PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
del CPIA1 _ TORINO
INDICE | ||
PREMESSA | pag. 3 | |
I | LA MISSION | pag. 4 |
II | LA SITUAZIONE DI PARTENZA | pag. 5 |
a) Territorio b) Sedi di erogazioni del servizio c) Offerta formativa di base d) Organico docenti e) Personale amministrativo, tecnico e ausiliario f) Attrezzature e infrastrutture g) Gestione h) Progetti e Accordi | ||
III | LA VISION E GLI OBIETTIVI STRATEGICI GENERALI | pag. 9 |
a) La vision b) Gli obiettivi strategici generali | ||
IV | LA COSTRUZIONE DI UN PIANO DI MIGLIORAMENTO | pag. 10 |
a) Individuazione dei punti di forza o di debolezza e le MACRO AREE di intervento | ||
V | I TRAGUARDI TRIENNALI | pag. 15 |
VI | PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA | pag. 18 |
a) PROGETTAZIONE CURRICOLARE E EXTRACURRICOLARE | ||
1. Ampliamento e arricchimento dell’offerta formativa di base 2. Ampliamento e arricchimento dell’offerta formativa di base presso la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno 3. Ampliamento ed arricchimento dell’offerta formativa extracurricolare | ||
b) PROGETTAZIONE EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA | ||
1. Organigramma del CPIA 2. Commissioni e Dipartimenti disciplinari 3. Accordi di rete e collaborazioni esterne | ||
VII | CENTRALITÀ DELLO STUDENTE E CURRICOLO DELLA SCUOLA | pag. 23 |
a) Accoglienza, ascolto, orientamento b) La scuola in carcere c) I minori nella scuola degli adulti d) Flessibilità didattica e personalizzazione dei percorsi e) Valutazione: criteri, metodi e strumenti f) Accordi di Rete per Il II° Livello g) Accordi di Rete per Il II° Livello e la Definizione del Patto Formativo presso la Casa Circondariale | ||
VIII | FABBISOGNO DI ORGANICO | pag. 28 |
IX | PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE | pag. 30 |
X | FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI | pag. 30 |
PREMESSA
Il presente PTOF, elaborato da una Commissione istituita al fine di assolvere agli obblighi previsti dalla legge 107, nasce come documento faticosamente costruito dal momento che, il neonato CPIA1 di Torino, come tutte le nuove autonomie per l’Istruzione degli adulti che hanno unito e centralizzato sedi, territori e realtà organizzative diverse, è stato esonerato dall’obbligo di redigere il Rapporto di Autovalutazione con il conseguente Piano di Miglioramento che avrebbero dovuto informare la stesura del PTOF. In effetti il Ministero ha opportunamente consentito all’ evidente realtà secondo la quale non si può migliorare un progetto o una costruzione qualsiasi ancor prima di vederla ultimata.
Fin dai primi passi all’interno della nuova autonomia l’intero collegio del CPIA 1 è stato assiduamente impegnato, e lo è tutt’ora, in una doppia opera di confronto e armonizzazione dell’offerta formativa, in senso orizzontale per costruire la rete con le altre sedi di servizio e in senso verticale con le nuove disposizioni volute dal DPR 263/2012 in materia di Istruzione degli adulti. A tutto questo intenso lavoro sono da aggiungere le difficoltà strutturali-locali che minano le fondamenta stesse dell’offerta formativa e cioè la provvisorietà della sede amministrativa e di altre due sedi di erogazione dove si verifica, a seconda dei casi, la carenza di aule, di riscaldamento, di beni o delle più comuni attrezzature materiali.
Nonostante tutto, mantenendo alta l’attenzione al quadro normativo così ben illustrato dal Dirigente Scolastico nell’Atto di indirizzo allegato (All.1), il Collegio Docenti del CPIA 1 attraverso la rappresentante Commissione ha eleborato il presente PTOF col necessario senso di responsabilità e ottimismo nel prevedere la prosecuzione delle opere citate che rimangono costantemente automonitorate e tese verso progressive realizzazioni di qualità ed efficienza nell’ambito del triennio 2016-19 .
I. LA MISSION
Il Regolamento e tutti i documenti MIUR sull’Istruzione degli adulti cercano di favorire l’accesso alla formazione della popolazione adulta per innalzarne il livello di istruzione e formazione, organizzando la didattica in maniera flessibile e personalizzata come avviene da tempo in molti Paesi della UE e, in coerenza con le indicazioni europee in materia, corrispondono ai nuovi fabbisogni formativi dei cittadini stranieri in relazione alle disposizioni contenute nel D.M. 4 giugno 2010 (test di italiano A2 per stranieri) e nel D.P.R. 179/2011 (Accordo di Integrazione), per la cui applicazione il Ministero dell’Istruzione, Università e ricerca ha sottoscritto con il Ministero dell’Interno due specifici Accordi Quadro (11 novembre 2010 e 7 agosto 2012).
All’interno di questo quadro normativo-politico e in adesione ai principi dettati dal Protocollo di Lisbona, il Collegio Docenti del CPIA 1 delinea la sua mission a cui rispondono le azioni formative:
⮚ Realizzare percorsi di formazione di qualità per far acquisire agli adulti, ai giovani-adulti, agli adulti immigrati e agli adulti in pena, conoscenze e competenze necessarie per esercitare la cittadinanza attiva, affrontare i cambiamenti del mercato del lavoro e partecipare in modo responsabile, consapevole ed attivo alla vita della comunità in cui risiedono.
⮚ Xxxxx come luogo aperto d’incontro, scambio e confronto tra mondi e culture diverse, per promuovere idee e pratiche di cittadinanza ottimali.
II. LA SITUAZIONE DI PARTENZA
a. Il territorio | b. Le sedi di erogazione del servizio |
L’attivazione del CPIA1-Torino, uno di dieci sul territorio piemontese, è avvenuta con Decreto del Direttore Generale USR per il Piemonte in data 30 giugno 2014, per cui il corrente anno scolastico 2015-16 rappresenta il secondo anno di attuazione della nuova istituzione caratterizzato da molteplici problematiche ad oggi non risolte. Il CPIA 1, rete territoriale di servizio, ha la sede centrale con uffici di segreteria, direzione e aule insegnanti, in xxx Xxxxxxxxxxxx, 00. Inoltre riunisce tre ex-CTP di Torino, punti di erogazione del servizio: il CTP3 ex-Drovetti, il CTP Saba, il CTP Croce-Xxxxxxx (quest’ultimo operante nella Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”) e si configura quindi come il Centro che risponde ai bisogni formativi della popolazione adulta dell’area nord-ovest di Torino.
Il CPIA 1 attraverso i suoi sportelli di accoglienza aperti tutto l’anno scolastico, riceve centinaia di cittadini che sono in prevalenza immigrati e provenienti da molti paesi del mondo. Si tratta di una popolazione scolastica assai differenziata per nazionalità, età, genere e livello di istruzione, ma accomunata dall’esigenza di migliorare la propria competenza soprattutto in lingua italiana e comprendere sempre meglio le opportunità di inserimento sociale e di integrazione che la città offre loro.
Una situazione particolare è rappresentata dalla Casa Circondariale che accoglie una utenza caratterizzata da un frequente turn over di detenuti-studenti dovuto a trasferimenti interni ed esterni, scarcerazioni, concessione di arresti domiciliari.
c. Offerta formativa di base
L’offerta formativa del CPIA 1, rappresentata in modo sintetico nelle tabelle, benchè caratterizzata da una grande flessibilità didattica e organizzativa è condizionata dalla limitata disponibilità di spazi e dalle condizioni delle attrezzature a disposizione soprattutto nelle sedi di Via Xxxxxxxxx e della Casa Circondariale.
d. Organico docenti
sedi | VIA VIGONE | CARCERE | SABA | ||||||
organico | diritto | fatto | totale | diritto | fatto | totale | diritto | fatto | totale |
ALFABETIZZATORI | 4 | 1 | 5 | 4* | 1 | 5 | 5 | 5 | |
LETTERE | 4 | 4 | 2 | 2 | 4 | 4 | |||
MATEMATICA | 2 | 2 | 4 | 1 | 1 | 2 | 2 | 2 | 4 |
INGLESE | 1 | 1 | 2 | 1 | 1 | 1 | 1 | 2 | |
FRANCESE | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | |||
TECNOLOGIA | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | |||
ARTE E IMMAGINE | 1* | 1 | |||||||
EDUCAZIONE MUSICALE | 1* | 1 | |||||||
SCIENZE MOTORIE | 2* | 2 | |||||||
INSEGNANTI COMUNALI | 1 | 1 |
DOCENTI DEL POTENZIAMENTO: 6 Utilizzazione dei docenti del potenziamento sulle attivita’ individuate come esigenze didattiche dal Collegio Docenti: 1 (Ed. Artistica) – supporto all’alfabetizzazione linguistica – raccordo con il territorio presso le sedi di via Vigone e Saba 1 (Ed. Tecnica) – alfabetizzazione funzionale per la sede del Carcere – supporto attività di digitalizzazione/dematerializzazione CPIA 1 1 (da nominare) – attività didattica e di supporto alla didattica per l’alfabetizzazione presso Via Vigone e Saba 1 (Lingua Straniera in servizio in altra Istituzione) da nominare – attività didattica e alfabetizzazione funzionale presso le sedi di Via Vigone e del Carcere 1 (Ed. Fisica in servizio in altra istituzione) da nominare – attività supporto alfabetizzazione Via Vigone e Saba 1 (da nominare) – Attività didattica per sostituzione docenti collaboratori del dirigente Scolastico |
NOTE: 4+1* Gli alfabetizzatori che operano nella Casa Circondariale accedono all’attività solo attraverso la procedura di utilizzazione che non garantisce la continuità in mancanza del riconoscimento della specificità dell’insegnamento. 1/1/2* Le risorse professionali di Scienze Motorie, Arte e Immagine e Musica svolgono, nelle sezioni detentive di transito, una attività importante atta a favorire l’orientamento, l’inserimento e l’accompagnamento dell’utenza per brevi periodi. Tali risorse, che operano pianificando proposte efficaci di intervento ed arricchiscono l’offerta formativa con “azioni positive” adeguate alla distintività del contesto, sono da più di un decennio “di fatto”, vincolate alla presentazione annuale del Progetto Accoglienza. I docenti citati hanno maturato e capitalizzato esperienze significative e competenze specifiche che la procedura dell’utilizzo, alla quale devono ricorrere annualmente, non riconosce e non valorizza. |
e. Gestione
COMPONENTI STAFF | ||
DIRIGENTE SCOLASTICO | 1 | |
DSGA | 1 | |
Primo collaboratore del DS/referente via Vigone: | 1 | |
Secondo collaboratore del DS/referente via Xxxxxxxxx: | 1 | |
Referente Casa Circondariale: | 1 | |
COMPONENTI SUPPORTO ATTIVITA’ DI GESTIONE | ||
Supporto didattica sede via Vigone: | 1 (PARTECIPANO ALLE RIUNIONI PERIODICHE DI STAFF SE NECESSARIO) | |
Supporto didattica sede Saba: | 1 (PARTECIPANO ALLE RIUNIONI PERIODICHE DI STAFF SE NECESSARIO) | |
Supporto didattica sede Carcere: | 1 (PARTECIPANO ALLE RIUNIONI PERIODICHE DI STAFF SE NECESSARIO) | |
Database carcere: | 2 | |
Database Vigone: | 2 | |
Database Saba: | 3 | |
COMMISSIONI | ||
1 | Commissione PROGETTI | 7 |
2 | Commissione MINORI | 4 + 2 (INSEGNANTI COMUNALI) |
3 | Commissione NAV | 4 |
4 | Commissione PATTO F. I°livello | 8 |
5 | Commissione PATTO F. II°livello | 5 |
6 | Commissione rapporti con la PREFETTURA | 7 |
7 | Commissione POF | 7 |
8 | Commissione Sicurezza | 4 |
In considerazione della natura ancora sperimentale di avvio dei CPIA e delle numerose problematiche evidenziate nel primo anno di attività delle scuole autonome per adulti, il CPIA1 ha effettuato in questo secondo anno, in modo condiviso in Collegio Docenti, una precisa scelta organizzativa.
Essa comporta in primo luogo la presenza di uno STAFF di Istituto nel quale confluiscono per la parte gestionale, oltre al DS e alla DSGA, un REFERENTE PER CIASCUNA DELLE SEDI DI SERVIZIO. Questo gruppo è chiamato ad essere propulsore di informazioni e iniziative rivolte al Collegio tutto ed alle Commissioni, operando in questo
modo per la costruzione di un’identità comune del CPIA1, rappresentando al tempo stesso le specificità storiche dei singoli CTP.
Nell’ottica della costruzione di un’identità condivisa si affiancano allo STAFF ed intergiscono 8 COMMISSIONI composte da docenti provenienti dalle 3 realtà del CPIA1 realizzando così il raccordo tra le 3 sedi dislocate in territori diversi e il pieno coinvolgimento degli insegnanti nella definizione dell’Offerta Formativa e nei processi della governance.
f. Personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario
TIPOLOGIA | Xxx Xxxxxxxxxxxx | Xxx Xxxxxx | Via Xxxxxxxxx | Casa Circondariale |
Assistente Amministrativo | 4 | 0 | 0 | 0 |
Collaboratore scolastico | 2 | 3 | 4 | 0 |
Nelle sedi di servizio del CPIA 1 non è presente personale amministrativo, parte dell’attività della segreteria presso le sedi è svolto dai docenti referenti di sede e da docenti che curano iscrizioni e database utenza
g. Attrezzature e infrastrutture
sede | telefono | Rete wireless | laboratori | Attrezzature Hardware e software |
Via Bardonecchia | si | Si autonoma | 0 | Da completare |
Via Vigone | si | Si autonoma | 2 | Da rinnovare e integrare |
Via Xxxxxxxxx | no | si dipendente da altra istituzione | 2 | Da rinnovare |
Casa Circondariale | No* | no | 0 | Da realizzare |
No* Nella Casa Circondariale il telefono, per comunicare con l’esterno passando attraverso il centralino, è disponibile solo in pochi punti. |
h. Progetti e Accordi
Progetti di rete | Formazione | Altri | |
B1 - Unplugged | a. Adesione a RETECTP | ||
B2 - Sicurezza | c. PROVACI ANCORA XXX : | ||
B3 - Terza giornata nazionale della scuola in carcere | d. Progetto XXXXXXXX 5 | ||
B4 - Asgi | e. Paesaggi Condivisi | ||
Progetti didattici | Sede Xxx Xxxxxx | Xxxx Xxx Xxxxxxxxx | Xxxx Xxxx Xxxxxxxxxxxxx |
0. Tutto un altro genere | 1. Ecdl della sede Saba | 1. Progetto accoglienza | |
2. Uno spazio tutto per me | 2. tabula | 2. Progetto “un pallone di speranza | |
3. Al lavoro | 3. Mondi lontani mondi vicini | 3. Progetto “studiare vale la pena” | |
4. corso di fotografia | 4. Pae_saggi 2 | 4. Progetto “cinema dentro: percorsi di educazione al linguaggio CINEMATOGRAFICO” | |
5. viaggi e miraggi | 5. Dispense per tutti in classe | 5. Progetto “teatro fisico e attività circensi” | |
6. canti e parole della grande guerra | 6. Polis | 6. Progetto „Adotta uno scrittore” con il Salone del libro di Torino | |
7. mirrors and windows | |||
8. Lingue straniere | |||
9. Polis | |||
10. croce verde | |||
11. astronomia | |||
12. le parole che non ho | |||
13. il cinema, la storia e le storie | |||
Accordi | Accordi di rete sui percorsi di II° livello | ||
Accordo Quadro 2010 – test di Italiano A2 x richiedenti il PS della UE; | |||
Accordo Quadro 2012 – DPR 179/2011 e Sessioni di educazione civica | |||
Accordo Università di Torino “Facoltà di Scienze della Formazione” |
III. LA VISION E GLI OBIETTIVI STRATEGICI GENERALI
a) La Vision
La nostra scuola degli adulti, ancorchè ridotta da EDUCAZIONE DEGLI ADULTI a ISTRUZIONE DEGLI ADULTI, riafferma i suoi scopi educativi:
La promozione delle facoltà individuali di segno positivo, lo sviluppo dell’individuo colto, istruito, ma anche responsabile, consapevole, solidale, partecipe e creativo.
Per promuovere la realizzazione dell’individuo i documenti dell’UNIONE EUROPEA indicano l’apprendimento permanente come strategia di riferimento essenziale.
Mentre in passato le competenze e le abilità che fornivano i percorsi di apprendimento formale erano sufficienti per tutto l’arco della vita lavorativa e sociale, oggi si impone l’esigenza di un apprendimento permanente, compresa la necessità di rientrare in formazione, per costruire e sviluppare competenze in correlazione con le necessità dei sistemi produttivi, della complessità sociale e dei territori di riferimento.
b) Gli Obiettivi Strategici Generali
IL collegio docente sulla base di quanto enunciato nell’ATTO DI INDIRIZZO del Dirigente Scolastico per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione (all. 1), condividendo xxxxxxx l’analisi del DIRIGENTE SCOLASTICO, consapevole delle problematiche esistenti e dei valori che da sempre
hanno guidato l’attività dell’istituzione
INDIVIDUA COLLEGIALMENTE
i seguenti Obiettivi Prioritari Strategici Generali per l’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa:
• individuare e/o rendere stabili e funzionali i punti di erogazione del servizio e la sede organizzativa
• Orientare il piano triennale dell’Offerta formative all’innalzamento dei livelli di istruzione e delle competenze degli studenti, nel rispetto dei tempi e degli stili di apprendimento
• Realizzare/implementare un servizio di rete (Polo di sviluppo di una rete territoriale) con tutte le altre istituzioni formative del territorio e sinergie con gli altri soggetti pubblici e privati sulle aree di reciproca competenza
• costruire/implementare/sviluppare la cooperazione di tutto il personale scolastico e lo spirito di servizio con cui si intende mettere in condivisione il contributo e il merito individuale a vantaggio di tutta la comunità professionale e scolastica.
• Confrontare e armonizzare i percorsi scolastici rispettivamente costruiti da ciascuna delle tre sedi territoriali di servizio
• sviluppare una efficace Comunicazione per la gestione del Centro e per la pubblicizzazione del servizio sul territorio
IV. LA COSTRUZIONE DI UN PIANO DI MIGLIORAMENTO
La costruzione di un Piano di miglioramento per il CPIA1 risulta problematica in mancanza del supporto rappresentato dalla redazione del rapporto di Autovalutazione, strumento di analisi importante e utile per identificare gli obiettivi raggiunti nell’attività pregressa dall’istituzione e fornire indicazioni sui traguardi da conseguire per il miglioramento.
Questo tipo di strumento non è richiesto al CPIA in quanto Istituzione ancora in fase di sperimentazione. La sua definizione, al momento, è allo studio della Commissione NAV che è impegnata ad individuare un sistema di autovalutazione, adatto alla nuova istituzione, sulla base del RAV adottato dalle altre istituzioni.
a) INDIVIDUAZIONE DEI PUNTI DI FORZA O DI DEBOLEZZA E LE MACRO AREE DI INTERVENTO
il CPIA1 per ovviare alla mancanza del rapporto di Autovalutazione e comunque rispondere alle richieste istituzionali (in attesa della redazione del RAV) ha pensato di descrivere i contesti in cui operano le 4 sedi, punti di erogazione e amministrazione del servizio, al fine di rendere note la problematiche al momento della redazione del PTOF.
Per questo motivo sono state predisposte delle schede di raccolta di informazioni su varie tematiche, rese note a tutti i docenti, per raccogliere più dati possibili per presentare un quadro reale e per favorire la partecipazione di tutti alla redazione del PTOF.
Le indicazioni provenienti dai vari contesti, che illustrano i punti di forza e i punti di debolezza esistenti, sono state raggruppate in QUATTRO MACRO AREE DI INTERVENTO:
• TERRITORIO E AMBIENTE DI LAVORO
• OFFERTA FORMATIVA
• CENTRALITA’ DELLO STUDENTE E CURRICOLO
• GESTIONE E COMUNICAZIONE
ogni sede ha fornito successivamente i dati in relazione alle quattro MACRO AREE DI INTERVENTO :
SEDE DI VIA BARDONECCHIA (AMMINISTRATIVA) |
TERRITORIO E AMBIENTE DI LAVORO |
La sede amministrativa in cui opera tutto il personale amministrativo insieme al preside ed ai collaboratori è situata nei pressi di una delle sedi di erogazione VIA VIGONE. Lo spazio destinato alla sede amministrativa è localizzato in una zona della struttura dell’ I.C Racconigi, agli ultimi 2 piani e l’accesso ha ampi spazi ed è provvisto di una rete wireless. Sono presenti le seguenti problematiche che hanno reso talvolta estremamente difficoltosa l’attività lavorativa: • I locali non sono adeguatamente riscaldati; • Le attrezzature informatiche (hardware e software sono insufficienti o obsolete) |
OFFERTA FORMATIVA |
Non è sede di erogazione |
CENTRALITÀ DELLO STUDENTE E CURRICOLO DELLA SCUOLA |
• Non esiste un database generale dell’utenza che frequenta i punti di erogazione, ma solo database parziali. • Non esiste una procedura semplice per la richiesta di certificati da parte dell’utenza dislocata nei punti di erogazione; |
GESTIONE E COMUNICAZIONE |
• Le procedure per le nomine del personale docente risultano problematiche perché non esiste ancora una graduatoria del personale docente per i CPIA; |
• Non esiste un sito ancora funzionante. • Tutte le comunicazioni, le richieste dei docenti etc. sono per ora relegate all’utilizzazione dell’indirizzo di posta elettronica del CPIA1; • Esiste di fatto un reale divisione fisica tra il personale amministrativo e personale docente che non favorisce la comunicazione e la creazione di un clima di cooperazione; |
SEDE DI VIA VIGONE |
TERRITORIO E AMBIENTE DI LAVORO |
La sede di Via Vigone gode di una posizione facilmente accessibile dall’utenza poiché ben servita dalla rete di trasporti pubblici. Nonostante si presenti come uno spazio accogliente, esistono problematiche legate alla struttura edilizia della scuola. Il numero di aule destinate all’erogazione del servizio risultano, in alcune fasce orarie, insufficienti e troppo piccole per accogliere le classi più numerose. Non esiste uno spazio comune in grado di ospitare in sicurezza più di una classe per volta e ciò crea notevoli difficoltà nella gestione ed organizzazione di attività che coinvolgono tutte le classi contemporaneamente all’interno della stessa fascia oraria. I laboratori di informatica non rispondono alle esigenze didattiche a causa della vetusta dotazione di hardware e software e, anche quando si lavora con l’uso di tablet, la rete wi-fi non supporta l’accesso di una decina di dispositivi contemporaneamente. Non esiste un parcheggio riservato alle persone con disabilità motorie che si trovano quindi costrette ad attendere nella propria auto fino a che non si renda disponibile un parcheggio abbastanza vicino all’ingresso della scuola. |
OFFERTA FORMATIVA |
Nel corso degli anni l’offerta formativa della sede di via Vigone si è progressivamente modellata per venire incontro alle esigenze della propria utenza. L’accoglienza, attraverso lo sportello dedicato, risulta essere efficiente così come il modello di flessibilità organizzativa. I percorsi sono organizzati per livelli sulla base della conoscenza della lingua italiana e della scolarità pregressa e l’orario delle lezioni copre l’intero arco della giornata (dalle ore 9.00 alle 22.00). Nonostante l’attenzione dedicata all’inserimento iniziale di ciascun alunno all’interno del percorso a lui più idoneo, le classi risultano essere troppo eterogenee. Non sempre, a causa di mancanza di aule o di alfabetizzatori, è possibile avere piccoli gruppi di discenti con le stesse esigenze didattiche e ciò si verifica soprattutto nel servizio rivolto all’utenza meno scolarizzata e proveniente dalle fasce sociali più in difficoltà. A causa di urgenze organizzative della scuola, alcuni insegnanti dedicano parte delle ore di servizio al funzionamento (ad esempio gestione del data-base) sottraendo risorse utili alla didattica. Mancano o sono insufficienti gli strumenti digitali di supporto alla didattica, così come i laboratori linguistici attrezzati. |
CENTRALITÀ DELLO STUDENTE E CURRICOLO DELLA SCUOLA |
Accoglienza, ascolto e monitoraggio del percorso formativo sono elementi cardine del rapporto che si sviluppa tra lo studente e l’istituzione scolastica. Il tentativo è quello di dare risposta alle esigenze personali di ogni singolo discente e alle necessità specifiche in termini di offerta didattica. A questo scopo viene redatto un Patto Formativo individuale che definisce il percorso dello studente tenendo conto dei crediti culturali già in suo possesso. Attualmente è in via di definizione la stesura di Patto Formativo condiviso fra le tre sedi. La necessità di condivisione si estende inoltre ai criteri di valutazione così come alla programmazione per discipline. |
GESTIONE E COMUNICAZIONE |
La gestione della sede di via Vigone è garantita da un referente organizzativo, un referente didattico da tutti i docenti che collaborano fattivamente alla risoluzione dei problemi di gestione e di comunicazione, supplendo alle deficienze derivanti da: • mancanza di personale amministrativo in sede; • insufficienti attrezzature per la riproduzione dei materiali didattici • presenza di una sola postazione di lavoro informatica per svolgere tutte le attività di supporto alla didattica |
SEDE DI VIA XXXXXXXXX PRESSO LA STRUTTURA DELL’I.C. “U,SABA” |
TERRITORIO E AMBIENTE DI LAVORO |
La localizzazione del punto di erogazione, nella sede di Via Lorenzina e di Via Fea, risulta particolarmente strategica per la facilità di accesso dell’utenza alla struttura con i mezzi pubblici, per la vicinanza ai principali servizi di zona e le caratteristiche di sicurezza mostrate durante l’erogazione del servizio in orario serale. La presenza costante di una numerosa utenza è favorita da questa situazione. Inoltre l’esistenza di due laboratori di Informatica che ha consentito di qualificare i percorsi didattici proposti e una buona offerta di rientro in formazione al territorio che riconosce la qualità dell’offerta. Accanto a questo aspetto positivo si evidenziano una serie di problematiche derivanti da: • la limitata disponibilità di spazi destinati all’erogazione del servizio (aule) dipendente dalle esigenze della struttura ospitante che rende disponibile gli spazi sulla base delle proprie esigenze considerate prioritarie (gran parte dell’attività didattica si svolge in un seminterrato dove è presente la mensa dei ragazzi); |
• la mancanza di spazi comuni e servizi destinati all’utenza adulta; • la mancanza di un accesso indipendente per l’utenza adulta; • la presenza di forti interferenze nell’attività con l’Istituto Comprensivo; • uso limitato delle aule disponibili della scuola del mattino in orario pomeridiano; • la obsoleta dotazione Hardware e software dei laboratori di informatica. |
OFFERTA FORMATIVA |
L’offerta formativa ha da sempre privilegiato (qualificata dalla pluriennale esperienza del CTP 5) e favorito la flessibilità organizzativa e didattica per offrire all’utenza un facile accesso alla formazione e un agevole inserimento nei percorsi attraverso una didattica organizzata per livelli sulla base della conoscenza della lingua Italiana e della scolarità pregressa. Una particolare attenzione viene rivolta all’utenza “debole” nei corsi. I corsi di I°livello I° periodo si svolgono dalla mattina alle ore 9,00 alla sera alle ore 9.00 senza interruzione per rispondere alle richieste dell’utenza sfruttando al massimo gli spazi disponibili e sono organizzati in moduli da 1 ora e mezza. Per l’L’alfabetizzazione sono previste 6 ore settimanali mentre per i Corsi della scuola secondaria di 1 grado sono previste 12 ore settimanali. Accanto a questo aspetto positivo si evidenziano una serie di problematiche derivanti da: • la ridotta flessibilità organizzativa dell’offerta formativa condizionata dalle attività della scuola del mattino (limitazione nella offerta nel numero dei corsi e in certi orari). • L’inesistenza di laboratori Linguistici attrezzati per l’insegnamento del Francese, Inglese e Spagnolo; • la mancanza di strumenti digitali di supporto alla didattica in aula (LIM, Tablet, Videoproiettori e collegamento efficiente alla Rete Internet); • mancanza di spazi per attività didattica di recupero e potenziamento in piccoli gruppi; • Impossibilità di migliorare la didattica per i corsi di alfabetizzazione dei primi livelli che necessitano di un minor numero di studenti per classe. • La necessità di effettuare i corsi di I° livello II° periodo presso gli Istituti superiori per mancanza di spazio. |
CENTRALITÀ DELLO STUDENTE E CURRICOLO DELLA SCUOLA |
L’accoglienza e il monitoraggio del percorso didattico sono pratiche a lungo condivise tra i docenti della sede che qualificano il servizio all’utenza, ma che ancora non sono condivise con le altre sedi. Sono ancora in via di definizione le procedure definitive relative ai Patti Formativi e la individuazione di programmazioni comune e della valutazione in alcune discipline. Esistono problemi relativamente a: • Il servizio di accoglienza sospeso durante i mesi estivi; • Il riconoscimento dei crediti maturati dall’utenza in altri contesti. |
GESTIONE E COMUNICAZIONE |
La gestione del punto di erogazione è garantita oltre che da un referente organizzativo e un referente didattico da tutti i docenti che collaborano fattivamente alla risoluzione dei problemi di gestione e di comunicazione, supplendo alle deficienze derivanti da: • mancanza di una linea telefonica dedicata (utilizzazione di cellulari personali); • mancanza di personale amministrativo in sede; • insufficiente attrezzature per la riproduzione dei materiali didattici (solo una fotocopiatrice anche stampante) come fotoincisore etc.. • presenza di una sola postazione di lavoro informatica per svolgere tutte le attività di supporto alla didattica |
CASA CIRCONDARIALE “LORUSSO E CUTUGNO” |
TERRITORIO E AMBIENTE DI APPRENDIMENTO |
Si rilevano per la sede carceraria mancanza di aule adeguate perché ricavate nella maggior parte dei casi negli spazi residui e non utilizzati della struttura penitenziaria. La maggior parte delle aule non sono fornite di un arredo scolastico adeguato. Per mancanza di spazi una parte della docenza frontale è svolta direttamente negli spazi di socialità delle sezioni detentive con aggravio in disagi e disturbo per l’ambiente di apprendimento. I docenti in servizio devono movimentarsi nell’estesa struttura penitenziaria raggiungendo gli spazi scuola ove sono localizzati. Le attività scolastiche devono essere concertate in procedure, spazi e tempi, dai responsabili dell’area della sicurezza ed educativa del trattamento in tutti padiglioni detentivi. Risulta inadeguata la stessa igiene e la salubrità degli ambienti. Un limite che condiziona l’ambiente di apprendimento è la mancanza di utilizzazione di spazi esterni alla struttura carceraria all’interno dell’area circoscrizionale per l’orientamento formativo degli adulti ex detenuti e per localizzare progetti o attività il cui svolgimento è ospitato negli spazi delle altre sedi CPIA1. |
OFFERTA FORMATIVA |
L’offerta formativa risulta complessa per le caratteristiche dell’utenza e per i condizionamenti esistenti che influiscono sulla flessibilità organizzativa e didattica. L’utenza scolastica è composta da ristretti in stato di privazione della libertà sottoposti alle criticità dei condizionamenti e degli effetti del contesto carcerario. La storia personale degli allievi rivela un pregresso |
vissuto di disagio e marginalità socio-culturale. L’utenza ha carattere prevalentemente transitorio per la natura giuridica della casa circondariale (pene non definitive o comunque limitate nel tempo perché soggette a traduzioni ad altro carcere, liberazione e/o misure alternative della pena). L’offerta formativa si confronta con le seguente problematiche: • L’utenza è strutturata per esigenze sicuritarie in padiglioni autonomi e non è consentita la transitabilità e l’aggregabilità degli allievi in funzione della didattica e dei livelli di apprendimento. • La maggior parte del tempo scuola è concentrato nella mattinata ed è scandito dalle esigenze di apparato (degli operatori della sicurezza) e dalle attività e concessioni di cui i ristretti possono usufruire. • Tutte le ipotizzabili progettualità supplementari alle attività scolastiche devono affrontare limiti di accesso dei materiali e agli spazi della struttura penitenziaria. Le problematiche rilevate tuttavia esaltano il ruolo svolto dai docenti che superano le carenze e gli ostacoli evidenziati ed allestiscono degli “spazi formativi” calati realmente nella logica del diritto all’apprendimento, del rispetto verso la volontà di migliorarsi e dell’ascolto delle esigenze di espressione verbale, corporea ed artistica. In quest’ottica si pone il Progetto Accoglienza attivato da più di un decennio e costantemente aggiornato e riproposto sulla scorta di competenze acquisite sul campo dai docenti coinvolti. Si rivolge ad individui privati della libertà e collocati, da entranti all’interno della struttura penitenziaria, in sezioni di transito in attesa della definizione della loro condizione detentiva (attesa che può variare da alcuni giorni a qualche settimana). Questa particolare categoria di ristretti è privata di molte delle attività di tipo rieducativo, culturale, lavorativo e, a volte, assistenziale, attivate nelle altre sezioni detentive, vivendo a detrimento di questi supporti in uno stato di particolare disagio e disorientamento. A fronte di questa situazione il Progetto Accoglienza, strutturato in modalità e forme congiuntamente alle esigenze dalla Direzione Penitenziaria, si qualifica come un iniziale orientamento al contesto accogliendo una prima analisi dei bisogni formativi e organizzando il tempo di permanenza dei ristretti con attività didattiche di tipo pratico. Tra le finalità del Progetto, prioritario resta il favorire la diminuzione delle tensioni tra detenuti e tra detenuti e ambiente carcerario attraverso il loro coinvolgimento in moduli didattici (scienze motorie, arte e immagine, educazione musicale e lingua italiana) e prendere in carico l’utilizzo delle possibilità valoriali di una parte del tempo detentivo dei ristretti, nell’interazione con i docenti e nel gruppo classe, per una adeguata lettura della realtà personale per quanto percepita come punitiva e logorante. |
CENTRALITÀ DELLO STUDENTE E CURRICOLO DELLA SCUOLA |
Le attività scolastiche di orientamento-accoglienza operano all’interno della Casa Circondariale con procedure, obiettivi e strategie, rese flessibili dalle scelte, dai programmi e dall’impostazione dell’Istituzione di cui la scuola è una parte. Nel contesto carcerario il CPIA1 opera in un sistema interprofessionale di forze concertando le sue azioni con operatori educativi e della sicurezza al fine di trovare un punto di mediazione tra l’esigenza di costruire le condizioni di fruizione e assolvimento dei percorsi di formazione e i vincoli dell’organizzazione penitenziaria. La collaborazione sistematica resta quindi nodo determinante della presenza e dell’opera dell’istruzione in età adulta in carcere. Le azioni delle attività scolastiche sono parte del trattamento detentivo contribuendo all’efficacia dei percorsi riabilitativi individuali e entrando nel tempo della pena del ristretto riconoscendone le possibilità e i bisogni formativi interrotti. I metodi e i criteri di valutazione di adulti detenuti hanno come priorità l’inclusione della marginalità; vivono del tentativo di una connessione del disagio con l’idea che sia possibile migliorarsi attraverso l’educazione e l’istruzione. Gli scopi della valutazione sono prettamente formativi in un contesto di criticità autobiografiche come quello carcerario pur restando definiti dei livelli di competenza disciplinare. L’accesso all’esame di licenza media ha deroghe caratterizzanti dovute a variabili giustificative delle assenze degli allievi ristretti. Le deroghe dovranno essere contenute nella definizione di un patto formativo comune alle sedi CPIA1. |
GESTIONE E COMUNICAZIONE |
All’interno della struttura carceraria non è consentito l’introduzione e l’utilizzo di nessuna apparecchiatura con connessione internet, memoria virtuale, strumenti di riproduzione di immagini di qualsiasi genere, telefoni cellulari. Tutto il materiale scolastico è soggetto annualmente ad autorizzazione da parte della struttura penitenziaria. Non esiste uno spazio scuola nell’area civile e amministrativa, prima dell’entrata di accesso ai padiglioni detentivi, che consentirebbe attraverso la creazione di una postazione internet una più efficiente ed efficace comunicazione con la sede amministrativa di via Bardonecchia e con le altri sedi del CPIA1. In mancanza di questa possibilità e permanendo uno stato di isolamento istituzionale (che il carcere già di per se favorisce) vanno ottimizzate le relazioni comunicative con la segreteria scolastica attraverso più incisive strategie collaborative. Le azioni, gli obiettivi e le finalità educative della scuola risentono della ridotta sinergia con le figure dell’area educativa e della sicurezza del Penitenziario. Le azioni di raccordo sono casuali e non strutturate, isolate solo a situazioni contingenti. Le attività scolastiche operano spesso sottotraccia e non sono adeguatamente assistite e valorizzate. Il personale docente cura la gestione del database degli allievi senza connessione internet e all’interno della struttura carceraria. |
Le descrizioni raccolte, sulle condizioni in cui opera l’istituzione, evidenziano le difficoltà che quotidianamente vengono affrontate da tutta la Comunità scolastica, ma nel contempo evidenziano ed esaltano la capacità di risoluzione dei problemi, mostrata da tutto il personale, al fine di garantire all’utenza un’offerta formativa adeguata ai bisogni formativi e di qualità “nonostante tutto”.
Le situazioni complesse, in cui ha fino ad oggi operato il personale della scuola, hanno consentito a tutti di acquisire qualità importanti necessarie per la risoluzione dei problemi quali: l’ottimismo, l’adattabilità e lo spirito di iniziativa.
V. I TRAGUARDI TRIENNALI
Per poter definire i traguardi triennali, il più possibile attinenti alla situazione reale, sono state messe in relazione le PRIORITA’ (OBIETTIVI STRATEGICI GENERALI), individuati dal Collegio Docenti, con le indicazioni provenienti dalle MACRO AREE di intervento indagate.
ll Collegio Docenti si è espresso sulla definizione dei traguardi, consapevole dei vincoli che gravano sulla nuova istituzione e in base alla esperienza professionale personale pregressa maturata in anni di servizio pressi i CTP e presso altre strutture.
Per ogni MACRO AREA sono stati individuati quindi i traguardi triennali. I traguardi sono costruiti con le indicazioni proveniente dall’atto di indirizzo del Dirigente Scolastico e dall’analisi delle situazioni reali.
MACRO AREE | PRIORITA’/OBIETTIVI STRATEGICI GENERALI | TRAGUARDI TRIENNALI |
TERRITORIO E AMBIENTE DI LAVORO | individuare e/o rendere stabili e funzionali i punti di erogazione del servizio e la sede organizzativa | individuazione di una sede con spazi adeguati per il punto di erogazione attualmente presso l'I.C. U.Saba che sia inserito nel medesimo contesto territoriale |
risoluzione dei problemi legati alle condizioni di agibilità della sede amministrativa | ||
acquisizione della disponibilità di spazi dedicati alla didattica o per lo svolgimento di attività di supporto alla didattica all'interno della Casa Circondariale | ||
realizzazione e/o manutenzione delle reti Internet | ||
Fornire le sedi dell’idonea attrezzatura informatica (hardware e software) per fornire un adeguato servizio all’utenza | ||
Garantire ad ogni sede i collegamenti un autonoma linea telefonica |
MACRO AREE | PRIORITA’/OBIETTIVI STRATEGICI GENERALI | TRAGUARDI TRIENNALI |
OFFERTA FORMATIVA | Orientare il piano triennale dell’Offerta formative all’innalzamento dei livelli di istruzione e della competenze degli studenti, nel rispetto dei tempi e degli stili di apprendimento. | trasformazione dei progetti extracurricolari con caratteristiche di continuità in offerta formativa curricolare |
miglioramento offerta formativa con corsi modulari di lingua Italiana Inglese, francese e spagnolo (A0, A1, A2, B1, B2) | ||
miglioramento offerta formativa con riduzione di studenti per classe per i corsi di alfabetizzazione | ||
miglioramento dell'offerta formativa con l'introduzione di discipline di supporto all'alfabetizzazione per l'area della comunicazione (ed.artistica, motoria, musicale) | ||
miglioramento dell'offerta formativa con l'ampliamento dell’offerta al territorio di corsi di modulari di informatica | ||
miglioramento offerta formativa con l’introduzione di procedure FAD (formazione a distanza) | ||
Realizzare/implementare un servizio di rete (polo di sviluppo di una rete territoriale) con tutte le altre istituzioni formative del territorio e sinergie con gli altri soggetti pubblici e privati sulle aree di reciproca competenza | miglioramento offerta formativa attraverso la realizzazione di progetti di rete interna (che coinvolgano tutte le sedi del CPIA1) | |
miglioramento offerta formativa con lo sviluppo di nuovi accordi con gli istituti superiori e la formazione professionale | ||
potenziamento offerta formativa con corsi laboratoriali con associazioni esterne | ||
miglioramento dell'offerta formativa extracurricolare attraverso l'estensione dell'offerta dei corsi ecdl nei vari punti di erogazione |
MACRO AREE | PRIORITA’/OBIETTIVI STRATEGICI GENERALI | TRAGUARDI TRIENNALI |
CENTRALITÀ DELLO STUDENTE E CURRICOLO DELLA SCUOLA | Confrontare e armonizzare i percorsi scolastici rispettivamente costruiti da ciascuna delle tre sedi territoriali di servizio | realizzazione di strutture di riferimento per la progettazione didattica e la realizzazione di programmazioni periodiche comuni per ambiti disciplinari o classi parallele |
Individuazione di programmazioni disciplinari suddivise in UdA | ||
condivisione dei criteri per il riconoscimento dei crediti formali | ||
individuazione dei criteri per il riconoscimento dei crediti non formali e informali | ||
costruzione di un patto formativo condiviso | ||
Individuazione di procedure e modulistica in formato digitale |
MACRO AREE | PRIORITA’/OBIETTIVI STRATEGICI GENERALI | TRAGUARDI TRIENNALI |
GESTIONE E COMUNICAZIONE | costruire/implementare/sviluppare la cooperazione di tutto il personale scolastico e lo spirito di servizio con cui si intende mettere in condivisione il contributo e il merito individuale a vantaggio di tutta la comunità professionale e scolastica. | Valorizzazione della professionalità di tutto il personale; |
individuazione di strutture quali i Consigli di Centro per la gestione dei punti di erogazione del servizio | ||
Esplicitazione dell’orario di servizio dei docenti nelle varie sedi | ||
individuazione dell'organizzazione del lavoro di tutte le unità di personale ATA che sia funzionale al servizio; | ||
Potenziamento del personale amministrativo per garantire l’attività di segreteria didattica presso i punti di erogazione del servizio | ||
predisposizione di procedure a tutela della privacy delle persone e degli altri soggetti; | ||
predisposizione di un costante monitoraggio dei procedimenti amministrativi e non. | ||
sviluppare una efficace Comunicazione per la gestione del Centro e per la pubblicizzazione del servizio sul territorio | predisposizione di una informazione chiara e precisa destinata all’utenza e a tutto il personale della scuola | |
informatizzazione dei servizi e dematerializzazione | ||
Realizzazione di un database unico dell’utenza per i tre punti di erogazione del servizio | ||
Realizzazione del sito del CPIA1 | ||
Individuazione di una figura di sistema che curi la comunicazione | ||
Definizione delle procedure burocratiche | ||
Trasparenza attraverso informazioni complete ed esaustive in riferimento alle risorse economiche e attrezzature a disposizione |
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VI - PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA
VI. a) PROGETTAZIONE CURRICOLARE E EXTRACURRICOLARE
1. AMPLIAMENTO E ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA DI BASE
Tenuto conto della nuova normativa sull’Istruzione degli adulti, dell’analisi dei fabbisogni dello specifico territorio in cui operano le sedi del CPIA e dell’esperienza maturata negli anni dai rispettivi CTP di provenienza, il CPIA1 indirizza la progettazione curricolare finalizzata all’innalzamento dei livelli di istruzione e della competenze degli studenti attraverso i seguenti percorsi:
Alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana:
✓ miglioramento dell’offerta offerta formativa attraverso corsi modulari organizzati su più livelli per il rilascio delle corrispondenti certificazioni (A0, A1, A2, B1, B2)
✓ riduzione del numero di studenti per classe
✓ introduzione di discipline di supporto all'alfabetizzazione per l'area della comunicazione (ed.artistica, motoria, musicale)
✓ potenziamento offerta formativa con corsi laboratoriali con associazioni esterne
Percorsi di I° livello - 1° periodo didattico
✓ l’introduzione di procedure FAD (formazione a distanza)
✓ potenziamento dell’offerta offerta formativa con corsi laboratoriali con associazioni esterne
Percorsi di I° livello - 2° periodo didattico
✓ sviluppo di nuovi accordi con gli istituti superiori e la formazione professionale
✓ l’introduzione di procedure FAD (formazione a distanza)
Alfabetizzazione funzionale ed educazione permanente- I° livello - 1° e 2°periodo didattico
✓ miglioramento dell’offerta offerta formativa attraverso corsi modulari di lingua Inglese, Francese e Spagnola e rilascio delle corrispondenti certificazioni (A0, A1, A2, B1, B2)
✓ ampliamento dell’offerta al territorio di corsi di modulari di Informatica
✓ estensione dell'offerta dei corsi Ecdl nei vari punti di erogazione
Accanto ai percorsi appena citati, il CPIA1 propone numerose attività didattiche già brevemente presentate nella sezione h “Progetti” del primo paragrafo del presente documento. Con l’obiettivo di un miglioramento continuativo e permanente nella realizzare una scuola di qualità, è stata istituita una Commissione Progetti che nel corso del presente a.s. si propone di controllare i processi e definire le procedure di valutazione delle singole attività presentate annualmente al Collegio Docenti. Tale commissione ha individuato i seguenti criteri di valutazione:
a. Numero di discenti coinvolti
b. Numero di sedi coinvolte
c. Interventi ad hoc su fasce deboli con specifiche necessità
d. Originalità
e. Efficacia educativa già documentata nel corso degli anni precedenti
f. Visibilità sul territorio
g. Formazione e crescita professionale degli insegnanti coinvolti
h. Fornitura di materiali didattici condivisibili
i. Realizzazione di un prodotto finale
j. Attestazione o certificazione finale
k. Costo
Rilevanza delle finalità del progetto in funzione delle specificità dell’utenza. Quest’ultima voce è ulteriormente
declinabile nei seguenti criteri descrittivi:
l. Miglioramento delle competenze linguistiche ed espressive
m. Superamento dei disagi di tipo relazionale
n. Miglioramento dell’integrazione sociale e superamento delle barriere culturali
o. Ricostruzione delle competenze di base con attività motivanti
p. Miglioramento di una o più fra le “competenze chiave”
Per poter verificare l’efficacia dell’attività realizzata, al termine di ciascuna di esse, verranno consegnate agli studenti ed insegnanti coinvolti apposite schede di valutazione. Ciò permetterà di analizzare criticamente la validità dell’attività didattica proposta e consentirà di apportarne, quando necessario, eventuali modifiche e miglioramenti.
2. AMPLIAMENTO E ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA DI BASE PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE LORUSSO E CUTUGNO
Tutti i percorsi di istruzione carcerari sono parte a pieno titolo delle finalità riabilitativo-rieducative della pena secondo normativa e costituiscono uno degli strumenti più incisivi del trattamento assieme alla concessione dei benefici lavorativi intra ed extra moenia.
Tutti i percorsi di istruzione di alfabetizzazione L2 e di 1° livello 1° periodo, attivati all’interno della Casa
Circondariale, sono articolati secondo una modularità annuale (fermo restando la possibilità di transito di livello dall’alfabetizzazione alla scuola media dopo accertamento delle competenze), previa intesa in procedure, disponibilità di spazi e tempi, con i responsabili dell’area educativa e della sicurezza dei padiglioni detentivi.
Essendo caratteristica della Casa Circondariale la sussistenza di ristretti in regime detentivo entro e/o nei limiti di una certa pena e comunque tendenzialmente non con sentenza passata in giudicato, i gruppi classe sono soggetti a turn-over e costante mutevolezza durante tutto l’anno scolastico (per traduzioni ad altro carcere, libertà o concessioni di misure alternative alla detenzione).
Si inserisce nel contesto Ampliamento e arricchimento dell’Offerta Formativa il Progetto “ACCOGLIENZA” dedicato ai reclusi di passaggio, quale progetto di SISTEMA ormai in atto da più di 10 anni, che si qualifica come un servizio di orientamento, accoglienza, analisi dei bisogni formativi. (all. 2) L’organizzazione didattica e gestionale dei percorsi è soggetta a vincoli e limitazioni spaziali e temporali definiti dall’area della sicurezza e lo stesso criterio di omogeneità dei livelli di competenza in ingresso degli allievi ai gruppi classe è solo relativamente percorribile per il divieto di transitabilità e aggregabilità degli stessi (da un padiglione ad un altro), restando, per questo, peculiare la presenza in contemporanea di piccoli sottogruppi di competenze disomogenee tendenzialmente al di sotto della soglia di ingresso prevista. I percorsi per queste ragioni, hanno necessità di essere condotti con una didattica differenziata e resta possibile, per opportunità e in determinate situazioni, la contemporanea partecipazione a due livelli classe se nello stesso padiglione detentivo.
Tendenzialmente gli allievi hanno frequenza discontinua o irregolare per giustificati motivi (il tempo scuola concentrato al mattino convive con i servizi lavorativi e con l’ammissione alla fruizione dei comuni istituti detentivi).
Alfabetizzazione funzionale ed educazione permanente
L’alfabetizzazione funzionale si configura con la partecipazione ai gruppi classe del 1° livello 1° periodo didattico di allievi uditori, provvisti già di titolo di licenza, che intendono consolidare o completare apprendimenti sottoposti ad analfabetismo di ritorno. A seconda dei personali bisogni apprenditivi gli allievi uditori scelgono di frequentare le lezioni di tutte le discipline o solo di alcune, optando per la frequenza della sola lingua straniera e/o il rafforzamento della lingua italiana. Per questi allievi, alla fine dell’anno scolastico, è rilasciato un attestato formativo di frequenza.
3. AMPLIAMENTO E ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA EXTRACURRICOLARE
La progettazione extracurricolare del CPIA1 include i seguenti percorsi formativi:
⮚ Corso ECDL
⮚ Percorsi di alfabetizzazione “Xxxxxxxx”
⮚ “Sessioni di Educazione Civica” con riferimento all’Accordo Quadro 2012 – DPR 179/2011
⮚ Provaci ancora Xxx
⮚ Studiare vale la pena
Uno sportello particolare opera per accogliere gli immigrati firmatari dell’Accordo d’Integrazione che, come previsto dal DPR 179, richiedono di partecipare alle sessioni di Educazione civica e frequentare
corsi di Lingua Italiana per ottemperare agli obblighi previsti dalle norme sull’integrazione a cui sono
soggetti.
Gli sportelli dell’Accoglienza sono aperti tutto l’anno sulla base delle risorse umane disponibili e di orari settimanali concordati dal Collegio dei Docenti.
VI. B) PROGETTAZIONE EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA
1. ORGANIGRAMMA DEL CPIA
L’ Organigramma rispecchia la scelta organizzativa fatta dal Collegio Docenti nel POF 2015/2016 finalizzata alla costruzione di un’identità comune condivisa promuovendo una ampia partecipazione alla governance.
Essa comporta in primo luogo la presenza di uno STAFF di Istituto nel quale confluiscono per la parte gestionale, oltre al DS e alla DSGA, un REFERENTE PER CIASCUNA DELLE SEDI DI SERVIZIO a cui si affiancano i REFERENTI DIDATTICI delle 3 sedi nella forma allargata.
I REFERENTI attraverso I CONSIGLI DI CENTRO consentono la partecipazione dei docenti alla governace comunicando informazioni e accogliendo suggerimenti
2. COMMISSIONI E DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
Affiancano il lavoro dello STAFF le commissioni che sono composte dai docenti provenienti dalle 3 sedi punti di erogazione del servizio che concorrono con la loro attività a promuovere processi nelle macro aree di intervento
I dipartimenti composti da tutti i docenti afferenti ai tre ambiti supportano e creano i presupposti (individuazione delle UdA etc) per la definizione della:
• OFFERTA FORMATIVA
• CENTRALITA’ DELLO STUDENTE E CURRICOLO DELLA SCUOLA
Importante per la Comunicazione interna (raccordo tra le tre sedi, trasparenza e efficienza…) e la Comunicazione esterna (pubblicizzazione del servizio, informazione …) l’individuazione di una figura di sistema dedicata.
3. ACCORDI DI RETE E COLLABORAZIONI ESTERNE
Il CPIA in risposta ai bisogni del Territorio promuoverà Accordi di Rete per:
• la realizzazione di percorsi di II° livello al fine di favorire il rientro in formazione della popolazione adulta, innalzarne il livello delle competenze e permettere a tutti di conseguire titoli di studio superiore (all 5);
• collaborazione con Enti e Associazioni per il miglioramento dell’Offerta Formativa; inoltre si impegnerà a rispettare gli Accordi:
• Accordo Quadro 2010 – test di Italiano A2 x richiedenti il PS della UE;
• Accordo Quadro 2012 – DPR 179/2011 e Sessioni di educazione civica
per la realizzazione di:
- test di conoscenza della lingua italiana di cui al D.M. 4/6/2010 rivolto agli stranieri che richiedono il permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo;
- sessione di formazione civica e di informazione di cui al D.P.R. n. 179 del 14/9/2011 ;
- sessioni di verifica dell’Accordo di Integrazione.
VII - CENTRALITA’ DELLO STUDENTE E CURRICOLO DELLA SCUOLA (all.3)
VII a) ACCOGLIENZA, ASCOLTO, ORIENTAMENTO
Nel quadro della nuova normativa sull’Istruzione degli adulti ( DPR 263/2012 - entrata in vigore nell’a.s. 2014/2015) le attività di accoglienza, ascolto e orientamento assumono particolare importanza strategica in quanto devono provvedere alla rilevazione del fabbisogno attraverso l’analisi della domanda esplicita e implicita degli utenti per consentire la successiva progettazione della didattica sia standard sia personalizzata per gruppi di livello.
La già citata normativa di riferimento e l’analisi dei fabbisogni dello specifico territorio in cui operano le sedi del CPIA 1, costituiscono il fondamento per lo sviluppo dei seguenti punti ed obiettivi:
Obiettivi
Favorire e sostenere la domanda inespressa nel territorio
✓ Far emergere e valorizzare le competenze in ingresso al fine dell’inclusione nei percorsi di studio
✓ Rispettare il diritto allo studio e al riconoscimento delle competenze personali
✓ Concordare patti formativi con modalità di trasparenza, rispetto, chiarezza ed equità
✓ Accompagnare l’adulto in itinere con attività di sostegno all’apprendimento e alla persona
✓ Favorire la consapevolezza dei bisogni formativi e dei propri obiettivi soprattutto per i minori
✓ Corrispondere ai fabbisogni formativi espressi dal territorio
✓ Favorire il raccordo con altre tipologie di percorsi di istruzione e formazione
✓ Rispondere alle esigenze della formazione civica necessaria all’integrazione dei nuovi cittadini
✓ Contribuire alle azioni di orientamento e inserimento nel mercato del lavoro
✓ Dare conto di ciò che si fa sia in ingresso che in itinere
Le attività di accoglienza e orientamento iniziano dal momento in cui l’utente prende contatto con la scuola e procedono con più fasi strutturate:
momento del colloquio/test iniziale
momento dell’inserimento e dell’accompagnamento/ orientamento
momento dell’accertamento delle competenze e definizione del PATTO FORMATIVO
VII b) LA SCUOLA IN CARCERE
La scuola in carcere è elemento fondamentale del percorso di riabilitazione per il futuro reinserimento della persona detenuta nella società. E’ un luogo di socializzazione, confronto, accettazione e scoperta dell’alterità. Attraverso l’attività didattica, flessibile e calibrata sui bisogni individuali del corsista e del gruppo classe, ciascuno costruisce, recupera e consolida la propria identità al fine di riconquistare progressivamente una dimensione progettuale sulla propria esistenza. La scuola è anche l’occasione per ristabilire una “normalità” nella scansione della giornata; è un impegno, favorisce una presa di responsabilità verso se stessi e verso gli altri a partire dal rapporto che lentamente si costruisce con gli insegnanti. In classe si elaborano conflitti e si sperimentano nuove forme di convivenza. Ci si conosce attraverso “codici” diversi da quelli della quotidianità. In questo percorso, un ruolo fondamentale lo svolge la didattica che è sempre ritagliata su misura (ancor più che in contesti scolastici “normali”) in base alle caratteristiche dei singoli e - non secondariamente - alle dinamiche di gruppo che si rivelano nel tempo scuola. Per questo, la scuola in carcere (più che in altri luoghi) necessita di programmazioni aperte e flessibili, adattabili facilmente ai bisogni che di volta in volta emergono. Ha bisogno anche di margini di “improvvisazione” e il docente, di un bagaglio variegato di strumenti pronti per re-agire positivamente ad ogni input proveniente dai corsisti. L’attività in classe deve essere volta ad un recupero dell’autostima e del senso di autoefficacia, ad una metariflessione sulla propria biografia e sui propri vissuti traumatici,
nella direzione di una ri-definizione di sé, con l’obiettivo di favorire, una volta terminata l’esperienza della detenzione, la ripresa della vita “fuori” con nuova consapevolezza e nuovi strumenti appresi.
Da un punto di vista più pratico, inoltre, la presenza a scuola favorisce un maggiore coinvolgimento del detenuto in tutte le attività proposte dall’istituzione carceraria e una più approfondita consapevolezza di ciò che accade intorno a lui sia nell’ordinario che nello straordinario. Questo perché la scuola assume un importante ruolo di “catalizzatore” di presenze educative e formative: intorno ad essa ruotano associazioni culturali, sportive, di volontariato, che con le loro proposte arricchiscono l’offerta e forniscono ulteriore occasione di incontro e scambio. In questo modo, la scuola assolve ad un altro suo fondamentale ruolo: quello di tenere aperta una “finestra” sull’esterno, di creare positivi collegamenti tra carcere e territorio, in modo che non si recida il contatto tra questi due mondi.
La necessità di una collaborazione sistematica scuola-carcere e l’opera tra gli operatori delle due Istituzioni, segna un punto nodale dell’istruzione in età adulta in carcere. Nel contesto carcerario Lorusso- Cutugno il CPIA1 opera in un sistema interprofessionale di educatori e operatori della sicurezza che nel concertare le loro forze integrano gli obblighi detentivi con quelli scolastici (frequenza, certificazioni, conseguimento titoli). Le attività scolastiche diventano parte del trattamento detentivo e contribuiscono all’efficacia dei percorsi riabilitativi individuali, all’espressione dei bisogni formativi spesso interrotti e allo sviluppo delle qualità sociali, civili e culturali dell’adulto in esecuzione di pena.
⮚ Accoglienza in carcere
Le attività scolastiche di orientamento-accoglienza si svolgono all’interno della Casa Circondariale con procedure, obiettivi e strategie, rese flessibili dalle scelte, dai programmi e dall’organizzazione carceraria nel suo complesso. A seconda delle possibilità concesse e sulla base di accordi stabiliti con gli educatori e il corpo di polizia penitenziaria, l’adulto in pena può accedere agli spazi fisici dei blocchi e delle sezioni detentive assegnate alla scuola, dove gli insegnanti, in forma di colloquio, presentano a ciascun potenziale allievo (o propedeuticamente ad un gruppo di allievi segnalati dagli educatori) l’offerta formativa del CPIA1. Volantini affissi in ogni sezione pubblicizzano i percorsi scolastici e l’ inizio delle attività. Il candidato corsista entra in relazione diretta con il docente che orienta, informa, accompagna, fa emergere la domanda inespressa e i bisogni formativi svolgendo un ruolo attivo in ingresso nel completare il quadro del suo profilo individuale. Attraverso un colloquio libero si favorisce una narrazione autobiografica finalizzata a far emergere e documentare i momenti e i periodi del proprio percorso formativo, sollecitando una riflessione sulla significatività delle proprie esperienze di apprendimento e la loro possibilità di completamento o potenziamento attraverso le attività scolastiche. Il disagio del vissuto detentivo e le condizioni socio-culturali degli allievi detenuti rendono più complessa l’esplorazione della dimensione cognitiva e riflessiva dell’autoriconoscimento delle competenze comunque acquisite dalla persona. Il ricordo della dimensione esperienziale del passato richiede estrema discrezione a chi ascolta, un atteggiamento aperto, positivo, partecipe, ma anche equanime, non giudicante, non invasivo rispetto alla narrazione personale. La riattivazione del processo di apprendimento richiederà strategicamente ai docenti una costante cura del rinforzo alla motivazione e non solo nella fase informativo-intenzionale dell’accoglienza; gli allievi ristretti andranno accompagnati oltre i limiti e i condizionamenti del vissuto carcerario a rinegoziare in itinere le modalità e l’impegno del rientro in formazione facendo fronte se possibile, a situazioni specifiche del caso, attraverso un raccordo con tutte le figure dell’area trattamentale e in sinergia con queste.
Realizzate queste condizioni essenziali di accoglienza e orientamento formativo i futuri allievi potranno connettere le loro competenze pregresse, formali, informali, non formali, con i bisogni formativi emersi e iniziare le attività scolastiche.
VII c) I MINORI NELLA SCUOLA DEGLI ADULTI
Da un punto di vista strettamente metodologico il nuovo assetto organizzativo della scuola degli adulti esige un profondo rinnovamento della didattica, passando da una programmazione delle attività formative centrata sui curricoli, a una programmazione per UDA centrata su competenze e percorsi modulari. Il tipo di competenza che l’UdA può concorrere a sviluppare è legato alla problematicità delle situazioni reali, lavorative e di vita e all’esercizio dei diritti di cittadinanza attiva. Questo significa individuare le competenze che stanno all’incrocio fra gli assi culturali e i diritti di cittadinanza e praticare l’azione di sostegno educativo. In particolare, sono necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
Il CPIA, nell’ambito dei percorsi volti a contrastare la dispersione scolastica, in accordo con le Istituzioni scolastiche di I e di II grado e con il sistema della Formazione Professionale, accoglie:
⮚ Studenti in età compresa tra i 16 e i 18 anni, ad alto rischio di dispersione, privi del titolo conclusivo del I° ciclo d’istruzione;
⮚ Studenti stranieri iscritti a scuole secondarie di II° grado che frequentano percorsi integrativi di lingua italiana;
⮚ Minori italiani e stranieri privi di diploma conclusivo del primo ciclo d’istruzione, iscritti a Centri di
Formazione Professionale del sistema FP;
VII d) FLESSIBILITA’ DIDATTICA E PERSONALIZZAZIONE DEI PERCORSI
In coerenza con le indicazioni del sistema nazionale di istruzione degli adulti DPR 263 del 29/10/2012 e sulla base di quanto consentito dall’autonomia scolastica, il CPIA 1 di Torino accoglie, orienta e accompagna lo studente adulto in percorsi formativi che lo mettono al centro come persona, che valorizzano il suo vissuto e la sua storia culturale e professionale.
Per far ciò pone in essere azioni di sostegno tra cui:
attivazione di percorsi flessibili che valorizzano l’esperienza di cui sono portatori gli studenti; introduzione delle nuove tecnologie come supporto alla didattica.
riconoscimento dei crediti comunque e ovunque acquisiti; in futuro fruizione a distanza (FAD) .
Da un punto di vista strettamente metodologico il nuovo assetto organizzativo esige un profondo rinnovamento della didattica, passando da una programmazione delle attività formative centrata sui curricoli, a una programmazione per UDA centrata su competenze e percorsi modulari. Il tipo di competenza che l’UDA può concorrere a sviluppare è legato alla problematicità delle situazioni reali, lavorative e di vita e all’esercizio dei diritti di cittadinanza attiva. Questo significa individuare le competenze che stanno all’incrocio fra gli assi culturali e i diritti di cittadinanza e praticare l’azione di sostegno educativo. In particolare, sono necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
La suddivisione in Unità di Apprendimento con relative quote orarie per ogni materia disciplinare è argomento di studio all’interno dei vari Dipartimenti e rappresenta uno dei nodi essenziali nel processo di autoformazione e aggiornamento che gli insegnanti del CPIA 1 sono impegnati a svolgere nel corso di questo primo triennio di sviluppo della nuova autonomia. In effetti la composizione delle UDA con relative prove di verifica finale, costituiscono il requisito di base per lo svolgimento del successivo processo di riconoscimento crediti, accertamenti delle competenze in ingresso e personalizzazione dei percorsi. La definizione dei Piani di Studio Personalizzati e concordati nel Patto Formativo costituiscono ormai una prerogativa normata ed irrinunciabile nella scuola degli adulti.
⮚ ACCERTAMENTO delle competenze e stesura del PATTO FORMATIVO
Il DPR 263/2012 - art. 5 com. 2. e successive CM sugli adempimenti del CPIA, ci richiedono l’istituzione della “Commissione per la definizione del Patto formativo individuale”.
Tutti gli adulti che intendono rientrare nel sistema dell’istruzione e conseguire un attestato/titolo di studio (diploma) possono esprimere il diritto al riconoscimento delle loro competenze, presentando la domanda di riconoscimento crediti ad una Commissione che in prospettiva sarà attivata presso tutte le sedi di erogazione corsi del CPIA 1.
Attualmente, nelle prime settimane dell’inserimento nel percorso i
docenti del gruppo di livello compiono osservazioni e prove di accertamento delle competenze per confermare l’inserimento nel corso o modificarlo con un’offerta più congrua. In sede di Consiglio del gruppo di livello i docenti esprimono le loro osservazioni, effettuano prove di accertamento e riconoscono agli studenti eventuali crediti.
Il coordinatore di classe completa l’elaborazione del Patto Formativo, che sarà sottoscritto dallo studente se maggiorenne o dai genitori/tutori se minorenne. I percorsi sono, pertanto, individualizzati e personalizzati e possono essere aggiornati nel corso dell’anno scolastico.
Il Patto viene poi discusso e sottoscritto all’interno di un colloquio fissato con l’utente appena ultimata la procedura di verifica dei crediti formali – non formali e informali. Il Patto infatti “rappresenta un contratto condiviso e sottoscritto dall’adulto, dalla Commissione e dal Dirigente del CPIA” (LG par.3.2) VII e) VALUTAZIONE: CRITERI, METODI E STRUMENTI
Da un punto di vista strettamente metodologico il nuovo assetto organizzativo della scuola degli adulti esige un profondo rinnovamento della didattica, passando da una programmazione delle attività formative centrata sui curricoli, a una programmazione per UDA centrata su competenze e percorsi modulari. Il tipo di competenza che l’UdA può concorrere a sviluppare è legato alla problematicità delle situazioni reali, lavorative e di vita e all’esercizio dei diritti di cittadinanza attiva. Questo significa individuare le competenze che stanno all’incrocio fra gli assi culturali e i diritti di cittadinanza e praticare l’azione di sostegno educativo. In particolare, sono necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
La valutazione accompagna e regola l’azione didattica. “Promuove la centralità dello studente e tende alla sua piena realizzazione del curricolo” (Nota MIUR 2805)
Tre sono le fasi fondamentali:
1) fase iniziale con prove d’ingresso nei vari ambiti disciplinari: gli elementi di conoscenza ottenuti permettono la definizione dei livelli di partenza del gruppo di livello e il riconoscimento dei crediti agli studenti che sono già in possesso di competenze.
2) fase intermedia come momento di valutazione intermedia del processo di apprendimento dei vari percorsi disciplinari (UDA); i criteri di valutazione sono condivisi dal Consiglio di classe ed esplicitati agli studenti in osservanza a criteri di equità e trasparenza.
3) fase finale come valutazione con operazioni di scrutinio per l’ammissione agli esami di stato conclusivi del I°ciclo. Relazione finale e presentazione del gruppo di livello all’esame.
VII f) ACCORDI DI RETE PER IL II° LIVELLO
Per dare coerente applicazione ai nuovi assetti organizzativi e didattici previsti dal DPR 263/12 il nostro CPIA all’interno della sua “rete territoriale di servizio” stipula specifici Accordi con alcuni Istituti di Istruzione Secondaria Superiore che condividono gli obiettivi fondamentali dell’apprendimento permanente, realizzano in sinergia con il CPIA i percorsi scolastici di II° Livello e mantengono incardinata presso la loro sede l’erogazione del servizio.
All’interno di questi Accordi sono definiti i criteri e le modalità per la progettazione comune organizzativo-didattica, nonché la realizzazione delle specifiche misure di sistema destinate a favorire
l’utenza nel raccordo tra i percorsi di I° livello e di II° livello. Presso la sede centrale di via Bardonecchia si è costituita la Commissione per la definizione del Patto Formativo Individuale che, all’interno di un preciso Regolamento, ha predisposto attività e procedure atte all’individuazione delle competenze degli adulti in modo da realizzare un sistema di riconoscimento dei crediti formativi coerente con gli strumenti di trasparenza già adottati in sede europea.
La Commissione inoltre ha elaborato tutti gli strumenti necessari alla personalizzazione del percorso.
- FUNZIONI della COMMISSIONE -
La Commissione in veste plenaria:
- definisce le indicazioni di carattere generale (Linee Guida) che, per ciascuna delle tre fasi (Identificazione, Valutazione, Attestazione dei crediti formativi), dovranno essere seguite dai segmenti della Commissione che operano in ciascuna sede e Istituto;
- predispone tutta la modulistica affinchè il processo possa realizzarsi in totale trasparenza e si dota di strumenti specifici, tra i quali:
- modello di domanda di iscrizione e di riconoscimento dei crediti;
- modello di dossier personale per la raccolta della documentazione presentata;
- linee guida per la predisposizione delle specifiche metodologie valutative e dei riscontri e prove utili alla valutazione delle competenze;
- modalità per il riconoscimento dei crediti, la certificazione degli stessi e per la personalizzazione del percorso;
- modello di Patto Formativo Individuale.
- valuta nel merito e delibera come organo di secondo grado su ciascun caso sottoposto dalle sezioni della Commissione che operano, in primo grado, in ciascuna sede e Istituto e assume, su detti casi, la decisione definitiva rispetto alla valutazione della competenza e al riconoscimento del credito.
Per l’anno scolastico 2015-16 hanno sottoscritto l’Accordo di rete per il II° livello i seguenti Istituti Superiori:
ISTITUTO | Indirizzo | Sede associata |
I.I.S. BOSELLI | Tecnico dei : 1) Servizi COMMERCIALI - 2) Servizi SOCIALI – 3) Servizi TURISTICI | |
I.T.E.S LEVI | Amministrativo aziendale - Ragioneria | |
I.T.E.S XXXXXXX | Tecnico Economico Aziendale | X.xx Xxxxxx, 00 - Xxxxxx |
I.T.G. XXXXXXX | Costruzioni- Ambiente-Territorio - Geometra | Xxx Xxxxxxx, 00- Xxxxxx |
I.I.S. ZERBONI | Meccatronica e sistema moda | Xxx Xxxxx xxxxx Xxxxx, 0 - Xxxxxx |
I.I.S. SOMMELLIER | Tecnico Economico Aziendale | |
I° LICEO ARTISTICO | Tecnico – Artistico | |
I.P.I.A PLANA | Indirizzo operatori di falegnameria |
VII g) ACCORDI DI RETE PER IL II° LIVELLO E LA DEFINIZIONE DEL PATTO FORMATIVO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE
Specifici Accordi sono stati stipulati con le sedi degli Istituti Superiori presenti all’interno del Penitenziario (con il Primo Liceo Artistico e con l’IPIA Plana). La sede carceraria CPIA1 collabora alla definizione del percorso di istruzione di questi Istituti (localizzati in specifici padiglioni) strutturando percorsi di rinforzo della lingua italiana rivolti a studenti stranieri e italiani con carenze nell’area linguistico espressiva e che necessitano di recupero e/o consolidamento delle competenze di base. Questi percorsi, modellati sulle specifiche esigenze dell’utenza adulta di riferimento, sostengono le motivazioni di questi studenti al rientro nel sistema di istruzione superiore e consentono, qualora ne fossero sprovvisti, l’ammissione all’esame finale di licenza media. La stessa tipologia integrata di corso è garantita agli allievi dei percorsi superiori di Formazione Professionale ma ampliata dalla frequentazione degli allievi ai moduli delle discipline scientifiche.
VIII. FABBISOGNO DI ORGANICO
Facendo riferimento alle indicazioni sui traguardi da perseguire in relazione all’OFFERTA FORMATIVA
Con particolare attenzione a:
• accoglienza, ascolto attivo e orientamento dell’utenza Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”;
• innalzamento dei livelli di istruzione e della competenza nel rispetto degli stili di apprendimento;
• previsione di strategie orientate all’inclusione dei soggetti più deboli Si richiedono le seguenti risorse:
a. posti comuni e di sostegno
SCUOLA PRIMARIA
Annualità | Fabbisogno per il triennio | Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi….) | ||
Posto comune | Posto di sostegno | |||
Scuola primaria | a.s. 2016-17: n. | 15 | Offerta formativa I livello | |
a.s. 2017-18: n. | 15 | Offerta formativa I livello | ||
a.s. 2018-19: n. | 15 | Offerta formativa I livello |
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO
Classe di concorso/s ostegno | NUOVA Classe di concorso/ sostegno | a.s. 2016-17 | a.s. 2017-18 | a.s. 2018-19 | Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche |
A043 | A022 | 10 | 10 | 10 | Offerta formativa I livello e II livello |
A059 | A028 | 10 | 10 | 10 | Offerta formativa I livello e II livello |
A245 | AA25 | 3 | 3 | 3 | Offerta formativa I livello e II livello |
A345 | AB25 | 5 | 5 | 5 | Offerta formativa I livello e II livello |
A033 | A060 | 3 | 3 | 3 | Offerta formativa I livello e II livello |
A028 | A001 | 1 | 1 | 1 | PROGETTO DI SISTEMA “ACCOGLIENZA” Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” |
A032 | A030 | 1 | 1 | 1 | PROGETTO DI SISTEMA “ACCOGLIENZA” Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” |
A030 | A049 | 2 | 2 | 2 | PROGETTO DI SISTEMA “ACCOGLIENZA” Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” |
b. Posti per il potenziamento
Si fa riferimento alle indicazione sui traguardi da perseguire in merito a: OFFERTA FORMATIVA, GESTIONE E COMUNICAZIONE da cui risultano necessarie le seguenti risorse:
Tipologia (es. posto comune primaria, classe di concorso scuola secondaria, sostegno…)* | NUOVA Classe di concorso/sostegno | n. docenti | Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche e traguardi al capo V e alla progettazione del capo VI) |
Scuola primaria posto comune | 3 | Offerta formativa I livello | |
A043 | A022 | 1 | Offerta formativa I livello e II livello |
A033 | A060 | 1 | Offerta formativa I livello e II livello |
A445 | AC25 | 1 | Offerta formativa I livello e II livello |
c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.
Si fa riferimento alle indicazione sui traguardi da perseguire in merito a: GESTIONE E COMUNICAZIONE
e TERRITORIO E AMBIENTE DI LAVORO da cui risultano necessarie le seguenti risorse:
Tipologia | n. |
Assistente amministrativo | 6 |
Collaboratore scolastico | 10 |
Assistente tecnico e relativo profilo (per il CPIA in qualità di Unità didattica di raccordo con il secondo livello delle scuole superiori) | 1 |
Altro |
IX. PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE
Si fa riferimento alle indicazione sui traguardi da perseguire nelle 4 MACROAREE di intervento da cui risultano necessarie:
Attività formativa | Personale coinvolto | Priorità strategica correlata |
Sicurezza | Tutti | 1 |
Digitalizzazione | Tutti | 2,3,4 |
Diritti degli Stranieri | Tutti | 3,4 |
Innovazione didattica | Tutti i docenti | 2,3,4 |
FAD | 21 docenti | 2,3,4 |
Riconoscimento crediti (RDA) | Tutti i docenti | 3,4 |
Lingue straniere | Tutti | 2,3,4 |
X. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI
in riferimento alle indicazione sui traguardi da perseguire nelle 4 MACROAREE di intervento risultano necessarie le seguenti Attrezzature e infrastrutture materiali:
Infrastruttura/ attrezzatura | Motivazione, in riferimento alle priorità strategiche del capo V e alla progettazione del capo VI | Fonti di finanziamento |
Database comune dati studenti | 4 | FONDI AMMINISTRAZIONE PUBBLICA |
Reti LAN | 1,2,3,4 | Progetto fondi PON 2014/20 PROGETTO PON/FSR |
Aule 3.0 – laboratori mobili – aule “aumentate” dalla tecnologia | 1,2,3,4 | Progetto fondi PON 2014/20 PROGETTO PON/FSR |
Postazioni informatiche | 1,4 | Progetto fondi PON 2014/20 PROGETTO PON/FSR |
Sono allegati al seguente documento:
all. 1 - ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO all. 2 – PROGETTO ACCOGLIENZA
all. 3 - CENTRALITA’ DELLO STUDENTE E CURRICOLO DELLA SCUOLA