Common use of Gli aspetti finanziari Clause in Contracts

Gli aspetti finanziari. I Contratti di Prestazione Energetica con Finanziamento Tramite Terzi sono spesso indicati come un mezzo per superare gli ostacoli finanziari agli investimenti in efficienza energetica. I modelli di Partenariato Pubblico Privato (PPP) sono considerati come uno dei più efficaci strumenti per riqualificare i patrimoni immobiliari delle Amministrazioni pubbliche e sono stati adottati con successo soprattutto in Germania, in Austria e in molti altri Paesi che ne hanno seguito l’esempio. Inoltre tali tecniche si stanno sviluppando nel settore commerciale e nei condomini residenziali. D’altra parte, la stessa Commissione europea ha promosso questi concetti nell’ambito della Direttiva 32/2006 concernente “l'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici”. Il Finanziamento Tramite Xxxxx presuppone la presenza di un “Prestatore”, tipicamente una Banca o un Istituto finanziario, che fornisce a un “debitore”, nel nostro caso una ESCO, i capitali necessari a realizzare l’intrapresa a fronte di un tasso di interesse che remunera il capitale prestato. La modalità utilizzata più comunemente per concedere finanza alle ESCO è il cosiddetto “Mutuo di Scopo”. Il credito è fissato per un periodo determinato di tempo e prevede delle rate di restituzione fisse, dette anche “Servizio del Debito” che coprono la somma prestata, gli interessi sul capitale e gli altri costi di transazione, quali i costi amministrativi. Generalmente i prestiti sono erogati per anticipazioni e stati di avanzamento dei lavori. La concessione dei crediti presuppone l’attribuzione al debitore del cosiddetto “Merito Creditizio”, ovvero la valutazione preventiva effettuata da parte del soggetto finanziatore (il Prestatore) della congruità del patrimonio del soggetto finanziato (il debitore). Questo fa sì che frequentemente il Mutuo di Scopo sia assistito da un nucleo di garanzie, personali o reali, comunemente denominate come “Security Package”. Non è infrequente poi che, a ulteriore tutela del diritto di credito, il Prestatore richieda una serie di termini e condizioni che vanno sotto il nome di “Debt Covenants”, che possono vincolare lo scopo per cui il finanziamento viene concesso, obbligare al “fare” o al “non fare”, imporre il mantenimento di determinati valori di bilancio, vietare la cessione di determinati cespiti di impresa, prevedere l’obbligo di informare il Prestatore di determinati eventi. Il mercato del credito non è ancora adeguatamente sviluppato nel settore energetico, salvo interventi particolari come il teleriscaldamento e la cogenerazione, per cui è difficile che i prestiti vengano erogati sulla base del progetto presentato. È principalmente il Merito Creditizio del debitore che determina il costo del debito e il livello delle garanzie che vengono richieste; la presenza di un Progetto credibile, corredato da un Piano Economico e Finanziario attendibile, rimane un elemento marginale della concessione del credito. Generalmente il credito non copre più del 70−80% del costo del progetto e il rimanente deve essere allocato “in equity” da parte del debitore.

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Gli aspetti finanziari. I Contratti di Prestazione Energetica con Finanziamento Tramite Terzi sono spesso indicati come un mezzo per superare gli ostacoli finanziari agli investimenti in efficienza energetica. I modelli di Partenariato Pubblico Privato (PPP) sono considerati come uno dei più efficaci strumenti per riqualificare i patrimoni immobiliari delle Amministrazioni pubbliche e sono stati adottati con successo soprattutto in Germania, in Austria e in molti altri Paesi che ne hanno seguito l’esempio. Inoltre tali tecniche si stanno sviluppando nel settore commerciale e nei condomini residenziali. D’altra parte, la stessa Commissione europea ha promosso questi concetti nell’ambito della Direttiva 32/2006 concernente “l'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici”. Il Finanziamento Tramite Xxxxx presuppone la presenza di un “Prestatore”, tipicamente una Banca o un Istituto finanziario, che fornisce a un “debitore”, nel nostro caso una ESCO, i capitali necessari a realizzare l’intrapresa a fronte di un tasso di interesse che remunera il capitale prestato. La modalità utilizzata più comunemente per concedere finanza alle ESCO è il cosiddetto “Mutuo di Scopo”. Il credito è fissato per un periodo determinato di tempo e prevede delle rate di restituzione fisse, dette anche “Servizio del Debito” che coprono la somma prestata, gli interessi sul capitale e gli altri costi di transazione, quali i costi amministrativi. Generalmente i prestiti sono erogati per anticipazioni e stati di avanzamento dei lavori. La concessione dei crediti presuppone l’attribuzione al debitore del cosiddetto “Merito Creditizio”, ovvero la valutazione preventiva effettuata da parte del soggetto finanziatore (il Prestatore) della congruità del patrimonio del soggetto finanziato (il debitore). Questo fa sì che frequentemente il Mutuo di Scopo sia assistito da un nucleo di garanzie, personali o reali, comunemente denominate come “Security Package”. Non è infrequente poi che, a ulteriore tutela del diritto di credito, il Prestatore richieda una serie di termini e condizioni che vanno sotto il nome di “Debt Covenants”, che possono vincolare lo scopo per cui il finanziamento viene concesso, obbligare al “fare” o al “non fare”, imporre il mantenimento di determinati valori di bilancio, vietare la cessione di determinati cespiti di impresa, prevedere l’obbligo di informare il Prestatore di determinati eventi. Il mercato del credito non è ancora adeguatamente sviluppato nel settore energetico, salvo interventi particolari come il teleriscaldamento e la cogenerazione, per cui è difficile che i prestiti vengano erogati sulla base del progetto presentato. È principalmente il Merito Creditizio del debitore che determina il costo del debito e il livello delle garanzie che vengono richieste; la presenza di un Progetto credibile, corredato da un Piano Economico e Finanziario attendibile, rimane un elemento marginale della concessione del credito. Generalmente il credito non copre più del 70−8070-80% del costo del progetto e il rimanente deve essere allocato “in equity” da parte del debitore. Inoltre, dato che la ESCO diventa il possessore economico e legale dell’investimento effettuato con il prestito, questo deve essere iscritto nel bilancio societario, declassando il rapporto mezzi propri / indebitamento. Una quota ridotta di mezzi propri significa anche una ridotta possibilità di accedere a ulteriori crediti. Un altro fattore che influenza la possibilità per una ESCO di ricevere prestiti è collegato a “Basilea II” (20) che, imponendo criteri internazionali uniformi di attribuzione dei meriti creditizi alle imprese, rende più difficile l’accesso al credito e con costi più elevati, specialmente per le Piccole e Medie Imprese (PMI). Se da una parte la disponibilità di risorse finanziarie è uno dei fattori chiave di successo per la realizzazione di EPC con Finanziamento Tramite Terzi, il pre-finanziamento dei progetti diventa sempre più difficile per le ESCO in quanto esse possono incorrere in limitazioni nelle linee di credito, nelle passività e nelle immobilizzazioni di bilancio. Di conseguenza, nell’affrontare il tema del Finanziamento Tramite Xxxxx occorre considerare possibili tecniche alternative quali il “Forfeiting”, il “Project Financing” o il “Leasing finanziario”.

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Gli aspetti finanziari. I Contratti di Prestazione Energetica con Finanziamento Tramite Terzi sono spesso indicati come un mezzo per superare gli ostacoli finanziari agli investimenti in efficienza energetica. I modelli di Partenariato Pubblico Privato (PPP) sono considerati come uno dei più efficaci strumenti per riqualificare i patrimoni immobiliari delle Amministrazioni pubbliche e sono stati adottati con successo soprattutto in Germania, in Austria e in molti altri Paesi che ne hanno seguito l’esempio. Inoltre tali tecniche si stanno sviluppando nel settore commerciale e nei condomini residenziali. D’altra parte, la stessa Commissione europea ha promosso questi concetti nell’ambito della Direttiva 32/2006 concernente “l'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici”. Il Finanziamento Tramite Xxxxx presuppone la presenza di un “Prestatore”, tipicamente una Banca o un Istituto finanziario, che fornisce a un “debitore”, nel nostro caso una ESCO, i capitali necessari a realizzare l’intrapresa a fronte di un tasso di interesse che remunera il capitale prestato. La modalità utilizzata più comunemente per concedere finanza alle ESCO è il cosiddetto “Mutuo di Scopo”. Il credito è fissato per un periodo determinato di tempo e prevede delle rate di restituzione fisse, dette anche “Servizio del Debito” che coprono la somma prestata, gli interessi sul capitale e gli altri costi di transazione, quali i costi amministrativi. Generalmente i prestiti sono erogati per anticipazioni e stati di avanzamento dei lavori. La concessione dei crediti presuppone l’attribuzione al debitore del cosiddetto “Merito Creditizio”, ovvero la valutazione preventiva effettuata da parte del soggetto finanziatore (il Prestatore) della congruità del patrimonio del soggetto finanziato (il debitore). Questo fa sì che frequentemente il Mutuo di Scopo sia assistito da un nucleo di garanzie, personali o reali, comunemente denominate come “Security Package”. Non è infrequente poi che, a ulteriore tutela del diritto di credito, il Prestatore richieda una serie di termini e condizioni che vanno sotto il nome di “Debt Covenants”, che possono vincolare lo scopo per cui il finanziamento viene concesso, obbligare al “fare” o al “non fare”, imporre il mantenimento di determinati valori di bilancio, vietare la cessione di determinati cespiti di impresa, prevedere l’obbligo di informare il Prestatore di determinati eventi. Il mercato del credito non è ancora adeguatamente sviluppato nel settore energetico, salvo interventi particolari come il teleriscaldamento e la cogenerazione, per cui è difficile che i prestiti vengano erogati sulla base del progetto presentato. È principalmente il Merito Creditizio del debitore che determina il costo del debito e il livello delle garanzie che vengono richieste; la presenza di un Progetto credibile, corredato da un Piano Economico e Finanziario attendibile, rimane un elemento marginale della concessione del credito. Generalmente il credito non copre più del 70−80% del costo del progetto e il rimanente deve essere allocato “in equity” da parte del debitore. Inoltre, dato che la ESCO diventa il possessore economico e legale dell’investimento effettuato con il prestito, questo deve essere iscritto nel bilancio societario, declassando il rapporto mezzi propri / indebitamento. Una quota ridotta di mezzi propri significa anche una ridotta possibilità di accedere a ulteriori crediti.

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Gli aspetti finanziari. I Contratti di Prestazione Energetica con Finanziamento Tramite Terzi sono spesso indicati come un mezzo per superare gli ostacoli finanziari agli investimenti in efficienza energetica. I modelli di Partenariato Pubblico Privato (PPP) sono considerati come uno dei più efficaci strumenti per riqualificare i patrimoni immobiliari delle Amministrazioni pubbliche e sono stati adottati con successo soprattutto in Germania, in Austria e in molti altri Paesi che ne hanno seguito l’esempio. Inoltre tali tecniche si stanno sviluppando nel settore commerciale e nei condomini residenziali. D’altra parte, la stessa Commissione europea ha promosso questi concetti nell’ambito della Direttiva 32/2006 concernente “l'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici”. Il Finanziamento Tramite Xxxxx presuppone la presenza di un “Prestatore”, tipicamente una Banca o un Istituto finanziario, che fornisce a un “debitore”, nel nostro caso una ESCO, i capitali necessari a realizzare l’intrapresa a fronte di un tasso di interesse che remunera il capitale prestato. La modalità utilizzata più comunemente per concedere finanza alle ESCO è il cosiddetto “Mutuo di Scopo”. Il credito è fissato per un periodo determinato di tempo e prevede delle rate di restituzione fisse, dette anche “Servizio del Debito” che coprono la somma prestata, gli interessi sul capitale e gli altri costi di transazione, quali i costi amministrativi. Generalmente i prestiti sono erogati per anticipazioni e stati di avanzamento dei lavori. La concessione dei crediti presuppone l’attribuzione al debitore del cosiddetto “Merito Creditizio”, ovvero la valutazione preventiva effettuata da parte del soggetto finanziatore (il Prestatore) della congruità del patrimonio del soggetto finanziato (il debitore). Questo fa sì che frequentemente il Mutuo di Scopo sia assistito da un nucleo di garanzie, personali o reali, comunemente denominate come “Security Package”. Non è infrequente poi che, a ulteriore tutela del diritto di credito, il Prestatore richieda una serie di termini e condizioni che vanno sotto il nome di “Debt Covenants”, che possono vincolare lo scopo per cui il finanziamento viene concesso, obbligare al “fare” o al “non fare”, imporre il mantenimento di determinati valori di bilancio, vietare la cessione di determinati cespiti di impresa, prevedere l’obbligo di informare il Prestatore di determinati eventi. Il mercato del credito non è ancora adeguatamente sviluppato nel settore energetico, salvo interventi particolari come il teleriscaldamento e la cogenerazione, per cui è difficile che i prestiti vengano erogati sulla base del progetto presentato. È principalmente il Merito Creditizio del debitore che determina il costo del debito e il livello delle garanzie che vengono richieste; la presenza di un Progetto credibile, corredato da un Piano Economico e Finanziario attendibile, rimane un elemento marginale della concessione del credito. Generalmente il credito non copre più del 70−8070-­‐80% del costo del progetto e il rimanente deve essere allocato “in equity” da parte del debitore. Inoltre, dato che la ESCO diventa il possessore economico e legale dell’investimento effettuato con il prestito, questo deve essere iscritto nel bilancio societario, declassando il rapporto mezzi propri / indebitamento. Una quota ridotta di mezzi propri significa anche una ridotta possibilità di accedere a ulteriori crediti.

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