Common use of PRESENTAZIONE Clause in Contracts

PRESENTAZIONE. La Camera di Commercio di Treviso, in collaborazione con l’Associazione “Curia Mercatorum”, ha avviato, nell’ambito della propria attività in materia di regolazione del mercato, un’estensione delle iniziative, inizialmente limitate al campo dell’arbitrato e della conciliazione, anche ai contratti–tipo, come previsto dalla legge di riforma delle Camere di Commercio (n. 580/1993). Nell’ambito di questi ultimi, inoltre, si sono presi in esame non soltanto contratti valevoli sul mercato interno e soprattutto locale (prevalentemente tra imprese e consumatori), ma anche quelli proponibili sui mercati internazionali, in considerazione dell’elevata vocazione all’estero dell’economia trevigiana. Se, infatti, i contratti–tipo presentano un’indubbia utilità per migliorare il fluire degli scambi all’interno del nostro Paese, risultano di ancor più favorevole ausilio per i nostri operatori con l’estero supporti e suggerimenti contrattuali che permettano loro di tutelarsi meglio nei confronti delle controparti straniere. Tale vantaggio è ancor più evidente, se si considera la scarsa conoscenza del diritto internazionale da parte delle nostre PMI ed il fatto che molti scambi con l’estero continuano ad avvenire senza alcuna regolazione contrattuale. Ma i contratti–tipo internazionali, come quelli interni, possono essere efficaci solo se riferiti a singoli settori, proprio perché è necessario mettere in evidenza tutte le clausole da tenere presenti nella trattazione di beni e/o servizi specifici. Pertanto si è programmato di analizzare separatamente i principali settori, per lo più corrispondenti ai distretti della provincia, in modo da poter interessare e diffondere più omogeneamente le regole contrattuali individuate e consigliate agli operatori, cercando di formulare contratti–tipo internazionali riferiti alle principali operazioni economiche e commerciali di ciascun settore, eventualmente valutando successivamente anche l’esame delle ulteriori differenziazioni in rapporto alle diverse legislazioni dei maggiori Paesi–partner negli scambi con l’economia trevigiana. A titolo sperimentale, si è iniziato con il settore del legno-arredamento e, tra le problematiche contrattuali più rilevanti negli scambi con l’estero di questo comparto, dopo aver regolamentato quelle relative ai rapporti di agenzia, si è scelto di approfondire quelle di distribuzione. E’ stato predisposto, quindi il testo contrattuale di questo fascicolo, con opportune note illustrative, che si auspica possa divenire un prezioso strumento di lavoro per tutti gli esportatori del settore che intendono meglio tutelarsi da imprevedibili controversie nei contratti di distribuzione internazionale. Un ringraziamento particolare va al xxxx. Xxxxx Xxxxxxxxxx noto esperto giurista in contrattualistica internazionale, che ha predisposto il testo del volume, mentre non va sottaciuto l’apporto competente e consultivo delle associazioni imprenditoriali e degli ordini professionali interessati.

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Samples: Contratto Di Distribuzione/Distributorship Contract

PRESENTAZIONE. La Camera Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l‘esercizio del credito. Favorisce l‘accesso del risparmio popolare alla proprietà dell‘abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento aziona- rio nei grandi complessi produttivi del Paese”. Così recita l’art 47 della nostra Costituzione. Come per molti altri sacri principi sanciti dalla nostra Carta fondamentale, anche questo principio risulta disatteso e troppo spesso inapplicato nella vita di Commercio tutti i giorni. Il moderno mercato dei capitali continua ad offrire una vasta gamma di Trevisoalternative di inve- stimento. Ogni investitore ed investitrice è perennemente alle prese con l’annoso proble- ma della scelta delle forme di investimento più adatte alle proprie esigenze e alle proprie disponibilità finanziarie. In Alto Adige questa scelta diviene ancora più impegnativa a causa dei possibili problemi di comprensione linguistica che possono riguardare parte della popo- lazione di questa terra. La presente pubblicazione intende favorire, attraverso l’esposizione di concetti semplici e chiari, l’approccio di consumatori e consumatrici alla complessa te- matica finanziaria e vuole altresì rendere possibile un utilizzo proficuo e consapevole degli strumenti offerti. Il rafforzamento di una riflessione critica riguardo gli argomenti trattati è un altro dei fini che ci si propone con il presente lavoro, in collaborazione con l’Associazione “Curia Mercatorum”quanto l’utilizzo di strumenti e prodotti finanziari non solo è importante e necessario, ha avviatoma può, nell’ambito per altro verso, essere anche fonte di problemi e arrivare a causare, finanche, situazioni drammatiche dal punto di vista esistenziale. Una formazione di base in ambito finanziario non può dunque non costituire uno degli ambiti operativi principali della propria attività in materia di regolazione del mercatotutela dei consumatori. Nella pubblica- zione, un’estensione delle iniziativei tre principi classici della pianificazione finanziaria: sicurezza, inizialmente limitate al campo dell’arbitrato liquidità, rendimento (e della conciliazione, anche ai contratti–tipo, come previsto dalla legge di riforma delle Camere di Commercio (n. 580/1993). Nell’ambito di questi ultimi, inoltre, si sono presi in esame non soltanto contratti valevoli sul mercato interno e soprattutto locale (prevalentemente tra imprese e consumatoririschio), ma vengono accompagnati ed integrati anche quelli proponibili sui mercati internazionali, in considerazione dell’elevata vocazione all’estero dell’economia trevigianada quello dell’ “etica negli investi- menti” e dei diritti degli investitori. SeIl miraggio di facili guadagni passa, infatti, in secondo piano per coloro che vogliono affrontare con un approccio nuovo e diverso il loro rapporto “consapevole” con il denaro ed i contratti–tipo presentano un’indubbia utilità modi del suo utilizzo. Potere di acquisto sempre più stagnante o addirittura calante, crisi finanziarie ed economi- che incombenti, dinamiche mondiali sempre più articolate e complesse, sono tutti fattori che impongono un rapporto con il denaro impostato su più solide basi di conoscenza e consapevolezza. Grazie al contributo del Ministero per migliorare lo Sviluppo Economico e a quello dell’Amministrazione della Provincia Autonoma di Bolzano, il fluire degli scambi all’interno CTCU potrà distribuire a tutti i cittadini e le cittadine del nostro PaeseSudtirolo la presente guida. Pertanto ci auguriamo che con questa guida realizzata grazie al contributo del Ministero per lo Sviluppo Economico e a quello dell’Amministrazione della Provincia autonoma di Bolzano, risultano Presidenza, Xxxxxxx Xxxxxx di Gabinetto, tutte le cittadine e i cittadini della nostra Provincia possano orientarsi con più facilità in un settore di tale complessità come lo è quello dei servizi e prodotti finanziari. L’ultima crisi finanziaria ci ha spinti a pubblicare una versione più attuale della presente guida. Sul fatto che tale crisi possa dirsi già superata rimangono fondati dubbi. Come prima e per certi versi ancor più favorevole ausilio che in passato è quindi importante chiarire alle persone il funzio- namento del mercato e sistema finanziario. In tal modo sarà anche possibile rappresentare al meglio le richieste di consumatori e consumatrici nei confronti dello stesso. Parimenti ci auguriamo che anche gli operatori di tale mercato possono meglio comprendere il linguag- gio, a loro spesso “estraneo”, di consumatori e consumatrici. Xxxx. Xxxx Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxx Gestire il proprio denaro in maniera intelligente e consapevole 8 Check-list per il colloquio di consulenza sugli investimenti 9 Check-list / protocollo di consulenza 11 Attenzione agli investimenti poco affidabili! 12 Questionario 13 Check-list: il consulente ai raggi X 14 Checklist per i nostri operatori con l’estero supporti e suggerimenti contrattuali che permettano loro di tutelarsi meglio nei confronti delle controparti straniere. Tale vantaggio è ancor più evidente, se si considera la scarsa conoscenza del diritto internazionale da parte delle nostre PMI ed il fatto che molti scambi con l’estero continuano ad avvenire senza alcuna regolazione contrattuale. Ma i contratti–tipo internazionali, come quelli interni, possono essere efficaci solo se riferiti a singoli settori, proprio perché è necessario mettere in evidenza tutte le clausole da tenere presenti nella trattazione di beni e/o servizi specifici. Pertanto si è programmato di analizzare separatamente i principali settori, per lo più corrispondenti ai distretti della provincia, in modo da poter interessare e diffondere più omogeneamente le regole contrattuali individuate e consigliate agli operatori, cercando di formulare contratti–tipo internazionali riferiti alle principali operazioni economiche e commerciali di ciascun settore, eventualmente valutando successivamente anche l’esame delle ulteriori differenziazioni in rapporto alle diverse legislazioni dei maggiori Paesi–partner negli scambi con l’economia trevigiana. A titolo sperimentale, si è iniziato con il settore del legno-arredamento e, tra le problematiche contrattuali più rilevanti negli scambi con l’estero di questo comparto, dopo aver regolamentato quelle relative ai rapporti di agenzia, si è scelto di approfondire quelle di distribuzione. E’ stato predisposto, quindi il testo contrattuale di questo fascicolo, con opportune note illustrative, che si auspica possa divenire un prezioso strumento di lavoro per tutti gli esportatori del settore che intendono meglio tutelarsi da imprevedibili controversie nei contratti di distribuzione internazionale. Un ringraziamento particolare va al xxxx. Xxxxx Xxxxxxxxxx noto esperto giurista in contrattualistica internazionale, che ha predisposto il testo del volume, mentre non va sottaciuto l’apporto competente e consultivo delle associazioni imprenditoriali e degli ordini professionali interessati.assicurativi 15

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Samples: b4.consumer.bz.it

PRESENTAZIONE. La Camera di Commercio di Treviso, in collaborazione con l’Associazione “Curia Mercatorum”, ha avviato, nell’ambito della propria attività in materia di regolazione del mercato, un’estensione delle iniziative, inizialmente limitate al campo dell’arbitrato e della conciliazione, anche ai contratti–tipo, come previsto dalla legge di riforma delle Camere di Commercio (n. 580/1993). Nell’ambito di questi ultimi, inoltre, si sono presi in esame non soltanto contratti valevoli sul mercato interno e soprattutto locale (prevalentemente tra imprese e consumatori), ma anche quelli proponibili sui mercati internazionali, in considerazione dell’elevata vocazione all’estero dell’economia trevigiana. Se, infatti, i contratti–tipo presentano un’indubbia utilità per migliorare il fluire degli scambi all’interno del nostro Paese, risultano di ancor più favorevole ausilio per i nostri operatori con l’estero supporti e suggerimenti contrattuali che permettano loro di tutelarsi meglio nei confronti delle controparti straniere. Tale vantaggio è ancor più evidente, se si considera la scarsa conoscenza del diritto internazionale da parte delle nostre PMI ed il fatto che molti scambi con l’estero continuano ad avvenire senza alcuna regolazione contrattuale. Ma i contratti–tipo internazionali, come quelli interni, possono essere efficaci solo se riferiti a singoli settori, proprio perché è necessario mettere in evidenza tutte le clausole da tenere presenti nella trattazione di beni e/o servizi specifici. Pertanto si è programmato di analizzare separatamente i principali settori, per lo più corrispondenti ai distretti della provincia, in modo da poter interessare e diffondere più omogeneamente le regole contrattuali individuate e consigliate agli operatori, cercando di formulare contratti–tipo internazionali riferiti alle principali operazioni economiche e commerciali di ciascun settore, eventualmente valutando successivamente anche l’esame delle ulteriori differenziazioni differenziazione in rapporto alle diverse legislazioni dei maggiori Paesi–partner negli scambi con l’economia trevigiana. A titolo sperimentale, si è iniziato con il settore del legno-arredamento e, tra le problematiche contrattuali più rilevanti negli scambi con l’estero di questo comparto, dopo aver regolamentato si è scelto di regolamentare quelle relative ai rapporti di agenzia, si è scelto di approfondire quelle di distribuzione. E’ stato predisposto, quindi il testo contrattuale di questo fascicolo, con opportune note illustrative, che si auspica possa divenire un prezioso strumento di lavoro per tutti gli esportatori del settore che intendono meglio tutelarsi da imprevedibili controversie nei contratti di distribuzione agenzia internazionale. Un ringraziamento particolare va al xxxx. Xxxxx Xxxxxxxxxx noto esperto giurista in contrattualistica internazionale, che ha predisposto il testo del volume, mentre non va sottaciuto l’apporto competente e consultivo delle associazioni imprenditoriali e degli ordini professionali interessati.

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Samples: Contratto Di Agenzia/Agency Contract

PRESENTAZIONE. Oltre mille sono le morti bianche ogni anno nel nostro paese, quasi il doppio delle vittime degli omicidi. E’ sufficiente questo solo dato per sottolineare l’importanza del progetto presentato in questo volume. Il progresso delle tecniche, l’evoluzione normativa e l’introduzione di nuovi modelli informativi e formativi hanno aperto importanti processi di sensibilizzazione della popolazione, ma il livello della sicurezza complessiva nei luoghi di lavoro non ha avuto il sostanziale cambiamento che occorre determinare. L’Italia in Europa è al primo posto per numero di morti bianche; triste primato a cui bisogna aggiungere che mentre negli ultimi dieci anni in altri paesi (vedi ad esempio la Germania) il numero delle vittime è calato di circa il 50%, nel nostro il calo è stato solo del 25%. Anche in Toscana sono troppi i lavoratori infortunati (69.000 nel 2007) e quelli che perdono la vita (64). E tutto questo avviene nonostante le tecniche per la prevenzione siano migliorate e le regole diventate più stringenti. Per fermare questa drammatica e inaccettabile sequenza di morti e infortuni è necessario lavorare ancora di più per radicare, sia nei lavoratori che negli imprenditori, una cultura della prevenzione. A questo proposito ritengo che un buon punto di partenza sia la nuova legge toscana sugli appalti, un’esperienza che speriamo possa diventare patrimonio nazionale, che prevede l’introduzione di mec- canismi per accertare la regolarità delle assunzioni e le presenze sul posto di lavoro, la definizione di un prezzario per le gare che prevede esplicitamente anche i costi relativi alla sicurezza, l’istituzione di un tutor di cantiere che dovrà verificare l’applicazione delle normative sulla sicurezza. Inoltre, per il 2009 la Regione prevede di implementare l’intero sistema di vigilanza aumentando i controlli del 20% e rendendo gli interventi ispettivi più diffusi e omogenei sul territorio. La Camera Regione finanzierà l’intero progetto con un finanziamento di Commercio 1 milione di Trevisoeuro grazie al quale saranno assunti 41 nuovi ispettori. Per coordinare l’intera operazione l’Assessorato del Diritto alla Salute si è fatto promotore di un accordo con la Direzione regionale del Lavoro, in collaborazione con l’Associazione “Curia Mercatorum”Inail, Inps e Vigili del Fuoco della Toscana impegnando gli enti e le amministrazioni firmatarie a sviluppare congiuntamente azioni di promozione dell’osservanza delle norme e di repressione delle violazioni. Oltre al sistema dei controlli, sicuramente anche la formazione ha un ruolo chiave nel creare le condizioni per un cambiamento culturale che renda più consapevoli i lavoratori e i datori di lavoro. Da questo punto di vista, l’Assessorato all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro, destinando tutte le risorse per la formazione continua alla sicurezza e alla prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro, ha avviatocompiuto una scelta precisa: la sicurezza del lavoro rappresenta una priorità assoluta e la formazione è uno degli strumenti ritenuti più incisivi per raggiungere questo obiettivo. Complessivamente sono stati destinati alla formazione dei lavoratori per la sicurezza 4 milioni e 500 mila euro l’anno per il 2006 e il 2007; per il 2008 il nuovo investimento, nell’ambito della propria attività in materia di regolazione del mercatoal momento non esattamente quantificabile, un’estensione delle iniziative, inizialmente limitate al campo dell’arbitrato e della conciliazione, anche ai contratti–tipo, come previsto risulterà sicuramente ancora più consistente. Sono risorse previste dalla legge 236 per la formazione continua, che vanno ad aggiungersi a quelle che le imprese sono tenute, per legge, a destinare a questo scopo. Sempre in tema di riforma delle Camere educazione alla sicurezza, la Regione collabora con la direzione scolastica per iniziative rivolte ai giovani. Il ruolo della scuola è fondamentale perché solo così si possono sensibilizzare le nuove generazioni che poi saranno i lavoratori e le lavoratrici di Commercio (n. 580/1993)domani. Nell’ambito Un’ulteriore priorità è stata individuata nei particolari fabbisogni formativi dei lavoratori con tipologie contrattuali a termine. La mi- nor durata dei loro rapporti di questi ultimilavoro, inoltre, si sono presi in esame non soltanto contratti valevoli sul mercato interno e soprattutto locale (prevalentemente tra imprese e consumatori), ma anche quelli proponibili sui mercati internazionali, in considerazione dell’elevata vocazione all’estero dell’economia trevigiana. Sesembra, infatti, i contratti–tipo presentano un’indubbia utilità determinare un calo complessivo delle condizioni di sicurezza, a causa della ridotta conoscenza degli ambienti di lavoro e dei potenziali fattori di rischio in essi presenti, e della mancanza di un’adeguata preparazione sulla sicurezza sul lavoro. A questo proposito la Regione ha firmato un protocollo d’intesa con le Province, le parti sociali e Formatemp (fondo per migliorare il fluire degli scambi all’interno del nostro Paese, risultano di ancor più favorevole ausilio la formazione dei lavoratori temporanei) per garantire l’accesso ad una corretta in- formazione e formazione per i nostri operatori lavoratori “in somministrazione”. Si tratta di una prima intesa a livello nazionale che pone all’attenzione il problema della sicurezza per questi lavoratori che sono tenuti, per contratto, a passare da un’azienda all’altra, anche in settori fra loro molto diversi, e non possono, per questo, essere inseriti nei normali canali formativi. Infine, uno dei punti cardine delle iniziative regionali è rappresentato da un intervento, finanziato con l’estero supporti le risorse del Programma Operativo obiettivo 3 del Fondo Sociale europeo 2000/2006 della Regione Toscana, con un investimento di 270 mila euro, che si poneva come obiettivo la formazione dei quadri e suggerimenti contrattuali che permettano dei delegati sindacali al fine di consentire loro di tutelarsi meglio nei confronti affrontare i temi della sicurezza con maggior consapevolezza, nell’ambito sia della contrattazione aziendale che delle controparti straniererelazioni industriali. Tale vantaggio In questo volume viene presentato uno dei progetti finanziati che è ancor stato indirizzato al settore metalmeccanico in cui si registra il più evidente, se si considera la scarsa conoscenza del diritto internazionale da parte delle nostre PMI ed il fatto che molti scambi con l’estero continuano ad avvenire senza alcuna regolazione contrattualealto tasso di infortuni di tutta l’industria manifatturiera. Ma i contratti–tipo internazionaliSolo tramite approcci innovativi, come quelli interniquello utilizzato nel corso di tale progetto, possono essere efficaci solo se riferiti a singoli settoribasato sulla partecipazione attiva dei corsisti, proprio perché è necessario mettere la for- mazione può assumere il ruolo strategico che le compete. Una metodologia importante che ha messo in evidenza tutte luce e valorizzato le clausole da tenere presenti nella trattazione di beni e/o servizi specifici. Pertanto si è programmato di analizzare separatamente i principali settori, per lo più corrispondenti ai distretti della provinciaconoscenze empiriche dei partecipanti che, in modo da poter interessare attivo, hanno individuato le criticità dei rischi per la salute presenti nelle realtà in cui operano ed a cui hanno provato a dare risposta e diffondere più omogeneamente le regole contrattuali individuate e consigliate agli operatorisoluzione, cercando di formulare contratti–tipo internazionali riferiti alle principali operazioni economiche e commerciali di ciascun settore, eventualmente valutando successivamente anche l’esame delle ulteriori differenziazioni in rapporto alle diverse legislazioni dei maggiori Paesi–partner negli scambi con l’economia trevigianaat- traverso un puntuale studio progettuale. A titolo sperimentale, si è iniziato con il settore del legno-arredamento e, tra le problematiche contrattuali più rilevanti negli scambi con l’estero di questo comparto, dopo aver regolamentato quelle relative ai rapporti di agenzia, si è scelto di approfondire quelle di distribuzione. E’ stato predisposto, quindi il testo contrattuale di questo fascicolo, con opportune note illustrative, che si auspica possa divenire un prezioso strumento Una pratica di lavoro per tutti gli esportatori che auspichiamo sia presa a modello, in modo tale da rendere sempre più attiva la partecipazione dei lavoratori a scelte aziendali che concernono la qualità del settore che intendono meglio tutelarsi da imprevedibili controversie nei contratti di distribuzione internazionaleloro lavoro e della loro vita. Un ringraziamento particolare va al xxxx. Xxxxx Xxxxxxxxxx noto esperto giurista in contrattualistica internazionale, che ha predisposto il testo del volume, mentre non va sottaciuto l’apporto competente e consultivo delle associazioni imprenditoriali e degli ordini professionali interessati.Prima cosa:

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Samples: www.puntosicuro.it

PRESENTAZIONE. La Camera crisi legata alla pandemia di Commercio Covid-19 da sanitaria è diventata immediatamente anche economica e so- ciale, con il duplice effetto di Trevisoaumentare le diseguaglianze sociali, territoriali, di genere e generazionali, ma generando al contempo nuove povertà e discriminazioni. Tra le fasce più colpite ci sono le persone fragili, che già prima dell’emergenza vivevano in situazioni di precarietà, e le donne, ma non solo. Amministratrici e amministratori locali ci hanno raccontato come molte persone durante la pandemia si sono rivolte per la prima volta ai Comuni per chiedere aiuto. Il nostro compito e la nostra sfida è stata quindi quella di ascoltare e capire insieme come intervenire tempestivamente e trovare forme di presa in carico anche più leggere per chi si è trovato in difficoltà improvvisa. Da questo comune sforzo è nata la Scheda 40 che si è aggiunta al Piano Sociale e Sanitario della Regione, con nuovi e più flessibili strumenti di risposta per contrastare le diseguaglianze in aumento e rispondere ai nuovi bisogni, dando risposte commisurate alle diverse situazioni di difficoltà acuite dalla pandemia. È stata approvata la scorsa primavera a poche settimane dall’esplosione pandemica e ha permesso di affron- tare il 2020 con strumenti innovativi e adattati all’emergenza, e questo report ci restituisce dati di cui siamo stati molto soddisfatti, perché ne è stato fatto un uso diffuso e innovativo in tutti i territori. Gli strumenti di programmazione e gli interventi proposti dalla Scheda 40 hanno avuto fin da subito un riscontro particolarmente positivo da parte di amministrazioni e servizi, organizzazioni sindacali e organiz- zazioni del terzo settore, pertanto abbiamo pensato di rafforzare ulteriormente questa misura con un finan- ziamento ulteriore di 4 milioni di euro in assestamento di bilancio 2020. Gli interventi effettuati spaziano dal sostegno nel pagamento delle utenze e dell’affitto, all’erogazione di buoni spesa o contributi economici per supportare coloro che versano in situazione di difficoltà economica, ma non rientrano nelle misure di sostegno al reddito ordinarie o straordinarie previste dal livello nazionale o ancora interventi dedicati all’attivazione di forme di sostegno socioeducativo per i giovani o di sostegno alle attività scolastiche e formative, ricercando sinergie ed integrazione con tutti gli interlocutori impegnati al livello locale. Anche per il 2021 abbiamo confermato il finanziamento dedicato alla Scheda 40 nel Piano Sociale e Sanitario Regionale e questo report porta una testimonianza concreta e puntuale di come sul territorio sia stata messa in pratica e abbia avuto l’effetto di mobilitare e moltiplicare risorse ulteriori rispetto a quelle destinate allo scopo dalla Regione Xxxxxx-Romagna, in un circolo virtuoso e sinergico che restituisce il senso di un impe- gno condiviso e di una forte collaborazione interistituzionale volta a ridurre le diseguaglianze in aumento e rispondere al contempo a nuovi e imprevisti bisogni emersi con l’Associazione “Curia Mercatorum”, ha avviato, nell’ambito della propria attività in materia di regolazione del mercato, un’estensione delle iniziative, inizialmente limitate al campo dell’arbitrato la pandemia. Uno sforzo che intendiamo portare avanti insieme ai territori e della conciliazione, anche ai contratti–tipo, come previsto dalla legge di riforma delle Camere di Commercio (n. 580/1993). Nell’ambito di questi ultimi, inoltre, si sono presi in esame non soltanto contratti valevoli sul mercato interno e soprattutto locale (prevalentemente tra imprese e consumatori), ma anche quelli proponibili sui mercati internazionali, in considerazione dell’elevata vocazione all’estero dell’economia trevigiana. Se, infatti, i contratti–tipo presentano un’indubbia utilità per migliorare il fluire degli scambi all’interno del nostro Paese, risultano di ancor più favorevole ausilio per i nostri operatori con l’estero supporti e suggerimenti contrattuali che permettano loro di tutelarsi meglio nei confronti delle controparti straniere. Tale vantaggio è ancor più evidente, se si considera la scarsa conoscenza del diritto internazionale da parte delle nostre PMI ed il fatto che molti scambi con l’estero continuano ad avvenire senza alcuna regolazione contrattuale. Ma i contratti–tipo internazionali, come quelli interni, possono essere efficaci solo se riferiti a singoli settori, proprio perché è necessario mettere in evidenza tutte le clausole da tenere presenti nella trattazione di beni e/o servizi specifici. Pertanto si è programmato di analizzare separatamente i principali settori, per lo più corrispondenti ai distretti della provincia, in modo da poter interessare e diffondere più omogeneamente le regole contrattuali individuate e consigliate agli operatori, cercando di formulare contratti–tipo internazionali riferiti alle principali operazioni economiche e commerciali di ciascun settore, eventualmente valutando successivamente anche l’esame delle ulteriori differenziazioni in rapporto alle diverse legislazioni dei maggiori Paesi–partner negli scambi con l’economia trevigiana. A titolo sperimentale, si è iniziato con il settore del legno-arredamento e, tra le problematiche contrattuali più rilevanti negli scambi con l’estero di questo comparto, dopo aver regolamentato quelle relative ai rapporti di agenzia, si è scelto di approfondire quelle di distribuzione. E’ stato predisposto, quindi il testo contrattuale di questo fascicolo, con opportune note illustrative, che si auspica possa divenire un prezioso strumento di lavoro per tutti gli esportatori del settore che intendono meglio tutelarsi da imprevedibili controversie nei contratti di distribuzione internazionale. Un ringraziamento particolare va al xxxx. Xxxxx Xxxxxxxxxx noto esperto giurista in contrattualistica internazionale, che ha predisposto il testo del volume, mentre non va sottaciuto l’apporto competente e consultivo delle associazioni imprenditoriali e degli ordini professionali interessatiattori coinvolti.

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Samples: sociale.regione.emilia-romagna.it

PRESENTAZIONE. La Camera crisi economica attuale del mondo occidentale è una crisi di Commercio di Trevisosistema. Un sistema, in collaborazione il capitalismo, che con l’Associazione “Curia Mercatorum”gli anni si è sempre più allontanato dalla vita reale dei popoli favorendo l’accumulazione del capitale finanziario globale, ha avviatoa discapito della soddisfazione delle necessità reali delle popolazioni locali. Da quel lontano 1971, nell’ambito della propria attività in materia di regolazione quando Xxxxx abbandonò la base aurea del mercatosuo Paese (gli USA), un’estensione delle iniziativei mercati finanziari, inizialmente limitate al campo dell’arbitrato e della conciliazioneper diverse ragioni, anche ai contratti–tipo, come previsto dalla legge di riforma delle Camere di Commercio (n. 580/1993). Nell’ambito di questi ultimi, inoltreprincipalmente speculative, si sono presi allontanati dalla vita reale delle Nazioni. A riprova di ciò, basta segnalare che il 95% dei valori del mercato finanziario non ha alcun relazione con i beni e i servizi scambiati. Al contempo, questi mercati oggi producono, con maggiore frequenza che in esame altre epoche, crisi flash e profonde in tutto il mondo che mettono a rischio i Diritti essenziali delle persone e la qualità di vita delle democrazie moderne. Queste crisi oggi investono principalmente le aree del pianeta definite “nord del mondo” come gli Stati Uniti d’America, l’Europa e il Giappone. I paesi emergenti registrano una crescita che supera la media del 5% annuale. Dove va questa crescita? Come si può convertire un modello, come quello capitalista focalizzato sull’utilitarismo finanziario, che sembra essere ad un punto di non soltanto contratti valevoli sul mercato interno e soprattutto locale (prevalentemente tra imprese e consumatori)ritorno della sua storia? In questo contesto, ma anche quelli proponibili sui mercati internazionali, in considerazione dell’elevata vocazione all’estero dell’economia trevigiana. Se, infatti, i contratti–tipo presentano un’indubbia utilità per migliorare il fluire degli scambi all’interno del nostro Paese, risultano è un dato di ancor più favorevole ausilio per i nostri operatori con l’estero supporti e suggerimenti contrattuali che permettano loro di tutelarsi meglio nei confronti delle controparti straniere. Tale vantaggio è ancor più evidente, se si considera la scarsa conoscenza del diritto internazionale da parte delle nostre PMI ed il fatto che molti scambi l’Argentina ha vissuto, dieci anni fa, ciò che stanno soffrendo quasi tutti i Paesi del mondo: il crollo delle economie nazionali. provocato dalla crisi finanziaria. Oggi la comunità mondiale sta vivendo ciò che l’Argentina ha vissuto 10 anni fa, con l’estero continuano ad avvenire senza alcuna regolazione contrattualetutte le sue catastrofiche conseguenze. Ma i contratti–tipo internazionaliIl sistema capitalista ha tentato di mercificare l’uomo e la natura, come quelli interniXxxx Xxxxxxx aveva evidenziato con estrema lucidità, possono essere efficaci solo se riferiti a singoli settori, proprio perché è necessario mettere in evidenza tutte le clausole da tenere presenti nella trattazione di beni e/o servizi specifici. Pertanto si è programmato di analizzare separatamente dimostrando come mai prima i principali settori, per lo più corrispondenti ai distretti della provincia, in modo da poter interessare e diffondere più omogeneamente le regole contrattuali individuate e consigliate agli operatori, cercando di formulare contratti–tipo internazionali riferiti alle principali operazioni economiche e commerciali di ciascun settore, eventualmente valutando successivamente anche l’esame delle ulteriori differenziazioni in rapporto alle diverse legislazioni dei maggiori Paesi–partner negli scambi con l’economia trevigiana. A titolo sperimentale, si è iniziato con il settore del legno-arredamento e, tra le problematiche contrattuali più rilevanti negli scambi con l’estero di questo comparto, dopo aver regolamentato quelle relative ai rapporti di agenzia, si è scelto di approfondire quelle di distribuzione. E’ stato predisposto, quindi il testo contrattuale di questo fascicolo, con opportune note illustrative, che si auspica possa divenire un prezioso strumento di lavoro per tutti gli esportatori del settore che intendono meglio tutelarsi da imprevedibili controversie nei contratti di distribuzione internazionale. Un ringraziamento particolare va al xxxx. Xxxxx Xxxxxxxxxx noto esperto giurista in contrattualistica internazionale, che ha predisposto il testo del volume, mentre non va sottaciuto l’apporto competente e consultivo delle associazioni imprenditoriali e degli ordini professionali interessatisuoi nefasti effetti.

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Samples: www.comune.napoli.it

PRESENTAZIONE. La Camera di Commercio di Treviso, in collaborazione con l’Associazione “Curia Mercatorum”, ha avviato, nell’ambito della propria attività in materia di regolazione del mercato, un’estensione delle iniziative, inizialmente limitate al campo dell’arbitrato e della conciliazione, anche ai contratti–tipo, come previsto dalla legge di riforma delle Camere di Commercio (n. 580/1993). Nell’ambito di questi ultimi, inoltre, si sono presi in esame crisi che stiamo attraversando non soltanto contratti valevoli sul mercato interno e soprattutto locale (prevalentemente tra imprese e consumatori)è solo economica, ma anche quelli proponibili sui mercati internazionalietica, culturale, politica. È una crisi di civiltà, dei suoi valori e delle sue credenze. Ed è, soprattutto, una transizione fra un mondo antico e un mondo nuovo. Le idee di progresso e sviluppo secondo visioni deterministiche ed economicistiche di crescita quantitativa si sono dimostrate fallimentari, l’iperspecializzazione disciplinare non ha saputo tener conto di tutto ciò che non è facilmente quantificabile, come la felicità e il benessere. Le vecchie visioni della politica, dell’economia, della società non ci hanno consentito di “governare” la complessità, perciò oggi siamo chiamati a costruire nuove visioni e un nuovo modello di sviluppo. Per fare questo non basta spianare la via con qualche levigatura: bisogna cambiare via. La necessità di cambiare via, naturalmente, non ci impone di ripartire da zero. Xxxx, ci spinge a integrare tutti gli aspetti positivi, e soprattutto a guardare a quelle esperienze che sono riuscite ad integrare competitività e benessere, quantità e qualità della vita (1). È necessario affrontare una serie di nodi critici che riguardano sia il sistema pubblico di welfare sia il nostro sistema industriale. L’Italia si trova ad affrontare il problema della difficile conciliazione tra due esigenze. Da un lato, quella di contenere il debito pubblico e rendere sostenibile il nostro sistema di welfare pubblico; dall’altro, quella di tutelare le fasce più deboli della società: i “nuovi poveri”, in considerazione dell’elevata vocazione all’estero dell’economia trevigianarapido aumento durante la crisi; la forza lavoro operaia; ma anche porzioni sempre più ampie della classe media, che quotidianamente si confrontano con la precarietà del mercato del lavoro (disoccupazione, mobilità, cassa integrazione). SeTutte criticità che si inseriscono in un contesto già di per sé problematico come quello di una popolazione che invecchia sempre di più e che fa sempre meno figli. Allo stesso tempo la globalizzazione e l’internazionalizzazione hanno modificato profondamente il sistema industriale in tutto il mondo, infatti, i contratti–tipo presentano un’indubbia utilità per migliorare il fluire degli scambi all’interno del nostro Paese, risultano determinando reazioni eterogenee nelle economie nazionali. Mentre in Germania o nei Paesi asiatici sono nate estese reti industriali ed economiche che hanno consentito di ancor più favorevole ausilio per i nostri operatori con l’estero supporti e suggerimenti contrattuali che permettano loro di tutelarsi meglio nei confronti delle controparti straniere. Tale vantaggio è ancor più evidente, se si considera mantenere pressoché inalterata la scarsa conoscenza del diritto internazionale da parte delle nostre PMI ed il fatto che molti scambi con l’estero continuano ad avvenire senza alcuna regolazione contrattuale. Ma i contratti–tipo internazionali, come quelli interni, possono essere efficaci solo se riferiti a singoli settori, proprio perché è necessario mettere in evidenza tutte le clausole da tenere presenti nella trattazione di beni e/o servizi specifici. Pertanto si è programmato di analizzare separatamente i principali settori, per lo più corrispondenti ai distretti della provinciacompetitività, in modo da poter interessare e diffondere più omogeneamente le regole contrattuali individuate e consigliate agli operatori, cercando Italia l’assenza di formulare contratti–tipo internazionali riferiti alle principali operazioni economiche e commerciali di ciascun settore, eventualmente valutando successivamente anche l’esame delle ulteriori differenziazioni in rapporto alle diverse legislazioni dei maggiori Paesi–partner negli scambi con l’economia trevigiana. A titolo sperimentale, si è iniziato con il settore del legno-arredamento e, tra le problematiche contrattuali più rilevanti negli scambi con l’estero di questo comparto, dopo aver regolamentato quelle relative ai rapporti di agenzia, si è scelto di approfondire quelle di distribuzione. E’ stato predisposto, quindi il testo contrattuale di questo fascicolo, con opportune note illustrative, che si auspica possa divenire un prezioso strumento di lavoro per tutti gli esportatori del settore che intendono meglio tutelarsi da imprevedibili controversie nei contratti di distribuzione internazionale. Un ringraziamento particolare va al xxxx. Xxxxx Xxxxxxxxxx noto esperto giurista in contrattualistica internazionale, che ha predisposto il testo del volume, mentre non va sottaciuto l’apporto competente e consultivo delle associazioni imprenditoriali e degli ordini professionali interessati.una politica

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