.m.i. del settore alimentare. Convengono altresì interventi ed i progetti di provvedimenti di supporto, che possano comunque incidere sul suo sviluppo produttivo ed occupazionale, da realizzare anche attraverso un confronto triangolare tra Governo e parti sociali. Alla luce di queste premesse si conviene di articolare il seguente sistema di relazioni: Il “Comitato di indirizzo”, con il fine di dare attuazione coerente agli obiettivi fissati dalle Parti e di assicurarne certezza e concretezza di gestione, prendendo le opportune decisioni standards fondamentali in materia di concertazione lavoro sanciti dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro. La struttura delle politiche, monitoraggio e regolazione del sistema contrattuale, di finalizzazione, programmazione e pianificazione delle attività/iniziative di interesse delle p.m.i. del settore alimentare, delle articolazioni e attuali COMMISSIONI PARITETICHE è ritenuta adeguata a consentire approfondimenti ed analisi sui vari temi della gestione delle risorse umane; tuttavia si ritiene necessario individuare in modo predefinito i seguenti incontri istituzionali: - La Commissione ODL, Formazione, Professionalità: •Entro il 1° trimestre di competenza dell’Osservatorio nazionale budget di settore ogni anno sarà effettuata una riunione in cui si analizzano i consuntivi delle attività formative svolte nell’anno di bdg precedente, si illustrano e si esaminano quelle del nuovo. Un dettaglio particolare sarà dedicato alla formazione dei CFL. Nell’ambito dell’attività formativa degli operai neoassunti, dedicata alla prima conoscenza della lettura della busta paga e degli istituti che la compongono, gli istruttori aziendali si avvarranno anche della collaborazione di esperti appartenenti alla RSU. Entro il 3° trimestre di bdg la Commissione effettuerà un incontro di analisi sullo stato di avanzamento di quanto programmato. In queste riunioni saranno esaminate anche le domande di fabbisogno formativo, specifico dei reparti, espresse dal personale interessato - con modalità da definire - e dai componenti della Commissione. •Il mese di gennaio di ciascun anno si effettuerà una riunione per esaminare gli esiti della valutazione della Professionalità espressa. In questa occasione saranno forniti anche dati ed informazioni relativamente al sistema di valutazione dei 7’ livelli. •Ogni quadrimestre si svolgerà una riunione in cui verranno esaminati i dati relativi ai CFL, anche alla luce delle criticità formative o comunque di inserimento che si dovessero riscontrare. In questa occasione saranno verificate le necessità di organico di medio termine cui far prioritariamente fronte attingendo dai CFL in scadenza o anche da eventuali lavoratori con contratto a termine o interinali che dovessimo aver presenti e per i quali ultimi si siano riscontrate le potenzialità di uno sviluppo professionale più ampio rispetto alla mansione strettamente ricoperta in quel momento. •Il mese di marzo di ciascun anno si svolgerà una riunione in cui saranno esaminati gli stati di avanzamento dei progetti legati all’attuazione della L. n.68/99 sul Collocamento obbligatorio, nell’ambito del quale l’azienda ha dichiarato il suo interesse a identificare ed elaborare progetti innovativi per l’inserimento dei lavoratori disabili in collaborazione con istituzioni esterne con esperienze specifiche sul territorio. - La Commissione ambiente e sicurezza si riunirà entro quattro volte l’anno per esaminare i consuntivi dei principali indicatori infortunistici nonché lo stato di avanzamento dei progetti di livello aziendale. In specifico: • il 31 gennaio 2017 per la definizione delle attività di questa vigenza contrattuale. Il Comitato è composto in termini paritetici da 3 rappresentanti delle due Parti stipulanti il presente C.C.N.L.. Le Parti si impegnano a comunicarsi reciprocamente i nominativi almeno 15 giorni prima dell’incontro. Nel corso della prima riunione verranno definiti tempi, programmi e priorità nonché predisposto il regolamento attuativo dell’attività del Comitato. Questo Organismo avrà il compito di strutturare l’Osservatorio e di rendere lo strumento contrattuale più aderente 1° incontro (febbraio/marzo) sarà dedicato alla realtà delle p.m.i. del settore alimentare ed in grado di più correttamente interpretare le esigenze dell’impresa e medicina del lavoro, nell'ottica • nel 2° (giugno/luglio) saranno esaminati i temi legati ai lavori della fermata estiva, • nel 3° (Settembre) saranno esaminati i progetti impiantistici proposti sul tema ambiente e nel convincimento sicurezza, • il 4° (dicembre/gennaio) servirà a definire lo stato di affermare e rafforzare il ruolo di centralità, certezza, capacità di governo del contratto collettivo nazionale. Il Comitato definirà inoltre le priorità con le quali qualificare il comparto agroalimentare, individuandone le linee di politica industriale anche attraverso proposte, da rappresentare ad Istituzioni, Amministrazioni ed Organizzazioni, relativamente a problematiche delle p.m.i. alimentari ed alle relative soluzioni, nonché la valorizzazione della ricerca, in particolare del ruolo e delle competenze dei centri sperimentali e l’individuazione di percorsi comuni con le Università. Il Comitato potrà istituire gruppi di lavoro, ad ognuno dei quali saranno demandati i seguenti compiti : - elaborazione di programmi finalizzati alla valorizzazione avanzamento dei progetti di filiera integratasicurezza e le consuntivazioni. Nei suddetti incontri verranno definite anche le attività formative relative alle analisi dei rischi a cui parteciperà anche la RLS. La formazione sull’analisi dei rischi, per la natura che riveste, è considerata obbligatoria anche se organizzata fuori orario di lavoro; nel qual caso avrà il trattamento specificamente previsto. - La Commissione pari opportunità si riunirà il mese di maggio di ciascun anno per l’esame dei distretti produttivi dati che stanno alla base delle specifiche denunce biennali. - La Commissione appalti si riunirà il mese di giugno/luglio per esaminare i consuntivi, per settore merceologico e dei marchi tipicidi servizio, dell’anno precedente e gli orientamenti del successivo, con particolare attenzione alla qualità alle necessità e all’organizzazione degli interventi di manutenzione straordinaria ed impiantistici. - La Commissione opere sociali e mensa si riunirà il mese di dicembre di ciascun anno per un esame complessivo dell’andamento dell’anno e le previsioni/proposte per il nuovo. Un componente della commissione sarà uno dei medici di fabbrica. Gli incontri istituzionali non esauriscono le attività delle produzioni e alla salubrità del prodotto; - ricerca commissioni, ma stabiliscono gli appuntamenti imprescindibili. Allo stesso fine di strumenti per accedere alle forme di finanziamento specificamente previste a livello comunitario, nazionale e regionalemigliorare l’efficacia delle commissioni si stabilisce che, al fine termine di promuovere ciascuna riunione, un componente della RSU e uno Aziendale, designati all’inizio della riunione stessa, redigono un verbale degli argomenti discussi e portati a conoscenza dei vari siti. Si confermano le regole di gestione dei permessi sindacali previste nel paragrafo relativo ai DIRITTI SINDACALI dell’accordo 22.7.98 per consentire il pieno espletamento dell’esercizio sindacale senza creare problemi all’organizzazione del reparto o dell’ufficio. E’ necessario rapportare il monte ore di permessi sindacali retribuiti per le RSU, in quelle unità che ancora se ne discostino, a quanto previsto nell’accordo 20 maggio ’89 - significativamente più favorevole rispetto al CCNL - con una corretta informazione all’interno riduzione del sistema imprenditoriale16,66% all’anno delle ore eccedenti (2.000) ad iniziare dall’1.01.03. Si conferma quanto previsto nell’accordo 22.7.98 per le riunioni delle RSU dei vari siti. Si conferma integralmente quanto previsto nell’accordo 22.7.98 per quanto riguarda ASSEMBLEE e PROCEDURE E SEDI NEGOZIALI PER PREVENIRE E RISOLVERE I CONFLITTI COLLETTIVI AZIENDALI, in particolare ribadendo quanto previsto nel 5° punto di quest’ultimo capitolo: La RSU sarà dotata di PC con modem ed accesso ad Internet rete pubblica per consentire una più rapida e completa acquisizione di informazioni e documentazioni attinenti il ruolo svolto (contrattualistica, formazione, ambiente e sicurezza, attività sindacale). Come tutti gli utilizzatori di strumenti informatici dell’azienda anche la RSU è soggetta al rispetto del Codice di comportamento aziendale vigente, ed in particolare ai punti: • 5.5 Utilizzo dei beni aziendali, • 5.6 Salvaguardia delle piccole e medie impreseinformazioni aziendali, e • 5.7 Riservatezza delle informazioni aziendali, • 5.9 Uso di valutare l’utilizzazione di tali finanziamenti per gli eventuali progetti che si convenisse di definire sul piano settoriale; - indirizzo ed elaborazione di progetti di formazione continua per l’aggiornamento permanente delle competenze professionali e di massimizzazione del livello di impiegabilità delle risorse umane ; - individuazione di proposte ed azioni mirate alla sperimentazione di progetti ed esperienze di formazione professionale rivolti ad esigenze di riconversione professionale e di ricollocazione di lavoratori, nonché ad iniziative di nuova imprenditorialità; - elaborazione di proposte di progetti formativi che, nell’ambito della mobilità professionale, siano finalizzati all’arricchimento delle competenze dei lavoratori in coerenza con l’evoluzione tecnologica ed organizzativa dell’impresatecnologiche. Per la realizzazione di quanto sopra il Comitato si attiverà per accedere ai finanziamenti del FAPIle RSU Dalmine/Sabbio, anche finalizzati a consentirne il funzionamento. A tal proposito UNIONALIMENTARI-CONFAPI Costa Volpino, Arcore e FAI-CISL – FLAI-CGIL – UILA-UIL proporranno al FAPI l’emanazione Piombino comunicheranno all’Azienda tre nominativi dei componenti di un apposito bando finalizzato al suddetto funzionamento. Il Comitato potrà inoltre prevedere : - forme ciascuna di collaborazione esse che saranno abilitati, con Xxxxxx/Università per la realizzazione di iniziative mirate al rafforzamento delle sinergie tra il mondo dell’Istruzione e quello dell’impresa su materie attinenti al mercato proprie password, ed alle tecnologie di interesse per le imprese del settore; - l’effettuazione congiunta di iniziative seminariali di illustrazione dello stato del settore, delle dinamiche e delle possibili evoluzioni delle p.m.i.. Le Parti convengono che lo sviluppo sostenibile, inteso come integrazione equilibrata e dinamica delle dimensioni relative alla crescita economica, al rispetto dell'ambiente ed alla responsabilità sociale d'impresa, costituisca il modello cui ispirarsi per l'avvio di azioni in grado di perseguire evoluzioni positive. Intendono perseguire l’obiettivo della sostenibilità dello sviluppo, delle capacità produttive, dell’occupazione e di una adeguata strategia ambientale attivandosi nei confronti delle Istituzioni affinché siano poste in essere politiche economiche adeguate. Convengono, altresì, di adottare una metodologia partecipativa di rapporti, basata sulla trasparenza e completezza degli elementi di informazione, sulla corretta comunicazione e sulla promozione di un positivo clima aziendale. Viene quindi valutato come rilevante che tutti i soggetti interessati, imprese e lavoratori, realizzino comportamenti coerenti, sia nel diritto che nei doveri, per confermare la validità di percorsi condivisi in essere e di quelli futuri, relativamente ai temi: • salute e sicurezza del personale; • monitoraggio e reporting delle emissioni e dei residui di lavorazione; • impatto sulle comunità locali; • monitoraggio delle attività di rischio ad elevato impatto ambientale; • valorizzazione delle politiche industriali e di filiera; • orientamento verso le lavorazioni di qualità; • il rispetto della norme di legge e dei regolamenti applicabili allo svolgimento delle proprio ruolo nel pieno rispetto delle regole; • rispetto della normativa vigente in materia di fiscalità, in Italia e nei paesi esteri, promuovendo impegno nella lotta al fenomeno dell'evasione fiscale e delle norme antiriciclaggio; • rispetto del CCNL. Le Parti ritengono che avranno la responsabilità sociale d'impresa vada intesa come qualificante valore aggiunto per l'impresa dell’accesso ad Internet – attraverso il provider indicato dall’azienda. La dotazione di detti strumenti ha l’unico scopo di migliorare il lavoro interno della RSU e per i suoi rapporti non intende sostituire gli attuali mezzi di comunicazione ufficiali con l’azienda e con i lavoratori, che pertanto seguiranno le attuali forme e tempistiche previste dalle Leggi, Contratti ed Accordi aziendali. Nel caso si verificasse un utilizzo al di fuori delle norme richiamate, ovvero si determinassero spese oltre limiti ragionevoli, l’azienda convocherà la RSU per la messa in discussione della dotazione stessa. La Dalmine s.p.a. agevolerà l’eventuale richiesta della RSU di poter dialogare, attraverso i clientimezzi di comunicazione in uso in azienda, i fornitori, il territorio e le Istituzioni. Le Parti, quindi, si danno atto che il percorso verso la responsabilità sociale d'impresa costituisce un miglioramento dell'osservanza degli obblighi con rappresentanti sindacali di legge e di contratto, soprattutto quando esso sia attuato con effettività, trasparenza e verificabilità dei contenuti. Le Parti, inoltre, riconosco che in caso di avvio ovvero di adozione di misure specifiche in tema di responsabilità sociale verrà data specifica informativa alle Rsu ove presenti oppure alle Organizzazioni Sindacali Territoriali (a titolo esemplificato XX 0000)altre aziende del marchio Tenaris. Le parti valutano positivamente il programma intrapreso da CONFAPI e CGIL, CISL e UIL a livello interconfederale, per rilanciare e implementare le politiche della bilateralità, che promette di investire molteplici ambiti operativi e di attivare concrete misure di sostegno ai bisogni riesamineranno l’allocazione delle bacheche sindacali alla luce dei lavoratori. Le parti convengono di sostenere tale programma e di recepirne i risultati positivi, incorporandoli nel presente ccnlmutati lay-out.

Appears in 1 contract

Samples: Verbale Di Accordo

RELAZIONI INDUSTRIALI. L’UNIONALIMENTARI-CONFAPI e FAI-CISL – FLAI-CGIL – UILA-UIL, ferme restando l’autonomia delle parti, le rispettive distinte responsabilità, l’indipendenza di valutazione e di intervento, condividendo l’opportunità di consolidare concrete e costruttive relazioni industriali, convengono su un sistema di informazioni che consenta l’esame degli aspetti più significativi e della realtà evolutiva dei vari comparti delle p.m.i. del settore alimentare. Convengono altresì interventi ed i progetti di provvedimenti di supporto, che possano comunque incidere sul suo sviluppo produttivo ed occupazionale, da realizzare anche attraverso un confronto triangolare tra Governo e Le parti sociali. Alla luce di queste premesse si conviene di articolare il seguente sistema di relazioni: Il “Comitato di indirizzo”, con il fine di dare attuazione coerente agli obiettivi fissati dalle Parti e di assicurarne certezza e concretezza di gestione, prendendo le opportune decisioni in materia di concertazione delle politiche, monitoraggio e regolazione del sistema contrattuale, di finalizzazione, programmazione e pianificazione delle attività/iniziative di interesse delle p.m.i. del settore alimentare, delle articolazioni e delle risorse di competenza dell’Osservatorio nazionale di settore che si riunirà entro il 31 gennaio 2017 per la definizione delle attività di questa vigenza contrattuale. Il Comitato è composto in termini paritetici da 3 rappresentanti delle due Parti stipulanti il presente C.C.N.L.. Le Parti si impegnano a comunicarsi reciprocamente i nominativi almeno 15 giorni prima dell’incontro. Nel corso della prima riunione verranno definiti tempi, programmi sviluppare un avanzato modello di relazioni industriali in una logica di confronto e priorità nonché predisposto il regolamento attuativo dell’attività del Comitato. Questo Organismo avrà il compito costante dialogo costruttivo al fine di strutturare l’Osservatorio favorire e sostenere le esigenze di rendere lo strumento contrattuale più aderente alla realtà delle p.m.i. sviluppo del settore alimentare nel territorio. In tale ottica sarà convocato con cadenza periodica, di norma ogni tre mesi, il tavolo della bilateralità, fermo restando la possibilità di ulteriori incontri su richiesta di ognuna delle parti qualora se ne ravvisi la necessità, per affrontare eventuali specifiche e contingenti esigenze del settore. In tali incontri, le parti, oltre a dare piena ed integrale applicazione del c.c.n.l. sul “sistema di concertazione ed informazione” e sulla “disciplina dell’impiego di manodopera negli appalti e subappalti”, si impegnano a procedere a verifiche congiunte sull’andamento e sulle problematiche complessive del settore, ponendo particolare attenzione: - all’andamento del mercato locale degli investimenti in grado relazione all’utilizzo delle risorse finanziarie pubbliche e private e alle previsioni di più correttamente interpretare le realizzazione delle opere; - all’andamento del mercato locale del lavoro con riferimento a fabbisogni dei livelli occupazionali, esigenze dell’impresa di formazione professionale, andamento della sicurezza, struttura del costo del lavoro e riflessi sul piano occupazionale e contributivo; - alla attività degli enti paritetici territoriali nel campo della prevenzione degli infortuni, della formazione professionale e degli adempimenti contributivi; - alla difesa ed alla estensione del lavoroDURC ai lavori pubblici e privati extra ricostruzione, nell'ottica nella condivisa opinione della opportunità di potenziare un importante strumento di garanzia, per la trasparenza del settore e nel convincimento per il rispetto delle regole; - alla individuazione di affermare azioni comuni e rafforzare il ruolo concertate nei confronti delle Istituzioni locali al fine di conferire centralità, certezzanell’ambito dei programmi finanziari, capacità di governo del contratto collettivo nazionale. Il Comitato definirà inoltre le priorità con le quali qualificare il comparto agroalimentare, individuandone le linee di politica industriale anche attraverso proposte, da rappresentare ad Istituzioni, Amministrazioni ed Organizzazioni, relativamente a problematiche delle p.m.i. alimentari ed alle relative soluzioni, nonché la valorizzazione agli investimenti nel settore della ricerca, in particolare del ruolo edilizia e delle competenze dei centri sperimentali infrastrutture; in tale contesto e l’individuazione tenuto altresì conto delle specificità e particolarità che caratterizzano il settore delle costruzioni, si ribadisce l’impegno delle parti per favorire la costituzione di percorsi comuni con le Universitàun “Tavolo istituzionale di settore”. Il Comitato potrà istituire gruppi di lavoro, ad ognuno dei quali saranno demandati i seguenti compiti : - elaborazione di programmi finalizzati alla valorizzazione dei progetti di filiera integrata, dei distretti produttivi e dei marchi tipici, con particolare attenzione alla qualità delle produzioni e alla salubrità del prodotto; - ricerca di strumenti per accedere alle forme di finanziamento specificamente previste a livello comunitario, nazionale e regionaleInoltre, al fine di promuovere una corretta informazione all’interno del sistema imprenditoriale, in particolare delle piccole consentire un’analisi più completa e medie imprese, e di valutare l’utilizzazione di tali finanziamenti per gli eventuali progetti che si convenisse di definire sul piano settoriale; - indirizzo ed elaborazione di progetti di formazione continua per l’aggiornamento permanente delle competenze professionali e di massimizzazione del livello di impiegabilità delle risorse umane ; - individuazione di proposte ed azioni mirate alla sperimentazione di progetti ed esperienze di formazione professionale rivolti ad esigenze di riconversione professionale e di ricollocazione di lavoratori, nonché ad iniziative di nuova imprenditorialità; - elaborazione di proposte di progetti formativi che, nell’ambito della mobilità professionale, siano finalizzati all’arricchimento delle competenze dei lavoratori in coerenza con l’evoluzione tecnologica ed organizzativa dell’impresa. Per la realizzazione di quanto sopra il Comitato si attiverà per accedere ai finanziamenti del FAPI, anche finalizzati a consentirne il funzionamento. A tal proposito UNIONALIMENTARI-CONFAPI e FAI-CISL – FLAI-CGIL – UILA-UIL proporranno al FAPI l’emanazione di un apposito bando finalizzato al suddetto funzionamento. Il Comitato potrà inoltre prevedere : - forme di collaborazione con Xxxxxx/Università per la realizzazione di iniziative mirate al rafforzamento delle sinergie tra il mondo dell’Istruzione e quello dell’impresa su materie attinenti al mercato ed alle tecnologie di interesse per le imprese del settore; - l’effettuazione congiunta di iniziative seminariali di illustrazione dello stato del settore, delle dinamiche più approfondita dell’andamento e delle possibili evoluzioni delle p.m.i.. Le Parti problematiche del settore nel territorio, le parti convengono che lo sviluppo sostenibileagli incontri periodici possano partecipare anche i rappresentanti delle Organizzazioni della piccola impresa e del mondo cooperativo. Inoltre, inteso come integrazione equilibrata nel ribadire la centralità della concertazione, le Parti riconfermano la necessità di promuovere la “procedura dell’intesa” prevista dall’art. 12 della L.R. 27 del ‘94 e dinamica delle dimensioni relative alla crescita economica, al rispetto dell'ambiente ed alla responsabilità sociale d'impresa, costituisca il modello cui ispirarsi per l'avvio di azioni in grado di perseguire evoluzioni positive. Intendono perseguire l’obiettivo della sostenibilità dello sviluppo, delle capacità produttive, dell’occupazione e di una adeguata strategia ambientale attivandosi nei confronti delle Istituzioni affinché siano poste in essere politiche economiche adeguate. Convengono, altresì, di adottare una metodologia partecipativa di rapporti, basata sulla trasparenza e completezza degli elementi di informazione, sulla corretta comunicazione e sulla promozione di un positivo clima aziendale. Viene quindi valutato come rilevante che tutti i soggetti interessati, imprese e lavoratori, realizzino comportamenti coerenti, sia nel diritto che nei doveri, per confermare la validità di percorsi condivisi in essere e di quelli futuri, relativamente ai temi: • salute e sicurezza del personale; • monitoraggio e reporting delle emissioni e dei residui di lavorazione; • impatto sulle comunità locali; • monitoraggio delle attività di rischio ad elevato impatto ambientale; • valorizzazione delle politiche industriali e di filiera; • orientamento verso le lavorazioni di qualità; • il rispetto della norme di legge e dei regolamenti applicabili allo svolgimento delle proprio ruolo nel pieno rispetto delle regole; • rispetto della normativa vigente in materia di fiscalità, in Italia e nei paesi esteri, promuovendo impegno nella lotta al fenomeno dell'evasione fiscale e delle norme antiriciclaggio; • rispetto del CCNL. Le Parti ritengono che la responsabilità sociale d'impresa vada intesa come qualificante valore aggiunto per l'impresa e per i suoi rapporti con i lavoratori, i clienti, i fornitori, il territorio e le Istituzioni. Le Parti, quindi, si danno atto che il percorso verso la responsabilità sociale d'impresa costituisce un miglioramento dell'osservanza degli obblighi di legge e di contratto, soprattutto quando esso sia attuato con effettività, trasparenza e verificabilità dei contenuti. Le Parti, inoltre, riconosco che in caso di avvio ovvero di adozione di misure specifiche in tema di responsabilità sociale verrà data specifica informativa alle Rsu ove presenti oppure alle Organizzazioni Sindacali Territoriali (a titolo esemplificato XX 0000). Le parti valutano positivamente il programma intrapreso da CONFAPI e CGIL, CISL e UIL a livello interconfederale, per rilanciare e implementare le politiche della bilateralità, che promette di investire molteplici ambiti operativi e di attivare concrete misure di sostegno ai bisogni dei lavoratori. Le parti convengono di sostenere tale programma e di recepirne i risultati positivi, incorporandoli nel presente ccnls.m.i.

Appears in 1 contract

Samples: Verbale Di Accordo