SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE
SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA DELLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI S.p.A.
2021
Determinazione del 20 dicembre 2022, n. 155
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE
SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA DELLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI S.p.A.
2021
Relatore: Presidente di Sezione Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Ha collaborato per l’istruttoria e l’elaborazione dei dati la dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxxx
Determinazione n. 155 /2022
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
nell’adunanza del 20 dicembre 2022;
visto l’art. 100, secondo comma, della Costituzione;
visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214;
viste le leggi 21 marzo 1958, n. 259 e 14 gennaio 1994, n. 20;
visto l’art. 5, primo comma, del decreto legge 30 settembre 2003 n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003 n. 326, che ha disposto la trasformazione di Cassa depositi e prestiti in società per azioni, con la denominazione di “Cassa depositi e prestiti società per azioni” (CDP S.p.A.);
visto l’art. 5, comma 17, del citato decreto legge n. 269 del 2003 che ha disposto il controllo della Corte dei conti sulla Cassa depositi e prestiti S.p.A., effettuato secondo le modalità previste dall’art. 12 della legge n. 259 del 1958;
visto il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 5 dicembre 2003, adottato ai sensi dell’art. 5, comma 3, dello stesso decreto legge n. 269 del 2003;
visto il bilancio della Società relativo all’esercizio finanziario 2021, nonché le annesse relazioni del Presidente del Consiglio di amministrazione e del Collegio dei sindaci, trasmessi alla Corte in adempimento dell’art. 4 della legge n. 259 del 1958;
esaminati gli atti;
udito il relatore Presidente Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx e, sulla sua proposta, discussa e deliberata la relazione con la quale la Corte, in base agli atti e agli elementi acquisiti, riferisce alle Presidenze delle due Camere del Parlamento il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Cassa depositi e prestiti S.p.A. per l’esercizio finanziario 2021; ritenuto che, assolti così gli adempimenti di legge, si possano comunicare alle dette Presidenze, a norma dell'art. 7 della citata legge n. 259 del 1958, il bilancio dell’esercizio - corredato delle relazioni degli organi amministrativo e di controllo - e la relazione come innanzi deliberata, che alla presente si unisce, quale parte integrante;
P.Q.M.
comunica, a norma dell'art. 7 della citata legge n. 259 del 1958, alle Presidenze delle due Camere del Parlamento, insieme con il bilancio per l’esercizio finanziario 2021 - corredato dalle relazioni degli organi amministrativo e di controllo – l’unita relazione con la quale la Corte dei conti riferisce il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Cassa depositi e prestiti S.p.A. per il detto esercizio.
RELATORE | PRESIDENTE |
Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx | Xxxxxxx Xxxxxxxxx |
depositato in segreteria
DIRIGENTE |
Xxxxx Xxxxxx |
INDICE
1. ASSETTO SOCIETARIO E SISTEMA DI CORPORATE GOVERNANCE 2
1.1 Assetto azionario e società soggette a direzione e coordinamento 2
1.2 Struttura aziendale e modello organizzativo ex d.lgs. 6 giugno 2001, n. 231. 7
3.1 Spesa del personale e degli organi 14
5. SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI 18
5.1 Il piano industriale 2019-2021 ed il piano strategico 2022-2024 21
6.1 Attività legate al PNRR 27
6.2 Attività di raccolta della Capogruppo 30
7. I RISULTATI CONTABILI DELLA GESTIONE 35
7.1 Evoluzione della situazione patrimoniale ed economico-finanziaria di CDP S.P.A. 37
7.2 Il bilancio di CDP S.p.A. 39
7.2.1 Stato patrimoniale riclassificato – CDP S.p.A. 52
7.2.2 Conto economico riclassificato - CDP S.p.A. 54
8. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO CDP 56
9. SOCIETÀ PARTECIPATE e RISULTATI DI GESTIONE 64
INDICE DELLE TABELLE
Tabella 2 - Società non quotate 4
Tabella 3 - Emolumenti Presidente e Consiglio di amministrazione 13
Tabella 4 - Emolumenti Collegio sindacale 13
Tabella 5 - Emolumenti Amministratore delegato 13
Tabella 6 - Spese personale e organi CDP S.p.A. 15
Tabella 7 - Spese personale e organi Gruppo CDP 16
Tabella 9 - Stock raccolta da banche 31
Tabella 10 - Stock raccolta clientela 31
Tabella 11 - Raccolta da titoli 32
Tabella 12 - Raccolta postale 33
Tabella 13 - Raccolta netta CDP 33
Tabella 14 - Evoluzione stock CDP 33
Tabella 15 - Partecipazioni 37
Tabella 16 – Variazione partecipazioni 37
Tabella 17 - Stato patrimoniale – CDP S.p.A.– attivo 40
Tabella 18 - Stato patrimoniale - CDP S.p.A – passivo 42
Tabella 19 - Variazione patrimonio netto - CDP S.p.A. 2021 45
Tabella 20 - Conto economico – CDP S.p.A. 46
Tabella 21 - Dettaglio dei costi di struttura 48
Tabella 22 - Indicatori di impresa 49
Tabella 23 - Rendiconto finanziario – CDP S.p.A. 50
Tabella 24 - Stato patrimoniale riclassificato - CDP S.p.A.- attivo 53
Tabella 25 - Stato patrimoniale riclassificato - CDP S.p.A.– passivo 54
Tabella 26 - Conto economico riclassificato– CDP S.p.A. 55
Tabella 27 - Stato patrimoniale consolidato riclassificato attivo 57
Tabella 28 - Stato patrimoniale passivo consolidato riclassificato e patrimonio netto 58
Tabella 29 – Patrimonio netto consolidato 59
Tabella 30 - Conto economico consolidato riclassificato 60
Tabella 31 - Rendiconto finanziario consolidato 62
Tabella 33 - CDP Immobiliare 65
Tabella 34 - CDP Immobiliare SGR 65
Tabella 44 - Poste Italiane 70
Xxxxxxx 00 - XXX Xxxxxxx xxxxxxx XXX – Fondo nazionale innovazione 71
INDICE DELLE FIGURE
Figura 2 - Struttura aziendale 8
PREMESSA
Con la presente relazione la Corte dei conti riferisce al Parlamento, ai sensi dell’art. 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, sul risultato del controllo eseguito, con le modalità di cui all’art. 12 della legge medesima, sulla gestione finanziaria della Società “Cassa depositi e prestiti S.p.A.” per l’esercizio 2021, nonché sulle vicende di maggior rilievo intervenute successivamente.
Il precedente referto, avente ad oggetto la gestione dell'Ente per l’esercizio 2020, deliberato da questa Sezione con determinazione n. 96 del 30 settembre 2021, è pubblicato in Atti parlamentari, Leg. XVIII, Doc. XV, n. 463.
1. ASSETTO SOCIETARIO E SISTEMA DI CORPORATE GOVERNANCE
1.1 Assetto azionario e società soggette a direzione e coordinamento
Cassa depositi e prestiti S.p.A. (di seguito anche CDP o la Società) ha visto mutare il proprio ruolo nella società ma ha mantenuto, negli anni, il profilo di erogatore di un capitale
«dinamico», ovvero capace di identificare settori e aree di intervento strategici sia per lo sviluppo macroeconomico (sostegno alle imprese e alle infrastrutture, sia materiali che immateriali) che sociale (sostegno all’edilizia popolare) e che richiedono investimenti rilevanti e dai dividendi di lunghissimo termine.
CDP è una società per azioni controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze (Mef). In particolare, al 31 dicembre 2021, il capitale sociale di CDP ammonta a euro 4.051.143.264 ed è detenuto per l’82,77 per cento dal Mef, per il 15,93 per cento da fondazioni bancarie, e per l’1,30 per cento è costituito da azioni proprie.
E’ emittente di titoli quotati nei mercati regolamentati sin dal 2009 e controlla, come Capogruppo, varie società. Non è inclusa nell’elenco delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato individuate ai sensi dell’articolo 1, comma 3 della legge 31 dicembre 2009, n. 196 e xx.xx.
Essa agisce per la concessione di finanziamenti allo Stato, alle Regioni, agli Enti locali, agli Enti pubblici e agli organismi di diritto pubblico, destinati ad operazioni di interesse pubblico promosse dai medesimi soggetti, nonché a favore di soggetti aventi natura pubblica o privata dotati di soggettività giuridica, con esclusione delle persone fisiche.
L’attività di finanziamento è svolta in ogni forma consentita dalle disposizioni vigenti, anche in forma indiretta, ivi compreso l’acquisto di crediti di impresa, il rilascio di garanzie, l’assunzione di capitale di rischio o di capitale di debito e la sottoscrizione di quote o di azioni di organismi d'investimento collettivo del risparmio.
Per il perseguimento dell’oggetto sociale (con alcune distinzioni indicate nello statuto) la Società utilizza fondi rimborsabili sotto forma di libretti di risparmio postale e di buoni fruttiferi postali, assistiti dalla garanzia dello Stato e distribuiti attraverso Poste italiane S.p.A. o società da essa controllate, e fondi provenienti dall’emissione di titoli, dall’assunzione di finanziamenti e da altre operazioni finanziarie.
Lo schema delle società controllate soggette a direzione e coordinamento al 31 dicembre 2021 è il seguente.
A dette società si aggiungono altre partecipazioni dirette (tra le quali, Eni S.p.A. 25,96 per cento; Poste Italiane S.p.A. 35 per cento; Redo SGR S.p.A. 30 per cento; Élite S.p.A. 15 per cento; Enciclopedia Italiana fondata da Xxxxxxxx Xxxxxxxx S.p.A. 7,38 per cento; Xxx X.x.X. 9,81 per cento) e indirette.
Le seguenti tabelle indicano alcune importanti società partecipate al 31 dicembre 2021, distinguendo quelle quotate (specificando l’eventuale veicolo che detiene la partecipazione) da quelle non quotate.
Tabella 1 - Società quotate
Quota % | |
25,96 | |
Poste italiane S.p.A. | 35,00 |
Xxx X.x.X. | 9,81 |
Terna S.p.A. [CDP Reti S.p.A.] | 29,85 |
Snam S.p.A. [CDP Reti S.p.A.] | 31,35 |
Italgas S.p.A. [CDP Reti S.p.A.]) | 26,02 |
Fincantieri S.p.A. [CDP Industria S.p.A.] | 71,32 |
Saipem S.p.A. [CDP Industria S.p.A.] | 12,55 |
B.F. S.p.A.1 [CDP Equity S.p.A.] | 17,54 |
Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. [CDP Equity S.p.A.] | 25,67 |
Webuild S.p.A. [(CDP Equity S.p.A.] | 16,67 |
Nexi S.p.A. [CDP Equity S.p.A.] | 13,58 |
Euronext N.V. [CDP Equity S.p.A.] | 7,32 |
Fonte: CDP
1 Si segnala che al 30 giugno 2022 la partecipazione detenuta da CDP Equity in B.F. SpA è pari al 6,04 per cento, per effetto
della cessione di una quota pari all’11,50 per cento perfezionatasi ad aprile 2022.
Tabella 2 - Società non quotate
Quota % | |
100,00 | |
100,00 | |
Fintecna S.p.A. | 100,00 |
100,00 | |
100,00 | |
CDP Immobiliare S.g.r. S.p.a. | 70,00 |
59,10 | |
ITsART S.p.A. | 51,00 |
REDO SGR S.p.A. | 30,00 |
Élite S.p.A. | 15,00 |
Enciclopedia Italiana fondata da Xxxxxxxx Xxxxxxxx S.p.A. | 7,38 |
CDP, attraverso CDP Reti, detiene direttamente il 31,35 per cento del capitale sociale di Snam S.p.A., il 29,85 per cento del capitale sociale di Terna S.p.A. e il 26,02 per cento del capitale sociale di Italgas S.p.A. (partecipata anche dalla controllata Snam per il 13,49 per cento).
Attraverso CDP Industria, CDP detiene il 71,32 per cento di Fincantieri S.p.A. e il 12,55 per cento di Saipem S.p.A2.
A mezzo di CDP Equity e dei veicoli da questa partecipati, detiene altresì il 13,58 per cento di Nexi, il 7,32 per cento di Euronext, il 16,67 per cento di Webuild, il 17,54 per cento3 di B.F. (Bonifiche Ferraresi) e il 25,67 di Trevi Finanziaria Industriale.
La quota di partecipazione di capitale nell’Istituto di credito sportivo (ICS) (banca pubblica residua ai sensi dell’art. 151 TUB ed Ente di diritto pubblico con gestione autonoma dal 19 aprile 2014) è pari al 2,21 per cento.
Alla data del 31 dicembre 2021, CDP detiene, inoltre, il 100 per cento del capitale sociale di SACE, che controlla, a sua volta, SACE Fct, SACE BT, SACE SVR e SIMEST. SACE, tuttavia, secondo quanto disposto dal decreto legge n. 8 aprile 2020, n. 23 (“Decreto Liquidità”), convertito, con modificazioni, dalla legge 5 giugno 2020, n. 40, non risulta più sottoposta a direzione e coordinamento da parte di CDP ma è tornata sotto il controllo del Mef. Infatti, l’articolo 67 del decreto legge 14 agosto 2020, n.1044 ha previsto, fra l’altro, che l'eventuale riorganizzazione del gruppo SACE e il valore di trasferimento delle relative partecipazioni,
2 Si segnala che il 19 luglio 2022 si è concluso con esito positivo l'aumento di capitale di Saipem, a seguito del quale la quota di partecipazione di CDP Industria nella società risulta pari al 12,82 per cento
3 Si segnala che al 30 giugno 2022 la partecipazione detenuta da CDP Equity in B.F. SpA è pari al 6,04 per cento, per effetto
della cessione di una quota pari all’11,50 per cento perfezionatasi ad aprile 2022.
4 Convertito con legge 13 ottobre 2020, n. 126.
sarebbe stato determinato, previo accordo tra il Mef e CDP, con decreto emanato dal Mef, d'intesa con il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale – Maeci (il “Decreto Attuativo”).
Conseguentemente, in data 2 marzo 2021, CDP, SACE e il Mef hanno concordato: (i) l’acquisto da parte di CDP dell’intera partecipazione di SACE in SIMEST (pari al 76,005 per cento del capitale sociale) e (ii) la vendita al Mef da parte di CDP dell’intera partecipazione in SACE (pari al 100 per cento del capitale sociale).
A seguito dell’approvazione da parte dei CdA di CDP e SACE e la pubblicazione del decreto attuativo, in data 21 marzo 2022 è stata perfezionata la riorganizzazione del gruppo SACE, attraverso il pagamento dei corrispettivi e il trasferimento dei certificati azionari. Conseguentemente, per effetto dell’operazione, CDP detiene direttamente il 76,005 per cento del capitale sociale di SIMEST e il Mef detiene direttamente il 100 per cento del capitale sociale di SACE.
Il societogramma che segue rappresenta la struttura di gruppo al 31 dicembre 2021.
Figura 1 - Societogramma
Fonte: bilancio CDP
1.2 Struttura aziendale e modello organizzativo ex d.lgs. 6 giugno 2001, n. 231. Da istituto nato a supporto del settore pubblico attraverso la gestione del risparmio postale, l’impegno in opere di pubblica utilità e il finanziamento dello Stato e degli enti pubblici, CDP ha ampliato progressivamente il proprio perimetro d’azione verso il settore privato, mantenendo un approccio orientato allo sviluppo di medio-lungo termine, in piena complementarità al mercato.
CDP è stata progressivamente autorizzata a impiegare le risorse private da essa raccolte attraverso forme e tipologie di intervento sempre più varie e articolate, fermo restando il vincolo a rispettare le regole e i comportamenti tipici di una market unit, ovvero il finanziamento delle proprie attività tramite l’offerta di prodotti e servizi a condizioni di mercato, requisito fondamentale per il mantenimento della sua classificazione al di fuori del perimetro delle PPAA.
A titolo esemplificativo si ricorda che nel 2009 viene rafforzata l’attività di finanziamento delle imprese attraverso il sistema bancario, per far fronte alla crisi di liquidità sui mercati finanziari; nel 2011 è stato istituito il Fondo Strategico Italiano - FSI (oggi CDP Equity), interamente controllato dalla stessa CDP, per l’acquisizione di partecipazioni in imprese di rilevante interesse nazionale con un orizzonte di lungo periodo; nel 2012, a seguito dell’acquisizione di SACE, SIMEST e Fintecna, è nato il Gruppo CDP, con l’obiettivo di rafforzare il supporto all’internazionalizzazione delle imprese italiane.
Tutte le attività sono svolte da CDP garantendo la separazione organizzativa e contabile fra la gestione separata e la gestione ordinaria.
La gestione separata è quella derivante dalla utilizzazione della raccolta del risparmio postale attraverso l'emissione di Buoni fruttiferi postali e Libretti di risparmio che godono della garanzia diretta dello Stato, alla stessa stregua di Bot, Cct e Btp. Con tale gestione separata, la Cassa può finanziare interventi dello Stato e di Enti pubblici territoriali e non, come pure infrastrutture e operazioni a sostegno dell'economia che nella loro realizzazione coinvolgono aziende private. Tali progetti devono soddisfare quattro requisiti vincolanti:
1) devono essere promossi da soggetti pubblici;
2) devono essere di interesse generale;
3) devono presentare adeguato merito di credito;
4) devono offrire sostenibilità economico-finanziaria.
Al di fuori di tali caratteristiche, la Cassa depositi e prestiti può finanziare aziende, infrastrutture e progetti attingendo alla raccolta ordinaria, non garantita dallo Stato. E’ questa la gestione ordinaria.
La separazione contabile e organizzativa tra "gestione separata" (raccolta garantita dallo Stato) e "gestione ordinaria" (raccolta non garantita dallo Stato) rende compatibile l'attività della Cassa depositi e prestiti con la normativa in materia di aiuti di Stato.
In materia di vigilanza, a CDP si applicano, ai sensi dell’articolo 5, comma 6 del d.l. 30 settembre 269 del 2003, n. 269, le disposizioni del Titolo V del Testo unico delle leggi in materia di intermediazione bancaria e creditizia concernenti la vigilanza degli intermediari finanziari non bancari, tenendo presenti le caratteristiche del soggetto vigilato e la disciplina speciale che regola la gestione separata.
Alla data della presente relazione, la struttura aziendale di CDP rispecchia quanto segue.
Figura 2 - Struttura aziendale
Fonte: CDP
La versione aggiornata del modello di organizzazione, gestione e controllo, ex decreto legislativo n. 231 del 2001, è stata approvata il 28 gennaio 2021, nel rispetto del decreto
legislativo 14 luglio 2020, n. 75, recante l’attuazione della direttiva UE5 relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell’Unione mediante il diritto penale.
In particolare, sono state previste nuove tipologie di reato in materia di malversazione, indebita percezione di erogazioni, truffa, frode informatica in danno dell’UE; frode nelle pubbliche forniture; frode ai danni del Fondo europeo agricolo di garanzia e del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale; peculato; infedele, omessa dichiarazione e compensazione indebita se la frode IVA ha carattere transnazionale e l’evasione non è inferiore a dieci milioni di euro e contrabbando.
Successivamente, nella seduta del 30 luglio 2021, è stata approvata l’ultima versione del Modello 231, che recepisce:
-gli impatti derivanti dalla gestione del “Patrimonio Rilancio” istituito a seguito dell’emanazione del c.d. decreto“Rilancio” (decreto legge del 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77)
-i cambiamenti organizzativi e di processo che hanno interessato la Società a far data
dall’ultima revisione del Modello, effettuata a gennaio 2021;
-l’aggiornato quadro normativo in materia di responsabilità amministrativa degli enti e, nello specifico, le disposizioni discendenti dalle “Linee Guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. whistleblower)”, approvate il 25 giugno 2021 e delle “Linee Guida per la costruzione dei modelli di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231” di Confindustria, approvate l’8 giugno 2021;
-gli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali in materia di responsabilità amministrativa degli enti.
Come già detto nelle precedenti relazioni, le funzioni di organismo di vigilanza sono affidate6 al Collegio sindacale, composto da cinque membri effettivi e due supplenti nominati dall’Assemblea dei soci.
Il Presidente del Collegio sindacale riveste anche le funzioni di Presidente del citato Organismo.
Trovano applicazione per i componenti dell’Organismo di vigilanza le cause di ineleggibilità e decadenza previste per i sindaci dalle disposizioni statutarie e normative vigenti.
5 Direttiva 2017/1371.
6 Articolo 6, comma 4-bis ex d.lgs. n. 231 del 2001.
In merito alle funzioni, l’Organismo di cui trattasi ha il compito di vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del “Modello di organizzazione, gestione e controllo” e di proporre eventuali aggiornamenti, nonché coadiuvare gli organi societari nella corretta attuazione del medesimo modello.
2. GLI ORGANI
L’Assemblea degli azionisti rappresenta l’universalità dei soci ed in base alla legge ed allo statuto 7 si riunisce in forma ordinaria e in forma straordinaria.
È presieduta dal Presidente del Consiglio di amministrazione.
L’Assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta all’anno entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale o, nel caso in cui la società sia tenuta alla redazione del bilancio consolidato, ovvero, quando lo richiedono particolari esigenze relative alla struttura e all’oggetto della società stessa, entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale.
Nel 2021 l’Assemblea degli azionisti si è riunita in due occasioni: il 26 maggio, per deliberare, tra l’altro, in merito alla costituzione del c.d. “Patrimonio Rilancio”, ai sensi del d. l. n. 34 del 2020, e il 27 maggio, per deliberare, tra l’altro, in merito ad alcune modifiche statutarie, all’approvazione del bilancio di esercizio 2020, al rinnovo del Consiglio di amministrazione (Cda) 8, ai compensi spettanti ai nuovi membri di detto organo e all’adeguamento degli emolumenti per i componenti del Collegio sindacale.
Il Consiglio di amministrazione viene nominato dall’Assemblea ed è l’organo responsabile della gestione della Società e della definizione delle strategie del Gruppo, col supporto dei Comitati consiliari e la supervisione degli organi di controllo. Gli amministratori durano in carica per il periodo indicato nell’atto di nomina, comunque non superiore a tre esercizi, e sono rieleggibili.
Il Cda è composto da nove membri, di cui almeno due quinti del totale appartenenti al genere meno rappresentato9. Nei casi in cui il Cda è chiamato a deliberare su operazioni che prevedono l’utilizzo di risorse provenienti dal risparmio postale (c.d. “gestione separata”), l’organo è integrato da 5 ulteriori amministratori: Direttore generale del tesoro (o un suo delegato), Ragioniere generale dello Stato (o un suo delegato), e 3 rappresentanti di Regioni, Province e Comuni, nominati con decreto del Mef.
Il Cda istituisce il Comitato rischi10 con responsabilità di controllo e formulazione di proposte
di indirizzo in materia di gestione rischi e valutazione dell’adozione di nuovi prodotti.
7 L’attuale statuto è stato modificato dall’Assemblea straordinaria degli azionisti il 27 maggio 2021, 17 e 27 maggio 2022
relativamente agli artt. 3, 8, 9, 14, 15, 16, 17, 20, 21, 22, 23, 25, 27 e 33.
8 Il Consiglio di amministrazione, nella seduta del 1° giugno 2021, ha nominato l’Amministratore delegato di CDP.
9 Art. 21, comma 2, così come modificato il 27 maggio 2021.
10 A partire dal 24 giugno 2021 l’organo ha assunto la denominazione di Comitato rischi e sostenibilità.
Nell’ambito delle sue prerogative, al Comitato rischi possono essere altresì attribuite competenze in materia di sostenibilità.
Nel 2021 il Cda si è riunito 21 volte.
Il Cda, per favorire un efficiente sistema di informazione e consultazione, nonché una migliore valutazione di taluni argomenti di sua competenza, si avvale di 4 Comitati consiliari (Comitato rischi e sostenibilità, Comitato compensi, Comitato nomine e Comitato parti correlate).
La struttura aziendale prevede inoltre 5 Comitati manageriali di CDP e 5 Comitati manageriali di Gruppo, con finalità consultive su tematiche gestionali, a supporto del management aziendale e delle società del Gruppo CDP soggette a direzione e coordinamento.
Come anticipato, l’Assemblea degli azionisti, in data 27 maggio 2021, ha nominato il nuovo Cda per tre esercizi, con scadenza alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 202311. Nella stessa seduta l’Assemblea ha nominato il Presidente del Consiglio di amministrazione. In seguito, nella seduta del 1° giugno 2021, il Cda ha nominato il nuovo Amministratore delegato ed ha inoltre, nominato i membri dei Comitati consiliari.
Il Collegio sindacale è nominato dall’Assemblea e si compone di cinque sindaci effettivi, di cui due almeno appartenenti al genere meno rappresentato e di due sindaci supplenti. Tale organo esercita anche le funzioni di Organismo di vigilanza ex d. lgs. n. 231 del 2001 (OdV).
Il Collegio attualmente in carica è stato nominato dall’Assemblea degli azionisti in data 17 maggio 2022 e scadrà con l’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024. Il precedente era stato nominato in data 23 maggio 2019.
Nel 2021 il Collegio si è riunito 18 volte.
L’Assemblea del 27 maggio 2021 ha, altresì, approvato i compensi spettanti ai nuovi membri del Consiglio di amministrazione e l’adeguamento degli emolumenti per i componenti effettivi del Collegio sindacale.
I compensi dei componenti del Cda e del Collegio sindacale sono rimasti i medesimi dell’esercizio precedente (2020)12, sino al 27 maggio 2021. In tale data l’Assemblea degli azionisti ha approvato un incremento pari a euro 10.000 dei compensi fissi da riconoscere ai componenti del Cda, ai Sindaci e all’Amministratore delegato.
11 Il precedente Consiglio di amministrazione era stato nominato, per gli esercizi 2018-2020, nell’Assemblea del 24 luglio 2018. Il Consiglio in data 27 luglio 2018 aveva nominato l’Amministratore delegato e, in data 24 ottobre 2019, il Presidente del Consiglio di amministrazione della Società, in sostituzione del precedente Presidente.
12 Anche in adempimento alla direttiva del MEF del 24 gennaio 2013.
Nelle seguenti tabelle sono indicati gli emolumenti annui fissi unitari spettanti agli organi dell’Ente e all’Amministratore delegato, che esercita anche le attribuzioni del Direttore generale.
Tabella 3 - Emolumenti Presidente e Consiglio di amministrazione
2020 | 2021 | |
Compenso fisso Presidente: emolumento carica – art. 2389, comma 1, c.c. | 70.000 | 70.000 |
Compenso fisso Presidente: emolumento deleghe - art. 2389, comma 3, c.c. | 225.000 | 225.000 |
Totale Presidente | 295.000 | 295.000 |
Compenso fisso 8 componenti Consiglio amministrazione – art. 2389, comma 1, c.c. | 35.000 | 45.000 |
Fonte: CDP |
Tabella 4 - Emolumenti Collegio sindacale
2020 | 2021 | |
Presidente Collegio sindacale | *40.000 | ***50.000 |
Componenti Collegio sindacale | **30.000 | ****40.000 |
* Sono compresi i 13.000 euro per le funzioni di Presidente dell’O.d.V. (delibera Assemblea 23-05-2019).
** Sono compresi i 10.000 euro per le funzioni di componente di O.d.V. (delibera Assemblea 23-05-2019).
*** Sono compresi i 16.000 euro per le funzioni di Presidente dell’O.d.V. (delibera Assemblea 27-05-2021).
**** Sono compresi i 13.000 euro per le funzioni componente di O.d.V. (delibera Assemblea 27-05-2021). Fonte: CDP
Tabella 5 - Emolumenti Amministratore delegato
2020 | 2021 | |
Compenso fisso: emolumento carica - art. 2389, comma 1, c.c. | 35.000 | 45.000 |
Compenso fisso: emolumento deleghe - art. 2389, comma 3, c.c. | 132.700 | 132.700 |
Componente variabile annuale | 50.000 | 50.000 |
Componente di incentivazione triennale (quota annua) | 25.425 | 25.425 |
Totale compenso per funzione A.D. | 243.125 | 253.125 |
Compenso fisso funzione Direttore generale | 439.325 | 439.325 |
Compenso variabile funzione Direttore generale | 140.675 | 140.675 |
Totale compenso per funzione D.G. | 580.000 | 580.000 |
Totale | 823.125 | 833.125 |
Fonte: CDP |
3. IL PERSONALE
Il personale di CDP S.p.A. risulta composto, al 31 dicembre 2021 da 1.114 unità con un incremento di 106 unità rispetto al 2020 (1.008 unità), di cui 105 dirigenti, 560 quadri direttivi, 424 impiegati e 25 distaccati dipendenti di altro ente.
Nel corso del 2021 è proseguita la crescita dell’organico: sono entrate 193 risorse a fronte di 87 uscite.
Gli incrementi del personale sono dovuti al proseguimento, anche nel 2021, del piano di rafforzamento dell’organico, al fine di adeguare le competenze agli ambiti di operatività sempre più ampi.
Anche nel corso del 2021, per il persistere dell’emergenza Covid-19, è stato confermato lo smart working conformemente a quanto disposto dalla normativa nazionale, con un’estensione potenziale al 100 per cento della popolazione aziendale. Sono stati predisposti e sottoscritti protocolli di sicurezza sulle misure di contrasto e contenimento del Covid-19, volte alla tutela della salute e della sicurezza del personale.
L’organico delle società soggette a direzione e coordinamento, inclusa la Capogruppo, è composto al 31 dicembre 2021 da 1.454 unità. Rispetto alla situazione in essere al 31 dicembre 2020 (1.331 unità) l’organico risulta in crescita del 9 per cento, con un aumento di 123 risorse.
3.1 Spesa del personale e degli organi
La spesa per il personale di CDP S.p.A., come si evince dalla tabella che segue, nel 2021 confermando la tendenza dello scorso anno, ha registrato un aumento del 16 per cento, sostanzialmente dovuto alla crescita della popolazione aziendale in linea con gli obiettivi del piano strategico.
L’incremento per la spesa del personale del Gruppo CDP del 9,8 per cento è da ricondurre principalmente alle variazioni evidenziate dai gruppi Fincantieri (+99 milioni di euro), Snam (+27 milioni di euro) e Ansaldo Energia (+29 milioni di euro), ed all’ingresso nel perimetro di consolidamento dei gruppi Melt1 (+13 milioni di euro), Stark Two (+7 milioni di euro) e della controllata It’sArt (+1 milione di euro).
La diminuzione delle spese per amministratori e sindaci di CDP S.p.A. (-30,6 per cento) è relativa principalmente, a maggiori costi rilevati nel 2020, per effetto dell’accantonamento degli oneri di cessazione dalla carica del precedente amministratore delegato (-0,3 milioni di
euro circa) e di componenti positive rilevate nel 2021, pari a circa + 0,2 milioni di euro circa,
per l’eccedenza del fondo rischi e oneri costituito negli esercizi precedenti.
Per quanto riguarda, invece, il Gruppo, la spesa per amministratori e sindaci è sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno.
Tabella 6 - Spese personale e organi CDP S.p.A.
(mgl di euro)
2021 | 2020 | Variazione % | Variazione assoluta | |
Personale dipendente | 147.435 | 127.134 | 16,0 | 20.301 |
a) Xxxxxx e stipendi | 104.111 | 91.970 | 13,2 | 12.141 |
b) Oneri sociali | 365 | 339 | 7,7 | 26 |
c) Indennità di fine rapporto | 696 | 651 | 6,9 | 45 |
d) Spese previdenziali | 21.805 | 19.469 | 12,0 | 2.336 |
e) Accantonamento al trattamento fine rapporto | 41 | 32 | 28,1 | 9 |
f) Accantonamento fondo trattamento quiescenza e obblighi simili | 0 | 0 | 0 | 0 |
g) Versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni | 8.516 | 7.383 | 15,3 | 1.133 |
h) Altri benefici a favore dei dipendenti | 11.901 | 7.290 | 63,3 | 4.611 |
Altro personale in attività | 435 | 709 | -38,6 | -274 |
Amministratori e sindaci | 1.135 | 1.635 | -30,6 | -500 |
Personale collocato a riposo | 0 | 0 | 0 | 0 |
Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende | -10.320 | -8.659 | -19,2 | -1.661 |
Rimborso di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la Cassa | 2.419 | 2.249 | 7,6 | 170 |
TOTALE | 141.104 | 123.068 | 14,7 | 18.036 |
Elaborazione Corte su dati CdP
Tabella 7 - Spese personale e organi Gruppo CDP
(mgl di euro)
2021 | 2020 | Variazione % | Variazione assoluta | |
Personale dipendente | 2.580.280 | 2.349.487 | 9,8 | 230.793 |
a) Xxxxxx e stipendi | 1.818.327 | 1.632.074 | 11,4 | 186.253 |
b) Oneri sociali | 34.659 | 29.112 | 19,1 | 5.547 |
c) Indennità di fine rapporto | 37.993 | 40.724 | -6,7 | -2.731 |
d) Xxxxx previdenziali | 488.063 | 444.801 | 9,7 | 43.262 |
e) Accantonamento al trattamento fine rapporto | 12.671 | 10.106 | 25,4 | 2.565 |
f) Accantonamento fondo trattamento quiescenza e obblighi simili | 0 | |||
g) Versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni | 80.033 | 77.998 | 2,6 | 2.035 |
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali | 5.428 | 4.386 | 23,8 | 1.042 |
i) Altri benefici a favore dei dipendenti | 103.106 | 110.286 | -6,5 | -7.180 |
Altro personale in attività | 11.966 | 9.067 | 32,0 | 2.899 |
Amministratori e sindaci | 25.521 | 25.391 | 0,5 | 130 |
TOTALE | 2.617.767 | 2.383.945 | 9,8 | 233.822 |
Elaborazione Corte su dati CdP
4. LE CONSULENZE
Nel 2021 è proseguita l’attività di CDP lungo le quattro macro-direttrici del Piano industriale 2019-2021: (i) Imprese, (ii) Infrastrutture e Pubblica amministrazione e territorio, (iii) Cooperazione internazionale e (iv) Partecipazioni strategiche.
Tra le principali attività, si segnalano il lancio del primo programma di “Basket Bond di filiera” a sostegno dello sviluppo delle filiere strategiche del Paese, il rafforzamento dell’attività di advisory per le infrastrutture, ampliando significativamente il perimetro di supporto tecnico e finanziario alla PA, il rafforzamento del modello di multicanalità, che ha portato all’apertura di nuove sedi nel territorio nazionale e la prosecuzione delle azioni di rilancio della raccolta postale, in riferimento al quale si segnala, tra l’altro, la firma tra CDP e Poste italiane del nuovo accordo sul risparmio postale per il periodo 2021-2024.
A novembre 2021 è stato infine approvato il nuovo Piano strategico 2022-2024. In risposta ai grandi trend globali in atto ed in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo Sviluppo sostenibile e con le missioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), il Piano individua 3 grandi pilastri trasformativi che impatteranno in modo trasversale l’operatività del Gruppo CDP nel prossimo triennio: (i) analisi settoriale e policy di finanziamento ed investimento per generare impatto, (ii) advisory e gestione di fondi pubblici, nazionali ed europei, e (iii) Istituto promozionale di sviluppo con ruolo chiave nei settori strategici del Paese. L’attività sopradescritta ha comportato la necessità, per la Società, di avvalersi di servizi professionali esterni, pari a 9,7 milioni di euro, comunque in lieve riduzione rispetto al dato 2020 (9,9 mln).
Tra le consulenze rientra anche l’incarico di revisione legale dei conti.
Tabella 8 – Consulenze
(in mln di euro)
2021 | 2020 | Variazione assoluta | |
Consulenze legali | 1,9 | 2,1 | -0,2 |
Consulenze professionali e tecniche | 0,4 | 1,4 | -1 |
Consulenze informatiche | 0,3 | 0,3 | 0 |
Consulenze aziendali | 5,4 | 4,6 | +0.8 |
Totale | 8,0 | 8,3 | -0,3 |
Operazioni straordinarie e supporto per Piano Strategico | 1,8 | 1,5 | +0,3 |
Totale complessivo | 9,7 | 9,9 | -0,2 |
Fonte: CDP |
5. SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
I controlli, come già osservato negli anni precedenti, sono articolati per assicurare il rispetto delle strategie aziendali e il raggiungimento degli obiettivi fissati dal management, secondo le disposizioni del testo unico della finanza (TUF)13.
La gestione dei rischi tiene conto delle caratteristiche specifiche dell’attività svolta da CDP e
da tutte le società del Gruppo soggette ad attività di direzione e coordinamento.
Il Consiglio di amministrazione, nel cui ambito – come detto - è istituito il Comitato rischi, approva il risk appetite framework (RAF)14 e tutte le policy di rischio.
Il sistema dei controlli interni è implementato coerentemente con la predisposizione di tre livelli di controllo.
I controlli di primo livello, o controlli di linea, previsti dalle procedure organizzative e diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni in coerenza con gli obiettivi di rischio assegnati, sono svolti dalle strutture operative e amministrative.
I controlli di secondo livello, o controlli sulla gestione dei rischi, sono affidati alla Direzione rischi e perseguono l’obiettivo di contribuire alla definizione delle metodologie di misurazione dei rischi, di verificare il rispetto dei limiti operativi assegnati alle varie funzioni, di controllare la coerenza dell’operatività e dei risultati delle aree produttive con gli obiettivi di rischio e rendimento assegnati e di presidiare la corretta attuazione delle politiche di governo dei rischi e la conformità delle attività e della regolamentazione aziendale alla normativa applicabile. Inoltre, il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili verifica l’adeguatezza e l’effettiva operatività delle procedure amministrativo-contabili interne.
Infine, i controlli di terzo livello sono attuati dalla Direzione Internal Audit (di seguito Internal Audit), funzione permanente ed indipendente che, attraverso una supervisione professionale e sistematica, persegue il continuo miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dei processi di governo, gestione del rischio e controllo di CDP e delle società del Gruppo sottoposte a direzione e coordinamento. L’Internal Audit e le funzioni di controllo di secondo livello collaborano tra loro per condividere le differenti prospettive su rischi e controlli, ai fini di una rappresentazione unitaria agli organi societari sul livello complessivo di rischio, per
13 Ai sensi dell’articolo 123-bis, comma 2, lett. b), del d.lgs. 24 febbraio 1998, n.58 (modificato dal d.lgs. n. 49 del 10 maggio 2019) la relazione sulla gestione riporta informazioni sulle “principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria, anche consolidata, ove applicabile”.
14 Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 – 15° aggiornamento del 2 luglio 2013.
coordinare i piani annuali di attività e scambiare flussi informativi relativi alle criticità, inefficienze, punti di debolezza o irregolarità rilevate nelle rispettive attività di controllo.
L’Internal Audit, dipende in linea gerarchica dal Consiglio di amministrazione (tramite il Presidente dello stesso), che in qualità di organo con funzione di supervisione strategica, ne conferisce l'autorità, garantendone l’indipendenza. È garantito inoltre il necessario raccordo tra l’Internal Audit, l’organo con funzione di gestione e il management.
L’Internal Audit fornisce una valutazione indipendente e obiettiva sulla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità della struttura organizzativa e del sistema complessivo dei controlli interni del Gruppo CDP e valuta il regolare funzionamento dei processi, la salvaguardia del patrimonio aziendale, l'affidabilità e l'integrità delle informazioni contabili e gestionali, nonché la conformità con la normativa interna ed esterna e le linee guida di gestione.
Per l'esecuzione delle proprie attività, ogni anno l’Internal Audit predispone un piano di audit e lo presenta per approvazione al Consiglio di amministrazione. Tale piano è coerente con la normativa di riferimento, con i rischi associati alle attività svolte per il raggiungimento degli obiettivi aziendali e tiene conto delle indicazioni espresse dal vertice aziendale o dagli organi societari. Definisce le attività da svolgere e gli obiettivi da perseguire.
Le problematiche identificate durante ogni incarico di revisione sono immediatamente segnalate alle unità aziendali interessate in modo che possano implementare azioni correttive. L’Internal Audit porta all’attenzione del management, del Comitato rischi e sostenibilità, del Collegio sindacale, dell’Organismo di vigilanza, del Presidente e dell’Amministratore delegato i possibili miglioramenti applicabili alle politiche di gestione dei rischi, agli strumenti di misurazione degli stessi ed alle varie procedure aziendali.
Tale Xxxxxxx riferisce almeno semestralmente al Consiglio di amministrazione, al Collegio sindacale e al Comitato rischi e sostenibilità sull'attività svolta, sulle principali problematiche riscontrate e sullo stato di avanzamento delle azioni correttive adottate con riferimento a CDP e alle società controllate sottoposte a direzione e coordinamento. Nel corso del 2021 l’informativa agli organi societari è stata resa con periodicità trimestrale. Inoltre, annualmente, l’Internal Audit presenta la valutazione sul complessivo sistema dei controlli interni.
Le attività di controllo sulle società controllate soggette a direzione e coordinamento sono
svolte in modo strettamente coordinato con CDP; quest’ultima eroga le attività di internal audit
per le società controllate sulla base di specifici accordi di servizio o secondo altre modalità amministrative definite con le società stesse.
L’Internal Audit, inoltre, garantisce il supporto alle attività dell’Organismo di vigilanza, e può fornire altresì consulenza alle altre funzioni aziendali al fine di migliorare la gestione dei rischi e l'operatività dell'organizzazione, senza assumere responsabilità gestionali per evitare qualsiasi situazione di potenziale condizionamento della sua indipendenza e obiettività.
Al fine di assicurare un efficiente sistema di gestione dei rischi, CDP e le società del gruppo rientranti nel perimetro di direzione e coordinamento si sono dotate di regole, procedure, risorse (umane, tecnologiche e organizzative) e attività di controllo volte a identificare, misurare o valutare, monitorare, prevenire o attenuare, nonché comunicare ai livelli gerarchici appropriati tutti i rischi assunti o assumibili nei diversi segmenti.
La gestione dei rischi tiene conto delle caratteristiche specifiche dell’attività svolta da ciascuna entità del gruppo, ed è attuata in conformità ai requisiti previsti dalle normative applicabili a ciascuna società.
Nella struttura organizzativa di CDP il responsabile della Direzione rischi, posto a riporto diretto dell’Amministratore delegato, è responsabile del governo di tutte le tipologie di rischio e della chiara rappresentazione al vertice e al Consiglio di amministrazione del profilo di rischio complessivo e del suo grado di solidità. Nell’ambito di tale mandato, il responsabile della Direzione rischi assicura il coordinamento delle attività delle funzioni risk management (RM), Advisory e Policy di Rischio, compliance e antiriciclaggio e valutazione e monitoraggio crediti.
Le tipologie di rischio sono definite dalla Risk policy vigente, inizialmente approvata dal Consiglio di amministrazione nel 2010 e successivamente aggiornata secondo le esigenze, e sono classificabili in rischi di mercato (cui afferiscono il rischio azionario, tasso d’interesse, inflazione e cambio), rischi di liquidità, di credito (all’interno del quale sono ricompresi i rischi di concentrazione e di controparte), rischi operativi e rischi reputazionali. La Risk policy, soggetta ad aggiornamento con frequenza di norma semestrale, si articola nel Regolamento Rischi e nei documenti ad esso collegati, ciascuno dei quali riguarda una specifica categoria di rischi (ad esempio il rischio tasso d’interesse) o un ambito di assunzione degli stessi (ad esempio le attività di tesoreria e investimento in titoli). La Risk policy, che include il Risk appetite framework, rappresenta lo strumento cardine con cui il Consiglio di amministrazione definisce
la propensione al rischio di CDP, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, e il quadro dei relativi processi organizzativi.
La struttura dei Comitati statutari, consiliari e manageriali, è articolata a livello aziendale e di Gruppo, inclusi i comitati competenti in materia di rischi, per i quali l’articolazione delle rispettive competenze è definita nel rispetto dei principi individuati.
Nell’ambito del Consiglio di amministrazione è istituito il Comitato rischi e sostenibilità, la cui costituzione è prevista dallo statuto e il cui funzionamento e organizzazione sono declinati in uno specifico regolamento, aggiornato nel xxxxx xxx xxxxx xxxxxxxx 0000. Il Comitato svolge le funzioni di controllo e formulazione di proposte di indirizzo in materia di gestione dei rischi e di valutazione preventiva di nuovi prodotti ed esprime parere a supporto del Consiglio sulle materie riguardanti la propensione al rischio, l’allocazione di capitale, le valutazioni di adeguatezza patrimoniale e la valutazione delle politiche in materia di sostenibilità.
Due organi collegiali di natura tecnico-consultiva, il Comitato rischi governance ed il Comitato rischi valutativo, operano a supporto del management e degli organi deliberanti. Il primo è competente, a titolo esemplificativo e non esaustivo, in materia di aspetti rilevanti ai fini di definizione e controllo del profilo di rischio complessivo di CDP, conformità di nuovi prodotti rispetto al medesimo profilo di rischio e aspetti rilevanti ai fini della gestione delle situazioni di liquidity contingency.
Il Comitato rischi valutativo è invece competente in materia di valutazione di operazioni ed attività, anche su temi di concentrazione, sostenibilità economico-finanziaria e rischiosità, valutazione di proposte di gestione di specifici crediti non performing e contenziosi creditizi, valutazione delle proposte di impairment relative a finanziamenti o partecipazioni e revisione periodica del profilo di rischio delle controparti in portafoglio.
5.1 Il piano industriale 2019-2021 ed il piano strategico 2022-2024
Alla luce delle principali sfide economiche e sociali dell’Italia, delle tendenze globali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU, sono stati perseguiti gli obiettivi operativi ed economico-finanziari del piano industriale 2019-2021.
CDP, nel 2021, ha ulteriormente rafforzato la sua presenza territoriale aprendo nuove sedi. Ha inoltre trasformato il proprio modello operativo di business, adottando un nuovo schema di multicanalità ispirato ai principi di vicinanza al territorio e rilanciando la dimensione europea
e internazionale del Gruppo, al fine di garantire l’accesso alle risorse europee e consolidare i
rapporti con le istituzioni e gli stakeholder comunitari e internazionali. Il 25 novembre 2021 è stato approvato il Piano strategico 2022-2024.
Esso individua quattro grandi tematiche da affrontare per contribuire concretamente al rilancio dell’economia italiana nel prossimo triennio: cambiamento climatico e tutela dell’ecosistema, crescita inclusiva e sostenibile, ripensamento delle filiere produttive, digitalizzazione e innovazione.
Le modalità e i campi di intervento individuati sono coerenti, oltre che con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile, con le missioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), di cui si dirà meglio in apposito capitolo. Nell’arco del prossimo triennio, il Gruppo CDP prevede di impegnare risorse per 65 miliardi di euro e di attrarre ulteriori 63 miliardi di euro di risorse da terzi investitori e cofinanziatori, attivando, nel complesso, investimenti per 128 miliardi di euro.
Nel corso del 2021, CDP ha promosso numerose iniziative a supporto dell’economia italiana nelle seguenti e consuete aree di attività:
- sostegno alle imprese, in complementarità con il sistema bancario;
- sostegno alla pubblica amministrazione, allo sviluppo infrastrutturale del Paese e sviluppo di progetti nei settori energetico, digitale e sociale, anche coinvolgendo operatori di mercato;
- cooperazione internazionale allo sviluppo, mediante iniziative in grado di generare un elevato impatto socioeconomico nei Paesi in via di sviluppo, attraverso risorse proprie e fondi di terzi.
Con riferimento all’operatività diretta, è proseguito il sostegno di CDP al tessuto imprenditoriale italiano (Mid Cap 15e Large Corporate) tramite la mobilitazione di oltre 4 miliardi di euro di risorse nell’anno, attraverso gli strumenti di “Liquidità COVID-19” e supportando la crescita delle esportazioni.
Sempre per le imprese si segnala la sottoscrizione di un accordo con la Banca europea degli investimenti (BEI) per il rilascio di garanzie a valere su nuovi finanziamenti concessi da CDP a sostegno di investimenti ed esigenze di capitale circolante di Mid Cap e Large Corporate.
Inoltre, nel corso del 2021 CDP ha proseguito nella sottoscrizione di “basket bond” (i.e. titoli di cartolarizzazione, c.d. asset-backed securities, aventi ad oggetto minibond emessi da PMI e Mid- cap italiane, a sostegno di investimenti ed esigenze di capitale circolante delle stesse) e nell’investimento in fondi di credito diversificati.
Ha sottoscritto, fra gli altri, impegni per 100 milioni di euro nel Fondo Muzinich Diversified Enterprises Credit II che concederà finanziamenti in favore di PMI e Mid-Cap e impegni per 25 milioni di euro nel Fondo Magellano il quale, attraverso la sua piattaforma digitale Opyn (ex Borsa del Credito), concederà a sua volta finanziamenti in favore di PMI.
In relazione all’attività di advisory nel corso del 2021 CDP ha:
- consolidato il programma “Acceleratore Imprese”, volto a sostenere il percorso di crescita di PMI e Mid Cap italiane attraverso l’offerta di servizi professionali (consulenza strategica, selezione e formazione manageriale, trasformazione digitale e
15 Imprese a media capitalizzazione (Imprese con meno di 1.500 dipendenti che non si qualificano PMI).
tax & legal) erogati da società di consulenza internazionali e primarie università italiane. Nel 2021 sono state ingaggiate 68 aziende che hanno firmato un protocollo di intesa con CDP per aderire al programma;
- lanciato a dicembre 2021 l’Acceleratore “Franco Italiano”, sviluppato in collaborazione con Bpifrance, ELITE e Team France Export16 per sostenere la crescita e i processi di internazionalizzazione delle PMI e Mid Cap nel mercato italiano e francese. Il programma ha coinvolto un primo gruppo di 40 imprese, 20 italiane (selezionate da CDP) e 20 francesi (selezionate da Bpifrance), con fatturato di almeno 5 milioni di euro, che operano nel settore manifatturiero e dei servizi.
Gli interventi in favore della Pubblica Amministrazione hanno riguardato il finanziamento di Enti pubblici e organismi di diritto pubblico, nel rispetto dei principi di accessibilità, uniformità di trattamento, predeterminazione e non discriminazione.
Nel corso del 2021, CDP ha continuato a fornire il proprio supporto attraverso, tra l’altro:
- il rifinanziamento di mutui concessi in passato dal Mef alle Regioni anche per spese diverse da quelle di investimento17. In particolare, nel corso del primo semestre 2021, sono state effettuate nove operazioni di rifinanziamento di mutui concessi dal Mef in favore di sei Regioni, per un importo complessivo pari a circa 5,2 miliardi di euro. Le operazioni hanno generato un risparmio per gli Enti di oltre 120 milioni di euro nel 2021 e consentiranno, nell’arco dei rispettivi piani di ammortamento, risparmi complessivi di oltre 1,4 miliardi di euro in termini di minori oneri finanziari da corrispondere;
- la gestione dei fondi del Mef per assicurare la liquidità necessaria al pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione mediante la concessione di anticipazioni di liquidità agli enti, con durata massima di 30 anni, anche in risposta al perdurare dell’emergenza sanitaria COVID-19, in relazione alle disposizioni di cui (i) all’articolo 1, commi 833 e ss, della legge n.30 dicembre del 2020, n. 178 (pagamento dei debiti sanitari da parte delle Regioni e delle Province autonome) e (ii) articolo 21 del d.l. n. 73 del 202125 maggio 2021, n. 73– c.d. decreto “Sostegni bis”, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106 (pagamento dei debiti commerciali diversi da quelli sanitari da parte degli enti territoriali);
16 Team France Export è il servizio pubblico del governo francese che supporta l’internazionalizzazione delle aziende francesi grazie all’azione di Business France, Bpifrance, Camera di Commercio Internazionale Francese.
17 In attuazione delle disposizioni di cui all’art. 1, comma 789, della legge di bilancio 2021.
- l’avvio del supporto alle amministrazioni centrali, anche mediante l’attività di assistenza tecnica, per la gestione di fondi destinati alla concessione di contributi a fondo perduto, tra i quali il c.d. “Fondo Cultura” del Ministero della cultura (Mic), di cui all’articolo 184, comma 1, del d.l. n. 34 del 2020, con una dotazione di 30 milioni di euro e finalizzato a sostenere interventi a beneficio del patrimonio culturale materiale e immateriale del Paese.
Le nuove iniziative si affiancano al supporto agli enti locali tramite l’operatività storica, che nell’anno ha visto:
- la rinegoziazione dei prestiti concessi agli Enti locali colpiti dagli eventi sismici del maggio 2012, finalizzata ad efficientarne il programma di rimborso. In particolare, nel 2021, sono stati rinegoziati circa 450 prestiti relativi a 23 Enti locali, per un debito residuo complessivo di circa 49 milioni di euro;
- la prosecuzione dell’attività di sostegno finanziario agli Enti tramite altre forme tecniche.
CDP ha supportato iniziative ad elevato impatto socioeconomico nelle economie emergenti e nei Paesi in via di sviluppo (PVS), attraverso una pluralità di strumenti finanziari in favore di controparti pubbliche e private.
Ciò è avvenuto attraverso l’investimento in fondi, la promozione di iniziative di finanziamento con risorse proprie, l’ampliamento delle risorse di terzi in gestione per finalità di cooperazione allo sviluppo e il rafforzamento delle relazioni con le istituzioni attive a livello nazionale e internazionale, anche tramite l’organizzazione di eventi globali.
Con riferimento all’operatività di investimento in fondi, CDP ha proseguito il proprio impegno, insieme a primarie Development Finance Institution (DFI), a supporto di iniziative green e nell’ambito della finanza globale per il clima, attraverso l’investimento:
- per 50 milioni di euro, nel Fondo REGIO, primo fondo al mondo dedicato all’investimento in green e sustainability bond di emittenti corporate in mercati emergenti, promosso dall’International Finance Corporation (IFC) del Gruppo Banca mondiale;
- per 4 milioni di euro (a fronte di un impegno per complessivi 35 milioni di euro), nel Fondo AREF II, dedicato a investimenti in progetti di energia rinnovabile in Africa Sub Sahariana.
Con riferimento all’ampliamento delle risorse di terzi per finalità di cooperazione allo
sviluppo, si segnala l’istituzione del Fondo italiano per il clima, previsto dalla legge 30
dicembre 2021, n.234 (legge di bilancio 2022). Tale Fondo, con una dotazione complessiva di 4,2 miliardi di euro su un orizzonte quinquennale, sarà gestito da CDP e diventerà il principale strumento nazionale finalizzato al raggiungimento degli impegni assunti dall’Italia nel quadro degli accordi internazionali sul clima.
Con riferimento al rafforzamento delle relazioni con le istituzioni attive a livello nazionale e internazionale in ambito cooperazione, il 2021 ha visto CDP attiva nella ricerca di nuove partnership sia attraverso l’organizzazione di eventi che attraverso la sottoscrizione di nuovi accordi, con particolare focus sui principali temi globali (ad es. clima).
In particolare, si segnala:
- la partecipazione all’iniziativa “Asean Catalytic Green Finance Facility (ACGF)” e la firma del relativo accordo con il MiTE nell’ambito della piattaforma “Climate and Sustainable Development Italian Platform”. In particolare, CDP parteciperà all’iniziativa promossa da Asian Development Bank, in coordinamento con il Maeci, il Mef e il Ministero della transizione ecologica (Mite), finalizzata a supportare i finanziamenti per lo sviluppo di infrastrutture “verdi” e per il supporto all’economia post-pandemia nel sud-est asiatico;
- l’organizzazione di tre eventi volti a promuovere nuove opportunità di business per le imprese italiane interessate a operare nei mercati emergenti ad alto potenziale, quali (i) “Exploring opportunities for Italian companies in Latin America”, (ii) “Exploring opportunities for Italian companies in Southern Africa in the energy transition and the infrastructure sector” e (iii) “Clean energy and transport: exploring new opportunities for Italian companies in emerging Asian markets”, in partnership con le banche multilaterali e di sviluppo attive nei mercati di riferimento;
̶ l’adesione a tre impegni programmatici collettivi su temi di rilevanza globale insieme alle altre DFI dei Paesi del G7 quali: (i) “Climate Adaptation & Resilience”, finalizzato a incrementare gli investimenti in favore di iniziative per l’adattamento e la resilienza ai cambiamenti climatici dei PVS; (ii) “Gender Equality”, finalizzato a mobilitare 15 miliardi di dollari nel 2021-22 a supporto dell’inclusione economico-finanziaria delle donne nei PVS, rafforzando la partnership “2X Challenge”; (iii) “Africa”, finalizzato a mobilitare oltre 80 miliardi di dollari in cinque anni per supportare la ripresa sostenibile del continente africano a seguito della crisi pandemica.
̶ Tali nuove iniziative si affiancano al supporto tradizionale in ambito cooperazione che avviene principalmente attraverso la gestione del Fondo rotativo per la cooperazione allo sviluppo
(FRCS). In questo ambito, si segnala che nel corso dell’anno è stato perfezionato il rinnovo della Convenzione con il MEF per la gestione del FRCS, che assicura un più efficace coordinamento fra i diversi attori coinvolti nel processo di gestione del Fondo stesso. Infine, è proseguito il supporto di CDP nella gestione della moratoria sul debito a valere sul FRCS per i più fragili colpiti dall’emergenza Covid-19 nell’ambito dell’iniziativa promossa dal G20.
Nell’ambito degli accordi di collaborazione nel settore energetico si segnalano:
- il Memorandum of understanding firmato con SAIPEM per l’avvio di progetti innovativi a elevata sostenibilità ambientale, sociale ed economica, al fine di promuovere la transizione energetica sia in territorio nazionale che in ambito internazionale;
- la partecipazione alla Clean oceans initiative per proteggere gli oceani
dall’inquinamento da materiale plastico;
- l’accordo con l’International renewable energy agency (XXXXX), finalizzato a dare vita a iniziative comuni per favorire la transizione energetica verso le fonti rinnovabili, l’accesso globale all’energia pulita e la decarbonizzazione nei Paesi in via di sviluppo.
6.1 Attività legate al PNRR
Attraverso la creazione di nuove strutture di business dedicate alle attività di Advisory per la PA, CDP sostiene oggi lo sviluppo e l’accelerazione dell’attuazione di progetti e iniziative di rilevanza strategica, specie di natura infrastrutturale, attraverso il supporto e la consulenza nelle fasi della programmazione, progettazione e implementazione degli investimenti, con particolare riferimento a quelli funzionali alla realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
In linea con gli indirizzi dell’ultimo Piano strategico, a fine 2021, per supportare proprio le amministrazioni pubbliche nella realizzazione degli investimenti del PNRR, è stato sottoscritto un accordo fra CDP e il Mef che consente oggi alla Cassa di stipulare con i singoli ministeri/amministrazioni centrali piani di attività per il supporto sul PNRR.
Dalla sottoscrizione di questo accordo risultano firmati, al 20 ottobre 2022, 12 piani delle attività fra CDP e altrettante Amministrazioni centrali: il Ministero della cultura (Mic), il
Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, il Ministero della salute, il Ministero della transizione ecologica (Mite), il Ministero dell’innovazione tecnologica e transizione digitale (Mitd), lo stesso Mef, il Ministero del turismo, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, il Ministero dell’università e della ricerca (Mur), il Ministero dell’interno, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ed il Dipartimento della funzione pubblica.
Con il Mef è attivo anche un supporto specifico al monitoraggio dello stato di avanzamento del Pnrr e alla produzione della relativa reportistica di sintesi.
Complessivamente, per le predette amministrazioni centrali, il supporto di CDP in termini di advisory riguarda l’implementazione di 53 misure del Pnrr, per un controvalore di circa 60 miliardi di euro.
CDP ha anche contribuito dai primi mesi del 2022 allo sviluppo della piattaforma Capacity Italy, uno strumento di assistenza che mette a disposizione delle Amministrazioni titolari di interventi e dei soggetti attuatori del Pnrr una rete di professionisti, con l’obiettivo di assicurare supporto tecnico operativo durante l’intero ciclo di realizzazione dei progetti, a partire dalla fase di definizione dei bandi fino alle fasi di controllo e rendicontazione. L’iniziativa, promossa da Presidenza del Consiglio dei ministri, Mef, Dipartimento della funzione pubblica e Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie della Presidenza del Consiglio dei ministri, prevede che il supporto tecnico-operativo alle Amministrazioni venga fornito da Cdp, Invitalia e Mediocredito centrale, con team di esperti in tutte le discipline chiave per l’implementazione del Pnrr e specifiche competenze settoriali nella gestione di bandi e fondi, nell’attuazione di investimenti pubblici e in materia di agevolazioni e finanziamenti alle PMI. Il portale Capacity Italy è online dal 20 giugno 2022, con assistenza già attiva su diverse misure del Pnrr. Il supporto verrà esteso progressivamente alle misure che riguardano gli enti locali degli altri Ministeri.
Oltre al supporto in termini di advisory, il Gruppo CDP sta contribuendo anche
all’implementazione diretta di undici iniziative del PNRR:
- 6 iniziative assegnate al gruppo CDP nell’ambito di «Operational Agreements», per un ammontare complessivo di risorse Pnrr pari a circa 3,3 miliardi:
1. potenziamento del Fondo nazionale del turismo;
2. iniziativa relativa ai fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche;
3. iniziativa relativa ai fondi integrati per l’agricoltura sostenibile e l’economia circolare;
4. rifinanziamento del Fondo “394” gestito da SIMEST;
5. supporto alle start up attive nella transizione ecologica;
6. supporto alle start up attraverso il Digital Transition Fund.
- 5 iniziative affidate in gestione al Gruppo CDP in forza di convenzioni/accordi (attività di
mandate management), per un ammontare complessivo di circa 1,5 miliardi:
1. Fondo “Attrattività borghi”, con il Mic;
2. Fondo per la valorizzazione dei parchi e dei giardini storici, con il Mic;
3. Fondo per la valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale, con il Mic;
4. Fondo “Alloggi per gli studenti”, con il Mur;
5. Iniziativa “Space Economy”, con Ministero delle imprese e del made in Italy
Alcune di queste iniziative hanno già generato risvolti concreti sul territorio. Ad esempio, il mandato relativo alla gestione del Fondo “Attrattività borghi”, per conto del Mic (per complessivi 363 milioni di euro) ha permesso il finanziamento di 207 progetti, per un totale di 289 comuni sotto i 5.000 abitanti coinvolti, per sostenere lo sviluppo economico, orientando l’offerta turistica verso soluzioni sostenibili e meno conosciute. Il mandato relativo alla gestione del Fondo per la valorizzazione dei parchi e dei giardini storici, sempre per conto del Mic (per complessivi 190 milioni di euro), ha invece consentito il supporto a 129 parchi e giardini storici di interesse culturale. Il Fondo 394 di Simest, inoltre, ha permesso di stanziare 1,2 miliardi di euro (di cui 400 milioni a fondo perduto) per finanziare interventi volti all’internazionalizzazione e alla digitalizzazione di oltre 4000 imprese.
Infine, in qualità di operatore di mercato, CDP fornisce finanziamenti a soggetti pubblici e privati per esigenze complementari alla realizzazione dei progetti previsti dal Pnrr. Ad esempio, con il Prestito progettualità pnrr/fnc (Fondo nazionale complementare), è possibile finanziare le spese per la predisposizione della documentazione progettuale relativa agli investimenti inseriti nel Pnrr o nel Fnc. A questo si aggiungono i finanziamenti utili a promuovere interventi di ampia scala che necessitano di integrazione di risorse Pnrr: un
esempio è il finanziamento concesso all’Autorità del sistema portuale del Mar Ligure occidentale per 31 milioni di euro, che ha integrato i fondi Pnrr/Fnc.
Inoltre, CDP interviene come operatore di mercato per le infrastrutture e la gestione delle stesse funzionali al completamento di alcuni interventi Pnrr: ad esempio, la realizzazione tramite CDP Equity – in partnership con TIM, Leonardo e Sogei – del Polo strategico nazionale (Psn) sarà propedeutica all’erogazione dei servizi cloud per la PA.
6.2 Attività di raccolta della Capogruppo
Raccolta da banche
Per rispondere all’emergenza finanziaria dell’area europea e sostenere le condizioni di liquidità all’interno dell’Eurozona, la Banca centrale europea (BCE) ha adottato varie misure e strumenti di politica monetaria (PELTRO, 18 TLTRO19 ecc).
Con riguardo alla raccolta da banche, nel 2021 CDP ha ridotto il ricorso al canale di raccolta istituzionale della BCE (aumentato dal 2019 al 2020), procedendo nel mese di settembre al rimborso della linea PELTRO per 15 miliardi di euro. Nel corso dell’anno CDP ha, allo stesso tempo, incrementato la propria partecipazione alle operazioni TLTRO–III e ne ha esteso la durata fino al 2024, in un’ottica di stabilizzazione delle fonti di raccolta. Lo stock di rifinanziamenti in BCE si attesta pertanto a 5,1 miliardi di euro al 31 dicembre 2021, contro i 19 del 2020.
A compensazione invece, la raccolta a breve termine sul mercato monetario, costituita da depositi e pronti contro termine passivi, si attesta al 31 dicembre 2021 a 52,5 miliardi di euro, in aumento rispetto al dato di fine 2020. Tale incremento è riconducibile alle condizioni del mercato monetario particolarmente favorevoli e compensa in buona misura la riduzione della raccolta da BCE.
Nel corso del 2021 CDP ha inoltre sottoscritto con la Banca europea per gli investimenti un nuovo contratto di provvista per un importo pari a circa 18 milioni di euro per il finanziamento di un progetto eolico di tipo xxxxxxxxxx, con l’obiettivo di finanziare la costruzione e messa in esercizio di impianti eolici on-shore in diverse Regioni del mezzogiorno.
18 Pandemic emergency longer-term refinancing operations.
19Targeted longer-term refinancing operations (TLTRO).
Nel corso dell’anno, inoltre, CDP ha effettuato tiraggi a valere su linee di finanziamento concesse da BEI e dalla Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa (CEB) per circa 1,1 miliardi di euro, destinati principalmente ad interventi di ricostruzione a seguito degli eventi sismici verificatisi nei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria (attraverso il c.d. “Plafond Sisma Centro Italia”) ed al finanziamento di interventi di edilizia scolastica.
Al 31 dicembre 2021, lo stock relativo alle linee di finanziamento concesse da BEI e CEB risulta pari a 5,1 miliardi di euro, di cui 4,7 miliardi relativi a provvista BEI e 0,4 miliardi relativi a provvista CEB.
Tabella 9 - Stock raccolta da banche
(mln di euro)
2021 | 2020 | Variazione %2020/2021 | Variazione assoluta2020/2021 | |
Rifinanziamento BCE | 5.092 | 19.629 | -74,1 | -14.537 |
Depositi e pronti contro termine passivi | 52.541 | 42.134 | 24,7 | 10.407 |
Linee di credito BEI/CEB | 5.062 | 4.886 | 3,6 | 176 |
Totale | 62.699 | 66.649 | -5,9 | -3.950 |
Fonte: CDP |
Raccolta da clientela
Nel 2021 la “raccolta da clientela” ha registrato un aumento del 2,8 per cento, soprattutto con riferimento ai depositi delle società controllate (+ 52,6 per cento), mentre il saldo della liquidità OPTES, relativa alle operazioni di gestione della tesoreria per conto del Mef, ha evidenziato un calo del -24,1 per cento.
In calo anche le “somme da erogare” (-8,7 per cento), che rappresentano la quota dei finanziamenti concessi da CDP non ancora utilizzata dagli enti beneficiari, la cui erogazione è connessa allo stato d’avanzamento degli investimenti finanziati.
Tabella 10 - Stock raccolta clientela
(mln di euro)
2021 | 2020 | Variazione % 2020/2021 | Variazione assoluta 2020/2021 | |
Depositi passivi OPTES* e FATIS** | 5.324 | 7.013 | -24,1 | -1.689 |
Depositi delle società controllate | 7.229 | 4.736 | 52,6 | 2.493 |
Somme da erogare | 3.769 | 4.126 | -8,7 | -357 |
Totale | 16.322 | 15.875 | 2,8 | 446 |
Raccolta rappresentata da titoli obbligazionari
Al 31 dicembre 2021, come da tabella che segue, la raccolta rappresentata da titoli risulta sostanzialmente stabile con un incremento dell’1,2 per cento circa, grazie soprattutto a nuove emissioni obbligazionarie nell’ambito del programma “Debt Issuance Programme” (DIP), per complessivi 650 milioni di euro. Tra questi si segnala l’emissione pubblica del sesto Social Bond, per un ammontare pari a 500 milioni di euro, destinata a supportare le PMI e le Mid Cap italiane localizzate principalmente nelle Regioni del Sud Italia, al fine di accrescere la loro competitività e supportare l’occupazione.
Nell’ambito del programma di cambiali finanziarie (Multi – Currency commercial paper programme), la raccolta a breve termine segnala un incremento del 13,2 per cento che accresce l’importo di tali titoli da 3,2 miliardi di euro (2020) a 3,6 miliardi di euro (2021).)
Tabella 11 - Raccolta da titoli
(mln di euro)
2021 | 2020 | Variazione % 2020/2021 | Variazione assoluta 2020/2021 | |
Programma EMTN/DIP | 11.691 | 11.879 | -1,6 | -188 |
Obbligazioni retail | 2.947 | 2.944 | 0,1 | 3 |
Emissione stand alone garantite dallo Stato | 3.000 | 3.000 | 0 | 0 |
Panda bond | 139 | 124 | 12,1 | 15 |
Commercial paper | 3.639 | 3.215 | 13,2 | 424 |
Totale raccolta rappresentata da titoli | 21.416 | 21.162 | 1,2 | 254 |
Raccolta postale
Prosegue anche nel 2021, il trend positivo della raccolta postale che ha registrato un incremento (+2,5 per cento) rispetto all’anno precedente, passando da 274.576 milioni di euro a 281.460 milioni di euro, grazie alla raccolta netta positiva registrata sui Buoni ed agli interessi maturati a favore dei risparmiatori. Si rileva che in data 24 dicembre 2021 è stato sottoscritto da CDP, in qualità di emittente, e Poste Italiane, in qualità di distributore, un nuovo accordo, valido per il quadriennio 2021 – 2024, che offre una prospettiva di ulteriore sviluppo del Risparmio postale.
Tabella 12 - Raccolta postale
(mln di euro)
2021 | 2020 | Variazione 2020/21% | Variazione assoluta 2020/21 | |
Buoni fruttiferi | 182.205 | 170.859 | 6,6 | 11.346 |
Libretti | 99.255 | 103.717 | - 4,3 | -4.462 |
Totale | 281.460 | 274.575 | 2,5 | 6.884 |
Fonte: bilancio CDP
Tabella 13 - Raccolta netta CDP
(mln di euro)
(milioni di euro) | Sottoscrizioni / Depositi | Rimborsi / Prelevamenti | Raccolta netta 2021 | Raccolta netta 2020 | Variazione (+/-) |
Buoni fruttiferi | 30.227 | -22.425 | 7.802 | 4.101 | 3.701 |
Libretti | 92.774 | -97.253 | -4.479 | 1.852 | -6.331 |
Totale | 123.001 | -119.678 | 3.323 | 5.953 | -2.630 |
Fonte: bilancio CDP
Tabella 14 - Evoluzione stock CDP
(mln di euro)
31/12/2020 | Raccolta netta | Interessi | Ritenute | Costi di transazione | 31/12/2021 | |
Buoni fruttiferi | 170.859 | 7.802 | 4.380 | -409 | -427 | 182.205 |
Libretti | 103.717 | -4.479 | 23 | -6 | 99.255 | |
Totale | 274.576 | 3.323 | 4.404 | -415 | -427 | 281.461 |
Fonte: bilancio CDP
Nello specifico, la raccolta netta sui Buoni CDP è risultata pari a +7.802 milioni di euro, in crescita rispetto ai +4.101 milioni di euro del 2020, grazie a sottoscrizioni per 30.227 milioni di euro, (22.425 mln i rimborsi/prelevamenti) in aumento rispetto ai 28.046 milioni di euro del 2020, concentrate prevalentemente sui Buoni 3x4 (12.433 milioni di euro), Buoni 4x4 (8.950 milioni di euro) e Buoni ordinari (6.752 milioni di euro).
La raccolta netta sui Libretti si è attestata invece a -4.479 milioni di euro, in diminuzione rispetto al 2020. (1.852 mln) Tale riduzione è dovuta anche al minor numero di accrediti pensionistici occorsi nel 2021 rispetto all’anno precedente: da aprile 2020, nell’ambito delle misure di contenimento dei contagi per l’emergenza sanitaria, l’accredito pensionistico sui Libretti è stato infatti anticipato al temine del mese precedente ed il 2020 ha così beneficiato di un maggior numero di accrediti pensionistici.
L’esercizio 2021 si chiude con una raccolta netta complessiva pari a +3.323 milioni di euro contro i 5.953 del 2020. Si evidenzia il contributo anche degli interessi maturati pari a 4.380 milioni di euro riferito ai Buoni.
7. I RISULTATI CONTABILI DELLA GESTIONE
Il bilancio al 31 dicembre 2021 di CDP, in applicazione del d.lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, è stato redatto secondo i principi contabili IAS/IFRS emanati dall’lnternational Accounting Standards Board (IASB). Il bilancio è stato altresì predisposto, per quanto applicabile, sulla base delle “Istruzioni per la redazione del bilancio dell’impresa e del bilancio consolidato delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari” - emanate dalla Banca d’Italia, nell’esercizio dei poteri stabiliti dall’art. 9 del citato d.l lgs. n. 38 del 2005, con il provvedimento del 22 dicembre 2005 con cui è stata emanata la circolare n. 262 del 2005 (“Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione”) nel settimo aggiornamento del 29 ottobre 2021 - integrate dalle disposizioni previste nella comunicazione della stessa Banca d’Italia del 21 dicembre 2021, aventi ad oggetto gli impatti dell’emergenza sanitaria da COVID-19 e dalle misure a sostegno dell’economia.
Il bilancio d’esercizio comprende l’attività sia della gestione ordinaria, sia della gestione separata, pur rimanendo esse distinte nei relativi flussi finanziari e nella rilevazione contabile. La separazione tra le predette gestioni, ai sensi dell’art. 16, commi 5 e 6, del decreto del Mef 6 ottobre 2004, si sostanzia nella produzione di prospetti di separazione contabile destinati al Mef e alla Banca d’Italia. A fine esercizio vengono conteggiati i costi comuni, anticipati dalla gestione separata e successivamente rimborsati pro-quota da quella ordinaria.
Inoltre, a partire dal bilancio di esercizio 2021, tra gli allegati a tale bilancio sono ricompresi i rendiconti annuali dei comparti del Patrimonio Rilancio, redatti ai sensi dell’articolo 27 del d.l.
n. 34 del 2020. Al riguardo, si segnala che la società di revisione, in data 20 aprile 2022, nell’ambito delle proprie relazioni, ha confermato, tra l’altro, che tali rendiconti forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della rispettiva situazione patrimoniale finanziaria al 31 dicembre 2021, del risultato economico e dei flussi di cassa per l’esercizio chiuso a tale data in conformità agli international financial reporting standards adottati dall’Unione europea.
CDP e altre società del Gruppo20 hanno aderito al c.d. “Consolidato fiscale nazionale”, di cui agli articoli 117-129 del Testo unico delle imposte sui redditi (TIUR), il quale prevede che il reddito complessivo netto o la perdita fiscale di ciascuna società controllata, che ha aderito al
20 Al 31 dicembre 2021 hanno aderito al consolidato fiscale: 1) CDP Equity S.p.A.; 2) Bonafous S.p.A.; 3) Cinque Cerchi S.p.A.;
4) CDP Reti S.p.A.; 5) Fincantieri S.p.A.; 6) Fincantieri Oil & Gas S.p.A.; 7) Isotta Fraschini Motori S.p.A.; 8) SACE S.p.A.; 9) SACE BT S.p.A.; 10) SACE Fct S.p.A.; 11) SACE SRV S.r.l.; 12) SIMEST S.p.A.; 13) FSI Investimenti S.p.A.; 14) FSIA Investimenti S.r.l.; 15) CDP Immobiliare SGR S.p.A.; 16) Fintecna S.p.A.; 17) CDP Immobiliare S.r.l.; 18) CDP Industria S.p.A.; 19) Pentagramma Romagna S.p.A.; 20) CDP Venture Capital SGR S.p.A.; 21) Alfiere S.p.A.; 22) Residenziale Immobiliare 2004 S.p.A.; 23) Pentagramma Piemonte S.p.A. in liquidazione.
consolidato stesso, sono trasferiti alla società controllante, in capo alla quale è determinato un
unico reddito imponibile o un’unica perdita fiscale.
Si segnala che anche quest’anno, come nei precedenti, anche se in misura minore, nel bilancio d’esercizio il valore delle partecipazioni, che ammonta a circa 28.982 milioni di euro, in riduzione (-2.911 milioni di euro circa) rispetto al dato di fine 2020 (31.892 milioni di euro), supera la consistenza del patrimonio netto, pari a 25,3 miliardi di euro.
Nello specifico, tra i principali investimenti di CDP si segnala l’incremento dell’investimento in CDP Equity (per circa 1.626 milioni di euro); tra le variazioni in diminuzione, rileva la rettifica da impairment di CDP Industria, per circa 304,2 milioni di euro, e il trasferimento della partecipazione detenuta in SACE alla voce 110 dell’attivo “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione”, quale attività operativa cessata, in applicazione del principio contabile IFRS 5, per un importo di 4.251 milioni di euro circa, pari al valore di carico in bilancio.
Per quanto riguarda tale ultima società, a far data dal 21 marzo 2022, si sono perfezionate le seguenti operazioni:
- pagamento per cassa di 228,41 milioni, da parte di CDP a SACE, come corrispettivo per
l’acquisto dell’intera partecipazione in SIMEST;
- regolamento dei titoli di Stato assegnati dal MEF a CDP come corrispettivo per l’acquisto dell’intera partecipazione in SACE (100 per cento), per un controvalore complessivo di 4.251,17 milioni comprensivo dei dietimi di interesse;
- trasferimento della partecipazione in SIMEST e della partecipazione in SACE, mediante girata dei relativi certificati azionari.
Pertanto, ad esito delle suddette operazioni, come già evidenziato, CDP risulta titolare, in via diretta, di una partecipazione del 76,005 per cento del capitale sociale di SIMEST, mentre il MEF risulta titolare, in via diretta, di una partecipazione del 100 per cento del capitale sociale di SACE.
Il Consiglio di amministrazione del 31 marzo 2022 ha approvato il progetto di bilancio, mentre il bilancio è stato approvato con delibera dell’Assemblea del 17 maggio 2022.
Tabella 15 - Partecipazioni
(in mgl di euro)
Denominazioni | Quota di partecipazione % | Valore di bilancio |
Imprese controllate in via esclusiva | ||
CDP Equity S.p.A. | 100,00 | 6.055.935 |
CDP Reti S.p.A. | 59,10 | 2.017.339 |
CDP Industria S.p.A. | 100,00 | 1.252.844 |
Fintecna S.p.A. | 100,00 | 944.354 |
CDP Immobiliare S.r.l. | 100,00 | 484.395 |
ITsART S.p.A. | 51,00 | 7.286 |
CDP Immobiliare SGR S.p.A. | 70,00 | 1.400 |
Imprese sottoposte ad influenza notevole | ||
Eni S.p.A. | 25,00 | 00.000.000 |
Poste Italiane S.p.A. | 35,00 | 2.930.258 |
Redo SGR S.p.A. | 30,00 | 5.130 |
Elite S.p.A. | 15,00 | 1.076 |
Europrogetti & Finanza S.p.A. in liquidazione | 31,80 | 0 |
Totale | 28.981.649 |
Fonte CDP
Tabella 16 – Variazione partecipazioni
(in mgl di euro)
2021 | 2020 | Variazione assoluta | |
Esistenze iniziali | 31.892.214 | 30.708.619 | 1.183.595 |
Aumenti | 1.689.261 | 1.183.595 | 505.666 |
Acquisti | 1.689.261 | 1.183.595 | 505.666 |
Riprese di valore | 0 | 0 | 0 |
Altre variazioni | 0 | 0 | 0 |
Diminuzioni | 4.599.826 | 0 | 4.599.826 |
Vendite | 0 | 0 | 0 |
Rettifiche di valore | 348.652 | 0 | 348.652 |
Altre variazioni | 4.251.174 | 0 | 4.251.174 |
Rimanenze finali | 28.981.649 | 31.892.214 | -2.910.565 |
Rettifiche totali | 871.289 | 1.755.037 | -883.748 |
Fonte CDP
7.1 Evoluzione della situazione patrimoniale ed economico-finanziaria di CDP S.P.A.
In considerazione del conflitto in atto tra Russia e Ucraina e della continua evoluzione degli eventi, appare particolarmente complesso prevedere gli effetti dello stesso sullo scenario macroeconomico nel breve e nel medio periodo e i relativi impatti sulle attività e
sull’andamento prospettico di CDP. Nell’attuale contesto di riferimento, pertanto, la Società ha previsto di operare un costante monitoraggio della situazione.
In particolare, con riferimento alla partecipazione detenuta in ENI, la stessa indica che - al momento - il flusso di approvvigionamento di gas dalla Russia è proseguito con regolarità. Il management, in coordinamento con il Governo italiano, sta valutando dei piani volti a diversificare e rafforzare fonti di approvvigionamento alternative, facendo leva su: la flessibilità del portafoglio; la disponibilità di infrastrutture e le relazioni di lungo temine con Stati petroliferi prospicienti l’area del Mediterraneo.
Il 2021 è stato caratterizzato dal progressivo miglioramento delle attività economiche generali, dopo la complessiva contrazione causata dall’emergenza sanitaria COVID-19, anche grazie alla diffusione delle campagne di vaccinazione. In tale contesto CDP ha mantenuto una stabile performance economico-patrimoniale. L’utile netto di CDP SpA rimane elevato, a 2,4 miliardi di euro (2,8 miliardi nel 2020), pur scontando gli effetti dei tassi di interesse ai minimi storici, la riduzione dei proventi derivanti dalla gestione del portafoglio titoli e l’adeguamento dei valori di carico delle partecipazioni.
Il margine di interesse risulta pari a 1.777 milioni di euro, in riduzione rispetto al 2020 (2.062 milioni di euro) principalmente, come accennato, per gli effetti del contesto dei tassi d’interesse ai minimi storici. Il margine di intermediazione, pari a 3.577 milioni di euro nel 2021, a fronte dei 4.126 milioni di euro nel 2020, registra una riduzione riconducibile principalmente all’andamento del margine di interesse ed ai minori proventi delle strategie di gestione del rischio tasso attivate sul portafoglio titoli, parzialmente compensati dalla crescita dei dividendi.
Il patrimonio netto registra una lieve diminuzione dello 0,7 per cento, passando da 25.497 milioni di euro nel 2020 a 25.309 milioni di euro nel 2021.
Come detto, in base all’art 27 del citato decreto “Rilancio” , a maggio 2021 l’Assemblea di Cassa depositi e prestiti S.p.A. ha approvato la costituzione del Patrimonio Rilancio, strumento straordinario e a carattere temporaneo, alimentato da risorse del Mef e gestito da CDP nell’ambito di un patrimonio del tutto autonomo e separato. Come sopra accennato i rendiconti di tale Patrimonio saranno allegati al bilancio di CDP a partire da quello in esame. La misura è rivolta alle imprese italiane con fatturato superiore a 50 milioni di euro, che potranno rafforzare la propria struttura patrimoniale grazie a un portafoglio di interventi con
limitati impatti sulla governance, quali strumenti ibridi di patrimonializzazione e aumenti di capitale.
Il Patrimonio Rilancio prevede tre tipologie di operatività:
1) Fondo nazionale supporto temporaneo (FNST): interventi temporanei in aziende sane ma che hanno subìto impatti derivanti dall’emergenza Covid-19, coerenti con le misure previste dalla Commissione Europea nel “Quadro Temporaneo per le misure di aiuti di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19” (c.d. Temporary Framework). Gli strumenti previsti dal FNST sono aumenti di capitale, prestiti obbligazionari convertendi, prestiti obbligazionari subordinati convertibili e prestiti obbligazionari subordinati;
2) Fondo nazionale strategico (FNS): investimenti, sia di carattere diretto che indiretto, con il coinvolgimento di altri investitori di mercato, in imprese caratterizzate da solide prospettive di crescita, al fine di supportarne i piani di sviluppo. Si tratta di operatività a condizioni di mercato, che prevede, in particolare, la sottoscrizione di aumenti di capitale e prestiti obbligazionari convertibili;
3) Fondo nazionale ristrutturazioni imprese: dedicato agli investimenti a condizioni di mercato in aziende caratterizzate da temporanei squilibri patrimoniali e finanziari e adeguate prospettive di redditività, in co-investimento con altri player di mercato e anche mediante interventi di carattere indiretto con il coinvolgimento di Fondi di turnaround.
7.2 Il bilancio di CDP S.p.A.
Nelle seguenti tabelle vengono riportati i dati dello stato patrimoniale, del conto economico e del rendiconto finanziario di CDP S.p.A, raffrontati con quelli dell’esercizio precedente.
Tabella 17 - Stato patrimoniale – CDP S.p.A.– attivo
ATTIVO | 2021 | 2020 | Var. % | Var. assoluta |
Cassa e disponibilità liquide | 263.478.003 | 290.991.411 | -9,5 | -27.513.408 |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto al conto ec. | 3.708.759.781 | 3.374.567.520 | 9,9 | 334.192.261 |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | 9,0 | 0.000.000.000 |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 358.102.654.371 | 357.590.992.604 | 0,1 | 511.661.767 |
a) Crediti verso banche | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | -2,9 | -1.134.243.900 |
b) Crediti verso clientela | 320.301.437.051 | 318.655.531.384 | 0,5 | 1.645.905.667 |
Derivati di copertura | 276.053.250 | 444.687.053 | -37,9 | -168.633.803 |
Adeguamento di valore delle att.tà fin. oggetto di copertura generica | 1.267.985.029 | 2.531.833.125 | -49,9 | -1.263.848.096 |
Partecipazioni | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | -9,1 | -2.910.565.064 |
Attività materiali | 371.494.657 | 373.384.458 | -0,5 | -1.889.801 |
Attività immateriali | 59.327.896 | 42.583.786 | 39,3 | 16.744.110 |
Attività fiscali | 653.835.762 | 461.763.488 | 41,6 | 192.072.274 |
a) correnti | 115.772.602 | 23.944.203 | 383,5 | 91.828.399 |
b) anticipate | 538.063.160 | 437.819.285 | 22,9 | 100.243.875 |
Att.tà non corr.ti e gruppi di att.tà in via di dismissione | 4.251.174.320 | 0 | 0 | n.a |
Altre attività | 778.954.611 | 278.875.476 | 179,3 | 500.079.135 |
Totale attivo | 412.959.426.882 | 410.346.164.066 | 0,6 | 2.613.262.816 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati di bilancio CDP
Tra le “Attività finanziarie” valutate al fair value con impatto al conto economico, in aumento del 9,9 per cento, sono incluse quelle detenute per la negoziazione, per euro 232.358.795.
Il lieve decremento della voce “Crediti verso banche” (-2,9 per cento), come riferito dalla Società, è da imputare alla diminuzione delle giacenze sul conto corrente di gestione detenuto presso la Banca d’Italia, utilizzato per adempiere ai vincoli di riserva obbligatoria, passato da 22,9 miliardi nel 2020 a 21,7 miliardi nel 2021 (-1,2 miliardi di euro), unitamente alla diminuzione del volume dei prestiti, passati dai 10,7 miliardi nel 2020 ai 10,3 miliardi nel 2021 (-0,4 miliardi di euro), e del volume dei depositi relativi ai contratti di Credit Support Annex (cash collateral) a copertura del rischio di controparte su strumenti derivati, passato dai 3,5 miliardi di euro nel 2020 ai 2,9 miliardi nel 2021 (-0,6 miliardi di euro). Tali diminuzioni sono state parzialmente compensate dall’aumento dello stock di titoli di debito, passato da 1,8 miliardi del 2020 a 2,9 miliardi del 2021 (+1,1 miliardi di euro).
La diminuzione, per il 2021, della voce “Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica” (-49,9 per cento) è riconducibile alla variazione del fair value dei finanziamenti oggetto di copertura generica (prestiti a tasso fisso), collegata alla dinamica dei tassi d’interesse di mercato; tale effetto è sostanzialmente controbilanciato da una variazione di segno opposto rilevata sui corrispettivi derivati di copertura.
L’incremento della voce “Attività immateriali”, pari a 16,7 milioni di euro, è riconducibile sostanzialmente agli investimenti IT effettuati nel corso del 2021 (+31 milioni circa di euro), in parte compensati dalla riduzione correlata al processo di ammortamento.
Tra le “Attività fiscali”, l’incremento di quelle correnti è da ascrivere ai maggiori acconti versati (IRES e addizionale all’IRES).
Nel corso del 2021 si segnala il trasferimento della partecipazione detenuta in SACE dalla voce dell’attivo “Partecipazioni” alla voce “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione”, quale attività operativa cessata, in applicazione del principio contabile IFRS 5, per un importo di 4.251 milioni di euro circa, pari al valore di carico in bilancio; in relazione a ciò, si è tenuto conto del trasferimento della partecipazione stessa al Mef, previsto dall’ipotesi di accordo sottoscritto da CDP con SACE e lo stesso Ministero in data 2 marzo 2021, conseguente al decreto legge 14 agosto 2020, n. 104 (c.d. decreto “Agosto”), convertito, con modificazioni, dalla l. 13 ottobre 2020, n. 126 e dal successivo decreto attuativo Mef-Maeci, pubblicato in data 17 marzo 2022.
Le “Altre attività”, in aumento, fanno riferimento principalmente ai “Crediti d’imposta Ecobonus” (347,55 milioni) maturati sugli interventi di ristrutturazione edilizia e di efficientamento energetico, esposti al loro valore attuale, ed ai “Crediti commerciali e anticipi verso enti pubblici” (267,3 milioni) che fanno riferimento a crediti per compensi maturati o anticipi di spese a fronte di convenzioni con Ministeri.
Tabella 18 - Stato patrimoniale - CDP S.p.A – passivo
PASSIVO | 2021 | 2020 | Variazione % | Variazione assoluta |
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 382.558.801.228 | 378.819.556.956 | 1,0 | 3.739.244.272 |
a) Debiti verso banche | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | -22,9 | -10.346.326.645 |
b) Debiti verso clientela | 325.974.035.731 | 312.007.319.904 | 4,5 | 13.966.715.827 |
c) Xxxxxx in circolazione | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | 0,0 | 000.000.000 |
Passività finanziarie di negoziazione | 251.005.952 | 209.820.434 | 19,6 | 41.185.518 |
Passività finanziarie designate al fair value | 0 | 0 | 0,0 | 0 |
Derivati di copertura | 3.073.677.795 | 4.320.965.184 | -28,9 | -1.247.287.389 |
Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/=) | 2.067.089 | 10.352.100 | -80,0 | -8.285.011 |
Passività fiscali | 177.059.232 | 208.176.217 | -14,9 | -31.116.985 |
a) correnti | 1.450.814 | 19.823.143 | -92,7 | -18.372.329 |
b) differite | 175.608.418 | 188.353.074 | -6,8 | -12.744.656 |
Altre passività | 994.215.254 | 803.194.183 | 23,8 | 191.021.071 |
Trattamento di fine rapporto del personale | 1.045.053 | 1.017.134 | 2,7 | 27.919 |
Fondi per rischi e oneri | 592.480.846 | 475.625.125 | 24,6 | 116.855.721 |
a) impegni e garanzie rilasciate | 450.819.483 | 328.619.764 | 37,2 | 122.199.719 |
b) altri fondi | 141.661.363 | 147.005.361 | -3,6 | -5.343.998 |
Totale Passivo | 387.650.352.449 | 384.848.707.333 | 0,7 | 2.801.645.116 |
Riserve da valutazione | 315.148.441 | 653.173.211 | -51,8 | -338.024.770 |
Riserve | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | 3,0 | 000.000.000 |
Sovrapprezzi di emissione | 2.378.517.244 | 2.378.517.244 | 0,0 | 0 |
Capitale | 4.051.143.264 | 4.051.143.264 | 0,0 | 0 |
Azioni proprie | -322.220.116 | -322.220.116 | 0,0 | 0 |
Utile (Perdita) d'esercizio (+/=) | 2.367.381.153 | 2.774.522.485 | -14,7 | -407.141.332 |
Patrimonio Netto | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | -0,7 | -188.382.300 |
Totale passivo e patrimonio netto | 412.959.426.882 | 410.346.164.066 | 0,6 | 2.613.262.816 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati di bilancio CDP
Il decremento della voce “Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – a) debiti verso banche”, passata da 45,3 miliardi nel 2020 a 34,9 miliardi nel 2021 (-10,4 miliardi di euro), è riconducibile prevalentemente al rimborso di parte delle linee di finanziamento concesse dalla
BCE, passate dai 19,6 miliardi del 2020 ai 5,1 miliardi del 2021 (-14,5 miliardi di euro). Tale riduzione è stata solo parzialmente compensata dall’aumento dello stock di pronti contro termine passivi, passato dai 17,7 miliardi del 2020 ai 21,3 miliardi del 2021 (+3,6 miliardi di euro) e dall’aumento dello stock di Libretti di risparmio e Buoni fruttiferi postali detenuti da banche, passato dai 2,0 miliardi del 2020 ai 3,4 miliardi del 2021 (+1,4 miliardi di euro).
L’incremento della voce “Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – b) debiti verso clientela”, passata da 312,0 miliardi nel 2020 a 326,0 miliardi nel 2021 (+14 miliardi di euro) è ascrivibile principalmente all’aumento dello stock di Buoni fruttiferi postali, diversi da quelli detenuti da banche, passati dai 169,4 miliardi del 2020 ai 180,7 miliardi del 2021 (+11,3 miliardi di euro), dei pronti contro termine passivi, passati dai 23,2 miliardi del 2020 ai 31 miliardi del 2021 (+7,8 miliardi di euro), dei depositi delle società partecipate, passati dai 4,7 miliardi del 2020 ai 7,2 miliardi del 2021 (+2,5 miliardi di euro). Tali incrementi sono stati solo parzialmente compensati dalla riduzione dei Libretti di risparmio, diversi da quelli detenuti da banche, passati dai 103,1 miliardi del 2020 ai 97,3 miliardi del 2021 (-5,8 miliardi di euro) e del saldo della liquidità OPTES (operazioni di gestione della tesoreria per conto del MEF) passato dai 7 miliardi del 2020 ai 5 miliardi del 2021 (-2 miliardi di euro).
L’incremento della voce “Passività finanziarie di negoziazione” è da ascrivere, anche nel 2021, alla variazione del fair value dei derivati di negoziazione. L’incidenza, a conto economico, rilevata alla voce “Risultato netto dell’attività di negoziazione” è compensata, come riferito dalla Società, da un effetto speculare relativo alla variazione del fair value dei derivati iscritti nell’attivo della voce “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”.
L’incremento della voce “Fondi per rischi ed oneri” (+24,6 per cento) è da imputare principalmente all’aumento dei fondi per rischio di credito, relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate (+122 milioni di euro), che risultano pari a 451 milioni di euro a fine 2021. Tale aumento è da ricondurre principalmente agli accantonamenti eseguiti a fronte di garanzie finanziarie rilasciate nel corso dell’esercizio.
Nel 2021 risulta anche negativo l’andamento delle “Riserve da valutazione” (-51,8 per cento), a causa della variazione negativa di fair value dei derivati di copertura dei flussi finanziari (- 270 milioni al netto della fiscalità) e dei titoli di debito iscritti nelle attività finanziarie valutate al fair value, in contropartita della redditività complessiva (-155,6 milioni al netto della fiscalità), collegata alla dinamica dei tassi d’interesse di mercato.
Tali variazioni negative sono state solo parzialmente compensate dalla variazione positiva di fair value rilevata sui titoli di capitale iscritti nelle attività finanziarie valutate al fair value in contropartita della redditività complessiva (+87,6 milioni al netto della fiscalità), dovuta principalmente alla rivalutazione dell’interessenza detenuta in TIM S.p.A. registrata al 31 dicembre 2021.
In merito all’utile di esercizio, pari a euro 2.367.381.153 (2.774.522.485, nel 2020) non è stata destinata alcuna quota a incremento della riserva legale21 avendo, la stessa raggiunto il limite di un quinto del capitale sociale.
La destinazione di tale utile, come deliberato dall’Assemblea di CDP in data 17 maggio 2022, è stata:
- euro 35.152.047 a incremento della riserva indisponibile22;
- euro 1.284.323.057,6 quale dividendo destinato agli azionisti;
- euro 1.047.906.048,4 quale utile da portare a nuovo.
La seguente tabella espone le variazioni del patrimonio netto nell’esercizio di riferimento.
21 Art. 2340 c.c.
22 Art. 6 commi 1 e 2 del d.lgs. n. 38 del 2005.
Tabella 19 - Variazione patrimonio netto - CDP S.p.A. 2021
Allocazione risultato | Variazioni di esercizio | |||||||||||||
esercizio precedente | Operazioni sul patrimonio netto | Redditività complessiva al 31- 12-2021 | Patrimonio netto al 31-12-2021 | |||||||||||
Esistenza al 31-12-2020 | Modifica saldi apertura | Esistenze al 01-01-2021 | Riserve | Dividendi ed altre destinazioni | Variazioni di riserve | |||||||||
Capitale | ||||||||||||||
a) azioni ordinarie | 4.051.143.264 | 4.051.143.264 | 4.051.143.264 | |||||||||||
b) azioni privilegiate | ||||||||||||||
sovrapprezzi di emissione | 2.378.517.244 | 2.378.517.244 | 2.378.517.244 | |||||||||||
Riserve: | ||||||||||||||
a) di utili | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | 000.000.000 | 0.000.000 | 00.000.000.000 | |||||||||
b) altre | ||||||||||||||
Riserve da valutazione : | ||||||||||||||
a) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 555.916.135 | 555.916.135 | -67.995.471 | 487.920.664 | ||||||||||
b) copertura flussi finanziari | -70.314.926 | -70.314.926 | -270.029.299 | -340.344.225 | ||||||||||
c) altre riserve: rivalutazioni xxx.xx | 167.572.002 | 167.572.002 | 167.572.002 | |||||||||||
Strumenti di capitale | ||||||||||||||
Azioni proprie | -322.220.116 | -322.220.116 | -322.220.116 | |||||||||||
Utili Perdite) d'esercizio | 2.774.522.485 | 2.774.522.485 | -553.995.514 | -2.220.526.971 | 2.367.381.153 | 2.367.381.153 | ||||||||
Patrimonio netto | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | -2.220.526.971 | 2.788.288 | 2.029.356.383 | 00.000.000.000 |
Fonte: bilancio CDP
Il patrimonio netto è diminuito dello 0,7 per cento, passando da 25.497 milioni di euro nel 2020 a 25.309 milioni di euro nel 2021, in relazione al minor risultato economico.
Nella seguente tabella vengono riportati i dati del conto economico raffrontati con quelli
dell’esercizio precedente.
Tabella 20 - Conto economico – CDP S.p.A.
2021 | 2020 | Variazione % | Variazione assoluta | |
Interessi attivi e proventi assimilati | 7.598.560.597 | 7.719.754.617 | -1,6 | -121.194.020 |
Interessi passivi e oneri assimilati | -4.757.470.080 | - 4.565.186.464 | -4,2 | -192.283.616 |
Margine di interesse (A) | 2.841.090.517 | 3.154.568.153 | -9,9 | -313.477.636 |
Commissioni attive | 378.781.927 | 409.655.062 | -7,5 | -30.873.135 |
Commissioni passive | -1.335.465.205 | - 1.408.788.670 | 5,2 | 73.323.465 |
Commissioni nette (B) | -956.683.278 | -999.133.608 | 4,2 | 42.450.330 |
Dividendi e proventi simili (C) | 1.233.649.159 | 1.019.038.325 | 21,1 | 214.610.834 |
Risultato netto att.tà di xxxxx.xx (D) | -23.440.561 | -21.084.673 | -11,2 | -2.355.888 |
Risultato netto att.tà di copertura (E) | 160.905 | 23.920.623 | -99,3 | -23.759.718 |
Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di (F) | 481.842.195 | 873.666.735 | -44,8 | -391.824.540 |
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 355.072.776 | 736.876.810 | -51,8 | -381.804.034 |
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 126.769.419 | 136.789.925 | -7,3 | -10.020.506 |
c)passività finanziarie | 0 | 0 | 0,0 | 0 |
Risultato netto delle altre attività e pass.tà fin. valutate al fair value con impatto al c/ec.(G) | 161.820.908 | -100.426.355 | 261,1 | 262.247.263 |
Margine di intermediazione (H) (H=A+B+C+D+E+F+G) | 3.738.439.845 | 3.950.549.200 | -5,4 | -212.109.355 |
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di (I) | -33.540.895 | -151.277.092 | 77,8 | 117.736.197 |
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | -34.958.153 | -151.001.121 | 76,8 | 116.042.968 |
b) attività finan. valutate al fair value con impatto sulla redd. complessiva | 1.417.258 | -275.971 | 613,6 | 1.693.229 |
Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni (L) | -377.214 | -15.223 | -2377,9 | -361.991 |
Risultato netto della gestione finanziaria (M) (M=H-I-L) | 3.704.521.736 | 3.799.256.885 | -2,5 | -94.735.149 |
Spese amministrative (N): | -209.456.888 | -190.416.437 | -10,0 | -19.040.451 |
a) spese per il personale | -141.103.991 | -123.068.383 | -14,7 | -18.035.608 |
b) altre spese amministrative | -68.352.897 | -67.348.054 | -1,5 | -1.004.843 |
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | 16.044.305 | -66.911.478 | 124,0 | 82.955.783 |
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (O) | -15.644.780 | -13.144.005 | -19,0 | -2.500.775 |
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (P) | -12.861.862 | -8.900.816 | -44,5 | -3.961.046 |
Altri oneri/proventi di gestione (Q) | 19.140.539 | 7.704.767 | 148,4 | 11.435.772 |
Costi operativi ® (R=N+O+P+Q) | -202.778.686 | -271.667.969 | 25,4 | 68.889.283 |
Utili (Perdite) delle partecipazioni (S) | -348.652.244 | na | na | |
Utili (Perdite) da cessione di investimenti (T) | -135.938 | -48.432 | -180,7 | -87.506 |
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte (U) (U=M-R-S-T) | 3.152.954.868 | 3.527.540.484 | -10,6 | -374.585.616 |
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | -785.573.715 | -820.105.999 | 4,2 | 34.532.284 |
Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 2.367.381.153 | 2.707.434.485 | -12,6 | -340.053.332 |
Utile (Perdita) d'esercizio | 2.367.381.153 | 2.774.522.485 | -14,7 | -407.141.332 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati di bilancio CDP
L’utile netto della Capogruppo pari a 2,4 miliardi di euro, risulta in diminuzione rispetto all’anno precedente (28 miliardi di euro); tale andamento è causato principalmente dalla riduzione del margine di interesse (-0,3 miliardi di euro), dovuta al contesto di tassi ai minimi storici e alla riduzione degli “Utili da cessione o riacquisto” (-0,4 miliardi di euro), riconducibile principalmente al minor impatto economico delle strategie di gestione del rischio tasso attivate sul portafoglio titoli, solo parzialmente compensate dall’aumento dei dividendi (+0,2 miliardi) e dal miglioramento del costo del rischio23 (+0,14 miliardi).
In particolare, per quanto riguarda la variazione positiva, rispetto al precedente esercizio, delle “Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito” (+78 per cento), l’Ente riferisce che è da imputare principalmente al fatto che il dato del 2020 includeva la rettifica di una rilevante esposizione creditizia per circa 0,15 miliardi di euro.
La variazione della voce “Risultato netto dell’attività di copertura” (-24 milioni di euro), come riferito dalla Società, è ritenuta fisiologica se rapportata al nozionale outstanding al 31 dicembre 2021 dei derivati di copertura (42,1 miliardi di euro).
Di seguito una tabella con dettaglio dei costi.
23 Il costo del rischio è pari alla somma delle seguenti voci/sottovoci di conto economico:
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie rilasciate
220. Utili (Perdite) delle partecipazioni
Tabella 21 - Dettaglio dei costi di struttura
(mgl di euro)
2021 | 2020 | Variazione % | Variazione assoluta | |
spese personale | 147.435 | 127.134 | 16,0 | 20.301 |
altre spese amministrative | 68.353 | 67.348 | 1,5 | 1.005 |
servizi professionali e finanziari | 12.660 | 13.064 | -3,1 | -404 |
spese informatiche | 27.246 | 23.636 | 15,3 | 3.610 |
servizi generali | 9.241 | 8.797 | 5,0 | 444 |
spese di pubblicità e marketing | 4.140 | 5.243 | -21,0 | -1.103 |
risorse informative e banche dati | 5.445 | 5.569 | -2,2 | -124 |
utenze tasse e altre spese | 7.225 | 8.406 | -14,0 | -1.181 |
spese per organi sociali | 491 | 449 | 9,4 | 42 |
altre spese correlate al personale | 1.905 | 2.184 | -12,8 | -279 |
Totale spese amministrative | 215.788 | 194.482 | 11,0 | 21.306 |
Altri oneri e proventi di gestione | 19.141 | 7.705 | 148,4 | 11.436 |
Rettifiche/riprese di valore su attività materiali | 15.645 | 13.144 | 19,0 | 2.501 |
Rettifiche/riprese di valore su attività immateriali | 12.862 | 8.901 | 44,5 | 3.961 |
Totale complessivo | 263.436 | 224.232 | 17,5 | 39.204 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati di bilancio CDP
Tra le altre spese amministrative, nella voce “Utenze, tasse e altre spese” sono compresi i costi relativi a canoni per contratti di affitto e noleggio che non rientrano nel campo di applicazione delle regole di contabilizzazione dell’IFRS 16 (circa 2 milioni di euro).
L’aumento della voce dei servizi generali, secondo quanto riferito dall’Ente, è stato determinato dalla crescita delle unità di personale.
Come si evince dalla seguente tabella, nel 2021 gli indicatori di impresa rimangono sostanzialmente in linea con quelli dell’anno precedente.
In merito agli indici di redditività, si rileva una lieve riduzione della marginalità tra attività fruttifere e passività onerose e una redditività del capitale proprio (ROE) pari al 9 per cento, in flessione rispetto al 2020, per la riduzione dell’utile di esercizio, oltre ad un calo del coverage (rapporto fra le riserve per i rischi su crediti e il totale degli impieghi in sofferenza), in diminuzione del 7 per cento.
Tabella 22 - Indicatori di impresa
2021 | 2020 | |
Indici di struttura | ||
Raccolta/Totale passivo | 92% | 92% |
Patrimonio netto/Totale passivo | 6% | 6% |
Risparmio postale/Totale raccolta | 74% | 73% |
Indici di redditività | ||
Margine attività fruttifere - passività onerose | 0,5% | 0,6% |
Rapporto cost/income | 6% | 5,0% |
Utile d’esercizio/Patrimonio netto iniziale (ROE) | 9% | 11,0% |
Indici di rischiosità | ||
Coverage crediti in sofferenza (1) | 47% | 54% |
Crediti deteriorati netti/esposizione netta (2)(3) | 0,10% | 0,05% |
Rettifiche nette su crediti/esposizione netta (2)(3) | 0,00% | 0,06% |
Fonte: dati di bilancio 2021 di CDP |
1) Fondo svalutazione crediti in sofferenza / esposizione lorda su crediti in sofferenza.
2) L’esposizione include crediti verso banche e clientela, impegni a erogare, disponibilità liquide e titoli.
3) L’esposizione netta è calcolata al netto del fondo svalutazione crediti deteriorati.
La tabella che segue riporta i dati del rendiconto finanziario dell’esercizio 2021, raffrontati con
quelli dell’esercizio precedente.
Tabella 23 - Rendiconto finanziario – CDP S.p.A.
2021 | 2020 | |
A. ATTIVITÀ OPERATIVA | ||
1.Gestione | 4.382.066.690 | 5.849.566.186 |
risultato d'esercizio (+/=) | 2.367.381.153 | 2.774.522.485 |
plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (=/+) | -151.408.544 | 107.830.538 |
plus/minusvalenze su attività di copertura (=/+) | 21.399.993 | -43.789.513 |
rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/=) | 20.183.116 | 275.095.557 |
rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/=) | 28.506.642 | 22.044.821 |
accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/=) | 21.752.478 | 2.046.826 |
imposte e tasse non liquidate (+) | -125.238.726 | 60.638.645 |
rettifiche/riprese di valore su partecipazioni (+/=) | 348.652.244 | 0 |
altri aggiustamenti (+/=) | 1.850.838.334 | 2.651.176.827 |
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | -985.297.069 | -17.627.822.442 |
attività finanziarie detenute per la negoziazione | -20.549.502 | -47.228.227 |
altre attività obbligatoriamente valutate al fair value | -178.409.665 | -496.589.127 |
attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | -1.238.797.554 | -992.872.758 |
attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 854.373.343 | -16.246.581.327 |
altre attività | -401.913.691 | 155.448.997 |
3.Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | 2.742.543.581 | 00.000.000.000 |
passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.430.158.560 | 00.000.000.000 |
passività finanziarie di negoziazione | -46.499.573 | 47.727.931 |
passività finanziarie designate al fair value | 0 | 0 |
altre passività | 358.884.594 | -428.030.886 |
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | 6.139.313.202 | 7.570.495.949 |
B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO | ||
1.Liquidità generata da: | 0 | 0 |
vendite di partecipazioni | 0 | 0 |
vendite di attività materiali | 0 | 0 |
2.Liquidità assorbita da | -1.723.612.051 | -1.210.942.955 |
acquisti di partecipazioni | -1.689.261.500 | -1.183.595.000 |
acquisti di attività materiali | -3.483.822 | -5.900.541 |
acquisti di attività immateriali | -30.866.729 | -21.447.414 |
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento | -1.723.612.051 | -1.210.942.955 |
C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA | ||
emissioni/acquisti di azioni proprie | ||
distribuzione dividendi e altre finalità | -2.220.526.971 | -2.152.931.021 |
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | -2.220.526.971 | -2.152.931.021 |
D. LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO | 2.195.174.180 | 4.206.621.973 |
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio | 157.517.265.448 | 155. 310.086.485 |
Fonte: Bilancio CDP
Lo schema di rendiconto finanziario, utilizzato sia per il bilancio separato di CDP sia per il consolidato del Gruppo CDP, è quello redatto secondo il metodo “indiretto” previsto dalla circolare n. 262/2005 (“Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione”) della Banca d’Italia. Il rendiconto espone i flussi di cassa netti derivanti dall’attività operativa, di investimento e di finanziamento che hanno determinato variazioni nette (incremento o decremento) delle disponibilità liquide ed equivalenti.
Si rileva nell’esercizio 2021 una variazione positiva della liquidità netta, pari a +2,2 mld, seppure inferiore a quella dell’anno precedente, che la Società riferisce essere in linea con l’aumento del saldo del c/c di tesoreria.24
In particolare, l’attività operativa ha generato nel 2021 una liquidità superiore a quella
assorbita dalle attività di investimento e dalla distribuzione dei dividendi.
L’ammontare della cassa e delle disponibilità liquide è di euro 157.517.265.448 alla chiusura
dell’esercizio.
24 In particolare, si evidenziano:
a) quali fattori rilevanti di assorbimento di liquidità i seguenti: rimborso parziale delle linee di finanziamento accese presso la BCE (14,5 miliardi di euro); aumento degli impieghi attivi in finanziamenti e mutui (5,9 miliardi di euro); aumento dell’attività di investimento in titoli di debito iscritti nei crediti verso banche al costo ammortizzato (1,1 miliardi di euro); aumento dei depositi attivi in garanzia presso clearing house (controparti centrali) (2,6 miliardi di euro); riduzione dei depositi passivi OPTES (operazioni di gestione della tesoreria per conto del MEF) (2 miliardi di euro); riduzione dei depositi passivi in garanzia ricevuti per contratti di Credit Support Annex e GMRA (1 miliardo di euro); aumento degli investimenti in titoli di debito iscritti nelle attività finanziarie valutate al fair value in contropartita della redditività complessiva (prevalentemente titoli di Stato italiani) (1,2 miliardi di euro); riduzione delle somme in deposito per mutui da erogare a Enti pubblici (0,2 miliardi di euro); incremento degli investimenti in partecipazioni (1,7 miliardi di euro); distribuzione di dividendi (2,2 miliardi di euro);
b) quali fattori rilevanti di generazione di liquidità i seguenti: gestione operativa (risultato d’esercizio depurato dalle poste di natura valutative e integrato da altri aggiustamenti) (4,4 miliardi di euro); aumento della raccolta in Buoni fruttiferi postali e Libretti di risparmio (5,6 miliardi di euro); riduzione della giacenza presso la riserva obbligatoria iscritta nei crediti al costo ammortizzato (1,2 miliardi di euro); riduzione degli investimenti in titoli di debito (prevalentemente titoli di Stato italiani) iscritti nei crediti verso clientela al costo ammortizzato (7,3 miliardi di euro); riduzione dello stock di pronti contro termine attivi verso clientela (1,4 miliardi di euro); aumento dello stock di pronti contro termine passivi (11,3 miliardi di euro); aumento dei depositi delle società partecipate (2,5 miliardi di euro); riduzione dei depositi attivi ricevuti in garanzia per contratti di Credit Support Annex e GMRA (0,6 miliardi di euro); aumento delle giacenze presso il Fondo ammortamento titoli di Stato (0,3 miliardi di euro).
7.2.1 Stato patrimoniale riclassificato – CDP S.p.A.
Il totale dell’attivo di bilancio registra un lieve aumento dell’1 per cento, passando da 410
miliardi di euro nel 2020 a 413 miliardi di euro nel 2021.
La voce “disponibilità liquide e altri impieghi di tesoreria”, che comprende anche il conto corrente di tesoreria, passa da 183 miliardi a 185 miliardi (+0,9 per cento)25.
L’incremento dei crediti (+7 per cento circa) è spiegato principalmente dai maggiori volumi di finanziamento erogati a beneficio di imprese ed enti pubblici.
I titoli di debito si riducono dell’8,6 per cento (74 miliardi di euro nel 2020; 68 miliardi di euro nel 2021) per effetto delle rilevanti scadenze registrate nell’anno sul portafoglio Held to Collect, solo parzialmente rinnovate data la significativa crescita dei crediti.
Il valore di bilancio relativo agli investimenti in partecipazioni e fondi (37 miliardi di euro circa) aumenta del 5,2 per cento rispetto all’anno precedente, principalmente per gli investimenti effettuati nel 2021 a supporto delle società partecipate e dei fondi di investimento. Le “Attività di negoziazione e derivati di copertura si attestano a 0,5 miliardi di euro nel 2021 e comprendono il fair value, se positivo, degli strumenti derivati di copertura e le coperture gestionali non riconosciute come tali ai fini contabili.
L’incremento della voce “Attività materiali e immateriali” è da ricondurre a un ammontare degli investimenti sostenuti nel 2021 superiore agli ammortamenti registrati nell’anno sullo stock esistente.
Tra le “Altre voci dell’attivo” (+46,4 per cento rispetto al 2020) sono comprese le attività fiscali correnti e anticipate, gli acconti per ritenute su interessi relativi ai libretti postali e altre attività residuali.
25 L’aggregato disponibilità liquide e altri impieghi di tesoreria ammonta al 31 dicembre 2021 a 185 miliardi di euro, in crescita (+0,9%) rispetto al dato registrato a fine 2020. In tale aggregato è incluso il saldo del conto corrente presso la Tesoreria centrale dello Stato, su cui è depositata la raccolta CDP in eccesso rispetto agli impieghi della Gestione Separata, che si attesta a 155,8 miliardi di euro, in aumento di circa 2,3 miliardi di euro rispetto al dato di fine 2020.
Tabella 24 - Stato patrimoniale riclassificato - CDP S.p.A.- attivo
(mln di euro)
Stato patrimoniale attivo riclassificato | 2021 | 2020 | Variazione % | Variazione assoluta |
Disponibilità liquide e altri impieghi di tesoreria | 184.801 | 183.100 | 0,9 | 1.701 |
Crediti | 114.226 | 106.920 | 6,8 | 7.306 |
Titoli di debito | 67.650 | 74.047 | -8,6 | -6.397 |
Partecipazioni | 37.408 | 35.551 | 5,2 | 1.857 |
Attività di negoziazione e derivati di copertura | 508 | 683 | -25,6 | -175 |
Attività materiali e immateriali | 431 | 416 | 3,6 | 15 |
Ratei, risconti e altre attività non fruttifere | 6.851 | 8.888 | -22,9 | -2.037 |
Altre voci dell'attivo | 1.085 | 741 | 46,4 | 344 |
Totale dell'attivo | 412.960 | 410.346 | 0,6 | 2.614 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati di bilancio CDP
Nello stato patrimoniale riclassificato passivo, la raccolta complessiva al 31 dicembre si attesta
a circa 382 miliardi di euro, con una crescita pari all’1 per cento rispetto al 2020.
Come già detto nell’apposito capitolo, la raccolta postale (281 miliardi di euro) è aumentata del 2,5 per cento per effetto di una raccolta netta CDP positiva per 3,3 miliardi di euro e degli interessi maturati nel periodo a favore dei risparmiatori.
La diminuzione della raccolta da banche (-5,9 per cento) è da imputare principalmente alla contrazione della raccolta BCE, parzialmente compensata dalla crescita dei pronti contro termine passivi.
La raccolta della clientela fa registrare una tendenza positiva (+2,8 per cento) riconducibile alla crescita dei depositi delle società controllate e per la raccolta obbligazionaria (+1,2 per cento). Il patrimonio netto è pari a 25,3 miliardi di euro, in lieve diminuzione rispetto a fine 2020 (-0,7 per cento) per effetto della dinamica degli utili maturati e dei dividendi distribuiti nell’anno.
Tabella 25 - Stato patrimoniale riclassificato - CDP S.p.A.– passivo
(mln di euro)
Stato patrimoniale passivo riclassificato | 2021 | 2020 | Variazione % | Variazione assoluta |
Raccolta | 381.896 | 378.262 | 1,0 | 3.634 |
- di cui raccolta postale | 281.460 | 274.575 | 2,5 | 6.885 |
- di cui raccolta da banche | 62.699 | 66.649 | -5,9 | -3.950 |
- di cui raccolta da clientela | 16.322 | 15.876 | 2,8 | 446 |
-di cui raccolta rappresentata da titoli obbligazionari | 21.416 | 21.162 | 1,2 | 254 |
Passività di negoziazione e derivati di copertura | 3.325 | 4.531 | -26,6 | -1.206 |
Ratei, risconti e altre passività non onerose | 665 | 568 | 17,1 | 97 |
Altre voci del passivo | 994 | 803 | 23,8 | 191 |
Fondi per rischi, imposte e TFR | 771 | 685 | 12,6 | 86 |
Patrimonio netto | 25.309 | 25.497 | -0,7 | -188 |
Totale del passivo e del patrimonio netto | 412.960 | 410.346 | 0,6 | 2.614 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati di bilancio CDP
7.2.2 Conto economico riclassificato - CDP S.p.A.
I dati esposti nella tabella che segue evidenziano una riduzione rispetto al 2020 del margine di interesse pari a 1.777 milioni di euro, principalmente per gli effetti del contesto dei tassi d’interesse ai minimi storici, in sostanza per il peggioramento dello spread tra attività fruttifere e passività onerose.
I dividendi si attestano a 1.234 milioni di euro, in aumento rispetto al 2020 principalmente per i maggiori introiti derivanti da ENI e Fintecna.
La voce “Altri ricavi netti”, pari a 566 milioni di euro, registra una riduzione rispetto al 2020, riconducibile principalmente al minore impatto economico delle strategie di gestione del rischio tasso attivate sul portafoglio titoli.
Il costo del rischio risulta pari a -205 milioni, in miglioramento rispetto al dato del 2020 (-349 milioni di euro), è riconducibile principalmente a rettifiche di valore su partecipazioni per -349 milioni di euro, parzialmente compensate da riprese di valore su fondi per +162 milioni di euro.
Le spese del personale e amministrative si attestano a 204 milioni di euro, in aumento rispetto
ai 188 milioni di euro registrati nel 2020 principalmente per la crescita dell’organico aziendale.
Tabella 26 - Conto economico riclassificato– CDP S.p.A.
(mln di euro)
Conto economico riclassificato | 2021 | 2020 | Variazione % | Variazione assoluta |
Margine di interesse | 1.777 | 2.062 | -13,8 | -285 |
Dividendi | 1.234 | 1.089 | 13,3 | 145 |
Altri ricavi netti | 566 | 976 | -42,0 | -410 |
Margine di intermediazione | 3.577 | 4.127 | -13,3 | -550 |
Costo del rischio | -205 | -349 | +41,3 | 144 |
Spese del personale e amministrative | -204 | -188 | -8,5 | -16 |
Ammortamenti e altri oneri e proventi di gestione | -15 | -17 | +11,8 | 2 |
Risultato di gestione | 3.153 | 3.573 | -11,8 | -420 |
Accantonamenti netti a fondo rischi e oneri | 0 | 25 | -100,0 | -25 |
Imposte | -786 | -823 | +4,5 | 37 |
Utile di esercizio | 2.367 | 2.775 | -14,7 | -408 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati di bilancio CDP
8. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO CDP
Il bilancio consolidato del Gruppo CDP relativo all’esercizio finanziario 2021, predisposto secondo i principi contabili internazionali (IFRS) va letto unitamente al secondo “Bilancio integrato 2021 del Gruppo CDP”, documenti contabili entrambi approvati dal Consiglio di amministrazione nella seduta del 31 marzo 2022. Il Bilancio integrato 2021 del Gruppo CDP dà evidenza al ruolo dello sviluppo sostenibile nel modello di business e operativo della società. Le principali iniziative che sono state sviluppate nel corso dell’anno, in continuità con l’impostazione degli scorsi anni, prevedono interventi su: (i) l’integrazione di fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) in tutti i processi aziendali e nel corpo normativo interno; (ii) la definizione di obiettivi e target quali-quantitativi, in coerenza con il Regolamento di sostenibilità (cd. “Framework di sostenibilità”). A tal fine, sono da tenere in considerazione, da un lato, gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e, dall’altro, l’ascolto strutturato delle legittime aspettative degli stakeholder (cd. “Analisi di Materialità”); (iii) l’integrazione dei principi di sviluppo sostenibile nel business mediante l’evoluzione e l’aggiornamento dei modelli di Valutazione di Impatto dei progetti finanziati; (iv) il monitoraggio della performance non finanziaria del Gruppo che confluisce nella redazione del Bilancio Integrato;
(v) la promozione di una cultura della sostenibilità, sia all’interno del Gruppo, mediante la diffusione di comportamenti sostenibili e responsabili e l’erogazione di corsi di formazione sulla sostenibilità, sia all’esterno, attraverso il sostegno fornito alle comunità e al territorio; (vi) il coinvolgimento continuo di tutte le categorie di stakeholder rilevanti per il Gruppo.
Di seguito viene rappresentata la situazione contabile al 31 dicembre 2021 del Gruppo CDP a
confronto con l’esercizio precedente desunta dal bilancio consolidato.
Attivo di stato patrimoniale consolidato
Di seguito lo stato patrimoniale attivo consolidato riclassificato al 31 dicembre 2021, posto a confronto con i dati di fine 2020.
Tabella 27 - Stato patrimoniale consolidato riclassificato attivo
(mln di euro)
Stato patrimoniale consolidato riclassificato attivo | 2021 | 2020 | Variazione % | Variazione assoluta |
Disponibilità liquide e altri impegni di tesoreria | 217.825 | 220.042 | -1,0 | -2.217 |
Crediti | 119.791 | 113.322 | 5,7 | 6.469 |
Titoli di debito, di capitale e quote OICR | 84.160 | 88.746 | -5,2 | -4.586 |
Partecipazioni | 20.854 | 15.834 | 31,7 | 5.020 |
Attività di negoziazione e derivati di copertura | 372 | 660 | -43,6 | -288 |
Attività materiali e immateriali | 53.759 | 54.668 | -1,7 | -909 |
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori | 2.543 | 2.595 | -2,0 | -52 |
Altre voci dell'attivo | 17.790 | 16.538 | 7,6 | 1.252 |
Totale Attivo | 517.094 | 512.405 | 0,9 | 4.689 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati di bilancio CDP -I dati 2020 sono stati riesposti.
Il totale dell’attivo patrimoniale del Gruppo, pari a 517 miliardi di euro, attesta un aumento di circa 5 miliardi rispetto alla chiusura dell’esercizio precedente (512.405 milioni di euro nel 2020).
Le variazioni delle attività finanziarie rappresentate dalle disponibilità liquide, dai crediti e dai titoli sono da ascrivere all’andamento del portafoglio della Capogruppo e sono sostanzialmente invariate rispetto allo scorso anno.
I titoli, che comprendono i titoli di debito, di capitale e le quote di OICR, (queste ultime acquisite soprattutto quali iniziative di investimento), sono diminuiti essenzialmente per effetto delle variazioni sulle attività finanziarie classificate nel portafoglio Hold to collect (HTC). Diversamente dal 2020, la voce “Partecipazioni”, che si attesta a 20,9 miliardi ha visto, nel 2021, un incremento del 31,7 per cento, dovuto principalmente ai risultati positivi di esercizio di Eni e Poste e all’acquisizione, a seguito della fusione di SIA in Nexi, di una partecipazione in quest’ultima, per un valore di 2.489 milioni di euro. Da ultimo, il maggior valore della voce
partecipazioni è giustificato dall’incremento della partecipazione in Open Fiber, inclusi gli effetti della valutazione a patrimonio netto, per 886 milioni di euro.
Risulta, invece, in decremento il saldo delle “Attività materiali e immateriali” (– 1,7 per cento) a seguito dei minori investimenti effettuati dai gruppi Terna, Snam, e Italgas.
L’apporto delle società partecipate e della Capogruppo 26 ha determinato un saldo di 17,8 miliardi di euro relativamente alle “Altre voci dell’attivo”, in incremento del 7,6 per cento rispetto al 2020.
Passivo di stato patrimoniale consolidato
Di seguito lo stato patrimoniale passivo consolidato riclassificato al 31 dicembre 2021, posto a confronto con i dati di fine 2020.
Tabella 28 - Stato patrimoniale passivo consolidato riclassificato e patrimonio netto
(mln di euro)
Stato patrimoniale consolidato riclassificato passivo | 2021 | 2020 | Variazione % | Variazione assoluta |
Raccolta | 419.449 | 417.104 | 0,6 | 2.345 |
- di cui raccolta postale | 281.460 | 274.575 | 2,5 | 6.885 |
- di cui raccolta da banche | 82.400 | 85.096 | -3,2 | -2.696 |
- di cui raccolta da clientela | 11.027 | 14.050 | -21,5 | -3.023 |
-di cui raccolta rappresentata da titoli obbligazionari | 44.562 | 43.383 | 2,7 | 1.179 |
Passività di negoziazione e derivati di copertura | 3.453 | 4.952 | -30,3 | -1.499 |
Riserve tecniche | 3.340 | 3.461 | -3,5 | -121 |
Altre voci del passivo | 49.285 | 46.270 | 6,5 | 3.015 |
Fondi per rischi, imposte e TFR | 6.125 | 6.923 | -11,5 | -798 |
Patrimonio Netto | 35.442 | 33.695 | 5,2 | 1.747 |
Totale Passivo e Patrimonio Netto | 517.094 | 512.405 | 0,9 | 4.689 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati di bilancio CDP I dati 2020 sono stati riesposti.
Come si evince dalla tabella, nel 2021 la raccolta complessiva del Gruppo CDP è rimasta sostanzialmente invariata, da 417.104 milioni di euro nel 2020 a 419.449 nel 2021. Le variazioni più significative hanno riguardato la “raccolta postale” (+ 2,5 per cento), che attiene alla
26 Fincantieri per 5 miliardi di euro; SNAM per 4,7 miliardi di euro; CDP per 2,6 miliardi di euro; Terna per 3,5 miliardi di euro; Italgas per 1,1 miliardi di euro; Ansaldo Energia 1,3 miliardi di euro.
Capogruppo e la raccolta obbligazionaria (+ 2,7 per cento), principalmente per la raccolta netta della Capogruppo (social bond da 500 milioni di euro) e di Snam, Terna ed Italgas.
La diminuzione della voce “Passività di negoziazione e derivati di copertura” (da 4.952 milioni di euro nel 2020 a 3.453 nel 2021) è da attribuire prevalentemente al minor valore negativo dei derivati di copertura sottoscritti dalla Capogruppo.
Anche per l’anno di cui trattasi, le “Riserve tecniche” si riferiscono interamente al gruppo SACE e includono le riserve destinate a far fronte, per quanto ragionevolmente prevedibile, agli impegni assunti nell’ambito dell’attività assicurativa di Gruppo.
L’incremento delle “Altre voci del passivo”, il cui saldo risulta complessivamente pari a circa
49.285 milioni di euro, è da attribuire, oltre che alle altre passività della Capogruppo, anche ai saldi significativi di alcune società del Gruppo, tra cui il complesso dei debiti commerciali (8,7 miliardi di euro) ed i lavori in corso su ordinazione (2,1 miliardi di euro).
Il patrimonio netto consolidato registra un aumento, passando da 33.695 milioni di euro nel 2020 a 35.442 mln nel 2021.
L’aumento del patrimonio netto totale è da imputare alle dinamiche incrementative legate al risultato di esercizio i cui benefici sono stati mitigati dagli effetti del pagamento dei dividendi. I saldi finali sono rappresentati nella tabella che segue.
Tabella 29 – Patrimonio netto consolidato
(mln di euro)
2021 | 2020 | |
Patrimonio netto del Gruppo | 21.163 | 20.436 |
Patrimonio netto di terzi | 14.279 | 13.259 |
Patrimonio netto totale | 35.442 | 33.695 |
Fonte: bilancio CDP
I dati relativi al 2020 sono stati oggetto di riesposizione.
Di seguito il conto economico consolidato riclassificato al 31 dicembre 2021, posto a confronto con i dati di fine 2020.
Tabella 30 - Conto economico consolidato riclassificato
(mln di euro)
2021 | 2020 | Variazione % | Variazione assoluta | |
Margine di interesse | 1.587 | 1.898 | -16,4 | -311 |
Utili (perdite) delle partecipazioni | 1.798 | -2.091 | 186,0 | 3.889 |
Commissione nette | 141 | 131 | 7,6 | 10 |
Altri ricavi netti | 544 | 487 | 11,7 | 57 |
Margine di intermediazione | 4.070 | 425 | 857,6 | 3.645 |
Risultato netto della gestione assicurativa | 221 | -5 | 4.520,0 | 226 |
Margine della gestione bancaria e assicurativa | 4.291 | 420 | 921,7 | 3.871 |
Riprese (rettifiche) di valore nette | -52 | -283 | +81,6 | 231 |
Spese amministrative | -11.812 | -9.883 | -19,5 | -1.929 |
Altri oneri/proventi di gestione | 17.427 | 15.101 | 15,4 | 2.326 |
Risultato di gestione | 9.854 | 5.355 | 84,0 | 4.499 |
Accantonamento a fondo rischi e oneri | -38 | -37 | -2,7 | -1 |
Rettifiche nette su attività materiali ed immateriali | -2.760 | -2.675 | -3,2 | -85 |
Altro | -340 | 3 | n/s | -343 |
Imposte | -1.392 | -1.482 | +6,1 | 90 |
Utile netto di periodo | 5.324 | 1.164 | n/s | 4.160 |
Utile netto di pertinenza di terzi | 2.344 | 1.533 | 52,9 | 811 |
Utile netto di pertinenza della Capogruppo | 2.980 | -369 | n/s | 3.349 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati di bilancio CDP
Nel 2021 l’utile netto ha registrato un considerevole aumento, passando da 1.164 milioni di euro del 2020 a 5.324 milioni di euro. La variazione è da imputare principalmente all’apporto della partecipazione n Eni (+1,5 miliardi di euro rispetto ai -2,5 miliardi di euro nel 2020) valutata con il metodo del patrimonio netto.
Negativa la tendenza del margine d’interesse (-16,4 per cento), prevalentemente per effetto del contributo della Capogruppo che riflette il peggioramento dello spread fra attività fruttifere e passività onerose con tassi d’interesse ai minimi storici.
La voce “Utili (perdite) delle partecipazioni” ha determinato un utile di 1.798 milioni di euro, rispetto al saldo negativo di 2.091 milioni di euro registrato nel 2020. Contribuiscono
principalmente, come sopra detto, alla formazione di tale saldo gli effetti della valutazione a patrimonio netto di Eni (+ 1.473 milioni) e Poste italiane (+517 milioni).
Parimenti in incremento la voce “Altri ricavi netti” (+57 milioni di euro), che riflette il miglioramento dell’attività di negoziazione per l’apporto positivo di SACE (+50 milioni di euro) e di TERNA (+50 milioni di euro) bilanciato dal minor risultato della Capogruppo derivante dalla gestione delle attività valutate al costo ammortizzato.
Il risultato della gestione assicurativa, positivo per 221 milioni di euro, accoglie i premi netti e gli altri proventi ed oneri della gestione delle imprese attive nel settore assicurativo.
L’insieme degli effetti sopra esposti ha determinato un significativo incremento del “Margine della gestione bancaria e assicurativa” (+3.871 milioni di euro).
L’incremento delle spese amministrative, attestatesi a 11.812 milioni di euro, è attribuibile principalmente ai maggiori oneri del gruppo Fincantieri (6.370 milioni di euro a fronte di 5.656 milioni di euro del 2020), del gruppo Ansaldo Energia (1.414 milioni di euro a fronte di 971 milioni di euro del 2020) e delle società attive nel settore del trasporto, rigassificazione, stoccaggio e distribuzione del gas (2.160 milioni di euro contro 1.601 milioni di euro registrati nel 2020).
L’incremento degli “Altri oneri e proventi netti di gestione”, che si attestano a 17.427 milioni di euro, include essenzialmente i ricavi riferibili al core business dei gruppi Snam, Italgas, Terna, Fincantieri, Ansaldo Energia, è dovuto principalmente al maggior volume dei ricavi netti generato dai gruppi Ansaldo Energia (+471 milioni di euro), Fincantieri (+1.022 milioni di euro) e Snam (+530 milioni di euro).
La voce “Altro”, con un saldo negativo pari a -340 milioni di euro, include gli opposti effetti dell’adeguamento delle attività in dismissione relative a SACE ed alle sue controllate (al netto di Simest) per -1.288 milioni di euro, ridotto dalla plusvalenza di 923 milioni di euro derivante dalla contabilizzazione della fusione di SIA in Nexi.
La tabella che segue riporta il rendiconto finanziario consolidato dell’esercizio 2021.
Tabella 31 - Rendiconto finanziario consolidato
(migliaia di euro) | 2021 | 2020 |
A. ATTIVITÀ OPERATIVA | ||
1. Gestione | 6.340.012 | 8.973.946 |
- risultato d'esercizio (+/-) | 5.323.665 | 1.164.689 |
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) | (80.076) | 230.449 |
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) | 25.076 | (2.870) |
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) | 65.509 | 190.922 |
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | 2.759.802 | 2.675.173 |
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | 24.144 | 128.935 |
- premi netti non incassati (-) | (24.576) | (54.092) |
- altri proventi/oneri assicurativi non incassati (-/+) | 177.202 | 358.891 |
- imposte, tasse e crediti di imposta non liquidati (+/-) | (888.042) | (381.319) |
- rettifiche/riprese di valore su partecipazioni (+/-) | (1.687.984) | 2.119.346 |
- rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) | 1.288.563 | 0 |
- altri aggiustamenti (+/-) | (643.271) | 2.543.822 |
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | (1.784.321) | (21.777.024) |
- attività finanziarie detenute per la negoziazione | 972.034 | 100.543 |
- attività finanziarie designate al fair value | 15.901 | 0 |
- altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | (175.144) | 52.389 |
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (2.271.333) | (1.324.192) |
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.346.221 | (20.565.489) |
- altre attività | (2.672.000) | (40.275) |
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | 3.752.930 | 57.947.591 |
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.868.982 | 28.282.910 |
- passività finanziarie di negoziazione | (117.071) | 178.193 |
- passività finanziarie designate al fair value | 3.814 | (24.094) |
- altre passività | 1.997.205 | 29.510.582 |
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | 8.308.621 | 45.144.513 |
B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO | ||
1. Liquidità generata da | 2.894.806 | 1.297.884 |
- vendite di partecipazioni | 79.639 | 125.972 |
- dividendi incassati su partecipazioni | 1.034.572 | 957.261 |
- vendite di attività materiali | 218.220 | 121.559 |
- vendite di attività immateriali | 1.562.375 | 91.957 |
- vendite di società controllate e di rami di azienda | 0 | 1.135 |
2. Liquidità assorbita da | (5.676.393) | (4.425.568) |
- acquisti di partecipazioni | (1.281.322) | (439.306) |
- acquisti di attività materiali | (3.131.787) | (2.668.240) |
- acquisti di attività immateriali | (1.195.689) | (1.216.880) |
- acquisti di società controllate e di rami d'azienda | (67.595) | (101.142) |
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento | (2.781.587) | (3.127.684) |
C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA | ||
- emissioni/acquisti di azioni proprie | (15.146) | (19.948) |
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale | ||
- distribuzione dividendi e altre finalità | (3.443.222) | (3.299.920) |
- vendita/acquisto di controllo di terzi | (3.742) | |
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | (3.458.368) | (3.323.610) |
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio | 2.068.666 194.060.741 | 38.693.219 191.985.578 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati di bilancio CDP- I dati 2020 sono stati riesposti.
Il decremento della liquidità generata nel 2021 rispetto all’esercizio di confronto è dovuto all’effetto, rilevato nel corso del 2020, dell’accredito da parte del MEF a favore di SACE di circa 31 miliardi di euro destinati alla nuova operatività introdotta con il “Decreto Liquidità”. (Garanzia Italia).
Cassa e disponibilità a fine esercizio 2021 è pari a 194.060 milioni di euro.
9. SOCIETÀ PARTECIPATE e RISULTATI DI GESTIONE
Si riporta di seguito una sintetica descrizione di alcune società partecipate al 31 dicembre 2021 e del rispettivo ambito di operatività.
SACE S.p.A.
SACE è una società per azioni interamente partecipata da CDP, operante nel settore assicurativo-finanziario e, nello specifico, nell’attività di export credit, assicurazione del credito, protezione degli investimenti, garanzie finanziarie e cauzioni. A sua volta, SACE controlla SACE Fct, SACE BT, SACE SVR e SIMEST.
A partire dal 2020, hanno fortemente condizionato dalla pandemia che ha inciso negativamente sull’attività economica globale, SACE ha rafforzato il proprio impegno, sia a livello nazionale che internazionale, a sostegno delle imprese italiane danneggiate dall’emergenza COVID-19, mediante i fondi messi a disposizione dal programma “Garanzia Italia”, di cui al c.d. decreto “Liquidità” (d.l. 8 aprile 2020, n. 23, convertito, con modificazioni dalla l. 5 giugno 2020, n. 40). Tale misura straordinaria è stata prorogata al 31 dicembre 2021 dal citato decreto “Sostegni bis”, che ha esteso la “Garanzia Italia” anche alle Mid - cap e quindi alle operazioni di leasing, factoring, confirming e anticipi contratto.
Si segnala, altresì, che il citato decreto “Liquidità” ha ridefinito la governance del gruppo SACE prevedendo, tra l’altro, che tale società non sia soggetta all’attività di direzione e coordinamento di CDP. Successivamente, il decreto legge n. 104 del 2020 ha avviato una riorganizzazione societaria del gruppo SACE, in ordine alla quale si richiama quanto in precedenza evidenziato.
In merito all’andamento della situazione finanziaria della stessa società, si rinvia alla specifica
relazione della Corte dei Conti.
Tabella 32 – SACE
(mln di euro)
2021 | 2020 | |
Risultato netto | 106 | 80 |
Patrimonio netto | 4.880 | 4.775 |
Fonte: bilancio di esercizio SACE S.p.A.
CDP IMMOBILIARE S.r.l
CDP Immobiliare, partecipata al 100 per cento da CDP opera nell’ambito dell’intera filiera immobiliare, svolgendo attività di gestione, costruzione e commercializzazione, con particolare riguardo alla valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare, attraverso operazioni di sviluppo e riqualificazione urbana del territorio.
L’attività riguarda principalmente i percorsi di valorizzazione e dismissione del proprio patrimonio, sia direttamente sia tramite società veicolo appositamente costituite nel tempo.
Tabella 00 - XXX Xxxxxxxxxxx
(xxx euro)
2021 | 2020 | |
Risultato netto | -65 | -59 |
Patrimonio netto | 484 | 486 |
Fonte: bilancio di esercizio 2021 di CDP Immobiliare S.r.l.
CDP IMMOBILIARE SGR S.p.A.
CDP Immobiliare Sgr S.p.A. è una società di gestione del risparmio il cui capitale è detenuto, a partire dalla sua istituzione27, per il 70 per cento da CDP e per il 15 per cento ognuna dall’Associazione di fondazioni e di casse di risparmio S.p.A. (ACRI) e dall’Associazione bancaria italiana (ABI).
La società è attiva nella promozione, istituzione e gestione di fondi chiusi, riservati a investitori qualificati e dedicati a specifici segmenti del mercato immobiliare.
Tabella 00 - XXX Xxxxxxxxxxx XXX
(xxx euro)
2021 | 2020 | |
Risultato netto | 0,5 | 0,2 |
Patrimonio netto | 14,2 | 13,9 |
Fonte: bilancio di esercizio 2021 di CDP Immobiliare SGR S.p.A.
27 24 febbraio 2009.
CDP EQUITY S.p.A.
CDP Equity è una holding di partecipazioni interamente controllata da CDP che opera tipicamente acquisendo partecipazioni, generalmente di minoranza, in imprese di rilevante interesse nazionale, in stabile equilibrio economico, finanziario e patrimoniale e idonee a generare valore per gli investitori.
Dal 2019 l’operatività di CDP Equity è stata ulteriormente estesa, ampliando il portafoglio investimenti anche a SGR (e.g. Fondo Italiano d’Investimento SGR e CDP Venture Capital SGR) e OICR.
Tra le principali operazioni perfezionate nel corso del 2021 si segnalano: (i) la fusione di SIA in NEXI, ad esito della quale CDP Equity detiene in via diretta e indiretta il 13,6 per cento del capitale della società, (ii) l’ingresso nel capitale di Euronext, finalizzato all’acquisizione di Borsa Italiana, (iii) il supporto al piano di investimenti di Open Fiber e la successiva acquisizione di un ulteriore 10 per cento del capitale della stessa, nell’ambito di una più ampia operazione di riassetto dell’azionariato conseguente all’integrale uscita di Enel e al contestuale ingresso di Macquarie.
CDP Equity ha inoltre costituito Holding Reti Autostradali (di cui detiene il 51 per cento del capitale sociale), veicolo partecipato anche da Blackstone e da Macquarie (che detengono rispettivamente il 24,5 per cento del capitale sociale) e deputato alla realizzazione dell’operazione di acquisto della partecipazione di controllo in Autostrade per l’Italia, detenuta da Atlantia (88,1 per cento), il cui perfezionamento è avvenuto a maggio 2022.
Tabella 00 - XXX Xxxxxx
(xxx euro)
2021 | 2020 | |
Risultato netto | 367 | 41 |
Patrimonio netto | 5.921 | 3.832 |
Fonte: bilancio di esercizio CDP Equity S.p.A.
CDP RETI S.p.A.
CDP Reti è una società costituita nel 2012 per sostenere lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto, stoccaggio e distribuzione del gas naturale e dell’energia elettrica.
I suoi principali azionisti sono Cassa depositi e prestiti (59,10 per cento), State grid Europe limited (35 per cento) e altri investitori istituzionali italiani (5,9 per cento).
Al 31 dicembre 2021, la società detiene le partecipazioni in Snam (31,35 per cento), Terna (29,85 per cento) e Italgas (26,02 per cento).
Tabella 36 – CDP Reti
(mln euro)
2021 | 2020 | |
Risultato netto | 471 | 436 |
Patrimonio netto | 3.533 | 3.515 |
Fonte: bilancio di esercizio CDP Reti S.p.A.
CDP INDUSTRIA S.p.A. 28
CDP Industria S.p.A. è stata costituita il 26 marzo 2019 con la finalità di detenere le partecipazioni strategiche del Gruppo CDP operanti nel settore industriale e sostenerne i percorsi di crescita in una logica industriale di lungo termine. Al 31 dicembre 2021, la società detiene le partecipazioni in Fincantieri (71,32 per cento) e Saipem (12,55 per cento).
Tabella 37 – CDP Industria
(mln euro)
2021 | 2020 | |
Risultato netto | -342 | -84 |
Patrimonio netto | 821 | 1.163 |
Fonte: bilancio di esercizio 2021 di CDP Industria S.p.A.
FINTECNA S.p.A.
Fintecna è una società interamente partecipata da CDP S.p.A., la cui attività è finalizzata all’assunzione, gestione e dismissione di partecipazioni in società o enti, operanti in Italia e all’estero nei settori industriale, immobiliare e dei servizi attraverso una costante opera di indirizzo, coordinamento e controllo. Inoltre, cura la gestione di processi di liquidazione, finalizzata a perseguire economie di tempi, nonché ad ottimizzare risorse e risultanze delle relative attività liquidatorie. In merito all’andamento della situazione finanziaria della stessa società, si rinvia alla specifica relazione della Corte dei conti.
Tabella 38 – Fintecna
(mln euro)
2021 | 2020 | |
Risultato netto | 39 | 59 |
Patrimonio netto | 1.099 | 1.122 |
Fonte: bilancio di esercizio 2021 di Fintecna S.p.A.
28 Si segnala che il 28 settembre 2022, il CdA di CDP S.p.A. ha approvato - nell’ambito dell’esercizio dell’attività di direzione
e coordinamento - l’operazione di fusione semplificata, in applicazione dell’art. 2505 c.c., per incorporazione di CDP Industria
S.p.A. in CDP Equity S.p.A. con efficacia attesa entro il 31 dicembre 2022.
ENI S.p.A.
Eni, impresa dell’energia, è una società con azioni quotate sul mercato telematico azionario gestito da Borsa italiana S.p.A. e con titoli quotati negli Stati Uniti sul New York stock exchange (“NYSE”).
In merito all’andamento della situazione finanziaria della stessa società, si rinvia alla specifica relazione della Corte dei conti.
Tabella 39 – Eni
(mln euro)
2021 | 2020 | |
Risultato operativo | 12.341 | -3.275 |
Risultato netto | 0.000 | -0.000 |
Patrimonio netto | 44.437 | 37.415 |
Fonte: bilancio consolidato 2021 del Gruppo ENI
TERNA S.p.A.
Terna è uno dei principali operatori europei di reti per la trasmissione dell’energia e ricopre un ruolo centrale nella trasformazione del mercato elettrico verso fonti eco-compatibili.
Gestisce la rete di trasmissione italiana in alta tensione.
Il capitale sociale di Terna è detenuto per il 52,7 per cento da azionisti italiani (di cui precisamente il 29,85 per cento da CDP Reti, il 17,3 per cento da Retail, il 5,5 per cento da investitori istituzionali italiani) e per il 47,3 per cento da investitori istituzionali esteri.
Tabella 40 – Terna
(mln euro)
2021 | 2020 | |
Risultato netto | 789 | 786 |
Patrimonio netto | 4.682 | 4.370 |
Fonte: bilancio consolidato 2021 del Gruppo Terna
SNAM S.p.A.
Snam, partecipata per il 31,4 per cento da CDP Reti, è una delle principali società di infrastrutture energetiche, che opera al fine di garantire forniture energetiche stabili e sicure per lo sviluppo del gas come fonte rinnovabile.
Ha l’obiettivo strategico di incrementare la sicurezza e la flessibilità del sistema e di soddisfare le esigenze legate allo sviluppo della domanda di gas.
Tabella 41 – Snam
(mln euro)
2021 | 2020 | |
Risultato netto | 1.496 | 1.101 |
Patrimonio netto | 7.203 | 6.469 |
Fonte: bilancio consolidato 2021 del Gruppo SNAM
ITALGAS S.p.A.
Italgas, partecipata per il 26,02 per cento da CDP Reti (con un ulteriore 13,50 per il tramite di SNAM), è il più importante operatore in Italia nel settore della distribuzione del gas naturale e il terzo in Europa. Gestisce reti locali di trasporto di gas dai punti di consegna presso le cabine di riduzione e misura, interconnesse con le reti di trasporto fino ai punti di riconsegna presso i clienti finali.
Tabella 42 – Italgas
(mln euro)
2021 | 2020 Restated | |
Risultato netto | 363 | 385 |
Patrimonio netto | 1.891 | 1.737 |
Fonte: bilancio consolidato 2021 del Gruppo Italgas
SAIPEM S.p.A.
Saipem, partecipata per il 12,5529 per cento da CDP Industria, è una delle società leader nel mondo nel campo delle attività aventi a oggetto gli idrocarburi, il petrolio e il gas.
Nata negli anni ‘50 come divisione di ENI, SAIPEM oggi, infatti, riveste un ruolo molto importante, a livello mondiale, nell’industria petrolifera onshore e offshore e nelle attività di ingegneria, di perforazione e di realizzazione di grandi progetti nei settori dell’energia e delle infrastrutture.
È ancora in atto il contenzioso, già riferito nella precedente relazione, tra Saipem e CONSOB relativo alla corretta impostazione dei bilanci della società per gli esercizi finanziari 2015-2016.
29 Si segnala che il 19/07/2022 si è concluso con esito positivo l'aumento di capitale di Saipem, a seguito del quale la quota di partecipazione di CDP nella società è pari al 12,82 per cento
Tabella 43 – Saipem
(mln euro)
2021 | 2020 | |
Risultato netto | -2.467 | -1.136 |
Patrimonio netto | 351 | 2.948 |
Fonte: bilancio consolidato 2021 del Gruppo SAIPEM
POSTE ITALIANE S.p.A.
Poste italiane è la più grande infrastruttura di servizi in Italia che opera nel recapito, nella logistica, nel settore del risparmio, nei servizi finanziari e assicurativi offrendo i propri prodotti e servizi ai cittadini, alle imprese e alla Pubblica amministrazione.
Il 35 per cento del suo capitale sociale è detenuto da CDP.
In merito all’andamento della situazione finanziaria della stessa società, si rinvia alla specifica relazione della Corte dei conti.
Tabella 44 - Poste Italiane
(mln euro)
2021 | 2020 | |
Risultato netto | 1.578 | 1.207 |
Patrimonio netto | 12.102 | 11.502 |
Fonte: bilancio consolidato 2021 del Gruppo Poste Italiane
FINCANTIERI S.p.A.
Fincantieri, partecipata per il 71,32 per cento da CDP Industria, è uno dei più importanti complessi cantieristici al mondo.
È leader nella progettazione e costruzione di navi da crociera e operatore di riferimento in tutti i settori della navalmeccanica ad alta tecnologia, dalle navi militari all’off-shore, dalle navi speciali e traghetti a elevata complessità ai mega-yacht, nonché nelle riparazioni e trasformazioni navali, produzione di sistemi e componenti e nell’offerta di servizi post- vendita.
La sede del suo centro direzionale si trova a Trieste, ma il Gruppo ha stabilimenti in quattro continenti ed è il principale costruttore navale occidentale, annoverando tra i propri clienti i maggiori operatori crocieristici al mondo.
Tabella 45 – Fincantieri
(mln euro)
2021 | 2020 | |
Risultato netto | 22 | -240 |
Patrimonio netto | 819 | 761 |
Fonte: bilancio consolidato 2021 del Gruppo Fincantieri
CDP VENTURE CAPITAL SGR – FONDO NAZIONALE INNOVAZIONE
Cdp Venture capital Sgr è una società, partecipata al 70 per cento da Cdp Equity e al 30 per cento da Invitalia, che ha l’obiettivo di ampliare gli investimenti diretti e indiretti per sostenere la crescita complessiva del mercato del Venture capital, facilitando la connessione tra gli investitori nazionali/internazionali e le startup.
Tabella 46 - CDP Venture capital SGR – Fondo nazionale innovazione
(mln euro)
2021 | 2020 | |
Risultato netto | 5,5 | 0,3 |
Patrimonio netto | 11,4 | 5,9 |
Fonte: bilancio di esercizio 2021 di CDP Venture Capital SGR S.p.A.
WEBUILD S.p.A.
La società Webuild, che ha acquisito detta denominazione sociale (originariamente Salini Impregilo S.p.A.) da maggio 2020, è specializzata nella realizzazione di grandi opere e infrastrutture complesse per la mobilità sostenibile, l’energia idroelettrica, l’acqua e i green building. È partecipata per il 16,67 per cento da CDP Equity.
Tabella 47- Webuild spa
(mln euro)
2021 | 2020 | |
Risultato netto | -305 | 138 |
Patrimonio netto | 1.587 | 1.420 |
Fonte: bilancio consolidato 2021 del Gruppo Webuild
10. CONSIDERAZIONI FINALI
Cassa depositi e prestiti S.p.A., società emittente titoli quotati nei mercati regolamentati sin dal 2009, agisce per la concessione di finanziamenti allo Stato, alle regioni, agli enti locali, agli enti pubblici e agli organismi di diritto pubblico, destinati a operazioni di interesse pubblico promosse dai medesimi soggetti, nonché a favore di soggetti aventi natura pubblica o privata dotati di soggettività giuridica, con esclusione delle persone fisiche.
L’attività di finanziamento è svolta in ogni forma consentita dalle disposizioni vigenti, anche in forma indiretta, ivi compreso l’acquisto di crediti di impresa, il rilascio di garanzie, l’assunzione di capitale di rischio o di capitale di debito e la sottoscrizione di quote o di azioni di organismi d'investimento collettivo del risparmio.
Per il perseguimento dell’oggetto sociale (con alcune distinzioni indicate nello statuto), la Società utilizza fondi rimborsabili sotto forma di libretti di risparmio postale e di buoni fruttiferi postali, assistiti dalla garanzia dello Stato e distribuiti attraverso Poste italiane S.p.A. o società da essa controllate, e fondi provenienti dall’emissione di titoli, dall’assunzione di finanziamenti e da altre operazioni finanziarie.
La spesa per il personale di CDP S.p.A., confermando la tendenza dello scorso anno, ha registrato un aumento del 16 per cento, sostanzialmente dovuto alla crescita della popolazione aziendale in linea con gli obiettivi del piano strategico.
La diminuzione delle spese per amministratori e sindaci di CDP S.p.A. (-30,6 per cento) è relativa, principalmente, a maggiori costi rilevati nel 2020 per effetto dell’accantonamento degli oneri di cessazione dalla carica del precedente amministratore delegato (-0,3 milioni di euro circa) e di componenti positive rilevate nel 2021, pari a circa + 0,2 milioni di euro circa, per l’eccedenza del fondo rischi e oneri costituito negli esercizi precedenti.
In un anno caratterizzato dal permanere di rilevanti difficoltà dovute all’emergenza pandemica, il Gruppo CDP, in osservanza alla sua missione istituzionale di promozione a sostegno delle politiche di sviluppo del Paese, ha rivolto i suoi sforzi, nello svolgimento del proprio ruolo, ai fini di sostenere l’economia italiana.
Alla luce dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, l’articolo 27 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 (“Decreto Rilancio”), convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, ha autorizzato Cassa depositi e prestiti S.p.A. a costituire un patrimonio destinato, denominato “Patrimonio Rilancio”, al quale sono stati apportati taluni beni e rapporti giuridici
individuati dal Ministero dell’economia e delle finanze, mediante il quale fornire un sostegno al rilancio del sistema economico produttivo italiano, nelle forme e alle condizioni previste dal Quadro temporaneo sugli aiuti di Stato dell’Unione Europea.
In ottemperanza all’art. 27 del citato decreto, a maggio 2021 l’Assemblea di Cassa depositi e prestiti ha approvato la costituzione del Patrimonio Rilancio. A partire dal bilancio di esercizio relativo al 2021, negli allegati al bilancio di CDP sono ricompresi i rendiconti annuali dei comparti del Patrimonio Rilancio. Come stabilito dal “Decreto Rilancio”, i comparti in cui si articola il Patrimonio Rilancio sono separati, autonomi, distinti a tutti gli effetti dal patrimonio degli altri comparti, nonché dal patrimonio di CDP, e riferibili a differenti modalità di intervento a supporto delle imprese.
È proseguito il sostegno di CDP al tessuto imprenditoriale italiano (Mid Cap e Large Corporate) tramite la mobilitazione di oltre 4 miliardi di euro di risorse nell’anno, attraverso gli strumenti di “Liquidità COVID-19” e supportando la crescita delle esportazioni.
La Società ha continuato a fornire il proprio supporto alla pubblica amministrazione attraverso, tra l’altro, il rifinanziamento di mutui concessi in passato dal Mef alle regioni anche per spese diverse da quelle di investimento (in attuazione delle disposizioni della legge di bilancio 2021) ed attraverso la gestione dei fondi del Mef per assicurare la liquidità necessaria al pagamento dei debiti della pubblica amministrazione mediante la concessione di anticipazioni di liquidità agli enti.
Per quanto riguarda i risultati economico finanziari, il patrimonio netto della Società registra una lieve diminuzione dello 0,7 per cento, passando da 25.497 milioni di euro nel 2020 a 25.309 milioni di euro nel 2021, legata all’andamento dell’utile.
L’utile netto di CDP SpA rimane positivo ed è pari a 2,4 miliardi di euro (2,8 miliardi nel 2020), pur scontando gli effetti dei tassi di interesse ai minimi storici, la riduzione dei proventi derivanti dalla gestione del portafoglio titoli e l’adeguamento dei valori di carico delle partecipazioni.
Il margine di interesse risulta pari a 1.777 milioni, in riduzione rispetto al 2020 (2.062 milioni di euro), principalmente per gli effetti del contesto dei tassi d’interesse ai minimi storici. Il margine di intermediazione, pari a 3.577 milioni nel 2021 a fronte dei 4.126 milioni nel 2020, registra una riduzione riconducibile principalmente all’andamento del margine di interesse e ai minori proventi delle strategie di gestione del rischio tasso attivate sul portafoglio titoli, parzialmente compensati dalla crescita dei dividendi.
Si rileva nell’esercizio 2021 una variazione positiva della liquidità netta pari a 2,2 miliardi, seppure inferiore a quella dell’anno precedente, che la Società riferisce essere in linea con l’aumento del saldo del c/c di tesoreria. La cassa e la liquidità a fine esercizio ammonta ad euro 157.517.265.448.
Il patrimonio netto consolidato registra un aumento, passando da 33.695 milioni nel 2020 a
35.442 nel 2021. Tale aumento è da imputare alle dinamiche incrementative legate al risultato di esercizio i cui benefici sono stati mitigati dagli effetti del pagamento dei dividendi. Nell’anno di cui trattasi, a livello di Gruppo, l’utile netto ha registrato un considerevole aumento, da 1,2 miliardi di euro nel 2020 a 5,3 miliardi di euro nel 2021, grazie principalmente all’apporto della partecipazione in Eni (+1,5 miliardi di euro) valutata con il metodo del patrimonio netto.
Negativa la tendenza del margine d’interesse (-16,4 per cento), prevalentemente per effetto del contributo della Capogruppo che riflette il peggioramento dello spread fra attività fruttifere e passività onerose con tassi d’interesse ai minimi storici.
La cassa e la liquidità netta con riferimento al Gruppo ammonta a fine esercizio a 194.060 milioni di euro.
Il 25 novembre 2021 è stato approvato il Piano Strategico 2022-2024 che, stabilendo obiettivi e strumenti, individua quattro grandi tematiche da affrontare per contribuire al rilancio dell’economia italiana nel prossimo triennio: cambiamento climatico e tutela dell’ecosistema, crescita inclusiva e sostenibile, ripensamento delle filiere produttive, digitalizzazione e innovazione.
In linea con gli indirizzi di tale Piano Strategico sono anche le azioni svolte dalla società in materia di PNRR (Piano di resilienza). Fra le altre, a fine 2021, per supportare le amministrazioni pubbliche anche nella realizzazione degli investimenti del PNRR, è stato sottoscritto un accordo fra CDP e il Ministero dell’economia e delle finanze che consente oggi a Cassa di stipulare con i singoli Ministeri/Amministrazioni Centrali Piani di Attività per il supporto sul PNRR.
Dalla sottoscrizione di questo accordo risultano firmati, al 20 ottobre 2022, 12 Piani delle Attività fra CDP e 12 Amministrazioni Centrali: complessivamente, per queste 12 Amministrazioni Centrali, il supporto di CDP, in termini di advisory, riguarda l’implementazione di 53 misure del PNRR per un controvalore di circa 60 miliardi di euro. Oltre al supporto in termini di advisory, il Gruppo CDP sta contribuendo anche all’implementazione diretta di undici iniziative del PNRR che hanno già prodotto alcuni risultati in termini finanziari.
CORTE DEI CONTI – SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI