ACCORDO DI PIANIFICAZIONE
ALLEGATO N. 1 ALLA DELIBERA DI GIUNTA PROVINCIALE N. 300 DEL 17/09/2002
ACCORDO DI PIANIFICAZIONE
tra
COMUNI DI CASTEL DI CASIO, GAGGIO MONTANO E PORRETTA TERME
e PROVINCIA DI BOLOGNA
RELATIVO AI PIANI STRUTTURALI COMUNALI (art. 14 L.R. 24.3.2000 n.20)
Premesso che
· Ai sensi della L.R.20/2000, l'accordo:
"definisce l'insieme condiviso degli elementi che costituiscono parametro per le scelte pianificatorie" (art.14, c.7) e "attiene in particolare ai dati conoscitivi e valutativi dei sistemi territoriali e ambientali, ai limiti e condizioni per lo sviluppo sostenibile del territorio comunale, nonché alle valutazioni in merito alle scelte strategiche di assetto dello stesso" (art.32, comma 3);
· I Comuni di Castel di Casio, Gaggio Montano e Porretta Terme, nel comune intento di coordinare le proprie politiche urbanistiche, hanno volontariamente provveduto ad elaborare congiuntamente i documenti di pianificazione necessari per la Conferenza (Quadro Conoscitivo, Documento preliminare e Valsat) in base ad uno “Schema Direttore Intercomunale” di assetto del territorio;
· La Conferenza di pianificazione intercomunale si è conclusa il 20.09.2001 ed il verbale conclusivo è stato sottoscritto dai partecipanti il giorno 8.11.2001 presso la sede della Provincia di Bologna.
CONTENUTI DELL’ACCORDO
L’Accordo fa riferimento ai contenuti dei Documenti di pianificazione comunale discussi durante la Conferenza, che di seguito si sintetizzano, evidenziando le determinazioni concordate in sede di Conferenza ed esplicitate nel verbale conclusivo e nei relativi allegati. Tale Accordo recepisce quindi quanto convenuto in sede di Conferenza da tutti gli Enti partecipanti, e costituirà riferimento per le scelte pianificatorie delle Amministrazioni comunali nell’elaborazione dei PSC e per la Provincia nell’iter di approvazione.
I Comuni per la redazione dei PSC e la Provincia per l’espressione delle proprie riserve, faranno peraltro riferimento, oltre che agli strumenti di pianificazione sovraordinata vigenti o in salvaguardia, anche ai contenuti della pianificazione indicati all’interno dell’Allegato A della L.R. 20/2000 e ai primi obiettivi, politiche e scelte strategiche contenute all’interno dei Documenti di pianificazione predisposti dalla Provincia per la Conferenza di pianificazione per il PTCP e del relativo verbale conclusivo, al fine di assicurare il necessario coordinamento tra strumenti di pianificazione in corso di approvazione ai sensi della nuova legge regionale.
I tre Comuni si impegnano inoltre all'integrazione del Quadro Conoscitivo in base alle indicazioni emerse nel corso della Conferenza e riportate all’interno dei contributi valutativi degli Enti partecipanti.
X. Xxxxxx e condizioni di sicurezza ambientale
Si dà atto che il Quadro Conoscitivo prodotto, con le integrazioni emerse in sede di Conferenza e con le specificazioni che seguono, risponde alle esigenze per l’elaborazione dei tre PSC.
La cartografia “Tutele e vincoli sovraordinati” conterrà anche i temi di seguito riportati, allo scopo di produrre un quadro di sintesi dei limiti alle trasformazioni del territorio e al suo utilizzo, che derivano dalle caratteristiche morfologiche e geologiche dei terreni, dalla presenza di fattori di rischio ambientale connessi alla vulnerabilità delle risorse naturali, dalla presenza di uno specifico interesse pubblico alla difesa del suolo, alla sicurezza idraulica e alla tutela dei valori paesaggistici, culturali e naturalistici insiti nel territorio.
Nello specifico, quindi:
Dissesto idrogeologico: i Piani Strutturali dei tre comuni recepiranno il Piano Stralcio dell’Autorità di Bacino del Reno, inserendo le relative prescrizioni cartografiche e normative nei rispettivi strumenti.
Il quadro degli approfondimenti sulla vulnerabilità idrogeologica ed i rischi connessi alle situazioni di dissesto del territorio, sviluppati dai tre Comuni in forma coordinata attraverso lo studio "Vulnerabilità e rischio idrogeologico", fa parte del Quadro Conoscitivo, e costituirà, d’intesa con L’Autorità di Bacino, il riferimento tecnico di base da utilizzare nelle aree perimetrate dal PSAI in cui la stessa normativa di piano richiede tale approfondimento. In fase di attuazione del PSC le verifiche dovranno comunque essere condotte secondo le indicazioni della scheda metodologica allegata alle norme del PSAI e firmate da un tecnico abilitato, così come specificato nel contributo dell’Ente n. 10148 del 18/07/2001. Le eventuali modifiche successive al PSAI si intenderanno automaticamente recepite dai PSC.
Ciclo dell'acqua: i Piani Strutturali dei tre comuni recepiranno il Piano Stralcio dell’Autorità di Bacino del Reno.
I Piani Strutturali individueranno cartograficamente e disciplineranno la tutela delle sorgenti e delle acque superficiali, in coerenza con il Decreto legislativo 152/99 e con il PSAI.
La VALSAT dei PSC conterrà gli elementi di valutazione sulla capacità delle reti fognarie e degli impianti di depurazione, al fine di verificare la sostenibilità degli insediamenti.
I tre Comuni e la Provincia concordano nell’introduzione, nei rispettivi strumenti di pianificazione, forme di controllo del mantenimento del deflusso minimo vitale per i corsi d'acqua, connesso tanto agli equilibri ecologici, come alla garanzia di qualità dei diversi usi del territorio relativa agli ambiti interessati dai corsi ed agli specchi d’acqua. A tal fine i tre Comuni e la Provincia si impegnano a sviluppare e a condurre in modo coordinato politiche di gestione integrata delle risorse, attraverso le quali, in relazione al contributo che il territorio dei comuni montani fornisce in termini di risorse alle esigenze funzionali e all’equilibrio bio-fisico dei territori di pianura, siano garantiti interventi compensativi sia dal punto di vista dell’equilibrio dell’assetto idrogeologico,
sia da quello dell’incentivazione allo sviluppo di attività economiche basate sulla valorizzazione delle risorse naturalistiche.
Tutela dall'inquinamento elettromagnetico: attraverso il Quadro Conoscitivo i tre comuni hanno individuato, ai sensi della L.R.30/2001, i tracciati degli elettrodotti di potenza uguale o superiore a 15kV, esistenti, nonché quelli di progetto forniti dall’ENEL. I PSC individueranno pertanto cartograficamente le relative fasce di rispetto e i corridoi di salvaguardia. La relativa normativa, a recepimento della legge regionale citata e della relativa Direttiva di applicazione, sarà contenuta nel RUE.
Tutela dall’inquinamento acustico: I Comuni si impegnano ad adottare i PSC corredati della relativa Zonizzazione Acustica.
Sistema delle tutele ambientali e storico-culturali: negli ambiti rappresentati nelle tavole dei Piani strutturali comunali verranno dettagliatamente rappresentati i sistemi e gli elementi da tutelare ai sensi di norme regionali e nazionali e dei piani sovraordinati (PTPR, PTI, Piano del parco…), individuati nel Quadro Conoscitivo quali, ad esempio:
- le fasce di tutela dei caratteri ambientali dei corsi d’acqua; gli invasi e gli alvei dei corsi d’acqua;
- le strade storiche e le strade panoramiche;
- gli edifici di interesse storico, ambientale o territoriale;
- i crinali;
- le aree boscate.
B. Dimensionamento della capacità insediativa residenziale
B.1 Politiche insediative e dimensionamento dei piani strutturali a scala sovracomunale
Il sistema di obiettivi su cui si fonda lo Schema Direttore sovracomunale presuppone una prosecuzione del trend di lieve crescita e ringiovanimento della base demografica, attraverso una compensazione del saldo naturale negativo da parte del movimento migratorio.
Assumendo come valore-obiettivo di riferimento l’attesa nei prossimi anni di un movimento migratorio pari a quello registrato negli anni novanta (+156 abitanti annui
nel periodo 1990-99 e +148 abitanti annui negli ultimi cinque anni), dalla proiezione demografica complessiva si ottiene, come esito combinato del saldo naturale e di quello migratorio:
• al 2009: 13.363 abitanti (+ 795, pari al +6,3%)
• al 2014: 13.630 abitanti (+1.062, pari al +8,5 %).
L’obiettivo di un continuo flusso integrativo della popolazione residente (con subentro di nuovo personale nei posti di lavoro lasciati vacanti dagli addetti usciti per anzianità) costituisce con tutta evidenza un bisogno che la stessa struttura economica dell’area porrettana proporrà nei prossimi anni.
In base alla dinamica di formazione di nuovi nuclei familiari e riduzione del numero medio dei componenti (attualmente pari a 2,23 componenti), i tre comuni stimano un fabbisogno abitativo primario pari a:
• 807 nuovi nuclei familiari al 31.12.2009
• 1.030 nuovi nuclei familiari al 31.12.2014.
B.2 Il dimensionamento dell’offerta abitativa
Non essendo presenti situazioni di disagio abitativo acuto pregresse, la domanda abitativa primaria al 2015 è stata valutata pari a quella che sarà espressa dalla formazione di nuovi nuclei familiari (1.030 al 31.12.2014): 1.000 abitazioni.
In rapporto alla domanda di abitazioni che si manifesterà nell’area sovracomunale di Porretta Terme, si deve rendere disponibile una capacità insediativa di tipo residenziale adeguatamente più elevata, per tener conto di numerosi fenomeni, che ha portato a dimensionare in circa 1.500 abitazioni la capacità insediativa residenziale per il quindicennio 2000-2015.
Si ritiene opportuno mantenere nel tempo una programmazione pluriennale concertata tra i tre Comuni per diluire l’attuazione delle aree edificabili.
B.3 Distribuzione della capacità insediativa residenziale
Per corrispondere alla capacità insediativa globale così definita, l’offerta si articola in due componenti:
• incremento di abitazioni attraverso interventi di recupero edilizio
In relazione alle potenzialità specifiche rilevate nel territorio dei tre comuni, la capacità insediativa derivante da interventi di recupero e riuso edilizio viene valutata
pari complessivamente a 200 alloggi convenzionali, la cui ripartizione – che sarà effettuata in modo definitivo in sede di formazione dei Piani Strutturali – è indicativamente la seguente:
- 30 alloggi a Xxxxxx xx Xxxxx
- 00 alloggi a Gaggio Montano
- 120 alloggi a Porretta Terme.
• nuove abitazioni entro ambiti di riqualificazione urbana e di nuovo insediamento
La capacità insediativa relativa a nuovi interventi edilizi e urbanistici è pari complessivamente a 1.320 alloggi convenzionali, la cui ripartizione – che sarà effettuata in modo definitivo in sede di formazione dei Piani Strutturali – è indicativamente la seguente:
- 460-480 alloggi a Xxxxxx xx Xxxxx
- 000-000 alloggi a Gaggio Montano
- 370-390 alloggi a Porretta Terme.
Politiche insediative
Nell’ambito del dimensionamento complessivo di cui sopra si formulano i seguenti indirizzi di massima.
Centri storici
Oltre al centro storico di Porretta Terme sono stati individuati, nell'ambito del fondovalle del Reno, gli insediamenti di Corvella, de I Prati, le antiche ferriere con le sistemazioni idrauliche e il Mulino di Silla.
Altri numerosi centri storici, tra i quali i Capoluoghi di Castel di Casio e di Gaggio Montano, sono diffusi nel territorio montano.
All'interno del Centro storico di Porretta Terme sono state individuate alcune aree nelle quali per motivi di interesse pubblico il PSC ammetterà deroghe alle regole definite ai punti a), b), c) dell'art. A-7 della LR 20/2000.
Territorio urbanizzato: ambiti urbani consolidati
Sono obiettivi dei Piani Strutturali:
- il mantenimento e la qualificazione degli attuali livelli dei servizi e delle dotazioni territoriali,
- il miglioramento delle condizioni di salubrità dell'ambiente urbano,
- la qualificazione funzionale ed edilizia degli edifici esistenti,
- l' equilibrata integrazione tra la funzione abitativa e le attività economiche e sociali con essa compatibili.
La capacità insediativa di questi ambiti deriva da interventi edilizi nelle ex zone B di completamento non attuate. Complessivamente si può stimare che gli alloggi realizzabili negli ambiti urbani consolidati ammontino a 50 unità a Castel di Casio e a
45 unità a Porretta Terme. A Gaggio Montano sono possibili solo interventi di ampliamento o singole costruzioni in piccoli lotti liberi, per una quantità di alloggi estremamente modesta e comunque non quantificabile.
Ambiti in corso di attuazione
Gli ambiti urbani consolidati comprendono inoltre i comparti in corso di attuazione sulla base di piani urbanistici attuativi approvati.
Per questi comparti i Piani Strutturali comunali confermeranno le prescrizioni e i vincoli, le potenzialità edificatorie e le relative modalità di calcolo previste nei Piani attuativi in corso di validità.
Il RUE definirà gli interventi ammissibili dopo la scadenza delle convenzioni, prevedendo di norma interventi conservativi senza incremento delle quantità edilizie originariamente previste nei casi in cui non siano state realizzate le opere di urbanizzazione previste e una conferma delle possibilità edificatorie del piano attuativo in caso contrario.
Territorio urbanizzato: ambiti da riqualificare
Si definiscono così le parti del territorio urbanizzato che necessitano di politiche di riorganizzazione territoriale, finalizzate a favorire il miglioramento della qualità ambientale e architettonica dello spazio urbano ed una più equilibrata distribuzione di servizi, di dotazioni territoriali o di infrastrutture per la mobilità; ovvero necessitano di politiche integrate volte ad eliminare le eventuali condizioni di abbandono e di degrado edilizio, igienico, ambientale e sociale che le investono.
La capacità insediativa di questi ambiti deriva in parte da interventi di recupero e riuso e in parte da nuovi interventi edilizi e urbanistici nelle ex zone residenziali di completamento non attuate del PRG vigente.
La capacità insediativa stimata per interventi di completamento o riqualificazione
all’interno degli ambiti da riqualificare è pari a circa 20 alloggi convenzionali a Xxxxxx xx Xxxxx, 00 a Gaggio Montano e 35 a Porretta Terme.
Ambiti per nuovi insediamenti previsti nei PRG vigenti da confermare
Il PSC prevederà una potenzialità edificatoria riconosciuta alla proprietà del suolo uniforme, nel rispetto della potenzialità edificatoria complessiva proposta. Spetterà al POC definire i perimetri dei singoli comparti di attuazione e le aree nelle quali concentrare l’effettiva edificazione, anche attraverso trasferimenti di potenzialità edificatoria da area ad area, nell’ambito delle indicazioni urbanistico-funzionali e degli obiettivi prestazionali di qualità e salubrità definiti dal PSC.
Ambiti individuati per la localizzazione di nuovi insediamenti per la residenza e i servizi
In comune di Castel di Casio la previsione di nuove aree da urbanizzare sarà concentrata in località Prati-Caminata, al fine di rafforzare l'insediamento di Silla e dotare l'attuale abitato di nuovi servizi di pertinenza (verde, parcheggi ed eventuali attrezzature di quartiere). L'area dal punto di vista idrogeologico non presenta particolari problemi di stabilità o di vulnerabilità.
La capacità edificatoria prevista per gli ambiti (c1 e c2) è complessivamente pari a circa 105 alloggi convenzionali.
A Badi si prevede un ambito di nuovo insediamento che si sostanzia in un complesso di interventi di riordino e riqualificazione ambientale e urbanistica; l'area dovrà quindi essere sottoposta da una parte ad un piano di riassetto complessivo finalizzato al miglioramento della dotazione di spazi pubblici dell'intera frazione e alla ridefinizione dei margini dell'insediamento urbano, e dall'altra a un piano di riassetto ambientale per garantire la sicurezza ai nuovi insediamenti da realizzare ed a quelli esistenti nell'area.
La capacità insediativa degli ambiti (c3 e c4) è complessivamente pari a circa 20 alloggi convenzionali.
A Castel di Casio capoluogo si prevede la realizzazione di un nuovo insediamento misto residenziale-artigianale, di rilievo comunale, in base all'esigenza di mantenere un livello minimo di funzioni diverse dalla residenza per incentivare lo sviluppo in loco di attività compatibili con il tessuto insediativo storico e contemporaneo a carattere prevalentemente residenziale.
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In comune di Gaggio Montano si individua un ampio ambito (g1) per lo sviluppo delle funzioni residenziali e di servizio, anche in funzione dell’offerta complessiva del sistema urbano del fondovalle concepito in termini allargati.
L’ambito comprende due possibili aree di nuova urbanizzazione, poste rispettivamente a nord e a sud dell’espansione più recente dell’abitato verso valle. Per quanto riguarda i servizi pubblici in questo ambito deve essere individuata l’area per la realizzazione del nuovo campo sportivo principale del comune; per quanto riguarda le funzioni private si dovranno prevedere insediamenti residenziali con tipologie a media densità.
Il carico urbanistico massimo previsto è pari a circa 140 alloggi convenzionali.
Un secondo piccolo ambito (g2) di nuova urbanizzazione viene individuato per il completamento e integrazione del complesso di impianti sportivi del capoluogo. L’ambito potrà ospitare in particolare nuovi parcheggi, eventuali ulteriori attrezzature sportive e per lo spettacolo, e altre attrezzature di pubblica utilità. Non è prevista la realizzazione di residenze.
In località Marano viene individuato un ambito (g3) per lo sviluppo delle funzioni residenziali e di servizio di questa località, che costituisce parte integrante di un più ampio sistema insediativo insieme con l’abitato di Riola di Vergato. Il carico urbanistico massimo previsto è pari a circa 20 alloggi convenzionali.
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In comune di Porretta Terme si prevedono 4 ambiti di nuovo insediamento in località Ortacci (Silla), a Corvella, in località Casoni e a monte della Villa Uguccioni.
Ambito a monte di Villa Uguccioni (p1): si tratta di un'ampia area destinata alla realizzazione del nuovo Ospedale e di un intervento integrato residenziale e di servizi. A questo proposito si rimanda alle determinazioni assunte nell’ambito dell’Accordo di programma firmato, che prevede un numero di alloggi convenzionali complessivamente insediabili pari a circa 45.
Località Casoni (p2): completamento dell'insediamento dei Casoni e delle attrezzature pubbliche esistenti (parco, parcheggi). L'area è adiacente all'attuale insediamento residenziale e scolastico. Gli alloggi convenzionali complessivamente insediabili sono circa 45.
Frazione Corvella (p3): completamento dell'insediamento residenziale esistente ed integrazione della dotazione di servizi della frazione. L'area presenta alcuni problemi di instabilità che dovranno essere risolti contestualmente alla realizzazione dell'intervento. Gli alloggi convenzionali complessivamente insediabili sono circa 35.
Xxxxxxxx Xxxxxxx (x0): completamento dell'insediamento con il miglioramento della dotazione di servizi e spazi verdi e la ridefinizione della viabilità dell'area, al fine di alleggerire i traffici che gravano sull'incrocio della strada provinciale Madolma con Via Xxxxx Xxxxxxx. Gli alloggi convenzionali complessivamente insediabili sono circa 80.
Interventi integrativi entro ambiti territoriali compatibili
I tre comuni intendono definire in sede di PSC, oltre agli interventi programmati sopra descritti (governati da una perimetrazione di ambito territoriale e dalla definizione delle condizioni morfologiche e funzionali di intervento), una quota integrativa di capacità insediativa residenziale "disponibile" per interventi minuti di ricucitura e integrazione urbana. Essa viene definita in termini quantitativi globali, in quanto concorre al calcolo della capacità insediativa, ma la localizzazione fisica degli interventi si limiterà in sede di P.S.C. all'individuazione di ambiti di compatibilità (definiti in base a criteri di sostenibilità ambientale e di coerenza urbanistica), rimandando la possibile (ma non automatica) attivazione al momento della formazione del POC. In quella occasione, sulla base di una specifica richiesta dei proprietari interessati, il Comune potrà procedere ad inserire alcune di tali previsioni, definendone perimetri, indici di edificabilità e modalità di intervento convenzionato. Nel PSC saranno esplicitati i criteri di individuazione e si valuterà la sostenibilità ambientale e territoriale di ciascuno di essi (p.e. presenza infrastrutture viarie e per l’urbanizzazione degli insediamenti…) e la coerenza urbanistica (p.e. soglia minima dei centri, presenza di servizi…) degli ambiti. Il dimensionamento previsto per questa quota integrativa di previsioni è indicativamente pari a circa 120 alloggi convenzionali in complesso, che saranno ripartiti nei tre Piani Strutturali Comunali (indicativamente 50 alloggi a Xxxxxx xx Xxxxx, 00/00 alloggi a Gaggio Montano e 25 alloggi a Porretta Terme).
Sostenibilità dei nuovi insediamenti
In sede di VALSAT dei PSC sarà predisposta, per ciascun ambito di nuovo insediamento, una puntuale verifica che evidenzi le interferenze con i sistemi
ambientali e territoriali individuati, le condizioni di compatibilità e di sostenibilità degli interventi, nonché le misure indicate per impedire, ridurre o compensare gli eventuali impatti negativi previsti. La condivisione delle specifiche perimetrazioni proposte definite nei PSC avverrà in seguito ad una puntuale verifica di compatibilità e sostenibilità degli interventi rispetto a problematiche quali, ad esempio, l’instabilità dei versanti, la vulnerabilità degli acquiferi, l’accessibilità, la depurazione dei reflui, la dotazione di infrastrutture per l’urbanizzazione degli insediamenti, ecc …
C. Sistema delle dotazioni territoriali
Attrezzature e spazi collettivi
In base agli indirizzi definiti in sede di P.T.I. il rafforzamento del Centro Ordinatore di Porretta Terme, inteso come fondovalle urbanizzato sede di funzioni polarizzanti a servizio di un ampio bacino di comuni montani dovrà essere perseguito dai piani Strutturali in primo luogo attraverso un adeguato incremento degli spazi destinati ad attrezzature e servizi di livello sovracomunale.
Presentare un’offerta strutturata e unitaria per i tre comuni permette di raccogliere una “massa critica” di utenti, innalzando la soglia di sostenibilità economica e funzionale e di fattibilità economica e gestionale dei servizi urbani qualificati da prevedere nell’area. L’esame di tipologie di servizi (e relative possibili localizzazioni) viene quindi sviluppato dai tre Comuni in relazione all’obiettivo di irrobustimento funzionale e di creazione di specifici ruoli del Centro Ordinatore di Porretta Terme, incrementando le relazioni funzionali interne all’area ed esterne ad essa (relazioni con il sistema policentrico bolognese e con il comprensorio turistico della parte centrale del crinale appenninico emiliano).
Per dimensionare correttamente l’offerta complessiva di attrezzature di servizio al territorio per i prossimi anni secondo la logica della nuova legge urbanistica (che come noto richiede di considerare gli utenti reali dei servizi), i tre comuni hanno considerato le tre componenti della domanda: i residenti attuali, i residenti aggiuntivi previsti, la componente turistica.
In base alla proiezione demografica si prevede per il 2014 una popolazione residente di 13.630 unità nei tre comuni. Il contributo aggiuntivo dato dalla componente turistica è stato valutato in 7.500 abitanti, che fruiranno delle attrezzature presenti sul territorio nei
periodi di punta.
La dotazione di spazi e attrezzature pubbliche, pari 30 mq. per abitante da prevedere per i residenti, viene articolata come segue, tenuto conto delle effettive caratteristiche della domanda.
• scuole: 3 mq abitante
• attrezzature di interesse pubblico: 4 mq per abitante
• spazi verdi e attrezzature sportive: 18 mq per abitante
• parcheggi: 5 mq per abitante
Per i turisti, che evidentemente utilizzano i servizi con modalità differenti, si è valutato che gli strumenti urbanistici debbano prevedere una dotazione complessiva di 20 mq a persona, la cui distribuzione discende dal diverso carattere della domanda espressa dai “residenti temporanei”.
Quest’ultima valutazione, non conforme alle indicazioni dell’articolo A-24 c. 3 della LR 20/2000 che prevede una dotazione minima di standard pari a 30 mq per ogni abitante effettivo (residenti e turisti) e potenziale, è stata posta alla discussione della Conferenza di pianificazione del PTCP, strumento al quale la legislazione affida la facoltà di ampliare o ridurre la dotazione minima complessiva di aree per attrezzature e spazi collettivi.
Analogamente potrà essere oggetto di valutazione del PTCP l’opportunità di verificare il raggiungimento della quantità minima di dotazioni prevista dalla legislazione vigente (30 mq/ab) non alla scala comunale, bensì nell’ambito del territorio di più Comuni, qualora l’assetto insediativo sia caratterizzato dalla presenza di un sistema integrato di centri, come nel caso specifico del sistema insediativo di fondovalle.
L’obiettivo della pianificazione intercomunale è di raggiungere una dotazione complessiva di servizi ed attrezzature sull'intero territorio pari a circa 560 mila mq (vedi tabella seguente).
E’ evidente che una quota significativa di tale dotazione sarà costituita da servizi di rilevanza sovralocale; pertanto essi dovranno essere localizzati nell’ambito urbanizzato del fondovalle.
L’offerta di attrezzature e servizi viene infatti strutturata su due livelli: quello locale, che corrisponde alla dotazione minima da fornire alla popolazione residente, e quello
sovralocale, che corrisponde alla dotazione minima da fornire alla componente turistica, gravitante per lo più sul fondovalle e delle funzioni di scala sovracomunale.
Tali servizi e attrezzature di fondovalle saranno costituiti in parte da attrezzature esistenti (parco lungo Reno - Silla, attrezzature culturali e ricreative, ecc.) ed in parte da nuove previsioni; queste ultime dovranno essere attuate secondo una logica perequativa tra i tre comuni: vale a dire che, in quanto dotazione comune all'area, la loro attuazione dovrà essere proporzionalmente a carico degli investimenti pubblici dei tre comuni in base ad accordi specifici, a prescindere dal luogo in cui si concentreranno che sarà definito dai Piani Strutturali in base a motivazioni funzionali e ambientali.
SUPERFICI DA DESTINARE AD ATTREZZATURE E SPAZI COLLETTIVI NEI TRE COMUNI
Le attrezzature di livello sovracomunale sono oggetto di concertazione con la Provincia e sono destinate a costituire riferimento per un bacino di gravitazione che travalica i tre comuni. Le più importanti attrezzature sono:
• il Parco del Reno di cui si propone l'ampliamento lungo i versanti fluviali e le aree limitrofe fino allo svincolo della nuova Porrettana in territorio comunale di Gaggio Montano;
• il nuovo Ospedale, che sarà realizzato in un’area in continuità con il centro abitato del capoluogo di Porretta Terme;
• i parcheggi nei pressi delle stazioni di Silla e Porretta Terme, di cui si prevede il potenziamento e la riorganizzazione;
• l’impianto di trattamento e smaltimento rifiuti, utilizzato da 17 Comuni consorziati e altri comuni (emiliani e toscani) convenzionati (che non viene conteggiata nel bilancio sopra riportato).
PRINCIPALI INTERVENTI RELATIVI ALLE PREVISIONI DI NUOVE DOTAZIONI DI SERVIZI E ATTREZZATURE
Comune di Castel di Casio
- Parco del Reno (mq 220.000) in parte in corso di realizzazione (Programma Speciale d'Area); l’area effettivamente fruibile, escludendo il letto del fiume, avrà una superficie di circa 130.000 mq.
- Depuratore intercomunale per una utenza pari a 9.000 ab/equivalenti, a cui si aggiungono 15.000 ab/equivalenti attraverso un progetto di ampliamento in corso di esecuzione, il cui completamento è previsto entro il 2002, con ulteriore possibilità di l'ampliamento fino a servire complessivamente 39.000 abitanti equivalenti.
- Parcheggio della stazione di Silla (mq 5.563), del quale si propone l'ampliamento.
Comune di Gaggio Montano
- Impianto di trattamento e smaltimento rifiuti di rilievo territoriale (mq 643.500)
- Parco Lungo Reno e Lungo Silla (area spondale del Silla già attrezzata, da sistemare quella del Reno)
- Caserma dei Vigili del Fuoco (realizzata)
Comune di Porretta Terme
- Parco del Reno (202.000 mq di nuova previsione), da estendere anche ad Ortacci lungo il Silla (61.000 mq).
- Nuovo ospedale localizzato nel versante sopra le ville Daldi e Uguccioni;
- Nuova RSA da localizzare;
- Nuove attrezzature culturali e sociali: Museo (ex Carceri), area ex cava, ex ferriera a Silla, area Terme Alte, area attuale Ospedale;
- Polo Scuole superiori località Casoni (25.300 mq in parte già realizzate);
- Sede decentrata del Tribunale (realizzata);
- Aree sportive lungo il fiume Reno e riqualificazione della piscina all'aperto (da completare);
- Attrezzature termali e parchi delle terme;
- Parcheggi nei pressi della stazione (6.920 mq) e parcheggio in area cava (da ampliare e completare).
I Comuni condividono il principio di contribuire in modo congiunto al finanziamento dei servizi di rango intercomunale sopra individuati, a prescindere dalla collocazione territoriale del servizio, con modalità da stabilire in specifici accordi.
STANDARD ECOLOGICO-AMBIENTALI
I PSC specificheranno gli obiettivi di qualità relativi agli standard ecologico-ambientali che si intendono raggiungere nelle diverse parti del territorio urbano e periurbano, determinando il fabbisogno di dotazioni ecologiche e ambientali ed i requisiti prestazionali che le stesse devono soddisfare, con particolare riferimento alle esigenze di sviluppo di attivita' private che concorrano ad ampliare e articolare l'offerta di servizi assicurati alla generalita' dei cittadini o ad elevarne la qualità, ed ai requisiti richiesti alle aree di proprieta' privata al fine di ridurre la pressione dell'agglomerato urbano sull'ambiente.
D. Attività produttive
D.1 Territorio urbanizzato: ambiti specializzati per attività produttive
Quasi tutti gli ambiti produttivi facenti parte del sistema di fondovalle possono essere definiti di rilievo sovracomunale in quanto caratterizzati da effetti sociali, territoriali e ambientali che interessano più Comuni (Art. A13 c.2 p. a) LR 20/2000), come previsto dai documenti di pianificazione presentati alla Conferenza del PTCP.
L’aggregato di aree produttive di più vecchio impianto è quello che si è sviluppato negli stretti terrazzi fra la Porrettana e il Reno in comune di Porretta Terme, in seguito alla realizzazione di un canale di derivazione delle acque al fiume per lo sfruttamento dell'energia idraulica (Ferriere). Lo sviluppo industriale ha portato alla pressoché totale saturazione del terrazzo fluviale e ha visto l'insediamento di importanti aziende (settore meccanico).
Relativamente compatta è l’area artigianale in località Prati, in comune di Castel di Casio; anche in questa zona l'insediamento è ormai saturo.
In comune di Gaggio Montano invece lo sviluppo produttivo si è distribuito lungo la ex statale che da Silla conduce al capoluogo, ma data la morfologia del suolo e la diffusione delle situazioni di potenziale dissesto, si è trattato di una crescita a pelle di
leopardo, alla ricerca delle poche aree relativamente pianeggianti e relativamente stabili, ovunque esse fossero.
Con riguardo alle aree produttive del sistema sovracomunale in essere i problemi principali che si pongono sono riassumibili nei seguenti punti:
• Per gli insediamenti di fondovalle: limitazione di ogni ulteriore erosione dell’ambito fluviale; interventi di ammodernamento e ristrutturazione delle attività in essere, riuso di immobili di possibile dismissione, ancora per attività produttive ma preferibilmente, almeno per la fascia affacciata alla Via Porrettana, per attività di servizio e terziarie;
• per le aree artigianali esistenti, si pone soprattutto il problema di migliorarne l’accessibilità dalla rete stradale principale e da tutto il restante sistema produttivo locale. Si pone inoltre il problema di individuare possibilità di crescita, sia attraverso quote integrative di aree, laddove ciò sia consentito dalle condizioni di stabilità, sia attraverso il potenziamento in sito, garantendo in ogni caso i livelli di funzionalità e qualità ambientale richiesti ad un insediamento produttivo.
D.2 Ambiti per nuovi insediamenti specializzati
A seguito di una ricerca approfondita di ulteriori potenzialità urbanistiche per l'insediamento di attività manifatturiere, è emerso che non esistono aree idonee per un vero e proprio nuovo polo produttivo di rilievo intercomunale, che siano esenti da problemi di fragilità idrogeologica, di instabilità e di accessibilità. Le sole potenzialità di rilevanza significativa che si sono individuate come idonee per il nuovo insediamento sono:
· in comune di Gaggio Montano, oltre alle aree di Casona già approvate recentemente con specifico Accordo di programma, si è individuata una unica area di dimensione rilevante presso la località Sassuriano, lungo la S.S. Porrettana, per una superficie di circa 6 ettari. A questo proposito si rimanda alle determinazioni che verranno assunte nell’ambito dell’Accordo di programma attualmente in corso.
• in comune di Castel di Casio l’ulteriore espansione dell’area produttiva recentemente inserita in PRG ai Prati (Ca’ del Lago); anche questa possibilità dovrà essere approfondita in sede di Piano Strutturale Comunale, considerando i problemi dell’accessibilità, che, per essere risolti efficacemente, richiederebbero una nuova
viabilità (ed eventualmente un nuovo accesso più diretto alla SS Porrettana, peraltro assai problematico), e quelli della stabilità del versante.
In generale, comunque, pur non escludendo l’opportunità di nuovi singoli insediamenti produttivi, se rispondenti a determinati requisiti, non appare opportuno pianificare un’offerta di nuove aree produttive nell’ambito della pianificazione strutturale dei comuni. Si prospetta viceversa che la risposta ad eventuali specifici progetti imprenditoriali vada valutata nella sua compatibilità e definita volta a volta attraverso la procedura dell’Accordo di Programma.
E. Attività economiche connesse al ruolo turistico di Porretta Terme
Per quanto riguarda l’individuazione di un polo funzionale a servizio del fondovalle, trattandosi di un tema che, per la rilevanza strategica alla scala sovracomunale, la legge regionale 20/2000 delega esplicitamente alla competenza provinciale, la previsione sarà oggetto di attuazione previa sottoscrizione di un apposito Accordo Territoriale ex art. 15 della LR 20/2000, come previsto dall’art. A-15 della stessa legge.
Di seguito si provvede a definire gli obiettivi e le caratteristiche urbanistiche dimensionali e funzionali del Polo funzionale delle Terme di Porretta; il Polo è costituito:
- dall'insediamento storico delle Terme;
- dall'attuale sede delle "Terme Nuove", compreso il Parco della Puzzola;
- da un’area in prevalenza di proprietà comunale, nella zona dell'ex Cava, in prossimità delle Terme nuove.
Attrezzature e servizi integrativi per la qualificazione dell’offerta turistica termale
Tra le principali funzioni previste vi sono le attività congressuali, la convegnistica ed altre attività culturali. All’interno dell’area potranno essere anche previste attività collegate alle cure termali quali centri di riabilitazione funzionale, beauty center e centri di fitness. L’esigenza è di incrementare le attività complementari alle cure termali, in quanto il rilancio del settore sarà sempre più legato alle prestazioni “per la salute” e all’intorno del termalismo, che tuttora costituisce una forte identità del turismo dell’area, messa tuttavia in discussione dal forte cambiamento strutturale del settore.
Incremento della dotazione dei servizi per lo spettacolo ed il tempo libero
Si tratta di colmare una lacuna nella dotazione di attrezzature per lo spettacolo di un vasto comprensorio montano, predisponendo attrezzature destinate sia ai residenti stabili sia ai residenti temporanei (fruitori degli impianti termali, turisti per motivi escursionistici e culturali, attività sportive e ricreative legate all'eventuale uso della parete rocciosa consolidata come palestra di roccia, ecc.). Gli effetti attesi sono connessi sia ad una maggiore qualificazione dell’offerta di servizi ed attrezzature, sia ad una diversificazione delle attività e delle manifestazioni a disposizione del villeggiante che porti al prolungamento della stagione turistica (estensione della permanenza nelle strutture ricettive).
Va infine conteggiata la componente dei residenti temporanei. A livello dei 5 comuni di riferimento i posti letto in strutture ricettive (alberghiere ed extra-alberghiere) sono
4.080 (anno 1998), a cui vanno sommati i posti letto nelle seconde case (ricavabili dagli alloggi utilizzati per vacanza), stimabili in 15.000 unità. In pratica si può considerare che complessivamente, nei mesi di massimo afflusso turistico, il bacino di utenza dei 20’ possa ricomprendere tra le 25.000 e le 35.000 unità (escluse le presenze di turismo giornaliero).
Previsione di una quota significativa di parcheggi pubblici
I parcheggi sono da destinare sia a servizio delle nuove strutture di progetto sia per il soddisfacimento delle necessità di sosta nella parte più meridionale del centro storico. Parte dei parcheggi pubblici previsti dovrà caratterizzarsi come parcheggio di attestamento per il centro abitato (accesso alla zona alberghiera e termale, al parco della “Puzzola” e al centro storico). Questa robusta presenza di parcheggi organizzati, unitamente alla realizzazione del tratto stradale nei pressi di Villa Uguccioni (progetto del nuovo ospedale), può consentire la chiusura al traffico di parte del centro storico.
Previsione di attività collaterali ed integrative (commercio e terziario diffuso, attività ricreative e sportive, eventuale quota di residenza, ecc.)
La multifunzionalità contribuisce alla continuità di fruizione dell’area e a vivacizzare i luoghi con una connotazione urbana, condizioni di rilievo per il successo dell’operazione di riqualificazione; oltre ad una quota ridotta di residenza, derivante da interventi di recupero e riuso di edifici in mediocre stato di conservazione, si ipotizzano attività ricreative, sportive e commerciali complementari al polo termale e alle altre funzioni principali.
Servizi pubblici
L’area si presta ad ospitare alcuni servizi di interesse generale che ancora non hanno trovato sede sul territorio di Porretta Terme.
Messa in sicurezza della parete della ex cava (stabilità del versante).
Il ripido versante subverticale è interessato da un movimento franoso che richiede un intervento che annulli qualsiasi rischio per gli insediamenti sottostanti. Tale intervento appare tecnicamente possibile e con costi sostenibili nell’economia dell’intera operazione.
Inquadramento delle possibili trasformazioni urbanistiche dell’area ex cava
Tra gli interventi possibili si contemplano le seguenti operazioni di trasformazione urbanistica:
♦ Il riuso di un vasto edificio di particolare pregio (ex sottostazione delle FFSS), ora di proprietà comunale, di circa 1.700 mq. ed edilizia di nuovo impianto per un valore compreso tra 5.000 – 8.000 mq, tutti insediabili in aree attualmente di proprietà pubblica. Il recupero e le nuove volumetrie potranno comprendere terziario diffuso, esercizi commerciali di vicinato, servizi pubblici, artigianato di servizio, strutture da adibire a spettacoli e a manifestazioni ricreative e culturali ed altre attività integrative o collaterali alle terme;
♦ Residenza derivante da interventi di riuso, pari a 10 - 30 alloggi convenzionali;
♦ Un sistema di parcheggi pubblici, orientativamente stimabile in 150-250 posti auto e di altri parcheggi pertinenziali a servizio delle nuove funzioni insediabili;
♦ Qualificazione ambientale attraverso il consolidamento del versante franoso e la sistemazione di aree attrezzate a verde per la fruizione dell’utenza pedonale.
F. Altre politiche per la valorizzazione delle attività turistiche e delle funzioni culturali, sociali e ricreative ad esse associate
Polo turistico-ricreativo del Lago di Suviana
L'insediamento di Suviana e il territorio circostante è vocato a divenire una sorta di Porta del Parco Regionale dei Laghi Suviana e Brasimone “Parco dei due Laghi”. Occorre dunque potenziare le funzioni legate al settore turistico-ricreativo attraverso la realizzazione di nuove opportunità fruitive (piste ciclabili lungo il lago e il fiume sfruttabili anche per il turismo equestre) e la dotazione di servizi (parcheggi, punti di
ristoro, aree attrezzate per manifestazioni da svolgere all'aperto, ecc...). Quindi oltre alle dotazioni esistenti (campeggio, albergo, centro di promozione turistica, aree ricreative) si prevede l'ampliamento delle zone ricreative situate presso il Lago, l'ampliamento della zona a parco lungo il Limentra e l'offerta di nuove strutture di servizio alle attività sportive e ricreative legate alla fruizione lacustre, ed infine il potenziamento dell'ospitalità turistica con nuove modalità di offerta extralberghiera (bed and breakfast, case vacanze per comunità, agriturismi, sosta camper ecc...), incentivando interventi di recupero edilizio.
G. Piano Cave: proposta di inserimento nel P.I.A.E. di piccole cave di pietra naturale locale (attività di restauro) tra i Comuni di Porretta Terme, Castel di Casio e Gaggio Montano.
H. Infrastrutture
Si riportano di seguito le proposte infrastrutturali di cui si condivide la previsione:
L’ACCESSO PUO’ AVVENIRE SUBITO DOPO AVERE ATTRAVERSATO IL RENO, O ATTRAVERSO UNO “SFIOCCO” CHE SI DISTACCA IN QUOTA DALLA SEDE STRADALE, O ATTRAVERSO ALTRE MODALITA’.
• Potenziamento della connessione tra stazione di Silla e vecchia sede della Porrettana. Attualmente tale collegamento è assolutamente critico e insufficiente (oltreché pericoloso per l’incolumità dei pedoni).
• Attraversamento pedonale del torrente Silla per stabilire una connessione diretta tra le località Silla e Ortacci.
• Realizzazione di un percorso pedonale di fondovalle tra il centro di Porretta Terme e Silla, attualmente del tutto insufficiente e in scarse condizioni di sicurezza.
• Previsione di un nuovo tratto stradale a Prati con caratteristiche viarie adeguate, che permetta l’acceso alla zona “Laghi” aggirando l’abitato di Prati a monte.
• Completamento dello svincolo esistente sulla nuova strada statale Porrettana, all’altezza del nuovo insediamento Salmaore, che consenta un accesso più agevole al territorio posto a nord dell’abitato della Berzantina.
• Realizzazione di una breve bretella stradale che completa per quanto possibile la maglia stradale di Porretta Terme, il tracciato parte dalla Provinciale della Madolma, all’altezza del cimitero, consentendo l’accesso al nuovo ospedale ad al nuovo comparto residenziale e si riaggancia con la via Gramsci.
• Attraversamento carrabile del fiume Reno all’altezza del complesso sportivo di Porretta Terme.
• Realizzazione di una variante alla SS. 623 che realizzi la circonvallazione di Gaggio Montano sul lato nord est del paese. La realizzazione di questo tratto di variante alla SS. 623, dello sviluppo lineare di circa un chilometro presenta un punto di difficoltà tecnica e problematicità ambientale nel punto di reinnesto sulla Statale a nord del paese, mentre per tutto il resto del tracciato sarebbe di agevole realizzazione e, salvo approfondimenti, scarsamente impattante.
• Miglioramento della Strada Comunale del Fauro.
Le eventuali ulteriori previsioni infrastrutturali che i Comuni ritenessero di assumere in sede di adozione saranno corredate dei necessari elementi di fattibilità, i cui criteri metodologici verranno stabiliti di concerto con gli uffici della Provincia ai fini della valutazione della coerenza con la pianificazione territoriale provinciale e della valutazione delle priorità.
I Ambiti del territorio rurale
I PSC definiranno gli obiettivi, le caratteristiche e le politiche da attivare nei diversi ambiti del territorio rurale; a questo proposito si richiamano gli indirizzi contenuti all’interno del Documento preliminare del PTCP.