Common use of Indennità di trasferta Clause in Contracts

Indennità di trasferta. L'indennità di trasferta ricorre quando un lavoratore opera al di fuori del territorio del comune o dell'area intercomunale dove è collocata la propria sede di lavoro. L'area intercomunale non può avere un'estensione superiore ad una distanza di 25 Km dai confini del comune di assegnazione della propria sede di lavoro. Le spese di viaggio, vitto e pernottamento vengono rimborsate e compensate a piè di lista in base alle modalità e ai limiti di seguito riportati. Il rimborso delle spese di trasporto comprende quelle di viaggio per e da la località di missione con uno dei mezzi sotto specificati e quelle di trasferimento nell'ambito della stessa località. I mezzi di trasporto consentiti sono tutti quelli pubblici, ma l'utilizzo dell'aereo deve essere preventivamente e specificatamente autorizzato. E' consentito anche l'uso, a richiesta e previa specifica autorizzazione, del proprio automezzo, ma in tal caso il dipendente deve rilasciare al datore di lavoro dichiarazione liberatoria delle responsabilità connesse all'utilizzazione del mezzo (danni a terzi, a cose di terzi, a cose proprie). Il rimborso delle spese per l'uso della propria autovettura viene effettuato in base alle percorrenze chilometriche e alle tariffe previste dalle tabelle ACI. Il rimborso delle spese di alloggio per il pernottamento non comprende la categoria di lusso ed è riconosciuto quando il dipendente è impegnato in prestazioni fuori sede al mattino successivo, ovvero quando il protrarsi dell'impegno lavorativo non consenta il rientro in residenza alla sera. Le spese per i pasti sono rimborsate fino a concorrenza di lire 100.000 (euro 51,64) giornaliere con un massimale di lire 60.000 (euro 30,98) per singolo pasto. Al dipendente compete, altresì, per ogni trasferta superiore alle 12 ore un'indennità pari a lire 15.000 (euro 7,74), e per le trasferte superiori alle 24 ore un'indennità pari a lire 30.000 (euro 15,49). Tali indennità vengono raddoppiate in caso di trasferte all'estero.

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Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro, Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro

Indennità di trasferta. L'indennità di trasferta ricorre quando un Il nostro ordinamento legislativo non ha provveduto a dare una definizione dell’istituto della trasferta, pertanto secondo orientamenti giurisprudenziali si intende per tale, il mutamento provvisorio e temporaneo del luogo in cui abitualmente il lavoratore opera esegue la prestazione lavorativa, disposto unilateralmente dall'imprenditore nell'esercizio dei suoi poteri organizzativi ( Sentenza Cassazione del 14 agosto 1998, n.8004). E’ la contrattazione collettiva a disciplinare in maniera esaustiva la trasferta, indicando i relativi compensi, indennità o rimborsi al di fuori del territorio del comune o dell'area intercomunale dove è collocata la propria sede personale inviato in missione in una località diversa dal normale luogo di lavoro. L'area intercomunale non può avere un'estensione superiore ad una distanza Alcune difficoltà sorgono in merito alla natura retributiva di 25 Km dai confini tali compensi, all’eventuale incidenza sugli altri elementi della retribuzione ed all’assoggettabilità a contribuzione ed al prelievo fiscale ( Sentenza Cassazione del comune di assegnazione della propria sede di lavoro. Le spese di viaggio30 luglio 1993, vitto e pernottamento vengono rimborsate e compensate a piè di lista in base alle modalità e ai limiti di seguito riportati. Il rimborso delle spese di trasporto comprende quelle di viaggio per e da la località di missione con uno dei mezzi sotto specificati e quelle di trasferimento nell'ambito della stessa localitàn.8512; Sentenza Corte Costituzionale del 03 maggio 1993, n.239). I mezzi CCNL generalmente stabiliscono un’indennità di trasporto consentiti sono tutti quelli pubblicitrasferta che può essere di importo prestabilito, ma l'utilizzo dell'aereo deve essere preventivamente e specificatamente autorizzatoin misura fissa o in percentuale sulla retribuzione giornaliera. E' consentito anche l'usoL’indennità, calcolata sugli elementi base della retribuzione giornaliera, va corrisposta per tutte le giornate in cui dura la missione stessa, comprese le festività, le domeniche, le giornate di assenza per infortunio o malattia, durante le quali il lavoratore è costretto a richiesta e previa specifica autorizzazionerimanere fuori sede. Non viene corrisposta invece, del proprio automezzo, ma nel caso in tal caso il dipendente deve rilasciare al datore cui la retribuzione resta sospesa a causa di lavoro dichiarazione liberatoria delle responsabilità connesse all'utilizzazione del mezzo (danni a terzi, a cose di terzi, a cose proprie). Il rimborso delle spese per l'uso della propria autovettura viene effettuato in base alle percorrenze chilometriche e alle tariffe previste dalle tabelle ACI. Il rimborso delle spese di alloggio per il pernottamento permessi non comprende la categoria di lusso ed è riconosciuto quando il dipendente è impegnato in prestazioni fuori sede al mattino successivo, ovvero quando il protrarsi dell'impegno lavorativo non consenta il rientro in residenza alla sera. Le spese per i pasti sono rimborsate fino a concorrenza di lire 100.000 (euro 51,64) giornaliere con un massimale di lire 60.000 (euro 30,98) per singolo pasto. Al dipendente compete, altresì, per ogni trasferta superiore alle 12 ore un'indennità pari a lire 15.000 (euro 7,74), e per le trasferte superiori alle 24 ore un'indennità pari a lire 30.000 (euro 15,49). Tali indennità vengono raddoppiate in caso di trasferte all'esteroretribuiti o assenze ingiustificate.

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Indennità di trasferta. L'indennità di trasferta ricorre quando un lavoratore opera al di fuori del territorio del comune o dell'area intercomunale dove è collocata la propria sede di lavoro. L'area intercomunale non può avere un'estensione superiore ad una distanza di 25 Km dai confini del comune di assegnazione della propria sede di lavoro. Le spese di viaggio, vitto e pernottamento vengono rimborsate e compensate a piè di lista in base alle modalità e ai limiti di seguito riportati. Il rimborso delle spese di trasporto comprende quelle di viaggio per e da la località di missione con uno dei mezzi sotto specificati e quelle di trasferimento nell'ambito della stessa località. I mezzi di trasporto consentiti sono tutti quelli pubblici, ma l'utilizzo dell'aereo deve essere preventivamente e specificatamente autorizzato. E' consentito anche l'uso, a richiesta e previa specifica autorizzazione, del proprio automezzo, ma in tal caso il dipendente deve rilasciare al datore di lavoro dichiarazione liberatoria delle responsabilità connesse all'utilizzazione del mezzo (danni a terzi, a cose di terzi, a cose proprie). Il rimborso delle spese per l'uso della propria autovettura viene effettuato in base alle percorrenze chilometriche e alle tariffe previste dalle tabelle ACI. Il rimborso delle spese di alloggio per il pernottamento non comprende la categoria di lusso ed è riconosciuto quando il dipendente è impegnato in prestazioni fuori sede al mattino successivo, ovvero quando il protrarsi dell'impegno lavorativo non consenta il rientro in residenza alla sera. Le spese per i pasti sono rimborsate fino a concorrenza di lire 100.000 (euro 51,64) giornaliere € 51,64 giornalieri con un massimale di lire 60.000 (euro 30,98) € 30,98 per singolo pasto. Al dipendente compete, altresì, per ogni trasferta superiore alle 12 ore un'indennità pari a lire 15.000 (euro 7,74)€ 8,44, e per le trasferte superiori alle 24 ore un'indennità pari a lire 30.000 (euro 15,49)16,88. Tali indennità vengono raddoppiate in caso di trasferte all'estero.

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Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro