APPENDICE. A livello teorico, per riflettere il cambiamento in atto e rendere conto di queste evoluzioni, sono emersi nuovi concetti e nuove definizioni: si è iniziato ad utilizzare termini espansivi ed evolutivi come ad esempio CSV (Creating Shared Value) o CSI (Corporate Social innovation). Airi - Associazione Italiana per la Ricerca Industriale. Tutti i diritti riservati. Documentazione riservata ad wuwswo .paierri.sitonale per ▇▇▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇ - UNIONCAMERE GiuseRpipceercSaaelod nInianoPviaazzizoaneSRaellsupsotniosa2b1ile0i0n1I8ta7liaR>om4a3 REPORT RICERCA ED INNOVAZIONE RESPONSABILE IN ITALIA CREATING SHARED VALUE Tale concetto è introdotto nel 2011 da ▇▇▇▇▇▇ e ▇▇▇▇▇▇, e consiste nel riconoscere un legame di mutua dipendenza tra la competitività di un’azienda e lo stato di salute delle comunità di riferimento della stessa. Le basi per una nuova ondata di crescita globale risiedono nella capacità di riconoscere e capitalizzare sul legame tra progresso economico e progresso sociale e ambientale, portando all’evoluzione e a una ridefinizione del capitalismo stesso. Per creare valore condiviso, le aziende possono agire a differenti livelli, quale il prodotto, la catena di produzione, o la più vasta catena del valore, includendo la comunità di riferimento. esempio, i quali hanno aperto nuovi mercati, prima scoperti, soddisfacendo al contempo un bisogno disatteso. Questa categoria tocca anche il filone della cosiddetta frugal innovation.
Appears in 2 contracts
Sources: Accordo Airi CNR Per La Rri, Accordo Airi CNR Per La Rri
APPENDICE. A livello teorico, Queste Imprese sono ben disponibili ad affrontare i rischi imprenditoriali connessi all’Innovazione ma non hanno le risorse per riflettere il cambiamento in atto e rendere conto affrontare i rischi tecnici di queste evoluzioni, sono emersi nuovi concetti e nuove definizioni: si è iniziato ad utilizzare termini espansivi ed evolutivi come ad esempio CSV (Creating Shared Value) o CSI (Corporate Social innovation)una ricerca applicata. Airi - Associazione Italiana per la Ricerca Industriale. Tutti i diritti riservati. Documentazione riservata ad wuwswo .paierri.sitonale per ▇▇▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇ - UNIONCAMERE GiuseRpipceercSaaelod nInianoPviaazzizoaneSRaellsupsotniosa2b1ile0i0n1I8ta7liaRGiuseRpipceercSaaelodnInianPoviaazzizoaneSRaellsupsotniosa2b1ile0i0n1I8ta7liRa >om4a3 om7a5 REPORT RICERCA ED INNOVAZIONE RESPONSABILE IN ITALIA CREATING SHARED VALUE Tale concetto Gli “opinion-leaders” (politici, imprenditori, intellettuali, managers, rappresentanti del mondo della finanza) sono oggi concordi nell’affermare che per uscire dalla parabola del declino occorre promuovere la collaborazione tra sistema imprenditoriale e Comunità Scientifica. E lo stesso sistema accademico sta facendo sforzi per guardare con interesse maggiore che nel passato al mondo delle Imprese. Dall’analisi sopra descritta, è introdotto nel 2011 evidente che il Sistema della Ricerca Pubblica, per poter dare una risposta positiva a questa istanza, dovrebbe poter offrire al sistema delle Imprese nuove tecnologie, cioè risultati di attività di ricerca applicata svolta nell’ambito della Ricerca Pubblica stessa, ricordando che i caratteri distintivi della ricerca applicata sono: Team di ricerca organizzati, il che significa gerarchie, selezione degli obiettivi, priorità; Project management, il che significa attività pianificate e controllate; Protezione della proprietà intellettuale, il che significa mantenimento del segreto industriale e brevettazione. Tutto questo rappresenta una criticità importante che non deriva da difficoltà di natura tecnica, ma è piuttosto relazionata al fatto che il sistema di valori e di regole nella ricerca pubblica è fondamentalmente basato su criteri bibliometrici e premia il numero di pubblicazioni, comportando come conseguenza il prevalere della sindrome del “publish or perish” che conduce ad una frenetica attività di pubblicazione e a considerazione la collaborazione con le Imprese un valore non riconosciuto. In relazione a questo scenario del Paese, pensiamo che la soluzione migliore sia quella dell’adozione di un modello “Quadrupla Elica”, il quale ha l’obiettivo di promuovere un ambiente innovativo (che potrebbe configurarsi come una comunità di pratica), non controllato da nessuno degli attori in maniera individuale, ma incoraggiato da tutti loro. In altre parole, il necessario meccanismo relazionale imposto dal modello implica che ognuno dei tre sistemi coinvolti assuma progressivamente funzioni e connotati storicamente associati agli altri due, ridimensionando il proprio ruolo all’interno della società e dando vita a processi co- evolutivi del fare ricerca. Tali tipologie di Istituzioni devono tendere a lavorare in maniera congiunta, generando diverse sovrapposizioni di reti di comunicazione ed aspettative e riformulando ininterrottamente gli accordi istituzionali tra loro. Queste interrelazioni, poi, si succedono contemporaneamente anche all’interno di ogni singolo attore, riconsiderando continuamente strutture, caratteristiche e obiettivi. Il modello, considerato nell’attuale dibattito come un meccanismo utile per innescare e sostenere dinamiche di sviluppo basate sull’innovazione e sul progresso tecnologico, può essere declinato in termini di Trasferimento Tecnologico, inteso in questa sede come uno strumento di politica relazionale la cui adozione mira a favorire Airi - Associazione Italiana per la Ricerca Industriale. Tutti i diritti riservati. Documentazione riservata ad 7u6so<peRricseorncaa leedpInenr oGviauzsioenpepReeSspaolonnsaiabi-leUinNIItOalNiaCAMERE ▇▇▇▇▇▇▇▇ e ▇▇▇▇▇▇▇ Piazza Sallustio 21 ▇▇▇▇▇▇▇▇▇.▇▇▇▇▇▇▇.▇▇ la generazione di un’impresa innovativa (prodotto, servizio, processo) con la co- presenza attiva di talenti scientifici e consiste nel riconoscere di ricerca, competenze manageriali e sostegno finanziario statale (governo centrale e locale). Un contributo positivo in tale ottica potrebbe venire da nuovi modelli didattici che facilitino il Trasferimento Tecnologico. L’apertura degli studenti verso il mondo imprenditoriale diventa un’esigenza, non soltanto per l’importanza di creare realtà imprenditoriali a sempre più forte carica innovativa, capaci quindi di sostenere i cambiamenti in atto sia dal punto di vista tecnologico che sociale, ma anche per l’importanza di diffondere una “sensibilità” verso un’imprenditoria sempre più attenta agli aspetti sociali. Non si parla in tal senso soltanto di fornire conoscenze legate alla responsabilità sociale dell’impresa, ma anche e soprattutto di diffondere competenze che aiutino gli studenti a comprendere meglio la complessità del mondo, laddove una netta separazione tra aspetti sociali ed economici non è più possibile. La realizzazione di laboratori didattici integrativi in cui sviluppare tali pratiche è un legame esempio di mutua dipendenza tra la competitività strumento che consente di un’azienda e lo stato di salute delle comunità di riferimento della stessaarrivare a questo risultato. Le basi per imprese possono, in tal senso, lanciare sfide di diverso genere che coinvolgono gli studenti i quali, in gruppi multidisciplinari e applicando metodologie di tipo collaborativo, hanno la possibilità di mettere in pratica i concetti teorici appresi nel loro percorso didattico e sviluppare idee e soluzioni rispondenti a tali specifiche sfide. Il tema della valorizzazione della ricerca pubblica resta in effetti centrale nel Paese, anche perché – se è vero che le nostre strutture e laboratori di eccellenza si concentrano principalmente in una nuova ondata trentina di crescita globale risiedono nella capacità Enti e Università – è altrettanto vero che ancora molto meno sono quelli/e capaci LA RICERCA RESPONSABILE di riconoscere valorizzare appieno il proprio portafoglio brevettuale di tecnologie e capitalizzare sul legame tra progresso economico e progresso sociale e ambientaledi know how. L’INNOVAZIONE RESPONSABILE Probabilmente un modello di Trasferimento Tecnologico Verticale (TTV) non ha dato i risultati sperati e, portando all’evoluzione ad ogni modo, negli ultimi anni i fenomeni di Open Innovation hanno in qualche modo indebolito l’efficacia del modello del TTV. Questo è avvenuto con lo sviluppo di piattaforme tecnologiche che accrescono gli asset immateriali delle imprese che li sfruttano più abilmente: oggi infatti LA NECESSITÀ DI FARE SISTEMA essi non si limitano più al valore dei titoli di proprietà intellettuale e a una ridefinizione quello del capitalismo stesso. Per creare capitale umano e organizzativo, ma anche al valore condivisodelle soluzioni produttive e commerciali generate dalla condivisione dei problemi con le comunità dei ricercatori, le aziende possono agire a differenti livelli, quale il prodotto, la catena di produzione, o la più vasta catena del valore, includendo la comunità di riferimento. esempio, i quali hanno aperto nuovi mercati, prima scoperti, soddisfacendo al contempo un bisogno disatteso. Questa categoria tocca anche il filone della cosiddetta frugal innovationdei consumatori e degli utenti.
Appears in 1 contract
Sources: Accordo Airi CNR Per La Rri
APPENDICE. A livello teorico, Queste Imprese sono ben disponibili ad affrontare i rischi imprenditoriali connessi all’Innovazione ma non hanno le risorse per riflettere il cambiamento in atto e rendere conto affrontare i rischi tecnici di queste evoluzioni, sono emersi nuovi concetti e nuove definizioni: si è iniziato ad utilizzare termini espansivi ed evolutivi come ad esempio CSV (Creating Shared Value) o CSI (Corporate Social innovation)una ricerca applicata. Airi - Associazione Italiana per la Ricerca Industriale. Tutti i diritti riservati. Documentazione riservata ad wuwswo .paierri.sitonale per ▇▇▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇ - UNIONCAMERE GiuseRpipceercSaaelod nInianoPviaazzizoaneSRaellsupsotniosa2b1ile0i0n1I8ta7liaRGiuseRpipceercSaaelodnInianPoviaazzizoaneSRaellsupsotniosa2b1ile0i0n1I8ta7liRa >om4a3 om7a5 REPORT RICERCA ED INNOVAZIONE RESPONSABILE IN ITALIA CREATING SHARED VALUE Tale concetto Gli “opinion-leaders” (politici, imprenditori, intellettuali, managers, rappresentanti del mondo della finanza) sono oggi concordi nell’affermare che per uscire dalla parabola del declino occorre promuovere la collaborazione tra sistema imprenditoriale e Comunità Scientifica. E lo stesso sistema accademico sta facendo sforzi per guardare con interesse maggiore che nel passato al mondo delle Imprese. Dall’analisi sopra descritta, è introdotto nel 2011 evidente che il Sistema della Ricerca Pubblica, per poter dare una risposta positiva a questa istanza, dovrebbe poter offrire al sistema delle Imprese nuove tecnologie, cioè risultati di attività di ricerca applicata svolta nell’ambito della Ricerca Pubblica stessa, ricordando che i caratteri distintivi della ricerca applicata sono: Team di ricerca organizzati, il che significa gerarchie, selezione degli obiettivi, priorità; Project management, il che significa attività pianificate e controllate; Protezione della proprietà intellettuale, il che significa mantenimento del segreto industriale e brevettazione. Tutto questo rappresenta una criticità importante che non deriva da difficoltà di natura tecnica, ma è piuttosto relazionata al fatto che il sistema di valori e di regole nella ricerca pubblica è fondamentalmente basato su criteri bibliometrici e premia il numero di pubblicazioni, comportando come conseguenza il prevalere della sindrome del “publish or perish” che conduce ad una frenetica attività di pubblicazione e a considerazione la collaborazione con le Imprese un valore non riconosciuto. In relazione a questo scenario del Paese, pensiamo che la soluzione migliore sia quella dell’adozione di un modello “Quadrupla Elica”, il quale ha l’obiettivo di promuovere un ambiente innovativo (che potrebbe configurarsi come una comunità di pratica), non controllato da nessuno degli attori in maniera individuale, ma incoraggiato da tutti loro. In altre parole, il necessario meccanismo relazionale imposto dal modello implica che ognuno dei tre sistemi coinvolti assuma progressivamente funzioni e connotati storicamente associati agli altri due, ridimensionando il proprio ruolo all’interno della società e dando vita a processi co- evolutivi del fare ricerca. Tali tipologie di Istituzioni devono tendere a lavorare in maniera congiunta, generando diverse sovrapposizioni di reti di comunicazione ed aspettative e riformulando ininterrottamente gli accordi istituzionali tra loro. Queste interrelazioni, poi, si succedono contemporaneamente anche all’interno di ogni singolo attore, riconsiderando continuamente strutture, caratteristiche e obiettivi. Il modello, considerato nell’attuale dibattito come un meccanismo utile per innescare e sostenere dinamiche di sviluppo basate sull’innovazione e sul progresso tecnologico, può essere declinato in termini di Trasferimento Tecnologico, inteso in questa sede come uno strumento di politica relazionale la cui adozione mira a favorire Airi - Associazione Italiana per la Ricerca Industriale. Tutti i diritti riservati. Documentazione riservata ad 7u6so<peRricseorncaa leedpInenr oGviauzsioenpepReeSspaolonnsaiabi-leUinNIItOalNiaCAMERE ▇▇▇▇▇▇▇▇ e ▇▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇▇▇ ▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇▇▇.▇▇▇▇▇▇▇.▇▇ la generazione di un’impresa innovativa (prodotto, servizio, processo) con la co- presenza attiva di talenti scientifici e consiste nel riconoscere di ricerca, competenze manageriali e sostegno finanziario statale (governo centrale e locale). Un contributo positivo in tale ottica potrebbe venire da nuovi modelli didattici che facilitino il Trasferimento Tecnologico. L’apertura degli studenti verso il mondo imprenditoriale diventa un’esigenza, non soltanto per l’importanza di creare realtà imprenditoriali a sempre più forte carica innovativa, capaci quindi di sostenere i cambiamenti in atto sia dal punto di vista tecnologico che sociale, ma anche per l’importanza di diffondere una “sensibilità” verso un’imprenditoria sempre più attenta agli aspetti sociali. Non si parla in tal senso soltanto di fornire conoscenze legate alla responsabilità sociale dell’impresa, ma anche e soprattutto di diffondere competenze che aiutino gli studenti a comprendere meglio la complessità del mondo, laddove una netta separazione tra aspetti sociali ed economici non è più possibile. La realizzazione di laboratori didattici integrativi in cui sviluppare tali pratiche è un legame esempio di mutua dipendenza tra la competitività strumento che consente di un’azienda e lo stato di salute delle comunità di riferimento della stessaarrivare a questo risultato. Le basi per imprese possono, in tal senso, lanciare sfide di diverso genere che coinvolgono gli studenti i quali, in gruppi multidisciplinari e applicando metodologie di tipo collaborativo, hanno la possibilità di mettere in pratica i concetti teorici appresi nel loro percorso didattico e sviluppare idee e soluzioni rispondenti a tali specifiche sfide. Il tema della valorizzazione della ricerca pubblica resta in effetti centrale nel Paese, anche perché – se è vero che le nostre strutture e laboratori di eccellenza si concentrano principalmente in una nuova ondata trentina di crescita globale risiedono nella capacità Enti e Università – è altrettanto vero che ancora molto meno sono quelli/e capaci LA RICERCA RESPONSABILE di riconoscere valorizzare appieno il proprio portafoglio brevettuale di tecnologie e capitalizzare sul legame tra progresso economico e progresso sociale e ambientaledi know how. L’INNOVAZIONE RESPONSABILE Probabilmente un modello di Trasferimento Tecnologico Verticale (TTV) non ha dato i risultati sperati e, portando all’evoluzione ad ogni modo, negli ultimi anni i fenomeni di Open Innovation hanno in qualche modo indebolito l’efficacia del modello del TTV. Questo è avvenuto con lo sviluppo di piattaforme tecnologiche che accrescono gli asset immateriali delle imprese che li sfruttano più abilmente: oggi infatti LA NECESSITÀ DI FARE SISTEMA essi non si limitano più al valore dei titoli di proprietà intellettuale e a una ridefinizione quello del capitalismo stesso. Per creare capitale umano e organizzativo, ma anche al valore condivisodelle soluzioni produttive e commerciali generate dalla condivisione dei problemi con le comunità dei ricercatori, le aziende possono agire a differenti livelli, quale il prodotto, la catena di produzione, o la più vasta catena del valore, includendo la comunità di riferimento. esempio, i quali hanno aperto nuovi mercati, prima scoperti, soddisfacendo al contempo un bisogno disatteso. Questa categoria tocca anche il filone della cosiddetta frugal innovationdei consumatori e degli utenti.
Appears in 1 contract
Sources: Accordo Airi CNR Per La Rri