Procedimenti giudiziari e arbitrali Clausole campione

Procedimenti giudiziari e arbitrali. [… OMISSIS …] [… OMISSIS …]
Procedimenti giudiziari e arbitrali. Alla data del Prospetto Informativo, per quanto riguarda i beni oggetto della Scissione, non risultano essere pendenti rilevanti procedimenti giudiziari e arbitrali tali da recare pregiudi- zio al Gruppo RDM Realty.
Procedimenti giudiziari e arbitrali. Si segnala che non risultano procedimenti amministrativi, giudiziari o arbitrali, compresi eventuali procedimenti di questo tipo in corso o previsti di cui l’Emittente sia a conoscenza, che possano avere o abbiano avuto nel recente passato, rilevanti ripercussioni sulla situazione finan- ziaria o sulla redditività dell’Emittente e/o del Gruppo. Dal 31 dicembre 2006, data di chiusura dell’ultimo esercizio, fatta eccezione per le ope- razioni descritte nel Capitolo 5 della presente Sezione Prima, che hanno portato il Gruppo ad as- sumere la configurazione attuale, non si sono verificati cambiamenti significativi della situazione finanziaria o commerciale del Gruppo.
Procedimenti giudiziari e arbitrali. Salvo i contenziosi fiscali in corso (cfr. Sezione Prima, Capitolo I, Paragrafo 1.6.5), le società del Grup- po non sono soggette a procedimenti giudiziali o arbitrali che possano influenzare negativamente l’atti- vità dell’Emittente o la situazione finanziaria e patrimoniale.
Procedimenti giudiziari e arbitrali. Alla data del presente Documento di Registrazione Mediobanca e le sue controllate consolidate non sono, o non sono state implicate, in procedimenti intentati da autorità pubbliche, controversie legali, arbitrati o procedure amministrative aventi ad oggetto richieste di risarcimento o esborsi di denaro che potrebbero determinare, o abbiano determinato nel recente passato, conseguenze di rilievo sulla posizione finanziaria o sulla redditività del Gruppo né vi sono, per quanto a conoscenza di Mediobanca controversie, arbitrati o procedure amministrative imminenti o preannunciate. Con riferimento alle cause per il preteso mancato lancio di un’OPA su Fondiaria nel 2002 promosse a carico di Mediobanca, in solido con altri soggetti, sono ad oggi dodici per una richiesta di risarcimento di 153 milioni e presentano la seguente situazione: ⬥ due cause con sentenza favorevole all’Istituto della Corte di Appello di Milano, già impugnate in Cassazione; ⬥ otto cause con giudizio sfavorevole all’Istituto del Tribunale di Milano, di cui sei già appellate; ⬥ una causa con sentenza favorevole all’Istituto del Tribunale di Firenze, appellata da controparte; ⬥ una causa in attesa di giudizio presso il Tribunale di Milano. Il Bilancio al 30 giugno 2009 riporta un “Fondo per rischi ed oneri” pari ad euro 180,8 milioni, a copertura, tra l’altro, di rischi non necessariamente connessi al mancato rimborso di crediti o finanziamenti che possano comportare oneri futuri. Successivamente alle ultime informazioni finanziarie, bilancio al 30 giugno 2009, non sono intervenuti cambiamenti significativi della situazione finanziaria o commerciale di Mediobanca o delle altre società facenti parte del gruppo.
Procedimenti giudiziari e arbitrali. La capogruppo ed alcune società controllate sono parte in causa in varie azioni legali e controversie. Si ritiene tuttavia che la risoluzione di tali controversie non debba generare passività di rilievo per le quali non risultino già stanziati appositi fondi rischi. Fatto salvo quanto esposto nelle relazioni semestrale al 30 giugno 2005 e trimestrale sul terzo trimestre 2005 dell’Emittente, successivamente alla chiusura dell’esercizio 2004 non si sono verificati cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale del Gruppo. Per i fatti di rilievo successivi al 30 settembre 2005 si rinvia alla Sezione Prima, Capitolo XII.
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  • Valuta Gli importi relativi ai premi assicurativi ed alle prestazioni assicurate verranno calcolati, e conseguentemente corrisposti, nella moneta nazionale vigente al momento del pagamento.

  • Prevenzione Le parti considerano inammissibile ogni atto o comportamento che si configuri come molestia sessuale e riconoscono il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori ad essere trattati con dignità e ad essere tutelati nella propria libertà personale. Le aziende adotteranno, d'intesa con le R.S.A./R.S.U., le iniziative utili a prevenire le problematiche di cui sopra. Le parti concordano che le iniziative e gli interventi di cui sopra saranno portate a conoscenza di tutti i lavoratori/lavoratrici, anche, ad esempio, mediante affissione in ogni singola unità produttiva ed in luogo accessibile a tutti. Le parti affidano ad una apposita Commissione paritetica che avrà sede presso l'Ente bilaterale territoriale il compito di ricevere notizie, segnalazioni o denuncie di molestie sessuali. Tale Commissione, in caso di necessità, potrà avvalersi di professionalità esterne. Ogni lavoratrice/lavoratore potrà ricevere assistenza e consulenza dalla Commissione. La Commissione avrà anche il compito di diffondere il codice di condotta e di individuare eventuali specifici percorsi formativi rivolti alle imprese e ai lavoratori. Confcommercio, FILCAMS, FISASCAT e UILTUCS, chiedono al Governo che tali programmi di formazione siano considerati azioni positive anche ai fini dell'ammissione ai finanziamenti di cui all'art. 2 della legge 10 aprile 1991, n. 125, ed a tale scopo verrà redatto un avviso comune.