Common use of Osservatorio Clause in Contracts

Osservatorio. Le parti convengono sulla necessità di dotarsi di una serie di strumenti di partecipazione, a livello nazionale e regionale, funzionali all'acquisizione di dati conoscitivi inerenti le dinamiche economico- produttive, i processi legislativi ed amministrativi che coinvolgono il sistema delle imprese dell'area della comunicazione. Pertanto le parti individuano nella costituzione dell'"Osservatorio nazionale" e degli "Osservatori regionali" strumenti utili a favorire anche il funzionamento della struttura contrattuale prevista dal presente c.c.n.l., rappresentando altresì un momento di supporto delle possibilità partecipative del settore alle scelte di politica economica ed industriale. Quando le parti a livello regionale ne ravvedano l'esigenza, gli Osservatori possono essere costituiti anche a livello territoriale allorché ciò sia giustificato da particolari situazioni produttive ed occupazionali (aree sistema). Compiti degli Osservatori saranno: - l'andamento della produttività ed il livello di efficienza e competitività del settore; - l'andamento delle adesioni nel settore alla previdenza complementare e alla previdenza integrativa; - l'acquisizione delle informazioni relative ai progetti ed alle scelte di politica economica per l'artigianato, con dati disaggregati per comparto; - monitoraggio e azioni di sostegno alla contrattazione di secondo livello; - l'acquisizione di informazioni sull'andamento del mercato del lavoro, con particolare riferimento al Mezzogiorno, sui flussi occupazionali, apprendistato, contratti di inserimento, occupazione femminile, lavoro a domicilio, appalti; - l'attivazione di iniziative, autonome o congiunte, per ampliare il flusso di informazioni sopra descritto, nei confronti di enti pubblici, istituti di ricerca pubblici o privati, ecc.; - lo studio di migliori possibilità di utilizzo degli incentivi volti a qualificare il settore e sviluppare l'occupazione; - la valutazione e lo studio di progetti volti a migliorare la qualificazione e la formazione professionale; - l'esame delle necessità e delle prospettive del sistema di formazione professionale, finalizzato ad un diretto intervento a livello regionale delle parti in funzione delle esigenze produttive e del mercato del lavoro, dei fabbisogni formativi rilevati e delle risorse pubbliche all'uopo destinate; - l'esame delle prospettive e dei problemi relativi ai processi di innovazione tecnologica; - ambiente; - struttura delle imprese e relative strutture tecnologiche; - struttura occupazionale e fabbisogno di formazione; - andamento della produttività e redditività delle imprese; - pari opportunità; - verifica relativa alle eventuali problematiche eventualmente insorte in merito alla nuova sfera d'applicazione contrattuale; - l'andamento congiunturale con riferimento alle importazioni ed esportazioni dei prodotti; - l'evoluzione della situazione ambientale, in relazione sia agli adempimenti di legge, sia a situazioni particolarmente critiche che si dovessero evidenziare, anche con il coinvolgimento degli enti pubblici; - le problematiche concernenti le "barriere architettoniche" nei luoghi di lavoro al fine di favorirne il superamento, compatibilmente con le esigenze impiantistiche e/o tecnico-organizzative, anche attivando idonee iniziative per accedere a fonti di finanziamento previste dalle leggi vigenti; - monitoraggio sull'evoluzione dei profili professionali dei settori dell'Area Comunicazione con particolare riferimento alle figure professionali dell'ICT; - esaminare le problematiche relative all'attuazione della normativa sui congedi parentali frazionati. Gli Osservatori, sulla base dei compiti sopra stabiliti, potranno valutare la possibilità di promuovere studi o indagini su temi di comune interesse, definendo modalità e criteri di realizzazione, nonché le risorse necessarie per lo svolgimento delle stesse, con particolare riferimento a quelle pubbliche. L'Osservatorio nazionale verrà costituito entro 6 mesi dalla stipula del presente c.c.n.l.: esso sarà composto, in termini paritetici, da 2 esponenti per ogni Organizzazione firmataria del c.c.n.l. ed avrà sede in Roma, presso EBNA. L'Osservatorio si riunisce con cadenza almeno semestrale. Nel frattempo le parti firmatarie daranno luogo ad incontri per la definizione del regolamento relativo al funzionamento, la prima delle quali si svolgerà il prossimo 19 giugno. All'atto della prima riunione i componenti l'Osservatorio definiranno la programmazione dell'attività. A livello regionale le parti si incontreranno per verificare le condizioni per la costituzione degli Osservatori regionali. Per quanto attiene relazioni sindacali e sistema contrattuale si fa riferimento a quanto previsto in materia dagli accordi interconfederali dell'artigianato. Fermo restando quanto previsto dalla legge n. 300/1970 che si intende integralmente recepita, tenuto conto che la sfera di applicazione del presente contratto collettivo nazionale di lavoro ricomprende anche le piccole-medie imprese dei settori dell'Area Comunicazione, le parti concordano sulla opportunità di avviare un confronto al fine di regolare in questi ambiti la rappresentanza sindacale e i diritti sindacali. Pertanto, e preso atto di quanto previsto dagli accordi interconfederali sul sistema contrattuale sottoscritti tra Confartigianato Imprese, CNA, Casartigiani, CLAAI e CGIL, CISL, UIL, le parti chiedono che a livello interconfederale sia aperto un negoziato per la definizione delle predette tematiche. Le imprese non artigiane che occupano più di 15 dipendenti in caso di passaggio al presente c.c.n.l. in attesa della definizione di quanto sopra, conservano in xxx xxxxxxxxxxx xx xxxxx xx xxxxxxx di diritti sindacali stabilite dalla regolamentazione precedentemente applicata. A livello nazionale, le parti convengono di affrontare i problemi inerenti l'occupazione femminile e l'applicazione della legge n. 125/1991 e successive modificazioni ed integrazioni sulle pari opportunità nei settori artigiani dell'area grafica della comunicazione. A livello regionale e territoriale, in applicazione dell'accordo interconfederale del 21 luglio 1988, le parti convengono che i Comitati paritetici, nella progettazione e sperimentazione di azioni positive e di pari opportunità, possono avvalersi dei dati a disposizione degli Osservatori. Compito dei Comitati sarà inoltre quello di proporre alle parti il percorso di realizzazione dei progetti di azioni positive.

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Osservatorio. Le parti Associazioni artigiane e la FENEAL-FILCA-FILLEA, nell'intento comune di favorire lo sviluppo di un corretto sistema di rapporti sindacali, convengono sulla necessità di dotarsi di una serie di strumenti di partecipazionecostituire, a livello nazionale e regionale, funzionali all'acquisizione di dati conoscitivi inerenti le dinamiche economico- produttiveun Osservatorio per i settori Legno, i processi legislativi ed amministrativi che coinvolgono il sistema Arredamento, Mobili, Escavazione e Lavorazione dei materiali Lapidei; lo stesso sarà composto da rappresentanti designati da ciascuna delle imprese dell'area della comunicazioneParti. Pertanto le parti individuano nella costituzione dell'"Osservatorio nazionale" e degli "Osservatori regionali" strumenti utili a favorire anche il funzionamento della struttura contrattuale prevista dal presente c.c.n.l., rappresentando altresì un momento di supporto delle possibilità partecipative del settore alle scelte di politica economica ed industriale. Quando Qualora le parti a livello regionale ne ravvedano l'esigenza, gli Osservatori possono essere costituiti anche a livello territoriale allorché ciò sia giustificato da particolari situazioni produttive ed occupazionali (aree sistema). Compiti degli Osservatori sarannodell'Osservatorio sono l'acquisizione di informazioni e monitoraggio su: - le prospettive produttive dei settori; le tendenze di fondo registrate e prevedibili per quanto riguarda l'andamento della produttività ed il livello di efficienza degli investimenti e competitività del settore; - l'andamento delle adesioni nel settore alla previdenza complementare commesse; la consistenza dei settori; le trasformazioni e/o i nuovi insediamenti significativi che si determinassero con dati disaggregati, e alla previdenza integrativa; - l'acquisizione delle informazioni le relative ai progetti ed alle scelte di politica economica per l'artigianatoeconomica; - l'andamento globale dell'occupazione, con dati disaggregati disaggregati, ove possibile per comparto; - monitoraggio classi d'età, sesso, qualifiche e azioni per i diversi comparti, indicando le esigenze di sostegno alla contrattazione manodopera divise per specifiche figure professionali per costruire occasioni di secondo livello; - l'acquisizione di informazioni sull'andamento del mercato del lavoro, con particolare riferimento al Mezzogiorno, sui flussi occupazionali, apprendistato, contratti di inserimento, occupazione femminile, lavoro a domicilio, appalti; - l'attivazione di iniziative, autonome o congiunte, per ampliare il flusso di informazioni sopra descritto, nei confronti di enti pubblici, istituti di ricerca pubblici o privati, ecc.; - lo studio di migliori possibilità di utilizzo degli incentivi volti a qualificare il settore e sviluppare l'occupazione; - la valutazione e lo studio di progetti volti a migliorare la qualificazione e la formazione professionale; settori; - l'esame delle necessità e delle prospettive del sistema di formazione professionale, finalizzato ad un diretto intervento a livello regionale delle parti in funzione delle esigenze produttive e del mercato del lavoro, dei fabbisogni formativi rilevati e delle risorse pubbliche all'uopo destinate; - l'esame delle prospettive e dei problemi relativi ai processi di innovazione tecnologica; - ambiente; - struttura delle imprese e relative strutture tecnologiche; - struttura occupazionale e fabbisogno di formazione; - andamento della produttività e redditività delle imprese; - problematiche inerenti le pari opportunità; - verifica relativa alle eventuali problematiche eventualmente insorte in merito l'andamento degli istituti contrattuali relativi alla nuova sfera d'applicazione contrattuale; - l'andamento congiunturale con riferimento alle importazioni ed esportazioni dei prodotti; retribuzione, all'organizzazione del lavoro e alla qualificazione professionale, ai regimi di orario, alla flessibilità; - l'evoluzione della situazione ambientale, in relazione sia agli adempimenti di legge, sia a situazioni particolarmente critiche che si dovessero evidenziare, anche con il coinvolgimento degli di enti pubblici; - le problematiche concernenti le "barriere architettoniche" esame di finanziamenti pubblici al sistema delle imprese; - esame dei problemi e delle prospettive del sistema di formazione professionale regionale, finalizzato ad un diretto intervento delle parti in funzione delle esigenze produttive e del mercato del lavoro; - l'esame delle prospettive e dei problemi relativi ai processi di innovazione tecnologica; - l'attuazione di iniziative, autonome o congiunte, per ampliare il flusso di informazioni sopra descritto, nei luoghi confronti di lavoro enti pubblici, istituti di ricerca pubblici e privati, ecc.; - la definizione di politiche di settore tese alla valorizzazione della filiera, attraverso un processo di crescita della lavorazione delle pietre estratte sul territorio nazionale; - individuare azioni tese ad implementare l'attività dei distretti di settore, al fine di favorirne il superamento, compatibilmente con le esigenze impiantistiche e/o tecnico-organizzativediffondere i modelli organizzativi e operativi migliori; - incentivare l'uso di materiali locali in ambito di ristrutturazione di opere pubbliche ed arredi urbani, anche attivando idonee iniziative attraverso un forte coinvolgimento della domanda pubblica; - la predisposizione di analisi e progetti per accedere lo sviluppo dell'artigianato artistico e della pietra naturale al fine di promuovere e valorizzare le eccellenze del settore, creare opportunità alle nuove generazioni di accesso a fonti questo mondo, favorire il processo di finanziamento previste dalle leggi vigenti; internazionalizzazione delle imprese artigiane; - monitoraggio sull'evoluzione l'acquisizione delle informazioni relative ai progetti ed alle scelte di politica economica attinenti al comparto legno ed arredamento; - l'acquisizione di dati sull'andamento del mercato del lavoro e sui flussi occupazionali; - la valutazione e lo studio di progetti volti a migliorare la qualificazione e la formazione professionale. In tema di formazione professionale, gli Osservatori svolgeranno compiti di coordinamento e di indirizzo delle esperienze territoriali; - l'esame delle prospettive e dei profili professionali dei settori dell'Area Comunicazione con particolare riferimento alle figure professionali dell'ICT; - esaminare le problematiche relative all'attuazione della normativa sui congedi parentali frazionatiproblemi relativi ai processi di innovazione tecnologica. Gli OsservatoriL'Osservatorio, sulla base dei compiti sopra stabiliti, potranno potrà valutare la possibilità di promuovere studi o indagini su temi di comune interesse, definendo modalità e criteri di realizzazione, nonché le risorse necessarie per lo svolgimento delle stesse, con particolare riferimento a quelle pubbliche. L'Osservatorio nazionale verrà costituito entro 6 mesi dalla stipula del presente c.c.n.l.: esso sarà composto, in termini paritetici, da 2 esponenti per ogni Organizzazione firmataria del c.c.n.l. ed avrà sede in Roma, presso EBNA. L'Osservatorio si riunisce con cadenza almeno semestrale. Nel frattempo Nella prima riunione di insediamento che le parti firmatarie daranno luogo ad incontri per la definizione del regolamento relativo al funzionamento, la prima delle quali si svolgerà concordano di svolgere il prossimo 19 giugno. All'atto della prima riunione 15 maggio 2015 i componenti l'Osservatorio definiranno la programmazione dell'attività, ed il regolamento dello stesso. A livello regionale le parti si incontreranno per verificare le condizioni per la costituzione degli Osservatori regionali. Per quanto attiene relazioni sindacali e sistema contrattuale si fa riferimento a quanto previsto in materia dagli accordi interconfederali dell'artigianato. Fermo restando quanto previsto dalla legge n. 300/1970 che si intende integralmente recepita, tenuto conto che la sfera Allo scopo di applicazione del presente contratto collettivo nazionale ampliare il flusso delle informazioni di lavoro ricomprende anche le piccole-medie imprese dei settori dell'Area Comunicazionecui sopra, le parti concordano sulla opportunità potranno attivare adeguati rapporti nei confronti di avviare un confronto al fine Enti pubblici, Istituti di regolare ricerca pubblici e privati, ecc., anche attraverso convenzioni. L'Osservatorio si riunisce periodicamente in questi ambiti la rappresentanza sindacale e i diritti sindacalirelazione ai loro programmi di attività o su richiesta di una delle parti. Pertanto, e preso atto di quanto previsto dagli accordi interconfederali sul sistema contrattuale sottoscritti Gli incontri tra Confartigianato Imprese, CNA, Casartigiani, CLAAI e CGIL, CISL, UIL, le parti chiedono che a livello interconfederale sia aperto un negoziato per la definizione delle predette tematiche. Le imprese non artigiane che occupano più sulle materie affidate all'Osservatorio si svolgeranno con cadenza di 15 dipendenti in caso di passaggio al presente c.c.n.l. in attesa della definizione di quanto sopra, conservano in xxx xxxxxxxxxxx xx xxxxx xx xxxxxxx di diritti sindacali stabilite dalla regolamentazione precedentemente applicata. A livello nazionale, le parti convengono di affrontare i problemi inerenti l'occupazione femminile e l'applicazione della legge n. 125/1991 e successive modificazioni ed integrazioni sulle pari opportunità nei settori artigiani dell'area grafica della comunicazione. A livello regionale e territoriale, in applicazione dell'accordo interconfederale del 21 luglio 1988, le parti convengono che i Comitati paritetici, nella progettazione e sperimentazione di azioni positive e di pari opportunità, possono avvalersi dei dati a disposizione degli Osservatori. Compito dei Comitati sarà inoltre quello di proporre alle parti il percorso di realizzazione dei progetti di azioni positivenorma semestrale.

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Osservatorio. Le parti convengono sulla necessità di dotarsi di una serie di strumenti di partecipazione, a livello nazionale e regionale, funzionali all'acquisizione all’acquisizione di dati conoscitivi inerenti le dinamiche economico- produttive, i processi legislativi ed amministrativi che coinvolgono il sistema delle imprese dell'area dell’area della comunicazione. Pertanto le parti individuano nella costituzione dell'"Osservatorio nazionale" dell’osservatorio nazionale e degli "Osservatori regionali" osservatori regionali strumenti utili a favorire anche il funzionamento della struttura contrattuale prevista dal presente c.c.n.l.e CCNL, rappresentando altresì un momento di supporto delle possibilità partecipative del settore alle scelte di politica economica ed e industriale. Quando le parti a livello regionale ne ravvedano l'esigenzal’esigenza, gli Osservatori possono essere costituiti anche a livello territoriale allorché ciò sia giustificato da particolari situazioni produttive ed occupazionali (aree sistema). Compiti degli Osservatori saranno: - l'andamento L’andamento della produttività ed il livello di efficienza e competitività del settore; settore; - l'andamento L’andamento delle adesioni nel settore alla previdenza complementare e alla previdenza integrativa; integrativa; - l'acquisizione L’acquisizione delle informazioni relative ai progetti ed alle scelte di politica economica per l'artigianatol’artigianato, con dati disaggregati per comparto; comparto; - monitoraggio Monitoraggio e azioni di sostegno alla contrattazione di secondo livello; livello; - l'acquisizione - l’acquisizione di informazioni sull'andamento sull’andamento del mercato del lavoro, con particolare riferimento al Mezzogiorno, sui flussi occupazionali, apprendistato, contratti di inserimento, occupazione femminile, lavoro a domicilio, appalti; appalti; - l'attivazione L’attivazione di iniziative, autonome o congiunte, per ampliare il flusso di informazioni sopra descritto, nei confronti di enti pubblici, istituti di ricerca pubblici o privati, ecc.; ecc.; - lo Lo studio di migliori possibilità di utilizzo degli incentivi volti a qualificare il settore e sviluppare l'occupazione; l’occupazione; - la La valutazione e lo studio di progetti volti a migliorare la qualificazione e la formazione professionale; professionale; - l'esame l’esame delle necessità e delle prospettive del sistema di formazione professionale, finalizzato ad un diretto intervento a livello regionale delle parti in funzione delle esigenze produttive e del mercato del lavoro, dei fabbisogni formativi rilevati e delle risorse pubbliche all'uopo destinate; all’uopo destinate; - l'esame l’esame delle prospettive e dei problemi relativi ai processi di innovazione tecnologica; tecnologica; - ambiente; ambiente; - struttura strutture delle imprese e relative strutture tecnologiche; tecnologiche; - struttura occupazionale e fabbisogno di formazione; formazione; - andamento della produttività e redditività delle imprese; imprese; - pari opportunità; Pari opportunità; - verifica relativa alle eventuali problematiche eventualmente insorte in sorte in merito alla nuova sfera d'applicazione contrattuale; di applicazione contrattuale; - l'andamento l’andamento congiunturale con riferimento alle importazioni ed esportazioni dei prodotti; prodotti; - l'evoluzione della situazione ambientalel’evoluzione delle situazioni ambientali, in relazione sia agli gli adempimenti di legge, sia a situazioni particolarmente critiche che si dovessero evidenziare, anche con il coinvolgimento degli enti pubblici; pubblici; - le problematiche concernenti le "barriere architettoniche" architettoniche nei luoghi di lavoro al fine di favorirne il superamento, compatibilmente con le esigenze impiantistiche e/e o tecnico-tecnico organizzative, anche attivando idonee iniziative per accedere a fonti di finanziamento previste dalle leggi vigenti; vigenti; - monitoraggio sull'evoluzione Monitoraggio sull’evoluzione dei profili professionali dei settori dell'Area Comunicazione dell’area comunicazione con particolare riferimento alle figure professionali dell'ICT; dell’ICT; - esaminare le problematiche relative all'attuazione all’attuazione della normativa sui congedi parentali frazionati. Gli Osservatoriosservatori, sulla base dei compiti sopra stabiliti, potranno valutare la possibilità di promuovere studi o studio indagini su temi di comune interesse, definendo modalità e criteri di realizzazione, nonché le risorse necessarie per lo svolgimento delle stesse, con particolare riferimento a quelle pubbliche. L'Osservatorio L’osservatorio nazionale verrà costituito entro 6 sei mesi dalla stipula del presente c.c.n.l.CCNL: esso sarà composto, in termini paritetici, da 2 due esponenti per ogni Organizzazione firmataria organizzazioni firmatarie del c.c.n.l. CCNL ed avrà sede in Roma, presso EBNA. L'Osservatorio L’osservatorio si riunisce con cadenza almeno semestrale. Nel frattempo frattempo, le parti firmatarie daranno luogo ad incontri di incontro per la definizione del regolamento relativo al funzionamento, la prima delle quali si svolgerà il prossimo 19 giugno. All'atto All’atto della prima riunione i componenti l'Osservatorio l’osservatorio definiranno la programmazione dell'attivitàdell’attività. A livello regionale le parti si incontreranno per verificare le condizioni per la costituzione degli Osservatori osservatori regionali. Per quanto attiene relazioni sindacali e sistema contrattuale si fa riferimento a quanto previsto in materia dagli accordi interconfederali dell'artigianato. Fermo restando quanto previsto dalla legge n. 300/1970 che si intende integralmente recepita, tenuto conto che la sfera di applicazione del presente contratto collettivo nazionale di lavoro ricomprende anche le piccole-medie imprese dei settori dell'Area Comunicazione, le parti concordano sulla opportunità di avviare un confronto al fine di regolare in questi ambiti la rappresentanza sindacale e i diritti sindacali. Pertanto, e preso atto di quanto previsto dagli accordi interconfederali sul sistema contrattuale sottoscritti tra Confartigianato Imprese, CNA, Casartigiani, CLAAI e CGIL, CISL, UIL, le parti chiedono che a livello interconfederale sia aperto un negoziato per la definizione delle predette tematiche. Le imprese non artigiane che occupano più di 15 dipendenti in caso di passaggio al presente c.c.n.l. in attesa della definizione di quanto sopra, conservano in xxx xxxxxxxxxxx xx xxxxx xx xxxxxxx di diritti sindacali stabilite dalla regolamentazione precedentemente applicata. A livello nazionale, le parti convengono di affrontare i problemi inerenti l'occupazione femminile e l'applicazione della legge n. 125/1991 e successive modificazioni ed integrazioni sulle pari opportunità nei settori artigiani dell'area grafica della comunicazione. A livello regionale e territoriale, in applicazione dell'accordo interconfederale del 21 luglio 1988, le parti convengono che i Comitati paritetici, nella progettazione e sperimentazione di azioni positive e di pari opportunità, possono avvalersi dei dati a disposizione degli Osservatori. Compito dei Comitati sarà inoltre quello di proporre alle parti il percorso di realizzazione dei progetti di azioni positive.

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Osservatorio. Le parti convengono sulla necessità di dotarsi di una serie di strumenti di partecipazione, A partire dal 1° gennaio 1997 è costituito a livello nazionale un osservatorio, composto pariteticamente da 12 componenti designati da ciascuna delle parti stipulanti (n. 6 per la parte imprenditoriale e regionalen. 6 per la parte sindacale), funzionali all'acquisizione che procederà con cadenza semestrale a realizzare approfondimenti sulle tematiche ritenute più significative in ordine ai possibili impatti e riflessi sulle condizioni produttive delle Aziende, nonché a promuovere momenti di dati conoscitivi inerenti riflessione comune circa l'andamento dei principali indicatori riguardanti il fattore lavoro. L'Osservatorio nazionale, nell'ambito delle priorità che saranno definite di comune intesa, affronterà le dinamiche economico- produttive, i processi legislativi ed amministrativi che coinvolgono il sistema delle imprese dell'area della comunicazione. Pertanto le parti individuano nella costituzione dell'"Osservatorio nazionale" e degli "Osservatori regionali" strumenti utili a favorire anche il funzionamento della struttura contrattuale prevista dal presente c.c.n.l., rappresentando altresì un momento di supporto delle possibilità partecipative del settore alle scelte di politica economica ed industriale. Quando le parti a livello regionale ne ravvedano l'esigenza, gli Osservatori possono essere costituiti anche a livello territoriale allorché ciò sia giustificato da particolari situazioni produttive ed occupazionali (aree sistema). Compiti degli Osservatori sarannoseguenti materie: - l'andamento le linee di sviluppo tecnologico, con specifico riferimento a possibili applicazioni ed alle connesse opportunità di mercato; - la dinamica della produttività e del costo del lavoro, valutata anche comparativamente al mercato Internazionale; - la formazione professionale, tenuto conto in particolare dei mutamenti e delle connotazioni evolutive delle relative esigenze formative connesse alle trasformazioni tecnologiche, organizzative e professionali in atto; - le pari opportunità, con specifica attenzione all'andamento qualitativo e quantitativo della occupazione femminile ed il livello di efficienza e competitività del settore; alle problematiche complessive ad essa connesse; - l'andamento delle adesioni nel settore alla previdenza complementare e alla previdenza integrativa; - l'acquisizione delle informazioni relative ai progetti ed alle scelte di politica economica per l'artigianato, con dati disaggregati per comparto; - monitoraggio e azioni di sostegno alla contrattazione di secondo livello; - l'acquisizione di informazioni sull'andamento del mercato del lavoro, con particolare riferimento al Mezzogiorno, sui flussi occupazionali, apprendistato, contratti di inserimento, occupazione femminile, lavoro a domicilio, appalti; del settore nelle sue componenti più significative; - l'attivazione di iniziative, autonome o congiunte, per ampliare il flusso di informazioni sopra descritto, nei confronti di enti pubblici, istituti di ricerca pubblici o privati, ecc.; - lo studio di migliori possibilità di utilizzo degli incentivi volti a qualificare il settore le tematiche della sicurezza del lavoro e sviluppare l'occupazione; - la valutazione e lo studio di progetti volti a migliorare la qualificazione e la formazione professionale; - l'esame delle necessità e delle prospettive del sistema di formazione professionale, finalizzato ad un diretto intervento a livello regionale delle parti in funzione delle esigenze produttive e del mercato del lavoro, dei fabbisogni formativi rilevati e delle risorse pubbliche all'uopo destinate; - l'esame delle prospettive e dei problemi relativi ai processi di innovazione tecnologica; - ambiente; - struttura delle imprese e relative strutture tecnologiche; - struttura occupazionale e fabbisogno di formazione; - andamento della produttività e redditività delle imprese; - pari opportunità; - verifica relativa alle eventuali problematiche eventualmente insorte in merito alla nuova sfera d'applicazione contrattuale; - l'andamento congiunturale con riferimento alle importazioni ed esportazioni dei prodotti; - l'evoluzione della situazione ambientale, in relazione sia agli adempimenti di legge, sia a situazioni particolarmente critiche che si dovessero evidenziaretutela dell'ambiente, anche con il coinvolgimento degli enti pubblici; - riferimento ai rapporti con le Istituzioni, nonchè le problematiche concernenti le "barriere architettoniche" nei luoghi eventualmente poste dal recepimento in legge delle direttive CEE in materia; - l'evoluzione degli assetti professionali, avuto riguardo anche alle nuove attività lavorative emergenti. Considerata la particolare rilevanza dei fenomeni connessi all'evoluzione delle professionalità conseguenti a nuove e significative attività lavorative intervenute nell'arco di lavoro al fine vigenza del presente contratto, l'osservatorio potrà formulare all'attenzione delle parti stipulanti, a seguito dei necessari esami ed approfondimenti propedeutici, specifiche proposte in ordine alla individuazione di favorirne il superamento, compatibilmente con le esigenze impiantistiche e/o tecnico-organizzative, anche attivando idonee iniziative per accedere a fonti di finanziamento previste dalle leggi vigenti; - monitoraggio sull'evoluzione dei profili professionali dei settori dell'Area Comunicazione con particolare riferimento alle figure professionali dell'ICT; - esaminare le problematiche relative all'attuazione della normativa sui congedi parentali frazionati. Gli Osservatori, sulla base dei compiti sopra stabiliti, potranno valutare la possibilità di promuovere studi o indagini su temi di comune interesse, definendo modalità e criteri di realizzazione, nonché le risorse necessarie per lo svolgimento delle stesse, con particolare riferimento aggiuntivi a quelle pubbliche. L'Osservatorio nazionale verrà costituito entro 6 mesi dalla stipula del presente c.c.n.lquelli in atto.: esso sarà composto, in termini paritetici, da 2 esponenti per ogni Organizzazione firmataria del c.c.n.l. ed avrà sede in Roma, presso EBNA. L'Osservatorio si riunisce con cadenza almeno semestrale. Nel frattempo le parti firmatarie daranno luogo ad incontri per la definizione del regolamento relativo al funzionamento, la prima delle quali si svolgerà il prossimo 19 giugno. All'atto della prima riunione i componenti l'Osservatorio definiranno la programmazione dell'attività. A livello regionale le parti si incontreranno per verificare le condizioni per la costituzione degli Osservatori regionali. Per quanto attiene relazioni sindacali e sistema contrattuale si fa riferimento a quanto previsto in materia dagli accordi interconfederali dell'artigianato. Fermo restando quanto previsto dalla legge n. 300/1970 che si intende integralmente recepita, tenuto conto che la sfera di applicazione del presente contratto collettivo nazionale di lavoro ricomprende anche le piccole-medie imprese dei settori dell'Area Comunicazione, le parti concordano sulla opportunità di avviare un confronto al fine di regolare in questi ambiti la rappresentanza sindacale e i diritti sindacali. Pertanto, e preso atto di quanto previsto dagli accordi interconfederali sul sistema contrattuale sottoscritti tra Confartigianato Imprese, CNA, Casartigiani, CLAAI e CGIL, CISL, UIL, le parti chiedono che a livello interconfederale sia aperto un negoziato per la definizione delle predette tematiche. Le imprese non artigiane che occupano più di 15 dipendenti in caso di passaggio al presente c.c.n.l. in attesa della definizione di quanto sopra, conservano in xxx xxxxxxxxxxx xx xxxxx xx xxxxxxx di diritti sindacali stabilite dalla regolamentazione precedentemente applicata. A livello nazionale, le parti convengono di affrontare i problemi inerenti l'occupazione femminile e l'applicazione della legge n. 125/1991 e successive modificazioni ed integrazioni sulle pari opportunità nei settori artigiani dell'area grafica della comunicazione. A livello regionale e territoriale, in applicazione dell'accordo interconfederale del 21 luglio 1988, le parti convengono che i Comitati paritetici, nella progettazione e sperimentazione di azioni positive e di pari opportunità, possono avvalersi dei dati a disposizione degli Osservatori. Compito dei Comitati sarà inoltre quello di proporre alle parti il percorso di realizzazione dei progetti di azioni positive.

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Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro Delle Aziende Del Settore Delle Telecomunicazioni

Osservatorio. Le parti convengono sulla necessità di dotarsi di una serie di strumenti di partecipazioneL'ANIEM-CONFAPI e le Organizzazioni sindacali FENEAL-UIL, FILCA-CISL e FILLEA-CGIL in attuazione a quanto disposto dal c.c.n.l. del settore manufatti in cemento e laterizi del 5 marzo 1991 costituiscono l'Osservatorio nazionale del settore che si articolerà a livello nazionale e regionaleterritoriale (regionale o provinciale) anche attraverso l'attività di Commissioni paritetiche referenti. L'Osservatorio nazionale per il suo funzionamento utilizzerà dati forniti dalle parti contraenti e da enti pubblici specializzati. L'Osservatorio nazionale sarà composto da 6 rappresentanti designati dalle parti in maniera paritetica e si riunirà in relazione al programma dei lavori prestabiliti di norma quadrimestralmente. L'Osservatorio nazionale sarà indirizzato alla conoscenza e all'esame delle specifiche problematiche con compiti permanenti di monitoraggio relativi agli andamenti produttivi e di mercato nazionale ed internazionale del settore con particolare riferimento a: - tecnologie e innovazioni di prodotti; - qualità dei prodotti; - innovazioni organizzative; - mercato e dinamiche occupazionali; - costo del lavoro e dinamiche delle retribuzioni; - elaborazione dei programmi di formazione e qualificazione della manodopera in relazione alle necessità di un più stretto rapporto tra la politica di programmazione e la formazione professionale; - le previsioni di mercato inerenti l'acquisizione di nuove commesse (private e pubbliche); - l'andamento degli investimenti complessivi del settore; - l'andamento, funzionali all'acquisizione le prospettive e l'evoluzione dell'occupazione all'interno dei settori, con particolare riferimento: - all'occupazione giovanile, in rapporto all'accordo interconfederale sui contratti di dati conoscitivi inerenti formazione e lavoro; - all'occupazione femminile, con le dinamiche economico- produttiverelative possibili azioni positive in linea con le disposizioni legislative vigenti in tema di parità uomo-donna; alle problematiche di inserimento dei lavoratori extracomunitari, i processi legislativi ed amministrativi che coinvolgono il sistema delle imprese dell'area della comunicazione. Pertanto le parti individuano nella costituzione dell'"Osservatorio nazionale" dei portatori di handicap e degli "Osservatori regionali" strumenti utili a favorire anche il funzionamento della struttura contrattuale prevista dal presente c.c.n.l., rappresentando altresì un momento di supporto delle possibilità partecipative del settore alle scelte di politica economica ed industriale. Quando le parti a livello regionale ne ravvedano l'esigenza, gli Osservatori possono essere costituiti anche a livello territoriale allorché ciò sia giustificato da particolari situazioni produttive ed occupazionali (aree sistema). Compiti degli Osservatori saranno: - l'andamento della produttività ed il livello di efficienza e competitività del settore; - l'andamento delle adesioni nel settore alla previdenza complementare e alla previdenza integrativa; - l'acquisizione delle informazioni relative ai progetti ed alle scelte di politica economica per l'artigianato, con dati disaggregati per comparto; - monitoraggio e azioni di sostegno alla contrattazione di secondo livello; - l'acquisizione di informazioni sull'andamento del mercato invalidi del lavoro, con particolare riferimento al Mezzogiorno, sui flussi occupazionali, apprendistato, contratti alle norme di inserimento, occupazione femminile, lavoro a domicilio, appalti; legge che li riguardano; - l'attivazione di iniziative, autonome o congiunte, per ampliare il flusso di informazioni sopra descritto, nei confronti di enti pubblici, istituti di ricerca pubblici o privati, ecc.; l'evoluzione della legislazione concernente l'attività produttiva e commerciale dei settori; - lo studio di migliori possibilità di utilizzo degli incentivi volti a qualificare il settore le tematiche della sicurezza e sviluppare l'occupazione; dell'ambiente anche in riferimento ai rapporti con le Istituzioni; - la valutazione e lo studio di progetti volti a migliorare la qualificazione e la formazione professionale; - l'esame delle necessità e delle prospettive del sistema di formazione professionale, finalizzato ad un diretto intervento a livello regionale delle parti in funzione delle esigenze produttive e del mercato del lavoro, dei fabbisogni formativi rilevati e delle risorse pubbliche all'uopo destinate; - l'esame delle prospettive e dei i problemi relativi ai processi di innovazione tecnologica; - ambiente; - struttura delle imprese e relative strutture tecnologiche; - struttura occupazionale e fabbisogno di formazione; - andamento dell'approvvigionamento della produttività e redditività delle imprese; - pari opportunità; - verifica relativa alle eventuali problematiche eventualmente insorte in merito alla nuova sfera d'applicazione contrattuale; - l'andamento congiunturale materia prima con riferimento alle importazioni norme di legge ed esportazioni dei prodotti; - l'evoluzione alla loro applicazione in sede amministrativa. L'Osservatorio nazionale potrà avvalersi di indagini conoscitive, finalizzate in particolare ad acquisire elementi relativi alle tecnologie di produzione, all'organizzazione della situazione ambientalesicurezza sui luoghi di lavoro, in relazione sia agli adempimenti di legge, sia a situazioni particolarmente critiche che si dovessero evidenziare, anche con il coinvolgimento degli enti pubblici; - le problematiche concernenti le "barriere architettoniche" all'igiene nei luoghi di lavoro lavoro, alla gestione degli scarti e dei residui di lavorazione. Le indagini conoscitive presso le imprese saranno svolte direttamente dall'ANIEM che fornirà all'Osservatorio nazionale risultati globali. All'interno dell'Osservatorio nazionale verranno realizzate iniziative atte alla sensibilizzazione degli Organi preposti in materia di formazione professionale e ambiente di lavoro. L'ANIEM e FENEAL-UIL, FILCA-CISL e FILLEA-CGIL definiranno il regolamento di attuazione, entro 3 mesi dalla data di stipula del c.c.n.l., dell'Osservatorio nazionale che potrà prevedere in relazione ai progetti unanimemente e concordemente definiti dalle parti, l'utilizzo di finanziamenti idonei allo sviluppo dei progetti stessi. L'Osservatorio nazionale avrà sede in xxx xxxxx Xxxxx Xxxxxx, 000 - Xxxx - c/o l'ANIEM. La partecipazione all'Osservatorio nazionale è gratuita. L'attività delle Commissioni paritetiche referenti a livello territoriale (regionali o provinciali) sarà orientata all'esame delle principali problematiche presenti sul territorio con particolare riferimento a: - andamenti di produttività, competitività e qualità prodotti; - ambiente di lavoro; sicurezza; - formazione professionale. La partecipazione alle Commissioni paritetiche referenti a livello territoriale è gratuita. In attuazione del Protocollo 23 luglio 1993 ed al fine di favorirne il superamento, compatibilmente con le esigenze impiantistiche e/o tecnico-organizzative, anche attivando idonee iniziative per accedere a fonti di finanziamento previste dalle leggi vigenti; - monitoraggio sull'evoluzione dei profili professionali dei settori dell'Area Comunicazione con particolare riferimento alle figure professionali dell'ICT; - esaminare le problematiche relative all'attuazione della normativa sui congedi parentali frazionati. Gli Osservatori, sulla base dei compiti sopra stabiliti, potranno valutare la possibilità di promuovere studi o indagini su temi di comune interesse, definendo modalità consolidare una politica industriale e criteri di realizzazione, nonché le risorse necessarie per lo svolgimento delle stesse, con particolare riferimento a quelle pubbliche. L'Osservatorio sindacale nazionale verrà costituito entro 6 mesi dalla stipula del presente c.c.n.l.: esso sarà composto, in termini paritetici, da 2 esponenti per ogni Organizzazione firmataria del c.c.n.l. ed avrà sede in Roma, presso EBNA. L'Osservatorio si riunisce con cadenza almeno semestrale. Nel frattempo le parti firmatarie daranno luogo ad incontri per la definizione del regolamento relativo al funzionamento, la prima delle quali si svolgerà il prossimo 19 giugno. All'atto della prima riunione i componenti l'Osservatorio definiranno la programmazione dell'attività. A livello regionale le parti si incontreranno per verificare le condizioni per la costituzione degli Osservatori regionali. Per quanto attiene relazioni sindacali e sistema contrattuale si fa riferimento a quanto previsto in materia dagli accordi interconfederali dell'artigianato. Fermo restando quanto previsto dalla legge n. 300/1970 che si intende integralmente recepita, tenuto conto che la sfera di applicazione del presente contratto collettivo nazionale di lavoro ricomprende anche le piccole-medie imprese dei settori dell'Area Comunicazionesettore, le parti concordano sulla opportunità di avviare un sistema di relazioni industriali avanzato e fondato su maggiori livelli di confronto e partecipazione. Le parti verificheranno, in appositi incontri semestrali, utilizzando i dati dell'Osservatorio nazionale, le linee di sviluppo del settore nelle sue articolazioni ed in tutti i suoi aspetti, al fine di regolare in questi ambiti la rappresentanza sindacale definire posizioni comuni e i diritti sindacalidi favorire quelle iniziative, anche pubbliche, idonee allo sviluppo del settore. PertantoSu richiesta di una delle parti, e preso atto di quanto previsto dagli accordi interconfederali sul sistema contrattuale sottoscritti tra Confartigianato Imprese, CNA, Casartigiani, CLAAI e CGIL, CISL, UIL, le parti chiedono che medesimi incontri si svolgeranno a livello interconfederale sia aperto un negoziato per la definizione delle predette tematiche. Le imprese non artigiane che occupano più territoriale sulle tematiche attinenti l'area di 15 dipendenti in caso di passaggio al presente c.c.n.l. in attesa della definizione di quanto sopra, conservano in xxx xxxxxxxxxxx xx xxxxx xx xxxxxxx di diritti sindacali stabilite dalla regolamentazione precedentemente applicata. A livello nazionale, le parti convengono di affrontare i problemi inerenti l'occupazione femminile e l'applicazione della legge n. 125/1991 e successive modificazioni ed integrazioni sulle pari opportunità nei settori artigiani dell'area grafica della comunicazione. A livello regionale e territoriale, in applicazione dell'accordo interconfederale del 21 luglio 1988, le parti convengono che i Comitati paritetici, nella progettazione e sperimentazione di azioni positive e di pari opportunità, possono avvalersi dei dati a disposizione degli Osservatori. Compito dei Comitati sarà inoltre quello di proporre alle parti il percorso di realizzazione dei progetti di azioni positiveriferimento.

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Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro

Osservatorio. 1) Le parti convengono parti, al fine di analizzare congiuntamente quei fenomeni sociali ed economici che abbiano un riflesso sulle scelte contrattuali ritengono di sviluppare l'attività del già costituito Osservatorio nazionale quale sede permanente di incontro tra le parti. L'Osservatorio - ferma restando l'autonomia dell'attività imprenditoriale e le rispettive distinte responsabilità degli imprenditori e delle XX.XX. - analizzerà e valuterà con la periodicità richiesta dai problemi in discussione, e comunque di norma con periodicità annuale, le questioni suscettibili di avere incidenza sulla necessità di dotarsi di una serie di strumenti di partecipazione, a livello nazionale e regionale, funzionali all'acquisizione di dati conoscitivi inerenti le dinamiche economico- produttive, i processi legislativi ed amministrativi che coinvolgono il sistema delle imprese dell'area della comunicazione. Pertanto le parti individuano nella costituzione dell'"Osservatorio nazionale" e degli "Osservatori regionali" strumenti utili a favorire anche il funzionamento della struttura contrattuale prevista dal presente c.c.n.l., rappresentando altresì un momento di supporto delle possibilità partecipative situazione complessiva del settore alle scelte del vetro e dei singoli comparti che lo compongono, al fine di politica economica individuare le occasioni di sviluppo ed industrialei momenti di eventuale criticità. Quando le Le analisi svolte dalle parti a livello regionale ne ravvedano l'esigenza, gli Osservatori possono essere costituiti anche a livello territoriale allorché ciò sia giustificato da particolari situazioni produttive ed occupazionali (aree sistema)all'interno dell'Osservatorio nazionale potranno fornire elementi oggetto di valutazione per l'attività di competenza delle stesse. Compiti degli Osservatori sarannoSaranno oggetto d'esame congiunto: - l'andamento del mercato nazionale ed internazionale nonché le prospettive produttive del settore, l'andamento dell'import-export ed i dati previsionali sugli investimenti e sulla ricerca con la indicazione relativa ai comparti produttivi di più significativa rilevanza e gli effetti sull'occupazione, con particolare riguardo alle aree di crisi; - le problematiche occupazionali e gli effetti sull'organizzazione del lavoro derivanti dall'introduzione di rilevanti innovazioni tecnologiche e da significative ristrutturazioni industriali in relazione anche alla possibilità di realizzare programmi formativi e di riqualificazione professionale dei lavoratori interessati; - i problemi relativi ai conferimenti di servizi ed attività di appalto con riferimento all'occupazione ed alla sicurezza sul lavoro nel contesto della produttività terziarizzazione delle attività; - l'andamento della contrattazione aziendale; - le modalità di applicazione della normativa sull'orario di lavoro; - gli sviluppi della normativa sia nazionale che comunitaria in materia di orario di lavoro, valutandone gli impatti sul settore; - lo stato di attuazione degli accordi interconfederali sui C.A.E.; - i temi generali che riguardano i lavoratori con qualifica di quadro; - le prospettive di allineamento sul fronte della legislazione italiana e comunitaria del trattamento normativo di operai ed impiegati; - le novità legislative italiane e dell'Unione europea che hanno diretto riflesso sul settore del vetro e sulle normative contrattuali; - l'elaborazione ed il livello sostegno di efficienza programmi di sviluppo settoriali, in funzione anche della loro capacità di favorire azioni mirate all'incremento dei consumi vetrari nell'economia nazionale, al risparmio energetico, alla difesa dell'ambiente e dell'occupazione da presentare alle pubbliche autorità ed agli Organi legislativi; - l'andamento dei costi, compreso quello del lavoro, anche rispetto ai principali Paesi concorrenti ed il rapporto tra il costo del lavoro stesso e le leggi in materia contributiva, assistenziale ed antinfortunistica, anche ai fini di una valutazione della competitività del settore; internazionale; - l'andamento delle adesioni nel settore alla previdenza complementare retribuzioni di fatto con riferimento ai principali istituti retributivi, con periodicità e alla previdenza integrativa; metodologie da definire congiuntamente; - l'acquisizione delle informazioni l'andamento dell'occupazione in particolare di quella giovanile nei diversi settori merceologici con riferimento alle aree di crisi; - le tematiche inerenti le molestie sessuali; - le tematiche inerenti il "mobbing"; - le tematiche relative ai progetti ed alle scelte lavoratori di politica economica per l'artigianato, con dati disaggregati per comparto; cui alla L. n. 190/1985 (quadri); - monitoraggio la presenza di lavoratori immigrati nell'industria del vetro e azioni la loro integrazione nei luoghi di sostegno alla contrattazione di secondo livello; - l'acquisizione di informazioni sull'andamento del mercato del lavoro, lavoro con particolare riferimento al Mezzogiornoloro grado di alfabetizzazione e conoscenza della lingua italiana; - valorizzazione della figura del delegato sociale, sui flussi occupazionali, apprendistato, contratti di inserimento, occupazione ove esistente; - l'andamento dell'occupazione femminile, in particolare nelle aree di crisi, con le relative possibili azioni finalizzate al conseguimento delle pari opportunità secondo le previsioni del D.Lgs. 11 aprile 2006, n. 198, nonché di quanto dovesse essere stabilito da nuove disposizioni legislative in merito. Su quest'ultima problematica le parti, nel confermare l'impegno alle pari opportunità sia all'accesso al lavoro a domiciliosia alla dinamica di carriera, appalti; in apposito Comitato misto, avvalendosi di consolidate esperienze maturate in ambito aziendale, favoriranno la migliore realizzazione delle pari opportunità, individuando altresì suggerimenti per l'auspicato dialogo tra le parti confederali sulla materia. Saranno individuate azioni informative e formative da indicare alle imprese per facilitare: - l'attivazione di iniziative, autonome o congiunte, per ampliare il flusso di informazioni sopra descritto, nei confronti di enti pubblici, istituti di ricerca pubblici o privati, ecc.; - lo studio di migliori possibilità di utilizzo degli incentivi volti a qualificare il settore e sviluppare l'occupazione; - la valutazione e lo studio di progetti volti a migliorare la qualificazione e la formazione professionale; - l'esame reinserimento produttivo delle necessità e delle prospettive del sistema di formazione professionale, finalizzato ad un diretto intervento a livello regionale delle parti in funzione delle esigenze produttive e del mercato del lavoro, dei fabbisogni formativi rilevati e delle risorse pubbliche all'uopo destinate; - l'esame delle prospettive lavoratrici e dei problemi relativi ai processi lavoratori a seguito di innovazione tecnologica; assenze per maternità e paternità; - ambiente; - struttura delle imprese e relative strutture tecnologiche; - struttura occupazionale e fabbisogno di formazione; - andamento della produttività e redditività delle imprese; - pari opportunità; - verifica relativa alle eventuali problematiche eventualmente insorte in merito alla nuova sfera d'applicazione contrattuale; - l'andamento congiunturale con riferimento alle importazioni ed esportazioni dei prodotti; - l'evoluzione della situazione ambientale, in relazione sia agli adempimenti di legge, sia a situazioni particolarmente critiche che si dovessero evidenziare, anche con il coinvolgimento degli enti pubblici; - le problematiche concernenti le "barriere architettoniche" nei luoghi di lavoro al fine di favorirne il superamento, compatibilmente con le esigenze impiantistiche e/o tecnico-organizzative, anche attivando idonee iniziative per accedere a fonti di finanziamento previste dalle leggi vigenti; - monitoraggio sull'evoluzione dei profili professionali dei settori dell'Area Comunicazione con particolare riferimento alle figure professionali dell'ICT; - esaminare le problematiche relative all'attuazione della normativa sui congedi parentali frazionati. Gli Osservatori, sulla base dei compiti sopra stabiliti, potranno valutare la possibilità di promuovere studi o indagini su temi progetti per l'abbattimento delle barriere architettoniche e per l'inserimento lavorativo mirato di comune interesselavoratori extracomunitari, definendo disabili e di altre categorie dello svantaggio sociale, anche in relazione alla utilizzabilità dei finanziamenti e alle modalità previsti dalle leggi nazionali e criteri regionali, oltreché comunitarie; - le possibilità di realizzazioneconcorrere alla diffusione della conoscenza presso le aziende di elenchi di imprese cooperative con personale appartenente alle fasce deboli, nonché le risorse necessarie per lo svolgimento delle stesse, con particolare riferimento a quelle pubbliche. L'Osservatorio nazionale verrà costituito entro 6 mesi dalla stipula del presente c.c.n.l.: esso sarà composto, in termini paritetici, da 2 esponenti per ogni Organizzazione firmataria del c.c.n.l. ed avrà sede in Roma, presso EBNA. L'Osservatorio si riunisce con cadenza almeno semestrale. Nel frattempo le parti firmatarie daranno luogo ad incontri per la definizione del regolamento relativo al funzionamento, la prima delle quali si svolgerà il prossimo 19 giugno. All'atto della prima riunione i componenti l'Osservatorio definiranno la programmazione dell'attività. A livello regionale le parti si incontreranno per verificare le condizioni per la costituzione degli Osservatori regionali. Per quanto attiene relazioni sindacali e sistema contrattuale si fa riferimento a quanto previsto in materia dagli accordi interconfederali dell'artigianato. Fermo restando quanto previsto dalla legge n. 300/1970 che si intende integralmente recepita, tenuto conto che la sfera realizzazione di applicazione del presente contratto collettivo nazionale di lavoro ricomprende anche le piccole-medie imprese dei settori dell'Area Comunicazione, le parti concordano sulla opportunità di avviare un confronto al fine di regolare in questi ambiti la rappresentanza sindacale e i diritti sindacali. Pertanto, e preso atto di quanto previsto dagli accordi interconfederali sul sistema contrattuale sottoscritti tra Confartigianato Imprese, CNA, Casartigiani, CLAAI e CGIL, CISL, UIL, le parti chiedono che a livello interconfederale sia aperto un negoziato per la definizione delle predette tematiche. Le imprese non artigiane che occupano più di 15 dipendenti in caso di passaggio al presente c.c.n.l. in attesa della definizione di quanto sopra, conservano in xxx xxxxxxxxxxx xx xxxxx xx xxxxxxx di diritti sindacali stabilite dalla regolamentazione precedentemente applicata. A livello nazionale, le parti convengono di affrontare i problemi inerenti l'occupazione femminile e l'applicazione della legge n. 125/1991 e successive modificazioni ed integrazioni sulle pari opportunità nei settori artigiani dell'area grafica della comunicazione. A livello regionale e territoriale, in applicazione dell'accordo interconfederale del 21 luglio 1988, le parti convengono che i Comitati paritetici, nella progettazione e sperimentazione di azioni positive e di pari opportunità, possono avvalersi dei dati a disposizione degli Osservatori. Compito dei Comitati sarà inoltre quello di proporre alle parti il percorso di realizzazione dei progetti di azioni positiveattività esterne.

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