Common use of Presidente del Consiglio Clause in Contracts

Presidente del Consiglio. A lei la parola. Io riconosco l’onestà intellettuale dell’Assessore, che ha cercato di dare una rappresentazione di quelli che sono stati degli eventi e ha anche riconosciuto, in qualche maniera, il ruolo di pungolo dell’opposizione, diciamo pungolo, forse è un termine un pochino poco appropriato, perché su questa vicenda, nella ricostruzione, lei giustamente è partito dal 2000, io invece vado un po’ più vicino, ad un anno fa, dove di fatto viene chiesto un parere alla dirigente, all’ex dirigente del servizio competente e su questo parere di fatto di nulla si discute, anche se era un parere che di fatto dice…, “Considerava il servizio educativo svolto dalle congregazioni religiose verso le scuole dell’infanzia comunali, in quanto affidato senza alcuna procedura di evidenza pubblica, in contrasto con la normativa in materia di contratti pubblici, di appalto e concessioni”, cosa che probabilmente avrebbe dovuto immediatamente interessare la Commissione competente, per poter valutare in tempi non sospetti, quando c’erano ancora tante possibilità di valutare e studiare soluzioni alternative, anche o sicuramente con l’ausilìo di giuristi e del settore dell’avvocatura, invece nulla di questo accade. Io sono costretto a fare una richiesta di accesso agli atti per avere quel documento e il giorno prima che mi viene consegnato questo accesso agli atti troviamo la famosa delibera di cui lei prima ha menzionato, che di fatto l’indirizzo era quello di individuare nuovi ambiti e forme di collaborazione tra Comune e le congregazioni religiose anche per attività diverse dall’insegnamento, quali ad esempio supporto, assistenza ai bisognosi, cioè di fatto non per l’insegnamento, ma poteva essere per la portineria anziché per…, ruoli secondari, che comunque avevano poco a che fare con l’insegnamento e quindi con la fase, diciamo, prettamente educativa. Del resto questo trova pienamente riscontro nella determina di tre giorni, dopo la 1752, con la quale si formulava regolare disdetta, entro il 31 dicembre, delle convenzioni con le congregazioni religiose. In mezzo a questi atti, se non ricordo male, c’era stato un comunicato ufficiale, un comunicato stampa ufficiale di questa Amministrazione, che intitolava “Scuole paritarie, le suore non lasceranno”, salvo, poi, nel corpo di quello che era, al di là del titolo, bello, grosso, nel corpo del comunicato veniva ribadito l’indirizzo degli uffici di individuare nuovi ambiti e nuove forme di collaborazione, di fatto si era già decisa quella che era la storia delle congregazioni, sì, rimangono ma a fare altro. Quindi chi si adattava, chi si adeguava a svolgere compiti, mansioni, ruoli e funzioni diverse da quelle dell’insegnamento, che potevano essere di qualsiasi genere, quindi, ripeto la portineria, a fa le pulizie anziché mettere a posto i quadri dentro la scuola bene, per il resto non c’era strada, altrimenti se non quella di privatizzare la scuola stessa. Quindi sono obbligato a presentare, insieme alla Consigliera Miele, una Mozione affinché venga discusso in Consiglio Comunale e venga trovata una soluzione alternativa, tant’è che la Mozione impegnava il Sindaco e la Giunta ad adottare ogni atto e provvedimento idoneo a sostenere il perseguimento di un’offerta formativa che garantiva l’uguaglianza delle offerte formative educative, attuato con la certezza che il personale religioso delle congregazioni venisse utilizzato nell’insegnamento e chiarire quale era il percorso e la forma giuridica che avrebbe regolato il rapporto con le congregazioni. Quindi, sempre per fare la cronistoria di quello che succede: il 18 dicembre arriva l’out out alle congregazioni religiose, dove gli viene detto: “O si fa questo o c’avete comunque 10 giorni di tempo per decidere” e tra le opzioni non c’era quella di cui tutti oggi ci rallegriamo che è stata trovata, ripeto, erano quelle che avevo prima menzionato. Quindi nel Consiglio Comunale del 21 dicembre presentiamo un ulteriore Emendamento, sempre alla Mozione presentata da me e dalla Miele, dove andiamo a chiedere di calendarizzare la revisione del regolamento nella Commissione competente, perché quello doveva essere fin dall'inizio, cioè un tema del genere che è di competenza di questo Consiglio, altrimenti oggi non stavamo qui in questo Consiglio, doveva essere discusso nella competente Commissione non appena giungeva quel parere che diceva: “C’è qualcosa che non va. Dobbiamo rettificare un rapporto giuridico. Dobbiamo ridisciplinare un rapporto che oggi non ha più il fondamento giuridico per andare avanti in questa materia e in questo modo”. In quel momento immediatamente si doveva attivare la Commissione competente, non che si lasciava all’oscuro l’intero Consiglio Comunale, le intere Commissioni e si faceva immediatamente un atto di Giunta e quindi una delibera consequenziale, che già tagliava le gambe a qualsiasi altra opportunità. Quindi, da lì, poi, quello che è successo lo ricordiamo tutti quanti insomma, no, fino ad arrivare finalmente a quello che era l’auspicio che ci ponevamo tutti noi come opposizione, che era quello di trovare una forma giuridica alternativa, che garantisse il mantenimento delle congregazioni religiose nel ruolo che hanno svolto per tutti quegli anni. E poi lasciamo perdere tutti i ritardi che ne sono susseguiti, perché giustamente la trattativa che c’è stata dopo poco mi è piaciuta, dal punto di vista proprio formale, perché secondo me anche quella più che discutere, trattare con le congregazioni sarebbe stato più opportuno che ne parlassimo sempre nella Commissione competente, probabilmente saremmo arrivati a formulare una proposta decorosa, dignitosa per le congregazioni stesse, che non avrebbero dovuto assolutamente dire: “No, questo è poco, forse qua dobbiamo aumentare, qua dobbiamo abbassare”, perché sinceramente non credo che meritassero quel tipo di trattamento che gli è stato dato con quella sorta di trattativa, fra le altre cose pubblicizzata nei vari mezzi stampa. E questo ha comportato che noi arriviamo ad approvare queste famose convenzioni a 10 giorni dal mese di agosto, a 10 giorni dalla pausa estiva delle stesse congregazioni, che comunque non ci sarebbero state, a poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico, proprio, cioè, ad arrivare non last minute, last second a sottoscrivere queste convenzioni che già due mesi e mezzo fa, da quanto mi è stato riferito in Commissione, sempre e solo perché richiesta da noi, perché probabilmente non ci sarebbe stato neanche quell’appuntamento in Commissione, sono state comunque accettate due mesi e mezzo fa, convenzione quindi preparata da quattro mesi e mezzo, accettata due mesi e mezzo fa, arriviamo a fine luglio in Consiglio Comunale. Comunque, come ho detto io fin dal primo Consiglio Comunale, quello famoso del 21 dicembre, su questo tema e con questo atto che ci approntiamo ad approvare oggi, avremo sicuramente il merito di salvaguardare una risorsa preziosissima ed indispensabile per le famiglie di questa città, perché le scuole paritarie rappresentano un patrimonio ingente di passione educativa, competenza, servizi alla famiglia e lavoro per tante persone, un patrimonio pubblico aperto e offerto a tutti senza alcuna distinzione. Qui i ragazzi vengono educati alla fraternità, alla convivenza civile e alla solidarietà, pertanto noi oggi avevamo il dovere e abbiamo il dovere di tutelare le scuole paritarie, enti che hanno contribuito alla costruzione del nostro territorio e alla formazione scolastica e umana di molti nostri cittadini. E dopo oggi sono convinto che ognuno di noi, chi più chi meno, può con soddisfazione sentirsi orgoglioso di aver contribuito a questo risultato. Grazie. Un’ultima cosa, approfitto, me l’ero dimenticata, per quanto riguarda l’appunto che lei ha fatto in merito a Borgo Faiti, le sue parole…, a parte qualche eccezione che mi ha fatto, mi sono piaciute, le condivido in buona parte, però dia un esempio fino alla fine, perché anche nel Consiglio scorso ho visto che ha dato un’apertura importante a proposito di quel famoso Emendamento sulle mense scolastiche, Borgo Faiti, la congregazione che attualmente gestisce la scuola paritaria purtroppo deve lasciare per limiti di età, beh, io quello che le chiedo: si attivi immediatamente per trovare una nuova congregazione che possa dare una continuità a quella comunità, così come è stata garantita fino ad oggi e sicuramente oltre, diciamo, gli intenti, oltre i buoni propositi dimostrerebbe che veramente ha a cuore questo tema e veramente oggi possiamo pensare di avere un atteggiamento costruttivo tutti quanti insieme verso il fine comune e il buon fine comune. Grazie.

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Presidente del Consiglio. A lei Grazie Consigliera. Abbiamo altre dichiarazioni di voto? Prego il Consigliere Giri, che oggi riveste il ruolo di capogruppo su delega del Consigliere Bellini, che è assente. Prego Consigliere. Grazie Presidente. Buongiorno a tutti. Nell’esprimere chiaramente parere favorevole su questa proposta di deliberazione volevo innanzitutto sottolineare le parole del nuovo Assessore Proietti, che saluto e ringrazio e che ho pienamente condiviso, perché si parla di scuola parlando al futuro e non più solamente al passato e in riferimento nostalgico al passato. Ha citato, tra l’altro, le parole del Preside Campagna, a me molto caro, perché è stato anche il mio Preside durante il percorso liceale, con le quali il Preside stesso, insomma, dichiarava che la parolascuola è un capitale, un investimento invisibile, cose che veramente condivido ed apprezzo veramente. Io riconosco l’onestà intellettuale dell’AssessoreÈ stata citata ancora la Legge Berlinguer, che ha cercato consentito, appunto, di dare una rappresentazione pari dignità alle scuole paritarie, inserendole in un contesto di quelli che sono stati degli eventi scuola pubblica ed è proprio in questo contesto e ha anche riconosciuto, in qualche maniera, il ruolo di pungolo dell’opposizione, diciamo pungolo, forse è un termine un pochino poco appropriato, perché su questa vicenda, nella ricostruzione, lei giustamente è partito dal 2000, io invece vado un po’ più vicino, ad un anno fa, dove di fatto viene chiesto un parere alla dirigente, all’ex dirigente del servizio competente e su questo parere di fatto di nulla si discute, anche se era un parere che di fatto dice…, “Considerava il servizio educativo svolto dalle congregazioni religiose verso le scuole dell’infanzia comunali, in quanto affidato senza alcuna procedura di evidenza pubblica, in contrasto con la normativa in materia di contratti pubblici, di appalto e concessioni”, cosa che probabilmente avrebbe dovuto immediatamente interessare la Commissione competente, per poter valutare in tempi non sospetti, quando c’erano ancora tante possibilità di valutare e studiare soluzioni alternative, anche o sicuramente con l’ausilìo di giuristi e del settore dell’avvocatura, invece nulla di questo accade. Io sono costretto a fare una richiesta di accesso agli atti per avere quel documento e il giorno prima che mi viene consegnato questo accesso agli atti troviamo la famosa delibera di cui lei prima ha menzionato, che di fatto l’indirizzo era quello di individuare nuovi ambiti e forme di collaborazione tra Comune e le congregazioni religiose anche per attività diverse dall’insegnamento, quali ad esempio supporto, assistenza ai bisognosi, cioè di fatto non per l’insegnamento, ma poteva essere per la portineria anziché per…, ruoli secondari, che comunque avevano poco a che fare con l’insegnamento e quindi con la fasedentro, diciamo, prettamente educativa. Del resto questo trova pienamente riscontro nella determina di tre giorni, dopo la 1752, con la quale questa cornice legislativa che si formulava regolare disdetta, entro il 31 dicembre, delle convenzioni con le congregazioni religiose. In mezzo a questi atti, se non ricordo male, c’era stato un comunicato ufficiale, un comunicato stampa ufficiale è mossa l’opera di questa Amministrazione. Volevo anche sottolineare il concetto di laicità a me molto caro, che intitolava “Scuole paritarieveramente come spazio etico indipendente e anche, le suore non lasceranno”diciamo, salvo, poiemancipato, nel corpo di quello quale le coscienze individuali possono e devono formarsi ed è proprio per questo che erasecondo me una Amministrazione pubblica deve tutelare questa possibilità a 360°. Niente, al di là del titolo, bello, grosso, nel corpo del comunicato veniva ribadito l’indirizzo degli uffici di individuare nuovi ambiti e nuove forme di collaborazione, di fatto si era già decisa quella che era la storia delle congregazioni, sì, rimangono ma a fare altro. Quindi chi si adattava, chi si adeguava a svolgere compiti, mansioni, ruoli e funzioni diverse da quelle dell’insegnamento, che potevano essere di qualsiasi genere, quindi, ripeto la portineria, a fa le pulizie anziché mettere a posto i quadri dentro la scuola bene, per il resto non c’era strada, altrimenti se non quella di privatizzare la scuola stessa. Quindi sono obbligato a presentare, insieme alla Consigliera Miele, una Mozione affinché venga discusso in Consiglio Comunale e venga trovata una soluzione alternativa, tant’è che la Mozione impegnava il Sindaco e la Giunta ad adottare ogni atto e provvedimento idoneo a sostenere il perseguimento di un’offerta formativa che garantiva l’uguaglianza delle offerte formative educative, attuato con la certezza che il personale religioso delle congregazioni venisse utilizzato nell’insegnamento e chiarire quale era quindi condivido pienamente il percorso e la forma giuridica che avrebbe regolato il rapporto con le congregazionifatto. Mi permetto di aggiungere nei ringraziamenti anche l’Assessora Di Muro che, insomma, è stata per lunghi tratti artefice di questo percorso. Quindi, sempre per fare la cronistoria come maggioranza, inoltre volevamo dire, in risposta alle dichiarazioni di quello che succede: il 18 dicembre arriva l’out out alle congregazioni religiosealcuni Consiglieri, dove gli viene detto: “O si fa questo o c’avete comunque 10 giorni di tempo per decidere” e tra le opzioni non c’era quella di cui tutti oggi ci rallegriamo che è stata trovata, ripeto, erano quelle che avevo prima menzionato. Quindi nel Consiglio Comunale del 21 dicembre presentiamo un ulteriore Emendamento, sempre alla Mozione presentata da me e dalla Miele, dove andiamo a chiedere di calendarizzare la revisione del regolamento nella Commissione competente, perché quello doveva essere fin dall'inizio, cioè un tema del genere che è di competenza di questo Consiglio, altrimenti oggi non stavamo qui in questo Consiglio, doveva essere discusso nella competente Commissione non appena giungeva quel parere che diceva: “C’è qualcosa che non va. Dobbiamo rettificare un rapporto giuridico. Dobbiamo ridisciplinare un rapporto che oggi non ha più il fondamento giuridico per andare avanti in questa materia e in questo modo”. In quel momento immediatamente si doveva attivare la Commissione competente, non che si lasciava all’oscuro l’intero Consiglio Comunale, le intere Commissioni e si faceva immediatamente un atto di Giunta e quindi una delibera consequenziale, che già tagliava le gambe a qualsiasi altra opportunità. Quindi, da lì, poi, quello che è successo lo ricordiamo tutti quanti insomma, no, fino ad arrivare finalmente a quello che era l’auspicio che ci ponevamo tutti noi come opposizione, che era quello di trovare una forma giuridica alternativa, che garantisse il mantenimento delle congregazioni religiose nel ruolo che hanno svolto per tutti quegli anni. E poi lasciamo perdere tutti i ritardi che ne sono susseguiti, perché giustamente la trattativa che c’è stata dopo poco mi è piaciuta, dal punto di vista proprio formale, perché secondo me anche quella più che discutere, trattare con le congregazioni sarebbe stato più opportuno che ne parlassimo sempre nella Commissione competente, probabilmente saremmo arrivati a formulare una proposta decorosa, dignitosa per le congregazioni stesse, che non avrebbero dovuto assolutamente dire: “No, questo è poco, forse qua dobbiamo aumentare, qua dobbiamo abbassare”, perché sinceramente non credo che meritassero quel tipo di trattamento che gli è stato dato con quella sorta di trattativa, fra le altre cose pubblicizzata nei vari mezzi stampa. E questo ha comportato che noi arriviamo ad approvare queste famose convenzioni a 10 giorni dal mese di agosto, a 10 giorni dalla pausa estiva delle stesse congregazioni, che comunque non ci sarebbero state, a poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico, proprio, cioè, ad arrivare non last minute, last second a sottoscrivere queste convenzioni che già due mesi e mezzo fa, da quanto mi è stato riferito in Commissione, sempre e solo perché richiesta da noi, perché probabilmente non ci sarebbe stato neanche quell’appuntamento in Commissione, sono state comunque accettate due mesi e mezzo fa, convenzione quindi preparata da quattro mesi e mezzo, accettata due mesi e mezzo fa, arriviamo a fine luglio in Consiglio Comunale. Comunque, come ho detto io fin dal primo Consiglio Comunale, quello famoso del 21 dicembre, su questo tema e con questo atto che ci approntiamo ad approvare oggi, avremo sicuramente il merito di salvaguardare una risorsa preziosissima ed indispensabile per le famiglie di questa città, perché le scuole paritarie rappresentano un patrimonio ingente di passione educativa, competenza, servizi alla famiglia e lavoro per tante persone, un patrimonio pubblico aperto e offerto a tutti senza alcuna distinzione. Qui i ragazzi vengono educati alla fraternità, alla convivenza civile e alla solidarietà, pertanto noi oggi avevamo il dovere e abbiamo il dovere di tutelare le scuole paritarie, enti che hanno contribuito alla costruzione del nostro territorio e alla formazione scolastica e umana di molti nostri cittadini. E dopo oggi sono convinto che ognuno di noi, chi più chi meno, può con soddisfazione sentirsi orgoglioso di aver contribuito a questo risultato. Grazie. Un’ultima cosa, approfitto, me l’ero dimenticata, per quanto riguarda l’appunto che lei ha fatto in merito a Borgo Faiti, le sue parole…, a parte qualche eccezione che mi ha fatto, mi sono piaciute, le condivido in buona parte, però dia un esempio fino alla fine, perché anche nel Consiglio scorso ho visto che ha dato un’apertura importante a proposito di quel famoso Emendamento sulle mense scolastiche, Borgo Faiti, la congregazione che attualmente gestisce la scuola paritaria purtroppo deve lasciare per limiti di età, beh, io quello che le chiedo: si attivi immediatamente per trovare una nuova congregazione che possa dare una continuità a quella comunità, così come è stata garantita fino ad oggi e sicuramente oltreche, diciamo, gli intenti, oltre i buoni propositi dimostrerebbe che veramente ha a cuore la tortuosità e la complessità di questo tema e veramente oggi possiamo pensare di avere percorso sono anche in parte scaturite non da un atteggiamento costruttivo tutti quanti insieme verso il fine comune e il buon fine comunedi chiusura, che personalmente non credo ci sia mai stato, ma dalla complessità di alcuni passaggi tecnici che meritavano approfondimenti. Quindi concludo esprimendo parere favorevole di tutta la maggioranza. Arrivederci. Grazie.

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Presidente del Consiglio. A lei la parolaPrego Consigliere Carnevale. Io riconosco l’onestà intellettuale dell’Assessore, che ha cercato di dare una rappresentazione di quelli che sono stati degli eventi e ha anche riconosciuto, in qualche maniera, il ruolo di pungolo dell’opposizione, diciamo pungolo, forse è un termine un pochino poco appropriato, perché su questa vicenda, nella ricostruzione, lei giustamente è partito dal 2000, io invece vado un po’ più vicino, ad un anno fa, dove di fatto viene chiesto un parere alla dirigente, all’ex dirigente del servizio competente e su questo parere di fatto di nulla si discutePresidente, anche se era un parere nell’intervento che ho fatto prima credo che in maniera abbastanza chiara ho detto che sarò favorevole a queste convenzioni, ho anche spiegato, ho fatto la storia di fatto dicetutto quello che secondo me è accaduto, però colgo l’occasione, in questi due minuti che mi prendo, semplicemente per dire, rispondere al Consigliere D’Achille che non è avvenuta la richiesta di convocazione semplicemente perché non avevamo…, “Considerava il servizio educativo svolto dalle congregazioni religiose verso le scuole dell’infanzia comunali, in quanto affidato senza alcuna procedura di evidenza pubblica, in contrasto con la normativa in materia di contratti pubblicinessuno aveva cognizione, di appalto noi dell’opposizione, di quel documento, di quel parere, nel momento stesso in cui ho avuto cognizione io e concessioni”parliamo del 4 - 5 di novembre, cosa immediatamente dopo due giorni è stata presentata la Mozione, quindi non è che probabilmente avrebbe dovuto immediatamente interessare prima ce li eravamo dimenticati e successivamente abbiamo posto l’attenzione sotto i riflettori, no! Ma era compito della maggioranza portare l’argomento nella Commissione deputata, così come per l’ennesima volta lui fa riferimento alle tante richieste di convocazione fatte su questo tema, vero, ce ne sono state tante Presidente, ne ho fatto io personalmente diverse, Presidente lei comunque deve sapere che io non faccio parte di quella Commissione, quindi tutte le volte che sono venuto a titolo completamente gratuito e sono sempre stato presente dall’inizio alla fine. Ultimo aspetto, ha detto che è la Commissione competenteprima volta che viene dato un contributo, non è così perché le congregazioni, se lei si leggesse il contratto che è stato sottoscritto 20 anni fa, prevedevano per 13 mensilità l’importo di mille Euro, rivalutato anno per anno, per poter valutare in tempi non sospettiogni religiosa che stava all’interno dell’istituto, quando c’erano ancora tante possibilità noi oggi abbiamo previsto, mediamente, un rimborso di valutare e studiare soluzioni alternative, anche o sicuramente con l’ausilìo di giuristi e del settore dell’avvocatura, invece nulla di questo accade. Io sono costretto a fare una richiesta di accesso agli atti 700 Euro al mese per avere quel documento e il giorno prima che mi viene consegnato questo accesso agli atti troviamo la famosa delibera di cui lei prima ha menzionato, che di fatto l’indirizzo era quello di individuare nuovi ambiti e forme di collaborazione tra Comune e le congregazioni religiose anche per attività diverse dall’insegnamento, quali ad esempio supporto, assistenza ai bisognosi, cioè di fatto non per l’insegnamento, ma poteva essere per la portineria anziché perogni…, ruoli secondaridiciamo facendo i conti da serva, che comunque avevano poco a che fare con l’insegnamento e quindi con la fase, diciamo, prettamente educativa. Del resto questo trova pienamente riscontro nella determina di tre giorni, dopo la 1752, con la quale si formulava regolare disdetta, entro il 31 dicembre, delle convenzioni con le congregazioni religiose. In mezzo a questi atti, se non ricordo male, c’era stato un comunicato ufficiale, un comunicato stampa ufficiale di questa Amministrazione, che intitolava “Scuole paritarie, le suore non lasceranno”, salvo, poi, nel corpo di quello che era, al di là del titolo, bello, grosso, nel corpo del comunicato veniva ribadito l’indirizzo degli uffici di individuare nuovi ambiti e nuove forme di collaborazioneper ogni religiosa, di fatto si era già decisa quella che era conseguenza non è assolutamente la storia delle congregazioniprima volta, sì, rimangono ma anzi siamo andati a fare altro. Quindi chi si adattava, chi si adeguava a svolgere compiti, mansioni, ruoli e funzioni diverse da quelle dell’insegnamento, che potevano essere di qualsiasi genere, quindi, ripeto la portineria, a fa le pulizie anziché mettere a posto i quadri dentro la scuola bene, per il resto non c’era strada, altrimenti se non quella di privatizzare la scuola stessa. Quindi sono obbligato a presentare, insieme alla Consigliera Miele, una Mozione affinché venga discusso in Consiglio Comunale e venga trovata una soluzione alternativa, tant’è che la Mozione impegnava il Sindaco e la Giunta ad adottare ogni atto e provvedimento idoneo a sostenere il perseguimento di un’offerta formativa che garantiva l’uguaglianza delle offerte formative educative, attuato con la certezza che il personale religioso delle congregazioni venisse utilizzato nell’insegnamento e chiarire quale era il percorso e la forma giuridica che avrebbe regolato il rapporto con le congregazioni. Quindi, sempre per fare la cronistoria di quello che succede: il 18 dicembre arriva l’out out alle congregazioni religiose, dove gli viene detto: “O si fa questo o c’avete comunque 10 giorni di tempo per decidere” e tra le opzioni non c’era quella di cui tutti oggi ci rallegriamo che è stata trovata, ripeto, erano quelle che avevo prima menzionato. Quindi nel Consiglio Comunale del 21 dicembre presentiamo un ulteriore Emendamento, sempre alla Mozione presentata da me e dalla Miele, dove andiamo a chiedere di calendarizzare la revisione del regolamento nella Commissione competente, perché quello doveva essere fin dall'inizio, cioè un tema del genere che è di competenza di questo Consiglio, altrimenti oggi non stavamo qui in questo Consiglio, doveva essere discusso nella competente Commissione non appena giungeva quel parere che diceva: “C’è qualcosa che non va. Dobbiamo rettificare un rapporto giuridico. Dobbiamo ridisciplinare un rapporto che oggi non ha più il fondamento giuridico per andare avanti in questa materia e in questo modo”. In quel momento immediatamente si doveva attivare la Commissione competente, non che si lasciava all’oscuro l’intero Consiglio Comunale, le intere Commissioni e si faceva immediatamente un atto di Giunta e quindi una delibera consequenziale, che già tagliava le gambe a qualsiasi altra opportunità. Quindi, da lì, poi, quello che è successo lo ricordiamo tutti quanti insomma, no, fino ad arrivare finalmente ribasso rispetto a quello che era l’auspicio sarebbe stata una valutazione obiettiva rispetto a quello che ci ponevamo tutti noi come opposizione, che era quello di trovare una forma giuridica alternativa, che garantisse il mantenimento delle congregazioni religiose nel ruolo che hanno svolto per tutti quegli anni. E poi lasciamo perdere tutti i ritardi che ne sono susseguiti, perché giustamente la trattativa che c’è stata dopo poco mi è piaciuta, dal punto di vista proprio formale, perché secondo me anche quella più che discutere, trattare con le congregazioni sarebbe stato più opportuno che ne parlassimo sempre nella Commissione competente, probabilmente saremmo arrivati a formulare una proposta decorosa, dignitosa per le congregazioni stesse, che non avrebbero dovuto assolutamente dire: “No, questo è poco, forse qua dobbiamo aumentare, qua dobbiamo abbassare”, perché sinceramente non credo che meritassero quel tipo di trattamento che gli è stato dato con quella sorta di trattativa, fra le altre cose pubblicizzata nei vari mezzi stampa. E questo ha comportato che noi arriviamo ad approvare queste famose convenzioni a 10 giorni dal mese di agosto, a 10 giorni dalla pausa estiva delle stesse congregazioni, che comunque non ci sarebbero state, a poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico, proprio, cioè, ad arrivare non last minute, last second a sottoscrivere queste convenzioni che già due mesi e mezzo fa, da quanto mi è stato riferito viene offerto in Commissione, sempre e solo perché richiesta da noi, perché probabilmente non ci sarebbe stato neanche quell’appuntamento in Commissione, sono state comunque accettate due mesi e mezzo fa, convenzione quindi preparata da quattro mesi e mezzo, accettata due mesi e mezzo fa, arriviamo a fine luglio in Consiglio Comunale. Comunque, come ho detto io fin dal primo Consiglio Comunale, quello famoso del 21 dicembre, su questo tema e con questo atto che ci approntiamo ad approvare oggi, avremo sicuramente il merito di salvaguardare una risorsa preziosissima ed indispensabile per le famiglie di questa città, perché le scuole paritarie rappresentano un patrimonio ingente di passione educativa, competenza, servizi alla famiglia e lavoro per tante persone, un patrimonio pubblico aperto e offerto a tutti senza alcuna distinzione. Qui i ragazzi vengono educati alla fraternità, alla convivenza civile e alla solidarietà, pertanto noi oggi avevamo il dovere e abbiamo il dovere di tutelare le scuole paritarie, enti che hanno contribuito alla costruzione del nostro territorio e alla formazione scolastica e umana di molti nostri cittadini. E dopo oggi sono convinto che ognuno di noi, chi più chi meno, può con soddisfazione sentirsi orgoglioso di aver contribuito a questo risultato. Grazie. Un’ultima cosa, approfitto, me l’ero dimenticata, per quanto riguarda l’appunto che lei ha fatto in merito a Borgo Faiti, le sue parole…, a parte qualche eccezione che mi ha fatto, mi sono piaciute, le condivido in buona parte, però dia un esempio fino alla fine, perché anche nel Consiglio scorso ho visto che ha dato un’apertura importante a proposito di quel famoso Emendamento sulle mense scolastiche, Borgo Faiti, la congregazione che attualmente gestisce la scuola paritaria purtroppo deve lasciare per limiti di età, beh, io quello che le chiedo: si attivi immediatamente per trovare una nuova congregazione che possa dare una continuità a quella comunità, così come è stata garantita fino ad oggi e sicuramente oltre, diciamo, gli intenti, oltre i buoni propositi dimostrerebbe che veramente ha a cuore questo tema e veramente oggi possiamo pensare di avere un atteggiamento costruttivo tutti quanti insieme verso il fine comune e il buon fine comune. Graziecontropartita.

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Presidente del Consiglio. A lei Grazie per la parolasua illustrazione Consigliere Coluzzi. Vado quindi ad aprire la discussione sul punto 2 all’ordine del giorno, la proposta di deliberazione numero 114, ho iscritta a parlare la Consigliera Mattei. Prego Consigliera. Grazie Presidente. Io riconosco l’onestà intellettuale dell’Assessoreoggi sono veramente felici ed orgogliosa di questa creatura a cui tutti insieme stiamo dando vita, perché è veramente stato un percorso condiviso. Io ho affrontato subito dopo la Mozione presentata dal collega Coluzzi lo scorso anno, ho immediatamente attivato la Commissione che ho l’onore di presiedere su questo tema, invitando anche il collega Coluzzi, che ha cercato oltre ad essere Architetto, Consigliere, eccetera, non fa parte però, purtroppo, della mia Commissione e quindi l’ho sempre invitato a partecipare. Devo dire è stato un dibattito sicuramente positivo, improntato alla voglia veramente di fare. Abbiamo lavorato alacremente in questi mesi e credo che questa creatura che sta nascendo oggi ci possa dare veramente soddisfazione a tutti. Io voglio ripetere ancora una rappresentazione volta cos’è questa, che cos’è questa Casa della Città e del territorio che oggi andremo a votare, intanto un luogo aperto a tutti, a tutti i componenti della città, a tutti i cittadini, ai giovane, agli enti, alle istituzioni, alle organizzazioni politiche e private e vuole diventare proprio un luogo dove costruire insieme le politiche della città. Sarà un luogo dove si svilupperanno le competenze di quelli che ognuno e soprattutto ed anche e soprattutto un posto dove un’idea imprenditoriale possa trasformarsi in una opportunità, non a caso alcuni Urban Center italiani sono stati degli eventi e ha anche riconosciutoattivati da gruppi bancari ad esempio, no, quindi importante questo fatto dell’economia che può, in qualche manieramodo, diventare un tema fondamentale di questo luogo. Quindi sarà uno spazio sicuramente, quindi, come si diceva anche poc’anzi, di mediazione tra cittadini ed istituzioni, dedicato a tutti gli attori del territorio, a tutti i portatori di interessi diffusi, proprio affinché, come dicevamo poc’anzi, si avvii questo processo partecipativo di trasformazione della città e delle sue politiche e quindi andare verso una dimensione urbana più condivisa ed inclusiva. Questo avverrà anche grazie al dibattito che si svilupperà al suo interno, all’interno di questa casa, tra amministratori e quindi tra tutte le figure, ripeto professionisti, operatori economici, forze sociali, comitati di cittadini e singoli soggetti che intendono contribuire attivamente a delineare il nostro futuro, il ruolo futuro di pungolo dell’opposizionequesta città. Come diceva poc’anzi l’Assessore Ranieri sarebbe ingiusto dire che fino ad oggi non ci sia stato all’interno della nostra città un dibattito sui vari temi che interessano Latina, diciamo pungoloma questo purtroppo era delegato agli addetti ai lavori, forse è ordini, ingegneri, architetti, Camera di Commercio, insomma, comunque enti che se ne occupavano, ma che in realtà poi non avevano luogo, comunque non avevano la capacità di colloquiare tra di loro, quindi rimanevano, diciamo, linee di indirizzo hotspot che non avevano, poi, una sintesi su questo. Quindi, ecco, io credo che oggi veramente stiamo facendo un termine passo molto importante, spero, ecco, che sia condiviso da tutti noi del Consiglio Comunale. È chiaro che prima dell’avviso pubblico per la manifestazione interesse, che poi verrà indetto e quindi, diciamo, selezionerà, nel senso che poi farà…, con questo avviso pubblico si formerà questa Casa del Territorio, cioè ci saranno i soggetti interessati che si faranno carico di far sapere, appunto, il loro interesse in questo, però prima di questo credo sia importantissimo fare un pochino poco appropriatotavolo aperto alla città, un incontro aperto alla città, in cui proprio cominciamo a fare conoscere cos’è questa Casa della Città e del territorio o Urban Center. A noi piace chiamarla Casa della Città e del territorio, perché su questa vicendaUrban Center, nella ricostruzionecome viene comunemente chiamato, lei giustamente è partito dal 2000, io invece vado ci richiama un po’ più vicinoall’urbanistica, ad un anno faesclusivamente all’urbanistica, dove di fatto viene chiesto un parere alla dirigente, all’ex dirigente del servizio competente e su questo parere di fatto di nulla si discute, anche se era un parere che di fatto dice…, “Considerava il servizio educativo svolto dalle congregazioni religiose verso le scuole dell’infanzia comunaliquando invece, in quanto affidato senza alcuna procedura realtà, i temi che dovrebbe affrontare l’Urban Center sono molteplici. Quindi, ecco, io proporrei comunque di evidenza pubblicafare questo tavolo, in contrasto con la normativa in materia di contratti pubbliciquesto incontro alla città, di appalto e concessioni”, cosa che probabilmente avrebbe dovuto immediatamente interessare la Commissione competenteaperto, per poter valutare in tempi non sospetti, quando c’erano ancora tante possibilità cominciare a far conoscere di valutare cosa stiamo parlando e studiare soluzioni alternative, anche o sicuramente con l’ausilìo di giuristi e del settore dell’avvocatura, invece nulla di questo accade. Io sono costretto a fare una richiesta di accesso agli atti per avere quel documento e il giorno prima che mi viene consegnato questo accesso agli atti troviamo la famosa delibera di cui lei prima ha menzionato, che di fatto l’indirizzo era quello di individuare nuovi ambiti e forme di collaborazione tra Comune e le congregazioni religiose anche per attività diverse dall’insegnamento, quali ad esempio supporto, assistenza ai bisognosi, cioè di fatto non per l’insegnamento, ma poteva essere per la portineria anziché per…, ruoli secondari, che comunque avevano poco a che fare con l’insegnamento e quindi con la fase, diciamo, prettamente educativa. Del resto questo trova pienamente riscontro nella determina di tre giorni, dopo la 1752, con la quale si formulava regolare disdetta, entro il 31 dicembre, delle convenzioni con le congregazioni religiose. In mezzo a questi atti, se non ricordo male, c’era stato un comunicato ufficiale, un comunicato stampa ufficiale di questa Amministrazione, che intitolava “Scuole paritarie, le suore non lasceranno”, salvodare possibilità, poi, nel corpo ai cittadini e a tutte le categorie che lo volessero di quello che erarendersi disponibili alla creazione di questa Casa della Città. Evidentemente quando ci sarà, al di là del titolopoi, belloil gruppo costitutore, grossoeccetera, nel corpo del comunicato veniva ribadito l’indirizzo degli uffici di individuare nuovi ambiti e nuove forme di collaborazione, di fatto si era già decisa quella che era la storia delle congregazioni, sì, rimangono ma a fare altro. Quindi chi si adattava, chi si adeguava a svolgere compiti, mansioni, ruoli e funzioni diverse da quelle dell’insegnamento, che potevano essere di qualsiasi genere, quindi, ripeto la portineria, a fa le pulizie anziché mettere a posto i quadri dentro la scuola bene, loro stessi eleggeranno poi gli organi amministrativi per quanto riguarda poi il resto non c’era strada, altrimenti se non quella di privatizzare la scuola stessa. Quindi sono obbligato a presentare, insieme alla Consigliera Miele, una Mozione affinché venga discusso in Consiglio Comunale e venga trovata una soluzione alternativa, tant’è che la Mozione impegnava il Sindaco e la Giunta ad adottare ogni atto e provvedimento idoneo a sostenere il perseguimento di un’offerta formativa che garantiva l’uguaglianza delle offerte formative educative, attuato con la certezza che il personale religioso delle congregazioni venisse utilizzato nell’insegnamento e chiarire quale era il percorso e la forma giuridica che avrebbe regolato il rapporto con le congregazioniproseguo dell’iter burocratico della costituzione. Quindi, sempre ecco, io veramente esprimo e rinnovo tutta la mia soddisfazione per fare la cronistoria di quello che succede: il 18 dicembre arriva l’out out alle congregazioni religiosequesta creatura, dove gli viene detto: “O si ringrazio anche Matteo Coluzzi perché l’ha portato come Mozione un anno fa questo o c’avete comunque 10 giorni di tempo per decidere” e tra ha partecipato a tutte le opzioni non c’era quella di Commissioni preposte a cui tutti oggi ci rallegriamo che è stata trovatal’ho invitato e quindi, ripeto, erano quelle che avevo prima menzionato. Quindi nel Consiglio Comunale del 21 dicembre presentiamo un ulteriore Emendamento, sempre alla Mozione presentata da me e dalla Miele, dove andiamo a chiedere di calendarizzare la revisione del regolamento nella Commissione competente, perché quello doveva essere fin dall'inizio, cioè un tema del genere che è di competenza di questo Consiglio, altrimenti oggi non stavamo qui in questo Consiglio, doveva essere discusso nella competente Commissione non appena giungeva quel parere che diceva: “C’è qualcosa che non va. Dobbiamo rettificare un rapporto giuridico. Dobbiamo ridisciplinare un rapporto che oggi non ha più il fondamento giuridico per andare avanti in questa materia e in questo modo”. In quel momento immediatamente si doveva attivare la Commissione competente, non che si lasciava all’oscuro l’intero Consiglio Comunale, le intere Commissioni e si faceva immediatamente un atto di Giunta e quindi una delibera consequenziale, che già tagliava le gambe a qualsiasi altra opportunità. Quindi, da lì, poi, quello che è successo lo ricordiamo tutti quanti insomma, no, fino ad arrivare finalmente a quello che era l’auspicio che ci ponevamo tutti noi come opposizione, che era quello di trovare una forma giuridica alternativa, che garantisse il mantenimento delle congregazioni religiose nel ruolo che hanno svolto per tutti quegli anni. E poi lasciamo perdere tutti i ritardi che ne sono susseguiti, perché giustamente la trattativa che c’è stata dopo poco mi è piaciuta, dal punto di vista proprio formale, perché secondo me anche quella più che discutere, trattare con le congregazioni sarebbe stato più opportuno che ne parlassimo sempre nella Commissione competente, probabilmente saremmo arrivati a formulare una proposta decorosa, dignitosa per le congregazioni stesse, che non avrebbero dovuto assolutamente dire: “No, questo è poco, forse qua dobbiamo aumentare, qua dobbiamo abbassare”, perché sinceramente non credo che meritassero quel tipo di trattamento che gli è stato dato con quella sorta di trattativa, fra le altre cose pubblicizzata nei vari mezzi stampa. E questo ha comportato che noi arriviamo ad approvare queste famose convenzioni a 10 giorni dal mese di agosto, a 10 giorni dalla pausa estiva delle stesse congregazioni, che comunque non ci sarebbero state, a poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico, proprio, cioè, ad arrivare non last minute, last second a sottoscrivere queste convenzioni che già due mesi e mezzo fa, da quanto mi è stato riferito in Commissione, sempre e solo perché richiesta da noi, perché probabilmente non ci sarebbe stato neanche quell’appuntamento in Commissioneecco, sono state comunque accettate due mesi e mezzo fa, convenzione quindi preparata da quattro mesi e mezzo, accettata due mesi e mezzo fa, arriviamo a fine luglio in Consiglio Comunale. Comunque, come ho detto io fin dal primo Consiglio Comunale, quello famoso del 21 dicembre, su questo tema e con questo atto che ci approntiamo ad approvare oggi, avremo sicuramente il merito di salvaguardare una risorsa preziosissima ed indispensabile per le famiglie di questa città, perché le scuole paritarie rappresentano un patrimonio ingente di passione educativa, competenza, servizi alla famiglia e lavoro per tante persone, un patrimonio pubblico aperto e offerto a tutti senza alcuna distinzione. Qui i ragazzi vengono educati alla fraternità, alla convivenza civile e alla solidarietà, pertanto noi oggi avevamo il dovere e abbiamo il dovere di tutelare le scuole paritarie, enti che hanno contribuito alla costruzione del nostro territorio e alla formazione scolastica e umana di molti nostri cittadini. E dopo oggi sono convinto che ognuno di noi, chi più chi meno, può con soddisfazione sentirsi orgoglioso di aver contribuito a questo risultato. Grazie. Un’ultima cosa, approfitto, me l’ero dimenticata, per quanto riguarda l’appunto che lei ha fatto in merito a Borgo Faiti, le sue parole…, a parte qualche eccezione che mi ha fatto, mi sono piaciute, le condivido in buona parte, però dia un esempio fino alla fine, perché anche nel Consiglio scorso ho visto che ha dato un’apertura importante a proposito di quel famoso Emendamento sulle mense scolastiche, Borgo Faiti, la congregazione che attualmente gestisce la scuola paritaria purtroppo deve lasciare per limiti di età, beh, io quello che le chiedo: si attivi immediatamente per trovare una nuova congregazione che possa dare una continuità a quella comunità, così come è stata garantita fino ad oggi e sicuramente oltre, diciamo, gli intenti, oltre i buoni propositi dimostrerebbe che veramente ha a cuore questo tema e veramente oggi possiamo pensare di avere un atteggiamento costruttivo tutti quanti insieme verso il fine comune e il buon fine comunesoddisfatta. Grazie.

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Presidente del Consiglio. A Quindi interviene adesso? Prego, a lei la parolaparola allora. Io riconosco l’onestà intellettuale dell’AssessoreVolevo dire che anche io sono contenta di questa conclusione, che ha cercato visto, ci ha visto, insomma, anche affrontare questi temi con toni anche aspri, duri, Consigli Comunali accesi da un pubblico interessato, quindi tutto ciò sicuramente ha concorso ad una accelerazione, comunque ad una maggiore enfasi nel trovare una soluzione che, come diceva l’Assessore, io concordo pienamente, è all'interno di dare una rappresentazione legge e la legge fondamentale è stata proprio questa legge di quelli Berlinguer, che sono stati degli eventi e ha anche riconosciuto, in qualche maniera, il ruolo di pungolo dell’opposizione, diciamo pungolo, forse è uscita fece un termine un pochino poco appropriatogrande scandalo, perché su comunque questa Legge 62 del 2000 vide tutta la sinistra contro, perché osava Berlinguer, che secondo me rimane uno dei Ministri dell'Istruzione più in gamba, osava mettere, collocare la istruzione, diciamo, comunale e privata a quel punto, se paritaria, nel servizio Pubblica Istruzione; quindi proprio apriti cielo, ci fu una levata di scudi e fortunatamente, però, questa legge non è stata mai abrogata. Quindi è proprio in virtù di questa legge, richiamata giustamente nelle premesse alle convenzioni, che ha dato anche l’orizzonte e la ricerca di soluzioni per questa vicenda sulla quale io mi sono sempre espressa favorevolmente, cioè secondo me, come tutti noi insomma, le scuole con il personale religioso comunque sono state e lo saranno ancora, come ha detto l’Assessore, ineludibili riferimenti per un progetto educativo di qualità. Quindi sono contenta che si è arrivati anche insieme, se vogliamo, ad un…, perché qua ho le Mozioni dei precedenti Consigli Comunali e mi ricordo questa Mozione che è stata anche aggiustata insieme, no, pur di arrivare a conclusione, quindi, niente, sono felice che finalmente questa vicenda, nella ricostruzioneche non era stata mai affrontata, lei giustamente è partito diciamo la verità, dal 2000, io invece vado un po’ più vicino, ad un anno fa, dove di fatto viene chiesto un parere alla dirigente, all’ex dirigente del servizio competente e su questo parere di fatto di nulla si discute, anche se era un parere che di fatto dice…, “Considerava il servizio educativo svolto dalle congregazioni religiose verso le scuole dell’infanzia comunali, ‘98 in quanto affidato senza alcuna procedura di evidenza pubblica, in contrasto con la normativa in materia di contratti pubblici, di appalto e concessioni”, cosa che probabilmente avrebbe dovuto immediatamente interessare la Commissione competente, per poter valutare in tempi non sospetti, quando c’erano ancora tante possibilità di valutare e studiare soluzioni alternative, anche o sicuramente con l’ausilìo di giuristi e del settore dell’avvocatura, invece nulla di questo accade. Io sono costretto a fare una richiesta di accesso agli atti per avere quel documento e il giorno prima che mi viene consegnato questo accesso agli atti troviamo la famosa delibera di cui lei prima ha menzionato, che di fatto l’indirizzo era quello di individuare nuovi ambiti e forme di collaborazione tra Comune e le congregazioni religiose anche per attività diverse dall’insegnamento, quali ad esempio supporto, assistenza ai bisognosi, cioè di fatto non per l’insegnamento, ma poteva essere per la portineria anziché per…, ruoli secondari, che comunque avevano poco a che fare con l’insegnamento e quindi con la fase, diciamo, prettamente educativa. Del resto questo trova pienamente riscontro nella determina di tre giorni, dopo la 1752, con la quale si formulava regolare disdetta, entro il 31 dicembre, delle convenzioni con le congregazioni religiose. In mezzo a questi atti, se non ricordo male, c’era stato un comunicato ufficiale, un comunicato stampa ufficiale di questa Amministrazione, che intitolava “Scuole paritarie, le suore non lasceranno”, salvo, poi, nel corpo di quello che erala data delle convenzioni, al di là del titolosia stata invece, bellocomunque, grosso, nel corpo del comunicato veniva ribadito l’indirizzo degli uffici di individuare nuovi ambiti e nuove forme di collaborazione, di fatto si era già decisa quella che era la storia delle congregazioni, sì, rimangono ma a fare altro. Quindi chi si adattava, chi si adeguava a svolgere compiti, mansioni, ruoli e funzioni diverse da quelle dell’insegnamento, che potevano essere di qualsiasi genere, quindi, ripeto la portineria, a fa le pulizie anziché mettere a posto i quadri dentro la scuola bene, per il resto non c’era strada, altrimenti se non quella di privatizzare la scuola stessa. Quindi sono obbligato a presentare, insieme alla Consigliera Miele, una Mozione affinché venga discusso in Consiglio Comunale e venga trovata una soluzione alternativa, tant’è che la Mozione impegnava il Sindaco e la Giunta ad adottare ogni atto e provvedimento idoneo a sostenere il perseguimento di un’offerta formativa che garantiva l’uguaglianza delle offerte formative educative, attuato con la certezza che il personale religioso delle congregazioni venisse utilizzato nell’insegnamento e chiarire quale era il percorso e la forma giuridica che avrebbe regolato il rapporto con le congregazioni. Quindi, sempre per fare la cronistoria di quello che succede: il 18 dicembre arriva l’out out alle congregazioni religiose, dove gli viene detto: “O si fa questo o c’avete comunque 10 giorni di tempo per decidere” e tra le opzioni non c’era quella di cui tutti oggi ci rallegriamo che è stata trovata, ripeto, erano quelle che avevo prima menzionato. Quindi nel Consiglio Comunale del 21 dicembre presentiamo un ulteriore Emendamento, sempre alla Mozione presentata da me e dalla Miele, dove andiamo a chiedere di calendarizzare la revisione del regolamento nella Commissione competente, perché quello doveva essere fin dall'inizio, cioè un tema del genere che è di competenza di questo Consiglio, altrimenti oggi non stavamo qui in questo Consiglio, doveva essere discusso nella competente Commissione non appena giungeva quel parere che diceva: “C’è qualcosa che non va. Dobbiamo rettificare un rapporto giuridico. Dobbiamo ridisciplinare un rapporto che oggi non ha più il fondamento giuridico per andare avanti in questa materia e in questo modo”. In quel momento immediatamente si doveva attivare la Commissione competente, non che si lasciava all’oscuro l’intero Consiglio Comunale, le intere Commissioni e si faceva immediatamente un atto di Giunta e quindi una delibera consequenziale, che già tagliava le gambe a qualsiasi altra opportunità. Quindi, da lì, poi, quello che è successo lo ricordiamo tutti quanti insomma, no, fino ad arrivare finalmente a quello che era l’auspicio che ci ponevamo tutti noi come opposizione, che era quello di trovare una forma giuridica alternativa, che garantisse il mantenimento delle congregazioni religiose nel ruolo che hanno svolto per tutti quegli anni. E poi lasciamo perdere tutti i ritardi che ne sono susseguiti, perché giustamente la trattativa che c’è stata dopo poco mi è piaciuta, dal punto di vista proprio formale, perché secondo me anche quella più che discutere, trattare con le congregazioni sarebbe stato più opportuno che ne parlassimo sempre nella Commissione competente, probabilmente saremmo arrivati a formulare una proposta decorosa, dignitosa per le congregazioni stesse, che non avrebbero dovuto assolutamente dire: “No, questo è poco, forse qua dobbiamo aumentare, qua dobbiamo abbassare”, perché sinceramente non credo che meritassero quel tipo di trattamento che gli è stato dato con quella sorta di trattativa, fra le altre cose pubblicizzata nei vari mezzi stampa. E questo ha comportato che noi arriviamo ad approvare queste famose convenzioni a 10 giorni dal mese di agosto, a 10 giorni dalla pausa estiva delle stesse congregazioni, che comunque non ci sarebbero state, a poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico, proprio, cioè, ad arrivare non last minute, last second a sottoscrivere queste convenzioni che già due mesi e mezzo fa, da quanto mi è stato riferito in Commissione, sempre e solo perché richiesta da noi, perché probabilmente non ci sarebbe stato neanche quell’appuntamento in Commissione, sono state comunque accettate due mesi e mezzo fa, convenzione quindi preparata da quattro mesi e mezzo, accettata due mesi e mezzo fa, arriviamo a fine luglio in Consiglio Comunale. Comunque, come ho detto io fin dal primo Consiglio Comunale, quello famoso del 21 dicembre, su questo tema e con questo atto che ci approntiamo ad approvare normalizzata oggi, avremo sicuramente il merito di salvaguardare una risorsa preziosissima ed indispensabile per le famiglie di questa città, perché le scuole paritarie rappresentano un patrimonio ingente di passione educativa, competenza, servizi alla famiglia e lavoro per tante persone, un patrimonio pubblico aperto e offerto a tutti senza alcuna distinzione. Qui i ragazzi vengono educati alla fraternità, alla convivenza civile e alla solidarietà, pertanto noi oggi avevamo il dovere e abbiamo il dovere di tutelare le scuole paritarie, enti che hanno contribuito alla costruzione del nostro territorio e alla formazione scolastica e umana di molti nostri cittadini. E dopo oggi sono convinto che ognuno di noi, chi più chi meno, può con soddisfazione sentirsi orgoglioso di aver contribuito a questo risultato. Grazie. Un’ultima cosa, approfitto, me l’ero dimenticata, per quanto riguarda l’appunto che lei ha fatto in merito a Borgo Faiti, le sue parole…, a parte qualche eccezione che mi ha fatto, mi sono piaciute, le condivido in buona parte, però dia un esempio fino alla fine, perché anche nel Consiglio scorso ho visto che ha dato un’apertura importante a proposito di quel famoso Emendamento sulle mense scolastiche, Borgo Faiti, la congregazione che attualmente gestisce la scuola paritaria purtroppo deve lasciare per limiti di età, beh, io quello che le chiedo: si attivi immediatamente per trovare una nuova congregazione che possa dare una continuità a quella comunità, così come è stata garantita fino ad oggi e sicuramente oltre, diciamo, gli intenti, oltre i buoni propositi dimostrerebbe che veramente ha a cuore questo tema e veramente oggi possiamo pensare di avere un atteggiamento costruttivo tutti quanti insieme verso il fine comune e il buon fine comune. Grazie.

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Presidente del Consiglio. A lei Grazie Consigliere Carnevale. Ci sono interventi ulteriori su questa proposta di deliberazione? Prego Consigliere Marchiella. Buongiorno a tutti. Cerco di non ripercorrere tutto ciò che ha detto il Consigliere Carnevale, con il quale mi trovo molto d’accordo, e cerco di non ripercorre ciò che ha detto l’Assessore, lo saluto, lo ringrazio e di cui sono molto d’accordo, la parola. Io riconosco l’onestà intellettuale dell’Assessorelaicità, è un tema molto importante, ci carichiamo le differenze di ogni singolo cittadino, però un problema tecnico, che ha cercato di dare una rappresentazione di quelli che qui facciamo gli amministratori, quindi gli amministratori sono stati degli eventi e ha anche riconosciuto, in qualche maniera, il ruolo di pungolo dell’opposizione, diciamo pungolo, forse è un termine un pochino poco appropriato, perché su questa vicenda, nella ricostruzione, lei giustamente è partito dal 2000, io invece vado un po’ più vicino, ad un anno fa, dove di fatto viene chiesto un parere alla dirigente, all’ex dirigente del servizio competente e su questo parere di fatto di nulla si discute, anche se era un parere che di fatto dice…, “Considerava il servizio educativo svolto dalle congregazioni religiose verso le scuole dell’infanzia comunali, in quanto affidato senza alcuna procedura di evidenza pubblica, in contrasto con la normativa in materia di contratti pubblici, di appalto e concessioni”, cosa che probabilmente avrebbe dovuto immediatamente interessare la Commissione competente, per poter valutare in tempi non sospetti, quando c’erano ancora tante possibilità di valutare e studiare soluzioni alternative, anche o sicuramente con l’ausilìo di giuristi e del settore dell’avvocatura, invece nulla di questo accadechiamati a prendere decisioni. Io sono costretto contento che oggi abbiamo raggiunto un obiettivo comune a fare una richiesta di accesso agli atti per avere quel documento e tutti, sembra, apparentemente, l’obiettivo comune a tutti è quello che…, il giorno prima messaggio che mi viene consegnato questo accesso agli atti troviamo la famosa delibera di cui lei prima ha menzionatoarriva alla città è quello che l’Amministrazione abbia così tanto voluto a cuore risolvere il problema delle congregazioni, che oggi diamo la possibilità alle congregazioni di fatto continuare ad operare, ad avere un messaggio, no? Di progetto scolastico e quant’altro a disposizione della comunità, così non è, perché non è? Perché molto tempo fa, quindi un anno e mezzo fa, ci siamo trovati a parlare delle congregazioni, le congregazioni sembrava che fossero la peste nera di questa città, come lo sono state tante cose che noi abbiamo sollevato e che sono la storia e la memoria di questa città, il Parco Mussolini che a nessuno piaceva e dicevano che si chiamava in un altro modo, per esempio, e lo dico fiero ed onorato di quello che dico, perché la storia non si cambia, la storia si accetta, perché se così non fosse dovremmo radere al suolo questa città, e come tutta l’Italia e come tutto il mondo, ricominciare da zero, ma non si può perché siamo miseri esseri umani, visto che parliamo di congregazioni, di Dio e quant’altro, no, perché poi il Dio lo vede ognuno a modo suo, ognuno parla di Dio in vari ambiti, in varie manifestazioni e quant’altro, però dobbiamo riflettere. Riflettere, perché l’amministratore politico quando si siede a questi banchi dovrebbe capire che deve dare un indirizzo, l’indirizzo era quello di individuare nuovi ambiti chiudere le congregazioni, perché se non partiamo da questo concetto, dove nessuno della maggioranza o forse qualcuno aveva appoggiato la nostra idea di non chiudere, per onor del vero, e forme chiedo chiusa a chi aveva appoggiato la nostra proposta, perché vennero qui in Consiglio Comunale, io mi ricordo un Consiglio Comunale molto drammatico, perché sospendemmo quel Consiglio Comunale e io di collaborazione corsa andai da don Andrea a San Marco, perché don Andrea fece un …(incomprensibile)… con suor Alessia, perché il problema è questo, e spero di non ritornarci più, perché spero che lei Assessore ora, in virtù del fatto che Borgo Faiti chiude e che noi un anno prima con Borgo Carso avemmo lo stesso problema, l’abbiamo fatta chiudere la scuola, perché? Perché l’abbiamo presa con sufficienza quella situazione, quindi Borgo Carso ha chiuso, di prendere tutti quanti i plessi che erano gestiti dalle congregazioni e cercare di fare una programmazione, perché ci sono congregazioni che vorrebbero venire ad operare nella nostra città e dare il contributo che lei stesso prima ha esposto, il problema è avere la volontà politica di fare questo, perché se non ritorniamo a quello che lei ha detto poc’anzi vuol dire che noi non avremmo futuro di laicità, come lei ben ha esposto. Quindi questo è l’invito che faccio a lei, di prendersi a cuore, come ha fatto nella sua esposizione, questa nostra richiesta che peroriamo da due anni e siamo a sua completa disposizione per metterci seduti ad un tavolo, perché quel giorno se io non scappavo a San Marco, non ritornavo qui, il Sindaco non capiva la necessità di fare un incontro, che poi l’abbiamo fatto su in Sala De Pasquale quando, come dice il Consigliere Carnevale, lo dovevamo fare in Consiglio Comunale, perché noi rappresentiamo i cittadini, dentro quell’aula eravamo noi stessi che parlavamo tra Comune di noi, con le congregazioni, va bene, però prima si parla con la città, noi siamo la città, poi dopo ci si mette nelle sedute opportune, Commissioni e quant’altro e ci si confronta su quello che è l’indirizzo, ripeto, l’indirizzo da dare agli uffici. Non è stato dato un indirizzo, è stata una forzatura, perché, ripeto, ricordo, l’avvocatura venne qui, in questo Consiglio Comunale dicendo che non c’erano strade percorribili per..., ci siamo infognati nel Codice degli Appalti, perché giustamente loro fanno i tecnici e se la linea politica ai tecnici non è chiara, dire: “Io voglio. Io desidero. Io ho l’esigenza. Io ho la volontà. Io ho l’amore per questa città e voglio che le congregazioni religiose anche per attività diverse dall’insegnamentosuore rimangano a Latina”, quali ad esempio supporto, assistenza ai bisognosi, cioè di fatto non per l’insegnamentoil Codice degli Appalti lo tengono presente, ma poteva essere loro ragionano, da persone intelligenti quali sono e dal lavoro che fanno benissimo da 40 anni per trovare una soluzione, perché loro sono chiamati a dare soluzioni in base agli indirizzi che noi diamo non il contrario, perché in quel periodo era il contrario. Quindi perché oggi sono contento, sono contento perché tutti siamo contenti che rimangono le suore a Latina. Adesso voi mi direte: “Allora sei matto a dire quello che hai detto, perché giustamente se siamo tutti contenti perché fai il polemico”. No, non è polemica, è un ringraziarla, un ringraziare la portineria anziché per…maggioranza, ruoli secondariperché quando si parte con un piede sbagliato e ci si rimette in pista bisogna dire grazie e bisogna dire bravi, perché vi devo ringraziare, perché voi avete capito che comunque avevano poco a stavamo facendo un errore e siamo ritornati sulla retta via e vi ringrazio di questo e spero che fare con l’insegnamento voi lo facciate sempre, perché la scienza in testa non ce l’ha nessuno di noi, questo l’ho sempre detto e quindi con la fasenon mi potete non riconoscere questo, perché i miei interventi sono sempre, diciamo, prettamente educativadi riflessione, perché io vorrei che questo Consiglio Comunale diventasse veramente punto di riferimento e di crescita, cosa che purtroppo non vedo molto da due anni a questa parte, perché vedo molte guerre interne e faide, invece di vedere una collaborazione tra persone civili, vedo proprio che ci diamo le pizzicate per cercare di buttare giù rospi amari, ma così non si costruisce una città, scusatemi se mi permetto di dirlo, così si affossa una città e se continuiamo così la affosseremo. Del resto questo trova pienamente riscontro nella determina Quindi Assessore, le ripeto, prenda a cuore la mia richiesta, che è quella di tre giorniriaprire tutte le congregazioni, dopo la 1752anche quelle che sono chiuse, con la quale si formulava regolare disdettacercando in tutta Italia qualche congregazione che voglia venire sul nostro territorio a continuare il lavoro che altre suore, entro il 31 dicembre, delle convenzioni con e ringrazio le congregazioni religiose. In mezzo a questi attiche, se non ricordo malecome lei ha detto, c’era stato un comunicato ufficialesono dovute andare via, un comunicato stampa ufficiale di questa Amministrazione, che intitolava “Scuole paritarie, perché le suore ovviamente sono stanche, non lasceranno”possono più portare avanti il loro progetto scolastico, salvo, poi, nel corpo di quello che era, al di là del titolo, bello, grosso, nel corpo del comunicato veniva ribadito l’indirizzo degli uffici di individuare nuovi ambiti e nuove forme di collaborazione, di fatto si era già decisa quella che era la storia però io ho a cuore l’educazione da parte delle congregazioni, sì, rimangono ma a fare altro. Quindi chi si adattava, chi si adeguava a svolgere compiti, mansioni, ruoli e funzioni diverse da quelle dell’insegnamento, che potevano essere di qualsiasi genere, quindi, ripeto la portineria, a fa le pulizie anziché mettere a posto i quadri dentro la scuola bene, per il resto non c’era strada, altrimenti se non quella di privatizzare la scuola stessa. Quindi sono obbligato a presentare, insieme alla Consigliera Miele, una Mozione affinché venga discusso in Consiglio Comunale e venga trovata una soluzione alternativa, tant’è che la Mozione impegnava il Sindaco e la Giunta ad adottare ogni atto e provvedimento idoneo a sostenere il perseguimento di un’offerta formativa che garantiva l’uguaglianza delle offerte formative educative, attuato con la certezza che il personale religioso delle congregazioni venisse utilizzato nell’insegnamento e chiarire quale era il percorso e la forma giuridica che avrebbe regolato il rapporto con le congregazioni. Quindi, sempre per fare la cronistoria di quello che succede: il 18 dicembre arriva l’out out alle congregazioni religiose, dove gli viene detto: “O si fa questo o c’avete comunque 10 perché le vivo tutti i giorni di tempo per decidere” e tra le opzioni non c’era quella di cui tutti oggi ci rallegriamo quindi so quanto loro amano il lavoro che è stata trovatafanno e amano il messaggio che danno, ripeto, erano quelle che avevo prima menzionato. Quindi nel Consiglio Comunale del 21 dicembre presentiamo un ulteriore Emendamento, sempre alla Mozione presentata da me e dalla Miele, dove andiamo a chiedere di calendarizzare la revisione del regolamento nella Commissione competenteanche educativo, perché quello doveva essere fin dall'inizio, cioè un tema del genere che è di competenza di questo Consiglio, altrimenti oggi non stavamo qui in questo Consiglio, doveva essere discusso nella competente Commissione non appena giungeva quel parere che diceva: “C’è qualcosa che non va. Dobbiamo rettificare un rapporto giuridico. Dobbiamo ridisciplinare un rapporto che oggi non ha più il fondamento giuridico per andare avanti in questa materia e in questo modo”. In quel momento immediatamente si doveva attivare la Commissione competente, non che si lasciava all’oscuro l’intero Consiglio Comunale, le intere Commissioni e si faceva immediatamente un atto di Giunta e quindi una delibera consequenziale, che già tagliava le gambe a qualsiasi altra opportunità. Quindi, noi siamo tutti venuti da lì, poianche lei, quello che è successo lo ricordiamo tutti quanti insomma, no, fino ad arrivare finalmente a quello che era l’auspicio che e ci ponevamo tutti noi come opposizione, che era quello di trovare una forma giuridica alternativa, che garantisse il mantenimento delle congregazioni religiose nel ruolo che hanno svolto per tutti quegli anni. E poi lasciamo perdere tutti i ritardi che ne sono susseguiti, perché giustamente la trattativa che c’è stata dopo poco mi è piaciuta, dal punto di vista proprio formale, perché secondo me anche quella più che discutere, trattare con le congregazioni sarebbe stato più opportuno che ne parlassimo sempre nella Commissione competente, probabilmente saremmo arrivati a formulare una proposta decorosa, dignitosa per le congregazioni stesse, che siamo formati non avrebbero dovuto assolutamente dire: “No, questo è poco, forse qua dobbiamo aumentare, qua dobbiamo abbassare”, perché sinceramente penso diversamente da chi non credo che meritassero quel tipo di trattamento che gli è stato dato con quella sorta di trattativa, fra le altre cose pubblicizzata nei vari mezzi stampa. E questo ha comportato che noi arriviamo ad approvare queste famose convenzioni a 10 giorni dal mese di agosto, a 10 giorni dalla pausa estiva delle stesse congregazioni, che comunque non ci sarebbero state, a poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico, proprio, cioè, ad arrivare non last minute, last second a sottoscrivere queste convenzioni che già due mesi e mezzo fa, da quanto mi è stato riferito in Commissione, sempre e solo perché richiesta da noi, perché probabilmente non ci sarebbe stato neanche quell’appuntamento in Commissione, sono state comunque accettate due mesi e mezzo fa, convenzione quindi preparata da quattro mesi e mezzo, accettata due mesi e mezzo fa, arriviamo a fine luglio in Consiglio Comunale. Comunque, come ho detto io fin dal primo Consiglio Comunale, quello famoso del 21 dicembre, su questo tema e con questo atto che ci approntiamo ad approvare oggi, avremo sicuramente il merito di salvaguardare una risorsa preziosissima ed indispensabile per le famiglie di questa città, perché le scuole paritarie rappresentano un patrimonio ingente di passione educativa, competenza, servizi alla famiglia e lavoro per tante persone, un patrimonio pubblico aperto e offerto a tutti senza alcuna distinzione. Qui i ragazzi vengono educati alla fraternità, alla convivenza civile e alla solidarietà, pertanto noi oggi avevamo il dovere e abbiamo il dovere di tutelare le scuole paritarie, enti che hanno contribuito alla costruzione del nostro territorio e alla formazione scolastica e umana di molti nostri cittadini. E dopo oggi sono convinto che ognuno di noi, chi più chi meno, può con soddisfazione sentirsi orgoglioso di aver contribuito a questo risultato. Grazie. Un’ultima cosa, approfitto, me l’ero dimenticata, per quanto riguarda l’appunto che lei ha fatto in merito a Borgo Faiti, le sue parole…, a parte qualche eccezione che mi ha fatto, mi sono piaciute, le condivido in buona parte, però dia un esempio fino alla fine, perché anche nel Consiglio scorso ho visto che ha dato un’apertura importante a proposito di quel famoso Emendamento sulle mense scolastiche, Borgo Faiti, la congregazione che attualmente gestisce la scuola paritaria purtroppo deve lasciare per limiti di età, beh, io quello che le chiedo: si attivi immediatamente per trovare una nuova congregazione che possa dare una continuità a quella comunità, così come è stata garantita fino ad oggi e sicuramente oltre, diciamo, gli intenti, oltre i buoni propositi dimostrerebbe che veramente ha a cuore questo tema e veramente oggi possiamo pensare di avere un atteggiamento costruttivo tutti quanti insieme verso il fine comune e il buon fine comuneDio. Grazie.

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Presidente del Consiglio. A lei Chiedo se ci sono ulteriori interventi. Prego Consigliere Calvi. Grazie Presidente. Cercherò di essere brevissimo, perché i colleghi che mi hanno anticipato hanno già detto e sottolineato parecchie volte il tema, la paroladiscussione. Io riconosco Nicola ha centrato bene l’obiettivo, era una cosa che avrei voluto mettere in evidenza, qui nessuno si deve offendere se la minoranza interpreta il ruolo, questa la verità. Noi la interpretiamo, facciamo una azione politica, cerchiamo di portare, mettere in luce quello che i cittadini ci hanno affidato dandoci dei voti e quindi rappresentare una porzione di questa città e alla di questa porzione cerchiamo di mettere in evidenza ciò che questa Amministrazione, che questa maggioranza, non politica, definiamola così, secondo il nostro punto di vista fatto, come dire, ha fallito per questi primi due anni da un punto di vista politico, ha fatto delle cose fatte anche abbastanza bene da un punto amministrativo, non ultimo il TPL. Quindi su questo nessuno si nasconde, su questa posizione io non mi preoccupo, però l’onestà intellettuale dell’Assessorecon la quale oggi veramente Tassi ha fatto un ragionamento lucido, anche piuttosto freddo e anche forse, tra virgolette, critico in alcuni passaggi, non le ho trovate con queste considerazioni nelle affermazioni del Sindaco, nel suo intervento, forse perché è giusto che ha cercato magari il Sindaco pure lui in questa fase sia, come dire, quasi autoreferenziale e quindi giustamente mantenga una posizione politica amministrativa ferma su un convincimento che la posizione degli atti che hanno fatto fino ad oggi sono fatti bene e che il procedimento e il progetto politico di dare una rappresentazione di quelli che sono stati degli eventi LBC funzioni e ha anche riconosciutoquindi, in qualche manieranaturalmente, il ruolo Sindaco difende una porzione di pungolo dell’opposizione, diciamo pungolo, forse è un termine un pochino poco appropriato, perché su questa vicenda, nella ricostruzione, lei giustamente è partito dal 2000, città. Però io invece vado torno sempre un po’ più vicinoindietro in questi ragionamenti che abbiamo fatto, vede, Sindaco, quando lei ad un anno facerto punto ha detto: “Qualche fonte interna mi ha dato le informazioni” e ha fatto subito menzione prendendo le vecchie delibere di Giunta, facendo riferimento ad eventuali cambi degli Assessori, però con un passaggio molto sottile, dove lei ha messo in evidenza due nomi, è partito con due nomi in particolare, come se nel volere precisare questi due nomi, questi due cognomi sono…, come dire, macchiati. Vede Sindaco, proprio perché lei questa campagna elettorale l’ha vinta e i cittadini le hanno riconosciuto questa vittoria con un ballottaggio vinto in quella maniera, proprio perché lei vuole, vorrebbe, tenta o tenterebbe di riscrivere questo famoso libro, dovrebbe tentare anche di cambiare approccio in modo di parlare e di coinvolgere e di dire, perché ritengo che quando si fanno nomi e cognomi di alcuni Assessori poi bisognerebbe avere il coraggio anche di dire “Anche noi abbiamo commesso un errore”, perché il famoso Assessore, che il Sindaco…, così fiduciario, nella figura di Buttarelli, purtroppo l’11 dicembre del 2017 è stato arrestato e quindi sarebbe anche giusto nell’onestà intellettuale nel presentare, nel dire “Anche noi purtroppo è capitato una situazione”, ma che ognuno di loro risponderà, perché ritengo che io non sono a giudicare nessuno, non mi sento di giudicare nessuno, perché lo ritengo giusto che ci siano dei percorsi che appartengo alla Magistratura e che ognuno, poi, entrerà nel merito e dirà effettivamente quello che è accaduto, come dire, le responsabilità sono personali, risponderanno. Su questi temi, ma è normale che se la minoranza interpreta un ruolo che c’è stato affidato dai cittadini, prende spunto da quello che è accaduto, ma, ripeto, mettere in discussione quello che è un ragionamento e una visione di LBC da un punto di vista politico e anche di una impostazione di una città che voi avete cercato di raccontare in campagna elettorale e che oggi di fatto, secondo il mio punto di vista, probabilmente avete forse portato a casa un 10%, perché se dopo due anni neanche il ragionamento del TPL fosse stato portato a casa io vi vorrei chiedere allora che cosa avete fatto in questi due anni. Allora, io credo che c’è necessità di aver fatto qualcosa. Quando parla abbiamo fatto i regolamenti, magari se ne avessimo fatti 17, 18, ne avessimo fatti anche 15 e magari l’erba era fuori e le strade c’avevano meno buche, probabilmente c’era anche quello. Allora, ognuno ha un modo di vedere, ognuno ha un modo di sentire. Nell’ultimo bilancio comunale, ve l’ho detto anche già l’altra volta, avete presentato un mutuo di 600 mila Euro, per la manutenzione delle strade, che parte dal 2020, cioè, questa è la visione della città che avete? Ve ne siete accorti che è stato messo un mutuo che parte dal 2020, che vale 600 milioni di Euro, per la ristrutturazione delle strade? Se siete quelli della trasparenza, delle regole, così come diceva anche Olivier Tassi, io vi vorrei ricordare che il 31 di luglio avete il compito di approvare il riequilibrio. Non è stata fatta neanche la Commissione Bilancio sul riequilibrio dell’Amministrazione comunale. Non potete parlare e dire i regolamenti, le regole, quando poi di fatto viene chiesto i tempi sono certi, dopodiché, come dicevate all’inizio: “Noi siamo quelli che non accettiamo gli Emendamenti”, vi ricordate, la prima fase del 2016, alla prima approvazione del bilancio non avete accettato nessun Emendamento da parte dell’opposizione, perché ci siamo messi a discutere che erano nell’interesse della città se valevano 4 giorni, 5 giorni, 3 giorni e voi sono già due anni consecutivi che non azzeccate la tempistica dei tempi del riequilibrio, dell’approvazione del bilancio. Allora, ci dobbiamo dire voi non siete un parere alla dirigentemo…, all’ex dirigente del servizio competente vi state comportando esattamente come la politica e vi dico perché. Non si può definire un rimpasto di Giunta, un rimpasto semplicemente perché ritengo che qualcosa…, no, quello è la capacità di questa maggioranza nel dire questa Amministrazione ha delle difficoltà e su queste difficoltà devo cambiare passo, ma quella è una motivazione politica, è una motivazione politica, non c’è un rimpasto di carattere filosofico, c’è un rimpasto di carattere politico di questa città. Voi avete cambiato il cuore di questa Amministrazione che è il bilancio, la parte economica di questa città che è l’Assessorato al Commercio, il contenitore culturale di questa città che ne avete fatto voi un fiore all’occhiello di questa città negli anni precedenti e anche in questo tipo di impostazione e voi ritenete che tre semplici…, senza scordare quello precedente di Costanzo, che hanno ricordato già i miei colleghi, allora spiegatemi se queste tre deleghe sono tre deleghe fondamentali per una Amministrazione, perché il bilancio, con tutto il rispetto per Proietti, prima di entrare dentro e riuscire a capire qualcosa ci vuole tempo purtroppo e il tempo voi non ne avete più. Era un valore aggiunto Capirci. Se questa situazione è stata cambiata è stata voluta, perché non è che qualcuno si sveglia all’improvviso e dice “Domani mattina cambio la delega” o “Tolgo la delega”, perché chiaramente i malumori ci sono stati, lo sapete benissimo, e su questo parere noi vogliamo ragionare. C’è un fallimento di fatto di nulla si discute, anche se era un parere che di fatto dice…, “Considerava il servizio educativo svolto dalle congregazioni religiose verso le scuole dell’infanzia comunali, in quanto affidato senza alcuna procedura di evidenza pubblica, in contrasto con la normativa in materia di contratti pubblici, di appalto e concessioni”, cosa che probabilmente avrebbe dovuto immediatamente interessare la Commissione competenteprogetto politico ad oggi, per poter valutare in tempi non sospetti, quando c’erano ancora tante possibilità di valutare e studiare soluzioni alternative, anche o sicuramente con l’ausilìo di giuristi e del settore dell’avvocatura, invece nulla di questo accade. Io sono costretto lo meno a fare una richiesta di accesso agli atti per avere quel documento e il giorno prima che mi viene consegnato questo accesso agli atti troviamo la famosa delibera di cui lei prima ha menzionato, che di fatto l’indirizzo era quello di individuare nuovi ambiti e forme di collaborazione tra Comune e le congregazioni religiose anche per attività diverse dall’insegnamento, quali ad esempio supporto, assistenza ai bisognosi, cioè di fatto non per l’insegnamento, ma poteva essere per la portineria anziché per…, ruoli secondari, che comunque avevano poco a che fare con l’insegnamento e quindi con la fase, diciamo, prettamente educativa. Del resto questo trova pienamente riscontro nella determina di tre giorni, dopo la 1752, con la quale si formulava regolare disdetta, entro il 31 dicembre, delle convenzioni con le congregazioni religiose. In mezzo a questi atti, se non ricordo male, c’era stato un comunicato ufficiale, un comunicato stampa ufficiale due anni di questa Amministrazione, che intitolava “Scuole paritarie, le suore non lasceranno”, salvo, poi, nel corpo di è riuscita ad interpretare quello che eravolevate fare così come raccontavate in campagna elettorale. Su questo qua dovete essere corretti, al onesti intellettualmente, avete fatto un cambio perché questo progetto, in questo momento, se non fosse andato in quella direzione, così come l’avete impostato voi, probabilmente andava a morire completamente. Avete voluto dare un cambio di là del titolopasso, bello, grosso, nel corpo del comunicato veniva ribadito l’indirizzo degli uffici io non parlo di individuare nuovi ambiti e nuove forme di collaborazionenomi, di fatto si era già decisa quella che era la storia delle congregazionipersone, perché non mi interessa. Io non contesto le persone, rimangono ma a fare altro. Quindi chi si adattavaper me sono tutte persone perbene, chi si adeguava a svolgere compiti, mansioni, ruoli e funzioni diverse da quelle dell’insegnamentooneste, che potevano essere hanno anche capacità, anzi delle grandissime capacità, ma io parlo di qualsiasi genereuna questione di carattere politico che riguarda la città, quindiche riguarda i problemi di un territorio e riguarda la sfida di tanti come noi che si sono presentati e si sono confrontati. Cioè, ripeto non si può pensare che un cambio di passo dopo tre anni tra Assessori e dirigenti possa passare inosservato in una città capoluogo, che tolta Roma questa è la portineriacittà più importante del Lazio, a fa le pulizie anziché mettere a posto i quadri dentro la scuola beneve ne piaccia o no qui si parla di politica. Questo è un ragionamento politico. Non possiamo accettare, diciamo, delle frasi pretestuose, così, per il resto non c’era stradadargli, altrimenti se non quella di privatizzare la scuola stessa. Quindi sono obbligato a presentare, insieme alla Consigliera Mielecome dire, una Mozione affinché venga discusso in Consiglio Comunale superficialità e venga trovata cercare di far passare inosservata una soluzione alternativacosa che politicamente ha un valore, tant’è ha veramente un valore politico e profondo, perché sennò questo non sarebbe avvenuto a distanza di due anni o nel cambiare tre Assessori. Ecco, io quindi credo che la Mozione impegnava il Sindaco e la Giunta ad adottare ogni atto e provvedimento idoneo a sostenere il perseguimento di un’offerta formativa che garantiva l’uguaglianza delle offerte formative educativesfida vostra, attuato con la certezza che il personale religioso delle congregazioni venisse utilizzato nell’insegnamento e chiarire quale era il percorso e la forma giuridica che avrebbe regolato il rapporto con le congregazioni. Quindi, sempre per fare la cronistoria di quello che succede: sarà da qua ai prossimi tre anni, fate il 18 dicembre arriva l’out out alle congregazioni religiosetifo, dove gli viene io faccio il tifo per voi, io ho detto a qualche collega, ho detto: “O si fa questo o c’avete comunque 10 giorni di tempo per decidere” e tra le opzioni Oh, speriamo che magari cascano”, no, devono governare fino al 2021. Io non c’era quella di cui tutti oggi ci rallegriamo ho paura che è stata trovata, ripeto, erano quelle che avevo prima menzionato. Quindi nel Consiglio Comunale del 21 dicembre presentiamo un ulteriore Emendamento, sempre alla Mozione presentata da me e dalla Miele, dove andiamo a chiedere di calendarizzare la revisione del regolamento nella Commissione competentegovernate fino al duemi… Dovete governare, perché quello doveva essere fin dall'inizio, cioè un tema del genere che è il cittadino a quel punto saprà dire se meritate di competenza di questo Consiglio, altrimenti oggi non stavamo qui in questo Consiglio, doveva essere discusso nella competente Commissione non appena giungeva quel parere che diceva: “C’è qualcosa che non va. Dobbiamo rettificare un rapporto giuridico. Dobbiamo ridisciplinare un rapporto che oggi non ha più il fondamento giuridico governare per andare avanti in questa materia e in questo modo”. In quel momento immediatamente si doveva attivare la Commissione competentei prossimi cinque anni o se ci sarà una alternanza, non è detto che si lasciava all’oscuro l’intero Consiglio Comunalesia di centro–destra o sia del PD o sia di qualcun altro. Dovete governare. Io non faccio il tifo al contrario, perché se qualcuno pensa che le nostre esternazioni, le intere Commissioni e si faceva immediatamente un atto di Giunta e quindi una delibera consequenzialenostre posizioni siano dovute perché siamo a prescindere sbagliate proprio orientamento, che già tagliava le gambe a qualsiasi altra opportunità. Quindisbagliate proprio persone, da lì, poi, sbagliate proprio quello che è successo lo ricordiamo tutti quanti insomma, no, fino ad arrivare finalmente a quello che era l’auspicio che ci ponevamo tutti noi come opposizione, che era quello l’onestà intellettuale. La mia sfida è quella di trovare una forma giuridica alternativa, che garantisse il mantenimento delle congregazioni religiose nel ruolo che hanno svolto per tutti quegli anni. E poi lasciamo perdere tutti i ritardi che ne sono susseguitifarvi governare, perché giustamente se avete la trattativa che c’è stata dopo poco mi è piaciuta, dal punto di vista proprio formalepossibilità e fate le cose dovete governare, perché secondo me anche avete fatto bene, perché è il cittadino che giudica. Io posso mettere in risalto ciò che è una parte di questa minoranza o marcare una posizione, ma non necessariamente se magari il cittadino prende, come dire, ha quella più capacità nell’osservare che discuterequesta città non va, trattare con le congregazioni sarebbe stato più opportuno il cittadino non è che ne parlassimo sempre nella Commissione competentelo convincerà Calvi, probabilmente saremmo arrivati io posso convincere una porzione piccolissima. Allora, ecco la sfida dove sta, io vi invito a formulare una proposta decorosagovernare non, dignitosa per le congregazioni stesse, che non avrebbero dovuto assolutamente dire: come dice qualcuno Speriamo…”. No, non esiste, devono governare fino al 2021 e me lo auguro che sia così, ma sono convinto che sarà così, di questo è poco, forse qua dobbiamo aumentare, qua dobbiamo abbassare”non ho nessun dubbio, perché sinceramente non credo la sfida che meritassero quel tipo poi sarà qua, di trattamento che gli è stato dato con quella sorta di trattativaelezioni del 2021, fra le altre cose pubblicizzata nei vari mezzi stampa. E questo ha comportato che noi arriviamo ad approvare queste famose convenzioni a 10 giorni dal mese di agostosarà, a 10 giorni dalla pausa estiva delle stesse congregazionicome dire, che comunque non ci sarebbero state, a poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico, proprio, cioè, ad arrivare non last minute, last second a sottoscrivere queste convenzioni che già due mesi e mezzo fa, da quanto mi è stato riferito in Commissione, sempre e solo perché richiesta da noiuna sfida su posizioni politiche serie, perché avete governato per 5 anni e 5 anni sono tanti non sono pochi. In 5 anni potete fare tante cose, quindi se riuscirete a farle probabilmente non ci sarebbe stato neanche quell’appuntamento in Commissione, sono state comunque accettate due mesi vi daranno ragione e mezzo fa, convenzione quindi preparata da quattro mesi e mezzo, accettata due mesi e mezzo fa, arriviamo a fine luglio in Consiglio Comunale. Comunque, come ho detto io fin tornerete dal primo Consiglio Comunale, quello famoso del 21 dicembre, su questo tema e con questo atto che ci approntiamo ad approvare oggi, avremo sicuramente il merito di salvaguardare una risorsa preziosissima ed indispensabile per le famiglie governo di questa città, perché le scuole paritarie rappresentano un patrimonio ingente di passione educativasennò la città vi dirà da domani mattina ognuno torna al proprio lavoro, competenza, servizi alla famiglia e lavoro per tante persone, un patrimonio pubblico aperto e offerto come ce lo potrebbero dire a tutti senza alcuna distinzione. Qui i ragazzi vengono educati alla fraternità, alla convivenza civile e alla solidarietà, pertanto noi oggi avevamo il dovere e abbiamo il dovere di tutelare le scuole paritarie, enti che hanno contribuito alla costruzione del nostro territorio e alla formazione scolastica e umana di molti nostri cittadini. E dopo oggi sono convinto che ognuno di noi, chi più chi menoognuno fa quello che deve fare. Io su questo non ho paura, può con soddisfazione sentirsi orgoglioso ecco perché, Nino, non so dove sta adesso, ecco, io tifo per voi. Io tifo per voi. Quando io metto in evidenza la questione di aver contribuito a questo risultato. Grazie. Un’ultima cosaABC, approfitto, me l’ero dimenticata, per quanto riguarda l’appunto che lei ha fatto in merito a Borgo Faiti, le sue parole…, a parte qualche eccezione che mi ha fatto, mi sono piaciute, le condivido in buona la questione dei servizi sociali o questioni d’altra parte, io capisco che magari lei, magari, non credo in questo, non ci posso fare nulla, però dia un esempio fino alla fine, perché anche nel Consiglio scorso ho visto che ha dato un’apertura importante a proposito di quel famoso Emendamento sulle mense scolastiche, Borgo Faiti, io la congregazione che attualmente gestisce la scuola paritaria purtroppo deve lasciare per limiti di età, beh, io quello che mia onestà intellettuale ce l’ho. Io le chiedo: si attivi immediatamente per trovare una nuova congregazione che possa dare una continuità a quella comunità, così come è stata garantita fino ad oggi e sicuramente oltre, diciamo, gli intenti, oltre i buoni propositi dimostrerebbe che veramente ha a cuore questo tema e veramente oggi possiamo pensare di avere un atteggiamento costruttivo tutti quanti insieme verso il fine comune e il buon fine comune. Grazie.posso

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Presidente del Consiglio. A lei Cedo quindi la parolaparola al Sindaco Damiano Coletta. Io riconosco l’onestà intellettuale dell’AssessorePrego Sindaco. Buongiorno. Buongiorno a tutti e anche a tutti coloro che ci ascoltano. Allora, intanto mi ha fatto piacere il clima che c’è stato oggi in questo Consiglio Comunale, che ha cercato portato alla votazione pressoché all’unanimità, tranne nell’ultimo caso, le delibere proposte. In tema anche di dare notizie positive, senza che adesso faccia il cinegiornale luce di tempi passati, mi fa piacere ricordare, notizia proprio di pochi minuti fa, che si sta procedendo al dissequestro della tribuna ospiti dello Stadio Comunale Francioni, il che non vuol dire che sarà immediatamente disponibile, ma che comunque si esce anche da una rappresentazione criticità al solito ereditata, insomma, da conseguenza di quelli mal gestione. E mi fa piacere anche ricordare che, sempre pochi minuti fa, è stato ultimato il montaggio di una altalena per disabili al Parco Falcone e Borsellino e questo, tanto per ricordare, insomma, la coincidenza ieri della denominazione, che sono stati degli eventi non era un cambio di denominazione, dell’intitolazione del parco a Falcone e Borsellino, è importante anche questo, questo messaggio, una altalena, quindi i bambini e una altalena per disabili, quindi una attenzione per chi ha e soffre di disabilità. È la seconda altalena, perché l’altra è stata montata a Borgo Sabotino e vorremmo che anche riconosciutoquesto diventasse normalità. Questo è un annuncio che sembra un qualcosa di straordinario, ma, insomma, ecco, vorremmo che la nostra comunità si abituasse a questa normalità. Allora, ringrazio i Consiglieri firmatari di questa richiesta, perché mi danno l’opportunità di ripetere le stesse identiche cose che ho ripetuto in conferenza stampa, in qualche maniera, il ruolo di pungolo dell’opposizione, diciamo pungolo, forse è un termine un pochino poco appropriato, perché su questa vicenda, nella ricostruzione, lei giustamente è partito dal 2000, io invece vado un po’ più vicino, ad un anno fa, dove di fatto viene chiesto un parere alla dirigente, all’ex dirigente del servizio competente e su questo parere di fatto di nulla si discute, anche se era un parere che di fatto dice…, “Considerava il servizio educativo svolto dalle congregazioni religiose verso le scuole dell’infanzia comunaliconferenza, in quanto affidato senza alcuna procedura di evidenza pubblica, in contrasto con la normativa in materia di contratti pubbliciuna comunicazione anche aperta al pubblico, di appalto ripetere le stesse identiche spiegazioni e concessioni”considerazioni date in quella circostanza e vale a dire, cosa che probabilmente avrebbe dovuto immediatamente interessare la Commissione competentepartiamo dai fatti, per poter valutare in tempi non sospetti, quando c’erano ancora tante possibilità di valutare e studiare soluzioni alternative, anche o sicuramente con l’ausilìo di giuristi e del settore dell’avvocatura, invece nulla di questo accade. Io sono costretto a fare una richiesta di accesso agli atti per avere quel documento e il giorno prima che mi viene consegnato questo accesso agli atti troviamo la famosa delibera di cui lei prima ha menzionatopoi dopo andiamo alla valutazione politica, che di fatto l’indirizzo era quello di individuare nuovi ambiti e forme di collaborazione tra Comune e le congregazioni religiose anche per attività diverse dall’insegnamento, quali ad esempio supporto, assistenza ai bisognosi, cioè di fatto non per l’insegnamento, ma poteva essere per la portineria anziché per…, ruoli secondari, che comunque avevano poco a che fare con l’insegnamento e quindi con la fase, diciamo, prettamente educativa. Del resto questo trova pienamente riscontro nella determina di tre giorni, dopo la 1752, con la quale si formulava regolare disdetta, entro il 31 dicembre, delle convenzioni con le congregazioni religiose. In mezzo a questi atti, se non ricordo male, c’era stato un comunicato ufficiale, un comunicato stampa ufficiale di questa Amministrazione, che intitolava “Scuole paritarie, le suore non lasceranno”, salvo, poi, nel corpo di quello che era, al di là del titolo, bello, grosso, nel corpo del comunicato veniva ribadito l’indirizzo degli uffici di individuare nuovi ambiti e nuove forme di collaborazione, di fatto si era già decisa quella che era la storia delle congregazioni, sì, rimangono ma a fare altro. Quindi chi si adattava, chi si adeguava a svolgere compiti, mansioni, ruoli e funzioni diverse da quelle dell’insegnamento, che potevano essere di qualsiasi genere, quindi, ripeto la portineria, a fa le pulizie anziché mettere a posto i quadri dentro la scuola bene, per il resto non c’era strada, altrimenti se non quella di privatizzare la scuola stessa. Quindi sono obbligato a presentare, insieme alla Consigliera Miele, una Mozione affinché venga discusso in Consiglio Comunale e venga trovata una soluzione alternativa, tant’è che la Mozione impegnava il Sindaco e la Giunta ad adottare ogni atto e provvedimento idoneo a sostenere il perseguimento di un’offerta formativa che garantiva l’uguaglianza delle offerte formative educative, attuato con la certezza che il personale religioso delle congregazioni venisse utilizzato nell’insegnamento e chiarire quale era il percorso e la forma giuridica che avrebbe regolato il rapporto con le congregazioni. Quindi, sempre per fare la cronistoria di quello che succede: il 18 dicembre arriva l’out out alle congregazioni religiose, dove gli viene detto: “O si fa questo o c’avete comunque 10 giorni di tempo per decidere” e tra le opzioni non c’era quella di cui tutti oggi ci rallegriamo vedo che è stata trovata, ripeto, erano quelle che avevo prima menzionato. Quindi nel Consiglio Comunale del 21 dicembre presentiamo un ulteriore Emendamento, sempre alla Mozione presentata da me e dalla Miele, dove andiamo a chiedere di calendarizzare la revisione del regolamento nella Commissione competente, perché quello doveva essere fin dall'inizio, cioè un tema del genere che è di competenza di questo Consiglio, altrimenti oggi non stavamo qui in questo Consiglio, doveva essere discusso nella competente Commissione non appena giungeva quel parere che diceva: “C’è qualcosa che non va. Dobbiamo rettificare un rapporto giuridico. Dobbiamo ridisciplinare un rapporto che oggi non ha più il fondamento giuridico per andare avanti in questa materia e in questo modo”. In quel momento immediatamente si doveva attivare la Commissione competente, non che si lasciava all’oscuro l’intero Consiglio Comunale, le intere Commissioni e si faceva immediatamente un atto di Giunta e quindi una delibera consequenziale, che già tagliava le gambe a qualsiasi altra opportunità. Quindi, da lì, poi, quello che è successo lo ricordiamo tutti quanti costruita insomma, no, fino ad arrivare finalmente a quello che era l’auspicio che ci ponevamo tutti noi come opposizioneattraverso una serie di…, delle categorie di giudizi, che era quello fanno parte di trovare una forma giuridica alternativa, un modo di far politica che garantisse il mantenimento delle congregazioni religiose nel ruolo che hanno svolto per tutti quegli anni. E poi lasciamo perdere tutti i ritardi che ne sono susseguiti, perché giustamente la trattativa che c’è stata dopo poco non mi è piaciuta, dal punto di vista proprio formale, perché secondo me anche quella più che discutere, trattare con le congregazioni sarebbe stato più opportuno che ne parlassimo sempre nella Commissione competente, probabilmente saremmo arrivati a formulare una proposta decorosa, dignitosa per le congregazioni stesseappartiene, che non avrebbero dovuto assolutamente direci appartiene, dal quale prendiamo le distanze ed è logico che chi è abituato a far politica in una certa maniera è portato a valutare i fatti, a giudicare i fatti attraverso la sua lente, perché poi è chiaro che se c’hai sempre questo tipo di occhiali la visione, poi, dice: “NoMa so tutti uguali, sono tutti così”, necessariamente. E quindi esiste un diverso modo anche di interpretare la pubblica amministrazione, fortunatamente, ed esistono anche delle persone diverse che non sono interpreti di questo diverso modo e queste persone diverse sono state, sono le persone che hanno collaborato con me, che mi hanno accompagnato in questo percorso in questi due anni, ammetto, poi, che qualcuno può, invece, aver manifestato, come è fisiologico che sia, dei malumori. L’esperienza di Latina Bene Comune è frutto di una scelta popolare, non è l’emanazione di una coalizione cui prendere le telefonate per la scelta di questo o quell’altro Assessore, ma le scelte sono sempre state fatte in maniera totalmente libera dal sottoscritto, che è liberissimo di consultare chi vuole, ma poi è stato sempre autonomo nelle sue scelte. E quindi, dicevo, esistono delle persone diverse che ad un certo punto si mettono in discussione e che danno al Sindaco la possibilità di risceglierle. Questo è quanto accaduto, l’ho già detto, quindi lo ripeto per la…, lo ripetiamo qui, in questo contesto, che ad un certo punto, vista anche la imminente scadenza dei due anni e visto che di solito mi risulta essere anche abbastanza consuetudine nelle altre esperienze amministrative, perché non me le sono inventate io queste cose, ho visto anche che è abbastanza consuetudine, hanno ritenuto opportuno ad un certo punto, verso il mese di febbraio più o meno, in una tranquilla e dialettica discussione e confronto in Giunta, hanno detto: “Noi informalmente ti rimettiamo il mandato e sei liberissimo di scegliere”. È altresì vero che nel momento in cui ho fatto le scelte della Giunta iniziale, fatta dopo circa 10 - 15 giorni dal mio insediamento, che alcuni degli Assessori scelti avevano già manifestato in partenza l’intenzione di andare avanti per un certo tempo e vedere la compatibilità anche rispetto alla loro attività lavorativa, visto che facciamo tutti altro, chi ha scelto poi di lasciare la propria attività temporaneamente, come il sottoscritto, ha fatto una scelta pesante, importante, ma giustamente non ci ha obbligato nessuno, è stata una scelta diciamo assolutamente libera. E quindi quel qualcuno che già all’inizio aveva detto: “Diamoci anche un tempo di un paio d’anni”, anche perché ognuno aveva delle scadenze sulla propria attività lavorativa e pertanto, come nel caso, appunto, di Felice Costanti e di Giulio Capirci questo è pocostato, forse qua dobbiamo aumentareinsomma, qua dobbiamo abbassare”un termine che avevamo tranquillamente condiviso. Rispetto ad altre scelte sapevano benissimo gli Assessori che io mi prendevo questa libertà di fare una scelta teoricamente migliorativa? Sarebbe offensivo anche in chi ha preceduto, chi è stato il precedente Assessore dire questo, ma, diciamo, potrebbe anche starci, no? Quando si fanno dei cambi in corsa, che vedo, appunto, sono abbastanza consuetudine o li fai perché la tua coalizione in qualche momento scricchiola, traballa e quindi devi prendere ordine anche dall’altro partito con cui sei arrivato a governare e allora devi accettare obtorto collo oppure fai una scelta in base a fisiologica…, diciamo stanchezza, usiamo questo termine oppure perché, alla luce di quello che è stato fatto in questi due anni, pensi che in quel momento possa essere più funzionale questa persona rispetto ad un’altra, perché sinceramente in quel momento servono caratteristiche diverse. Beccatevi il solito esempio calcistico, quando uno fa un cambio al solito il cambio lo fa o perché quello che sta giocando è stanco o perché in quel momento serve uno che fa il grosso piuttosto che uno che cerca di rubare palla, oppure perché in quel momento serve anche dare una scossa insomma, di qualsiasi tipo o natura possa essere, poi non credo è detto che meritassero quel tipo di trattamento che gli è stato dato con quella sorta di trattativa, fra le altre cose pubblicizzata nei vari mezzi stampaquesto produca i risultati sperati. E questo ve lo dico anche in virtù della mia esperienza pluriennale, fortunatamente sono stato sostituito poche volte, ma di solito chi esce non è mai contento, ed è giusto che sia così, perché è fisiologico che sia così, poi chi lo accetta con maggiore sportività bene. Ho fatto anche l’allenatore e quando mi è capitato di fare dei cambi qualcuno, insomma, giustamente poteva non essere contento ed è anche fisiologico che sia così. Quindi, rispetto alla paventata…, e quindi andiamo all’analisi politica, anzi vi dico così, tanto per citazioni, così ringrazio una fonte interna che mi ha comportato prodotto questa documentazione che noi arriviamo ad approvare queste famose convenzioni a 10 giorni vedo oggi, ma non è tanto per dire che siamo tutti uguali, ma, insomma, la meraviglia espressa dal mese Consigliere Calandrini, lui era Presidente del Consiglio Comunale di agosto, a 10 giorni dalla pausa estiva delle stesse congregazioniquesta Amministrazione che si è insediata nel giugno 2011 e che aveva un X numero di Assessori, che comunque non ci sarebbero statepoi…, che poi a poco più di dicembre del 2011 ne sono usciti quattro e ne sono entrati cinque e tra questi cinque ricordo Maietta Assessore al Bilancio, Di Rubbo Assessore all’Urbanistica, poi ad un mese dall’inizio dell’anno scolasticocerto punto se ne va Campo, propriose ne va Maglietta, se ne va Fanti, se ne va Picca, entrano Calvi, Nasso, Tripodi e Mastrogiacomo nel maggio 2014. Nel dicembre 2014 esce Cirillo, Cecere, Di Cocco, Mastrogiacomo entra Tiero, Francalancia, La Rosa, rientra Panzera, cioè, insomma, siamo ad arrivare non last minuteun turnover anche esagerato se volete, last second a sottoscrivere queste convenzioni che già due mesi e mezzo fano? Ma, da quanto mi è stato riferito in Commissioneinsomma, sempre e solo perché richiesta da noi, perché probabilmente non ci sarebbe stato neanche quell’appuntamento in Commissione, sono state comunque accettate due mesi e mezzo fa, convenzione quindi preparata da quattro mesi e mezzo, accettata due mesi e mezzo fa, arriviamo a fine luglio in Consiglio Comunalequesto tanto per dire. Comunque, come ho detto io fin dal primo Consiglio Comunale, quello famoso del 21 dicembre, su questo tema e con questo atto che ci approntiamo ad approvare oggi, avremo sicuramente il merito di salvaguardare una risorsa preziosissima ed indispensabile per le famiglie di questa città, perché le scuole paritarie rappresentano un patrimonio ingente di passione educativa, competenza, servizi alla famiglia e lavoro per tante persone, un patrimonio pubblico aperto e offerto a tutti senza alcuna distinzione. Qui i ragazzi vengono educati alla fraternità, alla convivenza civile e alla solidarietà, pertanto noi oggi avevamo il dovere e abbiamo il dovere di tutelare le scuole paritarie, enti che hanno contribuito alla costruzione del nostro territorio e alla formazione scolastica e umana di molti nostri cittadini. E dopo oggi sono convinto che ognuno di noi, chi più chi meno, può con soddisfazione sentirsi orgoglioso di aver contribuito a questo risultato. Grazie. Un’ultima cosa, approfitto, me l’ero dimenticata, per quanto riguarda l’appunto che lei ha fatto in merito a Borgo Faiti, le sue parole…, a parte qualche eccezione che mi ha fatto, mi sono piaciute, le condivido in buona parte, però dia un esempio fino alla fine, perché anche nel Consiglio scorso ho visto che ha dato un’apertura importante a proposito di quel famoso Emendamento sulle mense scolastiche, Borgo Faiti, la congregazione che attualmente gestisce la scuola paritaria purtroppo deve lasciare per limiti di età, beh, io quello che le chiedo: si attivi immediatamente per trovare una nuova congregazione che possa dare una continuità a quella comunità, così come è stata garantita fino ad oggi e sicuramente oltre, diciamo, gli intenti, oltre i buoni propositi dimostrerebbe che veramente ha a cuore questo tema e veramente oggi possiamo pensare di avere un atteggiamento costruttivo tutti quanti insieme verso il fine comune e il buon fine comune. GrazieLei era altro.

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Presidente del Consiglio. A lei Grazie Consigliere Di Russo. Abbiamo ulteriori richieste di intervento su questo argomento? Nessuno vuole intervenire? Se nessuno vuole intervenire passiamo alle dichiarazioni di voto. Quindi dichiaro chiusa la parolafase della discussione, apro quella delle dichiarazioni di voto. Io riconosco l’onestà intellettuale dell’AssessoreCi sono dichiarazioni di voto su questo argomento? Prego, Consigliere Coluzzi. Avendo presentato anche gli Emendamenti sembra opportuno farla Presidente, anche se gran parte dei contenuti, diciamo, di carattere politico li abbiamo già espressi. Personalmente, ma credo, insomma, poi di rispecchiare quello che ha cercato è il pensiero condiviso un po’ di dare una rappresentazione tutti, sicuramente non può che esserci un sentimento di compiacimento per quello che è il risultato che oggi tutti insieme andiamo ad approvare e a portare concretamente nella nostra città. E dico questo perché, andando un po’ a riprendere anche il motivo da cui nasce questo impegno e questa sensibilità portata in Consiglio Comunale, facendo anche un discorso che va un po’ fuori le righe di quelli che sono stati degli eventi e ha anche riconosciutogli schemi politici, semplicemente partendo dal fatto che come tanti giovani della nostra città che viaggiano, cercano di guardare ciò che di bello avviene fuori dal nostro territorio, in qualche manieramolte occasioni è stato possibile osservare, il ruolo toccare con mano, confrontarci con delle realtà che a noi sono sempre sembrate veramente distanti e quasi utopiche per la città di pungolo dell’opposizioneLatina, diciamo pungolo, forse e per questo motivo una cosa che io odio veramente è un termine un pochino poco appropriato, perché su questa vicenda, nella ricostruzione, lei giustamente è partito dal 2000quando si dice: “Perché a Latina questo non si può fare. Perché a Latina questo non c’è. Perché a Latina non abbiamo nulla”. Bene, io invece vado penso che questo possa essere veramente un po’ più vicinoprimo passo per capire che le cose possiamo farle anche nella nostra città, ad un anno fal’importante è metterci la faccia e credere in quello che vediamo, dove riempiendoci gli occhi di fatto viene chiesto un parere alla dirigente, all’ex dirigente del servizio competente e su questo parere di fatto di nulla si discute, anche se era un parere bellezza che di fatto dice…, “Considerava il servizio educativo svolto dalle congregazioni religiose verso le scuole dell’infanzia comunali, in quanto affidato senza alcuna procedura di evidenza pubblica, in contrasto con la normativa in materia di contratti pubblici, di appalto e concessioni”, cosa che probabilmente avrebbe dovuto immediatamente interessare la Commissione competente, per poter valutare in tempi non sospetti, quando c’erano ancora tante possibilità di valutare e studiare soluzioni alternative, anche o sicuramente con l’ausilìo di giuristi e del settore dell’avvocatura, invece nulla di questo accade. Io sono costretto guardiamo intorno a fare una richiesta di accesso agli atti per avere quel documento e il giorno prima che mi viene consegnato questo accesso agli atti troviamo la famosa delibera di cui lei prima ha menzionato, che di fatto l’indirizzo era quello di individuare nuovi ambiti e forme di collaborazione tra Comune e le congregazioni religiose anche per attività diverse dall’insegnamento, quali ad esempio supporto, assistenza ai bisognosi, cioè di fatto non per l’insegnamentonoi, ma poteva cercando di riapplicare questa volontà anche sul nostro territorio. Come detto da qualcuno prima questa dovrà essere per non la portineria anziché per…, ruoli secondari, che comunque avevano poco a che fare con l’insegnamento e quindi con la fase, diciamo, prettamente educativa. Del resto questo trova pienamente riscontro nella determina di tre giorni, dopo la 1752, con la quale si formulava regolare disdetta, entro il 31 dicembre, delle convenzioni con le congregazioni religiose. In mezzo a questi atti, se non ricordo male, c’era stato un comunicato ufficiale, un comunicato stampa ufficiale di questa Amministrazione, che intitolava “Scuole paritarie, le suore non lasceranno”, salvo, poi, nel corpo casa in ambito tecnico di quello che erasarà il Settore Lavori Pubblici o il Settore Urbanistica della città, al ma dovrà essere veramente un’idea di là del titolo, bello, grosso, nel corpo del comunicato veniva ribadito l’indirizzo degli uffici di individuare nuovi ambiti e nuove forme di collaborazione, di fatto si era già decisa quella che era la storia delle congregazioni, sì, rimangono ma a fare altro. Quindi chi si adattava, chi si adeguava a svolgere compiti, mansioni, ruoli e funzioni diverse da quelle dell’insegnamentourbanistica intesa come visione della città, che potevano riguarderà tutto ciò che di eccellenza conserva il nostro territorio, partendo da quello che può essere di qualsiasi generela cultura, quindila musica, ripeto la portineriatutto ciò che riguarda il nostro essere e l'anima della nostra città, Un altro piccolo appunto, a fa le pulizie anziché mettere tal riguardo, facendo riferimento anche alla discussione avvenuta poc’anzi nella Commissione Capigruppo, ci tengo a posto i quadri dentro la scuola bene, per il resto sottolineare che quando un settore come quello dell’Urbanistica non c’era strada, altrimenti se non quella di privatizzare la scuola stessa. Quindi sono obbligato a presentare, insieme alla Consigliera Miele, una Mozione affinché venga discusso in Consiglio Comunale rimane chiuso nelle stanze dell’Amministrazione ma viene condiviso e venga trovata una soluzione alternativa, tant’è che la Mozione impegnava il Sindaco e la Giunta ad adottare ogni atto e provvedimento idoneo a sostenere il perseguimento di un’offerta formativa che garantiva l’uguaglianza delle offerte formative educative, attuato aperto con la certezza città diventa realmente un patrimonio di tutti e un patrimonio di tutti significa che il personale religioso delle congregazioni venisse utilizzato nell’insegnamento diventa anche una limitazione alla speculazione e chiarire quale era il percorso l’abuso e la forma giuridica al mal utilizzo del nostro territorio. E questo non significa che avrebbe regolato il rapporto con le congregazioni. Quindistiamo parlando di una chiusura totale, sempre per fare la cronistoria perché molto spesso c’è questo cortocircuito tra una pianificazione a volumetria zero e al blocco di quello che succede: il 18 dicembre arriva l’out out alle congregazioni religiose, dove gli viene detto: “O si fa questo o c’avete comunque 10 giorni di tempo per decidere” e tra le opzioni non c’era quella di cui tutti oggi ci rallegriamo tutto ciò che è stata trovatail comparto edilizio, ripeto, erano quelle che avevo prima menzionato. Quindi nel Consiglio Comunale del 21 dicembre presentiamo questo è un ulteriore Emendamento, sempre alla Mozione presentata da me e dalla Miele, dove andiamo a chiedere di calendarizzare la revisione del regolamento nella Commissione competentegrosso errore, perché quello doveva essere fin dall'inizioad oggi pianificare ed immaginare la città non significa bloccare l’edilizia, cioè un tema del genere ma significa andare a recuperare ciò che è di competenza di questo Consiglioc’è, altrimenti oggi non stavamo qui significa andare ad utilizzare il territorio in questo Consiglio, doveva essere discusso nella competente Commissione non appena giungeva quel parere maniera responsabile e significa capire realmente le risorse e le potenzialità che diceva: “C’è qualcosa che non va. Dobbiamo rettificare un rapporto giuridico. Dobbiamo ridisciplinare un rapporto che oggi non ha più il fondamento giuridico per andare avanti in questa materia e in questo modo”. In quel momento immediatamente si doveva attivare la Commissione competente, non che si lasciava all’oscuro l’intero Consiglio Comunale, le intere Commissioni e si faceva immediatamente un atto di Giunta e quindi una delibera consequenziale, che già tagliava le gambe abbiamo intorno a qualsiasi altra opportunità. Quindi, da lì, poi, quello che è successo lo ricordiamo tutti quanti insomma, no, fino ad arrivare finalmente a quello che era l’auspicio che ci ponevamo tutti noi come opposizione, che era quello di trovare una forma giuridica alternativa, che garantisse il mantenimento delle congregazioni religiose nel ruolo che hanno svolto per tutti quegli anni. E poi lasciamo perdere tutti i ritardi che ne sono susseguiti, perché giustamente la trattativa che c’è stata dopo poco mi è piaciuta, dal punto di vista proprio formale, perché secondo me anche quella più che discutere, trattare con le congregazioni sarebbe stato più opportuno che ne parlassimo sempre nella Commissione competente, probabilmente saremmo arrivati a formulare una proposta decorosa, dignitosa per le congregazioni stessenoi, che non avrebbero dovuto devono essere assolutamente dire: “No, questo è poco, forse qua dobbiamo aumentare, qua dobbiamo abbassare”, perché sinceramente non credo che meritassero quel tipo di trattamento che gli è stato dato con quella sorta di trattativa, fra le altre cose pubblicizzata nei vari mezzi stampa. E questo ha comportato che noi arriviamo ad approvare queste famose convenzioni a 10 giorni dal mese di agosto, a 10 giorni dalla pausa estiva delle stesse congregazioni, che comunque non ci sarebbero state, a poco utilizzate nella maniera più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico, proprio, cioè, ad arrivare non last minute, last second a sottoscrivere queste convenzioni che già due mesi e mezzo fa, da quanto mi è stato riferito in Commissione, sempre e solo perché richiesta da noi, perché probabilmente non ci sarebbe stato neanche quell’appuntamento in Commissione, sono state comunque accettate due mesi e mezzo fa, convenzione quindi preparata da quattro mesi e mezzo, accettata due mesi e mezzo fa, arriviamo a fine luglio in Consiglio Comunale. Comunque, come ho detto io fin dal primo Consiglio Comunale, quello famoso del 21 dicembre, su questo tema e con questo atto che ci approntiamo ad approvare oggi, avremo sicuramente il merito di salvaguardare una risorsa preziosissima ed indispensabile per le famiglie di questa città, perché le scuole paritarie rappresentano un patrimonio ingente di passione educativa, competenza, servizi alla famiglia e lavoro per tante persone, un patrimonio pubblico aperto e offerto a tutti senza alcuna distinzione. Qui i ragazzi vengono educati alla fraternità, alla convivenza civile e alla solidarietà, pertanto noi oggi avevamo il dovere e abbiamo il dovere di tutelare le scuole paritarie, enti che hanno contribuito alla costruzione del nostro territorio e alla formazione scolastica e umana di molti nostri cittadini. E dopo oggi sono convinto che ognuno di noi, chi più chi meno, può con soddisfazione sentirsi orgoglioso di aver contribuito a questo risultato. Grazie. Un’ultima cosa, approfitto, me l’ero dimenticata, per quanto riguarda l’appunto che lei ha fatto in merito a Borgo Faiti, le sue parole…, a parte qualche eccezione che mi ha fatto, mi sono piaciute, le condivido in buona parte, però dia un esempio fino alla fine, perché anche nel Consiglio scorso ho visto che ha dato un’apertura importante a proposito di quel famoso Emendamento sulle mense scolastiche, Borgo Faiti, la congregazione che attualmente gestisce la scuola paritaria purtroppo deve lasciare per limiti di età, beh, io quello che le chiedo: si attivi immediatamente per trovare una nuova congregazione che possa dare una continuità a quella comunità, così come è stata garantita fino ad oggi e sicuramente oltre, diciamo, gli intenti, oltre i buoni propositi dimostrerebbe che veramente ha a cuore questo tema e veramente oggi possiamo pensare di avere un atteggiamento costruttivo tutti quanti insieme verso il fine comune e il buon fine comunesbagliata. Grazie.

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Presidente del Consiglio. A Ringraziamo il Sindaco per il suo intervento in apertura. Passiamo quindi alla discussione su questo argomento all’ordine del giorno. Chiedo se ci sono Consiglieri Comunali che vogliono intervenire su questo argomento. Lei Carnevale? Prego, a lei la parola. Grazie Presidente. Io riconosco l’onestà intellettuale dell’Assessoreparto proprio dalla parte finale dell’intervento del Sindaco, che ha cercato quando parla di dare una rappresentazione di quelli che sono stati degli eventi e ha anche riconosciutocultura delle regole. Vede, in qualche maniera, il ruolo di pungolo dell’opposizione, diciamo pungolo, forse è un termine un pochino poco appropriato, perché su questa vicenda, nella ricostruzione, lei giustamente è partito dal 2000, io invece vado cultura delle regole stride un po’ più vicinocon l’inizio del suo intervento, quando dice: “Questa è un’occasione per ripetere quanto già detto in conferenza stampa”, perché, come già le è stato fatto notare all’inizio del punto all’ordine del giorno, noi oggi siamo qui perché abbiamo chiesto la convocazione, l’autoconvocazione come minoranza, come opposizione, quando è espressamente previsto nell’articolo 39 del nostro regolamento comunale che l’Assessore può essere revocato dal Sindaco, della revoca e della sostituzione, anche a seguito di dimissioni, il Sindaco ne dà motivata comunicazione al Consiglio nella prima seduta utile. Allora, mi deve spiegare per quale motivo lei parla tanto di regole e poi inciampa già su una basilare, che è prevista nel nostro regolamento comunale, che abbiamo approvato tutti insieme qualche mese fa. È obbligato a venire a riferire solo perché è l’opposizione che le fa notare che stiamo violando il regolamento. Stiamo violando quello che è alla base del rispetto di questa assise, alla base del rispetto di tutti i Consiglieri, alla base del rispetto di tutti i cittadini di questa nostra città. Entrando, invece, poi in quello che è il merito della questione del punto all’ordine del giorno di oggi, anche qui, come è stato prima fatto evidenziare, in due anni di amministrazione abbiamo assistito ad un anno favalzer di poltrone, tra dimissioni e nuove nomine di Presidenti di Commissioni, Presidente del Consiglio, Consiglieri, dirigenti e Assessori che non hanno precedenti, non hanno precedenti neanche delle amministrazioni degli anni ’80, guardi. Emblematico sicuramente è il caso, beh, il caso di Doria, che non è che se n'è andato come dirigente punto e basta, ma proprio dalla cronaca dei giornali cui lei faceva prima riferimento, dice: “E che non leggete i giornali”, io dai giornali ho letto che se n’è andato ma ha fatto un bello esposto in Procura della Repubblica. Così come se n’è andata di corsa la Pizzella, che era comunque un dirigente fiore all’occhiello di questa Amministrazione e, da quanto apprendiamo da questi giorni, lo stesso Cappucci ha la valigia pronta e il biglietto del treno già fatto. Per arrivare, appunto, al problema degli Assessori, dove di fatto viene chiesto noi, perché lei, Sindaco, ha optato per il maggior numero di deleghe da dare, avrebbe potuto tranquillamente farne di meno, così come erano in precedenza, ma lei ha optato per farne nove, che è il numero massimo previsto. E qui tra chi ha preferito spontaneamente prendere le distanze dalla vostra gestione, chi ha dovuto subire la regola del un parere alla dirigentepo’ per ciascuno non fa male a nessuno e chi è stato coinvolto in indagini della Magistratura, all’ex dirigente del servizio competente e su questo parere sta di fatto che cinque e quindi più della metà, quasi il 60% della sua Giunta in meno di nulla due anni si discuteè perso per strada. Con questo da una parte va individuato il tentativo disperato, anche se era un parere che di fatto dice…, “Considerava il servizio educativo svolto dalle congregazioni religiose verso le scuole dell’infanzia comunali, in quanto affidato senza alcuna procedura di evidenza pubblica, in contrasto con la normativa in materia di contratti pubblicicome giustamente lei faceva notare prima, di appalto scelte migliorative per correggere una gestione a dir poco disastrosa della nostra città che c’è stata fino ad oggi, e concessioni”dall’altro va evidenziato che tra i 5 Assessori che hanno, diciamo, mollato o sono stati indotti a mollare troviamo proprio Antonella Di Muro, che non era solo Assessore, ma Consigliera eletta con 278 voti, una Consigliera che se non si fosse dimessa oggi la collega Aramini non era seduta su quel posto, la collega Aramini non era Consigliere Comunale, lei ha giovato delle dimissioni date dalla Consigliera Di Muro per fare l’Assessore e dopo due anni si è ritrovata fuori da tutto, cosa che probabilmente avrebbe dovuto immediatamente interessare non è mai accaduta in questa Amministrazione. Praticamente si è mandato a casa uno dei due Assessori, dei due soli Assessori che, come si suol dire, ci hanno messo la Commissione competentefaccia. Si era candidata, è stata votata e poi è stata mandata a casa. Due di quegli Assessori erano da tutti riconosciuti come i padri nobili della sua Giunta, ispiratori del programma e del progetto di LBC ed uno che era stato da lei Sindaco, da lei Sindaco decorato con le tre deleghe più importanti dell’Amministrazione, quelle stesse deleghe oggi attribuire in due Assessori diversi e le cui vicende possiamo prendere come esempio della diversa sensibilità che ci caratterizza. Avete per poter valutare caso sentito esponenti di questa maggioranza speculare, appunto, su quelle vicende giudiziarie che hanno coinvolto il vostro mega Assessore, il plenipotenziario al quale avete consegnato le chiavi del centro vitale di questa Amministrazione? Ebbene, assolutamente no, no, perché noi sicuramente siamo i primi a congratularci con le forze dell’ordine e con la Magistratura per l’ottimo operato che conseguono, ma allo stesso tempo non abbiamo l’arroganza di fare nostri meriti che non abbiamo e soprattutto siamo sempre convinti che il nostro sistema giudiziario sia imperniato sulla presunzione di innocenza, che ci impone di attendere l’esito dei tre gradi di giudizio e salvaguardare la dignità delle persone coinvolte fino a sentenza passata in tempi giudicato, sensibilità che non sospetti, quando c’erano ancora tante possibilità di valutare e studiare soluzioni alternativemi pare che appartenga anche a voi. Del resto ricordiamo le parole più gettonate da lei Sindaco, anche in precedenza, nell’intervento che ha fatto prima, così come della sua stessa maggioranza, legalità, trasparenza e democrazia. Legalità, sfuggono, mi sfuggono i meriti che questa Amministrazione può vantare a tal proposito, anzi si ha tanto la sensazione che si voglia, come ho accennato prima, speculare sui risultati ottenuti dalla Magistratura e dalle forze dell’ordine. Quali sarebbero i meriti che potete intestarvi? Ci sono stati atti, denunce esposti o sicuramente quant’altro di cui non siamo a conoscenza? Che cos’è che vi dà il diritto di ergervi a censori? Cosa vi fa credere che solo voi siete quelli giusti e tutti gli altri no? Io ho provato a ricordare qualcosa che vi caratterizzasse a tal proposito e oltre ad un esposto su presunte pressioni per l’assegnazione di un chiosco e l’idea, ribadisco l’idea, datata ormai un anno, di una Commissione Consiliare Antimafia, con l’ausilìo la finalità, come sostenuto dal Consigliere Bellini e tanto per tornare al discorso di giuristi e del settore dell’avvocaturaprima, invece nulla che non solo la persona su cui gravano sospetti sia esclusa dal rapporto con l’Amministrazione ma anche la sua cerchia, più di questo accadenon ho memoria. Io Più di questa dichiarazione, che solo se casca il sospetto su una persona automaticamente tutto ciò che gli sta intorno deve essere allontanata dalla macchina amministrativa. Così come la trasparenza, anche questa parola ha imperniato le linee programmatiche sin dall’inizio del suo mandato, si parlava di casa di vetro, tutto alla luce del sole e siamo invece sempre alle solite frasi, frasi di rito, che non fanno sco …(incomprensibile)… con la realtà. E di casi concreti se ne potrebbero fare molti, ma per non andare molto lontano basta ricordare l’accesso agli atti, sì, uno di quei tanti accessi agli atti che sono costretto una delle cause del rallentamento degli uffici e le hanno sempre dato particolare fastidio, e ricordo, a fare una richiesta tal proposito, lo spacchettamento che avete fatto in merito agli incarichi legali per la costituzione in giudizio di accesso ABC, in merito al ricorso edilizia. Lo sa quando ho fatto l’accesso agli atti per avere quel documento conoscenza e scienza di quegli incarichi? Il 2 febbraio. Lo sa, Sindaco, quando mi è stata evasa quella richiesta? 90 giorni dopo, 90 giorni dopo, quando, se non sbaglio, il giorno prima Testo Unico dà come limite massimo 30 giorni. E arriviamo alla democrazia, ricordiamo tutti l’illuminata lezione del significato di democrazia fatta da qualche Consigliere di maggioranza nell’ultimo Consiglio Comunale, ribadito addirittura in sede di una Commissione Affari Istituzionali, anche perché mi ricordava un non so che mi viene consegnato questo accesso agli atti troviamo la famosa delibera di cui lei prima ha menzionato, che di fatto l’indirizzo era quello di individuare nuovi ambiti e forme di collaborazione tra Comune e le congregazioni religiose anche per attività diverse dall’insegnamento, quali ad esempio supporto, assistenza ai bisognosi, cioè di fatto non per l’insegnamento, ma poteva essere per la portineria anziché per…, ruoli secondari, che comunque avevano poco a che fare con l’insegnamento e quindi con la fase, diciamo, prettamente educativadel marchese del Grillo. Del resto questo trova pienamente riscontro nella determina di tre giorni, dopo la 1752, con la quale si formulava regolare disdetta, entro il 31 dicembre, delle convenzioni con le congregazioni religiose. In mezzo a questi atti, se non ricordo male, c’era stato un comunicato ufficiale, un comunicato stampa ufficiale di questa Amministrazione, che intitolava “Scuole paritarie, le suore non lasceranno”, salvo, poi, nel corpo di quello che era, al di là del titolo, bello, grosso, nel corpo del comunicato veniva ribadito l’indirizzo degli uffici di individuare nuovi ambiti e nuove forme di collaborazione, di fatto si era già decisa quella che era la storia delle congregazioni, sì, rimangono ma a fare altro. Quindi chi si adattava, chi si adeguava a svolgere compiti, mansioni, ruoli e funzioni diverse da quelle dell’insegnamento, che potevano essere di qualsiasi genere, quindi, ripeto la portineria, a fa le pulizie anziché mettere a posto i quadri dentro la scuola bene, per il resto non c’era strada, altrimenti se non quella di privatizzare la scuola stessa. Quindi sono obbligato a presentare, insieme alla Consigliera Miele, una Mozione affinché venga discusso realmente è emerso in Consiglio Comunale e venga trovata una soluzione alternativa, tant’è che la Mozione impegnava il Sindaco e la Giunta ad adottare ogni atto e provvedimento idoneo a sostenere il perseguimento di un’offerta formativa che garantiva l’uguaglianza delle offerte formative educative, attuato con la certezza che il personale religioso delle congregazioni venisse utilizzato nell’insegnamento e chiarire quale era il percorso e la forma giuridica che avrebbe regolato il rapporto con le congregazioni. Quindi, sempre per fare la cronistoria di quello che succede: il 18 dicembre arriva l’out out alle congregazioni religiosequel Consiglio, dove gli viene detto: “O si fa questo o c’avete comunque 10 è stata fatta questa bella lezione, e nei giorni seguenti è più simile al tentare di tempo per decidere” riportare questa democrazia sotto forma di regime, infatti avete bocciato un emendamento che mirava semplicemente a garantire il diritto dell’opposizione di convocare la Commissione su determinati temi, alla luce delle modifiche normative e tra le opzioni non c’era quella di cui tutti oggi ci rallegriamo politiche degli ultimi anni. Dobbiamo ricordare che è stata trovata, ripeto, erano quelle che avevo prima menzionato. Quindi nel Consiglio Comunale del 21 dicembre presentiamo un ulteriore Emendamento, sempre alla Mozione presentata da me e dalla Miele, dove andiamo a chiedere cambiato il premio di calendarizzare la revisione del regolamento nella Commissione competente, perché quello doveva essere fin dall'inizio, cioè un tema del genere che è di competenza di questo Consiglio, altrimenti oggi non stavamo qui in questo Consiglio, doveva essere discusso nella competente Commissione non appena giungeva quel parere che diceva: “C’è qualcosa che non vamaggioranza. Dobbiamo rettificare un rapporto giuridico. Dobbiamo ridisciplinare un rapporto ricordare che oggi non ha più il fondamento giuridico per andare avanti in questa materia e in questo modo”. In quel momento immediatamente si doveva attivare la Commissione competente, non che si lasciava all’oscuro l’intero Consiglio Comunale, le intere Commissioni e si faceva immediatamente un atto di Giunta e quindi una delibera consequenziale, che già tagliava le gambe a qualsiasi altra opportunità. Quindi, da lì, poi, quello che è successo lo ricordiamo tutti quanti insomma, no, fino ad arrivare finalmente a quello che era l’auspicio che ci ponevamo tutti noi come opposizione, che era quello di trovare una forma giuridica alternativa, che garantisse il mantenimento delle congregazioni religiose nel ruolo che hanno svolto per tutti quegli anni. E poi lasciamo perdere tutti i ritardi che ne sono susseguiti, perché giustamente la trattativa che c’è stata dopo poco mi è piaciuta, dal punto di vista proprio formale, perché secondo me anche quella più che discutere, trattare con le congregazioni sarebbe stato più opportuno che ne parlassimo sempre nella Commissione competente, probabilmente saremmo arrivati a formulare una proposta decorosa, dignitosa per le congregazioni stesse, che non avrebbero dovuto assolutamente dire: “No, questo è poco, forse qua dobbiamo aumentare, qua dobbiamo abbassare”, perché sinceramente non credo che meritassero quel tipo di trattamento che gli è stato dato con quella sorta di trattativa, fra le altre cose pubblicizzata nei vari mezzi stampa. E questo ha comportato che noi arriviamo ad approvare queste famose convenzioni a 10 giorni dal mese di agosto, a 10 giorni dalla pausa estiva delle stesse congregazioni, che comunque non ci sarebbero state, a poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico, proprio, cioè, ad arrivare non last minute, last second a sottoscrivere queste convenzioni che già due mesi e mezzo fa, da quanto mi è stato riferito in Commissione, sempre e solo perché richiesta da noi, perché probabilmente non ci sarebbe stato neanche quell’appuntamento in Commissione, sono state comunque accettate due mesi e mezzo fa, convenzione quindi preparata da quattro mesi e mezzo, accettata due mesi e mezzo fa, arriviamo a fine luglio in Consiglio Comunale. Comunque, come ho detto io fin dal primo Consiglio Comunale, quello famoso del 21 dicembre, su questo tema e con questo atto che ci approntiamo ad approvare oggi, avremo sicuramente il merito di salvaguardare una risorsa preziosissima ed indispensabile per le famiglie di questa città, perché le scuole paritarie rappresentano un patrimonio ingente di passione educativa, competenza, servizi alla famiglia e lavoro per tante persone, un patrimonio pubblico aperto e offerto a tutti senza alcuna distinzione. Qui i ragazzi vengono educati alla fraternità, alla convivenza civile e alla solidarietà, pertanto noi oggi avevamo il dovere e abbiamo il dovere di tutelare le scuole paritarie, enti che hanno contribuito alla costruzione del nostro territorio e alla formazione scolastica e umana di molti nostri cittadini. E dopo oggi sono convinto che ognuno di noi, chi più chi meno, può con soddisfazione sentirsi orgoglioso di aver contribuito a questo risultato. Grazie. Un’ultima cosa, approfitto, me l’ero dimenticata, per quanto riguarda l’appunto che lei ha fatto in merito a Borgo Faiti, le sue parole…, a parte qualche eccezione che mi ha fatto, mi sono piaciute, le condivido in buona parte, però dia un esempio fino alla fine, perché anche nel Consiglio scorso ho visto che ha dato un’apertura importante a proposito di quel famoso Emendamento sulle mense scolastiche, Borgo Faiti, la congregazione che attualmente gestisce la scuola paritaria purtroppo deve lasciare per limiti di età, beh, io quello che le chiedo: si attivi immediatamente per trovare una nuova congregazione che possa dare una continuità a quella comunità, così come è stata garantita fino ad oggi e sicuramente oltre, diciamo, gli intenti, oltre i buoni propositi dimostrerebbe che veramente ha a cuore questo tema e veramente oggi possiamo pensare di avere un atteggiamento costruttivo tutti quanti insieme verso il fine comune e il buon fine comune. Grazie.40 Consiglieri siamo passati a

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Presidente del Consiglio. A Grazie Consigliere Forte. Ci sono ulteriori interventi? Non ho nessuno iscritto a parlare. Lei Consigliera Aramini? Prego, a lei la parola. Io riconosco l’onestà intellettuale dell’AssessoreAnche se ormai qua il dibattito è diventato filosofico. Ce l’hai con me, scusa? Perché? No, dici filosofico, dico ce l’hai con me. No, no. Ce l’hai con Leotta allora? No. Ce l’ho con il destino che ha voluto… Allora, io riprendo delle parole dette dal Sindaco, che diciamo anche sempre, Latina è una città complessa e ovviamente anche complicata, complicata da un sistema di gestione che ha portato anche tante criticità, problemi che stiamo cercando di risolvere, però, ecco, riflettendo anche sull’intervento così…, non vorrei delirante, perché è proprio brutto, però, insomma, così surriscaldato del collega Carnevale, no, che ha cercato dipinto questa esperienza in un modo…, ovviamente dell’opposizione totalmente catastrofico. …(incomprensibile)…. del vostro Assessore. Potrebbe essere catastrofico pure l’Assessore. Dunque, in effetti però questa Amministrazione secondo me ha raggiunto molti, certo, non tutti, perché ad esempio sui rifiuti ci sono ancora delle evidenti criticità, obiettivi importanti, obiettivi che però sono stati sia di dare processo che di prodotto, di processo perché comunque, come da più persone è stato messo in risalto, ci sono stati dei cambiamenti sulle procedure che non si vedono però ci sono nella documentazione delle progettazioni, vedi il TUP, il Peg. Abbiamo dato indirizzi ben precisi e il Sindaco ricordava come dall’inizio di questa Amministrazione si siano fatte ben 60 gare, ecco, fare una rappresentazione gara che è dispendioso anche di quelli forze, di ricorsi, di controricorsi, che ormai vanno di moda, insomma, è stato un indirizzo totalmente innovativo rispetto ai precedenti modi di fare, di proroghe su proroghe, eccetera. Ma anche risultati di prodotto, perché la gestione dei servizi sociali diversa che si sta ancora di più evolvendo con nuovi tipi di progettazione, il TPL nuovo dei trasporti, l’illuminazione pubblica, ci metto anche i regolamenti che sono stati degli eventi tanto bistrattati, però comunque sono dei modi di regolamentare la vita di una Amministrazione, no? La Casa della Città che abbiamo praticamente lanciato oggi e ha anche riconosciutotrasversalmente, però, a tutto ciò c’è una sorta di guida etica secondo me, che è in qualche manieraprimo piano, il ruolo di pungolo dell’opposizione, diciamo pungolo, forse è un termine un pochino poco appropriatocioè la promozione della partecipazione, perché su questa vicendacome proprio leva strategica del cambiamento, nella ricostruzionecaposaldo del civismo, lei giustamente perché qui volevo rispondere anche a Forte, che ha fatto un intervento di alto valore politico, io... …(incomprensibile)…. Ma che offesa, magari. Cioé… Dici parlare di civismo come diversità, no, è partito dal 2000pericoloso, cioè, ma quando uno dice così, di cui io invece vado un po’ più vicinosono convinta, non è che c’è la diversità della persona, cioè non è che io come persona sono diverso da uno che è di un partito, è che il modo di ragionare, il modo di ragionare, no, i capisaldi etici del civismo sono la partecipazione e le competenze, cioè nel senso che siamo convinti che una cosa la fa bene un competente, quindi anche negli incarichi, negli assessorati, eccetera, si preferisce la competenza, poi se… Quindi, questa cosa delle civiche non è un caso che sta prendendo piede in tutta Italia, cioè si sta, diciamo…, cosa non ha, non ha ancora sviluppato quel coordinamento nazionale per far sì che emerga a tutti gli effetti questo movimento come un movimento con un proprio ruolo, che è diverso dalle liste civetta che possono nascere in occasione proprio, guarda caso delle elezioni, che appoggiano questo o quel partito. Quindi civismo come centralità delle competenze e centralità della partecipazione, partecipazione come leva strategica del cambiamento. Quindi secondo me c’è un pensiero diverso che sta interessando, appunto, abbiamo detto molti cittadini nauseati da che? Nauseati da una mentalità di gestione dei partiti che ancora oggi, cioè, persiste. Forse il vero civismo… Ce lo dovevi dire pure quando abbiamo fatto le elezioni provinciali, se ce lo dicevi forse avremmo ragionato diversamente, ce lo potevi dire. Ma è una cosa talmente vecchia… Se ce lo dicevi… Vabbè, ma se voi avete scelto di votare in un modo, perché siete spaccati all’interno vostro, cioè… Vabbè, però non stiamo qua a fare il resoconto delle provinciali, no? Forse il vero civismo, io penso e lo auguro che sia uno strumento per combattere per me un qualcosa che per me si deve combattere, mi dispiace per Adinolfi, ma il populismo pericoloso della Lega, che sta fagocitando la destra, ma anche un po’ il Movimento 5 Stelle, e che, stando alle elezioni dell’Emilia Romagna, che ho sempre seguito con attenzione, perché sono stata ad abitare anche lì, anche del PD, perché comunque, poi, il quadro dei votanti della Lega teneva solamente in Toscana, nell’alta Toscana, quindi immagino che tante persone del PD abbiano votato addirittura la Lega. Quindi, quando qualcuno chiede: “Ma quali meriti potete vantare per i successi delle forze dell’ordine”, io dico meriti no, perché mica le forze dell’ordine sono una appendice della politica, ma sicuramente i demeriti ci sono stati nelle scorse consiliature, vista l’inchiesta Olimpia e nella ricerca, appunto, delle Giunte di ben due settori poi indagati, presenti per ben due anni. Giunte che si sono rimescolate sotto i diktat dei partiti, per equilibri politici e mi fa piacere quando Calandrini ha detto, ad un anno facerto punto, dove che il Sindaco aveva scelto liberamente. Ecco, pure questa scelta liberamente, che secondo me ci fa onore, perché scegliere liberamente un assessore non lo considero di fatto viene chiesto secondo piano, vuol dire che io, il Sindaco, non io, il Sindaco nelle sue valutazioni è libero di ponderare i vari aspetti che sempre attengono, però, non ad un parere alla dirigentepartito, all’ex dirigente a qualcuno che dall’esterno detta tutto ciò. Quindi penso anche di dire che nel nostro DNA non c’è la smania delle famose poltrone, come non c’è neanche la possibilità di interventi infuocati come quello del servizio competente e su questo parere collega, che dà lezioni di fatto di nulla si discute, anche se era un parere che di fatto dice…, “Considerava il servizio educativo svolto dalle congregazioni religiose verso le scuole dell’infanzia comunali, in quanto affidato senza alcuna procedura di evidenza pubblica, in contrasto con la normativa in materia di contratti pubblici, di appalto e concessioni”, cosa che probabilmente avrebbe dovuto immediatamente interessare la Commissione competente, per poter valutare in tempi presunta non sospettilegalità, quando c’erano ancora tante possibilità di valutare e studiare soluzioni alternative, anche o sicuramente con l’ausilìo di giuristi e del settore dell’avvocatura, invece nulla di in questo accade. Io sono costretto a fare una richiesta di accesso agli atti per avere quel documento e il giorno prima che mi viene consegnato questo accesso agli atti troviamo la famosa delibera di cui lei prima ha menzionatoprincipio, che sa benissimo, perché anche di fatto l’indirizzo era quello di individuare nuovi ambiti e forme di collaborazione tra Comune e le congregazioni religiose professione è Avvocato, inserisci in questo principio anche per attività diverse dall’insegnamentotutte quelle cose che ho detto prima sui regolamenti, quali ad esempio supporto, assistenza ai bisognosi, cioè di fatto non per l’insegnamento, ma poteva essere per la portineria anziché per…, ruoli secondari, che comunque avevano poco a che fare con l’insegnamento e quindi con la fasesulla, diciamo, prettamente educativapiù limpidezza delle procedure e delal documentazione di programmazione. Del resto questo trova pienamente riscontro nella determina Noi ribadiamo, c’è in tutti noi una volontà di tre giornimettere a disposizione le nostre competenze per promuovere il bene della città, dopo ma non solo in un’ottica di servizio come ricordava Olivier, perché non è sufficiente l’ottica di servizio secondo me, c’è anche la 1752volontà dell’innovazione, con dunque non gestire per gestire, per tirare a campare, risolvere, ma gestire per innovare, innovare procedimenti, innovare servizi, innovare la quale si formulava regolare disdettasituazione, entro il 31 dicembrecercando di aggiustare questi cancri che…, delle convenzioni con le congregazioni religiose. In mezzo a questi attinon solo gestire i cancri che ha ricevuto dal passato ma inserire elementi di innovazione, perché questa è anche la sfida di tutto, dell’istruzione, immagino anche dell’economia, no? Formazione, innovazione e sviluppo sono i tre…, se non ricordo malec’è formazione, c’era stato un comunicato ufficialequindi competenza, un comunicato stampa ufficiale non ci può essere innovazione e se non c’è l'innovazione non c’è lo sviluppo, lo dicono anche, soprattutto, l’hanno, diciamo, inaugurato tutti i documenti europei degli anni ’90. Inserire quindi elementi di questa Amministrazioneinnovazione utili ai cittadini e soprattutto in estrema libertà, perché anche questo emerge da tutti quei cambiamenti che, sì, li vogliamo ricordare della Giunta, ma che però ci sono stati e sono tutti equilibri di partiti, che intitolava “Scuole paritariepoi neanche mi ricordo bene, le suore non lasceranno”mi sa Forza Italia che si spacca, salvoquell’altro… no Forza Italia, Fratelli d’Italia, quindi se ne vanno questi, entrano quegli altri, fino addirittura a modificarsi a poco tempo dalla, poi, nel corpo di quello che era, al di là del titolo, bello, grosso, nel corpo del comunicato veniva ribadito l’indirizzo degli uffici di individuare nuovi ambiti e nuove forme di collaborazione, di fatto si era già decisa quella che era la storia delle congregazioni, sì, rimangono ma a fare altrosfiducia. Quindi chi si adattavaquesto annunciato rimpasto di Giunta, chi si adeguava a svolgere compitiannunciato attraverso, mansioni, ruoli e funzioni diverse da quelle dell’insegnamento, che potevano essere di qualsiasi genere, quindi, ripeto la portineria, a fa le pulizie anziché mettere a posto i quadri dentro la scuola bene, per il resto non c’era strada, altrimenti se non quella di privatizzare la scuola stessa. Quindi sono obbligato a presentare, insieme alla Consigliera Mieleaddirittura, una Mozione affinché venga discusso in Consiglio Comunale intervista non è certo stato calato dall’alto e venga trovata una soluzione alternativa, tant’è che la Mozione impegnava il Sindaco e la Giunta ad adottare ogni atto e provvedimento idoneo a sostenere il perseguimento di un’offerta formativa che garantiva l’uguaglianza delle offerte formative educative, attuato con la certezza che il personale religioso delle congregazioni venisse utilizzato nell’insegnamento e chiarire quale era il percorso e la forma giuridica che avrebbe regolato il rapporto con avrà le congregazioni. Quindi, sempre per fare la cronistoria di quello che succede: il 18 dicembre arriva l’out out alle congregazioni religiose, dove gli viene detto: “O si fa questo o c’avete comunque 10 giorni di tempo per decidere” e tra le opzioni non c’era quella di cui tutti oggi ci rallegriamo che è stata trovata, ripeto, erano quelle che avevo prima menzionato. Quindi nel Consiglio Comunale del 21 dicembre presentiamo un ulteriore Emendamento, sempre alla Mozione presentata da me e dalla Miele, dove andiamo a chiedere di calendarizzare la revisione del regolamento nella Commissione competente, perché quello doveva essere fin dall'inizio, cioè un tema del genere che è di competenza di questo Consiglio, altrimenti oggi non stavamo qui in questo Consiglio, doveva essere discusso nella competente Commissione non appena giungeva quel parere che diceva: “C’è qualcosa che non va. Dobbiamo rettificare un rapporto giuridico. Dobbiamo ridisciplinare un rapporto che oggi non ha più il fondamento giuridico per andare avanti in questa materia e in questo modo”. In quel momento immediatamente si doveva attivare la Commissione competentesue motivazioni, non che si lasciava all’oscuro l’intero Consiglio Comunale, le intere Commissioni e si faceva immediatamente un atto certo in una possibilità di Giunta e quindi una delibera consequenziale, che già tagliava le gambe a qualsiasi altra opportunità. Quindi, essere eterodiretto da lì, poi, quello che è successo lo ricordiamo tutti quanti insomma, no, fino ad arrivare finalmente a quello che era l’auspicio che ci ponevamo tutti noi come opposizione, che era quello di trovare una forma giuridica alternativa, che garantisse il mantenimento delle congregazioni religiose nel ruolo che hanno svolto qualcuno per tutti quegli anni. E poi lasciamo perdere tutti i ritardi che ne sono susseguiti, perché giustamente la trattativa che c’è stata dopo poco mi è piaciuta, dal punto di vista proprio formale, perché secondo me anche quella più che discutere, trattare con le congregazioni sarebbe stato più opportuno che ne parlassimo sempre nella Commissione competente, probabilmente saremmo arrivati a formulare una proposta decorosa, dignitosa per le congregazioni stesse, che non avrebbero dovuto assolutamente dire: “No, questo è poco, forse qua dobbiamo aumentare, qua dobbiamo abbassare”, perché sinceramente non credo che meritassero quel tipo di trattamento che gli è stato dato con quella sorta di trattativa, fra le altre cose pubblicizzata nei vari mezzi stampa. E questo ha comportato che noi arriviamo ad approvare queste famose convenzioni a 10 giorni dal mese di agosto, a 10 giorni dalla pausa estiva delle stesse congregazioni, che comunque non ci sarebbero state, a poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico, proprio, cioè, ad arrivare non last minute, last second a sottoscrivere queste convenzioni che già due mesi e mezzo fa, da quanto mi è stato riferito in Commissione, sempre e solo perché richiesta da noi, perché probabilmente non ci sarebbe stato neanche quell’appuntamento in Commissione, sono state comunque accettate due mesi e mezzo fa, convenzione quindi preparata da quattro mesi e mezzo, accettata due mesi e mezzo fa, arriviamo a fine luglio in Consiglio Comunale. Comunque, come ho detto io fin dal primo Consiglio Comunale, quello famoso del 21 dicembre, su questo tema e con questo atto che ci approntiamo ad approvare oggi, avremo sicuramente il merito di salvaguardare una risorsa preziosissima ed indispensabile per le famiglie di questa città, perché le scuole paritarie rappresentano un patrimonio ingente di passione educativa, competenza, servizi alla famiglia e lavoro per tante persone, un patrimonio pubblico aperto e offerto a tutti senza alcuna distinzione. Qui i ragazzi vengono educati alla fraternità, alla convivenza civile e alla solidarietà, pertanto noi oggi avevamo il dovere e abbiamo il dovere di tutelare le scuole paritarie, enti che hanno contribuito alla costruzione del nostro territorio e alla formazione scolastica e umana di molti nostri cittadini. E dopo oggi sono convinto che ognuno di noi, chi più chi meno, può con soddisfazione sentirsi orgoglioso di aver contribuito a questo risultato. Grazie. Un’ultima cosa, approfitto, me l’ero dimenticata, per quanto riguarda l’appunto che lei ha fatto in merito a Borgo Faiti, le sue parole…, a parte qualche eccezione che mi ha fatto, mi sono piaciute, le condivido in buona parte, però dia un esempio fino alla fine, perché anche nel Consiglio scorso ho visto che ha dato un’apertura importante a proposito di quel famoso Emendamento sulle mense scolastiche, Borgo Faiti, la congregazione che attualmente gestisce la scuola paritaria purtroppo deve lasciare per limiti di età, beh, io quello che le chiedo: si attivi immediatamente per trovare una nuova congregazione che possa dare una continuità a quella comunità, così come è stata garantita fino ad oggi e sicuramente oltreequilibri politici, diciamo, gli intentiassolutamente astratti, oltre i buoni propositi dimostrerebbe che veramente ha a cuore questo tema e veramente oggi possiamo pensare nel senso della possibilità di avere un atteggiamento costruttivo tutti quanti insieme verso il fine comune e il buon fine comuneessere utili per la città. GrazieGrazie Presidente.

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Presidente del Consiglio. A Su questo avete ragione, convengo assolutamente. Un attimo solo che la Dottoressa D’Urso sta contattando il Sindaco per sapere se arriva immediatamente o se c’è necessità di sospendere nuovamente. Il Sindaco sta arrivando, se abbiamo qualche istante di pazienza. Ecco il nostro Sindaco, è arrivato. Riapriamo quindi la discussione, con l’intervento richiesto dalla Consigliera Celentano. Prego Consigliera, a lei la parola. Io riconosco l’onestà intellettuale dell’AssessoreGrazie Presidente, bentornato al Sindaco, anche perché i nostri interventi sono rivolti al suo operato e quindi necessitava la sua presenza. Anche se non c’era la mia firma in quella richiesta, perché mi trovavo fuori, naturalmente sono perfettamente allineata con i miei colleghi di opposizione nel richiedere questa richiesta di Consiglio inerente ai cambi degli Assessori, anche perché è previsto all’articolo 39 dello Statuto del Consiglio Comunale, dove dice proprio che il Sindaco deve motivare in Consiglio le ragioni delle sue scelte. Anche perché gli Assessori lavorano in stretta collaborazione col Sindaco e in più tutti gli Assessori hanno un’attività sia propositiva che di impulso per il consiglio Comunale e per le Commissioni, quindi penso che sia una richiesta del tutto lecita avere le motivazioni che ha cercato indotto il Sindaco a fare queste scelte, perché cambiando gli Assessori, distribuite diversamente le deleghe, come sono state distribuite, cambiano tutta una serie di dare dinamiche che si sono cristallizzate in questi anni. Ricordiamoci che gli Assessori vengono in Commissione convocati dai Presidenti, quindi è giusto avere contezza delle nuove deleghe, dei nuovi Assessori e delle motivazioni che hanno indotto il Sindaco a fare ciò, proprio perché ciò influirà notevolmente sull’andamento del Consiglio e sull’andamento delle Commissioni. Io vorrei fare un discorso risalendo a 2 anni fa, a 2 anni fa, una rappresentazione torrida giornata di quelli che sono stati degli eventi e ha anche riconosciutoluglio del 2016, torrida come oggi, però forse c’era una parvenza d’aria condizionata, quando il Dottor Coletta si insediò in qualche manieraquesto Consiglio come Sindaco, esordì con un discorso di Pericle, il ruolo discorso di pungolo dell’opposizione, diciamo pungolo, forse Pericle “Noi ad Atene facciamo così. Noi ad Atene teniamo ai molti non ai pochi”. Era un discorso che era un elogio alla democrazia. Un discorso che è un termine un pochino poco appropriato, perché su questa vicenda, nella ricostruzione, lei giustamente è partito dal 2000, io invece vado stato impattante un po’ per tutti in città. Il Sindaco ha fatto il discorso di Pericle, si è presentato col discorso. Impattante forse per tutti ma non per me che sono amante della storia antica, perché il discorso di Pericle, cari Consiglieri, caro Sindaco, è un discorso populista, solo apparentemente parla di democrazia, perché Pericle è famoso per aver fatto in quel periodo ad Atene una egemonia. Nel discorso Pericle dimentica di dire che su 150 mila abitanti ateniesi 100 mila erano schiavi, quindi mi sembra strano che parlasse di democrazia e in più vicinoper essere cittadino ateniese era necessario avere sia la mamma che il padre ateniese, ad un anno faaltrimenti si era considerati meteci, dove di fatto viene chiesto un parere alla dirigente, all’ex dirigente del servizio competente e su questo parere di fatto di nulla si discute, anche se ossia extracomunitari. Quindi era un parere che discorso, un elogio alla democrazia, Pericle, abile oratore, ha fatto un elogio alla democrazia populista, perché in effetti la democrazia ad Atene non c’era, non c’era, le donne non erano ammesse all’attività amministrativa, c’erano gli schiavi, c’erano i meteci, venivano considerati meteci anche i cittadini nati nelle zone limitrofe di fatto diceAtene e in più Pericle concludeva il suo discorso, diceva: “Adesso, “Considerava il servizio educativo svolto dalle congregazioni religiose verso le scuole dell’infanzia comunali, in quanto affidato senza alcuna procedura di evidenza pubblica, in contrasto con la normativa in materia di contratti pubblici, di appalto e concessioni”, cosa abile oratore, Pericle diceva: “Adesso tornatevene a casa a piangere i vostri morti tanto le cose non cambiano, fatevi gli affari vostri che probabilmente avrebbe dovuto immediatamente interessare la Commissione competentele cose ad Atene le gestisco io”. Questo è il discorso di Pericle. Perché sono voluta risalire al discorso di due anni fa? Perché a due anni da questo discorso possiamo dire che abbiamo un hortus conclusus dell’Amministrazione Coletta, per poter valutare in tempi non sospetti, quando c’erano ancora tante possibilità perché da quel discorso è nato il modus operandi di valutare e studiare soluzioni alternative, anche o sicuramente con l’ausilìo di giuristi e del settore dell’avvocatura, invece nulla di questo accade. Io sono costretto a fare una richiesta di accesso agli atti per avere quel documento e il giorno prima che mi viene consegnato questo accesso agli atti troviamo la famosa delibera di cui lei prima ha menzionato, che di fatto l’indirizzo era quello di individuare nuovi ambiti e forme di collaborazione tra Comune e le congregazioni religiose anche per attività diverse dall’insegnamento, quali ad esempio supporto, assistenza ai bisognosi, cioè di fatto non per l’insegnamento, ma poteva essere per la portineria anziché per…, ruoli secondari, che comunque avevano poco a che fare con l’insegnamento e quindi con la fase, diciamo, prettamente educativa. Del resto questo trova pienamente riscontro nella determina di tre giorni, dopo la 1752, con la quale si formulava regolare disdetta, entro il 31 dicembre, delle convenzioni con le congregazioni religiose. In mezzo a questi atti, se non ricordo male, c’era stato un comunicato ufficiale, un comunicato stampa ufficiale di tutta questa Amministrazione, che intitolava “Scuole paritarieperché? Perché si è paventata tanta questa democrazia, le suore non lasceranno”una democrazia slogan, salvouna trasparenza, quando poi, nel corpo di quello che erainvece, al di là del titolo, bello, grosso, nel corpo del comunicato veniva ribadito l’indirizzo degli uffici di individuare nuovi ambiti e nuove forme di collaborazione, di fatto questa democrazia era solo un discorso populista ma non si era già decisa quella che era la storia delle congregazioni, sì, rimangono ma a fare altro. Quindi chi si adattava, chi si adeguava a svolgere compiti, mansioni, ruoli e funzioni diverse da quelle dell’insegnamento, che potevano essere di qualsiasi genere, quindi, ripeto la portineria, a fa le pulizie anziché mettere a posto i quadri dentro la scuola bene, per il resto non c’era strada, altrimenti se non quella di privatizzare la scuola stessa. Quindi sono obbligato a presentare, insieme alla Consigliera Miele, una Mozione affinché venga discusso in Consiglio Comunale e venga trovata una soluzione alternativa, tant’è che la Mozione impegnava il Sindaco e la Giunta ad adottare ogni atto e provvedimento idoneo a sostenere il perseguimento di un’offerta formativa che garantiva l’uguaglianza delle offerte formative educative, attuato con la certezza che il personale religioso delle congregazioni venisse utilizzato nell’insegnamento e chiarire quale era il percorso e la forma giuridica che avrebbe regolato il rapporto con le congregazioni. Quindi, sempre per fare la cronistoria di quello che succede: il 18 dicembre arriva l’out out alle congregazioni religiose, dove gli viene detto: “O si fa questo o c’avete comunque 10 giorni di tempo per decidere” e tra le opzioni non c’era quella di cui tutti oggi ci rallegriamo che è stata trovata, ripeto, erano quelle che avevo prima menzionato. Quindi nel Consiglio Comunale del 21 dicembre presentiamo un ulteriore Emendamento, sempre alla Mozione presentata da me e dalla Miele, dove andiamo a chiedere di calendarizzare la revisione del regolamento mai realizzata nella Commissione competente, perché quello doveva essere fin dall'inizio, cioè un tema del genere che è di competenza di questo Consiglio, altrimenti oggi non stavamo qui in questo Consiglio, doveva essere discusso nella competente Commissione non appena giungeva quel parere che diceva: “C’è qualcosa che non va. Dobbiamo rettificare un rapporto giuridico. Dobbiamo ridisciplinare un rapporto che oggi non ha più il fondamento giuridico per andare avanti in questa materia e in questo modo”. In quel momento immediatamente si doveva attivare la Commissione competente, non che si lasciava all’oscuro l’intero Consiglio Comunale, le intere Commissioni e si faceva immediatamente un atto di Giunta e quindi una delibera consequenziale, che già tagliava le gambe a qualsiasi altra opportunità. Quindi, da lì, poi, quello che è successo lo ricordiamo tutti quanti insomma, nocarta, fino ad arrivare finalmente ai giorni nostri, fino arrivare diciamo ai cambi assessorili, al rimpasto della Giunta, rimpasto della Giunta che il Sindaco, il Dottor Coletta non l’ha voluto definire rimpasto, ma ha parlato di rinnovo. Secondo me anche questo è sbagliato, perché rinnovo dal latino vuol dire rinnovare, fare nuovo, è come se parlando di rinnovo della Giunta annullasse tutto il lavoro fatto dalla Giunta precedente e lo rifacesse ex novo, si rinnova una abitazione, si rinnova un guardaroba, non si può rinnovare una Giunta, perché rinnovare vuol dire fare nuovo e la Giunta in questi due anni ha portato il suo apporto in questa Amministrazione, quindi penso che come termine sia più giusto il rimpasto. Come hanno detto precedentemente i miei colleghi in due anni cinque Assessori, quindi veramente, come ha detto già il collega Calandrini, si fa concorrenza alla Giunta Raggi. Il primo ad andarsene è stato il Dottor Costanzo, il padre putativo di LBC, la mente storica, una persona saggia, equilibrata. Io mi ricordo uno dei primi Consigli, un intervento che avevo fatto, in cui mi ero lamentata della mancanza di personale, il Dottor Costanzo era partito dalla sua postazione ed era venuto qui nel mio scranno, umilmente, a spiegarmi le motivazioni della mancanza di personale. È stato un gesto che ho molto apprezzato. Quando si è dimesso il Dottor Costanzo le sue parole pesano come dei macigni, parla di mancanza di metodo, di mancanza di opportunità, nella lettera di dimissioni il Dottor Costanzo dice chiaramente che si sono disattivate le aspettative che si avevano in campagna elettorale, che lui aveva messo a disposizione tutta la sua esperienza, tutta la sua capacità ma non gli è stato mai dato ascolto e soprattutto aveva espresso dei dubbi importanti sulla neonata ABC e soprattutto sull’assunzione del personale, non è stato mai ascoltato e da terze persone, senza che fosse consultato, ha dovuto sapere che era stata interpellata una società di Napoli. Il Dottor Costanzo parla chiaramente di un governo LBC fatto di luci ma di molte ombre. Fino ad arrivare ai giorni nostri, poi, vabbè, c’è stata Buttarelli, però non staremo qui noi a speculare sul fatto Buttarelli, non è da noi, fino ad arrivare alla nomina dei tre nuovi Assessori. La Di Muro, qualcuno dice non c’è niente da dire, si è dimessa, ma io pure avrei fatto altrettanto, perché quando io incomincio a leggere sui giornali, mesi prima, che sarò rimpastata, un moto d’orgoglio ce l’ho e tutta la mia stima all’Assessora Di Muro, che ha preceduto la sua sostituzione dando le dimissioni, fino arrivare ai nuovi due che ha rimpastato. Però diciamo che per quanto riguarda gli Assessori è solo una parte, vogliamo parlare delle Commissioni? Un continuo cambio di Presidenti di Commissioni, Presidenti che ti dimettono, addirittura un vicepresidente si è dimesso, che dovrà mai fare un vicepresidente di Commissione che non riesce a reggere questo incarico, un lavoro pesante, non per tutti ma per alcuni di voi, di cui non farò il nome naturalmente, però qualcuno ci si può identificare, pare che fare il Presidente di Commissione sia un fardello pesante da portare sulle spalle. Io quello che era l’auspicio che ci ponevamo tutti noi come opposizioneho sempre detto fare il Presidente di Commissione è un onore, quando si è liberato il posto di Commissione Trasparenza c’è stato un momento di empasse, ma io per un senso di responsabilità ho deciso di farlo, nonostante i miei molteplici impegni, perché se abbiamo deciso di metterci in gioco, di far parte dell’Amministrazione non possiamo avere solo gli onori, dobbiamo avere anche gli oneri e quindi fare il Presidente di Commissione della seconda città del Lazio è un grande onore, che era quello di trovare lo dobbiamo svolgere al meglio, con entusiasmo e partecipazione e non come qualcuno che si porta ‘sto fardello pesantemente, si trascina questa Commissione che deve convocare come se fosse una forma giuridica alternativa, che garantisse il mantenimento delle congregazioni religiose nel ruolo che hanno svolto per tutti quegli annigrande fatica. E poi lasciamo perdere tutti anche nelle Commissioni volevo ricordare che i ritardi che ne sono susseguitiPresidenti devono fare i Presidenti, perché giustamente la trattativa gli Assessori sono ospiti. Gli Assessori vengono convocati in Commissione per fare le audizioni, non come in certe Commissioni dove ormai stanno diventando direttamente presiedute dagli Assessori. Quindi non sarò lunga come il Consigliere Carnevale, che c’è stata dopo poco mi è piaciutavolevo dire per concludere, dal punto che a distanza di vista proprio formaledue anni sicuramente c'è qualcosa che non ha quadrato in questo sistema, perché secondo me anche quella più 5 Assessori sostituiti, Consiglieri dimessi, Presidenti di Commissioni che discuteredanno le dimissioni, trattare con vicepresidenti che danno le congregazioni sarebbe stato più opportuno che ne parlassimo sempre nella Commissione competentedimissioni, probabilmente saremmo arrivati a formulare una proposta decorosa, dignitosa per le congregazioni stesse, c’è qualcosa che non avrebbero dovuto assolutamente dire: quadra, c’è qualcosa che è giusto che anche noi come opposizione lo veniamo a sapere e ne abbiamo contezza. In più mi volevo rivolgere a lei Sindaco, darle proprio, Dottor Coletta, un consiglio, lei ancora adesso quando parla parla di LBC, NoNoi, questo è poco, forse qua dobbiamo aumentare, qua dobbiamo abbassareil nostro progetto di LBC”, perché sinceramente lei non credo che meritassero quel tipo è il Sindaco di trattamento che gli LBC, lei è stato dato con quella sorta anche il mio Sindaco, lei è il Sindaco di trattativatutti, fra le altre cose pubblicizzata nei vari mezzi stampasi deve scrollare di dosso questo fardello anche lei di LBC. E questo ha comportato che noi arriviamo ad approvare queste famose convenzioni a 10 giorni dal mese Lei si deve considerare il Sindaco di agostoLatina, a 10 giorni dalla pausa estiva delle stesse congregazioniil Sindaco di tutti, che comunque non ci sarebbero state, a poco più solo il Sindaco di un mese dall’inizio dell’anno scolastico, proprio, cioè, ad arrivare non last minute, last second a sottoscrivere queste convenzioni che già due mesi e mezzo fa, da quanto mi è stato riferito in Commissione, sempre e solo perché richiesta da noi, perché probabilmente non ci sarebbe stato neanche quell’appuntamento in Commissione, sono state comunque accettate due mesi e mezzo fa, convenzione quindi preparata da quattro mesi e mezzo, accettata due mesi e mezzo fa, arriviamo a fine luglio in Consiglio Comunale. Comunque, come ho detto io fin dal primo Consiglio Comunale, quello famoso del 21 dicembre, su questo tema e con questo atto che ci approntiamo ad approvare oggi, avremo sicuramente il merito di salvaguardare una risorsa preziosissima ed indispensabile per le famiglie di questa città, perché le scuole paritarie rappresentano un patrimonio ingente di passione educativa, competenza, servizi alla famiglia e lavoro per tante persone, un patrimonio pubblico aperto e offerto a tutti senza alcuna distinzione. Qui i ragazzi vengono educati alla fraternità, alla convivenza civile e alla solidarietà, pertanto noi oggi avevamo il dovere e abbiamo il dovere di tutelare le scuole paritarie, enti che hanno contribuito alla costruzione del nostro territorio e alla formazione scolastica e umana di molti nostri cittadini. E dopo oggi sono convinto che ognuno di noi, chi più chi meno, può con soddisfazione sentirsi orgoglioso di aver contribuito a questo risultato. Grazie. Un’ultima cosa, approfitto, me l’ero dimenticata, per quanto riguarda l’appunto che lei ha fatto in merito a Borgo Faiti, le sue parole…, a parte qualche eccezione che mi ha fatto, mi sono piaciute, le condivido in buona parte, però dia un esempio fino alla fine, perché anche nel Consiglio scorso ho visto che ha dato un’apertura importante a proposito di quel famoso Emendamento sulle mense scolastiche, Borgo Faiti, la congregazione che attualmente gestisce la scuola paritaria purtroppo deve lasciare per limiti di età, beh, io quello che le chiedo: si attivi immediatamente per trovare una nuova congregazione che possa dare una continuità a quella comunità, così come è stata garantita fino ad oggi e sicuramente oltre, diciamo, gli intenti, oltre i buoni propositi dimostrerebbe che veramente ha a cuore questo tema e veramente oggi possiamo pensare di avere un atteggiamento costruttivo tutti quanti insieme verso il fine comune e il buon fine comuneLBC. Grazie.

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Presidente del Consiglio. A Visto che è una richiesta con 8 Consiglieri firmatari sono a chiedere a coloro che l’hanno presentata chi di loro relaziona. Lei Consigliere Calandrini? Perfetto. Allora a lei la parolaparola per l’illustrazione del quarto argomento all’ordine del giorno del Consiglio Comunale odierno. Io riconosco l’onestà intellettuale dell’AssessorePrego. Grazie Presidente. Noi oggi siamo qui per svolgere questo Consiglio Comunale che per l’ennesima volta, che ha cercato di dare una rappresentazione di quelli che sono stati degli eventi e ha anche riconosciutocaro Sindaco, in qualche manierasi riunisce, il ruolo di pungolo dell’opposizione, diciamo pungolo, forse è un termine un pochino poco appropriato, perché su questa vicenda, nella ricostruzione, lei giustamente è partito dal 2000, io invece vado un po’ più vicino, ad un anno fa, dove di fatto viene chiesto un parere alla dirigente, all’ex dirigente del servizio competente e su almeno chiaramente per questo parere di fatto di nulla si discute, anche se era un parere che di fatto dice…, “Considerava il servizio educativo svolto dalle congregazioni religiose verso le scuole dell’infanzia comunali, in quanto affidato senza alcuna procedura di evidenza pubblica, in contrasto con la normativa in materia di contratti pubblici, di appalto e concessioni”, cosa che probabilmente avrebbe dovuto immediatamente interessare la Commissione competente, per poter valutare in tempi non sospetti, quando c’erano ancora tante possibilità di valutare e studiare soluzioni alternative, anche o sicuramente con l’ausilìo di giuristi e del settore dell’avvocatura, invece nulla di questo accade. Io sono costretto a fare una richiesta di accesso agli atti per avere quel documento e il giorno prima che mi viene consegnato questo accesso agli atti troviamo la famosa delibera di cui lei prima ha menzionato, che di fatto l’indirizzo era quello di individuare nuovi ambiti e forme di collaborazione tra Comune e le congregazioni religiose anche per attività diverse dall’insegnamento, quali ad esempio supporto, assistenza ai bisognosi, cioè di fatto non per l’insegnamento, ma poteva essere per la portineria anziché per…, ruoli secondari, che comunque avevano poco a che fare con l’insegnamento e quindi con la fase, diciamo, prettamente educativa. Del resto questo trova pienamente riscontro nella determina di tre giorni, dopo la 1752punto, con la quale si formulava regolare disdetta, entro il 31 dicembre, delle convenzioni richiesta fatta dai gruppi di opposizione. Perché procediamo con le congregazioni religiose. In mezzo a questi atti, se non ricordo male, c’era stato un comunicato ufficiale, un comunicato stampa ufficiale di questa Amministrazionerichiesta, che intitolava “Scuole paritarie, le suore non lasceranno”, salvo, poi, nel corpo di quello che era, al di là del titolo, bello, grosso, nel corpo del comunicato veniva ribadito l’indirizzo degli uffici di individuare nuovi ambiti e nuove forme di collaborazione, di fatto si era già decisa quella che era la storia delle congregazioni, sì, rimangono ma a fare altro. Quindi chi si adattava, chi si adeguava a svolgere compiti, mansioni, ruoli e funzioni diverse da quelle dell’insegnamento, che potevano essere di qualsiasi genere, quindi, ripeto la portineria, a fa le pulizie anziché mettere a posto i quadri dentro la scuola bene, per il resto non c’era strada, altrimenti se non quella di privatizzare la scuola stessa. Quindi sono obbligato a presentare, insieme alla Consigliera Miele, una Mozione affinché venga discusso ci vede in Consiglio Comunale e venga trovata una soluzione alternativa, tant’è che la Mozione impegnava il Sindaco e la Giunta ad adottare ogni atto e provvedimento idoneo a sostenere il perseguimento di un’offerta formativa che garantiva l’uguaglianza delle offerte formative educative, attuato con la certezza che il personale religioso delle congregazioni venisse utilizzato nell’insegnamento e chiarire quale era il percorso e la forma giuridica che avrebbe regolato il rapporto con le congregazioni. Quindi, sempre per fare la cronistoria di quello che succede: il 18 dicembre arriva l’out out alle congregazioni religiose, dove gli viene detto: “O si fa questo o c’avete comunque 10 giorni di tempo per decidere” e tra le opzioni non c’era quella di cui tutti oggi ci rallegriamo che è stata trovata, ripeto, erano quelle che avevo prima menzionato. Quindi nel Consiglio Comunale del 21 dicembre presentiamo qualche modo coinvolti in un ulteriore Emendamento, sempre alla Mozione presentata da me e dalla Miele, dove andiamo a chiedere di calendarizzare la revisione del regolamento momento delicato nella Commissione competente, perché quello doveva essere fin dall'inizio, cioè un tema del genere che è di competenza di questo Consiglio, altrimenti oggi non stavamo qui in questo Consiglio, doveva essere discusso nella competente Commissione non appena giungeva quel parere che diceva: “C’è qualcosa che non va. Dobbiamo rettificare un rapporto giuridico. Dobbiamo ridisciplinare un rapporto che oggi non ha più il fondamento giuridico per andare avanti in questa materia e in questo modo”. In quel momento immediatamente si doveva attivare la Commissione competente, non che si lasciava all’oscuro l’intero Consiglio Comunale, le intere Commissioni e si faceva immediatamente un atto di Giunta e quindi una delibera consequenziale, che già tagliava le gambe a qualsiasi altra opportunità. Quindi, da lì, poi, quello che è successo lo ricordiamo tutti quanti insomma, no, fino ad arrivare finalmente a quello che era l’auspicio che ci ponevamo tutti noi come opposizione, che era quello di trovare una forma giuridica alternativa, che garantisse il mantenimento delle congregazioni religiose nel ruolo che hanno svolto per tutti quegli anni. E poi lasciamo perdere tutti i ritardi che ne sono susseguiti, perché giustamente la trattativa che c’è stata dopo poco mi è piaciuta, dal punto di vista proprio formale, perché secondo me anche quella più che discutere, trattare con le congregazioni sarebbe stato più opportuno che ne parlassimo sempre nella Commissione competente, probabilmente saremmo arrivati a formulare una proposta decorosa, dignitosa per le congregazioni stesse, che non avrebbero dovuto assolutamente dire: “No, questo è poco, forse qua dobbiamo aumentare, qua dobbiamo abbassare”, perché sinceramente non credo che meritassero quel tipo di trattamento che gli è stato dato con quella sorta di trattativa, fra le altre cose pubblicizzata nei vari mezzi stampa. E questo ha comportato che noi arriviamo ad approvare queste famose convenzioni a 10 giorni dal mese di agosto, a 10 giorni dalla pausa estiva delle stesse congregazioni, che comunque non ci sarebbero state, a poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico, proprio, cioè, ad arrivare non last minute, last second a sottoscrivere queste convenzioni che già due mesi e mezzo fa, da quanto mi è stato riferito in Commissione, sempre e solo perché richiesta da noi, perché probabilmente non ci sarebbe stato neanche quell’appuntamento in Commissione, sono state comunque accettate due mesi e mezzo fa, convenzione quindi preparata da quattro mesi e mezzo, accettata due mesi e mezzo fa, arriviamo a fine luglio in Consiglio Comunale. Comunque, come ho detto io fin dal primo Consiglio Comunale, quello famoso del 21 dicembre, su questo tema e con questo atto che ci approntiamo ad approvare oggi, avremo sicuramente il merito di salvaguardare una risorsa preziosissima ed indispensabile per le famiglie di questa vita della città, perché le scuole paritarie rappresentano lei un patrimonio ingente mese fa ha presentato nei nostri giardini comunali, quindi qui sotto l’aula consiliare, i primi 2 anni di passione educativa, competenza, servizi alla famiglia attività e lavoro per tante persone, quindi un patrimonio pubblico aperto bilancio della Giunta e offerto a tutti senza alcuna distinzionedella sua maggioranza nei primi due anni di attività. Qui Sono passati forse poco meno di 15 giorni e addirittura ha deciso di presentare i ragazzi vengono educati alla fraternità, alla convivenza civile e alla solidarietà, pertanto noi oggi avevamo il dovere e abbiamo il dovere nuovi Assessori anche negli stessi giardini in cui qualche settimana prima aveva fatto un bilancio dei primi due anni di tutelare le scuole paritarie, enti che hanno contribuito alla costruzione del nostro territorio e alla formazione scolastica e umana di molti nostri cittadiniAmministrazione. E dopo oggi sono convinto che ognuno di noi, chi più chi meno, può Chiaramente con soddisfazione sentirsi orgoglioso di aver contribuito a questo risultato. Grazie. Un’ultima cosa, approfitto, me l’ero dimenticata, per quanto riguarda l’appunto questa comunicazione che lei ha fatto in merito Consiglio, chiaramente prevista dallo Statuto Comunale, molto stringata, lo Statuto parla di motivazioni, che non ci sono state, in Consiglio Comunale, ma evidentemente avendo fatto questo incontro attraverso i giardini comunali, davanti ad una parte della cittadinanza, non so quanti cittadini c’erano, noi abbiamo ritenuto opportuno portarla in aula, per farci spiegare anche a Borgo Faitinoi, le sue parole…che rappresentiamo insieme a voi l’intera cittadinanza del nostro Comune, che cosa sta accadendo nella sua Amministrazione. Questo perché? Perché con questi cambi che ci sono stati una quindicina di giorni fa lei è riuscito a parte qualche eccezione che mi fare forse peggio della Raggi, del Sindaco Raggi a Roma, dove ha fattocambiato quasi il 60% della sua Giunta Municipale, mi sono piaciute, le condivido in buona parte, però dia un esempio fino alla finequindi 5 Assessori su 9, perché ricordiamo che prima dei 3, 2 sostituiti, una Assessora che si è dimessa dal ruolo, tra l’altro eletta Consigliere Comunale, ci sono stati i cambi in corsa del Dottor Costanzo e dell’Ingegner Buttarelli, senza tralasciare le dimissioni di un Consigliere Comunale, senza tralasciare le dimissioni di un altro Consigliere Comunale che è subentrato e non ha accettato il ruolo a cui aveva rinunciato anche nel lì, Lendaro, senza parlare delle dimissioni di un Presidente di Consiglio scorso ho visto Comunale, senza parlare delle dimissioni di Presidenti di Commissioni, che non ricordo se addirittura sono 3, 4 o 5, perché non è facile nemmeno ricordare questi aspetti che una volta invece si ricordavano, perché erano talmente poco frequenti questi tipi di attività che si ricordavano cristallizzando quelle che erano le dimissioni. In questo momento abbiamo avuto dimissioni di massa in ruoli diversi, che non ci consentono di capire cosa sta accadendo in questa Amministrazione comunale. Sindaco, questi erano donne e uomini suoi, che lei aveva scelto liberamente dopo quella grande vittoria che ha dato un’apertura importante a proposito di quel famoso Emendamento sulle mense scolastiche, Borgo Faiti, la congregazione che attualmente gestisce la scuola paritaria purtroppo deve lasciare per limiti di età, beh, io quello che le chiedo: si attivi immediatamente per trovare una nuova congregazione che possa dare una continuità a quella comunitàavuto nel giugno del 2016, così come è stata garantita fino ad oggi lo erano gli Assessori, gli Assessori dimissionari e sicuramente oltreche lei ha inteso sostituire e come lo erano anche i dirigenti che lei aveva scelto in questa Amministrazione, che in parte hanno deciso di andare via e quindi di lasciarla, rispetto al ruolo che ricoprivano. Tra l’altro gli Assessori, esautorati, hanno lamentato problemi, chiaramente riportati da tutti gli organi di stampa, hanno lamentato problemi sempre con la tecnostruttura, con le strutture che la stanno supportando, tecnostruttura che evidenzia delle forti, fortissime criticità, con un inquietante turnover di dirigenti, cosa che forse anche nelle passate amministrazioni, vituperate da lei e dai suoi collaboratori, non si era mai visto. Sindaco, la domanda sorge spontanea: come mai sta accadendo tutto questo. Tutte coincidenze quelle che ormai da più di due anni stanno accadendo? Sindaco, ci sono tensioni nella sua Amministrazione? Ci sono problemi seri che non appaiono in quelle che sono le attività che si esternalizzano e che non si capisce bene che cosa sta accadendo? Se gli Assessori se ne vanno, se i dirigenti se ne vanno, se si evidenziano criticità lei non può far finta di nulla e pensare di cavarsela facendo un’attività nei nostri giardini comunali. Sindaco ci deve spiegare cosa accade. Ci deve spiegare perché sta evitando accuratamente il confronto nell’aula consiliare, che lei aveva sempre in campagna elettorale, glielo ricordo sempre, ogni volta che facciamo e svolgiamo un Consiglio Comunale, ha sempre detto nei confronti che ha avuto con me, quindi io sono legittimamente destinatario e, diciamo, gli intentiparte in causa delle cose le sto dicendo, oltre che quest’aula consiliare sarebbe stata baricentrica rispetto alle scelte che l’Amministrazione avrebbe fatto. Questo baricentro dell’aula consiliare non si è mai visto con attività che lei avrebbe potuto fare e che non ha mai fatto, richiedendo la convocazione di Consigli Comunali e spiegando all’aula consiliare tutta e non solo ad una parte ci cittadini che fanno riferimento alla sua associazione politica, cosa stava accadendo. Perché, Sindaco, noi pensiamo non siano i buoni propositi dimostrerebbe che veramente ha a cuore questo tema e veramente oggi possiamo pensare di avere un atteggiamento costruttivo tutti quanti insieme verso giardini comunali il fine comune luogo deputato per quanto riguarda il confronto e il buon fine comunedibattito politico, quindi questa è la premessa che le volevo fare. Quindi noi vorremmo capire. Vorremmo capire tante cose. Vorremmo capire tutte le cose che in parte le sto anticipando con questa premessa che le sto facendo e che chiaramente, poi, nel mio intervento andrò ad esplicitare, come penso e spero che lo faranno anche i miei colleghi Consiglieri. Grazie.

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Presidente del Consiglio. A lei la parolaGrazie Consigliere Marchiella. Io riconosco l’onestà intellettuale dell’AssessoreCi sono interventi ulteriori su questa proposta di deliberazione? Prego Consigliere D’Achille. Buongiorno a tutti. Intanto ringrazio il nuovo Assessore per aver brillantemente illustrato il senso di questo nuovo atto, che ha cercato consente alle suore di dare una rappresentazione poter continuare la loro attività educativa nella città. Tengo a precisare che l’opposizione in questo ultimo periodo penso che avrà convocato decine e decine di quelli che sono stati degli eventi Commissioni e ha anche riconosciutonel caso di un anno e mezzo fa non è stato fatto, quindi nessuno l’ha impedito, quindi, in qualche manieraverità, il ruolo di pungolo dell’opposizioneprobabilmente anche l’opposizione si è resa conto che questo era un tema che si voleva far carico tutta la Giunta, l’ha fatto anche direttamente con voi in un incontro pubblico anche molto acceso e poi in altri incontri dove è stato fatto un tavolo diretto e quindi, insomma, diciamo pungolo, forse è un termine un pochino poco appropriato, perché su questa vicenda, nella ricostruzione, lei giustamente è partito dal 2000, io invece vado che un po’ sono state scavalcate, ma per una serie di accordi comuni, non per svuotare, immagino, di potere le Commissioni Consiliari, ma forse perché si era stabilito che questo era un tema che investiva completamente il Consiglio Comunale, in particolar modo la Giunta aveva in mente di trovare una soluzione fortemente, quindi nessuno, né della maggioranza né della minoranza ha pensato di convocare una Commissione Consiliare su questo. Quindi, in questo senso volevo, così, un po' smarcarmi, visto che ultimamente lo fate con una certa continuità, l’avreste potuto fare anche precedentemente, ecco, solamente per precisare questa cosa, nel senso che poi quando le cose si vogliono, come avete voluto anche dimostrare voi, le cose, insomma, si fanno, no? E quindi direi che forse la trattativa diretta, come è accaduto, è stata la cosa più vicinoimportante e forse anche più celere per risolvere il problema, ad un anno fa, dove magari molto spesso le Commissioni ci consentono di fatto viene chiesto un parere alla dirigente, all’ex dirigente del servizio competente e su questo parere di fatto di nulla si discuteragionarci per settimane, anche se era un parere che di fatto dice…, “Considerava il servizio educativo svolto dalle congregazioni religiose verso le scuole dell’infanzia comunali, in quanto affidato senza alcuna procedura di evidenza pubblica, in contrasto con la normativa in materia di contratti pubblici, di appalto e concessioni”, cosa che probabilmente avrebbe dovuto immediatamente interessare la Commissione competente, per poter valutare in tempi non sospetti, quando c’erano ancora tante possibilità di valutare e studiare soluzioni alternative, anche o sicuramente con l’ausilìo di giuristi e del settore dell’avvocaturamesi, invece nulla in questo caso serviva di essere operativi immediatamente, quindi forse l’azione della Giunta aveva un altro significato. Quindi, ripeto, è soltanto una riflessione la mia, non è un’accusa, eh, dico soltanto che, vista l’urgenza in cui si è andata ad infilare la situazione, è stata affrontata in questo accademodo. Io sono costretto a fare una richiesta di accesso agli atti per avere quel documento e il giorno prima che mi viene consegnato questo accesso agli atti troviamo la famosa delibera di cui lei prima ha menzionato, che di fatto l’indirizzo era quello di individuare nuovi ambiti e forme di collaborazione tra Comune e le congregazioni religiose anche per attività diverse dall’insegnamento, quali ad esempio supporto, assistenza ai bisognosi, cioè di fatto non per l’insegnamento, ma poteva essere per la portineria anziché per…, ruoli secondari, che comunque avevano poco a che fare con l’insegnamento e quindi con la faseRispetto alla volontà della De Simone o della dirigente, diciamo, prettamente educativa. Del resto questo trova pienamente riscontro nella determina di tre giornitogliersi un po’ il problema di dover affrontare o di dover legittimare una convenzione che sarebbe risultata illegale con il Nuovo Codice degli Appalti è normale che…, dopo normale, insomma sempre tra virgolette, che i nostri dirigenti, insomma, si prendano le loro cautele e formalizzino, magari anche senza delle volte ascoltare la 1752, con la quale si formulava regolare disdetta, entro il 31 dicembre, delle convenzioni con le congregazioni religiose. In mezzo a questi atti, se non ricordo male, c’era stato un comunicato ufficiale, un comunicato stampa ufficiale volontà politica di questa Amministrazione, alcune cose e quindi su questo abbiamo dovuto trovare in emergenza una soluzione, l’abbiamo fatto insieme ed anche per questo, insomma, vi ringraziamo e siamo in una di quelle situazioni dove si è capito che intitolava “Scuole paritariecerti problemi non vanno affrontati da una parte sola, vanno visti collegialmente, quindi un po’ anche questo mio tentativo, insomma, è un tentativo di ringraziare voi per il contributo, anche se, ripeto, i toni sono stati eclatanti, sembrava che stessi buttando giù qualche chiesa, invece, in verità, stavamo cercando di trovare una soluzione legale di mantenere un rapporto che persino il nostro Ufficio Legale aveva tentato di regolare in un altro modo e non c’era riuscito, l’ha detto davanti a tutti il nostro Di Leginio che non si era trovata una soluzione. Quindi, la mia precisazione è dovuta al fatto che tutti quanti ci siamo resi conto che questa situazione era difficile da risolvere e tant’è vero che abbiamo tentato una strada esterna, con un contributo anche di uno studio legale esterno. Quindi, su questo volevo fare una precisazione, rispetto alla possibilità di chiedere alle popolazioni, in particolar modo a quelle comunità che nei borghi hanno beneficiato di questo tipo di contributo che hanno dato le suore, le suore congregazioni alla città, penso che sia una opportunità, insomma, non lasceranno”penso che il nostro nuovo Assessore non voglia, salvomagari, poi, nel corpo di quello che era, al di là del titolo, bello, grosso, nel corpo del comunicato veniva ribadito l’indirizzo degli uffici di individuare nuovi ambiti e nuove forme di collaborazione, di fatto si era già decisa quella che era la storia delle congregazioni, sì, rimangono ma a fare altro. Quindi chi si adattava, chi si adeguava a svolgere compiti, mansioni, ruoli e funzioni diverse da quelle dell’insegnamento, che potevano essere di qualsiasi genereanche tentare qualche altra strada, quindi, ripeto la portineriainsomma, a fa le pulizie anziché mettere a posto i quadri dentro la scuola benesarà una opportunità che ci possiamo riservare, non senza valutare il costo di questa operazione, perché comunque questa volontà non è stata soltanto legittimata politicamente, questa maggioranza e questa Giunta hanno voluto anche stanziare un contributo importante per garantire questa cosa, forse è il resto non c’era stradaprimo contributo importante che viene dato alle congregazioni religiose in questi anni, altrimenti se non quella di privatizzare la scuola stessa. Quindi sono obbligato a presentareche in questi anni hanno tenuto, insieme alla Consigliera Mieleinsomma, una Mozione affinché venga discusso in Consiglio Comunale e venga trovata una soluzione alternativa, tant’è che la Mozione impegnava il Sindaco e la Giunta ad adottare ogni atto e provvedimento idoneo a sostenere il perseguimento di un’offerta formativa che garantiva l’uguaglianza delle offerte formative educative, attuato con la certezza che il personale religioso delle congregazioni venisse utilizzato nell’insegnamento e chiarire quale era il percorso e la forma giuridica che avrebbe regolato un po’ il rapporto con le congregazioni. Quindi, sempre la città essendo pagate o forse anche sottopagate per fare un servizio che era così importante per la cronistoria di quello che succede: il 18 dicembre arriva l’out out alle congregazioni religiose, dove gli viene detto: “O si fa questo o c’avete comunque 10 giorni di tempo per decidere” e tra le opzioni non c’era quella di cui tutti oggi ci rallegriamo che è stata trovata, ripeto, erano quelle che avevo prima menzionato. Quindi nel Consiglio Comunale del 21 dicembre presentiamo un ulteriore Emendamento, sempre alla Mozione presentata da me e dalla Miele, dove andiamo a chiedere di calendarizzare la revisione del regolamento nella Commissione competente, perché quello doveva essere fin dall'inizio, cioè un tema del genere che è di competenza di questo Consiglio, altrimenti oggi non stavamo qui in questo Consiglio, doveva essere discusso nella competente Commissione non appena giungeva quel parere che diceva: “C’è qualcosa che non va. Dobbiamo rettificare un rapporto giuridico. Dobbiamo ridisciplinare un rapporto che oggi non ha più il fondamento giuridico per andare avanti in questa materia e in questo modo”. In quel momento immediatamente si doveva attivare la Commissione competente, non che si lasciava all’oscuro l’intero Consiglio Comunale, le intere Commissioni e si faceva immediatamente un atto di Giunta e quindi una delibera consequenzialecollettività, che già tagliava le gambe a qualsiasi altra opportunità. Quindi, da lì, poi, quello che è successo lo ricordiamo tutti quanti insomma, no, fino ad arrivare finalmente a quello che però era l’auspicio che ci ponevamo tutti noi come opposizione, che era quello di trovare una forma giuridica alternativa, che garantisse pagato il mantenimento delle congregazioni religiose nel ruolo che hanno svolto per tutti quegli anni. E poi lasciamo perdere tutti i ritardi che ne sono susseguiti, perché giustamente la trattativa che c’è stata dopo poco mi è piaciuta, dal punto di vista proprio formale, perché secondo me anche quella più che discutere, trattare con le congregazioni sarebbe stato più opportuno che ne parlassimo sempre nella Commissione competente, probabilmente saremmo arrivati a formulare una proposta decorosa, dignitosa per le congregazioni stesse, che non avrebbero dovuto assolutamente dire: “No, questo è poco, forse qua dobbiamo aumentare, qua dobbiamo abbassare”, perché sinceramente non credo che meritassero quel tipo di trattamento che gli è stato dato con quella sorta di trattativa, fra le altre cose pubblicizzata nei vari mezzi stampa. E questo ha comportato che noi arriviamo ad approvare queste famose convenzioni a 10 giorni dal mese di agosto, a 10 giorni dalla pausa estiva delle stesse congregazioni, che comunque non ci sarebbero state, a poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico, proprio, cioè, ad arrivare non last minute, last second a sottoscrivere queste convenzioni che già due mesi e mezzo fa, da quanto mi è stato riferito in Commissione, sempre e solo perché richiesta da noi, perché probabilmente non ci sarebbe stato neanche quell’appuntamento in Commissione, sono state comunque accettate due mesi e mezzo fa, convenzione quindi preparata da quattro mesi e mezzo, accettata due mesi e mezzo fa, arriviamo a fine luglio in Consiglio Comunale. Comunque, come ho detto io fin dal primo Consiglio Comunale, quello famoso del 21 dicembre, su questo tema e con questo atto che ci approntiamo ad approvare oggi, avremo sicuramente il merito di salvaguardare una risorsa preziosissima ed indispensabile per le famiglie di questa città, perché le scuole paritarie rappresentano un patrimonio ingente di passione educativa, competenza, servizi alla famiglia e lavoro per tante persone, un patrimonio pubblico aperto e offerto a tutti senza alcuna distinzione. Qui i ragazzi vengono educati alla fraternità, alla convivenza civile e alla solidarietà, pertanto noi oggi avevamo il dovere e abbiamo il dovere di tutelare le scuole paritarie, enti che hanno contribuito alla costruzione del nostro territorio e alla formazione scolastica e umana di molti nostri cittadini. E dopo oggi sono convinto che ognuno di noi, chi più chi meno, può con soddisfazione sentirsi orgoglioso di aver contribuito a questo risultato. Grazie. Un’ultima cosa, approfitto, me l’ero dimenticata, per quanto riguarda l’appunto che lei ha fatto in merito a Borgo Faiti, le sue parole…, a parte qualche eccezione che mi ha fatto, mi sono piaciute, le condivido in buona parte, però dia un esempio fino alla fine, perché anche nel Consiglio scorso ho visto che ha dato un’apertura importante a proposito di quel famoso Emendamento sulle mense scolastiche, Borgo Faiti, la congregazione che attualmente gestisce la scuola paritaria purtroppo deve lasciare per limiti di età, beh, io quello che le chiedo: si attivi immediatamente per trovare una nuova congregazione che possa dare una continuità a quella comunità, così come è stata garantita fino ad oggi e sicuramente oltre, diciamo, gli intenti, oltre i buoni propositi dimostrerebbe che veramente ha a cuore questo tema e veramente oggi possiamo pensare di avere un atteggiamento costruttivo tutti quanti insieme verso il fine comune e il buon fine comuneminimo possibile. Grazie.

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