Comune di Latina
Comune di Latina
Consiglio comunale
Seduta del 20 Luglio 2018
INDICE DEI PUNTI ALL’O.D.G.
Punto n. 1: proposta di deliberazione n. 93 dell’11.05.2018 avente ad oggetto: “Approvazione schemi di convenzione con le congregazioni religiose per l’insegnamento e il coordinamento nelle scuole dell’infanzia comunali”. | PAG. 04 |
Punto n. 2: proposta di deliberazione n. 114 del 14.06.2018 avente ad oggetto: “Casa delle Città e del territorio – Laboratorio urbano per la partecipazione civica – Linee di indirizzo”. | PAG. 16 |
Punto n. 3: proposta di deliberazione n. 121/2018 del 13.07.2018 avente ad oggetto: “Ratifica variazione di bilancio ex art. 42 e 175, comma 4, del TUEL – Latina Festival”. | PAG. 31 |
Punto n. 4: richiesta di convocazione del Consiglio Comunale, ai sensi dell’art. 39, c. 2, del D.Lgs. 267/2000 e dell’art. 21, comma 3 lettera C) dello Statuto comunale, da parte dei Consiglieri Calandrini, Carnevale, Marchiella, Adinolfi, Calvi, Coluzzi, Miele e Ialongo in data 5.07.2018, avete ad oggetto: “Chiarimenti sulle dimissioni e nomina assessori”. | PAG. 36 |
INIZIO SEDUTA: ORE 10:29.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Buongiorno a tutti. Prego i Consiglieri comunali di prendere posto, grazie, per poter procedere all’appello per la verifica della presenza del numero legale per il Consiglio Comunale odierno, di oggi 20 luglio 2018. Grazie Consiglieri. Cederei quindi la parola al Segretario Generale, l’Avvocato Rosa Iovinella, che oggi ritorna in Consiglio Comunale, dopo una breve assenza dell’altra volta. Prego Segretario Generale.
Si dà atto che il Segretario Generale, Avvocato Iovinella Rosa, procede ad effettuare l'appello nominale.
SEGR. GEN. AVV. IOVINELLA ROSA
Presenti 21 Presidente, è presente il numero legale.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie Segretario Generale. Allora di nuovo buongiorno a tutti, buongiorno ai signori Consiglieri, agli Assessori, a tutti i collaboratori dell’Ufficio del Consiglio, ai giornalisti, al pubblico presente in sala. Diamo quindi inizio a questa seduta di oggi 20 luglio del Consiglio Comunale del Comune di Latina. Vado quindi a dare lettura dell’ordine del giorno odierno, che consta di 4 punti, il primo è la proposta di deliberazione numero 93 dell’11 maggio 2018, con oggetto: “Approvazione schemi di convenzione con le congregazioni religiose per l’insegnamento e il coordinamento nelle scuole dell’infanzia comunali”; secondo punto all’ordine del giorno è la proposta deliberazione 114 del 14 giugno 2018, con oggetto: “Casa delle Città e del territorio - Laboratorio urbano per la partecipazione civica - Linee di indirizzo”; la terza è la proposta di deliberazione numero 121 del 13 luglio 2018, con oggetto: “Ratifica variazione di bilancio ex Articolo 42 e 175, comma 4, del TUEL - Latina Festival”; il quarto ed ultimo punto è la richiesta di convocazione del Consiglio Comunale ai sensi dell’articolo 39 comma 2 del Decreto Legislativo 267/2000 e dell’articolo 21 comma 3, lettera C dello Statuto comunale, da parte dei Consiglieri Calandrini, Carnevale, Marchiella, Adinolfi, Calvi, Coluzzi, Miele e Ialongo, datata 5 luglio 2018 ed avente ad oggetto: “Chiarimenti sulle dimissioni e nomina degli Assessori”. A tal proposito intanto vado a dare il benvenuto in aula per la prima volta alla nuova Assessora alle Attività Produttive e alle Partecipate, la Dottoressa Giulia Caprì, benvenuta in Consiglio Comunale e buon lavoro per questo suo nuovo impegno. Passiamo quindi allora all’esame del primo punto all’ordine del giorno, la proposta di deliberazione 93 dell’11 maggio 2018, con oggetto: “Approvazione schemi di convenzione con le congregazioni religiose per l’insegnamento e il coordinamento nelle scuole dell’infanzia comunali”.
Punto n. 1 all’Ordine del Giorno: proposta di deliberazione n. 93 dell’11.05.2018 avente ad oggetto: “Approvazione schemi di convenzione con le congregazioni religiose per l’insegnamento e il coordinamento nelle scuole dell’infanzia comunali”.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Cedo quindi la parola all’Assessore competente al ramo, l’Assessore Proietti, per l’illustrazione della proposta di deliberazione. Prego Assessore, a lei la parola.
ASS. PROIETTI GIANMARCO
Grazie Presidente, buongiorno Consiglieri. Io cercherò brevemente di raccontare questa storia che ci ha condotti oggi qui all’ultimo passaggio, per la stipula delle nuove convenzioni con gli istituti religiosi, è una storia abbastanza lunga, ma come tutte le storie che parlano di scuola parla di futuro, non di passato. Il Preside con il quale io sono cresciuto è il Professore Achille Campagna, mi raccontò una volta, in una intervista che ci divertivamo a fare coi giornali studenteschi, che la scuola è un capitale invisibile, cioè è un investimento a lungo termine, quello che si semina oggi noi lo raccoglieremo sì e no fra vent’anni e non più. Quindi parlare di scuola noi parliamo esclusivamente di futuro, non parliamo di un ricordo, di una nostalgia di ciò che è stato, sul quale però poggiamo le nostre gambe, però parliamo di scuola e parliamo effettivamente del futuro ma di un futuro presente, quindi una locuzione grammaticale interessante, cioè i ragazzi e i giovani della città sì, sono il futuro, ma sono anche, per una Amministrazione responsabile, il nostro presente, responsabile è l’Amministrazione che sa dare delle risposte, cioè le risposte oggi a questi giovani e ai ragazzi ed indirettamente alle loro famiglie che chiedono a noi futuro. Ora, questa introduzione per raccontarvi perché la legge del 2000, la Legge sulla parità scolastica, la legge voluta dal ministro Berlinguer, la storia della scuola è abbastanza paradossale, il primo ministro non democristiano della Repubblica affida per la prima volta dignità alla scuola paritaria e alla scuola cattolica, il preambolo di questa legge, l’articolo 1, ci dice che la scuola è sempre pubblica, non esistono scuole private, cioè la scuola non toglie mai niente a nessuno, non priva, la scuola è pubblica e la scuola pubblica è divisa in due grandi rami: la scuola statale, gestita quindi dallo Stato, e la scuola paritaria, la scuola paritaria gestita da un ente privato o dagli enti locali, paradosso è che noi, le nostre scuole sono scuole pubbliche ma sono equiparate alle scuole gestite da enti privati. Forti di questo preambolo della legge noi abbiamo cercato, dentro la legge non al di là della legge, di dare con gli sforzi sia del Consiglio Comunale che dell’Assessore che ho seguito, la Professoressa Di Muro, del Sindaco, anche dell’opposizione, a cui va riconosciuto sicuramente il merito di aver pungolato la maggioranza per risolvere il problema, che è stato risolto, abbiamo avuto appunto…, siamo non al di là della legge, ma dentro la legge, abbiamo trovato una soluzione efficace per garantire il futuro alle scuole comunali che sono in convenzione con gli enti religiosi. Il Comune di Latina gestisce sei scuole dell’infanzia paritarie, ubicate nel territorio comunale, queste sei scuole sono: la scuola San Marco di Latina, 5 sezioni. la scuola di Borgo San Michele, Madonna di Fatima, 3 sezioni, la scuola Pio XII di Borgo Faiti, 3 sezioni, la scuola Santa Maria di Sessano di Borgo Podgora, 3, Pio IX di Borgo Grappa e Santa Maria Goretti di Borgo Le Ferriere, 1 sezione. Con la deliberazione del 2017, del 478, la Giunta Comunale ha espresso formale
atto, la Giunta, formale atto di indirizzo agli uffici competenti, è un atto formale di, rileggo: “Per individuare nuovi ambiti, termini e forme di collaborazione tra il Comune di Latina e le congregazioni religiose di cui trattasi, per continuare nel rispetto della legge ad avvalersi delle stesse, in quanto ineliminabile punto di riferimento della nostra cultura locale per attività di interesse generale anche diverso dall’insegnamento”. Le parole della Giunta sono state chiare, non è solo un indirizzo politico, ma c’è dentro anche il senso del riconoscimento di un progetto educativo ed è qui il senso della novità di queste convenzioni, noi non garantiamo la scuola paritaria cattolica in questo caso e basta, noi riconosciamo la profondità di un progetto educativo in una logica prettamente laica, perché la laicità, che io nella mia storia ho imparato anche correndo all’oratorio dei Salesiani, la laicità è quello spazio etico in cui tutte le differenze possono convivere insieme ed è importante nella scuola garantire queste differenze. Non si darebbe il giusto riconoscimento alle suore Salesiane o alle suore Francescane se non si riconoscesse in profondità il senso del loro progetto educativo, che va molto oltre la congregazione religiosa stessa. Io nella mia storia sono stato dirigente di una scuola cattolica paritaria, laico, e so bene che la profondità del progetto educativo che si esprime in questa scuola, profondità riconosciuta dalla Legge sulla parità scolastica, va ben oltre quella che è la nostra storia e la storia dei singoli, addirittura, direttori o direttrice che ci sono. Non tolgo responsabilità all’esperienza carismatica di cui le famiglie religiose sono le prime testimoni ma tutt'altro, chiediamo con questi progetti che le famiglie religiose siano profondamente e sempre di più testimoni del loro carisma, perché è quel carisma che è importante nella costruzione di una città plurale e un’Amministrazione, che per definizione una Amministrazione comunale è laica, nella dimensione laica però viene d’importanza fondamentale l’incontro con tutti i pensieri differenti, i pensieri che hanno una differenza sostanziale anche di storia, perché non si può negare che le famiglie religiose hanno portato, hanno aiutato e continuano a farlo, secondo la loro missione e non secondo nostri nostalgismi, secondo la loro missione hanno aiutato la costruzione di questa città e noi non possiamo… Quindi c’è un sentimento di gratitudine, che ci fa ancorare anche alla memoria, ma c’è anche un sentimento di rilanciare continuamente la città nel futuro. Alcuni mesi fa io personalmente ho invitato in questa città il Professor Michele Pellerei, il Professor Michele Pellerei è un sacerdote Salesiano, però ha coinvolto più di 300 docenti, perché è un grande matematico, è un grande matematico ed è uno dei pedagogisti a livello mondiale, noto a livello mondiale, chiunque ha studiato pedagogia, chiunque è nel mondo della scuola ha incontrato i suoi scritti di pedagogia, parlava lui, che ha 83 anni, di una scuola che è del futuro, della scuola delle competenze, di una scuola che vada oltre le discipline scolastiche. Professori, tutti erano affascinati dalle parole di questo professore di matematica, è qui l’esperienza carismatica che può dare ricchezza alla nostra città, cioè il poter parlare e confrontarsi con sapienze che danno lustro alla nostra città, per questo noi vogliamo che i progetti educativi specifici, anche differenti da quello comunale di per sé, di una scuola prettamente comunale possano trovare spazio nella città e le convenzioni, lo sforzo che è stato fatto da tutti gli uffici, io ringrazio anche qui la Dottoressa Galardo e la Dottoressa Cerrone, che hanno lavorato alacremente alla risoluzione, insieme con la Giunta, per trovare una soluzione non al di là della legge ma dentro la legge e questo è un successo della nostra Amministrazione, tutta. Colgo anche l’occasione, però, di salutare a nome del Sindaco e della Giunta le suore Francescane e Missionarie del Sacro Cuore di Borgo Faiti, loro per
motivi di età lasciano la scuola di Borgo Faiti, è chiaro che l’Amministrazione non può non ringraziare per il servizio reso ai bambini del Borgo e quindi anche di tutta la città. Non è non segno formale, ma quando si parla di scuola è di chi dà la propria vita, perché gli insegnanti, i dirigenti scolastici, le suore danno la propria vita, totalmente, per i ragazzi e quindi anche per la nostra città. Concludo, perché oggi sono arrivate le famiglie religiose, le congregazioni delle Suore Apostole della Sacra Famiglia, la congregazione delle Suore Cistercensi, l’Istituto Maria Ausiliatrice delle Salesiane Don Bosco, la congregazione della provincia romana del Sacro Cuore di Gesù, hanno ricevuto la proposta di convenzione, al quale poi si lega anche il contributo economico per la gestione, l’organizzazione della scuola, contributo economico che è stato convenuto insieme con loro, c’era stata una proposta e poi è stato risistemato pieno; quindi questo lavoro è stato ampiamente condiviso anche con le suore. Nella conclusione, ancora, finisco, noi dobbiamo, ribadisco, costruire una città che è sempre più laica e la laicità non è il senso del non religioso, tutt’altro, la laicità, ripeto, è quello spazio veramente in cui possiamo crescere insieme mantenendo le differenze e, anzi, non solo mantenendo, ma nel senso più profondo del termine della tolleranza, tollere non è togliere ma è farsi carico. La tolleranza più bella in una città è quella che qui ci si fa carico delle differenze e si portano avanti perché possano convivere insieme, perché possano vivere insieme i carismi che sono ricchezza per tutti credenti e non credenti. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie Assessore per la sua illustrazione. Apro quindi la fase della discussione sulla proposta di deliberazione 93 e vado a chiedere se ci sono interventi al riguardo. Lei Consigliere Carnevale? Prego.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
Sì, Presidente, grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
A lei la parola.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
Io riconosco l’onestà intellettuale dell’Assessore, che ha cercato di dare una rappresentazione di quelli che sono stati degli eventi e ha anche riconosciuto, in qualche maniera, il ruolo di pungolo dell’opposizione, diciamo pungolo, forse è un termine un pochino poco appropriato, perché su questa vicenda, nella ricostruzione, lei giustamente è partito dal 2000, io invece vado un po’ più vicino, ad un anno fa, dove di fatto viene chiesto un parere alla dirigente, all’ex dirigente del servizio competente e su questo parere di fatto di nulla si discute, anche se era un parere che di fatto dice…, “Considerava il servizio educativo svolto dalle congregazioni religiose verso le scuole dell’infanzia comunali, in quanto affidato senza alcuna procedura di evidenza pubblica, in contrasto con la normativa in materia di contratti pubblici, di appalto e concessioni”, cosa che probabilmente avrebbe dovuto immediatamente interessare la Commissione competente, per poter valutare in tempi non sospetti, quando c’erano
ancora tante possibilità di valutare e studiare soluzioni alternative, anche o sicuramente con l’ausilìo di giuristi e del settore dell’avvocatura, invece nulla di questo accade. Io sono costretto a fare una richiesta di accesso agli atti per avere quel documento e il giorno prima che mi viene consegnato questo accesso agli atti troviamo la famosa delibera di cui lei prima ha menzionato, che di fatto l’indirizzo era quello di individuare nuovi ambiti e forme di collaborazione tra Comune e le congregazioni religiose anche per attività diverse dall’insegnamento, quali ad esempio supporto, assistenza ai bisognosi, cioè di fatto non per l’insegnamento, ma poteva essere per la portineria anziché per…, ruoli secondari, che comunque avevano poco a che fare con l’insegnamento e quindi con la fase, diciamo, prettamente educativa. Del resto questo trova pienamente riscontro nella determina di tre giorni, dopo la 1752, con la quale si formulava regolare disdetta, entro il 31 dicembre, delle convenzioni con le congregazioni religiose. In mezzo a questi atti, se non ricordo male, c’era stato un comunicato ufficiale, un comunicato stampa ufficiale di questa Amministrazione, che intitolava “Scuole paritarie, le suore non lasceranno”, salvo, poi, nel corpo di quello che era, al di là del titolo, bello, grosso, nel corpo del comunicato veniva ribadito l’indirizzo degli uffici di individuare nuovi ambiti e nuove forme di collaborazione, di fatto si era già decisa quella che era la storia delle congregazioni, sì, rimangono ma a fare altro. Quindi chi si adattava, chi si adeguava a svolgere compiti, mansioni, ruoli e funzioni diverse da quelle dell’insegnamento, che potevano essere di qualsiasi genere, quindi, ripeto la portineria, a fa le pulizie anziché mettere a posto i quadri dentro la scuola bene, per il resto non c’era strada, altrimenti se non quella di privatizzare la scuola stessa. Quindi sono obbligato a presentare, insieme alla Consigliera Miele, una Mozione affinché venga discusso in Consiglio Comunale e venga trovata una soluzione alternativa, tant’è che la Mozione impegnava il Sindaco e la Giunta ad adottare ogni atto e provvedimento idoneo a sostenere il perseguimento di un’offerta formativa che garantiva l’uguaglianza delle offerte formative educative, attuato con la certezza che il personale religioso delle congregazioni venisse utilizzato nell’insegnamento e chiarire quale era il percorso e la forma giuridica che avrebbe regolato il rapporto con le congregazioni. Quindi, sempre per fare la cronistoria di quello che succede: il 18 dicembre arriva l’out out alle congregazioni religiose, dove gli viene detto: “O si fa questo o c’avete comunque 10 giorni di tempo per decidere” e tra le opzioni non c’era quella di cui tutti oggi ci rallegriamo che è stata trovata, ripeto, erano quelle che avevo prima menzionato. Quindi nel Consiglio Comunale del 21 dicembre presentiamo un ulteriore Emendamento, sempre alla Mozione presentata da me e dalla Miele, dove andiamo a chiedere di calendarizzare la revisione del regolamento nella Commissione competente, perché quello doveva essere fin dall'inizio, cioè un tema del genere che è di competenza di questo Consiglio, altrimenti oggi non stavamo qui in questo Consiglio, doveva essere discusso nella competente Commissione non appena giungeva quel parere che diceva: “C’è qualcosa che non va. Dobbiamo rettificare un rapporto giuridico. Dobbiamo ridisciplinare un rapporto che oggi non ha più il fondamento giuridico per andare avanti in questa materia e in questo modo”. In quel momento immediatamente si doveva attivare la Commissione competente, non che si lasciava all’oscuro l’intero Consiglio Comunale, le intere Commissioni e si faceva immediatamente un atto di Giunta e quindi una delibera consequenziale, che già tagliava le gambe a qualsiasi altra opportunità. Quindi, da lì, poi, quello che è successo lo ricordiamo tutti quanti insomma, no, fino ad arrivare finalmente a quello che era l’auspicio che ci
ponevamo tutti noi come opposizione, che era quello di trovare una forma giuridica alternativa, che garantisse il mantenimento delle congregazioni religiose nel ruolo che hanno svolto per tutti quegli anni. E poi lasciamo perdere tutti i ritardi che ne sono susseguiti, perché giustamente la trattativa che c’è stata dopo poco mi è piaciuta, dal punto di vista proprio formale, perché secondo me anche quella più che discutere, trattare con le congregazioni sarebbe stato più opportuno che ne parlassimo sempre nella Commissione competente, probabilmente saremmo arrivati a formulare una proposta decorosa, dignitosa per le congregazioni stesse, che non avrebbero dovuto assolutamente dire: “No, questo è poco, forse qua dobbiamo aumentare, qua dobbiamo abbassare”, perché sinceramente non credo che meritassero quel tipo di trattamento che gli è stato dato con quella sorta di trattativa, fra le altre cose pubblicizzata nei vari mezzi stampa. E questo ha comportato che noi arriviamo ad approvare queste famose convenzioni a 10 giorni dal mese di agosto, a 10 giorni dalla pausa estiva delle stesse congregazioni, che comunque non ci sarebbero state, a poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico, proprio, cioè, ad arrivare non last minute, last second a sottoscrivere queste convenzioni che già due mesi e mezzo fa, da quanto mi è stato riferito in Commissione, sempre e solo perché richiesta da noi, perché probabilmente non ci sarebbe stato neanche quell’appuntamento in Commissione, sono state comunque accettate due mesi e mezzo fa, convenzione quindi preparata da quattro mesi e mezzo, accettata due mesi e mezzo fa, arriviamo a fine luglio in Consiglio Comunale. Comunque, come ho detto io fin dal primo Consiglio Comunale, quello famoso del 21 dicembre, su questo tema e con questo atto che ci approntiamo ad approvare oggi, avremo sicuramente il merito di salvaguardare una risorsa preziosissima ed indispensabile per le famiglie di questa città, perché le scuole paritarie rappresentano un patrimonio ingente di passione educativa, competenza, servizi alla famiglia e lavoro per tante persone, un patrimonio pubblico aperto e offerto a tutti senza alcuna distinzione. Qui i ragazzi vengono educati alla fraternità, alla convivenza civile e alla solidarietà, pertanto noi oggi avevamo il dovere e abbiamo il dovere di tutelare le scuole paritarie, enti che hanno contribuito alla costruzione del nostro territorio e alla formazione scolastica e umana di molti nostri cittadini. E dopo oggi sono convinto che ognuno di noi, chi più chi meno, può con soddisfazione sentirsi orgoglioso di aver contribuito a questo risultato. Grazie. Un’ultima cosa, approfitto, me l’ero dimenticata, per quanto riguarda l’appunto che lei ha fatto in merito a Borgo Faiti, le sue parole…, a parte qualche eccezione che mi ha fatto, mi sono piaciute, le condivido in buona parte, però dia un esempio fino alla fine, perché anche nel Consiglio scorso ho visto che ha dato un’apertura importante a proposito di quel famoso Emendamento sulle mense scolastiche, Borgo Faiti, la congregazione che attualmente gestisce la scuola paritaria purtroppo deve lasciare per limiti di età, beh, io quello che le chiedo: si attivi immediatamente per trovare una nuova congregazione che possa dare una continuità a quella comunità, così come è stata garantita fino ad oggi e sicuramente oltre, diciamo, gli intenti, oltre i buoni propositi dimostrerebbe che veramente ha a cuore questo tema e veramente oggi possiamo pensare di avere un atteggiamento costruttivo tutti quanti insieme verso il fine comune e il buon fine comune. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie Consigliere Carnevale. Ci sono interventi ulteriori su questa proposta di deliberazione?
Prego Consigliere Marchiella.
CONS. MARCHIELLA ANDREA
Buongiorno a tutti. Cerco di non ripercorrere tutto ciò che ha detto il Consigliere Carnevale, con il quale mi trovo molto d’accordo, e cerco di non ripercorre ciò che ha detto l’Assessore, lo saluto, lo ringrazio e di cui sono molto d’accordo, la laicità, è un tema molto importante, ci carichiamo le differenze di ogni singolo cittadino, però un problema tecnico, che qui facciamo gli amministratori, quindi gli amministratori sono chiamati a prendere decisioni. Io sono contento che oggi abbiamo raggiunto un obiettivo comune a tutti, sembra, apparentemente, l’obiettivo comune a tutti è quello che…, il messaggio che arriva alla città è quello che l’Amministrazione abbia così tanto voluto a cuore risolvere il problema delle congregazioni, che oggi diamo la possibilità alle congregazioni di continuare ad operare, ad avere un messaggio, no? Di progetto scolastico e quant’altro a disposizione della comunità, così non è, perché non è? Perché molto tempo fa, quindi un anno e mezzo fa, ci siamo trovati a parlare delle congregazioni, le congregazioni sembrava che fossero la peste nera di questa città, come lo sono state tante cose che noi abbiamo sollevato e che sono la storia e la memoria di questa città, il Parco Mussolini che a nessuno piaceva e dicevano che si chiamava in un altro modo, per esempio, e lo dico fiero ed onorato di quello che dico, perché la storia non si cambia, la storia si accetta, perché se così non fosse dovremmo radere al suolo questa città, e come tutta l’Italia e come tutto il mondo, ricominciare da zero, ma non si può perché siamo miseri esseri umani, visto che parliamo di congregazioni, di Dio e quant’altro, no, perché poi il Dio lo vede ognuno a modo suo, ognuno parla di Dio in vari ambiti, in varie manifestazioni e quant’altro, però dobbiamo riflettere. Riflettere, perché l’amministratore politico quando si siede a questi banchi dovrebbe capire che deve dare un indirizzo, l’indirizzo era quello di chiudere le congregazioni, perché se non partiamo da questo concetto, dove nessuno della maggioranza o forse qualcuno aveva appoggiato la nostra idea di non chiudere, per onor del vero, e chiedo chiusa a chi aveva appoggiato la nostra proposta, perché vennero qui in Consiglio Comunale, io mi ricordo un Consiglio Comunale molto drammatico, perché sospendemmo quel Consiglio Comunale e io di corsa andai da don Andrea a San Marco, perché don Andrea fece un …(incomprensibile)… con suor Alessia, perché il problema è questo, e spero di non ritornarci più, perché spero che lei Assessore ora, in virtù del fatto che Borgo Faiti chiude e che noi un anno prima con Borgo Carso avemmo lo stesso problema, l’abbiamo fatta chiudere la scuola, perché? Perché l’abbiamo presa con sufficienza quella situazione, quindi Borgo Carso ha chiuso, di prendere tutti quanti i plessi che erano gestiti dalle congregazioni e cercare di fare una programmazione, perché ci sono congregazioni che vorrebbero venire ad operare nella nostra città e dare il contributo che lei stesso prima ha esposto, il problema è avere la volontà politica di fare questo, perché se non ritorniamo a quello che lei ha detto poc’anzi vuol dire che noi non avremmo futuro di laicità, come lei ben ha esposto. Quindi questo è l’invito che faccio a lei, di prendersi a cuore, come ha fatto nella sua esposizione, questa nostra richiesta che peroriamo da due anni e siamo a sua completa disposizione per metterci seduti ad un tavolo, perché quel giorno se io non scappavo a San Marco, non ritornavo qui, il Sindaco non capiva la necessità di fare un incontro, che poi l’abbiamo fatto su in Sala De
Pasquale quando, come dice il Consigliere Carnevale, lo dovevamo fare in Consiglio Comunale, perché noi rappresentiamo i cittadini, dentro quell’aula eravamo noi stessi che parlavamo tra di noi, con le congregazioni, va bene, però prima si parla con la città, noi siamo la città, poi dopo ci si mette nelle sedute opportune, Commissioni e quant’altro e ci si confronta su quello che è l’indirizzo, ripeto, l’indirizzo da dare agli uffici. Non è stato dato un indirizzo, è stata una forzatura, perché, ripeto, ricordo, l’avvocatura venne qui, in questo Consiglio Comunale dicendo che non c’erano strade percorribili per..., ci siamo infognati nel Codice degli Appalti, perché giustamente loro fanno i tecnici e se la linea politica ai tecnici non è chiara, dire: “Io voglio. Io desidero. Io ho l’esigenza. Io ho la volontà. Io ho l’amore per questa città e voglio che le suore rimangano a Latina”, il Codice degli Appalti lo tengono presente, ma loro ragionano, da persone intelligenti quali sono e dal lavoro che fanno benissimo da 40 anni per trovare una soluzione, perché loro sono chiamati a dare soluzioni in base agli indirizzi che noi diamo non il contrario, perché in quel periodo era il contrario. Quindi perché oggi sono contento, sono contento perché tutti siamo contenti che rimangono le suore a Latina. Adesso voi mi direte: “Allora sei matto a dire quello che hai detto, perché giustamente se siamo tutti contenti perché fai il polemico”. No, non è polemica, è un ringraziarla, un ringraziare la maggioranza, perché quando si parte con un piede sbagliato e ci si rimette in pista bisogna dire grazie e bisogna dire bravi, perché vi devo ringraziare, perché voi avete capito che stavamo facendo un errore e siamo ritornati sulla retta via e vi ringrazio di questo e spero che voi lo facciate sempre, perché la scienza in testa non ce l’ha nessuno di noi, questo l’ho sempre detto e non mi potete non riconoscere questo, perché i miei interventi sono sempre, diciamo, di riflessione, perché io vorrei che questo Consiglio Comunale diventasse veramente punto di riferimento e di crescita, cosa che purtroppo non vedo molto da due anni a questa parte, perché vedo molte guerre interne e faide, invece di vedere una collaborazione tra persone civili, vedo proprio che ci diamo le pizzicate per cercare di buttare giù rospi amari, ma così non si costruisce una città, scusatemi se mi permetto di dirlo, così si affossa una città e se continuiamo così la affosseremo. Quindi Assessore, le ripeto, prenda a cuore la mia richiesta, che è quella di riaprire tutte le congregazioni, anche quelle che sono chiuse, cercando in tutta Italia qualche congregazione che voglia venire sul nostro territorio a continuare il lavoro che altre suore, e ringrazio le congregazioni che, come lei ha detto, sono dovute andare via, perché le suore ovviamente sono stanche, non possono più portare avanti il loro progetto scolastico, però io ho a cuore l’educazione da parte delle religiose, perché le vivo tutti i giorni e quindi so quanto loro amano il lavoro che fanno e amano il messaggio che danno, anche educativo, perché noi siamo tutti venuti da lì, anche lei, e ci siamo formati non penso diversamente da chi non credo a Dio. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie Consigliere Marchiella. Ci sono interventi ulteriori su questa proposta di deliberazione?
Prego Consigliere D’Achille.
CONS. D’ACHILLE FABIO
Buongiorno a tutti. Intanto ringrazio il nuovo Assessore per aver brillantemente illustrato il senso di questo nuovo atto, che consente alle suore di poter continuare la loro attività educativa nella città.
Tengo a precisare che l’opposizione in questo ultimo periodo penso che avrà convocato decine e decine di Commissioni e nel caso di un anno e mezzo fa non è stato fatto, quindi nessuno l’ha impedito, quindi, in verità, probabilmente anche l’opposizione si è resa conto che questo era un tema che si voleva far carico tutta la Giunta, l’ha fatto anche direttamente con voi in un incontro pubblico anche molto acceso e poi in altri incontri dove è stato fatto un tavolo diretto e quindi, insomma, diciamo che un po’ sono state scavalcate, ma per una serie di accordi comuni, non per svuotare, immagino, di potere le Commissioni Consiliari, ma forse perché si era stabilito che questo era un tema che investiva completamente il Consiglio Comunale, in particolar modo la Giunta aveva in mente di trovare una soluzione fortemente, quindi nessuno, né della maggioranza né della minoranza ha pensato di convocare una Commissione Consiliare su questo. Quindi, in questo senso volevo, così, un po' smarcarmi, visto che ultimamente lo fate con una certa continuità, l’avreste potuto fare anche precedentemente, ecco, solamente per precisare questa cosa, nel senso che poi quando le cose si vogliono, come avete voluto anche dimostrare voi, le cose, insomma, si fanno, no? E quindi direi che forse la trattativa diretta, come è accaduto, è stata la cosa più importante e forse anche più celere per risolvere il problema, magari molto spesso le Commissioni ci consentono di ragionarci per settimane, anche per mesi, invece in questo caso serviva di essere operativi immediatamente, quindi forse l’azione della Giunta aveva un altro significato. Quindi, ripeto, è soltanto una riflessione la mia, non è un’accusa, eh, dico soltanto che, vista l’urgenza in cui si è andata ad infilare la situazione, è stata affrontata in questo modo. Rispetto alla volontà della De Simone o della dirigente, diciamo, di togliersi un po’ il problema di dover affrontare o di dover legittimare una convenzione che sarebbe risultata illegale con il Nuovo Codice degli Appalti è normale che…, normale, insomma sempre tra virgolette, che i nostri dirigenti, insomma, si prendano le loro cautele e formalizzino, magari anche senza delle volte ascoltare la volontà politica di questa Amministrazione, alcune cose e quindi su questo abbiamo dovuto trovare in emergenza una soluzione, l’abbiamo fatto insieme ed anche per questo, insomma, vi ringraziamo e siamo in una di quelle situazioni dove si è capito che certi problemi non vanno affrontati da una parte sola, vanno visti collegialmente, quindi un po’ anche questo mio tentativo, insomma, è un tentativo di ringraziare voi per il contributo, anche se, ripeto, i toni sono stati eclatanti, sembrava che stessi buttando giù qualche chiesa, invece, in verità, stavamo cercando di trovare una soluzione legale di mantenere un rapporto che persino il nostro Ufficio Legale aveva tentato di regolare in un altro modo e non c’era riuscito, l’ha detto davanti a tutti il nostro Di Leginio che non si era trovata una soluzione. Quindi, la mia precisazione è dovuta al fatto che tutti quanti ci siamo resi conto che questa situazione era difficile da risolvere e tant’è vero che abbiamo tentato una strada esterna, con un contributo anche di uno studio legale esterno. Quindi, su questo volevo fare una precisazione, rispetto alla possibilità di chiedere alle popolazioni, in particolar modo a quelle comunità che nei borghi hanno beneficiato di questo tipo di contributo che hanno dato le suore, le congregazioni alla città, penso che sia una opportunità, insomma, non penso che il nostro nuovo Assessore non voglia, magari, anche tentare qualche altra strada, quindi, insomma, sarà una opportunità che ci possiamo riservare, non senza valutare il costo di questa operazione, perché comunque questa volontà non è stata soltanto legittimata politicamente, questa maggioranza e questa Giunta hanno voluto anche stanziare un contributo importante per garantire questa cosa, forse è il primo contributo importante che viene dato
alle congregazioni religiose in questi anni, che in questi anni hanno tenuto, insomma, un po’ il rapporto con la città essendo pagate o forse anche sottopagate per un servizio che era così importante per la collettività, che però era pagato il minimo possibile. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie Consigliere D’Achille. La Consigliera Aramini aveva chiesto la parola o sbaglio?
CONS. ARAMINI MARINA
Sì, …(incomprensibile)….
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Quindi interviene adesso? Prego, a lei la parola allora.
CONS. ARAMINI MARINA
Volevo dire che anche io sono contenta di questa conclusione, che ha visto, ci ha visto, insomma, anche affrontare questi temi con toni anche aspri, duri, Consigli Comunali accesi da un pubblico interessato, quindi tutto ciò sicuramente ha concorso ad una accelerazione, comunque ad una maggiore enfasi nel trovare una soluzione che, come diceva l’Assessore, io concordo pienamente, è all'interno di una legge e la legge fondamentale è stata proprio questa legge di Berlinguer, che uscita fece un grande scandalo, perché comunque questa Legge 62 del 2000 vide tutta la sinistra contro, perché osava Berlinguer, che secondo me rimane uno dei Ministri dell'Istruzione più in gamba, osava mettere, collocare la istruzione, diciamo, comunale e privata a quel punto, se paritaria, nel servizio Pubblica Istruzione; quindi proprio apriti cielo, ci fu una levata di scudi e fortunatamente, però, questa legge non è stata mai abrogata. Quindi è proprio in virtù di questa legge, richiamata giustamente nelle premesse alle convenzioni, che ha dato anche l’orizzonte e la ricerca di soluzioni per questa vicenda sulla quale io mi sono sempre espressa favorevolmente, cioè secondo me, come tutti noi insomma, le scuole con il personale religioso comunque sono state e lo saranno ancora, come ha detto l’Assessore, ineludibili riferimenti per un progetto educativo di qualità. Quindi sono contenta che si è arrivati anche insieme, se vogliamo, ad un…, perché qua ho le Mozioni dei precedenti Consigli Comunali e mi ricordo questa Mozione che è stata anche aggiustata insieme, no, pur di arrivare a conclusione, quindi, niente, sono felice che finalmente questa vicenda, che non era stata mai affrontata, diciamo la verità, dal ‘98 in poi, la data delle convenzioni, sia stata invece, comunque, normalizzata oggi. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie Consigliera Aramini. Abbiamo interventi ulteriori su questa proposta di deliberazione? Non ce ne sono? Dichiaro conclusa la fase della discussione, passiamo quindi a quella delle dichiarazioni di voto. Abbiamo dichiarazioni di voto in merito?
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
Sì.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Prego Consigliere Carnevale.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
Presidente, anche se nell’intervento che ho fatto prima credo che in maniera abbastanza chiara ho detto che sarò favorevole a queste convenzioni, ho anche spiegato, ho fatto la storia di tutto quello che secondo me è accaduto, però colgo l’occasione, in questi due minuti che mi prendo, semplicemente per dire, rispondere al Consigliere D’Achille che non è avvenuta la richiesta di convocazione semplicemente perché non avevamo…, nessuno aveva cognizione, di noi dell’opposizione, di quel documento, di quel parere, nel momento stesso in cui ho avuto cognizione io e parliamo del 4 - 5 di novembre, immediatamente dopo due giorni è stata presentata la Mozione, quindi non è che prima ce li eravamo dimenticati e successivamente abbiamo posto l’attenzione sotto i riflettori, no! Ma era compito della maggioranza portare l’argomento nella Commissione deputata, così come per l’ennesima volta lui fa riferimento alle tante richieste di convocazione fatte su questo tema, vero, ce ne sono state tante Presidente, ne ho fatto io personalmente diverse, Presidente lei comunque deve sapere che io non faccio parte di quella Commissione, quindi tutte le volte che sono venuto a titolo completamente gratuito e sono sempre stato presente dall’inizio alla fine. Ultimo aspetto, ha detto che è la prima volta che viene dato un contributo, non è così perché le congregazioni, se lei si leggesse il contratto che è stato sottoscritto 20 anni fa, prevedevano per 13 mensilità l’importo di mille Euro, rivalutato anno per anno, per ogni religiosa che stava all’interno dell’istituto, noi oggi abbiamo previsto, mediamente, un rimborso di 700 Euro al mese per ogni…, diciamo facendo i conti da serva, per ogni religiosa, di conseguenza non è assolutamente la prima volta, anzi siamo andati a ribasso rispetto a quello che sarebbe stata una valutazione obiettiva rispetto a quello che ci viene offerto in contropartita.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie Consigliere Carnevale. Abbiamo altri interventi in dichiarazione di voto? Prego Consigliera Celentano.
CONS. CELENTANO MATILDE ELEONORA
Grazie Presidente. Volevo salutare il nuovo Assessore Gianmarco Proietti, che ho avuto il piacere di conoscere oggi, la ringrazio per il suo excursus culturale che ha fatto sulle scuole, sulla scuola statale, come lista Calandrini, capogruppo della lista Calandrini ma anche Fratelli d’Italia, noi naturalmente saremo d’accordo a questa delibera, saremo d’accordo a questa delibera sul contratto delle congregazioni religiose, anche perché, secondo me, questo passo è importante per la città, non è una vittoria né della maggioranza né dell’opposizione, come ha detto giustamente Marina è una vittoria di tutti, è la vittoria della città. Hanno vinto le mamme che hanno fortemente voluto continuare questa tradizione che a Latina è secolare, da dopo la fondazione di Latina erano presenti le suore di
San Marco. C’è stato un momento di stallo, perché è stato un percorso molto tormentato per tutti, un periodo di stallo in cui anche la maggioranza si era messa in una posizione di chiusura, poi grazie anche al nostro pungolo si è riusciti a raggiungere una quadra per rinnovare questo contratto. Quindi siamo favorevoli, ma siamo favorevoli soprattutto per la città, per i genitori che sono liberi di scegliere il percorso educativo che ritengono più opportuno per i loro figli. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie Consigliera. Abbiamo altre dichiarazioni di voto? Prego il Consigliere Giri, che oggi riveste il ruolo di capogruppo su delega del Consigliere Bellini, che è assente. Prego Consigliere.
CONS. GIRI FRANCESCO
Grazie Presidente. Buongiorno a tutti. Nell’esprimere chiaramente parere favorevole su questa proposta di deliberazione volevo innanzitutto sottolineare le parole del nuovo Assessore Proietti, che saluto e ringrazio e che ho pienamente condiviso, perché si parla di scuola parlando al futuro e non più solamente al passato e in riferimento nostalgico al passato. Ha citato, tra l’altro, le parole del Preside Campagna, a me molto caro, perché è stato anche il mio Preside durante il percorso liceale, con le quali il Preside stesso, insomma, dichiarava che la scuola è un capitale, un investimento invisibile, cose che veramente condivido ed apprezzo veramente. È stata citata ancora la Legge Berlinguer, che ha consentito, appunto, di dare pari dignità alle scuole paritarie, inserendole in un contesto di scuola pubblica ed è proprio in questo contesto e dentro, diciamo, questa cornice legislativa che si è mossa l’opera di questa Amministrazione. Volevo anche sottolineare il concetto di laicità a me molto caro, veramente come spazio etico indipendente e anche, diciamo, emancipato, nel quale le coscienze individuali possono e devono formarsi ed è proprio per questo che secondo me una Amministrazione pubblica deve tutelare questa possibilità a 360°. Niente, quindi condivido pienamente il percorso fatto. Mi permetto di aggiungere nei ringraziamenti anche l’Assessora Di Muro che, insomma, è stata per lunghi tratti artefice di questo percorso. Quindi, come maggioranza, inoltre volevamo dire, in risposta alle dichiarazioni di alcuni Consiglieri, che, diciamo, la tortuosità e la complessità di questo percorso sono anche in parte scaturite non da un atteggiamento di chiusura, che personalmente non credo ci sia mai stato, ma dalla complessità di alcuni passaggi tecnici che meritavano approfondimenti. Quindi concludo esprimendo parere favorevole di tutta la maggioranza. Arrivederci. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Ci sono ulteriori interventi in dichiarazione di voto? Se non ce ne sono passiamo allora direttamente alla votazione. Andiamo a votare la proposta di deliberazione 93 dell’11 maggio 2018, con oggetto: “Approvazione schemi di convezione con le congregazioni religiose per l’insegnamento e il coordinamento nelle scuole dell’infanzia comunali”. Coloro tra i Consiglieri Comunali che sono favorevoli all’approvazione di questa proposta di deliberazione alzino la mano. Prego Consiglieri.
Si procede alla votazione per alzata di mano.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Unanimità. Votiamo anche l’immediata esecutività, sempre per alzata di mano. Grazie.
Si procede alla votazione per alzata di mano.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Anche in questo caso unanimità. Quindi dichiaro approvata ed immediatamente esecutiva la proposta di deliberazione numero 93 del 2018, primo punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale odierno, che come punto dichiaro concluso. Passiamo quindi al secondo: la proposta di deliberazione 114 del 14 giugno 2018, con oggetto: “Casa delle Città e del territorio – laboratorio urbano per la partecipazione civica – Linee di indirizzo”.
Punto n. 2 all’Ordine del Giorno: proposta di deliberazione n. 114 del 14.06.2018 avente ad oggetto: “Casa delle Città e del territorio – Laboratorio urbano per la partecipazione civica – Linee di indirizzo”.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Cedo la parola all’Assessore competente, l’Assessore Ranieri, relaziona comunque lei su questa proposta di deliberazione. Prego Assessore, a lei la parola.
ASS. RANIERI EMILIO
Grazie Presidente. Buongiorno a tutti. Vado ad illustrarvi velocemente questa proposta di deliberazione Progetto Casa della città, come viene chiamato in molti luoghi Urban Center, un laboratorio urbano per la partecipazione civica, con cui non vogliamo in qualche maniera ravvivare il dibattito per questa città legato alle trasformazioni urbane. Ora, per quelli che sono, diciamo, gli intenti prioritari del programma elettorale Latina Bene Comune voi sapete che il tutto il ragionamento della partecipazione condivisa è stato al centro delle nostre attenzioni e su questo non potevamo non pensare che tutto il processo delle trasformazioni urbane potesse non avere dei momenti di condivisione profonda con la città. Lo dico da subito, non è che in passato non ci siamo stati momenti di discussione rispetto all’urbanistica rispetto alle trasformazioni sociali, però non possiamo pensare che questo tipo di ragionamento sia relegato solamente ai portatori di interesse o comunque agli addetti ai lavori e lo dicono all’inizio come spunto di riflessione rispetto ai miei cugini architetti, nel senso che… e a tutti i tecnici che si sono occupati negli anni di questo tema, perché io, insomma, nella mia esperienza professionale sarà almeno 30 anni che sento parlare di urbanistica a Latina, senza poi arrivare. Il dibattito c’è sempre stato, ma non si è mai arrivati ad una condivisione profonda di quello che doveva essere questa città, cioè una perfetta incompiuta, in termini non solo urbanistici, perché l’urbanistica vista da questo punto di vista solo come spazio costruito, lo spazio non costruito è limitante, intendo come trasformazione di tipo sociale, culturale, economico, tecnologico in cui le scelte possono essere condivise sul serio; cioè su alcune scelte io credo che anche i tecnici hanno dimostrato di non avere una visione comune e se l’hanno ottenuta solo nell’ultimo periodo, perché io ho partecipato tante volte ad incontri in cui i tecnici per la prima volta si sono messi un po’…, si sono svestiti dalla loro presenza in cui le loro verità erano assolute. Noi non abbiamo più bisogno di demiurghi, ma abbiamo sempre più bisogno di una comunità e questo lo si può attuare solo creando laboratori all’interno di questo strumento, di questo contenitore ancora tutto da pensare, perché noi non abbiamo nessuna intenzione di determinarlo, ma dovrà essere determinato da chi vorrà entrare in questo associazione culturale, in questa associazione che può essere costituita da chi vuole farne parte ed è, come l’amministrazione condivisa vuole, sempre aperta a nuove proposte, sempre aperta a nuove persone, a nuove istanze. L’Amministrazione si sente di dare le linee di indirizzo per l’istituzione, perché prende a spunto quelle che sono le esperienze che vivono altre città e non a caso Io rilancio il tema di chi ha discusso della città, del dibattito che è sempre stato aperto, perché in altre città questo dibattito, il dibattito sulla trasformazione urbana è sempre stato portato avanti anche con la presenza di Università, con la presenza di altre istituzioni, di associazioni, però ha avuto sempre un
connotato molto condiviso, qui invece si è andati un po’…, un po’ ognuno per conto suo, perché dare 60 incarichi di pianificazione dimostra che non c’è stata mai una visione globale, che in qualche maniera mettesse a sistema una serie di esigenze della città. Direi, per esempio, le esigenze del commercio, i volumi costruiti sul commercio sono più volumi costruiti per fare cubature che per le esigenze reali del commercio. I volumi costruiti per fare cultura sono più volumi che cultura. Allora, io credo che queste linee di indirizzo per l’istituzione di questo strumento possono essere una occasione, senza appesantire l’Amministrazione stessa, di dare sfogo a tutto ciò che è partecipazione, anche in maniera consultiva, ed io sono convinto che le associazioni di categoria, sindacati, ordini professionali, comitati di cittadini possono parteciparvi in maniera propositiva, cercando di non relegare, poi, il meccanismo tecnico di eseguire una rigenerazione urbana, eccetera, al solo fatto, come posso dire. tecnico-gestionale. Ritengo che le politiche culturali sulla città, in termini anche di architettura urbanistica, si debbano sempre più intersecare con le problematiche di interesse sociale ed economico, il tema del lavoro, il tema dello sviluppo e dello scenario della città, il tema del turismo, cioè il tema, in generale, della promozione dello sviluppo locale possa essere riportato all’interno di alvei di questo genere, dove l’Urban Center potrà essere lo specchio per ragionare, per fare mostre, per avere possibilità, in qualche maniera, di interloquire con tutta la città. Gli spazi li penseremo insieme, una sede dignitosa sarà doverosa, come è scritto nell’indirizzo, ma il fatto che andiamo avanti su ruspi, su altri spazi di questo genere pubblici, ci sarà possibilità di creare degli spazi dove andare a presentare le proposte e le idee. Quindi io d’accordo e avendo lavorato con l’Assessore Castaldo al tema, per cui poi, casomai, l’Assessore probabilmente cercherà di dare anche una conclusione anche al dibattito, crediamo moltissimo che questa iniziativa di coordinamento per questo nuovo contenitore attivo sia uno strumento diciamo possibile e diciamo potenzialmente molto valido per modificare in qualche maniera quelle che sono le trasformazioni sociali di questa città. Dico per ultimo che queste trasformazioni di tipo sociale dovranno essere attuate in maniera, come si dice, semplice e ordinata ed uno strumento del genere fa sì che è possibile consultare tutti, consultare tutti a tutti i livelli, sia l’Amministrazione, sia i tecnici, sia i singoli cittadini. Non mi dilungo, chiudo solamente nel precisare che ci auguriamo che chi in qualche maniera andrà a costituire, facendo uno statuto corposo, intelligente, che tenga conto di questo, abbia l’opportunità, perché lo crediamo fermamente, di supportare anche sul piano scientifico, tecnico l’Urban Center, la Casa della Città e per questo, secondo me, tutte le migliori menti della città, il pensiero nobile di questa città avrà dignità all’interno di questo strumento. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie Assessore Ranieri per la sua illustrazione. Allora…
CONS. COLUZZI MATTEO
Presidente, scusi, sull’ordine dei lavori, posso?
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Mi dica Consigliere Coluzzi.
CONS. COLUZZI MATTEO
Sì, alla luce degli Emendamenti presentati, dal momento che in parte erano stati già condivi, anticipati con la Commissione competente, credo sia opportuno magari fare una piccola sospensione per una Conferenza Capigruppo, in cui possono essere presenti magari anche gli Assessori, la Presidente Mattei come Presidente della Commissione, per condividere quelli che credo siano degli indirizzi già approvati e condivisi insieme con tutto il Consiglio Comunale. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Sì, voglio però prima procedere a dare lettura all’intera aula consiliare dei quattro Emendamenti presentati, tutti presentati dai Consiglieri: Coluzzi, Calvi, Marchiella, Celentano, Carnevale, Ialongo, Forte e Calandrini. Allora, Emendamento numero 1: si propone di emendare l’allegato A, sostituendo l’articolo 1 comma di, che recita: “L’associazione dovrà dotarsi di una sede dignitosa facilmente riconoscibile, posizionata in zona sufficientemente centrale e accessibile, visibile dai pedoni e possibilmente situata al piano terreno” con “L’associazione dovrà dotarsi di una sede dignitosa facilmente riconoscibile, posizionata in zona sufficientemente centrale e accessibile, visibile ai pedoni e possibilmente situata al piano terreno, che verrà individuata dall’Amministrazione tra i beni nella disponibilità dell’Ente”. Emendamento numero 2, sempre sull’allegato A, sostituendo l’articolo 1 comma H, che recita: “L’Amministrazione comunale dovrà essere portata in tempo utile a conoscenza dell’ordine del giorno di ogni riunione del Consiglio direttivo e potrà chiedere di relazionare allo stesso con un suo rappresentante sui punti all’ordine del giorno, senza ulteriore diritto di voto oltre a quello del suo delegato nominato” con “L’Amministrazione comunale dovrà essere portata in tempo utile a conoscenza dell’ordine del giorno di ogni riunione del Consiglio direttivo e potrà chiedere di relazionare allo stesso con un rappresentante della Giunta sui punti all’ordine del giorno, senza ulteriore diritto di voto oltre a quello del suo delegato nominato, dirigente o funzionario”. Emendamento numero 3, sempre sull’allegato A, articolo 3 comma a, “Ove le condizioni lo permettono il Comune metterà a disposizione la sede per la Casa della Città e del territorio tra i locali disponibili nel patrimonio dell’Ente con le caratteristiche surrichiamate al fine di concederli alle condizioni stabilite in apposita convenzione” con “Il Comune mettere a disposizione la sede per la Casa delle Città e del territorio tra i locali disponibili nel patrimonio dell’Ente, con le caratteristiche surrichiamate al fine di concederli alle condizioni stabilite in apposite convenzioni”. Quarto ed ultimo Emendamento, allegato A articolo 1 comma C, attualmente nel testo recita: “Lo statuto dell’associazione sarà vagliato dalla Commissione consiliare competente successivamente all’approvazione, depositato presso gli uffici preposti” con “Lo dell’associazione sarà vagliato dalla Commissione consiliare competente e dal Consiglio Comunale, successivamente alla approvazione verrà depositato presso gli uffici preposti”. Su segnalazione della Segretaria Generale, ma ero anch’io dello stesso avviso, va rimesso il parere tecnico da parte del dirigente di settore, che se non sbaglio è il Dottor Ferraro, esattamente. Lo chiamiamo, gli sottoponiamo gli emendamenti. Sulla richiesta fatta dal Consigliere Coluzzi chiedo, quindi, una votazione su una sospensione, per poter realizzare questa capigruppo alla quale inviterei, chiaramente, l’Assessore Castaldo, l’Assessore Ranieri, la Presidente della Commissione la
Consigliera Mattei. Quanto tempo pensate possa essere necessario per questa…? Mi dica Consigliere.
CONS. COLUZZI MATTEO
Presidente, mi scusi, non essendo comunque degli indirizzi che vanno ad intaccare quella che è la procedura amministrativa, ma sono delle linee di indirizzo di carattere politico e di indirizzo, non c’è un qualcosa che entra nel merito della burocrazia, è realmente necessario questo parere o è un qualcosa che possiamo in qualche modo…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Beh, per esempio ce n’è uno dove si entra nella richiesta dei rappresentanti di Giunta piuttosto che sul…, non lo so, anche sulla sede a disposizione, sì, quindi forse la presenza del…, perlomeno il vaglio del dirigente sembrerebbe necessario.
CONS. COLUZZI MATTEO
Io concordo pienamente, però per darne una breve motivazione, che poi esporrò nel mio intervento, non è altro che un indirizzo che dà seguito a quello già votato in data 5 maggio 2017 dal Consiglio Comunale, dove tutto il Consiglio Comunale impegnava il Sindaco e la Giunta ad individuare all’interno del patrimonio immobiliare dell’Ente una struttura in grado di ospitare tale strumento.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Conferma, Segretaria, la necessità di un…
SEGR. GEN. AVV. IOVINELLA ROSA
Sempre.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Sempre e comunque, pur se sono modifiche più di captatura…
SEGR. GEN. AVV. IOVINELLA ROSA
Sì, sì, sì, è opportuno, ma lo stiamo facendo chiamare.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Perfetto. Allora magari può venire anche direttamente in Capigruppo.
SEGR. GEN. AVV. IOVINELLA ROSA
Sì, in Consiglio o in Capigruppo.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Allora, una sospensione di? Quanto pensate possa essere necessario? Trenta minuti? Allora sono le 11:35, votiamo la sospensione fino alle ore 12:05. Prego, votiamo questa sospensione, Consiglieri, per alzata di mano.
Si procede alla votazione per alzata di mano.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Unanimità, quindi la seduta è sospesa per trenta minuti a decorrere da adesso, ci rivediamo in aula per le 12:05.
- Si riprende alle ore 12:22.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Prego nuovamente i signori Consiglieri di prendere posto per la verifica del numero legale, per poter riprendere i lavori del Consiglio Comunale odierno dopo la sospensione per la Conferenza Capigruppo. Grazie Consiglieri. Cedo, quindi, nuovamente la parola al Segretario Generale Iovinella, per l’appello per la verifica del numero legale. Prego Segretario Generale. Un po’ di silenzio per favore. Grazie.
Si dà atto che il Segretario Generale, Avvocato Iovinella Rosa, procede ad effettuare l'appello nominale.
SEGR. GEN. AVV. IOVINELLA ROSA
Presenti 24 Presidente. È presente il numero legale.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie Segretario Generale. Riprendiamo quindi la seduta del Consiglio Comunale. Allora, dopo gli esiti della Conferenza Capigruppo e dopo, anche, l’acquisizione dei pareri tecnici da parte del dirigente di settore, l’Architetto Paolo Ferraro, vado ad aggiornarvi la situazione riguardo ai quattro Emendamenti presentati, il primo è stato ritirato, il secondo è stato oggetto di sub Emendamento a firma dei Consiglieri Coluzzi e Giri, nella parte dove dice: “Con un rappresentante della Giunta” c’è l’aggiunta, mi si perdoni la ripetizione, della frase: “O suo delegato”. L’Emendamento numero 3 è stato mantenuto nella sua formulazione originale. L’Emendamento numero 4 è stato subemendato, sempre a firma dei Consiglieri Coluzzi e Giri, il nuovo testo è: “Lo statuto dell’associazione sarà approvato dal Consiglio Comunale, successivamente verrà depositato presso gli uffici preposti”. Se non ricordo male abbiamo fatto distribuire copia degli Emendamenti. Sì, vero? Stanno arrivando. Quindi andiamo adesso, dopo l’illustrazione dell’Assessore Ranieri, visto che sono stati presentati degli Emendamenti, chiederei comunque brevemente di illustrarli. Tra coloro che sono i firmatari degli stessi chi è che interviene a riguardo? Consigliere Coluzzi lei? Perfetto, allora a lei la parola.
CONS. COLUZZI MATTEO
Grazie Presidente. In maniera molto rapida, in quanto sono degli Emendamenti sulla forma e non direttamente sulla sostanza di quelle che sono le linee di indirizzo, diciamo che due di questi Emendamenti, e da qui la motivazione del ritiro di uno di questi, riguardavano l’impegno, come dicevamo precedentemente, preso nella discussione, nell’approvazione della Mozione presentata dal sottoscritto ormai più di un anno fa, in cui si impegnava il Sindaco e la Giunta ad individuare all’interno del patrimonio immobiliare dell’Ente una struttura in grado di ospitare tale strumento, in grado di garantire la partecipazione attiva della cittadinanza. In quell’occasione, come ricordiamo, fu votata all’unanimità, dunque l’intenzione dell’Emendamento era quello di sottolineare l’impegno da parte dell’Amministrazione a trovare una casa dove poter collocare questo strumento di partecipazione, Dunque tra questi due Emendamenti, ovvero il primo e il numero 3, si è deciso di ritirare l’Emendamento numero 1 e lasciare solamente l’Emendamento numero 3, che, appunto, nella sua versione originale del testo all’articolo 3 comma 4 recitava: “Ove le condizioni lo permettano il Comune metterà a disposizione la sede per la Casa della Città”, nell’Emendamento verrà cassato “Ove le condizioni lo permettono”, quindi l’Amministrazione con questo strumento in seno, finalizzato a condividere e a divulgare anche le linee di indirizzo che emergeranno dal Consiglio Comunale e dalla Giunta, si farà carico di questo impegno; mentre nell’altro Emendamento, il numero 4, si andava a chiarire cosa? Si andava a chiarire quello che era l’articolo 1 comma C, in cui era riportato che lo statuto dell’associazione sarà vagliato dalla Commissione consiliare competente successivamente all’approvazione depositato presso gli uffici preposti, alla luce di ciò l’Emendamento riguardava l’aggiunta del Consiglio Comunale oltre alla Commissione consiliare competente come sede di valutazione dello stesso e insieme insomma, maggioranza e opposizione sono arrivati alla conclusione che era più semplice riportare direttamente che lo statuto dell’associazione sarà approvato dal Consiglio Comunale, calcolando che il passaggio nella Commissione consiliare competente è una cosa implicita. L’ultimo emendamento riguardava l’indirizzo condiviso già in prima battuta durante la discussione della Mozione ma anche nelle sedute successive della Commissione consiliare, per le quali in maniera unanime avevamo condiviso la volontà di lasciare questo strumento il più possibile autonomo e legato ai temi della città e non ai temi della politica, dunque cercando di evitare qualsiasi tipo di eventuale contaminazione o strumentalizzazione, se vogliamo chiamarla così, in maniera…, con termini fin troppo esasperati, ma che sicuramente non riguarderanno questo progetto. In questo caso all’articolo 1 comma H veniva riportato che l’Amministrazione comunale dovrà essere portata in tempo utile a conoscenza dell’ordine del giorno di ogni riunione del Consiglio direttivo e potrà chiedere di relazionare allo stesso con un suo rappresentante sui punti all’ordine del giorno, senza ulteriore diritto di voto oltre a quello del suo delegato nominato, dove questa dicitura “delegato nominato” non era ben chiarita, quindi insieme, anche in seguito al confronto tra le parti, siamo arrivati a conclusione che una formula più chiara e condivisa poteva essere senz’altro che l’Amministrazione comunale dovrà essere portata senz’altro in tempo utile a conoscenza dell’ordine del giorno di ogni riunione del Consiglio direttivo e potrà chiedere di relazionare allo stesso con un rappresentante della Giunta o suo delegato, cosa sacrosanta per creare una vera simbiosi tra quella che è l’azione amministrativa e quella che sarà l’azione di questo mezzo, sui punti all’ordine del
giorno, senza ulteriore diritto di voto a quello del suo delegato nominato dirigente o funzionario, in maniera tale che tutte queste tematiche possono essere trattate anche da un punto di vista tecnico e burocratico in stretto contatto con gli uffici comunali. Per il resto mi sento di dire che, come dicevamo poc’anzi anche in Commissione, credo che quello di oggi è finalmente veramente un passo concreto verso uno strumento di partecipazione tangibile e non solo limitato su carta. Dico questo perché? Perché chi ha avuto modo di conoscere questo strumento anche in altre realtà italiane si può essere sicuramente reso conto di quanto può essere importante la ricucitura tra il cittadino, tra la comunità e quella che è un’azione amministrativa, che troppo spesso viene vista ad oggi con distacco e che può realmente, se fatta nella maniera giusta e concreta, portare ad innescare un meccanismo virtuoso, in cui il cittadino torna ad essere realmente partecipe e protagonista delle scelte che riguardano il nostro futuro. Mi auguro che questa convergenza su questo tema possa perpetrarsi anche nelle prossime sedute in cui andremo insieme a valutare il frutto di una prima grande assemblea, che verrà convocata pubblicamente sugli strumenti del Comune di Latina e mi auguro che tutto ciò che riguarderà lo sviluppo della città da qui ai prossimi anni, anche alla luce di alcuni indirizzi della maggioranza, che riguardano la Marina, l’Ufficio di Piano, vari masterplan e quant’altro, potranno essere realmente condivisi con la città. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie per la sua illustrazione Consigliere Coluzzi. Vado quindi ad aprire la discussione sul punto 2 all’ordine del giorno, la proposta di deliberazione numero 114, ho iscritta a parlare la Consigliera Mattei. Prego Consigliera.
CONS. MATTEI CELESTINA
Grazie Presidente. Io oggi sono veramente felici ed orgogliosa di questa creatura a cui tutti insieme stiamo dando vita, perché è veramente stato un percorso condiviso. Io ho affrontato subito dopo la Mozione presentata dal collega Coluzzi lo scorso anno, ho immediatamente attivato la Commissione che ho l’onore di presiedere su questo tema, invitando anche il collega Coluzzi, che oltre ad essere Architetto, Consigliere, eccetera, non fa parte però, purtroppo, della mia Commissione e quindi l’ho sempre invitato a partecipare. Devo dire è stato un dibattito sicuramente positivo, improntato alla voglia veramente di fare. Abbiamo lavorato alacremente in questi mesi e credo che questa creatura che sta nascendo oggi ci possa dare veramente soddisfazione a tutti. Io voglio ripetere ancora una volta cos’è questa, che cos’è questa Casa della Città e del territorio che oggi andremo a votare, intanto un luogo aperto a tutti, a tutti i componenti della città, a tutti i cittadini, ai giovane, agli enti, alle istituzioni, alle organizzazioni politiche e private e vuole diventare proprio un luogo dove costruire insieme le politiche della città. Sarà un luogo dove si svilupperanno le competenze di ognuno e soprattutto ed anche e soprattutto un posto dove un’idea imprenditoriale possa trasformarsi in una opportunità, non a caso alcuni Urban Center italiani sono stati attivati da gruppi bancari ad esempio, no, quindi importante questo fatto dell’economia che può, in qualche modo, diventare un tema fondamentale di questo luogo. Quindi sarà uno spazio sicuramente, quindi, come si diceva anche poc’anzi, di mediazione tra cittadini ed istituzioni, dedicato a tutti gli attori del
territorio, a tutti i portatori di interessi diffusi, proprio affinché, come dicevamo poc’anzi, si avvii questo processo partecipativo di trasformazione della città e delle sue politiche e quindi andare verso una dimensione urbana più condivisa ed inclusiva. Questo avverrà anche grazie al dibattito che si svilupperà al suo interno, all’interno di questa casa, tra amministratori e quindi tra tutte le figure, ripeto professionisti, operatori economici, forze sociali, comitati di cittadini e singoli soggetti che intendono contribuire attivamente a delineare il nostro futuro, il futuro di questa città. Come diceva poc’anzi l’Assessore Ranieri sarebbe ingiusto dire che fino ad oggi non ci sia stato all’interno della nostra città un dibattito sui vari temi che interessano Latina, ma questo purtroppo era delegato agli addetti ai lavori, ordini, ingegneri, architetti, Camera di Commercio, insomma, comunque enti che se ne occupavano, ma che in realtà poi non avevano luogo, comunque non avevano la capacità di colloquiare tra di loro, quindi rimanevano, diciamo, linee di indirizzo hotspot che non avevano, poi, una sintesi su questo. Quindi, ecco, io credo che oggi veramente stiamo facendo un passo molto importante, spero, ecco, che sia condiviso da tutti noi del Consiglio Comunale. È chiaro che prima dell’avviso pubblico per la manifestazione interesse, che poi verrà indetto e quindi, diciamo, selezionerà, nel senso che poi farà…, con questo avviso pubblico si formerà questa Casa del Territorio, cioè ci saranno i soggetti interessati che si faranno carico di far sapere, appunto, il loro interesse in questo, però prima di questo credo sia importantissimo fare un tavolo aperto alla città, un incontro aperto alla città, in cui proprio cominciamo a fare conoscere cos’è questa Casa della Città e del territorio o Urban Center. A noi piace chiamarla Casa della Città e del territorio, perché Urban Center, come viene comunemente chiamato, ci richiama un po’ all’urbanistica, esclusivamente all’urbanistica, quando invece, in realtà, i temi che dovrebbe affrontare l’Urban Center sono molteplici. Quindi, ecco, io proporrei comunque di fare questo tavolo, questo incontro alla città, aperto, per cominciare a far conoscere di cosa stiamo parlando e dare possibilità, poi, ai cittadini e a tutte le categorie che lo volessero di rendersi disponibili alla creazione di questa Casa della Città. Evidentemente quando ci sarà, poi, il gruppo costitutore, eccetera, loro stessi eleggeranno poi gli organi amministrativi per quanto riguarda poi il proseguo dell’iter burocratico della costituzione. Quindi, ecco, io veramente esprimo e rinnovo tutta la mia soddisfazione per questa creatura, ringrazio anche Matteo Coluzzi perché l’ha portato come Mozione un anno fa e ha partecipato a tutte le Commissioni preposte a cui l’ho invitato e quindi, ecco, sono veramente veramente soddisfatta. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie Consigliera Mattei. La parola al Consigliere Forte. Prego Consigliere.
CONS. FORTE ENRICO MARIA
Grazie Presidente. Lo strumento che è stato individuato è uno strumento importante, efficace, ringrazio il collega Coluzzi e i Consiglieri, la Presidente Mattei che si sono adoperati affinché questo provvedimento arrivasse in aula, anche perché in questa città diciamo che in questi anni c’è stata una sorta di cortocircuito, che ha prodotto, diciamo, notevoli disagi e spesso anche danni alla comunità. Cioè il cortocircuito stava nel fatto che, insomma, si sono sovrapposte due questioni che andrebbero tenute invece distinte e collegate attraverso gli strumenti della pianificazione, cioè, c’è stato un corto
circuito per cui l’urbanistica è diventata l’edilizia, l’edilizia e l’urbanistica non sono esattamente la stessa cosa. L’edilizia è la conseguenza di una pianificazione territoriale. L’urbanistica è la capacità di programmare un territorio e la programmazione del territorio non attiene, diciamo, soltanto alle scelte che si fanno in termini volumetrici, di standard o di aree che vengono adibite a servizi, la scelta dell’urbanistica è la pianificazione di una città multidisciplinare, che tiene insieme competenze diverse, perché non possiamo immaginare una pianificazione urbana se non teniamo conto degli elementi sociali, economici, antropologici, delle mutazioni che sono intervenute e di come le trasformazioni urbane modificano la qualità e i costumi delle persone e delle comunità. Quindi, io non avrei, diciamo, nessuna remora ad affermare che questo strumento è uno strumento che si occupa di urbanistica, perché questo strumento si occupa in maniera, diciamo, principale di urbanistica e non può essere diversamente, ma, diciamo, assegnando al termine urbanistica il valore proprio, cioè il valore di pianificare e di costruire la città non soltanto nella dimensione edilizia ma nelle dimensioni dello sviluppo e delle compatibilità che rendono una città vivibile dentro una dimensione urbana. Questo può essere anche uno strumento utile, perché la pianificazione sul territorio comunale di Latina non può essere una pianificazione che si limita, diciamo, al governo e agli strumenti adottati che riguardano il perimetro amministrativo della città, la funzione stessa della città di Latina, non solo perché è capoluogo di provincia, ma per ciò che insiste dentro questo territorio, in termini economici, sociali, umani, culturali, gli deve dare una dimensione diciamo sovracomunale, ma non soltanto provinciale vorrei dire regionale, per il patrimonio che la città di Latina ha, penso al patrimonio della Città di Fondazione, che è patrimonio di valore internazionale, noi dobbiamo utilizzare questi strumenti per valorizzare un patrimonio, ripeto, che è un patrimonio diffuso e che riguarda i destini della città e della gente che vive dentro questa comunità. I temi dell’urbanistica contrattata sono temi molto attuali, molto presenti, stanno dentro il dibattito attuale dell’urbanistica e costruire queste forme attraverso la trasparenza, attraverso un dibattito aperto alla città, di cui si recepiscono contenuti, orientamenti, indicazioni, in cui l’interesse pubblico, che pure deve essere primario e prevalente, incrocia anche, diciamo, gli interessi legittimi che i privati rappresentano, cioè deve essere il terreno di confronto in cui in maniera trasparente e chiara i destini della città non sono appannaggio diciamo di questo o di quello e non sono neanche il frutto di una pianificazione di stampo sovietico vorrei dire, insomma, che quindi non tiene conto di quello che accade e degli interessi che pure si muovono. Il compito della politica e dell’Amministrazione è di regolare gli interessi, di renderli compatibili nell’interesse più generale di una comunità. E quindi questo è uno strumento che se messo nelle condizioni di poter operare e diventa poi uno strumento realmente operativo, perché il rischio, diciamo, di questi strumenti è che poi, non producendo effetti concreti, diventano un luogo interessantissimo e utilissimo a mio avviso, in cui si discute, si approfondiscono le questioni ma non si producono effetti. Quindi dobbiamo anche ragionare come le cose che vengono decise, le cose che…, questi orientamenti possono diventare e possano essere decisivi per gli atti amministrativi che l’Amministrazione dovrà produrre sulle questioni che la Casa della Città e del territorio affronterà. E voglio dire un’ultima cosa, e lo dico all’Assessore, due o tre giorni fa il Comune di Terracina, primo Comune in provincia di Latina, ha adottato una deliberazione sulla rigenerazione urbana, la Regione in questi giorni si è dotato di un ufficio rivolto alle Amministrazioni comunali, per rendere efficace la Legge sulla
rigenerazione urbana, allora, io conosco bene i limiti di quella legge, non è questa la sede per parlarne e so anche le difficoltà che ci sono in fase di attuazione, però queste cose, ripeto, sono straordinarie, cioè penso che il tema che è stato posto e le modalità con cui si affrontano sono assolutamente condivisibili, però noi non possiamo continuare a non utilizzare gli strumenti urbanistici che ci sono dati, in questo senso la rigenerazione urbana, che non pone il tema del consumo del suolo, perché non siamo di fronte ad uno strumento urbanistico che si pone la questione del consumo di suolo, perché parla di riqualificazione, di recupero e rigenerazione. E allora l’appello che io rivolgo, visto che anche la Regione ha istituito questo ufficio di consulenza anche per le Amministrazioni, ma è possibile che non si riesca a fare un passo in questa direzione? Ma su questo, Assessore e Sindaco, cioè, voglio dire, non è che c'è una divisione ideologica o politica, c’è l’interesse a fare in modo che attraverso lo strumento della rigenerazione si riqualifichi la città e che sia dato modo anche agli imprenditori del settore di riniziare le attività necessarie compatibili con gli strumenti urbanistici dati, ma non possiamo continuare a perdere ulteriore tempo su questa vicenda, io penso che sia urgente, anzi siamo fuori tempo, siamo fuori tempo. Allora, visto che la Regione, insomma, ha anche colto la difficoltà che hanno le Amministrazioni, diciamo, ad attuare quello strumento e forse ci ritorneremo anche sopra a settembre, per capire in alcune parti come modificare, per renderla, diciamo, più operativa, però io immagino, ma lo dico anche senza polemica alla Presidente della Commissione, ma in Commissione si può iniziare un…, io non ne faccio parte, quindi non sto parlando della mia presenza in Commissione, ma si può iniziare una discussione sulla rigenerazione urbana, che porti in tempi brevi…? Per altro noi saltiamo tutta la fase di prima attuazione della rigenerazione urbana, che consentiva di non venire neanche in Consiglio Comunale, eh, e che quindi alcuni programmi potevano partire senza venire in Consiglio Comunale. Allora, benissimo questo, ma a fianco a questo dobbiamo dare gambe, dobbiamo dare operatività, perché non possiamo tenere bloccato un settore che ha bisogno di regole certe, di controlli, ma ha anche bisogno di essere messo in condizioni di operare. Quindi, e concludo veramente, scusate, io, diciamo, auspico che dopo questo provvedimento, che comunque ha una sua rilevanza, una sua importanza non secondaria, si inizi anche ad intervenire con gli strumenti che la legislazione regionale in questo caso ci mette a disposizione, per fare in modo che sulla rigenerazione urbana si cominci a riqualificare, recuperare e a ridare a questa città anche una dimensione sul costruito, che recuperi anche il bello e che sia funzionale anche agli interessi della comunità.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie Consigliere Forte. La parola alla Consigliera Isotton. Prego.
CONS. ISOTTON LORETTA
Grazie Presidente. Volevo comunque sottolineare l’importanza di questo strumento che abbiamo più volte anche affrontato nella Commissione dove sono presente anch’io e ritengo che sia un buono strumento di democrazia partecipata anche questo, così come il Regolamento dei Beni Comuni Condivisi e questo mi fa percepire che questa Amministrazione, questo Comune sta gettando le basi per aprirsi molto alla città e ai cittadini. Chiaramente sono strumenti bellissimi, di alta
democrazia ma anche complessi da gestire, no? Proprio perché, diciamo, diventano un po’ delle sfide, delle sfide sulla possibilità di andare oltre, oltre quello che si è fatto finora con il coraggio, con la voglia di fare bene e di mettersi anche al servizio della città e della cittadinanza. Immagino che uno strumento come questo della Casa della Città e del territorio sia davvero un motivo importante di confronto tra realtà presenti nella città diverse, immagino pensare a quelli che hanno già lavorato tanto in passato, che hanno anche la memoria di questa città, hanno avuto dei vissuti e quindi, diciamo, è importante mantenere questo collegamento storico con la città, ma nello stesso tempo vedo le tante energie positive dei giovani che si affacciano e mi viene in mente, come esempio, la progettualità che alcuni giovani architetti hanno già dimostrato facendo anche donazioni di loro progetti a questo Comune. Ho visto la donazione del progetto della Piazza Ilaria Alpi. Ho visto dei progetti di architetti che hanno presentato come tesi di laurea delle rivalutazione, appunto, proprio sulla rigenerazione urbana e quindi perché no, questo strumento potrebbe essere anche il punto di confronto di tutte queste belle e giovani energie, che magari… Mi dà fastidio il rumore di sottofondo.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Scusate, un po’ di silenzio per cortesia.
CONS. ISOTTON LORETTA
Quando parla un Consigliere ci dovrebbe essere l’aula che ascolta, anche se non vi interessa, però un po’ di rispetto. E quindi ritengo che sia uno strumento interessante, molto bello, non facile da attualizzare, anche perché in effetti il confronto, la progettazione, l’analisi di uno strumento di questo genere è molto complesso, ma proprio perché la società nostra in questo momento è complessa e ci sono tanti aspetti da considerare, quelli sociali, quelli urbanistici, quelli ecologici ed è sicuramente un tempo molto in trasformazione, magari quello che poteva essere valido o utile 10 - 20 anni fa potrebbe essere considerato in maniera diversa ora, perché le esigenze della popolazione sono diverse, no? Quindi, il fatto solo che il clima sta cambiando ci può portare a delle considerazioni diverse rispetto a quelli di 10 – 20 anni fa e le linee guida, le linee guida che ci vengono, appunto, dal Piano della Rigenerazione Urbana sicuramente, sono d’accordo con il Consigliere Forte, è un percorso da tener presente, perché è il frutto di un lavoro fatto da altri con la consapevolezza che i tempi moderni devono essere gestiti nella pianificazione della urbanistica della città sicuramente in modo diverso, quindi non consumo di suolo, quindi rigenerazione e attenzione ai quartieri bisognosi del territorio, riqualificare e tener presente anche i cambiamenti climatici, i cambiamenti climatici condizionano tantissimo anche la vita all’interno della città e del territorio, e la valorizzazione di quello che abbiamo. Quindi lo considero uno strumento bello, perché è stato innanzitutto il frutto di un lavoro condiviso, anche da parte di fonti esterne alla nostra Commissione, quindi l’abbiamo considerato, è stato condiviso tra i vari rappresentanti della Commissione e viene condiviso anche in questo Consiglio. Quindi auguro un buon lavoro futuro a tutti quelli che vorranno partecipare, così, in una situazione di grande democrazia non facile.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie Consigliera Isotton. Ci sono altri Consiglieri che vogliono intervenire su questa proposta?
Di Russo. Prego Consigliere, a lei la parola.
CONS. DI RUSSO EMANUELE
Grazie. Buongiorno. Anch’io mi congratulo con il lavoro svolto da tutto il Consiglio, volevo sottolineare che questo strumento è uno strumento fondamentale per far diventare la nostra città una città veramente intelligente, quando si parla di Smart City, Smart nell’accezione appunto di intelligenza, che non riguarda soltanto l’applicazione delle tecnologie, ma riguarda soprattutto i contenuti che riesce a sviluppare una città e questi contenuti si possono sviluppare, possono diventare appunto intelligenti, innovativi solo quando nell’attuale società, complessa, come diceva anche Loretta Isotton, si mettono in connessione in quella, appunto, che poi è stata anche definita l’intelligenza collettiva e connettiva, quindi è sicuramente un ottimo passo avanti per portarci al passo con i tempi. È uno strumento che, diciamo, parafrasando il discorso sul capitale che faceva prima l’Assessore alla scuola, dicendo, appunto, che la scuola rappresenta un capitale invisibile, questo invece, insieme agli strumenti di partecipazione, insieme alla consulta, sto pensando proprio alla Consulta delle Attività Produttive, dovrà essere, appunto, uno dei temi che dovrà entrare anche a far parte delle discussioni, poi, che si affronteranno nella Casa della Città e del territorio, insieme alla costituzione, ai lavori che adesso da qua in avanti ci vedranno impegnati anche nella costituzione dei comitati di quartiere e anche alla nuova riformulazione della Consulta degli Osservatori, che diventeranno la Consulta delle Associazioni, tutti questi strumenti insieme rappresentano, invece, quel capitale sociale fatto di maturazione della comunità, di relazioni sinergiche proprio per lo sviluppo della nostra città. Quindi un plauso a questo lavoro e sicuramente tutto l’impegno per continuare su questa strada, che ancora è lunga proprio nella gestione della complessità che prima è stata richiamata.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie Consigliere Di Russo. Abbiamo ulteriori richieste di intervento su questo argomento? Nessuno vuole intervenire? Se nessuno vuole intervenire passiamo alle dichiarazioni di voto. Quindi dichiaro chiusa la fase della discussione, apro quella delle dichiarazioni di voto. Ci sono dichiarazioni di voto su questo argomento? Prego, Consigliere Coluzzi.
CONS. COLUZZI MATTEO
Avendo presentato anche gli Emendamenti sembra opportuno farla Presidente, anche se gran parte dei contenuti, diciamo, di carattere politico li abbiamo già espressi. Personalmente, ma credo, insomma, poi di rispecchiare quello che è il pensiero condiviso un po’ di tutti, sicuramente non può che esserci un sentimento di compiacimento per quello che è il risultato che oggi tutti insieme andiamo ad approvare e a portare concretamente nella nostra città. E dico questo perché, andando un po’ a riprendere anche il motivo da cui nasce questo impegno e questa sensibilità portata in Consiglio Comunale, facendo anche un discorso che va un po’ fuori le righe di quelli che sono gli schemi politici, semplicemente partendo dal fatto che come tanti giovani della nostra città che
viaggiano, cercano di guardare ciò che di bello avviene fuori dal nostro territorio, in molte occasioni è stato possibile osservare, toccare con mano, confrontarci con delle realtà che a noi sono sempre sembrate veramente distanti e quasi utopiche per la città di Latina, e per questo motivo una cosa che io odio veramente è quando si dice: “Perché a Latina questo non si può fare. Perché a Latina questo non c’è. Perché a Latina non abbiamo nulla”. Bene, io penso che questo possa essere veramente un primo passo per capire che le cose possiamo farle anche nella nostra città, l’importante è metterci la faccia e credere in quello che vediamo, riempiendoci gli occhi di bellezza che guardiamo intorno a noi, ma cercando di riapplicare questa volontà anche sul nostro territorio. Come detto da qualcuno prima questa dovrà essere non la casa in ambito tecnico di quello che sarà il Settore Lavori Pubblici o il Settore Urbanistica della città, ma dovrà essere veramente un’idea di urbanistica intesa come visione della città, che riguarderà tutto ciò che di eccellenza conserva il nostro territorio, partendo da quello che può essere la cultura, la musica, tutto ciò che riguarda il nostro essere e l'anima della nostra città, Un altro piccolo appunto, a tal riguardo, facendo riferimento anche alla discussione avvenuta poc’anzi nella Commissione Capigruppo, ci tengo a sottolineare che quando un settore come quello dell’Urbanistica non rimane chiuso nelle stanze dell’Amministrazione ma viene condiviso e aperto con la città diventa realmente un patrimonio di tutti e un patrimonio di tutti significa che diventa anche una limitazione alla speculazione e l’abuso e al mal utilizzo del nostro territorio. E questo non significa che stiamo parlando di una chiusura totale, perché molto spesso c’è questo cortocircuito tra una pianificazione a volumetria zero e al blocco di tutto ciò che è il comparto edilizio, questo è un grosso errore, perché ad oggi pianificare ed immaginare la città non significa bloccare l’edilizia, ma significa andare a recuperare ciò che c’è, significa andare ad utilizzare il territorio in maniera responsabile e significa capire realmente le risorse e le potenzialità che abbiamo intorno a noi, che non devono essere assolutamente utilizzate nella maniera più sbagliata. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie Consigliere. La Consigliera Mattei su delega di Giri, che oggi fa le veci di Bellini. Prego Consigliera Mattei.
CONS. MATTEI CELESTINA
Grazie Presidente. Noi ovviamente voteremo favorevolmente all’avvio proprio di questo percorso che cominciamo oggi per l’istituzione di questa associazione culturale Casa della Città e del territorio e le relative linee di indirizzo nell’allegato A e con gli Emendamenti condivisi con altri Consiglieri, questo perché riteniamo che attraverso questa deliberazione si concretizzi quei processi reali di cooperazione tra singoli cittadini, come dicevo prima, enti, istituzioni, organizzazioni pubbliche o private e che questa delibera oggi, con questa istituzione, implementi l’attualizzazione di una amministrazione condivisa, che si sta attuando già attraverso altri strumenti che questa Amministrazione sta attivando. Quindi sono assolutamente convinta, siamo assolutamente convinti che questa Casa della Città, questo nuovo logo rappresenti uno degli assi strategici di tutta questa Amministrazione. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie Consigliera Mattei. Abbiamo ulteriori dichiarazioni di voto su questa proposta? No. Se non ce ne sono passiamo alla fase della votazione, un pochettino articolata, allora, andiamo prima a votare chiaramente gli Emendamenti rispetto alla proposta e prima degli Emendamenti iniziamo, dove ce ne fossero, dai subemendamenti. Allora, ripeto, il primo Emendamento è stato ritirato, l’Emendamento numero 2 è stato invece subemendato, lo leggo nel testo subemendato: “L’Amministrazione comunale dovrà essere portata in tempo utile a conoscenza dell’ordine del giorno di ogni riunione del Consiglio direttivo e potrà chiedere di relazionare allo stesso con un rappresentante della Giunta o suo delegato sui punti all’ordine del giorno, senza ulteriore diritto di voto oltre a quello del suo delegato nominato, dirigente o funzionario”. Quindi invito i Consiglieri Comunali a votare per alzata di mano. Coloro che sono favorevoli all’approvazione di questo subemendamento alzino la mano.
Si procede alla votazione per alzata di mano.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Unanimità. L’Emendamento viene quindi del tutto sostituito dal subemendamento e quindi non c’è bisogno di votare anche l’Emendamento ulteriore.
SEGR. GEN. AVV. IOVINELLA ROSA
L’Emendamento subemendato, in quanto lo sostituisce completamente.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Anche il numero 3 segue la stessa sorte, subemendamento – Emendamento. Questo è un Emendamento normale, il testo nuovo dell’articolo 3 comma A diventa: “Il Comune metterà a disposizione la sede per la Casa della Città e del territorio tra i locali disponibili nel patrimonio dell’Ente, con le caratteristiche surrichiamate, al fine di concederli alle condizioni stabilite in apposita convenzione”. Invito anche in questo caso i Consiglieri Comunali a votare sempre per alzata di mano favorevolmente questo Emendamento.
Si procede alla votazione per alzata di mano.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Anche in questo caso unanimità, quindi anche l’Emendamento numero 3 è approvato. Il numero 4, anche questo è stato subemendato, sostituisce però interamente il testo dell’Emendamento, quindi votiamo direttamente la stesura finale, che diviene all’articolo 1 comma C: “Lo statuto dell’associazione sarà approvato dal Consiglio Comunale, successivamente verrà depositato presso gli uffici preposti”. Sempre per alzata di mano, chi è favorevole a questo subemendamento?
Si procede alla votazione per alzata di mano.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Unanimità anche in questo caso. Perfetto. Adesso andiamo invece a votare nel complesso la proposta così come subemendata, la proposta è la numero 114 del 14 giugno 2018, con oggetto: “Casa della Città e del territorio - Laboratorio urbano per la partecipazione civica - Linee di indirizzo”. Coloro che sono favorevoli tra i Consiglieri Comunali all’approvazione di questa proposta di deliberazione alzino la mano. Prego Consiglieri.
Si procede alla votazione per alzata di mano.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Unanimità. Grazie. Votiamone anche l’immediata esecutività, sempre per alzata di mano.
Si procede alla votazione per alzata di mano.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Perfetto. La delibera 114 è approvata ed immediatamente esecutiva e chiudo la discussione su questo secondo punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale odierno. Passiamo quindi al numero 3 dell’ordine del giorno di oggi, la proposta di deliberazione 121 del 13 luglio 2018, con oggetto: “Ratifica variazione di bilancio ex articolo 42 e 175 comma 4 del TUEL – Latina Festival”.
Punto n. 3 all’Ordine del Giorno: proposta di deliberazione n. 121/2018 del 13.07.2018 avente ad oggetto: “Ratifica variazione di bilancio ex art. 42 e 175, comma 4, del TUEL – Latina Festival”.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Invito a relazionare su questa proposta di deliberazione l’Assessore Proietti. Prego Assessore, a lei la parola.
ASS. PROIETTI GIANMARCO
Buongiorno. Grazie Presidente, di nuovo Consiglieri. La proposta è quella di istituire un nuovo capitolo di bilancio, per 24 mila Euro, a seguito della vittoria del concorso progettuale presentato in Regione Lazio dal titolo “Latina Festival Arte Scienza e Storia”, che ha ottenuto dalla Regione un contributo, appunto, di 24 mila Euro, a fronte di un complessivo costo di 30 mila, in quanto compartecipato al Comune per una spesa di 6 mila Euro. Il progetto è stato reso possibile grazie al contributo anche gratuito di professionisti affermati della città di Latina, il Professor Caputo, il Professor Ciccarelli, il Professor Maolucci, il Professor Cotesta e il Dottor Porselli, che hanno lavorato insieme con l’Assessore Di Muro per la costruzione di questo progetto. Ora si è ottenuto il finanziamento e si chiede al Consiglio, preso atto anche sia del dirigente bilancio, sia dell’organo di revisione, di, appunto, istituire un capitolo di bilancio per ottenere il finanziamento erogato. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie Assessore per la sua relazione. Passiamo quindi alla fase della discussione sulla proposta di deliberazione 121. Chiedo se ci sono interventi dei Consiglieri Comunali a riguardo. Prego Consigliere Calvi.
CONS. CALVI ALESSANDRO
Soltanto una informazione tecnica, cioè, questo è stato un cofinanziamento Comune – Regione, la variazione è stata fatta per quale motivo, cioè, aprite solo il capitolo d’entrata? Non è una variazione.
INTERVENTO
…(incomprensibile)…
CONS. CALVI ALESSANDRO
E basta. Okay. Okay. Okay.
Forte.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Ci sono altri interventi, dopo quello a chiarimento del Consigliere Calvi? Prego Consigliere
CONS. FORTE ENRICO MARIA
Grazie Presidente. Soltanto per un chiarimento, l’Assessore, ma non penso sia sua competenza, nell’illustrare il provvedimento ha dichiarato che, così come riportato in delibera, che l’apporto di una serie di affermati e stimati intellettuali di questa città avverrebbe a titolo gratuito e quindi vorrei capire, ma le somme che sono state trasferite dalla Regione, che quindi prevedono anche, diciamo, la realizzazione di alcuni eventi, sono gli stessi che hanno collaborato a titolo gratuito che collaboreranno alla realizzazione o ci saranno altri soggetti che produrranno l’intervento?
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Prima di fare rispondere l’Assessore magari vediamo se ci sono altri… Consigliere Calvi è già intervenuto lei.
CONS. CALVI ALESSANDRO
Sì, no, volevo portare un ulteriore elemento di discussione, io, siccome ne abbiamo parlato con l’Assessore in Commissione Bilancio, chiesi espressamente, tramite anche il Consigliere Coletta, che comunque ho sentito questa…, no, ieri ci siamo visti, poi, in Commissione congiunta, dove ho chiesto comunque una convocazione della Commissione Cultura, per entrare un attimo nel merito di questo progetto e finanziamento, che mi ha detto che dovrebbe convocata la prossima settimana, per entrare poi nel merito. Questo, diciamo, è l’elemento che volevo portare a conoscenza. Quindi la settimana prossima so che dovrebbe essere confermata la Commissione per parlare, entrare nel merito, credo che sia stato avvisato Fabio D’Achille.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Se non ci sono ulteriori interventi diamo la parola all’Assessore, così può rispondere al quesito del Consigliere Forte. Prego Assessore.
ASS. PROIETTI GIANMARCO
Io ho preso atto esclusivamente dell’apertura del capitolo tramite il Dottor Manzi e la scrittura della delibera, come procede il progetto e come viene organizzato e finanziato chiaramente sta all’Assessorato alla Cultura e alla Commissione Cultura e, anche su invito dell’opposizione, è stata convocata, credo, già, per entrare nel merito proprio anche dell’organizzazione del Latina Festival. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie Assessore. Esaurita quindi la fase della discussione andiamo in dichiarazione di voto su questa proposta di deliberazione. Ci sono dichiarazioni di voto? Sembra di no. Allora possiamo passare direttamente alla votazione della proposta di deliberazione 121 del 13 luglio 2018, con oggetto: “Ratifica variazione di bilancio ex articolo 42 e 175 comma 4 del Testo Unico degli Enti Locali
- Latina Festival”. Chi tra i Consiglieri Comunali è favorevole all’approvazione di questa proposta di deliberazione alzi la mano. Prego Consiglieri.
Si procede alla votazione per alzata di mano.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Unanimità. Votiamone neanche l’immediata esecutività, sempre per alzata di mano.
Si procede alla votazione per alzata di mano.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Unanimità.
INTERVENTO
Presidente, scusi, io non ho votato.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Come non ha votato?
INTERVENTO
Non ho alzato la mano.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Mi sembrava di sì. Ripetiamo la votazione allora? A verifica, coloro che sono favorevoli su questa proposta di deliberazione 121…
INTERVENTO
Chiediamo per appello nominale.
SEGR. GEN. AVV. IOVINELLA ROSA
Dobbiamo votare l’appello nominale, votiamo l’appello nominale.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Bisogna votare se l’appello nominale può essere utilizzato, ai sensi della nuova disposizione regolamentare. Un attimo solo. Non mi ricordo l’articolo.
SEGR. GEN. AVV. IOVINELLA ROSA
Però bisognava votarlo.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Sì sì.
SEGR. GEN. AVV. IOVINELLA ROSA
Quindi votiamo l’appello nominale e facciamo l’appello nominale.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Sì, è l’articolo 33, comma 2, quindi quando un Consigliere Comunale faccia richiesta il Consiglio decide a maggioranza se votare o meno per appello nominale. Allora, chiedo ai Consiglieri Comunali se sono favorevoli alla votazione per appello nominale.
SEGR. GEN. AVV. IOVINELLA ROSA
Unanimità.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Controlliamo bene. Sì. Okay. Perfetto. Allora procediamo per appello nominale Segretario Generale, prego.
Il Segretario Generale, Avvocato Iovinella Rosa, procede ad effettuare l’appello nominale:
Coletta Damiano Favorevole Colazingari Massimiliano Favorevole Bellini Dario Assente
Leotta Antonino Favorevole
Mattei Celestina Favorevole
Di Trento Massimo Favorevole
Isotton Loretta Angelina Favorevole
Ciolfi Maria Grazia Assente
D’Achille Fabio Favorevole
Aramini Marina Favorevole
Perazzotti Laura Favorevole
Antoci Salvatore Astenuto
Tassi Olivier Favorevole
Mobili Luisa Favorevole
Coletta Ernesto Assente
Giri Francesco Favorevole
Campagna Valeria Favorevole
Di Russo Emanuele Favorevole
Grenga Chiara Favorevole
Cappuccio Marco Favorevole
Rinaldi Gianni Favorevole
Forte Enrico Maria Favorevole
Carnevale Massimiliano Favorevole
Zuliani Nicoletta Assente
Coluzzi Matteo Favorevole
Calvi Alessandro Favorevole
Ialongo Giorgio Assente
Miele Giovanna Assente
Calandrini Nicola Favorevole Celentano Matilde Eleonora Favorevole Tiero Raimondo Assente
Marchiella Andrea Favorevole
Adinolfi Matteo Assente
SEGR. GEN. AVV. IOVINELLA ROSA
Presidente 24 voti favorevoli ed un astenuto, Consigliere Antoci.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Quindi la proposta è approvata. Votiamone anche l’immediata esecutività, direi per alzata di mano cortesemente.
Si procede alla votazione per alzata di mano.
SEGR. GEN. AVV. IOVINELLA ROSA
Unanimità.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Mi sembra unanimità. Perfetto. Dichiaro quindi approvata ed immediatamente esecutiva la proposta di deliberazione 121 del 2018, terzo e penultimo punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale odierno, che dichiaro chiuso in discussione. Andiamo avanti con l’ultimo punto all’ordine del giorno, il punto numero 4 ovvero la richiesta di convocazione del Consiglio Comunale ai sensi dell’articolo 39 comma 2 del Decreto Legislativo 267/2000 e dell’articolo 21 comma 3 lettera C, dello Statuto comunale, richiesta presentata da parte dei Consiglieri Calandrini, Carnevale, Marchiella, Adinolfi, Calvi, Coluzzi, Miele, Ialongo in data 5 luglio 2018, con oggetto: “Chiarimenti sulle dimissioni e nomina degli Assessori”.
Punto n. 4 all’Ordine del Giorno: richiesta di convocazione del Consiglio Comunale, ai sensi dell’art. 39, c. 2, del D.Lgs. 267/2000 e dell’art. 21, comma 3 lettera C) dello Statuto comunale, da parte dei Consiglieri Calandrini, Carnevale, Marchiella, Adinolfi, Calvi, Coluzzi, Miele e Ialongo in data 5.07.2018, avete ad oggetto: “Chiarimenti sulle dimissioni e nomina assessori”.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Visto che è una richiesta con 8 Consiglieri firmatari sono a chiedere a coloro che l’hanno presentata chi di loro relaziona. Lei Consigliere Calandrini? Perfetto. Allora a lei la parola per l’illustrazione del quarto argomento all’ordine del giorno del Consiglio Comunale odierno. Prego.
CONS. CALANDRINI NICOLA
Grazie Presidente. Noi oggi siamo qui per svolgere questo Consiglio Comunale che per l’ennesima volta, caro Sindaco, si riunisce, almeno chiaramente per questo punto, con la richiesta fatta dai gruppi di opposizione. Perché procediamo con questa richiesta, che ci vede in qualche modo coinvolti in un momento delicato nella vita della città, perché lei un mese fa ha presentato nei nostri giardini comunali, quindi qui sotto l’aula consiliare, i primi 2 anni di attività e quindi un bilancio della Giunta e della sua maggioranza nei primi due anni di attività. Sono passati forse poco meno di 15 giorni e addirittura ha deciso di presentare i nuovi Assessori anche negli stessi giardini in cui qualche settimana prima aveva fatto un bilancio dei primi due anni di Amministrazione. Chiaramente con questa comunicazione che lei ha fatto in Consiglio, chiaramente prevista dallo Statuto Comunale, molto stringata, lo Statuto parla di motivazioni, che non ci sono state, in Consiglio Comunale, ma evidentemente avendo fatto questo incontro attraverso i giardini comunali, davanti ad una parte della cittadinanza, non so quanti cittadini c’erano, noi abbiamo ritenuto opportuno portarla in aula, per farci spiegare anche a noi, che rappresentiamo insieme a voi l’intera cittadinanza del nostro Comune, che cosa sta accadendo nella sua Amministrazione. Questo perché? Perché con questi cambi che ci sono stati una quindicina di giorni fa lei è riuscito a fare forse peggio della Raggi, del Sindaco Raggi a Roma, dove ha cambiato quasi il 60% della sua Giunta Municipale, quindi 5 Assessori su 9, perché ricordiamo che prima dei 3, 2 sostituiti, una Assessora che si è dimessa dal ruolo, tra l’altro eletta Consigliere Comunale, ci sono stati i cambi in corsa del Dottor Costanzo e dell’Ingegner Buttarelli, senza tralasciare le dimissioni di un Consigliere Comunale, senza tralasciare le dimissioni di un altro Consigliere Comunale che è subentrato e non ha accettato il ruolo a cui aveva rinunciato anche lì, Lendaro, senza parlare delle dimissioni di un Presidente di Consiglio Comunale, senza parlare delle dimissioni di Presidenti di Commissioni, che non ricordo se addirittura sono 3, 4 o 5, perché non è facile nemmeno ricordare questi aspetti che una volta invece si ricordavano, perché erano talmente poco frequenti questi tipi di attività che si ricordavano cristallizzando quelle che erano le dimissioni. In questo momento abbiamo avuto dimissioni di massa in ruoli diversi, che non ci consentono di capire cosa sta accadendo in questa Amministrazione comunale. Sindaco, questi erano donne e uomini suoi, che lei aveva scelto liberamente dopo quella grande vittoria che ha avuto nel giugno del 2016, così come lo erano gli Assessori, gli Assessori dimissionari e che lei ha inteso sostituire e come lo erano
anche i dirigenti che lei aveva scelto in questa Amministrazione, che in parte hanno deciso di andare via e quindi di lasciarla, rispetto al ruolo che ricoprivano. Tra l’altro gli Assessori, esautorati, hanno lamentato problemi, chiaramente riportati da tutti gli organi di stampa, hanno lamentato problemi sempre con la tecnostruttura, con le strutture che la stanno supportando, tecnostruttura che evidenzia delle forti, fortissime criticità, con un inquietante turnover di dirigenti, cosa che forse anche nelle passate amministrazioni, vituperate da lei e dai suoi collaboratori, non si era mai visto. Sindaco, la domanda sorge spontanea: come mai sta accadendo tutto questo. Tutte coincidenze quelle che ormai da più di due anni stanno accadendo? Sindaco, ci sono tensioni nella sua Amministrazione? Ci sono problemi seri che non appaiono in quelle che sono le attività che si esternalizzano e che non si capisce bene che cosa sta accadendo? Se gli Assessori se ne vanno, se i dirigenti se ne vanno, se si evidenziano criticità lei non può far finta di nulla e pensare di cavarsela facendo un’attività nei nostri giardini comunali. Sindaco ci deve spiegare cosa accade. Ci deve spiegare perché sta evitando accuratamente il confronto nell’aula consiliare, che lei aveva sempre in campagna elettorale, glielo ricordo sempre, ogni volta che facciamo e svolgiamo un Consiglio Comunale, ha sempre detto nei confronti che ha avuto con me, quindi io sono legittimamente destinatario e, diciamo, parte in causa delle cose le sto dicendo, che quest’aula consiliare sarebbe stata baricentrica rispetto alle scelte che l’Amministrazione avrebbe fatto. Questo baricentro dell’aula consiliare non si è mai visto con attività che lei avrebbe potuto fare e che non ha mai fatto, richiedendo la convocazione di Consigli Comunali e spiegando all’aula consiliare tutta e non solo ad una parte ci cittadini che fanno riferimento alla sua associazione politica, cosa stava accadendo. Perché, Sindaco, noi pensiamo non siano i giardini comunali il luogo deputato per quanto riguarda il confronto e il dibattito politico, quindi questa è la premessa che le volevo fare. Quindi noi vorremmo capire. Vorremmo capire tante cose. Vorremmo capire tutte le cose che in parte le sto anticipando con questa premessa che le sto facendo e che chiaramente, poi, nel mio intervento andrò ad esplicitare, come penso e spero che lo faranno anche i miei colleghi Consiglieri. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie Consigliere Calandrini per la sua illustrazione. Vado quindi ad aprire la fase della discussione su questo argomento all’ordine del giorno.
CONS. CALANDRINI NICOLA
Chiaramente, Presidente mi scusi, chiedo chiaramente, mi sembra il minimo, che il Sindaco possa…, perché ho fatto, ho posto delle domande, ho posto dei dubbi, dei temi, quindi prima di aprire la discussione sarebbe, presumo, opportuno che il Sindaco ci spiegasse quello che sta accadendo e ci desse delle informazioni, per poi dare la possibilità all’aula di potersi confrontare con dovizia di particolari. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Cedo quindi la parola al Sindaco Damiano Coletta. Prego Sindaco.
SINDACO COLETTA DAMIANO
Buongiorno. Buongiorno a tutti e anche a tutti coloro che ci ascoltano. Allora, intanto mi ha fatto piacere il clima che c’è stato oggi in questo Consiglio Comunale, che ha portato alla votazione pressoché all’unanimità, tranne nell’ultimo caso, le delibere proposte. In tema anche di notizie positive, senza che adesso faccia il cinegiornale luce di tempi passati, mi fa piacere ricordare, notizia proprio di pochi minuti fa, che si sta procedendo al dissequestro della tribuna ospiti dello Stadio Comunale Francioni, il che non vuol dire che sarà immediatamente disponibile, ma che comunque si esce anche da una criticità al solito ereditata, insomma, da conseguenza di mal gestione. E mi fa piacere anche ricordare che, sempre pochi minuti fa, è stato ultimato il montaggio di una altalena per disabili al Parco Falcone e Borsellino e questo, tanto per ricordare, insomma, la coincidenza ieri della denominazione, che non era un cambio di denominazione, dell’intitolazione del parco a Falcone e Borsellino, è importante anche questo, questo messaggio, una altalena, quindi i bambini e una altalena per disabili, quindi una attenzione per chi ha e soffre di disabilità. È la seconda altalena, perché l’altra è stata montata a Borgo Sabotino e vorremmo che anche questo diventasse normalità. Questo è un annuncio che sembra un qualcosa di straordinario, ma, insomma, ecco, vorremmo che la nostra comunità si abituasse a questa normalità. Allora, ringrazio i Consiglieri firmatari di questa richiesta, perché mi danno l’opportunità di ripetere le stesse identiche cose che ho ripetuto in conferenza stampa, in conferenza, in una comunicazione anche aperta al pubblico, di ripetere le stesse identiche spiegazioni e considerazioni date in quella circostanza e vale a dire, partiamo dai fatti, poi dopo andiamo alla valutazione politica, che vedo che è stata costruita insomma, no, attraverso una serie di…, delle categorie di giudizi, che fanno parte di un modo di far politica che non mi appartiene, che non ci appartiene, dal quale prendiamo le distanze ed è logico che chi è abituato a far politica in una certa maniera è portato a valutare i fatti, a giudicare i fatti attraverso la sua lente, perché poi è chiaro che se c’hai sempre questo tipo di occhiali la visione, poi, dice: “Ma so tutti uguali, sono tutti così”, necessariamente. E quindi esiste un diverso modo anche di interpretare la pubblica amministrazione, fortunatamente, ed esistono anche delle persone diverse che non sono interpreti di questo diverso modo e queste persone diverse sono state, sono le persone che hanno collaborato con me, che mi hanno accompagnato in questo percorso in questi due anni, ammetto, poi, che qualcuno può, invece, aver manifestato, come è fisiologico che sia, dei malumori. L’esperienza di Latina Bene Comune è frutto di una scelta popolare, non è l’emanazione di una coalizione cui prendere le telefonate per la scelta di questo o quell’altro Assessore, ma le scelte sono sempre state fatte in maniera totalmente libera dal sottoscritto, che è liberissimo di consultare chi vuole, ma poi è stato sempre autonomo nelle sue scelte. E quindi, dicevo, esistono delle persone diverse che ad un certo punto si mettono in discussione e che danno al Sindaco la possibilità di risceglierle. Questo è quanto accaduto, l’ho già detto, quindi lo ripeto per la…, lo ripetiamo qui, in questo contesto, che ad un certo punto, vista anche la imminente scadenza dei due anni e visto che di solito mi risulta essere anche abbastanza consuetudine nelle altre esperienze amministrative, perché non me le sono inventate io queste cose, ho visto anche che è abbastanza consuetudine, hanno ritenuto opportuno ad un certo punto, verso il mese di febbraio più o meno, in una tranquilla e dialettica discussione e confronto in Giunta, hanno detto: “Noi informalmente ti rimettiamo il mandato e sei liberissimo di
scegliere”. È altresì vero che nel momento in cui ho fatto le scelte della Giunta iniziale, fatta dopo circa 10 - 15 giorni dal mio insediamento, che alcuni degli Assessori scelti avevano già manifestato in partenza l’intenzione di andare avanti per un certo tempo e vedere la compatibilità anche rispetto alla loro attività lavorativa, visto che facciamo tutti altro, chi ha scelto poi di lasciare la propria attività temporaneamente, come il sottoscritto, ha fatto una scelta pesante, importante, ma giustamente non ci ha obbligato nessuno, è stata una scelta diciamo assolutamente libera. E quindi quel qualcuno che già all’inizio aveva detto: “Diamoci anche un tempo di un paio d’anni”, anche perché ognuno aveva delle scadenze sulla propria attività lavorativa e pertanto, come nel caso, appunto, di Felice Costanti e di Giulio Capirci questo è stato, insomma, un termine che avevamo tranquillamente condiviso. Rispetto ad altre scelte sapevano benissimo gli Assessori che io mi prendevo questa libertà di fare una scelta teoricamente migliorativa? Sarebbe offensivo anche in chi ha preceduto, chi è stato il precedente Assessore dire questo, ma, diciamo, potrebbe anche starci, no? Quando si fanno dei cambi in corsa, che vedo, appunto, sono abbastanza consuetudine o li fai perché la tua coalizione in qualche momento scricchiola, traballa e quindi devi prendere ordine anche dall’altro partito con cui sei arrivato a governare e allora devi accettare obtorto collo oppure fai una scelta in base a fisiologica…, diciamo stanchezza, usiamo questo termine oppure perché, alla luce di quello che è stato fatto in questi due anni, pensi che in quel momento possa essere più funzionale questa persona rispetto ad un’altra, perché in quel momento servono caratteristiche diverse. Beccatevi il solito esempio calcistico, quando uno fa un cambio al solito il cambio lo fa o perché quello che sta giocando è stanco o perché in quel momento serve uno che fa il grosso piuttosto che uno che cerca di rubare palla, oppure perché in quel momento serve anche dare una scossa insomma, di qualsiasi tipo o natura possa essere, poi non è detto che questo produca i risultati sperati. E ve lo dico anche in virtù della mia esperienza pluriennale, fortunatamente sono stato sostituito poche volte, ma di solito chi esce non è mai contento, ed è giusto che sia così, perché è fisiologico che sia così, poi chi lo accetta con maggiore sportività bene. Ho fatto anche l’allenatore e quando mi è capitato di fare dei cambi qualcuno, insomma, giustamente poteva non essere contento ed è anche fisiologico che sia così. Quindi, rispetto alla paventata…, e quindi andiamo all’analisi politica, anzi vi dico così, tanto per citazioni, così ringrazio una fonte interna che mi ha prodotto questa documentazione che vedo oggi, ma non è tanto per dire che siamo tutti uguali, ma, insomma, la meraviglia espressa dal Consigliere Calandrini, lui era Presidente del Consiglio Comunale di questa Amministrazione che si è insediata nel giugno 2011 e che aveva un X numero di Assessori, che poi…, che poi a dicembre del 2011 ne sono usciti quattro e ne sono entrati cinque e tra questi cinque ricordo Maietta Assessore al Bilancio, Di Rubbo Assessore all’Urbanistica, poi ad un certo punto se ne va Campo, se ne va Maglietta, se ne va Fanti, se ne va Picca, entrano Calvi, Nasso, Tripodi e Mastrogiacomo nel maggio 2014. Nel dicembre 2014 esce Cirillo, Cecere, Di Cocco, Mastrogiacomo entra Tiero, Francalancia, La Rosa, rientra Panzera, cioè, insomma, siamo ad un turnover anche esagerato se volete, no? Ma, insomma, questo tanto per dire.
CONS. CALANDRINI NICOLA
Lei era altro.
SINDACO COLETTA DAMIANO
Io sono altro, infatti io ho fatto un turnover che ha cambiato un 50%, programmandolo, programmandolo, perché io l’ho annunciato prima, no? Siete testimoni. Lei li legge i giornali, lo so che li legge, quindi, insomma, io ho detto che entro giugno avrei fatto un reimpasto. Parlo un italiano chiaro e quindi…, un rinnovo, una rimodulazione. Quindi, nel momento in cui ho detto questo e l’ho detto in tempi non sospetti, nel momento in cui avevamo stabilito questo piano, verso gennaio - febbraio e non l’ho fatto certo perché dovevo mettere all’asta le poltrone, qui non si mette all’asta nessuna poltrona, questo è pacifico. Quindi, tutto questo è altro, significa non attaccamento alle poltrone manifestato da parte degli Assessori che hanno dato questa disponibilità, significa confronto e significa pensare alla comunità. Le scelte che ho fatto, ripeto, le ho fatte con questa finalità e quindi nella costruzione di questo film, dove si paventa, appunto, chissà quale scricchiolamento, c’è sempre un confronto sereno, un confronto a volte anche animato, come è giusto che sia, all’interno del movimento, ma alla fin fine prevale sempre il concetto di bene comune. Poi, siccome siamo un movimento in cui liberamente ci siamo scelti e liberamente uno può decidere di scendere dal treno, di scendere dal bus e fare anche altro, perché poi, ripeto, veniamo tutti da esperienze diverse, questo è quanto accaduto. E anche rispetto al turnover dei dirigenti, questa moria dei dirigenti che è stata erroneamente descritta, perché poi quando si informano i cittadini bisogna dare anche i numeri giusti, perché altrimenti se noi facciamo degli assunti così, elaboriamo dei giudizi senza dei dati oggettivi poi rischiamo di dire fandonie, per usare un termine elegante o rischiamo anche di ingannare e di raggirare chi rappresentiamo. Bene, l’ho detto anche in quella circostanza e lo ripeto, credo per la terza, quarta volta, nell’ambito delle attività di mobilità tra funzionari…, insomma dei dipendenti dell’Amministrazione, siamo, rispetto alle uscite, rispetto alle entrate, lì siamo a meno 1, cioè sono più quelli che sono usciti rispetto a quelli che sono entrati. Poi nell’ambito complessivo invece il bilancio è pari, fra tanti che sono usciti e tanti che sono entrati. C’è stato qualcuno che fisiologicamente è andato in pensione, non è che possiamo impedirgli di andare in pensione. C’è stato qualcuno che ha avuto, evidentemente, un avanzamento di possibilità, di carriera, avendo vinto concorsi e quindi ha chiesto un legittimo trasferimento, come altri che sono venuti qua. Questo è il quadro che qualcuno descrive come catastrofico rispetto alle variazioni dei dirigenti. C’è chi poi, magari, sceglie, dopo un certo tempo, di tornare indietro sui suoi passi, perché evidentemente Latina è comunque una città complessa da governare, e questo lo sapete, lo sappiamo, soprattutto, appunto, nel momento in cui c'è da ricostruire il tutto. E allora, visto che mi date quest’opportunità, adesso io vado avanti e vi ricordo che alla fin fine all’interno di questa struttura è stato ripristinato il senso dei regolamenti, cui avete contribuito tutti e questo, insomma, ve ne dò atto, credo 18 regolamenti, non è cosa da poco. Esiste adesso un concetto di procedura, che rappresenta una certezza di diritto per il cittadino, che adesso viene qui, partecipa anche ad una gara e vince una gara e si meraviglia, perché ci dice: “Ma io non c’ho dietro nessuno, come è possibile che sia accaduto questo?”. Io questa cosa la dico e la rivendico con grande orgoglio, perché questo è un motivo di grandissima soddisfazione, quando un cittadino si meraviglia di avere ottenuto un diritto senza che l’ha mandato Picone, tanto per citare una frase del cinema. Abbiamo fatto 60 gare, il che non vuol dire abbiamo fatto le Olimpiadi, vuol dire che abbiamo fatto invece una fatica enorme, perché lo sapete, chi ha amministrato sa benissimo le
difficoltà di una gara nella sua costruzione, nella sua elaborazione, nella sua gestazione ma anche nella sua attuazione. Abbiamo vinto, al momento, tocco ferro, siamo passati per gradi di giudizio vari, ma ricordo la tanto catastrofica gara…, vituperata catastrofica gara che ha riguardato i servizi sociali e credo che la sentenza ultima abbia dato ragione della onestà dei presupposti con cui è stata attuata e anche adesso della operatività, in questo momento i servizi sociali non fanno tanto rumore o meglio lo fanno quando le cose non funzionano, quando le cose funzionano fortunatamente, diciamo, non fanno rumore, però è bene che sappiate che è un servizio efficiente. Abbiamo vinto la gara del trasporto pubblico locale, e credo che sia sotto gli occhi di tutti il cambio che c’è stato, dopo ben 14 proroghe e siamo passati per il TAR e quant’altro. Sul discorso dei rifiuti l’ultima sentenza, insomma, ci ha anche in questo caso dato ragione. Quindi, quello che volevo dirvi è che il ripristino delle regole, la bellezza anche della legalità, perché io ho parlato di bellezza in campagna elettorale, adesso, in questo anno successivo, che sarà l’anno dedicato al decoro urbano, ci abitueremo anche alla bellezza estetica, ma la bellezza è una suggestione che nasce anche dalla capacità di vedere affermati i propri diritti, è quello che sta accadendo in questa città, dove finalmente il diritto della persona è al centro di tutto, oltre al dovere, perché, sottolineo, l’altro giorno sono andato in ABC, ho parlato coi dipendenti, mi hanno riferito che qualche fratello di ex amministratore continua a parlare, quando forse dovrebbe esercitare il senso della vergogna, che ha commentato questo, mi è stato riferito, questa mia andata ad ABC. Ho chiesto ai dipendenti di continuare questo sforzo, perché è inevitabile che in un passaggio così importante qual è quello da un’azienda decotta e fallita ad un’azienda speciale, con un cambio culturale, ci sono delle fasi di transizione che inevitabilmente creano dei disagi e quindi li ho invitati a tenere duro in questo momento di passaggio, ma qui bisogna invitare sempre anche i cittadini, purtroppo, perché me l’hanno rappresentato i dipendenti di ABC, che siamo totalmente ineducati, noi, e mi ci metto anch’io evidentemente, dobbiamo formare una cultura, che evidentemente in questi anni passati proprio è stata lasciata andare, sul conferimento dei rifiuti. Ma comunque anche questo sarà un passaggio importante e, ripeto, quello che ho voluto affermare adesso con quanto detto è che anche all’interno della macchina amministrativa, e ringrazio dirigenti, funzionari, dipendenti tutti per l’applicazione che stanno mostrando, ma che dopo un certo tempo, quando si fanno dei cambiamenti è chiaro che c’è sempre una situazione di disagio, ma in questo momento si sta mettendo al centro l’interesse pubblico, il bene comune e il senso delle procedure. Ecco, abbiamo affermato questo, questo non lo cambi, non lo affermi in tre giorni, ci sono voluti due anni, due anni di duro lavoro, di lavoro che forse non è facilmente percepibile, ma io questo penso che abbia una sua bellezza, la suggestione di una sua bellezza, che è la bellezza, appunto, della legalità e del diritto e di una città che è amministrata per tutti. Questa credo che sia la differenza e questo continueremo a fare.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Ringraziamo il Sindaco per il suo intervento in apertura. Passiamo quindi alla discussione su questo argomento all’ordine del giorno. Chiedo se ci sono Consiglieri Comunali che vogliono intervenire su questo argomento. Lei Carnevale? Prego, a lei la parola.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
Grazie Presidente. Io parto proprio dalla parte finale dell’intervento del Sindaco, quando parla di cultura delle regole. Vede, questa cultura delle regole stride un po’ con l’inizio del suo intervento, quando dice: “Questa è un’occasione per ripetere quanto già detto in conferenza stampa”, perché, come già le è stato fatto notare all’inizio del punto all’ordine del giorno, noi oggi siamo qui perché abbiamo chiesto la convocazione, l’autoconvocazione come minoranza, come opposizione, quando è espressamente previsto nell’articolo 39 del nostro regolamento comunale che l’Assessore può essere revocato dal Sindaco, della revoca e della sostituzione, anche a seguito di dimissioni, il Sindaco ne dà motivata comunicazione al Consiglio nella prima seduta utile. Allora, mi deve spiegare per quale motivo lei parla tanto di regole e poi inciampa già su una basilare, che è prevista nel nostro regolamento comunale, che abbiamo approvato tutti insieme qualche mese fa. È obbligato a venire a riferire solo perché è l’opposizione che le fa notare che stiamo violando il regolamento. Stiamo violando quello che è alla base del rispetto di questa assise, alla base del rispetto di tutti i Consiglieri, alla base del rispetto di tutti i cittadini di questa nostra città. Entrando, invece, poi in quello che è il merito della questione del punto all’ordine del giorno di oggi, anche qui, come è stato prima fatto evidenziare, in due anni di amministrazione abbiamo assistito ad un valzer di poltrone, tra dimissioni e nuove nomine di Presidenti di Commissioni, Presidente del Consiglio, Consiglieri, dirigenti e Assessori che non hanno precedenti, non hanno precedenti neanche delle amministrazioni degli anni ’80, guardi. Emblematico sicuramente è il caso, beh, il caso di Doria, che non è che se n'è andato come dirigente punto e basta, ma proprio dalla cronaca dei giornali cui lei faceva prima riferimento, dice: “E che non leggete i giornali”, io dai giornali ho letto che se n’è andato ma ha fatto un bello esposto in Procura della Repubblica. Così come se n’è andata di corsa la Pizzella, che era comunque un dirigente fiore all’occhiello di questa Amministrazione e, da quanto apprendiamo da questi giorni, lo stesso Cappucci ha la valigia pronta e il biglietto del treno già fatto. Per arrivare, appunto, al problema degli Assessori, dove di noi, perché lei, Sindaco, ha optato per il maggior numero di deleghe da dare, avrebbe potuto tranquillamente farne di meno, così come erano in precedenza, ma lei ha optato per farne nove, che è il numero massimo previsto. E qui tra chi ha preferito spontaneamente prendere le distanze dalla vostra gestione, chi ha dovuto subire la regola del un po’ per ciascuno non fa male a nessuno e chi è stato coinvolto in indagini della Magistratura, sta di fatto che cinque e quindi più della metà, quasi il 60% della sua Giunta in meno di due anni si è perso per strada. Con questo da una parte va individuato il tentativo disperato, come giustamente lei faceva notare prima, di scelte migliorative per correggere una gestione a dir poco disastrosa della nostra città che c’è stata fino ad oggi, e dall’altro va evidenziato che tra i 5 Assessori che hanno, diciamo, mollato o sono stati indotti a mollare troviamo proprio Antonella Di Muro, che non era solo Assessore, ma Consigliera eletta con 278 voti, una Consigliera che se non si fosse dimessa oggi la collega Aramini non era seduta su quel posto, la collega Aramini non era Consigliere Comunale, lei ha giovato delle dimissioni date dalla Consigliera Di Muro per fare l’Assessore e dopo due anni si è ritrovata fuori da tutto, cosa che non è mai accaduta in questa Amministrazione. Praticamente si è mandato a casa uno dei due Assessori, dei due soli Assessori che, come si suol dire, ci hanno messo la faccia. Si era candidata, è stata votata e poi è stata mandata a casa. Due di quegli Assessori erano da tutti riconosciuti come i padri nobili della sua Giunta, ispiratori del programma e del progetto di LBC ed uno che era stato da lei Sindaco, da lei
Sindaco decorato con le tre deleghe più importanti dell’Amministrazione, quelle stesse deleghe oggi attribuire in due Assessori diversi e le cui vicende possiamo prendere come esempio della diversa sensibilità che ci caratterizza. Avete per caso sentito esponenti di questa maggioranza speculare, appunto, su quelle vicende giudiziarie che hanno coinvolto il vostro mega Assessore, il plenipotenziario al quale avete consegnato le chiavi del centro vitale di questa Amministrazione? Ebbene, assolutamente no, no, perché noi sicuramente siamo i primi a congratularci con le forze dell’ordine e con la Magistratura per l’ottimo operato che conseguono, ma allo stesso tempo non abbiamo l’arroganza di fare nostri meriti che non abbiamo e soprattutto siamo sempre convinti che il nostro sistema giudiziario sia imperniato sulla presunzione di innocenza, che ci impone di attendere l’esito dei tre gradi di giudizio e salvaguardare la dignità delle persone coinvolte fino a sentenza passata in giudicato, sensibilità che non mi pare che appartenga anche a voi. Del resto ricordiamo le parole più gettonate da lei Sindaco, anche in precedenza, nell’intervento che ha fatto prima, così come della sua stessa maggioranza, legalità, trasparenza e democrazia. Legalità, sfuggono, mi sfuggono i meriti che questa Amministrazione può vantare a tal proposito, anzi si ha tanto la sensazione che si voglia, come ho accennato prima, speculare sui risultati ottenuti dalla Magistratura e dalle forze dell’ordine. Quali sarebbero i meriti che potete intestarvi? Ci sono stati atti, denunce esposti o quant’altro di cui non siamo a conoscenza? Che cos’è che vi dà il diritto di ergervi a censori? Cosa vi fa credere che solo voi siete quelli giusti e tutti gli altri no? Io ho provato a ricordare qualcosa che vi caratterizzasse a tal proposito e oltre ad un esposto su presunte pressioni per l’assegnazione di un chiosco e l’idea, ribadisco l’idea, datata ormai un anno, di una Commissione Consiliare Antimafia, con la finalità, come sostenuto dal Consigliere Bellini e tanto per tornare al discorso di prima, che non solo la persona su cui gravano sospetti sia esclusa dal rapporto con l’Amministrazione ma anche la sua cerchia, più di questo non ho memoria. Più di questa dichiarazione, che solo se casca il sospetto su una persona automaticamente tutto ciò che gli sta intorno deve essere allontanata dalla macchina amministrativa. Così come la trasparenza, anche questa parola ha imperniato le linee programmatiche sin dall’inizio del suo mandato, si parlava di casa di vetro, tutto alla luce del sole e siamo invece sempre alle solite frasi, frasi di rito, che non fanno sco …(incomprensibile)… con la realtà. E di casi concreti se ne potrebbero fare molti, ma per non andare molto lontano basta ricordare l’accesso agli atti, sì, uno di quei tanti accessi agli atti che sono una delle cause del rallentamento degli uffici e le hanno sempre dato particolare fastidio, e ricordo, a tal proposito, lo spacchettamento che avete fatto in merito agli incarichi legali per la costituzione in giudizio di ABC, in merito al ricorso edilizia. Lo sa quando ho fatto l’accesso agli atti per avere conoscenza e scienza di quegli incarichi? Il 2 febbraio. Lo sa, Sindaco, quando mi è stata evasa quella richiesta? 90 giorni dopo, 90 giorni dopo, quando, se non sbaglio, il Testo Unico dà come limite massimo 30 giorni. E arriviamo alla democrazia, ricordiamo tutti l’illuminata lezione del significato di democrazia fatta da qualche Consigliere di maggioranza nell’ultimo Consiglio Comunale, ribadito addirittura in sede di una Commissione Affari Istituzionali, anche perché mi ricordava un non so che del marchese del Grillo. Del resto quello che realmente è emerso in quel Consiglio, dove è stata fatta questa bella lezione, e nei giorni seguenti è più simile al tentare di riportare questa democrazia sotto forma di regime, infatti avete bocciato un emendamento che mirava semplicemente a garantire il diritto dell’opposizione di convocare la Commissione su
determinati temi, alla luce delle modifiche normative e politiche degli ultimi anni. Dobbiamo ricordare che è cambiato il premio di maggioranza. Dobbiamo ricordare che da 40 Consiglieri siamo passati a
32. Dobbiamo ricordare che le opposizioni non è più l’opposizione, sono tante, diverse, variegate e disomogenee e soprattutto avete disertato due giorni dopo una Commissione, arrogandovi il potere di valutare la bontà o meno degli argomenti posti all’ordine del giorno della minoranza. A tal proposito devo ricordare quanto disposto nell’articolo 39 comma 2 del Decreto Legislativo 267 del 2000, laddove in merito alla richiesta di convocazione del Consiglio Comunale al Presidente del Consiglio, al Presidente del Consiglio spetta soltanto la verifica formale che la richiesta provenga dal prescritto numero di soggetti limitati, mentre non può per nessun motivo sindacarne l’oggetto. È chiaro ed evidente che per analogia questa disposizione deve, deve essere applicata anche ai Presidenti di Commissione. Nessuno si può arrogare il diritto di valutare l’opportunità o meno, di una richiesta da parte del numero previsto dei commissari di opposizione, di discutere su un determinato tema, nessuno, invece questa maggioranza è arrivata addirittura a fare questo. Si è addirittura arrivati a portare come problema quello del gettone di presenza, dello spreco del gettone di presenza. Ebbene, questo problema non si pone quando i Consiglieri svolgono il loro lavoro per il quale sono stati eletti, ma si pone quando in Commissione e in Consiglio si forma una volontà politica e poi non si dà seguito a quella volontà. Ancora, è nebulosa, ad esempio, la questione in merito agli straordinari degli agenti di Polizia Locale, ma noi abbiamo fatto una Commissione dove abbiamo manifestato la volontà di un presidio fisso, stabile, per 16 - 18 ore sulla Marina di Latina, che desse garanzia a tutti i cittadini, in merito al rispetto delle regole per i parcheggi, per gli orari e per quant’altro si possa determinare nel periodo estivo sulla marina e il giorno dopo leggiamo, invece, che è successo tutto il contrario di tutto. Ma di esempi se ne possono fare tanti! Possiamo fare quello di Open Fiber. Non abbiamo ancora la convenzione! Ma quante Commissioni ho chiesto io per cercare di arrivare alla convenzione con Open Fiber, quante. Quelli sì che sono gettoni sprecati, perché non si dà seguito alla volontà che viene manifestata e formata all’interno della Commissione! Del resto, per attribuire il vero significato o meglio il nuovo significato che date alla legalità, trasparenza e democrazia non servono le mie parole, ma sono sufficienti quelle del vostro Assessore, considerato la colonna portante del vostro progetto, il guru di LBC, il Dottor Costanzo, che come fedelmente riportato sulle colonne di un noto quotidiano locale, sotto il titolo “Un Comune senza democrazia” tra i vari passaggi afferma: “Condividevo i principi di legalità e trasparenza ai quali c’eravamo ispirati, la necessità del cambiamento e gli obiettivi da perseguire, purtroppo ciò non è avvenuto”. E continua….
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Consigliere Carnevale la devo invitare a concludere.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
No Presidente, è ancora lunga, per piacere.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Le tolgo la parola immediatamente allora Consigliere Carnevale.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
“Restano punti oscuri per alcuni…”.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Consigliere Carnevale!
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
Sì, mi faccia finire, perché mi sta facendo perdere tempo! Mi invita a concludere…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
No.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
Così mi fa perdere tempo.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Lei è già oltre il tempo.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
“Restano punti oscuri per alcuni provvedimenti adottati che non trovano riscontro …(si sente un bip)… sentenze…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Allora, i prossimi che si iscrivono a parlare, per cortesia.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
…(incomprensibile)…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Consigliere Carnevale!
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
E quanto mi sembrano familiari queste affermazioni Sindaco. E continua con affermazioni sempre più inquietanti, del tipo “Chi governa non esprime interessi generali”, per finire con “Anziché essere il Consiglio a svolgere il ruolo di indirizzo e controllo questo ruolo viene svolto spesso dalla Giunta o da chi lo ispira”. Cioè, Sindaco, qua c’è un Assessore che …(si sente un bip)… qualcuno ispira la Giunta.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Consigliere Carnevale.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
E se non abbiamo nulla da nascondere, se io fossi stato al posto suo….
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Allora, intanto è richiamato verbalmente Consigliere.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
...(incomprensibile)….
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Consigliere Carnevale è richiamato verbalmente, se continua lei viene allontanato dall’aula.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
Voglio sapere chi ispira questo Consiglio! Chi ispira ...(incomprensibile)…. E su queste affermazioni che cosa avete fatto, siete andati in Procura? Avete chiesto lumi? O forse lo sapete e preferite che non si sappia?
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Allora, scusate, vista l’intemperanza del Consigliere Carnevale, la seduta è momentaneamente sospesa. Momentaneamente sospesa.
- Si riprende alle ore 15:00.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
La parola al Vice Segretario Generale Dottoressa Ventriglia per l’appello per la verifica del numero legale. Prego Dottoressa.
Si dà atto che il Vice Segretario Generale, Dottoressa Ventriglia Daniela, procede ad effettuare l'appello nominale.
VICE SEGR. GEN. DOTT.SSA VENTRIGLIA DANIELA
C’è il numero legale.
al…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Il numero legale è presente. Riprendiamo la seduta del Consiglio Comunale odierno. Eravamo
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
Stavo finendo io l’intervento Presidente.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
No, l’intervento è concluso Consigliere Carnevale.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
No, mancava un minuto e mezzo Presidente.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
No no, assolutamente. Assolutamente.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
Quando lei mi ha detto: “La invito a concludere” e io…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Era già scaduto il tempo.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
“La invito a concludere”, allora lei mi invita a concludere ed io concludo.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
No.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
Come no? M’ha detto: “La invito a concludere” e poi dopo abbiamo parlato di altro.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Sì, certo certo.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
Però da “La invito a concludere”, io faccio la mia conclusione, ormai…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
No Consigliere Carnevale, lei non la fa.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
E vabbè Presidente, ma lei non può pensare ...(incomprensibile)….
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Lei era già oltre i 15 minuti.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
Ma non è il Padre Eterno, lei è Presidente del Consiglio.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
È stato richiamato verbalmente, ha tenuto un comportamento non consono a quest’aula.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
Non consono per quale motivo, perché io ho chiesto di poter finire il mio intervento? Questo è il non consono?
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Diciamo che i modi non sono proprio quelli di un Consigliere Comunale.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
Mi dà un minuto per chiudere, vado veloce e vado a chiusura.
CONS. CELENTANO MATILDE ELEONORA
È importante che ci sia pure il Sindaco però.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Perché dovrei darle un minuto Consigliere Carnevale?
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
Perché almeno chiudo il mio intervento, dal momento…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Per come si è comportato prima, io mi sono reso conto del suo comportamento.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
Quale è stato il mio…, il mio comportamento era quello di cercare di…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
No.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
…finire e dare un senso…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
In quel modo…
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
…a quello che stavo dicendo, perché sennò neanche…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
In quel modo e con quei toni, ma lei dove pensa di essere Consigliere Carnevale.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
No no, io mi penso di essere in un posto deputato a dibattere dei problemi di questa città, qui penso di essere, il problema, il problema…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
E non mi sembra che lei si comporti in questa maniera Consigliere Carnevale.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
No, il problema è che troppo spesso si strozza un dibattito su argomenti…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Ah, okay.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
…estremamente importanti ed interessanti, che probabilmente lasciare uno, due, tre minuti in più potrebbe far del bene alla città e a tutte le persone che sono in questa assise.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Gli erano stati dati Consigliere Carnevale, ma lei non li sa neanche gestire.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
Ma assolutamente Presidente, non è… Io dal momento stesso in cui lei ha detto: “La invito a concludere”.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Ed era già oltre il tempo consentito.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
Mi manca il mio minuto per poter concludere.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Ha un minuto per concludere, al termine del minuto interrompo. Prego.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
Sarebbe stata opportuna la presenza del Sindaco, però, vabbè, approfitto comunque. Vado direttamente…
CONS. CELENTANO MATILDE ELEONORA
Senza il Sindaco non aspetta?
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Il Sindaco non lo governo io, quindi, al momento non è presente.
CONS. CELENTANO MATILDE ELEONORA
Senza Sindaco non ha senso.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
Comunque, Presidente, da parte mia la vera preoccupazione, che comunque cercavo di riportare anche ai miei colleghi di maggioranza, è quello che lascerete, è il dopo di voi che è preoccupante, per i nostri figli e per le future generazioni. “Ho provato ad immaginare quello che sarà il futuro di questo ente il primo giugno 2021 e immagino una macchina amministrativa sgangherata, dove è stata resa al suolo una intera dirigenza, attraverso un tribunale dell’inquisizione creato ad hoc per far spazio ad una pletora di articoli 110, certamente più disponibili ad obbedire agli ordini di scuderia. La tanto sbandierata trasparenza è stata realizzata a macchia di leopardo, utilizzata strumentalmente solo laddove c’era interesse a rendere pubblici determinati atti, mentre di altri non se rinviene traccia, insomma una macchina amministrativa mutilata, svilita, deteriorata e lacerata nei rapporti, a causa delle guerra intestine e il clima astioso di caccia alle streghe scientemente alimentato. Quello che doveva essere il ruolo di costruzione del Comune di Rieti si è trasformato in una vera e propria mannaia per la città già sfibrata, sì, ho detto bene, per il Comune di Rieti, perché il destino di Latina è già storia di quel Comune”. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
A lei. Andiamo avanti, è iscritta a parlare la Consigliera Celentano. Prego Consigliera, a lei la parola.
CONS. CELENTANO MATILDE ELEONORA
Presidente, io per l’alternanza, vorrei sapere cosa ne pensa in merito la maggioranza e quindi cedo a loro e poi esporrò io. E poi il mio intervento è rivolto prevalentemente all’operato del Sindaco, per me è importante…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Il Sindaco mi ha mandato adesso un messaggio che sta arrivando.
CONS. CELENTANO MATILDE ELEONORA
E quindi lascio la parola alla maggioranza, perché sarebbe interessante sentire anche loro cosa ne pensano nel dibattito, altrimenti parliamo solo noi.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
C’è qualche Consigliere di maggioranza che vuole intervenire? Non ci sono Consiglieri che vogliono intervenire Consigliera Celentano.
CONS. CELENTANO MATILDE ELEONORA
…(incomprensibile)… Sindaco.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Che le posso dire Consigliera Celentano.
CONS. CALANDRINI NICOLA
Scusi Presidente.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Mi dica Consigliere Calandrini.
CONS. CALANDRINI NICOLA
Se verifica, questa è una questione di rispetto, quello che lei non ha avuto arrivando con 15 minuti di ritardo, dopo che aveva ufficializzato che alle 14:45 si riprendevano i lavori. Questa è la dimostrazione che, come sempre accade, per gli altri le regole si applicano e per i propri si interpretano, quindi per una questione di rispetto ed evitare di continuare su questa scia, chiami il Sindaco, ci fa sapere quando arriva e noi cortesemente lo aspettiamo, facendo eventualmente una sospensione, perché mi sembra inopportuno, almeno noi della minoranza, che dobbiamo intervenire facendo…, abbiamo fatto domande esplicite al Sindaco e quindi vorremmo rispondere rispetto a ciò che ha detto il Sindaco, parlare ad una sedia vuota. E quindi mi sembra il minimo questo che possa accadere.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Mi ha detto che sta arrivando. Scusate.
CONS. TASSI OLIVIER
Propongo di fare una pausa di 5 minuti, rimanendo in aula però.
CONS. CELENTANO MATILDE ELEONORA
Anche perché i nostri interventi sono in risposta al Sindaco, all’operato del Sindaco, non c’è il Sindaco, non c’è un Assessore, cioè, a chi mi rivolgo.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Su questo avete ragione, convengo assolutamente. Un attimo solo che la Dottoressa D’Urso sta contattando il Sindaco per sapere se arriva immediatamente o se c’è necessità di sospendere nuovamente. Il Sindaco sta arrivando, se abbiamo qualche istante di pazienza. Ecco il nostro Sindaco, è arrivato. Riapriamo quindi la discussione, con l’intervento richiesto dalla Consigliera Celentano. Prego Consigliera, a lei la parola.
CONS. CELENTANO MATILDE ELEONORA
Grazie Presidente, bentornato al Sindaco, anche perché i nostri interventi sono rivolti al suo operato e quindi necessitava la sua presenza. Anche se non c’era la mia firma in quella richiesta, perché mi trovavo fuori, naturalmente sono perfettamente allineata con i miei colleghi di opposizione nel richiedere questa richiesta di Consiglio inerente ai cambi degli Assessori, anche perché è previsto all’articolo 39 dello Statuto del Consiglio Comunale, dove dice proprio che il Sindaco deve motivare in Consiglio le ragioni delle sue scelte. Anche perché gli Assessori lavorano in stretta collaborazione col Sindaco e in più tutti gli Assessori hanno un’attività sia propositiva che di impulso per il consiglio Comunale e per le Commissioni, quindi penso che sia una richiesta del tutto lecita avere le motivazioni che ha indotto il Sindaco a fare queste scelte, perché cambiando gli Assessori, distribuite diversamente le deleghe, come sono state distribuite, cambiano tutta una serie di dinamiche che si sono cristallizzate in questi anni. Ricordiamoci che gli Assessori vengono in Commissione convocati dai Presidenti, quindi è giusto avere contezza delle nuove deleghe, dei nuovi Assessori e delle motivazioni che hanno indotto il Sindaco a fare ciò, proprio perché ciò influirà notevolmente sull’andamento del Consiglio e sull’andamento delle Commissioni. Io vorrei fare un discorso risalendo a 2 anni fa, a 2 anni fa, una torrida giornata di luglio del 2016, torrida come oggi, però forse c’era una parvenza d’aria condizionata, quando il Dottor Coletta si insediò in questo Consiglio come Sindaco, esordì con un discorso di Pericle, il discorso di Pericle “Noi ad Atene facciamo così. Noi ad Atene teniamo ai molti non ai pochi”. Era un discorso che era un elogio alla democrazia. Un discorso che è stato impattante un po’ per tutti in città. Il Sindaco ha fatto il discorso di Pericle, si è presentato col discorso. Impattante forse per tutti ma non per me che sono amante della storia antica, perché il discorso di Pericle, cari Consiglieri, caro Sindaco, è un discorso populista, solo apparentemente parla di democrazia, perché Pericle è famoso per aver fatto in quel periodo ad Atene una egemonia. Nel discorso Pericle dimentica di dire che su 150 mila abitanti ateniesi 100 mila erano schiavi, quindi mi sembra strano che parlasse di democrazia e in più per essere cittadino ateniese era necessario avere sia la mamma che il padre ateniese, altrimenti si era considerati meteci, ossia extracomunitari. Quindi era un discorso, un elogio alla democrazia, Pericle, abile oratore, ha fatto un elogio alla democrazia populista, perché in effetti la democrazia ad Atene non c’era, non c’era, le donne non erano ammesse all’attività amministrativa, c’erano gli schiavi, c’erano i meteci, venivano considerati meteci anche i cittadini nati nelle zone limitrofe di Atene e in più Pericle concludeva il suo discorso, diceva: “Adesso…”, abile oratore, Pericle diceva: “Adesso tornatevene a casa a piangere i vostri morti tanto le cose non cambiano, fatevi gli affari vostri che le cose ad Atene le gestisco io”. Questo è il discorso di
Pericle. Perché sono voluta risalire al discorso di due anni fa? Perché a due anni da questo discorso possiamo dire che abbiamo un hortus conclusus dell’Amministrazione Coletta, perché da quel discorso è nato il modus operandi di tutta questa Amministrazione, perché? Perché si è paventata tanta questa democrazia, una democrazia slogan, una trasparenza, quando poi, invece, questa democrazia era solo un discorso populista ma non si è mai realizzata nella carta, fino ad arrivare ai giorni nostri, fino arrivare diciamo ai cambi assessorili, al rimpasto della Giunta, rimpasto della Giunta che il Sindaco, il Dottor Coletta non l’ha voluto definire rimpasto, ma ha parlato di rinnovo. Secondo me anche questo è sbagliato, perché rinnovo dal latino vuol dire rinnovare, fare nuovo, è come se parlando di rinnovo della Giunta annullasse tutto il lavoro fatto dalla Giunta precedente e lo rifacesse ex novo, si rinnova una abitazione, si rinnova un guardaroba, non si può rinnovare una Giunta, perché rinnovare vuol dire fare nuovo e la Giunta in questi due anni ha portato il suo apporto in questa Amministrazione, quindi penso che come termine sia più giusto il rimpasto. Come hanno detto precedentemente i miei colleghi in due anni cinque Assessori, quindi veramente, come ha detto già il collega Calandrini, si fa concorrenza alla Giunta Raggi. Il primo ad andarsene è stato il Dottor Costanzo, il padre putativo di LBC, la mente storica, una persona saggia, equilibrata. Io mi ricordo uno dei primi Consigli, un intervento che avevo fatto, in cui mi ero lamentata della mancanza di personale, il Dottor Costanzo era partito dalla sua postazione ed era venuto qui nel mio scranno, umilmente, a spiegarmi le motivazioni della mancanza di personale. È stato un gesto che ho molto apprezzato. Quando si è dimesso il Dottor Costanzo le sue parole pesano come dei macigni, parla di mancanza di metodo, di mancanza di opportunità, nella lettera di dimissioni il Dottor Costanzo dice chiaramente che si sono disattivate le aspettative che si avevano in campagna elettorale, che lui aveva messo a disposizione tutta la sua esperienza, tutta la sua capacità ma non gli è stato mai dato ascolto e soprattutto aveva espresso dei dubbi importanti sulla neonata ABC e soprattutto sull’assunzione del personale, non è stato mai ascoltato e da terze persone, senza che fosse consultato, ha dovuto sapere che era stata interpellata una società di Napoli. Il Dottor Costanzo parla chiaramente di un governo LBC fatto di luci ma di molte ombre. Fino ad arrivare ai giorni nostri, poi, vabbè, c’è stata Buttarelli, però non staremo qui noi a speculare sul fatto Buttarelli, non è da noi, fino ad arrivare alla nomina dei tre nuovi Assessori. La Di Muro, qualcuno dice non c’è niente da dire, si è dimessa, ma io pure avrei fatto altrettanto, perché quando io incomincio a leggere sui giornali, mesi prima, che sarò rimpastata, un moto d’orgoglio ce l’ho e tutta la mia stima all’Assessora Di Muro, che ha preceduto la sua sostituzione dando le dimissioni, fino arrivare ai nuovi due che ha rimpastato. Però diciamo che per quanto riguarda gli Assessori è solo una parte, vogliamo parlare delle Commissioni? Un continuo cambio di Presidenti di Commissioni, Presidenti che ti dimettono, addirittura un vicepresidente si è dimesso, che dovrà mai fare un vicepresidente di Commissione che non riesce a reggere questo incarico, un lavoro pesante, non per tutti ma per alcuni di voi, di cui non farò il nome naturalmente, però qualcuno ci si può identificare, pare che fare il Presidente di Commissione sia un fardello pesante da portare sulle spalle. Io quello che ho sempre detto fare il Presidente di Commissione è un onore, quando si è liberato il posto di Commissione Trasparenza c’è stato un momento di empasse, ma io per un senso di responsabilità ho deciso di farlo, nonostante i miei molteplici impegni, perché se abbiamo deciso di metterci in gioco, di far parte dell’Amministrazione non possiamo avere solo gli
onori, dobbiamo avere anche gli oneri e quindi fare il Presidente di Commissione della seconda città del Lazio è un grande onore, che lo dobbiamo svolgere al meglio, con entusiasmo e partecipazione e non come qualcuno che si porta ‘sto fardello pesantemente, si trascina questa Commissione che deve convocare come se fosse una grande fatica. E poi anche nelle Commissioni volevo ricordare che i Presidenti devono fare i Presidenti, perché gli Assessori sono ospiti. Gli Assessori vengono convocati in Commissione per fare le audizioni, non come in certe Commissioni dove ormai stanno diventando direttamente presiedute dagli Assessori. Quindi non sarò lunga come il Consigliere Carnevale, che volevo dire per concludere, che a distanza di due anni sicuramente c'è qualcosa che non ha quadrato in questo sistema, perché 5 Assessori sostituiti, Consiglieri dimessi, Presidenti di Commissioni che danno le dimissioni, vicepresidenti che danno le dimissioni, c’è qualcosa che non quadra, c’è qualcosa che è giusto che anche noi come opposizione lo veniamo a sapere e ne abbiamo contezza. In più mi volevo rivolgere a lei Sindaco, darle proprio, Dottor Coletta, un consiglio, lei ancora adesso quando parla parla di LBC, “Noi, il nostro progetto di LBC”, lei non è il Sindaco di LBC, lei è anche il mio Sindaco, lei è il Sindaco di tutti, si deve scrollare di dosso questo fardello anche lei di LBC. Lei si deve considerare il Sindaco di Latina, il Sindaco di tutti, non solo il Sindaco di LBC. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie a lei Consigliera Celentano. Non ho iscritto nessuno a parlare a seguire, abbiamo iscrizioni? Se non c’è nessun intervento io non posso proseguire, quindi o qualcuno chiede la parola, altrimenti io debbo dichiarare chiusa la discussione, non è che posso… Lei Consigliere Marchiella? Prego, a lei la parola.
CONS. MARCHIELLA ANDREA
Non volevo parlare, perché sparare sulla Croce Rossa non è mia abitudine, ma non perché lei Sindaco sia la Croce Rossa, perché purtroppo l’hanno abbandonata e io da amico le dico faccia riferimento a noi, forse arriviamo al 2021 e facciamo qualcosa di buono con una squadra seria, perché lei mi ha parlato di squadra, allora le parlo un po’ da calciatore, lei fa l'allenatore e quindi ci capiamo a livello calcistico. Lei mi parla di modulo diverso, il modulo diverso non è, perché ha fatto l’elenco del modulo del 4 4 2, 4 3 3, 4 2 3 1 che avevano fatto le vecchie amministrazioni, quindi le vecchie amministrazioni se hanno sbagliato a fare i moduli noi non dobbiamo adottare lo stesso modulo, perché io in quel modulo non c’ero, non mi ci ritrovo e non ci voglio stare, quindi se lei adotta lo stesso modulo io non mi ritrovo in questo modulo. Ho detto grazie alla maggioranza prima e vi chiedo scusa adesso, perché se in quello che dirò qualcuno si sentirà offeso, non vi sentiti offesi, per il semplice fatto che tra di voi c’è chi ha il buon senso di capire quello che sto appena per dire e che sa che quello che dirò sarà verità, perché può andare, come farà il sottoscritto domani mattina, a una fare una serie di accessi agli atti perché adesso mi sono stufato. Mi sono stufato del fatto che devo essere preso in giro, sentendo dire che va tutto bene e che le cose stanno andando per il verso giusto. Le cose non stanno andando per il verso giusto, perché se mi parlate di diverso modo di fare, perché gli occhiali…, prima ha usato un termine degli occhiali, eccetera, gli occhiali secondo me non funzionano bene, non funzionano bene perché io gli Assessori non li ho salutati, quindi parliamo di buon senso ed
educazione, io sono stato maleducato nei confronti degli Assessori che sono andati via, non li ho salutati, quindi il buon senso, mi avete fatto fare già una figura brutta, non so se voi li avete visti, li avete salutati, ma io non ho avuto modo di salutarli e di dirgli: “Grazie di quello che avete fatto in due anni”, giusto o sbagliato, non l’ho fatto. Non ho avuto la cortese attenzione da parte di nessuno che mi fosse arrivato un invito, quando mi arrivano 250 miliardi di inviti per cose che potrei non condividere o condividere, una cosa così importante come gli Assessori, ripeto, e i dirigenti, io non li ho salutati e non li ho ringraziati. È andato via Borrelli, che sono tanti anni che lavora in questo Comune, ha fatto un grande lavoro, perché se il bando si è fatto è grazie e Borrelli, non grazie a noi tutti, è stato grazie agli uffici che hanno lavorato bene, io non l’ho ringraziato, è andato via. E potrei farvi un elenco di tante cose come queste, che tutti voi non so se l’avete fatto ma io non ho avuto modo di farlo e questo lo dico a lei, che ci sono rimasto molto male in merito a questo, perché avete fatto un elenco di cose, tutto va bene, tutto a posto, ma io non ho ringraziato nessuno, quindi se parliamo di un nuovo modo di fare politica voi non state facendo un nuovo modo di fare politica. Gli Assessori dice che si sono dimessi da soli, okay, nell’accesso agli atti che farò domani voglio capire le motivazioni per cui gli Assessori sono andati via, visto che così non sembra perché qualcuno l’ho incontrato e non dice che è andato via da solo, si è lamentato moltissimo del fatto che è stato mandato via. Parlate di rispetto, l’hanno detto loro e lo ribadisco io, perché un Consigliere che prende i voti, fa l’Assessore e viene mandato via è una cosa molto brutta, male che va si doveva trovare un altro modo per parlare con l’Assessore Di Muro, perché lei è rimasta molto male, c’ho parlato e lei stava proprio su altri lidi, in base a quello che lei dice, lei dice che c’è stato un accordo tra le parti ma così non sembra, perché lei sta molto arrabbiata per questa situazione. Due anni di prova, di valutazioni, io non le condivido, perché in una programmazione quando si sviluppa una mentalità, una voglia, una passione e dici: “Voglio fare l’amministratore di un Comune di 120 mila abitanti”, che sono 125 mila, 130 mila in base agli extracomunitari, eccetera, molte problematiche, eccetera, faccio una programmazione, io mi preparo tre anni prima con Rinascita Civile. Mi metto in moto, faccio un’analisi di quello che devo andare ad affrontare e devo stare cinque anni dentro una Pubblica Amministrazione, ma devo sapere che dentro la Pubblica Amministrazione non è stare dentro una associazione, non faccio associazionismo ma devo gestire con delle normative, con delle procedure, perché lei mi ha parlato anche di procedure, e il tasto delle regole e delle procedure lo toccherò dopo. Se io non faccio una attenta analisi, una programmazione adeguata a quello che andrò a fare non posso fare l’amministratore, perché giustamente mi scelgo una squadra, una squadra che è stata degradata in due anni. Quindi mi spiego, faccio una programmazione, in due anni cambio la squadra, sì, posso vincere se cambio la squadra, ma se quelli che arrivano della squadra la pensavo diversamente da quelli di prima, che hanno fatto un lavoro in due anni, in tre anni mi scombussolano quello che è stato io non arriverò mai a dama. Quindi arrivo al 2021 con confusione, quello che ha detto prima la Consigliera Matilde Celentano, gli Assessori sono venuti in Commissioni convocate da noi, dicendo: “Non so di cosa state parlando, mi devo documentare e poi vi dirò cosa state facendo”. Okay. Si ripresenta la Commissione, le Commissioni sono una, due, tre volte, i Consiglieri di maggioranza escono con un articolo sul giornale che non ci rispetta, dicendo che le Commissioni decidono loro quando farle, perché noi convochiamo le Commissioni sempre sullo stesso tema, ma santo Dio! C’è
un po’ di confusione qui dentro e mi scusasse Dio, perché se voi non capite e voi siete ragazzi di buon senso, non è colpa nostra se trattiamo una, due o tre volte il tema se l’Assessore o gli uffici non ci danno risposte, non potete dire questo, no? Okay. E vado avanti, qual è la verità? Cioè, secondo me a livello calicistico lei cambia e sposta i giocatori, ma la partita va giocata, io ancora devo vedere se facciamo un cross, perché prima lei mi ha parlato di cross, io qua i cross non li vedo, la palla dentro ancora non l’ha buttata nessuno, perché ci sono tante oscurità da andare a toccare. Quali sono le oscurità? Regolamento e procedure, nell’accesso agli atti che preannuncio, e l’ho fatto già notare in Commissione ma tutti quanti sviano, c’è il fatto degli affidamenti, che questa mattina le società di calcio sono venute a prendere per svolgere i loro campionati di calcio. Gli è stato dato un affidamento, allora siccome c’è qualcuno che non paga le bollette, qualcuno si è intestato le bollette sulle matricole nuove, quando gli affidamenti sono stati fatti sul regolamento della convenzione scaduta nel 2010, vorrei capire poi gli uffici come hanno fatto a far fare la voltura, perché se non hanno affidamento diretto o non hanno vinto gara o non sono assegnatari del campo voglio capire come abbiano fatto, questo poi lo vedremo in seguito, dopo che ho presentato questo, però questo è per farvi capire che mi parlano di procedure quando le procedure non penso siano state seguite molto alla lettera, però questo lo vedremo in un altro momento. I regolamenti, parliamo di regolamenti, allora, abbiamo fatto, sì, tanti regolamenti, per carità, però poi come abbiamo visto prima, quando siamo rientrati, due e 45, 15, Carnevale doveva finire con un minuto il suo intervento, non è stato permesso di finire l’intervento di un minuto, perché dava fastidio quello che diceva, no, non posso pensare questo, no? Perché le persone che dicono trasparenza, legalità, eccetera, eccetera, eccetera non possono dire: “Eh, ma tu stavi urlando troppo”, di qua, di là, casomai si dice: “Massimilià, abbassa un po’ il tono, cerca di finire, però cerchiamo di arrivare a dama”. Perché delle persone di buon senso cercano di dare all’altra persona la possibilità di esprimersi, di confrontarsi e di arrivare al nocciolo della questione. Io vedo la tanta confusione, il Doria, il Capucci, prima le dimissioni, poi forse ci ripensa: “Non mi dimetto più”. “Me ne voglio andare da dirigente, no, forse ci ripenso, ritorno”. Questo Comune penso che io lo giro tutte le mattine, vado in tutti gli uffici e dove vado vado c’è un problema che non riguarda la vecchia Amministrazione, perché voi mi parlate sempre che è una cosa che ho ereditato, in due anni io dò la mia impostazione, quindi non eredito nulla ragazzi. In due anni io dò la mia impostazione, i dirigenti, i dipendenti comunali, i Consiglieri, i Presidenti di Commissione, tutti quelli che lavorano nelle mie…, in collaborazione con me, per non usare un termine forte, mi sono rivisto subito, fanno esclusivamente quello che è il mio indirizzo, il suo indirizzo Sindaco. Se io dò un indirizzo l’indirizzo è quello, non comandano gli altri, comanda il Sindaco che dà un indirizzo, perché altrimenti lei non si candidava a Sindaco, perché il capitano quando entra nello spogliatoio, ritorno al calcio perché a noi piace tanto il calcio, il capitano dà una linea, come il mister dà la linea, il capitano dà la linea, la squadra segue la linea, chi non gli sta bene la linea va fuori, va in panchina o va in tribuna e questo sia chiaro, perché altrimenti questa città non cambierà mai. Ultima cosa, e questa, diciamo, la estendo, penso, a voi Consiglieri di maggioranza, che forse insieme al Sindaco potete andare in qualche riunione, perché lei ha fatto una riunione con i dipendenti di ABC, i dipendenti di ABC sono cittadini di questa città, io li ho incontrati, al bar, a prendere il gelato, con mia moglie a cena, li ho incontrati nei vari locali, ci siamo messi a chiacchierare mentre fumavano una sigaretta, non mi sembra che siano molto contenti
lavorare al 130%, lei gli ha chiesto di lavorare, “Fate uno sforzo anche del 130%, non del 100%, perché serve uno sforzo sovraumano”, questo sforzo sovraumano io lo chiedo a coloro i quali gestiscono ABC e coloro i quali hanno avuto la possibilità di vincere una gara d’appalto con 1500 ore extra e che stanno cercando di togliere le ore per guadagnare, perché è un privato, ABC non dovrebbe essere un privato e quindi non dà la possibilità ad altre famiglie, ad altre famiglie, quindi parliamo degli interinali che gli abbiamo detto: “Aspettate l’anno che arriva, perché l’anno che arriva il porta a porta sarà spinto al 65%”, questo ha detto Lessio e come lo dice il circolo della moneta, dei rifiuti, cioè parla da due anni, bla bla bla bla, parla, parla, ma la gente due anni “se muore de fame”, non mangia. Lo stipendio tutti quanti lo prendono a fine mese con una dignità, c’hanno i figli che vanno a scuola come voi. Ci sono famiglie che hanno fatto tre ore al giorno, gli sono state tolte anche le tre ore al giorno, quando quelle tre ore al giorno gli permetteva di comprare un bicchiere di latte per i bambini, ma questi problemi noi non ce li poniamo? E che stiamo ad amministrare noi, fatemi capire, amministriamo i banchi o le Commissioni che facciamo perché rubiamo le 100 Euro, come dice il vostro capogruppo D’Achille? Che io non condivido assolutamente, perché quelle non sono 100 Euro rubate, perché già ho detto al vostro capogruppo D’Achille, perché è vostro, perché io non mi ci rispecchio proprio con una persona che dice una cosa abominevole.
INTERVENTO
Bellini.
CONS. MARCHIELLA ANDREA
Bellini, scusa. Scusami Fabio. Bellini, perché magari fosse Fabio il capogruppo. Allora, Bellini che cosa fa… No, magari, perché lui casomai dopo un po’ ci pensa, fa le sue sparate ma dopo un po’ ci pensa, si ravvede, viene e dialoga, Bellini non fa così, Bellini dice una cosa, ti distrugge, poi lui ci pensa, ritorna e ti distrugge due volte, quindi non può fare il capogruppo, perché così vi annienta a tutti fra un po’. Però il problema è un altro, il problema che stavo dicendo è che abbiamo lasciato a casa degli esseri umani, perché se noi ci battiamo e prendiamo 1 milione e 700 mila Euro per gli extracomunitari, perché siamo una città solidale, mi spiegate queste 35 famiglie perché non siamo solidali con loro? Perché non abbiamo imposto, sì, è imposto, perché non è una vergogna, ad ABC di non lasciare a casa gli interinali? Perché non l’abbiamo fatto? Perché noi stiamo bene? Perché andiamo a casa, abbiamo un piatto di pasta, abbiamo i riscaldamenti accesi oppure abbiamo la possibilità di farci una doccia e loro no? Allora, non si può tollerare.
SINDACO COLETTA DAMIANO
Non si può tollerare.
CONS. MARCHIELLA ANDREA
Non si può tollerare, sì, Sindaco, lo deve tollerare, come non lo deve tollerare e non mi può neanche togliere la parola e poi parla lei quando è il suo momento. Perché non mi deve togliere la parola? Perché lo deve tollerare e come, perché lei è il Sindaco di questa città, lei risponde in prima
persona della salute, della salute dei cittadini, della salute dei cittadini e quei cittadini, purtroppo, non hanno la possibilità che abbiamo noi, forse, di avere qualcuno a casa che porta qualcosa, invece lo devono portare loro. Allora io dico, ma questo modo diverso di cui lei parla porterà i suoi frutti o ci porterà alla frutta? Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie Consigliere Marchiella. Si era prenotato il Consigliere Tassi. Prego Consigliere, a lei la parola.
CONS. TASSI OLIVIER
Volevo rompere il ghiaccio dal lato della maggioranza, intanto diciamo una considerazione, sicuramente mi sembra che su questo tema all’ordine del giorno ci sia una radicalizzazione da una parte e dall’altra, nel senso che, è chiaro, se uno dice che non funziona niente di concerto dall’altra parte la tentazione è dire che invece funziona tutto, perché poi alla fine basta che uno dice una cosa col forse non funziona bene, dice: “Allora è vero che non funziona niente”. Cioè, io credo che, come ho sempre cercato di fare, insomma ormai mi conoscete da un paio d’anni, bisogna avere un equilibrio nelle cose, così come non tutto quello che è stato fatto nel passato era sbagliato, è stato sbagliato, perché comunque è una città che delle cose se le ritrova, sono state fatte, ma è anche vero che sono stati fatti anche tantissimi errori e che noi, insomma, sicuramente come città, come comunità paghiamo un prezzo importante rispetto agli errori che sono stati fatti, diciamo, anche nel passato. Quindi se da un lato alcune cose sono state fatte e ce le ritroviamo, dall’altro abbiamo una serie di cose che ci condizionano comunque fortemente e non è in un paio d’anni che uno riesce a risolvere problemi che sono decennali. Io mi sono occupato molto…, appunto, la parte trasporti, sappiamo che era dal 2005 che non c’è…, quindi da questo punto di vista noi veramente credo che non facciamo un buon servizio nell’estremizzare troppo le situazioni, credo che una riflessione vada fatta ed è corretta, io da questo punto di vista condivido la richiesta di fare un'analisi di quello che sta succedendo in termini di ricambio, sia in termini di Giunta ma anche su altri componenti. Io parlo per quanto riguarda me e le cose che io conosco. È chiaro che io, per esempio, mi sono dimesso da Presidente del Consiglio Comunale perché mi sono reso conto che nella situazione in cui mi sono trovato io, con lo Statuto che ancora aveva dentro 7 mila cose che erano ormai completamente fuori legge, con regolamenti vari che non erano applicabili, con un protocollo che non funziona, cioè con una serie di problematiche, quindi non soltanto dovevo gestire i compiti diciamo di Presidente del Consiglio Comunale, che sono compiti…, non è soltanto tenere l’aula, ma chi lo ha fatto prima di me lo sa bene, c’è un lavoro di preparazione, di controllo, perché bisogna governare l’intero processo di deliberazione, bisogna governare comunque quello che succede nelle Commissioni, quindi io su questo spezzo una lancia anche a favore di Massimiliano Colazingari, che ha ereditato questo gravoso compito che io ho lasciato. Mi sono reso conto che non soltanto dovevo fare quello che normalmente deve fare un Presidente del Consiglio Comunale, ma c’era la necessità proprio di rifondare alcuni processi proprio di funzionamento, di base dell’Amministrazione. E questo compito era enormemente gravoso e per quanto mi riguarda io per senso di responsabilità ho lasciato il
compito a chi evidentemente poteva dedicare più tempo, io non potevo dedicare più tempo, l’ho scritto nella mia lettera. Noi tutti proveniamo, come si dice, dalla società civile ovvero comunque abbiamo degli impegni lavorativi, ci siamo dedicati a questa avventura politica perché? Perché noi abbiamo sentito forte la necessità di incidere su una situazione che ormai ci sembrava assolutamente intollerabile e quindi questo è stato diciamo… È chiaro che questa cosa si porta dietro il vantaggio di portare persone che per un certo verso non hanno i condizionamenti della politica tradizionale, che non deve essere considerato un fatto negativo, è un fatto che comunque…, è chiaro che essere inseriti in una struttura di partito si porta dietro naturalmente, no, un approccio di tipo diverso. Noi facciamo quello che come cittadini che intervengono nell’azione politica riusciamo a fare, laddove vediamo che il compito che ci viene richiesto è superiore alle nostre forze, beh, io credo che il fatto di lasciare non sia una cosa disprezzabile, anzi sia una dimostrazione che noi veniamo qui con un’ottica di servizio, ottica di servizio alla comunità. Poi, per carità, anche qui, non è che noi facciamo tutto giusto, gli altri fanno tutto sbagliato, noi cerchiamo di fare il meglio che possiamo, alcune cose le riusciamo a raggiungere, altre volte non ci riusciamo. Io credo che il vero cambiamento e la vera modalità sia quella di aver di nuovo messo veramente il cittadino al centro dell’attenzione. Io vedo che nelle Commissioni molto spesso c’è uno scambio molto proficuo, in cui cerchiamo tutti quanti, maggioranza e opposizione, di trovare delle soluzioni a dei problemi, a volte si ci riesce, a volte no, però io credo che ci sia un lavoro da questo punto di vista molto interessante. È chiaro che poi in alcuni casi le posizioni sono distanti, pazienza, non possiamo essere sempre d’accordo. Per quanto riguarda alcuni abbandoni e alcune impostazioni, allora in LBC non c’è un pensiero unico, nel senso che proprio perché noi proveniamo da tante esperienze, da tante motivazioni diverse, abbiamo delle idee diverse, abbiamo dei pensieri diversi e cerchiamo di trovare una sintesi di questi pensieri. A me personalmente l’abbandono di Antonio Costanzo è dispiaciuto molto, perché io con Antonio avevo condiviso tante cose e quindi, però, questo non vuol dire che poi, diciamo, ci debba essere per forza una condanna di chi lascia o di chi decide di continuare. Lui ha deciso di lasciare, perché in quel momento lui ha capito che quello che lui pensava non era più in linea con quello che era vicino alla maggioranza. È chiaro che anche tra noi ci deve essere un dibattito interno, il dibattito c’è, poi voi volete sapere qual è il dibattito, è una legittima curiosità, però da noi il dibattito non è assente, se magari qualcuno di voi pensa, come ho sentito dire, che noi siamo eterodiretti da qualcuno, non è così. Il dibattito c’è, a volte anche molto aspro e quindi non dovete preoccuparvi da questo punto di vista, noi tutte le nostre esperienze, intelligenze le mettiamo a frutto e a disposizione, per cercare di fare le cose come dovrebbero essere fatte. Questo, secondo me, è un altro punto su cui io torno, per quanto riguarda il rispetto delle regole, io su questo sono un po’ più, diciamo, forse integralista, aihmè, io sono nato a Strasburgo, ho questo difetto di nascita purtroppo e quindi, diciamo, un po’ asburgico nelle mie cose, quindi per me le regole andrebbero seguite, punto, anche se a volte l’effetto delle regole ci dà dei risultati che possono non piacerci, però credo che sia più importante seguire la regola, anche laddove magari abbiamo delle situazioni anche umane, che invece ci spingerebbero, ci tenterebbero di andare oltre la regola, per soddisfare una situazione particolarmente, no, toccante, però se noi cedessimo a questa cosa poi a quel punto, diciamo, una volta rotto l’argine è come un fiume che poi alla fine non riesci più a controllare. Quindi io credo che l’argine, e questo l’avete sentito
già dire più volte da me, l’argine è veramente il rispetto delle regole, purtroppo a volte rispettare le regole costa, c'è un prezzo da pagare anche al rispetto delle regole, perché non si possono, magari, risolvere problemi che non li vediamo davanti agli occhi e non ci riusciamo a risolverli, perché in quel momento la regola non ce lo consente. Quindi noi lo sforzo che facciamo è stato proprio quello di cambiare le regole, di costruire un insieme di procedure che ci permette di affrontare e risolvere i problemi. Non è un lavoro terminato, su questo, diciamo, è fuori di dubbio che ancora c’è molto lavoro da fare. Io voglio concludere con un’ultima considerazione su quello che è la parte, diciamo, di partecipazione. Io personalmente considero la partecipazione non come un momento in cui semplicemente si comunica ad altri quello che si è già deciso, la vera partecipazione è coinvolgere gli altri nel processo decisionale e anche questa è una cosa molto difficile, una cosa molto difficile, perché richiede molto più tempo e a volte il tempo…, a volte forse il tempo non c’è, però anche lì il prezzo che si paga lo paghi dopo, quindi magari riesci a risolvere un problema ma non facendo il giusto lavoro di condivisione, di partecipazione non ascolti alcune voci che invece forse avresti dovuto ascoltare e poi inevitabilmente il conto arriva. Quindi, questo secondo me è un po’ per chiudere questa mia questa riflessione e augurare da parte mia agli Assessori nuovi sicuramente un buon lavoro, sono persone…, almeno il curriculum dice bene. Io in maniera particolarmente colgo l’occasione anche per ringraziare gli Assessori che hanno svolto il loro lavoro, in maniera particolarmente io con Felice Costanti ho lavorato molto nelle attività produttive, io credo, per esempio, che lì quello che abbiamo scritto in termini di programma, di visione, il DUP delle Attività Produttive è un DUP molto ambizioso, molto ambizioso, però rappresenta quello che noi vorremmo fare, la vera sfida in questi prossimi tre anni è cercare di trasformare quella visione in qualcosa di reale. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie a lei Consigliere Tassi. Abbiamo ulteriori interventi? Consigliere Di Russo, prego.
CONS. DI RUSSO EMANUELE
Intervengo rapidamente, perché poi mi scuso ma devo lasciare, non posso sentire, purtroppo, lo sviluppo della discussione, volevo però dare un piccolo contributo e spero proprio in chiave costruttiva, perché condivido quanto detto dal mio collega Tassi, in questo senso aggiungo: la vera partecipazione ha bisogno e l’abbiamo anche scritto nel regolamento della gestione condivisa dei beni comuni, di un atto di fiducia reciproca, senza di questo non c’è lo spazio per aprire a quel capitale sociale, a quella considerazione appunto reciproca, che permette di portare in discussione qualsiasi tema e a maturazione, appunto, un’idea che possa essere il più possibile condivisa. Nelle estremizzazioni e nelle strumentalizzazioni, capisco anche nel gioco, insomma, delle parti, questa possibilità di confronto e di maturazione si allontana e quindi, ecco, ripeto anche un po’ l’appello di Olivier a stare un pochino più sul pezzo e su contenuti che effettivamente poi nella visione, nell’apporto di punti di vista diversa possono essere realmente costruttivi per la nostra città. Voglio soltanto finire anche con questo appunto, diversamente da quanto si racconta rispetto ad una certa arroganza penso che l’abbiamo riconosciuto più volte e l’abbiamo riconosciuto anche tutti, pure il
nostro capogruppo, che ha un comportamento forse più intemperante, che comunque gli errori ci stanno, ci sono stati e fanno parte…, come dire, possono essere più facilmente individuati e assegnati a chi governa, ovviamente, che non a chi sta nella minoranza. Piacerebbe, questo forse è un po’ troppo idealistico, anche condividerlo con la minoranza, però capisco che poi nel gioco delle parti la minoranza ha buon gioco a sfilarsi da questa responsabilità. Quindi, dicevo, non c’è questa arroganza e riconosciamo degli errori, come anche il contributo che ovviamente viene dalla vostra parte, spero che questo qua, appunto, possa rientrare nei limiti di un rapporto costruttivo. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie Consigliere Di Russo. La parola al Consigliere Leotta. Prego Consigliere.
CONS. LEOTTA ANTONINO
Carnevale, le regole vanno rispettate, questa cosa qua ce la possiamo francamente e per invitarti ad un atteggiamento un pochino più…, come dice il Presidente consono all’aula, consono all’aula farei questo esempio: quando facevo il Presidente i genitori, che portano gli alunni in ritardo, dicono: “Presidente, ma un po’ di elasticità”, allora io propongo ai genitori: “Fate voi. Decidete voi l’elasticità. La campanella suona alle otto e un quarto, l’elasticità fino a che ora la volete fare?”, “Fino alle otto e venti, fino alle otto e venticinque”, “Benissimo, quando voi arrivate alle otto e mezza, alle otto e trentacinque quanto ritardo c’avete. Lo contate a partire dalle otto e mezzo o a partire dal suono della campanella?”. Dubbi, silenzi, ammiccamenti e non se ne parla più, perché se bisogna avere delle regole e il Presidente del Consiglio dice: “Consigliere Carnevale o Consigliere Leotta si avvii alla conclusione” significa che stiamo lì per finire il tempo. Cinque minuti in più credo che si possono dare, ma dopo i cinque minuti, e diventano dieci, qual è il ritardo, è il ritardo sempre di cinque minuti oppure poi diventa dieci? Questo per chiarire un pochino il fatto che se uno si mette in libertà e parla, o meglio, se tutti noi dovessimo parlare quanto tu volevi parlare ce ne andremmo a casa stanchi, in serata, con le stelle e la luna, quindi se ci sono delle regole cerchiamo di rispettarle. Questo lo dico intanto a me stesso, cerchiamo di rispettare questo regole. Adesso andiamo al tema, gli Assessori sostituiti, i Presidenti delle Commissioni sostituiti, i vicepresidenti sostituiti, allora, io non ripeto le cose che ha già detto il Sindaco, che nelle passate amministrazioni sono stati cambiati numero X Assessori e pertanto noi siamo il nuovo, non dovevamo cambiare tanti Assessori quanti ne aveva cambiati la Giunta Di Giorgio o la Giunta Zaccheo. Non la ripeto questa cosa, perché è abbastanza chiara, no? C’erano delle motivazioni per cambiare gli Assessori nella Giunta Di Giorgi, ce ne saranno state altre per cambiare gli Assessori o per sostituire gli Assessori nella Giunta Coletta. Non entro nel merito di queste sostituzioni, perché farei un torto al capo della Giunta, il quale capo della Giunta, il Sindaco, ha facoltà di sostituire gli Assessori, a maggior ragione se questi Assessori, tutti, hanno rimesso la propria delega. Come sapete per quanto riguarda i tre Assessori ultimamente sostituiti, avevano svolto un buon lavoro, non lo avevano svolto, tutti e tre avevano rimesso la delega. Io non posso fare altro che ringraziarli, perché con tutti e tre gli Assessori ho lavorato bene, mi hanno aiutato a capire determinate cose dei rispettivi assessorati e non posso che fare gli auguri di buon lavoro a Gianmarco Proietti, a Giulia Capirci, Caprì, scusate, ci siamo capiti e Di Francia. Adesso, però, seguitemi in
questo ragionamento, no, minoranza seguitemi in questo ragionamento: fra tra anni si vota di nuovo, no? Nel 2021 si vota, si aprono due scenari, questa maggioranza viene confermata oppure la minoranza prende il posto della maggioranza. Questa minoranza non lo sappiamo che nel 2021 che cosa succederà, non so, una futura maggioranza potrebbe essere Partito Democratico e Forza Italia insieme, come di moda di questi tempi.
CONS. FORTE ENRICO MARIA
Parla per te, parla per te, non parlare…
CONS. LEOTTA ANTONINO
No no…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Silenzio Consigliere Forte.
CONS. LEOTTA ANTONINO
Io parlo per me, dico la futura maggioranza potrebbe essere Partito Democratico - Forza Italia, perché è di moda, oppure Fratelli d’Italia e Lega, anche questo potrebbe essere una futura maggioranza, oppure una ipermaggioranza, Partito Democratico, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e quant’altro. Bene, supponiamo…
CONS. FORTE ENRICO MARIA
Vabbè, …(incomprensibile)….
CONS. LEOTTA ANTONINO
Presidente.
CONS. FORTE ENRICO MARIA
Ho detto al Consigliere Forte che deve lasciar parlare, ma lo sa bene.
CONS. LEOTTA ANTONINO
Enrico, ma per piacere, ma fammi finire.
CONS. FORTE ENRICO MARIA
Vedo che sorridi, perché anche tu sei consapevole.
CONS. LEOTTA ANTONINO
Allora, se si mantiene… No, volevo dire questo, consigliare alla minoranza che voi dovreste fare il tifo per questa maggioranza, perché nelle Commissioni si sta lavorando abbastanza bene, si sono cambiati i regolamenti, si sono fatti dei regolamenti che prima non c’erano, su alcune cose c’era il Far
West, io penso soltanto gli impianti sportivi, che è una cosa allucinante quello che c’era prima e quello che speriamo ci sarà a breve, quindi a voi converrebbe che in continuità di amministrazione si continuasse il lavoro impostato in questi primi 5 anni. Voi dovreste fare il tifo per l’azienda speciale LBC.
INTERVENTO
ABC.
CONS. LEOTTA ANTONINO
ABC, un altro lapsus, però, scusatemi, fatemi finire, fatemi finire, è l’età, è l’età, devo andare in pensione, quindi perdonatemi. Dovreste fare il tifo, perché tanti esponenti della minoranza hanno detto, hanno dichiarato negli anni passati che avrebbero avuto l’intenzione di portare in
...(incomprensibile)… la gestione dei rifiuti, è vero Calandrini? Sì. E quindi se questa cosa la fa una Amministrazione precedente quella che arriva, sia essa nuova, sia essa non nuova si trova un lavoro già fatto, quindi voi dovreste…
INTERVENTO
…(incomprensibile)… ABC …(incomprensibile)…
CONS. LEOTTA ANTONINO
Lo vedremo nel 2020, nel 2021, però se dovesse tenere… No, stavo parlando di adesso, voi dovreste fare il tifo affinché tenga questa azienda, perché ve la ritrovate già con una percentuale di raccolta differenziata migliore di quella che abbiamo lasciato, vi ritrovereste con una azienda che cammina, che cammina sulle proprie gambe, sulle proprie gambe, a differenza di un’azienda che era fallita, questa cosa ogni tanto ce la dimentichiamo.
INTERVENTO
Non è fallita.
CONS. LEOTTA ANTONINO
Non era fallita, vabbè, non era fallita. Vabbè, non era fallita, mi sono sbagliato, anche qua un altro lapsus. Quindi, fare il tifo per questa maggioranza significa investire sul futuro della città, perché voi rappresentate circa il 75% della città. Quindi, se voi sostenete questi lavori e se questi lavori vengono fatti con la massima condivisione è tutto un bagaglio, tutto un capitale che voi vi troverete, se doveste vincere le elezioni vi trovereste nel 2021. Non c’è nessuna ragione, pertanto, di opporsi a questa maggioranza in maniera così, come dire…
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
Irruente.
CONS. LEOTTA ANTONINO
Così veemente Carnevale, non serve questa cosa. Non serve, perché le cose che sono state fatte, compresa la delibera sulle… la prima delle abbiamo votato, quella sulle suore, è un bagaglio che voi vi portate, inaspettato tra l’altro, no? Quindi fate il tifo, continuate a fare il tifo, perché vi porterete come bagaglio, come capitale un lavoro fatto per cinque anni nel migliore dei modi, perché tutti i regolamenti che noi abbiamo approvato li abbiamo approvati all’unanimità praticamente. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie Consigliere Leotta. Non ho iscritto nessuno a parlare. Prego Consigliere Forte.
CONS. FORTE ENRICO MARIA
Grazie Presidente, mi scuso con l’amico Leotta ma… Io prendo spunto dal suo intervento.
CONS. LEOTTA ANTONINO
Mo ti interrompo.
CONS. FORTE ENRICO MARIA
Nino puoi fare quello che vuoi, sono pronto a tutto, non ho problemi, puoi fare quello che vuoi, da te accetto tutto. Prendo spunto dall’intervento del collega Leotta, perché il collega Leotta ha introdotto, diciamo, degli elementi e degli spunti di riflessione politica, io non entrerò nel merito delle questioni amministrative, perché ci siamo trovati di fronte ad un cambio di Giunta che, al di là delle vicende e delle circostanze che l’hanno determinato, è stato un cambio di Giunta che poteva segnare anche un cambio di natura politica e quindi io non sono interessato al fatto che…, delle motivazioni che hanno indotto valenti Assessori, diciamo, a lasciare l’incarico, però è del tutto evidente che quello che è accaduto è soprattutto il fatto che il nucleo storico di LBC, perché gli Assessori che si sono dimessi, Costanzo e gli altri, sono stati tra i promotori, insieme a voi naturalmente, di quella esperienza, questo forse…, non forse, sicuramente, doveva indurvi, diciamo, ad una riflessione sullo stato dell’arte, sia rispetto, diciamo, ai temi amministrativi, sia rispetto, diciamo, alle questioni politiche che questo cambio di Giunta poneva. Guardate, io sono seduto da questa parte dell’opposizione perché i cittadini, gli elettori hanno deciso che io e il mio partito fossimo qui, ma il campo delle forze, gran parte del campo delle forze degli elettori che hanno votato per il centro-sinistra alle elezioni amministrative, hanno votato per voi, hanno votato per il PD e che hanno votato alle regionali per Zingaretti è lo stesso campo di forze, non c’è un campo diverso tra noi e voi. Il punto è che quindi sono all’opposizione perché questo hanno deciso gli elettori, io rispetto la volontà degli elettori, non dico che gli elettori sbagliano, bene quello che hanno fatto. Dopodiché stimo e rispetto gli altri.
INTERVENTO
Meglio a livello regionale, abbiamo fatto meglio a livello regionale.
CONS. FORTE ENRICO MARIA
Potevamo far meglio anche a livello comunale, però, insomma, ripeto, io stimo e rispetto i miei colleghi. Sono tutte persone che io stimo profondamente, che apprezzo e sono persone del tutto rispettabili e competenti, però è del tutto evidente che io…, Nino, tra tre anni vorrei che loro restassero all’opposizione, non vorrei che loro tornassero al governo, ma non perché c’è, diciamo, è una disistima nei loro confronti, ma perché militiamo in forze politiche diverse, abbiamo valori, ispirazione diverse, legittime le loro come legittime le mie, come legittime le nostre, ma il punto politico è impedire che loro tornino al governo della città. Ma questo è un punto politico, non è soltanto, diciamo, un punto così come…, perché ci sono dei punti che ha richiamato il Sindaco cui quali io dissento dal punto di vista politico. Il Sindaco ha richiamato una presunta diversità, guardate io ho sempre timore di chi sbandiera la diversità, perché la diversità ha come presupposto una supremazia etica o morale che non è accettabile. E vorrei ricordare, Nino lo ricordo a te perché tu vieni da quella storia, così come tanti anche di voi, che sulla vicenda della diversità un grande esponente politico, un grandissimo esponente politico, che non è della mia storia e della mia cultura politica, Enrico Berlinguer ha segnato la parabola discendente del Partito Comunista, non di LBC, con tutto il rispetto e la stima che ho per LBC, perché questo della verità è un tema che introduce un elemento di rottura profonda, perché introduce un elemento di supremazia che io non posso accettare, perché io non sono moralmente, eticamente attaccabile o diverso perché io ho militato e milito in partiti politici, perché ci sono persone rispettabili e perbene che hanno deciso di militare nelle forze politiche. E, guardate, anche la rappresentazione della politica che il Sindaco ha fatto è una rappresentazione parziale, che contiene elementi che voi avreste dovuto superare, che sono gli elementi che per comodità definiamo dell’antipolitica, ma dovremmo aprire un dibattito lungo settimane, dovremmo fare dei seminari su questo, ma non è il tema che le coalizioni tirano per la giacca, costringono e ricattano, perché le coalizioni sono il frutto di una condivisione politica, amministrativa, della condivisione di una strategia, in questo caso di una visione della città e noi dobbiamo saper rappresentare tutto. E il limite di questo avvicendamento qual è stato, che la risposta di LBC, perché, Sindaco, lei giustamente è stato un grande calciatore e credo anche un ottimo allenatore, fa spesso ricorso alle metafore calcistiche, noi il campo già ce l’avevamo ed era l’Alleanza del Fare, quella che ha consentito a Nicola Zingaretti, con 370 mila voti di differenza, di tornare al governo della Regione, destra divisa o non divisa. Un campo noi ce l’abbiamo e quello è il campo comune sul quale giochiamo tutti, non è che c’è qualcuno che gioca il primo tempo, qualcuno che gioca il secondo tempo e chi sta in panchina, su quel campo ci siamo tutti e quello è il modello. È quello il modello che noi dobbiamo sperimentare e dobbiamo attuare per impedire che le destre tornino al governo di questa città. E lo dico con grande serenità, prima facevo una battuta con simpatia, perché poi c'è anche la simpatia umana, me lo consentirà la collega Aramini, che aveva sollevato il problema delle poltrone, qui non si è mai posto un problema di poltrone, non era questo l’elemento. L’elemento è capire se anche da parte di LBC, del Sindaco, della maggioranza, c’era la volontà di aprirsi ad altre forze, ad altre esperienze, che non sono solo esperienze chiuse nel recinto dei partiti, la cui fragilità e la cui debolezza è evidente a tutti, ma se c’era questa volontà di iniziare un percorso di apertura di un campo democratico anche in questa città. Questo era il punto che abbiamo posto e l’abbiamo posto come Partito Democratico. Nino, finchè mi consentiranno di militare o deciderò, meglio, di stare nel Partito Democratico per quello che mi
riguarda, non perché io abbia una remora di natura etica nei confronti di Forza Italia, voglio capire il punto, perché poi sennò non ci capiamo, io non sarò mai alleato di Forza Italia e lo abbiamo dimostrato quando nelle elezioni provinciali abbiamo deciso di spaccare un partito e di decidere di appoggiare, perché ne eravamo convinti, il Sindaco Coletta. Abbiamo spaccato…, no, per fa che?
INTERVENTO
A Latina?
CONS. FORTE ENRICO MARIA
No, in Provincia, quale Latina? Lo sa bene il Sindaco. Il Sindaco è testimone, lo chieda al Sindaco. Abbiamo perso, lo sai perché abbiamo perso? Questa è la mia interpretazione, abbiamo perso perché anche lì non si è osato fino in fondo, perché abbiamo cercato anche lì di occultare, di mascherare una alleanza che era politica, tenendo in piedi ancora, come elemento che contraddistingueva questa alleanza, l’aspetto del civismo quasi ad occultare, a mascherare la presenza di un pezzo del Partito Democratico in quella alleanza. Per questo abbiamo perso, perché sennò avremmo vinto, perché sennò avremmo vinto, perché era chiaro il percorso, erano chiare le alleanze anche politiche che si potevano fare con altri pezzi che non hanno votato per la candidatura del Sindaco Coletta. Per questo abbiamo perso. E guardate che siccome ormai nei partiti, a cominciare dal Partito Democratico, non si discute più, se noi facciamo una riflessione sulle ultime elezioni amministrative, le ultime elezioni amministrative che cosa ci dicono, almeno questa è la mia lettura, ci dicono che in due città importanti di questa provincia, Aprilia e Formia vicolo due esperienze civiche, ma vincono due esperienze civiche di segno totalmente diverso, una, diciamo, con un forte connotato governativo, che è quella di terra, che sconfigge il centro-destra unito e a Formia vince, adesso vado per comodità di ragionamento, vince un’esperienza più simile a quella di LBC, del Sindaco e della vostra esperienza sconfiggendo anche lì il centro-destra unito. Questo che cosa ci sta a significare? Che gli elettori, che ancora sono in maggioranza di centro-destra, di destra in questa provincia sul piano amministrativo non si fidano di queste destre e dall’altra parte, giustamente dico io, non si fidano di questo Partito Democratico e quindi scelgono due forme di civismo diverse, che sono due forme diverse di reazione alla fragilità e alla scarsa credibilità delle forze politiche, ma sono due civismi diversi. E guardate che l’esperienza civica pura, che voi avete introdotto con LBC, è terminata nel momento in cui il Sindaco Coletta accetta di candidarsi con l’appoggio di una parte del PD. Quell’esperienza è terminata, è finita, perché oggi voi non siete più né civici e né completamente politici, dovete decidere che cosa volete essere, ma nell’interesse della città, non nell’interesse del Partito Democratico o di questa o di quella forza politica, perché questo consente di fare un passo avanti anche dal punto di vista amministrativo e delle scelte che si devono fare. Quindi, oggi voi siete davanti ad un bivio, dovete scegliere e guardare che la vicenda - scusate il gioco di parole, del bisticcio – dell’avvicendamento della Giunta rimanda un elemento sul quale voi dovreste riflettere, che dentro quell’avvicendamento, per come è avvenuto e per le modalità che hanno riguardato alcuni, quello è, diciamo, una modalità di politica politicante che vi ha segnato, che vi ha segnato e voi non potete far finta che questo elemento non c'è, oggi c'è, è presente. Quindi, io quello che vi invito a fare
è a ragionare, una cosa non ci possiamo permettere, un’altra cosa non si può permettere il Sindaco, di riconsegnare la città alle destre, perché su questo noi la pensiamo allo stesso modo, perché questa sarebbe la cosa più tragica di questi cinque anni di governo di LBC, che tra tre anni le destre tornino al governo di questa città. E allora non torna quello che fa Enrico Forte o quello che fa il PD, conta come costruiamo una alleanza su temi, su contenuti, su come allarghiamo ad altre forze di questa città. La possibilità di costruire un campo arduo che si contrapponga al ritorno delle destre, questa è la sfida politica, la cogliete? Bene. Con l’avvicendamento di Giunta avete, secondo me, mancato una occasione. Non è finito il tempo della politica. Il tempo della politica c’è ancora, non è molto ma c’è ancora.
CONS. LEOTTA ANTONINO
Speriamo ci sia sempre il tempo della politica.
CONS. FORTE ENRICO MARIA
No, il tempo della politica riferito al Comune di Latina, vabbè che tu sei stato catastrofico e apocalittico, io mi sto riferendo al Comune di Latina, Nino, non sto parlando di altro. Che il tempo della politica sia finito non hai molti torti, insomma, è finito già da qualche tempo, almeno della politica con la P maiuscola è finito già da tempo. E allora questo è il punto e questa è la sfida che noi, come Partito Democratico, vi lanciamo e vi lanceremo in questi mesi e in questi anni, se siamo in grado, insieme se volete, non sulle poltrone, di ricostruire un campo più largo di forze, che sia in grado di andare oltre questa esperienza, che sia in grado di prendere anche soggetti altri, perché la presunzione di rappresentare dalla destra, al Movimento 5 Stelle, al PD, questa roba non ci sarà, non ci sarà più, questo tempo non ci sarà più, non c’è più, è finito questo tempo. E allora il ragionamento ruota intorno a questo e su questo…, poi possiamo discutere sulle politiche amministrative, sulle scelte, sull’avvicendamento, sui dirigenti, potremmo parlare a lungo di questo, ma io ci tenevo a dire questo, guardate che, per altro, le elezioni che hanno portato Coletta, il Sindaco Coletta a diventare Sindaco si sono svolte in un’altra era, non in un’altra epoca, in un’altra era, politica naturalmente. E voi siete stati bravi ad incunearsi nelle contraddizioni del centro-sinistra, in particolare del Partito Democratico. Ma oggi si rischia di commettere un errore, i nostri elettori ci chiedono molta più unità di quella che gli chiediamo noi, non è stato così in passato, oggi ci chiedono più unità, ci chiedono di stare insieme, le divisioni appartengono a quello, perché anche voi oggi lo siete, è roba da ceto politico, è roba da ceto politico. Io sono il più grande esponente di quest’aula di ceto politico…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Consigliere Forte la invito a concludere.
CONS. FORTE ENRICO MARIA
No perché loro siano inferiori, no, perché io, purtroppo, faccio il Consigliere Regionale, ma, insomma, non è che sono più bravo, diciamo in una presunta gerarchia delle istituzioni, però questo è il punto, allora o accettiamo e accettate questa sfida e si esce fuori dalle diversità, dalla politica come
il male che contamina tutta la società o altrimenti l’esito di questa cosa è che altre forze, come abbiamo visto sul piano nazionale, si organizzano e raccolgono consensi sulla cosiddetta antipolitica. E allora un profilo politico, non partitico, fatto di contenuti, di programmi, di una visione per la città noi dobbiamo condividerlo, perché dobbiamo impedire che la destra torni a governare Latina.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie Consigliere Forte. Ci sono ulteriori interventi? Non ho nessuno iscritto a parlare. Lei Consigliera Aramini? Prego, a lei la parola.
CONS. ARAMINI MARINA
Anche se ormai qua il dibattito è diventato filosofico.
CONS. FORTE ENRICO MARIA
Ce l’hai con me, scusa?
CONS. ARAMINI MARINA
Perché?
CONS. FORTE ENRICO MARIA
No, dici filosofico, dico ce l’hai con me.
CONS. ARAMINI MARINA
No, no.
CONS. FORTE ENRICO MARIA
Ce l’hai con Leotta allora?
CONS. ARAMINI MARINA
No. Ce l’ho con il destino che ha voluto… Allora, io riprendo delle parole dette dal Sindaco, che diciamo anche sempre, Latina è una città complessa e ovviamente anche complicata, complicata da un sistema di gestione che ha portato anche tante criticità, problemi che stiamo cercando di risolvere, però, ecco, riflettendo anche sull’intervento così…, non vorrei delirante, perché è proprio brutto, però, insomma, così surriscaldato del collega Carnevale, no, che ha dipinto questa esperienza in un modo…, ovviamente dell’opposizione totalmente catastrofico.
INTERVENTO
…(incomprensibile)…. del vostro Assessore.
CONS. ARAMINI MARINA
Potrebbe essere catastrofico pure l’Assessore. Dunque, in effetti però questa Amministrazione secondo me ha raggiunto molti, certo, non tutti, perché ad esempio sui rifiuti ci sono ancora delle evidenti criticità, obiettivi importanti, obiettivi che però sono stati sia di processo che di prodotto, di processo perché comunque, come da più persone è stato messo in risalto, ci sono stati dei cambiamenti sulle procedure che non si vedono però ci sono nella documentazione delle progettazioni, vedi il TUP, il Peg. Abbiamo dato indirizzi ben precisi e il Sindaco ricordava come dall’inizio di questa Amministrazione si siano fatte ben 60 gare, ecco, fare una gara che è dispendioso anche di forze, di ricorsi, di controricorsi, che ormai vanno di moda, insomma, è stato un indirizzo totalmente innovativo rispetto ai precedenti modi di fare, di proroghe su proroghe, eccetera. Ma anche risultati di prodotto, perché la gestione dei servizi sociali diversa che si sta ancora di più evolvendo con nuovi tipi di progettazione, il TPL nuovo dei trasporti, l’illuminazione pubblica, ci metto anche i regolamenti che sono tanto bistrattati, però comunque sono dei modi di regolamentare la vita di una Amministrazione, no? La Casa della Città che abbiamo praticamente lanciato oggi e trasversalmente, però, a tutto ciò c’è una sorta di guida etica secondo me, che è in primo piano, cioè la promozione della partecipazione, perché come proprio leva strategica del cambiamento, caposaldo del civismo, perché qui volevo rispondere anche a Forte, che ha fatto un intervento di alto valore politico, io...
CONS. FORTE ENRICO MARIA
…(incomprensibile)….
CONS. ARAMINI MARINA
Ma che offesa, magari. Cioé… Dici parlare di civismo come diversità, no, è pericoloso, cioè, ma quando uno dice così, di cui io un po’ sono convinta, non è che c’è la diversità della persona, cioè non è che io come persona sono diverso da uno che è di un partito, è che il modo di ragionare, il modo di ragionare, no, i capisaldi etici del civismo sono la partecipazione e le competenze, cioè nel senso che siamo convinti che una cosa la fa bene un competente, quindi anche negli incarichi, negli assessorati, eccetera, si preferisce la competenza, poi se… Quindi, questa cosa delle civiche non è un caso che sta prendendo piede in tutta Italia, cioè si sta, diciamo…, cosa non ha, non ha ancora sviluppato quel coordinamento nazionale per far sì che emerga a tutti gli effetti questo movimento come un movimento con un proprio ruolo, che è diverso dalle liste civetta che possono nascere in occasione proprio, guarda caso delle elezioni, che appoggiano questo o quel partito. Quindi civismo come centralità delle competenze e centralità della partecipazione, partecipazione come leva strategica del cambiamento. Quindi secondo me c’è un pensiero diverso che sta interessando, appunto, abbiamo detto molti cittadini nauseati da che? Nauseati da una mentalità di gestione dei partiti che ancora oggi, cioè, persiste. Forse il vero civismo…
CONS. FORTE ENRICO MARIA
Ce lo dovevi dire pure quando abbiamo fatto le elezioni provinciali, se ce lo dicevi forse avremmo ragionato diversamente, ce lo potevi dire.
CONS. ARAMINI MARINA
Ma è una cosa talmente vecchia…
CONS. FORTE ENRICO MARIA
Se ce lo dicevi…
CONS. ARAMINI MARINA
Vabbè, ma se voi avete scelto di votare in un modo, perché siete spaccati all’interno vostro, cioè… Vabbè, però non stiamo qua a fare il resoconto delle provinciali, no? Forse il vero civismo, io penso e lo auguro che sia uno strumento per combattere per me un qualcosa che per me si deve combattere, mi dispiace per Adinolfi, ma il populismo pericoloso della Lega, che sta fagocitando la destra, ma anche un po’ il Movimento 5 Stelle, e che, stando alle elezioni dell’Emilia Romagna, che ho sempre seguito con attenzione, perché sono stata ad abitare anche lì, anche del PD, perché comunque, poi, il quadro dei votanti della Lega teneva solamente in Toscana, nell’alta Toscana, quindi immagino che tante persone del PD abbiano votato addirittura la Lega. Quindi, quando qualcuno chiede: “Ma quali meriti potete vantare per i successi delle forze dell’ordine”, io dico meriti no, perché mica le forze dell’ordine sono una appendice della politica, ma sicuramente i demeriti ci sono stati nelle scorse consiliature, vista l’inchiesta Olimpia e nella ricerca, appunto, delle Giunte di ben due settori poi indagati, presenti per ben due anni. Giunte che si sono rimescolate sotto i diktat dei partiti, per equilibri politici e mi fa piacere quando Calandrini ha detto, ad un certo punto, che il Sindaco aveva scelto liberamente. Ecco, pure questa scelta liberamente, che secondo me ci fa onore, perché scegliere liberamente un assessore non lo considero di secondo piano, vuol dire che io, il Sindaco, non io, il Sindaco nelle sue valutazioni è libero di ponderare i vari aspetti che sempre attengono, però, non ad un partito, a qualcuno che dall’esterno detta tutto ciò. Quindi penso anche di dire che nel nostro DNA non c’è la smania delle famose poltrone, come non c’è neanche la possibilità di interventi infuocati come quello del collega, che dà lezioni di presunta non legalità, quando in questo principio, che sa benissimo, perché anche di professione è Avvocato, inserisci in questo principio anche tutte quelle cose che ho detto prima sui regolamenti, sulla, diciamo, più limpidezza delle procedure e delal documentazione di programmazione. Noi ribadiamo, c’è in tutti noi una volontà di mettere a disposizione le nostre competenze per promuovere il bene della città, ma non solo in un’ottica di servizio come ricordava Olivier, perché non è sufficiente l’ottica di servizio secondo me, c’è anche la volontà dell’innovazione, dunque non gestire per gestire, per tirare a campare, risolvere, ma gestire per innovare, innovare procedimenti, innovare servizi, innovare la situazione, cercando di aggiustare questi cancri che…, non solo gestire i cancri che ha ricevuto dal passato ma inserire elementi di innovazione, perché questa è anche la sfida di tutto, dell’istruzione, immagino anche dell’economia, no? Formazione, innovazione e sviluppo sono i tre…, se non c’è formazione, quindi competenza, non ci può essere innovazione e se non c’è l'innovazione non c’è lo sviluppo, lo dicono anche, soprattutto, l’hanno, diciamo, inaugurato tutti i documenti europei degli anni ’90. Inserire quindi elementi di innovazione utili ai cittadini e soprattutto in estrema libertà, perché anche questo emerge da tutti quei cambiamenti che, sì, li vogliamo ricordare della Giunta, ma che però ci sono stati e sono tutti equilibri
di partiti, che poi neanche mi ricordo bene, mi sa Forza Italia che si spacca, quell’altro… no Forza Italia, Fratelli d’Italia, quindi se ne vanno questi, entrano quegli altri, fino addirittura a modificarsi a poco tempo dalla, poi, sfiducia. Quindi questo annunciato rimpasto di Giunta, annunciato attraverso, addirittura, una intervista non è certo stato calato dall’alto e avrà le sue motivazioni, non certo in una possibilità di essere eterodiretto da qualcuno per equilibri politici, diciamo, assolutamente astratti, nel senso della possibilità di essere utili per la città. Grazie Presidente.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie a lei Consigliera Aramini. Ci sono interventi?
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
Per fatto personale, soltanto veramente 15 secondi Presidente.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Per quale motivo?
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
Perché sono stato chiamato in causa, prima…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Qua se ogni volta chiamiamo in causa per fatto personale…
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
Eh, vabbè, ma stanno chiamando tutti, però è bene, insomma, che visto che…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
No, non ne usciamo più.
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
A proposito, semplicemente, no, ma guardi, senza fare polemica.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Vabbè, però …(incomprensibile)….
CONS. CARNEVALE MASSIMILIANO
È chiaro che forse c’è stato un calo di zuccheri, perché era l’orario del pranzo prima, ma l’intervento è stato sereno e tranquillo, salvo poi, il momento in cui mi si è tolta la parola, che a quel punto io ho ritenuto opportuno, visto che non siamo né in una scuola, né in una classe del Consigliere Leotta, ma siamo in un’aula, dove di fatto si portano interessi diffusi, interessi legittimi di migliaia di persone, di una comunità, potere avere la possibilità di terminare e completare un ragionamento, che
se non dovessi avere questa opportunità, come è successo nel caso di prima, non si sarebbe nemmeno capito dove volevo arrivare e quello che volevo dire e significare. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Non ho nessuno iscritto a parlare. Prego Consigliere Calandrini, a lei la parola.
CONS. CALANDRINI NICOLA
Grazie Presidente. Io dopo alcuni interventi che ho ascoltato da parte della maggioranza provo a stemperare i toni, anche se debbo dire ho apprezzato molto l’intervento del Consigliere Tassi, che oggi per quanto mi riguarda si è sostituito al Sindaco, che per quanto mi riguarda ancora non ha capito assolutamente nulla di quello che era lo spirito di questa convocazione di Consiglio Comunale, gliel’ha spiegata il suo Consigliere, quindi la prossima volta, Sindaco, prima di intervenire forse è bene che si confronti con la sua maggioranza, dove ha colto in pieno quella che era l’esigenza non solo di una minoranza, non solo di una città ma anche della stessa maggioranza che chiede sempre a più riprese la possibilità di confrontarsi e di stabilire di che cosa stiamo parlando in questo momento, perché lei continua, secondo me sbagliando, a pensare ad essere superiore moralmente a tanti di noi oppure ai tanti cittadini che stanno in questa città e ho apprezzato moltissimo l’intervento di Enrico Forte, perché lei pensa che la condizione di onestà sia una condizione che riguarda solo alcuni e che non riguarda tutti, fino a chiaramente non c’è la prova contraria. Continua a fare nomi e a sbagliare. È stato già querelato. Lei prima di fare nomi deve stare attento, perché non è lei che può giudicare, sono i Magistrati, c’è un Tribunale, c'è una Procura che fa questa attività e solo dopo, premesso che io ho sempre detto chi sbaglia deve pagare, ma se io facessi il ragionamento che sta facendo lei in questi minuti che è intervenuto è come se oggi dicessi ad Enrico Forte che è un mero delinquente, perché sei giorni fa hanno arrestato mezza Giunta nella Regione Basilicata con il suo Presidente. Questo è quello che lei fa. Lei ha fatto dei nomi che posso aver fatto riferimento al mio partito o al partito che rappresenta Calvi, ma non è detto che se qualcuno ha sbagliato i partiti si debbano assumere le responsabilità, perché la responsabilità penale è personale, non può essere riggirata ai partiti, lei fa sempre questo errore, pensando che lei è superiore rispetto ad oggi chi non ha nemmeno titolo, forse, di parlare in questa aula consiliare. Si sbaglia profondamente caro Sindaco e questo è il motivo per cui c’è questo astio nei confronti, cosa che non c’è nei Consiglieri, che più passa il tempo e più apprezzo, per l’approccio che hanno, che è diverso dal suo. Quindi, secondo me, è lei che sta sbagliando l’approccio, perché non ha capito il senso dell’intervento che noi abbiamo fatto, ma secondo lei noi stavamo qui a parlare se erano usciti 5, 4 o 6 Assessori? O come lei ha detto, parlando dei funzionari, che addirittura abbiamo… nel conto siamo uno in meno, ma che lei pensa che noi stiamo facendo in quest’aula questo tipo di ragionamento e di votazione? Io sto mettendo in quest'aula, caro Sindaco, in discussione il progetto politico legato a Latina Bene Comune e lei se ne deve fare una ragione, perché questo è fare attività politica in una Amministrazione, in un territorio e in un Comune, questo è. E che cosa vuole fare, che è lesa maestà quella di io sto tentando di convincere i miei concittadini che hanno sbagliato a votarla, perché il suo progetto è fallito? Questo è quello che io sto facendo in quest’aula oggi, non sto facendo il conto della serva dicendo siamo in
meno rispetto alle entrate e alle uscite. Lei ha detto che noi, rispetto alle entrare dei dipendenti, siamo a meno uno, come se noi stessimo facendo questo tipo di conti. Io sto dicendo che lei ha sbagliato tutto, per esempio, con il personale, perché io a differenza di Enrico, che apprezzo e condivido, in questo momento il ragionamento per me è solo di tipo politico, io non voglio mettere in discussione null’altro, però per arrivare a dire che il suo progetto politico è fallito in questa città debbo fare alcuni ragionamenti, devo fare alcuni percorsi e glieli faccio ed entro in alcuni percorsi fatti che non ci convincono e che mettono sempre in discussione come obiettivo finale il suo percorso politico, che per noi è arrivato a compimento con molto anticipo rispetto a tanti altri progetti politici che abbiamo avuto in questa città, ricordo uno per tutti il Progetto di Cirilli, progetto nato con una fortissima adesione, che è durato molto di più rispetto a quello che secondo me durerà rispetto ad LBC. E su questo lei non può pensare di metterci la museruola, perché a noi non ce la metterà né lei né tanti altri. Questo è quello che le volevo dire, quindi per me è sbagliato questo acredine che lei ha nei nostri confronti quando approccia, non è l’approccio, ha ragione la Celentano, lei non è il capo di LBC, lei è il Sindaco di Latina e dovrebbe ragionare con noi come ha fatto Olivier Tassi in questo momento, quando si è approcciato con equilibrio corretto ed istituzionale. E poi il fatto che uno si possa appassionare è normale, perché io non la sto attaccando, pensando che lei sia un disonesto, io la sto attaccando politicamente, perché penso che quel suo progetto che ha spiegato nel momento in cui si è confrontato con me in campagna elettorale è un progetto che è fallito. Questo è quello che io le sto contestando e non può essere lesa maestà quello di contestare un progetto politico, che è chiaramente la mia controparte politica tra l’altro e quindi le debbo dire quello che penso rispetto a questo aspetto. Lei, per quello che dicevo prima, ha commesso un primo errore quando è arrivato in questa città, dove ha detto chiaramente che la struttura comunale creava problemi. Queste sono parole sue, poi le vedremo se vuole, creare intralcio, non collabora. Parlava di bonifica e quindi ha avuto grossa parte del personale dipendente che si è messo di traverso rispetto a quelle che poi erano le attività che l’Amministrazione deve mettere in campo. E quindi deve dircelo, rispetto a quelle dichiarazioni fatte, che cosa ha fatto lei, che cosa ha bonificato, dove ha fatto questa bonifica, in che modo è avvenuta, perché io, sinceramente, in questi primi due anni non me ne sono accorto di questa bonifica di cui lei parla e fa bene Aramini quando dice…, perché lì pure, in quel modo sprezzante, sì, ci sono i cittadini, perché ha parlato di cittadini, quindi umilia i cittadini di questa città. I cittadini vanno a misurare la profondità della bica. I cittadini vanno a vedere quanto l’erba è alta, ma andavano pure quando c’eravamo noi caro Sindaco, non vanno solo con lei e a noi per questi motivi ci hanno mandato a casa. E lei, però, quando dice questo dice: “Però non se ne accorgono che volano gli elicotteri”. Quando è partita questa attività, importante in questa città, lei non esisteva ancora politicamente e glielo ricordo qual è questa attività, nel 2014, con Dontacci, lei non era Sindaco, lei ancora non faceva politica, faceva attività civica, un’attività sociale. Quindi perché prende a riferimento gli elicotteri? Come fa a fare l’esempio nel dire: “I cittadini vanno a verificare la buca”, per me è immorale dire queste cose, perché di queste cose lei non se ne deve vantare, perché non è quello che…, ce ne dobbiamo vantare tutti, perché se le forze dell’ordine funzionano, se una Procura funziona, se il Tribunale funziona è grazie alle istituzioni, di cui tutti facciamo parte. E quindi ha leso la dignità di una intera struttura comunale. Tra l’altro parliamo anche di dirigenti che sono stati assunti
temporaneamente, attraverso rapporti fiduciari, perché diciamoci anche questo, il 110 è questo, glielo consente la legge ma lei ha instaurato rapporti fiduciari. Il primo rapporto fiduciario, Doria, un dirigente ministeriale da lei voluto e collocato in servizi importanti quali lo Sviluppo Economico e gli Affari Istituzionali, da lì a poco, a qualche mese, sappiamo tutti com’è andata a finire, siamo andati a finire in Procura con l’Avvocato Doria. Poi sceglie la Lanzillotta, poi sceglie Capucci, poi sceglie Cappiello, poi sceglie Ferraro. Tutti rapporti di tipo fiduciario, senza fare nessun concorso e senza dare una prospettiva a questo Comune, perché io le dico che se domani mattina, potrebbe accadere, ci sarà, ci potrebbe essere il default del Comune di Latina, noi andremmo a carte 48, perché voi sapete che i rapporti fiduciari vengono immediatamente meno e avremmo 4 dirigenti o 5, forse, a gestire una intera macchina amministrativa, questo perché secondo me c’è stato un fallimento nelle politiche sul personale. E poi vi dirò quello che diceva il vostro mentore, colui il quale ha ideato questo movimento che si chiama Latina Bene Comune e cioè Antonio Costanzo. E quindi Cappiello, selezionato quale miglior candidato per gestire il Settore Urbanistico, velocemente sostituito e mandato al Settore Cultura. Le ultime dimissioni, inquietanti Sindaco, dimissioni inquietanti quelle del Dottor Capucci, che io spero, faccio un appello al dottore, spero che ci senta, che ritiri immediatamente queste dimissioni, perché noi come abbiamo fatto con gli altri Assessori che lei ha sostituito, a cui abbiamo detto che apprezzavamo, in tempi non sospetti, non stiamo speculando politicamente, perché noi con Capirci e Costanti, a parte i primi scontri, sono gli unici, forse, due Assessori che abbiamo apprezzato e lo abbiamo detto in tempi non sospetti, ecco perché c’è la buona fede e l’onestà intellettuale da parte nostra. Per noi altri Assessori dovevano andare via da questa Giunta e non Costanti e Capirci e lei, da buon allenatore, doveva fare del fatto per mantenerli, perché erano di equilibrio per l’Amministrazione e per il movimento LBC. E sto andando contro i miei interessi a dirle queste cose, come le ho detto che avete azzeccato l’operazione sul TPL, però lo sa qual è l’operazione TPL? Che oggi il ringraziamento è quello che abbiamo mandato Borrelli a Sezze, e lei non ha fatto nulla per mantenere in piedi un funzionario che ha dato molto a questa Amministrazione. Questo è il motivo per cui oggi sto qui e mi vorrei confrontare. Questo è il motivo su cui da lei vorrei risposte. Quando le dicevo il discorso Capucci è inquietante, lo sa perché è inquietante Sindaco? Perché io non le dico bugie, le metto davanti gli atti, in cui vorrei però da subito, se fosse possibile, non la prossima volta, da subito, quando risponderà alla fine del Consiglio vorrei una risposta immediata, io lo sa che cosa ho fatto? Ho cercato di dare un contributo a questa Amministrazione, ho lasciato delle mie dichiarazioni scritte a verbale in un Consiglio Comunale che c’è stato il 28 dicembre, ai sensi dell’articolo 33 del comma 3 del regolamento per il funzionamento, quindi ho chiesto di mettere a verbale delle mie dichiarazioni che ho scritto. Chiaramente avete approvato gli atti senza manco leggere un paragrafo delle cose che ho detto, non avete accettato nessun contributo, calpestando anche la dignità di chi perde tempo a fare questa attività, perché noi, a differenza di lei, in questa Amministrazione facciamo attività gratuita, la facciamo gratuita la nostra attività in questa Amministrazione. E lo sa che le dissi? Perché io ho letto degli articoli interessanti ieri sulla stampa, che mi hanno fatto accendere la lampadina e mi sono andata a riprendere la relazione. Guardi, questa è la relazione che è agli atti del Consiglio, se lei si prende il verbale la ritrova. Lo sa che le dicevo io il 28 dicembre, quando ho fatto allegare questa relazione? Le dicevo: “A quale scenario di raccolta differenziata si riferisce il corrispettivo di Euro 14
milioni Sindaco, 14 milioni 845, che in realtà appare del tutto generico nella sua formulazione e comunque non supportato da analisi economiche rese disponibili al Consiglio Comunale. A quale piano di servizi ovvero a quale piano del programma era apportato il corrispettivo annuo che noi paghiamo ad ABC”. Questa cosa, caro Sindaco, spero che non sia vera, tanto io farò l’accesso agli atti su quello che è lo scambio di corrispondenza che è intercorso tra lei, il direttore generale e Capucci, sperando di avvicinarsi a quella che potrebbe essere la realtà, perché io questo vorrei sapere da lei, se lei me lo spiega io evito anche di fare l’accesso agli atti. Mi spiega perché Capucci addirittura decide di andarsene senza preavviso? Sindaco, senza preavviso, perché? Ieri leggevo sulla stampa che sembrerebbe, queste sono illazioni, spero non confermate, che dopo i primi 4 mesi, dove il Consiglio ha autorizzato l’anticipazione dell’80% del corrispettivo, passato il quinto mese, dove ha dovuto firmare determine assumendosi la responsabilità per quasi un milione di Euro, non so se se n’è dovuta assumere un’altra di responsabilità, forse nel mese di giugno, il giornale ieri, telematico, diceva che forse il mese di luglio non avrebbe firmato più atti, perché? Perché manca un prestazionale, perché forse qualcuno non si vuole assumere le responsabilità. E chi c’è dietro questa regia? E chi è dietro che spinge affinché si facciano cose che probabilmente noi abbiamo già detto, abbiamo denunciato, perché queste sono denunce che sono…, denunce, sono relazioni, sono atti e contributi che abbiamo dato, che sono agli atti. Quindi noi se le chiediamo il motivo vero perché Capucci decide di andarsene senza preavviso lei oggi, ad horas ce lo dice? Ci dà una risposta? Io se mi dà una risposta, e mi convince, io domani mattina mi fermo, non faccio l’accesso agli atti, però vorrei capire e non può pensare che sia lesa maestà il fatto che io voglia capire, insieme a tanti Consiglieri Comunali. E quindi con chi ce la vogliamo prendere? Pochissimi sono i dirigenti di ruolo, concorsi per assumerli non se ne fanno, come dicevo prima, e quei pochi che abbiamo di ruolo li prestiamo ad altre Amministrazione. Anche qui, lei è un allenatore, fa sempre riferimento al fatto, per analogia del calcio, però l’allenatore non lo sta facendo bene Sindaco, perché lei non si impone su nulla, non riesce a fermare nessuno. Stiamo mandando via decine e decine di persone valide, che non è il ragionamento che faceva lei, unità che entra e unità che esce, perché noi mandiamo via gente…, Borrelli ha 35 anni di esperienza, non lo trova un altro Borrelli anche se arriverà una nuova unità che andrà a sostituire Borrelli, perché Borrelli l’ha salvata a lei, insieme al suo dirigente, insieme al dirigente Passaretti, che è persona anche lui onesta, stimata, preparata, che le ha offerto la precedente Amministrazione e che non l’ha scelto lei con un rapporto fiduciario. Come la Dottoressa Pizzella, persona seria, capace, onesta, vincitrice di concorso per il ruolo di Vice Segretario, che qualcuno ha voluto trasformare in un ruolo fiduciario, addirittura nominando 3 Vice Segretari ed avendo costi maggiori rispetto a quelli che abbiamo oggi, mi spiega queste vicende? Mi spiega qual è la scelta che ha operato per andare in questa direzione? E addirittura questo Segretario nostro Generale che avete deciso voi, e qui la responsabilità è la vostra, maggioranza, di dispensarla di un qualcosa che noi abbiamo chiesto di esprimere, il parere di conformità agli atti, che è previsto dalla Legge, perché bisognava dire che quella delibera era conforme alla Legge, avete evitato e avete votato contro una proposta che la minoranza vi ha proposto. E poi i nulla osta ai comandi, alle mobilità, ai funzionari Rossi, Pecchia, Del Duca, l’ultimo di cui ho accennato prima, Borrelli, per citarne solo alcuni dei più conosciuti.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Consigliere Calandrini la devo invitare a concludere. Grazie.
CONS. CALANDRINI NICOLA
Ecco, mi dia qualche minuto solo per chiudere, tanto poi non ci sarà dichiarazione di voto, quindi non parleremo. E quindi l’impianto che le dicevo…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Carnevale non sarà d’accordo su questa cosa.
CONS. CALANDRINI NICOLA
No no, qualche minuto e termino, perché volevo solo riferire, ecco, di questa cosa di Costanzo, che è stato un po’ un vostro faro, quando le dice che l’impianto del sistema nel Comune è gerarchico e burocratico, non valorizza il personale, considerato in alcuni casi incapace e non collaborativo, rispetto a quello che le dicevo prima Sindaco, le voci critiche sono mal tollerate, chi governa, quindi, anziché esprimere interessi generali finisce per difendere se stesso, che finisce per diventare uno scambio cinico del tutto autoreferenziale. Questo è il pensiero che secondo me racchiude quello che rappresenta questa Amministrazione, non lo dice Nicola Calandrini, lo dice Antonio Costanzo. E per non parlare degli Assessori Capirci, Felice Costanti, Antonella Di Muro, io, per esempio, su Capirci e Costanti le ho detto cosa penso, sono persone serie, perbene e preparate ed erano di equilibrio per questa Amministrazione e penso che non erano lì casualmente. Non erano casualmente lì Capirci e Costanti e i loro successori secondo me non sono nella condizione di poter dare lo stesso contributo che hanno dato da una parte Capirci e dall’altra Costanti, perché nel movimento questi Assessori che oggi sono presenti sono eventuali rispetto a coloro i quali invece lo hanno fondato questo movimento e cioè Costanti, Capirci e Costanzo. Segnalo quello che diceva il Consigliere Carnevale, che c’era un Consigliere Comunale, quindi rispetto totale per l’Assessore Di Muro che ha lasciato il Consiglio Comunale, si è dimessa per fare l’Assessore e ha pagato un prezzo altissimo a questa sua politica ed è stato sostituito da un romano, Silvio Di Francia, che io non conosco, sicuramente persona seria e preparata, che è stato già Assessore di Veltroni e che secondo me crea un problema di opportunità politica, perché sul tema della cultura lei ne ha fatto una questione di stato e non è riuscito a trovare una persona di Latina che potesse rappresentare le esigenze di questo settore nella nostra città. Quindi chiudo dicendole, Sindaco, che se lei si sente offeso e ha questo modo rancoroso di rispondere, io lo vede come… sono intervenuto, poi posso avere un po’ di passione, posso metterci un po’ di pathos, però sono equilibrato, parlo, non attacco nessuno e non ho mai preso querele nella mia vita, perché mi sono sempre guardato bene dal fare nomi e cognomi, perché quello che le volevo dire, quello che diceva Enrico Forte a proposito di Berlinguer io glielo dico citando invece Pietro Nenni, quando diceva che a fare a gara, a fare il puro nella vita si trova sempre qualcuno più puro che la epurerà. Ecco, questo è quello che io penso, quindi, tornando a quello che le dicevo prima, a me piace il confronto, piace la possibilità di parlare e di discutere, perché quando lei ha detto la prima, la
seconda, la terza, la quarta volta sembrava scocciato, lei, Sindaco, lo deve sapere questo, è la prima volta che viene in aula consiliare. È la prima volta che noi abbiamo la possibilità di confrontarci, perché lei se prende a riferimento la prima, la seconda, la terza volta ai giardini comunali continua a sbagliare, perché è il primo che continua a non rispettare le regole, che è quella di venire in aula consiliare a spiegare le motivazioni, perché non lo dice solo il regolamento del Consiglio Comunale, lo dice anche lo Statuto Comunale, che è la carta costituzionale del Comune di Latina. E lei viene qui invece scocciato, a dirci la prima, la seconda, la terza, la quarta, di che cosa? Noi dopo due anni è la prima volta che facciamo un confronto politico in aula e per me è stato un momento di crescita quello che abbiamo avuto oggi, perché esco da quest’aula sicuramente con molta più serenità rispetto a quella che non avevo quando sono entrato, se, chiaramente, lei mi convincerà rispetto alla bontà delle cose che le ho detto. Per cui se lei adesso mi risponderà su Capucci e mi dirà in modo chiaro che cosa è accaduto, perché si dimette immediatamente, senza preavviso, un dirigente, mi spiega perché, io me ne vado più sereno a casa, perché è inquietante quello che accade per alcuni fatti che legano questa Amministrazione, perché un caso, due casi, ma quando sono 3, 4, 5, riguardano la parte politica, la parte dirigenziale, la parte dei funzionari ci potrebbe essere qualcosa che non funziona o come sempre è lesa maestà quella di poter porre domande o, come diceva Carnevale, fare l’accesso agli atti? Io, dopo due anni, i primi tre accessi agli atti li ho fatti in questi giorni, dove ho avuto delle informazioni e voluto approfondire dei temi, è legittimo, ma se vengo in aula e le informazioni ce l’ho dal Sindaco e mi risponde su Capucci, io dopodomani, lunedì non vado a fare l’accesso agli atti, perché mi sento rappresentato da ciò che il Sindaco mi ha spiegato. Ecco, questo è il nostro modo di intendere Sindaco. Io spero di essere stato chiaro, per cui qua non vogliamo fare una conta rispetto a chi entra, a chi esce, agli Assessori che vanno e che vengono, perché io potrei giustificarle che noi se abbiamo sbagliato e abbiamo sbagliato, lei, siccome deve scrivere un nuovo libro, perché la risposta sarebbe elementare da darle, ma non le rispondo più, perché lei ha aperto dicendo: “La Giunta Di Giorgi”, io le potrei dire che la Giunta Di Giorgi nella prima fase, la nomina degli Assessori, è stata una Giunta balneare, perché non c’era l’accordo tra i partiti e tutti sapevamo che venivano messi lì gli Assessori e dopo tre mesi dovevano andare via. Quindi non c’erano capacità divinatorie, come pensa di avere lei, però non glielo dico, perché abbiamo sbagliato su tutta la linea e quindi è giusto che gli elettori ci hanno mandato all’opposizione, ma lei che vuole scrivere, che voleva scrivere un nuovo libro non può fare gli errori che hanno fatto gli altri, perché io glielo dico che ho sbagliato, lei non lo dice. Lei non lo dice che ha sbagliato, perché io ho detto pure le cose che lei, invece, ha fatto bene, perché ho apprezzato che vedo 40 pullman nuovi, che mia figlia a settembre può prendere, forse con l’aria condizionata, andare a scuola con più serenità. Quindi apprezzo le cose che si fanno, però poi si fanno le cose, tutta la parte attuativa che ci sarà sul TPL chi la farà da domani in poi, quando Borrelli oggi ha dato l’autorizzazione, mi dicono che ha fatto la libera di Giunta e lo ha mandato a Sezze? Chi la farà? Quella sfida chi la porterà avanti? Lei lo sa che il progetto sul TPL è un progetto che è iniziato, non è finito, questo è l’inizio di un percorso, c’è da fare moltissime cose.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Consigliere, per cortesia.
CONS. CALANDRINI NICOLA
Chiudo, dicendole, Sindaco, che questa vicenda dimostra che per noi, ecco perché il punto è politico, che il progetto politico di LBC è finito e quindi per quanto ci riguarda e per quanto mi riguarda rimane una piccola coda, che è una coda di tipo amministrativo, che la accompagnerà da qui al voto, perché la prossima volta, a differenza di quello che dice Enrico, io gli rispondo dicendo, lui dice le destre, io dico dopo aver visto questo governo di sinistra ben venga il centro-destra a rigovernare questa città. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Chiedo se ci sono ulteriori interventi. Prego Consigliere Calvi.
CONS. CALVI ALESSANDRO
Grazie Presidente. Cercherò di essere brevissimo, perché i colleghi che mi hanno anticipato hanno già detto e sottolineato parecchie volte il tema, la discussione. Nicola ha centrato bene l’obiettivo, era una cosa che avrei voluto mettere in evidenza, qui nessuno si deve offendere se la minoranza interpreta il ruolo, questa la verità. Noi la interpretiamo, facciamo una azione politica, cerchiamo di portare, mettere in luce quello che i cittadini ci hanno affidato dandoci dei voti e quindi rappresentare una porzione di questa città e alla di questa porzione cerchiamo di mettere in evidenza ciò che questa Amministrazione, che questa maggioranza, non politica, definiamola così, secondo il nostro punto di vista fatto, come dire, ha fallito per questi primi due anni da un punto di vista politico, ha fatto delle cose fatte anche abbastanza bene da un punto amministrativo, non ultimo il TPL. Quindi su questo nessuno si nasconde, su questa posizione io non mi preoccupo, però l’onestà intellettuale con la quale oggi veramente Tassi ha fatto un ragionamento lucido, anche piuttosto freddo e anche forse, tra virgolette, critico in alcuni passaggi, non le ho trovate con queste considerazioni nelle affermazioni del Sindaco, nel suo intervento, forse perché è giusto che magari il Sindaco pure lui in questa fase sia, come dire, quasi autoreferenziale e quindi giustamente mantenga una posizione politica amministrativa ferma su un convincimento che la posizione degli atti che hanno fatto fino ad oggi sono fatti bene e che il procedimento e il progetto politico di LBC funzioni e quindi, naturalmente, il Sindaco difende una porzione di questa città. Però io torno sempre un po’ indietro in questi ragionamenti che abbiamo fatto, vede, Sindaco, quando lei ad un certo punto ha detto: “Qualche fonte interna mi ha dato le informazioni” e ha fatto subito menzione prendendo le vecchie delibere di Giunta, facendo riferimento ad eventuali cambi degli Assessori, però con un passaggio molto sottile, dove lei ha messo in evidenza due nomi, è partito con due nomi in particolare, come se nel volere precisare questi due nomi, questi due cognomi sono…, come dire, macchiati. Vede Sindaco, proprio perché lei questa campagna elettorale l’ha vinta e i cittadini le hanno riconosciuto questa vittoria con un ballottaggio vinto in quella maniera, proprio perché lei vuole, vorrebbe, tenta o tenterebbe di riscrivere questo famoso libro, dovrebbe tentare anche di cambiare approccio in modo di parlare e di coinvolgere e di dire, perché ritengo che quando si fanno nomi e cognomi di alcuni Assessori poi bisognerebbe avere il coraggio anche di dire “Anche noi abbiamo commesso un errore”, perché il
famoso Assessore, che il Sindaco…, così fiduciario, nella figura di Buttarelli, purtroppo l’11 dicembre del 2017 è stato arrestato e quindi sarebbe anche giusto nell’onestà intellettuale nel presentare, nel dire “Anche noi purtroppo è capitato una situazione”, ma che ognuno di loro risponderà, perché ritengo che io non sono a giudicare nessuno, non mi sento di giudicare nessuno, perché lo ritengo giusto che ci siano dei percorsi che appartengo alla Magistratura e che ognuno, poi, entrerà nel merito e dirà effettivamente quello che è accaduto, come dire, le responsabilità sono personali, risponderanno. Su questi temi, ma è normale che se la minoranza interpreta un ruolo che c’è stato affidato dai cittadini, prende spunto da quello che è accaduto, ma, ripeto, mettere in discussione quello che è un ragionamento e una visione di LBC da un punto di vista politico e anche di una impostazione di una città che voi avete cercato di raccontare in campagna elettorale e che oggi di fatto, secondo il mio punto di vista, probabilmente avete forse portato a casa un 10%, perché se dopo due anni neanche il ragionamento del TPL fosse stato portato a casa io vi vorrei chiedere allora che cosa avete fatto in questi due anni. Allora, io credo che c’è necessità di aver fatto qualcosa. Quando parla abbiamo fatto i regolamenti, magari se ne avessimo fatti 17, 18, ne avessimo fatti anche 15 e magari l’erba era fuori e le strade c’avevano meno buche, probabilmente c’era anche quello. Allora, ognuno ha un modo di vedere, ognuno ha un modo di sentire. Nell’ultimo bilancio comunale, ve l’ho detto anche già l’altra volta, avete presentato un mutuo di 600 mila Euro, per la manutenzione delle strade, che parte dal 2020, cioè, questa è la visione della città che avete? Ve ne siete accorti che è stato messo un mutuo che parte dal 2020, che vale 600 milioni di Euro, per la ristrutturazione delle strade? Se siete quelli della trasparenza, delle regole, così come diceva anche Olivier Tassi, io vi vorrei ricordare che il 31 di luglio avete il compito di approvare il riequilibrio. Non è stata fatta neanche la Commissione Bilancio sul riequilibrio dell’Amministrazione comunale. Non potete parlare e dire i regolamenti, le regole, quando poi di fatto i tempi sono certi, dopodiché, come dicevate all’inizio: “Noi siamo quelli che non accettiamo gli Emendamenti”, vi ricordate, la prima fase del 2016, alla prima approvazione del bilancio non avete accettato nessun Emendamento da parte dell’opposizione, perché ci siamo messi a discutere che erano nell’interesse della città se valevano 4 giorni, 5 giorni, 3 giorni e voi sono già due anni consecutivi che non azzeccate la tempistica dei tempi del riequilibrio, dell’approvazione del bilancio. Allora, ci dobbiamo dire voi non siete un mo…, vi state comportando esattamente come la politica e vi dico perché. Non si può definire un rimpasto di Giunta, un rimpasto semplicemente perché ritengo che qualcosa…, no, quello è la capacità di questa maggioranza nel dire questa Amministrazione ha delle difficoltà e su queste difficoltà devo cambiare passo, ma quella è una motivazione politica, è una motivazione politica, non c’è un rimpasto di carattere filosofico, c’è un rimpasto di carattere politico di questa città. Voi avete cambiato il cuore di questa Amministrazione che è il bilancio, la parte economica di questa città che è l’Assessorato al Commercio, il contenitore culturale di questa città che ne avete fatto voi un fiore all’occhiello di questa città negli anni precedenti e anche in questo tipo di impostazione e voi ritenete che tre semplici…, senza scordare quello precedente di Costanzo, che hanno ricordato già i miei colleghi, allora spiegatemi se queste tre deleghe sono tre deleghe fondamentali per una Amministrazione, perché il bilancio, con tutto il rispetto per Proietti, prima di entrare dentro e riuscire a capire qualcosa ci vuole tempo purtroppo e il tempo voi non ne avete più. Era un valore aggiunto Capirci. Se questa situazione è stata cambiata è stata
voluta, perché non è che qualcuno si sveglia all’improvviso e dice “Domani mattina cambio la delega” o “Tolgo la delega”, perché chiaramente i malumori ci sono stati, lo sapete benissimo, e su questo noi vogliamo ragionare. C’è un fallimento di un progetto politico ad oggi, per lo meno a due anni di questa Amministrazione, che non è riuscita ad interpretare quello che volevate fare così come raccontavate in campagna elettorale. Su questo qua dovete essere corretti, onesti intellettualmente, avete fatto un cambio perché questo progetto, in questo momento, se non fosse andato in quella direzione, così come l’avete impostato voi, probabilmente andava a morire completamente. Avete voluto dare un cambio di passo, io non parlo di nomi, di persone, perché non mi interessa. Io non contesto le persone, per me sono tutte persone perbene, oneste, che hanno anche capacità, anzi delle grandissime capacità, ma io parlo di una questione di carattere politico che riguarda la città, che riguarda i problemi di un territorio e riguarda la sfida di tanti come noi che si sono presentati e si sono confrontati. Cioè, non si può pensare che un cambio di passo dopo tre anni tra Assessori e dirigenti possa passare inosservato in una città capoluogo, che tolta Roma questa è la città più importante del Lazio, ve ne piaccia o no qui si parla di politica. Questo è un ragionamento politico. Non possiamo accettare, diciamo, delle frasi pretestuose, così, per dargli, come dire, una superficialità e cercare di far passare inosservata una cosa che politicamente ha un valore, ha veramente un valore politico e profondo, perché sennò questo non sarebbe avvenuto a distanza di due anni o nel cambiare tre Assessori. Ecco, io quindi credo che la sfida vostra, per quello che sarà da qua ai prossimi tre anni, fate il tifo, io faccio il tifo per voi, io ho detto a qualche collega, ho detto: “Oh, speriamo che magari cascano”, no, devono governare fino al 2021. Io non ho paura che governate fino al duemi… Dovete governare, perché il cittadino a quel punto saprà dire se meritate di governare per i prossimi cinque anni o se ci sarà una alternanza, non è detto che sia di centro–destra o sia del PD o sia di qualcun altro. Dovete governare. Io non faccio il tifo al contrario, perché se qualcuno pensa che le nostre esternazioni, le nostre posizioni siano dovute perché siamo a prescindere sbagliate proprio orientamento, sbagliate proprio persone, sbagliate proprio quello che è l’onestà intellettuale. La mia sfida è quella di farvi governare, perché se avete la possibilità e fate le cose dovete governare, perché avete fatto bene, perché è il cittadino che giudica. Io posso mettere in risalto ciò che è una parte di questa minoranza o marcare una posizione, ma non necessariamente se magari il cittadino prende, come dire, ha quella capacità nell’osservare che questa città non va, il cittadino non è che lo convincerà Calvi, io posso convincere una porzione piccolissima. Allora, ecco la sfida dove sta, io vi invito a governare non, come dice qualcuno “Speriamo…”. No, non esiste, devono governare fino al 2021 e me lo auguro che sia così, ma sono convinto che sarà così, di questo non ho nessun dubbio, perché la sfida che poi sarà qua, di elezioni del 2021, sarà, come dire, una sfida su posizioni politiche serie, perché avete governato per 5 anni e 5 anni sono tanti non sono pochi. In 5 anni potete fare tante cose, quindi se riuscirete a farle probabilmente vi daranno ragione e tornerete dal governo di questa città, sennò la città vi dirà da domani mattina ognuno torna al proprio lavoro, come ce lo potrebbero dire a noi, ognuno fa quello che deve fare. Io su questo non ho paura, ecco perché, Nino, non so dove sta adesso, ecco, io tifo per voi. Io tifo per voi. Quando io metto in evidenza la questione di ABC, la questione dei servizi sociali o questioni d’altra parte, io capisco che magari lei, magari, non credo in questo, non ci posso fare nulla, però io la mia onestà intellettuale ce l’ho. Io le posso
garantire che non ho la certezza nel dirvi che dovete andare a casa, no, no, io proprio sono convinto che dovete governare. Questo vi aspetta, perché i cittadini vi hanno dato ragione e vi hanno dato un compito, vi hanno dato… benissimo nel dire “Andate là e risolvete i problemi di questa città”. Sta qui la sfida. Ecco perché, ripeto, per me dovete andare avanti, ma non potete pretendere che la minoranza non interpreti il proprio ruolo, questo non è accettabile, quello che è successo in Commissione congiunta, che hanno preferito non venire piuttosto che fare un comunicato, hanno fatto un comunicato dicendo: “Valutiamo noi se farlo o meno”, io credo che sia tutto questo il limite di questa maggioranza, il limite nel dire veniamo e ragioniamo in maniera di carattere politico nella sede che era quella della Commissione, i Presidenti si presentavano, si discuteva, si chiudeva la Commissione perché avete i numeri, non si demanda ad un comunicato stampa nel dire “Decidiamo noi”, voi non decide proprio nulla, come io non decido nulla. Qua chi decide sono altre cose, no che dentro la Commissione qualcuno non si presenta e dice: “Okay, da domani decidiamo noi che cosa portare”. No, non è così, non è corretto, perché in democrazia c’è una alternanza anche di opinione, di divisione della città e di questo mi preoccupa, non mi preoccupo del resto. Poi io mi auguro che, come dire, il centro-destra nel suo insieme si presenti nel 2021 con una proposta interessante, una proposta vincente. Oggi Enrico Forte di fatto comunque ha lanciato, no, ecco, Enrico ha lanciato comunque una sfida quella da qua a tre anni, ha detto chiaramente è una sfida tra noi e il centro-destra, nel senso, cioè, noi che siamo di qua vorremmo essere ancora oggi alternativa al centro-destra. Noi diciamo ancora, noi vorremmo ritornare a governare questa città nel rispetto dei propri ruoli e non mi pento di essere uno che milita dentro un partito, per me il partito è sempre un valore aggiunto, non è mai qualcosa di brutto, per me è un valore aggiunto. Io sono fiero di aver fatto un percorso nella mia vita, l’ho fatto con la massima onestà, ho cercato di farlo mantenendo sempre la barra dritta e cercando di fare quello che i partiti avevano, un valore. Qua si contesta perché magari i partiti arrivava il diktat e decide, beh, ma quando si vive in democrazia lo spirito di un partito si devono anche accettare delle condizioni, perché se voi fate le riunioni e discutete molte volte su questo argomento o sull’Assessore o sul dirigente, anche voi discutete, non è un partito ma è quasi un partito, quindi non vedo, non c’è differenza, perché magari qualcuno dice: “Vabbè, ma noi non rappresentiamo una sigla a livello nazionale”, comunque rappresentate una sigla a livello locale, che effettivamente si comporta come un partito, non c’è differenza rispetto a noi, perché se ci fossero delle differenze sostanziali probabilmente quello che è accaduto, senza ricordare tutto quello che è stato fatto, probabilmente non sarebbe successo. Voglio dire, io mi ricordo quando stava uscendo il bando del Teatro Comunale e si voleva fare questo bando al Comune, ad agosto dell’anno scorso se non ricordo male, io tirai fuori questo articolo che fece all’epoca il Presidente Damiano Coletta, di Rinascita Civica, che contestava l’operato della vecchia amministrazione Di Giorgi, dicendo: “State facendo uscire un bando nel periodo d’agosto, che cosa nasconde o che cosa c'è dietro questo bando e perché fatto in quello stesso periodo”. Voi avete fatto la stessa identica cosa, anzi oggi avete pure fermato quel bando. Allora, come dire, a criticare gli altri, no, e mettere sospetto di quello che facevamo allora sì, se però poi fate la stessa identica cosa, perché il passaggio era uguale, identico, nello stesso periodo, non cambiava assolutamente, allora si poteva fare, però se la vecchia Amministrazione lo faceva sotto il