Definizione di Redditi di capitale

Redditi di capitale gli interessi ed altri proventi delle Obbligazioni sono soggetti ad un'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura attualmente del 12,50%, ove dovuta ai sensi del D. Lgs. n.239/96 e successive integrazioni e modificazioni. Gli investitori non residenti, qualora ricorrano le condizioni di cui agli articoli 6 e 7 del D.lgs. n.239/96, potranno beneficiare del regime di esenzione fiscale.
Redditi di capitale agli interessi ed agli altri frutti delle Obbligazioni è applicabile - nelle ipotesi e nei modi e termini previsti dal Decreto Legislativo 1 Aprile 1996, n. 239, come successivamente modificato ed integrato - l'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura del 12,50%. I redditi di capitale sono determinati in base all'articolo 45 comma 1 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, come successivamente modificato ed integrato (il TUIR).
Redditi di capitale agli interessi ed agli altri frutti delle Obbligazioni è applicabile - nelle ipotesi e nei modi e termini previsti dal Decreto Legislativo 1 Aprile 1996, n. 239, come successivamente modificato ed integrato

Examples of Redditi di capitale in a sentence

  • Redditi di capitale: agli interessi ed agli altri frutti delle Obbligazioni è applicabile l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura del 12,50%.

  • Redditi di capitale: agli interessi ed agli altri frutti delle Obbligazioni è applicabile l'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura del 12,50%.

  • Redditi di capitale: agli interessi ed agli altri frutti delle Obbligazioni è applicabile - nelle ipotesi e nei modi e termini previsti dal Decreto Legislativo 1 Aprile 1996, n.

  • Redditi di capitale: agli interessi ed agli altri frutti delle Obbligazioni è applicabile l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura del 12,50% nelle ipotesi e nei modi e termini previsti dal Decreto Legislativo 1 Aprile 1996, n.

  • Redditi di capitale: agli interessi ed agli altri frutti delle Obbligazioni è applicabile l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura del 20% nelle ipotesi e nei modi e termini previsti dal Decreto Legislativo 1 Aprile 1996, n.

  • Redditi di capitale: agli interessi ed agli altri frutti delle Obbligazioni è applicabile l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura del 12,50% (che sarà pari al 20% a partire dal 1 gennaio 2012) nelle ipotesi e nei modi e termini previsti dal Decreto Legislativo 1 Aprile 1996, n.

  • Redditi di capitale: gli interessi ed altri proventi delle Obbligazioni sono soggetti ad un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura attualmente del 12,50%, ove dovuta ai sensi del D.

  • Redditi di capitale: agli interessi ed agli altri frutti delle Obbligazioni è applicabile (nelle ipotesi, nei modi e nei termini previsti dal D.Lgs.

  • Redditi di capitale: agli interessi xx xxxx altri frutti delle Obbligazioni è applicabile l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi xxxxx xxxxxx del 12,50%.

  • Redditi di capitale: gli interessi ed gli altri frutti delle obbligazioni sono soggetti - nelle ipotesi e nei modi e termini previsti dal Decreto Legislativo 1 Aprile 1996, n.


More Definitions of Redditi di capitale

Redditi di capitale gli interessi e gli altri frutti delle Obbligazioni (ivi inclusa ogni differenza positiva tra il prezzo di emissione e quello di rimborso) sono soggetti – ricorrendone le condizioni, nelle ipotesi e nei modi e termini previsti dal Decreto Legislativo 1 aprile 1996, n. 239 (il Decreto 239), come successivamente modificato ed integrato, nei confronti dei soggetti c.d. “nettisti” – ad una imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura del 26% salvo modifiche successive. I redditi di capitale sono determinati in base all’art. 45, comma 1, del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 come successivamente modificato ed integrato (il TUIR). L’imposta è applicata, ricorrendone le condizioni, dai soggetti indicati dal Decreto Legislativo 239. Per i soggetti “nettisti” per i quali l’investimento sia riferibile all’esercizio dell’attività commerciale eventualmente esercitata, l’imposta sostitutiva applicata rappresenta ordinariamente una anticipazione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) o dell’imposta sul reddito delle persone giuridiche (IRES) dovuta. Salvo casi particolari, nessuna imposta sostitutiva è dovuta sugli interessi ed altri frutti delle Obbligazioni, qualora l’investitore sia una società o un ente commerciale residente in Italia (e altri soggetti c.d. “lordisti” ai sensi del Decreto Legislativo 239 e depositi le Obbligazioni presso un intermediario autorizzato; per tali soggetti, ordinariamente, gli interessi e gli altri frutti delle Obbligazioni, alle condizioni di legge, concorrono alla formazione della base imponibile ai fini dell’IRPEF o dell’ IRES e in talune circostanze, in relazione alla natura dell’investitore, ai fini dell’Imposta regionale sulle attività produttive (IRAP). In generale, nessuna imposta sostitutiva è dovuta sul pagamento di interessi relativamente ad obbligazioni sottoscritte da investitori non residenti in Italia, a condizione che questi siano residenti in un Paese che consente un adeguato scambio di informazioni con le autorità fiscali italiane incluso nell’elenco di cui al Decreto Ministeriale del 4 Settembre 1996 (la White List), come successivamente modificato, o nel diverso elenco previsto da un decreto ministeriale da emettersi ai sensi dell’articolo 11, comma 4, lett. c) del Decreto 239 (come modificato dal Decreto legislativo 14 Settembre 2015, n. 147) ovvero ad ogni decreto o provvedimento che verrà adottato in futuro al fine di fornire una lista di Paesi che consentano un adeguato scambio di infor...
Redditi di capitale agli interessi ed agli altri frutti delle Obbligazioni è applicabile - nelle ipotesi e nei modi e termini previsti dal Decreto Legislativo 1 Aprile 1996, n. 239, come successivamente modificato ed integrato - l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura del 12,50% con esclusione degli interessi realizzati nell'esercizio di una attività commerciale. I redditi di capitale sono determinati in base all’articolo 45 comma 1 del
Redditi di capitale interessi, proventi delle obbligazioni e delle azioni e altre entrate derivanti dall’impiego di capitale finanziario; Redditi d’impresa: derivanti dall’esercizio di imprese commerciali; Redditi di lavoro dipendente: derivanti da lavoro prestato alle dipendenze e sotto la direzione di altri, compreso quello a domici- lio nei casi previsti dalla legislazione sul lavoro. Sono inoltre con- siderati redditi di lavoro dipendente le pensioni e gli assegni equi- parati e altri redditi ad essi assimilati dalla legge. I redditi assimi- lati al lavoro dipendente sono entrate di natura eterogenea, assimi- late dal punto di vista fiscale ai redditi di lavoro dipendente, quali ad esempio borse di studio o di formazione professionale, redditi di collaborazione coordinata e continuativa. Redditi di lavoro autonomo: compensi derivanti dall’esercizio abi- tuale di arti e professioni (sono escluse tutte le attività svolte sotto forma di impresa).
Redditi di capitale agli interessi ed agli altri frutti delle Obbligazioni (ivi inclusa ogni differenza tra il prezzo di emissione e quello di rimborso), maturati a decorrere dal 1° gennaio 2012, sono soggetti - nelle ipotesi e nei modi e termini previsti dal Decreto Legislativo 1 aprile 1996, n. 239, come successivamente modificato ed integrato - all’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura del 20%, ai sensi dell’art. 2, commi 6 e 11 del D.L. 13 agosto 2011 n. 138 convertito dalla legge 14 settembre 2011 n. 148. I redditi di capitale sono determinati in base all’art. 45 comma 1 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 (T.U.I.R.).
Redditi di capitale. FRUTTO CIVILE O FRUTTO ECONOMICO? 27
Redditi di capitale gli interessi ed altri proventi delle obbligazioni sono soggetti ad un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura del 12,50%, ove dovuta ai sensi del D. Lgs. n. 239/96 e successive integrazioni e modificazioni.

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  • Capitale In caso di vita dell’Assicurato alla scadenza del contratto, il pagamento del capitale assicurato ai Beneficiari designati nel Documento di Polizza dal Contraente.

  • Capitale assicurato il Premio Investito nella Gestione Separata rivaluta- to periodicamente, secondo il metodo della capitalizzazione composta, in funzione dei rendimenti conseguiti dalla Gestione Separata, al netto dell’a- liquota percentuale trattenuta da Poste Vita.

  • Capitale assicurato iniziale Capitale assicurato prescelto dall’Aderente/Assicurato all’atto della sottoscrizione del Modulo di Adesione.

  • TABELLE MILLESIMALI proprietà ………………. riscaldamento …………………….. acqua ………………… altre …………………………………………………………………... COMUNICAZIONE ex articolo 8, 3° comma, del decreto-legge 11 luglio 1992, n.333 convertito dalla legge 8 agosto 1992, n. 359:

  • FATTORI DI RISCHIO Nella fornitura del Servizio Postale Universale, l’Emittente è vincolato al rispetto di obblighi di ser- vizio relativi all’espletamento del SPU, in particolare, ai tempi di consegna della corrispondenza, alla numerosità ed all’orario di apertura degli uffici postali e all’orario di raccolta della corrispon- denza. Nonostante l’Emittente adotti misure volte a salvaguardare il rispetto dei suddetti obblighi di servizio, non si può escludere la possibilità che l’Emittente sia potuto incorrere o possa incor- rere in violazioni dei medesimi con conseguente applicazione di sanzioni pecuniarie da parte delle Autorità competenti ai sensi dell’art. 21, primo comma, del D.lgs. 261/1999. Sussiste in proposito, inoltre, il rischio di un aumento degli importi delle sanzioni comminabili dall’AGCom all’Emittente in relazione al mancato rispetto degli obblighi del SPU, anche a seguito della specifica segnalazione inviata dall’AGCom al Governo in data 4 febbraio 2015, in cui l’Autorità ha segnalato l’insufficienza dell’impianto sanzionatorio applicabile al settore postale in virtù del D.lgs. 261/1999, chiedendone la revisione. Oltre al rischio di sanzioni pecuniarie, esiste per l’Emittente un rischio di revoca dell’affi- damento del SPU prima della naturale scadenza del 30 aprile 2026. L’art. 21 del D. lgs. n. 261/1999 infatti prevede che in caso di “gravi e reiterate” violazioni degli obblighi di Servizio Postale Universale, il MiSE possa revocare l’affidamento del servizio, fermi i principi del cumulo di condotte come precisati dalla delibera AGCom 265/15 CONS del 28 aprile 2015. In relazione ai rischi sopra prospettati, si segnala che, anche a seguito di talune segnalazioni effettuate da soggetti terzi, è stato avviato dalla Società uno specifico audit in merito a pre- sunte irregolarità commesse da dipendenti dell’Emittente presso alcuni CMP in riferimento ai sistemi di monitoraggio e accertamento dei livelli di qualità del servizio effettuati da sog- getti terzi, ai sensi di quanto stabilito dall’art. 12, comma 4, del decreto legislativo 261/99, a giugno 2015. Dalle provvisorie acquisizioni di tale audit, allo stato concluso solo nella sua fase prelimina- re, emergerebbero alcuni comportamenti attinenti all’interferenza con i sistemi di controllo di qualità e non conformi alle policy della Società. Le ulteriori verifiche sono, alla Data del Prospetto, tuttora in corso. Allo stato non è possibile determinare se tali comportamenti possano avere avuto riflessi sulla determinazione degli indici di qualità del servizio rilevati. In relazione a tali vicende l’Emittente – al fine dell’accertamento dei fatti e della propria tutela – ha incaricato i propri legali di procedere con tutte le iniziative più opportune. Tali vicende potrebbero determinare l’avvio di specifici procedimenti nei confronti di dipendenti di Poste Italiane. Non è possibile escludere che per effetto di tali vicende possano derivare giudizi o sanzioni nei confronti di Poste Italiane stessa con possibili conseguenti ricadute negative sull’immagine o sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società. L’art. 23 dello stesso provvedimento stabilisce, inoltre, che ogni cinque anni il MiSE verifichi attraverso un’analisi svolta dall’AGCom, sulla base di criteri definiti da quest’ultima, che la fornitura dello SPU sia svolta dall’Emittente in modo efficiente ed efficace e, in caso con- trario, possa disporre la revoca dell’affidamento. Si sottolinea inoltre che, allo scadere del periodo di affidamento del SPU (30 aprile 2026), non è possibile escludere che lo stesso non venga rinnovato a favore dell’Emittente o che lo stesso venga rinnovato a condizioni diffe- renti rispetto alle condizioni attualmente in essere.

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  • Valore finale totale dell’appalto Valore: 864 EUR. IVA esclusa.

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  • Codice CPV principale 45233141-9

  • Prestatori di lavoro Tutte le persone fisiche di cui l'Assicurato si avvale, nel rispetto delle norme di legge, nell'esercizio dell'attività descritta in polizza e delle quali l'Assicurato debba rispondere a sensi dell'art. 2049 cod. civ. Si intendono comunque esclusi i lavoratori autonomi (ad es. contratto d'opera, contratto di appalto).

  • Criteri di valutazione Lo studente dovrà mostrare di avere acquisito le seguenti competenze:

  • Spese di giustizia le spese del processo penale che vengono poste a carico dell’imputato in caso di sua condanna.

  • Franchigia assoluta La franchigia si dice assoluta quando il suo ammontare rimane in ogni caso a carico dell’assicurato, qualunque sia l’entità del danno subito.

  • Trasparenza grazie all’informazione preventiva dei costi dell’operazione; Libertà di scelta del canale e del PSP attraverso il quale eseguire l’operazione; Standardizzazione della User Experience dell’utente a livello nazionale; Garanzia della correttezza dell’importo da pagare;

  • Forza maggiore è ogni evento imprevedibile e inevitabile non imputabile alle parti, che rende in tutto o in parte materialmente o giuridicamente impossibile l’adempimento di una obbligazione;

  • RICHIESTA DI RISARCIMENTO a) qualsiasi citazione in giudizio od altre domande giudiziarie dirette o riconvenzionali nei confronti dell’Assicurato, oppure

  • Codice della Strada il Decreto Legislativo n. 285/1992 e sue successive modificazioni e integrazioni;

  • Sede di lavoro la sede dell’ufficio presso i locali dell'Amministrazione a cui il dipendente è assegnato;

  • Consiglio di Amministrazione indica il consiglio di amministrazione della Società di volta in volta in carica.

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  • Rischio di cambio per i fondi in cui è prevista la pos- sibilità di investire in valute diverse da quella in cui sono denominati, la variabilità del rapporto di cambio tra la va- luta di denominazione del fondo e la valuta estera in cui sono denominate le singole componenti può avere effetti sul valore dell’investimento;

  • Codice di condotta commerciale è il Codice di condotta commerciale per la vendita di energia elettrica e di gas naturale ai clienti finali, approvato con deliberazione 8 luglio 2010, ARG/com 104/10, come successivamente modificato e integrato;