ACCORDO RIPETITORI TELEFONIA CELLULARE
ACCORDO RIPETITORI TELEFONIA CELLULARE
Regole su nuovi impianti, più controlli, 300 milioni per informare i cittadini
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ripetitori per la telefonia cellulare dovranno essere installati il più possibile lontano da scuole, ospe- dali e edifici storici di pregio; la loro collocazione, inoltre, sarà concordata dai gestori con gli enti locali sulla base di un piano. Sono questi i contenuti princi- pali dell’accordo siglato lunedì 29 maggio dai sindaci di 28 dei 35 Comuni del territorio modenese interessa- ti dal problema, la Provincia di Modena, Arpa e i gestori di telefonia mobile Tim, Omnitel, Wind e Blu. Gli altri sette Comuni entreranno a far parte dell’ac- cordo con l’entrata in vigore della legge regionale sul- l’elettrosmog; il Comune di Modena ha già siglato nei
mesi scorsi un’intesa simile.
“Con questo accordo, tra i primi del genere in Italia - afferma Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxx, assessore provinciale all’Ambiente - intendiamo avviare la collaborazione tra enti locali e gestori a tutela della salute dei cittadi- ni”.
I contenuti dell’accordo (che si allega come documen- tazione) riguardano la necessità di garantire la traspa- renza dei piani di installazione di nuovi ripetitori, l’in- dividuazione dei siti concordata tra gestori e enti loca- li e i controlli periodici dell’Arpa.
L’accordo prevede controlli periodici dell’Arpa e cam- pagne di informazione da finanziare con un fondo di 100 milioni annui per tre anni, sostenuto dai gestori e gestito dalla Provincia.
I gestori si impegnano a consegnare ogni anno ai Comuni il piano degli interventi annuali con l’obietti- vo di concordare la localizzazione delle nuove stazio- ni tenendo conto della “minimizzazione dei livelli di esposizione della popolazione”, ma anche dell’impatto visivo in particolare nei centri storici. I gestori si impegnano anche a stabilire con i Comuni i piani di risanamento per gli eventuali impianti non in regola. “Dopo un lungo periodo di vuoto normativo - aggiun- ge Giovanelli - ora abbiamo una legge nazionale e una regionale come punto di riferimento”.
Le legge nazionale, entrata in vigore nel 1999, stabili- sce limiti massimi di emissione per i ripetitori, radio e tv e telefonia e ha dato il via, anche in provincia di Modena a una campagna di controlli dei siti ritenuti più a rischio.
“I rilievi sui ripetitori dei telefoni cellulari - spiega Xxxxx Xxxxxxx, direttore dell’Arpa di Modena - hanno evidenziato che non vengono mai superati i limiti sta- biliti per legge, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche i cittadini possono quindi stare tranquilli”.
Nel febbraio scorso, inoltre, il consiglio regionale ha approvato la prima legge regionale sull’elettrosmog con i criteri per la collocazione di ripetitori ed elettro- dotti e per il risanamento delle situazioni a rischio.
Le Province avranno il compito di individuare le aree idonee per gli impianti ripetitori radio-tv, ai sindaci spetterà di autorizzare l’installazione, approvare i piani di risanamento e autorizzare gli impianti di telefonia mobile secondo il parere dell’Arpa.
P R O G R A M M A Z I O N E
Per gli elettrodotti la legge regionale fissa limiti di esposizione più severi di quelli nazionali, in particola- re nei casi di vicinanza con scuole, asili, parchi, ospe- dali, luoghi di residenza e di lavoro.
Gli impianti non in regola dovranno essere risanati, in particolare quelli di radio e tv ove sono stati rilevati superamenti dei limiti di legge; per gli elettrodotti con tensione fino ai 150 mila volt entro due anni le impre- se distributrici di energia elettrica dovranno presenta- re un piano di intervento alle Province.
Via anche al catasto degli elettrodotti con tensione superiore ai 30 mila volt che sarà tenuto sempre dalle Province.
In provincia di Modena gli impianti per la telefonia mobile al dicembre 1999 erano 89: 44 Tim, 36 Omnitel e nove Wind); i ripetitori radio e tv sono 268 (41 Rai e 227 emittenti private); a questi si aggiungono alcu- ne centinaia di chilometri di elettrodotti.
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Dai controlli effettuati dall’Arpa di Modena nel 1999, eseguiti su 46 stazioni per telefonia radiobase con 269 punti misura è emerso che i limiti di emissione impo- sti dalla legge non vengono mai superati; sono stati controllati anche 72 ripetitori radio e tv con 270 punti misura: in 19 casi sono stati rilevati valori superiori al limite di legge (6 Volt/metro) negli impianti nel comu- ne di Serramazzoni e sul Cimone; in 26 casi si è supe- rato il limite per esposizioni brevi fissato in 20 Volt/metro. I controlli sugli elettrodotti sono stati 61, con 22 superamenti del limite; in questi casi la legge regionale impone di procedere al risanamento.
I tecnici dell’Arpa hanno dato inoltre il via ad una campagna di informazione promossa dalla Regione sul problema delle onde elettromagnetiche in rapporto con la salute dei cittadini.
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Protocollo
di intesa e garanzia
Per l’installazione, il monitoraggio, il controllo, la razionalizzazione ed
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eventuale risanamento degli impianti per la telefonia mobile cellulare
Art. 1
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Finalità
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ra la Provincia di Modena e i Comuni di Bastiglia, Campogalliano, Camposanto, Carpi, Xxxxxxxxxxxx Xxxxxx, Castelnuovo Rangone, Cas- telvetro, Cavezzo, Concordia, Finale Xxxxxx, Fiorano Modenese, Formigine, Frassinoro, Guiglia, Lama Mo- cogno, Maranello, Marano s/P, Medolla, Mirandola, Montefiorino, Montese, Nonantola, Novi di Modena, Pavullo, Polinago, Ravarino, Riolunato, San Xxxxxxx s/P, San Felice s/P, San Prospero, Savignano, Ser- ramazzoni, Sassuolo, Soliera, Vignola e i soggetti tito- lari di concessione ovvero i soggetti licenziatari del servizio pubblico di telefonia cellulare (successiva- mente denominati gestori) si conviene di stipulare il presente Protocollo di Intesa al fine di garantire la cor- retta informazione, il monitoraggio, il controllo, la razionalizzazione e gli eventuali interventi di “risana- mento” degli impianti diretti alla diffusione del segna- le radio per la telefonia cellulare, con la finalità di verificare il rispetto di tutte le condizioni tecniche di sicurezza, nel precipuo interesse di rendere sicuro il servizio per la collettività amministrata, da perseguir- si nel rispetto delle prescrizioni contenute nella nor-
mativa vigente di settore.
Alla sottoscrizione del presente Protocollo di Intesa interviene anche ARPA (Agenzia Regionale Preven- zione e Ambiente) dell’Xxxxxx Xxxxxxx.
Art. 2
Forme di collaborazione
I Comuni firmatari e la Provincia di Modena, nell’ap- plicazione del presente protocollo, intendono avvaler- si di ARPA dell’Xxxxxx Xxxxxxx (e della collaborazio- ne specialistica di USL) allo scopo di attuare l’attività di pianificazione, monitoraggio e controllo degli impianti.
I Comuni coordineranno l’attivazione degli interventi necessari attraverso i competenti settori della proprie strutture.
I Comuni tramite la Provincia, provvederanno inoltre ad interessare sui risultati raggiunti la Regione e i Ministeri dell’Ambiente, delle Comunicazioni e della Sanità allo scopo di ottenere ogni utile e necessario supporto.
Art. 3
Raccordo del protocollo con le nuove norme nazionali e regionali in corso di approvazione
I Comuni firmatari e la Provincia , all’entrata in vigo- re degli emanandi provvedimenti:
• Legge quadro concernente la “Protezione dall’espo- sizione a campi elettrici magnetici ed elettromagne- tici” e relativi Decreti Applicativi,
• Legge Regionale concernente “Norme per la tutela della salute e la salvaguardia dell’ambiente dall’in- quinamento elettromagnetico”,
considereranno decadute le norme non compatibili contenute nel presente Protocollo.
Art. 4
Informazione
I Comuni informeranno dell’andamento del monito- raggio di cui all’art. n° 5 comma 3, la cittadinanza e le forze politiche consiliari. Assicureranno, specificata- mente, durante le singole fasi del procedimento e degli interventi la partecipazione dei Comitati e delle As- sociazioni dei cittadini, eventualmente sorti, nelle forme previste dalla legge 241/90 e succ. modifiche ed integrazioni, in quanto portatori degli interessi collet- tivi dei cittadini rappresentati, fatto salvo l’obbligo di riservatezza sui dati sensibili dei piani industriali dei Gestori.
Art. 5
Obblighi specifici e garanzie
1. Preso atto del censimento degli impianti di telefo- nia mobile esistenti nell’intero territorio provinciale al 31/12/99 i soggetti gestori del pubblico servizio di telefonia cellulare in rapporto alla situazione esisten- te si impegnano:
in via preliminare
a) entro il 10/6/2000 a completare il piano degli inter- venti per l’anno 2000 di tutti e quattro i soggetti gestori e a consegnarlo a Provincia e Comuni inte- ressati.
b) entro 60 gg. (fatti salvi eventuali programmi già concordati nei tempi e nei modi con le competenti Amministrazioni Comunali) a concordare con le amministrazioni Comunali ed attuare il dimensio- namento e la razionalizzazione della distribuzione delle nuove stazioni e dei nuovi impianti della telefonia radiomobile che, fatti salvi gli aspetti sani- tari, strutturali e di servizio, risultino compatibili con il territorio cittadino, ispirati al principio della minimizzazione dei livelli di esposizione della popolazione.
Inoltre
c) a concordare con le amministrazioni comunali per gli impianti nuovi, esistenti ed in quelli da bonifica- re la diminuzione dell’impatto visivo delle stazioni radio base con particolare attenzione all’ambiente storico, in ragione degli avanzamenti tecnologici;
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d) a concordare con le Amministrazioni Comunali i piani di bonifica che risulteranno necessari in
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attuazione dell’emananda legge quadro;
e) a prevedere - ove possibile tecnicamente - sistema- zioni idonee di tutti i volumi dei nuovi impianti per la telefonia mobile secondo le prescrizioni delle Amministrazioni Comunali, mettendo in atto tutti gli opportuni accorgimenti di mitigazione;
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f) a concordare con le Amministrazioni Comunali mo- difiche degli impianti esistenti in caso di evoluzio- ni normative riguardo ai limiti di esposizione nazio- nali ai campi elettromagnetici, qualora necessari per motivi sanitari, nonché in caso di variazioni al con- testo edificato circostante; in quest’ultimo caso con impegno del Comune ad individuare il sito sostitu- tivo;
g) a comunicare tempestivamente al settore competen- te delle Amministrazioni locali e ad ARPA ogni variazione di potenza degli impianti rispetto a quel- la autorizzata, in particolare per quanto riguarda l’aumento della potenza massima degli stessi, al fine di ottenere il necessario nulla - osta e di forni- re con continuità le informazioni necessarie all’ag- giornamento del censimento degli impianti per la telefonia mobile;
h) a sottostare al sistema sanzionatorio come contem- plato dall’ordinamento giuridico vigente.
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2. Pianificazione annuale: i gestori si impegnano a
fornire ai Comuni firmatari entro il 30 settembre di ogni anno al fine di garantire la migliore collocazione degli impianti medesimi nel territorio con particolare riferimento alla minimizzazione dell’esposizione della popolazione, il programma di massima delle installa- zioni di impianti per la telefonia mobile previste per l’anno successivo. La suddetta collocazione degli impianti dovrà, ove tecnicamente possibile e nella sal- vaguardia delle esigenze di servizio, prevedere l’utiliz- zo di strutture condivise. Tale piano sarà valutato da parte dei competenti Comuni e di ARPA che, entro i 90 giorni successivi alla presentazione dei piani, eviden- zieranno formalmente eventuali aspetti problematici e approveranno il piano concordato. Al momento, comunque in attesa delle evoluzioni normative in materia, la valutazione dei piani non sostituisce in nessuna parte le procedure necessarie alla formazione delle autorizzazioni per l’installazione degli impianti.
3. I gestori si impegnano a contribuire ad un apposi- to Fondo Annuale che sarà istituito dalla Provincia di Modena, finalizzato a:
- realizzare campagne informative gestite dagli Enti Locali Modenesi relative alla diffusione delle cono- scenze sull’inquinamento elettromagnetico e sui rischi eventuali connessi alla telefonia cellulare
- a sostenere campagne di controllo, sui siti già in
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esercizio e sui siti di recente attivazione organizza- te e gestite dagli Enti Locali Modenesi congiunta- mente ad ARPA Sezione Provinciale di Modena, mirate alla conoscenza dei livelli di campo elettro- magnetico indotti dalla realizzazione delle reti di stazioni radio-base.
Le suddette campagne di controllo dovranno essere utilizzate ai fini del rilascio delle autorizzazioni di legge escludendo ogni altra misura, non prevista dalle norme in vigore.
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La partecipazione finanziaria al Fondo Annuale, la cui dotazione viene stabilita come segue:
• Lire 50.000.000 (cinquanta milioni) per campagne informative
• per effettuazione n° 70 controlli complessive Lire
50.000.000 (cinquanta milioni).
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sarà definito dalla Provincia sulla base della consi- stenza degli impianti esistenti al 31/12/1999 e del numero di quelli concordati con le amministrazioni comunali sulla base dei piani annuali. Il Piano Finanziario di riparto verrà comunicato dalla Provincia a ciascun gestore entro il 31 maggio (per il solo anno 2000, entro il 30/6/2000) di ogni anno di validità della presente convenzione, con versamenti entro 60 gg. dalla richiesta. Le quote dei fondi per la comunicazione dovranno essere integrate con le quote del Comune di Modena per ottenere una azione omo- genea su tutto il territorio Provinciale.
4. I Comuni firmatari si impegnano:
a) a rilasciare le autorizzazioni di legge necessarie per l’installazione delle stazioni e degli impianti di telefonia mobile, nel termine di 45 giorni dalla data di presentazione della documentazione completa da parte dei Gestori. Allo scopo, ARPA si impegna a tra- smettere il proprio parere ai Comuni entro 20 giorni dalla consegna di tutti gli elaborati necessari.
b) a mettere a disposizione, ove possibile, a discrezio- ne dell’Amministrazione Comunale aree ed immobi- li di proprietà comunale idonei per l’installazione degli impianti per la telefonia mobile, allo scopo di minimizzare l’esposizione ai campi elettromagnetici della popolazione;
c) a fornire ai Gestori, per lo sviluppo sia dei piani annuali che della progettazione di ogni singolo impianto, tutte le informazioni ritenute utili conte- nute nel proprio Sistema Informativo Territoriale, se disponibile, quali, ad esempio, le basi cartografiche informatizzate, le riprese fotografiche aeree, la loca- lizzazione dei servizi (scuole, ospedali etc.) e delle aree destinate a verde pubblico, degli edifici di inte- resse storico, la delimitazione delle zone destinate a parco o a riserva naturale, etc.;
d) ad individuare presso le proprie strutture, un refe- rente che svolga le funzioni di coordinamento e di relazione nei confronti degli eventuali Comitati, necessarie agli adempimenti connessi con l’attua- zione del presente accordo;
e) ad adeguare le prassi comunali al contenuto di tutte le nuove Leggi o regolamenti, a partire da quelle dello Sportello Unico per le imprese.
Art. 6
Attività di controllo e di vigilanza dei campi magnetici
L’attività di controllo e di vigilanza sugli impianti di telefonia cellulare, volta a prevenire forme di inquina- mento elettromagnetico nell’ambiente, sarà svolta dai Comuni e dalla Provincia, avvalendosi di ARPA Xxxxxx-Romagna, con le modalità di cui all’art. 17 della LR 44 del 19 aprile 1995.
Art. 7
Catasto comunale - piani di risanamento - educazione ambientale e sanzioni
Le parti convengono di rinviare gli accordi e le intese in merito ai piani comunali di risanamento, agli aspet- ti connessi all’educazione ambientale ed alle sanzioni conseguenti al mancato rispetto della normativa di settore, all’entrata in vigore della legislazione nazio- nale e regionale di disciplina del settore.
Art. 8
Rilascio concessioni ed autorizzazioni per l’in- stallazione di impianti di telefonia cellulare
I Gestori concordano con le Amministrazioni Co- munali che alle future richieste di concessioni o auto- rizzazioni edilizie vengano allegati, al fine di poter dare corso alle istruttorie tecniche e ai pareri da parte di ARPA, oltre i documenti di rito già previsti dai vigenti regolamenti edilizi i seguenti:
Valutazione previsionale della esposizione dei ricetto- ri prossimi all’impianto nelle condizioni di massima emissione, tenendo conto dei valori di fondo esistenti rilevati preventivamente, in corrispondenza dei ricet- tori stessi.
La stessa documentazione di cui sopra deve essere prodotta al settore competente del Comune anche nel caso di modifiche della potenza massima rispetto a quella autorizzata di impianti esistenti, al fine del rila- scio del parere di ARPA e di concessione da parte dell’Amministrazione Comunale.
Art. 9
Adesione di altri comuni
I Comuni non interessati dal presente protocollo pos- sono aderire alle stesse condizioni ed opportunità pre- via delibera della Giunta Comunale.
Art. 10
Durata del protocollo
Il presente Protocollo d’Intesa avrà durata triennale a decorrere dalla sua sottoscrizione.
Art. 11
Disposizioni finali
Si conviene che per quanto non previsto dal presente accordo si farà riferimento alle norme del codice civi- le ed alle leggi vigenti in materia. Si conviene altresì che, nel momento in cui entrerà in vigore la nuova disciplina nazionale e regionale, tutte le previsioni incompatibili perderanno di conseguenza efficacia. •
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