TRA
ALLEGATO A) alla deliberazione CdA n. 1 del 01.10.2020 ACCORDO PER LO SVILUPPO DEGLI INTERVENTI DI ECONOMIA CIRCOLARE
NELL’AMBITO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO
TRA
Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxx, nata a ……… Milano il ………. , in qualità di Consigliere delegato a Infrastruttura, Manutenzioni, Pianificazione strategica, Organizzazione, Personale e Riqualificazione della Città Metropolitana di Milano, Codice Fiscale (P.I.) 08911820960, con sede legale in Xxx Xxxxxx x. 0, Xxxxxx (XX), come da Decreto di nomina del Sindaco Metropolitano del 23/03/2018 (Rep. Gen. N. 85/2018 – Atti n. 74552/2018-1.8/2018/4)
E
Xxx. Xxxxxx Xxxxxx Xxxx’Xxxx nato a Udine (UD) il 29/03/1949, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione dell'Ufficio d’Ambito della Città Metropolitana di Milano, Codice Fiscale (P.I.) 08342040964, con sede legale in Xxxxx Xxxxxx x. 00, Xxxxxx (XX), come da Decreto di nomina del Sindaco Metropolitano del 20/09/2016 (Rep. Gen. n. 217/216 - Atti n. 211701/2016-2.10/2016/78).
E
Xxxx. Xxxxxxxxxx Xxxxx nato a Milano (MI) il 22/04/1982, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione di CAP Holding S.p.A., che in seguito sarà indicata più brevemente "CAP Holding", con sede legale in Assago, xxx xxx Xxxxxx x. 0, codice fiscale e partita I.V.A. 13187590156, come da verbale del Consiglio di Amministrazione della medesima società del 14/06/2017.
E
Xxx. Xxxxxx Xxxxxxx nato a , in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione di MM
S.p.A., che in seguito sarà indicata più brevemente "MM", con sede legale in Milano, via del Vecchio Politecnico n. 8, codice fiscale e partita I.V.A. 01742310152, come da verbale del Consiglio di Amministrazione della medesima società del …………….
PREMESSO CHE
La Città Metropolitana di Milano e l’Ufficio d’Ambito della Città Metropolitana intendono promuovere ed attuare, unitamente ai Gestori affidatari del Servizio Idrico Integrato Cap Holding e MM, un percorso di transizione verso l’economia circolare da calare all’interno del Servizio Idrico Integrato e prevalentemente all’interno dei pubblici servizi di depurazione.
L’obiettivo si configura come strategico ed è stato inserito, tra gli altri, nel Piano Strategico 2019-2021 della Città Metropolitana nonché nei Piani Programma e nei Piani Performance dell’Ufficio d’Ambito.
I traguardi che si intendono perseguire attraverso l’attuazione dei principi dell’economia circolare possono essere così sintetizzati:
• La valorizzazione delle acque depurate da riutilizzare in ambito di attività e servizi compatibili;
• La valorizzazione dei fanghi da depurazione attraverso il recupero di risorse nonché attraverso la produzione di biogas/biometano, di calore e di energia elettrica;
• L’attivazione di sinergie tra il Servizio Idrico Integrato ed altri settori, come quello dei rifiuti o dell’industria alimentare per massimizzare il recupero di energia/risorse, riducendo al contempo gli smaltimenti in ambiente;
• L’attivazione di sinergie tra Gestori del Servizio Idrico Integrato in materia di economia circolare, finalizzate allo scambio di esperienze, alla condivisione di tecnologie/impianti/risorse;
• Il conseguimento di vantaggi per il SII con realizzazione di ricavi funzionali al calmieramento della tariffa dei SII, ovvero dell’ecosistema corrispondente all’ambito territoriale della Città Metropolitana di Milano.
Per dar corso a tali obiettivi l’Ufficio d’Ambito ha attivato un tavolo tecnico con i Gestori Cap Holding e MM, per raccogliere le esperienze già da questi realizzate, per valutare i progetti in corso d’opera ovvero ancora da mettere in atto e soprattutto per verificare le possibili sinergie nell’ambito dello sviluppo di tali progetti, anche con la finalità di evitare la duplicazione di sperimentazioni già effettuate.
La conclusione del tavolo tecnico ha dato origine al documento “I progetti di Economia Circolare nell’ATO della Città Metropolitana di Milano”, allegato al presente Accordo e ne rappresenta il riferimento operativo, nel quale vengono presentate le strategie sinora adottate da Cap Holding e MM in tema di economia circolare e quelle che potranno essere sviluppate nei prossimi anni, anche in collaborazione.
L’Ufficio d’Ambito intende promuovere la realizzazione dei progetti e degli studi presentati nell’allegato documento, calando gli stessi nella programmazione d’Ambito, secondo gli step previsti dalla regolazione nazionale, nonché secondo quanto previsto dalle norme interne all’ATO, contenute nei Disciplinari Tecnici allegati alle Convenzioni di affidamento del SII sottoscritte con Cap Holding e MM.
Atteso che per poter procedere all’inclusione dei progetti di economia circolare all’interno dei Programmi degli Interventi che di volta in volta verranno approvati, è necessario definire le condizioni cui dovranno sottostare tali progetti per poter essere finanziati totalmente/parzialmente dalla tariffa del SII,
SI CONVIENE QUANTO DI SEGUITO RIPORTATO
1. Con riferimento alla regolazione ARERA, la realizzazione degli interventi di economia circolare può dar corso ad attività rientranti:
i. Nel Servizio Idrico Integrato;
ii. Nelle “altre attività idriche”, con particolare riferimento: a) allo lo svolgimento di altre forniture idriche, quali ad esempio il riuso delle acque di depurazione; b) allo svolgimento di altre attività di raccolta e trattamento reflui, quali la gestione di fognature industriali con infrastrutture dedicate, lo spurgo di xxxxx xxxx, il trattamento di percolati da discarica, il trattamento di rifiuti liquidi x xxxxxxx;
iii. Nelle “altre attività idriche relative ad obiettivi di sostenibilità energetica ed ambientale” con particolare riferimento: a) al conseguimento dell’efficienza energetica nelle attività e nelle infrastrutture qualora non riconducibile al servizio idrico integrato; b) la riduzione dell’utilizzo della plastica mediante la promozione del consumo di acqua potabile anche tramite l’installazione di fontanelle; c) il recupero di energia - elettrica e termica - e di materie prime mediante impianti o specifici trattamenti integrati nelle infrastrutture idriche, nonché la diffusione di energia da fonti rinnovabili per l’alimentazione degli impianti del servizio idrico integrato; d) il riuso dell’acqua trattata (ad esempio ai fini agricoli e industriali) al fine di promuovere una maggiore razionalizzazione della risorsa in particolare in contesti caratterizzati da fenomeni di siccità;
iv. Nelle “Attività non idriche che utilizzano anche infrastrutture del servizio idrico integrato”, vale a dire attività diverse dai servizi idrici ma svolte mediante l’utilizzo anche di infrastrutture dei servizi idrici, quali la vendita di energia elettrica, la valorizzazione del biogas degli impianti di depurazione anche attraverso attività complementari al servizio idrico quali lo smaltimento della frazione umida dei rifiuti solidi urbani, qualora non già ricompresi nelle altre attività idriche di depurazione.
2. Gli interventi di economia circolare allegati al presente accordo non ancora attuati e non presenti nel Programma degli Interventi, ovvero quelli che eventualmente venissero successivamente individuati, potranno essere inseriti nella programmazione d’Ambito solo a seguito di una specifica istruttoria condotta dall’Ufficio d’Ambito che verifichi i vantaggi per il SII dalla loro realizzazione;
3. L’attuazione degli interventi di economia circolare e il loro inserimento nella programmazione d’Ambito, non potrà prescindere dalla verifica della possibilità di attivare sinergie tra i Gestori del Servizio Idrico Integrato, sia per l’utilizzo condiviso di impianti comuni al fine di evitare duplicazioni e sfruttare le economie di scala, sia per mettere a sistema le produzioni di “risorse” provenienti da differenti impianti, al fine di aumentare il potere negoziale e l’accesso al mercato finale, superando quindi la problematicità della frammentazione degli assets su cui recuperare valore.
4. Per dar corso all’istruttoria di cui al precedente punto, gli interventi dovranno essere sviluppati ad un livello progettuale idoneo per definire il dimensionamento delle opere, i dati tecnici di
funzionamento degli impianti, i costi d’investimento, costi gestionali ed in generale tutte le informazioni necessarie per verificarne le ricadute sul SII;
5. Potranno anche essere considerati, nel Programma degli Interventi, indipendentemente dalle ricadute positive sul SII, impianti pilota, indagini/studi/ricerche sperimentali atti a vagliare la potenzialità di tecnologie da replicare su scala reale per migliorare/ottimizzare le attuali modalità di recupero/riciclo, ovvero per individuare nuove strategie di economia circolare;
6. Atteso che le ricadute positive sulla tariffa del SII dalla realizzazione di un intervento di economia circolare possono essere dovute, sia da una contrazione dei costi di gestione degli impianti del SII, sia dai ricavi che possono essere generati dall’avviamento di attività di riciclo/recupero/vendita di risorse/energia, tenuto conto della totale partecipazione pubblica delle Società affidatarie del SII nell’ATO della Città Metropolitana, al fine di massimizzare i vantaggi tariffari connessi alla realizzazione di queste opere, in analogia a quanto sinora avvenuto, lo sharing da applicare ai margini connessi ad Altre Attività Idriche (cfr. p.ti 1.ii e 1.iii) condotte dai Gestori per attuare i principi di economia circolare sarà spostato totalmente a favore del SII, fatti salvi casi del tutto eccezionali di non immediata classificazione, che potranno essere discussi, data la loro specificità;
7. Per quanto attiene gli interventi la cui attuazione comporterà l’avviamento di attività diverse dai servizi idrici ma che verranno svolte mediante l’utilizzo di infrastrutture dei servizi idrici, l’eventuale impiego esclusivo e definitivo di impianti del SII per lo svolgimento di tali attività, comporterà la relativa dismissione nel SII, previo assenso dell’ente proprietario, se diverso dal Gestore;
8. Qualora le attività diverse di cui al precedente punto 7 non prevedessero l’utilizzo esclusivo delle infrastrutture del SII, i costi di gestione e di investimento di quest’ultime saranno ripartiti tra SII e le attività diverse tramite opportuni driver da definire in modo proporzionale al grado di impiego richiesto. Allo stesso modo i ricavi conseguibili dall’utilizzo delle infrastrutture del SII nell’ambito dello svolgimento delle attività diverse, dovranno essere assoggettati agli stessi driver. Nel caso in cui il SII si faccia carico di tutti i costi di gestione e di investimento, tutti i ricavi derivanti dalle altre attività dovranno ricadere nel SII stesso.
In ogni caso, dall’analisi costi benefici dovrà emergere il vantaggio per il SII.
9. Le parti convengono di incontrarsi almeno una volta all’anno per verificare lo stato di attuazione del presente Accordo e concordare eventuali modifiche ed integrazioni.
Milano, il
IL CONSIGLIERE DELEGATO
A INFRASTRUTTURA, MANUTENZIONI,
PIANIFICAZIONE STRATEGICA, ORGANIZZAZIONE, PERSONALE E RIQUALIFICAZIONE
DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO
(Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxx)
IL PRESIDENTE DELL’UFFICIO D’AMBITO DELLA CITTA’ METROPOLITANA DI MILANO
(Xxx. Xxxxxx Xxxxxx Dell’Oste)
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETA’ CAP HOLDING S.P.A
(Xxxx. Xxxxxxxxxx Xxxxx)
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETA’ MM S.P.A
(Xxx. Xxxxxx Xxxxxxx.)