Common use of Indennità di malattia Clause in Contracts

Indennità di malattia. Il trattamento economico di malattia per i lavoratori con part-time verticale e orizzontale dovrà essere riproporzionato in base alla ridotta entità della prestazione lavorativa.105 L’art. 60 del Dlgs 151 del 2001 prevede che la lavoratrice e il lavoratore part-time hanno diritto all’indennità per astensione obbligatoria alle stesse condizioni previste per i rapporti di lavoro a tempo pieno, ma dev’essere riproporzionata in relazione alla ridotta prestazione lavorativa. Le modalità di calcolo sono differenti in funzione della tipologia di rapporto (orizzontale – verticale – misto).106 Nel caso in cui le parti abbiano concordato la trasformazione del rapporto di lavoro da part-time a full time per un periodo in parte coincidente con quello dell’astensione obbligatoria, per la determinazione dell’indennità si fa riferimento alla base di calcolo più favorevole per il lavoratore. In particolare, la retribuzione da prendere a riferimento non sarà quella relativa al periodo di paga precedente l'inizio del congedo della lavoratrice ma si deve prendere in considerazione la retribuzione dovuta per l'attività lavorativa a tempo pieno che la stessa avrebbe svolto se non avesse dovuto astenersi in ragione del proprio stato.107 Per quanto riguarda, invece, il congedo parentale, si ritiene che non possa essere riconosciuto durante le pause contrattuali, essendo tale diritto esercitabile nei soli periodi di svolgimento dell’attività lavorativa. Vanno pertanto indennizzate nella misura del 30% della retribuzione e conteggiate come congedo parentale soltanto le giornate di previsto svolgimento dell’attività (comprese le festività cadenti nei periodi di congedo parentale richiesti) e non anche le giornate rientranti nelle c.d. pause contrattuali.108 I datori di lavoro che hanno in forza lavoratori a tempo parziale hanno la possibilità di inserirli in programmi di riduzione dell’orario di lavoro dovuti alla fruizione di integrazioni salariali. In questo caso l’indennità da anticipare è proporzionalmente ridotta. 104 Circolare INPS n. 41 del 2006 punto 6; Circolare INPS n. 110 del 1992; Circolare INPS n. 126 del 2000 105 Circolare INPS n. 182 del 1997 106 Circolare INPS n. 182 del 1997 107 Messaggio INPS n. 11635/2006 108 Circolare INPS n. 41 del 2006 punto 6-2 Il lavoratore part-time ha diritto, nel caso di perdita involontaria del lavoro, alla percezione dell’indennità di disoccupazione se in possesso dei requisiti previsti dalla legge.109

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Indennità di malattia. Il trattamento economico di malattia per i lavoratori con part-time verticale e orizzontale dovrà essere riproporzionato in base alla ridotta entità della prestazione lavorativa.105 lavorativa.120 L’art. 60 del Dlgs D.Lgs. 151 del 2001 prevede che la lavoratrice e il lavoratore part-time hanno diritto all’indennità per astensione obbligatoria alle stesse condizioni previste per i rapporti di lavoro a tempo pieno, ma dev’essere riproporzionata in relazione alla ridotta prestazione lavorativa. Le modalità di calcolo sono differenti in funzione della tipologia di rapporto (orizzontale – verticale – misto).106 misto).121 Nel caso in cui le parti abbiano concordato la trasformazione del rapporto di lavoro da part-time a full time per un periodo in parte coincidente con quello dell’astensione obbligatoria, per la determinazione dell’indennità si fa riferimento alla base di calcolo più favorevole per il lavoratore. In particolare, la retribuzione da prendere a riferimento non sarà quella relativa al periodo di paga precedente l'inizio del congedo della lavoratrice ma si deve prendere in considerazione la retribuzione dovuta per l'attività lavorativa a tempo pieno che la stessa avrebbe svolto se non avesse dovuto astenersi in ragione del proprio stato.107 stato.122 Per quanto riguarda, invece, il congedo parentale, si ritiene che non possa essere riconosciuto durante le pause contrattuali, essendo tale diritto esercitabile nei soli periodi di svolgimento dell’attività lavorativa. Vanno pertanto indennizzate nella misura del 30% della retribuzione e conteggiate come congedo parentale soltanto le giornate di previsto svolgimento dell’attività (comprese le festività cadenti nei periodi di congedo parentale richiesti) e non anche le giornate rientranti nelle c.d. pause contrattuali.108 contrattuali.123 I datori di lavoro che hanno in forza lavoratori a tempo parziale hanno la possibilità di inserirli in programmi di riduzione dell’orario di lavoro dovuti alla fruizione di integrazioni salariali. In questo caso l’indennità da anticipare è proporzionalmente ridotta. 104 Circolare INPS n. 41 del 2006 punto 6; Circolare INPS n. 110 del 1992; Circolare INPS n. 126 del 2000 105 Circolare INPS n. 182 del 1997 106 Circolare INPS n. 182 del 1997 107 Messaggio INPS n. 11635/2006 108 Circolare INPS n. 41 del 2006 punto 6-2 Il lavoratore part-time ha diritto, nel caso di perdita involontaria del lavoro, alla percezione dell’indennità di disoccupazione se in possesso dei requisiti previsti dalla legge.109legge.124 In caso di contratto di lavoro part time verticale, con attività lavorativa (ad orario pieno o ad orario ridotto) limitata ad alcuni giorni del mese, il numero dei giorni di permesso spettanti va ridimensionato proporzionalmente125. Il congedo straordinario nel caso di part-time orizzontale è fruibile secondo le modalità ordinarie, mentre nel caso di part-time verticale il beneficio non è riconoscibile per i periodi in cui non è prevista attività lavorativa.

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Indennità di malattia. Il trattamento economico lavoratore intermittente è tenuto a informare tempestivamente il datore di lavoro in caso di malattia e per tutta la durata della stessa non matura l’indennità di disponibilità. Nel caso in cui il lavoratore sia inadempiente perde l’indennità di malattia per i lavoratori con part-time verticale primi 15 giorni, salvo diversa previsione contrattuale.79 Per quanto concerne l’indennità di malattia occorre distinguere due diverse casistiche: • non è prevista l’indennità di disponibilità: l’indennità di malattia spetta durante la prestazione lavorativa secondo le regole prevista per il contratto a termine (limite indennizzo e orizzontale dovrà essere riproporzionato in base estinzione del diritto all’indennità alla ridotta entità cessazione dell’attività lavorativa). Ogni chiamata è pertanto considerata come un singolo contratto a termine. • è prevista l’indennità di disponibilità: durante la prestazione lavorativa spetta l’indennità di malattia facendo riferimento alla media della retribuzione percepita per le prestazioni rese prima dell’evento, se la durata della malattia prosegue oltre la durata della prestazione lavorativa.105 L’art. 60 del Dlgs 151 del 2001 prevede che la lavoratrice e il lavoratore part-time prevista, l’indennità è calcolata sulla base dell’indennità di disponibilità.80 I lavoratori assunti con contratto intermittente hanno diritto all’indennità a percepire le medesime tutele sulla maternità e paternità degli altri lavoratori subordinati. Il congedo di maternità è corrisposto per astensione obbligatoria alle stesse condizioni previste per i rapporti di lavoro a tempo pieno, ma dev’essere riproporzionata in relazione alla ridotta prestazione lavorativa. Le modalità di calcolo sono differenti in funzione della tipologia di rapporto (orizzontale – verticale – misto).106 Nel caso in cui le parti abbiano concordato tutta la trasformazione del rapporto di lavoro da part-time a full time per un periodo in parte coincidente con quello dell’astensione obbligatoria, per la determinazione dell’indennità si fa riferimento alla base di calcolo più favorevole per il lavoratore. In particolare, la retribuzione da prendere a riferimento non sarà quella relativa al periodo di paga precedente l'inizio del congedo della lavoratrice ma si deve prendere in considerazione la retribuzione dovuta per l'attività lavorativa a tempo pieno che la stessa avrebbe svolto se non avesse dovuto astenersi in ragione del proprio stato.107 Per quanto riguarda, invece, il congedo parentale, si ritiene che non possa essere riconosciuto durata dell’evento purché lo stesso abbia inizio durante le pause contrattuali, essendo tale diritto esercitabile nei soli periodi di lo svolgimento dell’attività lavorativa, o comunque entro i 60 giorni dall’ultimo giorno lavorato. Vanno pertanto indennizzate nella misura del 30% della retribuzione e conteggiate come Il congedo parentale è indennizzato soltanto per le giornate di previsto svolgimento dell’attività lavorativa (comprese le festività cadenti nei periodi nel periodo di congedo parentale richiesti) e non anche le giornate rientranti nelle c.d. pause contrattuali.108 I datori di lavoro che hanno in forza lavoratori a tempo parziale hanno la possibilità di inserirli in programmi di riduzione dell’orario di lavoro dovuti alla fruizione di integrazioni salariali. In questo caso l’indennità da anticipare è proporzionalmente ridotta. 104 Circolare INPS n. 41 del 2006 punto 6; Circolare INPS n. 110 del 1992; Circolare INPS n. 126 del 2000 105 Circolare INPS n. 182 del 1997 106 Circolare INPS n. 182 del 1997 107 Messaggio INPS n. 11635/2006 108 Circolare INPS n. 41 del 2006 punto 6-2 Il lavoratore part-time ha diritto, nel caso di perdita involontaria del lavoro, alla percezione dell’indennità di disoccupazione se in possesso dei requisiti previsti dalla legge.109.

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Indennità di malattia. Il trattamento economico lavoratore intermittente è tenuto a informare tempestivamente il datore di lavoro in caso di malattia e per tutta la durata della stessa non matura l’indennità di disponibilità. Nel caso in cui il lavoratore sia inadempiente perde l’indennità di malattia per i lavoratori con part-time verticale primi 15 giorni, salvo diversa previsione contrattuale.68 Per quanto concerne l’indennità di malattia occorre distinguere due diverse casistiche: • non è prevista l’indennità di disponibilità: l’indennità di malattia spetta durante la prestazione lavorativa secondo le regole prevista per il contratto a termine (limite indennizzo e orizzontale dovrà essere riproporzionato in base estinzione del diritto all’indennità alla ridotta entità cessazione dell’attività lavorativa). Ogni chiamata è pertanto considerata come un singolo contratto a termine. • è prevista l’indennità di disponibilità: durante la prestazione lavorativa spetta l’indennità di malattia facendo riferimento alla media della retribuzione percepita per le prestazioni rese prima dell’evento, se la durata della malattia prosegue oltre la durata della prestazione lavorativa.105 L’art. 60 del Dlgs 151 del 2001 prevede che la lavoratrice e il lavoratore part-time prevista, l’indennità è calcolata sulla base dell’indennità di disponibilità.69 I lavoratori assunti con contratto intermittente hanno diritto all’indennità per astensione obbligatoria alle stesse condizioni previste per i rapporti di lavoro a tempo pienopercepire le medesime tutele sulla maternità e paternità degli altri lavoratori subordinati. 67 Art. 18, ma dev’essere riproporzionata in relazione alla ridotta prestazione lavorativaDlgs 81/2015 68 Art. Le modalità di calcolo sono differenti in funzione della tipologia di rapporto (orizzontale – verticale – misto).106 Nel caso in cui le parti abbiano concordato la trasformazione 16, comma 4, Dlgs 81 del rapporto di lavoro da part-time a full time per un periodo in parte coincidente con quello dell’astensione obbligatoria, per la determinazione dell’indennità si fa riferimento alla base di calcolo più favorevole per il lavoratore. In particolare, la retribuzione da prendere a riferimento non sarà quella relativa al periodo di paga precedente l'inizio del congedo della lavoratrice ma si deve prendere in considerazione la retribuzione dovuta per l'attività lavorativa a tempo pieno che la stessa avrebbe svolto se non avesse dovuto astenersi in ragione del proprio stato.107 Per quanto riguarda, invece, il congedo parentale, si ritiene che non possa essere riconosciuto durante le pause contrattuali, essendo tale diritto esercitabile nei soli periodi di svolgimento dell’attività lavorativa. Vanno pertanto indennizzate nella misura del 30% della retribuzione e conteggiate come congedo parentale soltanto le giornate di previsto svolgimento dell’attività (comprese le festività cadenti nei periodi di congedo parentale richiesti) e non anche le giornate rientranti nelle c.d. pause contrattuali.108 I datori di lavoro che hanno in forza lavoratori a tempo parziale hanno la possibilità di inserirli in programmi di riduzione dell’orario di lavoro dovuti alla fruizione di integrazioni salariali. In questo caso l’indennità da anticipare è proporzionalmente ridotta. 104 2015 69 Circolare INPS n. 41 del 2006 punto 6; Circolare INPS n. 110 del 1992; Circolare INPS n. 126 del 2000 105 Circolare INPS n. 182 del 1997 106 Circolare INPS n. 182 del 1997 107 Messaggio INPS n. 11635/2006 108 Circolare INPS n. 41 del 2006 punto 6-2 4. Il lavoratore part-time ha dirittocongedo di maternità è corrisposto per tutta la durata dell’evento purché lo stesso abbia inizio durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, o comunque entro i 60 giorni dall’ultimo giorno lavorato. Il congedo parentale è indennizzato soltanto per le giornate di previsto svolgimento dell’attività lavorativa (comprese le festività cadenti nel caso periodo di perdita involontaria del lavoro, alla percezione dell’indennità di disoccupazione se in possesso dei requisiti previsti dalla legge.109congedo parentale richiesti.

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